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Libro dei segreti di Enoc

DAL LIBRO SEGRETO SUL RAPIMENTO
DI ENOC IL GIUSTO


(Nel Signore benedici, o maestro)

[1] uomo saggio, grande scriba che il Signore ha accolto [2] per essere spettatore della vita dell'alto [3] e del sapientissimo, grande, immutabile e onnipotente regno di Dio,

[4] del grandissimo, dai molti occhi e immobile trono del Signore, della luminosissima schiera dei servi che sta (davanti) al Signore [5] e degli ordini potenti, nati dal fuoco, delle milizie celesti e d'un indicibile complesso di una grande moltitudine di elementi [6] e di una visione varia, e d'un canto ineffabile delle milizie dei Cherubini e per essere lo spettatore di una luce senza misura.


I

[1] In quel tempo, disse Enoc, quando ebbi compiuto 365 anni, [2] nel primo mese, nel giorno solenne del primo mese, ero solo nella mia casa: [3] piangevo e mi affliggevo con i miei occhi. Mentre riposavo nel mio letto dormendo, [4] mi apparvero due uomini grandissimi come mai ne avevo visti sulla terra. [5] Il loro viso (era) come sole che luce, i loro occhi come lampade ardenti, dalle loro bocche usciva un fuoco, i loro vestiti una diffusione di piume , e le loro braccia come ali d'oro, al capezzale del mio letto.

Mi chiamarono col mio nome. [6] Io mi levai dal mio sonno e gli uomini stavano presso di me realmente. [7] Io mi affrettai, mi alzai e mi inchinai loro; il mio viso si coprdi brina per il terrore. [8] Gli uomini mi dissero: "Coraggio, Enoc, non avere paura. Il Signore eterno ci ha mandati da te ed ecco, tu oggi sali con noi al cielo. [9] Dai tuoi figli e alle genti della tua casa tutto quello che faranno sulla terra e che nella tua casa nessuno ti cerchi, finchil Signore ti abbia fatto ritornare da loro".

[10] Obbedii loro e andai. Chiamai i miei figli Matusalemme e Rigim e raccontai loro tutto ciche i due uomini mi avevano detto.


II

[1] "Ecco, o figli, non so dove vado nche cosa mi succeder [2] E ora, figli miei, non allontanatevi da Dio, camminate davanti al volto del Signore e conservate i suoi giudizi. Non diminuite il sacrificio, vostra salvezza e il Signore non ridurril lavoro delle vostre mani. Non private il Signore di doni e il Signore non priver(voi) delle sue acquisizioni nei vostri granai. Benedite il Signore coi primogeniti delle greggi e dei vostri buoi e sarete benedetti dal Signore nei secoli. Non allontanatevi dal Signore nadorate d vani che non hanno creato nil cielo nla terra. [3] Il Signore raffermi i vostri cuori nel timore di lui. [4] E ora, figli miei, nessuno mi cerchi finchil Signore mi farritornare da voi".


III

[1] Accadde che, mentre parlavo ai miei figli, i due uomini mi chiamarono e mi presero sulle loro ali. Mi portarono nel primo cielo e mi posero l


IV

[1] Condussero davanti al mio volto i capi, signori degli ordini delle stelle, e (questi) mi mostrarono i loro movimenti e i loro spostamenti da un tempo a un altro. Mi mostrarono duecento angeli che dominano sulle stelle e sulle combinazioni celesti. [2] Lmi mostrarono un mare grandissimo, pi(grande) del mare terrestre e gli angeli volavano con le loro ali.


V

[1] Mi mostrarono i depositi delle nevi e dei ghiacci e gli angeli terribili che custodiscono i depositi. [2] Mi mostrarono li depositi delle nubi, di dove esse salgono ed escono.


VI

[1] Mi mostrarono i depositi della rugiada, come olio d'oliva, e gli angeli che custodivano i loro depositi e il loro aspetto (era) come ogni fiore della terra.


VII

[1] Quegli uomini mi presero e mi posarono nel secondo cielo. Mi mostrarono degli incatenati, sorvegliati, (colpiti) da un giudizio senza misura. [2] Lvidi degli angeli condannati che piangevano e dissi agli uomini che erano con me: "Perchquesti sono tormentati?". [3] Gli uomini mi risposero: "Costoro sono apostati dal Signore, che non ascoltano la voce del Signore, ma che si sono fatti consigliare dalla propria volont. [4] Mi afflissi molto su loro. Gli angeli mi si inchinarono e mi dissero: "O uomo di Dio, potessi tu pregare per noi il Signore". [5] Risposi loro e dissi: "Chi sono io, uomo mortale, per pregare per degli angeli e chi sa dove andro che cosa mi succedero chi pregherper me?".


VIII

[1] Gli uomini mi presero di le mi innalzarono al terzo cielo e mi posero in mezzo al paradiso. Questo luogo ( d'una beltd'aspetto che non si pusapere: [2] ogni albero ( ben fiorito, ogni frutto maturo, ogni cibo sempre in abbondanza, ogni soffio olezzante. Quattro fiumi scorrono con corso tranquillo accanto a ogni giardino che produce ogni specie buona per il nutrimento. [3] (C' l'albero della vita in questo luogo nel quale il Signore si riposa quando entra nel paradiso e quest'albero indicibile per la bontdel profumo.

[5] (C' un altro albero accanto, un ulivo che fa colare continuamente olio. [7] Ogni albero ( di buon frutto, lnon c'albero senza frutti e tutto il luogo benedetto. [8] Degli angeli custodiscono il paradiso, luminosissimi, con voce incessante, con un dolce canto servono Dio ogni giorno. Io dissi: "Com'assai piacevole questo luogo!". E gli uomini mi risposero:


IX

[1] "Questo luogo, Enoc, preparato per i giusti che soffrono avversitnella loro vita, affliggono le loro anime, distolgono i loro occhi dall'ingiustizia, fanno un giudizio giusto, (cio danno pane agli affamati, coprono gli ignudi con una veste, rialzano il caduto, aiutano gli offesi, (per coloro) che camminano davanti al volto del Signore e servono lui solo. Per loro preparato questo luogo in erediteterna".


X

[1] Quegli uomini mi alzarono di le mi sollevarono nel settentrione del cielo e lmi mostrarono un luogo assai terribile. [2] In quel luogo (c' ogni tormento e supplizio, tenebre e caligine e lnon c'luce, ma un fuoco oscuro che si riaccende continuamente e un fiume di fuoco che avanza contro tutto questo luogo, (c' freddo e gelo , [3] prigioni e angeli cattivi e crudeli che portano un'arma e tormentano senza piet [4] Dissi: "Com'assai terribile questo luogo!". Gli uomini mi risposero: "Questo luogo, Enoc, preparato per gli empii che compiono cose sacrileghe sulla terra, che praticano sortilegi e incantesimi e si gloriano delle loro opere, [5] che rubano segretamente le anime degli uomini, che legati al giogo lo sciolgono, che con l'ingiustizia si arricchiscono delle proprietaltrui, che hanno fatto morire di fame l'affamato pur potendo saziarlo, e, pur potendo vestirli, hanno spogliato quelli che erano nudi; [6] che non hanno riconosciuto il loro creatore, ma hanno adorato dei vani, costruendone le immagini e adorando l'opera delle (loro) mani. A tutti questi preparato questo luogo in possesso eterno".


XI

[1] Gli uomini mi sollevarono di le mi alzarono nel quarto cielo e lmi mostrarono tutti i movimenti e gli spostamenti e tutti i raggi della luce del sole e della luna. [2] Misurai il loro moto e confrontai la loro luce. E vidi: il sole ha una luce sette volte maggiore della luna. La loro orbita e il carro sul quale viaggia ciascuno di essi (sono) come vento che va 1. Non hanno riposo, giorno e notte vanno e ritornano. [3] Quattro grandi stelle pendono a destra del carro del sole, quattro a sinistra (e) vanno col sole eternamente. [4] Angeli vanno davanti al carro del sole,


XII

[1] spiriti volanti. [2] Dodici ali ha ciascun angelo che tira il carro del sole, portando la rugiada e il calore quando il Signore comanda di scendere sulla terra [3] coi raggi del sole.


XIII

[1] Gli uomini mi portarono verso l'oriente del cielo e mi mostrarono le porte attraverso le quali il sole sorge secondo i tempi fissati e secondo i circuiti della luna di tutto l'anno e secondo la diminuzione e l'allungamento dei giorni e delle notti: [2] sei porte grandi, una (delle quali aperta, (a una distanza) di trenta stadii. Misurai con cura la loro grandezza e non potei comprendere la loro grandezza. [3] Attraverso (le porte) per le quali sorge, il sole va verso occidente. Attraverso la prima porta esce per 42 giorni, per la seconda per 35 giorni, per la terza per 35 giorni, per la quarta per 35 giorni, per la quinta per 35 giorni, per la sesta per 42 giorni. [4] E di nuovo, ritornando per la sesta porta secondo il giro del tempo, sorge per la quinta porta per 35 giorni, per la quarta porta per 35 giorni, per la terza porta per 35 giorni, per la seconda per 35 giorni [5] e i giorni dell'anno terminano secondo il ritorno delle stagioni.


XIV

[1] Gli uomini mi sollevarono all'occidente del cielo e lmi mostrarono sei porte grandi, aperte, in corrispondenza del cerchio di quelle orientali opposte, per le quali tramonta il sole in corrispondenza del suo sorgere per le porte orientali e secondo il numero dei giorni. [2] Costramonta attraverso le porte occidentali e quando esce dalle porte occidentali quattro angeli prendono la sua corona e la portano al Signore [3] e il sole volge il suo carro e va senza luce. E di nuovo lgli mettono la corona.


XV

[3] Questo il calcolo che mi mostrarono del sole e delle porte per le quali entra ed esce. Il Signore, infatti, che ha fatto queste porte, fa del sole l'orologio dell'anno.


XVI

[1] Della luna mi mostrarono un altro calcolo. Gli uomini mi mostrarono tutti i suoi movimenti e tutte le sue orbite e mi indicarono le sue porte: mi mostrarono dodici porte verso oriente in circolo e dodici porte simili verso occidente in circolo per le quali la luna sorge ed esce secondo i tempi abituali: [2] attraverso la prima porta verso oriente per 31 giorni sicuramente e per la seconda per 35 giorni sicuramente e per la terza per 31 giorni eccezionalmente e per la quarta per 30 giorni sicuramente e per la quinta per 31 giorni straordinariamente e per la sesta per 31 giorni sicuramente, per la settima 30 giorni sicuramente, per l'ottava per 31 giorni straordinariamente e per la nona per 31 giorni esattamente e per la decima per 30 giorni sicuramente, per l'undicesima per 31 giorni eccezionalmente, per la dodicesima porta (sorge) per 22 giorni sicuramente.

[3] E cosanche per le porte occidentali secondo il circuito e secondo il numero delle porte orientali. [4] Cosentra anche per le porte occidentali e compie l'anno in 364 giorni. [6] Va nell'anno con quattro giorni eccezionali. Per questo sono tolti fuori dal cielo e dall'anno e non vengono contati nel numero dei giorni percheccedono i tempi dell'anno, due nuove lune (nella direzione) della (luna) piena (e) due altre (nuove lune nella direzione) della sua diminuzione. [7] Quando ha terminato le porte d'occidente e ritorna, va in quelle d'oriente con la sua luce. Cosva giorno e notte 11 in cerchio, la sua orbita simile al cielo e il carro sul quale sale ( un vento che va e trascinano il suo carro spiriti volanti; ciascun angelo (ha) sei ali. [8] Questo il calcolo della luna.


XVII

[1] In mezzo al cielo vidi una milizia armata che serviva Dio con timpani e con strumenti con una voce incessante e mi dilettai ascoltando.


XVIII

[1] Gli uomini mi presero di le mi innalzarono al quinto cielo. Lvidi una numerosa milizia, gli Egrigori, il loro aspetto (era) come un aspetto umano, la loro grandezza maggiore (di quella) di giganti grandi [2] e i loro visi tristi e le loro bocche silenziose. Non c'era servizio che avesse luogo al quinto cielo. Dissi agli uomini che erano con me: "Perchquesti sono tristissimi e i loro visi sono afflitti e le loro bocche silenziose e non c'servizio in questo cielo?". [3] Gli uomini mi risposero: "Questi sono gli Egrigori che da ssi sono separati, due prcipi e duecento hanno camminato al loro suito [4] e sono discesi sulla terra e hanno infranto la promessa sul dorso del monte Hermon [5] per insozzarsi con le donne degli uomini [6] e dopo essersi insozzati il Signore li ha condannati. Questi piangono sui loro fratelli e sull'oltraggio (fatto) loro".

[7] Io dissi agli Egrigori: "Io ho visto i vostri fratelli e ho conosciuto le loro azioni e so le loro preghiere e ho pregato per loro. Ecco, il Signore li ha condannati (a stare) sotto la terra finchfiniranno i cieli e la terra; [8] perchaspettate i vostri fratelli e non siete a servire (davanti) al volto del Signore? Riprendete i servizi di prima, servite (davanti) al volto del Signore per timore di irritare il Signore Dio vostro (cosda) precipitarvi da questo luogo". [9] Ascoltarono il conforto del mio ammonimento e si disposero in quattro ordini nel cielo. Ed ecco, mentre io stavo (l quattro trombe risuonarono insieme e gli Egrigori si misero a servire come con una sola voce e la loro voce salal volto del Signore.


XIX

[1] Gli uomini mi sollevarono di le mi fecero salire al sesto cielo. Lvidi sette angeli radunati, brillanti e gloriosi molto e i loro visi risplendevano come un raggio di sole; non c'differenza di viso o di dimensione o di variazione dei vestiti. [2] Questi regolano, insegnano il buon ordine del mondo, il corso delle stelle, del sole e della luna [3] agli angeli che li guidano e agli angeli dei cieli e mettono armonia in tutta la vita celeste. Regolano anche i comandamenti e le istruzioni e la dolce voce dei canti e ogni lode di gloria. [4] (Ci sono) angeli che sono sopra le stagioni e gli anni, angeli che (sono) sui fiumi e sui mari, angeli che (sono) sui frutti e l'erba e tutto ciche ferve (di vita) [5] e angeli di tutti i popoli. Essi regolano tutta la vita e (la) scrivono davanti al volto del Signore. [6] In mezzo a loro (ci sono) sette Fenici, sette Cherubini e sette (angeli) con sei ali che risuonano l'un l'altro con una sola voce e cantano l'un l'altro. Non possibile raccontare il loro canto e il Signore gioisce di quelli che sono sotto i suoi piedi.


XX

[1] Gli uomini mi alzarono di le mi sollevarono al settimo cielo. Lvidi una grande luce e tutte le milizie di fuoco degli angeli incorporei e gli Ofanim che stavano brillanti ed ebbi paura e tremai. [2] Gli uomini mi misero in mezzo a loro ed essi mi dissero: "Coraggio, Enoc, non temere". [3] Mi mostrarono da lontano il Signore seduto sul suo trono.

Tutte le milizie celesti, radunate per gradi, avanzando, s'inchinavano al Signore [4] e di nuovo si allontanavano e andavano al loro posto in gioia e in letizia in una luce senza misura. (C'erano) i Gloriosi che lo servivano,


XXI

[1] non scostandosi di notte, nallontanandosi di giorno, (ma) stando davanti al volto del Signore, facendo la sua volont Tutte le milizie dei Cherubini (stavano) intorno al suo trono, senza scostarsi e (gli angeli) con sei ali coprivano il suo trono, cantando davanti al volto del Signore.

[2] Mentre vedevo tutto questo, i due uomini si allontanarono da me e non li vidi pi Mi lasciarono solo all'estremitdel cielo ed ebbi paura e caddi sul mio volto. [3] Il Signore mi manduno dei suoi Gloriosi, Gabriele ed egli mi disse: "Coraggio, Enoc, non temere. Alzati e vieni con me e sta davanti al volto del Signore nei secoli". [4] Gli risposi e gli dissi: "Ahim signore, la mia anima si ritirata da me per il timore. Chiamami gli uomini che mi hanno portato fino a questo luogo perchin loro avevo confidenza e con loro andrdavanti al volto del Signore". [5] Gabriele mi sollevcome una foglia sollevata dal vento e mi trascine mi pose davanti al volto del Signore.


XXII

[1] Vidi il Signore, il suo volto potente e gloriosissimo e terribile. [2] Chi sono io per raccontare l'estensione dell'essenza del Signore e il suo volto potente e assai terribile e il suo coro dai molti occhi e dalle molte voci e il trono grandissimo, fatto senza mani, del Signore o coloro che stanno intorno a lui, la milizia dei Cherubini e dei Serafini o l'immutabile e indicibile [3] suo glorioso servizio che non tace? [4] Caddi prono e adorai il Signore. [5] Il Signore mi chiamcon la sua bocca: "Coraggio, Enoc, non temere, alzati e sta davanti al mio volto nei secoli". [6] Michele, il grande arcangelo del Signore mi rialze mi condusse davanti al volto del Signore.

Il Signore mise alla prova i suoi servi e disse loro: "Enoc salga per stare davanti al mio volto nei secoli". [7] I Gloriosi s'inchinarono e dissero: "Salga!". [8] Il Signore disse a Michele: "Prendi Enoc e spoglialo delle vesti terrene e ungilo di olio benedetto e rivestilo di vesti di gloria". [9] Michele mi spoglidelle mie vesti e mi unse di olio benedetto. L'aspetto dell'olio era pi(splendido) di una grande luce, il suo unguento (era) come una rugiada benefica, il suo profumo come di mirra e i suoi raggi come quelli del sole. [10] Guardai me stesso e fui come uno dei Gloriosi e non c'era differenza d'aspetto.

Il Signore chiamVereveil uno dei suoi arcangeli che era abile a scrivere tutte le opere del Signore. [11] Il Signore disse a Vereveil: "Prendi dei libri dai depositi e consegna un calamo a Enoc e dettagli i libri". Vereveil si affrette mi portdei libri screziati di smirnio e mi consegnun calamo 11 dalla sua mano.


XXIII

[1] Mi diceva tutte le opere del cielo e della terra e del mare e i movimenti e le vite di tutti gli elementi e il cambiamento degli anni e i movimenti e le modificazioni dei giorni e i comandamenti e le istruzioni e la dolce voce dei canti e le salite delle nubi e le uscite dei venti [2] e ogni lingua dei canti delle milizie armate. Tutto ciche conviene imparare [3] Vereveil me l'espose in trenta giorni e in trenta notti e la sua bocca non tacque di parlare. Io non mi riposai trenta giorni e trenta notti, scrivendo tutti i segni [4] e quando ebbi finito, Vereveil mi disse: "Siediti, scrivi tutto ciche ti ho esposto". [6] Mi sedetti il doppio di trenta giorni e trenta notti e scrissi (tutto) esattamente e composi 360 libri.


XXIV

[1] Il Signore mi chiame mi mise alla sua sinistra pivicino di Gabriele e io adorai il Signore. [2] Il Signore mi disse: "Tutto ciche hai visto, o Enoc, (ci che sta (fermo) e che si muove e che stato compiuto da me, io te lo spiegherprima che tutto (ci fosse all'inizio, tutto ciche ho creato dal non essere all'essere e dall'invisibile al visibile. [3] Neppure ai miei angeli ho spiegato il mio segreto, nho raccontato loro la loro composizione nhanno conosciuto la mia creazione infinita e inconoscibile e io a te la spiego oggi. [4] Prima che fossero tutte le cose visibili, si aprla luce e io in mezzo alla luce passavo come uno degli invisibili, come il sole (che) va dall'oriente all'occidente e dall'occidente all'oriente. [5] Il sole troverriposo, ma io non trovai riposo, perchtutte le cose erano senza formazione. Avendo meditato di porre un fondamento per fare una creazione visibile,


XXV

[1] diedi ordine nelle profonditche una delle cose invisibili salisse visibile. UscAdoil, grandissimo assai e lo guardai ed eccolo che aveva nel ventre il grande secolo. [2] Io gli dissi: "Liberati, Adoil, e sia visibile ciche nasce da te". Egli si liber[3] e da lui uscil gran secolo, cosportando tutta la creazione che io volevo fare. Vidi che (era) bene [4] e posi per me un trono e mi sedetti su di esso. Alla luce dissi: "Tu sali piin alto e solidificati, sii il fondamento delle cose dell'alto" [5] e al di sopra della luce non c'nient'altro. Alzatomi dal mio trono guardai


XXVI

[1] e chiamai una seconda volta nelle profondite dissi: "Esca fuori, visibile, una cosa dura dalle cose invisibili". UscAruchaz, duro, pesante e molto nero. [2] Vidi che era adatto [3] e gli dissi: "Tu scendi in basso e solidificati e diventa la fondazione delle cose del basso". Scese e si solidifice divenne il fondamento delle cose del basso. Non c'sotto la tenebra nient'altro.


XXVII

[1] Avvolto l'etere di luce, [2] l'addensai [3] e l'estesi al di sopra della tenebra.


XXVIII

[2] Dalle acque consolidai grandi pietre, alle onde dell'abisso ordinai di seccare sulla terra ferma [3] e chiamai abisso ciche ricadde. [4] Raccolto il mare in un solo luogo, lo legai con un giogo. Diedi tra la terra e il mare un confine eterno: non sarspezzato dalle acque. Fissai il firmamento e lo fondai al di sopra delle acque.


XXIX

[1] Per tutte le milizie celesti formai dalla grande luce il sole e lo posi nel cielo affinchrisplenda sulla terra. [3] Dalle pietre feci scaturire un gran fuoco e dal fuoco creai tutte le milizie incorporee e tutte le milizie delle stelle e i Cherubini e i Serafini e gli Ofanim e tutto questo lo feci scaturire dal fuoco.

(Recensione A)

[1] Il mio occhio: acqua e fuoco convivono nella folgore che si produsse dallo sguardo di Dio rivolto verso ciche duro.

[4] Uno... degli arcangeli: Satanaele. Cfr. XVIII,. Il suo primo peccato consistette nel volersi fare grande come Dio.

[5] lo cacciai... nell'aria: cfr. XXXI, 4. Vedi inoltre Test. Ben., III, e Ef., II, 2, VI, 12.

Il cap. XXIX in R suona: "[1] Per tutte le milizie celesti formai una natura di fuoco. Il mio occhio guardverso la pietra dura e molto rude e dal lampo del mio occhio la folgore ricevette una natura acquosa e fuoco nell'acqua e acqua nel fuoco [2] nquesta spegne quello nquello secca questa. Per questo la folgore pipenetrante e pibrillante dello splendore del sole, e acqua molle pidura della pietra rude. [3] Dalla pietra feci scaturire un gran fuoco e dal fuoco creai gli ordini delle milizie incorporee, una miriade di miriadi di angeli e le loro armi di fuoco e le loro vesti (come) una fiamma che brucia e ordinai che ciascuno stesse nel suo ordine. [4] Uno, dell'ordine degli arcangeli, defezionando con l'ordine che era sotto di lui, concepil pensiero impossibile di porre il suo trono piin alto delle nubi (che sono) sopra alla terra, per essere uguale alla mia potenza. [5] Io lo ricacciai dall'alto con i suoi angeli ed egli volava [lett. "era volante"] eternamente nell'aria sopra l'abisso. [6] Creai costutti i cieli e (questo) fu il terzo giorno".

fine note.


XXX

[1] Alla terra ordinai di far crescere ogni albero e ogni monte e ogni erba che fa seme e ogni seme seminato 1. Prima di creare le anime viventi, avevo preparato loro il cibo. [7] Al mare comandai di far nascere i suoi pesci e ogni rettile che striscia sulla terra e ogni uccello che vola. [8] Quando ebbi finito tutto, comandai alla mia Sapienza di creare l'uomo.

note:


XXXIII

[3] Ora, Enoc, tutto ciche ti ho spiegato e tutto ciche hai visto nei cieli e tutto ciche hai visto sulla terra e tutto ciche hai scritto nei libri, tutto questo ho escogitato di crearlo con la mia sapienza. L'ho creato dal fondamento in basso fino a quello in alto e fino alla loro fine. [4] Non c'consigliere ncontinuatore, (sono) io solo eterno, non creato con le mani; il mio pensiero immutabile il mio consigliere, la mia parola atto e i miei occhi contemplano tutto. Se guardo il tutto, allora stabile, ma se volgo via il mio volto, allora tutto si distrugge.

[5] Presta attenzione, Enoc, e conosci chi ti parla. Prendi i libri che hai scritto, [6] io ti do Semeil e Rasuil che ti hanno fatto salire da me e scendi sulla terra e spiega ai tuoi figli tutto ciche ti ho detto e tutto ciche hai visto dal cielo pibasso fino al mio trono. [7] Tutte le milizie sono io che le ho create, non c'chi si opponga a me o che non si sottometta e tutti si sottomettono alla mia autocrazia e servono il mio unico potere. [8] Consegna loro i libri scritti dalla tua mano ed essi li leggeranno e conosceranno il creatore di tutte le cose e comprenderanno essi pure che non c'un altro all'infuori di me [9] e distribuiranno i libri scritti dalla tua mano ai figli e i figli ai figli e da parente a parente e da generazione a generazione. [10] Poichio ti darun intercessore, Enoc, il mio arcistratega Michele; perchlo scritto della tua mano e lo scritto della mano dei tuoi padri, Adamo e Seth [11] non saranno distrutti fino al secolo ultimo, perchio ho comandato ai miei angeli Arioch e Marioch, [12] che ho posto sulla terra per custodirla e comandare alle cose temporali, di conservare lo scritto della mano dei tuoi padri affinchnon perisca nel diluvio futuro che io farnella tua stirpe.


XXXIV

[1] Io conosco la malvagitdegli uomini (so) che non sopporteranno di prendere il giogo e che non seminano i semi che ho dato loro, ma che hanno rifiutato il mio giogo e che prenderanno un altro giogo e semineranno semi vuoti e adoreranno d vani e rifiuteranno la mia autocrazia e che tutta la terra sargravata di iniquite di ingiustizie e [2] di adulterii e di idolatrie. [3] Allora porteril diluvio sulla terra e la terra stessa sardistrutta in un grande pantano.


XXXV

[1] Lascerun uomo giusto della tua tribcon tutta la sua casa, che agirsecondo la mia volonte dal loro seme nascerun'altra generazione in seguito, numerosa e molto insaziabile. [2] Allora nel corso di questa generazione appariranno i libri scritti dalla mano tua e (da quella) dei tuoi padri, perchi guardiani della terra li mostreranno agli uomini di fede [3] ed essi li spiegheranno a questa generazione ed essi saranno glorificati in suito piche prima.


XXXVI

[1] Ora, Enoc, ti do un termine di attesa, trenta giorni da passare nella tua casa per parlare ai tuoi figli da parte mia e ai tuoi familiari; e tutti quelli che conservano il loro cuore, leggano e comprendano che non c'un altro all'infuori di me. [2] Tra trenta giorni mandergli angeli da te ed essi ti prenderanno dalla terra e dai tuoi figli (per portarti) da me e tutto ciche secondo la volontdel Signore.


XXXVII

"[1] Il Signore chiamuno dei suoi angeli capi, terribile e minaccioso e lo pose accanto a me. L'aspetto di quest'angelo (era) bianco come la neve, le sue mani (erano) ghiaccio, con l'aspetto di chi ha un gran freddo. Raffreddil mio volto perchnon sopportavo il terrore del Signore, come non possibile sopportare il fuoco della fornace e il calore del sole e il gelo dell'aria. [2] Il Signore mi disse "Enoc, se il tuo volto non si raffredda qui, nessun uomo puguardare il tuo volto"".


XXXVIII

"[1] Il Signore disse a quegli uomini che mi avevano fatto salire prima: "Enoc scenda sulla terra con voi e attendetelo fino al giorno fissato [2] Mi posero di notte sul mio letto. [3] Matusalemme aspettava la mia venuta, montando la guardia giorno e notte presso il mio letto e fu terrorizzato quando udil mio arrivo. Gli dissi che si radunasse tutta la gente della mia casa. Io dissi loro"


XXXIX

[1] E tutto ciche secondo la volontdel Signore 1. [2] Io infatti sono stato mandato dalla bocca del Signore da voi, per dirvi tutto ciche e tutto ciche sarfino al giorno del giudizio. [3] Ed, ora, miei figli, non dalla mia bocca vi parlo oggi, ma dalla bocca del Signore che mi ha mandato da voi. Voi infatti udite le mie parole dalla mia bocca di uomo creato uguale a voi, ma io le ho udite dalla bocca di fuoco del Signore, poichla bocca del Signore ( una fornace di fuoco e le sue parole una fiamma che esce.

Voi, miei figli, vedete il mio volto di uomo creato simile a voi, io ho visto il volto del Signore come ferro arroventato dal fuoco che getta scintille. [4] Voi, infatti, guardate gli occhi di un uomo creato uguale a voi, io ho guardato gli occhi del Signore come raggi del sole che brilla, che atterriscono gli occhi dell'uomo. [5] Voi, figli, vedete la mia destra che vi fa segno, di uomo creato uguale a voi, io ho visto che mi faceva segno la destra del Signore, che riempie il cielo. [6] Voi vedete l'estensione del mio corpo simile al vostro, io ho visto l'estensione del Signore incommensurabile e incomparabile, che non ha fine. [7] Voi udite le parole della mia bocca, io ho udito le parole del Signore come un grande tuono in un'incessante agitazione di nubi.

[8] Ora, miei figli, ascoltate il discorso su un re della terra. E' terribile e pericoloso stare davanti al volto di un re della terra, spaventoso e molto pericoloso, perchla volontdi un re morte e la volontdi un re vita. Stare davanti al volto del re dei re, chi ne sosterrlo spavento infinito o (quello della) grande bruciatura?


XXXVII

[1] Ma il Signore chiamdai suoi angeli capi uno terribile (e) lo pose accanto a me e l'aspetto di quest'angelo (era) neve e le sue mani ghiaccio ed egli raffreddil mio volto, poichnon sopportavo il terrore della bruciatura del fuoco [2] ed cosche il Signore mi parltutte le sue parole.


XL

[1] Ora dunque, o miei figli, io conosco tutte le cose, alcune dalla bocca del Signore, le altre le hanno viste i miei occhi, dal principio alla fine e dalla fine al ritorno. [2] Io conosco tutto e ho scritto nei libri le estremitdei cieli e ciche li riempie, io ho misurato i loro movimenti e io conosco le loro milizie, io ho compiuto (il conto) delle stelle, grande moltitudine senza numero 1. [3] Quale uomo concepiri circuiti dei loro cambiamenti o i loro movimenti o i loro ritorni o le loro guide o coloro che sono guidati? Neppure gli angeli conoscono il loro numero, io ho scritto i loro nomi.

[4] Ho misurato il cerchio del sole e ho contato i suoi raggi e le sue entrate e le sue uscite e tutti i suoi movimenti (e) ho scritto i loro nomi. [5] Ho misurato il cerchio della luna e i suoi movimenti per ogni giorno e la decrescenza della sua luce per ogni giorno e ora [...] e ho scritto i loro nomi. [8] Le abitazioni delle nubi e le loro bocche e le loro ali e le loro piogge e le loro gocce io le ho investigate [9] e ho scritto il rombo del tuono e la meraviglia del lampo. Mi hanno mostrato i loro guardiani, le loro salite attraverso le quali salgono con misura: con una briglia si alzano e con una briglia si abbassano, affinchcon greve violenza non lacerino le nubi e facciano perire ciche (c' sulla terra. [10] Io ho scritto i depositi delle nevi e i magazzini dei ghiacci e ogni spirito del freddo. Io ho osservato come a (certe) epoche i loro custodi riempiano le nubi e i depositi non si vuotino. [11] Io ho scritto le camere dei venti, io ho guardato e visto come i loro guardiani portano bilance e misure. Prima li mettono sulla bilancia, poi nella misura e con misura li lasciano andare su tutta la terra, affinchnon scuotano la terra con un soffio violento.

[12] Di lfui fatto scendere e giunsi nel luogo del giudizio e vidi l'inferno aperto [13] e vidi lun campo come una prigione, un giudizio senza misura. Scesi e scrissi tutti i giudizi dei giudicati e conobbi tutti i loro interrogatorii.


XLI

[1] Sospirai e piansi sulla rovina degli empii [2] e dissi nel mio cuore: "Beato colui che non nato o che nato non ha peccato davanti al volto del Signore, perchnon venga in questo luogo, nporti il giogo di questo luogo".


XLII

[1] Vidi i custodi delle chiavi dell'inferno, che stavano presso porte grandissime, i loro volti (erano) come (quelli) di grandi vipere, i loro occhi come lampade spente e i loro denti denudati fino al loro petto. [2] Dissi loro in viso: "Volesse il cielo che non vi avessi visto, navessi contemplato le vostre azioni e che nessuno della mia stirpe venisse da voi!".

[3] Di lsalii nel paradiso dei giusti e lvidi un luogo benedetto e ogni creatura ( benedetta, tutti vivono in gioia e in [5] letizia e in una luce senza misura e nella vita eterna. [6] Allora dissi, miei figli, e ora lo dico a voi: "Beato colui che teme il nome del Signore e che servirper sempre davanti al suo volto e disporri doni, offerte di vita e vivrla vita e morir [8] Beato colui che farun giudizio giusto, (che) vestirl'ignudo con la (sua) veste e all'affamato darpane. [9] Beato chi giudichercon un giudizio giusto l'orfano e la vedova e aiuterogni vittima dell'ingiustizia. [10] Beato colui che si trarrindietro dalla via del cambiamento e che cammina per le vie diritte. [11] Beato chi semina i semi della giustizia, perchli mieteral settuplo. [12] Beato colui nel quale la verite (che) dice la verital prossimo. [13] Beato colui che ha sulle labbra la piete la dolcezza. [14] Beato colui che comprenderle opere del Signore e lo glorifichere a causa delle sue opere riconoscerl'artefice".


XLIII

[1] Ecco, miei figli, io, sperimentando le cose dirette sulla terra, le ho scritte. Io ho messo insieme tutto l'anno e dall'anno ho calcolato i mesi e dal mese ho contato i giorni e dal giorno ho contato le ore. Io ho misurato e notato le ore e distinto ogni seme sulla terra; e ogni misura e ogni bilancia giusta le ho misurate ed esaminate come mi ha ordinato il Signore e in queste cose ho trovato differenza. [2] Un anno pistimabile di un (altro) anno e un giorno di un (altro) giorno e un'ora di un'(altra) ora. Cosun uomo e pistimabile di un (altro) uomo, uno a causa di un grande patrimonio, l'altro a causa della saggezza del cuore, l'altro a causa dell'intelligenza e dell'abilite del silenzio delle labbra. [3] Ma non c'nessuno pigrande di chi teme il Signore: coloro infatti che temono il Signore saranno gloriosi nei secoli.


XLIV

[1] Il Signore ha creato l'uomo con le sue mani e a somiglianza del suo volto, piccolo e grande il Signore l'ha fatto. [2] Chi oltraggia il volto dell'uomo, oltraggia il volto del Signore, chi ha ripugnanza del volto dell'uomo, ha ripugnanza del volto del Signore, chi disprezza il volto dell'uomo, disprezza il volto del Signore. [3] Collera e giudizio grande (per) chi sputa sul volto dell'uomo. [4] Beato chi dirigeril suo cuore verso ogni uomo, cosda aiutare chi giudicato e cosda sostenere chi spezzato e cosda donare a chi ha bisogno, [5] perchnel giorno del grande giudizio ogni opera dell'uomo sarrinnovata dallo scritto. Beato colui la cui misura sargiusta e il peso giusto e le bilance giuste, perchnel giorno del grande giudizio ogni misura e ogni peso e ogni bilancia saranno esposti come sul mercato e ciascuno riconoscerla sua misura e secondo questa riceverla mercede.


XLV

[1] Colui che affretterl'offerta davanti al volto del Signore, il Signore affretterle sue acquisizioni. [2] (A) colui che moltiplicherle lampade davanti al volto del Signore, il Signore moltiplicheri suoi granai. [3] Forse che il Signore ha bisogno di pane o di candela o di montone o di bue? Ma con questo il Signore mette alla prova il cuore dell'uomo.


XLVI

[3] Perchallora il Signore manderla sua grande luce e in essa avverril giudizio, e chi, l sarnascosto?


XLVII

[1] E ora, miei figli, ponete la riflessione nei vostri cuori e prestate orecchio alle parole di vostro padre, a tutto ciche vi annuncio da (parte della) bocca del Signore. [2] Prendete questi libri, libri scritti dalla mano di vostro padre e leggeteli: e in essi conoscete le opere del Signore: [3] che non c'(un altro) all'infuori del Signore solo, [4] il quale ha posto i fondamenti sull'incerto, ha teso i cieli sull'invisibile [5] ha posto la terra sulle acque, fondandola sull'instabile, che ha fatto da solo la creazione innumerevole. Chi ha contato la polvere della terra o la sabbia del mare o le gocce delle nubi? [6] Che ha congiunto la terra e il mare con legami indissolubili, che ha fatto scaturire dal fuoco la bellezza inconcepibile delle stelle e ne ha ornato il cielo,


XLVIII

[5] che dall'invisibile ha creato tutte le cose visibili, essendo egli stesso invisibile. [6] Distribuite questi libri ai vostri figli e i figli ai figli e a tutti i vostri parenti [7] e in tutte le vostre generazioni che hanno la saggezza di temere il Signore ed essi li accoglieranno e (ci sarloro gradito pidi ogni buon cibo e li leggeranno e si attaccheranno ad essi, [8] mentre gli insipienti che non conoscono il Signore non li accoglieranno, ma li respingeranno, perchil loro giogo sarloro pesante. [9] Beato chi porteril loro giogo e lo stringer perchlo trovernel giorno del grande giudizio.


XLIX

[1] Poichio vi giuro, o miei figli, [2] che prima ancora che l'uomo fosse, stato preparato per lui un luogo di giudizio e che la bilancia e il peso secondo il quale l'uomo [3] saresaminato, sono stati lpreparati in anticipo.


L

[1] Io metterper iscritto l'opera di ogni uomo e nessuno pusottrarvisi 1. [2] Ora, dunque, figli miei, trascorrete nella pazienza e nella dolcezza il numero dei vostri giorni, affinchereditiate il secolo futuro 1bis senza fine. [3] Ogni colpo e ogni ferita e bruciatura e ogni parola cattiva [4] se vi vengono addosso a causa del Signore, sopportateli, e pur potendo darli in restituzione, non restituiteli al prossimo, perchil Signore che restituisce ed egli vi sardi vendicatore nel giorno del grande giudizio. [5] Perdete l'oro e l'argento per il vostro fratello, per ricevere un tesoro pieno nel giorno del giudizio. [6] All'orfano e alla vedova tendete le vostre mani e secondo le vostre forze aiutate il misero ed essi si troveranno come riparo al tempo della prova.


LI

[3] Ogni giogo triste e pesante, se viene su di voi a causa del Signore, sopportatelo e costroverete la vostra mercede nel giorno del giudizio. [4] Al mattino e a mezzogiorno e alla sera del giorno buona cosa andare nella casa del Signore a glorificare il creatore di tutte le cose.


LII

[1] Beato chi apre il suo cuore alle lodi e loda il Signore 1. [2] Maledetto chi apre il suo cuore all'insulto e alle calunnie contro il prossimo. [3] Beato chi apre la sua bocca, benedicendo e glorificando il Signore. [4] Maledetto chi apre la sua bocca per la maledizione e la bestemmia al volto del Signore. [5] Beato chi glorifica tutte le opere del Signore. [6] Maledetto chi insulta la creazione del Signore. [7] Beato chi considera le fatiche delle sue mani per innalzarle. [8] Maledetto chi mira a cancellare le fatiche degli altri. [9] Beato chi conserva i fondamenti degli antichi padri, [10] maledetto chi distrugge le regole e i limiti dei suoi padri. [11] Benedetto chi pianta la pace, [12] maledetto chi abbatte coloro che sono in pace. [13] Benedetto chi dice: pace e che ha la pace 6. [14] Maledetto chi dice: pace e non c'pace nel suo cuore. [15] Tutto questo si svelersulla bilancia e nei libri nel giorno del giudizio terribile.


LIII

[1] Ora dunque, o miei figli, preservate i vostri cuori da ogni ingiustizia; sulla bilancia ereditate la luce nei secoli. Non direte, miei figli: "(Nostro) padre con il Signore e intercederper noi per il (nostro) peccato". [2] Vedete che tutte le opere di ogni uomo io le scrivo [3] e nessuno pudistruggere lo scritto della mia mano, perchil Signore vede tutto. [4] Ora dunque, miei figli, prestate orecchio a tutte le parole di vostro padre, a tutto quello che io vi dico


LIV

[1] affinchvi siano in ereditdi riposo. E i libri che vi ho dato, non nascondeteli, (ma) spiegateli a tutti quelli che lo vogliono, per vedere se riconosceranno le opere del Signore.


LV

[1] Poich ecco, figli miei, si avvicina il giorno del termine e il tempo fissato (mi) costringe e gli angeli che vanno con me stanno davanti al mio volto [2] e io domani saliral cielo pialto, mia erediteterna. [3] Per questo vi comando, miei figli, di fare ogni buona volont(davanti) al volto del Signore.


LVI

[1] Matusalemme rispose a suo padre Enoc: "Che cosa gradito ai tuoi occhi, padre, che prepariamo cibi davanti al tuo volto, affinchtu benedica le nostre case e i tuoi figli e tutta la gente della tua casa? Tu glorificherai il tuo popolo e cospoi partirai". [2] Enoc rispose a suo figlio e disse: "Ascolta, figlio, da quando il Signore mi ha unto dell'olio della sua gloria, non c'stato cibo in me, nil cibo m'gradito, nho voglia di cibo terrestre.


LVII

[1] Ma chiama i tuoi fratelli e tutta la gente della nostra casa e gli anziani del popolo, affinchio parli con loro e parta". [2] Matusalemme si affrette chiami suoi fratelli Regim e Ariim e Achazuchan e Charimion e tutti gli anziani del popolo e li condusse davanti al volto di suo padre Enoc e si inchinarono a lui. Enoc li accolse e li benedisse e rispose loro dicendo:


LVIII

[1] "Ascoltate, o figli. Ai giorni di vostro padre Adamo, il Signore scese sulla terra a visitare essa e tutta la sua creazione che egli stesso aveva creato. [2] Il Signore chiamtutti gli animali della terra e ogni rettile della terra e tutti gli uccelli alati e li condusse davanti al volto di vostro padre Adamo, affinchdesse nomi a tutti sulla terra. [3] Il Signore li lasciaccanto a lui e sottomise a lui tutto come inferiore, al secondo posto, avendolo reso sordo per tutta sottomissione e obbedienza all'uomo. Poichegli ha fatto l'uomo signore di tutti i suoi possedimenti: [4] su di loro non vi sargiudizio per ogni anima vivente, ma per l'uomo solo. [5] Per tutte le anime degli animali nel grande secolo c'un solo posto e un solo recinto e un solo pascolo. [6] Poichl'anima degli animali che il Signore ha creato, non sarrichiusa fino al giudizio e tutte le anime accusano l'uomo. Chi pascola male l'anima degli animali commette iniquitverso la propria anima.


LIX

[2] Ma chi conduce un sacrificio di animali puri, guarigione, egli guarisce la sua anima e chi porta un sacrificio di uccelli puri, guarigione, guarisce la sua anima. [3] Tutto ciche voi avete per cibo, legatelo per le quattro zampe, guarigione, egli guarisce la sua anima. [4] Chi mette a morte ogni animale senza legarlo, cattivo costume, commette iniquitverso la sua anima. [5] Chi fa del male a un animale in segreto, cattivo costume, egli commette iniquitverso la sua anima.


LX

[1] Chi fa del male a un'anima umana fa male alla sua anima e non c'per lui guarigione nei secoli. [2] Chi commette un'uccisione mette a morte la sua anima e non c'per lui guarigione nei secoli. [3] Chi spinge un uomo nella rete ci resta impigliato lui stesso: non c'per lui guarigione nei secoli [4] e chi spinge un uomo in giudizio, il suo giudizio non verrmeno nei secoli.


LXI

[1] Ora dunque, o figli miei, astenete il vostro cuore da ogni ingiustizia che il Signore ha in orrore e piancora da ogni anima vivente, quante ne ha create il Signore. [2] Ciche un uomo domanda al Signore per la sua anima, coslo faccia per ogni anima viva. Perchnel grande secolo (1 bis) molti rifugi sono preparati per l'uomo, dimore molto buone, dimore cattive senza numero. [3] Beato chi va nelle case benedette, (poich nelle cattive non c'soggiorno. [4] Un uomo, quando mette una parola nel (suo) cuore di portare un dono davanti al volto del Signore e le sue mani non lo fanno, allora il Signore respinge il lavoro delle sue mani ed egli non ottiene nulla. [5] Se le sue mani lo fanno e il suo cuore mormora e non cessa la sofferenza del suo cuore, la sua mormorazione senza frutto.


LXII

[1] Beato l'uomo che nella sua pazienza porta un dono davanti al volto del Signore, perchtroverricompensa.

[2] Un uomo quando con la sua bocca fissa un termine per portare un dono davanti al volto del Signore e lo fa, allora troverricompensa. Ma se adempie la sua parola dopo aver passato il tempo fissato, il suo pentimento non gradito [3] perchogni ritardo fa scandalo.


LXIII

[1] Un uomo quando copre chi nudo e dpane all'affamato troverricompensa, [2] ma se il suo cuore mormora, allora egli fa una perdita e non ci sarrimunerazione. [3] Quando il povero sazio e il suo cuore sprezzante, allora perde tutta la sua opera buona e non otterr(nulla), [4] perchil Signore detesta ogni uomo sprezzante".


LXIV

[1] Accadde che quando Enoc ebbe parlato ai suoi figli e ai principi del popolo, tutto il suo popolo e tutti i suoi vicini udirono che il Signore chiamava Enoc. Si consultarono tutti dicendo: "Andiamo e salutiamo Enoc". [2] Si radunarono fino a duemila uomini e vennero fino al luogo Azuchan dove c'erano Enoc e i suoi figli [3] e gli anziani del popolo. Salutarono Enoc, [4] dicendo: "Tu, benedetto (davanti) al Signore re eterno, benedici ora il tuo popolo e glorificaci (davanti) al volto del Signore, [5] perchil Signore ti ha scelto per porti (come) colui che toglie i nostri peccati". [6] Enoc rispose al suo popolo, dicendo:


LXV

[1] "Ascoltate, miei figli: prima che tutte le cose fossero, prima che avesse luogo tutta la creazione, il Signore stabilil secolo della creazione e dopo questo fece tutta la sua creazione visibile e invisibile [2] e dopo tutto cicrel'uomo secondo la sua immagine e mise in lui gli occhi per vedere e le orecchie per udire e il cuore per pensare e la ragione per consigliare. [3] Allora il Signore liberil secolo a causa dell'uomo e lo divise in tempi [4] e in ore, perchl'uomo mediti i cambiamenti dei tempi e la (loro) fine, l'inizio e la fine degli anni e dei mesi e dei giorni e delle ore e perchcalcoli la morte della sua vita.

[6] Quando avrfine tutta la creazione che il Signore ha creato e ogni uomo andral grande giudizio del Signore, [7] allora i tempi periranno e non ci saranno pianni, nmesi ngiorni e le ore non saranno picontate, [8] ma sorgerun solo secolo. Tutti i giusti che sfuggiranno al grande giudizio del Signore si uniranno al grande secolo e il secolo insieme si unirai giusti e saranno eterni. [9] In essi non ci sarpifatica ndolore nafflizione nattesa di violenza npena nnotte ntenebra, [10] ma avranno una grande luce per l'eternite un muro indistruttibile e avranno un grande paradiso, riparo di un soggiorno eterno. [11] Beati i giusti che sfuggiranno al grande giudizio del Signore, perchi (loro) volti risplenderanno come il sole.


LXVI

[1] Or dunque, miei figli, preservate le vostre anime da ogni ingiustizia, da tutto ciche il Signore ha odiato. [2] Camminate davanti al volto del Signore e servite lui solo e portate ogni offerta davanti al volto del Signore. [4] Poichse levate lo sguardo al cielo, lc'il Signore, poichil Signore ha creato i cieli. Se posate lo sguardo sulla terra e sul mare e pensate alle cose sotterranee, anche lc'il Signore, perchil Signore ha creato tutte le cose. [5] Nessuna azione sarnascosta al volto del Signore. [6] Nella pazienza, nella dolcezza e nell'afflizione delle vostre tribolazioni, uscite da questo secolo di sofferenza".

Dopo il riassunto della metafisica enochica quello della morale.


LXVII

[1] Mentre Enoc conversava col suo popolo, il Signore mandtenebre sulla terra e ci fu oscurite l'oscuritcoprgli uomini che stavano con Enoc. [2] Gli angeli si affrettarono e gli angeli presero Enoc e lo innalzarono nel cielo pialto e il Signore l'accolse e lo pose davanti al suo volto nei secoli. L'oscuritsi allontandalla terra e ci fu luce [3] e il popolo vide e comprese in che modo Enoc era stato preso e glorificarono Dio e andarono nelle loro case.


LXVIII

[5] Matusalemme e i suoi fratelli, i figli di Enoc, si affrettarono e costruirono un altare nel luogo Azuchan di dove Enoc era stato preso [6] e presero montoni e buoi e li sacrificarono (davanti) al volto del Signore. [7] Chiamarono tutto il popolo che era venuto con loro alla letizia e il popolo portdoni ai figli di Enoc e fecero letizia e gioia per tre giorni.


LXIX

[1] Nel terzo giorno, al tempo della sera, gli anziani del popolo parlarono a Matusalemme, dicendo: "Vieni e sta' (davanti) al volto del Signore e (davanti) al volto del tuo popolo e di fronte all'altare del Signore e sarai glorificato nel tuo popolo". [2] Matusalemme rispose al suo popolo: "Oh, il Signore, Dio di mio padre Enoc, lui stesso che si innalzerun sacerdote sul suo popolo".

[3] Il popolo attese tutta quella notte nel luogo Azuchan [4] e Matusalemme restpresso l'altare e pregil Signore e disse: "Signore di tutto il secolo, che sei l'unico, che hai scelto nostro padre Enoc, tu, Signore rivela un sacerdote per il tuo popolo e fa intendere ai cuori di temere la tua gloria e di fare tutto secondo la tua volont.

[5] Matusalemme si addormente il Signore gli apparve in una visione notturna e gli disse: "Ascolta, Matusalemme, io sono il Signore, Dio di tuo padre Enoc; ascolta la voce del tuo popolo e sta di fronte a loro e di fronte al mio altare e ti glorificherdi fronte a questo mio popolo per tutti i giorni della tua vita".

[6] Matusalemme, levatosi dal suo sonno, benedisse colui che gli era apparso. [7] Gli anziani del popolo si rivolsero il mattino a Matusalemme e il Signore Dio diresse il cuore di Matusalemme ad ascoltare la voce del popolo ed egli disse loro: "Il Signore nostro Dio, ciche bene ai suoi occhi, lo faccia su questo suo popolo". [8] Sarsan, Charmis e Zazas e gli anziani del popolo si affrettarono e avvolsero Matusalemme in una veste splendida e misero una corona brillante sul suo capo.

[9] Il popolo si affrette il popolo condusse montoni e buoi e degli uccelli tutto ciche accuratamente scelto, a Matusalemme da sacrificare (davanti) al volto del Signore e di fronte al popolo. [10] Matusalemme salal luogo di sacrificio del Signore, come la stella del mattino che si alza e tutto il popolo andal suo suito. [11] Matusalemme stette presso l'altare e tutto il popolo intorno all'altare. [12] Gli anziani del popolo, presi i montoni e i buoi, li legarono per le quattro zampe e li posero a capo dell'altare [13] e il popolo disse a Matusalemme: "Prendi il tuo coltello e sgozza questi (animali) accuratamente scelti (davanti) al volto del Signore". [14] Matusalemme tese le sue mani al cielo, invocil Signore, dicendo: "Ahim o Signore! Chi sono io per stare a capo del tuo altare e alla testa di tutto il tuo popolo? [15] Ora, o Signore, Signore, getta lo sguardo sul tuo servo e sulla testa di tutto il tuo popolo e su tutto ciche stato accuratamente scelto e dla grazia al tuo servo di fronte a questo popolo perchcomprenda che sei tu che hai stabilito un sacerdote per il tuo popolo".

[16] Accadde che, mentre Matusalemme pregava, l'altare fu scosso e il coltello si sollevdall'altare e il coltello balznelle mani di Matusalemme di fronte a tutto il popolo. Tutto il popolo si mise a tremare e glorificil Signore. [17] Matusalemme fu onorato (davanti) al volto del Signore e di fronte a tutto il popolo da quel giorno. [18] Matusalemme prese e sgozztutto ciche era venuto dal popolo. Il popolo gioe fu in letizia davanti al volto del Signore e al volto di Matusalemme in quel giorno [19] e poi se ne andarono nelle loro case.


LXX

[1] Matusalemme da quel giorno stette a capo dell'altare e a capo di tutto il popolo. Nel 1480 visittutta la terra e ricerctutti coloro che avevano creduto nel Signore e coloro che avevano cambiato li corresse e li converte non si trovun uomo che si allontanasse dal volto del Signore per tutti i giorni che visse Matusalemme.

[2] Il Signore benedisse Matusalemme ed ebbe benevolenza per i suoi sacrifici e per i suoi doni e per tutto il servizio che egli serv(davanti) al volto del Signore. [3] Dopo il termine dei giorni di Matusalemme, il Signore gli apparve in una visione notturna e gli disse: "Ascolta, Matusalemme, io sono il Signore, Dio di tuo padre Enoc. Voglio che tu sappia che sono finiti i giorni della tua vita e si avvicinato il giorno del tuo riposo. [4] Chiama Nir il secondo figlio 9 di tuo figlio Lamech e rivestilo delle tue vesti sacre e lo porrai presso il mio altare e gli dirai tutto ciche gli avverrnei suoi giorni. Perchsi avvicinano i tempi della distruzione di tutta la terra e di ogni uomo e di tutto ciche si muove sulla terra. [5] Poichnei suoi giorni ci sarun grande disordine sulla terra, perchl'uomo diventato invidioso del suo prossimo e popolo si scagliercontro popolo e nazione solleverguerra contro nazione, tutta la terra si riempirdi sangue e di malvagio disordine.

[6] Per di piabbandoneranno il loro creatore e adoreranno ciche fisso nel cielo e ciche cammina sulla terra e le onde del mare e l'Avversario esultere gioirdelle loro (11 bis) opere per la mia afflizione. [7] Tutta la terra cambieril suo ordine e ogni frutto e ogni erba cambieranno i loro tempi perchaspetteranno il tempo della distruzione. E tutte le nazioni cambieranno sulla terra per la mia afflizione. [8] Allora io comanderall'abisso: esso uscire si precipitersulla terra e i depositi delle acque celesti usciranno e si precipiteranno sulla terra in una grande materia secondo la prima materia [9] e tutta la costituzione della terra perire tutta la terra sarscossa e sarprivata della sua saldezza da quel giorno. [10] Allora io preserverNo figlio primogenito di tuo figlio Lamech e farsorgere dal suo seme un altro mondo e il suo seme durernei secoli.

[11] Matusalemme, levatosi dal suo sonno, si afflisse grandemente del sogno. Chiamtutti gli anziani del popolo e racconttutto quanto gli aveva detto il Signore e la visione di ciche gli era apparso dal Signore. [12] Il popolo s'afflisse della sua visione e gli rispose: "Il Signore ha il potere di fare secondo la sua volonte ora fa tutto come il Signore ti ha detto". [13] Matusalemme chiamNir, il secondo figlio di Lamech e lo rivestcon le vesti del sacerdozio di fronte a tutto il popolo e lo pose a capo dell'altare e gli insegntutto quanto (doveva) fare tra il popolo.

[14] Matusalemme disse al popolo: "Ecco Nir, egli sardi fronte a voi, da questo giorno, la guida dei principi". [15] Il popolo rispose a Matusalemme: "Lo sia per noi e sia la parola del Signore, come l'ha detta a te". [16] Mentre Matusalemme parlava al popolo, il suo animo si turbava e piegle ginocchia e stese le sue mani al cielo e pregil Signore e mentre egli pregava, il suo spirito usc [17] Nir e tutto il popolo si affrettarono e costruirono un sepolcro per Matusalemme e posero per lui l'incenso e la canna e molte cose sacre. [18] Nir e il popolo andarono, sollevarono il corpo di Matusalemme e lo posero nel sepolcro che gli avevano costruito e lo ricoprirono. [19] Il popolo disse: "Benedetto stato Matusalemme (davanti) al volto del Signore e di fronte a tutto il popolo". Di lsi riunirono e Nir disse al popolo: "Affrettatevi oggi, portate il montone e il toro e la tortora e la colomba, affinchsacrifichiamo (davanti) al volto del Signore e rallegratevi oggi e poi andate nelle vostre case". [20] Il popolo ascoltNir il sacerdote, si affrettarono e condussero (gli animali) e li legarono a capo dell'altare. [21] Nir prese il coltello del sacrificio e sacrific(davanti) al volto del Signore. [22] Il popolo si affrette fece (ciche doveva) e gio (davanti) al volto del Signore tutto il giorno glorificarono il Signore Dio salvatore di Nir e di fronte al popolo. Da quel giorno ci fu pace e ordine su tutta la terra nei giorni di Nir, per 202 anni.

[23] Dopo questo il popolo si allontandal Signore e cominciarono a essere invidiosi l'uno dell'altro e popolo si sollevava contro popolo e nazione si levin guerra contro nazione [26] e ci fu grande turbolenza. Nir, il sacerdote, l'ude si afflisse grandemente e disse nel suo cuore: "Il tempo giunto, piaccia a Dio e la parola che il Signore ha detto a Matusalemme, padre di mio padre".


LXXI

[1] Ecco, la moglie di Nir, Sofonim 1, essendo sterile non aveva generato (figli) a Nir. [2] Sofonim era al tempo della vecchiaia e nel giorno della morte e concepnel suo grembo e Nir il sacerdote non aveva dormito con lei dal giorno nel quale il Signore lo aveva posto di fronte al popolo. [3] Sofonim ebbe vergogna e si nascose tutti i giorni e nessuno del popolo lo venne a sapere.

[4] Era al giorno del parto e Nir si ricorddi sua moglie e la chiamda lui nella (sua) casa per conversare con lei.

[5] Sofonim andda suo marito ed ecco, era gravida al tempo del parto. [6] Vedendola, Nir si vergogngrandemente di lei e le disse: "Perchhai fatto questo, o donna, e mi hai svergognato di fronte a tutto il popolo? Ora vattene da me, va dove hai concepito la vergogna del tuo ventre, perchio non insudici le mie mani su di te e pecchi (davanti) al volto del Signore". [7] Sofonim rispose a suo marito, dicendo: "Ecco, o mio signore, il tempo della mia vecchiaia e non c'stato in me l'ardore della giovinezza e non so come stata concepita l'indecenza del mio grembo".

[8] Nir non la credette e Nir le disse una seconda volta: "Vattene da me, perchnon ti colpisca e pecchi (davanti) al volto del Signore". [9] Accadde che mentre Nir parlava a sua moglie, Sofonim cadde ai piedi di Nir e mor [10] Nir si afflisse grandemente e disse nel suo cuore: "Le forse successo per la mia parola?". [11] E ora, misericordioso ( il Signore eterno, perchla mia mano non stata su di lei".

[12] Nir si affrette chiuse la porta della sua casa e andda suo fratello Noe gli racconttutto ciche era successo a sua moglie. [13] Nosi affrettverso la camera di suo fratello e l'aspetto della moglie di suo fratello (era) nella morte e il suo ventre (era) nel tempo del parto. [14] Nodisse a Nir: "Non essere afflitto, Nir, fratello mio, perchil Signore oggi ha coperto la nostra vergogna, perchnessuno del popolo lo sa e [15] ora affrettiamoci, seppelliamola e il Signore coprirla nostra onta". [16] Posero Sofonim su un letto, la rivestirono di vesti nere, chiusero la porta e scavarono tombe in segreto.

[17] Quando furono usciti verso la sua tomba, il fanciullo uscdal cadavere di Sofonim ed era seduto sul letto. Noe Nir entrarono per seppellire Sofonim e videro il fanciullo seduto presso il cadavere, che stava asciugando il suo vestito. [18] Noe Nir si spaventarono molto: il fanciullo era infatti compiuto nel corpo, parlava con la sua bocca e benediceva il Signore.

[19] Noe Nir lo guardarono molto, dicendo: "Questo (viene) dal Signore, fratello mio". Ed ecco il sigillo del sacerdozio (era) sul suo petto ed (era) glorioso d'aspetto. [20] Nodisse a Nir: "Fratello, ecco che il Signore rinnova la dimora della santificazione dopo di noi". [21] Nir e Nosi affrettarono e lavarono il fanciullo e lo rivestirono delle vesti del sacerdozio. Nir gli diede i pani benedetti ed egli mangi E lo chiamarono col nome di Melchisedec. [22] Noe Nir presero il corpo di Sofonim, la svestirono delle vesti nere, lavarono il suo corpo e la vestirono di vesti luminose e scelte e le costruirono un'altra tomba. [23] No Nir e Melchisedec andarono e la seppellirono pubblicamente (e) onorevolmente. Nodisse a suo fratello: "Custodisci il fanciullo in segreto fino al tempo (favorevole), perchil popolo diventato malvagio su tutta la terra e, vedendolo, in qualche modo lo faranno morire". Noandal suo luogo.

[24] Ed ecco tutte le iniquitsu tutta la terra nei giorni di Nir. [25] Nir si affliggeva assai piper il fanciullo, dicendo: "Che cosa fardi lui?". Tendendo le sue mani verso il cielo, Nir invocil Signore, dicendo: "Ahim o Signore eterno, tutte le iniquitsi sono moltiplicate sulla terra nei miei giorni e io comprendo che la nostra fine vicina. [26] Ora, Signore, che cos'l'apparizione di questo fanciullo e qual il suo destino e che cosa fardi lui, perchnon sia coinvolto con noi in questa distruzione?".

[27] Il Signore udNir, gli apparve in una visione notturna e gli disse: "Ecco, Nir, una grande perdizione ha giavuto luogo sulla terra: non la soffrir nla sopporterpi Ecco, io penso di far cadere in breve gisulla terra una grande distruzione; [28] ma per il fanciullo non preoccuparti, Nir, poichio tra poco manderil mio arcangelo Michele e prenderil fanciullo e lo deporrnel paradiso dell'Eden. [29] Non perircon quelli che devono perire e io l'ho mostrato e saril mio sacerdote dei sacerdoti nei secoli Melchisedec; io lo santifichere lo trasformerin un grande popolo che mi santificher.

[30] Nir, levatosi dal suo sonno, benedisse il Signore che gli era apparso, dicendo: "Benedetto il Signore Dio dei nostri padri, che non ha dato biasimo al mio sacerdozio nel sacerdozio dei miei padri, perchla tua parola ha creato un grande sacerdote nell'utero di Sofonim mia moglie. [31] Poichio non avevo discendenza e questo fanciullo sia al posto della mia discendenza ed egli diventermio figlio e tu lo conterai con i tuoi servi, [32] con Sonfi e Onoch e Rusi e Milam e Seruch e Arusan, Nail ed Enoc e Matusalemme e il tuo servo Nir [33] e Melchisedec saril capo dei sacerdoti in un'altra stirpe. [37] So infatti che questa stirpe finirnella confusione e che tutti periranno e Nomio fratello sarconservato in un'altra stirpe per la procreazione e dalla sua stirpe sorgerun popolo numeroso e Melchisedec diventeril capo dei sacerdoti in un popolo di un regno che ti serve, o Signore.


LXXII

[1] Accadde che quando il fanciullo ebbe terminato quaranta giorni nella dimora di Nir, il Signore disse all'arcangelo Michele: "Scendi sulla terra da Nir il sacerdote e prendi il fanciullo Melchisedec che con lui e ponilo nel paradiso dell'Eden in custodia. Infatti gisi avvicinato il tempo e io lascerandare tutte le acque sulla terra e perirtutto ciche c'sulla terra [2] e io lo rialzerin un'altra stirpe e Melchisedec saril capo dei sacerdoti in quella stirpe.

[3] Michele si affrette volgidi notte. Nir dormiva di notte sul suo letto e Michele, apparsogli gli disse: "Cosparla il Signore a Nir: Consegnami il fanciullo che ti ho affidato". [4] Nir non riconobbe colui che gli parlava e il suo cuore era turbato: "Il popolo, venuto a sapere del fanciullo, disse, lo prendere l'uccider Poichil cuore del popolo diventato malvagio davanti al volto del Signore". Rispose a Michele e disse: "Io non ho (nessun) fanciullo e non riconosco chi parla con me". [5] Michele gli rispose: "Non temere, Nir, io sono l'arcangelo Michele . Il Signore mi ha mandato ed ecco, io prenderoggi il tuo fanciullo e andrcon lui e lo deporrnel paradiso dell'Eden".

[8] Nir si ricorddel suo primo sogno e credette e rispose a Michele: "Benedetto il Signore che ti ha mandato oggi da me e ora benedici il tuo servo Nir e prendi il fanciullo e fa di lui tutto ciche ti stato detto". [9] Gabriele prese il fanciullo Melchisedec quella notte sulle sue ali e lo depose nel paradiso dell'Eden. [10] Nir si levil mattino e andin casa e non trovil fanciullo. Nir ne ebbe gioia e afflizione grandemente, perchaveva il fanciullo al posto di un figlio.


LXXIII

Al nostro Dio gloria sempre e adesso e ognora e nei secoli dei secoli. Amen.






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