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PHILIP K. DICK
LE TRE STIMMATE
DI PALMER ELDRITCH
Dick, Philip K. <1928-1982>
Le tre stimmate di Palmer Eldritch / Philip K. Dick. - 2.
1965 Philip K. Dick
1996 Sellerio editore via Siracusa 50 Palermo
1996 Prima edizione Fantascienza
1999 Prima edizione La memoria
2000 Seconda edizione
Palermo : Sellerio, 2000.
(La memoria ; 436)
Tit. orig.: The Three Stigmata of Palmer Eldritch.
ISBN 88-389-1514-8
813.54 CDD-20
CIP - Biblioteca centrale della Regione siciliana
Titolo originale: The Three Stigmata of Palmer Eldritch
Traduzione di Gianni Pannolino


Insomma, dovete considerare che siamo fatti di sola polve-
re. Non granchper andare avanti, lo ammetto, e non
dovremmo mai dimenticarcene. Ma anche considerando
questo, cioquesta specie di brutto inizio, non ce la stiamo
cavando malissimo. Quindi, da parte mia, sono convinto
che, nonostante la pessima situazione attuale, possiamo
farcela. Mi sono spiegato?
(Da un audio-memo per uso interno, dettato da Leo Bulero
al suo ritorno da Marte e fatto circolare tra i consulenti pre-
mod della Perky Pat Layouts, Inc.)


Uno
Con un mal di testa fuori dal comune, Barney Mayerson si svegliin una camera da letto
sconosciuta di un condominio sconosciuto. Accanto a lui, con le coperte tirate su fino alle
spalle, nude e lisce, dormiva una ragazza sconosciuta, che respirava piano con la bocca, i
capelli un bianco scompiglio simile a cotone.
俟commetto che fartardi al lavorodisse tra s Scivolfuori dal letto e assunse a fa-
tica la posizione eretta, con gli occhi chiusi, cercando di non sentirsi male. Sapeva solo di
trovarsi ad alcune ore di viaggio dal suo ufficio; forse non era neppure negli Stati Uniti.
Comunque, era sulla Terra: la gravita che lo faceva vacillare era familiare, normale.
E di l nella stanza attigua, accanto al divano, una familiare valigetta, quella del suo
psichiatra: il dottor Smile.
Scalzo, per non far rumore, andin soggiorno e si sedette vicino alla valigetta; l'apr
premette alcuni interruttori e accese il dottor Smile. I sensori iniziarono a registrare e il
meccanismo emise un ronzio. - Dove sono? - chiese Barney. - E a che distanza da New
York ? - Quella era la cosa piimportante. Notun orologio sul muro della cucina: erano
le 7.30. Tutt'altro che tardi.
Il meccanismo - che era l'estensione portatile del dottor Smile, collegata per mezzo di
micro-relal computer vero e proprio, situato nei sotterranei del Renown 33, il condominio
di Barney a New York - esclamcon voce metallica: - Ah, signor Bayerson.
- Mayerson - lo corresse Barney, lisciandosi i capelli con le dita che tremavano. - Che co-
sa ricordi della scorsa notte? - Solo allora, provando un'intensa repulsione fisica, vide sul
bancone, in cucina, bottiglie di bourbon e di acqua brillante mezze vuote, limoni, essenze
amare per i cocktail e vaschette del ghiaccio. - Chi la ragazza ?
- La ragazza nel letto la signorina Rondinella Fugate, o Roni, come le ha chiesto di
chiamarla - disse il dottor Smile.
Suonava vagamente familiare e, in qualche strano modo, doveva avere a che fare con il
suo lavoro. - Ascolta - disse, rivolto alla valigetta, ma proprio in quel momento la ragazza
inizia rigirarsi nel letto; Barney spense di scatto il dottor Smile e si alzin piedi, vergo-
gnandosi di avere addosso le sole mutande.
- Sei giin piedi ? - chiese la ragazza, con voce assonnata. Si trascinnell'altra stanza e
si sedette di fronte a lui. 俏iente malepensBarney. 信a dei grandi e bellissimi occhi -
Che ore sono? Hai messo su il caff
Barney arrancfino in cucina e accese il fornello, su cui l'acqua per il caffinizia scal-
darsi. Sentil rumore di una porta che si chiudeva; era andata in bagno. L'acqua prese a
scorrere. Roni stava facendo la doccia. Tornato in soggiorno, riaccese il dottor Smile. - Che
cos'ha a che fare lei con la P.P. Layouts? - chiese.
- La signorina Fugate la sua nuova assistente; arrivata ieri dalla Cina Popolare, dove
ha lavorato per la P. P. Layouts come consulente pre-mod di quell'area. Comunque, la si-
gnorina Fugate, per quanto dotata di talento, estremamente inesperta, e il signor Bulero
ha deciso che un breve periodo come assistente presso di lei... avrei detto 哀otto di lei
se l'espressione non fosse cosambigua, considerato che...
- Grandioso - disse Barney. Andin camera da letto, trovi propri vestiti ammucchiati
per terra - sicuramente, era stato lui a lasciarli cos- e comincia indossarli con cura; sta-
va ancora male, e dovette compiere uno sforzo per non lasciarsi andare, per non stare
malissimo. - Giusto - disse al dottor Smile, mentre tornava in soggiorno abbottonandosi la
camicia. - Ricordo il memo di venerda proposito della signorina Fugate. Il suo talento

inaffidabile. Si sbagliata a proposito dell'articolo 亭inestre dipinte con scene della guerra
civile americana.. Figurati, credeva che avrebbero fatto furore nella Cina Popolare -. Ri-
se.
La porta del bagno si schiuse appena; Barney colse un'immagine di Roni, rosea, soda e
pulita, che si asciugava. - Mi hai chiamato, caro?
- No - rispose lui. - Stavo parlando con il mio dottore.
- Tutti commettono errori - disse il dottor Smile, con tono un po' assente.
- Com'successo che io e lei... - disse Barney, accennando in direzione del bagno. - Do-
po cospoco tempo.
- Alchimia - disse il dottor Smile.
- Ma d跬...
- Be', voi siete entrambi precog. Avete previsto che alla fine sareste diventati amici e
amanti. Quindi, dopo un paio di drink, avete deciso che non c'era ragione di aspettare. 俠a
vita breve, l'arte .. -. La valigetta smise di parlare, perchRoni Fugate era uscita dal
bagno, nuda, nuovamente diretta in camera da letto. Barney notche aveva un corpo sot-
tile ed eretto, un portamento davvero stupendo e seni piccoli e rivolti all'ins con i capez-
zoli non pigrandi di due piselli rosa ben assortiti. 隹nzi, due perle rosa ben assortitesi
corresse.
- Volevo chiedertelo, stanotte: perchti serve uno psichiatra? - disse Roni Fugate. - Dio
mio, te lo porti dietro dappertutto; non hai fatto in tempo a posarlo che gil'avevi acceso,
fino a quando... - Alzun sopracciglio e gli lanciuno sguardo interrogativo.
- Poi, per l'ho spento - fece notare Barney.
- Mi trovi bella ? - Sollevandosi in punta di piedi, improvvisamente si stir portle mani
dietro la testa e, con stupore di Barney, comincia eseguire una rapida serie di esercizi e
salti, con il seno che le sobbalzava.
- Certo - sussurrlui, colto di sorpresa.
- Peserei una tonnellata - ansimRoni Fugate - se non facessi ogni mattina questi eser-
cizi del Reparto Artiglieria ONU. Verseresti il caff caro?
- Sei davvero la mia nuova assistente alla P. P. Layouts? - le chiese Barney.
- S certo. Vuoi dire che non te ne rammenti? Forse, allora, sei come la maggior parte
dei migliori precog: prevedendo cosbene il futuro, non hai che un ricordo nebuloso del
passato. Che cosa ricordi, esattamente, di questa notte? - Interruppe gli esercizi, per ri-
prendere fiato.
- Be', - disse, in tono vago - tutto... credo.
- Ascolta. L'unica ragione per cui ti porti in giro lo psichiatra che hai ricevuto la chia-
mata alle armi. Giusto?
Dopo una breve pausa, Barney annu Di quello si ricordava. La familiare busta lunga,
verde-blu, era arrivata una settimana prima; il mercoledsuccessivo avrebbe dovuto so-
stenere il test psicologico all'ospedale militare ONU, nel Bronx.
- Ti servito? - chiese lei, indicando la valigetta. -Ti ha fatto stare male a sufficienza ?
Volgendosi verso l'estensione portatile del dottor Smile, Barney disse: - Che cosa rispon-
di?
- Sfortunatamente, lei ancora molto vitale, signor Mayerson: pusopportare fino a 10
freud di stress. Mi dispiace. Perabbiamo ancora qualche giorno, e siamo appena all'inizio
- disse la valigetta.
Roni Fugate andin camera da letto, dove raccolse la sua biancheria e comincia ve-
stirsi. - Ma ci pensi? -disse, meditabonda. - Se ti arruolano, signor Mayerson, e ti mandano
nelle colonie... magari finirper soffiarti il posto -. Sorrise, mostrando denti bellissimi, per-
fettamente simmetrici.

Era un'eventualitdeprimente. E la sua abilitdi pre-cog non lo aiutava: l'esito era gra-
ziosamente sospeso, in perfetto equilibrio, sui piatti della bilancia delle future relazioni di
causa ed effetto.
- Non sei in grado di fare il mio lavoro - disse lui. - Non ci sei riuscita neppure nella Cina
Popolare, e lla situazione relativamente semplice, quanto a determinazione dei preele-
menti -. Ma un giorno ci sarebbe riuscita; Barney non aveva difficolta prevederlo. Lei era
giovane e traboccante di talento innato: per raggiungere il suo livello - e Barney era il mi-
gliore nel suo campo - le sarebbe bastato qualche anno di esperienza. In quell'istante,
riacquistando coscienza della realt si sveglidel tutto. C'erano ottime probabilitche lui
venisse arruolato e, se anche non lo fosse stato, Roni Fugate avrebbe potuto benissimo
soffiargli il suo bel posto di lavoro, un posto per il quale aveva lavorato, progredendo a
piccoli passi, per tredici anni.
Una ben strana soluzione alla gravita del momento, quella di andare a letto con lei; Bar-
ney si chiedeva come avesse potuto arrivare a quel punto.
Piegandosi sulla tastiera, si rivolse sottovoce al dottor Smile: - Desidererei che tu mi di-
cessi per quale dannata ragione, nel casino in cui mi trovo, ho deciso di...
- Posso rispondere io - fece Roni Fugate, dalla camera da letto; aveva indossato un golf
aderente, di un colore verde pallido, e se lo stava abbottonando, davanti allo specchio del-
la toeletta. - Me ne hai parlato tu questa notte, dopo il quinto bicchiere di bourbon con
ghiaccio. Hai detto... - Si interruppe, i suoi occhi scintillarono. - un po' volgare. Hai det-
to: 俟e non riesci a batterli, unisciti a loro Solo che il verbo da te impiegato, mi dispiace
dirlo, non era 哎nirsi
- Hmm - fece Barney, e andin cucina a riempirsi una tazza di caff In ogni caso, non
era lontano da New York; ovviamente, se la signorina Fugate era anche lei dipendente del-
la P. P. Layouts, non potevano non trovarsi a tiro di navetta dal loro posto di lavoro. A-
vrebbero potuto andarci insieme. Splendido. Si chiese se Leo Bulero, il loro principale, a-
vrebbe approvato, nel caso fosse venuto a saperlo. Esisteva una posizione ufficiale dell'a-
zienda a proposito dei dipendenti che andavano a letto insieme? Ne esisteva una per quasi
ogni caso... benchnon gli fosse chiaro come facesse, un uomo che passava la vita sulle
spiagge per turisti di lusso in Antartide o nelle cliniche tedesche per la Terapia E, a trovare
il tempo di concepire dogmi per qualsiasi evenienza.
俗n giornodisse tra s哉ivrcome Leo Bulero, invece di starmene a New York con
una temperatura di 80C...
Sotto i piedi sentun tremolio, il pavimento vibr L'impianto di refrigerazione dell'edifi-
cio si era messo in moto. La giornata era cominciata.
Fuori dalla finestra della cucina, un sole ostile prese forma, al di ldei condomini che si
trovavano nel suo campo visivo, e gli fece chiudere gli occhi. E va be', un'altra giornata
d'inferno, probabilmente oltre la soglia dei 20 wagner. Non c'era bisogno di un precog per
prevederlo.
Nel condominio 492 - numero miseramente alto - nei sobborghi di Marilyn Monroe, New
Jersey, Richard Hnatt faceva colazione, distratto, dando un'occhiata ancor pidistratta al-
l'omeogiornale del mattino, ai valori raggiunti nelle rilevazioni meteorologiche del giorno
precedente.
Il ghiacciaio piimportante, l'Ol' Skintop, si era ritirato di 4,62 grable nell'arco delle ul-
time ventiquattr'ore. E, a mezzogiorno, la temperatura registrata a New York aveva supe-
rato quella del giorno precedente di 1,46 wagner. Inoltre, l'umidit a causa dell'eva-
porazione degli oceani, era aumentata di 16 selkirk. Il clima dunque era picaldo e pi
umido; la grande processione della natura continuava con fragore, ma verso cosa ? Hnatt

tolse di mezzo il giornale e raccolse la posta, consegnata prima dell'alba... Era un po' che i
postini non uscivano nelle ore diurne.
La prima bolletta che attiril suo sguardo fu la rateale truffa della refrigerazione dell'ap-
partamento; doveva al Conapt 492 esattamente dieci scorze e mezzo per l'ultimo mese: un
aumento di tre quarti di scorza rispetto ad aprile. 促rima o poidisse tra s剌arcoscal-
do che nulla potrimpedire a questo posto di fondere gli tornin mente il giorno in cui,
nel '04, la sua collezione di ellepsi era fusa in un unico blocco, per via di un momentaneo
guasto alla rete di refrigerazione dell'edificio. Ora possedeva nastri all'ossido di ferro, che
non fondevano. Contemporaneamente, erano anche morti sul colpo tutti i parrocchetti e
gli uccelli ming venusiani presenti nell'edificio. E la tartaruga del vicino ne era uscita cotta
al vapore. Naturalmente era accaduto di giorno, quando tutti - perlomeno i mariti - si tro-
vavano al lavoro. Le mogli, invece, si erano accalcate al pibasso dei piani sotterranei,
temendo (si ricorddi Emily mentre glielo raccontava) che stesse infine giungendo il mo-
mento fatale. E non nel giro di un secolo, bensin quel preciso istante. Avevano pensato
che le previsioni del Caltech fossero errate... Ma, ovviamente, non era cos si era trattato
soltanto della rottura di un cavo dell'energia elettrica, causata da alcuni operai dell'azienda
municipale di New York. I robot lo avevano rapidamente individuato e riparato.
In soggiorno sua moglie, seduta nel suo camice azzurro, stava accuratamente invetrian-
do un pezzo di ceramica; la lingua le spuntava tra le labbra e gli occhi le brillavano... Il
pennello si muoveva sapientemente, e Hnatt capche ne sarebbe uscito un bel pezzo. La
vista di Emily intenta a lavorare richiamalla sua mente il compito che quel giorno lo at-
tendeva, un compito sgradevole.
- Forse dovremmo aspettare ancora un po', prima di avvicinarlo - disse, con una certa ir-
ritazione.
Senza alzare la testa, Emily rispose: - Non avremo mai un campionario migliore di quello
attuale, da presentargli.
- E se dice di no ?
- Andremo avanti. Credi forse che dovremmo rinunciare perchil mio ex marito non sa o
non vuole prevedere quale riscontro avranno questi pezzi sul mercato ?
- Tu lo conosci, io no - disse Richard Hnatt. - Non un uomo vendicativo, vero? Non
serba rancore... - Del resto, che rancore avrebbe potuto serbare l'ex marito di Emily ?
Nessuno gli aveva fatto del male; semmai era capitato l'opposto, o almeno cosaveva ca-
pito Hnatt da ciche Emily gli aveva riferito.
Era strano sentir parlare continuamente di Barney Mayerson senza averlo mai incontrato
o conosciuto di persona. Ora, per questa storia stava per finire, dato che aveva appun-
tamento con lui quella mattina alle nove, nel suo ufficio alla P.P. Layouts. Mayerson, chia-
ramente, avrebbe avuto il coltello dalla parte del manico: avrebbe potuto dare una rapida
occhiata al campionario di ceramiche per poi declinare l'offerta con una scusa. 俏oa-
vrebbe detto. 俠a P.P. Layouts non interessata a miniaturizzare questo genere di ogget-
ti. Si fidi delle mie capacitdi precog, della mia abilite del mio talento pre-mod nel cam-
po del marketing E Richard Hnatt se ne sarebbe uscito, la collezione di vasi sotto il brac-
cio, senza neppure un altro posto dove andare.
Guardando fuori dalla finestra, notcon un moto di repulsione che faceva ormai pical-
do di quanto un essere umano potesse tollerare; i rivoli di pedoni si erano di colpo pro-
sciugati, perchtutti erano corsi al riparo. Erano le otto e mezza, ed era ora di uscire; si
alzin piedi e andin anticamera, dove prese dall'armadio il casco protettivo e l'unitdi
refrigerazione obbligatoria; per legge, chiunque uscisse per strada prima del tramonto do-
veva averne una sulle spalle.
- Ciao - disse a sua moglie, fermandosi un attimo sulla soglia.

- Ciao, e in bocca al lupo -. Era sempre piconcentrata sull'elaborata invetriatura, e d'un
tratto lui si rese conto che questo era il segno di quanto fosse tesa: non riusciva a fermarsi
un attimo. Hnatt aprla porta e uscsul pianerottolo, percependo il vento freddo prove-
niente dall'unitportatile che, sulle sue spalle, era entrata in funzione. - Ehi - disse Emily,
mentre lui stava chiudendo la porta; aveva alzato la testa, scostando i lunghi capelli casta-
ni dagli occhi. - Videofonami quando esci dall'ufficio di Barney, non appena sai qualcosa in
un senso o nell'altro.
- Okay - rispose lui, e si richiuse la porta alle spalle.
In fondo alle scale, nella banca dell'edificio, ritirla loro cassetta di sicurezza e la port
in uno spazio appartato; l ne estrasse la valigetta contenente il campionario dei pezzi in
ceramica che avrebbe mostrato a Mayerson.
Poco dopo era a bordo di una navetta interedifici termoisolata, diretto alla P. P. Layouts,
Downtown New York, nel grande e pallido edificio in cemento sintetico dove avevano avu-
to origine Perky Pat e tutte le unitdel suo mondo in miniatura. 俠a bambola che ha con-
quistato l'uomo proprio mentre l'uomo conquistava i pianeti del sistema solarepens
Hnatt. 促erky Pat, l'ossessione dei coloni Che bel quadretto della vita nelle colonie... Del
resto, che altro c'era da sapere sul conto degli sventurati che, in base alle leggi ONU sul-
l'arruolamento selettivo, erano stati spediti via dalla Terra, con il compito di intraprendere
una nuova esistenza aliena su Marte, Venere, Ganimede - e ovunque i burocrati ONU ave-
vano ritenuto di depositarli - e che, in qualche modo, erano sopravvissuti ?
亟 noi, qui, convinti di passarcela maledisse tra s
L'individuo seduto accanto a lui, un uomo di mezza etche indossava un casco protetti-
vo grigio, camicia senza maniche e pantaloni corti di un rosso brillante, in voga tra gli uo-
mini d'affari, disse: - Un'altra giornata torrida.
- Gi
- Che cosa contiene quello scatolone ? La colazione al sacco per un rifugio di coloni mar-
ziani ?
- Ceramiche - rispose Hnatt.
- Scommetto che le cuoce mettendole fuori dalla finestra a mezzogiorno.
L'uomo d'affari ridacchi poi prese l'omeogiornale e l'apralla prima pagina. - Pare che
un'astronave proveniente dall'esterno del sistema solare sia precipitata su Plutone - disse.
- Stanno mandando una squadra in perlustrazione. Crede che si tratti delle cose? Non
sopporto queste cose che arrivano da altre stelle.
- piprobabile che si tratti di una delle nostre astronavi di ritorno da una missione -
disse Hnatt.
- Ha mai visto una cosa di Proxima ?
- Solo in fotografia.
- Terribile - disse l'uomo d'affari. - Se trovano il relitto di quell'astronave e scoprono che
si tratta di una cosa, spero che la disintegrino con il laser; dopo tutto, abbiamo una legge
che proibisce loro l'ingresso nel nostro sistema.
- Giusto.
- Posso vedere le sue ceramiche ? Io mi occupo di cravatte. Cravatta vivente Werner in
simil-ricamo, in un vasto assortimento di colori titaniani. Ne ho una addosso, vede? In re-
alt i colori sono una forma di vita primitiva che importiamo e poi alleviamo sulla Terra. Il
metodo con cui li induciamo a riprodursi il nostro segreto industriale, come la formula
della Coca-Cola.
- E per un motivo analogo - disse Hnatt - che non posso mostrarle queste ceramiche,
anche se non mi dispiacerebbe. Sono nuove. Le sto portando da un pre-cog pre-mod alla
P.P. Layouts; se decide di miniaturizzarle per i progetti di Perky Pat siamo a posto: solo

questione di trasmettere l'informazione al disc-jockey della P. P., come si chiama? Quello
che in orbita attorno a Marte...
- Le cravatte Werner ricamate a mano sono parte dei progetti di Perky Pat - lo inform
l'uomo. - Il suo fidanzato Walt ne ha un armadio pieno -. Era raggiante. - Quando la P. P.
Layouts ha deciso di miniaturizzare le nostre cravatte...
- Era Barney Mayerson quello con cui ha parlato ?
- Non gli ho parlato io. toccato al nostro direttore regionale delle vendite. Si dice che
Mayerson sia un duro. Procede sulla base di una specie di impulso, e una volta che ha de-
ciso irremovibile.
- Gli mai capitato di sbagliare ? Di rifiutare pezzi che sono diventati mod ?
- Sicuro. Saranche un precog, ma pur sempre e soltanto un essere umano. Le dir
una cosa che potrebbe aiutarla. Il suo matrimonio fallito da qualche anno, e non si an-
cora ripreso. Sua moglie rimasta incinta due volte e il consiglio di direzione del suo con-
dominio, credo sia il 33, si riunito e ha votato l'espulsione sua e della moglie, per aver
violato il regolamento dell'edificio. Be', ha presente il 33... sa com'difficile accedere a
edifici con numeri cosbassi... Cos pur di non rinunciare al suo appartamento, scelse di
divorziare dalla moglie e di farla traslocare, insieme al loro bambino. In seguito, a quanto
pare, ha capito di aver commesso uno sbaglio ed caduto in una profonda depressione;
ovviamente, si rimproverava l'errore commesso. Un errore naturale, per Dio santo, cosa
non avremmo dato, lei e io, per avere un appartamento al 33, o anche al 34 ? Non si pi
risposato; forse un neocristiano. In ogni caso, quando sarla cercare di vendergli le ce-
ramiche, stia molto attento a come tratta l'argomento 削onne Non dica: 侶ueste pia-
ceranno alle signoreo cose di questo tipo. I pezzi in piccole quantitvengono quasi sem-
pre acquistati...
- Grazie per il consiglio - disse Hnatt, alzandosi; con la sua valigetta delle ceramiche
percorse il corridoio fino all'uscita. Sospir Sarebbe stata dura, un'impresa pressochdi-
sperata; non poteva far nulla contro circostanze risalenti a molto prima che conoscesse
Emily e le sue ceramiche, e questo era il punto.
Di fortuna riuscad acchiappare un taxi; mentre veniva trasportato nel traffico del centro
lesse il giornale, in particolare la notizia d'apertura sull'astronave che si credeva fosse ri-
tornata da Proxima semplicemente per precipitare sulle lande deserte e ghiacciate di Plu-
tone: troppo banale! Si era giipotizzato che si trattasse del famigerato industriale inter-
planetario Palmer Eldritch, partito per il sistema di Proxima dieci anni prima, su invito del
Concilio dei tipi umanoidi di Proxima, per modernizzare le loro autofab. Da allora, di El-
dritch non si era pisaputo nulla. E ora, questa notizia.
促robabilmente, per la Terra sarebbe meglio se non si trattasse di Eldritch che ritorna
decise. Palmer Eldritch era un professionista solitario, bizzarro e straordinario; aveva fatto
miracoli nell'avvio della produzione di autofab sui pianeti colonizzati, ma come al solito si
era spinto troppo in l aveva esagerato con la pianificazione. I beni di consumo si erano
accatastati in luoghi improbabili dove non esistevano coloni che potessero farne uso. Si
erano trasformati in montagne di rifiuti, a mano a mano che le intemperie li avevano cor-
rosi. Bufere di neve, ammesso che fosse ancora possibile credere alla loro esistenza, da
qualche parte... C'erano luoghi davvero freddi. Troppo freddi, in effetti.
- La vostra destinazione, eminenza - lo informil taxi automatico, arrestandosi davanti a
un'ampia struttura che si sviluppava in gran parte al di sotto del livello stradale. La P. P.
Layouts, con gli impiegati che diligentemente entravano attraverso le numerose rampe
termoprotette.
Pagil taxi, uscd'un balzo e attraversun piccolo spazio aperto, diretto a una rampa,
tenendo la valigetta con entrambe le mani; fu toccato dalla nuda luce solare e sent- o

immagin- di star sfrigolando. 青ucinato come una specie di rana, prosciugato di ogni lin-
fa vitalepens una volta al sicuro all'interno di una rampa.
Si trovava al di sotto del livello stradale, e una receptionist lo stava introducendo nell'uf-
ficio di Mayerson. Le stanze, fresche e blandamente illuminate, lo invitavano a rilassarsi,
ma lui resistette; strinse la valigetta ancora piforte, si contrasse e, sebbene non fosse un
neocristiano, sussurruna lunga preghiera.
- Signor Mayerson - disse la receptionist, rivolta non a Hnatt, bensall'uomo seduto alla
scrivania. Era pialta di Hnatt e impressionante, con quel vestito scollato e i tacchi da se-
rata di gala. - Il signor Hnatt - disse a Mayerson. - Signor Hnatt, il signor Mayerson -. Alle
spalle di Mayerson, in piedi, c'era una ragazza con un golf verde pallido e i capelli bian-
chissimi. I capelli erano troppo lunghi, e il golf troppo aderente. - Signor Hnatt, la signori-
na Fugate, assistente del signor Mayerson. Signorina Fugate, il signor Richard Hnatt.
Alla scrivania, Barney Mayerson prosegunella lettura di un documento, come se non
avesse sentito entrare nessuno, e Richard Hnatt attese in silenzio, percorso da una variet
di emozioni: provava una certa rabbia, chiusa in gola e nel petto, e ovviamente anche
paura, Angst, ma, soprattutto, un filo di crescente curiosit Dunque, eccolo il precedente
marito di Emily, quello che, secondo il venditore di cravatte viventi, ancora rimpiangeva
amaramente il giorno del divorzio. Mayerson era un uomo piuttosto robusto, vicino alla
quarantina, con i capelli insolitamente scompigliati e ondulati, non particolarmente alla
moda. Sembrava annoiato, ma non manifestava alcuna ostilitnei suoi confronti. Forse,
per non aveva ancora...
- Vediamo queste ceramiche - disse Mayerson, all'improvviso.
Richard Hnatt posla valigetta sulla scrivania e l'apr ne estrasse gli articoli in ceramica
uno alla volta, li dispose con cura e arretr
- No - disse Barney Mayerson, dopo una pausa.
- No? - chiese Hnatt. - No cosa?
- Non possono avere successo - disse Mayerson. Raccolse il suo documento e riprese a
leggere.
- Intende dire che questo quanto? - domandHnatt incapace di credere che fosse tut-
to gifinito.
- Esatto - confermMayerson. Non mostrava pialcun interesse per l'esposizione di ce-
ramiche; per quanto lo riguardava, era come se Hnatt avesse girimesso via il vasellame
e se ne fosse andato.
- Mi scusi, signor Mayerson - disse la signorina Fugate.
- Che cosa c' - disse Barney Mayerson, guardando verso di lei.
- Mi dispiace dirlo, signor Mayerson - fece la signorina Fugate; si avvicinai vasi, ne rac-
colse uno e lo tenne tra le mani, soppesandolo e accarezzandone la superficie invetriata. -
Ho un'impressione nettamente diversa dalla sua. Sento che questi pezzi in ceramica a-
vranno successo.
Hnatt volse lo sguardo dall'una all'altro.
- Mi dia quello -. Mayerson indicun vaso grigio scuro; subito Hnatt glielo porse. Mayer-
son lo tenne tra le mani per un po'. - No - disse infine. Aveva aggrottato le ciglia. - Conti-
nuo ad avere l'impressione che questo pezzo non riscuoterun gran successo. Secondo
me, lei si sbagliata, signorina Fugate -. Rimise il vaso sul tavolo. - Comunque - disse, ri-
volto a Richard Hnatt -visto il disaccordo esistente tra me e la signorina Fugate. .. - Si
grattil naso, pensieroso. - Mi lasci il campionario per qualche giorno; lo riesaminer-.
Era ovvio, per che non l'avrebbe fatto.
Allungando il braccio, la signorina Fugate raccolse un piccolo pezzo dalla forma bizzarra
e se lo avvicinal seno, quasi a cullarlo teneramente. - Questo, in particolare. Da questo

ricevo emanazioni potentissime. Saril pezzo di maggior successo.
Con voce tranquilla, Barney Mayerson disse: - Sei fuori di mente, Roni -. Sembrava dav-
vero arrabbiato. L'espressione del suo viso era violenta e cupa. - Le videofoner- disse a
Richard Hnatt. - Quando avrpreso la decisione definitiva. Non vedo ragione per cui do-
vrei cambiare idea; quindi, non si faccia illusioni. Anzi, non si disturbi neppure a lasciare
qui i pezzi -. Lanciuna severa occhiata alla sua assistente, la signorina Fugate.

Due
Nel suo ufficio, alle dieci di quella mattina, Leo Bulero, presidente del consiglio di ammi-
nistrazione della P. P. Layouts, ricevette la videofonata che aspettava da parte di un'agen-
zia investigativa privata, la Vigilanza Triplanetaria. L'aveva contattata pochi minuti dopo
aver appreso dell'incidente subito su Plutone dall'astronave interstellare di ritorno da Pro-
xima.
Ascoltcon aria assente, perch malgrado la rilevanza delle notizie, aveva altre cose
per la testa.
Era assurdo, visto che la P.P. Layouts pagava all'ONU un abnorme tributo annuo in
cambio dell'immunit ma, assurdo o no, nei pressi della calotta polare settentrionale di
Marte, un'astronave da guerra dell'Ufficio ONU per il Controllo sui Narcotici aveva seque-
strato un intero carico di Can-D proveniente dalle super-sorvegliate piantagioni di Venere,
per un valore di quasi un milione di scorze. Era chiaro che il denaro spillatogli non aveva
raggiunto chi di dovere, nei meandri della gerarchia ONU.
Ma non poteva farci niente. L'ONU era una monade senza finestre, sulla quale egli non
aveva influenza.
Non fu difficile, per lui, cogliere le intenzioni dell'Ufficio per il Controllo sui Narcotici: si
cercava di costringere la P.P. Layouts a intentare causa per riavere il carico dell'astronave.
Perchciavrebbe dimostrato che il Can-D, droga illegale masticata da moltissimi coloni,
veniva coltivata, raffinata e distribuita da una societombra di proprietdella P.P. La-
youts. Quindi, quale che fosse il valore del carico, era meglio lasciar perdere piuttosto che
tentare di reclamarlo.
- Le congetture dell'omeogiornale erano corrette - stava dicendo Felix Blau, capo dell'a-
genzia investigativa, dallo schermo del videofono. - Palmer Eldritch, e pare che sia vivo,
anche se gravemente ferito. Ci risulta che un'astronave ONU lo stia trasportando in un o-
spedale della base, in localitsegreta, ovviamente.
- Hmm - fece Leo Bulero, annuendo.
- Comunque, quanto a ciche Eldritch ha trovato nel sistema di Proxima...
- Non lo scoprirete mai - disse Leo. - Eldritch non dirnulla, e la cosa finirl
- Un fatto interessante stato riportato per- disse Blau. - A bordo della sua astronave,
Eldritch aveva, e ha tuttora, una coltura perfettamente conservata di un lichene che asso-
miglia molto al lichene titaniano da cui si estrae il Can-D. Visto che... - Blau si interruppe,
mostrando un certo tatto.
- Esiste un modo per distruggere quelle colture di licheni? - Era stato un impulso incon-
trollabile.
- Purtroppo, gli uomini di Eldritch hanno giraggiunto i resti dell'astronave. Di certo si
opporrebbero a tentativi di quel tipo -. Blau sembrava conciliante. -Naturalmente, possia-
mo provare... ma non una soluzione di forza: forse possiamo corrompere qualcuno.
- Tentate - disse Leo, anche se ne conveniva: era di certo uno spreco di tempo e di e-
nergie. - Non esiste una legge, un'importante risoluzione ONU contro l'importazione di
forme di vita da altri sistemi? - Sarebbe stato utile cercare di indurre le truppe ONU a
bombardare i resti dell'astronave di Eldritch. Sul suo taccuino scarabocchiun memo per
se stesso: chiamare gli avvocati, inoltrare denuncia all'ONU per importazione di licheni a-
lieni. - Ci sentiamo pitardi - disse a Blau, e riattacc 亭orse meglio che la presenti di
persona, la denunciadecise. Premendo il tasto dell'interfono disse alla sua segretaria: -
Mi contatti l'ONU, il vertice, a New York. Chieda del segretario Hepburn-Gilbert in persona.
Fu subito messo in collegamento con l'abile politico indiano che l'anno prima era diven-

tato segretario ONU. - Ah, signor Bulero -. Hepburn-Gilbert aveva un sorriso furbo. - Desi-
dera sporgere denuncia a proposito di quel carico di Can-D che...
- Non so nulla di questa storia del carico di Can-D -disse Leo. - Io sto parlando di tutt'al-
tra questione. Vi rendete conto di ciche Palmer Eldritch sta facendo ? Ha importato li-
cheni non-solari nel nostro sistema; potrebbe essere l'inizio di un'altra epidemia come
quella che abbiamo avuto nel '98.
- Ci rendiamo conto. In ogni caso, gli uomini di Eldritch sostengono che si tratti di un li-
chene solare: il signor Eldritch lo avrebbe portato con snel suo viaggio verso Proxima e
ora lo starebbe riportando indietro... Dicono che lo usasse come fonte di proteine -. I denti
bianchi dell'indiano brillarono in un'espressione di allegra superiorit il misero pretesto lo
divertiva.
- E lei ci crede ?
- No, certo -. Il sorriso di Hepburn-Gilbert si ampliulteriormente. - Perchsi occupa di
questa vicenda, signor Bulero? Ha forse qualche interesse particolare nel campo dei liche-
ni?
- Sono un cittadino del sistema solare, dotato di senso civico. E insisto perchvoi agiate.
- Noi stiamo agendo - disse Hepburn-Gilbert. - Abbiamo svolto indagini... abbiamo affi-
dato il caso al signor Lark, che forse lei conosce. Come vede...
La conversazione si trascinmonotona fino alla sua frustrante conclusione, e Leo Bulero
infine riappese, provando disgusto nei confronti dei politici: facevano i duri solo con lui,
mentre quando si trattava di Palmer Eldritch... 隹h, signor Bulerodisse tra s imitando
Hepburn-Gilbert. 侶uesta, signore, un'altra cosa
S conosceva Lark. Ned Lark era capo dell'Ufficio Narcotici dell'ONU e responsabile del
sequestro dell'ultimo carico di Can-D. Era stato uno stratagemma del segretario ONU,
quello di tirare in ballo Lark in questa faccenda di Eldritch. L'obiettivo dell'ONU era di gio-
care sull'equivoco: avrebbero temporeggiato, senza agire contro Eldritch, finchLeo Bule-
ro non avesse fatto qualche mossa per recuperare i carichi di Can-D. Lo sentiva, ma ov-
viamente non poteva provarlo. Dopo tutto, Hepburn-Gilbert - quel piccolo, abietto e poco
evoluto politicante dalla pelle scura - non lo aveva detto esplicitamente.
亟cco dove ci si va a cacciare quando ci si rivolge all'ONUriflette Leo. 俠a politica afro-
asiatica. Una palude. gestita, comandata e diretta da stranieri Si volse corrucciato ver-
so lo schermo vuoto del videofono.
Mentre si interrogava sul da farsi, la sua segretaria, la signorina Gleason, premette il ta-
sto dell'interfono e disse: - Signor Bulero, c'qui il signor Mayerson che vorrebbe parlarle
un momento.
- Lo faccia entrare -. Era felice di potersi concedere una tregua.
Un attimo dopo entril suo esperto di mode future, accigliato. In silenzio, Barney Ma-
yerson si sedette di fronte a Leo. - Cos'che ti rode, Mayerson? - domandLeo. - Parla li-
beramente: sono qui apposta perchtu possa piangere sulla mia spalla. Dimmi di che si
tratta e io ti terrper mano -. Aveva assunto un tono di scherno.
- La mia assistente. La signorina Fugate.
- S ho sentito che dormi con lei.
- Non questo il punto.
- Ah, capisco - disse Leo. - soltanto un aspetto marginale.
- Intendevo dire che sono qui per un altro aspetto del comportamento della signorina
Fugate. Abbiamo avuto un piccolo diverbio: un venditore...
- Tu hai bocciato qualcosa e lei non era d'accordo. - S
- Voi precog... - Notevole. Forse esistevano futuri alternativi. - Dunque, vuoi che le ordi-
ni di assecondarti sempre e comunque, in futuro?

- la mia assistente e questo significa che tenuta ad agire secondo le mie direttive -
disse Barney Mayerson.
- Be'... non credi che dormire con te sia giun buon passo in questa direzione? - Leo ri-
se. - In ogni caso, tenuta ad assecondarti in presenza dei venditori e, se ha dei dubbi,
deve aspettare, ed esporli in privato.
- Non neppure questo - Barney si incupulteriormente.
Dimostrando il proprio acume, Leo disse: - Sai, dopo essermi sottoposto alla Terapia E
ho sviluppato un notevole lobo frontale; praticamente sono anch'io un precog: ho fatto
grandi progressi. Era forse un venditore di vasi? Di ceramiche?
Con palpabile riluttanza, Barney annu - Sono i vasi della tua ex moglie - disse Leo. Le
sue ceramiche stavano vendendo bene: aveva visto una pubblicit sugli omeogiornali, che
invitava ad acquistarle presso una delle piesclusive botteghe d'arte di New Orleans, e l
sulla costa orientale, oltre che a San Francisco. - Avranno successo, Barney? - Studila
sua precognizione. - Aveva ragione la signorina Fugate?
- Non avranno mai successo, quant'vero Dio -. Il tono di Barney, per era plumbeo.
侵l tono sbagliatodecise Leo 厚er dire quello che ha detto: mancava troppo di vitalit鉬. -
quello che prevedo - disse Barney, ostinato.
- Okay - annuLeo. - Terrper buono ciche dici. Ma se i suoi vasi incontreranno il gra-
dimento del pubblico e noi non avremo miniature disponibili per i progetti dei coloni... - Ri-
flett - Potresti scoprire che la tua compagna di letto ha occupato anche la tua poltrona -
disse.
Alzandosi, Barney chiese: - Allora, informerai la signorina Fugate sulla posizione che do-
vrassumere ? - Arross - Riformulo subito la domanda - mormor quando Leo scoppia
ridere.
- Okay, Barney. La terra freno. giovane, sopravvivr Mentre tu stai invecchiando:
vuoi salvaguardare la tua reputazione, e che nessuno ti contraddica -. Anche Leo si alz e
si avvicina Barney, battendogli una mano sulla spalla. - Dammi ascolto. Smetti di roderti
il fegato: dimentica la tua ex moglie. Okay?
- L'ho dimenticata.
- Ci sono sempre altre donne - disse Leo, pensando a Scotty Sinclair, che al momento
era la sua amante. Scotty, fragile e bionda, ma con un bel davanzale, in quell'istante si
trovava alla sua villa-satellite, cinquecento miglia all'apogeo, in attesa che lui tornasse dal
lavoro nel fine-settimana. - Ce n'un'offerta illimitata: non come i primi francobolli degli
Stati Uniti o le scorze di tartufo che usiamo come moneta -. Gli venne in mente, a quel
punto, che avrebbe potuto appianare le cose mettendo a disposizione di Barney una delle
sue precedenti fidanzate, scartate ma ancora utili. - Ti dir.. - esord ma Barney lo inter-
ruppe di colpo, con un gesto brusco della mano. - No? - chiese Leo.
- No. E poi sono molto legato a Roni Fugate. Una alla volta pubastare per un uomo
normale -. Barney lanciun'occhiata severa al suo principale.
- Sono d'accordo. Oh, Signore, anch'io riesco a vederne una sola alla volta: cosa credi,
che abbia un harem a Winnie-ther-Pooh Acres? - Si irrigid
- L'ultima volta che ci sono stato - disse Barney - era la tua festa di compleanno, a gen-
naio...
- Oh, s le feste. Ma c'dell'altro: non devi considerare quello che succede alle feste -.
AccompagnBarney alla porta dell'ufficio. - Sai, Mayerson, ho sentito voci che non mi
piacciono sul tuo conto. Ti hanno visto in giro con una di quelle estensioni, tipo valigetta,
dei computer psichiatrici condominiali... Hai ricevuto la chiamata alle armi?
Calil silenzio. Poi, alla fine, Barney annu
- E avevi intenzione di non dirci nulla - disse Leo. - Quando lo avremmo scoperto? Il

giorno in cui ti saresti imbarcato per Marte?
- Ce la far
- Ma certo. Tutti ce la fanno. E cosche l'ONU riuscita a popolare quattro pianeti, sei
lune...
- Non supereril test psicologico - disse Barney. - Me lo dice la mia facoltprecog: mi
sta aiutando. Non sono in grado di sopportare una quantitdi freud sufficiente a soddi-
sfarli: guardami -. Sollevle mani davanti a s e tremavano visibilmente. - Guarda la mia
reazione all'innocua osservazione della signorina Fugate. Guarda la mia reazione alla visita
di Hnatt con i vasi di Emily. Guarda...
- Okay - disse Leo, ma era ancora preoccupato. Generalmente la chiamata alle armi pre-
vedeva un periodo di soli novanta giorni prima della partenza, e la signorina Fugate diffi-
cilmente sarebbe stata in grado di occupare il posto di Barney in cosbreve tempo. Ov-
viamente, avrebbe potuto richiamare Mac Ronston da Parigi, ma neppure Ronston, dopo
quindici anni di lavoro, era al livello di Barney Mayerson; aveva esperienza, ma il talento
non puessere acquisito: dev'esserci, come dato da Dio.
俠'ONU mi sta addossopensLeo. Si chiedeva se la chiamata alle armi di Barney,
giunta in quel particolare momento, fosse solo una coincidenza, oppure un'ulteriore con-
ferma dei suoi punti deboli. 俟e cos儢 decise 哀i mette male. E non posso fare alcuna
pressione sull'ONU perchlo esentino
亟 tutto questo solo perchfornisco il Can-D ai colonidisse tra s 侵n fondo, qualcuno
lo deve pur fare. Ne hanno bisogno. Altrimenti, a che cosa gli servirebbero i progetti di
Perky Pat?
Inoltre, era una delle operazioni commerciali piredditizie di tutto il sistema solare. Era-
no in ballo molte scorze di tartufo.
Anche l'ONU lo sapeva.
Alle dodici e mezza, ora di New York, Leo Bulero stava pranzando con una nuova ragaz-
za entrata a far parte dello staff della segreteria. Pia Jurgens, seduta di fronte a lui, in un
ambiente appartato del Purple Fox, mangiava con compostezza, e le sue piccole e graziose
mascelle si muovevano delicatamente. Era rossa di capelli, e a lui piacevano le rosse: po-
tevano essere incredibilmente brutte o attraenti in modo quasi soprannaturale. La signori-
na Jurgens apparteneva a quest'ultima categoria. Se solo fosse riuscito a trovare un prete-
sto per trasferirla a Winnie-ther-Pooh Acres... sempre che Scotty non sollevasse obiezioni,
per E questo non sembrava molto probabile, al momento: Scotty aveva una volontpro-
pria, cosa sempre pericolosa in una donna.
促eccato che io non sia riuscito a rifilare Scotty a Barney Mayersondisse tra s 隹vrei
risolto due problemi in un colpo solo: rendere Barney psicologicamente pisicuro e libe-
rarmi per...
隹ssurdo!pens 雨arney ha bisogno di essere insicuro, altrimenti finisce su Marte:
ecco perchha noleggiato quella valigetta parlante. Evidentemente, capisco poco o nulla
del mondo moderno. Sono rimasto al XX secolo, quando gli psicanalisti rendevano le per-
sone meno sensibili allo stress
- Lei non parla mai, signor Bulero? - chiese la signorina Jurgens.
- No -. Pens 促osso intervenire con successo sul comportamento di Barney? Aiutarlo
a... come dire... diventare meno 'abile' ?
Ma non era cosfacile come sembrava: lo capd'istinto, grazie al lobo frontale espanso.
Non si pufar star male qualcuno semplicemente ordinandoglielo.
O s
Scusandosi, si guardattorno in cerca del cameriere-robot, e chiese di poter avere un

videofono al tavolo.
Alcuni istanti dopo era in contatto con la signorina Gleason, in ufficio. - Ascolti, appena
ritorno voglio vedere la signorina Rondinella Fugate, dello staff di Mayerson. E il signor
Mayerson non lo deve sapere. Capito ?
- S signore - disse la signorina Gleason, prendendo nota.
- Ho sentito - disse Pia Jurgens, quando lui ebbe riattaccato. - Sa, potrei riferire tutto al
signor Mayerson: lo vedo quasi ogni giorno nel...
Leo rise. Lo divertiva l'idea che Pia Jurgens potesse gettare via il radioso futuro che, per
quell'incontro vis-vis con lui, le si stava spalancando davanti. - Ascolti - disse lui, dandole
dei leggeri buffetti sulla mano - non si preoccupi: non nella natura umana. Finisca la sua
crocchetta di rana di Ganimede e torniamo in ufficio.
- Intendevo dire - fece la signorina Jurgens seccamente - che mi sembra strano che lei
sia cosesplicito davanti a persone che conosce a malapena -. Lo guard e il seno, gi
grande e seducente, si gonfiper l'indignazione.
- L'ovvia risposta che vorrei conoscerla meglio - disse Leo con desiderio. - Ha mai ma-
sticato il Can-D? - le chiese, retoricamente. - Dovrebbe provare. Anche se da assuefazione.
E una vera esperienza -. Naturalmente, lui ne aveva una scorta a portata di mano, di tipo
00, a Winnie-ther-Pooh Acres; quando c'erano ospiti, veniva spesso offerto per aggiungere
colore a ciche in genere finiva per risultare noioso. - La ragione per cui le faccio questa
domanda che lei sembra il tipo di donna dotato di una fervida immaginazione, e l'effetto
del Can-D dipende, anzi, varia a seconda dei poteri creativi dell'immaginazione.
- Mi piacerebbe provarlo, una volta o l'altra - disse la signorina Jurgens. Si guardin gi-
ro, abbassla voce e si sporse verso di lui. - Ma illegale.
- Davvero? - La fiss
- Lo sa benissimo -. La ragazza sembrava irritata.
- Ascolti - disse Leo. - Gliene posso procurare un po' -. Naturalmente, l'avrebbe mastica-
to con lei: se due persone lo prendevano insieme, le loro menti si fondevano, formando
una nuova unit o almeno quella era la sensazione. Sarebbero bastate poche esperienze
in comune con il Can-D, e lui avrebbe saputo tutto quello che c'era da sapere su Pia Jur-
gens. C'era qualcosa in lei - oltre alla naturale imponenza fisica, anatomica - che lo affa-
scinava: smaniava dal desiderio di starle pivicino. - Non useremo alcun progetto -. Per
ironia, lui, creatore e produttore del micromondo di Perky Pat, preferiva usare il Can-D
senza supporto: che cosa poteva aspettarsi un terrestre dai progetti, dal momento che es-
si riproponevano, in miniatura, le stesse condizioni esistenti in una qualsiasi cittterrestre?
Per i colonizzatori di lune desolate e spazzate dal fortunale, ammassati sul fondo di una
capanna per ripararsi da cristalli di metano ghiacciato e cose del genere, la faccenda era
diversa: Perky Pat e i suoi progetti erano un modo per tornare al mondo in cui erano nati.
Ma lui, Leo Bulero, era davvero stufo del mondo in cui era nato e in cui ancora abitava. E
neppure Winnie-ther-Pooh Acres, con tutti i suoi diversivi pio meno bizzarri, bastava a
colmare quel vuoto. Per..
- Questo Can-D - disse alla signorina Jurgens - una roba grandiosa, e non c'da me-
ravigliarsi che l'abbiano proibita. come una religione: il Can-D la religione dei coloni -
Ridacchi - Basta masticarne una dose per quindici minuti e... - Fece un ampio gesto. -
Niente picapanna, niente pimetano ghiacciato. Fornisce una ragione di vita. Non vale
forse il rischio e la spesa ?
俑a qual la cosa che, per noi, ha un eguale valore?si chiese, e provuna certa ma-
linconia. Producendo i progetti di Perky Pat, nonchcoltivando e distribuendo il lichene-
base necessario alla preparazione del prodotto finito, aveva reso sopportabile la vita a ol-
tre un milione di terrestri emigrati forzatamente. Ma che diavolo ne aveva ricavato? 俠a

mia vitapens怨 dedicata agli altri, e inizio a stancarmi: non basta C'era il suo satelli-
te, dove Scotty lo attendeva; c'erano, come sempre, gli intricati dettagli delle sue due
grosse imprese economiche, una legale, l'altra no... ma non c'era altro nella vita ?
Non lo sapeva. E nessun altro lo sapeva, perchcome Barney Mayerson erano tutti im-
pegnati a imitarlo in vari modi. Barney e la sua signorina Rondinella Fugate, copia in sedi-
cesimo di Leo Bulero e della signorina Jurgens. Ovunque guardasse, la scena era la stessa:
probabilmente persino Ned Lark, il capo dell'Ufficio Narcotici, faceva una vita di quel tipo,
probabilmente anche Hepburn-Gilbert, che probabilmente manteneva una pallida e alta at-
tricetta svedese con i seni grandi e sodi come bocce da bowling. Persino Palmer Eldritch.
俏osi rese conto, d'un tratto. 促almer Eldritch no: lui ha trovato qualcos'altro. stato
per dieci anni nel sistema di Proxima, o almeno ci andava e ne tornava. Che cosa ha trova-
to? Qualcosa per cui vale la pena di rischiare un incidente su Plutone?
- Ha visto gli omeogiornali? - chiese alla signorina Jurgens. - A proposito dell'astronave
su Plutone. Ce ne saruno su un miliardo come Eldritch. Anzi, nessuno come lui.
- Ho letto - disse la signorina Jurgens - che praticamente era un pazzo.
- Sicuro. Dieci anni della sua vita, tutte quelle sofferenze, e per che cosa?
- Pustar sicuro che per questi dieci anni avravuto il suo buon tornaconto - disse la
signorina Jurgens. - E un po' matto, ma intelligente: cerca se stesso, come tutti. Non co-
spazzo.
- Mi piacerebbe incontrarlo - disse Leo Bulero. - Parlargli, anche solo per un minuto -.
Cos decise di andare all'ospedale dove era ricoverato Palmer Eldritch, per entrare di forza
o d'astuzia nella sua stanza e capire che cos'aveva scoperto.
- Pensavo - disse la signorina Jurgens - che quando le astronavi lasciarono per la prima
volta il nostro sistema per altre stelle, si ricorda?... Si era saputo che..- Esit - sciocco,
ma ero solo una bambina quando Arnoldson compil suo primo viaggio di andata e ritorno
su Proxima; cio ero una bambina quando lui torn Insomma, credevo che, forse, essen-
do andato coslontano, avesse... - Chinil capo, per non incontrare lo sguardo di Leo Bu-
lero. - Pensavo che avesse trovato Dio.
俠o credevo anch'iopensLeo. 亟d ero adulto, allora. Sui trentacinque anni. L'ho ripe-
tuto molte volte a Barney
亟 continuo a crederlopens 隹nche adesso, a proposito del volo decennale di Palmer
Eldritch
Dopo pranzo, tornato in ufficio alla P.P. Layouts, incontrper la prima volta Rondinella
Fugate: quando lui arriv lei lo stava aspettando.
俏on malepens chiudendo la porta dell'ufficio. 亭igura aggraziata, e che magnifici
occhi luminosi Sembrava nervosa: accavallle gambe, diede una lisciata alla gonna, lo
guardfurtiva, mentre lui sedeva alla sua scrivania di fronte a lei. 亮iovanissimanot
Leo. 俗na bambina che parla schietto e contraddice il suo superiore quando pensa che
questi si sbagli. Commovente...
- Sa perchsi trova nel mio ufficio ? - si inform
- Immagino che lei sia arrabbiato perchho contraddetto il signor Mayerson. Ma ho
davvero visto il futuro nella linea della vita di quelle ceramiche. Che altro avrei potuto fa-
re? - Quasi si alzin piedi, implorante, poi torna sedersi.
- Le credo - disse Leo. - Ma il signor Mayerson sensibile. Se lei vive con lui sa che pos-
siede uno psichiatra portatile che porta con sovunque vada -. April cassetto della sua
scrivania e ne estrasse una scatola di Cuesta Rey, di gran lunga i migliori. Porse la scatola
alla signorina Fugate, che accettringraziando uno dei sottili sigari scuri. Prese anche lui
un sigaro, la fece accendere e poi accese a sua volta, appoggiandosi alla spalliera della

poltrona. - Sa chi Palmer Eldritch?
- S
- in grado di utilizzare i poteri precog per scopi diversi dalla previsione pre-mod ? Tra
qualche mese, l'ubicazione di Eldritch verrabitualmente nominata sugli omeogiornali.
Vorrei che lei guardasse nel futuro e che, sulla base di quei giornali, mi dicesse dove si
trova in questo momento quell'uomo. So che lei pufarcela -. 俊i conviene riuscircidisse
tra s哀e vuoi continuare a lavorare qui Attese, fumando il sigaro, osservando la ragaz-
za e pensando, con una traccia di invidia, che se a letto era brava quanto era bella d'a-
spetto...
La signorina Fugate rispose con voce sottile ed esitante: - Ho solo un'impressione e-
stremamente vaga, signor Bulero.
- Be', sentiamola comunque -. Allunguna mano e prese una penna.
Ci vollero alcuni minuti, e, come ebbe modo di ripetere, l'impressione non era distinta.
Nondimeno, Leo aveva giannotato sul suo taccuino alcune parole: 侯ames Riddle Vete-
rans' Hospital, Base III, Ganimede Un insediamento ONU, naturalmente. Ma questo l'a-
veva previsto. Non era un fattore? decisivo: era ancora in grado di trovare il modo per en-
trare.
- E non stato registrato con il suo vero nome - disse la signorina Fugate, pallida e
stremata dalle compiuto per prevedere il futuro; riaccese il sigaro, che si era spento; driz-
zandosi sulla sedia, accavallnuovamente le gambe flessuose. - Gli omeogiornali diranno
che Eldritch stato registrato in ospedale con il nome di... - Si interruppe, strizzgli occhi
fino a chiuderli e sospir - Oh, diavolo - disse. - Non riesco a distinguere. Una sillaba.
Frent. Brent. No, penso sia Trent. S Eldon Trent -. Sorrise, sollevata: i suoi occhioni scin-
tillarono di ingenuo e infantile piacere. - Hanno davvero avuto molti problemi a tenerlo na-
scosto. E ora lo stanno interrogando, secondo quanto diranno i giornali. Dunque, co-
sciente -. A quel punto, d'improvviso, lei rabbrivid - Aspetti. Sto leggendo un titolo nel
mio appartamento, da sola. mattino e ho davanti la prima pagina. Oddio!
- Che cosa dice? - domandLeo, sporgendosi in avanti, con movimento brusco; riusciva
a percepire lo sgomento della ragazza.
La signorina Fugate bisbigli - Il titolo dice che Palmer Eldritch morto -. Sbattle pal-
pebre, si guardintorno con stupore, poi lentamente riportl'attenzione su di lui, lo guar-
dcon un misto di paura e incertezza, arretrando sensibilmente; si ritrasse da lui, inchio-
data alla sedia, le dita intrecciate. - E lei accusato di averlo ucciso, signor Bulero. Sul se-
rio: quello che dice il titolo.
- Vuole dire che io lo uccider?
Lei annu - Ma... non certo. L'ho solo captato in uno futuri... Capisce? Cio noi precog
vediamo... Annaspava.
- Lo so -. Aveva familiaritcon i precog; del resto, Barney Mayerson aveva lavorato per
tredici anni alla P. P. Layouts, e qualcun altro anche pia lungo. - Potrebbe succedere -
disse con voce stridula. 促erchmai dovrei fare una cosa del genere?si domand Non
c'era modo di saperlo per il momento. Forse dopo aver raggiunto Eldritch, dopo avergli
parlato... come evidentemente avrebbe fatto.
La signorina Fugate disse: - Non credo che dovrebbe tentare di mettersi in contatto con
il signor Eldritch, vista questa possibilitfutura; non d'accordo, signor Bulero? Cio il ri-
schio concreto... e molto grande. Pio meno, credo, intorno al quaranta.
- 侶uarantache cosa?
- Per cento. Quasi una possibilitsu due -. Ricompostasi, fumava il sigaro e gli stava di
fronte; i suoi occhi, scuri e intensi, brillavano mentre lo guardava, senza dubbio speculan-
do con gran curiositsulla ragione che avrebbe potuto spingerlo a fare una cosa di quel

genere.
Lui si alze si diresse alla porta dell'ufficio. - Grazie, signorina Fugate; le sono grato per
la collaborazione -. Attese, mostrando chiaramente di aspettarsi che lei se ne andasse. Ma
la signorina Fugate rimase seduta. Lui si trovava alle prese con la stessa singolare fermez-
za che aveva infastidito Barney Mayerson. - Signor Bulero - disse, calma. - Credo che do-
vrrecarmi alla polizia dell'ONU per questa faccenda. Noi precog...
Lui richiuse la porta dell'ufficio. - Voi precog - disse - vi preoccupate troppo della vita al-
trui -. Ma lei lo aveva in pugno. Lui si chiese che cosa sarebbe riuscito a fare con il sapere
che lei possedeva.
- Il signor Mayerson potrebbe essere chiamato alle armi - disse la signorina Fugate. - Lei
lo sa, naturalmente. Ha intenzione di usare la sua influenza per farlo esentare ?
Onestamente, rispose: - S avevo una mezza intenzione di aiutarlo a fregarli.
- Signor Bulero - disse, con voce sottile ma ferma. - Farun patto con lei. Lasci che lo
arruolino. E io sarla sua consulente pre-mod a New York -. Attese; Leo Bulero tacque. -
Che cosa ne dice? - domandlei. Evidentemente, non aveva dimestichezza con questo
genere di trattative. Comunque, era intenzionata ad andare fino in fondo, se possibile.
非'altronderiflette lui, 咨utti, anche gli operatori piintelligenti, devono iniziare da qual-
che parte Forse, stava assistendo alla nascita di quella che sarebbe diventata una bril-
lante carriera.
A quel punto ricordqualcosa. Ricordil motivo per cui lei era stata trasferita dall'ufficio
di Pechino a quello di New York, e assegnata, come assistente, a Barney Mayerson. Le sue
predizioni si erano dimostrate inaffidabili. Alcune di esse - troppe - si erano rivelate sba-
gliate.
Forse la previsione del titolo sulla sua messa in stato d'accusa come presunto assassino
di Palmer Eldritch - posto che lei avesse detto la verit che avesse davvero visto quanto
aveva riferito - era un altro dei suoi errori. La precognizione incostante che l'aveva con-
dotta l
A voce alta, Leo disse: - Mi ci lasci pensare su. Mi dia qualche giorno.
- Fino a domani mattina - disse la signorina Fugate, con fermezza.
Leo rise. - Ora capisco perchBarney era cosseccato -. E Barney, con le sue facolt
precog, probabilmente sentiva, magari solo confusamente, che la signorina Fugate gli a-
vrebbe assestato un colpo decisivo, mettendo totalmente a repentaglio la sua posizione. -
Ascolti -. Le si avvicin - Lei l'amante di Barney Mayerson. Che cosa ne direbbe di la-
sciarlo? Posso offrirle un intero satellite -. Sempre ammesso, naturalmente, che gli fosse
riuscito di scacciarne Scotty.
- No, grazie - disse la signorina Fugate.
- Perch - Era stupito. - La sua carriera...
- Il signor Mayerson mi piace - disse lei. - Inoltre, non sono particolarmente interessata
alle test... - Si fermin tempo - ... Agli uomini che si sono evoluti in quelle cliniche.
Lui riaprla porta dell'ufficio. - Le farsapere entro domattina -. Guardandola uscire,
mentre passava nell'ufficio della receptionist, pens 青os avril tempo di raggiungere
Ganimede e Palmer Eldritch: ne saprdi pi allora. Saprse le tue previsioni sono false o
meno
Richiuse la porta alle spalle della ragazza, si voltdi colpo verso la sua scrivania e pre-
mette il bottone del videofono che l'avrebbe messo in contatto con l'esterno. All'operatore
di New York disse: - Mi chiami il James Riddle Veterans' Hospital, Base III, Ganimede. Vor-
rei parlare con un degente, il signor Eldon Trent. Di persona -. Diede il proprio nome e il
numero, quindi riattacc abbassando il gancio, e compose il numero dell'astroporto Ken-
nedy.

Prenotun posto sullstronave-espresso che sarebbe partita da New York per Ganime-
de quella sera, poi camminsu e giper l'ufficio, aspettando che lo richiamassero dal Ja-
mes Riddle Veterans' Hospital.
俊esta a bollapens Aveva definito in questo modo per sino il suo principale.
Dieci minuti dopo fu richiamato.
- Mi dispiace, signor Bulero - si scusl'operatore. - Il signor Trent non puricevere
chiamate, per ordine dei medici.
Dunque, Rondinella Fugate aveva ragione: esisteva un Eldon Trent, al James Riddle, e
con tutta probabilitsi trattava di Palmer Eldritch. Valeva sicuramente la pena di fare quel
viaggio: gli auspici erano buoni.
青i sono buone probabilit鉬 pens storcendo il naso 剃he io incontri Eldritch, abbia un
qualche tipo di alterco con lui, Dio sa quale, e alla fine provochi la sua morte. Un uomo
che, finora, neppure conosco. E finirsotto accusa: non riuscira cavarmela. Che prospet-
tiva!
Ma la sua curiositera ormai risvegliata. In tutte le sue svariate operazioni, mai, in nes-
sun caso, si era trovato a dover uccidere qualcuno. Qualsiasi cosa fosse accaduta tra lui
Palmer Eldritch sarebbe stata una cosa speciale: un viaggio su Ganimede era decisamente
indispensabile.
Sarebbe stato difficile tornare sui propri passi, a quel punto. Perchaveva avuto la netta
sensazione che quella fosse la cosa che desiderava. E Rondinella Fugate aveva solamente
detto che sarebbe stato accusato di omicidio; non c'erano elementi riguardo a un'e-
ventuale condanna finale.
Condannare un uomo della sua levatura per un reato capitale, avrebbe richiesto un certo
impegno persino da parte delle autoritONU.
E lui era intenzionato a metterli alla prova.

Tre
In un bar nei pressi della P. P. Layouts, Richard Hnatt sedeva sorseggiando una tequila
sour, la valigetta del campionario sul tavolo davanti a s Sapeva fin troppo bene che non
c'era nulla che non andava, nei vasi di Emily: le sue opere si potevano vendere. Il proble-
ma era l'ex marito, la sua posizione di potere.
E Barney Mayerson aveva esercitato quel potere.
非evo chiamare Emily per dirglielodisse Hnatt tra s Scattall'impiedi.
Un uomo gli ostruil passaggio, un tipo originale, rotondetto ma poggiante su gambe
rachitiche.
- Chi lei? - domandHnatt.
L'uomo dondolava davanti a lui come una marionetta, mentre si frugava in tasca come
se cercasse di grattar via un familiare microrganismo proclive al parassitismo sopravvissu-
to alle ingiurie del tempo. Invece, alla fine, gli porse un biglietto da visita. - Siamo interes-
sati ai suoi oggetti in ceramica, signor Hatt, o Natt, o comunque si pronunci.
- Icholtz - disse Hnatt, leggendo il biglietto: riportava solo il cognome, nessun'altra in-
formazione, neppure un numero videofonico. - Con me ho soltanto pochi campioni. Le da-
ri nomi delle rivendite che commercializzano la nostra linea. Ma questi...
- Sono da miniaturizzare - disse l'uomo-marionetta, il signor Icholtz, annuendo. - Ed
quel che vogliamo fare. Intendiamo miniaturizzare le vostre ceramiche, signor Hnatt. Sia-
mo convinti che il signor Mayerson si sia sbagliato: diventeranno mod, e molto presto.
Hnatt lo fiss - Volete miniaturizzare, e non fate parte della P. P. Layouts? - Nessun al-
tro eseguiva miniature. Tutti sapevano che la P.P. Layouts aveva il monopolio.
Accomodandosi al tavolo, accanto alla valigetta, il signor Icholtz tirfuori il portafoglio e
comincia contare scorze. - All'inizio la cosa avrpochissima pubblicit ma poi... - Offra
Hnatt il mazzetto di scorze di tartufo, marroni e rugose, che fungevano da moneta corren-
te nel sistema solare: la sola molecola, un particolare aminoacido proteico, che gli stampa-
tori - forme di vita Biltong1 impiegate da molte industrie terrestri al posto delle catene di
montaggio automatizzate - non erano in grado di duplicare.
- Dovrconsultarmi con mia moglie - disse Hnatt.
- Lei non rappresentante legale della vostra ditta?
- S-s-. Accettla pila di scorze.
- Il contratto -. Icholtz estrasse un documento, lo distese per bene sul tavolo, porse una
penna. - Ci garantisce l'esclusiva.
Chinandosi per firmare, Richard Hnatt vide sul contratto il nome della ditta di Icholtz:
Chew-Z... gli faceva tornare alla mente un altro prodotto, non ricordava con precisione
quale. Solo dopo aver firmato, e dopo che Icholtz ebbe staccato la propria copia, si ricor-
d
Il Can-D, droga allucinogena usata nelle colonie in combinazione con i progetti di Perky
Pat.
Ebbe un'intuizione, unita a un senso di profondo disagio. Ma era troppo tardi per tornare
indietro. Icholtz stava raccogliendo la valigetta del campionario: il contenuto apparteneva
ora alla Chew-Z Manufacturers di Boston, USA, Terra.
- Come... faccio per mettermi in contatto con voi ? - domandHnatt, mentre Icholtz si
allontanava in fretta dal tavolo.
- Lei non si metterin contatto con noi. Se avremo bisogno, la chiameremo noi -. I-
1 Biltong, nell'inglese in uso in Sudafrica, sinonimo di 剃arne essiccata(N.d.T.).

choltz, per un attimo, sorrise.
Come diavolo l'avrebbe detto a Emily? Hnatt contle scorze, lesse il contratto, si rese
conto a poco a poco di quanto Icholtz gli avesse dato: era abbastanza per pagarsi, lui e
Emily, una vacanza di cinque giorni in Antartide, in una di quelle localitturistiche frequen-
tate dai terrestri ricchi, dove senza dubbio Leo Bulero e altri come lui trascorrevano l'esta-
te... e quelle estati duravano tutto l'anno.
保ppure... ponder Si sarebbe potuto fare di pi lui e sua moglie avrebbero potuto
andare nel luogo piesclusivo del pianeta, se solo avessero voluto. Potevano volare nelle
Germanie ed entrare in una delle cliniche di Terapia E del dottor Willy Denkmal. Wow!
pens Si chiuse nella cabina videofonica del bar e chiamEmily. - Fai le valigie. Ce ne an-
diamo a Monaco di Baviera, a... - Pronunciil nome di una clinica a caso: lei ne aveva vi-
sto la pubblicitsulle riviste esclusive di Parigi. - A Eichenwald - le disse. - Il dottor Den-
kmal ..
- E cosBarney le ha prese? - disse Emily.
- No. Ma c'qualcun altro nel campo della miniaturizzazione, adesso, oltre alla P. P. La-
youts -. Si sentiva euforico. - Dunque, Barney ha rifiutato, e con ci Abbiamo ottenuto di
picon questo nuovo gruppo: devono avere soldi in abbondanza. Ci vediamo tra un'ora.
Mi occupo io di prenotare un volo espresso della TWA. Pensa: Terapia E per due.
A bassa voce Emily disse: - Non sono sicura di volermi evolvere, ora che ci penso.
Sbalordito, lui disse: - Ma certo che vuoi. Insomma, potrebbe salvarci la vita e, se non la
nostra, quella dei nostri figli, gli eventuali figli che un giorno potremmo avere. E se anche
restiamo lper poco tempo e ci evolviamo solo un po', prova a immaginare le porte che ci
si aprirebbero: saremmo ovunque personae gratae. Conosci, tu, qualcuno che abbia fatto
la Terapia E? Se ne parla continuamente sugli omeogiornali, la gente alla moda, ma...
- Non voglio che mi cresca tutta quella peluria - disse Emily. - E non voglio che la mia
testa si espanda. No. Alla clinica di Eichenwald non ci vengo -. Sembrava assolutamente
decisa: il suo viso era disteso.
- Allora ci andrda solo - disse lui. Sarebbe comunque stato conveniente; dopo tutto,
era stato lui a trattare con i compratori. E si sarebbe potuto fermare in clinica per il doppio
del tempo, ed evolvere doppiamente. .. semprechi trattamenti avessero successo. Certa
gente non reagiva; raramente, per per errore del dottor Denkmal: la capacitdi evolvere
non concessa a tutti in egual misura. Su se stesso non nutriva dubbi: si sarebbe evoluto
moltissimo, avrebbe eguagliato i pezzi grossi, ne avrebbe persino superato qualcuno,
quanto a quel familiare rivestimento corneo che Emily, per un ingiusto pregiudizio, aveva
chiamato 厚eluria
- E io che cosa dovrei fare, mentre tu sei via? Mi limito a fare vasi?
- Esatto - disse lui. Perchgli ordinativi sarebbero arrivati presto e in gran numero; al-
trimenti la Chew-Z Manufacturers di Boston avrebbe perso interesse per le miniature. Na-
turalmente, impiegavano anch'essi i loro precog pre-mod, come si faceva alla P. P. La-
youts. Ma poi si ricordche Icholtz aveva detto: 厚ochissima pubblicit鉬. Cisignificava,
si rese conto, che la nuova ditta non disponeva di una rete di disc-jockey orbitanti intorno
alle lune e ai pianeti colonizzati: a differenza della P. P. Layouts, non avevano un Allen e
una Charlotte Faine a cui inviare le notizie. Ma ci voleva tempo per mettere in piedi una
rete di satelliti-dj. Questo era ovvio.
E tuttavia era a disagio. Colto da un accesso di panico, pens 亟 se si tratta di una ditta
illegale? Forse il Chew-Z, come il Can-D, proibito; forse sono entrato in un affare perico-
loso
- Chew-Z - disse ad alta voce, rivolto a Emily. - Ne hai mai sentito parlare ?

-No.
Estrasse il contratto e lo esaminancora una volta. 青he casinopens 青ome ho po-
tuto ficcarmici? Se solo quel dannato Mayerson avesse detto di s..
Alle dieci del mattino, per un terrificante suono di clacson a lui familiare, Sam Regan si
sveglidi soprassalto, e maledle astronavi ONU: sapeva che quel frastuono era voluto.
L'astronave, che volteggiava sopra il rifugio Chicken Pox Prospects, voleva essere certa
che anche i coloni, e non solo gli animali indigeni, ricevessero i pacchi che stavano per es-
sere lanciati.
- Li recupereremo - borbottSam Regan tra s chiudendo la cerniera della sua tuta iso-
lante, calzando gli alti stivali e muovendo, controvoglia e con la massima lentezza, verso la
rampa.
- in anticipo, oggi - si lamentTod Morris. - E scommetto che sono tutte derrate, zuc-
chero e alimenti-base tipo il lardo. Niente di interessante: che so, canditi, magari.
Appoggiandosi con la schiena alla botola posta in cima alla rampa, Norman Schein spin-
se verso l'alto; una vivida e fredda luce solare si diffuse su di loro e sbatterono le palpe-
bre.
L'astronave ONU scintillava sopra di loro, contro il cielo nero, come se pendesse, preca-
ria, da un filo, 雨ravo il pilota, stavoltadecise Tod. 青onosce l'area di Fineburg Cre-
scent Fece ampi cenni all'astronave ONU, e ancora una volta l'enorme clacson emise il
suo frastuono, costringendolo a portarsi le mani alle orecchie.
Un proiettile sguscifuori dalla parte inferiore dellstronave, i suoi alettoni si aprirono, e
atterrdisegnando una spirale.
- Merda! - disse Sam Regan con disgusto. - Sono derrate: non hanno il paracadute -. Se
ne and non gli interessava.
保ggi sembra tutto cosbrutto, quass欞 pens contemplando il paesaggio di Marte.
俊etro. Perchsiamo venuti qui? Abbiamo dovuto, siamo stati costretti
Il proiettile dell'ONU era giatterrato; il suo guscio, infrantosi in seguito all'urto, si apre
i tre coloni videro delle scatole metalliche. Sembrava trattarsi di cinquecento libbre di sale.
Sam Regan era sempre pidisperato.
- Ehi - disse Schein, dirigendosi verso il proiettile per sbirciare. - Mi pare di vedere qual-
cosa che ci puservire.
- Mi sa che ci sono delle radio in quelle scatole - disse Tod. - Radio a transistor -. Con a-
ria pensierosa, raggiunse Schein. - Forse possiamo usarle per rinnovare i nostri progetti.
- Nel mio ho giuna radio - disse Schein.
- Bene, con i pezzi puoi costruire una falciatrice elettronica autoguidata - disse Tod. -
Quella non ce l'hai, no? - Conosceva piuttosto bene il progetto di Perky Pat degli Schein: le
due coppie, lui, Schein e le rispettive consorti, erano molto affiatate.
Sam Regan disse: - Rivendico il diritto alle radio: servono a me - Il suo progetto manca-
va dell'apparecchio per l'apertura automatica della porta del garage, che invece Schein e
Tod avevano: era molto indietro rispetto a loro. Tutti quegli articoli, naturalmente, poteva-
no essere comprati. Ma con le scorze stava a zero. Le aveva utilizzate tutte per soddisfare
un bisogno che aveva ritenuto pipressante. Da uno spacciatore aveva comprato una no-
tevole quantitdi Can-D; l'aveva nascosta sottoterra, al riparo da sguardi indiscreti, sotto
lo scompartimento in cui dormiva, al livello pibasso del loro rifugio collettivo.
Lui stesso era un credente: confidava nel miracolo della traslazione - l'attimo quasi sacro
in cui gli oggetti in miniatura del progetto smettevano di essere mera rappresentazione
della Terra per diventare la Terra. Lui e gli altri, congiunti nella fusione dell'imbambola-
mento ottenuta per mezzo del Can-D, venivano trasportati fuori dal tempo e dallo spazio

in cui si trovavano. Molti coloni, per continuavano a non credere: per costoro i progetti
erano solo simboli di un mondo che nessuno di loro avrebbe mai pipotuto rivedere. A
uno a uno, per i non credenti si convertivano.
Persino a quell'ora, cospresto di mattina, smaniava dal desiderio di tornare gi tagliare
una stecca di Can-D dalla propria scorta personale e dar vita, con gli amici, al momento
pisolenne di cui fossero capaci.
Rivolto a Tod e Norm Schein, disse: - A qualcuno di voi interessa un transit ?- Era il ter-
mine tecnico con cui si riferivano alla 厚artecipazione - Io torno gidisse. - Possiamo
usare il mio Can-D: lo spartiremo.
Unccasione come quella non poteva essere ignorata: Tod e Norm sembravano en-
trambi tentati. - Cospresto? - disse Norm Schein. - Siamo appena svegli. Mi sa, che co-
munque non c'molto da fare -. Imbronciato, diede un calcio a un'enorme dragasabbia
semiautomatica: da giorni, ormai, era parcheggiata vicino allntrata del loro rifugio. Nes-
suno aveva la forza di risalire in superficie e riprendere le operazioni di bonifica avviate
meno di un mese prima. - Eppure, non mi sembra giusto - bofonchi - Dovremmo essere
qui a lavorare nei nostri orti.
- E quello, infatti, l'orto che ti ritrovi - disse Sam Regan con un ghigno. - Cos'quella
roba strana che stai coltivando? Ha un nome?
Norm Schein, con le mani nelle tasche della tuta, calpestil suolo sabbioso, friabile e
spoglio, fino al suo orto, un tempo curatissimo; si ferma guardare le file seminate, nella
speranza che qualcun altro di quegli speciali semi trattati avesse germogliato. Neanche
uno.
- Cardi svizzeri - disse Tod, con tono di incoraggiamento. - Giusto? Per quanto siano mu-
tati, riesco ancora a riconoscere le foglie.
Norm staccuna foglia e la mastic poi la sput la forglia era amara e ricoperta di
sabbia.
In quel momento Helen Morris emerse dal ricovero, rabbrividendo nella fredda luce sola-
re di Marte. Abbiamo una cosa da chiedere - disse ai tre uomini. Io dico che gli psica-
nalisti gisulla Terra applicavano una tariffa di cinquanta dollari all'ora e Fran dice che era
solo per quarantacinque minuti -. Spieg - Vogliamo aggiungere un analista al nostro
progetto, e vogliamo capire bene, perchsi tratta di un articolo autentico, prodotto sulla
Terra ed esportato su Marte. Vi ricordate dell'astronave di quel Bulero che venuta da
queste parti la settimana scorsa?
- Ci ricordiamo - disse Norm Schein, stizzito. I prezzi imposti da quel venditore di Bule-
ro... Inoltri loro satellite Allen e Charlotte Faine non facevano che pubblicizzare i vari arti-
coli, stimolando la fantasia di tutti.
- Chiedete ai Faine - disse Tod, il marito di Helen. - Contattateli via radio la prossima
volta che il satellite ci sorvola -. Diede uno sguardo al suo orologio da polso. - Tra un'ora.
Dispongono di tutti i dati sugli articoli autentici; in realt quella particolare informazione
dovrebbe essere contenuta nell'articolo stesso, all'interno della confezione -. Era turbato,
perchnaturalmente con le sue scorze, sue e di Helen, era stati pagata la minuta figura
dello psicanalista simil-umano, con tanto di divanetto, scrivania, tappeto e una libreria
contenente volumi miniaturizzati in modo incredibilmente accurato.
- Tu andavi dallo psicanalista, quando stavi ancora sulla Terra - disse Helen a Norm
Schein. - Qual era la tariffa ?
- Be', io andavo soprattutto a terapie di gruppo - disse Norm. - Alla Berkeley State Men-
tal Hygiene Clinic, e lsi pagava in base alle proprie possibilit Mentre ovvio che Perky
Pat e il suo fidanzato vanno da un analista privato -. Percorse in tutta la sua lunghezza
l'orto a lui solennemente concesso in usufrutto, tra le file di foglie frastagliate, ciascuna

delle quali era pio meno sbrindellata e divorata da microscopici parassiti indigeni. Per ri-
storare il suo spirito, gli sarebbe bastato scoprire una pianta sana, intatta. Gli insetticidi
terrestri erano semplicemente inutili, l i parassiti locali imperversavano. Avevano atteso
per diecimila anni, ingannando il tempo, che qualcuno arrivasse e tentasse di coltivare
qualcosa.
- Dovresti annaffiare un po' - disse Tod.
- Gi- concordNorm Schein. Vagmalinconico in direzione del sistema di pompaggio
idraulico del Chicken Fox Prospects: era collegato,alla loro rete di irrigazione, al momento
parzialmente invasa dalla sabbia, che serviva tutti gli orti del loro ricovero. Si accorse che,
prima di annaffiare, bisognava rimuovere la sabbia. Se non si fossero procurati subito una
draga di quelle buone non sarebbero riusciti ad annaffiare, neache volendo.
E tuttavia non pot come Sam Regan, volgere semplicemente le spalle a questa scena e
tornare di sotto a trafficare con il proprio progetto, costruire o inserire nuovi articoli, ap-
portare miglioramenti... oppure, come aveva proposto Sam, tirar fuori il Can-D accura-
tamente nascosto e avviare la comunicazione. 隹bbiamo delle responsabilit鉬 pens
A Helen disse: - Di' a mia moglie di venire qui -. Avrebbe potuto dargli indicazioni men-
tre lui manovrava la draga: Fran aveva un certo occhio.
- Vado io a chiamarla - si offrSam Regan, avviandosi di sotto. - Nessuno mi accompa-
gna?
Nessuno lo segu Tod e Helen Morris avevano proseguito nell'ispezione del loro orto,
mentre Nortn Schein era occupato a strappare via la protezione che avvolgeva la draga,
intenzionato a metterla in funzione.
Tornato di sotto, Sam Regan anda caccia di Fran Schein; la trovaccucciata vicino al
progetto di Perky Pat che i Morris e gli Schein tenevano in comune, concentrata sulla sua
attivit
Senza alzare la testa, Fran disse: - Perky Pat andata in centro con la sua nuova Ford a
tettuccio rigido simil-decappottabile e ha parcheggiato; ha infilato una moneta nel parchi-
metro ed andata a far compere. Adesso nello studio dell'analista e sta leggendo 亭or-
tune Ma quanto paga? - Rialzlo sguardo, ravvii lunghi capelli neri e gli sorrise. Al di l
di ogni dubbio, Fran era la persona pipiacevole e teatrale del loro ricovero collettivo: lo
notin quel momento, e certamente non per la prima volta.
Sam disse: - Come fai a trafficare con quel progetto senza masticare... - Si guardin-
torno: a quanto pareva, loro due erano soli. Chinandosi le disse con voce suadente: - Vieni
con me: masticheremo un po' di Can-D di prima qualit Come l'altra volta. Okay? -Il cuore
di lui era in subbuglio, mentre attendeva la sua risposta; i ricordi dell'ultima volta che loro
due erano stati traslati all'unisono lo fecero sentire debole. - Helen Morris sar..
- No, stanno mettendo in moto la draga, di sopra. Non torneranno giprima di un'ora -.
Prese Fran per mano, la aiutad alzarsi. - Quello che arriva avvolto in carta marrone - dis-
se lui, conducendola in corridoio fuori dallo scompartimento - dovrebbe essere usato, non
solo sepolto. Diventa vecchio e stantio. Perde la sua potenza -. 亟 noi paghiamo un sacco
di soldi per quella potenzapens morboso. Troppi, perchsi potesse lasciarlo andare a
male. Sebbene qualcuno, non in quel ricovero, affermasse che l'energia necessaria alla
traslazione non proveniva dal Can-D, bensdalla precisione del progetto. Per lui, questa
era un'idea insensata, tuttavia, aveva i suoi sostenitori.
Mentre entravano di fretta nello scompartimento di Sam Regan, Fran disse: - Masticher
all'unisono con te, ma finchsaremo gisulla Terra non faremo nulla che... lo sai. Che qui
non faremmo. Cio il solo fatto di essere Pat e Walt, e non noi stessi, non ci da il diritto -.
Gli lanciun'occhiataccia di avvertimento, rimproverandolo per il comportamento da lui
tenuto in passato e per averla condotta a quel punto, sebbene lei non gliel'avesse ancora

chiesto.
- Allora ammetti che andiamo davvero sulla Terra -. Molte volte, in passato, avevano
avuto discussioni su questo punto, assolutamente cruciale. Fran era propensa a ritenere
che la traslazione fosse solo un'apparenza di ciche i coloni chiamavano accidenti, ciola
mera manifestazione esteriore dei luoghi e degli oggetti in questione, non la loro essenza.
- Io credo - disse Fran lentamente, districando le proprie dita da quelle di lui e ferman-
dosi nel vano della porta dello scompartimento - che non abbia importanza che sia un gio-
co dell'immaginazione, un'allucinazione indotta dalla droga o un'effettiva traslazione, da
Marte alla Terra coscom'era, offerta da un'agenzia di cui non sappiamo niente... - Di nuo-
vo, gli lanciun'occhiata severa. - Penso che dovremmo astenercene. Per non contamina-
re l'esperienza della comunicazione - Osservandolo attentamente mentre spostava dal mu-
ro il letto di metallo e, con un lungo strumento a gancio, sondava la cavitrivelata, disse:
- Dovrebbe essere un'esperienza purificante. Perdiamo il nostro corpo di carne e ossa, la
nostra esistenza fisica, come dicono. E al suo posto adottiamo un corpo immortale, almeno
per un po'. O per sempre, se si crede, come fanno, che ciavvenga al di fuori del tempo e
dello spazio, che sia eterno. Non sei d'accordo, Sam? Sospir- So che non lo sei.
- Spiritualit- disse lui con disgusto, pescando il pacchetto di Can-D dalla cavitsotto lo
scompartimento. - Una negazione della realt e cosa ne ricevi in cambio ? Nulla.
- Ammetto - disse Fran, avvicinandosi per osservarlo nell'atto di aprire il pacchetto - di
non poter provare che, con l'astinenza, si riceve qualcosa di meglio in cambio. Ma so que-
st'altra cosa: cidi cui tu e gli altri sensualisti presenti tra noi non vi rendete conto che,
quando mastichiamo il Can-D e lasciamo il nostro corpo, noi moriamo. E morendo perdia-
mo il peso del... Esit
- Dillo - fece Sam, aprendo il pacchetto; con un coltello tagliuna stecca dalla massa
marrone e compatta di fibre simil-vegetali.
- Del peccato - disse Fran.
Sam Regan scoppiin una risata fragorosa. - Okay: almeno tu sei ortodossa -. In effetti,
la maggior parte dei coloni sarebbe stata d'accordo con Fran. - Ma questo - disse lui, ripo-
nendo il pacchetto al sicuro - non il motivo per cui io mastico. Non voglio perdere nulla
Voglio ottenere qualcosa -. Chiuse la porta dello scompartimento; quindi, tirrapidamente
fuori il suo progetto di Perky Pat, lo distese sul pavimento e mise ogni oggetto al suo po-
sto, lavorando con impaziente rapidit - Qualcosa a cui normalmente non abbiamo diritto
- aggiunse, come se Fran non lo sapesse.
Suo marito - o sua moglie, o entrambi, o chiunque vivesse nel rifugio - sarebbe potuto
arrivare mentre loro due erano in traslazione. E i loro corpi sarebbero stati seduti alla giu-
sta distanza l'uno dall'altro: non si sarebbe osservato nulla di sconveniente, per quanto
malizioso potesse essere l'osservatore. Ciera stato stabilito per legge: non poteva dimo-
strarsi alcuna coabitazione, e gli esperti legali dell'ONU, che deteneva il potere su Marte e
sulle altre colonie, ci avevano provato, ma avevano fallito. In traslazione si poteva com-
mettere incesto, omicidio, qualsiasi cosa, e cisarebbe rimasto, da un punto di vista giuri-
dico, una mera fantasia, solo un desiderio impotente.
Questa interessante considerazione l'aveva da molto tempo conquistato all'uso del Can-
D; per lui la vita su Marte presentava pochi aspetti positivi.
- Penso che tu stia cercando di indurmi in tentazione - disse Fran. Si mise a sedere e
sembrava triste; i suoi occhi, grandi e scuri, fissavano, senza guardare, un punto al centro
del progetto, vicino all'enorme guardaroba di Perky Pat. Con fare assente, Fran inizia
giocherellare con un cappotto nero miniaturizzato, senza parlare.
Le passuna mezza stecca di Can-D, poi si sparin bocca la propria parte e mastica-
vidamente. Conservando la sua aria luttuosa, anche Fran mastic

Lui era Walt. Possedeva una navicella Jaguar XXB Sport, capace di una velocitmassima
di quindicimila miglia all'ora. Le sue camicie provenivano dalltalia e le scarpe erano made
in England. Aprgli occhi e il piccolo televisore-orologio General Electric posto vicino al suo
letto; si accese automaticamente, sintonizzato sullo show del mattino del grande infoclown
Jim Briskin. Con la sua parrucca rosso fiammante Briskin stava giprendendo forma sullo
schermo. Walt si mise a sedere, toccun bottone che fece rialzare metdel suo letto, in
modo da sostenergli la schiena, e si abbandonall'indietro, guardando per un attimo il
programma in onda.
- Sono qui all'angolo tra la Van Ness Avenue e Market Street, nel centro di San Francisco
disse Briskin, amabilmente - e stiamo per assistere all'apertura del nuovo sensazionale
condominio subsuperficiale Sir Francis Drake, il primo costruito interamente sottoterra.
Con noi, per inaugurare l'edificio, proprio qui al mio fianco, abbiamo un'incantevole artista
e...
Walt spense la tv, si alze si diresse scalzo alla finestra; tirle tende e resta guardare
le tiepide e scintillanti strade di San Francisco, di prima mattina, le colline e le case bian-
che. Era sabato e non doveva recarsi al lavoro, fino a Palo Alto, alla Ampex Corporation.
Invece - e cisuonava meravigliosamente alle sue orecchie - aveva un appuntamento con
la sua ragazza, Pat Christensen, che possedeva un piccolo appartamento moderno su a
Potrero Hill.
Era sempre sabato.
In bagno, si gettdell'acqua in faccia, premette sul tubetto di crema da barba e inizia
radersi. E mentre si radeva, fissando nello specchio le proprie familiari fattezze, vide ap-
piccicato un appunto di proprio pugno.
QUESTA UN'ILLUSIONE. TU SEI SAM REGAN, COLONO SU MARTE. SFRUTTA A
DOVERE IL TUO TEMPO DI TRASLAZIONE, AMICO. CHIAMA PAT IMMEDIATAMENTE!
E lppunto era firmato Sam Regan. 俗n'illusionepens smettendo per un attimo di
radersi. In che senso? Cercdi rifletterci: Sam Regan e Marte, un tenero rifugio di coloni...
s riusciva vagamente a ricostruire la scena, ma sembrava remota e imprecisa e per nulla
convincente. Alzle spalle, riprendendo a radersi, perplesso, ora, e un po' triste. D'accor-
do, e se l'appunto diceva il vero ? Forse lui ricordava quell'altro mondo, quella desolata
semivita di emigrazione coatta in un ambiente innaturale. E allora? Perchdoveva rovinare
questa cosa? Allungla mano e strappvia l'appunto, lo appallottole lo buttnella pat-
tumiera del bagno.
Appena finito di radersi, videofona Pat.
- Ascolta - disse lei, immediatamente, fredda e decisa; sullo schermo i suoi capelli lucci-
cavano; stava asciugandoli. - Non ho voglia di vederti, Walt. Ti prego. Perchso che co-
s'hai in testa, e semplicemente non mi interessa. Capisci? - I suoi occhi grigio-azzurri era-
no freddi.
- Ehm... - disse lui, scosso, tentando di trovare una risposta. - Ma una giornata stu-
penda: dovremmo uscire. Potremmo andare al Golden Gate Park, magari.
- Fartroppo caldo per uscire.
- No - ribattlui, irritato. - Ci andremo sul tardi. Ehi, potremmo fare una passeggiata
sulla spiaggia o sguazzare tra le onde. Okay?
Lei esit visibilmente. - Ma quella conversazione che abbiamo avuto appena prima di...
- Non c'stata alcuna conversazione. Non ci vediamo da una settimana, da sabato scor-
so -. Assunse un tono quanto pipossibile fermo e persuasivo. Piombo a prenderti tra
mezz'ora. Mettiti il costume da bagnosai, quello giallo. Quello spagnolo con il fermaglio.

- Oh - disse lei, con disdegno - completamente fuori-mod. Ne ho uno nuovo, svedese;
non l'hai mai visto. Metterquello, se non vietato. La ragazza da A&F non ne era sicura.
- Affare fatto - disse lui, e riagganci Mezz'ora dopo, a bordo della sua Jaguar, era sulla
pista d'atterraggio sopraelevata del condominio di lei.
Pat indossava una camicetta e pantaloni larghi; il costume da bagno - spieg- lo aveva
sotto. Con un cesto da picnic, lo segusu per la rampa fino alla navicella parcheggiata.
Impaziente e carina, corse avanti, ciabattando nei suoi sandali. Tutto procedeva come lui
aveva sperato; sarebbe stata una splendida giornata, dopo tutto, una volta sfumata la sua
iniziale trepidazione... e grazie al cielo.
- Aspetta e vedrai che costume - disse lei scivolando nella navicella parcheggiata, il ce-
sto in grembo. davvero audace, esiste a malapena; anzi, bisogna avere una certa fede
per crederci -. Quando le fu seduto a fianco, lei si appoggialla sua spalla. - Ci ho pensa-
to, alla conversazione che abbiamo avutofammi finire -. Con le dita gli chiuse le labbra,
zittendolo. -Io so che ha avuto luogo, Walt. Ma in un certo senso hai ragione tu: anzi, in
sostanza, tu hai il giusto atteggiamento. Dovremmo cercare di trarre tutto il possibile da
questa cosa. Il tempo che ci dato giabbastanza breve... almeno, a me sembra cos-.
Sorrise languidamente. - Quindi, guida piveloce che puoi, voglio andare in riva all'ocea-
no.
Quasi immediatamente si ritrovarono seduti nell'agio al limitare della spiaggia. - Far
sempre picaldo - disse Pat con aria grave. - Ogni giorno di pi vero? Finchnon diven-
terinsopportabile -. Si tolse la camicetta con gesto brusco; poi dondolandosi sul sedile
della navicella, riuscfaticosamente a togliersi i pantaloni. - Ma noi non vivremo cosa lun-
go... ci vorranno altri cinquant'anni prima di non poter piuscire a mezzogiorno, diventa-
re, come si suoi dire, cani pazzi e inglesi: non siamo ancora a quel punto -. April portello
e scese, con il costume indosso. E aveva ragione: bisognava aver fede nelle cose invisibili
per riuscire anche solo a scorgere il costume. Erano entrambi pienamente soddisfatti.
Insieme, lui e lei arrancarono nella sabbia umida: compatta, osservando meduse, con-
chiglie e ciottoli, i detriti gettati a riva dalle onde.
- In che anno siamo? - gli chiese Pat all'improvviso, fermandosi. Il vento spingeva all'in-
dietro i suoi capelli sciolti, che si sollevavano in una massa gialla simile a un cirro, chiara e
luminosa e assolutamente pulita, ogni filamento separato.
Lui disse: - Be', immagino che sia... - E non a ricordare; gli sfuggiva. - Maledizione - dis-
se, adirato.
- Be', non importa -. Lo prese sottobraccio continuando a camminare a fatica. - Guarda,
c'quel posticino appartato piavanti, oltre quelle rocce -. Aumentl'andatura; il suo cor-
po si incurvava quando i muscoli forti e tesi opponevano resistenza al vento, alla sabbia al-
la familiare gravita di un mondo perduto da lungo tempo. - Io sono comesichiama... Fran?
- chiese all'improvviso. Oltrepassle rocce; la schiuma e l'acqua le rotolavano sui piedi,
sulle caviglie; rise, e spiccun salto, rabbrividendo all'improvviso per il freddo. - O sono
Patricia Christensen? - Con entrambe le mani si liscii capelli. - Sono biondi, quindi devo
essere Pat, Perky Pat -. Scomparve dietro le rocce; e ben presto anche lui spar arrampi-
candosi dietro di lei. - Io ero Fran disse voltando la testa da un lato - ma ora non ha im-
portanza. Potrei essere stata chiunque, prima, Fran o Helen o Mary, e ora non avrebbe
importanza. Giusto?
- No - obiettlui, afferrandola. Ansimando, disse: - importante che tu sia Fran. In es-
senza.
- 侵n essenza-. Pat si lascicadere sulla sabbia, sdraiata a pancia in gi appoggiata ai
gomiti, e con un ciottolo nero appuntito eseguiva tratti rabbiosi che lasciavano profondi
solchi; quasi subito scaglivia il ciottolo, e si mise seduta, rivolta verso l'oceano. Ma gli

accidenti... riguardano Pat - Portle mani al di sotto dei seni, sollevandoli poi languida-
mente, con aria perplessa - Questi - disse - sono di Pat. Non miei. I miei sono pipiccoli,
me lo ricordo.
Lui si sedette al suo fianco, senza dir nulla.
- Siamo qui - disse lei, d'un tratto - per fare quello che ci proibito al rifugio, dove ab-
biamo lasciato i nostri corpi corruttibili. Finchmanterremo i nostri progetti in buone con-
dizioni, questo... - Indicl'oceano, poi torna toccarsi il corpo, incredula. - ... Non pu
decadere, vero? Siamo diventati immortali -. Improvvisamente si lasciandare all'indietro,
sdraiandosi sulla sabbia, e chiuse gli occhi, con un braccio davanti al viso. - E poichsiamo
qui, in condizione di fare cose a noi negate al rifugio, la tua teoria che dovremmo fare
queste cose. Dovremmo approfittare dell'opportunit
Si porse su di lei, si chine la bacisulla bocca.
Nella mente di lui una voce pens 俑a questo posso farlo sempre E, dentro il suo
corpo, un'autoritaliena si impose; lui torna sedersi, allontanandosi dalla ragazza. 非o-
po tuttopensNorm Schein 哀ono suo marito E si mise a ridere.
青hi ti ha dato il permesso di usare il mio progetto ?pensSam Regan, furioso. 亟sci
dal mio scompartimento. E scommetto che avete preso il mio Can-D per giunta
青e l'hai offerto turispose il coinquilino del suo corpo-mente. 促er questo ho deciso di
accettare
青i sono anch'io pensTod Morris. 亟 se ti interessa la mia opinione...
俏essuno te l'ha chiestapensNorm Schein, furioso. 亟 nessuno ti ha chiesto di veni-
re; perchinvece non torni a impicciarti del tuo conciatissimo, inutile orto, dove dovresti
essere?
Tod Morris, calmo, pens 侵o sto con Sam. Non ho alcuna possibilitdi far questo, se
non qui La forza della sua volont combinata con quella di Sam: di nuovo Walt si chin
sulla ragazza distesa; la bacisulla bocca, e intensamente, questa volta con crescente agi-
tazione.
Senza aprire gli occhi Pat disse a bassa voce: - Ci sono anch'io. Sono Helen -. E aggiun-
se: - E anche Mary. Ma non abbiamo usato la tua scorta di Can-D Sam; ne abbiamo preso
un po' del nostro -. Lo circondcon le braccia mentre le tre abitanti di Perky Pat si univano
in un unico slancio. Preso di sorpresa Regan interruppe il contatto con Tod Morris; si un
allo sforzo di Norm Schein, e Walt si risedette discosto da Perky Pat.
Furono lambiti dalle onde dell'oceano quando in silenzio si distesero insieme sulla spiag-
gia, due figure che racchiudevano le essenze di sei persone. 俟ei in duepensSam Re-
gan. 侵l mistero si ripetuto; come ha potuto compiersi? Di nuovo l'antica domanda.
俑a l'unica cosa che mi interessapens怨 se stanno consumando il mio Can-D. E
scommetto di s Non mi interessa quello che dicono: a loro non credo
Perky Pat si alzin piedi e disse: - Be', a quanto vedo posso giusto andare a fare una
nuotata; qui non si fa nulla -. Avanzpiano nell'acqua, si tufflontano da loro, che rima-
sero seduti nel loro corpo e la guardarono andar via.
隹bbiamo perso l'occasionepensTod Morris con disappunto
青olpa miaammise Sam. Unendo le proprie forze, lui e Tod riuscirono ad alzarsi; fece-
ro alcuni passi per seguire la ragazza e poi, con l'acqua alle caviglie, si fermarono.
Sam Regan sentiva giche la potenza della droga iniziava a calare; si sentiva stanco e
timoroso e ancor pidebilitato dal fatto di rendersene conto. 青risto, cosprestodisse
tra s 俊utto finito; di nuovo al rifugio, nella buca in cui ci contorciamo e strisciamo come
vermi, accalcati a proteggerci dalla luce del sole. Pallidi e cerei e brutti Rabbrivid
... Rabbrivid e vide, di nuovo, il suo scompartimento con il letto metallico, il lavandino,
il tavolo, la cucina e, come mucchi franati e inerti, i vuoti involucri di Tod e Helen Morris, di

Fran e Norm Schein, di sua moglie Mary; i loro occhi erano fissi e vacai lui distolse lo
sguardo, sgomento.
Sul pavimento in mezzo a loro stava il suo pi guardin basso e vide le bambole, Walt e
Pat, sis;e mate in riva all'oceano, vicino alla Jaguar parcheggiata. Ovviamente, Perky Pat
indossava il costume da bagno svedese semi-invisibile, e vicino a loro era posai; un minu-
scolo cesto da picnic.
E, accanto al progetto, una carta da pacchi marron: che aveva contenuto il Can-D; lo
avevano masticato tutti e cinque fino a farlo sparire, e anche allora, mentre guardava,
controvoglia, vide una sottile bava di un liquido marrone lucente emergere dalle bocche
inerti; abuliche di ognuno di loro.
Di fronte a lui Fran Schein si mosse, aprgli occhi, emise un gemito; mise a fuoco lo
sguardo su di lui, poi sospirstancamente.
- Ci hanno raggiunti - disse lui.
- Ci abbiamo messo troppo -. Lei si alzin piedi malcerta, inciampe quasi cadde; im-
mediatamente si alzanche lui, e la sostenne. - Avevi ragione: dovevamo farlo subito se
davvero volevamo. Ma...- lasciche lui la sorreggesse, per poco. - Mi piacciono i prelimi-
nari. Camminare lungo la spiaggia, mostrarti il costume da bagno che non si vede Accennun sorriso.
Sam disse: - Loro resteranno fuori ancora per qualche minuto, scommetto.
Con gli occhi spalancati Fran disse: - S ha ragione -. Si scostda lui d'un balzo, e and
alla porta; la apre scomparve nel corridoio. - Nel nostro scompartimento - si volta dirgli.
- Presto!
Contento, la segu Era troppo divertente, aveva le convulsioni dal ridere. Davanti a lui la
ragazza sgattaiolava su per la rampa diretta al proprio scompartimento nel rifugio; guada-
gnterreno su di lei, la raggiunse quando furono sulla porta. Insieme precipitarono all'in-
terno, si rotolarono ridendo e facendo la lotta sul duro pavimento di metallo fino a sbatte-
re contro la parete pilontana.
非opo tutto abbiamo vintopens mentre abilmente le sganciava il reggiseno, le apriva
la cerniera della gonna e le toglieva le scarpe senza lacci, simili a pantofole, con rapido
movimento; era occupatissimo e Fran sospir ma non stancamente, questa volta.
- meglio chiudere la porta -. Si alz corse alla porta e la chiuse, a doppia mandata.
Fran, intanto, si liberdei suoi abiti sbottonati.
- Torna qui - sollecitlei. - Non startene la guardare -. Ammucchia caso i vestiti uno
sull'altro, e in cima mise le scarpe a mo' di fermacarte.
Lui si ridistese al suo fianco, e le dita rapide e sapienti di lei iniziarono a percorrerlo; con
gli occhi scuri aperti lei continuava la sua opera, deliziandolo. Proprio l per giunta, nel lo-
ro tetro domicilio su Marte. E per.. c'erano riusciti, ancora una volta, nel solito vecchio
modo: mediante la droga importata da spacciatori clandestini. Solo il Can-D l'aveva reso
possibile; continuavano ad averne bisogno. Non erano affatto liberi.
Quando le ginocchia di Fran si strinsero attorno i suoi fianchi nudi, pens 亟 non vo-
gliamo esserlo affatto. Al contrario E mentre con una mano le accarezzava la pancia li-
scia e vibrante, pens 促otrei addirittura consumarne di pi欞.

Quattro
Al banco dell'accettazione del James Riddle Veterans'Hospital, Base III, Ganimede, Leo
Bulero si cavla costosa bombetta in pelliccia di wub, foggiata a mano, davanti alla ragaz-
za in uniforme bianca inamidata e disse: - Sono qui per una visita a un paziente, un certo
Eldon Trent.
- Mi dispiace, signore... - esordla ragazza, ma lui la interruppe.
- Gli dica che c'Leo Bulero. Capito? Leo Bulero - E al di ldelle mani di lei, guardsul
registro; vide il numero della stanza di Eldritch. Come la ragazza si fu voltata verso il pan-
nello degli interruttori, lui si diresse a grandi passi verso quel numero. 隹l diavolo, non
posso aspettaredisse tra s 信o viaggiato per milioni di miglia e pretendo di vederlo,
uomo o cosa che sia
Un soldato ONU armato di fucile lo bloccsulla porta, un uomo giovanissimo, con occhi
chiari e freddi come quelli di una ragazza: occhi che dicevano risolutamente no, anche a
lui.
- Okay - borbottLeo. - Ho capito l'antifona. Ma se lui sapesse chi c'qui fuori direbbe
di lasciarmi entrare.
Di fianco a lui, in un orecchio, un'acuta voci femminile, cogliendolo di sorpresa, gli disse:
- Come ha fatto a scoprire che mio padre si trova qui, signor Bulero?
Lui si volte vide una donna ben piazzata sui trentacinque anni; lo osservattentamen-
te e lui pens 侶uesta Zoe Eldritch. Dovevo immaginarlo, sempre sulle pagine di cro-
naca mondana degli omeogiornali
Si avvicinun ufficiale ONU. - Signorina Eldritch, se vuole possiamo allontanare il signor
Bulero da questo edificio; dipende da lei -. Rivolse un amabile sorriso a Leo, che immedia-
tamente lo riconobbe capo del dipartimento legale dell'ONU, il superiore di Ned Lark,
Frank Santina. Occhi scuri, sveglio, vibrante di energia, Santina spostrapidamente lo
sguardo da Leo a Zoe, in attesa di una risposta.
- No - disse infine Zoe Eldritch. - Almeno, non subito. Non prima di aver capito come ha
fatto a scoprire che mio padre qui; non poteva saperlo. Vero, signor Bulero?
Santina disse con un bisbiglio: - Grazie a un precog pre-mod, probabilmente. Non cos
Bulero?
Con riluttanza, Leo annu - Vede, signorina Eldritch, - spiegSantina un uomo come
Bulero pudisporre di tutto quello che vuole, di qualsiasi tipo di abilit Percilo aspetta-
vamo -. Indicle due guardie armate in uniforme che piantonavano la porta di Palmer El-
dritch. Ecco perchci servono due uomini, in ogni momento. Come ho cercato di spiega-
re.
- Non c'un modo per parlare di affari con Eldritch ? -andLeo. - Sono venuto per que-
sto: non ho in niente nulla di illegale. Penso che voi siate pazzi, oppure state cercando di
nascondere qualcosa; forse avete la coscienza sporca -. Li scrut ma non colse nulla. - C'
davvero Palmer Eldritch ldentro? - chiese. - scommetto di no -. Di nuovo, non ricevette
risposta; nessuno dei due raccolse la provocazione. - Sono stanco - disse. Ho fatto un
viaggio molto lungo per arrivare qui. Al diavolo, vado a prendermi qualcosa da mangiare,
dopodichmi cerco una stanza d'albergo, dormo per dieci ore e dimenticher-. Si volte
se ne and con fare altero.
NSantina nla signorina Eldritch cercarono di fermarlo. Deluso, continua cammina-
re, con un'opprimente sensazione di disgusto.
Ovviamente avrebbe raggiunto Palmer Eldritch servendosi di qualche agenzia che fun-

gesse da intermediaria. 亭orsepens亭elix Blau e la sua polizia privata potrebbero far-
cela a entrare qui Valeva la pena di provare.
Giunto a quel livello di depressione, per nulla sembrava piimportargli. Perchnon fa-
re come aveva detto: mangiare, godersi un meritato riposo e dimenticare, per il momento,
la questione di come raggiungere Eldritch? 隹l diavolo tutti quantidisse tra s lasciando
l'edificio dell'ospedale e uscendo sul marciapiede in cerca di un taxi. 侶uella figliapens
隹ria da dura, da lesbica, con i capelli corti e senza trucco. Terribile
Trovun taxi e rimase in volo per un po', ed ebbe modo, nel frattempo, di meditare.
Servendosi dell'impianto videofonico del taxi si mise in contatto con Felix Blau, sulla Ter-
ra.
- Sono felice che lei abbia chiamato - disse Felix Blau. non appena ebbe capito chi era. -
C'un'organizzazione nata a Boston in circostanze poco chiare: sembra spuntata dalla sera
alla mattina, completa di tutto, compreso...
- Di che cosa si occupa ?
- Stanno preparando il lancio commerciale di non so cosa: l'apparato produttivo pron-
to, compresi tre satelliti simili ai vostri, uno su Marte, uno su Io, uno su Titano. Le voci che
abbiamo raccolto dicono che si stanno preparando a entrare sul mercato con un articolo in
aperta concorrenza con i vostri progetti di Perky Pat. Si chiamerConnie Companion Doll -
. Fece un rapido sorriso. - Non grazioso?
- E a proposito... sa... dell'additivo? disse Leo.
- Nessuna informazione al riguardo. Ammesso che esista, evidente che non rientra nel-
l'obiettivo ufficiale delle operazioni di merchandising. Ma a che cosa serve un progetto mi-
niaturizzato se si elimina... ladditivo
- A niente.
- Allora abbiamo risposto anche all'altra domanda.
- L'ho chiamata per sapere se in grado di farmi incontrare Palmer Eldritch. L'ho localiz-
zato, qui alla Base III di Ganimede - disse Leo.
- Lei ricorderil mio rapporto sull'importazione di un lichene simile a quello utilizzato
nella produzione del Can-D. Non le venuto in mente che questa nuova ditta di Boston
potrebbe essere stata messa su da Eldritch? Anche se sembra passato troppo poco tempo
dal suo rientro, lui potrebbe aver dato l'incarico alla figlia anni fa, via radio.
- Devo vederlo - disse Leo.
- Suppongo sia al James Riddle Hospital. Avevamo immaginato che fosse l A ogni mo-
do, ha mai sentito parlare di un certo Richard Hnatt?
- No, mai.
- Un rappresentante di questa nuova ditta di Boston si incontrato con lui e gli ha pro-
posto un qualche accordo commerciale. Questo rappresentante, Icholtz...
- Che casino - disse Leo. - E non riesco neppure a incontrare Eldritch: Santina lche
gironzola davanti alla porta insieme a quella lesbica della figlia di Palmer -. Nessuno a-
vrebbe potuto eluderli, decise.
Diede a Felix Blau l'indirizzo di un albergo di Base III, quello in cui aveva lasciato i baga-
gli, e riagganci
俟commetto che ha ragionedisse tra s 客 Palmer Eldritch il concorrente. La mia soli-
ta fortuna: devo trovarmi proprio nel ramo in cui Eldritch, al suo ritorno da Proxima, deci-
de di entrare. Non potevo produrre sistemi di guida per razzi e competere solo con la Ge-
neral Electric e la General Dynamics? A quel punto era davvero curioso sapere del liche-
ne che Eldritch aveva portato con s Un perfezionamento del Can-D, forse. Meno costoso
da produrre, capace di dar luogo a una traslazione di maggiore durata e intensit Cristo!
Rimuginando, in quel preciso istante si ricorddi una cosa. Un'organizzazione che di-

pendeva dalla Repubblica Araba Unita addestrava e affittava assassini. Avrebbero avuto
una ghiotta opportunitcon Palmer Eldritch... un uomo come quello, una volta che ha pre-
so una decisione...
E tuttavia restava la precognizione di Rondinella Fugate: in futuro lui sarebbe stato in-
criminato per lmicidio di Palmer Eldritch.
Evidentemente, avrebbe trovato un modo, malgrado gli ostacoli.
Aveva con sun'arma cospiccola, e impercettibile, che neppure la perquisizione piac-
curata avrebbe potuto rivelarla. Tempo addietro un chirurgo, a Washington D. C, gliel'ave-
va cucita nella lingua: una freccia avvelenata autoguidata ad alta velocit sviluppata sulla
base di un modello della Russia sovietica... ma ampiamente migliorata, nel senso che dopo
aver raggiunto la vittima si autodistruggeva senza lasciar traccia di s Anche il veleno era
particolare: non agiva a livello cardiaco o respiratorio; anzi, non era neppure veleno, bens
un virus filtrabile che si moltiplicava nel sangue della vittima, causandone la morte
nellrco di quarantotto ore. Era carcinomatoso, importato da una delle lune di Urano, e
ancora sconosciuto ai pi gli era costato caro. Doveva solo avvicinarsi alla vittima scelta e
premere con due dita la base della lingua estraendola in direzione della vittima stessa.
Quindi se fosse riuscito a vedere Eldritch...
亟 sarmeglio che ci riescasi rese conto 厚rima questa nuova corporation di Boston
avvii la produzione. Prima che possa funzionare anche senza Eldritch. Come ogni erbaccia,
o la si estirpa subito o mai pi欞. Quando giunse nella sua stanza d'albergo fece una chia-
mata alla P. P. Layouts per vedere se c'erano messaggi o fatti di vitale importanza che ri-
chiedessero il suo interessamento.
- S- disse la signorina Gleason, non appena lo ebbe riconosciuto. - C'una chiamata
urgente da parte di una certa signorina Impatience White... se ho capito bene il suo nome.
Le do il numero. su Marte -.
- Tenne il biglietto davanti allo schermo del videofono. Dapprima Leo non riusca ricor-
dare alcuna signorina White. Ma poi ricostru.. ed ebbe paura. Perchl'aveva chiamato?
- Grazie - borbott e riaggancisubito. Dio, se la sezione legale dell'ONU avesse inter-
cettato la chiamataperchImpy White, che chiamava da Marte, era una grossa spaccia-
trice di Can-D.
Con grande riluttanza compose il numero.
Faccia piccola e occhi vivaci, carina in un certo qual modo, Impy White comparve sullo
schermo del videofono. Lui se l'era immaginata molto piimponente; era piuttosto piccola,
invece, ma aveva un'aria fiera.
- Non c'era un altro modo? Un altro canale? Un metodo esisteva, con cui Conner Fre-
eman, capo dellperazione su Venere, avrebbe potuto contattarlo. La White avrebbe potu-
to passare attraverso Freeman, il suo superiore.
- Questa mattina ho fatto visita a un rifugio, signore, nell'emisfero meridionale di Marte,
con un carico. Gli abitanti del rifugio l'hanno rifiutato. Con la motivazione che avevano
speso tutte le loro scorze per un nuovo prodotto. Dello stesso tipo... di quello che vendia-
mo noi. Chew-Z -. Prosegu - E poi...
Leo Bulero riagganci E restseduto in silenzio, scosso, a pensare.
俏on devo farmi prendere dal panicosi disse 非opo tutto, appartengo a un tipo uma-
no evoluto. Dunque, di questo si tratta: questo il nuovo prodotto della ditta di Boston.
Derivato dal lichene di Eldritch, devo supporre. Lui lsteso nel suo letto d'ospedale, a
meno di un miglio da me, e di certo impartisce gli ordini attraverso Zoe, e non c'un caz-
zo che io possa fare. L'operazione giin corso. Sono giin ritardo. Persino questa cosa
nella linguasi rese conto. 客 inutile, ora. Ma troverun modo ne era certo. 青ome
sempre

Non era ancora la fine della P. P. Layouts.
L'unico problema era: che cosa poteva fare? La risposta gli sfuggiva, e questo non con-
tribuiva certo a re: derlo meno nervoso, allarmato, sudato.
侮ieni, d跬, idea dello sviluppo corticale artificialmente acceleratodisse a mo' di pre-
ghiera. 非io mi aiuti a sconfiggere i miei nemici, quei bastardi. Forse se faccio ricorso ai
miei precog pre-mod, Roni e Barney... forse loro riescono a trovare qualcosa. Specialmen-
te quella vecchia volpe di Barney: non ancora stato minimamente coinvolto in questa
faccenda.
Videofondi nuovo alla P. P. Layouts, sulla Terra. Questa volta chiese del dipartimento
di Barney Mayerson.
E allora si ricorddel problema di Barney con la leva, del suo bisogno di sviluppare intol-
leranza allo stress, per non finire in un ricovero su Marte.
Risoluto, Leo Bulero pens 亭ornirio la prova: per lui il rischio di essere arruolato non
esiste gipi欞.
Quando giunse la chiamata di Leo Bulero da Ganimede, Barney Mayerson era da solo
nel suo ufficio.
La conversazione non dura lungo; dopo aver riappeso diede un'occhiata all'orologio, e
restmeravigliato. Cinque minuti. Gli era parso che fosse passata una vita.
Alzandosi in piedi, premette il bottone dell'interfono e disse: - Non faccia entrare nessu-
no per un po'. Neppure, anzi, tanto meno, la signorina Fugate -. Andalla finestra e rest
a fissare la strada rovente, abbagliante e vuota.
Leo gli stava scaricando addosso l'intero problema. Era la prima volta che vedeva crolla-
re il suo principale: 侵ncredibile, Leo Bulero messo in crisi dal primo concorrente che ha
incontrato Semplicemente non c'era abituato. La comparsa della nuova societdi Boston
lo aveva, per il momento, totalmente disorientato: quell'uomo era tornato bambino.
Alla fine Leo ne sarebbe uscito, ma intanto... 青he cosa posso ricavare da questa fac-
cenda? si chiese Mayerson, e non trovimmediatamente una risposta. 侵o posso essere
utile a Leo... ma che cosa potrebbe fare Leo per me, esattamente ? Questa domanda gli
piaceva di pi era quella la prospettiva da adottare: gliel'aveva insegnato Leo, nel corso
degli anni. Il suo principale non avrebbe voluto che ragionasse altrimenti.
Per un po' rimase seduto a meditare e poi, come Leo aveva ordinato, rivolse l'attenzione
al futuro, quel mentre gli si ripresentil problema della chiamata alle armi: tentdi preve-
dere in che modo, di preciso, la cosa si sarebbe risolta.
Ma la questione della sua chiamata alle armi era troppo misera, troppo poco importante
per essere registrata negli annali pubblici dei grandi personaggi; non c'erano omeogiornali
da esaminare, o telegiornali da ascoltare... Nel caso di Leo, per c'era dellltro. Perch
previde un certo numero di giornali con articoli di apertura che riguardavano Leo Bulero e
Palmer Eldritch. Tutto era, ovviamente, sfumato, e le alternative si accavallavano in un ca-
os ipersaturo. Leo avrebbe incontrato Eldritch; Leo non lo avrebbe incontrato. E, cosa che
attrasse la sua attenzione, Leo incriminato per l'omicidio di Palmer Eldritch; buon Dio, che
cosa significava questo?
Il significato, scopra un esame piapprofondito, era quello letterale. Se Leo fosse stato
arrestato, processato e condannato, ciavrebbe potuto significare la chiusura della P. P.
Layouts come impresa che creava salario. E quindi la fine di una carriera cui aveva sacrifi-
cato ogni altra cosa nella sua vita, il suo matrimonio e la donna che, tuttora, amava.
Ovviamente, era nel suo interesse - anzi era necessario - mettere in guardia Leo. E tut-
tavia anche questo elemento poteva volgersi a suo vantaggio.
RichiamLeo: - Ho le notizie che ti interessano.

- Bene -. Leo era raggiante, il viso allungato, florido e imbellettato, pervaso dal sollievo.
- Continua, Barney.
Barney disse: - Si verificherpresto una situazione che tu potrai sfruttare. Potrai incon-
trare Palmer Eldritch... ma non lall'ospedale. Sartrasferito da Ganimede su suo stesso
ordine -. Con cautela, per non eccedere nella divulgazione dei dati che aveva raccolto, ag-
giunse: - Ci sarun contrasto tra lui e l'ONU: ora che immobilizzato, li sta usando per
farsi proteggere. Ma quando si sarristabilito...
- Dettagli - disse Leo all'improvviso, drizzando la sa testa con aria allarmata.
- C una cosa che desidererei, in cambio.
- Per che cosa? - La faccia sensibilmente evoluta di Leo si rannuvol
Barney disse: - In cambio della rivelazione della data e del luogo esatti in cui tu riuscirai
a entrare in contatto con Palmer Eldritch.
Brontolando, Leo disse: - Cristo, e che cosa vuoi ? - lancia Barney un'occhiata appren-
siva: la Terapia E non era servita a dargli tranquillit
- Lo 0,25 per cento dei tuoi guadagni. Della P. P. Layouts... esclusi i proventi da altre
fonti -. Si riferiva alla rete di piantagioni venusiane da cui si ricavava il Can-D.
- Oh, santo cielo - disse Leo, e fece un respiro irregolare.
- C'dell'altro.
- Che altro? Voglio dire, sarai ricco!
- E voglio riorganizzare la struttura dei tuoi consulenti pre-mod. Ognuno resteral suo
posto, e ufficialmente continuera fare il lavoro che svolge ora, ma con una differenza.
Tutte le loro decisioni saranno sottoposte alla mia valutazione finale: avrl'ultima parola
sulle loro determinazioni. Cos io non sarpiil rappresentante regionale, e tu potrai pas-
sare New York a Roni non appena...
- Fame di potere - disse Leo con voce stridula. Barney si strinse nelle spalle. La defini-
zione non aveva importanza. Era il culmine della sua carriera: solo questo contava. E se ne
sarebbero accorti tuti, Leo compreso. Anzi, soprattutto Leo.
- Okay - disse Leo, annuendo. - Ti concedo di fare da supervisore degli altri consulenti
pre-mod: per me non c'problema. Ora dimmi come e quando e dove
- Incontrerai Palmer Eldritch fra tre giorni. Una delle sue astronavi, priva di contrassegni,
lo trasporterda Ganimede dopodomani, diretta alla sua residenza sulla Luna: proseguir
la sua convalescenza laggifuori del territorio ONU. Frank Santina non avralcuna autori-
tsu questa materia, e potrai dimenticarti di lui. Il giorno 23 nella sua residenza Eldritch
incontreri giornalisti, e fornirla sua versione di quanto accaduto nel corso del viaggio;
sardi buon umore... almeno stando a quello che riportano i giornali. Apparentemente in
salute, felice di essere tornato, recupero soddisfacente... Racconteruna lunga storia a
proposito di
- Dimmi solo come fara entrare. Ci sarun sistema di sorveglianza gestito dai suoi
uomini.
Barney disse: - Senti qua: la P. P. Layouts pubblica una rivista trimestrale di settore, 俠a
Mente della Miniatura E una divisione cosminuscola che tu probabilmente non sapevi
neppure della sua esistenza. - Intendi dire che dovrei presentarmi come reporter del no-
stro organo aziendale? - Leo lo fiss Riuscira penetrare nella sua residenza in quella
veste? - Sembrava disgustato. - Diavolo, non c'era bisogno che ti pagassi per avere questa
schifezza di informazioni: sarebbe stato annunciato nei prossimi giorni... cio se i giornali-
sti andranno l l'evento verrreso pubblico.
Barnev si strinse nelle spalle. Non si curdi rispondere.
- Credo che tu mi abbia imbrogliato - disse Leo. - Ero troppo ansioso. Be' - aggiunse,
con filosofia forse sei in grado di dirmi che cosa riporteranno i giornali come spiegazione.

Che cosa ha realmente trovato nel sistema di Proxima? Fa parola dei licheni che ha portato
con s
- S Afferma che si tratta di una forma benigna, approvata dall'Ufficio ONU per il Con-
trollo sui Narcotici, che sostituir.. - Esit - ... certi pericolosi derivati che danno assuefa-
zione, attualmente molto diffusi. E
- E annuncerla costituzione di una societper la vendita al dettaglio della sua merce
non assuefacente concluse Leo, sbalordito.
- S- disse Barney. - Si chiama Chew-Z, e lo slogan recita: Se sei un chooser2, scegli
Chew-Z.
- Ohccristo!
- tutto pronto da molto tempo, grazie al radio-laser interstellare e a sua figlia, con
l'approvazione di Santina e Lark all'ONU, anzi, con l'approvazione dello stesso Hepburn-
Gilbert. Lo considerano un modo per mettere fine al traffico di Can-D.
Calil silenzio.
- Okay - disse Leo, rauco, dopo un po'. Mi pare vergognoso che tu non sia riuscito a
prevedere questi sviluppi qualche anno fa, ma diavolo... sei un dipendente e nessuno te
l'aveva chiesto.
Barney si strinse nelle spalle.
Torvo in volto, Leo Bulero riagganci
非unque, ecco di che si trattadisse Barm 信o violato la prima regola del Codice del-
l'Arrivista: mai riferire a un superiore qualcosa che questi non desidera sentire. Sono curio-
so di scoprire quali saranno le conseguenze
All'improvviso il videofono squilldi nuovo; lspressione rannuvolata di Leo Bulero ri-
comparve sul videofono. - Ascolta, Barney. Mi appena venuta in mente una cosa. So che
non ti piacer quindi preparati.
- Sono pronto -. Si prepar
- Ho dimenticato di dirti, e non avrei dovuto, che ho parlato, prima, con la signorina Fu-
gate, e lei conosce... alcuni eventi futuri che riguardano me e Palmer Eldritch. Eventi che,
in ogni caso, se dovesse essere infastidita, e averti come supervisore le darebbe molto fa-
stidio, lei potrebbe far precipitare, danneggiandoci. Anzi, sono arrivato a pensare che forse
tutti i miei consulenti pre-mod potrebbero ricevere questa informazione, cosicchla tua
idea di fare da loro supervisore
- Gli 前venti.. - lo interruppe Barney - ... devono aver a che fare con l'accusa di primo
grado per l'omicidio di Palmer Eldritch, o sbaglio?
Leo grugn sospire lo fisstorvo. Alla fine, con riluttanza, annu
- Non ti permetterdi sottrarti all'impegno che hai appena contratto con me disse
Barney. - Tu mi hai fatto delle promesse e io mi aspetto che tu...
- Ma quella stupida ragazza - belLeo - inaffidabile. Correrdagli sbirri dell'ONU; Bar-
ney, mi tiene in pugno!
- Anch'io - sottolinelui con calma.
- S ma io e te ci conosciamo da anni -. Leo sembrava stesse pensando rapidamente,
valutando la situazione per mezzo di quelli che amava chiamare i poteri 削i conoscenza
evoluta da Homo post-sapiens o qualcosa del genere. - Tu sei un amico. Non faresti
quello che farebbe lei. E comunque posso ancora offrirti la percentuale di guadagni che hai
chiesto. Okay? Rivolse a Barney un'occhiata ansiosa, ma incredibilmente determinata:
aveva deciso. - Concludiamo, allora?
2 Chooser 剃olui che scegliee qui, per estensione, colui che sa scegliere. Di qui in avanti al termine choo-
ser verrattribuito il significato 剃onsumatore di Chew-Z(N.d.T.).

- Abbiamo giconcluso.
- Purtroppo, per come ho detto, mi sono dimenticato di...
- Se non rispetti i patti - disse Barney - io mi licenzio. E andraltrove con la mia abilit-
Aveva lavorato per troppi anni, e a questo punto non poteva tornare indietro.
- Tu? - disse Leo, incredulo. - Voglio dire, non stai semplicemente parlando di andare
dalla polizia ONU: stai parlando... di cambiare bandiera e di passare dalla parte di Palmer
Eldritch!
Barney tacque.
- Infame ricattatore - disse Leo. - Ecco a cosa porta, di questi tempi, la voglia di emer-
gere. Ascolta: non sono sicuro che Palmer ti accetterebbe. Probabilmente lui ha giuna
sua 廦uipe di esperti pre-mod. Se cos lui saprgila notizia del mio... Si interruppe.
- Ma s correril rischio: credo che tu stia commettendo quel peccato dei greci, come lo
chiamavano? Hybris? Una superbia come quella Satana, che porta alla rovina. Tu vai avan-
ti, e provaci. Anzi, fai tutto quello che vuoi: non me ne importa niente. E tanti auguri, ami-
co. Tienimi informato sulle tue risoluzioni, e la prossima volta che decidi di ricattare qual-
cuno...
Barney troncla comunicazione. Lo schermo venne di un grigio informe. 亮rigiopens
剃ome il mondo dentro e fuori di me, come la realt鉬. Si alzin piedi e prese a camminare
nervosamente avanti e indietro, le mani nelle tasche dei pantaloni.
俠a scommessa pigrossadecise 冠 questo punto - e che Dio m'aiuti - quella di u-
nirmi a Roni Fugate. Perchlei l'unica di cui Leo abbia davvero paura, e per ottime ra-
gioni. Ci dev'essere un'infinitdi cose che lei farebbe e io non farei. E Leo lo sa
Torna sedersi e fece chiamare ripetutamente Roni, che fu condotta infine nel suo uffi-
cio.
- Ciao - disse lei, solare, coloratissima nel suo vestito di seta alla moda di Pechino, senza
reggiseno Che c? Ti ho cercato qualche minuto fa, ma...
- Ma mai possibile - disse lui - che, addosso, ti manchi sempre qualche indumento?
Chiudi la porta.
Chiuse la porta.
- Comunque - disse lui - per darti ciche ti spetta, sei stata splendida a letto, la scorsa
notte.
- Grazie -. Il suo viso giovane e chiaro si illumin
Barney disse: - sicura la tua previsione secondo cui il nostro principale assassiner
Palmer Eldritch ? O c'qualche dubbio?
Deglutendo, Roni chinil capo e bisbigli - Tu trabocchi di talento -. Si sedette e acca-
vallle gambe, che, notBarney, erano nude. - Ovviamente ci sono dei dubbi. Prima di
tutto, penso che sia un'idiozia, da parte del signor Bulero, perchovviamente sarebbe la
fine della sua carriera. I giornali non conoscono, cionon conosceranno, i moventi del de-
litto, quindi posso solo indovinarli: dev'essere qualcosa di enorme e di spaventoso, non
credi?
- La fine della sua carriera - disse Barney - e anche della mia e della tua.
- No - disse Roni - non credo, caro. Pensaci un momento. Il signor Palmer Eldritch sta
per spodestarlo nel campo della miniaturizzazione: non questo il movente piprobabile
del signor Bulero? E che cosa ci dice, questo, a proposito della realteconomica futura ?
Se anche il signor Eldritch muore, questa organizzazione, a quanto pare, riuscir..
- Quindi noi passiamo dalla parte di Eldritch? cos
Assumendo un'espressione concentrata, Roni disse, con una certa difficolt - No, non
intendo esattamente questo. Ma dobbiamo stare attenti a non fare la fine del signor Bule-
ro: noi non vogliamo cadere in disgrazia con lui... Io ho una vita davanti e, in misura un

po' minore, anche tu.
- Grazie - disse lui, acido.
- Ora dobbiamo solo fare un piano accurato. E se non sono in grado i precog di fare pia-
ni per il futuro
- Ho fornito a Leo le informazioni per giungere all'incontro con Eldritch. Hai pensato che
potrebbero formare un trust ? - La fisscon attenzione.
- Non... non vedo nulla del genere, nel futuro. Neanche un articolo di giornale a questo
riguardo.
- Cristo - disse lui, in un moto di sconforto - non lo scriveranno sui giornali.
- Ah -. Dopo quella lezione, annu Hai ragione mi sa.
- E se accadesse - disse lui - avendo lasciato Leo per passare con Eldritch ci troveremmo
con un pugno di mosche. Lui ci riprenderebbe con salle sue condizioni: a quel punto ci
converrebbe ritirarci del tutto dal campo dei pre-mod -. Per lui era ovvio, e vedeva
dallspressione di Roni Fugate che anche per lei lo era. - Se avviciniamo Palmer Eldritch...
- 俟e.. Dobbiamo farlo.
Barney disse: - Invece no. Possiamo tirare avanti come siamo -. 青ome dipendenti di
Leo Bulero, che lui affondi, risorga o scompaia completamentepens - Ti dirche altro
possiamo fare: possiamo contattare tutti gli altri consulenti pre-mod che lavorano alla P. P.
Layouts e creare un nostro trust -. Era un'idea che aveva accarezzato per anni. Una cor-
porazione, per cosdire, che eserciti un monopolio. Allora potremo dettare le condizioni sia
a Leo sia a Eldritch.
- Sennonch- disse Roni - Eldritch dispone di propri consulenti pre-mod, evidentemente
-. Gli sorrise. - Non hai undea precisa sul da farsi. Vero, Barney? L'ho capito. Che vergo-
gna. Dopo costanti anni di lavoro -. Lei scosse il capo con tristezza.
- Capisco - disse lui - perchLeo era cosesitante alldea di mettersi contro di te.
- Perchdico la verit - Lei alzle sopracciglia. S forse cos hanno tutti paura del-
la verit Tu, ad esempionon ti piace ammettere di aver detto di no a quel povero ven-
ditore di vasi solo per vendicarti della donna che
- Taci - disse lui, inferocito.
- Probabilmente sai dove si trova in questo moto quel venditore di vasi, vero? Alle di-
pendenze di Palmer Eldritch. Gli hai fatto un favore, e anche alla tua ex moglie. Mentre se
gli avessi detto di s lo avresti legato alla sorte di una compagnia in declino, li avresti ta-
gliati fuori entrambi dalla possibilitdi... - Si interruppe. - Ti sto facendo soffrire.
Con un cenno, lui disse: - Questo non ha alcuna attinenza con la ragione per cui ti ho
convocata qui
- Dccordo -. Lei annu - Mi hai convocata qui perchtrovassimo un modo di coalizzarci
e tradire Leo Bulero.
Sconcertato, disse: - Ascolta...
- Ma cos Non ce la puoi fare da solo: hai bisogno di me. Non ho detto di no. Stai
calmo. Comunque, non credo che questo sia il luogo o il momento per discuterne; aspet-
tiamo di essere a casa, nel tuo appartamento. Okay? - Quindi, gli rivolse un sorriso sma-
gliante, di un calore assoluto.
- Okay - convenne lui. Lei aveva ragione.
- Non sarebbe triste - disse Roni - se questo tuo ufficio fosse sotto controllo? Forse il si-
gnor Bulero riceveruna registrazione di tutto quello che abbiamo detto ora -. Continuava
a sorridere, persino pidi prima e lui ne era abbagliato. Si rese conto che la ragazza non
aveva paura di nulla e di nessuno, sulla Terra e nellntero sistema solare.
Desiderava sentirsi allo stesso modo. Perchc'era un problema che lo tormentava, un
problema che non aveva discusso ncon Leo ncon lei, nonostante stesse sicuramente

preoccupando Leo... e avrebbe potuto preoccupare anche lei, se effettivamente era cos
razionale come sembrava.
Restava ancora da stabilire se quello che era tornato da Proxima, la persona o la cosa
che era precipitata su Plutone, fosse davvero Palmer Eldritch.

Cinque
Sistemate le finanze grazie al contratto con quelli della Che-Z, Richard Hnatt chiamuna
delle cliniche per la Terapia E del dottor Denkmal, nelle Germanie; le centrale, a Monaco,
e fece le prenotazioni per se per Emily.
亟ccomi tra i grandidisse tra s mentre aspettava con Emily nella sala d'attesa della
clinica, arredata pretenziosamente in pelle di gnoff; il dottor Denkmal, come d'abitudine,
disse che avrebbe iniziato ad interrogarli personalmente, anche se la terapia vera e propria
sarebbe stata seguita da membri del suo staff.
- Mi rende nervosa - sussurrEmily, aveva una rivista in grembo, ma non era in grado
di leggere. - innaturale.
- Diavolo, - disse Hnatt, con vigore - proprio il contrario: un'accelerazione del pro-
cesso evolutivo naturale, che si svolge senza interruzioni, solo che di solito coslento da
risultare impercettibile. Insomma, pensa ai nostri antenati che abitavano nelle caverne: il
loro corpo era ricoperto di peli, erano privi di mento e, quanto a cervello, avevano una
fronte molto bassa. Ed erano dotati di grandi molari appuntiti care i semi crudi.
- Okay - disse Emily, annuendo.
- Piriusciamo ad allontanarci da loro, meglio Comunque, loro si sono evoluti per af-
frontare le glaciazioni; noi, all'opposto, dobbiamo evolverci per affrontare l'era del surri-
scaldamento. Per questo abbiamo bisogno di una pelle ricca di chitina, di quel rivestimen-
to, e dell'alterazione del metabolismo che ci consente di dormire in pieno giorno, oltre che
di migliori sistemi di ventilazione e di...
Dall'ufficio emerse il dottor Denkmal, un classico medio borghese tedesco, piccolino e
rotondo, con i capelli bianchi e baffi alla Albert Schweitzer. Lo accompagnava un altro uo-
mo, e Richard Hnatt vide per la prima volta da vicino gli effetti della Terapia E. Non era af-
fatto come guardare le fotografie sulle pagine di cronaca mondana dell'omeogiornale.
La testa dell'uomo ricorda Hnatt una fotografia che aveva visto una volta in un libro di
testo; la didascalia diceva idrocefalo. Lo stesso ampliamento sopra l'arcata sopracciliare:
aveva un'evidente cupola e un aspetto terribilmente fragile, e comprese allora il motivo
per cui queste persone facoltose che si erano evolute venivano chiamate teste a bolla.
俟embra sul punto di scoppiarepens impressionato. E poi... quello spesso rivestimen-
to. I capelli avevano lasciato il posto a un guscio chitinoso dalla trama piscura e unifor-
me. Testa a bolla? Pisimile a una noce di cocco.
- Signor Hnatt - disse il dottor Denkmal, rivolto verso di lui; e fece una pausa. - E anche
lei Frau Hnatt. Sarda voi tra un attimo -. Si girdi nuovo verso lomo al suo fianco. -
pura fortuna che lei sia riuscito strappare un appuntamento oggi, signor Bulero, con un
preavviso cosbreve. Comunque, lei non ha minimamente perso terreno; anzi, ne ha gua-
dagnato.
Ma il signor Bulero stava fissando Richard Hnatt. Ho gisentito il suo nome. Ah, s Fe-
lix Blau mi ha parlato di lei-. I suoi occhi magnificamente intelligenti si fecero cupi e tristi: -
Lei ha firmato di recente un contratto con una ditta di Boston che si chiama... Il viso al-
lungato, permanentemente distorto come da uno specchio deformante, ebbe una contra-
zione. - Chew-Z Manufacturers?
- A... accidenti a voi - balbettHnatt. - I suoi consulenti pre-mod ci hanno scartato.
Leo Bulero lo scrut poi stringendosi nelle spalle torna girarsi verso il dottor Denkmal.
- Ci vediamo tra due settimane.
- Due? Ma... - gesticolDenkmal, come per protestare.
- Non posso venire la prossima settimana. Sarancora via dalla Terra -. Di nuovo Bulero

scrutRichard Hnatt, indugiando, e poi se ne and
Osservandolo mentre si allontanava, il dottor Denkmal disse: - Molto evoluto, quell'uo-
mo. Sia fisicamente che spiritualmente. -. Si volse verso i coniugi Hnatt. Benvenuti alla
clinica di Eichenwald - disse, raggiante.
- Grazie - rispose Emily, nervosamente. Famale?
- La nostra terapia? - Il dottor Denkmal rise divertito. - Neanche un po', sebbene all'ini-
zio possa traumatizzare, in senso figurato. Quando si sperimenta la crescita della propria
area corticale. Vi troverete alle prese con molte nuove e stimolanti idee, soprattutto di na-
tura religiosa. Oh, se solo fossero vivi Lutero e Erasmo: le loro controversie potrebbero es-
sere risolte molto facilmente, ora, per mezzo della Terapia E. Entrambi vedrebbero la veri-
t zum Beispiel a proposito della transustanziazione... sa, Blut und... Si interruppe con
un colpo di tosse. - In inglese, blood and wafer sangue e ostia, ha presente? Nella Messa.
molto simile a ciche succede a chi assume Can-D: ha notato lnalogia? Ma prego, se-
guitemi, iniziamo subito -. Diede un buffetto sulla schiena a Richard Hnatt e condusse i
due nel proprio ufficio, scrutando Emily con uno sguardo che a Richard sembrdi cupidi-
gia, e ben poco spirituale.
Si ritrovarono in una gigantesca sala piena di aggeggi scientifici e con due tavoli da dot-
tor Frankenstein completi di cinghie per braccia e gambe. A questa vista Emily gemette e
indietreggi
- Niente paura, Frau Hnatt. Come l'elettroshock, provoca certe reazioni muscolari; rifles-
si... ha presente? - Denkmal fece un risolino. - Ora, be', lo sapete. Dovete togliervi i vestiti.
In luoghi separati, dopodichindosserete i camici e auskommen... Unnfermiera vi assiste-
r Abbiamo giricevuto le vostre cartelle cliniche dal Nord Amerika, conosciamo le vostre
rispettive anamnesi. Entrambi piuttosto sani e robusti: ottimi esempi di Nordamerikanisch -
. Condusse Richard Hnatt in una stanza attigua, delimitata da una tenda; si congedda lui
e tornda Emily. Mentre entrava nella stanza a fianco, Richard sentil dottor Denkmal ri-
volgersi a Emily in un tono tranquillizzante ma perentorio; insomma, proprio un bel mix, e
Hnatt si fece geloso e sospettoso e, infine, depresso. Non era come aveva immaginato,
non abbastanza da ricchi per soddisfarlo.
In ogni caso, Leo Bulero era uscito proprio da quella stanza, e questa era la dimostra-
zione che si trattava di una cosa da autentici ricchi: Leo Bulero non avrebbe accettato nul-
la di meno.
Rincuorato, comincia svestirsi. Da qualche parte, invisibile, Emily strill
Si riveste lascila stanza in cui si trovava, furioso. PertrovDenkmal seduto al tavo-
lo, che leggeva la cartella clinica di Emily: lei era altrove, si accorse, con un'infermiera;
quindi tutto filava liscio. 青ristopens哀ono davvero irritabile Rientrnella stanza a
fianco e riprese a svestirsi; le sue mani, scopr stavano tremando.
Ora si trovava disteso e legato su uno dei due tavoli, e Emily era in condizioni analoghe
al suo fianco. Anche lei sembrava spaventata, era molto pallida e sileziosa.
- Le vostre ghiandole - spiegil dottor Denkmal fregandosi allegramente le mani, e scru-
tando Emily con bramosia - saranno stimolate da questo, specialmente la ghiandola di
Kresy, che controlla la velocitdell'evoluzione, nicht Wahr? S lo sapete; anche gli scola-
retti lo sanno: quello che abbiamo scoperto qui, adesso viene insegnato nelle scuole. Oggi
non noterete alcuna crescita del guscio di chitina o del cranio, nalcuna perdita delle un-
ghie delle mani o dei piedi, scommetto che non lo sapete, benssolo un leggero ma im-
portantissimo cambiamento nel vostro lobo frontale... diventerpiacuto... un gioco di
parole, no? Diventa piacuto e vi fa diventare piacuti. Ah, ah -, Di nuovo, fece un risoli-
no. Richard Hnatt si sentimpotente; come un animale incaprettato, attendeva ciche a-
vevano in serbo per lui. 青he strano modo di procurarsi contatti di lavorodisse tra s

mesto, e chiuse gli occhi.
Un inserviente si materializzpresso di lui, biondo, nordico e privo di intelligenza.
- Proponiamo Musik tranquillizzante - disse il dottor Denkmal, premendo un bottone. Dai
quattro angoli della stanza provenne un suono multifonico, un'insipida versione orchestrale
di qualche opera italiana, Puccini o Verdi... Hnatt non lo sapeva. - Adesso h顤e, Herr Hnatt
-. Denkmal si piegdi fianco a lui, improvvisamente serio. - Voglio essere chiaro: ogni tan-
to questa terapia, come si dice?, rincula.
- Ha l'effetto opposto a quello desiderato - disse Hnatt, con voce stridula. Se lo aspetta-
va.
- Ma nella maggior parte dei casi ha successo. Temo che l'effetto opposto a quello desi-
derato consista in questo; invece di evolvere, la ghiandola di Kresy fortemente stimolata
a... regredire. corretto, nella vostra lingua?
- S- borbottHnatt. - Regredire... fino a che punto?
- Solo un po'. Ma potrebbe essere spiacevole. Ce ne accorgeremmo subito, ovviamente,
e interromperemmo la terapia. E in genere ciarresta la regressione. Ma... non sempre. In
certi casi, una volta che la ghiandola di Kresy stata stimolata... - Fece un gesto. - Non si
riesce a fermarla. Ho il dovere di dirglielo, nel caso lei avesse dei dubbi. Giusto?
- Correril rischio - disse Richard Hnatt. - Immagino che tutti lo corrano, o no ? Okay,
proceda -. Torse il capo, vide Emily, persino pipallida di prima, che annuiva quasi imper-
cettibilmente; i suoi occhi erano vitrei.
促robabilmente succeder鉬 penscon fatalismo 剃he uno di noi due evolver proba-
bilmente Emily, e l'altro, io, regrediral livello del sinantropo. Molari appuntiti, cervello
piccolo, gambe arcuate e tendenze cannibalesche. Sarun casino chiudere le vendite in
quelle condizioni
Il dottor Denkmal premette un interruttore, fischiettando felice l'opera.
La Terapia E dei coniugi Hnatt era cominciata.
Gli sembrdi avvertire una perdita di peso, nient'altro, almeno in un primo momento.
Poi la testa comincia dolergli, come colpita ripetutamente con un martello. Con il dolore
sopraggiunse quasi subito una nuova e acuta consapevolezza: era un rischio terribile quel-
lo che lui e Emily stavano correndo, e non era giusto avervi esposto anche lei, solo per
aumentare le vendite. Ovviamente, lei era contraria: e se fosse regredita al punto di per-
dere il proprio talento di ceramista? Sarebbero stati rovinati entrambi: la sua carriera di-
pendeva dall'eventualitche Emily rimanesse o meno una delle migliori ceramiste del pia-
neta.
- Basta - disse a voce alta, ma il suono non sembrava uscire, non lo sent nonostante il
suo apparato vocale sembrasse funzionare... sentiva le parole fermarsi in gola. E allora
comprese. Stava evolvendo, stava funzionando. La sua intuizione era dovuta al cambia-
mento avvenuto nel suo metabolismo cerebrale. Se anche Emily stava bene, allora tutto
andava bene.
Avvert inoltre, che il dottor Willy Denkmal era un piccolo pseudo-guaritore da quattro
soldi; che tutto quell'affare faceva leva sulla vanitdei mortali, i quali ambivano a qualcosa
in pirispetto a ciche era loro destinato, e in maniera solamente terrena e transitoria. Al
diavolo le vendite e i contatti; che importanza avevano in confronto alla possibilitdi svi-
luppare il cervello umano fino a un ordine mentale interamente nuovo ? Ad esempio...
Al livello pibasso si estendeva il mondo degli inferi, l'immutabile, demoniaco mondo di
causa ed effetto, A metc'era il livello umano, ma in qualsiasi istante un uomo poteva
immergersi - discendere come se sprofondasse - al livello infernale sottostante. Oppure
poteva ascendere all'etereo mondo superiore, che costituiva il terzo e ultimo livello di quel

sistema ternario. In ogni momento, al livello medio dell'umano, si rischiava lo sprofonda-
mento. E tuttavia si apriva anche la possibilitdi ascendere: qualsiasi aspetto o sequenza
della realtpoteva divenire una cosa o l'altra, in qualsiasi istante. Inferno o paradiso, e
non dopo la morte benssubito! La depressione, ogni disagio mentale, costituiva lo spro-
fondamento. E l'altra condizione... come la si attingeva?
Attraverso l'empatia. Comprendendo il prossimo, non dall'esterno, ma dall'interno. Ad
esempio, aveva mai guardato veramente ai vasi di Emily come a qualcosa di pidi sempli-
ci merci per cui esisteva un mercato? No. 侶uel che avrei dovuto vedervisi rese conto 怨
l'intenzione artistica, lo spirito che Emily vi infonde.
亟 quel contratto con la Chew-Z Manufacturerssi rese conto 勁'ho firmato senza con-
sultarla... come si puessere cosscorretti? L'ho legata a un'azienda cui lei, magari, non
avrebbe voluto far miniaturizzare i propri lavori... Non sappiamo nulla del valore dei loro
progetti. Potrebbero essere volgari imitazioni. Al di sotto dello standard Ma era troppo
tardi, ormai: la via dell'inferno lastricata del senno di poi. 侵noltre, potrebbero essere
coinvolti nella produzione illegale di una droga di traslazione, il che spiegherebbe il nome
di Chew-Z... analogo a Can-D. Per.. il fatto che abbiano scelto quel nome vuol chiara-
mente suggerire che non hanno in mente nulla di illegale
Con fulminea intuizione comprese: qualcuno aveva trovato una droga di traslazione che
soddisfaceva i criteri dell'Ufficio Narcotici ONU. L'ufficio aveva giapprovato il Chew-Z, ne
avrebbe consentito il libero commercio. Cos per la prima volta, una droga di traslazione
sarebbe stata disponibile sulla sorvegliatissima Terra, non solo nelle remote e non sorve-
gliate colonie.
E cisignificava che i progetti Chew-Z - a differenza di quelli di Perky Pat - avrebbero
potuto essere commercializzati sulla Terra, unitamente alla droga. E con il peggioramento
del clima sulla Terra, con la trasformazione del pianeta in un ambiente sempre pialieno, i
progetti avrebbero venduto sempre di pi Il mercato controllato da Leo Bulero era peno-
samente circoscritto in confronto a quello che infine si sarebbe spalancato davanti alla
Chew-Z Manufacturers.
Quindi aveva firmato un buon contratto, dopo tutto. Inoltre... nessuna meraviglia che
quelli della Chew-Z lo avessero pagato costanto. Erano una grossa compagnia, con gran-
di piani, e avevano alle spalle, ovviamente, capitali illimitati.
E dove avevano trovato questi capitali illimitati? Non certo sulla Terra, anche questo lo
intuiva. Probabilmente da Palmer Eldritch, che era tornato nel sistema solare dopo la col-
laborazione economica con i proximiani: c'erano loro dietro il Chew-Z. Cos avendo l'occa-
sione di rovinare Leo Bulero, l'ONU stava consentendo a una razza non-solare di compiere
operazioni nel nostro sistema.
Era un mutamento negativo, forse addirittura esiziale.
Quando riprese conoscenza, il dottor Denkmal lo stava schiaffeggiando per svegliarlo. -
Come va? - domandDenkmal, fissandolo. - Grosse preoccupazioni globali ?
- S-s- disse lui, e riusca mettersi a sedere; era slegato.
- Allora, non abbiamo nulla da temere - disse Denkmal, e sorrise raggiante, con i baffi
che vibravano come antenne. - Ora sentiamo Frau Hnatt -. Un'inserviente la stava gisle-
gando; Emily si mise a sedere, malcerta, e sbadigli Il dottor Denkmal sembrava nervoso.
- Come si sente, Frau? - chiese.
- Bene - mormorEmily. - Mi sono venute tantissime idee per i vasi. Una dopo l'altra -.
Guardtimidamente prima il dottore, poi Richard. - Significa qualcosa?
- Carta - disse il dottor Denkmal, estraendo un taccuino. - Penna -. Le porse a Emily. -
Metta su carta le sue idee, Frau.

Tremante, Emily fece alcuni schizzi delle idee per i vasi. Sembrava avere difficoltnel
controllare la penna, notHnatt. Ma presumibilmente sarebbe passata.
- Bene - disse il dottor Denkmal, quando lei ebbe finito. Mostrgli schizzi a Richard
Hnatt. - Attivitencefalica altamente organizzata. Facoltinventive superiori, non trova?
Gli schizzi dei vasi erano sicuramente buoni, addirittura splendidi. E tuttavia Hnatt sent
che c'era qualcosa che non andava. Qualcosa che riguardava gli schizzi. Ma solo quando
ebbero lasciato la clinica - mentre erano entrambi in piedi sotto la tenda antitermica fuori
dall'edificio, in attesa che atterrasse il loro taxi-jet espresso - lui capche cos'era.
Le idee erano buone... ma Emily le aveva girealizzate. Anni prima, quando aveva dise-
gnato i suoi primi vasi di buon livello, Emily gli aveva mostratogli schizzi e poi i vasi stessi,
addirittura prima che loro due si sposassero. Lei non se ne ricordava? Ovviamente no.
Avrebbe voluto sapere perchlei non ricordava, e che cosa cisignificasse: questo fatto
lo metteva profondamente a disagio.
In ogni caso, lui non aveva ancora smesso di sentirsi a disagio, da quando si era sotto-
posto al suo primo trattamento di Terapia E, inizialmente per la condizione del genere u-
mano e del sistema solare in generale, e poi per sua moglie. 亭orse solo un segno di
quella che il dottor Denkmal chiama 'attivitencefalica altamente organizzata'pens
Stimolazione del metabolismo cerebrale.
O... magari no.
Giunto sulla Luna, con l'accredito-stampa ufficiale del giornale della P. P. Layouts, Leo
Bulero si trovpigiato tra una folla di omeogiornalisti diretti, su vettori di superficie che
solcavano la cinerea faccia della Luna, alla residenza di Palmer Eldritch.
- I suoi documenti, signore - abbaiuna guardia armata, che pernon indossava i colori
ONU, mentre lui si preparava a uscire sull'area di parcheggio della residenza. Leo Bulero fu
quindi condotto a forza attraverso la porta del vettore, mentre alle sue spalle gli omeo-
giornalisti veri si agitavano e rumoreggiavano inquieti, volendo scendere a loro volta. - Si-
gnor Bulero disse la guardia tranquillamente - il signor Eldritch la sta aspettando. Venga
da questa parte -. L'uomo fu immediatamente rimpiazzato da un'altra guardia, che inizia
controllare l'identitdei reporter, uno per uno.
Nervoso, Leo Bulero segula prima guardia lungo un condotto riempito d'aria, pressuriz-
zato e confortevolmente riscaldato, che portava alla residenza.
Davanti a lui, a ostruire il condotto, comparve un'altra guardia in uniforme, appartenen-
te allo staff di Palmer Eldritch: alzun braccio e puntcontro Leo Bulero una cosa appun-
tita e luccicante.
- Ehi - protestdebolmente Leo, sentendosi raggelare: barcoll chinla testa e fece al-
cuni goffi passi nella direzione da cui era giunto.
Il raggio - di una varieta lui sconosciuta - lo colp e lui cadde in avanti, cercando di
aiutarsi con le braccia per attutire l'impatto con il suolo.
Quando riprese conoscenza, si accorse di essere - inspiegabilmente - legato a una sedia,
in una stanza spoglia. Gli girava la testa e si guardintorno, annebbiato, ma vide solo un
piccolo tavolo, al centro della stanza, su cui era posto un congegno elettronico.
- Fatemi uscire di qui - disse.
All'improvviso, il congegno elettronico parl - Buon giorno, signor Bulero. Sono Palmer
Eldritch. Voleva vedermi, a quanto mi risulta.
- una condotta sleale - disse Leo. - Avermi addormentato e legato in questo modo.
- Prenda un sigaro -. Dal congegno elettronico spuntuna propaggine che stringeva un
lungo sigaro verde; l'estremitdel sigaro si accese con uno sbuffo, e lo pseudopodo prote-
so lo porse a Leo Bulero. - Ho portato con me dieci scatole di questi da Proxima, ma solo

una scatola sopravvissuta all'incidente. Non tabacco, molto meglio. Che cosa c' Le-
o? Che cosa voleva?
Leo Bulero disse: - all'interno di quella cosa, Eldritch ? O da qualche altra parte, e
questo semplicemente il mezzo attraverso cui parla ?
- Si metta a suo agio - disse la voce proveniente dalla costruzione metallica posta sul ta-
volo. Continua porgere il sigaro acceso, quindi lo ritir lo spense e fece sparire i resti al
proprio interno. - Le interessa vedere le diapositive a colori del mio viaggio nel sistema di
Proxima ?
- Lei sta scherzando.
- No - disse Palmer Eldritch. - Le daranno un'idea di cicontro cui ho dovuto combattere
in quei luoghi. Sono diapositive tridimensionali in time-lapse, di ottima qualit
- No, grazie.
Eldritch disse: - Abbiamo trovato quella freccia inserita nella sua lingua; stata rimossa.
Ma lei potrebbe nascondere dell'altro, o almeno cossospettiamo.
- Lei ha grande considerazione di me - disse Leo. - Pidi quanta io ne meriti.
- In quattro anni su Proxima ho imparato molto. Sei anni di trasferimenti, quattro di
soggiorno effettivo. I proximiani stanno per invadere la Terra.
- Lei mi prende in giro - disse Leo.
Eldritch disse: - Capisco la sua reazione. L'ONU, e in particolare Hepburn-Gilbert, ha re-
agito allo stesso modo. Ma cos.. certo, non nel senso convenzionale, ma in un modo
piprofondo e picrudele che ancora non ho compreso, anche se sono stato tra loro cos
a lungo. Potrebbe avere a che fare con il surriscaldamento della Terra, per quel che ne so
io. O forse hanno in serbo di peggio.
- Parliamo di quel lichene che lei ha importato.
- L'ho ottenuto illegalmente: i proximiani non sapevano che ero riuscito a procurarmelo.
Loro lo usano nelle orge religiose. Come i nostri indiani facevano uso di mescal e peyote. E
per questo che voleva vedermi?
- Certo. Lei sta invadendo il mio campo. So che ha gimesso su una corporation, o no?
Al diavolo tutta questa storia dei proximiani che invadono il nostro sistema: lei che mi
preoccupa, ciche sta facendo. Non puprovare a entrare in un campo diverso da quello
dei progetti miniaturizzati ?
La stanza gli scoppiin faccia. Caluna luce bianca, che lo avvolse, e lui chiuse gli oc-
chi. 青ristopens 青omunque non ci credo alla storia dei proximiani; sta semplicemente
cercando di distrarre la nostra attenzione da quello che sta preparando. Insomma, la sua
strategia
Aprgli occhi e si trovseduto su una riva erbosa. Accanto a lui una ragazzina giocava
con uno yo-yo.
- Quel giocattolo - disse Leo Bulero - diffuso nel sistema di Proxima -. Scoprdi avere
le braccia e le gambe slegate. Si alzindolenzito e sgranchle membra. - Come ti chiami?
- le chiese.
La ragazzina disse: - Monica.
- I proximiani - disse Leo - i tipi umanoidi, cio portano parrucche e hanno denti finti -.
Prese tra le mani la massa bionda e luminosa dei capelli della bimba e tir
- Ahi - gridla bambina. - Tu sei un uomo cattivo -. Lui lascila presa e lei si ritrasse,
continuando a giocare con lo yo-yo e guardandolo in faccia con aria di sfida.
- Scusami - mormorlui. I suoi capelli erano veri; forse non si trovava nel sistema di
Proxima. In ogni caso, ovunque si trovasse, Palmer Eldritch stava cercando di comunicargli
qualcosa. - State pianificando l'invasione della Terra? - chiese alla bambina. - Cio non mi
sembra che ne abbiate l'aria -. Forse Eldritch si era sbagliato, forse aveva frainteso i pro-

ximiani. Dopo tutto, a quanto ne sapeva lui, Palmer non era evoluto, non possedeva la ca-
pacitdi comprensione potenziata e amplificata che si sviluppa con la Terapia E.
- Il mio yo-yo - disse la bambina - magico. Con questo posso fare tutto quello che vo-
glio. Che cosa far Dimmelo tu, mi sembri un uomo gentile.
- Portami dal tuo capo - disse Leo. - una vecchia battuta, non puoi capirla. da un se-
colo che non si usa pi-. Si guardintorno e non vide traccia di insediamenti, solo la di-
stesa erbosa. 亭a troppo freddo per essere sulla Terrarealizz Sopra, il cielo azzurro.
隹ria buonapens 非ensa - Sei in pena per me - disse lui - perchPalmer Eldritch si
sta intromettendo nei miei affari e probabilmente mi manderin rovina ? Dovraccordar-
mi con lui in qualche modo -. 俟embra che ucciderlo sia fuori discussione, per oradisse
tra s cupo. - Per- aggiunse - non riesco a immaginare quale accordo potrebbe mai ac-
cettare: sembra avere in mano tutte le carte. Guarda, per esempio, al modo in cui mi ha
portato qui, e io non so neppure dove mi trovo -. 俏on che abbia importanzasi rese con-
to. Perch ovunque si trovasse, era nelle mani di Eldritch.
- Carte - disse la bambina. - Ho un mazzo di carte nella mia valigetta.
Lui non vide alcuna valigetta. - Dove?
Chinandosi, la ragazzina si mise a tastare l'erba. All'improvviso una zolla scivolleggera
all'indietro; la ragazzina allungun braccio all'interno della cavitsottostante e ne estrasse
una valigetta. - La tengo nascosta - spieglei - per via degli sponsor.
- Che cosa significa, chi sono gli 哀ponsor
- Be', per stare qui bisogna avere uno sponsor. Tutti noi ne abbiamo; credo che si fac-
ciano carico di tutte le spese, e pagheranno finchnon staremo bene e potremo tornarce-
ne a casa, se ne abbiamo una -. Si risedette vicino alla valigetta e l'apr.. o almeno ci pro-
v La serratura non scattava. - Maledizione - disse. - Ho preso quella sbagliata: questo
il dottor Smile.
- Uno psichiatra? - chiese Leo, guardingo. - Collegato a uno di quei grandi condomini ?
Funziona? Accendilo.
La ragazzina, gentilmente, accese lo psichiatra. - Salve, Monica - disse la valigetta, con
voce metallica. - Salve anche a lei, signor Buler-. Pronunciil nome in modo scorretto,
mettendo l'accento sulla sillaba finale. - Che cosa ci fa qui, signore? Lei un po' troppo
anziano per stare qui. Bip. O forse regredito a causa di una Terapia E malriuscita rggggg
click! - Prese a ronzare, come in preda all'agitazione. - ... A Monaco? - concluse.
- Sto bene - lo rassicurLeo. - Senti, Smile: chi conosci, dei miei conoscenti, che po-
trebbe tirarmi fuori di qui? Dammi un nome, uno qualsiasi. Non posso star qui un minuto
di pi capito?
- Conosco un certo signor Bayerson - disse il dottor Smile. - Anzi, proprio ora sono colle-
gato con lui, via estensione portatile, naturalmente: si trova nel suo ufficio.
- Non conosco nessun Bayerson - disse Leo. - Che posto questo ? Saruna specie di
ricovero per bambini malati o senza soldi o chissche altra diavoleria. Pensavo di trovarmi
nel sistema di Proxima, ma evidentemente non cos Bayerson -. A quel punto gli venne
in mente. - Diavolo, vuoi dire Mayerson. Barney. Della P. P. Layouts.
- S cos- disse il dottor Smile.
- Contattalo - disse Leo. - Digli di mettersi immediatamente in comunicazione con Felix
Blau, della Vigilanza Triplanetaria o comunque si chiami. Digli di dire a Blau di cercare di
scoprire dove mi trovo esattamente e di mandare qui un'astronave. Capito?
- D'accordo - disse il dottor Smile. - Riferiral signor Mayerson immediatamente. a
colloquio con la signorina Fugate, la sua assistente, che anche la sua amante e che oggi
indossa... hmm. In questo momento stanno appunto parlando di lei. Ma ovviamente non
posso riportare ciche dicono: sa, il segreto professionale. Indossa...

- Okay, chissenefrega - disse Leo, irritato.
- Mi scuserun momento dell'interruzione - disse la valigetta. Pareva offesa. Poi calil
silenzio.
- Ho una brutta notizia da darti - disse la bambina.
- Di che si tratta?
- Stavo scherzando. Questo non veramente il dottor Smile: solo una finzione, per
combattere la solitudine. vivo, ma non collegato con l'esterno. un cosiddetto 前ssere
intrinseco
Lui sapeva quel che significava: l'unitera autosufficiente. Ma allora come faceva a sa-
pere di Barney e della signorina Fugate, fin nei minimi dettagli della loro vita privata ? Ad-
dirittura i vestiti che lei aveva addosso. - Chi sei? - domandlui. - Monica, e poi? Dimmi il
tuo nome per intero -. C'era qualcosa di familiare in lei.
- Rieccomi - annunciall'improvviso la valigetta. - Be', signor Buler.. - Di nuovo quella
pronuncia sbagliata. - Ho discusso il suo problema con il signor Mayerson, il quale contat-
teril signor Blau, come da sua richiesta. Il signor Mayerson ricorda di aver letto su un
omeogiornale, una volta, di un campo ONU per bambini ritardati, molto simile a quello do-
ve lei si trova, da qualche parte nella zona di Saturno. Forse...
- Diavolo - disse Leo - questa ragazzina non ritardata -. Semmai era precoce. Non a-
veva senso. Era significativa, invece, la scoperta che Palmer Eldritch voleva qualcosa da
lui: non si trattava solo di rieducazione, questa era intimidazione bell'e buona.
All'orizzonte apparve una sagoma, immensa e grigia, che ingigantiva sfrecciando verso
di loro a una velocitspaventosa. Aveva degli orribili bracci acuminati.
- un ratto - disse Monica con calma.
- Cosgrande? - disse Leo. Non esistevano, nel sistema solare, lune o pianeti abitati da
creature cosenormi e selvatiche. - Che cosa ci far? - domandlui, chiedendosi come
mai lei non avesse paura.
- Oh - disse Monica - immagino che ci uccider
- E non ti spaventa questo ? - Sentla propria voce uscire in un grido. - Insomma, vuoi
morire in questo modo, e adesso ? Mangiata da un ratto delle dimensioni di... - Afferrla
ragazzina con una mano, con l'altra raccolse la valigetta del dottor Smile, e comincia
fuggire goffamente dal ratto.
Il ratto li raggiunse, li supere si allontan la sua sagoma si assottiglifino a scompari-
re del tutto.
La ragazzina soffocuna risata. - Ti ha spaventato. Sapevo che non ci avrebbe visti.
Non sono in grado: non sono abilitati a vederci, qui.
- Davvero ? - A quel punto, capdov'era. Felix Blau non l'avrebbe trovato. Nessuno a-
vrebbe potuto, neanche cercando in eterno.
Eldritch gli aveva iniettato in vena una droga di traslazione, sicuramente il Chew-Z. Quel
luogo era un mondo inesistente, analogo alla finta 俊errasu cui finivano i coloni in tra-
slazione quando masticavano il suo prodotto: il Can-D.
E il ratto, a differenza del resto, era vero. Diversamente da lui stesso: lui e quella ragaz-
zina... neppure loro erano reali. Almeno, non l Da qualche parte i loro corpi giacevano
come sacchi, svuotati e afasici, temporaneamente deprivati del loro contenuto cerebrale. I
loro corpi si trovavano sicuramente nella residenza di Palmer Eldritch sulla Luna.
- Tu sei Zoe - disse lui. - Vero ? Coscome tu vorresti essere: una bambinetta sugli ot-
to anni. Giusto? Con i capelli lunghi e biondi -. E anche, si rese conto, con un nome diver-
so.
Irrigiditasi, la bambina disse: - Non c'nessuno che si chiami Zoe.
- Nessuno a parte te. Tuo padre Palmer Eldritch, giusto? - Con grande riluttanza la

bambina annu
- un posto speciale per te, questo? - chiese lui. - Ci vieni spesso ?
- Questo il mio posto - disse la ragazzina. - Nessuno puvenire qui senza il mio per-
messo.
- E perchmi ci hai fatto venire, allora? - Sapeva di non piacerle. Sin dall'inizio.
- Perch- disse la bambina - pensiamo che tu forse puoi fermare i proximiani, qualsiasi
cosa stiano facendo.
- Ancora questa storia - disse lui, semplicemente incredulo. - Tuo padre...
- Mio padre - disse la bambina - sta cercando di salvarci. Non voleva portare il Chew-Z
sulla Terra. L'hanno costretto. Il Chew-Z il mezzo che ci farfinire nelle loro mani. Ti
rendi conto?
- Come?
- Perchloro controllano le zone come questa, dove si migra quando ti somministrano il
Chew-Z.
- Tu non sembri sotto l'influenza di qualcosa di alieno; pensa solo a quello che mi stai
dicendo.
- Ma lo sar- disse la ragazzina, annuendo severamente. - Presto. Proprio come lo
mio padre, in questo momento. Glielanno somministrato su Proxima; sono anni che lo
prende. Per lui troppo tardi, e lo sa.
- Questo tutto da dimostrare - disse Leo. - Anzi, dimostrami una cosa sola, anche solo
parzialmente; dammi qualche elemento concreto su cui basarmi.
La valigetta, che lui ancora teneva in mano, a quel punto disse: - Quello che dice Monica
vero, signor Bulero.
- Come fai a saperlo ? - chiese lui, infastidito.
- Perch- replicla valigetta - anch'io sono soggetto all'influenza di Proxima; ecco per-
chio...
- Tu... niente - disse Leo. Posla valigetta. - Maledetto Chew-Z - disse a entrambe, la
valigetta e la ragazzina. - Ha scombinato ogni cosa, non riesco a capire che cosa diavolo
sta succedendo. Tu non sei Zoe... tu non sai neppure chi sia. E tu... tu non sei il dottor
Smile, e non hai chiamato Barney, e lui non stava parlando con Roni Fugate: solo un'al-
lucinazione indotta dalla droga. Sono le paure suscitate in me da Palmer Eldritch che ritor-
nano, tutte queste cagate sul fatto che si troverebbe sotto l'influenza di Proxima, e anche
tu. Quando mai si sentito parlare di una valigetta dominata da menti di una galassia a-
liena ? - Indignatissimo, si allontanda loro.
俟o quello che sta succedendosi rese conto. 侶uesta la maniera scelta da Palmer
Eldritch per assumere il dominio della mia mente: una forma particolare di quello che
una volta chiamavano lavaggio del cervello. Mi ha fatto spaventare
Misurando attentamente i passi, continua camminare senza voltarsi.
Si rivelun errore quasi fatale. Qualcosa, lo vide con la coda dell'occhio, gli si avvent
alle gambe; lui fece un balzo di lato, e la cosa lo super girando poi immediatamente su
se stessa per recuperare l'orientamento e riprendere a puntarlo come se fosse la sua pre-
da.
- I ratti non possono vederti - urlla ragazzina - ma i gluck s Ti conviene scappare!
Senza vedere chiaramente - aveva visto abbastanza - si mise a correre.
F quel che aveva visto non poteva essere considerato un effetto del Chew-Z. Perchnon
era un'illusione, e neppure un espediente di Palmer Eldritch per terrorizzarlo. Il gluck,
qualsiasi cosa fosse, non era nato sulla Terra, e neppure da una mente terrestre.
Dietro di lui, abbandonata la valigetta, anche la ragazzina si era messa a correre.
- E io? - urlimpaurito il dottor Smile.

Nessuno tornindietro a prenderlo.
Sullo schermo del videofono l'immagine di Felix Blau disse: - Ho elaborato il materiale
che mi ha fornito, signor Mayerson. Tutto sembra confermare che il suo principale, il si-
gnor Bulero, che anche mio cliente, si trova al momento su un piccolo satellite in orbita
attorno alla Terra, ufficialmente chiamato Sigma 14-B. Ho consultato il registro dei pro-
prietari e, a quanto pare, appartiene a una casa produttrice di carburante per razzi di St.
George, Utah -. Esamini fogli che aveva davanti. - Robard Lethane Sales. Lethane il
nome commerciale della loro marca di...
- Okay - disse Barney Mayerson. - Li contatter-. Ma, in nome di Dio, come aveva fatto
Leo Bulero a finire lass?
- C'un altro elemento che potrebbe interessarle. La Robard Lethane Sales stata fon-
data quattro anni fa, nello stesso giorno della Chew-Z Manufacturers di Boston. Mi pare
pidi una semplice coincidenza.
- E per far scendere Leo da quel satellite, che cosa mi suggerisce ?
- Potrebbe inoltrare al tribunale una richiesta di...
- Troppo tempo - disse Barney. Provava un profondo e immotivato senso di colpa per ci
che era successo, Evidentemente Palmer Eldritch aveva organizzato la conferenza-stampa
con gli omeogiornalisti come pretesto per attirare Leo nella sua residenza sulla Luna... e
lui, precog Barney Mayerson, l'uomo che poteva prevedere il futuro, era stato ingannato,
aveva fatto con competenza la propria parte al fine di condurre Leo lass
Felix Blau disse: - Potrei fornirle fino a un centinaio di uomini, provenienti da vari uffici
della mia organizzazione. E dovrebbe riuscire a radunarne altri cinquanta tramite la P. P.
Layouts. Potrebbe tentare di attaccare il satellite.
- Per poi trovarlo morto.
- Vero -. Blau parve imbronciarsi. - Be', potrebbe andare da Hepburn-Gilbert e invocare
l'aiuto dell'ONU. Oppure, ma questo ancora pispiacevole, tentare di contattare Palmer
Eldritch, o qualsiasi cosa ne abbia preso il posto, e trattare direttamente. Vedere se pos-
sibile pagare un riscatto per Leo.
Barney staccla linea. Compose immediatamente un numero extraplanetario, e disse: -
Mi dia il signor Palmer Eldritch, sulla Luna. un'emergenza, la prego di sbrigarsi, signori-
na.
Mentre aspettava che la chiamata venisse inoltrata, Roni Fugate, dall'altra parte dell'uffi-
cio, disse: - A quanto pare, non avremo il tempo di venderci a Eldritch.
- Cossembra -. Con che abilitera stata trattata tutta la faccenda! Eldritch aveva la-
sciato fare tutto al suo avversario. 亟 anche con noisi rese conto. 青on Roni e con me
farlo stesso. Anzi, Eldritch potrebbe addirittura aspettarsi il nostro arrivo sul satellite; e
questo spiegherebbe come mai ha fornito a Leo il dottor Smile
- Mi chiedo - disse Roni, giocherellando con un occhiello della blusa - se abbiamo davve-
ro voglia di lavorare per un uomo cosscaltro. Ammesso che sia un uomo. Ho la sensazio-
ne sempre pinetta che non sia davvero Palmer quello che tornato, bensuno di loro.
Credo che dovremmo prenderne atto. L'altra cosa di cui possiamo occuparci il dilagare
del Chew-Z sul mercato. Con il beneplacito dell'ONU -. Il tono della sua voce era aspro. - E
Leo, che quantomeno uno dei nostri e vuole solo fare un po' di scorze, sarmorto o e-
stromesso dal gioco... - Fissava dritto davanti a s furiosa.
- Patriottismo - disse Barney.
- Istinto di conservazione. Non voglio trovarmi, una mattina, a masticare quella roba e
fare le cose che si fanno quando la si prende al posto del Can-D, cioandare... in un luogo
che non il paese di Perky Pat, questo sicuro.

L'operatore videofonico disse: - C'in linea una certa Zoe Eldritch, signore. Devo pas-
sargliela ?
- Okay - disse Barney, rassegnato.
Una donna elegantissima, dagli occhi penetranti e i lunghi capelli biondi raccolti in uno
chignon, lo osservava, in miniatura. -S
- Qui Mayerson, della P. P. Layouts. Che cosa dobbiamo fare per riavere il signor Bule-
ro? - Attese. Nessuna risposta. - Lei sa di cosa sto parlando, vero? - disse lui.
A quel punto lei disse: - Il signor Bulero giunto qui alla residenza e si sentito male.
Sta riposando nella nostra infermeria. Quando starmeglio...
- Posso inviare un medico della nostra compagnia a visitarlo ?
- Certamente -. Zoe Eldritch non battciglio.
- Perchnon ci avete informato?
- E appena successo. Mio padre stava per chiamare. Sembra trattarsi soltanto di una re-
azione al cambiamento di gravita; in effetti, molto comune tra le persone anziane che
arrivano qui. Non abbiamo neppure tentato di ricreare una gravita simile a quella terrestre,
come ha fatto il signor Bulero sul suo satellite, Winnie-ther-Pooh Acres. Quindi, come ve-
de, tutto molto semplice -. Accennun sorriso. - Sardi nuovo tra voi, al massimo, nella
tarda serata di oggi. Ha qualche altro sospetto?
- Sospetto - disse Barney - che Leo non sia pisulla Luna. Che si trovi su un satellite in
orbita attorno alla Terra, denominato Sigma 14-B, appartenente a una ditta di St. George,
da voi controllata. Non cos E quello che troveremo nell'infermeria della residenza non
sarLeo Bulero.
Roni lo fiss
- La invito a verificare di persona - disse Zoe, dura. - Leo Bulero, almeno per quanto
ne sappiamo noi. quello che arrivato con gli omeogiornalisti.
- Verralla residenza - disse Barney. E sapeva che stava commettendo un errore. Glielo
dicevano le sue facoltprecog. Dall'altra parte dell'ufficio Roni Fugate balzall'impiedi e
restlrigida: le sue facoltavevano dato il medesimo responso. Troncando la videofona-
ta, si volse verso di lei e disse: - 俟uicidio di un dipendente della P. P. Layouts Giusto? O
un titolo del genere. I giornali di domattina.
- Il titolo esatto... - fece Roni.
- Chissenefrega del titolo esatto -. Ma sapeva che sarebbe avvenuto per esposizione al
calore. Il corpo di un uomo trovato su una rampa pedonale a mezzogiorno: morto per ec-
cesso di radiazioni solari. Da qualche parte a Downtown New York. Non aveva importanza
il luogo in cui l'organizzazione di Palmer Eldritch l'avrebbe abbandonato: l'avrebbe comun-
que abbandonato.
Avrebbe potuto fare a meno delle sue facoltprecog, in questo frangente. Anche perch
non intendeva tener conto delle proprie previsioni.
Quello che lo turbava era la foto sulla pagina del giornale, un'immagine in primo piano
del suo corpo disseccato dal sole.
Giunto alla porta dell'ufficio, si ferme restlcos in piedi.
- Non puoi andare - disse Roni.
- No -. Non dopo aver previsto quella foto. Leo, si rese conto, avrebbe dovuto cavarsela
da solo. Tornato alla propria scrivania, si risedette.
- L'unico problema - disse Roni - che se lui ritorna sardifficile spiegargli la situazione.
Il motivo per cui tu non hai fatto niente.
- Lo so -. Ma quello non era l'unico problema; anzi, c'era poco da preoccuparsene.
PerchLeo probabilmente non sarebbe ritornato.

Sei
Il gluck l'aveva preso alla caviglia e stava cercando di berselo: gli era penetrato nella
carne con tubi sottili come ciglia. Leo Bulero si mise a urlare... e poi, d'improvviso, com-
parve Palmer Eldritch.
- Ti sbagliavi - disse Eldritch. - Non ho trovato Dio nel sistema di Proxima. Ma ho trovato
qualcosa di meglio -. Con un bastone diede un colpo al gluck, il quale, con riluttanza, ritir
le sue ciglia e si ritrasse in se stesso fino a staccarsi da Leo; cadde al suolo e si allontan
mentre Eldritch continuava a pungolarlo. - Dio - disse Eldritch - promette la vita eterna. Io
posso fare di meglio: io posso consegnarla a domicilio.
- E in che modo ? - Tremante e debole, ma con sollievo, Leo si lascicadere sul terreno
erboso, si sedette e prese ad ansimare.
- Grazie al lichene che stiamo commercializzando con il nome di Chew-Z - disse Eldritch.
- Somiglia pochissimo al tuo prodotto, Leo. Il Can-D obsoleto, perchin fondo che cosa
fa? Offre pochi momenti di evasione, ma pura fantasia. Chi lo vorrpi Chi ne avrbi-
sogno, quando io comincera fornire la cosa autentica? - Aggiunse: - Adesso, ci siamo
dentro.
- Lo supponevo. Ma se credi che la gente sardisposta a tirar fuori scorze per un'espe-
rienza come questa... - Leo fece dei gesti in direzione del gluck, che era ancora lvicino, in
agguato, e teneva d'occhio sia lui sia Eldritch. - Non si solamente fuori dal proprio corpo;
si anche fuori dalla propria mente.
- Questa una situazione eccezionale. Per dimostrarti che si tratta di una cosa autenti-
ca. Nulla funziona meglio del dolore fisico e del terrore, a questo riguardo: i gluck ti hanno
mostrato con assoluta chiarezza che non si tratta di fantasia. Avrebbero potuto ucciderti
davvero. E se tu fossi morto qui, cossarebbe stato di fatto. Non come il Can-D, vero? -
Eldritch traeva un evidente godimento dalla situazione. - Quando ho scoperto il lichene nel
sistema di Proxima, non riuscivo a crederci. Ho givissuto centinaia di anni, Leo, nel si-
stema di Proxima, assumendolo sotto il controllo dei medici di quei luoghi; l'ho preso per
via orale, in vena, in supposte... l'ho bruciato e ne ho inspirato il fumo, l'ho reso solubile in
acqua e l'ho bollito, inalandone i vapori: l'ho provato in tutti i modi possibili e non mi ha
causato danni. Sui proximiani l'effetto minore, nulla a che vedere con quello che fa a
noi: per loro risulta meno stimolante del loro miglior tabacco. Vuoi che continui ?
- Non particolarmente.
Eldritch si sedette lvicino, posil proprio braccio artificiale sulle ginocchia piegate, e fe-
ce pigramente oscillare il bastone da una parte all'altra, squadrando il gluck che non se
n'era ancora andato. - Quando torneremo nei nostri corpi precedenti, e noterai l'uso della
parola 厚recedente termine che non potrebbe applicarsi al caso del Can-D, scoprirai che
il tempo non passato. Potremmo restare qui per cinquant'anni, e sarebbe lo stesso: rie-
mergeremmo nella mia residenza sulla Luna e troveremmo tutto immutato, e un ipotetico
osservatore non noterebbe alcuna perdita di coscienza, come invece capita con il Can-D:
nessuna trance, nessuno stordimento. Be', forse un batter di ciglia. Una frazione di secon-
do, voglio concedertelo.
- Cos'che determina la durata della nostra permanenza qui? - chiese Leo.
- Il nostro atteggiamento. Non la quantitassunta. Si puritornare quando si vuole.
Perci la dose di droga non deve per forza essere...
- Non vero. Perchgiun po' che desidero andarmene di qui.
- Ma - disse Eldritch - non l'hai costruito tu questo... contesto; l'ho fatto io ed mio. Io
ho creato i gluck, questo paesaggio... - Lo indiccon il bastone. - Tutte le dannate cose

che vedi, compreso il tuo corpo.
- Il mio corpo? - Leo si autoesamin Era il suo corpo abituale, familiare, a lui intima-
mente noto; era suo, non di Eldritch.
- Ho voluto che tu emergessi, qui, esattamente come sei nel nostro universo - disse El-
dritch. - Vedi, questo l'aspetto che ha attratto Hepburn-Gilbert, il quale, ovviamente,
buddista. Ci si pureincarnare in qualsiasi forma si desideri, o in qualsiasi forma gli altri
desiderino per te, come in questo caso.
- Dunque, per questo che l'ONU ha abboccato - disse Leo. Ora tutto era pichiaro.
- Con il Chew-Z si pupassare da una vita all'altra, essere un insetto, un insegnante di
fisica, un falco, un protozoo, un mixomiceto, un passante parigino nel 1904, un...
- Persino un gluck - disse Leo. - Chi di noi due il gluck, allora ?
- Te l'ho detto: l'ho creato con una parte di me stesso. Anche tu potresti plasmare qual-
cosa. Dai, proietta una frazione della tua essenza: prenderforma da sola. Ciche tu for-
nisci il logos. Ricordi?
- Ricordo - disse Leo. Si concentr ma inizialmente non si formaltro che un'ingom-
brante massa di fili e sbarre ed estensioni simili a griglie.
- Che diavolo ? - domandEldritch.
- Una trappola per i gluck.
Eldritch rovescila testa all'indietro e si mise a ridere. - Molto bene. Ma per favore non
costruire una trappola per Palmer Eldritch: ci sono altre cose che voglio dirti -. Eldritch e
Leo osservarono il gluck avvicinarsi sospettoso alla trappola e annusarla. Vi entr e la
trappola si chiuse di scatto. Il gluck era stato catturato, e ora la trappola lo stava finendo:
un rapido sfrigolio, una lieve voluta di fumo, e il gluck era svanito.
Nell'aria, davanti a Leo, c'era come un frammento luccicante, da cui emerse un libro ne-
ro che lui afferre sfogli posandolo poi con soddisfazione sulle ginocchia.
- Che cos' - chiese Eldritch.
- Una bibbia di re Giacomo. Ho pensato che potrebbe servire a proteggermi.
- Non qui - disse Eldritch. - Questo il mio regno -. Fece un gesto e la bibbia svan -
Anche tu, per puoi avere il tuo, e riempirlo di bibbie. Tutti potranno. Non appena avremo
dato inizio alle nostre operazioni. Avremo anche noi i progetti, ovviamente, ma questo av-
verrpitardi, con l'avvio delle nostre attivitsulla Terra. E comunque solo una formali-
t un rituale per agevolare la transizione. Il Can-D e il Chew-Z saranno venduti negli stes-
si luoghi, in aperta concorrenza: del Chew-Z ci limiteremo a pubblicizzare le proprietche
voi attribuite al vostro prodotto. Non vogliamo spaventare la gente: la religione diventata
un argomento delicato. Solo dopo aver provato il Chew-Z alcune volte, si accorgeranno dei
due aspetti che nel Can-D mancano: il fatto che il tempo non passa e l'altro, forse ancora
piimportante. Il fatto che non si tratta di fantasia: si entra in un autentico nuovo univer-
so.
- Molte persone hanno questa sensazione anche con il Can-D - fece notare Leo. - Consi-
derano un articolo di fede il fatto di trovarsi davvero sulla Terra.
- Fanatici - disse Eldritch, con disprezzo. - Naturalmente un'illusione, perchPerky Pat
e Walt Essex non esistono, e comunque la struttura del loro ambiente di fantasia si limita
agli oggetti effettivamente installati nel singolo progetto; non possono mettere in funzione
la lavastoviglie automatica in cucina se prima non ne stata installata la miniatura. E una
persona che non partecipa puconstatare che i due bambolotti non vanno da nessuna
parte. Si pudimostrare...
- Ma incontrerete dei problemi nel convincere quella gente - disse Leo. - Resteranno fe-
deli al Can-D. Sono sostanzialmente soddisfatti di Perky Pat; perchdovrebbero rinunciar-
vi... ?

- Te lo dir- fece Eldritch. - Perch anche se essere Perky Pat e Walt, per un po', pu
essere meraviglioso, alla fine si costretti a tornare ai rifugi. Sai come ci si sente, Leo?
Provaci, una volta: svegliarsi in un rifugio su Ganimede dopo essere stato libero per venti-
trenta minuti. un'esperienza indimenticabile.
- Hmm.
- Ma c'dell'altro... e sai anche di che cosa si tratta. Quando il breve periodo di evasione
termina e il colono ritorna... non picapace di riprendere la normale vita quotidiana.
demoralizzato. Ma se invece del Can-D avesse masticato...
Si interruppe. Leo non stava ascoltando; era occupato a costruire un nuovo oggetto nel-
l'aria davanti a s
Apparve una breve scalinata, che conduceva all'interno di un cerchio luminoso. L'estre-
mitlontana della scalinata non era visibile.
- Dove porta? - domandEldritch,- con un'espressione irritata in volto.
- A New York City - disse Leo. - Mi riporteralla P. P. Layouts -. Si alzin piedi e si di-
resse verso la scalinata. - Ho la sensazione, Eldritch, che ci sia qualcosa di storto, in que-
sto Chew-Z. E noi lo scopriremo solo quando sartroppo tardi -. Inizia salire le scale e a
quel punto si ricorddi Monica, la ragazzina; si chiese se si trovasse bene, lnel mondo di
Palmer Eldritch. - Che ne della bambina ? - Si fermsulle scale. Sotto di lui, ma apparen-
temente lontanissimo, riusciva a intravedere Eldritch, con il suo bastone, ancora seduto
sull'erba. - Non l'hanno presa i gluck, vero ?
Eldritch disse: - Ero io la ragazzina. questo che sto cercando di spiegarti: ecco perch
ho parlato di autentica reincarnazione, di trionfo sulla morte.
Sbattendo le palpebre, Leo disse: - Allora la ragione per cui era familiare... - Smise di
avanzare, e torna guardare.
Sull'erba, Eldritch non c'era pi Al suo posto sedeva ora Monica, la bambina, con la sua
valigetta del dottor Smile. Dunque, era evidente ora.
Lui stava dicendo - lei, loro stavano dicendo - la verit
Lentamente, Leo ridiscese le scale e si rimise sull'erba.
Monica, la bambina, disse: - Sono contenta che tu non te ne vada, signor Bulero. E bello
avere qualcuno di intelligente ed evoluto come te con cui parlare -. Diede alcuni colpetti
alla valigetta posata sull'erba di fianco a lei. - Sono tornata indietro a prenderlo; era terro-
rizzato per via dei gluck. Ho visto che hai trovato un modo per tenerli a bada -. Fece un
cenno verso la trappola per i gluck, che, momentaneamente vuota, attendeva un'altra vit-
tima. - Molto ingegnoso da parte tua. Non ci avevo pensato, sono semplicemente scappata
a gambe levate. Una reazione di panico diencefalica.
Con una certa esitazione, Leo le disse: - Tu sei Palmer, vero ? Voglio dire, nel profondo,
nella realt
- Pensa alla dottrina medievale della sostanza in quanto opposta agli accidenti - disse la
bambina, amabilmente. - I miei accidenti sono quelli di questa bambina, ma la mia sostan-
za, come il vino e l'ostia nella transustanziazione...
- Okay - disse Leo. - Tu sei Eldritch, ti credo. Ma questo posto continua a non piacermi.
Quei gluck...
- Non dar la colpa al Chew-Z - disse la bambina. - La colpa mia: sono prodotti dalla
mia mente, non dal lichene. Un nuovo universo dev'essere necessariamente carino ? Mi
piace che nel mio ci siano i gluck: c'qualcosa in me che ne attratto.
- Immaginiamo che io voglia costruire il mio universo - disse Leo. - Magari anche in me
c'qualcosa di malvagio, qualche aspetto della mia personalitche non conosco. Cipo-
trebbe farmi produrre una cosa persino pibrutta di quella creata da te -. Perlomeno, con

i progetti di Perky Pat il limite era dato da quello che uno si procurava in anticipo, come lo
stesso Eldritch aveva fatto notare. E poi... questo dava una certa sicurezza.
- Qualunque cosa sia, la si potrebbe abolire - disse la bambina, con aria indifferente. -
Se tu scoprissi che non ti piace. In caso contrario... - Alzle spalle. - Allora, puoi tenerla.
Perchno ? Che male fa ? Si da soli nel proprio... - Di colpo si interruppe, portandosi la
mano davanti alla bocca.
- Soli - disse Leo. - Vuoi dire che ognuno finisce in un mondo soggettivo diverso ? Non
come con i progetti, allora, perchogni componente del gruppo che assume il Can-D entra
nel progetto, gli uomini in Walt, le donne in Perky Pat. Ma allora tu non sei qui -. 保p-
purepens南on ci sono io. Ma in tal caso...
La bambina lo osservcon attenzione, tentando di carpire la sua reazione.
- Non abbiamo preso il Chew-Z - disse Leo, calmo. - Questo uno pseudo-ambiente ip-
nagogico, indotto in maniera totalmente artificiale. Non siamo che nel luogo da cui siamo
partiti: siamo ancora alla tua residenza sulla Luna. Il Chew-Z non crea nuovi universi, e tu
lo sai. Non si verifica alcuna effettiva reincarnazione. soltanto un grosso imbroglio.
La bambina taceva. Ma non aveva smesso di guardarlo: gli occhi le bruciavano, freddi e
luminosi, sbarrati.
Leo disse: - Dai, Palmer, che cosa fa il Chew-Z realmente ?
- Te l'ho detto -. Il tono della voce della bambina era brusco.
- Non neppure reale quanto Perky Pat, o quanto l'uso della nostra droga. E persino la
questione della validitdell'esperienza aperta, se sia cioautentica o puramente ipnago-
gica, allucinatoria. E ovviamente non c'da discutere a questo proposito: vale sicuramente
la seconda risposta.
- No - disse la bambina. - E faresti meglio a credermi, perchaltrimenti non riuscirai a
uscire vivo da questo mondo.
- Non si muore nelle allucinazioni - disse Leo. - Non pidi quanto vi si possa nascere. Io
me ne torno alla P.P. Layouts -. Di nuovo si mosse verso le scale.
- Vai, sali - disse la bambina, alle sue spalle. - Vedrai se mi importa. Aspetta di vedere
dove conduce.
Leo salle scale, e passattraverso il cerchio luminoso.
L'accecante e rovente luce del sole scese su di lui; lui sgattaioldalla strada scoperta a
un vicino andito per ripararsi.
Dagli alti edifici torreggiami un taxi-jet si avventsu di lui, spiandolo. - Una corsa, signo-
re? Conviene stare al coperto: quasi mezzogiorno.
Ansante, quasi incapace di respirare, Leo disse: - S grazie. Portami alla P. P. Layouts -.
Entra fatica nel taxi, e subito cadde riverso sul sedile, ansimante, nella frescura garantita
dallo scudo antitermico.
Il taxi decoll Discese sulla pista d'atterraggio recintata della sede centrale della sua
compagnia. Non appena ebbe raggiunto l'anticamera del suo ufficio, disse alla signorina
Gleason: - Mi trovi Mayerson. Scopra perchnon ha fatto nulla per salvarmi.
- Salvarla ? - disse la signorina Gleason, costernata. - Che cos'successo, signor Bulero?
- Lo segunel suo ufficio. - Dov'stato e in che modo... ?
- Si occupi di scovare Mayerson -. Si sedette alla sua familiare scrivania, provando sollie-
vo per il fatto di essere tornato. 隹l diavolo Palmer Eldritchdisse tra s e allunguna
mano verso il cassetto della scrivania per prendere la sua pipa preferita in radica inglese e
una confezione da mezza libbra di tabacco Sail, un cavendish olandese.
Era occupato ad accendersi la pipa quando la porta si apre apparve Mayerson, con aria
servile e contrita.
- Be' ? - disse Leo e aspirenergicamente dalla pipa.

Barney disse: - Io... - Si voltverso la signorina Fugate, che era entrata dietro di lui; ge-
sticolando, torna voltarsi verso Leo e disse: - Comunque sei tornato.
- Certo che sono tornato. Mi sono costruito una scala per arrivare qui. C'una ragione
che spieghi perchnon hai fatto niente? Immagino di no. Ma come dici tu, non c'era biso-
gno di te. Ho cambiato idea riguardo a questa nuova sostanza, il Chew-Z, e a quello cui
assomiglia. sicuramente inferiore al Can-D. Non ho remore ad affermarlo. Si pusenz'al-
tro dire che si tratta di una banale esperienza allucinogena. Ora veniamo agli affari. El-
dritch ha venduto il Chew-Z all'ONU, sostenendo che esso produce un'autentica rein-
carnazione, la quale soddisfa le convinzioni religiose di pidella metdei membri con fun-
zioni esecutive dell'Assemblea Generale, oltre a quell'indiano fetente di Hepburn-Gilbert.
una truffa, perchil Chew-Z non produce quell'effetto. Ma l'aspetto peggiore del Chew-Z
la sua qualitsolipsistica. Con il Can-D si vive una vera esperienza interpersonale, nel sen-
so che le persone presenti nel rifugio sono... - Tacque per un attimo, irritato. - Che cosa
c' signorina Fugate? Che cosa sta fissando ?
Roni Fugate mormor - Mi scusi, signor Bulero, ma c'una creatura sotto la sua scriva-
nia.
Piegandosi, Leo sbircisotto la scrivania.
C'era qualcosa, infilato tra la base della scrivania e il pavimento, che lo guardava con
occhi verdi sbarrati.
- Vieni fuori di l- disse Leo. Poi, rivolto a Barney, aggiunse: - Prendi un bastone o una
scopa, qualcosa con cui stuzzicarlo.
Barney uscdall'ufficio.
- Dannazione, signorina Fugate - disse Leo, facendo dei rapidi tiri dalla pipa. - Odio pen-
sare a quello che c'lsotto. E a quello che significa -. Perchavrebbe potuto significare
che Eldritch, nei panni di Monica, la bambina, aveva ragione quando aveva detto 侮edrai
se mi importa. Aspetta di vedere dove conduce
La cosa sgattaiolfuori da sotto la scrivania, puntando verso la porta. Vi si infilsotto e
scomparve.
Era persino peggio dei gluck. Era riuscito a vederlo bene.
Leo disse: - Be', tutto. Mi dispiace, signorina Fugate, ma lei puanche far ritorno al
suo ufficio; non ha senso la nostra discussione su quali azioni intraprendere a proposito
dell'imminente comparsa del Chew-Z sul mercato. Perchnon sto parlando con nessuno:
sto semplicemente blaterando con me stesso -. Si sentdepresso. Eldritch lo teneva in pu-
gno, e anche la validit o almeno l'apparente validit dell'esperienza con il Chew-Z era
stata dimostrata: anche lui l'aveva scambiata per realt Solo l'essere maligno creato deli-
beratamente da Palmer Eldritch aveva svelato la verit
隹ltrimentisi rese conto 冠vrei potuto continuare all'infinito.
侮ivere per centinaia di anni, come aveva detto Eldritch, in questo surrogato di univer-
so.
青ristopens 俟ono fregato - Signorina Fugate - disse - per piacere non stia lim-
palata; torni nel suo ufficio -. Si alz andal sifone dell'acqua e si riempun bicchiere di
carta con acqua minerale. 雨ere acqua irreale con un corpo irrealedisse tra s Davanti a
una dipendente irreale. - Signorina Fugate - disse - lei davvero l'amante del signor Ma-
yerson?
- S signor Bulero - disse la signorina Fugate, annuendo. - Come le ho gidetto.
- E non vuole stare con me -. Scosse la testa. - Perchsono troppo vecchio e troppo e-
voluto. Lei sa, o meglio non sa, che dispongo quanto meno di un limitato potere, in questo
universo. Potrei rimodellare il mio corpo, ridiventare giovane -. 保ppurepens剌arti di-
ventare vecchia 俊i piacerebbe?si chiese. Bevve l'acqua, e buttil bicchiere nella pat-

tumiera; senza guardare la signorina Fugate, disse tra s 俊u hai la mia et signorina
Fugate. Anzi, sei pivecchia. Vediamo... hai circa novantadue anni, ora. Almeno, in questo
mondo. Sei invecchiata, qui... Il tempo per te scorre in fretta, perchmi hai respinto, e a
me non piace essere respinto. Anzidisse tra s則ai pidi cent'anni, avvizzita, priva di
forze, senza denti nocchi. Una cosa
Dietro di ssentun suono secco e gracchiante, come un rantolo. E una voce esitante e
acuta, come il grido di un uccello spaventato. - Oh, signor Bulero...
信o cambiato ideapensLeo. 俊u torni a essere com'eri, okay? Si volt e vide Roni
Fugate, o almeno una cosa che si trovava nel punto in cui prima c'era lei. Una ragnatela,
grigie striature di fungoidi avviluppate l'una sull'altra a formare una fragile colonna che on-
deggiava. .. vide la testa, sommersa fino alle guance, con gli occhi che erano macchie
morte di muco bianco, molliccio e inerte, che grondava lento viscide lacrime, occhi che
cercavano di richiamare l'attenzione, ma senza riuscirvi, perchnon sapevano dove lui si
trovasse.
- Torna a essere com'eri - disse Leo, rudemente, e chiuse gli occhi. - Avvertimi quando
tutto finito.
Passi. Di un uomo. Barney, di ritorno nell'ufficio. - Ges- disse Barney, e si arrest
Con gli occhi chiusi, Leo disse: - Non ancora tornata com'era ?
- Tornata? Dov'Roni? Che cos'questo? Leo aprgli occhi.
Non era Roni Fugate la cosa che aveva davanti, neppure una sua lontana parvenza; era
una pozzanghera. ma non di acqua. La pozzanghera era viva, e vi nuotavano grigi fram-
menti appuntiti e seghettati.
La densa e mobile materia della pozzanghera deborda poco a poco, poi tremole si ri-
trasse in s nel suo centro, i frammenti di materiale grigio si unirono, manifestando una
certa coerenza e assumendo la forma di una palla non precisamente sferica, in cima alla
quale fluttuavano filamenti di capelli annodati e intrecciati. Presero vagamente forma le
vuote cavitoculari; stava assumendo l'aspetto di un teschio, ma di una qualche forma di
vita di lda venire: il suo desiderio inconscio che lei sperimentasse l'evoluzione in tutti gli
aspetti piorribili aveva dato vita a questa mostruosit
La mandibola schioccava, aprendosi e chiudendosi come manovrata da perfidi fili nasco-
sti in profondit sguazzando qua e lnel fluido della pozzanghera, gracchi - Vedi, signor
Bulero, la ragazza non avrebbe vissuto cosa lungo. Non lo hai tenuto in considerazione -.
Senza ombra di dubbio, benchgiungesse flebile, non si trattava della voce di Roni Fuga-
te, bensdi quella di Monica, come se stesse tamburellando sull'estremitdi una corda in-
cerata. - L'hai resa ultracentenaria, ma lei vivrsolo settantnni. Quindi, restata morta
per trent'anni, solo che tu l'hai riportata in vita; questo che intendevi. E quel che peg-
gio... - La mandibola senza denti si dimene le cavitoculari deserte si spalancarono. - Si
evoluta non da viva, benssottoterra -. Il teschio smise di sibilare; poi, gradualmente, si
disintegr le sue parti tornarono a vagare, e quella parvenza di organizzazione si dissip
Dopo un po', Barney disse: - Portaci fuori di qui, Leo.
Leo disse: - Ehi, Palmer -. La sua voce uscincontrollata, infantile e impaurita. - Ehi, sai
una cosa? Mi arrendo, davvero.
Il tappeto dell'ufficio, sotto i suoi piedi, si decompose, riducendosi in poltiglia, e poi
sboccie, vivo, prese la forma di fibre verdi: Leo vide che stava trasformandosi in erba. Le
pareti franarono, crollarono polverizzate; il pulviscolo ricadeva silenzioso come cenere. E in
alto il cielo azzurro e freddo fece la sua comparsa, intatto.
Seduta sull'erba, con il bastone in grembo e la valigetta contenente il dottor Smile al suo
fianco, Monica disse: - Volevi che il signor Mayerson rimanesse? Non credo. L'ho fatto
scomparire insieme a tutto quello che avevi creato. Okay? - Gli sorrise.

- Okay - assentlui, con un filo di voce. Guardandosi intorno ora vedeva solo la distesa
di verde; persino la polvere di cui era composta la P. P. Layouts, l'ufficio e il suo contenuto
umano, era svanita, se si escludeva lo strato opaco rimastogli sulle mani e sui vestiti. Con
un riflesso, se lo scrolldi dosso.
Monica disse: - 促olvere siete, e polvere...
- Okay! - gridlui. - Ho capito, non c'bisogno che continui a martellarmi il cranio con
questa storia. Dunque era irreale, e allora? Insomma, uno a zero per te, Eldritch: tu puoi
fare tutto quello che vuoi, qui, e io non esisto, sono solo un fantasma -. Provodio nei
confronti di Palmer Eldritch e pens Se mai uscirdi qui, se riesco a sfuggirti, bastar-
do...
- Su, su - disse la ragazzina, facendo ballare gli occhi. - Non devi piusare quel linguag-
gio, davvero. Non te lo permetter Non ti dico neppure quello che ti farse continuerai,
ma tu mi conosci, signor Bulero. Giusto?
Leo disse: - Giusto -. Si allontandi alcuni passi, estrasse un fazzoletto e si deterse il
sudore sopra il labbro superiore, sul collo e nell'incavo al di sotto del pomo d'Adamo, do-
v'era cosdifficile radersi, la mattina. 非iopens冠iutami. Ti prego. Se lo farai, se riusci-
rai a penetrare in questo mondo, farqualsiasi cosa vorrai; adesso non ho paura, sto ma-
le. Finirper morire, anche se questo corpo solo un ectoplasma, una specie di fanta-
sma
Era piegato, stava male; vomitsull'erba. Dura lungo - cosgli parve - ma poi si ripre-
se: fu in grado di voltarsi e tornare lentamente dalla bambina seduta vicino alla valigetta.
- Condizioni - disse la bambina, seccamente. - Stabiliremo una chiara relazione d'affari
tra la mia compagnia e la tua. Noi abbiamo bisogno della vostra stupenda rete di satelliti
pubblicitari, del vostro sistema di trasporti con l'ultimo modello di astronavi interplanetarie
e delle vostre piantagioni estensive, Dio solo sa quanto, su Venere; noi vogliamo tutto, Bu-
lero. Coltiveremo il lichene dove ora voi coltivate il Can-D, lo trasporteremo con le stesse
astronavi, raggiungeremo i coloni per mezzo dei vostri soliti spacciatori ben addestrati ed
esperti, faremo pubblicitservendoci di professionisti come Allen e Charlotte Faine. Il Can-
D e il Chew-Z non si faranno concorrenza, perchci sarun solo prodotto, il Chew-Z: tu
stai per annunciare il tuo ritiro. Mi hai capito, Leo?
- Certo - disse Leo. - Ci sento.
- Lo farai ?
- Okay - disse Leo. E balzaddosso alla bambina.
Le mani di lui le si chiusero attorno al collo. Strinse. Lei lo fissin volto, irrigidita, le lab-
bra increspate, silenziosa, senza neppure cercare di lottare, di graffiarlo o di allontanarlo.
Lui continua stringere, cosa lungo che gli sembrche le mani si fossero saldate a lei,
fissate per sempre, come le radici nodose di qualche pianta antica, malata, ma ancora vi-
va.
Quando lascila presa, lei era morta. Il corpo si piegin avanti, poi si torse e cadde su
un fianco, finendo supino sull'erba. Nessuna traccia di sangue. Neppure un segno della lot-
ta, se non fosse stato per la gola livida, striata e rossonerastra.
Lui si alzin piedi, pensieroso: 雨e', gifatto? Se lui, o lei o qualsiasi cosa fosse, muore
qui, che cosa succede?
Ma il mondo simulato non scomparve. Si era aspettato che svanisse con lo svanire della
vita di lei - di Eldritch.
Perplesso, restimmobile, annusando l'aria, ascoltando un vento lontano. Nulla era
cambiato, se si escludeva il fatto che la ragazzina era morta. Perch Che cosa aveva mi-
nato le basi su cui aveva agito? Si era sbagliato, incredibilmente.
Chinandosi, accese il dottor Smile: - Spiegamelo tu -gli disse.

Obbediente, il dottor Smile dichiar con voce metallica: - Lui morto qui, signor Bulero.
Ma nella sua residenza sulla Luna...
- Okay - disse Leo rudemente. - Be', dimmi come posso andarmene da questo posto.
Come faccio a tornare sulla Luna, a... - Fece dei gesti. - Sai cosa voglio dire. Alla realt
- In questo momento - spiegil dottor Smile - Palmer Eldritch, benchnotevolmente ar-
rabbiato, le sta iniettando in vena una sostanza che annulla l'effetto della soluzione di
Chew-Z precedentemente somministratale; vi ritornertra breve -. Aggiunse: - In breve,
cioaddirittura all'istante, secondo lo scorrere del tempo in quel mondo. Quanto a que-
sto... - Soffocun risolino. - Potrebbe risultare pilungo.
- Quanto di pi?
- Oh, anni - disse il dottor Smile. - Ma, magari, anche meno. Giorni? Mesi? La cognizione
del tempo soggettiva, percivedremo quanto le sembrerlungo, non d'accordo ?
Sedendosi stancamente vicino al corpo della bambina, Leo sospir chinla testa, con il
mento contro il petto di lei, e si mise ad aspettare.
- Le terrcompagnia - disse il dottor Smile - se posso. Ma temo che senza la vivificante
presenza del signor Eldritch... - La sua voce, si accorse Leo, si era fatta flebile, e anche pi
lenta. - Nulla pureggere questo mondo - intondebolmente - tranne il signor Eldritch.
Perci mi dispiace...
La sua voce svandel tutto.
C'era solo silenzio. Persino il vento in lontananza era cessato.
侶uanto?si chiese Leo. E poi era curioso di scoprire se poteva, come in precedenza,
fare qualcosa.
Gesticolando alla maniera di un ispirato direttore d'orchestra, con le mani che si contor-
cevano, tentdi creare nell'aria davanti a sun taxi-jet.
Alla fine apparve un esile contorno. Incorporeo, incolore, quasi trasparente. Leo si alz
in piedi, si avvicine tentdi nuovo con tutte le sue forze. Per un attimo parve acquistare
colore e consistenza, e poi, all'improvviso, divenne immobile; come un guscio di chitina,
rigido e svuotato, ebbe un cedimento e andin frantumi. I frammenti, al massimo bidi-
mensionali, volarono via e turbinarono, rompendosi in pezzi ancora pipiccoli; lui fece die-
tro-front e se ne anddisgustato. 青he casinodisse tra s depresso.
Continua camminare, senza meta. Finch all'improvviso, non si accorse di qualcosa
nell'erba, qualcosa di morto; lo vide ldisteso e cautamente si avvicin 亟ccopens
俠'ultima conferma di quello che ho fatto
Diede un calcio al gluck morto con la punta della scarpa; la punta lo trapass e Leo si
ritrasse, inorridito.
Procedendo, le mani sprofondate nelle tasche, chiuse gli occhi e si rimise a pregare, ma
distrattamente questa volta: era solo un desiderio incoativo, e allora gli fu chiaro. 俠o uc-
cidernel mondo realedisse tra s 俏on solo qui, come ho fatto, ma anche nel modo ri-
portato dai giornali. Non per me, e neppure per salvare la P. P. Layouts e le vendite del
Can-D. Bensper...lui sapeva quel che intendeva. 促er tutti gli abitanti del sistema sola-
re. PerchPalmer Eldritch un invasore, e questa la fine che faremo tutti, a vagare,
come me, su una distesa di cose morte ridotte a nient'altro che frammenti casuali: ecco la
'reincarnazione' che ha promesso a Hepburn-Gilbert
Per un certo tempo continua vagare, poi, a tappe, tornsui suoi passi fino alla valiget-
ta che era stata il dottor Smile.
Qualcosa si piegsulla valigetta. Una figura umana, o quasi.
Vedendo Leo, si raddrizzimmediatamente; la sua testa calva produsse un luccichio,
quando Leo lo osserv sorpreso. Poi, la cosa spiccun balzo e scappvia.
Un proximiano.

Gli pareva, osservandolo mentre si allontanava, che cichiarisse la situazione. Palmer
Eldritch aveva popolato il suo paesaggio con cose come questa, ed era ancora attivamente
impegnato, anche dopo aver fatto ritorno al suo sistema d'origine. Questa cosa, che era
appena apparsa, stimoluna profondissima intuizione nella mente dell'uomo; e lo stesso
Palmer Eldritch ignorava forse di aver cospopolato il suo contesto allucinatorio: il proxi-
miano poteva benissimo essere una sorpresa anche per lui.
A meno che, naturalmente, quello non fosse il sistema di Proxima.
Forse sarebbe stata una buona idea quella di seguire il proximiano.
Si incamminin quella direzione e si trascinper un tempo che gli parve durare ore;
non vide nulla, solo l'erba sotto i suoi piedi e il piatto orizzonte. E allora finalmente una fi-
gura prese forma davanti a lui; vi si avvicine si trovimprovvisamente di fronte a un'a-
stronave parcheggiata. Si ferme la osservsbalordito. Non era un'astronave terrestre, e
neppure un'astronave di Proxima.
Semplicemente, non proveniva da nessuno dei due sistemi.
E neppure le due creature che vi gironzolavano attorno erano terrestri o proximiane:
non aveva mai visto forme di vita simili, prima di allora. Alte, slanciate, con gli arti simili a
giunchi e la buffa testa a uovo che, anche a quella distanza, pareva stranamente delicata.
俗na razza altamente evolutastabil前 perin qualche modo legata ai terrestri la so-
miglianza con questi ultimi era pimarcata che non con i proximiani.
Si diresse verso di loro, una mano alzata in segno di saluto.
Una delle due creature si volse verso di lui, lo vide, spalancgli occhi e diede di gomito
al suo compagno; i due lo fissarono, poi il primo disse: - Mio Dio, Alee, una delle vecchie
forme. Hai presente, i para-umani.
- Gi- assentl'altra creatura.
- Aspettate - disse Leo Bulero. - Voi parlate la lingua della Terra, l'inglese del XXI secolo,
percidovreste aver givisto un terrestre prima d'ora.
- Terrestre? - fece quello chiamato Alec. - Noi siamo terrestri. Che diavolo sei tu? Uno
scherzo di natura morto da secoli, ecco cosa sei. Be', magari non da secoli, ma comunque
da molto tempo.
- Dev'esserci ancora un'enclave abitata da queste creature, su questa luna - disse il pri-
mo. Poi, rivolto a Leo: - Quanti uomini primitivi ci sono con te ? Dai, amico, non ti faremo
del male. Ci sono delle donne? Potete riprodurvi ? - Rivolto al suo compagno, disse: -
Sembrano secoli. Cio devi tener presente che ci siamo evoluti nell'ordine di migliaia di
anni, di botto. Se non fosse per il dottor Denkmal, questi uomini primitivi sarebbero anco-
ra...
- Denkmal - disse Leo. Dunque era quello il risultato finale della Terapia E di Denkmal;
non erano molto avanti nel tempo, forse solo alcuni decenni. Percep come loro, un abisso
di un milione di anni, anche se, di fatto, si trattava di un'illusione; lui stesso, una volta
conclusa la terapia, avrebbe potuto assomigliare a loro. Solo che il rivestimento chitinoso
era sparito, e quello era stato uno dei primi caratteri dei tipi evoluti. - Io frequento la sua
clinica - disse ai due. - Una volta alla settimana. A Monaco. Mi sto evolvendo, su di me sta
funzionando -. Si avvicina loro e li studicon attenzione. - Dov'finito il rivestimento? -
chiese. - Per proteggervi dal sole...
- Ah, quel periodo di surriscaldamento fasullo finito - disse il tipo chiamato Alee, con
un gesto di derisione. - Erano i proximiani, in combutta con il rinnegato. Lo sai. O no?
- Palmer Eldritch - disse Leo.
- Gi- disse Alee, annuendo. - Ma l'abbiamo preso. Proprio qui su questa luna. Ora a-
dibita a sacrario... non per noi, ma per i proximiani; vengono qui di nascosto in adorazio-
ne. Ne hai visto qualcuno? Abbiamo il compito di arrestare tutti quelli che incontriamo:

questo territorio del sistema solare, appartiene all'ONU.
- Intorno a quale pianeta orbita questa luna ? - chiese Leo.
I due terrestri evoluti sogghignarono. - Alla Terra - disse Alec. - artificiale. Si chiama
Sigma 14-B, costruita anni fa. Non esisteva ai tuoi tempi ? Doveva esserci: davvero mol-
to vecchia.
- Credo di s- disse Leo. - Quindi, potete portarmi sulla Terra.
- Sicuro -. I due terrestri evoluti assentirono con un cenno. - In effetti, decolleremo tra
mezz'ora; ti ci porteremo... e con te tutta la tua trib Dicci solo dove.
- Sono solo - disse Leo, offeso - e comunque non saremmo certo una trib non venia-
mo dalla preistoria -. Si chiese come avesse fatto a giungere lin quell'epoca futura. O si
trattava forse di un'illusione, costruita dal grande allucinatore, Palmer Eldritch ? Perch
mai avrebbe dovuto ritenere che questo contesto fosse pireale di Monica, la bambina, o
dei gluck, o della P. P. Layouts sintetica in cui era stato... e che aveva visto crollare ? Que-
sto era il futuro immaginato da Palmer Eldritch, questi erano i meandri della sua mente
brillante e creativa, mentre attendeva, nella sua residenza sulla Luna, che svanissero gli
effetti dell'iniezione di Chew-Z in vena. Nient'altro.
Anzi, persino dal luogo in cui si trovava, riusciva a intravedere attraverso l'astronave
parcheggiata, la linea dell'orizzonte; l'astronave era leggermente trasparente, anzi, piutto-
sto incorporea. E poi c'erano i due terrestri evoluti: ondeggiavano in una lieve ma generale
distorsione che gli ricordava i giorni in cui era affetto da astigmatismo, prima di ricevere,
in seguito a un trapianto chirurgico, occhi completamente sani. I due non erano esatta-
mente a fuoco.
Allunguna mano verso il primo dei due terrestri. - Mi piacerebbe stringervi la mano -
disse. Anche Alec, il terrestre, tese la mano, sorridendo. La mano di Leo penetrin quella
di Alee, riemergendo dall'altra parte.
- Ehi - disse Alec, aggrottando le ciglia; immediatamente, a mo' di pistone, ritiril brac-
cio. - Che succede? - Rivolto al suo compagno, disse: - Questo tipo non reale; avremmo
dovuto sospettarlo. Lui .. com'che li chiamavano ? Uno di quelli che masticavano quella
diabolica droga che Eldritch aveva beccato nel sistema di Proxima. Un chooser ecco cos'
un fantasma -. GuardLeo di traverso.
- Davvero ? - disse Leo debolmente, accorgendosi che Alec aveva ragione. Il suo corpo
reale si trovava sulla Luna; lui non si trovava realmente in quel luogo.
Ma da che cosa erano stati creati i due terrestri evoluti ? Forse non erano frutto della
fertile mente di Eldritch; forse solo loro si trovavano realmente in quel luogo. Intanto,
quello chiamato Alec lo stava fissando.
- Sai - disse Alec al suo compagno - questo chooser ha un'aria familiare. Ho visto una
sua foto sui giornali. Sono sicuro -. Rivolto a Leo, disse: - Come ti chiami, chooser? - Il suo
sguardo si fece piduro, piintenso.
- Mi chiamo Leo Bulero - disse Leo.
I due terrestri evoluti sobbalzarono per la sorpresa. - Ehi - esclamAlec - ovvio che mi
sembrava di riconoscerlo. il tipo che ha ucciso Palmer Eldritch! - Rivolto a Leo, disse: -
Tu sei un eroe, amico. Scommetto che non lo sai, perchsei solo un semplice chooser,
giusto? E sei tornato a visitare questo posto perchstoricamente il...
- Non tornato - interloquil suo compagno. - Lui arriva dal passato.
- Puancora tornare indietro - disse Alec. - Questo una specie di secondo avvento per
lui, dopo aver vissuto nel suo tempo; ritornato... okay, posso dirlo ? - Rivolto a Leo, dis-
se: - Sei tornato in questo luogo perchin relazione con la morte di Palmer Eldritch -, Si
volte prese a correre in direzione dell'astronave parcheggiata. - Vado a riferirlo ai giorna-
li - grid - Forse riusciranno a farti una foto... Lo spettro del Sigma 14-B -. Gesticolava in

preda all'eccitazione. - Adesso sche i turisti vorranno venire a visitare questo posto. Ma
stai attento: anche il fantasma di Eldritch, il suo chooser, si farvedere da queste parti.
Per ripagarti di quello che hai fatto -. L'idea non sembrava rallegrarlo particolarmente.
Leo disse: - Eldritch giqui.
Alee si ferm poi tornindietro lentamente. - Davvero? - Prese a guardarsi intorno ner-
vosamente. - Dov' Nei paraggi?
- morto - disse Leo. - L'ho ucciso. L'ho strangolato -. Non provava alcuna emozione al
riguardo, solo stanchezza. Com'era possibile andar fieri dell'uccisione di una persona, spe-
cialmente di una bambina?
- Sono costretti a ripetere la stessa scena per l'eternit- disse Alee, impressionato e con
gli occhi sbarrati. Scosse la sua grande testa a uovo.
Leo disse: - Io non stavo ripetendo proprio niente. Questa era la prima volta -. Poi pen-
s 亟 non era neanche quella vera. Quella deve ancora venire
- Cio- disse Alec lentamente - vuoi dire che...
- Devo ancora farlo in realt- gracchiLeo. - Ma uno dei miei consulenti pre-mod mi ha
detto che non ci vorrmolto. Probabilmente -. Non era inevitabile, e lui non riusciva a di-
menticarsene. Anche Eldritch lo sapeva, e questo spiegava tutti gli sforzi da lui compiuti,
qui e ora: stava cercando, o almeno sperava, di sfuggire alla morte.
- Dai - disse Alec, rivolto a Leo - vieni a dare un'occhiata alla lapide che commemora l'e-
vento -. Lui e il suo compagno fecero strada; Leo, con riluttanza, li segu - I proximiani -
disse Alee, voltando la testa da un lato - cercano continuamente di... lo sai. Di disseccarla.
- Dissacrarla - lo corresse il suo compagno.
- Gi- disse Alec, annuendo. - In ogni caso, eccoci arrivati -. Si ferm
Davanti a loro si ergeva un'imitazione - pur sempre impressionante - di una colonna di
granito; su di essa era stata assicurata una targa di ottone, all'altezza degli occhi. Leo, pur
sentendo di commettere un errore, lesse la targa.
IN MEMORIAM. IN QUESTO LUOGO, NEL 2016 D.C., PALMER ELDRITCH, IL NEMICO
DEL SISTEMA SOLARE, FU UCCISO IN LEALE COMBATTIMENTO DAL TERRESTRE LEO BU-
LERO, PALADINO DEI NOSTRI NOVE PIANETI.
- Uhh - esclamLeo, impressionato suo malgrado. Rilesse la targa. E poi ancora una
volta. - Sarei curioso di sapere - disse, quasi rivolto a se stesso - se Palmer ha visto questa
cosa.
- Probabilmente s- disse Alec - se un chooser. La formula originale del Chew-Z cau-
sava quelle che il produttore, cioEldritch, chiamava 哀uggestioni temporali E quello che
ti sta succedendo ora: tu occupi un locus anche se sei morto da alcuni anni. Comunque,
immagino che ora tu sia morto -. Rivolto al compagno, disse: - Adesso Leo Bulero morto,
vero?
- Diavolo, sicuro - disse il compagno. - Da alcuni decenni.
- Anzi, credo di aver letto... - esordAlec, poi si interruppe e si mise a guardare oltre Le-
o; diede di gomito al compagno. Leo si voltper vedere che cosa fosse.
Un cane bianco, ispido, magrissimo e disgraziato, si stava avvicinando.
- tuo? - chiese Alee.
- No - disse Leo.
- Sembra il cane di un chooser - disse Alec. - Vedi? Si puvedere in trasparenza -. I tre
osservarono il cane che veniva verso di loro e poi li superava, diretto verso il monumento.
Alec raccolse un sasso e lo scaglicontro il cane; il sasso lo trapasse final di lnel-
l'erba. Era il cane di un chooser.

Mentre i tre lo osservavano, il cane si fermpresso il monumento, sembrfissare bre-
vemente la targa, e poi...
- Defecazione! - strillAlec, con il volto che gli si fece rosso di rabbia. Corse verso il ca-
ne, agitando le braccia, e cercdi prenderlo a calci; poi allungla maro verso la pistola la-
ser che portava alla cintura, ma mancla presa per l'agitazione.
- Dissacrazione - lo corresse il compagno.
Leo disse: - Palmer Eldritch -. Eldritch stava manifestando il suo disprezzo nei confron-
ti del monumento, la totale assenza di preoccupazione, da parte sua, riguardo al futuro.
Non sarebbe mai esistito quel monumento. Il cane trotterellvia, tranquillo, e i due terre-
stri evoluti imprecarono inutilmente mentre se ne andava.
- Sei sicuro che non sia il tuo cane ? - domandAlee, sospettoso. - A quanto ne so io tu
sei l'unico chooser, qui intorno -. SquadrLeo.
Leo inizia rispondere, a spiegar loro quello che era successo: era importante che ca-
pissero. E a quel punto, senza preavviso di alcun tipo, i due terrestri evoluti scomparvero;
la distesa erbosa, il monumento, il cane che si allontanava - l'intero panorama svapor
come se l'apparecchio con cui era stato proiettato, consolidato e alimentato si fosse spen-
to. Vide solo una bianca estensione vuota, un bagliore focalizzato, come se non ci fosse
alcuna diapositiva 3-D nel proiettore. 俠a lucepens剃he sottende l'intreccio di fenome-
ni da noi chiamato 'realt
A quel punto si trovseduto nella stanza spoglia nella residenza di Palmer Eldritch sulla
Luna, di fronte al tavolo su cui poggiava il congegno elettronico.
Il congegno, o l'aggeggio, o qualunque cosa fosse, disse: - S l'ho visto il monumento.
previsto nel 45 per cento circa dei futuri. Ha un po' meno della metdelle probabilit
quindi non sono particolarmente preoccupato. Un sigaro ? - Di nuovo, la macchina tese a
Leo un sigaro acceso.
- No - disse Leo.
- Ti lascerandare - disse il congegno - per un breve periodo, diciamo ventiquattr'ore.
Puoi tornare al tuo ufficetto, alla tua minuscola compagnia sulla Terra: quando sarai laggi
voglio che tu rifletta sulla situazione. Ora hai visto il Chew-Z in azione, e comprenderai che
il tuo prodotto antidiluviano, il Can-D, non puessergli neppure lontanamente paragonato.
Inoltre...
- Stronzate - disse Leo. - Il Can-D superiore.
- Be', pensaci su - disse l'aggeggio elettronico, fiducioso.
- D'accordo - disse Leo. Si alzin piedi, rigido. Era davvero stato sul satellite terrestre
artificiale Sigma 14-B ? Bisognava chiederlo a Felix Blau: gli esperti erano in grado di stabi-
lirlo. Era inutile preoccuparsene ora. Il problema immediato era abbastanza serio: non era
ancora riuscito a sottrarsi al controllo di Palmer Eldritch. Sarebbe riuscito a fuggire solo
quando - e se - Eldritch avesse deciso di rilasciarlo. Quella era una palese realt dura da
accettare.
- Vorrei farti notare - disse il congegno - che ho mostrato misericordia nei tuoi confronti,
Leo. Avrei potuto mettere... be', diciamo, un punto in fondo alla frase che compone la tua
breve vita. E in un qualsiasi momento. Percimi aspetto, insisto, che tu prenda molto se-
riamente in considerazione la possibilitdi comportarti allo stesso modo.
- L'ho gidetto: ci pensersu - rispose Leo. Era nervoso, come se avesse bevuto troppe
tazzine di caff e desiderava andarsene al pipresto; aprla porta della stanza e uscnel
corridoio.
Come fece per chiudere la porta dietro di s il congegno elettronico disse: - Se non ti
decidi a unirti a me, Leo, non avresitazioni. Ti uccider Devo farlo, per salvare me stes-
so. Capisci?

- Capisco - disse Leo, e si chiuse la porta alle spalle. 隹nch'io devo farlopens 非evo
ucciderti... o forse potremmo metterla gimeno esplicitamente, con una formula che si
usa per gli animali: devo mandarti in letargo.
亟 devo farlo non solo per salvare me stesso, bensper tutti gli abitanti del sistema, e
questa la gente su cui conto. Ad esempio, quei due soldati terrestri evoluti in cui mi sono
imbattuto presso il monumento. Devo farlo per loro, affinchabbiano qualcosa a cui fare
la guardia
Lentamente risalil corridoio. In fondo c'era il gruppo di omeogiornalisti; non se n'erano
ancora andati, navevano ancora potuto fare le loro interviste: praticamente era passato
pochissimo tempo. Dunque, su questo punto Palmer aveva ragione.
Unendosi ai giornalisti, Leo si rilasse si sentmolto meglio. Forse, a quel punto, se ne
sarebbe andato; forse Palmer Eldritch l'avrebbe davvero lasciato andare.
Avrebbe vissuto abbastanza da poter tornare al mondo, ad annusare, vedere, dissetarsi.
Ma in fondo lo sapeva bene. Eldritch non l'avrebbe mai lasciato andare; prima, era ne-
cessario che uno di loro venisse distrutto.
Sperava di non essere lui a soccombere. Ma ebbe il terribile presagio, nonostante il mo-
numento, che avrebbe potuto benissimo toccare a lui.

Sette
La porta dell'ufficio di Barney Mayerson, spalancata, rivelava un Leo Bulero piegato dalla
stanchezza, ancora sporco per il viaggio. - Non hai tentato di aiutarmi.
Dopo un po' Barney rispose: - vero -. Era inutile cercare di spiegare il motivo, non per-
chLeo non sarebbe riuscito a capirlo o a crederci, ma per la ragione in s Era assoluta-
mente inadeguata.
Leo disse: - Sei licenziato, Mayerson.
- Okay -. E pens 青omunque, sono vivo. Mentre se tossi andato in cerca di Leo ora
non lo sarei Con le dita intorpidite inizia raccogliere i suoi oggetti personali dalla scri-
vania, facendoli poi cadere in una valigia da rappresentante.
- Dov'la signorina Fugate? - domandLeo. - Prenderil tuo posto -. Si avvicina Bar-
ney e lo scrut - Perchnon sei venuto a recuperarmi? Dimmi qual la dannata ragione,
Barney.
- Ho guardato nel futuro. Il prezzo sarebbe stato troppo alto per me. La vita.
- Ma non era necessario che venissi tu di persona. La nostra una grande compagnia...
avresti potuto organizzare un commando, e dirigere le operazioni da qui. Giusto?
Era vero. Non ci aveva neppure pensato.
- Dunque - disse Leo - devi aver desiderato che mi capitasse una disgrazia. Non c'altra
interpretazione possibile. Forse inconsciamente. cos
- Immagino di s- ammise Barney. Perchdi sicuro lui non se n'era reso conto. Comun-
que, Leo aveva ragione: per quale altro motivo avrebbe dovuto sottrarsi alla responsabilit
di decidere che un commando armato, come aveva suggerito Felix Blau, partisse dalla P.
P. Layouts diretto sulla Luna ? Risultava cosovvio, ora. Cosevidente.
- Ho vissuto un'esperienza terribile - disse Leo - nel dominio di Palmer Eldritch. un
dannato mago, Barney. Ha fatto ogni genere di cosa con me, cose che tu e io non ci siamo
mai neppure sognati. Per esempio, si trasformato in una ragazzina, mi ha mostrato il fu-
turo, forse soltanto involontariamente, ha costruito un intero universo, in cui c'era anche
un orribile animale, il gluck, oltre a un'illusoria New York City, con te e Roni. Che casino -.
Scosse il capo, confuso. - Dove andrai?
- C'un solo posto dove io possa andare.
- E quale sarebbe ? - Leo gli diede un'occhiata apprensiva.
- C'solo un'altra persona a cui potrebbe servire il mio talento pre-mod.
- Allora sarai mio nemico!
- Lo sono gi Per quanto ti riguarda -. E aveva intenzione di considerare corretto il giu-
dizio di Leo, l'interpretazione data da Leo della sua mancanza di iniziativa.
- Uccideranche te allora - disse Leo. - insieme a quel mago balordo, il cosiddetto Pal-
mer Eldritch.
- Perch剃osiddetto - Barney alzrapidamente lo sguardo e smise di impacchettare
le sue cose.
- Perchsono sempre piconvinto che non si tratta di un essere umano. Non sono mai
riuscito a mettergli gli occhi addosso, se non sotto l'effetto del Chew-Z; altrimenti, si
sempre rivolto a me attraverso un'estensione elettronica.
- Interessante - disse Barney.
- Vero? E tu sei coscorrotto che andresti a chiedere lavoro alla sua ditta. Anche se ma-
gari lui potrebbe essere un proximiano imparruccato o peggio, qualche dannata cosa che
penetrata nella sua astronave, all'andata o al ritorno, nelle profonditdello spazio, lo ha
divorato e ha preso il suo posto. Se avessi visto i gluck...

- E allora, Cristo - disse Barney - non costringermi a farlo. Tienimi qui.
- Non posso, dopo che hai mancato di lealtnei miei confronti -. Leo distolse lo sguardo,
e deglut - Vorrei non provare risentimento per te, in questo modo freddo e razionale,
ma... - Serri pugni, senza scopo. - stato orribile: mi ha praticamente distrutto. Poi ho
incontrato due terrestri evoluti, ed andata meglio. FinchPalmer Eldritch non apparso
sotto forma di cane e ha pisciato sul monumento -. Fece una smorfia di odio. - Devo am-
mettere che ha dimostrato con estrema chiarezza la sua opinione: non c'era modo di equi-
vocare il suo disprezzo.
Aggiunse, quasi rivolto a se stesso: - persuaso della propria vittoria, crede di non aver
nulla da temere, anche dopo aver visto quella targa.
- Augurami buona fortuna - disse Barney. Tese la mano; si diedero una rapida e rituale
stretta, e poi Barney se ne anddall'ufficio, oltrepassla scrivania della sua segretaria e
imboccil corridoio centrale. Si sentiva svuotato e poi riempito di un inutile e volgare ma-
teriale di scarto, come di paglia. Nient'altro.
Mentre aspettava l'ascensore, sopraggiunse Roni Fugate, senza fiato; il suo bel viso era
animato da una certa preoccupazione. - Barney... ti ha licenziato?
Lui annu
- Oh, caro - disse lei. - E adesso?
- Adesso - fece lui - passerdall'altra parte. O la va o la spacca.
- Ma come faremo a stare insieme, se io lavoro per Leo e tu...
- Non ne ho la minima idea - disse Barney. L'ascensore a regolazione automatica era ar-
rivato, e Barney vi entr - Ci vediamo - disse, e premette il bottone; le porte si chiusero,
escludendo Roni dal suo campo visivo. 青i vedremo in quello che i neocristiani chiamano
infernopens 俏on prima, probabilmente. A meno che questo non sia gil'inferno, e
potrebbe benissimo esserlo
Emerse dalla P. P. Layouts al livello della strada, e rimase sotto lo scudo protettivo anti-
termico, in cerca delle insegne di un taxi.
Quando un taxi si ferme lui si mosse per raggiungerlo, una voce affannata lo chiam
dall'ingresso dell'edificio. - Barney, aspetta.
- Sei fuori di te - le disse. - Torna dentro. Non sprecare la tua promettente e brillante
carriera insieme a quello che rimasto della mia.
Roni disse: - Stavamo per metterci a lavorare insieme, ricordi? Per tradire Leo, avevo
detto. Perchora non possiamo continuare a collaborare ?
- tutto cambiato. Per colpa della mia maledetta e perversa abulia e incapacit o co-
munque si voglia chiamarla, di andare sulla Luna in soccorso di Leo -. Provava verso se
stesso una sensazione diversa, ora, e non riusciva pia vedersi nella stessa luce ultracom-
prensiva. - Cristo, tu non vuoi pistare con me - disse alla ragazza. - Un giorno ti troverai
in difficolt avrai bisogno del mio aiuto, e io fara te la stessa cosa che ho fatto a Leo: ti
lasceraffondare senza muovere un dito.
- Ma la tua vita era in...
- Lo sempre - fece notare lui. - Qualsiasi cosa si faccia. Fa parte della commedia che
siamo costretti a recitare -. Non era una giustificazione, almeno non ai suoi stessi occhi.
Salsul taxi, diede meccanicamente l'indirizzo del proprio appartamento e si lasciandare
contro lo schienale, mentre il taxi si alzava nell'infuocato cielo di mezzogiorno. A terra sot-
to il riparo antitermico, Roni Fugate lo guardandar via, mettendo una mano tra i propri
occhi e il sole. Senza dubbio, con la speranza che lui cambiasse idea e tornasse indietro.
Ma cosnon fu.
青i vuole un bel po' di coraggiopenslui 厚er guardarsi in faccia e dire onestamente:
'Sono marcio, ho fatto del male e lo farancora. Non stato un caso: frutto del mio ve-

ro, autentico io'
Il taxi iniziad abbassarsi. Mise una mano in tasca per prendere il portafogli e allora vi-
de con sconcerto che quello non era il suo condominio; nel panico, tentdi capire dove si
trovasse. Poi realizz Era il Conapt 492. Aveva dato al taxi l'indirizzo di Emily.
Che botta! Un ritorno al passato. Quando le cose avevano senso. Pens 侶uando avevo
la mia carriera, sapevo quel che volevo dalla vita, sapevo persino, nel profondo, quello che
ero pronto ad abbandonare, a combattere, a sacrificare... e perch Ma adesso...
Ora aveva sacrificato la carriera, per salvarsi la vita... o almeno cosera parso sul mo-
mento. E nello stesso modo, in precedenza, aveva sacrificato Emily per salvarsi la vita; era
semplice. Nulla poteva essere pichiaro. Non era un obiettivo idealistico, nl'antica e no-
bile vocazione puritana, calvinista. Era solo l'istinto che abita e guida tutti i platelminti che
strisciano sulla terra. 青risto! pens 青he cosa ho fatto? Ho anteposto me stesso prima
a Emily e ora a Leo. Che razza di uomo sono? E sono stato onesto a dire a Roni che la
prossima sarebbe stata lei. Sarebbe stato inevitabile.
亭orse Emily puaiutarmidisse tra s 亭orse per questo che mi trovo qui. Lei
sempre stata sensibile a questo tipo di cose: vedeva attraverso le illusioni autogiustificato-
rie che erigevo per nascondere la mia realtinteriore. E questo, ovviamente, accresceva la
mia ansia di liberarmi di lei. Anzi, quella ragione da sola era sufficiente, per una persona
come me. Ma... forse ora sono pipreparato a resisterle
Poco dopo giunse alla porta di Emily, e suonil campanello.
俟e lei pensa che io debba entrare nello staff di Palmer Eldritch, allora lo far羃 disse tra
s 隹ltrimenti no. Ma lei e suo marito lavorano giper Eldritch: come potranno, onesta-
mente, cercare di dissuadermi? Dunque, era gitutto deciso in anticipo. E forse lo sapevo
anche
La porta si apr In un camice azzurro con macchie di argilla, alcune fresche altre secche,
Emily lo fisscon gli occhi spalancati, attonita.
- Ciao - disse lui. - Leo mi ha licenziato -. Attese, ma lei non disse nulla. - Posso entrare?
- chiese.
- S-. Lo condusse all'interno dell'appartamento; al centro del soggiorno, la sua familiare
ruota da vasai occupava, come al solito, un notevole spazio. - Stavo modellando un vaso.
bello vederti, Barney. Se vuoi una tazza di caffdovrai...
- Sono venuto qui per chiederti un consiglio - disse. - Ma ora ho deciso, e non pine-
cessario -. Passeggifino alla finestra, mise gila sua ingombrante valigia da rappresen-
tante e guardfuori.
- Ti dispiace se vado avanti a lavorare ? Ho in mente una buona idea, almeno cosmi
sembrata al momento -. Si strofinla fronte, poi si massaggigli occhi. - Ora non so... e
poi mi sento stanca. Mi piacerebbe sapere se ha a che fare con la Terapia E.
- Ti stai sottoponendo alla terapia evolutiva? - Si girdi scatto per scrutarla: era cambia-
ta fisicamente?
Gli sembrava - ma forse era perchnon la vedeva da troppo tempo - che i suoi tratti si
fossero induriti. 俠'et鉬 pens 俑a...
- E come procede? - chiese lui.
- Be', ho appena fatto una seduta. Ma sai... mi sento la mente cosconfusa. Mi sembra
di non riuscire a pensare con coerenza: tutte le idee mi si aggrovigliano.
- Penso che dovresti piantarla con quella terapia. Anche se cosin voga, anche se la
fanno tutte le persone che contano.
- Forse hai ragione. Ma loro sembrano cossoddisfatti. Richard e il dottor Denkmal -.
Dondolla testa, una vecchia e familiare reazione. - Loro dovrebbero saperlo, no?
- Nessuno lo sa, non esistono dati. Piantala. Ti fai sempre mettere i piedi in testa da tutti

-. Cercdi assumere un tono imperioso; aveva adottato quel tono innumerevoli volte, con
lei, negli anni in cui erano stati insieme, e in genere funzionava. Ma non sempre.
E questa, si rese conto, era una di quelle volte; aveva quello sguardo cosostinato, di ri-
fiuto della propria abituale passivit - Penso che dipenda da me - disse in uno slancio di
orgoglio. - E intendo continuare.
Si strinse nelle spalle e si mise a gironzolare per l'appartamento. Non aveva alcun potere
su di lei, ngliene importava. Ma era vero? Davvero non gli importava? Nella sua mente
affiorun'immagine di Emily, vittima della de-evoluzione... che, allo stesso tempo, cercava
di lavorare ai suoi vasi, di essere creativa. Era buffo... e tremendo.
- Ascolta - disse, in tono rude. - Se quel tipo davvero ti ama... - Ma te l'ho detto - fece
Emily. - una mia decisione -. Tornalla sua ruota; stava per mettersi a modellare un va-
so alto e grande, e lui si avvicinper osservarlo meglio. 雨ellodecise. 亟 tuttavia... fami-
liare. Non ne aveva gifatto uno cos Per non disse nulla; si limita studiarlo. - Che
cos'hai intenzione di fare ? - chiese Emily. - Per chi potresti lavorare? - Sembrava affettuo-
sa, e questo gli fece ricordare come, di recente, lui avesse bloccato l'acquisto dei suoi vasi
da parte della P. P. Layouts. Sarebbe stato facile, per lei, nutrire un forte risentimento nei
suoi confronti, ma era tipico di lei non farlo. E ovviamente lei sapeva che era stato lui a dir
di no a Richard.
Barney disse: - Il mio futuro potrebbe essere gideciso. Ho ricevuto la chiamata alle
armi.
- Oh, no. Tu su Marte. Non riesco a immaginarmelo.
- Potrmasticare il Can-D - disse. - Solo che... -侵nvece di avere un progetto di Perky
Patpens匍agari avrun progetto di Emily. E nella mia fantasia tornera trascorrere il
mio tempo con te, a condurre la vita cui io, deliberatamente, stupidamente, ho voltato le
spalle. L'unico periodo veramente bello della mia vita: ero felice davvero. Ma ovviamente
non me ne rendevo conto, perchnon avevo un termine di paragone... al contrario di a-
desso - Non che magari ti piacerebbe venire con me? - disse.
Lo fisse lui ricambilo sguardo, entrambi zitturbati3 da ciche lui aveva proposto.
- Dico sul serio - fece lui.
- Quando l'hai deciso ?
- Non ha importanza quando l'ho deciso - disse. - L'importante che io lo senta.
- Importa anche quello che io sento - disse Emily, calma; riprese a modellare il vaso. -
Inoltre sono felicemente sposata con Richard. Ce la passiamo proprio alla grande -. La sua
faccia era distesa; non c'era dubbio che fosse totalmente convinta di quel che aveva detto.
Era perduto, rovinato, abbandonato nel vuoto che lui stesso si era creato intorno. E se lo
meritava. Lo sapevano entrambi, senza che nessuno dei due lo dicesse.
- Credo che andr- disse lui.
Neanche a questo Emily rispose. Si limitad annuire.
- Spero in Dio - disse lui - che tu non stia devolvendo. Anche se credo di s Lo vedo dal-
la tua espressione, ad esempio. Guardati allo specchio -. Detto questo, se ne and la por-
ta gli si richiuse alle spalle. Immediatamente rimpianse di aver parlato a quel modo, e per
avrebbe potuto essere una bella cosa... 俠e potrebbe servirepens 促erchio me ne
sono accorto. E non voglio che succeda; nessuno vuole. Neppure quel fesso di suo marito,
che lei preferisce a me... per motivi che non saprmai, tranne forse che il matrimonio con
lui sembra voluto dal destino. Lei destinata a vivere con Richard Hnatt, destinata a non
essere pimia moglie: non si puinvertire il corso del tempo.
客 possibile se si mastica il Can-Dpens保 quel nuovo prodotto, il Chew-Z. Tutti i co-
3 In inglese, dumfounded (N.d.T.).

loni lo fanno. Sulla Terra non si trova, ma su Marte, Venere, Ganimede e in ogni altra co-
lonia di frontiera, s
亟 se viene a mancare ogni altra cosa, c'quello
E forse era givenuta a mancare. Perch..
In ultima analisi, non poteva andare da Palmer Eldritch dopo quello che costui aveva fat-
to - o cercato di fare - a Leo. Si rese conto di cimentre era all'esterno che aspettava un
taxi. Davanti a lui le strade luccicavano nel meriggio, e Barney pens 俑agari faccio due
passi lfuori. Chi potrebbe trovarmi prima che io sia morto? Nessuno, probabilmente. Sa-
rebbe un buon modo come un altro per...
非unque, ecco la fine della mia ultima speranza di impiego. Leo sarebbe divertito se sa-
pesse che ho rinunciato all'occasione. Ne sarebbe sorpreso e forse anche compiaciuto.
俏on foss'altro che per questodecise 剃hiamerEldritch, gli chiederse disposto a
darmi un lavoro
Trovuna cabina videofonica e ottenne di parlare con la residenza di Eldritch sulla Luna.
- Sono Barney Mayerson - spieg - Prima ero il massimo consulente pre-mod di Leo Bu-
lero: di fatto ero il suo vice alla P. P. Layouts.
L'addetto al personale di Eldritch aggrottle ciglia e disse: - Be' ? E che cosa desidera ?
- Mi piacerebbe lavorare per voi.
- Non abbiamo bisogno di consulenti pre-mod. Mi dispiace.
- Non potrebbe chiedere al signor Eldritch?
- Il signor Eldritch si giespresso al riguardo. Barney riattacc Uscdalla cabina vi-
deofonica. Non era sorpreso, a dire il vero.
俟e avessero detto: 'Venga sulla Luna per un colloquio' ci sarei andato ? Si. Sarei anda-
to, ma a un certo punto avrei mollato. Una volta appurato che mi avrebbero dato il lavo-
ro
Tornalla cabina videofonica e chiaml'ufficio ONU per l'arruolamento selettivo. - Sono
Barney Mayerson -, Diede il numero del suo codice di identificazione ufficiale. - Ho ricevuto
la chiamata l'altroieri. Vorrei saltare le formalite arruolarmi subito. Sono ansioso di emi-
grare.
- L'esame fisico non puessere evitato - lo informil burocrate ONU. - E neppure il test
psicologico. Pucomunque presentarsi in qualsiasi momento, anche adesso, se vuole, e
farli entrambi.
- Okay - disse. - D'accordo.
- E dato che lei si arruola volontariamente, signor Mayerson, ha il diritto di scegliere...
- Qualsiasi pianeta o luna mi va bene - disse. Riagganci uscdalla cabina, trovun taxi
e comunicl'indirizzo dell'ufficio per l'arruolamento selettivo pivicino al suo condominio.
Mentre il taxi ronzava sopra il centro di New York, un altro taxi si levin volo e sfrecci
accanto al primo, facendo oscillare gli alettoni laterali per segnalare qualcosa.
- Stanno cercando di mettersi in contatto con noi - lo informil circuito automatico del
suo taxi. - Desidera rispondere ?
- No - disse Barney. - Accelera -. Ma poi cambiidea. - Puoi chiedere chi sono ?
- Per radio, forse -. Il taxi restmuto per un attimo e poi dichiar - Affermano di avere
un messaggio per lei da parte di Palmer Eldritch; vuole dirle che accetterla sua domanda
di impiego, e affinchlei non...
- Ripeti - disse Barney.
- Il signor Palmer Eldritch, di cui sono rappresentanti, la assumercome da sua prece-
dente richiesta. Sebbene sia loro regola generale...
- Mi faccia parlare con loro - disse Barney. Gli fu passato un microfono.
- Chi parla ? - disse Barney.

Una voce maschile sconosciuta disse: - Sono Icholtz. Della Chew-Z Manufacturers di
Boston. Non possiamo atterrare e discutere la questione del suo impiego nella nostra dit-
ta?
- Sto andando all'ufficio di leva. Per partire volontario.
- Non c'nulla di scritto, vero ? Lei non ha ancora firmato.
- No.
- Bene. C'ancora tempo.
Barney disse: - Ma su Marte potrmasticare il Can-D.
- Perchvuole farlo, santo Dio ?
- Perchpotrstare di nuovo con Emily.
- Chi Emily ?
- La mia ex moglie. Che ho cacciato di casa perchera rimasta incinta. Ora mi rendo
conto che quello stato l'unico periodo felice della mia vita. Anzi, ora la amo piche mai:
invece di passarmi aumentato.
- Guardi - disse Icholtz. - Possiamo fornirle tutto il Chew-Z che desidera, che molto
meglio: puvivere per sempre in un eterno, immutabile e perfetto presente con la sua ex
moglie. Quindi, non c'problema.
- Ma magari io non voglio lavorare per Palmer Eldritch.
- stato lei a fare domanda.
- Ho dei dubbi - disse Barney. - Molto seri. Le farsapere: non mi chiami, la chiamer
io. Se non mi arruolo -. Restituil microfono al taxi. - Ecco, grazie.
- da patrioti arruolarsi - disse il taxi.
- Pensa agli affari tuoi - disse Barney.
- Penso che lei stia facendo la cosa giusta - disse peril taxi.
- Se solo fossi andato sul satellite Sigma 14-B a salvare Leo - disse. - O era la Luna ?
Ovunque fosse, adesso non riesco neppure a ricordarmene. Sembra tutto una specie di
sogno distorto. Comunque, se lo avessi fatto, starei ancora lavorando per lui e tutto an-
drebbe bene.
- Tutti commettiamo errori - disse il taxi, pietoso.
- Ma alcuni di noi - disse Barney - ne compiono di fatali -. 促rima di tutto, nei confronti
delle persone che amano, la moglie e i figli, e poi nei confronti del loro principaledisse
tra s
Il taxi continua ronzare.
亟 poidisse tra s南e commettono anche un altro. Che riguarda la loro vita intera, e li
compendia tutti. Accettare di lavorare con Palmer Eldritch o arruolarsi? Quale che sia la
scelta, una cosa certa: sarsbagliata
Un'ora pitardi era gistato sottoposto al test fisico; lo aveva superato, e quindi il test
psicologico gli fu fatto da una cosa non troppo diversa dal dottor Smile.
Superanche quello.
Come stordito, prestgiuramento (亮iuro di considerare la Terra madre e guida ecc,
dopodich con un volantino di informazioni tipo 隹uguri! fu rispedito al suo apparta-
mento a fare i bagagli. Mancavano ventiquattr'ore alla partenza dell'astronave per... do-
vunque avessero deciso di mandarlo. Non ne avevano ancora fatto parola. 俠a notifica
della destinazionesuppose 厚robabilmente esordircon la formula 'ambarabcic駥oc
O almeno avrebbe dovuto, tenendo conto delle possibilitesistenti.
亟cco fattodisse tra s provando ogni tipo di emozione: felicit sollievo, terrore, e in-
fine malinconia, unita a un opprimente senso di sconfitta. 青omunquepens mentre
tornava al suo appartamento 哀empre meglio che uscire sotto il sole di mezzogiorno e di-

ventare, come dicono, 'un cane pazzo o un inglese' O no?
Comunque, era un modo pilento. Ci voleva pitempo per morire cos magari anche
cinquant'anni, e questo lo attraeva di pi Ma il perchnon lo sapeva.
促er羃 riflette 厚osso sempre decidere di accelerare i tempi. Nelle colonie ci sono sicu-
ramente tante occasioni quante ce ne sono sulla Terra, forse anche di pi欞.
Mentre faceva i bagagli, per l'ultima volta tra le mura del suo amato e sudato apparta-
mento, suonil videofono.
- Signor Bayerson... - Una ragazza, ufficiale di grado inferiore di qualche dipartimento di
sottufficiali dell'apparato di colonizzazione ONU. Sorrideva.
- Mayerson.
- S L'ho chiamata per comunicarle la sua destinazione, e lei fortunato signor Mayer-
son: andrnella fertile regione di Marte nota con il nome di Fineburg Crescent. So che le
piacer lass Be', allora addio, signore, e buona fortuna -. Continua sorridere, almeno
fino a quando lui non ne fece sparire l'immagine. Era il sorriso di una che non stava par-
tendo.
- Buona fortuna anche a lei - disse.
Fineburg Crescent. Ne aveva sentito parlare; in effetti, era relativamente fertile. E co-
munque, i coloni, lass avevano degli orti: non era, come altre regioni, una distesa incolta
di cristalli di metano ghiacciato e di gas che precipitavano sotto forma di violente e inin-
terrotte tempeste, un anno dopo l'altro. Che ci si creda o meno, lui avrebbe potuto salire
in superficie, ogni tanto, uscire dal suo rifugio.
In un angolo nel soggiorno del suo appartamento c'era la valigetta contenente il dottor
Smile; l'accese e disse: - Dottore, farai fatica a credere a quello che sto per dirti, ma non
ho pibisogno dei tuoi servigi. Addio e buona fortuna, come ha detto la ragazza che non
sarebbe partita -. A mo' di spiegazione, aggiunse: - Mi sono arruolato volontario.
- Cdryxxxxx - strillil dottor Smile, a causa di un errore di calcolo ginei sotterranei del
condominio. -Ma per un tipo come lei... praticamente impossibile. Qual la ragione, si-
gnor Mayerson?
- Pulsione di morte - disse; e spense lo psichiatra; riprese a fare i bagagli in silenzio.
非iopens 亟 fino a poco fa Roni e io eravamo la fare i nostri piani; stavamo per liqui-
dare Leo in grande stile e passare dalla parte di Eldritch, sollevando un enorme polverone.
Che fine ha fatto tutto questo ? Te lo dico io che fine ha fattodisse tra s 俠eo ha agito
pirapidamente.
亟 ora Roni mi ha sostituito. Proprio quello che voleva Pici pensava e pisi arrab-
biava, in un modo un po' confuso. Ma non c'era pinulla che potesse fare, a questo ri-
guardo; almeno, non in questo mondo. Magari masticando il Can-D o il Chew-Z avrebbe
potuto traslarsi in un universo in cui...
Bussarono alla porta.
- Ciao - disse Leo. - Posso accomodarmi? - Entrnell'appartamento, asciugandosi l'im-
mensa fronte con un fazzoletto piegato. - Giornata torrida. Ho guardato sul giornale ed
salita di sei decimi di...
- Se sei venuto per offrirmi di tornare al mio lavoro - disse Barney, smettendo di fare i
bagagli - troppo tardi, perchmi sono arruolato. Parto domani per Fineburg Crescent -.
Sarebbe stata la beffa conclusiva, se Leo avesse voluto far pace, il giro finale della cieca
ruota del creato.
- Non sto per offrirti di tornare al tuo lavoro. E so che sei stato coscritto: ho i miei in-
formatori all'arruolamento selettivo, e poi mi ha avvertito il dottor Smile. Lo pagavo, tu
questo non lo sai, ovviamente, perchmi tenesse al corrente sui progressi nell'aumento
del tuo stress.

- Che cosa vuoi, allora ?
Leo disse: - Voglio che tu faccia un lavoro con Felix Blau. tutto sistemato.
- Trascorreril resto della mia vita a Fineburg Crescent. Non lo capisci? - disse Barney.
- Rilassati. Sto cercando di cavare il possibile da una situazione pessima, e ti converreb-
be fare come me. Abbiamo agito entrambi troppo avventatamente, io nel licenziarti, tu nel
consegnarti al draculesco ufficio per l'arruolamento selettivo. Barney, penso di sapere co-
me mettere in trappola Palmer Eldritch. Ne ho parlato con Blau e l'idea gli piace. Tu devi
fingerti un colono... - Leo si corresse. - O meglio andare avanti a vivere la tua normale vita
da colono, diventare uno del gruppo. Dunque, uno di questi giorni, probabilmente la pros-
sima settimana, Eldritch iniziera spacciare Chew-Z nella tua zona. Potrebbero contattarti
anche subito, o almeno questa la nostra speranza. Ci contiamo.
Barney si alzin piedi. - E io dovrei affrettarmi a comprare.
- Esatto.
- Perch
- Sporgerai denuncia all'ONU, ti aiuteranno i ragazzi del nostro ufficio legale. Dichiarerai
che quella maledetta schifosa merda sacrilega ha prodotto su di te effetti collaterali alta-
mente tossici, non importa quali, per il momento. Ti trasformeremo in un caso esemplare,
e costringeremo l'ONU a bandire il Chew-Z in quanto nocivo e pericoloso... Impediremo
che arrivi sulla Terra. In effetti, l'ideale: tu che lasci il lavoro alla P. P. e ti arruoli; non
avrebbe potuto succedere in un momento migliore.
Barney scosse il capo.
- Che cosa significa? - disse Leo.
- Non ci sto.
- Perch
Barney si strinse nelle spalle. In effetti non lo sapeva. - Dopo averti mollato a quel mo-
do...
- Ti sei fatto prendere dal panico. Non sapevi quello che facevi. Avrei dovuto dire al dot-
tor Smile di contattare il capo del servizio di vigilanza della nostra compagnia, John Seltzei.
D'accordo, hai fatto un errore. acqua passata.
- No - disse Barney E pens 促er via di quello che ho imparato su me stesso da questa
storia: non posso dimenticarlo. Certe intuizioni procedono solo in un senso: finiscono dritte
al cuore. E sono avvelenate
- Non tormentarti, Cristo. Voglio dire, malsano. Hai ancora tutta la vita davanti, anche
se a Fineburg Crescent; insomma, probabilmente saresti stato arruolato comunque. Giu-
sto? Sei d'accordo? - In preda all'agitazione, Leo camminava avanti e indietro per
il soggiorno. - Che casino. Va bene, non aiutarci: lascia che Eldritch e quei proximiani
facciano quello che credono, che si impadroniscano del sistema solare o, peggio, dell'inte-
ro universo, a cominciare da noi -. Si ferme lancia Barney un'occhiata torva.
- Lascia... che ci pensi su.
- Aspetta di provare il Chew-Z. Vedrai. Ci contaminertutti, dal profondo alla superficie:
l'alienazione totale -. Ansimante per lo sforzo, Leo si interruppe per tossire con violenza.
- Troppi sigari - disse, con voce fioca. - Cristo -. GuardBarney. - Il tipo mi ha dato un
giorno, lo sai? convinto che io scendera patti, e in caso contrario... - Fece schioccare le
dita.
- Non raggiungerMarte cospresto - disse Barney. - Figurati se riesco a procurarmi un
ciocco di Chew-Z da un pusher.
- Lo so -. La voce di Leo era dura. - Ma non riuscira distruggermi cospresto; gli ci
vorranno settimane, forse addirittura mesi. E prima di allora noi porteremo in tribunale
qualcuno che possa dimostrare di aver subito dei danni. Mi rendo conto che non ti sem-

brergranch ma...
Barney disse: - Contattami quando sarsu Marte al mio rifugio.
- Lo far Lo far - E poi, quasi a se stesso: - E questo darun senso alla tua vita.
- Cosa?
- Niente, Barney.
- Spiegati.
Leo si strinse nelle spalle. - Diavolo, so in che pasticcio ti trovi. Roni ti ha soffiato il po-
sto, avevi ragione. E io ti ho fatto pedinare; so che sei andato dritto come un fuso dalla
tua ex. L'ami ancora e lei non vuole venir via con te, vero ? Ti conosco meglio di quanto tu
non conosca te stesso. Conosco l'esatto motivo per cui non ti sei fatto vedere per liberarmi
quando Palmer mi teneva prigioniero: per tutta la vita ti sei preparato a prendere il mio
posto, e ora che questo proposito fallito, devi ricominciare daccapo con qualcos'altro.
un peccato, ma stata colpa tua, hai voluto fare il passo pilungo della gamba. Guarda,
non ho intenzione di farmi da parte, non l'ho mai avuta. Tu sei bravo, ma non come diri-
gente; solo come pre-mod. Sei troppo meschino. Pensa soltanto al modo in cui hai ri-
fiutato quei vasi da Richard Hnatt. Ti sei tradito da solo, Barney. Mi dispiace.
- Okay - disse infine Barney. - Puessere che tu abbia ragione.
- Be', coshai imparato molte cose su te stesso. E ora puoi ricominciare daccapo, a Fi-
neburg Crescent -. Leo gli diede una pacca sulla spalla. - Diventa leader del tuo rifugio,
rendilo fecondo, produttivo, insomma fa' quello che si fa in un rifugio. E farai la spia per
Felix Blau; il massimo.
Barney disse: - Avrei potuto passare dalla parte di Eldritch.
- Gi ma non l'hai fatto. Che importanza ha quello che avresti potuto fare ?
- Credi che io abbia fatto la cosa giusta ad arruolarmi volontario ?
Leo rispose, calmo: - Amico, che accidenti d'altro avresti potuto fare ?
Non esisteva risposta a quella domanda. E lo sapevano entrambi.
- Quando ti assale il desiderio di autocommiserarti - disse Leo - ricordati di questo: Pal-
mer Eldritch vuole ucc駤ermi... Sono messo molto peggio di te.
- Credo di s
Suonava vero, e Barney ne trasse un'ulteriore intuizione. La sua situazione sarebbe di-
ventata identica a quella di Leo, nel momento in cui avesse intentato causa contro Palmer
Eldritch.
Non voleva pensarci.
Quella notte si trovava su una tradotta ONU in vista del pianeta Marte, sua destinazione.
Nel posto accanto al suo sedeva una ragazza dai capelli scuri, graziosa, spaventata, ma di-
speratamente calma, dai tratti elegantemente marcati come quelli di una fotomodella. Il
suo nome, gli disse non appena l'astronave ebbe raggiunto la velocitdi fuga - evidente-
mente ansiosa di allentare la tensione conversando con qualcuno, di qualsiasi argomento,
- era Anne Hawthorne. Avrebbe potuto evitare l'arruolamento, dichiarcon aria un tantino
malinconica, ma non l'aveva fatto: credeva che fosse suo dovere di patriota accettare il
raggelante appello ONU tipo 隹uguri!
- In che modo avrebbe potuto evitarlo ?
- Soffio al cuore - disse Anne. - E aritmia, tachicardia parossistica.
- E quanto alle contrazioni premature di tipo atriale, nodale e ventricolare, tachicardia e
palpitazione atriale, fibrillazione atriale, per non parlare dei crampi notturni? - chiese Bar-
ney, avendo anch'egli studiato senza risultati l'argomento.
- Avrei potuto presentare documenti dell'ospedale, dei medici e delle compagnie d'assi-
curazione che testimoniavano a mio favore -. Lo squadrda capo a piedi, molto interessa-

ta. - Si ha la sensazione che anche lei avrebbe potuto restarne fuori, signor Payerson.
- Mayerson. Mi sono arruolato volontario, signorina Hawthorne -. 俑a non avrei potuto
restarne fuori ancora per moltodisse tra s
- Sono molto religiosi nelle colonie. Almeno, cosdicono. A che confessione appartiene
lei, signor Mayerson?
- Ehm - fece lui, impreparato.
- Credo che farebbe meglio a scoprirlo prima che arriviamo a destinazione. Glielo chiede-
ranno e si aspetteranno che lei partecipi alle funzioni -. Aggiunse: - soprattutto l'uso di
quella droga... sa ? Il Can-D. Ha prodotto molte conversioni alle chiese nazionali... seb-
bene molti dei coloni considerino la droga stessa un'esperienza religiosa sufficiente. Ho dei
parenti su Marte; mi scrivono: per questo lo so. Io vado a Fineburg Crescent, e lei?
侵n un bel casinopens - Anch'io - disse, ad alta voce.
- Magari lei e io ci troveremo nello stesso rifugio -disse Anne Hawthorne, con espressio-
ne pensierosa sul suo viso dai lineamenti netti. - Io faccio parte del ra-
mo riformato della Chiesa neoamericana, la Nuova Chiesa cristiana degli Stati Uniti e del
Canada. In realt le nostre origini sono molto antiche: nel 300 d.C. tra i nostri antenati
c'erano dei vescovi che parteciparono a un concilio in Francia; non ci siamo separati dalle
altre chiese costardi come in genere si crede. Quindi, come puvedere, possiamo vanta-
re una diadochapostolica -. Gli sorrise in modo solenne e amichevole.
- Giuro - disse Barney - che le credo. Di qualsiasi cosa si tratti.
- C'una missione della Chiesa neoamericana a Fineburg Crescent, e quindi anche un
parroco, un prete; spero di poter ricevere la Santa Comunione almeno una volta al mese.
E di confessarmi due volte all'anno, come si dovrebbe, come ho sempre fatto sulla Terra.
La nostra Chiesa prevede molti sacramenti... Ha ricevuto i due maggiori sacramenti, signor
Mayerson?
- Be'... - fece lui, esitante.
- Cristo ha detto esplicitamente che noi dobbiamo osservare due sacramenti - spieg
paziente Anne Hawthorne. - Il Battesimo, con l'acqua, e la Santa Comunione, quest'ultima
in memoria di Lui... fu istituita nel corso dell'Ultima Cena.
- Ah, lei intende il pane e il vino.
- Lei sa che mangiare il Can-D provoca in chi lo assume una traslazione, cosla chiama-
no, in un altro mondo. E una cosa secolare, per nel senso che si tratta di un mondo
temporaneo e soltanto fisico. Il pane e il vino...
- Mi dispiace, signorina Hawthorne disse Barney - ma credo di non poter credere a
questa storia del corpo e del sangue. troppo mistica per me -. 俊roppo basata su pre-
messe non dimostratedisse tra s Ma lei aveva ragione: la religione, a causa del Can-D,
si era diffusa sulle lune e sui pianeti colonizzati, e lui avrebbe dovuto farvi i conti, come
aveva detto Anne.
- Proveril Can-D ? - chiese Anne.
- Sicuro.
Anne disse: - A quello ci crede. Eppure sa che la Terra su cui la trasporta non quella
vera.
- Non ho voglia di discuterne - disse. - Mentre se ne fa esperienza, sembra vera, tutto
quello che so.
- Dunque si tratta di sogni.
- piforte - fece notare. - Pinetta. E viene fatta in... - Stava per dire 剃omunione -
In compagnia di altra gente che parte davvero. Dunque non puessere completamente
un'illusione. I sogni sono privati: per questo li consideriamo illusioni. Ma Perky Pat...
- Sarebbe interessante sapere che cosa pensa di questo la gente che produce i progetti

di Perky Pat - disse Anne, con aria riflessiva.
- Glielo posso dire io. Per loro solo un affare. Probabilmente, come la produzione di
vino sacramentale e ostie per quelli che...
- Se proveril Can-D - disse Anne - e finirper riporvi le sue speranze di una nuova vi-
ta, forse potrconvincerla a provare il battesimo e la cresima della Chiesa cristiana neoa-
mericana. Cospotrdecidere se la sua fede merita di essere riposta anche in essa. O nel-
la Prima Chiesa cristiana rifondata d'Europa, la quale ovviamente osserva anch'essa i due
maggiori sacramenti. Una volta che avrpreso parte alla Santa Comunione...
- Non posso - disse. 侵o credo nel Can-Ddisse tra s前, se necessario, nel Chew-Z. Tu
puoi riporre la tua fede in una cosa vecchia di ventun secoli, ma io continuera basarmi
su qualcosa di pirecente. E questo quanto
Anne disse: - Per essere franchi, signor Mayerson, io intendo distogliere quanti picolo-
ni mi sarpossibile dall'uso del Can-D per convertirli alle pratiche cristiane tradizionali:
questo il motivo fondamentale per cui ho rinunciato a presentare i documenti che mi a-
vrebbero esentata dalla chiamata -. Gli sorrise, un sorriso delizioso che, suo malgrado, lo
riscald - sbagliato? Sarsincera: credo che l'uso del Can-D denoti, da parte di queste
persone, l'autentico desiderio di ritornare a ciche noi della Chiesa neoamericana...
- Io penso - disse Barney, con gentilezza - che lei dovrebbe lasciare stare quelle persone
-. 亟 anche mepens 信o giabbastanza problemi: non ci si metta anche lei con il suo
fanatismo religioso, a peggiorare la situazione Ma lei non sembrava corrispondere all'i-
dea che lui aveva dei fanatici religiosi, e neppure parlava come loro. Era perplesso. Dove si
era formata quelle convinzioni cosforti e salde ? Immaginava che fossero diffuse nelle co-
lonie, dove il bisogno era cosgrande, ma lei le aveva acquisite sulla Terra.
Dunque, l'esistenza del Can-D, l'esperienza della traslazione di gruppo, non era sufficien-
te a spiegare la cosa. 俑agaripens怨 stata la graduale trasformazione della Terra in
un'infernale e infeconda landa desolata che tutti loro potevano prevedere - diavolo, esperi-
re! - ciche l'ha reso possibile; in altre parole, la speranza di una nuova vita stata risve-
gliata
Pens 侵o stesso - l'individuo che sono stato, il terrestre Barney Mayerson, che lavorava
alla P. P. Layouts e viveva nel rinomato condominio 33, numero inverosimilmente basso -
sono morto. Quella persona non esiste pi come cancellata da un colpo di spugna
Che mi piaccia o no io sono rinato.
- Essere un colono su Marte - disse lui - non sarcome vivere sulla Terra. Magari quan-
do sarl.. - Tacque. Intendeva dire: 俑agari sarpiinteressato alla vostra chiesa
dogmatica Ma, onestamente, non era ancora in grado di dirlo, sia pure per ipotesi. Si ri-
bella un'idea che era al momento ancora estranea alla sua educazione. Eppure...
- Continui - disse Anne Hawthorne. - Finisca la frase.
- Ne riparleremo - disse Barney - quando avrvissuto per un po' in fondo a un rifugio, in
un mondo alieno. Quando avriniziato la mia nuova vita, ammesso che si possa definirla
tale, da colono -. Nel suo tono c'era amarezza; lo sorprese la violenza... che confinava col
dolore, si rese conto, provando vergogna.
Anne rispose, tranquilla: - D'accordo, ne sarfelice.
Poi, i due rimasero seduti in silenzio: Barney lesse un omeogiornale mentre, accanto a
lui, la giovane fanatica missionaria su Marte leggeva un libro. Lui sbirciper leggerne il ti-
tolo, e vide che si trattava della grande opera di Eric Lederman sulla vita nelle colonie, Pil-
grim without Progress4. Solo Dio sapeva dove fosse riuscita a procurarsene una copia: l'O-
4 Ironico riferimento al Pilgrim's Progress (Il viaggio del pellegrino) di John Bunyan (1628-1688), predicatore
puritano e scrittore inglese, autore di opere di divulgazione religiosa (N.d.T.).

NU l'aveva messa all'indice, rendendone difficilissimo il reperimento. E mettersi a leggerla
qui su un'astronave ONU... era un singolare atto di coraggio, e lui ne fu impressionato.
Osservandola, si rese conto di esserne irresistibilmente attratto, anche se era un po'
troppo esile, non portava trucco e teneva i suoi folti capelli scuri il pipossibile nascosti
sotto un copricapo rotondo e bianco, simile a un velo; sembrava, decise lui, vestita per af-
frontare un lungo viaggio che si sarebbe concluso in chiesa. Comunque, gli piaceva la sua
maniera di parlare, la sua voce compassionevole e modulata. L'avrebbe incontrata di nuo-
vo, su Marte ?
Si rese conto di sperarlo. Anzi - era scorretto? - sperava addirittura di trovarsi a condivi-
dere con lei il rito collettivo dell'assunzione del Can-D.
俟 scorrettopens厚erchso che cosa intendo, so giquello che significherebbe
per me condividere un'esperienza di traslazione con lei
Comunque, ci sperava.

Otto
Tendendo la mano, Norm Schein disse cordialmente: - Salve, Mayerson, ho il compito di
darti ufficialmente il benvenuto a nome del nostro rifugio. Benvenuto... ehm... su Marte.
- Io sono Fran Schein - disse sua moglie, e strinse anche lei la mano a Barney Mayerson.
- Abbiamo un rifugio molto pulito e ordinato, qui: non credo che lo troverai costremendo
-. Aggiunse, quasi a se stessa: - Mediamente tremendo -. Sorrise, ma Mayerson non ri-
cambiil sorriso; sembrava cupo, stanco, depresso, come la maggior parte dei coloni al
loro arrivo in quella nuova vita che sapevano difficile e fondamentalmente insensata. - Non
aspettarti che ti si venda fumo sulle virtdi questo posto - disse. - Questo compito del-
l'ONU. Noi non siamo altro che vittime, come te. Solo che siamo qui gida un po'.
- Non dargli un'impressione cosnegativa - disse Norm, in tono di avvertimento.
- Ma cos- disse Fran. - Mayerson se ne rende conto, non ne vuole sentire di storielle
carine. Giusto, Mayerson ?
- A questo punto, una piccola illusione non mi dispiacerebbe - disse Barney, mettendosi
a sedere su una panchina di metallo nell'ingresso del rifugio. Nel frattempo, quella specie
di dragasabbia che l'aveva portato fin l scaricla roba; Barney osservava, con aria sco-
raggiata.
- Scusami - disse Fran.
- Si pufumare ? - Barney tirfuori una confezione di sigarette terrestri; gli Schein lo
fissarono immobili, e allora lui, sentendosi in colpa, offra ciascuno di loro la possibilitdi
pescare dal pacchetto.
- Sei arrivato in un momento difficile - spiegNorm Schein. - Ci troviamo nel bel mezzo
di un dibattito -. Rivolse uno sguardo ai presenti. - Dato che ora sei membro del nostro ri-
fugio non vedo perchnon dovresti essere coinvolto; dopo tutto, riguarda anche te.
Tod Morris disse: - E se... magari... parla?
- Possiamo fargli giurare di tenere il segreto - disse Sam Regan, e sua moglie Mary an-
nu - La nostra discussione, Geyerson...
- Mayerson - corresse Barney...
- ... verte sul confronto tra il Can-D, che il vecchio e affidabile mezzo di traslazione cui
eravamo assuefatti, e il pirecente Chew-Z, una droga che ancora non abbiamo provato;
stavamo cercando di decidere se abbandonare il Can-D una volta per tutte e...
- Aspetta, meglio scendere - disse Norm Schein, e lo guardtorvo.
Sedendosi sulla panchina accanto a Barney Mayerson, Tod Morris disse: - Il Can-D ka-
putt; difficile da trovare, costa troppe scorze e poi, personalmente, mi sono stufato di
Perky Pat: troppo artificiale, troppo-superficiale e materealista in... scusa, questa la
parola che usiamo qui per... - Si aggrovigliin complicate spiegazioni. - Be', insomma, gli
appartamenti, le automobili, prendere il sole sulla spiaggia, vestiti di lusso... ci siamo di-
vertiti per un po', ma ora ne abbiamo abbastanza, in senso immaterealista. Capito qualco-
sa, Mayerson?
Norm Schein disse: - Okay, ma Mayerson qui non l'ha mai provato, non puesserne
nauseato. Magari gli piacerebbe vedere com'
- Come abbiamo fatto noi - concordFran. - Comunque, non abbiamo votato, non ab-
biamo ancora deciso quale dei due compreremo e useremo d'ora in avanti. Io credo che
dovremmo lasciare che Mayerson li provi entrambi. O forse hai giprovato il Can-D, Ma-
yerson ?
- S l'ho provato - disse Barney. - Ma molto tempo fa. Troppo, per averne un ricordo
chiaro -. Gliel'aveva dato Leo, e poi gliene aveva offerto dell'altro, in grandi quantit tutto

quello che voleva. Ma lui aveva rifiutato: non lo attirava.
Norm Schein disse: - Come accoglienza, qui al rifugio, non hai avuto molta fortuna, te-
mo: trovarsi invischiato in questo modo nelle nostre controversie. Solo che abbiamo esau-
rito il Can-D, e dobbiamo decidere se rifarne la scorta o lasciar perdere: un momento
cruciale. Ovviamente la spacciatrice di Can-D, Impy White, ci sta dietro per indurci a ordi-
narlo da lei... entro stasera dovremo decidere, in un modo o nell'altro. E riguardertutti...
per il resto della nostra vita.
- Quindi, ringrazia di non essere arrivato domani - disse Fran. - A votazione conclusa -.
Gli sorrise, cercando di fargli coraggio e di farlo sentire a suo agio; avevano poco da offrir-
gli oltre al loro legame reciproco, alla loro relazione, che ora veniva estesa a lui.
青he postostava pensando Barney Mayerson. 侵l resto della mia vita... Sembrava
impossibile, ma quello che dicevano era vero. Non era previsto, dalle leggi ONU sull'arruo-
lamento selettivo, che uno si congedasse. E la cosa non era tanto semplice da accettare;
ora questa gente formava con lui un unico corpo, e tuttavia... sarebbe potuto andare mol-
to peggio. Due delle donne parevano fisicamente attraenti e avrebbe giurato - o coscre-
deva - che fossero, per cosdire, interessate; percepiva la sottile interazione delle molte-
plici sfumature dei loro rapporti interpersonali che si erano sviluppati nei ridotti confini di
un singolo rifugio. Ma...
- La via d'uscita - gli disse Mary Regan, con calma, sedendosi al suo fianco sulla panchi-
na, dall'altra parte rispetto a Tod Morris - passa per l'una o per l'altra delle droghe di tra-
slazione, Mayerson. Altrimenti, come vedi... - Gli posuna mano sulla spalla; il contatto fi-
sico esisteva ancora. - ... Sarebbe impossibile. Finiremmo semplicemente per ammazzarci
l'un l'altro, in preda alla disperazione.
- S- disse lui - vedo -. Ma quello non l'aveva imparato arrivando su Marte: come tutti gli
altri terrestri, lo aveva saputo presto, aveva sentito parlare della vita nelle colonie, della
lotta contro l'impulso violento a mettere fine a tutto quanto, con una fulminea resa.
Nessuna meraviglia, dunque, che la coscrizione incontrasse resistenze cosesasperate,
come, all'inizio, era successo anche nel suo caso. Era la lotta per la vita.
- Stasera - disse Mary Regan - avremo una delle due droghe: Impy passerdi qui per le
7, ora di Fineburg Crescent, e allora avremo la risposta.
- Penso che possiamo votare, ora - disse Norm Schein. - Vedo che Mayerson, anche se
appena arrivato, pronto. Dico bene, Mayerson?
- S- disse Barney. La dragasabbia aveva portato a termine il suo compito automatico:
tutti i suoi beni stavano lin un misero mucchio, e gila sabbia sollevata vi si depositava
sopra; se non fossero stati portati al riparo sarebbero stati ricoperti dalla polvere, e molto
presto. 非iavolopens剌orse va bene cos I legami con il passato...
Gli altri abitanti del rifugio si misero ad aiutarlo, passandosi le valigie l'un l'altro e met-
tendole sul nastro trasportatore che serviva il rifugio sotterraneo. Benchlui non fosse in-
teressato a preservare i propri beni, loro lo erano: avevano piesperienza di lui.
- Imparerai a tirare avanti giorno per giorno - gli disse Sam Regan, con simpatia. - Mai
pensare al lungo periodo. Non oltre l'ora di cena o di andare a letto: intervalli e compiti e
piaceri molto determinati. Evasioni.
Barney gettvia la sigaretta e si allungper prendere la pipesante delle valigie. - Gra-
zie -. Era un consiglio molto profondo.
- Scusami - disse Sam Regan con cortesia e dignit anda raccattare la sigaretta da
terra.
Seduti in una stanza del rifugio sufficiente a contenerli tutti, i membri del collettivo,
compreso il nuovo arrivato Barney Mayerson, si prepararono a votare solennemente. Le

sei in punto, ora di Fineburg Crescent. Il pasto serale, consumato in comune come d'a-
bitudine, si era concluso; i piatti giacevano ora, insaponati e risciacquati, nella macchina
apposita. Nessuno, parve a Barney, aveva pinulla da fare, ora. Il peso del tempo vuoto
incombeva su di loro.
Esaminando i voti raccolti, Norm Schein annunci - Quattro per il Chew-Z. Tre per il
Can-D. La decisione presa, dunque. Okay, chi si assume il compito di dare a Impy la
brutta notizia ? - Li guardin faccia uno a uno. - Sarmolto seccata; meglio prepararsi.
Barney disse: - Le parlerio.
Sbalordite, le tre coppie che dividevano con lui il rifugio lo fissarono. - Ma non la conosci
neanche - protestFran Schein.
- Dirche colpa mia - disse Barney. - Che ho fatto pendere la bilancia dalla parte del
Chew-Z -. Gliel'avrebbero permesso, lo sapeva: era un compito oneroso.
Mezz'ora pitardi, attendeva nell'oscuritsilenziosa, sulla soglia del rifugio, fumando e
ascoltando gli sconosciuti suoni della notte di Marte.
In lontananza alcuni oggetti lunari striarono il cielo, passando tra il suo sguardo e le
stelle. Un istante dopo, uddei retrorazzi. Capsubito; aspett a braccia conserte, pio
meno rilassato, ripassando quello che aveva intenzione di dire.
In quel momento, una tozza figura femminile, vestita con una pesante tuta, entrnel
suo campo visivo. - Schein? Morris? Chi Regan, allora? - Lo guarddi traverso, serven-
dosi della sua lampada a infrarossi. -Non ti conosco -. Prudente, si arrest - Ho una pi-
stola-laser -. Che apparve, puntata contro di lui. - Avanti, parla.
Barney disse: - Togliamoci da qui, in modo che non ci sentano.
Con estrema cautela, Impatience White lo accompagn continuando a puntare la pisto-
la minacciosamente. Prese visione del suo identi-pak, aiutandosi con la lampada. - Tu la-
voravi con Bulero - disse, osservandolo per rendersi conto. - Allora?
- Allora - disse lui - abbiamo deciso di passare al Chew-Z, noi del Chicken Pox Prospects.
- Perch
- Limitati a prenderne atto e smetti di spacciare in questa zona. Puoi chiedere conferma
a Leo, alla P. P. Layouts. O tramite Conner Freeman, su Venere.
- Lo far- disse Impatience. - Il Chew-Z una schifezza: dassuefazione, tossico, ma
il peggio che produce sogni letali, di pura evasione, e non sulla Terra, benssu... - Gesti-
colcon la mano che reggeva la pistola. - Fantasie grottesche e barocche di natura in-
fantile e totalmente deviata. Spiegami il motivo di questa decisione.
Lui non disse nulla, si limita stringersi nelle spalle. Era interessante, per la dedizione
ideologica di lei: lo divertiva. Anzi, riflette, il suo fanatismo era in netto contrasto con l'at-
teggiamento mostrato dalla giovane missionaria dell'astronave Terra-Marte. Evidente-
mente, l'argomento trattato non era determinante; se ne rendeva conto ora, per la prima
volta.
- Ci vediamo domani sera alla stessa ora - stabilImpatience White. - Se hai detto la ve-
rit bene. In caso contrario...
- Che cosa succede, in caso contrario ? - disse lui, con calcolata lentezza. - Vuoi costrin-
gerci a consumare il tuo prodotto? Dopo tutto, illegale, e noi potremmo chiedere prote-
zione all'ONU.
- Tu sei nuovo -. Il suo disprezzo era enorme. - L'ONU perfettamente al corrente del
traffico di Can-D in quest'area. Io pago loro regolarmente una certa somma, per evitare
interferenze. Quanto al Chew-Z... - Gesticolcon la mano in cui teneva l'arma. - Se l'ONU
si mette a proteggerli, e loro saranno i vincenti...
- Allora passerai dalla loro parte - disse Barney.
Lei non rispose; si volte andvia. Quasi immediatamente la sua breve sagoma svan

nella notte di Marte; lui rimase dov'era, poi tornal rifugio, orientandosi grazie al torreg-
giante e opaco profilo di un'enorme macchina agricola simile a un trattore, apparentemen-
te in disuso, parcheggiata lvicino.
- E allora? - disse cogliendolo di sorpresa Norm Schein, che lo aspettava all'ingresso del
rifugio. - Sono salito a vedere quanti buchi al laser ti aveva fatto nel cranio.
- L'ha presa con filosofia.
- Impy White ? - Norm scoppia ridere fragorosamente. - Ha un giro di un milione di
scorze... Col cazzo che l'ha 厚resa con filosofia Che cos'successo, davvero?
- Tornerdopo aver ricevuto istruzioni dall'alto - disse Barney e prese a scendere ginel
rifugio.
- Gi i conti tornano: lei un pesce piccolo. Leo Bulero, sulla Terra...
- Lo so -. Non vide ragione di nascondere i suoi trascorsi, e poi erano di pubblico domi-
nio: gli abitanti del rifugio, alla fine, avrebbero avuto l'informazione. - Lavoravo per Leo
come consulente pre-mod per la zona di New York.
- E hai votato per passare al Chew-Z ? - Norm era incredulo. - Hai avuto un litigio con
Bulero, giusto?
- Te lo racconter un giorno -. Raggiunse l'estremitinferiore della rampa ed entrnel-
lo spazio comune dove gli altri erano in attesa.
Con sollievo, Fran Schein disse: - Perlomeno, non ti ha lessato con quella pistola-laser
che agita in giro. Devi averla ipnotizzata.
- Ce ne siamo liberati? - chiese Tod Morris.
- Lo saprdomani sera - disse Barney.
Mary Regan gli disse: - Crediamo che tu abbia molto coraggio. Darai un grande contri-
buto a questo rifugio, Mayerson. Cio Barney. Se mi concessa la metafora incrociata,
darai un bel colpo d'acceleratore al nostro morale.
- Ohi, ohi - scherzHelen Morris. - Non rischiamo di apparire poco eleganti, nel nostro
goffo tentativo di impressionare il nuovo concittadino ?
Arrossendo, Mary Regan disse: - Non stavo cercando di impressionarlo.
- Di adularlo, allora - disse Fran Schein, dolcemente.
- Anche tu - disse Mary, con rabbia. - Sei stata la prima a civettare con lui appena ha
messo un piede gidalla rampa... o almeno avresti voluto, e l'avresti fatto se non fossimo
stati tutti presenti. E soprattutto se non ci fosse stato tuo marito.
Per cambiare argomento, Norm Schein disse: - Peccato che non possiamo andare in tra-
slazione, stasera; tirar fuori il buon vecchio progetto di Perky Pat per l'ultima volta. Magari
a Barney piacerebbe. Potrebbe almeno rendersi conto di quello contro cui ha votato -, Con
l'aria di chi la sa lunga, li guardnegli occhi uno per uno, incalzandoli: - Su, dai... sicura-
mente uno di voi ha conservato un po' di Can-D, infilato in una fessura nel muro o sotto la
fossa settica, per gli anni di magra. Oh, dai, siate generosi con il nuovo concittadino: fate
vedere che non siete...
- Okay - sbottHelen Morris, rossa in volto per il cupo risentimento. - Io ne ho un po',
sufficiente per tre quarti d'ora. Ma tutto quello che ho, e se il Chew-Z non fosse ancora
pronto per essere distribuito nella nostra zona ?
- Vai a prendere il Can-D - disse Norm. Mentre lei si allontanava disse: - E non ti preoc-
cupare: il Chew-Z giarrivato. Oggi, mentre raccoglievo un sacco di sale che faceva par-
te dell'ultimo lancio dell'ONU, mi sono imbattuto in uno dei loro spacciatori. Mi ha dato
questo biglietto -. Mostril biglietto. - Dobbiamo solo accendere una comune fiaccola di
nitrato di stronzio alle 7,30 di stasera, e loro verranno gidal satellite...
- Dal satellite! - Si misero tutti a vociare, per la meraviglia. - Allora - disse Fran, in preda
all'eccitazione - dev'essere stato approvato dall'ONU. O forse hanno un progetto e i disc-

jockey sul satellite che pubblicizzano le loro nuove miniature ?
- Non lo so ancora - ammise Norm. - Cio a questo punto c'molta confusione. Aspet-
tiamo che si plachi il polverone.
- Qui su Marte - disse Sam Regan, con voce sorda - non si plachermai.
Si sedettero in cerchio. Davanti a loro, il progetto di Perky Pat, completo ed elaborato,
era invitante; tutti ne sentivano il richiamo, e Norm Schein comprese che quell'occasione
era cosemozionante perchnon l'avrebbero pirivissuta... a meno che, ovviamente, non
l'avessero fatto, cionon avessero usato il progetto, con il Chew-Z. Si chiese come sareb-
be stato. Interessante...
Aveva l'inspiegabile sensazione che non sarebbe stata la stessa cosa.
E poi... a loro, la differenza avrebbe anche potuto non piacere.
- Avrai capito - disse Sam Regan al nuovo arrivato Barney Mayerson - che trascorreremo
il periodo di traslazione ad ascoltare e guardare il nuovo Animatore di Grandi Opere di
Pat... sai, il nuovo dispositivo che hanno appena inventato sulla Terra... con cui hai sicura-
mente pifamiliaritdi noi, Barney, e che quindi dovresti magari spiegarci.
Barney, di buon grado, disse: - Si inserisce una grande opera, ad esempio Moby Dick,
nel serbavuoto. Poi, si determina la durata, lunga o breve. Quindi, si sceglie tra le versioni
divertente, letterale e triste. Infine, si dispone l'indicatore stilistico in modo che l'ani-
mazione risulti ispirata a un grande artista a piacere: Dal Bacon, Picasso... L'Animatore di
Grandi Opere di medio livello programmato per rendere in forma di cartone animato gli
stili di una dozzina di artisti famosi in tutto il sistema solare; basta specificare al momento
dell'acquisto il nome degli artisti prescelti. E in seguito se ne possono aggiungere altri.
- Fantastico - disse Norm Schein, raggiante di entusiasmo. - Cossi putrascorrere tutta
una serata di spettacolo, magari con la versione triste, nello stile di Jack Wright, della Fie-
ra delle vanit Wow!
Sospirando, Fran disse con aria sognante: - Chissquale eco avrsuscitato nel tuo ani-
mo, Barney, essere stato fino a cospoco tempo fa sulla Terra. Sembra che tu ne abbia
ancora addosso le vibrazioni.
- Uff, le abbiamo tutti - disse Norm - quando siamo in traslazione -. Con impazienza, al-
lunguna mano per prendere la scarsa dose di Can-D. - Cominciamo -. Prese il proprio
ciocchetto, e masticcon vigore. - La grande opera a cartoni animati che sto per proporvi
in versione integrale divertente, nello stile di De Chirico, sar.. - Ci pens - Ehm, Colloqui
con se stesso di Marco Aurelio.
- Molto spiritoso - disse Helen Morris, pungente. - Io stavo per suggerire le Confessioni
di sant'Agostino nello stile di Lichtenstein, in versione divertente, ovvio.
- E dai! Prova a pensarci: la prospettiva surrealistica, edifici abbandonati e in rovina, con
le colonne doriche distese a terra, e le teste cave...
- Ci conviene masticare tutti - avvertFran, prendendo il proprio ciocchetto - cossaremo
in sincro.
Barney accettla sua parte. 俠a fine del vecchioriflette, mentre masticava. 俟to pren-
dendo parte a quello che, per questo particolare rifugio, una sorta di addio, e al posto di
questo che cosa verr? Se Leo ha ragione, la situazione peggiorera livelli intollerabili,
anzi incommensurabili. Certo, Leo non esattamente disinteressato. Ma evoluto. E sag-
gio.
保ggetti in miniatura che in passato giudicavo positivamentepens 俊ra un momento
sarimmerso in un mondo composto da questi oggetti, ridotto alle loro dimensioni. E, a
differenza degli altri abitanti del rifugio, potrconfrontare la mia esperienza del progetto
con quello che mi sono lasciato alle spalle da cospoco tempo.
亟 molto prestosi rese conto, con serenit削ovrfare lo stesso con il Chew-Z

- Vedrai, una strana sensazione - gli disse Norm Schein - trovarsi a coabitare in un
corpo insieme ad altri tre amici. Dovremo metterci d'accordo su quello che vogliamo far fa-
re al corpo, o almeno deve esserci una maggioranza, altrimenti saremmo nei guai.
- Capita - disse Tod Morris. - Anzi, nella metdei casi.
A uno a uno, anche gli altri masticarono la loro stecca di Can-D; Barney Mayerson fu l'ul-
timo e il piriluttante. 保h, diavolopensall'improvviso, e attraversla stanza diretto al
lavandino; sputil Can-D mezzo masticato ma non ancora inghiottito.
Gli altri, seduti vicino al progetto di Perky Pat, erano gientrati in coma, e nessuno or-
mai faceva picaso a lui. Era, sotto ogni riguardo e a tutti gli effetti, improvvisamente so-
lo. Per un po', il rifugio era suo.
Inizia gironzolare, immerso nel silenzio.
俏on posso farlopens 俏on posso prendere quella maledetta roba come fanno tutti.
Almeno, non ancora
Un campanello suon
C'era qualcuno, alla porta del rifugio, che chiedeva di poter entrare: la decisione dipen-
deva da lui. Cos salsu per le scale, sperando che quella fosse la cosa piconveniente,
sperando che non si trattasse di uno dei periodici raid dell'ONU: avrebbe potuto fare ben
poco per impedire che scoprissero gli altri abitanti del rifugio abbandonati nei pressi del lo-
ro progetto e, flagrante delicto, sotto l'effetto del Can-D.
Con una lampada in mano, all'ingresso di superficie, c'era una giovane donna che indos-
sava una ingombrante tuta termica, a cui chiaramente non era abituata; aveva l'aria di es-
sere scomodissima. - Salve, signor Mayerson - disse. - Si ricorda di me? L'ho rintracciata
perchmi sento terribilmente sola. Posso entrare? - Era Anne Hawthorne; la fisssorpre-
so. - O forse occupato ? Posso tornare un'altra volta -. Si voltper andarsene.
- Vedo che Marte - disse lui - stato uno shock per lei.
- So di commettere peccato - disse Anne - ma gilo odio, davvero... So che dovrei adot-
tare un atteggiamento paziente e rassegnato eccetera eccetera, ma... - Proiettla luce
della lampada sul paesaggio che circondava il rifugio, e con voce rotta e disperata disse: -
L'unica cosa che ora voglio trovare un modo per tornare sulla Terra. Non voglio converti-
re nessuno, e non voglie cambiare niente. Voglio solo andarmene di qui -. E aggiunse, cu-
pa: - Ma so che impossibile. E cosho pensato di venirle a far visita. Visto ?
La prese per mano e la condusse di sotto, nello scompartimento che gli era stato asse-
gnato come stanza privata.
- Dove sono i suoi compagni di rifugio ? - Si guardin giro, allarmata.
- Fuori.
- Fuori dal rifugio ? - Lei aprla porta della stanza comune, e li vide stravaccati vicino al
progetto. - Ah, fuori in quel senso! Ma lei non fuori -. Richiuse la porta, aggrottando le
sopracciglia, evidentemente perplessa. - Lei mi stupisce. Visto come mi sento, avrei accet-
tato molto volentieri un po' di Can-D, stasera. E invece lei sopporta la situazione molto
meglio di me. Io non ne sono capace.
Barney disse: - Forse perchio, qui, ho pimotivazioni di lei.
- Io ero motivatissima -. Si tolse l'ingombrante tuta e si sedette, mentre lui si mise a
preparare un caff -Anche quelli del mio rifugio, mezzo miglio a nord da qui, sono fuori,
allo stesso modo. Sapeva che stavo cosvicino ? Mi avrebbe cercato ?
- Certo -. Trovdelle tazze e dei cucchiai di plastica dal design anonimo, li possul ta-
volo pieghevole, e tirfuori due sedie, pieghevoli anch'esse. - Magari - disse lui - Dio non
arriva fino a Marte. Magari quando abbiamo lasciato la Terra...
- Assurdo - disse Anne, recisa, e si alzin piedi.
- Sapevo che questo l'avrebbe fatta arrabbiare.

- Ma certo che mi arrabbio. Dio dappertutto. Anche qui -. Diede uno sguardo ai suoi
bagagli parzialmente disfatti, alle valigie e ai cartoni ancora sigillati. - Non si portato mol-
ta roba, eh ? Gran parte della mia deve ancora arrivare, via trasporto automatico -. Giron-
zolando per la stanza, si ferma esaminare una pila di libri in edizione economica. - De
Imitatone Christi - disse lei, meravigliata. - Sta leggendo Tommaso da Kempis ? Questo
un libro davvero stupendo.
- L'ho comprato - disse lui - ma non l'ho letto.
- Ci ha provato? Scommetto di no -. Lo apra caso e lesse tra s muovendo le labbra: -
青onsidera che il pipiccolo dono da lui offerto grande; e anche le cose pidisprezzabili
recano in sdoni speciali e segni del suo amore Compresa la vita su Marte, o no? Que-
sta vita disprezzabile, rinchiusi in questi... rifugi.
Nome azzeccato, vero ? Perch in nome di Dio... - Si voltverso di lui, e gli chiese: -
Non si potrebbe passare qui un periodo limitato, e poi tornare a casa?
Barney disse: - Una colonia, per definizione, dev'essere permanente. Pensi all'isola di
Roanoke.
- Gi- assentAnne. - Ci sono stata. Mi piacerebbe che Marte fosse una grande isola di
Roanoke, e che tutti potessero tornare a casa.
- Per essere cucinati a fuoco lento.
- Possiamo evolverci, come fanno i ricchi; e lo si potrebbe rendere un fenomeno di mas-
sa -. Posbruscamente il libro di Tommaso da Kempis. - Ma neanche questo mi piace, il
guscio di chitina e tutto il resto. Non c'una soluzione, signor Mayerson ? Lei sa che i neo-
cristiani vengono educati a considerarsi viaggiatori in terra straniera. Viandanti. E ora lo
siamo davvero: la Terra sta cessando di essere il nostro mondo naturale, e questo, di cer-
to, non lo diventermai. Non abbiamo piun nostro mondo! - Lo fiss con le narici dila-
tate. - Non abbiamo piuna casa!
- Be' - disse lui, a disagio - abbiamo sempre il Can-D e il Chew-Z.
- Ne ha un po'?
- No.
Lei annu - Torniamo a Tommaso da Kempis, allora -. Ma non riprese il libro in mano; e
restin piedi a capo chino, persa in cupe meditazioni. - So quello che succeder signor
Mayerson. Barney. Non convertirnessuno al cristianesimo neoamericano; invece saranno
loro a convertirmi al Can-D e al Chew-Z e a ogni altro vizio comune, e a qualsiasi evasione
si presenti. Il sesso. C'una terribile promiscuit qui su Marte, si sa; tutti vanno a letto
con tutti. Proveranche quello; anzi, sono gipronta adesso... Non riesco a sopportare
questa situazione... Hai guardato con attenzione la superficie del pianeta prima del calar
della notte?
- S-. Non l'aveva turbato particolarmente la vista degli orti semiabbandonati e dei mac-
chinari abbandonati del tutto, gli enormi mucchi di provviste lasciate a marcire. Sapeva,
per aver visto gli edu-nastri, chela frontiera era sempre stata cos anche sulla Terra. L'A-
laska era rimasta in quelle condizioni fino a poco tempo prima e, se si escludevano le lus-
suose cittturistiche, l'Antartide lo era ancora.
Anne Hawthorne disse: - I tuoi compagni di rifugio, nell'altra stanza, accanto al proget-
to... E se togliessimo del tutto Perky Pat dal progetto e la facessimo a pezzettini? Che cosa
ne sarebbe di loro?
- Andrebbero avanti sull'onda delle loro fantasie -. Ormai, la droga era salita, e gli arredi
scenici avevano perso la loro funzione di punti focali. - Perchvorresti farlo? - L'idea aveva
qualcosa di decisamente sadico, e lui ne fu sorpreso: la ragazza non gli aveva fatto quel-
l'impressione al loro primo incontro.
- Iconoclastia - disse Anne. - Voglio distruggerei loro idoli, e cioPerky Pat e Walt. Vo-

glio farlo perchio... - A quel punto, tacque. - Li invidio. Non zelo religioso, solo un
impulso malvagio, di crudelt Lo so. Se non puoi unirti a loro...
- Tu puoi. E lo farai. E anch'io. Ma non subito -. Le servuna tazza di caff lei la accet-
t con aria riflessiva; appariva snella, ora, senza la pesante bardatura. Barney vide che
era alta quasi come lui; con i tacchi lo sarebbe stata, o magari addirittura pialta. Il suo
naso era strano. Piuttosto arrotondato in punta, non esattamente buffo, bens.. terrestre,
decise. Come se la ancorasse al suolo, e cigli fece venire in mente i contadini anglosas-
soni e normanni che dissodavano i loro piccoli appezzamenti quadrati.
Nessuna meraviglia che lei odiasse la vita su Marte: storicamente il suo popolo aveva
senza dubbio amato il verace suolo terrestre, il suo odore, la sua consistenza reale, e so-
prattutto la memoria che racchiudeva, le vestigia trasformate dell'orda di creature che l'a-
vevano calpestato e poi erano morte, e si erano decomposte per ritornare non alla polve-
re, bensal ricco humus. Be', avrebbe potuto tenere un orto qui su Marte; magari sarebbe
stata capace di coltivarne uno dove gli altri compagni di rifugio avevano evidentemente
fallito. Era strano che lei fosse cosdepressa. Era normale tra i nuovi arrivati ? Per qualche
ragione, lui non si era sentito in quel modo. Forse, nel profondo, immaginava di trovare il
modo per tornare sulla Terra. E in tal caso sarebbe stato lui il pazzo. Non Anne.
Anne, all'improvviso, disse: - Io ho un po' di Can-D, Barney -. Mise le mani nelle tasche
dei suoi pantaloni di tela dell'ONU, fruge ne estrasse un pacchettino. - L'ho comprato
poco fa nel mio rifugio, il Flax Back Spit, come lo chiamano. Gli abitanti del rifugio che me
l'hanno venduto credevano che il Chew-Z l'avrebbe privato di qualsiasi valore, e quindi mi
hanno fatto un ottimo prezzo. Ho provato a prenderlo... l'avevo quasi messo in bocca. Ma
alla fine, come te, non ce l'ho fatta. Non meglio una realtdi sofferenza della piinte-
ressante delle illusioni ? O anche questa un'illusione, Barney ? Io non so nulla di filoso-
fia; dovresti spiegarmelo tu, perchio conosco soltanto la fede religiosa, che non mi con-
sente di capire questa cosa. Queste droghe di traslazione -. A un tratto, april pacchetto;
le sue dita si contrassero disperatamente: - Non ce la faccio, Barney.
- Aspetta - fece lui, posando la tazza e avvicinandosi a lei. Ma era troppo tardi: aveva
gipreso il Can-D. - E per me niente? - chiese, divertito. - Non hai capito la cosa principa-
le: non ci sarnessuno con te, in traslazione -. Prendendola per un braccio, la condusse
fuori dallo scompartimento, trascinandola in fretta per il corridoio, fino all'ampio spazio
comune dove giacevano gli altri; facendola sedere tra loro, disse, provando compassione:
- Cosalmeno sarun'esperienza condivisa, e ti servir
- Grazie - disse lei, giquasi assopita. Gli occhi le si chiusero e il suo corpo, a poco a po-
co, si afflosci
保rasi rese conto lui 怨 Perky Pat. In un mondo senza problemi Chinandosi, la baci
sulla bocca.
- Sono ancora sveglia - mormorlei.
- In ogni caso, non te ne ricorderai - disse lui.
- Oh, sche me ne ricorder- disse debolmente Anne Hawthorne. E part lui la sent
andare. Era solo con sette involucri fisici disabitati e, immediatamente, decise di tornare
nelle sue stanze, dove erano rimaste le tazze fumanti.
非i quella ragazza potrei innamorarmidisse tra s 俏on come con Roni Fugate o con
Emily. In un modo nuovo. Migliore?si chiese. 保 forse questa disperazione? Proprio
come Anne, poco fa, che ha buttato giil Can-D perchnon esiste altro, solo oscurit O
cos o il vuoto. E non per un giorno o una settimana: per sempre. Perci devo innamo-
rarmi di lei
Restseduto, da solo, circondato dai suoi bagagli parzialmente disfatti, a bere il caffe
a meditare, finchnon sentmugolii e fruscii provenire dallo spazio comune. I suoi com-

pagni di rifugio stavano riprendendo conoscenza. Posla tazza e uscper unirsi a loro.
- Perchti sei tirato indietro, Mayerson? - disse Norm Schein; si strofinla fronte ag-
grottata. - Dio, che mal di testa -. A quel punto, notAnne Hawthorne; ancora incoscien-
te, giaceva con la schiena appoggiata al muro e la testa piegata in avanti. - Chi
Fran Schein, alzandosi in piedi a fatica, disse: - Ci ha raggiunti verso la fine; amica di
Mayerson: si sono incontrati durante il viaggio. simpatica, ma una bigotta, vedrai -.
Con l'aria di giudicare, diede un'occhiata a Anne. - Non male. Ero curioso di vederla. Me
l'immaginavo, be', piaustera.
Avvicinandosi a Barney, Sam Regan disse: - Falla restare con te, Mayerson; saremo felici
di votare a favore della sua ammissione, qui. Abbiamo spazio in abbondanza e tu dovresti
trovare, diciamo, una moglie -. Anche lui scrutAnne. - Gi- disse. - Carina. Bei capelli,
lunghi e neri. Mi piace.
- S vero? - gli disse Mary Regan, acida.
- Gi E allora ? - la fulminSam Regan. Barney disse: - giimpegnata.
Lo guardarono tutti, con curiosit
- Strano - disse Helen Morris. - Perchquando eravamo insieme a lei, poco fa, non ce
l'ha detto, e per quello che possiamo saperne noi, tu e lei avete solo...
Interrompendola, Fran Schein disse a Barney: - Tu non vuoi vivere con una neocristiana
bigotta. Abbiamo giavuto esperienze con gente come lei: abbiamo mandato via una cop-
pia l'anno scorso. Possono provocare enormi problemi, qui su Marte. Ricordati che abbia-
mo condiviso la sua mente... una devota fedele di qualche alta chiesa o chisscos'altro,
con tutti i sacramenti e i rituali, e tutta quella robaccia anacronistica; ci crede veramente.
Barney disse, secco: - Lo so.
Con tono amichevole, Tod Morris disse: - Onestamente, vero, Mayerson. Dobbiamo vi-
vere troppo a contatto per poterci permettere di importare un qualsiasi tipo di fanatismo
ideologico dalla Terra. successo in altri rifugi; sappiamo di cosa si tratta. Bisogna vivere
e lasciar vivere, senza dogmi o dottrine assolutistiche: un rifugio davvero troppo piccolo
-. Si accese una sigaretta e abbasslo sguardo su Anne Hawthorne. - Strano che una ra-
gazza coscarina abbia creduto a quella roba. Be', ce n'di tutti i tipi -. Sembrava perples-
so.
- Vi parso che le piacesse la traslazione ? - chiese Barney a Helen Morris.
- S in una certa misura. Ovviamente, era turbata... ma la prima volta c'da aspettarse-
lo; non sapeva come fare per partecipare alla gestione del corpo. Ma era piuttosto ansiosa
di imparare. Adesso, ovviamente, l'ha tutto per se quindi pifacile per lei. un buon
esercizio, questo.
Barney Mayerson si piege raccolse la bambolina di Perky Pat, che indossava pantalon-
cini gialli, maglietta di cotone a strisce rosse e sandali. Quella, adesso, era Anne Hawthor-
ne, si rese conto. In un senso che nessuno davvero comprendeva. E tuttavia lui avrebbe
potuto rompere la bambola, distruggerla, e Anne, nella sua sintetica vita di fantasia, non
ne avrebbe risentito.
- Mi piacerebbe sposarla - disse ad alta voce, improvvisamente.
- Chi ? - chiese Tod. - Perky Pat o la nuova ragazza?
- Intende Perky Pat - disse Norm Schein, e ridacchi
- Invece no - disse Helen, duramente. - E penso che sia un bene: d'ora in poi saremo
quattro coppie, e non tre coppie e un uomo, un uomo spaiato.
- C'un modo - chiese Barney - per ubriacarsi da queste parti ?
- Sicuro - disse Norm. - Abbiamo del liquore: un pessimo surrogato del gin, ma ha l'80%
di alcol, e servirallo scopo.
- Dammene un po' - disse Barney, mettendo mano al portafoglio.

- gratis. Le astronavi di rifornimento dell'ONUlo scaricano a ettolitri -. Norm si avvicin
a un armadio chiuso a chiave e lo apr
Sam Regan disse: - Di', Mayerson, perchsenti il bisogno di ubriacarti? Siamo noi? Il ri-
fugio? Marte?
- No -. Nulla del genere: aveva a che fare con Anne e con la disintegrazione dell'identit
di lei. Quell'improvvisa assunzione del Can-D, un segno della sua incapacitdi credere o di
farcela, della sua resa. Era un presagio, in cui era coinvolto anche lui: si vide in quello che
era accaduto.
Se fosse riuscito ad aiutarla, forse avrebbe aiutato anche se stesso. In caso contrario...
Intuche altrimenti sarebbe stata la fine, per entrambi. Marte, per lui e per Anne, a-
vrebbe significato la morte. E molto presto, probabilmente.

Nove
Dopo essere riemersa dall'esperienza della traslazione, Anne Hawthorne era taciturna e
imbronciata. Non era un buon segno; lui immaginche anche lei avesse, in quel momen-
to, una premonizione simile alla propria. Lei, per non disse nulla al riguardo; si limitad
andare a prendere l'ingombrante tuta dallo scompartimento di lui.
- Devo tornare al Flax Back Spit - spieg - Grazie per avermi lasciato usare il vostro
progetto - disse agli abitanti del rifugio, sparsi qua e l che la guardavano vestirsi. - Mi di-
spiace, Barney -. Scrollil capo. - Non stato gentile lasciarti a quel modo.
La accompagna piedi, sulla piatta e notturna distesa di sabbia, fino al suo rifugio; nes-
suno dei due parl mentre avanzavano lenti e circospetti, come avevano loro raccoman-
dato, per evitare di imbattersi in un predatore locale, una forma di vita telepatica, origina-
ria di Marte, simile a uno sciacallo. Per non videro nulla.
- Com'stato? - le chiese, alla fine.
- Vuoi dire trovarsi nei panni di quella bambola bionda e sfrontata, con tutti i suoi dan-
nati vestiti e il suo fidanzato e la macchina e... - Anne, accanto a lui, rabbrivid - Orribile.
Be', non proprio. Solo... insensato. Non ci ho trovato nulla di interessante. E stato come
tornare adolescente.
- Gi- concordlui. Era sempre cos con Perky Pat.
- Barney - disse lei, calma - devo trovare qualcos'altro, e subito. Puoi aiutarmi? Mi sem-
bri intelligente e maturo ed esperto. La traslazione non fa per me... e con il Chew-Z non
saraffatto meglio, perchc'qualcosa in me che si ribella e non vuole prenderlo, capisci?
S tu capisci: si vede. Diavolo, non hai voluto provarlo neanche una volta, quindi eviden-
te che capisci -, Gli strinse un braccio e si aggrappstretta a lui nell'oscurit - So un'altra
cosa, Barney. Anche loro sono stanchi: non hanno fatto che litigare mentre erano - anzi,
eravamo - dentro quelle bambole. Non si sono divertiti neanche per un attimo.
- Davvero? - disse lui.
Proiettando davanti a sla luce della lampada, Anne disse: - triste: io speravo il con-
trario. Mi dispiace piper loro che per... - Tacque, camminper un po' in silenzio e poi,
d'improvviso, disse: - Sono cambiata, Barney. Lo sento. Voglio sedermi qui... ovun-que ci
troviamo. Tu e io da soli nell'oscurit E tu sai cosa... Non c'bisogno ch'io lo dica, vero?
- No - ammise lui. - Ma il fatto che, poi, rimpiangeresti di averlo fatto, e anch'io, per
via della tua reazione.
- Magari pregher- disse Anne. - Pregare difficile: bisogna sapere come si fa. Non si
prega per s ma per gli altri: si intercede. E non si prega rivolgendosi al Padre che sta nei
cieli, lass chissdove... ma allo Spirito Santo, che diverso, che il Paraclito. Hai mai
letto Paolo ?
- Paolo chi ?
- Nel Nuovo Testamento. Ad esempio, le sue lettere ai Corinzi o quella ai Romani... Pao-
lo dice che il nostro nemico la morte: il nemico che annientiamo per ultimo, quindi de-
v'essere il pigrande. Siamo tutti afflitti, secondo Paolo, non solo nel corpo, ma anche
nell'anima; ed entrambi devono morire affinchnoi possiamo rinascere, con un nuovo cor-
po e un nuovo sangue, ma incorruttibili. Capisci? Vedi, quando ero Perky Pat, poco fa... ho
provato la stranissima sensazione di essere... sbagliato dirlo o crederlo, ma...
- Ma - concluse Barney in sua vece - ti sembrava che fosse qualcosa del genere. Per te
l'aspettavi; sapevi dell'analogia... ne hai parlato tu stessa, sull'astronave -. Molta altra gen-
te, riflette, se n'era resa conto.
- S- ammise Anne. - Ma quello che non ho capito .. - Nell'oscurit si volse verso di

lui; lui riusciva appena a intravederla. - La traslazione l'unico indizio che possiamo aver-
ne, da questo lato della morte. Quindi, una tentazione. Se non fosse per quella bambola
terribile, quella Perky Pat...
- Il Chew-Z - disse Barney.
- quello a cui stavo pensando. Se fosse come dice Paolo, a proposito dell'uomo corrut-
tibile che diventa incorruttibile... non potrei fermarmi, Barney; dovrei per forza masticare il
Chew-Z. Non sarei in grado di aspettare fino alla fine della mia vita... Potrebbe trattarsi di
cinquant'anni di vita, qui, su Marte... mezzo secolo! - Rabbrivid - Perchaspettare, quan-
do una cosa la si puottenere subito ?
- L'ultima persona con cui ho parlato - disse Barney - che avesse preso il Chew-Z, mi ha
detto che stata la peggiore esperienza della sua vita.
Questo la sconcert - In che senso?
- caduto nelle mani di qualcuno o qualcosa che lui considerava assolutamente malva-
gio, qualcuno da cui era terrorizzato. Ed stato fortunato, se ne rendeva conto, a uscirne.
- Barney - disse lei - perchsei venuto su Marte? Non dirmi che per via della chiamata
alle armi: una persona intelligente come te avrebbe potuto andare da uno psichiatra...
- Sono venuto su Marte - disse - perchho commesso un errore -. 俟econdo la tua ter-
minologiariflett勁o si definirebbe un peccato. E anche secondo la miadecise.
Anne disse: - Hai fatto del male a qualcuno, giusto?
Barney si strinse nelle spalle.
- E cosresterai qui per il resto della tua vita - disse Anne. - Barney, puoi procurarmi una
scorta di Chew-Z ?
- Ci vorrpoco -. Entro breve si sarebbe imbattuto in uno dei pusher di Palmer Eldritch,
ne era certo. Cingendole le spalle con un braccio, disse: - Ma anche tu potrai procurartelo
con la stessa facilit
Si appoggia lui, mentre camminavano, e lui l'abbracci lei non oppose resistenza...
anzi, emise un sospiro di sollievo. - Barney, devo mostrarti una cosa. Un volantino che mi
ha dato una mia compagna di rifugio: mi ha detto che quelli della Chew-Z ne hanno lan-
ciati dei pacchi l'altroieri -. Quindi si mise a frugare nelle tasche della sua tuta; nel bagliore
della lampada lui vide il foglietto piegato. - Leggilo. Capirai perchil Chew-Z mi inquieta
cos.. perchcostituisce un problema spirituale cosgrave, per me.
Tenendo il foglietto sotto la luce, lui lesse la prima riga: era stampata in nero a caratteri
cubitali.
DIO PROMETTE LA VITA ETERNA,
NOI POSSIAMO CONSEGNARLA A DOMICILIO.
- Visto? - disse Anne.
- Visto -. Non si curneppure di leggere il resto; ripiegil foglietto e glielo rese, con un
peso sul cuore: -Che slogan!
- Vero.
- Non la grande menzogna - disse Barney - bensla grande verit-. Si chiese quale delle
due fosse peggio. Difficile dire. Idealmente, Palmer Eldritch avrebbe dovuto restare fulmi-
nato per quel volantino blasfemo, ma evidentemente non sarebbe successo. 俗n malvagio
visitor che cala su di noi dal sistema di Proximadisse tra s前 ci offre quello per cui ab-
biamo pregato negli ultimi duemila anni. Perchallora questa sensazione cosnegativa ?
Difficile a dirsi, ma comunque cos Perchmagari comporteruna schiavitnei confronti
di Eldritch, come quella sperimentata da Leo; Eldritch sarsempre con noi, d'ora in avanti,
infiltrato nella nostra vita. E Colui che in passato ci ha sempre protetti rimane impassibile.

保gni volta che saremo in traslazionepens哉edremo non Dio, ma Palmer Eldritch
A voce alta, disse: - Se il Chew-Z ti delude...
- Non dirlo.
- Se Palmer Eldritch ti delude, allora magari... - Si interruppe. Perchdavanti a loro si
stagliava il rifugio Flax Back Spit; la luce dell'ingresso ardeva fioca nel tetro paesaggio
marziano. - Sei arrivata -. Gli dispiaceva che se ne andasse; con la mano sulle spalle di lei,
la strinse a s ripensando a quello che aveva detto ai propri compagni di rifugio sul suo
conto. - Torna indietro con me - disse. - Al Chicken Pox Prospects. Ci sposeremo con tutti i
crismi, ufficialmente.
Lo fisse poi, incredibile, scoppia ridere.
- Vuoi dire no? - chiese, rigido.
- Che cos'- chiese Anne - 青hicken Pox Prospects Ah, ho capito, il nome del tuo ri-
fugio. Mi dispiace, Barney, non volevo ridere. Ma la risposta, naturalmente, no -. Si al-
lontanda lui e april portone esterno del rifugio. Quindi, posla lampada e tornverso
di lui, con le braccia protese. - Facciamo l'amore - disse.
- Non qui. Troppo vicino all'ingresso -. Era timoroso.
- Dove vuoi tu. Portamici -. Gli buttle braccia al collo. - Adesso - disse - non aspettare.
Non aspett
La prese in braccio e si tolsero dall'ingresso.
- Caspita - disse lei, quando lui la fece distendere nell'oscurit in quel momento, ansi-
m forse per il freddo improvviso che si rovescisu di loro, penetrando le loro tute ormai
inutili, anzi d'intralcio al vero calore.
俗no dei principi della termodinamicapens 俠o scambio di calore, molecole che pas-
sano da me a lei e viceversa, mescolandosi... nell'entropia? Non ancorapens
- Oh, caro - disse lei, nell'oscurit
- Ti ho fatto male ?
- No, mi dispiace. Scusa.
Il freddo gli intorpidiva la schiena, le orecchie; emanava dal cielo. Cercdi ignorarlo pi
che poteva, ma pensa una coperta, una pesante coltre di lana... strano, preoccuparsi di
questo in un momento simile. Ne sognla morbidezza, lo strofinio delle fibre contro la pel-
le, il peso. Invece di quell'aria instabile, gelida, sottile, che lo faceva ansimare con affan-
nosi singulti, come se fosse venuto.
- Stai... morendo? - chiese lei.
- Non riesco a respirare. Quest'aria.
- Povero, povero... Santo Dio, ho dimenticato il tuo nome. - Diavolo, che storia.
- Barney!
La strinse forte.
- No! Non fermarti! - Inarcla schiena. Le battevano i denti.
- Non mi stavo fermando - disse lui.
- Oooaugh! Lui rise.
- Ti prego, non ridere di me -. Non era una risata cattiva. Poi ci fu un lungo silenzio. Poi:
- Oop -. Lei sobbalz galvanizzata come in preda allo shock di un esperimento in laborato-
rio. La creatura pallida, dignitosa e svestita, che lui aveva posseduto, trasformata nel lun-
go e sottilissimo sistema nervoso di una rana depigmentata, riportato in vita con mezzi ar-
tificiali. Vittima di una corrente non propria, ma neppure respinta, in ogni caso. Lucida e
realista, consenziente. Pronta, dopo costanto tempo.
- Stai bene ?
- S- disse lei. - S Barney, certo, sto benissimo.

Poco dopo, mentre vagava, solo e d'umore plumbeo, diretto al suo rifugio, disse tra s
亭orse sto facilitando il lavoro a Palmer Eldritch. Piegando la sua volont demoralizzando-
la... come se non lo fosse gi Come se tutti non lo fossimo gi鉬. Qualcosa gli bloccla
strada. Fermandosi, mise mano alla rivoltella che gli avevano fornito e che lui teneva nella
tuta; oltre ai temibili sciacalli telepatici, c'erano, specialmente di notte, fastidiosi organismi
autoctoni che pungevano e morsicavano: fece luce, cauto, aspettandosi di vedere qualche
bizzarro affare dalle molte braccia, magari composto di muco. Invece vide un'astronave
parcheggiata, di quelle piccole, veloci e ultrasottili; i tubi di scappamento fumavano anco-
ra, il che evidentemente significava che era appena atterrata. 非eve aver planatopens
dato che non aveva sentito rumore di retrorazzi.
Dall'astronave sbucun uomo, si diede una scrollata, accese la propria lampada, indivi-
duBarney Mayerson e grugn - Sono Allen Faine, l'ho cercata dappertutto; Leo vuole te-
nersi in contatto con lei tramite me. Io trasmetteri messaggi cifrati al suo rifugio: questo
il libro dei codici -. Faine gli porse un libriccino.
- Lei sa chi sono, vero?
- Il disc-jockey -. Strano, questo incontro, qui, in pieno deserto marziano, tra lui e quel-
l'uomo che veniva dal satellite della P.P. Layouts: aveva un che di irreale.
- Grazie - disse, prendendo il libro dei codici. - Che cosa devo fare ? Trascrivo i messaggi
quando lei li detta e poi mi imbosco a decodificarli ?
- Avrun apparecchio tv privato nel suo scompartimento; abbiamo deciso cossulla ba-
se del fatto che lei, essendo da poco su Marte, sentirl'esigenza di...
- Okay - disse Barney, annuendo.
- Coslei ha giuna ragazza - disse Faine. - Mi perdoni se ho usato il raggio a infrarossi,
ma...
- No, non la perdono.
- Scoprirche c'poca privacy su Marte per questioni di questa natura. come in un
piccolo paese, e tutti gli abitanti del rifugio sono affamati di novit specialmente di ogni
sorta di scandalo. Dovevo saperlo: il mio lavoro tenere i contatti e passare informazioni,
se posso... e naturalmente spesso non posso. Chi la ragazza ?
- Non so - disse Barney, sarcastico. - Era buio, non sono riuscito a vedere -. E si rimise
in cammino, aggirando l'astronave.
- Aspetti. Devo dirle una cosa: uno spacciatore di Chew-Z giattivo in zona e calco-
liamo che verra visitare il suo rifugio non pitardi di domani mattina. Quindi, stia pron-
to. Faccia in modo di comprare il ciocco in presenza di testimoni: devono assistere all'inte-
ra transazione, e quando lo masticher faccia in modo che possano chiaramente ricono-
scere quello che lei sta consumando. Capito? - Faine aggiunse: - E cerchi di stanare il
pusher, si faccia dare una assicurazione verbale ovviamente, quanto picompleta possibi-
le. Gli faccia decantare le qualitdel prodotto, ma senza chiederglielo. Chiaro?
Barney disse: - E io che cosa ci guadagno?
- Prego ?
- A Leo non mai fregato nulla di...
- Glielo dico subito - disse Faine, calmo. - La porteremo via da Marte. Questo il suo
compenso.
Dopo un po', Barney disse: - Dice sul serio?
- Saruna cosa illegale, ovviamente. Solo l'ONU potrebbe rimandarla sulla Terra legal-
mente, ma questo non succeder Quello che faremo prelevarla una notte e trasferirla a
Winnie-ther-Pooh Acres.
- E lrester
- Finchi chirurghi di Leo non le daranno un nuovo volto, nuove impronte digitali e dei

piedi, un nuovo modello di onda encefalica; insomma, un'identitcompletamente nuova; a
quel punto potrriemergere, e magari tornera svolgere il suo vecchio lavoro alla P. P.
Layouts. Se non ho capito male, lei era il loro uomo a New York. Tra due anni, due anni e
mezzo, a partire da ora, lei sardi nuovo l Quindi, non si perda d'animo.
Barney disse: - Magari io non voglio.
- Cosa? Ma certo che vuole. Tutti i coloni vogliono...
- Ci pensersu - disse Barney - e le farsapere. Ma forse pretenderqualcos'altro -.
Stava pensando a Anne. La prospettiva di tornare sulla Terra e ricominciare daccapo, ma-
gari addirittura con Roni Fugate, a livello istintivo e profondo non era per lui cosattraente
come si sarebbe aspettato. Marte, o l'esperienza d'amore avuta con Anne Hawthorne, l'a-
veva radicalmente cambiato, ora. Si chiese quale delle due fosse la causa. Entrambe. 亟
comunquepens哀ono stato io a chiedere di venire qui... non stata una vera coscri-
zione. E devo assolutamente evitare di dimenticarlo
Allen Faine disse: - Credo di capire la situazione, Mayerson. Lei sta cercando di espiare.
Esatto?
Sorpreso, Barney Mayerson disse: - Anche lei? - Le inclinazioni religiose sembravano
pervadere l'intero milieu, da quelle parti.
- Potravere da ridire sulla parola - disse Faine - ma quella adatta. Ascolti, Mayerson:
quando sararrivato il momento di portarla a Winnie-ther-Pooh Acres, avrespiato a suf-
ficienza. C'una cosa che ancora lei non sa. Guardi questo -. Gli porse, con riluttanza, un
tubetto di plastica. Un contenitore.
Raggelato, Barney disse: - Che cos'
- La sua malattia. Leo ritiene, su consiglio di alcuni professionisti, non sia sufficiente che
lei si limiti a dichiarare in tribunale di aver subito dei danni: insisterebbero per farle esami
accuratissimi.
- Mi spieghi che cosa c'qui dentro, esattamente.
- Epilessia, Mayerson. Di tipo Q, una forma che non si mai saputo con certezza se sia
causata da una menomazione organica, individuabile mediante EEG, o se abbia origini psi-
chiche.
- E i sintomi?
Faine disse: - Crisi di grande male -. Dopo una pausa, aggiunse: - Mi dispiace.
- Capisco - disse Barney. - E per quanto tempo ne saraffetto ?
- Possiamo somministrarle l'antidoto dopo la causa, ma non prima. Un anno al massimo.
Cos ora capircosa intendevo quando ho detto che non le manchercerto il tempo di
espiare per non aver soccorso Leo quando ne aveva bisogno. Vedrche questa malattia,
denunciata come effetto collaterale del Chew-Z...
- Sicuro - disse Barney. - L'epilessia uno dei pigrandi tab Come il cancro, un tem-
po. La gente ne ha una paura irrazionale perchsi sa che pucapitare a chiunque, in
qualsiasi momento, senza preavviso.
- Specialmente nella forma Q, identificata di recente. Diavolo, non hanno neppure uno
straccio di teoria che la spieghi. La cosa importante che nella forma Q non si verifica al-
cuna alterazione organica a livello cerebrale, e cisignifica che possiamo rimetterla in se-
sto. Quel tubetto... una tossina metabolica che ha un effetto simile a quello del metrazol,
ma a differenza di questo, continua a causare attacchi, accompagnati dalle caratteristiche
alterazioni dell'EEG, finchnon viene neutralizzata; cosa per cui, come ho detto, siamo
preparati.
- Un esame del sangue non rivelerla presenza della tossina?
- Rivelerla presenza di una tossina, e questo esattamente quello che vogliamo. Per-
chfaremo sequestrare i documenti relativi ai test di leva fisico e psicologico che lei ha so-

stenuto di recente... e riusciremo a provare che al suo arrivo su Marte non c'era epilessia
di tipo Q e neppure intossicazione. E tocchera Leo, o piuttosto a lei, dimostrare che l'in-
tossicazione del sangue stata causata dal Chew-Z.
Barney disse: - Se anche perdessi la causa...
- Le vendite del Chew-Z ne sarebbero comunque gravemente danneggiate. La maggior
parte dei coloni ha la sgradevole sensazione che le droghe di traslazio-ne siano, a lungo
andare, biochimicamente nocive -. Faine aggiunse: - La tossina contenuta in quel tubetto
relativamente rara. Leo l'ha ottenuta tramite canali altamente specializzati. originaria di
Io, credo. Un certo dottor...
- Willy Denkmal - disse Barney.
Faine si strinse nelle spalle. - Puessere. Comunque, ora nelle sue mani; non appena
avrassunto il Chew-Z, la prenda. Cerchi di avere la sua prima crisi di grande male dove i
suoi compagni di rifugio possano vederla: non se ne stia in giro nel deserto a lavorare la
terra o a punzonare draghe automatiche. Non appena l'attacco le sarpassato, prenda il
videofono e chieda assistenza medica all'ONU. Faccia in modo di essere visitato dai loro
medici imparziali; eviti di andare da un medico privato.
- Magari sarebbe utile - disse Barney - che i medici ONU mi sottoponessero a un EEG
durante un attacco.
- Assolutamente. A questo scopo, cerchi di farsi ricoverare in un ospedale ONU: ce ne
sono tre, in tutto, su Marte. Potroffrire una valida giustificazione alla sua richiesta, per-
ch.. - Faine esit - Per essere franchi, con questa tossina i suoi attacchi comporteranno
gravi raptus auto ed eterolesionistici. Da un punto di vista tecnico, saranno riconducibili al-
la varietisterica, aggressiva, che si conclude con una perdita di coscienza pio meno
completa. Sarevidente sin dall'inizio la natura del problema, perch a quanto mi hanno
detto, lei mostreri tipici sintomi della fase tonica, con notevole irrigidimento della musco-
latura, e della fase tonica, che causa contrazioni ritmiche seguite da rilassamento e poi,
naturalmente, da stato comatoso.
- In altre parole - disse Barney - la classica forma convulsiva.
- La spaventa ?
- Non vedo cosa potrebbe cambiare. Sono in debito con Leo: lei, io e Leo lo sappiamo.
Continuo a detestare la parola 前spiazione ma credo che di questo si tratti -. Si chiese in
che modo questa malattia artificialmente indotta avrebbe influenzato la sua relazione con
Anne. Probabilmente sarebbe finita. Dunque, lui stava rinunciando a una bella cosa, per
Leo Bulero. Ma Leo, a sua volta, stava facendo qualcosa per lui: portarlo via da Marte non
era certo meno problematico.
- Diamo per scontato - disse Faine - che loro tenteranno di ucciderla quando lei contat-
terun avvocato. Anzi, loro...
- Vorrei tornare al mio rifugio, ora -. Si mosse. -Okay?
- Bene. Torni alla sua routine. Ma lasci che le dia un ultimo consiglio per quanto riguarda
la ragazza. La legge di Doberman... si ricorda ? Fu il primo a sposarsi e a divorziare su
Marte... afferma che quanto pisi emotivamente legati a qualcuno, in questo dannato
posto, tanto pila relazione si deteriora. Le concedo al massimo due settimane, e non
perchlei si ammaler bensperchquesto lo standard. Il gioco delle sedie marziano. E
l'ONU lo incoraggia perch francamente, se cossi pudire, cisignifica pibambini per
popolare le colonie. Le pare?
- L'ONU - disse Barney - potrebbe non sanzionare la mia relazione con Anne, perchin
un certo senso poggia su basi diverse da quelle descritte da lei.
- No, si sbaglia - disse Faine, calmo. - A lei potrsembrare cos ma io osservo l'intero
pianeta, giorno e notte. Sto solo affermando un dato di fatto, non una critica. Anzi, per-

sonalmente, per lei ho molta comprensione.
- Grazie - disse Barney, e se ne and preceduto dalla luce della sua lampada, verso il ri-
fugio; il segnale di un piccolo beeper, legato intorno al collo, che lo avvertiva dell'avvici-
namento e, soprattutto, del non avvicinamento al rifugio, inizia farsi piforte: uno sta-
gno con una sola rana che gli risuonava nelle orecchie, consolandolo.
促renderla tossinadisse tra s 亟 andrin tribunale e denuncerquei bastardi nel-
l'interesse di Leo. Perchglielo devo. Ma non tornersulla Terra: o ce la faccio qui o da
nessuna parte. Con Anne Hawthorne, spero; altrimenti, da solo, o con qualcun'altra: se-
guirla legge di Doberman, come pronostica Faine. In ogni caso, resterqui su questo
miserabile pianeta, questa 'terra promessa'
非omani mattinadecise 勇niziera spazzare via la sabbia di cinquantamila secoli, per
cominciare a coltivare il mio orto. il primo passo

Dieci
Il giorno dopo Norm Schein e Tod Morris trascorsero le prime ore del giorno con lui, in-
segnandogli a manovrare i bulldozer, le draghe e le benne, ridotti nelle pisvariate condi-
zioni di rovina: la maggior parte dei macchinari, come i vecchi tomcat, poteva essere ri-
messa in moto, ma il risultato non sarebbe stato granch erano rimasti inutilizzati troppo
a lungo.
A mezzogiorno era esausto. Si concesse allora una pausa e riposall'ombra di un mam-
mutesco trattore arrugginito, pranzando con razioni di cibo freddo e bevendo ttiepido da
un thermos che Fran Schein gli aveva gentilmente portato.
Sotto, nel rifugio, gli altri erano occupati a fare quello che facevano di solito; e a lui non
interessava.
Intorno a s da ogni parte, vedeva i loro orti abbandonati e marciti, e si chiese se pre-
sto anche al suo non sarebbe capitato lo stesso. Magari, tutti i coloni avevano cominciato
cos con quel tentativo disperato. E poi erano stati sopraffatti dal torpore, dalla dispera-
zione. Ma la situazione era davvero cosdisperata? Non proprio.
客 una questione di mentalit鉬 decise. 亟 noi, tutti noi che abbiamo lavorato per la P. P.
Layouts, abbiamo volontariamente contribuito a produrla. Abbiamo dato loro una via d'u-
scita, indolore e comoda. E ora Palmer Eldritch venuto per portare a compimento questo
processo. Gli abbiamo spianato la strada e adesso? Non c'modo, per me, di 'espiare', co-
me ha detto Faine?
Muovendo verso di lui, Helen Morris fece, allegra: -Come va la coltivazione ? - Si chindi
fianco a lui e aprun grosso catalogo di sementi con il marchio ONU in bella evidenza dap-
pertutto. - Guarda un po' che cosa forniscono gratis: qualsiasi cosa in grado di germogliare
qui, tulipani compresi -. Appoggiandosi a lui, lei girava le pagine. - Per c'un piccolo
mammifero, simile a un topo, che vive nel sottosuolo e a tarda notte sale in superficie: stai
attento. Divora tutto. Devi piazzare un po' di trappole autopropulse.
- Okay - disse Barney.
- davvero uno spettacolo vedere una di quelle trappole omeostatiche volare sulla sab-
bia all'inseguimento di quella specie di topo marziano. Dio, come vanno. Sia il topo sia la
trappola. Se poi si scommette, la cosa si fa ancora piinteressante. Io di solito punto sulla
trappola. Mi piacciono.
- Penso che anch'io scommetterei sulla trappola -. 信o grande rispetto delle trappole
riflette. Ciodelle situazioni in cui nessuna delle porte conduce all'esterno. Qualsiasi cosa
rechino scritta.
Helen disse: - L'ONU ti forniranche due robot che potrai usare gratuitamente per un
periodo non superiore ai sei mesi. Quindi ti conviene stabilire in anticipo e con oculatezza
come impiegarli. La cosa migliore farli lavorare nella costruzione di canali d'irrigazione. I
nostri sono ormai pressochinutilizzabili. A volte i canali devono svilupparsi per trecento
chilometri o pi Altrimenti puoi accordarti con qualcuno...
- No, nessun accordo - disse Barney.
- Ma si tratta di accordi buoni: trova qualcuno qui in zona, negli altri rifugi, che abbia ini-
ziato a costruire il suo sistema di irrigazione per poi abbandonarlo; compraglielo e collega-
ti. La tua ragazza del Flax Back Spit verra stare qui con te? - Lo squadr
Lui non rispose: osservava, nel cielo nero di Marte con le sue stelle di mezzogiorno, u-
n'astronave che girava in tondo. L'uomo del Chew-Z ? Dunque, era giunta l'ora di autoav-
velenarsi, affinchun monopolio economico potesse continuare a vivere, un dilagante im-
pero interplanetario dal quale lui ora non traeva alcun beneficio.

侵ncredibilepens叛uanto puessere forte l'impulso all'autodistruzione
Helen Morris, rialzandosi per guardare a sua volta, disse: - Visitors! E non neppure u-
n'astronave ONU -. Corse immediatamente verso il rifugio. - Vado a dirlo agli altri.
Infilla mano sinistra nella tuta e toccil tubetto infondo alla tasca interna, pensando:
俠o fardavvero? Non sembrava possibile: nella sua formazione, nella sua storia, non
c'era nulla che potesse giustificarlo. 亭orsepens怨 per la disperazione di aver perso
tutto Ma lui era convinto di no: c'era dell'altro.
Quando l'astronave atterrsulla distesa deserta, non lontano, lui pens 俑agari, per
mostrare a Anne che cos'il Chew-Z. Anche se la dimostrazione fasulla. Infatti, se io as-
sumerla tossina lei non proveril Chew-Z Ne aveva la nettissima sensazione. E tanto
bastava.
Dall'astronave uscPalmer Eldritch.
Era lui, non ci si poteva sbagliare: da quando era precipitato su Plutone, gli omeogiornali
avevano pubblicato un gran numero di foto. Ovviamente, le foto erano vecchie di dieci an-
ni, ma il tipo era rimasto lo stesso. Grigio e ossuto, ben oltre il metro e ottanta di altezza,
con braccia ciondolanti e un'andatura particolarmente rapida. E la sua faccia aveva un che
di devastato, di smangiato, come se, ipotizzBarney, lo strato di grasso si fosse comple-
tamente consumato, come se Eldritch, a un certo punto, si fosse cibato di se stesso, divo-
rando magari di gusto le parti superflue del suo stesso corpo. Aveva enormi denti d'ac-
ciaio, che gli erano stati installati prima della partenza per Proxima da un dentista chirurgo
ceco: erano saldati alla mandibola, fissi. Gli sarebbero durati tutta la vita. E poi... il suo
braccio destro era artificiale. Aveva perso quello vero vent'anni prima, in un incidente di
caccia su Callisto; quello nuovo, ovviamente, era migliore, nel senso che era dotato di una
sofisticata serie di mani intercambiabili. In quel momento, Eldritch stava utilizzando l'e-
stremitmanuale simil-umana a cinque dita; a parte il luccichio metallico, avrebbe potuto
anche essere organica.
Inoltre, era cieco. Almeno dal punto di vista degli organismi naturali. Ma aveva fatto dei
trapianti, al prezzo che pote volle pagare: era stato operato da oculisti brasiliani, appena
prima di partire per Proxima. Avevano fatto uno splendido lavoro. I ricambi, collocati all'in-
terno delle cavitoculari, erano privi di pupille, e i due bulbi non erano mossi da alcun
muscolo. Erano dotati, invece, di visione panoramica, prodotta da lenti grandangolari che,
come immobili fessure orizzontali, li bisecavano. L'incidente agli occhi non era stato un in-
cidente: era successo a Chicago, un deliberato assalto al vetriolo compiuto da ignoti, per
ragioni altrettanto ignote... almeno all'opinione pubblica. Eldritch, probabilmente, lo sape-
va. Per non aveva detto nulla, non aveva sporto denuncia, ed era andato subito dal suo
team di oculisti brasiliani. I suoi occhi artificiali a fessura orizzontale parvero piacergli:
quasi subito si era presentato alla cerimonia di inaugurazione del Teatro dell'Opera di St.
George, Utah, e si era mescolato ai suoi quasi-pari senza alcun imbarazzo. Persino ora,
dopo dieci anni, quell'operazione veniva tentata raramente, e Barney vedeva per la prima
volta gli occhi luxvid grandangolari Jensen. Questi e il braccio artificiale, con il suo vasto
repertorio di opzioni manuali, lo impressionarono pidi quanto si aspettasse... o, forse,
c'era qualcos'altro in Eldritch?
- Signor Mayerson - disse Palmer Eldritch, e sorrise; i denti d'acciaio scintillarono nella
debole e fredda luce di Marte. Tese la mano e Barney, meccanicamente, fece lo stesso.
俠a vocepensBarney 厚roviene da un punto diverso da... Sgrangli occhi. L'intera
figura era incorporea e, attraverso di essa, si intravedeva il paesaggio retrostante. Era una
sorta di fantasma, prodotto artificialmente, e lui vi colse un che di ironico: giil tipo era
artificiale, e ora si scopriva che persino la carne e il sangue lo erano. 侶uesta la cosa

tornata da Proxima?si domandBarney. 俟e cosfosse, Hepburn-Gilbert stato imbro-
gliato: questo non affatto un essere umano. Per niente
- Sono ancora all'interno - disse Palmer Eldritch; la sua voce rimbombava da un altopar-
lante montato sullo scafo dell'astronave. - Una precauzione, dato che lei un dipendente
di Leo Bulero -. La mano fantasma toccquella di Barney: fu pervaso da una sensazione di
freddo e di viscidit di certo una reazione di repulsione del tutto psicologica, dato che non
c'era nulla che potesse produrla.
- Ex dipendente - disse Barney.
In quel momento, alle sue spalle emersero gli altri abitanti del rifugio: gli Schein, i Morris
e i Regan; si avvicinarono come bambini paurosi, non appena ebbero riconosciuto, uno per
uno, la vaga figura che stava di fronte a Barney.
- Che cosa succede? - domandNorm Schein, visibilmente a disagio. - Questo un si-
mulacro, non mi piace -. In piedi, alle spalle di Barney, disse: - Viviamo nel deserto, Ma-
yerson; siamo continuamente vittime di miraggi, astronavi, visitors e forme di vita innatu-
rali. Ecco che cosa: questo tipo non realmente presente, e neppure l'astronave par-
cheggiata qui, in realt
Tod Morris aggiunse: - Sono probabilmente a mille chilometri da qui. E un fenomeno ot-
tico. Ci si fa l'abitudine.
- Ma voi potete udirmi - fece notare Palmer Eldritch; l'altoparlante rimbombava e river-
berava. - Va bene, sono qui per proporvi un affare. Chi di voi il capo-rifugio ?
- Sono io - disse Norm Schein.
- Il mio biglietto da visita -. Eldritch porse un piccolo cartoncino bianco e, di riflesso,
Norm Schein tese la mano per prenderlo. Il cartoncino gli volvia tra le dita e si possulla
sabbia. Eldritch sorrise. Era un sorriso freddo e vacuo, un'implosione, come se assorbisse
ogni cosa all'intorno, finanche l'aria sottile. - Lo guardi - suggerEldritch. Norm Schein si
chine osservattentamente il biglietto da visita. - D'accordo - disse Eldritch. - Sono qui
per firmare un contratto con voi. Per dispensarvi...
- Ci risparmi la predica sul fatto che lei dispenserebbe quello che Dio si limita a promet-
tere - disse Norm Schein. - Ci dica solo qual il prezzo.
- Un decimo di quello del prodotto della concorrenza. Ed molto piefficace: non c'
neppure bisogno di usare un progetto -. Eldritch sembrava rivolgersi a Barney, in particola-
re; il suo sguardo, per non poteva essere individuato, a causa della struttura delle fessu-
re dotate di lenti. - Si diverte qui su Marte, signor Mayerson ?
- Oh, s moltissimo - disse Barney.
Eldritch disse: - La scorsa notte, quando Allen Filine sceso dal suo misero satellite per
incontrarladi che cosa avete discusso ?
Barney si irrigide disse: - Affari -. Pensava veloce, ma non abbastanza; dall'altoparlante
risuonava gila domanda successiva.
- Cos lei continua a lavorare per Leo. Anzi, il suo invio su Marte, appena prima che noi
iniziassimo a diffondere il Chew-Z, fa parte di un piano. A che scopo? Ha forse intenzione
di ostacolarci? Non c'era materiale propagandistico nel suo bagaglio, nessun volantino o
altro materiale a stampa, a parte comunissi-mi libri. Forse, diffondervoci. Pettegolezzi. Il
Chew-Z .. che cosa, signor Mayerson? pericoloso peri consumatori abituali?
- Non lo so. Sono impaziente di provarlo, per vedere.
- Siamo tutti impazienti - disse Fran Schein. Recava tra le braccia un carico di scorze di
tartufo, chiaramente destinate al pagamento in contanti. - Pufarci una consegna adesso,
o dovremo aspettare ancora?
- Posso consegnarvene una prima tranche - disse Eldritch.
Un portello dell'astronave si aprcon uno scatto. Ne sbucun vettore a getto che schiz-

zverso di loro. Giunto a un metro, si arrested espulse una scatola avvolta nella familia-
re carta da pacchi marrone; la scatola cadde ai loro piedi e infine Norm Schein si chine la
raccolse. Non si trattava di un simulacro. Con cautela Norm la scart
- Chew-Z - disse Mary Regan, trattenendo il respiro. - una quantitenorme! Quanto le
dobbiamo, signor Eldritch ?
- In totale - disse Eldritch - cinque scorze -. Il vettore estese, allora, un piccolo cassetto,
esattamente delle dimensioni delle scorze.
Dopo aver brevemente tirato sul prezzo, gli abitanti del rifugio cedettero: le cinque scor-
ze furono depositate nel cassetto, che immediatamente fu ritirato, e il vettore girsu se
stesso e torndifilato all'astronave-madre. Palmer Eldritch, incorporeo e grigio e grande,
rest Sembrava divertirsi, decise Barney. Non lo preoccupava il fatto che Leo avesse un
asso nella manica; Eldritch traeva forza da questo.
Questa consapevolezza lo intrist e si mise in cammino, da solo, diretto al desolato
spiazzo che avrebbe dovuto essere il suo orto. Con le spalle rivolte ai compagni di rifugio e
a Eldritch, attivun'unitautomatica, che inizia sibilare e ronzare: la sabbia spariva al
suo interno a mano a mano che risucchiava rumorosamente, con qualche difficolt Barney
si chiese per quanto tempo ancora avrebbe funzionato. E come si faceva, su Marte, a ripa-
rarli? Forse si lasciava perdere; forse non c'era modo di ripararli.
Alle spalle di Barney, giunse la voce di Eldritch. - Adesso, signor Mayerson, potriniziare
a masticare per il resto della sua vita.
Si volt involontariamente, perchnon si trattava di un fantasma, questa volta: l'uomo
si era finalmente fatto avanti. - Esatto - disse. - E non potrei desiderare di meglio -. Quin-
di, riprese a trafficare con la benna automatica. - Dove si va, su Marte, per farsi aggiustare
i macchinari? - chiese a Eldritch. - l'ONU che se ne occupa ?
Eldritch chiese: - Come faccio a saperlo?
Un elemento della benna automatica si stacce gli restin mano; lo strinse, lo soppes
Il pezzo, che aveva la forma di una forcella, era pesante, e Barney pens 促otrei uccider-
lo con questo. Adesso, proprio qui. Non sarebbe una soluzione? Niente pitossina che
produce le crisi di grande male, niente picausa in tribunale... ma ci sarebbe una rappre-
saglia. Sopravvivrei a Eldritch solo per poche ore
Ma... non ne valeva comunque la pena?
Si volt E a quel punto successe tutto cosrapidamente che non riusca farsene una va-
lida idea, non ne ebbe quasi percezione. Dall'astronave parcheggiata partun raggio laser,
e lui ne sentil violento impatto quando colpil pezzo di metallo che aveva nelle mani.
Contemporaneamente, Palmer Eldritch prese a ballonzolare agilmente all'indietro, rimbal-
zando per aria nella leggera gravita marziana; come una mongolfiera... Barney stette a
guardare incredulo: Eldritch volvia, scoprendo in un ghigno i suoi enormi denti d'acciaio,
agitando il braccio artificiale, con il suo corpo smilzo in lenta rotazione. Poi, come legato a
un cavo trasparente in fase di riavvolgimento, raggiunse l'astronave seguendo un contorto
moto sinusoidale. All'improvviso, non c'era pi La parte anteriore dell'astronave si richiuse
di scatto dietro di lui: Eldritch era all'interno. Al sicuro.
- Perchlo ha fatto ? - chiese Norm Schein, divorato dalla curiosit restando dov'era in-
sieme agli altri abitanti del rifugio. - In nome di Dio, che cos'successo, laggi?
Barney non rispose; tremante, mise giciche rimaneva del pezzo di metallo: soltanto
residui inceneriti, friabili e secchi, che appena toccarono terra si disfecero.
- Hanno avuto un contrasto - disse Tod Morris. - Mayerson e Eldritch: non si piacciono
neanche un po', sin dal primo momento.
- In ogni caso - disse Norm - abbiamo il Chew-Z. Mayerson, ti conviene stare alla larga
da Palmer Eldritch, in futuro lascia che sia io a trattare con lui. Se avessi saputo che per il

fatto di essere un dipendente di Leo Bulero...
- Ex dipendente - disse, di riflesso, e riprese a trafficare con la benna automatica difet-
tosa. Il suo primo tentativo di assassinare Palmer Eldritch era fallito. Avrebbe avuto un'al-
tra occasione?
E quello che era appena capitato poteva davvero considerarsi un'occasione? La risposta
alle due domande, decise, era negativa.
Nel tardo pomeriggio gli abitanti del rifugio si riunirono per masticare. L'atmosfera era di
tensione e di solennit non dissero praticamente nulla, mentre i ciocchi di Chew-Z, uno
alla volta, venivano scartati e distribuiti.
- Ahh - esclamFran Schein, facendo una smorfia. - Fa schifo.
- Sa di... gnam... - disse Norm, con impazienza. E mastic - Sa di fungo marcio, hai ra-
gione -. In un impeto di stoicismo, deglut e continua masticare. - Bleah - fece, ed ebbe
un conato di vomito.
- Farsi 'sta roba senza un progetto... - disse Helen. Morris. - E dove andremo, allora? Io
ho paura - disse, all'improvviso. - Saremo insieme? Ne sai qualcosa, Norm?
- Chissenefrega - disse Sam Regan, masticando.
- Guardatemi - disse Barney Mayerson.
Lo osservarono con curiosit qualcosa nel tono della sua voce li indusse a fare come di-
ceva.
- Metto in bocca il Chew-Z - disse Barney, e cosfece. - Voi mi vedete, vero? - Inizia
masticare. - Ora sto masticando -. Il suo cuore faceva fatica. 非iopens咬iuscira ca-
varmela?
- S ti vediamo - confermTod Morris, annuendo. - E allora ? Cio non che sei in bot-
ta o stai per volar via come Palmer Eldritch o roba del genere ? - E anche lui attaccil
proprio ciocco. Stavano masticando tutti e sette, si accorse Barney. Chiuse gli occhi.
Poi, vide sua moglie, chinata su di lui.
- Ho detto - ripet- se vuoi un altro Manhattan o no. Perchse lo vuoi, devo chiedere
dell'altro ghiaccio al frigo.
- Emily - disse.
- S caro - disse lei, in tono aspro. - Ogni volta che pronunci il mio nome in quel modo,
capisco subito che stai per lanciarti in una delle tue solite prediche. Che cosa c' questa
volta? - Gli si sedette di fronte, sul bracciolo del divano, lisciandosi la gonna; era quella
stupenda stoffa messicana stampata a mano che aveva preso per lei a Natale. - Sono
pronta - disse.
- Nessuna predica - disse lui. 俟ono davvero cossi chiese. 俟empre a fare menate?
Barcollando, si alzin piedi; si sentiva stordito, e cercdi sorreggersi appoggiandosi all'a-
sta di una lampada lvicino.
Squadrandolo, Emily disse: - Sei bollito.
Bollito. Non sentiva quella parola dai tempi del college: era fuori moda da un bel po', ma
ovviamente Emily la usava ancora. - Adesso - fece lui, scandendo il pipossibile le parole -
si dice 剌lesciato Ce la farai a ricordartelo? Flesciato -. Andvacillando in cucina dove
trovil liquore.
- Flesciato - disse Emily, e sospir Sembrava triste; lui se ne accorse e se ne domand
la ragione. - Barney - disse lei, allora - non bere costanto, okay ? Che si dica 剎ollito
剌lesciatoo come ti pare, non cambia niente. Immagino che sia colpa mia: tu bevi perch
io sono cosinadeguata -. Si strofinl'occhio destro con un dito, un fastidioso e familiare
tic.
- Non che tu sei inadeguata - disse lui. - solo che ho degli standard elevati -. 俑i

hanno insegnato ad aspettarmi molto dagli altridisse tra s 隹spettarmi che gli altri sia-
no affidabili e stabili come me, e non svenevoli ed emotivi, incapaci di autocontrollo.
俑a un'artista...riflette. 保 piuttosto una cosiddetta artista. Una boh幦ienne, piche
altro, fa una vita da artista senza averne il talento Inizia prepararsi un drink dissetan-
te, bourbon e acqua, questa volta, senza ghiaccio; versdirettamente dalla bottiglia, sen-
za curarsi del misurino.
- Quando versi a quel modo - disse Emily - capisco che sei arrabbiato con me e stiamo
per litigare. E non lo sopporto.
- E allora vattene - disse lui.
- Dannazione - disse Emily - io non voglio andarmene! Non potresti semplicemente... -
Fece dei gesti disperati e vani. - ... Essere un po' pigentile, pibuono, o almeno tentare?
Impara a perdonare... - La sua voce sprofonde si fece quasi impercettibile: - ... I miei di-
fetti.
- Ma sono imperdonabili - disse lui. - Mi piacerebbe. Credi che io voglia vivere con una
persona che non riesce a concludere nulla di quello che inizia o che non combina nulla a
livello sociale? Ad esempio, quando... oh, be', al diavolo! - A che cosa sarebbe servito? E-
mily era incorreggibile: era solo e semplicemente una scorbutica. La sua giornata ideale
l'avrebbe trascorsa a sguazzare, a gingillarsi e a fare cazzate con un casino di viscide ver-
nici simili a escrezioni, o con le braccia immerse per ore in fondo a un enorme blocco di
argilla grigia e umida. E intanto...
Il tempo stava sfuggendo loro di mano. E tutti, compresi i dipendenti del signor Bulero,
specialmente i suoi consulenti pre-mod, stavano crescendo, sviluppandosi, maturando.
俏on sarmai il consulente pre-mod di New Yorkdisse tra s 俘imarrsempre impan-
tanato qui a Detroit, dove non succede mai nulla di nuovo, assolutamente nulla
Se fosse riuscito ad accaparrarsi il posto di consulente pre-mod di New York... 俠a mia
vita acquisterebbe un significatorealizz 俟arei felice, perchpotrei utilizzare appieno le
mie capacit Che diavolo potrei volere di pi? Nient'altro: tutto quello di cui ho bisogno.
- Esco - disse a Emily, e mise gigli occhiali; andall'armadio e prese il cappotto.
- Tornerai prima che io vada a letto ? - Con aria afflitta, lo segufino alla porta dell'ap-
partamento del condominio 11139584 - la numerazione partiva dal centro di New York -
dove vivevano ormai da due anni.
- Vedremo - disse, e aprla porta.
Sul pianerottolo c'era un uomo alto e grigio con una prominente dentatura d'acciaio, oc-
chi senza pupille e una lucente mano artificiale che gli spuntava dalla manica destra.
L'uomo disse: - Salve, Mayerson -. Sorrise, i denti d'acciaio brillarono.
- Palmer Eldritch - disse Barney. Si volse verso Emily.- Avrai visto le sue foto sugli ome-
ogiornali: quel celeberrimo grande imprenditore -. Ovviamente, lui aveva riconosciuto
Palmer Eldritch, e subito. - Voleva vedermi? - chiese, esitante; c'era qualcosa di misterioso
nella situazione, come se in un certo senso si fosse giverificata, ma in modo diverso.
- Mi consenta di parlare un attimo a quattrocchi con suo marito - disse Eldritch, rivol-
gendosi a Emily con un tono di estrema cortesia; fece un cenno d'intesa e Barney uscsul
pianerottolo. La porta si richiuse alle sue spalle: Emily, ubbidiente, l'aveva chiusa. Ora El-
dritch sembrava cupo; non pigentile e sorridente, disse: - Mayerson, lei sta sprecando il
suo tempo. Non fa altro che riprodurre il passato. A che serve allora il Chew-Z che le ho
venduto? Lei refrattario, non ho mai visto nulla di simile. Le concederaltri dieci minuti,
dopodichla riporternel luogo che le si addice, il Chicken Pox Prospects. Percile con-
viene far presto a rendersi conto di quello che diavolo vuole, e se ci capisce qualcosa, alla
fine.
- Che diavolo il Chew-Z ? - disse Barney.

La mano artificiale si sollev con una forza enorme Palmer Eldritch lo spinse e Barney
vacill
- Ehi - disse Barney debolmente, cercando di resistere, di annullare la pressione prodot-
ta dall'immensa forza di quell'uomo. - Che cosa...
Si ritrova terra di schiena. La testa gli risuonava e gli faceva male; con fatica riuscad
aprire gli occhi e a mettere a fuoco la stanza intorno a lui. Si stava risvegliando; scoprdi
avere addosso un pigiama, che pernon riconobbe: non lo aveva mai visto prima. Era nel-
l'appartamento di qualcun altro, e ne aveva addosso i vestiti? Un altro uomo...
Preso dal panico, incomincia esaminare il letto, le coperte. Accanto a lui...
Vide una ragazza sconosciuta che dormiva e respirava piano con la bocca, i capelli un
bianco scompiglio simile a cotone, le spalle nude e lisce.
- Sono in ritardo - disse lui, e la sua voce uscdistorta e rauca, quasi irriconoscibile.
- No, non sei in ritardo - mormorla ragazza, con gli occhi ancora chiusi. - Rilassati. Da
qui possiamo essere al lavoro in... - Sbadiglie aprgli occhi. - ... Quindici minuti -. Gli
sorrise, il disagio di lui la divertiva. - Lo dici sempre, tutte le mattine. Vai a preparare il
caff Devo assolutamente bere un caff
- Certo - disse, e sguscifuori dal letto.
- Signor Coniglio - disse la ragazza, per prenderlo in giro. - Sei spaventatissimo. Hai pau-
ra di me, del tuo lavoro... e scappi sempre.
- Mio Dio - disse lui. - Ho voltato le spalle a tutto.
- 俊uttocosa?
- Emily -. Fissla ragazza, Roni Qualcosa, che stava nella propria camera da letto. - Ora
non ho pinulla - disse.
- Oh, benissimo - disse Roni, con amaro sarcasmo. - Cos adesso magari posso dirti un
po' di cose carine, per farti star bene.
Lui disse: - L'ho fatto adesso, per giunta. Non anni fa. Appena prima dell'前ntrata in
scenadi Palmer Eldritch.
- E come avrebbe fatto Palmer Eldritch a 前ntrare in scena in un letto d'ospedale,
da qualche parte nella zona di Giove o di Saturno. L'ONU l'ha portato laggidopo averlo
estratto dal relitto della sua astronave -. Il Suo tono era di scherno, e tuttavia c'era una
sfumatura di curiosit
- Palmer Eldritch mi appena apparso - disse, ostinato. Pens 非evo tornare da E-
mily Barcollando, si piege afferri suoi vestiti, arrancfino al bagno e sbattla porta
dietro di s Rapido, si fece la barba, si cambi riemerse e disse alla ragazza, che era an-
cora a letto: - Devo andare. Non avercela con me. Devo farlo.
Un attimo dopo, senza aver fatto colazione, stava scendendo al pianterreno; poi si ferm
al di sotto dello scudo antitermico, in cerca di un taxi.
Il taxi, un nuovo modello, bello e scintillante, lo portin men che non si dica al condo-
minio di Emily; in confusione, pag corse all'interno, e nel giro di pochi secondi stava sa-
lendo. Era come se il tempo non fosse trascorso, come se il tempo si fosse fermato e tutto
fosse rimasto congelato e aspettasse solo lui; abitava un mondo di oggetti immobili, unica
cosa in movimento.
Giunto alla porta di lei, suonil campanello.
La porta si apr e apparve un uomo. - S - L'uomo era scuro, abbastanza di bell'aspet-
to, sopracciglia folte e capelli pettinati con cura, e un po' ricci; teneva l'omeogiornale del
mattino in una mano... Alle sue spalle Barney vide una tavola apparecchiata per la co-
lazione.
Barney disse: - Lei .. Richard Hnatt.
- S-. Perplesso, osservBarney con attenzione. -Ci conosciamo ?

Comparve Emily, vestita con un maglione grigio a girocollo e jeans macchiati. - Santo
cielo, Barney - disse, rivolta a Hnatt. - Il mio ex. Dai, entra -. Gli tenne la porta spalanca-
ta, e lui entrnell'appartamento. Sembrava contenta di vederlo.
- Piacere di conoscerla - disse Hnatt, in tono neutro, facendo la mossa di tendere la ma-
no e poi cambiando idea. - Caff
- Grazie -. Barney si sedette al tavolo in un posto non apparecchiato. - Ascolta - disse,
rivolto a Emily; non ce la faceva ad aspettare: doveva parlare, eventualmente anche in
presenza di Hnatt. - Ho sbagliato a divorziare da te. Mi piacerebbe risposarti. Tornare ai
vecchi tempi.
Emily, in una maniera a lui familiare, rise divertita; non riusciva a trattenersi, e cosand
a prendergli una tazza e un cucchiaio, incapace di rispondere. Lui si domandse lei avreb-
be mai risposto; era pifacile per Emily - solleticava la persona pigra e scorbutica che era
in lei - limitarsi a ridere. 青ristopens e si mise a fissare davanti a s nel vuoto.
Di fronte a lui, Hnatt si sedette e disse: - Noi siamo sposati. Credeva che convivessimo
soltanto ? - Era scuro in volto, ma sembrava mantenere il controllo di s
Barney disse, parlando con Emily e non con Hnatt: - I matrimoni si possono sciogliere.
Vuoi risposarti con me? - Si alzin piedi e mosse alcuni passi esitanti verso di lei. In quel-
l'istante, lei si volte gli porse con calma tazza e cucchiaio.
- Oh, no - disse Emily, continuando a sorridere; dai suoi occhi emanava una luce di pie-
t Lei capcome lui si sentiva, capche non si trattava di un semplice impulso. Ma la ri-
sposta continuava a essere negativa e -lui lo sapeva - lo sarebbe sempre stata. La mente
di lei non aveva neppure deciso: per lei, semplicemente, quello di cui lui parlava non ave-
va alcuna coerenza. Barney pens 俠'ho mollata io, ai tempi, l'ho tagliata fuori, l'ho scar-
tata, pienamente consapevole di quello che stavo facendo; e questo il risultato. Come si
dice, chi non s'accontenta dell'onesto, perde il manico e anche il cesto. quello che mi
meritodisse tra s 侵o sono la causa di questa situazione
Tornal tavolo della cucina e si sedette, stordito; mentre lei gli riempiva la tazza lui fis-
sle sue mani. 俗n tempo queste erano le mani di mia mogliedisse tra s 亟 io l'ho la-
sciata. Autodistruzione: volevo vedermi morire. l'unica spiegazione possibile e soddisfa-
cente. O forse ero davvero cosstupido? No, la stupiditnon contempla enormittali, cos
assolute e volontarie...
Emily disse: - Come vanno le cose, Barney?
- Oh, diavolo, a meraviglia come sempre -. La sua voce tremava.
- Mi hanno detto che vivi con una rossa piuttosto carina - disse Emily. Si sedette al pro-
prio posto, e riprese a mangiare.
- finita - disse Barney. - Dimenticata.
- Con chi stai, allora? - Aveva un tono confidenziale. 俑i tratta come se fossi un vecchio
amico o magari un condominopens 促azzesco! Come pu- se pu- nutrire questi sen-
timenti? Impossibile. una finzione, un modo per nascondere qualcosa di piprofondo
A voce alta, lui disse: - Temi che, rimettendoti con me, io possa... cacciarti via di nuovo.
Scottati una volta, due volte avvertiti. Ma non lo far non rifarei piuna cosa del genere.
Col suo tono placido, confidenziale, Emily disse: -Mi dispiace che tu stia cosmale, Bar-
ney. Stai andando da un analista? Mi hanno detto che ti hanno visto in giro con una vali-
getta psichiatrica.
- Il dottor Smile - disse lui, ricordando. Probabilmente l'aveva lasciato nell'appartamento
di Roni Fugate. - Ho bisogno di aiuto - disse, rivolto a Emily. - Non c'un modo? - Si inter-
ruppe. 俏on si pumodificare il passato?si domand 亟videntemente no. Causa ed ef-
fetto funzionano in un solo senso, e il mutamento reale. Cos quel che stato stato, e
io potrei benissimo andarmene di qui Si alzin piedi. -Devo essere fuori di mente - dis-

se, rivolto sia a lei sia a Richard Hnatt. - Mi dispiace, sono ancora mezzo addormentato...
stamattina sono disorientato. Da quando mi sono svegliato.
- Perchnon finisce di bere il caff? - suggerHnatt. - E ci inzuppa due lingue di gatto ?
- L'oscuritera svanita dal suo volto; lui, come anche Emily, era tranquillo ora, disinvolto.
Barney disse: - Non capisco. Palmer Eldritch mi ha detto di venire qui -. O no? Qualcosa
del genere, ne era certo. - Credevo che avrebbe funzionato - disse, disperato.
Hnatt e Emily si guardarono negli occhi.
- Eldritch in ospedale da qualche parte... - esordEmily.
- Qualcosa andato storto - disse Barney. - Eldritch deve aver perso il controllo della si-
tuazione. Mi conviene cercarlo: lui mi potrspiegare -. E fu preso dal panico, un panico
guizzante come mercurio, fluido, pervasivo. Ne era preda dalla testa ai piedi. - Addio - fu
quello che riusca dire, e si avvialla porta, brancolando in cerca di una via di fuga.
Alle sue spalle, Richard Hnatt disse: - Aspetti.
Barney si volt Emily sedeva a colazione con un vago sorriso stampato in volto, e sor-
seggiava il suo caff di fronte a lei era seduto Hnatt, rivolto in direzione di Barney. Hnatt
aveva una mano artificiale, con cui teneva la forchetta, e quando portalla bocca un pez-
zetto di uovo, Barney vide spuntare degli enormi denti d'acciaio inossidabile. E Hnatt ora
era grigio, scavato, con occhi da morto, e molto pigrandi di prima; pareva saturare lo
spazio con la sua presenza. Ma era pur sempre Hnatt. - Non capisco - disse Barney, e re-
stlsulla porta, ndentro nfuori. Fece come aveva suggerito Hnatt: aspett 俏on as-
somiglia un po' a Palmer Eldritch?si chiese. 俏elle foto... ha un braccio artificiale, denti
d'acciaio e occhi Jensen, ma questo non Eldritch
- solo che mi sembrava corretto dirle - fece Hnatt, senza fronzoli - che Emily le vuole
molto pibene di quanto non appaia da quello che dice. Lo so perchme l'ha detto lei
stessa. Molte volte -. Poi, volse lo sguardo in direzione di Emily. - Tu sei una tipa ligia al
dovere. Ti sembra che la cosa moralmente pigiusta da fare, a questo punto, sia di re-
primere le tue emozioni nei confronti di Barney. Questo, almeno, quello che hai fatto per
tutto il tempo. Ma dimenticati dei tuoi doveri. Non puoi fondare un matrimonio su questo:
ci dev'essere spontaneit Anche se ti sembra che sia sbagliato... - fece un cenno - ... di-
ciamo, ripudiarmi... tuttavia, dovresti prendere atto con onestdei tuoi sentimenti, e non
nasconderli dietro una facciata di autosacrificio. quello che hai fatto finora con Barney:
hai lasciato che ti cacciasse di casa perchpensavi che fosse tuo dovere non interferire
con la sua carriera -. Aggiunse: - E continui a comportarti allo stesso modo, continuando
cosa sbagliare. Sii sincera con te stessa -. E all'improvviso fece un sorriso a Barney... e
uno degli occhi da morto si spense, con un meccanico batter di ciglia.
Era Palmer Eldritch, ora. In tutto e per tutto.
Emily, per non parve accorgersene; il suo sorriso era svanito, e sembrava confusa,
turbata e sempre pifuriosa. - Mi fai cosinfuriare - disse al marito. - Ho detto quello che
provo e non sono un'ipocrita. E non mi piace che mi si accusi di esserlo.
Di fronte a lei, l'uomo seduto disse: - Hai solo una vita: se vuoi viverla con Barney inve-
ce che con me...
- No -. Lo guarddi traverso.
- Io vado - disse Barney. Aprla porta del pianerottolo. Non c'era speranza.
- Aspetti -. Palmer Eldritch si alz e lentamente lo segu - Scendo con lei.
Insieme, i due si avviarono lungo il pianerottolo verso le scale.
- Non si arrenda - disse Eldritch. - E ricordi: questa solo la prima volta che fa uso di
Chew-Z; avraltre occasioni in futuro. Puinsistere finchnon otterrquello che vuole.
Barney disse: - Che cos'il Chew-Z?
Di fianco a lui, vicinissima, una voce di ragazza continuava a ripetere: - Barney Mayer-

son, d跬, svegliati-. Lo stavano scuotendo; sbattle palpebre e prova guardare. Inginoc-
chiata, con le mani a cingergli le spalle, c'era Anne Hawthorne. - Com'stato? Passavo di
qua e non ho visto in giro nessuno; poi vi ho visti qui disposti in cerchio completamente
persi. E se fossi stato un ufficiale ONU ?
- Mi hai svegliato - disse a Anne, rendendosi conto di quello che lei aveva fatto; prov
un enorme, rabbioso disappunto. In ogni caso, la traslazione per il momento era finita, ed
era tutto. Ma dentro di sprovava il desiderio, la smania di rifarlo, e al pipresto pos-
sibile. Tutto il resto era irrilevante, persino la ragazza che gli era accanto e i compagni di
rifugio, inerti e placidi, stravaccati lin giro.
- stato bello? - chiese Anne, comprensiva. Toccla tuta di lui. - venuto a far visita
anche al nostro rifugio: l'ho comprato. Quell'uomo con quei denti e quegli occhi strani,
quel tipo grigio e grosso.
- Eldritch, o un suo simulacro -. Gli dolevano le giunture, come se fosse stato seduto sul-
le gambe per ore, ma, osservando il suo orologio, vide che erano passati solo pochi se-
condi, un minuto al massimo. - Eldritch dappertutto - disse a Anne. - Dammi il tuo
Chew-Z - le disse.
- No.
Lui si strinse nelle spalle, nascondendo il disappunto, l'acuto effetto fisico dell'astinenza.
Be', Palmer Eldritch sarebbe tornato: conosceva di certo gli effetti del suo prodotto. Maga-
ri, persino quello stesso giorno.
- Dimmi com'- disse Anne.
Barney disse: - un mondo illusorio nel quale Eldritch occupa le posizioni-chiave, come
una divinit ti offre la possibilitdi fare quello che in realtimpossibile: ricostruire il
passato come avrebbe dovuto essere. Ma difficile anche per lui. Ci vuole tempo -. Quin-
di, tacque; rimase seduto a strofinarsi la fronte dolorante.
- Vuoi dire che non si pu come nei sogni, allungare la mano e prendere ciche si vuo-
le?
- assolutamente diverso dal sogno -. Era peggio, si rese conto. 促iche altro, una
specie di infernopens 俟 cosche dev'essere l'inferno: ripetitivo e inesorabile Ma
Eldritch pensava che presto, con un po' di pazienza e di sforzo, avrebbe potuto essere
cambiato.
- Se torni... - esordAnne.
- 俟e-. La fiss - Devo tornare. Non sono stato capace di concludere nulla, questa
volta -. 促otrebbe richiedere centinaia di tentativipens - Ascolta. Per caritdi Dio,
dammi il tuo ciocco di Chew-Z. So che posso convincerla. Eldritch dalla mia parte, e mi
duna mano. Adesso lei furiosa, e poi l'ho presa alla sprovvista... - Tacque; fissAnne
Hawthorne. 青'qualcosa di stortopens 促erch..
Anne aveva un braccio e una mano artificiali; le dita di plastica e metallo erano a pochi
centimetri da lui, che potdistinguerle chiaramente. E quando la guardin volto vide la
vacuit il vuoto vasto come lo spazio intergalattico da cui Eldritch era emerso. Gli occhi,da
morto, colmi degli spazi al di ldei mondi noti e visitati dall'uomo.
- Potrai averne dell'altro pitardi - disse Anne, calma. - Una calata al giorno pubastare
-. Sorrise. - Altrimenti, esauriresti le scorze, non potresti pipermettertelo, e allora che
diavolo faresti?
Il suo sorriso scintill con la luccicante opulenza dell'acciaio inossidabile.
Gli altri abitanti del rifugio, tutt'intorno a lui, tornarono mugolanti alla veglia, e ripresero
coscienza a rilento e con crescente angoscia; si misero seduti, brontolarono e cercarono di
recuperare l'orientamento. Anne se n'era andata chissdove. Riusca mettersi in piedi da

s 青aff頠 pens 俟commetto che sta preparando il caff頠.
- Wow - fece Norm Schein.
- Dove sei andato? - domandTod Morris, con la lingua impastata; a fatica, si rialzan-
che lui e aiutsua moglie Helen. - Io sono tornato all'adolescenza, al liceo, il giorno del
mio primo appuntamento completo... cio il primo giunto a buon fine, chiaro, no ? - Quin-
di, rivolse un'occhiata a Helen, nervoso.
Mary Regan disse: - molto meglio del Can-D. Infinitamente: Ah, se potessi raccontarvi
quello che stavo facendo... - Ridacchi imbarazzata. - Ma non posso -. Il suo viso splen-
deva rosso e arroventato.
Barney Mayerson se ne andnel suo scompartimento, chiuse la porta a chiave ed e-
strasse il tubetto con la tossina datogli da Allen Faine; lo strinse in pugno, e pens 侶ue-
sto il momento. Ma... siamo davvero tornati? Non si trattato che di un'immagine re-
sidua di Eldritch sovrapposta a Anne? O non era stata piuttosto una visione autentica,
una percezione della realt della loro indefinita situazione comune, e non solo della sua?
In tal caso, non sarebbe stato ancora il momento di assumere la tossina. Fu l'istinto a
suggerirgli quel punto di vista.
Cinondimeno, svitil tappo del tubetto.
Una voce sottile, fragile, che proveniva dal tubetto aperto, sibil - Sei sorvegliato, Ma-
yerson. E se stai architettando qualcosa sarcostretto a intervenire. E subiresti gravi re-
strizioni. Mi dispiace.
Rimise il tappo sul tubetto, e lo avvitstretto, con dita tremanti. E il tubetto gli era sem-
brato... vuoto!
- Che cos' - chiese Anne, ricomparendo; veniva dalla cucina dello scompartimento di
Barney; indossava un grembiule trovato chissdove. - Cos'quello? - domand vedendo-
lo con quel tubetto tra le mani.
- L'evasione - grid - Da questo.
- Da cosa, esattamente? - Aveva riacquistato le proprie sembianze: ora non c'era nulla di
incongruo. - Hai un'aria terribilmente malata, Barney, davvero. un effetto secondario del
Chew-Z ?
- Sono i postumi -. 青'Palmer Eldritch, qui dentro?si chiese, esaminando il tubetto
chiuso; lo rigirnel palmo della mano. - Non c'un modo per contattare il satellite dei
Faine?
- Be ', credo di s Probabilmente basta che tu faccia una videofonata, o li contatti con
un qualsiasi sistema...
- Va' a chiedere a Norm Schein di contattarli da parte mia - disse.
Ubbidiente, Anne si avvi la porta dello scompartimento si richiuse alle sue spalle.
Subito estrasse il libro dei codici, datogli da Faine, dal luogo in cui l'aveva nascosto, sot-
to la cucina a gas. Il messaggio avrebbe dovuto essere in codice.
Sulle pagine del libro dei codici non c'era scritto nulla.
非unque, semplicemente, non sarin codicepens 非ovrfare del mio meglio e
mandarlo, per quanto insoddisfacente
La porta si apr Anne comparve e disse: - Il signor Schein sta facendo la chiamata che
hai chiesto. Dice che richiedono sempre le canzoni.
La segulungo il corridoio e poi in un bugigattolo dove Norm era seduto a una radio tra-
smittente; quando Barney entr Norm si volte disse: - Ho in linea Charlotte... va bene?
- Voglio parlare con Allen - disse Barney.
- Okay -. Poi, Norm disse: - Ecco, sono in linea con il vecchio Al Melanzana -. Porse il
microfono a Barney. Sul piccolo schermo comparve la faccia di Allen Faine, gioviale e pro-
fessionale. - C'un neoconcittadino che vuole parlarti - spiegNorm, riavvicinandosi il mi-

crofono per un attimo. - Barney Mayerson, ti presento metdella squadra che ci conserva
in vita e in salute qui su Marte -. Tra s borbott - Dio, ho un terribile mal di testa. Scu-
sate -. Lascilibera la sedia vicina alla radio e scomparve barcollando in corridoio.
- Signor Faine - disse Barney, con cautela - ho parlato con il signor Palmer Eldritch, sta-
mattina presto. Ha fatto parola della conversazione che io e lei abbiamo avuto. Ne era a
conoscenza, quindi, per quel che mi risulta, non c'..
Gelido, Allen Faine disse: - Quale conversazione?
Barney restper un po' in silenzio. - Evidentemente, hanno usato una telecamera a in-
frarossi - prosegu alla fine. - Probabilmente installata su un satellite che sorvolava la zo-
na. Il contenuto della nostra conversazione, per a quanto pare, non ancora...
- Lei pazzo - disse Faine. - Io non la conosco, non ho mai avuto alcuna conversazione
con lei. Senta, amico, vuole richiedere un pezzo o no? - Il suo volto era impassibile, obli-
quo, distaccato, e non aveva l'aria di uno che fingeva.
- Lei non sa chi sono? - chiese Barney, incredulo. Faine staccla linea; dal piccolo
schermo videofonico scomparve l'immagine, e rimase solo il vuoto, il deserto. Barney
spense la radio trasmittente.
Non provava nulla. Apatia. Passaccanto a Anne e uscin corridoio; lsi ferm estrasse
un pacchetto - l'ultimo? - di sigarette terrestri, e ne accese una, pensando: 侶uello che
Eldritch ha fatto con Leo, sulla Luna, su Sigma 14-B o dovunque si trovasse, adesso lo sta
rifacendo con me. E alla fine ci freghertutti. Come ha fregato me. Isolato. Il mondo abi-
tuale non esiste pi Almeno per me: ha iniziato da me
亟 poipens勇o dovrei combattere con un tubetto vuoto che una volta conteneva,
forse, una rara, costosa e devastante tossina... ma che ora contiene soltanto Palmer El-
dritch, e neanche tutto intero. Solo la sua voce
Il fiammifero gli brucile dita. Non ci fece caso.

Undici
Consultando i suoi appunti, Felix Blau dichiar - Quindici ore fa, un'astronave di proprie-
tdella Chew-Z, con il benestare dell'ONU, atterrata su Marte e ha distribuito i primi ri-
fornimenti ai rifugi di Fineburg Crescent.
Leo Bulero si sporse verso lo schermo, giunse le mani e disse: - Compreso Chicken Pox
Prospects?
Felix annubrevemente.
- A quest'ora - disse Leo - dovrebbe aver giconsumato la dose di quella schifezza bru-
cia-cervelli, e dovremmo averne avuto notizia via satellite.
- Mi rendo conto.
- William C. Clarke ancora in attesa? - Clarke era il capo dell'ufficio legale della P. P.
Layouts su Marte.
- S- disse Felix - ma Mayerson non ha contattato neppure lui; non ha contattato nes-
suno -. Spostda parte i suoi documenti. - Questo quanto: non dispongo di altre infor-
mazioni, al momento.
- Magari morto - disse Leo. Era cupo, tutta quella storia lo deprimeva. - Magari ha a-
vuto delle convulsioni tali che...
- Ma in quel caso avremmo saputo qualcosa, perchuno dei tre ospedali ONU su Marte
l'avrebbe reso noto.
- Dov'Palmer Eldritch?
- Nessuno della mia organizzazione lo sa - disse Felix. - Ha lasciato la Luna ed scom-
parso. L'abbiamo perduto.
- Darei il mio braccio destro - disse Leo - per sapere che cosa sta succedendo in quel ri-
fugio, Chicken Pox Prospects, dove si trova Barney.
- Allora vada su Marte di persona.
- Oh, no - disse Leo immediatamente. - Non mi allontano pidalla P. P. Layouts, dopo
quello che mi successo sulla Luna. Non c'qualcuno della sua organizzazione lassche
possa riferire direttamente a noi?
- C'quella ragazza, Anne Hawthorne. Ma neanche lei si ancora fatta viva. Forse ci
andrio su Marte, se non ci va lei.
- Io non ci vado - ribadLeo. Felix Blau disse: - Le costerun po'.
- Certo - disse Leo. - E pagher Ma cos almeno, abbiamo ancora qualche speranza.
Cio adesso come adesso non abbiamo nulla -. 亟 siamo finitidisse tra s - Mi mandi
pure la fattura.
- Ma ha idea di quello che le costerebbe se io morissi, se mi beccassero su Marte ? La
mia organizzazione farebbe...
- La prego - disse Leo. - Non ho voglia di parlarne. Che cos'Marte? Una fossa che El-
dritch sta scavando ? Eldritch probabilmente odiava Barney Mayerson. Okay, lei vada; si
presenti al Chicken Pox Prospects -. Riagganci
Seduta alle sue spalle, Roni Fugate, consulente pre-mod in carica per l'area di New York,
ascoltava attentamente. 俟i impossessa di tutte le informazionidisse Leo tra s
- Hai sentito bene? - le domandrudemente. Roni disse: - Stai facendo a lui la stessa
cosa che lui ha fatto a te.
- Chi? Che cosa?
- Barney aveva paura di venirti a cercare, quando sei scomparso sulla Luna. E ora tu hai
paura...
- Sarebbe solo poco saggio. D'accordo - disse. - Ho una tale dannata paura di Palmer

che non mi azzardo a mettere un piede fuori da quest'edificio. Certo che non andrsu
Marte, e quello che dici assolutamente vero.
- Ma nessuno - disse Roni, dolcemente - ti brucer Come tu hai fatto con Barney.
- Mi sto bruciando da solo. Dentro. E sto male.
- Ma non abbastanza da convincerti ad andare su Marte
- D'accordo! - Inferocito, riaccese l'apparecchio videofonico e compose il numero di Felix
Blau. - Blau, contrordine. Ci vado io. Anche se da pazzi.
- Francamente - disse Felix Blau - credo che lei stia facendo esattamente quello che
Palmer Eldritch desidera. Una questione di coraggio contro...
- Il potere di Eldritch agisce attraverso quella droga - disse Leo. - Finchnon riuscira
somministrarmela, sara posto. Portercon me alcuni vigilantes della ditta per controllare
che non mi facciano un'iniezione come l'ultima volta. Ehi, Blau, lei comunque verrcon
me, okay ? - Si voltper mettersi di fronte a Roni. - Va bene ?
- S- disse lei.
- Visto? Dice che va bene. Dunque verrcon me su Marte e mi terrper mano?
- Certo, Leo - disse Felix Blau. - E se lei sviene, le fararia per riportarla alla coscienza.
Ci vediamo nel suo ufficio tra... - Esaminil suo orologio da polso. -... Due ore. Stendere-
mo un piano dettagliato. E portercon me un paio di uomini fidati.
- Ecco - disse Leo a Roni, interrompendo la comunicazione. - Guarda che cosa sei riusci-
ta a farmi fare. Hai soffiato il posto a Barney e ora, se io non torno da Marte, magari riesci
a fregarlo anche a me -. Le lanciun'occhiataccia. 俠e donne possono far fare agli uomini
quello che voglionosi rese conto. 青ome madri, mogli, e persino come dipendenti, ci pla-
smano come piccoli pezzetti di materia termoplastica
Roni disse: - questo, secondo lei, il motivo per cui ho parlato, signor Bulero? Lo crede
davvero?
Le rivolse un lungo e severo sguardo. - S perchsei insaziabilmente ambiziosa. Lo cre-
do davvero.
- Si sbaglia.
- Se io non torno da Marte, tu verrai a cercarmi ? - Aspett ma lei non rispose. Lesse
l'esitazione sul volto di lei, e scoppia ridere fragorosamente. - Certo che no - disse lui.
Impassibile, Roni Fugate disse: - Devo tornare nel mio ufficio: devo esaminare una nuo-
va linea di posate. Modelli moderni provenienti da Cittdel Capo -. Si alze se ne and
lui la guardandar via, pensoso. lei la vera minaccia. Non Palmer Eldritch. Se riuscira
ritornare, dovrtrovare un sistema tranquillo per liberarmi di lei. Non mi piace essere ma-
nipolato.
All'improvviso gli venne in mente che Palmer Eldritch aveva assunto le fattezze di una
ragazzina, di una bambina. .. a parte la successiva apparizione sotto forma di cane. Forse
non esisteva alcuna Roni Fugate; forse lei era Eldritch.
Il pensiero lo raggel
侶uello che sta verificandosisi rese conto 南on un'invasione di proximiani, di esseri
provenienti da un'altra galassia. Non un'invasione di legioni di pseudo-umani. No. Pal-
mer Eldritch che ormai ovunque, e continua a crescere e diffondersi come una gramigna
impazzita. Arrivera un punto in cui scoppier per l'eccessiva crescita? Tutte le manife-
stazioni di Eldritch, sulla Terra, sulla Luna e su Marte, Palmer che spunta e scoppietta...
pop, pop, POP! Come dice Shakespeare, la solita dannata questione di trapassare con un
semplice spillo l'armatura, e addio re!
俑a in questo casopens叛uale sarebbe lo spillo? Ed esiste uno spiraglio in cui infilar-
lo ? Non lo so, e neanche Felix lo sa, e Barney scommetto che non ha la pipallida idea di
come comportarsi con Eldritch. Rapire Zoe, l'orribile figlia maggiore di Eldritch? Palmer se

ne fregherebbe. A meno che Palmer non sia anche Zoe; forse neppure Zoe esiste, indi-
pendentemente da lui. E questa la fine che faremo tutti, a meno che non troviamo il
modo di distruggerlosi rese conto. 俘epliche, estensioni di quest'uomo che abitano tre
pianeti e sei lune. Eldritch un protoplasma, che si diffonde, si riproduce e si scinde, e
tutto grazie a quella droga licheno-derivata extraterrestre, a quell'orribile e maledetto
Chew-Z
Tornato al videofono chiamil satellite di Allen Faine. All'istante, un po' incorporea e
sfumata, ma pur sempre presente, apparve la faccia del suo disc-jockey principe. - Dica,
signor Bulero.
- Puoi confermarmi che Mayerson ti ha contattato? Ha ricevuto il suo libro dei codici, ve-
ro?
- Ha avuto il libro, ma non si ancora fatto vivo. Abbiamo monitorato tutte le trasmis-
sioni provenienti da Chicken Pox Prospects. Abbiamo visto l'astronave di Eldritch atterrare
vicino al rifugio, qualche ora fa, e Eldritch che ne usciva per recarsi dagli abitanti del rifu-
gio, e anche se le nostre telecamere non l'hanno filmato, sono sicuro che la transazione
andata immediatamente a buon fine - aggiunse Faine. - E Barney Mayerson era tra gli abi-
tanti del rifugio che hanno incontrato Eldritch, in superficie.
- Credo di sapere quello che successo - disse Leo. -Grazie, Al -. Riagganci 雨arney
sceso con il Chew-Zricostru 亟 immediatamente si sono messi la masticare; e quella
stata la fine, come nel mio caso, sulla Luna. Il nostro piano prevedeva che Barney masti-
cassesi rese conto Leo 前 cossiamo andati a finire dritti dritti nelle sporche mani se-
miautomatiche di Palmer: una volta che la droga entra in circolo, finita. PerchEldritch
controlla in qualche modo ognuno dei mondi allucinatori indotti dalla droga. Lo so, sono
certo!, che quel fetente dentro di loro.
侵 mondi di fantasia indotti dal Chew-Zpens哀ono nella testa di Eldritch. Come ho
potuto constatare di persona.
亟 il guaio 頠 pens剃he una volta entrato in uno di essi, non puoi praticamente pi
uscirne: rimane con te, anche quando credi di esserne libero. una porta per cui si entra
e non si esce, e per quel che ne so io potrei esserci dentro ancora adesso
Questo, per sembrava poco probabile. 亟 tuttaviapens削imostra quanto io sia
pauroso, come ha sottolineato Roni Fugate. Abbastanza pauroso, lo ammetto, da abban-
donare Barney come lui ha abbandonato me. E Barney disponeva delle sue abilitprecog,
quindi poteva prevedere il futuro in modo da giungere grazie a una premonizione alla con-
clusione cui sono giunto io. Lui sapeva in anticipo quello che io ho dovuto imparare dall'e-
sperienza. Nessuna meraviglia che si sia mostrato recalcitrante.
青hi si sacrifica?si domandLeo. 侵o, Barney, Felix Blau... chi di noi si fa friggere per
la gioia di Palmer? Perchquesto che siamo per lui, potenzialmente: cibo da consumare.
una cosa vorace arrivata dal sistema di Proxima, una grande bocca, spalancata, pronta
ad accoglierci.
俑a Palmer non un cannibale. Perchio so che non umano: non c'un uomo sotto
le spoglie di Palmer Eldritch
Ma di che cosa fosse non aveva assolutamente idea. Poteva essere successo di tutto
percorrendo avanti e indietro le vaste distese che separano il sole da Proxima. 俑agari
successopens削urante il primo viaggio di Eldritch; magari, nel corso di questi dieci an-
ni, si cibato di proximiani, ha ripulito il piatto, e poi tornato da noi. Aargh! Rabbrivid
雨e'pens則o altre due ore di vita da libero, piil tempo necessario per arrivare su
Marte. Forse, dieci ore di vita privata, e poi... inghiottito. E su Marte quella droga si sta dif-
fondendo ovunque; figurarsi la moltitudine confinata nei mondi illusori di Eldritch, impiglia-
ta nelle reti che lui ha gettato. Come dicono i buddisti dell'ONU tipo Hepburn-Gilbert? Ma-

ya. Il velo dell'illusione. Merrrdapens a disagio; allungla mano e accese l'interfono,
intenzionato a procurarsi un'astronave veloce. - E voglio un buon pilota - sottoline- ulti-
mamente, ci sono stati troppi atterraggi automatici falliti: non intendo finire a brandelli in
giro per la campagna... specialmente quella campagna.
Rivolto alla signorina Gleason disse: - Chi il nostro miglior pilota interplanetario?
- Don Davis - rispose prontamente la signorina Gleason. - Ha un curriculum perfetto
nei... sa... nei suoi viaggi da Venere -. Non aveva fatto esplicito riferimento al loro traffico
di Can-D: persino l'interfono poteva essere intercettato.
Dieci minuti pitardi l'organizzazione del viaggio era stata completata.
Leo Bulero si appoggiallo schienale della poltrona, accese un enorme Avana claro che
era stato custodito, probabilmente per anni, in un portasigari umidificato a elio... Il sigaro,
quando lui ne morse l'estremit sembrava secco e friabile; si ruppe sotto la pressione dei
suoi denti e lui ne fu indispettito. Gli era parso cosbuono, cosperfettamente conservato
nella sua cassa. 雨e', non si pumai sapereinformse stesso. 亭inchnon si tocca con
mano
La porta del suo ufficio si apr Entrla signorina Gleason, che aveva in mano i docu-
menti per ottenere l'astronave.
La mano che reggeva i documenti era artificiale: si accorse del luccichio del metallo, e
immediatamente alzgli occhi per scrutare il suo volto e tutto il resto. 非enti neandertha-
lianipens 亟cco a che cosa assomigliano quei giganteschi molari di acciaio inossidabile.
Regressione, a duecentomila anni fa; rivoltante. E gli occhi luxvid o vidlux o comunque si
chiamino, senza pupille, semplici fessure. Prodotti, comunque, dai Jensen Labs di Chica-
go
- Che Dio ti maledica, Eldritch - disse.
- Le faranche da pilota - disse Palmer Eldritch, nei panni della signorina Gleason. - E
stavo pensando di venire ad accoglierla al suo arrivo. Ma sarebbe eccessivo, troppo presto.
- Mi dia le carte che devo firmare - disse Leo, protendendosi verso di lui.
Sorpreso, Palmer Eldritch disse: - Ha sempre intenzione di partire per Marte ? - Pareva
decisamente stupito.
- S- disse Leo, e attese pazientemente di ricevere i documenti per l'astronave.
Una volta che hai preso il Chew-Z sei perduto. Almeno cossi sarebbe espressa la dog-
matica, bigotta e fanatica Anne Hawthorne. 青ome il peccatopensBarney Mayerson.
客 una schiavit Come la caduta. E la tentazione simile.
俑a quello che manca, in questo caso, un modo per liberarsi. Dovremo andare su
Proxima per scoprirlo? Magari neppure llo troveremmo, e da nessun'altra parte nell'uni-
verso
Anne Hawthorne comparve sulla porta della cabina-radio del rifugio. - Tutto bene?
- Certo - disse Barney. - Sai, ci siamo cacciati da soli in questa situazione. Nessuno ci ha
costretto a masticare il Chew-Z -. Lascicadere a terra la sigaretta e la spense schiaccian-
dola con la punta degli stivali. - E tu non vuoi darmi il tuo ciocco - disse. Ma non era Anne
che glielo negava. Era Palmer Eldritch che, agendo tramite lei, lesinava.
隹nche se fosse, posso prenderglielosi rese conto.
- Fermati - disse lei. O meglio: disse la cosa.
- Ehi - urlNorm Schein dalla cabina-radio, balzando all'impiedi, sbalordito: - Che cosa
stai facendo, Mayerson? Lasciala...
Il potente braccio artificiale lo colp le dita di metallo lo artigliarono e fu quasi sufficien-
te: gli si serrarono intorno al collo, sapienti, in cerca del punto in cui la morte sarebbe so-
praggiunta pirapidamente. Ma lui riusca impadronirsi del ciocco, e lasciandare la crea-

tura.
- Non prenderlo, Barney - disse lei, calma. - E passato troppo poco tempo dalla prima
dose. Ti prego.
Senza rispondere, fece per andarsene, diretto al suo scompartimento.
- Ti prego, fallo per me - gli urldietro. - Dividilo a mete prendiamolo insieme. Cos
posso esserti vicino.
- Perch - chiese lui.
- Magari posso esserti d'aiuto.
Barney disse: - Ce la faccio da solo -. 俟e riesco ad arrivare da Emily prima del divorzio,
prima della comparsa di Richard Hnatt... come ho fatto primapens 客 l'unico momento
in cui ho davvero qualche possibilit Continuera ritentarepens 俘itentare! Finch
non avrsuccesso
Chiuse la porta a chiave.
Mentre mangiava il Chew-Z pensa Leo Bulero. 俊u sei riuscito ad andartene. Proba-
bilmente perchPalmer Eldritch era pidebole di te. cos O Eldritch stava tenendo la
lenza, lasciandoti soltanto penzolare? Avresti potuto venire qui e fermarmi; ora, per non
c'modo di fermarsi. Persino Eldritch mi ha avvertito, parlando per bocca di Anne Ha-
wthorne; era troppo anche per lui, e adesso? Ho esagerato al punto di toccare il fondo,
lontano persino dalla sua vista? Dove neppure Palmer Eldritch puarrivare, dove non esi-
ste nulla.
亟 ovviamentepens南on posso pirisalire
Gli faceva male la testa e involontariamente chiuse gli occhi. Era come se il suo cervello,
vivo e terrorizzato, fosse stato fisicamente scosso, lo sentiva tremare. 俑etabolismo alte-
ratosi accorse. Shock. 俑i dispiacedisse tra s chiedendo scusa alla parte somatica di
s 保kay?
- Aiuto - disse, ad alta voce.
- Oh, aiuto... col cazzo - gracchiuna voce maschile. - Che cosa vuoi che faccia, che ti
tenga per mano ? Apri gli occhi oppure va' via di qui. Il periodo che hai trascorso su Marte
ti ha rovinato, e io ne ho abbastanza. Dai!
- Taci - disse Barney. - Sto male, ho esagerato. Vuoi dire che tutto quello che sai fare
urlarmi contro? - Aprgli occhi e si trovdi fronte Leo Bulero, seduto alla sua grande e in-
gombra scrivania di quercia. - Ascolta - disse Barney. - Sono in Chew-Z, non riesco a u-
scirne. Se tu non puoi aiutarmi allora sono finito -. Le sue gambe si piegarono come se
fossero di burro, quando si mosse per andare a sedersi su una poltrona lvicino.
Osservandolo pensieroso, e fumando un sigaro, Leo disse: - Sei in Chew-Z adesso? -
Aggrottla fronte. - Da due anni.
- vietato?
- Gi Vietato. Mio Dio. Non so se ha senso che io te ne parli: che cosa sei? Una specie
di fantasma del passato?
- Hai sentito benissimo: sono in Chew-Z -. Strinse i pugni.
- Okay, okay -. Leo, agitato, soffifuori enormi sbuffi di denso fumo grigio. - Non ti
scaldare. Diavolo, sono andato avanti e ho visto anche il futuro, e non mi ha ucciso. E co-
munque, Cristo santo, tu sei un precog... dovresti esserci abituato. In ogni caso... - Si ap-
poggiallo schienale della sua poltrona, si dondole poi accavallle gambe. - Ho visto un
monumento, lo sai? Indovina a chi. A me -. Diede un'occhiata a Barney, e poi si strinse
nelle spalle.
Barney disse: - Non ho nulla da guadagnare, assolutamente nulla, da questo periodo. Io
rivoglio mia moglie. Voglio Emily -. Provava una rabbiosa e straripante amarezza. La bile
del disappunto.

- Emily - annuLeo Bulero. Poi, parlando nel suo interfono, disse: - Signorina Gleason,
per cortesia, faccia in modo che nessuno ci disturbi, per un po' -. Torna rivolgere la sua
attenzione a Barney, scrutandolo intensamente. - Quel tipo, Hnatt, o come si chiama,
stato portato via dalla polizia ONU insieme al resto dell'organizzazione di Eldritch; lo sai,
Hnatt aveva firmato un contratto con un procacciatore d'affari di Eldritch. Be', gli hanno
offerto la possibilitdi scegliere tra una condanna da scontare in carcere... s lo so che
sleale, ma non mi biasimare... e l'emigrazione. emigrato.
- E che ne di lei ?
- Vuoi dire la sua attivitdei vasi? E come diavolo avrebbe potuto portarla avanti da un
rifugio nel sottosuolo del deserto di Marte? Naturalmente ha mollato quel coglione. Per cui,
come vedi, se tu avessi aspettato...
Barney disse: - Sei veramente Leo Bulero? O sei Palmer Eldritch ? E stai cercando di
farmi stare ancora peggio: cos
Alzando un sopracciglio, Leo disse: - Palmer Eldritch morto.
- Non vero, una fantasia indotta dalla droga. Traslazione.
- Col cazzo che non vero -. Leo lo squadr - Cosa credi che io sia, allora? Ascolta -.
Puntcon rabbia il suo indice contro Barney. - Non c'nulla di irreale in me: sei tu l'unico
dannato fantasma del passato, come hai detto. Cio vedi la situazione come se fossi ri-
volto all'indietro. Capito? - Batte i pugni sulla sua scrivania con tutta la forza che aveva. -
Lo senti il suono che fa la realt? E ti dico anche che la tua ex moglie e Hnatt hanno di-
vorziato. Lo so perchvende a noi i suoi vasi da miniaturizzare. Anzi, era nell'ufficio di Ro-
ni Fugate, giovedscorso -. Con aria da burbero fumava il suo sigaro, continuando a squa-
drare Barney.
- Allora tutto quello che devo fare - disse Barney - andarla a trovare -. Era semplice.
- Eh, gi- assentLeo, annuendo. - Un'ultima cosa. Che cosa hai intenzione di fare con
Roni Fugate? Tu vivi con lei, in questo mondo che, a quanto pare, ti piace credere irreale.
Sbalordito, Barney disse: - Dopo due anni ?
- E Emily lo sa, perchda quando ha iniziato a incontrare Roni per venderci i suoi vasi,
loro due sono diventate amiche intime: si confidano tutti i loro segreti. Prova a vederla dal
punto di vista di Emily. Se accettasse di tornare con te, Roni probabilmente smetterebbe di
comprare i suoi vasi da miniaturizzare. un rischio, e scommetto che Em non vorrcorrer-
lo. Cio Roni ha carta bianca, come te ai tuoi tempi.
Barney disse: - Emily non metterebbe mai la carriera davanti alla sua vita privata.
- Tu l'hai fatto. Magari Em ha imparato da te, ha appreso la lezione. E comunque, anche
se non c'piquel tipo, Hnatt, perchlei dovrebbe voler tornare con te? Ha molto succes-
so nella vita e nel suo lavoro: famosa in tutto il pianeta e ha messo da parte un bel
mucchio di scorze... Vuoi sapere la verit Ha tutti gli uomini che vuole. In qualsiasi dan-
nato momento. Em non ha bisogno di te: prendine atto, Barney. Comunque, che cosa
manca a Roni? Francamente, non mi preoccuperei...
- Io penso che tu sia Palmer Eldritch - disse Barney.
- Io? - Leo si portuna mano al petto. - Barney, io ho ucciso Eldritch; per questo che
mi hanno fatto quel monumento -. La sua voce era bassa e calma, ma era violentemente
arrossito. - Ho per caso i denti di acciaio inossidabile? Ho un braccio artificiale? - Leo alz
le mani. - Be'? E i miei occhi...
Barney si diresse alla porta dell'ufficio.
- Perchte ne vai? - domandLeo.
- So - disse Barney - che se riesco a vedere Emily anche solo per pochi minuti...
- No, impossibile, amico - disse Leo. Scosse la testa, convinto.
In corridoio, mentre aspettava l'ascensore, Banney pens 俑agari era davvero Leo. E

magari vero.
非unque, non posso farcela contro Palmer Eldritch.
隹nne aveva ragione: avrei dovuto dare metdel ciocco a lei, cosavremmo potuto fare
insieme quest'esperienza. Anne, Palmer... la stessa cosa, sempre lui, l'artefice. Ecco
chi e che cos'頠 si rese conto, 勇l proprietario di questi mondi. Tutti noi ci abitiamo, e
quando vuole puabitarci anche lui. Pucambiare scenario, manifestarsi, spingere le cose
in qualsiasi direzione voglia. Persino essere uno di noi, a piacere. Tutti noi, anzi, se lo de-
sidera. Eterno, extratemporale insieme di segmenti di tutte le altre dimensioni... puad-
dirittura entrare in un mondo in cui morto.
Palmer Eldritch partito per Proxima che era uomo, ed tornato che un dio
A voce alta, mentre attendeva che l'ascensore arrivasse, Barney disse: - Palmer Eldritch,
mi aiuti. Faccia tornare mia moglie da me -. Si guardin giro: non c'era nessuno che po-
tesse sentirlo.
L'ascensore arriv La porta scorse di lato. All'interno, in silenzio, quattro uomini e due
donne attendevano.
Erano tutti Palmer Eldritch. Uomini e donne senza distinzione: braccio artificiale, denti di
acciaio inossidabile... la faccia grigia emaciata, scavata, con gli occhi Jensen.
Praticamente all'unisono, ma non del tutto, come se disputassero su chi dovesse parlare
per primo, le sei persone dissero: - Non ce la farai ad andartene da qui per tornare al tuo
mondo, Mayerson: hai esagerato, questa volta, ti sei fatto un'overdose da chilo. Ti ho av-
vertito quando me l'hai strappato al Chicken Pox Prospects.
- Non puoi aiutarmi? - disse Barney. - Devo riavere Emily.
- Tu non capisci - dissero i Palmer Eldritch, scuotendo collettivamente la testa; era lo
stesso movimento che aveva appena compiuto Leo, la stessa ferma negazione. - Come ti
stato fatto notare, questo il tuo futuro, e tu ti ci sei gistabilito. Non c'piposto per
te, una questione puramente logica. A vantaggio di chi dovrei attirare in trappola Emily?
Per te? O per il Barney Mayerson legittimo e naturale che vissuto fino a ora? Non crede-
re che lui non abbia tentato di riavere Emily. Non credi... evidentemente, no... che anche
lui, quando i coniugi Hnatt si sono divisi, abbia fatto la sua mossa ? Ho fatto quello che ho
potuto, per lui, allora; successo qualche mese fa, non appena Richard Hnatt, recalcitran-
te, renitente, fu trasportato su Marte. Personalmente, non lo rimprovero: era una storia
sporca, tutta architettata da Leo, ovviamente. E ora guardati -. I sei Palmer Eldritch ebbe-
ro un moto di esecrazione. - Sei un fantasma, come ha detto Leo; posso letteralmente at-
traversarti con lo sguardo. Ti dirquello che sei con una terminologia piprecisa -. E, allo-
ra, dai sei giunse il verdetto calmo, spassionato. - Sei uno spettro.
Barney li fisse loro ricambiarono lo sguardo, placidi, immobili.
- Prova a fondare la tua vita su questo presupposto - proseguirono gli Eldritch. - In-
somma, tu hai quello che promette san Paolo, come farfugliava Anne Hawthorne: tu non
sei pivestito del tuo corpo corruttibile, di carne; ora, al suo posto, hai indossato un corpo
etereo. Ti piace, Mayerson? - Il loro tono era derisorio, ma dai sei volti, dagli strani occhi
meccanici a fessura di ognuno di loro, trapelcompassione. Tu non puoi morire: tu non
mangi, non bevi e non respiri... se vuoi, puoi passare attraverso i muri, anzi attraverso
qualsiasi oggetto materiale. Lo imparerai, con l'andare del tempo. Evidentemente, sulla via
di Damasco, Paolo ha avuto una visione legata a questo fenomeno. Quello e altro ancora-.
Gli Eldritch aggiunsero: - Come vedi, tendo a essere in qualche modo in sintonia con il
punto di vista dei proto e dei neocristiani, come sostiene Anne. Aiuta a spiegare un bel po'
di cose.
Barney disse: - E di te che mi dici, Eldritch? Tu sei morto, ucciso da Leo due anni fa -.
侵noltrepens哀o che stai patendo quello che patisco io: lo stesso processo deve aver

sopraffatto anche te, a un certo punto. Ti sei fatto un'overdose di Chew-Z e ora per te non
c'modo di ritornare al tuo tempo e al tuo mondo
- Quel monumento - dissero i sei Eldritch, in un mormorio simile al fruscio del vento in
lontananza - estremamente impreciso. Tra una mia astronave e una di Leo c'stato un
inseguimento e un conflitto a fuoco, subito dopo la partenza da Venere. Io ero, o almeno
ritenevano che fossi, a bordo della nostra. Leo della sua. Avevamo appena avuto un incon-
tro su Venere, alla presenza di Hepburn-Gilbert, e sulla via del ritorno Leo ha approfittato
dell'opportunitper assaltare la nostra astronave. Dopo questo episodio stato eretto il
monumento... grazie alle abili pressioni politiche di Leo esercitate su tutti gli organismi po-
litici competenti. riuscito a entrare nei libri di storia, una volta per tutte.
Due persone, un giovane ben vestito tipo executive e una ragazza che poteva essere la
sua segretaria, passarono nell'atrio e rivolsero un'occhiata curiosa a Barney e alle sei crea-
ture dentro l'ascensore.
Le creature smisero di essere Palmer Eldritch: il mutamento ebbe luogo sotto gli occhi di
Barney. Di colpo, si trasformarono in sei diversi individui, uomini e donne normali. Del tut-
to eterogenei.
Barney si allontandall'ascensore. Per un tempo non misurabile vagnei corridoi e poi,
percorrendo una rampa, discese al livello della strada, dove si trovava l'organigramma del-
la P. P. Layouts. Si mise a leggerlo e trovil proprio nome, con il numero dell'ufficio. Per
ironia - e questo davvero iniziava a essere troppo - era registrato con il titolo che, non
molto tempo prima, aveva cercato di estorcere a Leo con il ricatto: era segnato come su-
pervisore pre-mod, chiaramente al di sopra di tutti gli altri semplici consulenti. Dunque,
ancora una volta, se solo avesse aspettato...
Senza dubbio Leo era riuscito a portarlo via da Marte. Lo aveva salvato da quel mondo
di rifugi. E questo voleva dir molto.
La causa giudiziaria che avevano architettato - o una tattica sostitutiva - aveva avuto
successo. O meglio, avrebbe avuto successo. E presto, forse.
La nebbia allucinatoria diffusa da Palmer Eldritch, il pescatore di anime umane, era in-
credibilmente efficace, ma non perfetta. Quanto meno, a lungo termine. Dunque, doveva
aver smesso di consumare Chew-Z dopo la prima dose...
Forse, il fatto che Anne Hawthorne possedesse quel ciocco era preordinato. Un mezzo
per indurlo a prenderlo di nuovo, e molto presto. In tal caso le proteste di lei sarebbero
state una finta: in realt lei aveva fatto in modo che lui glielo prendesse e, come un ani-
male in un labirinto inestricabile, lui si era lanciato verso la via d'uscita intravista. Manipo-
lato da Palmer Eldritch, a ogni pisospinto.
E non si poteva tornare indietro.
Se doveva credere a Eldritch, che aveva parlato per bocca di Leo. E di tutta la sua con-
grega, dappertutto. Ma quella era la parola-chiave: se.
In ascensore salal piano del proprio ufficio.
Quando aprla porta dell'ufficio, un uomo seduto alla scrivania alzla testa e disse: -
Chiudi quella porta. Non abbiamo molto tempo -. L'uomo, che era lui stesso, si alzin pie-
di, Barney lo scrute poi, di riflesso, chiuse la porta, come gli aveva detto. - Grazie - dis-
se, gelido, il suo sfuturo. - E smettila di preoccuparti di tornare al tuo tempo: ce la farai.
La maggior parte di quello che Eldritch ha fatto - o fa, se preferisci vederla in questi termi-
ni - consiste nella produzione di mutamenti superficiali: fa sembrare le cose come vuole
lui, ma questo non significa che lo siano. Mi segui?
- Io... ti credo sulla parola.
Il suo sfuturo disse: - Mi rendo conto che facile dirlo, per me, ora; Eldritch si fa an-
cora vedere, di tanto in tanto, anche in pubblico, a volte; ma io so e tutti, fino all'ultimo

dei piignoranti lettori di giornali di infimo livello, sanno che solo un fantasma; il vero
Eldritch sepolto su Sigma 14-B, e questo dimostrato. Tu sei in una situazione differen-
te. Per te il vero Palmer Eldritch potrebbe arrivare in qualsiasi momento: quello che per te
sarebbe reale, per me sarebbe un fantasma, e questo continuera valere anche quando
tu sarai tornato da Marte. Incontrerai un Palmer Eldritch autentico, vivo, e francamente
non ti invidio.
Barney disse: - Dimmi solo come fare per tornare.
- Non ti importa pidi Emily?
- Ho paura -. E sentil proprio sguardo, la percezione e la comprensione del futuro, che
lo bruciavano. - Okay - sbott- che cosa dovrei fare, altrimenti ? Fingere e tentare di im-
pressionarti? Lo capiresti comunque.
- Il vantaggio di Eldritch su tutti quelli che hanno consumato Chew-Z deriva dall'esage-
rata lentezza e gradualitche caratterizza il down: una serie di livelli indotti dalla droga,
sempre meno illusori e sempre picomposti di realtautentica. A volte questo processo
richiede anni. Questo il motivo per cui l'ONU, tardivamente, l'ha bandito e si messa
contro Eldritch: Hepburn-Gilbert l'aveva inizialmente approvato perchcredeva sincera-
mente che avrebbe aiutato chi ne faceva uso a penetrare la realtconcreta, ma poi ri-
sultato evidente, a chi ne ha fatto uso o a chi ne stato testimone, che faceva esattamen-
te...
- Allora, non mi sono ancora ripreso dalla mia prima dose.
- Esatto: non sei pitornato alla realteffettiva. Come invece sarebbe successo se a-
vessi aspettato altre ventiquattr'ore. Quei fantasmi di Eldritch, sovrapposti alla materia
normale, sarebbero completamente svaniti: saresti stato libero. Ma Eldritch ti ha indotto
ad assumere la seconda e pimassiccia dose: sapeva che saresti stato inviato su Marte
per agire contro di lui, anche se non sapeva assolutamente in che modo. Ti temeva.
Suonava strana, questa cosa: non pareva possibile. Eldritch, con tutto quello che aveva
fatto e che poteva fare... Eldritch, per aveva visto il monumento, nel futuro; sapeva che
in qualche modo, alla fine, l'avrebbero ucciso.
La porta dell'ufficio si spalancdi colpo.
Roni Fugate guarddentro e vide i due; non disse nulla... si limita fissare, a bocca a-
perta. E poi, alla fine, mormor - Un fantasma: io penso che sia quello in piedi, quello pi
vicino a me -. Scossa, entrnella stanza, richiudendo la porta dietro di s
- Esatto - disse il sfuturo di Barney, scrutandola con severit - Puoi accertartene cer-
cando di toccarlo.
Cosfece: Barney Mayerson vide la mano di lei passare attraverso il proprio corpo e
scomparire. - Ho givisto dei fantasmi, prima d'ora - disse lei, ritraendo la mano; ora, Ro-
ni si era un po' ricomposta. - Ma il tuo mai, caro. Tutti quelli che hanno preso quella schi-
fezza si sono trasformati in fantasmi, una volta o l'altra, ma di recente ce ne sono di me-
no. A un certo punto, circa un anno fa, ne vedevi di continuo, dappertutto -. Aggiunse: -
Anche Hepburn-Gilbert, alla fine, ha visto il proprio fantasma, ed quello che si meritava.
- Tieni conto - disse il sfuturo di Barney rivolto a Roni - che sotto il dominio di El-
dritch, anche se per noi quell'uomo morto. Quindi, dobbiamo andare molto cauti. Eldritch
pucominciare a influenzare le sue percezioni in qualsiasi momento, e se succedernon
potrche agire di conseguenza.
Rivolta a Barney, Roni disse: - Che cosa possiamo fare per te?
- Vuole tornare da Marte - disse il sfuturo di Barney. - Hanno messo in piedi un piano
complicatissimo per distruggere Eldritch tramite il tribunale interplanetario: ha a che vede-
re con l'assunzione di KV-7, una tossina originaria di Io che produce l'epilessia. Non te ne
ricordi?

- Ma non sono mai arrivati in tribunale - disse Roni. - Eldritch ha sistemato la cosa. Han-
no ritirato le accuse.
- Ti possiamo portare su Marte - disse il sfuturo a Barney - con un'astronave della P.
P. Layouts. Ma non servirebbe a niente, perchEldritch non solo ti seguirebbe, accompa-
gnandoti durante il viaggio, ma verrebbe ad accoglierti al tuo arrivo... uno degli sport al-
l'aperto che preferisce. Non dimenticare che un fantasma puandare ovunque: non limi-
tato dal tempo e dallo spazio. E questo che lo rende un fantasma, questo e il fatto di non
avere un metabolismo, almeno nel significato che noi attribuiamo alla parola. Stranamen-
te, per soggetto alla forza di gravita. Sono stati fatti diversi studi, ultimamente, su
questo tema, ma non se ne sa molto -. E, di proposito, concluse: - Specialmente sul se-
guente sottoproblema: Come far ritornare un fantasma al suo spazio-tempo... come esor-
cizzarlo.
Barney disse: - Sei ansioso di liberarti di me? - Aveva freddo.
- Esatto - disse il suo sfuturo, calmo. - Tanto quanto lo sei tu di tornare indietro: sai di
aver commesso un errore, sai che... - Lanciuno sguardo a Roni e subito tacque. Non a-
veva intenzione di toccare l'argomento Emily in sua presenza.
- Hanno fatto degli esperimenti con l'elettroshock ad alto voltaggio e basso amperaggio
- disse Roni. - E con i campi magnetici. La Columbia University ha...
- Le cose migliori finora - disse il sfuturo di Barney - le ha fatte il dipartimento di Fisica
al Caltech, sulla costa ovest. Il fantasma viene bombardato per mezzo di particelle beta
che disintegrano la base proteica essenziale per...
- Okay - disse Barney. - Vi lascio. Vado al dipartimento di Fisica del Cal per vedere cosa
riescono a fare -. Si sentiva sconfitto su tutta la linea: era stato abbandonato anche da se
stesso. 客 il colmopens preso da una furia impotente e selvaggia. 青risto!
- Strano - disse Roni.
- Che cosa ? - disse il sfuturo di Barney, spingendo indietro la poltrona, incrociando le
braccia e guardandola in faccia.
- Quello che hai detto a proposito del Cal - disse Roni. - Per quel che ne so io, non han-
no mai lavorato sui fantasmi -. Rivolta a Barney disse, tranquilla: - Chiedigli di mostrarti le
mani.
Barney disse: - Fammi vedere le mani -. Ma ormai la strisciante mutazione della figura
seduta era iniziata, la mascella specialmente, quel particolarissimo rigonfiamento cosfa-
cilmente riconoscibile. - Scordatelo - disse, seccamente; si sentiva stordito.
Il suo sfuturo disse in tono derisorio: - Aiutati che Dio ti aiuta, Mayerson. Pensi davve-
ro che serva a qualcosa andare a bussare a tutte le porte in cerca di qualcuno che abbia
pietdi te ? Diavolo, io ho pietdi te: ti ho detto di non farti il secondo ciocco. Ti libererei,
se conoscessi il modo, e figurati che sono la massima autoritmondiale in materia.
- Che ne sardi lui? - chiese Roni al sfuturo di Barney, che non era pitale: la meta-
morfosi si era compiuta e Palmer Eldritch sedeva alla scrivania, appoggiato all'indietro, alto
e grigio, e oscillava leggermente sulla poltrona dotata di rotelle, enorme massa di ra-
gnatele senza tempo plasmate, quasi in un atto di alterigia, in forma quasi-umana. - Buon
Dio, continuera vagare per sempre ?
- Ottima domanda - disse, grave, Palmer Eldritch. -Vorrei tanto saperlo, per me oltre che
per lui. Io ci sono dentro ben pidi lui, ricordati -. Rivolto a Barney disse: - Avrai capito
che non necessario assumere la propria normale Gestalt, no? Si puessere una pietra o
un albero o uno sciacquone o una sezione di rivestimento antitermico. Io sono stato ognu-
na di queste cose, e molte altre ancora. Se diventi inanimato, un vecchio ceppo, per e-
sempio, perdi coscienza del passare del tempo. E una soluzione interessante e praticabile
per uno che voglia fuggire la propria esistenza fantasmatica. Non il mio caso -. La sua

voce era bassa. - Perchper me tornare al mio spazio-tempo significherebbe la morte, per
mano di Leo Bulero. Al contrario: io posso vivere solo in questo stato. Ma per te... - Fece
un gesto e sorrise debolmente. - Tieni duro, Mayerson. Resisti, per quanto a lungo possa
durare l'effetto della droga. Dieci anni, un secolo. Un milione di anni. Oppure trasformati in
un vecchio fossile da museo -. Il suo sguardo era benevolo.
Dopo un po', Roni disse: - Forse ha ragione, Barney.
Barney si avvicinalla scrivania, raccolse un fermacarte di vetro e torna posarlo.
- Noi non possiamo toccarlo - disse Roni - ma lui...
- La capacitdei fantasmi di manipolare oggetti materiali - disse Palmer Eldritch - testi-
monia del fatto che sono veri, e non mere proiezioni. Pensa al fenomeno Poltergeist... e-
rano in grado di far turbinare oggetti per tutta la casa, ma allo stesso tempo erano in-
corporei.
Appesa alla parete dell'ufficio, brillava una targa: era un premio che Emily aveva ricevu-
to, tre anni prima, per alcune ceramiche che aveva esposto in una mostra. Era l la con-
servava ancora.
- Voglio essere quella targa - decise Barney. Era fatta di legno duro, mogano, probabil-
mente, e di ottone; sarebbe durata a lungo, e in pilui sapeva che il proprio snon l'a-
vrebbe mai abbandonata. Si avvicinalla placca, domandandosi come avrebbe potuto ces-
sare di essere un uomo e diventare un oggetto di ottone e legno appeso alla parete di un
ufficio.
Palmer Eldritch disse: - Ti serve il mio aiuto, Mayerson?
- S- rispose.
Qualcosa lo spazzvia: protese le braccia per tenersi in equilibrio, ma stava immergen-
dosi, scendendo in un tunnel senza fine che si restringeva... lo sentstringersi attorno a
s e si rese conto di aver capito male. Palmer Eldritch lo aveva di nuovo surclassato, ave-
va dimostrato il suo potere su chiunque usasse il Chew-Z: Eldritch aveva fatto qualcosa, e
Barney non sapeva neppure che cosa fosse, ma non era quello che aveva detto. Non era
quello che aveva promesso.
- Dio ti maledica, Eldritch - disse Barney, e non sentla propria voce naltro: continuava
a precipitare, privo di peso, e non era pineanche un fantasma. Anche la forza di gravita
aveva smesso di agire su di lui, era scomparsa.
俠asciami qualcosa, Palmerpens 俊i prego Una preghiera, si accorse, che era gi
stata respinta: Palmer Eldritch aveva agito da molto tempo; era troppo tardi, lo era sem-
pre stato. 隹llora, io andravanti con la causadisse Barney tra s 俊roveril modo per
tornare su Marte, prenderla tossina, trascorreril resto della mia vita nei tribunali inter-
planetari per combatterti... e per vincere. Non per Leo e la P. P. Layouts, ma per me
A quel punto sentuna risata. Era la risata di Palmer Eldritch, ma proveniva da...
Da se stesso.
Guardandosi le mani, vide la sinistra, rosea, pallida, di carne, ricoperta dalla pelle e da
una leggera, quasi invisibile peluria, e poi la destra, lucente, brillante, immacolata nella
sua meccanica perfezione, una mano infinitamente migliore di quella originale, perduta da
molto tempo.
Allora capche cosa gli aveva fatto. Una grande traslazione - quanto meno dal suo pun-
to di vista - si era compiuta, e pareva che tutto fino a quel momento avesse congiurato a
questo fine.
俟ariorealizz冠 essere ucciso da Leo Bulero. Di me narreril monumento.
保ra io sono Palmer Eldritch.
侵n tal casopens dopo un breve intervallo in cui l'ambiente circostante sembrrin-
saldarsi e schiarirsi 匍i piacerebbe sapere come se la cava con Emily.

俟pero malissimo

Dodici
Con lunghe braccia tentacolari, si estendeva dal sistema di Proxima Centauri fino alla
Terra, e non era umano: non era un uomo quello che era ritornato. E aveva un grande po-
tere. Poteva sconfiggere la morte.
Ma non era felice. Per la semplice ragione che era solo. Cos a un tratto, cercun rime-
dio: e si cacciin un mare di guai per attirare altri sulla strada che lui aveva seguito.
Uno di questi era Barney Mayerson.
- Mayerson - disse, in tono confidenziale - che diavolo hai da perdere? Prova a conside-
rare la tua situazione: al momento sei rovinato... non hai la donna che ami, hai un passato
che rimpiangi. Ti accorgi di aver imboccato la strada sbagliata in un punto decisivo della
tua vita, e nessuno ti ci ha costretto. E non c'rimedio. Neppure se durasse per milioni di
anni, il futuro potrebbe restituirti quello che hai perduto, per cosdire, con le tue stesse
mani. Afferrato il ragionamento?
Nessuna risposta.
- E dimentichi una cosa - continu dopo una breve attesa. - Lei de-evoluta, in seguito
a quella stupida terapia evolutiva praticata da quel nazistoide di dottore tedesco nelle sue
cliniche. Certo, lei, anzi, in realt suo marito, ha avuto l'intelligenza di interrompere subito
il trattamento, e riesce ancora a sfornare vasi da vendere. Non troppo de-evoluta. Ma...
non ti piacerebbe. Te ne accorgeresti: lei sarebbe appena un po' pivuota, un filo pi
svagata. Ma non sarebbe come in passato, neanche se tornasse da te: sarebbe diverso.
Di nuovo, aspett Questa volta la risposta ci fu. - D'accordo!
- Dove ti piacerebbe andare? - riprese. - Su Marte? Ci scommetto. Okay, allora sulla Ter-
ra.
Barney Mayerson, non lui, disse: - No, sono partito volontario: avevo chiuso, ero arriva-
to al capolinea.
- Okay, non sulla Terra. Vediamo. Hmm... - Riflette. - Su Proxima - disse. - Tu non hai
mai visto il sistema di Proxima e i proximiani. Io sono un ponte, lo sai? Tra i due sistemi.
Loro possono arrivare nel sistema solare attraverso di me ogni volta che vogliono... quan-
do io glielo permetter Ma non gliel'ho ancora permesso. E ora loro sono ansiosi -. Ridac-
chi - Praticamente, fanno quasi la fila. Come bambini, al cinema, per una proiezione del
sabato pomeriggio.
- Trasformami in una pietra.
- Perch
Barney Mayerson disse: - Per non provare pinulla. Non esiste pinulla per me, da
nessuna parte.
- Non vuoi neanche essere traslato in un organismo a me omogeneo ?
Nessuna risposta.
- Puoi condividere le mie ambizioni. Ne ho in abbondanza, di enormi... che fanno appari-
re Leo come una caccola -. 俏aturalmentepens俠eo mi uccider tra non molto. Alme-
no per quel che riguarda il tempo al di fuori della traslazione - Te ne riveleruna. Una
piccola. Magari costi ripigli.
- Ne dubito - disse Barney.
- Sto per diventare un pianeta. Barney rise.
- Lo trovi divertente? - Era furioso.
- Penso che tu sia matto. Che tu sia un uomo o una cosa proveniente dallo spazio inter-
galattico, rimane il fatto che sei fuori di mente.
- Non ho ben spiegato - disse, con dignit- quello che intendevo dire. Cio diventer

ogni persona che popola quel pianeta. E sai di che pianeta sto parlando.
- La Terra.
- Diavolo, no! Marte.
- PerchMarte ?
- E... - Non gli veniva la parola. - Nuovo. Ancora non sviluppato. Ricco di potenzialit
Diventerognuno dei coloni dal momento del loro arrivo su Marte. Guiderla loro civilt
Io sarla loro civilt
Nessuna risposta.
- Dai, di' qualcosa.
Barney disse: - Come mai, visto che puoi arrivare a tanto, fino a trasformarti in un intero
pianeta, io non riesco neppure a trasformarmi in quella targa appesa al muro del mio uffi-
cio, alla P. P. Layouts?
- Uhm... - fece lui, sconcertato. - Okay, okay. Potrai essere quella targa: che diavolo
vuoi che me ne freghi? Sii quello che vuoi: hai preso la droga e, quindi, hai il diritto di es-
sere traslato in qualsiasi oggetto tu desideri. Non una cosa reale, ovviamente. Questa
la verit Ti sto mettendo a parte dei pireconditi segreti: un'allucinazione. Ciche la fa
sembrare reale il fatto che certi aspetti profetici filtrano nell'esperienza, esattamente
come i sogni. Ho percorso a milioni quei cosiddetti 匍ondi di traslazione li ho visti tutti.
E sai che cosa sono? Non sono nulla. Come una cavia, che invia ininterrottamente impulsi
elettrici a particolari aree del suo cervello... nauseante.
- Vedo - disse Barney Mayerson.
- Vuoi ancora finire in uno di quei mondi, ora che sai questo ?
Dopo un po' Barney disse: - Certo.
- Okay! Fardi te una pietra, ti metterin riva al mare: potrai giacere e ascoltare le on-
de per qualche milione di anni. Dovrebbe bastarti -. 青he coglionepens inferocito. 俗-
na pietra! Cristo!
- Mi sono rammollito, o qualcosa del genere? - chiese allora Barney. Per la prima volta,
nel tono della sua voce, fu evidente il dubbio. - questo che volevano i proximiani ? E per
questo che sei stato mandato ?
- Non sono stato mandato. Mi sono presentato spontaneamente. Ci si stanca a vivere
nello spazio morto, tra stelle infuocate -. Ridacchi - Certo che sei rammollito... e allora
vuoi diventare una pietra. Ascolta, Mayerson: essere una pietra non quello che vuoi ve-
ramente. Quello che vuoi la morte.
- La morte ?
- Vuoi dirmi che non lo sapevi? - Era incredulo. - Ma d跬...
- No, non lo sapevo.
- molto semplice, Mayerson: ti darun mondo di traslazione in cui sarai il cadavere in
decomposizione di un cane ucciso e gettato in un fosso... Pensa che dannato sollievo sa-
rebbe. Tu sarai me, tu sei me, e Leo Bulero ucciderte. Ecco chi il cane morto, Mayer-
son, il cadavere nel fosso -. 亟 io continuera viveredisse tra s - Questo il dono5 che
ti faccio, e ricorda: in tedesco Gift vuoi dire 'veleno'. Ti farmorire al mio posto, tra qual-
che mese, e quel monumento su Sigma 14-B verrseretto, ma io continuera vivere nel
tuo corpo. Quando tornerai da Marte, e andrai di nuovo a lavorare alla P. P. Layouts, sarai
me. E io sfuggircosal mio destino.
Era cossemplice...
- Okay, Mayerson - concluse, stanco di quella conversazione. - E l'ora della sveglia, co-
me si suoi dire. Considerati espulso: non siamo piun unico organismo. Abbiamo di nuovo
5 In inglese gift (N.d.T.).

destini separati, distinti, proprio come volevi. Sei su un'astronave di Conner Freeman in
partenza da Venere e io sono al Chicken Pox Prospects: ho un orto, in superficie, che sta
germogliando, potrscopare con Anne Hawthorne ogni volta che vorr una bella vita, per
quel che mi riguarda. Spero che la tua ti piaccia allo stesso modo -. E in un istante riemer-
se.
Si trovava nella cucina del suo scompartimento al Chicken Pox Prospects: si stava frig-
gendo una padellata di funghi locali... l'aria profumava di burro e spezie, e nel soggiorno, il
suo mangianastri portatile suonava una sinfonia di Haydn. 青he pacepens com-
piaciuto. 促roprio quello che volevo: un po' di pace e di tranquillit In fondo, ci ero abi-
tuato, nello spazio intergalattico Sbadigli si stiracchi lascivo, e disse: - Ecco fatto.
Seduta in soggiorno, Anne Hawthorne, che leggeva un omeogiornale tratto dal notiziario
diffuso da uno dei satelliti ONU, alzlo sguardo e disse: - Che cosa hai preparato, Barney?
- condito alla perfezione - disse, esultante. 俟ono Palmer Eldritch e sono qui. Soprav-
vivrall'attacco di Leo e so come divertirmi e che cosa fare di questa vita, in questo posto,
mentre Barney non poteva, o non voleva.
侮edremo se gli piacer quando il caccia di Leo ridurrin polvere la sua astronave da
carico. E quando vedrla fine di questa vita amaramente deplorata
Nel bagliore della luce proveniente dall'alto, Barney sbattle palpebre. Si rese conto, in
un secondo, di essere su un'astronave: sembrava una stanza regolare, con camera da let-
to e salotto, ma si accorse che era una cabina perchla mobilia era fissata a terra. E la
gravita non era quella normale: creata artificialmente, non riusciva a riprodurre quella ter-
restre.
E si poteva vedere fuori. Da una piccola apertura, non pigrande di un nido d'api. Ma
oltre la pur spessa plastica si poteva scorgere il vuoto, e lui continua guardare con gli
occhi fissi. Il sole, accecante, riempiva una parte del panorama, e lui, di riflesso, allung
una mano per mettere in funzione il filtro nero. E a quel punto vide la propria mano. La
propria mano meccanica, artificiale, metallica e in piena efficienza. Di colpo si avvifuori
dalla cabina, e lungo il corridoio, fino alla sala comandi chiusa a chiave. Busscon le noc-
che metalliche e dopo un breve intervallo la pesante paratia blindata si apr
- S signor Eldritch - annurispettoso il giovane e biondo pilota.
Lui disse: - Devi inviare un messaggio.
Il pilota estrasse una penna e la avvicinal taccuino appeso sopra il pannello dei co-
mandi. - A chi, signore?
- Al signor Leo Bulero.
- A Leo... Bulero -. Il pilota scrisse, rapido. - Dev'essere spedito sulla Terra, signore? In
tal caso...
- No. Leo accanto a noi sulla sua astronave. Digli... - Riflett rapido.
- Vuole parlare con lui, signore ?
- Voglio che non mi uccida - rispose. - Ecco che cosa sto cercando di comunicare. E tu
con me. E chiunque altro si trovi su questo bersaglio ridicolmente enorme -. 俑a non c'
speranzasi rese conto. Qualcuno dell'organizzazione di Felix Blau, appositamente inviato
su Venere, lo aveva visto salire a bordo di quell'astronave. 俠eo sa che sono qui, e questo
quanto
- Vuoi dire che la concorrenza negli affari puarrivare fino a questo punto ? - chiese il
pilota, preso alla sprovvista; sbiancin volto.
Zoe Eldritch, la figlia, in pantaloncini tirolesi di pelliccia, fece la sua comparsa. - Che co-
sa succede?
- Leo qui. Ha un'astronave da guerra, con il beneplacito dell'ONU: siamo stati attirati in

una trappola. Non avremmo mai dovuto andare su Venere. Hepburn-Gilbert era d'accordo
con loro -. Al pilota disse: - Continua a provare, cerca di metterti in contatto con lui. Io
torno alla mia cabina -. 俏on posso fare nulla, quidisse tra s e se ne and
- Diavolo - disse il pilota - gli parli lei: lei che cerca -. Si levdal suo posto, lasciandolo
platealmente vuoto.
Con un sospiro, Barney Mayerson si sedette e accese la trasmittente dell'astronave; la
sintonizzsulla frequenza di emergenza, sollevil microfono e disse: - Leo, bastardo. Mi
hai preso. Mi hai attirato in campo aperto e mi hai preso. Tu e la tua dannata flotta, gi
organizzata e attiva da prima che io tornassi da Proxima: sei partito in vantaggio -. Era pi
rabbioso che spaventato, ora. - Non abbiamo nulla su questa astronave. Nulla con con cui
difenderci: stai per abbattere un bersaglio disarmato. Questa un'astronave da carico -.
Tacque, cercando di pensare a qualcos'altro da dire. 非evo dirglipens剃he sono Bar-
ney Mayerson e che Eldritch non verrmai catturato e ucciso, perchpasserda una vita
all'altra per sempre ? E che in realtlui sta uccidendo una persona che conosce e a cui
vuole bene?
Zoe fece: - Digli qualcosa.
- Leo - disse lui nel microfono - lasciami tornare su Proxima. Ti prego -. Rimase in atte-
sa, e sentle scariche elettrostatiche che provenivano dall'altoparlante della ricevente. -
Okay - disse allora. - Come non detto. Non lascermai il sistema solare, e tu non riuscirai
a uccidermi, neppure con l'aiuto di Hepburn-Gilbert, o di chiunque altro nell'ONU stia col-
laborando con te -. Rivolto a Zoe, disse: - Cosa te ne pare? Ti piace ? - Lasciandare il
microfono che cadde con un rumore metallico. - Ho chiuso.
La prima saetta di energia laser quasi taglil'astronave a met
Barney Mayerson si distese a terra nella sala comandi, e sentil frastuono delle pompe
d'aria d'emergenza che si animarono con sibili e rumori laceranti. 信o avuto quello che vo-
levosi rese conto. 保 almeno quello che Palmer Eldritch sosteneva che io volessi. La
morte
Davanti alla sua astronave, il caccia di Leo Bulero, un modello ONU, si prepara piazza-
re il secondo e definitivo colpo. Riusca vedere, sul monitor del pilota, il flash dei tubi di
scappamento. Era davvero vicino.
Ldisteso, aspettdi morire.
E allora Leo Bulero attraversla sala centrale del suo scompartimento diretto verso di
lui.
Incuriosita, Anne Hawthorne si alzdalla sua poltrona e disse: - Dunque tu sei Leo Bule-
ro. Ci sono un po' di domande che vorrei porti a proposito del tuo prodotto, il Can-D...
- Io non produco Can-D - disse Leo. - Smentisco fermamente questo pettegolezzo. Nes-
suna delle mie imprese commerciali illegale, assolutamente. Ascolta, Barney: l'hai presa
o non l'hai presa quella... ? - Abbassla voce. Avvicinandosi a Barney, sussurr rauco: -
Lo sai.
- Esco un attimo - disse Anne, sensibile.
- No - grugnLeo. Si volse verso Felix Blau, che annu - Sappiamo che fai parte dell'or-
ganizzazione di Blau - le disse Leo. Torna stuzzicare Barney Mayerson, irritato. - Non
penso che l'abbia presa - disse, quasi a se stesso. - Lo perquisisco -. Inizia frugare nelle
tasche della tuta di Barney e poi in quelle della camicia che aveva sotto. - Eccola -. Pescil
tubo contenente la tossina nociva. Svitando il tappo, vi guarddentro. - C'ancora - disse,
rivolto a Blau, con estremo dispetto. - Naturale che Faine non abbia avuto notizie. Barney
si tirato indietro.
Barney disse: - Non mi sono tirato indietro -. 信o fatto molta stradadisse tra s 俏on
si vede? - Chew-Z - disse. - Molto lontano.

- Gi sei stato via pio meno due minuti - disse Leo, con tono di rimprovero. - Siamo
arrivati qui subito dopo che ti sei chiuso dentro: un amico, Norm Qualcosa, ci ha fatto en-
trare con il suo passepartout. il responsabile di questo rifugio, immagino.
- Ricordati per- disse Anne - che l'esperienza soggettiva con il Chew-Z non legata al
flusso del tempo normale: a lui possono essere sembrate ore, o addirittura giorni -. Guar-
dcon simpatia in direzione di Barney. - Vero?
- Io sono morto - disse Barney. Si mise a sedere, nauseato. - Tu mi hai ucciso.
Ci fu un silenzio notevolmente imbarazzato.
- Dici a me ? - chiese infine Felix Blau.
- No - disse Barney. Non aveva importanza. Almeno fino alla successiva assunzione di
Chew-Z. A quel punto la sua fine sarebbe arrivata: Palmer Eldritch avrebbe vinto, si sareb-
be guadagnato la sopravvivenza. E quella era la cosa intollerabile: non la propria morte,
che alla fine sarebbe arrivata comunque, ma l'immortalitconquistata da Palmer Eldritch.
保h, mortepens削ov'la tua vittoria su questa... cosa?
- Mi sento offeso - si lamentFelix Blau. - Voglio dire, cos''sta storia che ti avrebbero
ucciso, Mayerson? Diavolo, ti abbiamo tirato fuori dal coma. E abbiamo fatto un lungo e
difficile viaggio per venire qui, e per il signor Bulero, mio cliente, anche rischioso: questa
una zona in cui opera Eldritch -. Si guardin giro con apprensione. - Gli faccia assumere
quella sostanza tossica - disse rivolto a Leo - e poi torniamo sulla Terra, prima che succe-
da qualcosa di terribile. Ho una brutta sensazione -. Si avviverso la porta dello scom-
partimento.
Leo disse: - La prenderai, Barney?
- No - rispose.
- Perchno? - Stanchezza. Rassegnazione, persine
- La mia vita vale troppo per me -. 信o deciso di finirla con l'espiazionepens 隹lla fi-
ne
- Che cosa ti successo in traslazione ? Si alzin piedi, a fatica.
- Non ce lo dir- disse Felix Blau, ormai sulla porta.
Leo disse: - Barney, era quello che avevamo stabilito . Ti portervia da Marte, lo sai. E
l'epilessia di tipo Q non la fine del...
- Sta sprecando il suo tempo - disse Felix, e scomparve nel corridoio. Rivolse a Barney
un ultimo sguardo avvelenato. - Che errore, affidare le sue speranze a questo tipo.
Barney disse: - Ha ragione, Leo.
- Non te ne andrai pida Marte - disse Leo. - Non ti procurermai piun passaggio per
la Terra. Qualsiasi cosa succeda da qui in avanti.
- Lo so.
- Ma te ne freghi. Trascorrerai il resto della tua vita a farti quella droga -. Leo lo guard
di traverso, perplesso.
- No, mai pi- disse Barney.
- Allora, che cosa farai?
Barney disse: - Vivrqui. Come i coloni. Lavorernel mio orto, in superficie, e fartutto
quello che fanno loro. Costruirsistemi d'irrigazione e cose del genere -. Era stanco e la
nausea non l'aveva abbandonato. - Mi dispiace - disse.
- Anche a me - disse Leo. - E non capisco -. GuardAnne Hawthorne, e neanche lei gli
fornuna risposta; si strinse nelle spalle e si diresse verso la porta. Stava per dire qualco-
s'altro, ma poi lasciperdere: se ne andcon Felix Blau. Barney ascoltil rumore metal-
lico dei loro passi sui gradini fino all'uscita del rifugio, e poi il suono more calil silenzio.
Andal lavandino e prese un bicchier d'acqua. Dopo un po' Anne disse: - Io capisco.
- Davvero? - L'acqua aveva un buon sapore, lavvia le ultime tracce del Chew-Z.

- Una parte di te diventata Palmer Eldritch - disse lei. - E una parte di lui diventata
te. Nessuno dei due sarmai completamente separato dall'altro: sarete sempre...
- Sei fuori di mente - disse lui, poggiandosi esausto al lavandino, per sostenersi: le sue
gambe erano ancora troppo deboli.
- Eldritch ha avuto quello che voleva da te - disse Anne.
- No - disse lui. - Perchsono ritornato troppo presto. Avrei dovuto rimanere in trasla-
zione ancora per cinque o dieci minuti. Quando Leo spareril secondo colpo ci sarPal-
mer Eldritch nell'astronave, non io -. 亟 questo il motivo per cui non c'bisogno che io
alteri il mio metabolismo cerebrale per un piano avventato e folle ordito in preda alla di-
sperazionedisse tra s 侶uell'uomo ben presto sarmorto... o, meglio, la cosa sar
morta
- Capisco - disse Anne. - E sei sicuro che questo rapido sguardo sul futuro che hai potu-
to dare in traslazione ...
- la realt-. Perchlui non dipendeva da quello che aveva avuto a disposizione duran-
te l'esperienza con la droga.
E poi, aveva le sue facoltprecog.
- E anche Palmer Eldritch sa che reale - disse lui. -Far e sta facendo, tutto il possibile
per venirne fuori. Ma non ci riuscir Non pu-. O almeno, si rese conto, era probabile che
non potesse. Ma questa era l'essenza del futuro: l'intreccio delle possibilit E da molto
tempo l'aveva accettato, aveva imparato ad affrontarlo: sapeva intuitivamente quale linea
temporale scegliere. Per questo aveva mantenuto il suo posto di lavoro con Leo.
- Ma proprio per questo Leo non farnulla per salvarti - disse Anne. - Non ti riporter
sulla Terra: diceva davvero. Ti rendi conto che faceva sul serio? L'ho capito dall'espressio-
ne del suo viso: finchvivrnon permettermai...
- La Terra - disse Barney. - Ne ho abbastanza -. Anche lui aveva parlato seriamente,
quando si era figurato la vita che lo attendeva, l su Marte.
Se si accontentava Palmer Eldritch, si sarebbe accontentato anche lui. PerchEldritch
aveva vissuto molte vite: la sostanza di quell'uomo, o creatura che fosse, era dotata di una
saggezza profonda e affidabile. La sua fusione con Eldritch, in traslazione, l'aveva segnato
con un marchio indelebile: era una forma di consapevolezza assoluta. Si domand allora,
se Eldritch avesse tratto qualcosa in cambio da lui. 隹vevo qualcosa che lui desiderasse
conoscere?si chiese. 侵ntuizioni? Stati d'animo o ricordi o valori?
Ottima domanda. La risposta, decise, era negativa. 侵l nostro avversario, qualcosa di e-
videntemente orribile e alieno che penetrato in uno della nostra specie nel corso del lun-
go viaggio tra la Terra e Proxima... che tuttavia sapeva molto pidi me sul significato del-
le nostre vite mortali, in questo luogo: riusciva a vedere in prospettiva. Secoli di deriva nel
vuoto, in attesa che passasse una qualche forma di vita a cui aggrapparsi per diventare...
magari quella la fonte della sua conoscenza: non l'esperienza, bensl'interminabile e soli-
tario meditare. E al confronto io non sapevo e non avevo fatto nulla
Sulla porta dello scompartimento apparvero Norm e Fran Schein. - Ehi, Mayerson, com'
stato? Che cosa pensi del Chew-Z dopo la seconda calata ? - Entrarono e attesero con an-
sia la sua risposta.
Barney disse: - Non vendermai.
Deluso, Norm disse: - Io ho avuto un'impressione diversa: a me piaciuto, molto pidel
Can-D. A parte... - Esit corrugla fronte, e guardsua moglie con espressione preoccu-
pata. - C'era una presenza strisciante, per dov'ero io: confondeva un po' le cose -. Spie-
g - Naturalmente sono tornato...
Fran lo interruppe: - Mayerson sembra stanco. Potrai raccontargli i particolari pitardi.
Guardando Barney di traverso, Norm Schein disse: - Sei un tipo ben strano, Barney. Sei

riemerso dopo la prima calata e hai strappato l'altro ciocco dalle mani della ragazza, qui, la
signorina Hawthorne, sei scappato, ti sei chiuso nel tuo scompartimento per prenderlo e
ora dici... - Si strinse nelle spalle, con filosofia. - Be', forse nei hai ingerito troppo tutto in
una volta. Non hai mostrato una gran moderazione, amico. Io, da parte mia, ho intenzione
di riprovarlo. Stando attento, ovvio. Non come te -. Come per rafforzarsi nelle sue con-
vinzioni, disse a voce alta: - Davvero, mi piaciuta 'sta roba.
- A parte - disse Barney - quella presenza che era lcon te.
- Anch'io l'ho sentita - disse Fran, calma. - Io non lo riprovo. Mi ha... fatto paura. Qual-
siasi cosa fosse -. Rabbrivide si mise pivicino al marito; meccanicamente, per antica
consuetudine, lui le mise un braccio intorno alla vita.
Barney disse: - Non devi averne paura. Cerca solo di sopravvivere, come tutti noi.
- Ma era cos.. - riprese Fran.
- Una cosa cosantica - la interruppe Barney - non poteva che sembrarci spiacevole. Noi
non riusciamo a concepire una simile et cosenorme.
- Parli come se sapessi che cos'era - disse Norm.
侵o sopensBarney. 促erch come ha detto Anne, parte di quella cosa dentro di
me. E fino alla sua morte, tra qualche mese, una parte di me resterincorporata dentro la
sua struttura. Cos quando Leo lo uccider鉬 si rese conto 哀arun brutto momento, per
me. Sono curioso di sapere come mi sentir..
- Quella cosa - disse, rivolto a tutti i presenti, e in particolare a Norm Schein e a sua
moglie - ha un nome che riconoscereste, se ve lo dicessi. Anche se non si attribuirebbe
mai un simile nome. Siamo noi che l'abbiamo chiamata cos Per esperienza a distanza, nel
corso di migliaia di anni. Ma prima o poi dovevamo trovarcela di fronte. Da vicino. Sul
momento.
Anne Hawthorne disse: - Ti riferisci a Dio? Non gli parve necessario rispondere, se non
con un lieve cenno.
- Per.. malvagio - sussurrFran Schein.
- In parte - disse Barney. - l'esperienza che ne abbiamo noi. Nient'altro -. 俏on ve l'ho
gimostrato, questo?si domand 非evo dirvi come abbia cercato di aiutarmi, a modo
suo ? Eppure... com'era ostacolato, anche lui, dalle forze del destino, che sembrano tra-
scendere tutte le cose viventi, tanto lui quanto noi
- Oh caspita - disse Norm, gli angoli della bocca piegati all'ingiin una smorfia di disap-
punto, quasi piangendo; sembr per un momento, un ragazzino che era stato imbrogliato.

Tredici
Pitardi, quando le gambe ebbero smesso di tremargli, portAnne Hawthorne in super-
ficie e le mostril proprio orto, ai primi passi.
- Sai, - disse Anne - ci vuole coraggio a scaricare la gente.
- Ti riferisci a Leo ? - Sapeva quel che lei intendeva dire; non era il caso di discutere
quello che lui aveva appena fatto a Leo, a Felix Blau e a tutta la P. P. Layouts e al sistema
del Can-D. - Leo un uomo adulto - fece notare lui. - Riuscira cavarsela. Si rendercon-
to di dover affrontare Eldritch da solo, e lo far-. 亟 poipens勁a causa contro Eldritch
non avrebbe avuto un gran successo: anche le mie facoltprecog me lo dicono
- Barbabietole - disse Anne. Si era seduta sul parafango di un trattore automatico, e sta-
va esaminando delle confezioni di sementi. - Odio le barbabietole. Quindi, non ne piantare,
neppure quelle mutanti, che sono verdi, alte e sottili e hanno il sapore di una maniglia di
plastica dell'anno scorso.
- Pensavi di venire a vivere qui ? - chiese lui.
- No -. Con aria furtiva ispezionla scatola di controllo omeostatico del trattore e ne tol-
se il rivestimento consunto e parzialmente incenerito di uno dei cavi di alimentazione. - Ma
spero di cenare con il vostro gruppo una volta ogni tanto: voi siete i vicini piintimi che
abbiamo.
- Ascolta - disse lui - quel rudere in rovina in cui abiti... - Si interruppe. 俠'identit鉬 pen-
s 俠a sto giacquisendo, per quanto riguarda questa sottospecie di casa comune che
potrebbe richiedere cinquant'anni di costante e accurata opera di riparazione da parte di
tecnici esperti - Il mio rifugio - le disse - surclassa il tuo, in qualsiasi giorno della setti-
mana.
- Cosa ne dici della domenica ? Si pufare due volte?
- La domenica - disse - no. Leggiamo le Scritture.
- Non scherzare su quest'argomento - disse Anne, calma.
- Non stavo scherzando -. Ed era vero: non stava scherzando affatto.
- Quello che hai detto poco fa riguardo a Palmer Eldritch...
Barney la interruppe: - Volevo solo dirti una cosa. Due, al massimo. Prima: lui, e sai a
chi mi riferisco, esiste davvero. Anche se non nella forma in cui noi pensavamo e in cui
l'abbiamo visto finora... e come forse finiremo per vederlo sempre. E seconda... - Esit
- Parla.
- Non puaiutarci molto - disse Barney. - Un po', forse. Ma lui l con le mani aperte e
vuote: capisce, vuole aiutarci. Ci prova, ma... non cossemplice. Non chiedermi perch
Forse neanche lui lo sa. Forse anche lui perplesso. Malgrado il tempo che ha avuto per
rimuginarci sopra -. 亟 tutto quello che avrin seguitopensBarney 哀e riuscira sfug-
gire a Leo Bulero. L'umano Leo, uno come noi. Lo sa, Leo, chi ha di fronte? E se lo sapes-
se... continuerebbe a cercare di mettere in atto i propri piani?
S Leo avrebbe continuato. Un precog pucogliere le cose preordinate.
Anne disse: - La cosa in cui Eldritch si imbattuto e che l'ha penetrato, la cosa che ab-
biamo di fronte, un essere a noi superiore, e come dici tu, non possiamo giudicarlo o co-
gliere il senso di quello che fa e desidera: un mistero che va al di ldelle nostre capa-
cit Ma so che ti sbagli, Barney. Una cosa che resta a mani aperte e vuote non Dio.
una creatura plasmata da qualcosa di superiore, come nel nostro caso: Dio non stato
plasmato, Lui non perplesso.
- Percepisco in lui - disse Barney - la presenza della divinit-. 俟pecialmentepens
南el momento in cui Eldritch mi ha incitato, ha tentato di indurre me a provare

- Ovvio - assentAnne. - Sapevo che l'avresti capito: Lui in ciascuno di noi, e in una
forma di vita superiore come quella di cui stiamo parlando la Sua presenza sarebbe di cer-
to ancora pimanifesta. Ma... lascia che ti racconti la mia storiella del gatto. E sem-
plicissima e breve. Una donna sta dando un ricevimento. Ha una bella bistecca da tre chili
sul tavolo in cucina che aspetta di essere cucinata, mentre lei chiacchiera con gli ospiti in
soggiorno: beve un paio di bicchieri e quant'altro. Poi si scusa e torna in cucina per cucina-
re la bistecca, ma la bistecca non c'pi E lnell'angolo c'il gatto di casa che si sta la-
vando la faccia, con calma.
- La bistecca se l'mangiata il gatto - disse Barney.
- Sicuro ? Vengono chiamati gli ospiti che si mettono a discutere la faccenda. La bistecca
non c'pi neanche un grammo; e lc'il gatto, ben nutrito e contento. 促esiamo il gat-
todice qualcuno. Avevano gibevuto qualche bicchiere; sembra una buona idea. Cos
vanno in bagno e mettono il gatto sulla bilancia. Pesa tre chili esatti. Tutti possono vedere
il risultato della pesatura, e un ospite dice: 雨e', eccola la bistecca Sono soddisfatti, ora,
di sapere quello che successo, ne hanno avuto la prova empirica. Poi a uno viene il dub-
bio e dice, perplesso: 俑a dov'il gatto?
- L'ho gisentita - disse Barney. - E comunque non vedo il nesso.
Anne disse: - Questa storiella illustra la quintessenza del problema ontologico. Se ci
pensi abbastanza a lungo...
- Diavolo - disse lui, arrabbiato - un gatto di tre chili; non ha senso: se la bilancia se-
gna tre chili, allora la bistecca non l'ha mangiata il gatto.
- Ricordati del vino e dell'ostia - disse Anne, calma.
La fiss L'idea, per un momento, sembrquadrare.
- S- disse lei. - Il gatto non era la bistecca. Ma... poteva essere il modo di manifestarsi
della bistecca in quel momento. La parola chiave risulta essere 怨 Non venire a dirci
Barney, che la cosa penetrata in Palmer Eldritch Dio perchnon sai granchriguardo a
Lui, e nessun altro lo sa. Ma quell'entitvivente che proviene dallo spazio interstellare
pu come noi, essere plasmata a Sua immagine e somiglianza. Il modo che Lui ha scelto
per manifestarsi a noi. la mappa, non il territorio: il vaso, non il vasaio. Quindi non fare
lntologo, Barney: non dire 怨-. Gli sorrise speranzosa, per vedere se lui aveva capito.
- Un giorno - disse Barney - magari adoreremo quel monumento -. 俏on l'impresa di
Leo Buleropens 促er quanto sia stata ammirevole... sarammirevole, per essere pi
precisi... non sarquello l'oggetto della nostra adorazione. No: noi tutti, la nostra civilt
faremo civerso cui io gitendo: attribuiremo al monumento le nostre oscure e pietose
concezioni dei poteri infiniti. E avremo ragione, in un certo senso, perchquei poteri ci so-
no. Ma, come dice Anne, quanto alla sua reale natura...
- Vedo che vuoi restare da solo con il tuo orto - disse Anne. - Penso che mi avvieral
mio rifugio. Buona fortuna. E poi, Barney... - Si protese, lo prese per mano e gliela strinse
calorosamente. - Non prosternarti. Dio, o chiunque sia l'essere superiore in cui ci siamo
imbattuti, non vorrebbe; e se anche lo volesse, tu non dovresti farlo -. Si sporse verso di
lui, lo bacie se ne and
- Credi che io faccia bene? - le urlBarney. - Ha senso iniziare a coltivare un orto, qui ?
- O anche noi finiremo nel modo solito, familiare... ?
- Non chiedermelo. Non ho alcuna autoritper rispondere.
- Ti importa solo della tua salvezza spirituale - disse lui inferocito.
- Non mi importa neanche pidi questo - disse Anne. - Sono terribilmente confusa e
qualsiasi cosa mi infastidisce, qui. Ascolta -. Tornverso di lui, con gli occhi cupi e velati,
senza luce. - Quando mi hai afferrato per prendermi il ciocco di Chew-Z, sai che cosa ho
visto? Cio che cosa ho davvero visto, non solo creduto di vedere.

- Una mano artificiale. E una distorsione della mia mandibola. E i miei occhi...
- S- disse lei, seccamente. - Gli occhi meccanici a fessura. Che cosa significa?
Barney disse: - Significa che stavi vedendo la realteffettiva. L'essenza, al di ldella
mera apparenza -. 促er dirla con le tue parolepens哀ono quelle che tu chiameresti...
stimmate
Per un po' lo guard - Sei davvero cos - gli chiese, allora, e si allontanda lui, con u-
n'evidente avversione dipinta in volto. - Perchnon sei quello che sembri? Tu non sei cos
adesso. Non capisco -. Tremante, aggiunse: - Vorrei non aver raccontato la storiella del
gatto.
Lui disse: - Io ho visto la stessa cosa in te, cara. Nello stesso momento. Mi hai respinto
con una mano che sicuramente non era quella con cui sei nata -. E avrebbe potuto benis-
simo ritornare. 俠a Presenza abita in noi, almeno in potenza, se non in atto
- una maledizione? - chiese Anne. - Voglio dire, noi sappiamo della maledizione origi-
naria di Dio: daccapo la stessa storia ?
- Dovresti essere tu a dirmelo: sei tu che ricordi quello che hai visto. Le tre stimmate: la
mano inanimata, artificiale, gli occhi Jensen e quella mandibola deforme -. 俟imboli della
sua presenza in noipens 俊ra noi. Non richiesta. Inintenzionalmente evocata. E poi...
noi non abbiamo sacramenti in grado di mediare, con cui proteggerci: non possiamo co-
stringerlo, per mezzo dei nostri accurati, venerandi, scaltri e dolorosi rituali, a confinarsi in
particolari elementi come il pane e l'acqua o il pane e il vino. nell'aria, ovunque. Ci guar-
da negli occhi e guarda con i nostri occhi
- un prezzo - disse Anne - che dobbiamo pagare. Per il nostro desiderio di fare l'espe-
rienza del Chew-Z. Come la mela del peccato originale -. Il suo tono era sorprendentemen-
te aspro.
- S- assentlui - ma io credo di averlo gipagato -. O mancava un pelo perchlo pa-
gasse, decise. 侶uella cosa che noi conosciamo soltanto nella sua forma corporea terre-
stre, voleva sostituirsi a me nel momento della sua distruzione: invece del Dio che muore
per l'uomo, come quello cristiano, abbiamo incontrato, per un attimo, una potenza supe-
riore, la potenza suprema, che ci ha chiesto di morire per lei.
青ila rende forse malvagia?si domand 青redo davvero all'argomento che ho forni-
to a Norm Schein? Be', di certo la rende inferiore alla divinitvenuta duemila anni fa.
Sembra non trattarsi d'altro, pio meno, che del desiderio di un organismo nato dalla pol-
vere, come dice Anne, di autoperpetuarsi: tutti nutriamo questo desiderio, tutti preferi-
remmo vedere una capra o un agnello tagliati a pezzi o inceneriti al posto nostro. I sacrifici
devono essere fatti. E noi non ci curiamo delle vittime. Anzi, tutta la nostra vita si basa su
quest'unico principio. E anche la sua
- Addio - disse Anne. - Ti lascio, cospotrai sederti nella cabina di quella draga e scava-
re, con tua somma gioia. Magari, quando ci vedremo la prossima volta avrai installato un
intero sistema d'irrigazione -. Gli sorrise ancora una volta, brevemente, e poi si avvial
proprio rifugio.
Dopo un po', lui montnella cabina della draga che aveva usato e avviil meccanismo
cigolante e intriso di sabbia. Un luttuoso ululato di protesta. Sarebbe stato meglio rimane-
re a letto: questo, per la macchina, era l'assordante squillo dell'ultima tromba, e la draga
non era ancora preparata.
Aveva scavato forse mezzo miglio di un canale irregolare, ancora privo di acqua, quando
si accorse che una forma di vita indigena, una cosa marziana, stava avvicinandosi a lui di
soppiatto. Di colpo fermla draga e scrutnel bagliore del freddo sole di Marte per iden-
tificarlo.

Sembrava una specie di scarna e affamatissima vecchia a quattro zampe, e lui si rese
conto che doveva essere probabilmente la creatura sciacallesca da cui era stato gipi
volte messo in guardia. In ogni caso, qualunque cosa fosse, era evidente che non mangia-
va da giorni: la creatura fissBarney con aria famelica, mantenendosi a distanza... e poi,
proiettati telepaticamente, i suoi pensieri raggiunsero Barney. Dunque, aveva ragione. Era
come pensava.
- Posso mangiarti ? - chiese. E si mise ad ansimare, con le fauci voracemente spalanca-
te.
- Cristo, no - disse Barney. Cercin giro, nella cabina della draga, qualcosa da usare
come arma; le sue mani si strinsero attorno a una pesante chiave inglese che mostral
predatore marziano, lasciando che parlasse al proprio posto: recavano un grande messag-
gio, quella chiave inglese e il modo in cui lui la stringeva.
- Getta via quell'affare - pensil predatore marziano, con un tono a mettra lo speran-
zoso e il bisognoso. - Non posso raggiungerti lsopra -. Quest'ultimo, naturalmente, a-
vrebbe dovuto rimanere un pensiero privato, nascosto, ma, chisscome, fu invece proiet-
tato. L'essere marziano mancava di furbizia. - Aspetter- decise la creatura. - Alla fine do-
vrscendere.
Barney fece inversione con la draga e si diresse verso il Chicken Pox Prospects. Graci-
dando e sferragliando, partlentissima, sembrava dovesse bloccarsi a ogni metro. Ebbe la
sensazione che non ce l'avrebbe fatta. 俑agari la creatura ha ragionedisse tra s 俑a-
gari dovrscendere e affrontarla.
俘isparmiatopens削alla forma di vita incommensurabilmente pialta che penetra-
ta in Palmer Eldritch ed poi giunta nel nostro sistema, per finire mangiato da questa be-
stia rachitica. Il termine di un lungo volopens 俗na destinazione finale che solo pochi
minuti fa, malgrado il mio talento precog, non avevo previsto. Forse non ho voluto farlo...
come avrebbe belato, trionfante, il dottor Smile se fosse stato qui
La draga emise un sibilo, sgroppcon violenza e poi ebbe una dolorosa contrazione, si
pieg tremol viva ancora per un attimo, e quindi si spense, morta.
Per un po' Barney rimase seduto in silenzio. Piazzato giusto di fronte a lui, il vecchio
sciacallo marziano carnivoro lo guardava, senza mai togliergli gli occhi di dosso.
- D'accordo - disse Barney. - Eccomi -. Saltgidalla cabina, fendendo l'aria con la
chiave inglese.
La creatura gli si avventcontro.
Gli era quasi addosso, quando a un metro e mezzo di distanza la creatura squitt devi
e lo oltrepassdi corsa, senza toccarlo. Lui si gire la guardandar via. -Impuro - pens
la creatura; si era fermata a distanza di sicurezza e lo guardava timoroso, con la lingua
penzoloni. - Sei una cosa impura - lo inform con aria lugubre.
侵mpuropensBarney. 侵n che senso? Perch
- Lo sei e basta - rispose il predatore. - Guardati. Non posso mangiarti, starei male -.
Rimase dov'era, piegato dalla delusione e... dalla repulsione. Barney lo aveva disgustato.
- Forse siamo tutti impuri, per te - disse. - Tutti noi terrestri, alieni in questo mondo.
Sconosciuti.
- Solo tu - gli rispose seccamente. - Guarda... ehm... il tuo braccio sinistro, la tua mano.
C'qualcosa di intollerabilmente sbagliato in te. Come fai a sopportarti ? Non puoi darti
una ripulita, in qualche modo?
Non si curdi guardare il proprio braccio, la mano. Non era necessario.
Calmo, con tutta la dignitdi cui fu capace, si avvi sopra la sabbia ammucchiata irre-
golarmente, al rifugio.
Quella notte, mentre si preparava per mettersi a letto nella minuscola cuccetta che si

trovava nel suo scompartimento, al Chicken Pox Prospects, qualcuno bussalla sua porta
chiusa. - Ehi, Mayerson. Apri.
Si mise la vestaglia e andad aprire.
- Quell'astronave da carico tornata - esclamNorm Schein, agitato, prendendolo per il
risvolto della vestaglia. - Hai presente? Sono quelli del Chew-Z. Ti rimasta qualche scor-
za? Nel caso...
- Se vogliono vedermi - disse Barney, liberandosi dalla presa di Norm Schein - devono
venire qui loro. Diglielo -. E chiuse la porta.
Norm se ne and rumorosamente.
Si sedette al tavolo su cui consumava i suoi pasti, tirfuori dal cassetto l'ultimo pacchet-
to di sigarette terrestri, e ne accese una; restseduto a fumare e meditare, sentendo so-
pra e intorno al proprio scompartimento il rumore di passi prodotto dai suoi compagni di
rifugio. 俊opi extra-largepens剃he hanno fiutato l'esca
La porta del suo scompartimento si apr Lui non alzneppure la testa, continua fissa-
re, sulla superficie del tavolo, il portacenere, i fiammiferi e il pacchetto di Carnei.
- Mayerson.
Barney disse: - So cosa stai per dire.
Palmer Eldritch entrnello scompartimento, chiuse la porta, si sedette di fronte a Bar-
ney e disse: - Esatto, amico mio. Ti ho lasciato andare appena prima che succedesse, pri-
ma che Leo sparasse per la seconda volta. stata una decisione che ho attentamente
soppesato. E ho avuto molto tempo per riflettere sulla questione: poco pidi tre secoli. Ma
non ti diril perch
- Chissenefrega - disse Barney. Continua fissare in basso.
- Non riesci a guardarmi in faccia? - disse Palmer Eldritch.
- Sono impuro - lo informBarney.
- CHI TE L'HA DETTO?
- Un animale nel deserto. E non mi aveva mai visto prima: l'ha scoperto semplicemente
avvicinandosi a me -. 侶uando distava da me un metro e mezzopens 青he abba-
stanza lontano
- Magari la ragione che...
- Non aveva nessun dannato motivo. Anzi, proprio l'opposto... era mezzo morto di fame
e non vedeva l'ora di mangiarmi. Percidev'essere vero.
- Per una mente primitiva - disse Eldritch - l'impuro e il sacro si confondono, si fondono
nel tab Il loro rituale, il...
- Oh, diavolo - disse lui, con amarezza. - vero e tu lo sai. Io sono vivo. Non morirsu
quell'astronave, ma sono contaminato.
- Da me?
Barney disse: - Indovina un po'.
Dopo una pausa, Eldritch si strinse nelle spalle e di: se: - D'accordo. Io sono stato cac-
ciato da una galassia, non ti dirquale perchnon ha importanza, e mi sono stabilito dove
quel bizzarro e avido imprenditore del vostro sistema mi ha incontrato. E una parte si
trasferita in te. Ma non molto. A poco a poco, nel corso degli anni, ti riprenderai, l'effetto
diminuirfino a svanire. I tuoi amici coloni non lo noteranno perchla cosa ha toccato an-
che loro: cominciata non appena hanno masticato la roba che gli abbiamo venduto.
- Mi piacerebbe sapere - disse Barney - che cosa intendevi fare quando hai introdotto il
Chew-Z tra la nostra gente.
- Autoperpetuarmi - disse la creatura di fronte a lui, calma.
Lui, allora, alzlo sguardo. - Una forma di riproduzione ?
- S nell'unico modo che mi concesso.

Sopraffatto dal disgusto, Barney disse: - Mio Dio. Saremmo tutti diventati tuoi figli.
- Non ti corrucciare per questo, Mayerson - disse, e scoppia ridere in un modo umano,
gioviale. - Preoccupati solo del tuo orticello, su in superficie, metti in funzione il sistema
d'irrigazione. Francamente, io non vedo l'ora di morire: sarfelice quando Leo Bulero far
quello che sta giarchitettando... che ha giiniziato a macchinare, ora che tu hai rifiutato
di prendere la tossina. Comunque, ti auguro di avere fortuna qui su Marte; io, da parte
mia, mi sarei divertito, ma le cose non sono andate per il verso giusto, purtroppo -. Quin-
di, Eldritch si alzin piedi.
- Potresti trasformarti - disse Barney. - Tornare ad assumere la forma che avevi quando
Palmer si imbattuto in te. Non devi per forza trovarti l abitare quel corpo, quando Leo
apriril fuoco contro la tua astronave.
- Davvero? - Il suo tono era derisorio. - Forse mi aspetterebbe ben di peggio se io non
mi presentassi l Ma tu non lo puoi sapere: sei un'entitla cui speranza di vita relativa-
mente breve, e in un tempo breve c'molto meno... - Si interruppe, pensieroso.
- Non dirmelo - disse Barney. - Non voglio saperlo.
Quando rialzla testa, Palmer Eldritch se n'era andato.
Accese un'altra sigaretta. 青he casinopens 亟cco come ci comportiamo quando fi-
nalmente entriamo in contatto dopo lungo tempo con un'altra specie senziente della galas-
sia. E come essa si comporta, ciomale quanto noi e per certi versi anche peggio. E non
c'nulla che possa rimediare a questa situazione. Non ora.
E Leo pensava che affrontando Eldritch con quella tossina avremmo avuto una possibi-
lit Ridicolo.
青oseccomi qui, senza neppure aver consumato quella miserabile commedia a benefi-
cio della corte di un tribunale, fisicamente, fondamentalmente impuro.
俑agari Anne pufare qualcosa per mepensall'improvviso. 亭orse ci sono dei siste-
mi per riportare una persona alla condizione originaria, per quanto offuscata ne sia la me-
moria, prima che abbia luogo la definitiva e pigrave contaminazione Cercdi ricordare,
ma sapeva cospoco del neocristianesimo. Comunque, valeva la pena provare: lasciava
supporre che potesse esserci una speranza, e lui ne avrebbe avuto bisogno negli anni a
venire.
Dopo tutto, la creatura dello spazio profondo che aveva assunto le sembianze di Palmer
Eldritch aveva qualche relazione con Dio: se non era Dio, come lui aveva stabilito, allora
era, quanto meno, una parte della creazione di Dio. Quindi, parte della responsabilitera
Sua. Inoltre, parve a Barney, Lui era probabilmente abbastanza maturo da riconoscerla.
Fare in modo che Lui lo ammettesse, per poteva rivelarsi tutt'altra questione. Comun-
que, conveniva parlare con Anne Hawthorne: lei magari conosceva le tecniche per riuscir-
ci.
Ma, in qualche modo, lui ne dubitava. Perchaveva un terribile presagio, semplice, faci-
le da pensare e da formulare, che forse si applicava a lui stesso e a quelli che gli stavano
intorno, alla loro situazione.
La salvezza esisteva. Ma...
Non per tutti.
Durante il viaggio di ritorno verso la Terra, dopo la fallimentare missione su Marte, Leo
Bulero non smise un attimo di confabulare fitto con il suo collaboratore Felix Blau. Si mise-
ro d'accordo sul da farsi.
- Lui viaggia avanti e indietro tra un satellite-madre, in orbita intorno a Venere, gli altri
pianeti e la sua residenza sulla Luna - sottoline in conclusione, Felix Blau. - E sappiamo
tutti quanto sia vulnerabile un'astronave nello spazio: anche solo una piccola puntura

pu.. - Fece un gesto eloquente.
- Avremmo bisogno della collaborazione dell'ONU -disse Leo, cupo. Percha lui e alla
sua organizzazione era concesso di possedere solo armi di piccolo calibro, da portare alla
cintura. Nulla che potesse essere impiegato da un'astronave per colpirne un'altra.
- Dispongo di alcuni dati che potrebbero essere molto interessanti, a questo riguardo -
disse Felix, frugando nella sua cartelletta. - Abbiamo nostri uomini all'ONU, introdotti al li-
vello di Hepburn-Gilbert, come forse sapr Non possiamo costringerlo a fare alcunch ma
possiamo perlomeno discuterne -. Estrasse un documento. - Il nostro segretario generale
preoccupato per la palpabile presenza di Palmer Eldritch in ognuna delle 咬eincarnazio-
nisperimentate da chi usa il Chew-Z. abbastanza intelligente da capire fino in fondo le
implicazioni di questo fatto. Cos se cicontinua a verificarsi, potremo senz'altro ricevere
un aiuto piconsistente da parte sua, se non altro in forma riservata; per esempio...
Leo lo interruppe: - Felix, posso farti una domanda? Da quanto tempo hai un braccio ar-
tificiale ?
Abbassando lo sguardo, Felix grugnper la sorpresa. E poi, fissando Leo Bulero, disse: -
Anche tu ce l'hai. E anche i tuoi denti hanno qualcosa di strano: apri la bocca e fammi ve-
dere.
Senza rispondere, Leo si alzin piedi e andnel gabinetto degli uomini per osservarsi
nello specchio a grandezza naturale.
Non c'era dubbio. Persino gli occhi. Rassegnato, fece ritorno al proprio sedile, di fianco a
Felix Blau. Tacquero entrambi per un po': Felix sfogliava meccanicamente i suoi documen-
ti. 保h, DiopensLeo 匍eccanicamente, in senso letterale e Leo, alternativamente,
guardava lui e poi fissava, tetro, fuori dal finestrino, l'oscurite le stelle dello spazio inter-
planetario.
Alla fine Felix disse: - un po' sconcertante all'inizio, vero?
- Gi- assentLeo, con un filo di voce. - Ehi, Felix, insomma... che cosa facciamo?
- Ne prendiamo atto - disse Felix. Stava osservando con attenzione, da una parte e dal-
l'altra del corridoio, i passeggeri che occupavano gli altri sedili. Anche Leo guarde vide.
La stessa mascella deforme. La stessa mano luccicante, scarna e rigida, una che reggeva
un omeogiornale, un'altra un libro, un'altra ancora che tamburellava con le dita irrequiete.
E cosvia, fino in fondo al corridoio, dove si trovava la cabina di pilotaggio. 隹nche lden-
trorealizz 俟iamo tutti cos儢.
- Per non riesco a capire che cosa significhi - si lamentLeo, disperato. - Siamo... ma-
gari... in traslazione per colpa di quella droga immonda e questo .. - Fece un cenno. -
Siamo tutti e due fuori di mente, vero?
Felix Blau disse: - Hai preso il Chew-Z ?
- No, dopo quell'endovena sulla Luna.
- Neanch'io - disse Felix. - Mai. Perci si diffonde anche senza il tramite della droga. Lui,
o, meglio, la cosa, dappertutto. Ma questo un bene: farsche Hepburn-Gilbert ricon-
sideri la posizione dell'ONU. Dovrrendersi conto delle dimensioni del problema. Penso
che Palmer Eldritch abbia commesso un errore: ha esagerato.
- Forse non poteva farne a meno - disse Leo. Forse quel dannato organismo era una
sorta di protoplasma: era costretto a fagocitare e a crescere... d'istinto, continuava a e-
spandersi, sempre di pi 亭inchnon verrdistrutto alla fontepensLeo. 亟 noi siamo
quelli che lo faranno, perchio, personalmente, sono un Homo sapiens evolvens: io, l'es-
sere che qui seduto in questo momento, sono l'umano del futuro. Semprechsi riesca a
ottenere l'aiuto dell'ONU.
侵o sono il Protettore della nostra speciedisse tra s
Era curioso di sapere se quel malefico influsso fosse giarrivato sulla Terra. Una civilt

di Palmer Eldritch, grigi, scavati e curvi e immensamente alti, ognuno con il suo braccio ar-
tificiale, e quegli strani denti e gli occhi meccanici a fessura. Non sarebbe stato piacevole.
Lui, il Protettore, si ritrasse da questa visione. 亟 se dovesse penetrare nelle nostre men-
ti?si chiese. 俏on soltanto l'anatomia di quella cosa, bensanche la mentalit.. che cosa
ne sarebbe dei nostri piani per ucciderla ?
雨e', scommetto che questa non ancora la realt鉬 disse Leo tra s 俠o so: io ho ra-
gione e Felix ha torto. Sono ancora sotto l'effetto del Chew-Z, non ne sono mai uscito...
ecco, qual la situazione Questo pensiero gli procursollievo, perchprevedeva che ci
fosse ancora una Terra reale, e intatta. Non aveva importanza l'apparente autenticitdi
Felix, laccanto a s dell'astronave e del ricordo della sua visita su Marte per incontrare
Barney Mayerson.
- Ehi, Felix - disse, dandogli di gomito. - Tu sei un fantasma. Capito ? Questo un mon-
do privato che appartiene solo a me. Non posso dimostrarlo, ovviamente, ma...
- Mi dispiace - disse Felix, laconico. - Ti sbagli.
- E dai! Alla fine mi sveglier o qualunque cosa si faccia quando si smaltita quella ro-
ba schifosa. Continuerad assumere molti liquidi, sai, per sciacquarla via dalle mie vene -.
Agituna mano. - Hostess - sollecit - Ci porti i nostri drink, ora. Bourbon e acqua per me
-. Rivolse uno sguardo interrogativo a Felix.
- Lo stesso - mormorFelix. - Solo, lo vorrei con un po' di ghiaccio. Ma non troppo, per-
chse no, quando si scioglie, il drink non pibuono.
L'hostess tornsubito, porgendo il vassoio. - Il suo quello col ghiaccio ? - chiese a Fe-
lix; era bionda e carina, con occhi verdi che parevano pietre ben levigate, e quando si pie-
gin avanti espose, in parte, i suoi grossi e sferici seni. Leo lo note la cosa gli piacque.
La deformitdella mascella, per rovinava l'effetto generale, e lui ne fu indispettito, si
sentingannato. E ora, si accorse, i bellissimi occhi dalle lunghe ciglia erano svaniti. Erano
stati sostituiti. Distolse lo sguardo, nervoso e depresso, finchnon se ne fu andata. Sareb-
be stato particolarmente spiacevole, si rese conto, per quanto riguardava le donne; ad e-
sempio, non provava alcun piacere nellmmaginare il momento dell'incontro con Roni Fu-
gate.
- Hai visto? - disse Felix, mentre sorseggiava il proprio drink.
- S e questo dimostra che dobbiamo agire piuttosto rapidamente - disse Leo. - Appena
atterriamo a New York andiamo a cercare quel furbacchione buono a nulla di Hepburn-
Gilbert.
- A che scopo? - chiese Felix.
Leo lo fiss quindi, indicle dita artificiali e luccicanti di Felix che stringevano il bicchie-
re.
- Devo dire che non mi dispiacciono, ora - disse Felix, con aria meditativa.
quel che pensavoriflette Leo. 客 esattamente quello che mi aspettavo. Ma sono
ancora fiducioso: prenderquella cosa, se non questa settimana, la prossima. Se non que-
sto mese, prima o poi la prender Lo so: ora conosco me stesso e le mie possibilit Di-
pende tutto da me. E questo bene. Ho visto nel futuro abbastanza da non arrendermi
mai, anche se sarl'unico a non soccombere, che manterrin vita l'antico mondo, il mon-
do precedente all'avvento di Palmer Eldritch. Non che sulla fiducia nei poteri instillatimi
sin dall'inizio che posso contare, alla fine, per sconfiggerlo. Cos in un certo senso, la cosa
non sono io: qualcosa dentro di me che neppure Palmer Eldritch riesce a raggiungere e
annientare perch non essendo me, non posso neppure perderla. La sento crescere. Sop-
portando alterazioni esteriori e inessenziali, il braccio, gli occhi, i deriti. .. resta intoccata
da queste tre stimmate, la maligna e negativa trinitdi alienazione, realtindistinguibile e
disperazione che Eldritch ha riportato con sda Proxima. O meglio dallo spazio tra Proxi-

ma e la Terra
Pens 隹bbiamo givissuto per migliaia di anni sotto l'antico flagello, che ha in parte
corrotto e distrutto la nostra purezza, e proveniva da una fonte pialta di Eldritch. E se
l'uno non ha potuto obliterare completamente il nostro spirito, come potrebbe riuscirci l'al-
tro? Portera termine il suo compito? Se pensa questo, se Palmer Eldritch crede che sia
questa la ragione del suo avvento - si sbaglia. Perchquel potere instillatomi a mia insa-
puta non e stato neppure raggiunto dall'antico flagello originario. E dunque?
客 la mia mente evoluta che me lo dicepens 侶uelle sedute di Terapia E non sono
state inutili... Forse non avrvissuto quanto Palmer Eldritch, in un certo senso, ma in un
altro senso s ho vissuto per centinaia di migliaia di anni, quelli della mia evoluzione acce-
lerata, e sono diventato molto saggio. Denaro speso bene. E nelle cittdell'Antartide mi
unira quelli come me: costituiremo la gilda dei Protettori. E salveremo il resto dell'umani-
t鉬.
- Ehi, Blau - disse, dando un colpetto col gomito non artificiale alla semi-cosa seduta di
fianco a lui. - Io sono il tuo discendente. Eldritch arrivato da uno spazio alieno, ma io
vengo da un altro tempo. Capito?
- Uhm - mormorFelix Blau.
- Guarda la mia doppia cupola, la mia grande fronte: sono una testa a bolla, giusto ? E
questo rivestimento: non solo in superficie, dappertutto. Nel mio caso la terapia ha
davvero funzionato. Quindi, non devi arrenderti, ancora. Credimi.
- Okay, Leo.
- Resta in zona per un po'. Ci sarda agire. Potrmagari guardarti attraverso un paio di
occhi artificiali luxvid Jensen, ma dietro ci sarsempre io. Okay?
- Okay - disse Felix Blau. - Come vuoi, Leo.
- 俠eo Come ti salta in mente di chiamarmi Leo?
Seduto al suo posto, rigido, col busto teso, e sostenendosi con le mani ai braccioli, Felix
Blau lo guardcon aria implorante: - Pensa, Leo, Cristo, pensa!
- Gi-. Rinsavito, annu si sentiva colpevole. - Mi dispiace. Si trattato solo di una spe-
cie di slittamento temporale. So quello che vuoi dire, quello che temi. Ma non significa
niente -. Aggiunse: - Continuera pensare, come hai detto tu. Non me ne dimenticher
pi-. Annucon aria di solenne promessa.
L'astronave sfrecciava, sempre pivicina alla Terra.

APPENDICE
Riportiamo nelle pagine seguenti alcune recensioni e commenti al romanzo e tre stim-
mate di Palmer Eldritch In alcune si sviluppa anche un confronto tra questpera di PKD
e altri celebri romanzi dello stesso autore.
Palmer Eldritch Alien, ovvero, lnvasione dello spazio della fantascienza
(C. Pagetti)
I.
Mettere a confronto romanzi e film SF costituisce un'operazione stimolante quando ci si
trovi di fronte a testi capaci di trasmettere molteplicitdi codici o di messaggi. The Three
Stigmata of Palmer Eldritch (Stigmata, da adesso in poi) denuncia nello stesso titolo
l'intenzione di coinvolgere livelli diversi della realt ovvero della finzione narrativa: ognuna
delle stimmate puessere ricondotta a un processo interpretativo, come vedremo meglio
in seguito, ma le tre stimmate, unite nella medesima entit sono il segno globale dell'in-
vasione cosmica, il giudizio universale che la SF impone, per bocca di Dick - profeta - a se
stessa, dichiarando appunto la fine del tempo e della storia, l'impossibilitdi andare avanti
di fronte all'atroce corso degli eventi, scandito (siamo nel 1964) dalla morte di alcuni "giu-
stiziati" illustri, come John Fitzgerald Kennedy e Martin Luther King. Fuor da ogni collega-
mento storico-politico, gisegnalato, da parte di chi scrive, per tutti i romanzi dickiani di
quel periodo cruciale, dalla Svastica sul Sole ai Simulacri, Stigmata rinvia irresistibil-
mente alla struttura di un film - riprodotto recentemente anche dalla nostra Televisione -
come Alien di Ridley Scott, dove la creatura onnivorante mossa da cieca e tanto pii-
narrestabile volontdi assimilazione e indigestione di forme animate, che divengono an-
ch'esse alien, coscome aliena giper conto suo la societche ha mandato nello spazio
l'astronave Nostromo, e per di pil'ha anche indirizzata verso la culla del Gran Divoratore.
Allo stesso modo, di Palmer Eldritch, le macabre e meccaniche fattezze rispuntano dietro
ad ogni personaggio, nel segno di una volontdi dominio costotale da non conoscere
confini se non nel proprio salien/ato, che moltiplica all'infinito non i pani e i pesci (come
umilmente e concretamente faceva il Redentor Mundi), ma la propria forma e sostanza in-
fernale: i denti ferrati piantati su una mandibola neanderthaliana, il braccio artificiale, la
lente in movimento che sostituisce gli occhi.
Alien puriprodurre solo un altro Alien pigrande: in cista la sua dannazione. L'unico
modo per liberarsi del mostro quello di accettano come parte di s per purificarlo ed e-
sorcizzarlo. Ma se Palmer Eldritch diventa noi, noi diventiamo lui: il risultato non cambia.
Palmer Eldritch giarrivato, invasore alieno, ma anche supremo rappresentante di una
umanitche ha rinunciato al proprio diritto alla vita, e che sogna solo l'infinita sterilitdel
proprio ego, come il protagonista di uno dei piaffascinanti racconti ottocenteschi di SE,
The Monarch of Dream di Thomas W. Higginson, amico di una donna che di incubi e di so-
litudine (e anche di poesia) se ne intendeva: Emily Dickinson.
Certo che Palmer Eldritch esprime, senza soluzione di continuit gli incubi surreali della
poesia e, nello stesso tempo, la grottesca maschera semi-umana e semi-artificiale di tanti
personaggi della moderna cultura di massa, da Victor Von Doom, il dottor Destino nemico
dei Fantastici Quattro (il fumetto "kennedyano" dei Marvel Comics), al Darth Vader di
Guerre Stellari.

II.
Stigmata appartiene al fecondissimo periodo del 1964 assieme a The Simulacra e a
Martian Time-Slip, ma pur condividendo alcuni dei motivi cruciali di quel momento crea-
tivo (la lotta per il potere assoluto, l'Eden invertito di Marte, il percorso all'interno di una
gerarchia sociale che talvolta collega e talvolta oppone gli umili e i principi della Terra, la
qualitillusoria dell'esperienza empirica), costituisce tuttavia un 'opera dal piforte im-
pianto metafisico e speculativo, mentre, nello stesso tempo, essa denuncia in modo ancor
piesplicito il collegamento tra spirito religioso e ideologia del capitalismo, fondendo le
due pulsioni nella figura di Palmer Eldritch, "l'industriale interplanetario, che commercia
droga per schiavizzare le masse", le cui stimmate sono "tre segni di artificialitdemoniaca.
Gli occhi, le mani, i denti artificiali gli permettono, in una variante del Lupo di "Cappuccet-
to Rosso" - di vedere (capire), afferrare (manipolare), e fare a pezzi (ingerire, consumare)
meglio le sue vittime" (D. Suvin, "Introductory Reflections... on P.K. Dick's Opus", in
Science-Fiction Studies, March 1975, p. 14).
A sua volta, Peter Fitting, in "Reality as Ideological Construct: A Reading of Five Novels by
Philip K. Dick" (ScienceFiction Studies, July 1983, pp. 219-236), suggerisce un percorso
diacronico che tocca, oltre a Stigmata, Eye in the Sky (1957), Time out of Joint
(1959), A Scanner Darkly (1977) e Valis (1981), e trascura opere come Martian Time-
Slip e Ubik. Indubbiamente, la carica metafisico-religiosa fin dal titolo, fortissima. L'in-
vasione della creatura-Eldritch pivolte paragonata all'arrivo di una presenza sovranna-
turale capace di impregnare di sl'universo: in questo senso, conosciamo giun esempio
di "divina invasione", in parte simile a quella dell'omonimo romanzo di Dick pubblicato nel
1981. Che nei personaggi dickiani si esprima una forte - e contraddittoria - aspirazione alla
trascendenza fuor di dubbio, ma in Stigmata il tessuto metaforico, la fantasia visionaria
dello scrittore danno piena espressione narrativa a un motivo che, altrimenti, rischia di ri-
manere astratto o di diventare ridicolo (si veda, a questo proposito, un film pretenzioso
come Brainstorm). La droga il veicolo di un viaggio che si pone, nel caso del Can-D,
come sublimazione di una comunitconsumistica di tipo orgiastico: il riferimento al suc-
cesso delle bambole "Barbie" tra l'altro, una delle trovate pigrottesche di Dick, dal
momento che stabilisce un'efficace analogia tra consumismo e dimensione infantile. Ma ha
ragione Fitting, nel saggio gicitato, a ricordare anche il "culto" dell'apparecchio televisivo.
Nel caso di Chew-Z, per il rapporto che si istituisce con la realtprofondamente diver-
so: la finzione consente un'illusione di intervento diretto, di manipolazione personale.
L'uomo acquisisce i poteri di Faust, subendo cosil controllo diabolico di Mefistofele, pron-
to in ogni momento a riapparire sotto le forme pisvariate e a ricordare il patto firmato da
Faust.
III.
E tuttavia, il potere conferito all'uomo da Chew-Z non cosa da poco: esso conosce un li-
mite solo laddove l'immaginazione - ovvero la memoria - non si pupispingere. Il viag-
gio psichico si compie a ritroso nel tempo, per realizzare - o fallire - il sogno pigrande di
tutti, la modificazione del passato, l'annullamento dei propri errori, la costruzione di un fu-
turo alternativo, in cui il desiderio di armonia, la riconciliazione degli opposti, continua-
mente smentiti dal mondo esterno, possano realizzarsi. La droga risponde dunque alla
stessa esigenza che esprimono i prodotti culturali di consumo (Can-D) e gli impulsi reli-
giosi, forse anche quelli estetici (Chew-Z): permette di "evadere" dalle aspre condizioni del
presente, si presenti esso sotto forma dell'arido e bucherellato deserto marziano o come
scenario post-apocalittico dell'America. Sognare vivere. Il prezzo del patto con il Ser-
pente nella solitudine di un mondo abitato da "altri" simili a s l'assunzione, appunto,

delle stimmate del creatore diabolico, la scoperta della propria immagine nello specchio.
Alla comunitconsumistica, simile a quella di un banale "serial" televisivo come Dallas o
Dynasty, evocata da Can-D, si oppone lo spaventoso mondo solitario della memoria e dei
desideri insoddisfatti, dove Palmer Eldritch domina come signore assoluto. In poche pa-
role: o l'annullamento della propria personalitin una societpseudodemocratica o la pa-
ranoia del picompleto isolamento. Come riflette il protagonista, in un altro contesto (ma
il suo commento si potrebbe porre come epigrafe del romanzo): "Qualunque scelta si fac-
cia... era l'alternativa sbagliata". Naturalmente sia Can-D che Chew-Z sono delle droghe:
Palmer Eldritch ha portato agli estremi limiti di un processo di omologazione totale l'uni-
verso apparentemente vario e inesauribile della produzione e del consumo. Egli il motore
sottostante e la sua estrema manifestazione. Il principio e la fine, Ubik, Dio. La tecnologia,
lungi dal fornire quelle risposte rassicuranti che la tradizione SE americana aveva conti-
nuato, sia pure con dubbi crescenti, a prospettare, si riassume in una creatura mostruosa
e in un prodotto che consente ai suoi fruitori un "viaggio" senza ritorno: "Non assoluta-
mente come un sogno... E picome essere all'inferno... Si, cosdeve essere l'inferno: ri-
corrente e indomabile".
IV.
Come in Martian Time-Slip e in altri romanzi di Dick, "pubblico" e "privato" sono due
facce della stessa medaglia. Stigmata l'incubo ricorrente suscitato da un complesso di
colpa legato alla propria disordinata sessualitda parte di uno dei tanti protagonisti "me-
diocri" di Dick, quel Barney Mayerson, il cui cognome, significativamente, viene male pro-
nunciato da altri personaggi (Payerson, etc.), ad indicare la mancanza di identitprecisa,
l'angoscia di un rapporto con la vita sempre incerto e faticoso. Ancora una volta, l'universo
dell'immaginazione fantascientifica si salda, come nei film SF di Spielberg, con un'analisi in
chiave quasi sociologica di un arrampicatore sociale maldestro e dominato da nevrosi e fo-
bie, malgrado possieda, ironicamente, addirittura qualitdi veggente. In realt la mente
di Barney non in grado di capire il futuro, perchessa tutta volta al passato, nella ri-
cerca ossessiva della moglie-madre da cui si egoisticamente staccato per "fare carriera",
e per tentare un rapporto altrettanto difficile con una donna competitiva e talvolta perico-
losa, seppure sessualmente attraente e generosa, come Roni Fugate. L'homo americanus
di Dick, serrato tra le tenaglie delle proprie ossessioni pubbliche e private, coscome
diviso tra la dolcezza statica di una donna-madre (Emily) e la spregiudicatezza di una don-
na-compagna (Roni). E comunque da sottolineare che le donne di Dick, cosbisognose di
affetto e di calore (si pensi alle donne di Marte), posseggono tutte una carica di "umanit
che negata alle loro con troparti maschili. Significativo il destino di Emily: abbandonata
da Barney, essa ha "trovato la felicit con un nuovo marito, dal ridicolo cognome di
Hnatt, che un alter-ego ancora pimediocre e meschino di Barney.
Ma Barney e Hnatt sono dei figli senza personalit angosciati dal loro rapporto con l'altro
sesso, e dominati da potenti figure paterne. La chiave di Stigmata sta nella individuazione
del ruolo di ogni gruppo generazionale:
1) FIGLI (Barney, Hnatt, i colonizzatori di Marte).
2) PADRI (Leo Bulero, Palmer Eldritch, il dottor Denkmal).
3) LE DONNE DEI FIGLI (Emily, Roni, Anne, le colonizzatrici di Marte).
A figli deboli corrispondono padri forti. Le donne sono sostanzialmente vittime nell'urto tra
le due generazioni maschili.
V.
Da notare, a latere ma anche in sintonia con questa prospettiva, il discorso sull'arte cos

presente all'interno della narrativa di Dick. La capacitdi creare oggetti artistici riservata
a una donna, Emily, mentre un 'altra donna, sia pure "rivale", Roni, riconosceril valore
estetico delle ceramiche di Emily. Ma la dimensione maschile non putollerare questa su-
prema forma di autonomia esistenziale. Quindi, Barney, per meschina gelosia, nega un fu-
turo alle creazioni della ex-moglie, e la stessa cosa fa il secondo marito, che smercia le ce-
ramiche della moglie senza il suo permesso e senza porsi il problema della loro utilizza-
zione (di fatto, esse verranno "cancellate" dal romanzo), poi si serve del denaro guada-
gnato per sottoporre Emily a un trattamento neurochirurgico che ne blocca irrimediabil-
mente l'evoluzione creativa. L'operazione compiuta da Denkmal, uno dei medici "nazisti"
cari a Dick. Nel mondo di Bulero l'unica "arte" quella commercializzata della Barbie. Per
Eldritch, invece, l'universo stesso una creazione diabolica, che pernon porta a nessuna
forma di comunicazione interpersonale e confonde "realt e finzione nella stretta delle
mascelle e delle mani artificiali del Dio-padre.
VI.
Per Barney Leo Bulero e, pitardi, Palmer Eldritch sono figure paterne, l'epitome, anzi, di
una paternitsemi-divina, contro cui qualsiasi tentativo di ribellione destinato al falli-
mento. Barney, per sottrarsi al suo datore di lavoro, giunge fino al tradimento, solo per
sviluppare un senso di colpa ancora pigrave (ma in parte coincidente) di quello originato
alle sue infrazioni sessuali. Il destino di Barney di oscillare tra Bulero ed Eldritch, un pa-
dre ancora pi"potente", piantico. A sua volta, nella lotta che oppone Bulero ed Eldritch,
Barney solo una pedina, di volta in volta strumentalizzata dall'uno o dall'altro. Anche in
questo caso, qualsiasi alternativa quella sbagliata. Per Barney non c'scampo: o Bulero
o Eldritch, padre contro padre, padre e padre; alla fine il figlio riassorbito nel padre e le
figure dei due padri, in un incubo primordiale, si fondono. L'unitprimigenia stata rag-
giunta, il principio della vita, indistinto e totale, ha recuperato qualsiasi forma di dissenso,
di "diversit, coscome il capitalismo cosmico di Palmer Eldritch ha annullato qualsiasi dif-
formit superando il vetero-industrialismo paternalistico di Leo Bulero. Il conflitto tra le
due potenti personalitdi predatori si risolve, a sua volta, 'lei trionfo del padre picom-
pleto e onnicomprensivo, il padre del padre, Saturno che divora i figli, affinchla storia
dell'uomo non abbia neppure inizio. D'altra parte, entrambi i padri (e la trinitcomple-
tata, appunto, da Denkmal) sono le emanazioni di un progresso tecnologico che li ha tra-
sformati in creature mostruose, cyborg, volti sfigurati che incombono su una prole inerme
e terrorizzata. Immagini di animali ripugnanti e indifesi (rospi, vermi) pervadono il ro-
manzo. La trasformazione psichica e materiale domina l'universo post-apocalittico dell'Et
del Fuoco (l'inferno-sulla-Terra, l'inferno-su-Marte). Gli invasori giungono dal passato, dallo
spazio cosmico, dalle zone inesplorate dell'inconscio. Essi incarnano, come dice Fitting, un
universale "desiderio di illusione", ma spengono qualsiasi illusione di desiderio. Alla fine
tutto compiuto nell'unitprimigenia (o in quella del Paradiso dopo il Giudizio universale).
Il tempo ha invertito i suoi cicli vitali: come Dick espliciterin Counter-Clock World
(1967), il padre ha ricacciato dentro di sil figlio, i processi tecnologici hanno divorato l'u-
niverso riportandolo alla condizione di una indistinta uniformit dove ogni movimento di
crescita e maturazione interrotto. Siamo di fronte alla condizione entropica dell'universo
dickiano e del suo "messaggio", che ormai ridotto a una sola ossessiva informazione:
l'universo Palmer Eldritch, Palmer Eldritch l'universo; il sogno di Palmer Eldritch (di:
soggettivo) il sogno di Palmer Eldritch (di: oggettivo). E cosvia. Le tre stimmate di Pal-
mer Eldritch si riferiscono dunque ai devastanti effetti che la tecnologia del capitalismo ha
prodotto sull'umanit all'esplorazione che l'uomo compie sulle tracce di un Dio-padre a
metstrada tra il ricordo infantile e la manipolazione elettronica, alla rappresentazione

fantastica di un percorso di regressione psichica.
Al fondo di ogni passaggio, rimane lo scrittore di SF. I suoi occhi artificiali sono destinati a
registrare una realtartificiale, le sue mascelle d'acciaio parlano un linguaggio di morte, la
mano che scrive si trasformata in un artiglio meccanico. Anche Io spazio della scrittura
fantascientifica stato invaso; anche lo Scrittore diventato un altro Palmer Eldritch, che
porta illusioni sterili e crudele solitudine. Fuori, per imperversa l'Era di Fuoco o la fredda
notte marziana.
VII.
Sulla straordinaria capacitdi Dick di mescolare formule e convenzioni della SF in quanto
letteratura di consumo, con echi e reminiscenze della pialta e consolidata cultura "mo-
derna" s'giscritto pivolte in passato. Il suo Palmer Eldritch, se da una parte ci ricorda
il Dottor Destino o Darth Vader, richiama anche alla mente "Cristo la tigre" di una delle pi
famose poesie di T.S. Eliot, Gerontion: "La tigre balza nell'anno nuovo. Noi divora...".
Carlo Pagetti

Pubblichiamo, per gentile concessione dell'Autore, il 3cap. del saggio Visioni dal fu-
turo. Il caso di Philip K. Dick (Fara Editore, Santarcangelo di Romagna, 2000)
Le visioni mistico-tecnologiche di P. K. Dick (F. Chiappetti)
1. Al posto del cielo
Un pomeriggio del novembre 1963 [racconta Emmanuel Carr鋨e] Philip Dick camminava
fra i pascoli che le continue piogge avevano trasformato in pantani. Un uccello stridette
sopra di lui . Alzgli occhi. C'era un viso nel cielo, al posto del cielo. Un viso gigante, me-
tallico, orribile che lo guardava, chino su di lui. Era come se tutto il male del mondo si fos-
se concentrato l Capche per tutta la vita aveva avuto paura di vedere quello che stava
vedendo.1
Per diversi giorni Dick ebbe paura di guardare il cielo, preso com'era dal timore che quel
volto lo stesse aspettando. Ne parlcol suo psicanalista, ma con scarsi risultati. Il dottore
sospettava che il suo paziente si fosse lasciato tentare dalla nuova droga, l'LSD, che alcuni
analisti di grido di Los Angeles offrivano ai clienti pi"chic" per duecento dollari a seduta.
Dick aveva letto TheDoors of Perception di Aldous Huxley e ne era rimasto colpito; tutta-
via, non era attratto dalle esperienze psichedeliche, preferendo restare fedele alle anfeta-
mine e ai cocktail di ansiolitici e antidepressivi, di cui si vantava di conoscere le migliori
combinazioni. Era accaduto qualcosa di pidi un fatto insolito: negli occhi e nella mente di
Dick restava fissa l'immagine crudele e ghignante nel cielo, al posto del cielo. Era come se
il muro piantico e piimportante, tra le profonditdell'Io e quelle del reale, fosse caduto
di colpo, lasciando via libera ai sogni, alle paure e alle visioni piterrificanti. Nel cielo gli
uomini hanno letto storie e destini; dal volo degli uccelli come dal moto delle stelle hanno
tratto previsioni e regole di comportamento. Ma in quell'istante del novembre '63 il cielo fu
chiuso da una maschera metallica. Quale fosse esattamente il suo significato, Dick lo igno-
rava. Il problema, semmai, era un altro. Bisognava sopravvivere a quella visione para-
lizzante.
Fu in tali circostanze che maturil suo avvicinamento alla Chiesa Episcopale di Inverness,
dove almeno il parroco sembrava prenderlo sul serio. Dick, a parere del prete, aveva pro-
babilmente incontrato Satana; oppure Dio stesso, pensava Dick, come al solito propenso al
ribaltamento di qualsiasi giudizio. La seconda ipotesi gli metteva i brividi: se quel volto
ghignante in cielo era davvero il volto di Dio, non ci sarebbe stata pisalvezza, pinulla di
nulla. L'umanit presto o tardi, sarebbe caduta in suo potere senza via d'uscita. Con l'a-
nimo agitato da domande costerribili Dick inizia comporre un nuovo romanzo, intitolato
Le tre stimmate di Palmer Eldritch. Scrisse le prime cento pagine fra il Natale e la fine del-
l'anno. Di giorno leggeva S. Paolo e sentiva crescere dentro di sil bisogno di una vita rin-
novata. Di notte non poteva smettere di "inventare", con gli strumenti della finzione lette-
raria, le forme e la potenza del Male assoluto.
La storia si svolge per metsulla terra e per metnelle colonie terrestri insediate su Mar-
te. Il governo terrestre delle Nazioni Unite intenzionato a portare avanti il programma di
colonizzazione, nonostante la nuova frontiera marziana sia un concentrato di desolazione e
disperazione; a tale scopo vengono organizzate periodiche campagne d'arruolamento, du-
rante le quali i cittadini selezionati vengono sottoposti ad un test. Se l'individuo non pre-
senta particolari problemi di natura fisica o psichica ed senza occupazione, viene spedito
per sempre su Marte nel giro di ventiquattro ore. Sul pianeta rosso le attivitpossibili sono
poche; il suolo avaro di risorse e i predatori indigeni (famelici sciacalli telepatici) non si

fanno pregare. Tra i coloni, oppressi dalle avvilenti condizioni di vita e di lavoro, si cos
diffusa l'abitudine di consumare una droga di importazione terrestre, il Can-D.
Il Can-D permette ai coloni di identificarsi con Perky Pat e Walt, di lasciarsi alle spalle la
triste realtmarziana e di entrare in un mondo felice, che qualcuno ha giustamente defi-
nito "la versione nostalgica e rassegnata del Sogno Americano". Perky e Walt sono una
coppia affiatata, conducono una vita splendida tra auto sportive, vestitini sexy, spiagge,
palme, serate romantiche e feste con gli amici. Tutti i coloni sono ferventi seguaci della
"religione" sorta intorno al Can-D. L'assunzione della sostanza avviene infatti comunitaria-
mente, con modalitche fanno pensare alla celebrazione di un culto laico, legato alla vo-
lontdi sopravvivere nonostante tutto. I pifanatici sono addirittura convinti che durante
l'esperienza "di traslazione" si venga davvero trasportati nel corpo e nella mente di Perky e
Walt, esistenti in carne e ossa da qualche parte sulla Terra. Al di fuori dell'esperienza tra-
slativa, Perky e Walt sono invece due pupazzi pluriaccessoriati (la media di una coppia
per un gruppo di sei loni) che Dick immagina traendo spunto dalla coppia Barbie & Ken
che aveva regalato a sua figlia per Natale.
Capo del traffico interplanetario del Can-D Leo Bulero, proprietario della P.P. Layouts,
una ditta di New York che ufficialmente commercializza gli oggetti in miniatura che com-
pongono il magico mondo di Perky Pat. Per prevedere le prossime tendenze del mercato, e
di conseguenza offrire i prodotti giusti, la P.P. Layouts si affida al talento pre-cognitivo di
alcuni consulenti. Barney Mayerson il miglior 'pre-mod" in attivit ma soprattutto un
uomo fragile e assillato dal rimpianto del suo matrimonio finito male. Le attivitdella P.P
Layouts, da tempo nel mirino dei funzionari dell'ONU che conducono l'inchiesta sulla pro-
venienza e sullo spaccio del Can-D, sono perminacciate da un nuovo concorrente. Si
sparsa la voce che il noto industriale Palmer Eldritch, di ritorno da un viaggio nel sistema
di Proxima, oltre il sistema solare, abbia portato con suna droga sconosciuta. Leo si reca
da Eldritch nel tentativo di trovare un accordo. Eldritch pernon disponibile al negoziato,
e per dimostrare di ere la partita in pugno somministra a Leo una dose di Chew-Z.
Il malcapitato precipita in un mondo ignoto, dove scopre che ogni cosa, compreso il suo
corpo, un'emanazione dell'unico spirito creatore, e cioPalmer Eldritch. "Non ho trovato
Dio nel sistema di Proxima, ho trovato qualcosa di meglio", confida Eldritch a Leo ancora
sotto l'effetto del Chew-Z; "Dio promette la vita eterna. Io posso fare di meglio. Posso
consegnarla a domicilio"2. Eldritch, come ogni buon venditore, mostra con orgoglio le qua-
litsbalorditive del prodotto, che inizialmente avrlo stesso prezzo del Can-D, ma al cui
confronto le esperienze traslative sembreranno una pallida imitazione. Il Chew-Z consente,
a chi ne fa uso, di percepire il corpo che vuole nell'universo che vuole: il "cliente" plasma
l'universo, assolvendo la funzione cosmologica del demiurgo3.
Eldritch passa ad illustrare a Leo il piano per la diffusione della nuova droga. Con il Chew-Z
ciascuno potravere il suo regno e condurre la vita che preferisce. Potrreincarnarsi infi-
nite volte, ed questa la qualitche, nelle previsioni di Eldritch, finircol persuadere il se-
gretario dell'ONU, di fede buddista, a votare per la legalizzazione del CheW-Z4. Leo, in-
vece, non per nulla persuaso dai melliflui discorsi di Eldritch. Dopo aver plasmato alcuni
oggetti con la forza del logos, Leo costruisce una scala che termina in un cerchio luminoso
nella speranza di poter rientrare, in un modo o nell'altro, a New York. Eldritch, alla fine, lo
lascia andare; ma, non appena tornato a casa, il poveraccio si accorge che Eldritch an-
cora presente. Il nemico assume le sembianze di amici e collaboratori, oppure di animali
mostruosi che appaiono e scompaiono improvvisamente. Il mondo che Leo conosceva
irrimediabilmente contaminato. Si illuso di poter uscire dall'universo prodotto dal Chew-
Z; Eldritch stesso lo ha ingannato facendogli credere di poter creare con il logos un mondo
a suo piacimento. In realtaccaduto soltanto ciche Eldritch ha permesso che acca-

desse. D'ora in avanti la percezione che Leo avrdella realt"passer per Palmer El-
dritch. Il corpo di Leo presenta gile stimmate5, che testimoniano l'incontro-scontro con
Eldritch.
2. Sotto il velo
Non certamente la prima volta che si sente sostenere la tesi dell'illusorietdel mondo
empirico, di cui si hanno opinioni sempre discordi tra loro. I filosofi hanno stabilito ora ve-
rittrascendenti, ora pimodeste certezze razionali a metro di misura di ciche reale,
esente da qualsiasi dubbio e contraddizione. E se, invece, il fondamento non fosse pilo
stesso? Se al posto della "ben rotonda Verit6, dell'Idea del Sommo Bene, del Dio crea-
tore e reggitore delle sorti dell'universo, se al posto di tutto ciche lo spirito umano pu
concepire, contemplare, adorare, ci fosse qualcosa di spaventoso da cui si pusolo ten-
tare, inutilmente, di scappare? Il dualismo tradizionale, che vuole opposte illusione e ve-
rit palesemente inadeguato di fronte all'ipotesi che dietro di esse agisca una potenza
che non puessere sbrigativamente liquidata come "ingannatrice". Il fatto che, dopo
l'incontro con Eldritch, non c'veritche riesca a restare al suo posto, che resista alla vio-
lenza allucinatoria perpetrata mediante il Chew-Z. Ma l'eclisse della veritsoltanto una
faccia della medaglia: senza la posizione positiva di ciche vero altrettanto impossibile
stabilire i confini e i caratteri di ciche solo illusione. L'eclissi del reale allora diventa du-
plice. Verite illusione diventano loro malgrado protagoniste di un dramma assolutamente
nuovo che ha per scenario il mondo di Eldritch. La percezione lla realtalterata dal
Chew-Z, al punto che nulla puconsiderarsi reale nel senso di coincidente con la realtdi
partenza, prima dell'assunzione della droga; allo stesso tempo il mondo di Eldritch al-
trettanto reale, sia pure come il risultato di una trasposizione in un'altra tonalit La realt
del mondo di Eldritch si avvicina inconsapevolmente al fortunato concetto di iper-realte-
laborato da Jean Baudrillard in relazione al tipo di rappresentazione della realtottenuta
tramite la televisione7. Per Baudrillard, la rappresentazione televisiva del mondo ha abolito
la classica distinzione tra verite finzione, costruendo cosun'immagine complessiva del
mondo pireale del reale. Dinanzi a questo processo di perdita di materialit il mondo (o
quel che ne rimane) si "vendica" scomparendo sotto il velo ormai preponderante della sua
rappresentazione. Nell'analisi di Baudrillard, tuttavia, assente alcun tipo di giudizio di va-
lore circa le trasformazioni sopra descritte; nelle pagine di Le trestimmate di Palmer El-
dritch si respira invece un profondo senso di angoscia per la sorte dei personaggi caduti
nella iper-realtdel Chew-Z.
Come un astuto predatore, Eldritch guida le vittime prescelte nel labirinto dei mondi possi-
bili, mostrandoli pireali di quanto siano i mondi di appartenenza di ciascuno, ossia l'in-
sieme dei propri vissuti, dei ricordi, dei rimpianti, delle ambizioni ecc. Si riaffaccia cosla
celebre domanda di Nietzsche: quanta veritpusopportare, quanta veritpuosare un
uomo? Pensando alla situazione immaginata nel romanzo, puun uomo sopportare di di-
ventare come Eldritch, di portare i segni (le stimmate) della sua presenza, perdendo cos
la veritsu sstesso, vale a dire l'identitpersonale di corpo e spirito?
La sfida di Eldritch investe direttamente quello che Carr鋨e, in un passaggio gicitato della
biografia di Dick, chiama il "meccanismo psichico" che ha lo scopo di filtrare la realt For-
se, piche a un meccanismo, si dovrebbe far riferimento alla facolttutta umana di e-
sprimere, giudizi intorno alla natura delle cose, giudizi che poggiano tutti sulla fonda-
mentale distinzione tra la realtdell'Io in rapporto a quella del mondo esterno. Ora, nella
prospettiva di Eldritch, come se questa distinzione si fosse improvvisamente contratta; al
suo posto, l'unica percezione di sche si mantiene quella di riconoscere il proprio status

di prigionieri a cui preclusa ogni possibilitdi fuga. Non c'un luogo da cui scappare, n
un nemico esterno da poter affrontare, anche a rischio della vita, perchscappando ci si
porta dietro la ragione stessa della fuga. E il nemico temuto non ci sorprende alle spalle,
ma compare da solo, davanti allo specchio.
Palmer Eldritch non un semplice trafficante di droga. Leo ritiene che non si tratti di un
uomo: forse lo era prima di andare su Proxima, ma adesso diventato un essere mo-
struoso, mosso dalla brama di invadere e assorbire in sl'intero sistema solare. Il nome
stesso del personaggio contiene rimandi poco rassicuranti. Nei racconti di Lovecraft, quan-
do ci si imbatte in mostri o situazioni talmente agghiaccianti da non poter essere descritte,
si fa uso di aggettivi come eerie, uncanny, hideous, ma soprattutto eldritch. Con questo
termine, Dick sembra voler indicare una tipologia di terrore subdolo, che colpisce all'im-
provviso e senza spargimenti di sangue: il terrore, cio di credere di vivere in un incubo e
scoprire che l'incubo esattamente la vita che hai davanti perchsei gisveglio, e senza
scampo.
L'aspetto esteriore di Eldritch anch'esso fonte di suggestive analogie. Gli occhi non sono
umani, ma semplici feritoie su cui montato un dispositivo meccanico a vista panoramica.
La bocca, la mandibola e i denti sono di metallo, coscome il braccio sinistro. Occhi, bocca
e braccio sembrano simboli di una trinitartificiale rovesciata: l'occhio onnipotente e onni-
comprensivo di Dio Padre ridotto ad una telecamera panoramica, il Verbo di Dio (il Fi-
glio) esce da una bocca d'acciaio; lo Spirito Santo che procede dal Padre e dal Figlio, l'a-
gente di Dio nel mondo, si trasforma in un braccio meccanico senza vita.
La tecnica combinata del rovesciamento e della degradazione, applicata alle qualitche
caratterizzano la sfera del sacro, consegue l'effetto di caricare la divinitdi Palmer Eldritch
di un segno assolutamente negativo. La letteratura medievale, di cui Dick era un buon co-
noscitore, riccadi esempi in tal senso. Sulla scia della definizione agostiniana del male
come negazione ("malum est privatio boni", si legge nelle Confessioni)8, essa ha stabilito
un codice di rappresentazione del Maligno improntato all'esaltazione dell'orrido, con l'in-
tento di favorire nel lettore cristiano un netto senso di repulsione. E' necessario, infatti,
fuggire il male "con orrore" ed attaccarsi all'unico vero Bene, come raccomanda S. Paolo,
poichDio solamente puconcedere la salvezza, ciola vita eterna. Satana, al contrario,
il sovrano della morte eterna, vale a dire dell'eterna dannazione. Perciil tono della descri-
zione va tenuto lontano dal registro medio, evitando soprattutto di mettere in risalto parti-
colari grotteschi o ridicoli. Del Male non si deve ridere, pena l'essere esposti ai suoi subdoli
attacchi.
Eldritch, purtroppo, non ha l'aria dello sconfitto, della creatura condannata da una sen-
tenza eterna: si sottrae al potere divino, osa contrastarlo sul suo stesso terreno, quando
afferma che Dio promette la vita eterna mentre lui te la consegna a domicilio, a prezzi
concorrenziali. Pare davvero che il mondo "dove si va quando si prende il Chew-Z" sia ir-
raggiungibile anche da Dio. Nonostante sia consapevole dell'enorme divario esistente tra le
forze in campo, Leo Bulero non si dancora per vinto e con l'aiuto di Barney Mayerson
mette a punto un piano per sconfiggere Eldritch. Barney dovrfarsi spedire su Marte, fin-
gere di ingerire il Chew-Z per poi cadere in uno stato di morte apparente per mezzo di una
tossina ancora sconosciuta alle autoritsanitarie. In questo modo i funzionari ONU sa-
ranno costretti a dichiarare illegale il Chew-Z, per via degli effetti letali riscontrati sull'or-
ganismo umano. Ma nella fase di attuazione della strategia accadono due fatti imprevedi-
bili. Barney si innamora di Anne, una giovane missionaria della Chiesa Neo-Cristiana, co-
nosciuta durante il viaggio su Marte. Ancora Barney, nel tentativo di portare a termine il
piano di Leo, finisce per masticare sul serio il Chew-Z e scoprire che fra i poteri della droga
rientra pure quello di "cambiare" il proprio passato; con un po' di fortuna spera ancora di

salvare il matrimonio con Emily... ma tutto accade ancora una volta sotto gli occhi pano-
ramici di Eldritch:
Il viaggio psichico [scrive Carlo Pagetti nell'introduzione al romanzo] si compie a ritroso nel
tempo per realizzare, o fallire, il sogno pigrande di tutti, la modificazione del passato,
l'annullamento degli errori, la costruzione di un futuro alternativo, in cui il desiderio di ar-
monia, la riconciliazione degli opposti, continuamente smentiti dal mondo esterno, possa-
no realizzarsi9.
In questo modo Dick mette i suoi personaggi di fronte allo "scandalo" permanente dell'esi-
stenza umana. La modificazione del passato, l'annullamento degli errori, la costruzione di
un futuro diverso sono desideri che, per realizzarsi, richiederebbero un tempo infinito a di-
sposizione; mentre il tempo che costituisce lo sfondo, sul quale si colloca e prende forma
la vita individuale, finito e irreversibile.
Il potere della droga attrae inizialmente il povero Barney, che tuttavia intuisce tutto l'orro-
re dell'abisso in cui sta per venire risucchiato. Di ritorno dal Chew-Z, Barney trova a mala-
pena la forza di mettere in guardia Anne. Per Barney, Eldritch il signore di un mondo il-
lusorio, in cui il simulacro sinistro di Eldritch ad occupare le posizioni-chiave. Alla do-
manda di Anne sulla somiglianza del mondo generato dal Chew-Z con quello dei sogni,
Barney risponde senza mezzi terrmini:
- E' assolutamente diverso dal sogno - "Piche altro una specie d'inferno" pens "S
cosche deve essere l'inferno: ripetitivo e inesorabile"10.
Nel seguito del romanzo anche gli altri coloni, Anne compresa, cadono vittime del Chew-Z.
Le stimmate di Eldritch compaiono sui corpi dei malcapitati. Quando Anne e Barney s'in-
contrano di nuovo, sono tutti e due contaminati. Anne, influenzata dalla sua educazione
neo-cristiana, pensa che si tratti di un sortilegio, oppure della ripetizione della maledizione
piantica che colpalle origini i progenitori della razza umana. Le tre stimmate sono sim-
boli che richiamano in maniera inesorabile la presenza di Eldritch; e tutto questo accade
senza mediazioni rituali, senza il tradizionale bagaglio liturgico-sacramentale capace di far
convivere la potenza della sfera del sacro con la fragilitdella condizione umana. Dalle pa-
role di Anne trapela tutta l'amarezza e la rassegnazione ad un destino che non pumai
essere diverso dalla punizione, con il Chew-Z al posto della mela del peccato originale.
In quella particolare circostanza il tentatore biblico promette ad Eva e Adamo di rivestirli
della dignitdivina11. Ma l'infrazione della legge di Dio rivela l'inganno soggiacente al patto
col serpente: l'idea, cio che si possa diventare ciche ontologicamente non si Nel-
l'ambizione di compiere questo salto di condizione, di esercitare un potere incompatibile
col proprio statuto ontologico, si perde anche quello che si Adamo ed Eva si ritrovano
"nudi", dopo aver mangiato il frutto dell'albero della conoscenza del Bene e del Male; per-
dono, inoltre, i "privilegi" della vita edenica e cadono nell'esistenza segnata dal tempo, dal-
la sofferenza e dalla morte.
Ad Anne e Barney, invece, Eldritch "consegna a domicilio" il premio che Dio ha riservato ai
suoi fedeli: la vita eterna. In effetti, pare che Eldritch abbia mantenuto la promessa. Si vi-
ve per sempre nel mondo del Chew-Z. Ma c'un prezzo aggiuntivo da pagare: da quel
mondo magico non si esce pi Il dominio completo esercitato sulla realtsi rovescia fino a
diventare il dominio assoluto di Eldritch. La favola del mondo dominabile dal logos, dal
pensiero che "squadra", "dforma" alle cose, non che una tragica illusione. Essere come
Eldritch, non essere piLeo, Barney o Anne questo l'insostenibile adempimento della
promessa di concedere la vita eterna, ciodiventare un simulacro meccanico, un uomo
macchina o Dio sa cos'altro si nasconde dietro questo personaggio che l'autore lascia volu-

tamente aperto a pidi un'interpretazione.
3. Veritmalate
Nel 1964, durante la stesura de Le tre stimmate di Palmer Eldritch, Dick pubblica sulla rivi-
sta "Lighthouse" un breve saggio intitolato "Droghe, allucinazioni e ricerca della realt. Le
prime battute sono dedicate ad una sommaria esposizione dell'evoluzione del concetto di
psicosi. Dick riprende la distinzione freudiana, secondo la quale la psicosi riconducibile
ad una patologia di origine fisica, piuttosto che psichica; mentre la nevrosi legata al veri-
ficarsi di eventi traumatici durante l'infanzia e dunque curabile con una terapia che faccia
riemergere il materiale sessuale represso e sepolto nella psiche del paziente.
Questa sembrava un'ottima cosa [commenta Dick] finchJung non mostre dimostr
che:
1) Molti psicotici completi ricoverati, una volta decifrato il loro linguaggio personale e ri-
stabilita, quindi, una comunicazione, reagivano alla psicoterapia con la stessa rapiditdei
nevrotici.
2) Molti nevrotici che erano in grado di camminare da soli, avevano un lavoro, mantene-
vano la famiglia, erano in realtpsicotici12.
Le scoperte di Jung costringono ad un generale ripensamento delle teorie sulla genesi del-
le malattie mentali. Un punto del paradigma freudiano sembra ancora tenere: psicotici e
nevrotici possono essere distinti con certezza in base al fatto che i primi sono soggetti ad
allucinazioni, mentre i secondi no. A questo punto per sorge un pericolo inaspettato.
Dick osserva come, oltre alle allucinazioni in cui il paziente vede qualcosa che non c' esi-
stano allucinazioni negative in cui la vittima di tale fenomeno non vede qualcosa che inve-
ce esiste. Un esempio famoso di allucinazione negativa si ritrova nella descrizione di un
caso clinico seguito da Jung; l'uomo in questione vedeva le altre persone senza testa. Il
particolare che spaventa maggiormente il trentaseienne Dick la sostanziale normalitdel
soggetto, classificabile come un semplice caso di isteria e niente affatto assimilabile alla
classe degli psicotici13. Le allucinazioni possono dunque penetrare nella normale percezio-
ne e gestione dei dati dell'esperienza e sconvolgere l'immagine del mondo, come accade in
Le tre stimmate di Palmer Eldritch, sotto l'effetto del Chew-Z.
Per comprendere meglio il significato dell'espressione "immagine del mondo", purisultare
utile richiamare brevemente ciche Ludwig Wittgenstein intendeva con essa:
La mia immagine del mondo [scrive il filosofo] non ce l'ho perchho convinto me stesso
della sua correttezza. E' lo sfondo che mi stato tramandato, sul quale distinguo tra vero
e falso14.
Lo sfondo a cui accenna Wittgenstein ha la caratteristica di essere "soddisfacente" in rife-
rimento ai nostri bisogni pratici: esso il risultato di una lunga opera di tradizione (nel
senso proprio di trado = consegnare, trasmettere) da parte di una "comunitche tenuta
insieme dalla scienza e dall'educazione"15. Ma cosa succede quando saltano gli schemi pra-
tici e cognitivi abituali, quando si squarcia lo sfondo e si strappa il velo rassicurante che fil-
tra la realt Cosa succede quando nei processi cognitivi irrompe l'esperienza allucinatoria?
"Le allucinazioni", secondo il Lessico diPsichiatria, "sono sensazioni avvertite come obietti-
vamente reali in assenza dei contemporanei e dei corrispondenti stimoli sensoriali ester-
ni"16. Il Lessico evita di definire l'allucinazione in termini di percezione, ma si guarda bene
dal ridurla ad un fenomeno negativo o illusorio.
Non basta sostituire nella successione normale oggetto reale-processo percettivo-soggetto
un semplice "nulla" al posto della realt perchnell'allucinazione non si tratta tanto di
percezione quanto di un'esperienza particolare che ha solo una somiglianza con la perce-

zione17.
Il Lessico, in definitiva, considera l'allucinazione come "una sorta di abnorme strutturazio-
ne della coscienza, o un allargamento della coscienza: nell'allucinazione il confine tra l'Io e
il mondo esterno dissolto"18.
Esistono naturalmente diversi tipi di allucinazione, e le cause scatenanti di tali fenomeni
sono diverse e complesse. La vera difficolt tuttavia, sta nell'interpretazione da dare all'al-
lucinazione, dal momento che non corretto inserirla nella comoda categoria delle "perce-
zioni andate a vuoto". Le allucinazioni non sono semplicemente false: pare, invece, che
abbiano la stessa stoffa di ciche comunemente chiamiamo realt e che a cambiare sia la
quantito l'ordine dei dati esaminati dal cervello, non la qualit L'allucinazione viene e-
sclusa dal compito di rappresentare la realtnella misura in cui essa risulta "non condivisi-
bile" da parte di un individuo o di una comunit sulla base dei fenomeni allucinatori, infat-
ti, non possibile rispondere efficacemente alle necessitimposte dall'agire quotidiano. La
vita intessuta di azioni, la cui esecuzione richiede uno specifico addestramento. Si impa-
ra, ad esempio, a calcolare somme, prodotti, divisioni tra i numeri; ma con le varianti in-
trodotte dall'alcinazione il calcolo si blocca. Si impara, da piccoli, a chiamare gli oggetti per
nome, ad associare segno e significato senza essere dei semiologi: l'allucinazione, in que-
sto caso, assomiglia ad un bagliore potentissimo che impedisce la "lettura" del mondo se-
condo le consuete procedure. La perdita dei contorni familiari degli oggetti ricade sul lin-
guaggio e ne esaurisce le possibilitdi significazione.
4. Veritprigioniere
Nella gicitata biografia di Dick scritta da Emmanuel Carr鋨e, tra le altre cose si racconta
che Philip, da ragazzo, era stato al cinema con la madre e si era sentito male durante il ci-
negiornale, al punto da dover uscire di corsa dal cinema prima della proiezione. Sul mo-
mento, il giovane Dick inventla scusa di essere stato sconvolto dalle immagini cruente
del cinegiornale di guerra, e in modo particolare da quelle che ritraevano alcuni marines
americani nell'atto di bruciare vivi i soldati giapponesi. Ma, nelle pagine autobiografiche,
Dick confessa di aver provato sgomento per qualcos'altro che tutti gli altri spettatori, che
pure si trovavano insieme con lui nella stessa sala, non stavano vedendo19. Nessuno si
rendeva conto di essere prigioniero di un'illusione, e che niente allo stesso tempo era pi
reale di quest'illusione, vale a dire l'essere rinchiusi in una stanza e assistere alla proiezio-
ne delle immagini attraverso una macchina; una volta uscito dal cinema, nessuno degli
spettatori si sarebbe reso conto di trovarsi in una condizione analoga, ossia di scambiare
per reali quelle proiezioni meccaniche che fanno breccia nei limiti dell'azione cognitiva u-
mana (le "quattro pareti" per stare alla metafora del cinema). Una volta fuori dal cinema,
Dick era sicuro soltanto di un fatto: che non avrebbe pidimenticato, e neppure avrebbe
smesso di chiedersi il senso di un gioco apparentemente crudele, il gioco della familiarit
con le cose che fa nascere il "mondo reale".
L'esperienza vissuta dal giovane Dick sembra la versione rovesciata di uno dei picelebri
racconti platonici, e precisamente del "mito della cavema"20, mito che espone sintetica-
mente la dottrina del filosofo intorno ai modi e ai gradi del conoscere. Il posto pibasso
occupato dai prigionieri rivolti verso il fondo della caverna. Dietro di loro c'un fuoco, e al-
tri uomini che portano in processione alcuni oggetti. Il fuoco li illumina, proiettando le om-
bre degli oggetti sulla parete, ombre che i prigionieri scambiano per gli oggetti stessi. Uno
dei prigionieri riesce a liberarsi, ad uscire dalla caverna e vedere la Vera Forma di tutte le
cose che data dalla luce del Sole, simbolo dell'Idea platonica del Sommo Bene. Al giova-
ne Philip, invece, la realtfuori dal cinema continuava ad apparire come un'immensa illu-

sione, con la sola unica certezza che adesso lo sapeva.
Il tema dell'inganno, connesso alla conoscenza che l'uomo ha del mondo che lo circonda,
un tema trasversale a tutta la cultura occidentale, e non solo. Come non ricordare, allora,
il contributo fondamentale offerto da RenDescartes nelle Meditazioni metafisiche
(1641)21, in cui il filosofo si propone di rispondere alle obiezioni mosse alla sua precedente
fatica, il Discorso sul metodo (1637). Nel Discorso Descartes esprime il bisogno di passare
al setaccio, almeno una volta nella sua vita, tutte le conoscenze di cui dispone e che gli
sono derivate dalla sua esperienza del mondo e dall'educazione scolastica, con l'intento di
tenere per ssolamente quelle conoscenze che sono esenti da ogni dubbio. A cominciare
dai sensi22, Descartes arriva a dubitare di tutto, ma non del fatto di dubitare, che a sua
volta implica l'esistenza di un soggetto dubitante.
Nelle Meditazioni viene introdotto un ulteriore livello di dubbio che porta il processo di so-
spensione della veritalle estreme conseguenze.
Supporrdunque [argomenta Descartes] che invece di un Dio sommamente buono, fonte
di verit vi sia un genio maligno che, sommamente potente e astuto, ce la metta tutta per
ingannarmi23.
Il genio maligno estende la sua influenza anche sulle veritpievidenti, comprese le idee
che fanno parte della matematica e della geometria. Ma il fondatore del razionalimo mo-
derno, dopo essersi spinto cosin avanti sulla via dello scetticismo radicale, cerca subito
una soluzione da opporre alla minaccia incombente del genio maligno. Il ricorso dello stes-
so Descartes alla tesi tradizionale, secondo cui Dio l'essere perfetto per eccellenza (non
manchevole di nulla) e dunque anche buono e incapace di ingannare, non convince affatto
Dick, che ha ancora paura di quel volto metallico intravisto nel cielo. Una volta formulata,
l'ipotesi del genio ingannatore si attacca a tutti i pensieri successivi, minandone la validit
logica e significativa; come se nel delicato ecosistema dei fenomeni e dei significati ad essi
collegati si fosse introdotto un virus sconosciuto e potente, una forza che annienta tutto
ciche non puomologare. Idee, parole, frasi, giudizi, azioni dei personaggi perdono le
caratterizzazioni personali: tutto si confonde nll'oscuritdell'abisso di cui i gelidi occhi pa-
noramici di Eldritch sono la porta.
Il mondo prima e il mondo dopo Eldritch si fondono formando il nuovo orizzonte entro cui
Dick fa procedere la narrazione, in un crescendo di scontri, rivelazioni, fughe e speranze
seguite da un sempre pisconfortante sentimento di rassegnazione. Nessuna ferita, nes-
sun punto di sutura, nessuna possibile demarcazione separano ormai le due realt
5. L'insostenibile patto
Verso la fine del romanzo, Barney Mayerson, trovandosi di fronte ad Eldritch, pone una
domanda che nel frattempo certamente sarbalenata nella mente dei lettori, e cioper-
chsommergere le coscienze degli uomini con il diabolico Chew-Z. La risposta di Eldritch
sorprendente per la sua semplicit la modificazione permanente della realtottenuta at-
traverso il Chew-Z consente a Eldritch di continuare ad esistere all'infinito. Quella adottata
da Eldritch non che una forma di riproduzione, la sua forma riproduttiva, l'unicache gli
sia stata concessa24. Eldritch appare pertanto come un'entitemersa dalle oscure profon-
ditdello spazio, una parte anch'essa della creazione divina. Dopotutto, il principio di au-
toconservazione richiede continuamente anche agli esseri umani di distruggere parti della
realtper trasformarle in funzione dei propri bisogni vitali: distruggere forme esistenti, vi-
venti o no, per trasformarle a propria misura potrebbe davvero essere la legge-guida, la
ragione che regola le trasformazioni dell'intero universo. A questo proposito, l'essere dotati
o meno di coscienza e intelligenza non scongiura affatto la necessitdella pratica dell'an-

nienta-mento. Nello scontro tra due specie coscienti vi un supplemento di violenza che,
proprio in virtdell'essere presenti a sstessi (la coscienza), rende l'atto dell'annienta-
mento ancor piraffinato e micidiale.
Eldritch non cade nell'ultimo, disperato agguato teso dall'astronave di Leo. Tutto l'equi-
paggio contaminato; le stimmate sono ormai riconoscibili in ciascuno. La storia si inter-
rompe, lasciando presagire il dominio prossimo venturo del simulacro venuto dal sistema
di Proxima. Ma chi allora, Palmer Eldritch? Nel saggio dal titolo Uomo, androide e mac-
china, pubblicato nel '76, Dick prende in esame la straordinaria evoluzione delle macchine,
osservando che la tecnologia arrivata a produrre congegni che imitano con sempre mag-
gior precisione il comportamento umano; mentre gli uomini tendono ad abbandonare gli
aspetti tipicamente umani del comportamento e a conformarsi ai parametri di efficienza e
produttivitraggiunti dalle macchine.
Di questi tempi [scrive Dick] il maggior mutamento in atto nel mondo probabilmente la
tendenza del vivente alla reificazione e, allo stesso tempo, la reciproca compenetrazione di
animato e meccanico 25.
D'altronde, per Dick la fantascienza un genere letterario basato sulla creazione di traspo-
sizioni fondate dell'esistente, vale a dire di rappresentazioni di ciche il mondo non an-
cora diventato. Nei pensieri di Dick si fa strada una nuova preoccupazione: le macchine del
futuro saranno umanizzate, nel senso che imiteranno sempre meglio il comportamento
umano, ma cinon equivale a che saranno umane a tutti gli effetti. Tornando a Palmer El-
dritch, lo stesso Dick annovera questo ibrido meccanico tra i suoi personaggi meglio riusci-
ti, nel tentativo di rappresentare le possibili conseguenze, comprese le piestreme, del
rapporto tra l'uomo e l'apparato tecnico, incluso quello di cui ancora non dotato26. Que-
sta lettura posteriore del personaggio da parte dell'autore aumenta il numero delle inter-
pretazioni possibili. Eldritch potrebbe essere un megalomane che mira ad impadronirsi del
sistema solare narcotizzando i suoi abitanti, oppure una creatura aliena che si nutre di al-
tre forme di vita coscienti per continuare ad esistere. Potrebbe essere il vero volto del So-
vrano dell'universo, il Signore della polvere da cui tutto viene (Dio compreso) e deve ritor-
nare27. Ma dopo quanto affermato in Uomo, androide e macchina, Palmer Eldritch pues-
sere visto anche come il simbolo del rapporto tra l'uomo e le macchine nell'era della tecni-
ca. L'uso frequente di termini come "reificare" o "reificazione" si avvicina, per via del signi-
ficato che Dick attribuisce loro, a concetti e analisi del mondo moderno gipresenti all'e-
poca nel dibattito intellettuale: basti pensare a certe pagine della Dialettica dell'Illuminismo
di Horkheimer e Adorno28, quando, ad esempio, si sostiene che
nelle grandi svolte della civiltoccidentale, ogni volta che nuovi popoli e ceti espulsero pi
decisamente il mito, il timore della natura incontrollata e minacciosa fu abbassato a super-
stizione animistica, e il dominio della natura esterna e interna fatto scopo assoluto della vi-
ta 29.
Ne L'androide e l'umano30 Dick critica duramente certi assunti della mentalitmoderna, in
particolare la tendenza a considerare le qualitviventi presenti nella natura alla stregua di
banali proiezioni antropomorfiche. "La moderna psicologia del profondo", osserva Dick,
"per anni ci ha chiesto di liberare da queste proiezioni quella che in effetti la realtina-
nimata". Occorre infatti che l'uomo si renda conto del fatto che la vitalitdel mondo che lo
circonda altro non che la sua stessa vitalit che si riflette sulle cose altrimenti inerti.
Il cammino della civiltoccidentale mostra con chiarezza che l'uscita da ciche stato de-
finito, con un'espressione molto pregnante, il "sentimento oceanico" che sta proprio ad in-
dicare lo stato di immersione, di non differenza in cui si trova la coscienza all'interno della
natura, procede con la maturazione di un nuovo sentimento di fronte alla realtcircostan-
te: un atteggiamento complessivo della coscienza moderna che Max Weber ha efficace-

mente sintetizzato nell'idea di razionalizzazione o del disincanto del mondo, inteso sia nel
senso del mondo naturale che in quello del mondo come realtstorica e sociale. L'oggetti-
vazione del mondo, attuata per mezzo della tecnica e dell'estensione del concetto di calco-
lo, si rovescia pernel momento in cui raggiunge il suo scopo. Percisi parla di dialettica
dell'illuminismo, che a sua volta non da ridurre al periodo storico che i manuali etichet-
tano con questo termine. L'illuminismo esprime piuttosto il continuo tentativo dell'uomo di
liberarsi dalla paura primitiva dell'esistere, operando in modo che non ci sia pinulla di "i-
gnoto". L'illuminismo, secondo Horkheimer e Adorno,
l'angoscia mitica radicalizzata. La pura immanenza positivistica, che il suo ultimo pro-
dotto, non che un tabper cosdire universale. Non ha da esserci pinulla "fuori", per-
chla semplice idea di un '"fuori" la fonte genuina dell'angoscia31.
Nel mondo di Eldritch l'uomo libero dai vincoli naturali che da sempre ne hanno limitato
la capacitdi agire: il mondo "tecnico" per eccellenza, dove tutto puessere realizzato.
Neanche il tempo sfugge alle leggi di Eldritch. E' come abolito: il suo scorrere non produce
la minima conseguenza, sempre uguale a sstesso. Ma l'uomo, liberato dal dominio della
natura, cade sotto quello del Signore del mondo tecnico: Palmer Eldritch, appunto. Nella
volontdi essere il creatore di un mondo alternativo al mondo naturale, l'uomo diventato
Eldritch; il suo corpo inesorabilmente segnato dalle stimmate, gelide prove dell'avvenuta
fusione tra l'animato e il meccanico. Per dirla con le parole degli autori della Dialettica, non
resta pinulla che si possa considerare esterno, al di fuori di Eldritch. Ma l'annullamento
del fuori, dell'ignoto, lungi dall'esaurire la fonte dell'umana inquietudine ne produce un'al-
tra altrettanto radicale: la condanna alla solitudine. L'originario terrore dell'ignoto non va
infatti visto come un dato assolutamente negativo, incontrovertibile. Nell'ignoto risiede
comunque, oltre al pericolo, la possibilitdi incontrare l'inaspettato, di scoprire la ricchezza
di ciche, attraverso l'incontro, non pimotivo di angoscia ma diventa semplicemente
l'altro rispetto a sstessi. E comunque l'ignoto, piche essere una condizione paralizzante
per lo spirito umano, piuttosto la fonte genuina di ogni sfida pratica o teorica che sia.
Nel mondo di Eldritch si rimane soli, privati della possibilitdi un incontro autentico, o di
una vera scoperta. Si pucreare quello che si vuole, vero: ma quest'immenso potere
illusorio nella misura in cui Eldritch che ne permette l'esercizio. Ecco perchdal mondo
di Eldritch si cerca soltanto di scappare.
L'eternitche Eldritch consegna a domicilio carica di ambiguit confinata com'nel
tempo esatto della misurazione, degli istanti intercambiabili, della produzione che per fun-
zionare esige che ogni singolo pezzo dell'ingranaggio, uomo o macchina, possa essere so-
stituito32. L'eternitdi Eldritch non si apre nella direzione di una prospettiva escatologica,
non esprime alcun tipo di rinnovamento, non introduce a nessun regno di salvezza: l'e-
ternitfredda e meccanica della ripetizione.
Gli uomini [si legge ancora nella Dialettica dell'illuminismo] avevano sempre dovuto sce-
gliere fra la loro sottomissione alla natura e quella della natura al S Con l'espansione del-
l'economia mercantile borghese l'oscuro orizzonte del mito rischiarato dal sole della ratio
calcolante, ai cui gelidi raggi matura la messe della nuova barbarie33.
Il tentativo dell'uomo di emanciparsi dalla tirannia delle forze naturali per "salvare sstes-
so" fallito, rovesciandosi nella tirannia della tecnica. Lo sforzo che doveva conservare la
soggettivitumana, liberarla dalla soggezione della natura e da ogni altra cattiva coscien-
za, ha finito col provocarne la perdita.
Eppure, anche tra le righe di un romanzo votato alla catastrofe come Le tre stimmate di
Palmer Eldritch, affiora una timida via d'uscita. Riflettendo con Anne su quello che gli ac-
caduto, Barney comprende di essere una vittima sacrificale funzionale alla perpetuazione
di Eldritch. Tutti i sacrifici avvengono secondo questa logica, per cui preferibile offrire il

classico "capro espiatorio" al posto di sstessi. Eldritch non fa eccezione, dal momento
che, per scongiurare la propria fine, non esita a sacrificare altri esseri coscienti. L'unica ec-
cezione, semmai, che affiora nella mente di Barney rappresentata dalla divinitvenuta
duemila anni fa34, ossia dal Cristo. Ges l'agnello di Dio, l'esatto contrario del capro e-
spiatorio, poichsceglie di sacrificarsi: soltanto il sacrificio consenziente di sdimostra che
Dio non ha altra potenza che quella di amare e di redimere la sorte di ogni creatura attra-
verso i simboli della totale condivisione.
Prima ancora della conversione, Dick era affascinato dal mistero dell'Eucaristia cristiana. In
essa vedeva il ribaltamento di ogni precedente immagine del Sacro. Il Dio cristiano, nella
forma del pane e del vino consacrato, offre il corpo e il sangue, ciosstesso, in sacrifi-
cio. Il rito eucaristico pertanto la ripetizione di una sconfitta che diventa vittoria della lo-
gica dell'amore sulla logica naturale. Il Dio rivelato in GesCristo un Dio che pusalvare
poich come osserva Carr鋨e, "tende soltanto a rimpicciolirsi, a dare invece che a prende-
re, fino alla sua stessa vita: segno del soprannaturale che lo rende, paradossalmente, pi
reale di Eldritch"35.
Giin The Man inthe High Castle Dick, non ancora cristiano, trova il modo di descrivere i
nazisti come "il prodotto di un'insorgenza dell'inconscio collettivo" (concetto direttamente
mutuato dalla lettura di Jung) che ha dissolto la distinzione tra l'umano e il divino, inver-
tendo il significato espresso dal sacrificio eucaristico. I nazisti sono convinti di essere in
grado di trasformare la storia, operando nella direzione di una radicale rigenerazione del-
l'umanit Il loro punto d'osservazione sulla realtsi dilatato in maniera psicotica, al pun-
to da includere quei caratteri di totalite di assolutezza propri della dimensione del divino:
i nuovi d鋱, gli ariani preservati nel solco puro della tradizione germanica, dispongono le
sorti dei popoli da sovrani della storia quali essi si credono, e non certo come vittime e-
spiatorie.
Nel '64 Dick un convertito di fresca data. Spera che Cristo sia venuto a salvarlo dal Volto
che aveva visto nel cielo. Ma l'approccio con le veritdella fede non manca di risvolti pa-
radossali, per cui l'ultima parola, per il momento, va lasciata a Eldritch. Da buon scrittore
di fantascienza, Dick non resiste alla tentazione di porsi la fatidica domanda "e se ... ?"; e
se l'allucinazione descritta nel romanzo, insieme a quella avuta nell'autunno del '63, fosse-
ro invece l'esperienza conoscitiva estrema, per mezzo della quale il mondo appare in tutta
la sua originaria, insuperabile, enigmaticit E se Palmer Eldritch fosse la versione mecca-
nica della paura piantica di tutte, del vuoto a cui l'uomo ha strappato prometeicamente il
proprio io, il proprio essere? E se fosse Eldritch stesso l'ambasciatore dell'abisso venuto a
reclamare il tributo di sempre, ciola fine di ogni cosa che da esso sorta?
"Vedere poco puessere pericoloso, ma accidenti... e se si vede troppo?", si chiede Dick a
conclusione dell'articolo Droghe, allucinazioni e ricerca della realt forse ha visto sstes-
so, ciola condizione dell'uomo nell'universo che lo sovrasta insondabile e pronto a divo-
rarlo, o forse ha visto lo stesso Dio che ha incontrato il poeta James Stephens, puntual-
mente citato da Dick, nella poesia intitolata TheWhisperer.
(
Io vi plasmo;
e poi, nella buona e nella cattiva sorte
non mi importa
come ve la sbrighiate,
nei miei affari,
o come lottate, vincenti o perdenti, e neppure
voglio saperlo.36
"Non c'bisogno di allucinazioni: ci sono molti altri modi per impazzire"37.

Note
1 E. Carr鋨e, Philip Dick. Una biografia, Theoria, Roma, 1995, pp.113-114.
2 P. K. Dick, Le tre stimmate di Palmer Eldritch, Sellerio, Palermo, 1996, p.110.
3 Ivi, p. 112.
4 Il credo buddista, in verit si prefigge l'obiettivo opposto, vale a dire l'uscita dal cielo
delle rinascite e il raggiungimento dello stato supremo della beatitudine, il Nirvana.
5 I "contaminati" scoprono di avere occhi a telecamera panoramica, bocca di metallo e
braccia meccaniche, ad immagine e somiglianza di Eldritch.
6 Cfr. Parmenide, Sulla Natura, Rizzoli, Milano, 1991, cap. 1, v. 29.
7 Per la comprensione del concetto di iper-realted eventuali confronti si veda J. Baudril-
lard, Il delitto perfetto, Raffaello Cortina Editore, Milano, 1995, pp. 69-75.
8 A. Agostino, Le Confessioni, Marietti, Genova, 19882, pp.300-301.
9 C.Pagetti, Introduzione a Le tre stimmate di Palmer Eldritch in AA.VV., P.K Dick, Il sogno
dei simulacri, Ed. Nord, Milano, 1989, p. 201.
10 P. K. Dick, Le tre stimmate di Palmer Eldritch, op. cit., pp. 213-214.
11 Cfr. Genesi 3,4-5.
12 P.K. Dick, Droghe, allucinazioni e ricerca della realt in Mutazioni, Feltrinelli, Milano,
1997, p. 208.
13 Ivi, p.209.
14 L. Wittgenstein, Della Certezza, Einaudi, Torino, 1978, nn. 94-95, p. 19.
15 Ivi, n. 298, p. 47.
16 AA.VV., Lessico di Psichiatria, Piccin, Padova, 1980, p. 29.
17 Ivi, pp. 29-30.
18 Ivi, p. 30.
19 E. Carr鋨e, op. c癃., p. 99.
20 Platone, Repubblica, 514a-521c, in Tutti gli scritti, Rusconi, Milano, 19965.
21 Cfr. E. Carr鋨e, op. cit., pp. 100-101.
22 Cfr. R. Descartes, Discorso sul metodo, Laterza, Bari, 199731, pp. 81-85.
23 R.Descartes, Meditazioni metafisiche, Laterza, Bari, 1997, p. 35.
24 P.K Dick, Le tre stimmate di Palmer Eldritch, op. cit, p. 266 e ss.
25 P.K. Dick, Uomo, androide e macchina, in Mutazioni, op. cit., p. 252.
26 Ivi, p. 252 e ss.
27 Nel saggio intitolato L'androide e l'umano (1972), Dick definisce Le tre stimmate di Pal-
mer Eldritch uno "studio sul male assoluto". Cfr. Mutazioni, op. cit., pp. 246-247.
28 Si noti, fra l'altro, l'uso analogo dei concetto di 'reificazione" in Uomo, androide e mac-
china.
29 M.Horkheimer e T.W. Adorno, Dialettica dell'illuminismo, Einaudi, Torino, 1966, p. 39.
30 L'androide e l'umano il testo del discorso tenuto da Dick alla University of British Co-
lumbia di Vancouver, nel febbraio del 1972.
31 Ivi, p. 23.
32 Sulle radici del concetto di "intercambiabilit come punto d'arrivo del processo di divi-
sione del lavoro e sulle sue conseguenze sul piano etico-sociale, si vedano M. Horkheimer
e T.W. Adorno, op. cit., pp. 14-15, 20-21, 32-37, 94-107.
33 Ivi, p. 39.
34 P.K. Dick, Le tre stimmate di Palmer Eldritch, op.cit., p.261.
35 E. Carr鋨e, op. cit, p. 130.
36 J. Stephens, Insurrections, Dublin, 1926, p. 139.

37 P.K. Dick, Droghe, allucinazioni e ricerca della realt in Mutazioni, op. cit., p. 214.
FABRIZIO CHIAPPETTI (Jesi, 1974), insegnante di storia e filosofia, coltiva da alcuni
anni la passione per la fantascienza. Collabora con diversi periodici, curando rubriche cul-
turali e di approfondimento dell'attualitpolitica, sociale e scientifica. Nel volume Immagini
del passaggio della collana "arcipelago" ha pubblicato l'articolo I passaggi (obbligati)
della scienza. Ripensare Thomas Kuhn (Fara Editore, 1998).

La realtcome costruzione ideologica: una lettura di cinque romanzi di Philip
K. Dick (P. Fitting)
"Il palazzo degli uffici torreggiava alto. Una sezione dell'edificio
cadde a pezzi. Piovve a terra in un torrente di particelle. Come
fosse sabbia. Eddie rimase a bocca spalancata, come un idiota.
Una cascata di polvere grigia si andava raccogliendo intorno ai
suoi piedi. E nel punto in cui aveva toccato l'edificio; ora si a-
priva una cavitfrastagliata, un orrendo squarcio che sfigurava
il cemento. Arrivnell'atrio di ingresso. Era buio e oscuro. Le
luci in alto lampeggiavano debolmente nelle cupe tenebre. Un
velo sinistro e spettrale copriva ogni cosa. Diede uno sguardo
al chiosco dei tabacchi. Il venditore era chinato in avanti silen-
zioso sulla cassa, con uno stuzzicadenti in bocca, il volto vacuo
e l'espressione assente. Ed era grigio. Era tutto grigio. "Ehi" lo
chiamEddie con voce roca. "Che sta succedendo?" Il tabac-
caio non rispose. Eddie si spinse in avanti a toccarlo. La sua
mano si possul braccio grigio del venditore... e l'attravers Si
volt cercando di sbirciare nella nebbia grigiastra. Una creatu-
ra stava venendo verso di lui, appressandosi rapidamente. Era
un uomo... un uomo vestito di bianco. Dietro ne venivano altri.
Tutti vestiti di bianco, con delle attrezzature. Stavano traspor-
tando dei macchinari piuttosto complicati. "Ehi" chiamEddie
debolmente. Gli uomini si immobilizzarono, rimanendo a bocca
aperta. I loro occhi si spalancarono, quasi a voler uscire dalle
orbite. "Qualcosa andato male!" "Uno non ancora scaricato."
"Prendete il de-energizzatore."
Philip K. Dick, "Adjustment Team" (1954) 6
Un sogno d'infanzia. Mi sveglio nella notte e silenziosamente scendo le scale. Ancora senza
accendere le luci esco dalla porta del retro nel cortile. Ora mi trovo in un viottolo che, co-
me il metodo per lasciare la casa, strano e non famigliare. E mentre cammino nel buio
dietro alle case mi accorgo che molte di esse sono solo dei fondali finti. Il mio sogno fini-
sce con la consapevolezza che il mio mondo, con tutte le sue sicurezze e le sue comodit
solo un palcoscenico, costruito per ragioni che non capisco. E non un solipsisrno; non
ho creato questo mondo. Questo sogno - o questa fantasia - alla base del fascino che
provo per la narrativa di Philip K. Dick. Infatti, simile alla scena che ho citato da "Adju-
stment Team". E questa scena non importante solo perchassomiglia al sogno e spiega
i miei interessi: essa centrale nell'universo narrativo di Dick. E ho citato questo esempio
perch in una carriera che copre trent 'anni, con pidi cento racconti e trentacinque ro-
manzi di SF a suo credito, si tratta (per quanto ne so) del primo importante accenno nel-
l'opera dDick alla particolare problematica che vorrei prendere in considerazione. La mia
lettura comincia con una "scena di scoperta" come quella di "Adjustment Team" sopracita-
ta, una scena che individuabile in molti romanzi di Dick. Nell'accostarmi al problema del
reale nei termini di una presa di coscienza dei personaggi circa la natura illusoria della loro
6 "Adjustment Team", in The book of Philip Dick" (NY:DAW, 1973), pp. 76-78

realt ero portato ad andare oltre la dimensione biografica, personale delle precedenti vie
critiche (incluse quelle suggerite dallo stesso Dick in interviste, lettere, ecc.) per considera-
re questa scoperta alla luce della critica epistemologica della visione dominante positivista
della realtempirica, come un oggettivo "mondo dei fatti" che puessere recepito diret-
tamente dal soggetto consapevole (inoltre, questa concezione ignora o rifiuta qualsiasi
considerazione sul ruolo stesso del soggetto consapevole nella costituzione del mondo che
egli "conosce"). I teorici contemporanei contestano questo positivismo empirico e sosten-
gono che sono socialmente determinate sia la conoscenza della realtche quella dei sog-
getti che "conoscono". Le loro teorie sollevano la questione dell'ideologia e affermano che
le pratiche ed i sistemi di rappresentazione che producono la nostra comprensione e la
percezione di noi stessi e della nostra realtgiocano un ruolo essenziale nel mantenimento
e nella riproduzione delle esistenti relazioni (capitaliste) di produzione7. Questo non signifi-
ca che il concetto di ideologia pufornire la chiave che sblocchi il significato nascosto dei
romanzi di Dick. Le teorie contemporanee dell'ideologia mi forniranno sia una strategia che
una problematica utili nella mia lettura. Da una parte, la mia saruna lettura "ideologica" -
un tentativo di leggere questi romanzi nei loro contesti sociali e politici (in contrasto con
quelle letture che elevano l'opera al di fuori della storia, in termini di valori eterni o condi-
zioni umane trans-storiche, e anche in contrasto con quelle letture che riducono questi la-
vori a manifestazioni autobiografiche). Dall'altra parte, la spiegazione di come la discussio-
ne problematica contemporanea sull'ideologia mi abbia portato a vedere nella narrativa di
Dick una descrizione dell'ideologia operante. Anche se sappiamo "in teoria" che la realt
non vissuta direttamente, ma mediata attraverso modi e pratiche di rappresentazione e
percezione storicamente determinati, la nostra "esperienza" della realtspesso comple-
tamente opposta. La realtci appare piuttosto come naturale ed eterna. Di conseguenza,
non sono tanto interessato alle varie risposte che Dick fornisce ai suoi dubbi e ansie circa
la natura della realt quanto al suo lavoro come "messa in scena" della natura costruita
della realt Tenterdi dimostrare che, attraverso la rappresentazione di una serie di real-
tillusorie e in fase di disintegrazione, i romanzi di Dick mettono in questione la nostra ac-
cettazione di "senso comune" della realt Descrivendo i tentativi dell'autore di postulare
una realt"dietro" la realtfenomenica, proverche le scene di scoperta intorno alle quali
sono impostati molti dei suoi romanzi non sono altro che, in modo spontaneo ed inconscio,
rappresentazioni della scoperta dell'ideologia stessa. Studierle dimensioni ed i significati
dell'opera di Dick attraverso una lettura di alcuni romanzi dove il problema della realt
centrale e che presentano la prospettiva e lo sviluppo dei tentativi dello stesso autore di
spiegare la scoperta della fragile natura del reale - come costruzione - con "i mondi sog-
gettivi" di Eye in the sky (1957), le psicosi di Time ot of joint (1959) passando per le
7 Affrontando la questione dell'ideologia, vorrei ricordare l'importanza del lavoro di Louis Althusser, e anche le controver-
sie che lo riguardano, specialmente il suo "Ideology and ideologicai state apparatuses" (in Lenin and philosophy
(1971); vedi anche For Marx (1969)). Una buona "summa" del concetto althusseriano di ideologia puritrovarsi in
Formalism and marxism di Tony Bennett (Londra, 1979), pp.113-118: "L'ideologia ha un'esistenza materiale"; "l'ideo-
logia ha la funzione cosdi assicurare la riproduzione delle relazioni di produzione"; "L'ideologia non storica"; "l'ideolo-
gia una "rappresentazione" dei rapporti immaginari tra gli individui e le loro reali condizioni di esistenza"; "l'ideologia
come tale una parte organica di ogni totalitsociale". Per una discussione della teoria e degli studi culturali di Althusser
vedi: il volume del Centro per gli Studi Culturali Contemporanei On Ideology (Birmingham, 1978); Rosalind Coward e
John Ellis, Language and materialism (Londra, 1977); e Fredric Jameson, The political unconscious (Ithaca,
NY:1981), coscome il numero "Arte e ideologia" di Praxis (1981), in particolare "A bibliographical note on althusserian
approaches to literature" di Andrew Thomas e lan White, pp.88-93. Piuttosto che come intervento in un dibattito, questo
saggio costruito prendendo a prestito da questi lavori (pifrequentemente da Sameson), che hanno contribuito ai rriiei
tentativi di venire a patti con Dick. Il concetto epistemologico di "costruzione della realt preso da The social con-
struction of reality (NY:1966), di Peter Berger e Thomas Luckman. Per una valutazione critica della critica althusseria-
na dell'epistemologia, vedi: Epistemology, science, ideology, a cura di John Mephan e D.ll.Ruben (vol.3 di Issues in
marxist philosophy, Londra, 1979).

esperienze allucinogene di droga di The three stigmata of Palmer Eldritch (1964) fino
alla schizofrenia di A scanner darkly (1977) e la "teofania" di Valis (1981) . 8
1. IDEOLOGIA COME COSTRUZIONE DELLA REALTA': EYE IN THE SKY
Eye il piinteressante dei romanzi di Dick del primo periodo (55-60). E' composto non
da una ma da quattro realtillusorie che sono il riaultato dun incidente al Bevatrone
Belmont. Otto persone cadono nel "deflettore del fascio di protoni". E durante i pochi mi-
nuti di tempo oggettivo che vengono impiegati nel soccorrerli, essi sperimentano i "mondi
soggettivi" di quattro di queste persone. Il primo e piduraturo dei "Mondi di fantasia"
quello di un fanatico religioso, "un vecchio matto che, nel 30 o gidi l, si affiliato ad
uno dei numerosi culti fasulli esistenti. Siamo nel suo universo, dove la realtconsiste nel-
le sue mistiche ed ignoranti superstizioni" (cap.8). Nell'universo di Arthur Silvester, la leg-
ge naturale sostituita dai capricci del "tetragrammaton", l'unico vero Dio della religione
Babista. Di conseguenza, le qualifiche che l'EDA richiede quando l'eroe del romanzo cerca
lavoro hanno pia che fare con le credenze religiose di Jack che con la sua conoscenza o
abilitnell'elettronica. Gli interessi corporativi dell'EDA sono cambiati, come dice il diretto-
re, passando dai computer ai "problemi di base dell'esistenza umana: aprire un canale
funzionante tra la terra ed il cielo" (cap.4). Sebbene le otto persone coinvolte nell'incidente
credano all'inizio di essere ritornate alle loro normali vite, il sospetto che qualcosa sia sba-
gliato diventa presto l'orribile certezza che quello non il "loro" mondo. Una volta che il
gruppo ha scoperto la reale situazione, essi affrontano Silvester. Angeli emergono dal suo
apparecchio televisivo per difenderlo, e nella seguente confusione egli inciampa e perde i
sensi. Questo fa terminare il suo mondo di fantasia ma, come il gruppo scopre presto, essi
non sono ritornati alla loro "realtreale". Si trovano invece nel mondo vittoriano e pebeni-
sta di Edith Pritchett, un mondo che caratterizzato da un nuovo cambiamento nelle diret-
tive dell'EDA, dove Jack cerca ancora lavoro. "Il nostro fine" spiega il direttore "quello di
rivolgere le immense risorse e talenti dell'industria elettronica verso l'innalzamento degli
standard culturali delle masse. Portare l'arte alla grande maggioranza dell'umanit
(cap.9). Mentre l'articolo principale del "Journal of Applied Sciences" del novembre 59 nel
mondo di Silvester parlava della "necessitdi mantenere un costante rifornimento di pura
grazia a tutti i centri abitati" (cap.4), nel mondo di Mrs. Pritchett lo stesso numero della ri-
vista riguarda le teorie di Freud:
"Freud dimostrche l'uomo sano e non inibito non prova impulsi ncuriosito inte-
resse per i problemi sessuali. Contrariamente alle correnti di pensiero tradizionali, il
sesso, dimostrFreud, una preoccupazione artificiale. Quando un uomo o una
donna hanno l'opportunitdi esternare un'attivitartistica discreta e normale, pittu-
ra, scrittura o musica che sia, il cosiddetto impulso sessuale si spegne. L'attivit
sessuale il paravento sotto cui agisce il talento artistico quando una societmec-
canicistica sottopone l'individuo a inibizioni innaturali" (cap.9).
In accordo con questa costruzione della realt Marsha, la moglie di Jack, asessuata. E
se i "miracoli" caratterizzavano come tratto unico e speciale il mondo di Silvester, quello di
Mrs. Pritchett marcato dall'abilitdi quest'ultima nell'"abolire" intere classi e categorie di
8 I brani di Dick sono citati dalle seguenti edizioni: Eye in the sky (Londra: Arrow, 1971), Time out of joint (NY: Bel-
mont, 1965), The three stigmata of Palmer Eldritch (NY: Mc Fadden, 1966), A scanner darkly (NY: Doubleday,
1977), e Valis (NY: Bantam, 1981). La picompleta bibliografia dell'opera di Dick PKD: a Philip K. Dick biblio-
graphy, compilata da Daniel J. H. Levack, con annotazioni di Steve Owen Goderski (San Francisco, 1981).

cose spiacevoli. Sebbene il gruppo fallisca nel tentativo di "uccidere" Mrs. Pritchett, essi
provocano in lei un'orgia di abolizioni, che termina con l'abolizione delle sostanze chimiche
che compongono i loro corpi. Il gruppo si ritrova quindi nel mondo paranoide di Joan
Reiss, un mondo di "orrori predatori" dominato dalle sue "illusioni di persecuzione"
(cap.13). La prostituta Silky si trasforma in un mostruoso ragno che si nasconde nel se-
minterrato di Jack; e pitardi la sua casa diventa un organismo che tenta di divorarli. La
paranoia di Joan la sua stessa condanna: gli altri si trasformano in "entitchitinose" si-
mili ad insetti, che la torturano e la uccidono (cap.14). Il quarto e ultimo mondo una
"fantasia comunista", un mondo di esagerata lotta di classe ("i vampiri succhiasangue di
Wall Street contro gli eroici lavoratori dagli occhi chiari e dalle gioiose canzoni", cap. 15)
che il gruppo all'inizio crede essere la "fantasia demenziale" della moglie di Jack, Marsha -
malgrado le proteste di quest'ultima. Ma quando Jack le fa perdere i sensi, il mondo im-
maginario continua. Si tratta infatti del mondo di fantasia del capo della sicurezza per la
difesa della California, la persona responsabile del licenziamento di Jack (a causa delle
simpatie "di sinistra" di Marsha), Charles Mc Feyffe, che segretamente membro del Parti-
to Comunista. Quest'ultimo mondo soggettivo termina bruscamente nel momento in cui la
squadra di salvataggio raggiunge le otto persone sparse sul fondo del Bevatrone. Una del-
le pifamigliari risposte alle realtdisintegrate e allucinatorie nei romanzi di Dick ciche
io chiamerei "appello alla metafisica". I personaggi di Dick spesso reagiscono alla scoperta
di una falla nella realtcercando di trovare qualcosa o qualcuno "dietro" la realtfenome-
nica. Ancora in Eye, Mc Feyffe, un mancato cattolico, prende Jack con snella ricerca del-
la Chiesa della sua infanzia. Una volta l(e in quel mondo Babista essa ha perso la sua
precedente importanza), Jack recita la preghiera che ha deciso di inviare a Dio cosche
"Lui possa dirci cosa sta succedendo". Segue un comico miracolo nel quale Jack e Mc Fe-
yffe, aggrappati ad un ombrello, sono trasportati in aria verso l'incontro con Dio:
"Jack stava vedendo l'antico, fuori moda, universo geocentrico, con una terra gi-
gante, irnmobile come unico pianeta... Sembra che gi nel profondo dell'universo,
fosse in atto una primitiva operazione mineraria. Fucine, altoforni e, pilontano in
distanza, una sorta di crudo ribollire vulcanico lanciava vaghi lampi di un rosso sini-
stro a colorare la neutra nebbia grigia. Era l'inferno. E sopra di esso... alzla testa
torcendo il collo. Ora era chiaramente visibile. Il Paradiso... Era il pigrande lago
che avesse mai visto... Al centro, stava una sostanza densa, piopaca. Una specie
di lago dentro il lago. Possibile che tutto il Paradiso consistesse in questo titanico
lago?... Non era un lago. Era un occhio. E l'occhio guardava lui e Mc Feyffe. Non
aveva bisogno di chiedere a nessuno di Chi fosse quell'occhio. Mc Feyffe grid poi
si fece nero in viso e prese ad ansimare mentre un brivido di spavento lo scuoteva
tutto. Per un attimo si agit appeso al manico dell'ombrello, cercando di forzare le
sue dita ad aprirsi, tentando inutilmente di liberare sstesso dal campo della visio-
ne. Cercando, freneticamente e senza successo, di fuggire dall'occhio. L'occhio si
fisssull'ombrello. Con un crepitio aspro l'ombrello prese fuoco. Subito dopo i pezzi
di stoffa e di legno di staccarono in fiarrime, e i due uomini urlanti cadevano come
sassi." (cap.7)
La metonimica trasformazione della benevola onniscienza di Dio in un terribile e spavento-
so occhio gigante presuppone un forte accento di fantasia, e questo confermato dal tito-
lo del romanzo, che tratto da questa scena. E cinonostante, sia nei termini della narra-
zione che in quelli della rappresentazione dei diversi mondi immaginari, questa scena ir-
rilevante, un incidente superfluo sulla via di Cheyenne, Wyoming, dove Jack incontra il

. Questa critica non implica un rifiuto della scienza e della
tecnologia (vedi il revival dell'irrazionalismo negli anni 60), ma un diverso indirizzo dell'abi-
litdi Jack - dai computer e le ricerche segrete agli apparecchi ad alta fedelt Piimpor-
tante, la critica si basa su una dimostrazione delle considerazioni ideologiche che determi-
nano il progresso e le applicazioni di ciche spesso considerato il regno "neutrale" della
scienza e della ricerca scientifica. L'EDA, per esempio, ridicolizzata per la facilitcon cui
cambia direttive per seguire l'ideologia dominante: dal miglioramento delle comunicazioni
tra Dio e uomini nel mondo di Silvester all'"elevazione del livello culturale delle masse" in
quello di Edith Pritchett. E Cai Main mostra un'ancora pidiscutibile applicazione della "pu-
ra" teoria scientifica quando progetta bombe e missiliprofeta del secondo Bab e scopre il nome di Silvester sull'"Appello dei fedeli" (cap.7), una
scoperta che porta Jack a capire che lui e gli altri si trovano nell'universo soggettivo di Sil-
vester. Nel contesto del romanzo, l'importanza di una scena sta nell'espressione dell'in-
quietudine e ambivalenza dell'autore verso la soluzione metafisica. La possibilitdi una ri-
sposta "dietro" la realtfenomenica piuna tentazione che una risoluzione, quantunque
una tentazione che ricorre frequentemente nei romanzi di Dick. Piavanti, fino ai suoi ul-
timi lavori, questa tentazione quasi sempre respinta, visto che qualsiasi cosa stia dietro
la realtdel romanzo, questa di solito risulta essere ancora piopinabile dell'originale real-
t"illusoria" del personaggio9. La soluzione alternativa al problema della realtin Eye
invece, una soluzione pratica. Dopo che i personaggi vengono salvati e le realtsoggettive
sono terminate, il romanzo ritorna al punto di partenza: il licenziamento di Jack in quanto
sua moglie considerata un rischio per la sicurezza. All'inizio del romanzo, Jack cercava
lavoro in un'impresa rivale, ma alla fine la sua esperienza lo ha cambiato. Egli non sembra
picosinteressato a lavorare per una grande compagnia, particolarmente per una che si
occupi di costruzione di armi. Questo non significa che egli ha scoperto che cos'"real-
mente" la realt piuttosto egli capisce che c'una contraddizione tra i suoi fini e i suoi va-
lori e quelli della societin cui vive. In questo senso il romanzo puessere letto come una
critica all'ottimismo tecnologico dominante nel Sogno Americano (e in molta della fanta-
scienza degli anni '30 e '40)1011. Come l'autore stesso, Jack non
puandare oltre nella sua comprensione e nel rifiuto dello status quo. Ma questa non
acquiescenza o accettazione passiva. Quando il romanzo finisce, Jack e Bill Laws stanno
avviando una piccola impresa per la progettazione e la costruzione di componenti Hi-Fi.
Questa probabilmente una soluzione idealistica, un volo nostalgico dall'aspra realtdel
capitalismo verso un modello di produzione precedente e pre-capitalistico, ma anche una
soluzione pratica, tipica di quei tanti romanzi di Dick dove il problema della realtsi risolve
pragmaticamente (come la soluzione di Alessandro il Grande al "problema" del nordo gor-
diano), attraverso l'azione - pispecificatamente, nel rivolgersi dei personaggi al lavoro
manuale e/o artigianale. A un livello diverso, il significato di Eye puessere trovato in un
'osservazione di Jack a romanzo inoltrato, quando richiama l'attenzione della sicurezza che
lo porta al licenziamento: "Dicevate che non avreste potuto saperlo (se Marsha era real-
mente una comunista) fino a quando non foste riusciti ad entrare nelle teste della gente.
Bene, ora ci siamo..." (cap.15)12. Attraverso i quattro mondi soggettivi presentati nel ro-
9 Vedi quello che io considero il miglior racconto di Dick: "Faith of our fathers" (1967), ristampato in The best of Philip
K. Dick, a cura di John Brunner (NY: Ballantine, 1977).
10 Vedi il mio articolo "The modern anglo-american SF novel" in SFS, 6 (1979): 59-76.
11 A partire dalla guerra del Vietnam, c'stata una sempre maggiore discussione all'interno della comunitscientifica sul-
lo stato non neutrale della scienza. Oltre al giornale Science and the people (Boston), vedi Ideology in the natural
science, a cura di llilary Rose e Steven Rose (Cambridge, MA:1979) e Science and liberation, a cura di Rita Arditti,
Pat Brennan e Steve Cavrak (Montreal, 1980).
12 Eye un divertente antidoto al mito liberale della telepatia cosdiffuso nella Sf. In molti romanzi di SF la telepatia vie-
ne presentata come la soluzione dei problemi del mondo: se potessimo avere esperienza "diretta" di ciche gli altri pen-
sano e sentono, le cause delle lotte e dei conflitti umani sparirebbero. La telepatia eliminerebbe le incomprensioni, cos

manzo il problema della realtviene infatti ridefinito in termini di ideologia. Per mezzo di
quattro "schemi di riferimento" individuali (cap.8) il romanzo presenta la visione conven-
zionale degli USA come un'armoniosa miscela di differenti culture, fedi e filosofie che sono
governate dalla volontdella maggioranza. Le potenzialitdi conflitto rappresentate dai
gruppi ed interessi in competizione si risolve attraverso la pratica della democrazia consen-
suale (pluralismo americano) - uno sviluppo salutato negli anni 50 come "la fine dell'ideo-
logia". In contraddizione alla norma rappresentata da Jack, le quattro realtsoggettive del
romanzo sono mostrate all'estremo, "ideologie" non in termini di "contenuto" - la religione
di Silvester, il moralismo di Mrs. Pritchett, la politica di Mc Feyffe - ma a causa della loro
natura totalizzante, il loro rifiuto del consenso. Ma, nel mostrare l'opera del pluralismo, la
realtnormale di Jack e Marsha, il romanzo rivela di fatto che un tale consenso non esiste.
In quanto se i quattro mondi immaginari sono punti estremi in opposizione alla realtcon-
sensuale rappresentata da Jack, questa norma non prevale. Una volta terminata l'espe-
rienza allucinatoria delle realtillusorie, Jack e gli altri ritornano alla realt"reale" (con-
sensuale), dove il licenziamento di Jack per ragioni di sicurezza, viste le "tendenze pro-
gressiste" di sua moglie, mantenuto e riconfermato. Jack quindi la prima vittima della
sua stessa fede nel pluralismo americano. In questo revival della caccia alle streghe degli
anni 50 - Mc Feyffe una caricatura del senatore Joe McCarthy - un gruppo di estremisti
tenta di imporre la propria costruzione della realtagli altri, ed ha successo, sia nel ro-
manzo che, si potrebbe aggiungere, nel mondo "reale" degli USA negli anni 50 (lo dimo-
strano l'HUAC, la guerra di Corea, la salita al potere dNixon, ecc.). In pi il licenziamento
di Jack solo un aspetto di questo involontario attacco del romanzo al mito del pluralismo.
Noi accettiamo Jack come la norma entro certi limiti perchnon vediamo il suo "schema di
riferimento"; la sua "realtsoggettiva" si fonde con la "realtoggettiva" del romanzo. Ma
Jack non il solo caduto nel Bevatrone di cui non vediamo il "mondo immaginario". Ci so-
no altri tre personaggi che, a differenza di Jack, sono esclusi "per definizione" dall'elabora-
zione del consenso: David, il figlio di Mrs. Pritchett - un bambino; Marsha, la moglie di
Jack - che, come il possessivo indica, una persona che, nel contesto della societameri-
cana, non altro che un'appendice di suo marito (si potrebbe anche dire che il suo rifiuto
di essere semplicemente un'appendice mette il romanzo in moto e porta alla "punizione di
Jack"); e Billy Laws, un negro - un individuo che nel contesto degli anni 50 era dal punto
di vista pratico privo di qualsiasi diritto. In questo modo, Eye mostra che il pluralismo
anch'esso un'ideologia, che nasconde sia l'effettivo controllo del potere statale da parte di
un gruppo particolare che la soppressione istituzionale delle voci (e dei voti) dei vari grup-
pi all'interno di questa societ
come ci renderebbe consapevoli delle altrui prospettive. Questo un idealistico rovesciamento dei rapporti tra pensiero e
linguaggio, che va oltre l'interdipendenza dei due aspetti per privilegiare il pensiero, offuscando coslo sviluppo storico di
pensiero e linguaggio come pratiche materiali, le vie attraverso le quali ci appropriamo e diamo significato al mondo.
Questa un'ulteriore istanza della manipolazione ideologica, visto che un importante aspetto dell'egemonia delle classi
dirigenti quello del controllo del linguaggio.
2. TIME OUT OF JOINT; OVVERO "PENSATE CHE CI STIANO INGANNANDO?"
(cap.4)
Tratterbrevemente di un altro romanzo di Dick del primo periodo dove la spiegazione per
la costruzione della realtesplicitamente sia psicopatologica che politica. Time si apre in
una tipica cittamericana negli anni 50 con i Neilson (un riferimento ad una tipica famiglia
televisiva di quegli anni, Ozzie e Harriett Nelson): Vic e Marge, il loro figlio Sammy e il fra-
tello di Marge, Ragle Gumm. Ragle non ha un lavoro; vive partecipando (e vincendo) ad

un gioco che appare tutti i giorni su un quotidiano: "Dove sarstavolta l'omino verde?" -
un rompicapo che consiste nel trovare il quadratino vincente ogni giorno in una griglia di
mille quadratini. Ma la tranquilla ordinarietdella vita di Ragle minacciata nel momento
in cui le solidite la sostanza del suo mondo improvvisamente svaniscono:
"La sua voce suonbuffa. Sottile e lontana. L'uomo con il grembiulone bianco lo
fissda dietro al banco senza muoversi. Non succedeva niente. Nessun rumore, da
nessuna parte. Bambini, automobili, il vento: tutto taceva. La moneta di Ragle cad-
de, attraverso il legno, sprofondando. Scomparve. Sto morendo, pensRagle. O
qualcosa di simile. Si sentcogliere dal terrore. Cercdi parlare, ma le sue labbra
rimasero immobili. Il silenzio imperava. Non di nuovo, pens Non ancora! Mi sta
succedendo ancora. Il bancone pieno di bibite si disintegr Molecole. Riusciva a
vedere le molecole, neutre, incolori, che lo avevano costituito. Vedeva attraverso
esse lo spazio al di l la collina, gli alberi, il cielo. Il chiosco era svanito, e cos
l'uomo che vendeva bibite, il registratore di cassa, la fila di aranciate, i tappi della
Coca Cola e delle gazzose, la catasta di hot-dog, i vasetti di mostarda, i coni infilati
uno nell'altro, i pesanti coperchi di metallo che coprivano i secchi dei diversi gelati.
Al loro posto c'era un foglietto di carta. Ragle tese una mano e lo prese. C'erano
stampati a grossi caratteri tre parole: CHIOSCO DELLE BIBITE Si volte si allonta-
n barcollando. Supergruppi di bambini che giocavano..." (cap.3)
Ragle giunge alla conclusione che la sua realtin qualche modo un'illusione, e decide di
provare a lasciare la citt cosa che si rivela essere pidifficile di quanto avesse immagina-
to. Quando alla fine ci riesce, scopre che dietro la realtdi una tranquilla cittadina del 50
c'un mondo in guerra nel 1998. Il contesto del quotidiano alla base dell'illusione, in
quanto Ragle ha l'abilitpsichica di predire dove i missili lanciati ogni giorno dalla Luna
colpiranno. Ma sotto la pressione del lavoro e dei suoi sempre maggiori dubbi circa la legit-
timitdella posizione del governo terrestre, egli subisce una "psicosi regressiva":
"Si ritirato in una specie di visione di fantastica tranquillit.. retrocedendo ad un
periodo prebellico, alla sua infanzia, ai cinquanta, quando era ancora in fasce... E
cosabbiamo elaborato un sistema per farlo continuare a vivere nel suo mondo pri-
vo di problemi, relativamente privo, intendiamoci, e a continuare a fare il suo lavo-
ro, ciole previsioni per l'intercettazione dei missili" (cap.14)
Ma questa spiegazione ufficiale non sufficientemente accurata. I coloni lunari ("Lunatici")
vorrebbero negoziare la loro indipendenza dalla Terra, ma di fronte all'ostinato rifiuto del
governo terrestre ad ogni trattativa, cominciano i loro attacchi missilistici. Il governo terre-
stre qui - a differenza di quello di The moon is a harsh mistress di Heinlein che accon-
sente a negoziare dopo un certo numero di attacchi dalla Luna - riesce a resistere appunto
grazie alle predizioni molto accurate di Ragle. La "conversione" di Ragle non tanto il ri-
sultato delle pressioni del lavoro quanto della crescente consapevolezza che la causa dei
lunatici giusta. Nella mia lettura di Eye ho cercato di mostrare come la costruzione di
una realtnormativa non sia semplicemente un consenso non conflittuale di soggettivit
individuali. In quel romanzo ciascuno dei quattro mondi soggettivi implicava dominio -
l'imposizione esclusiva di quella costruzione sulle altre - il risultato era che gli ideali della
democrazia e del pluralismo consensuale americano cedevano agli interessi combinati del-
l'industria delle armi e dello stato. In Time la democrazia non neanche lontanamente
messa in discussione: i militari sono al potere. Time quindi illustra un altro aspetto dell'i-

deologia come costruzione della realt gli sforzi dell'ideologia volti a cancellare le proprie
tracce, ovvero a "neutralizzare" le proprie origini storiche e di classe13. Non ha importanza
in Eye se i personaggi scoprano che la propria realtuna costruzione - non ce niente
che essi possano fare. In Time, invece, vitale per il piano governativo che Ragle creda
nel mondo del 1959 e lo accetti incondizionatamente. Quando egli comincia a mettere in
discussione quella realt comincia anche ad agire in opposizione al governo terrestre; e la
piena comprensione della natura costruita della propria realtcoincide con la decisione di
unirsi ai coloni ribelli della Luna. Alla fine di Eye Jack puvoltare le spalle ed ignorare l'ac-
caduto. Ma in Time Ragle deve scegliere. Nel mostrare un governo che costruisce una re-
altillusoria allo scopo di mantenere il controllo sui propri cittadini (sia nel senso che ci
sono circa 1600 persone che vivono nell'illusione insieme a Ragle sia nel senso che vi po-
trebbe essere una rivolta contro il governo militare della Terra se Ragle smettesse di gui-
dare le intercettazioni dei missili), il romanzo letteralizza l'ideologia come costruzione di
una realtillusoria il cui fine quello di assicurare il mantenimento degli esistenti rapporti
di produzione.
3. IDEOLOGIA E SOCIETA' DELLO SPETTACOLO: THE THREE STIGMATA OF
PALMER ELDRITCH
3SPE affronta il problema della realtattraverso uno dei piconosciuti motivi di Dick -
una droga allucinogena. Nella terra futura di 3SPE Barney Mayerson lavora come consu-
lente pre-cognitivo per Leo Bulero alla Perky Pat Layouts. Egli "prevede" le mode future
telepaticamente in modo da decidere il futuro successo dei vari articoli che devono essere
miniaturizzati per il "mondo" di Perky Pat. Queste sofisticate case di bambola riproducono
in miniatura la vita urbana in California coscome si presentava prima dell'ascesa della
temperatura che ha reso la vita sulla Terra difficoltosa e poco piacevole. E i plastici servo-
no come principale mezzo di evasione per i coloni marziani. Quando vengono usati colletti-
vamente e in congiunzione con la droga allucinogena illegale Can-D (che la principale
fonte di guadagno di Leo Bulero), provocano la traslazione dei coloni nella realtdella
bambola Perky Pat e del suo plastico, con i suoi oggetti e "gadgets" e con il suo amico
Walt14. La narrazione ha inizio con i problemi di Barney. Egli ha sacrificato sua moglie alla
carriera e ora rimpiange amaramente la sua decisione. La sua scontentezza ed ansietso-
no intensificate dai suoi tentativi di assumere un comportamento deviante - tramite il suo
psichiatra portatile - il Dottor Sorriso - un'estensione portatile del computer del suo palaz-
zo - allo scopo di non superare l'esame mentale ormai prossimo dell'ONU (su questa Terra
futura, l'ONU fa uso di un sorteggio per arruolare coscritti forzati per le colonie del sistema
solare). Inoltre la crisi personale di Barney si mischia con la tensione alla P.P.Layouts: Leo
ha assunto una nuova assistente pre-cog che mira alla posizione di Barney; e sul mercato
apparsa una nuova droga che minaccia il monopolio del Can-D. In questo romanzo vi
sono numerosi differenti mondi di fantasia e tipi di costruzioni illusorie di realt C' prima
di tutto, l'esperienza del Can-D, che interpretata in diversi modi da chi la vive. Per alcuni
si tratta di una semplice allucinazione, una fantasia escapista centrata sul passato perduto
13 Per il concetto di "naturalizzazione" vedi Roland Barthes, Mythologies.
14 I "plastici" di Perky Pat sono ispirati alle "Barbie Doll": vedi il racconto di Dick "The days of Perky Pat"
(1953) in The best of Philip K. Dick". La stessa esperienza collettiva una singolare illustrazione del con-
cetto freudiano di "condensazione", in cui i differenti istinti e impulsi dei cinque o sei coloni nella esperienza
del Can-D si intersecano e si concretizzano nei due personaggi Perky Pat e Walt - personaggi che rappresen-
tano, ovviamente, le due "identit sessuali riconosciute dal patriarcato capitalista, che costituiscono la cop-
pia eterosessuale.

della California; per altri questa stessa esperienza ha un significato spirituale come pregu-
stazione di una prossima vita incorrotta. Ma c'anche una nuova droga che Palmer El-
dritch ha portato con sdal sistema di Proxima che si pone in competizione con il Can-D.
Per gli utilizzatori del Chew-Z, comunque, l'esperienza si fa piproblematica, sia in termini
di tensione tra illusione e realtsia in termini di significato spirituale. In quanto sebbene
l'esperienza del Chew-Z sembri originarsi dai desideri e dalla fantasia dell'individuo piutto-
sto che in dipendenza di un plastico o di un'esperienza di gruppo, gli utenti di questa dro-
ga gradualmente scoprono che l'esperienza si sviluppa "dentro" la mente di Palmer El-
dritch (qualcosa di simile ai mondi immaginari di Eye), "un mondo illusorio dove Eldritch
occupa la posizione chiave di Dio" (cap.1O). In pi una volta che i personaggi hanno co-
minciato a prendere il Chew-Z, nloro nil lettore sono picapaci di stabilire con certezza
dove finisce l'illusione e comincia la "realt del romanzo. Infatti, quando Barney compara
il ruolo di Eldritch nell'esperienza a quello di un Dio, egli non parla in senso figurato. No-
nostante le apparenze, Eldritch non piumano: il suo corpo stato in qualche modo oc-
cupato da una creatura aliena che, almeno per Barney, un Dio, per quanto inusuale.
Questo ci riporta ai richiami alla metafisica, in quanto la possibilitdi una ricerca metafisi-
ca di un senso (e di Dio) emerge in precedenza nel romanzo:
"- Pensavo - ... - quando le astronavi partirono per la prima volta dal nostro sistema
solare, dirette verso un'altra stella... ricorda ?... noi avremmo saputo che... - Esit-
E' cosstupido, ma allora ero solo una bambina... avrebbero trovato Dio -. Leo pen-
s anch'io l'ho pensato... E, pens anche adesso lo credo. Pensando al viaggio di
dieci anni di Palmer Eldritch" (cap.2).
Inoltre, mentre Barney sente in Eldritch "la presenza della divinit (cap.13), alcuni degli
altri personaggi, come la "neo-cristiana" Anne, lo vedono come maligno15. Questa ambiva-
lenza metafisica non purisolversi nel romanzo; come si diceva per Eye, la tentazione
metafisica porta alla luce i problemi piuttosto che risolverli. La natura di Palmer Eldritch
rimane ambigua ed il romanzo stesso finisce in un modo completamente ambiguo, preclu-
dendo cosogni interpretazione finale e definitiva16. Alla fine, Leo ritorna con un socio da
Marte. Ma nlui nil lettore sono capaci di stabilire se l'allucinazione da Chew-Z cessata
o no:
"Ecco, scommetto che neppure questo reale, si disse Leo... io sono ancora sotto
l'influenza di quella prima dose; non ne sono mai uscito... cos cos..
- Ehi, Felix - disse, dando una gomitata al suo vicino - Lei una finzione, capito?
Questo un mio mondo privato. Non posso dimostrarlo, naturalmente, ma... - -
Spiacente - disse Felix, laconico - si sbaglia -. - Avanti, si svegli! Prima o poi ripren-
deri sensi, o farquello che succede quando l'effetto della schifosa droga si esau-
risce, esce dalla circolazione del sangue. Continuera bere liquidi, molti liquidi, sa,
per scacciare la droga dalle mie vene - Fece un segno - Hostess! - la chiam con
urgenza. - Ci porti da bere, subito. Bourbon e acqua, per me -. (cap.13)
In modo simile Barney - come Jack alla fine di Eye - prende una decisione pratica quasi
alla fine del romanzo, che segna anche la fine del suo periodo di colpa religiosa: "Ho deci-
so di cessare la mia espiazione. Alla fine,.. vivrqui. Come un colono. Farfiorire il mio
giardino, fartutto quello che un colono deve fare. Costruirdei sistemi di irrigazione, e
15 Sulla questione del "male" in questo romanzo, vedi "Beyond the enigma: Dick's questors" di Michael Tol-
ley, in The stellar gauge, a cura di Tolley e Kirpal Singh (Cariton, Australia:1981). Si noti anche il titolo del-
la traduzione francese di The Three Stigmata: Le dieu venu de Centaure.
16 Vedi la mia lettura di Ubik in SFS, 2 (1975): 47-54.

cosvia." (cap.12) Per il lettore non importante decidere se Palmer Eldr鮅ch un Dio o
l'incarnazione del male, o dove la "realt del romanzo comincia o finisce. Piuttosto ci si
deve rendere conto che il punto di partenza del romanzo sta nel "bisogno di illusione" dei
personaggi. Qualunque spiegazione o interpretazione possano dare questi ultimi (o i critici)
alle esperienze del Can-D e del Chew- Z, tutti si rendono conto che le esperienze sono illu-
sioni. Sia che i personaggi usino il Can-D o il Chew-Z, sia che essi vadano alla ricerca di un
Dio o semplicemente di un'evasione, il punto di partenza la loro insoddisfazione vero la
loro realt Non la disintegrazione del reale che spinge i personaggi ad agire (com'per
Ragle in Time) ma proprio questa fondamentale insoddisfazione. L'illusione mostrata qui
come necessaria, e la scena di scoperta nel romanzo di conseguenza, piuttosto diversa
da quelle dei primi lavori:
"Nel bagno si lavil viso, poi spalmla crema da barba, e comincia radersi. E,
mentre si radeva, guardando nello specchio i suoi lineamenti famigliari, vide un
messaggio scritto, lo vide sulla sua mano.
QUESTA E' UN'ILLUSIONE. TU SEI SAM REGAN. UN COLONO DI MARTE. NON
SPRECARE IL TUO PERIODO DI TRASLAZIONE, RAGAZZO. CHIAMA SUBITO PAT!
E il messaggio era firmato Sam Regan. Un'illusione, pens smettendo di radersi per
un istante. In quale senso? Cercdi ricordare; Sam Regan e Marte, uno squallido
tugurio di coloni... s riusciva a formare l'immagine, sia pure nebulosamente, ma gli
pareva lontana e alterata e per nulla convincente. Si strinse nelle spalle e ricominci
a radersi, perplesso, ora, e un poco depresso. Bene, il messaggio poteva essere e-
satto; e forse lui ricordava quell'altro mondo, quella parvenza squallida di vita in un
ambiente innaturale raggiunto senza volerlo. E allora? Perchdoveva rovinare tut-
to? Allungla mano, staccil messaggio dallo specchio, dove in realtsi trovava, lo
appallottole lo gettnel condotto dei rifiuti del bagno. Non appena finito di rader-
si, visifona Pat." (cap.3)
La breccia nella realtdei personaggi porta alla scoperta che la loro realtun'illusione,
ma a differenza dei primi scopritori, Sam vuole prolungare e "usare" l'illusione. Inoltre, il
tempo dei coloni "in traslazione" solo una parte dell'esperienza del Can-D: essi sembrano
spendere il resto del loro tempo pensando al loro plastico: apportando miglioramenti ed
aggiunte, provando l'autenticitdei dettagli e, quando possono, comprando gli ultimi "ga-
dgets" miniaturizzati (ad es: "- Abbiamo una domanda - disse ai tre uomini - io dico che gli
psicanalisti , sulla Terra, avevano una tariffa di cinquanta dollari l'ora, mentre Fran dice
che erano solo quarantacinque minuti -. Si affretta spiegare - vogliamo aggiungere uno
psicanalista alla nostra composizione, e vogliamo farlo bene..." (cap.3)). Come si puve-
dere nell'immagine chiave dei coloni accalcati intorno al loro plastico, l'esperienza del Can-
D non tanto una denuncia dell'abuso di droga (ma vedi la mia seguente discussione di A
scanner darkly), quando una critica del ruolo della funzione della televisione nelle nostre
vite. Alienati dalla loro stessa vita, i coloni vivono la "rappresentazione" di un'altra vita,
mediata attraverso gli oggetti-segni del plastico. Questa terra futura il nostro stesso pre-
sente, dove le potenzialitemancipatorie e utopiche dei media e della tecnologia (un'uto-
pia brevemente evocata in The man in the high castle (1962) dove uno scrittore di SF
descrive una terra alternativa dove i satelliti in orbita trasmettono informazioni tecniche e
pratiche al mondo) sono state deviate ai prodotti trivializzati e alle pratiche ideologiche di
manipolazione e rappresentazione che caratterizzano la societdei consumi. Le potenziali-

tliberatorie dei media e delle nuove tecnologie sono state completamente disilluse in
Three stigmata: le nuove tecnologie vengono sviluppate e sfruttate solamente per usi
commerciali. I satelliti in orbita intorno a Marte trasmettono messaggi ai coloni sparsi sulla
superficie del pianeta; ma essi appartengono alla P.P.Layouts, e la loro funzione primaria
di trasmettere informazioni e pubblicitsui plastici (come le nostre radio e televisioni pri-
vate). Inoltre i disc-jockey sui satelliti hanno un'altra, piimportante funzione - fornire il
Can-D ai coloni17. Questa commercializzazione comprende anche i poteri psichici che sono
emersi nel vicino futuro - gli stessi poteri che erano oggetto di costante idealistiche spe-
ranze in molti romanzi di SF degli anni 50: qui questi talenti sono al servizio degli interessi
della P.P.Layouts18. Il lavoro di Barney, come quello di Ragle in Time (o l'uso dei poteri psi
per lo spionaggio industriale in Ubik) serve non a liberare ma ad assoggettare; a mante-
nere ed assicurare un ingiusto sistema di sfruttamento - una chiara analogia, per di pi
con la banalizzazione e degradazione degli "artisti" che oggi lavorano nell'industria della
pubblicit
4. IDEOLOGIA E COSTRUZIONE DEL SOGGETTO: A SCANNER DARKLY
Scanner ci presenta Bob Arctor e i suoi amici nella California del Sud del prossimo futuro.
Bob un "freak" e uno spacciatore; ma anche un agente della narcotici in incognito, non
perchcrede nel sistema, ma per reazione alla devastazione e distruzione provocata dalle
droghe nei suoi amici. Questo il messaggio apparente del romanzo, come Dick spiega
nella "Nota dell'autore" finale, dove elenca i nomi dei suoi amici che, a causa del loro abu-
so di droga, "sono stati puniti troppo severamente per ciche hanno compiuto" (p.266).
Per la stessa sicurezza di Bob, la sua "vera" identitsconosciuta ai suoi colleghi del di-
partimento dello sceriffo di Orange County, dove conosciuto come "Fred". La sua identit
ancora piefficacemente celata tramite un "alterabito" che trasforma la sua voce e il suo
aspetto (mentre con i colleghi) in una "vaga macchia". La tensione del romanzo nasce
dalle contraddizioni della doppia vita di Bob, una tensione che diventa insopportabile con
la nuova missione di Fred: concentrare l'attenzione su un negoziante sospetto: Bob Arctor!
La casa di Bob viene riempita di registratori olografici nascosti in ciascuna stanza, e sar
compito di Fred osservare e registrare su nastro.
"Poco piin su in quella strada io sono Bob Arctor, il tossicomane incallito e sospet-
to che tenuto sotto controllo a sua insaputa; poi ogni due giorni, trovo un prete-
sto per scendere giper la strada ed entrare in quell'appartamento dove io sono
Fred e mi rivedo chilometri e chilometri di nastro per controllare ciche ho fatto..."
(cap.7)
Per complicare le cose, Bob assuefatto alla sostanza M, una droga che, tra gli altri effetti
debilitativi e degenerativi, produce una "disfunzione bilaterale" nei due emisferi del cervel-
lo. Questo produce una schizofrenica separazione tra "Fred" e "Bob": cosicchquando egli
osserva i nastri dimentica di osservare sstesso. A differenza degli altri romanzi, non la
realtche si frammenta e si dissolve, ma la stessa identitdei personaggi;
17 L'importanza dei media un tema costante nell'opera di Dick. vedi, per esempio, The simulacra (1964),
Dr. Bloodmoney (1965), "The crack in space" (1964), "The zap gun" (1967), Do androids dream of e-
lectric sheep? (1968), Flow my tears, the policeman said (1974) e The divine invasion (1981).
18 I maggiori romanzi degli anni 50 che descrivono una "evoluzione" o trasformazione dei poteri umani (che
di solito coinvolgono la telepatia) includono classici come Childood's end di Arthur C. Clarke (1953), More
than human di Theodore Sturgeon (1953) e The chrysalids di John Wyndham (1955).

-Io sono chi? - esclam guardando il volto dell'alterabito che gli stava di fronte,
Hank. - Io sono Bob Arctor? - Non ci poteva credere. Non aveva senso per lui. Non
si accordava con niente che avesse pensato o fatto" (cap.13).
La schizofrenia di Bob spiegata nel romanzo dalla tensione della sua doppia vita e del-
l'assuefazione alla sostanza M. Ma l'origine della sua assuefazione e la causa di queste
tensioni stanno in una precedente contraddizione che anticipa la sua decisione di diventare
un "narc". Inoltre le sue simpatie e la sua fiducia non si rivolgono alla societ"per bene"
ma ai freaks e agli spacciatori che spia. Egli pensa a sstesso come ad uno di loro; era un
freak prima di diventare un narc. Non una persona normale travestita da freak (alla Ser-
pico), e neanche un poliziotto che ha dei dubbi su quello che sta facendo: un freak che
anche, talvolta, un poliziotto. La sua decisione di diventare un narc non spiegata nel ro-
manzo; ma possiamo vedere la sua decisione, precedente nella sua vita, di scomparire, in
un momento che, in maniera diversa, un momento di scoperta:
"In tempi ormai passati Bob Arctor aveva condotto i propri affari in modo diverso:
c'era stata una moglie, simile ad altre mogli, due bambine, una dimora stabile che
veniva scopata e pulita e svuotata ogni giorno... Poi un giorno, mentre sollevava un
fornelletto per i pop corn da sotto il lavandino, Arctor aveva urtato la testa contro lo
spigolo di un armadietto della cucina che stava direttamente sopra di lui. Il dolore,
la lacerazione nello scalpo, cosintensa e immeritata, gli aveva per cosdire spazza-
to le ragnatele dalla mente. Gli era balenato nel cervello che non odiava l'armadiet-
to, ma sua moglie, le due figlie, la casa stessa, il giardinetto con il tosaerba a moto-
re, il garage, l'impianto di riscaldamento radiante, il giardino davanti alla casa, lo
steccato, tutto quel maledetto posto del cacchio e la gente che vi abitava. Voleva
divorziare; voleva dare un taglio. E cos subito, aveva fatto. E, per gradi, era entra-
to in una vita nuova e buia, priva di tutto quello" (cap.4)
La sua doppia identit- freak/normale - come la sua decisione di "spaccarsi" non hanno
una validit"psicoogica". Infatti, l'opposizione centrale nel romanzo tra freaks e normali
vista piuttosto come la fondamentale contraddizione presente nella societUSA contempo-
ranea. Tramite la creazione di un personaggio che allo stesso tempo entrambi, Dick ten-
ta di riconciliare, a livello narrativo, il pilargo conflitto sociale - un tentativo che prefigura
la "ricostituzione" dell'identitdivisa del narratore da parte di Sofia in Valis (vedi piavan-
ti). Ma, come la crisi di Bob indica, una tale riconciliazione impossibile. Data questa op-
posizione sociale ed i tentativi dell'autore di risolverla, perchscegliere questa via - attra-
verso la figura di un poliziotto in incognito? L'eroe poteva essere, ad esempio, un sacerdo-
te o un assistente sociale, che potesse comprendere un tale tentativo di riconciliazione. Ma
un narc? Qualcuno il cui lavoro non consiste nell'agire con,ma contro, i freaks? Io non cre-
do che questa scelta abbia qualcosa a che fare con la logica narrativa o con la "Psicologia"
del personaggio. Essa discende piuttosto dalla natura della contraddizione che il romanzo
cerca di risolvere e che porta al concepimento di questo conflitto sociale in termini di stili
di vita (freaks/normali), come se le contraddizioni del capitalismo americano (che sembra-
vano negli ultimi anni 60 entrate a far parte della coscienza pubblica) potessero essere ri-
dotte a una semplice decisione circa lo stile e il modo di vivere (decisione di Bob di scom-
parire) come se le condizioni della gente fossero essenzialmente il risultato di una scelta
piuttosto che di circostanze materiali che, per molte persone, precludono la possibilitdi
ricominciare da capo. L'opposizione freaks/normali, benchDick la utilizzi per sintetizzare i

conflitti nella societamericana, una falsa opposizione; ma la tentata riconciliazione di
questo antagonismo attraverso il personaggio di un poliziotto in incognito suggerisce u-
gualmente le reali forze e contraddizioni al lavoro. Il mettere un poliziotto come rappre-
sentante della categoria dei "normali" suggerisce un'altra opposizione implicita in questo,
quella tra criminali e poliziotti. Questo ci utile per rammentarci che nella formulazione
classica dell'ideologia di Althusser, gli "apparati ideologici dello stato - il sistema legale, la
polizia e l'esercito - servono a salvaguardare la riproduzione degli esistenti modi produttivi,
al di sopra e oltre gli "apparati repressivi" dello stato (vedi il governo militare coercitivo
"dietro" il mondo illusorio del 1959 in Time out of joint). Ma l'ideologia anche una
componente importante nel processo di riproduzione e questo si puvedere nell'esclusio-
ne ideologica di altre alternative o "identit opposizionali cosicchla resistenza alla socie-
tesistente pensata da molti solo in termini di opposizione freaks/normali19. Questa limi-
tazione delle possibilitdisponibili o delle identitall'interno di una data formazione socia-
le, con l'esclusione di intere categorie di alternative opposizionali, spiega la disillusione e la
sparizione di coloro che investono le loro energie e le loro speranze nel cambiamento in
opposizione controculturale al mondo normale. Questa falsa scelta ci porta indietro alla
formulazione dell'ideologia in termini di una serie di regole che articolano le posizioni di-
sponibili e necessarie alla riproduzione del capitalismo. Quindi possiamo vedere come, al-
l'interno dell'universo narrativo di Dick, non semplicemente la nostra conoscenza della
realtche costruita, ma le identitin questa realt Alla fine di Scanner, la distruzione
di Bob appare completa. Egli viene portato in un centro di riabilitazione dalla droga, dove
viene descritto come un "guscio vuoto", senza memoria, e senza la minima capacitfisica
e mentale e dove assume una nuova identite un nuovo nome, "Bruce". E' questo il pi
desolante romanzo di Dick; non c'soluzione alla fine, nessun appello al metafisico o al
pratico. L'humour e la stravaganza delle sue grandi opere si perde. Sembra intrappolato
dal dilemma dato da una parte dal suo rifiuto istintivo della societUSA, e dall'altra dal fal-
limento della controcultura che sembrava, qualche anno prima, apparire come l'albeggiare
di una nuova era. Come il titolo suggerisce, la stessa condizione di degenerazione di Bob
probabilmente un'immagine della scrittura dello stesso Dick (Arctor = Auctor, una mesco-
lanza di narrativo e reale che si fa sempre pievidente negli ultimi romanzi) come u-
n'immagine della visione disperata di Dick della "condizione umana":
"Attraverso uno specchio - disse Fred. Uno specchio oscuro, pens un analizzatore oscu-
rato (un riferimento alla prima lettera di S.Paolo ai Corinzi, 13.12: "... e ora noi vediamo
come attraverso un vetro oscuro)" (cap.13)
"Capisco, pens che cosa vuol dire quel passo della Bibbia, attraverso uno specchio con-
fusamente. Ma il mio sistema percettivo e fottuto come non mai. Come si dice. Capisco ma
non sono capace di aiutare me stesso" (cap.13)
C' comunque, in mezzo a queste tenebre, un momento utopico nel romanzo, una fugace
apparizione di un altro mondo espressa nei soliti termini che Dick ha a disposizione. Si
tratta del riferimento ad una "epifania" (che diventeril tema centrale di Valis), una visio-
ne di Dio che si manifesta nei termini di una via aperta verso "qualcosa di meglio in un fu-
turo remoto", ma che data a un personaggio che non apparirpinel romanzo:
19 Vi sono, aggiungerei brevemente, alcuni gruppi della societamericana - lavoratori, membri di minoranze,
donne, omosessuali - che sono riusciti, nonostante o a causa della loro oppressione, a costituirsi in termine
di "identitalternative" precisamente in quanto le loro identitsarebbero altrimenti rifiutate o negate all'in-
terno della societcontemporanea.

"- Scintille. Scrosci di scintille colorate, come quando qualcosa si rompe nel televiso-
re. Scintille su per i muri, scintille nell'aria. E il mondo intero era un essere vivo, do-
vunque guardasse. E non c'erano incidenti; tutto si adattava a tutto e accadeva con
uno scopo, per un qualche fine... qualche meta futura. E poi si vedeva una porta.
Per circa una settimana la vedeva dovunque guardasse... a casa sua, fuori, quando
andava al supermercato o quando guidava la macchina. Ed era sempre delle stesse
dimensioni, molto stretta. Diceva che era molto... piacevole. E' la parola che lui us
Non cercava mai di oltrepassarla; la guardava soltanto, perchera cospiacevole...
Disse che c'era un altro mondo, dall'altra parte. Lui riusciva a vederlo -". (cap.13)
Se questa visione contiene la promessa di un mondo migliore a venire, contiene anche una
critica del fallimento dell'azione. A causa del proprio impedimento all'azione, Tony cade
nella collera e nella disperazione: "- E' per questo che sbattvia tutte le cianfrusaglie di
casa sua; non pensmai di superarla. Guardava ammirato il vano e poi non potpive-
derlo ed ormai era troppo tardi. Si aprper lui alcuni giorni e poi venne chiusa e sparper
sempre" (cap.13).
5. DISLOCANDO IL "PROBLEMA DELLA REALTA'": VALIS
Il momento dell'illuminazione diventa l'elemento centrale dei due successivi romanzi di
Dick. In Valis (il titolo un acronimo di Vast Active Living Intelligence System) qualcuno -
Dio forse, o anche un'intelligenza artificale o un satellite alieno in orbita intorno alla Terra -
ha fatto irruzione nel nostro universo e "ha colpito con raggi di luce colorata ricchi di in-
formazione il cervello di Pat" (cap.5). Questa "epifania" ha avuto luogo nel 1974 ed ha
portato il personaggio centrale, Horselover Fat, a comporre negli anni seguenti il suo
Tractates Cryptica Scriptura (citato da un capo all'altro del romanzo e riprodotto inte-
ramente in un'appendice di 12 pagine): una spiegazione degli eventi del mondo che com-
prende anche una cosmogonia. Molti degli eventi del romanzo hanno luogo nel periodo
1976/78, cominciando dal tentativo di suicidio di Fat e dal suo incontro con uno psichiatra
che sembra prendere sul serio le sue riflessioni mistiche sulle origini e il significato della vi-
ta. Fat crede che il suo momento di illuminazione sia stato un incontro con un "potere be-
nigno che ha invaso questo mondo" (cap.5) (questa invasione saril soggetto del succes-
sivo romanzo di Dick, The divine invasion). L'invasione "lo terrorizza ma lo spinge anche
alla gioia, perchegli ne comprende il significato. E' giunto un aiuto" (cap.5). I suoi amici
non prendono sul serio le sue spiegazioni sulla "teofania" fino a quando non vedono il film
Valis del gruppo rock Mother Goose: "Il contenuto del film dei Mother Goose coincide con
l'incontro tra Fat e Dio" (cap.9). Fat e i suoi amici contattano i Mother Goose e scoprono
che la sorella di uno dei membri del gruppo l'incarnazione del "Logos" - il "Quinto Sag-
gio" che Fat stava cercando. Valis ancora la narrazione del tentativo di un personaggio
di dare un senso ad una realtin processo di disintegrazione: "Qualcosa di inspiegabile
accaduto a Fat, un'esperienza che porta al discioglimento dello stesso mondo fisico, e delle
categorie ontologiche che lo definiscono: spazio e tempo" (cap.10). Quello che cambia da
romanzo a romanzo non questo schema di base, ma la spiegazione che i personaggi e/o
l'autore portano per giustificare la natura illusoria della realt- una spiegazione che, nei
tre ultimi romanzi di Dick, fondata sullo gnosticismo mistico di Valentino, Alessandrino
del secondo secolo (cap.6):

"Nello gnosticismo, l'uomo dipende da Dio contro il mondo e il creatore del mondo (en-
trambi i quali sono pazzi, che lo sappiano o no). La domanda di Fat, "L'universo irrazio-
nale, e lo in quanto governato da una mente irrazionale?" riceve questa risposta, attra-
verso il Dr. Stone: "S l'universo irrazionale: la mente che lo governa irrazionale; ma al
di ldi essi sta un altro Dio, il vero Dio, ed egli non irrazionale; inoltre questo vero Dio
ha superato le potenze di questo mondo, venendo per salvarci, e noi lo conosciamo come
il Logos" (cap.5)
Sebbene lo stesso Dick potesse essersi convinto di una tale spiegazione durante gli anni
70, c'poco o niente della risposta o spiegazione definitiva in Valis. Gli eventi che punta-
no ad una risoluzione positiva - particolarmente l'incontro con Sophia - sono prontamente
rovesciati, e il romanzo si conclude con un limitato sconvolgimento di aspettative e dispe-
razioni. Alla fine del libro il narratore solo davanti alla propria televisione mentre - dicono
le ultime notizie - Fat sulla strada tra il Giappone e la Micronesia, dove una voce gli ha
suggerito di andare a cercare il Quinto Saggio. Ho supposto che le "spiegazioni" narrative
fossero solo una scusa per la messa in scena di un'esperienza di dubbio circa la realt Ma
con Valis, come suggerito dall'inclusione del "Tractates" in un'appendice, c'un tentativo
di rafforzare la possibile validitdella spiegazione metafisica; e questa modificazione della
finzionalitdella spiegazione sposta il "problema della realt - coscome abbiamo visto in
Scanner, - dalla realtnarrativa del romanzo alla posizione o identitdel soggetto che
osserva. Questo si manifesta in Valis nei rapporti molto ambigui tra autore, narratore e
lettore. Alla terza pagina del romanzo il narratore informa il lettore che "egli" non uno
solo ma due personaggi: Horselover Fat (a cui si riferisce sempre in terza persona) e il
narratore vero e proprio, l'"io" del romanzo, un amico di Fat che non altro che l'"autore"
(Philip Dick); "io sono Horselover Fat e ho scritto questo in terza persona per ottenere la
tanto necessaria obiettivit. Nei capitoli seguenti, Fat diventa il centro della narrazione,
mentre la dichiarata unitdi autore, narratore in prima persona e personaggio in terza non
viene introdotta ancora per un pnel romanzo. Sebbene vi siano numerose allusioni al fat-
to che autore e narratore sono la stessa "persona", il narratore tratta di fatto Fat come un
personaggio separato, e il lettore presto dimentica l'avvertenza d'apertura. E' una vera
sorpresa, quindi, quando, pitardi nel romanzo, il narratore telefona al leader dei Mother
Goose e, nel corso della conversazione, menziona il suo amico Horselover Fat:
"- Ma sei tu. "Philip" significa "Horselover" in greco, "amante dei cavalli", "Fat" la
traduzione tedesca di "Dick". Coshai tradotto il tuo nome -. Io non dissi nulla. -
Vuoi che ti chiami Horselover Fat? Per te picomodo cos -
- Qualsiasi cosa va bene - dissi rigidamente. - Un'espressione da anni sessanta - ri-
se Lampton - Okay, Phil. penso che abbiamo abbastanza informazioni su di te -"
(cap.10).
Poco dopo, quando Fat e i suoi tre amici vanno ad incontrarsi con i membri dei Mother
Goose, parlano con Sophia, la bambina di due anni:
"- Il tuo tentativo di suicidio stata un violento atto di crudeltcontro te stesso -
disse lei (Sophia) con voce chiara. Ed era ancora, come aveva detto Linda, non pi
grande di due anni: veramente una bambina, e cinonostante con gli occhi di una
persona infinitamente vecchia. - Era Horselover Fat - dissi. - Phil, Kevin e David - ri-
spose Sophia - Voi tre. Non c'nessun altro -. Voltandomi a parlare con Fat, non
vidi nessuno... Horselover Fat se ne era andato per sempre, come se non fosse mai

esistito. - Non capisco - dissi - l'hai distrutto -.
- S- rispose la bambina. - Perch - chiesi. - Per renderti integro -.
- Quindi egli in me? Vivo in me?... Horselover Fat era una parte di me proiettata
all'esterno perchnon volevo affrontare la morte di Gloria? -
- E' cos- disse Sophia." (cap.12)
E non tutto. Dopo che Sophia rimane uccisa in un incidente alcuni giorni dopo, Horselo-
ver Fat riappare e racconta a Phil di voler abbandonare la sua ricerca del Saggio: "- Di-
menticalo - dissi - tu sei psicotico, Fat. Tu sei pazzo quanto Eric e Linda Lampton (dei Mo-
ther Goose)... Tu sei pazzo da quando Gloria se ne andata correndo dal Synanon
Building..." (cap.14). Come ho suggerito nella mia lettura di Scanner, l'identitin qual-
che modo una funzione dell'ideologia: e l'identitdivisa di Bob/Fred un'immagine dell'a-
lienazione e della contraddizione sociale. La schizofrenia di Bob il risultato di vedere un
conflitto di classe attraverso la riscrittura di questa opposizione in termini di "freaks" e
"normali": ma la tentata risoluzione - tramite la combinazione dei due aspetti in un singolo
personaggio - porta invece alla distruzione del personaggio stesso. La schizofrenia e la de-
gradazione di Bob non sono la conclusione della semplice storia di abuso di droga citata
nella "Nota dell'autore"; la narrazione della distruzione di un personaggio vicino a coloro
con cui lavora. Era il mondo normale a distruggere Bob anche quando era un agente di
quest'ultimo. Alla fine di Scanner scopriamo che come poliziotto Bob stato ingannato,
manipolato e tradito. La sua assuefazione e la sua conseguente disintegrazione e crollo
sono parte di un piano federale per infiltrarlo all'interno del Centro di Riabilitazione dalla
droga New Path, che si sospetta essere la fonte della sostanza M; e la sua amica Donna
a sua insaputa, un agente federale assegnato a controllarlo, specialmente se e quando egli
verraffidato al New Path. Anche la "ricostituzione" di Fat in Valis un fallimento; ma il
momento della ricostituzione - quando il narratore si rende conto che Fat una parte re-
gredita di sstesso - anche un momento di scoperta, che l'esatto opposto della pateti-
ca incomprensione di Fred quando Hank lo identifica come Bob Arctor (Scanner, cap.13).
A differenza delle affermazioni di Hank in Scanner, le parole di Sophia guariscono la
spaccatura. Ma questo miraggio utopistico di una fine dell'alienazione svanisce quando So-
phia viene uccisa alcuni giorni dopo e Horselover Fat ricompare per continuare la sua ri-
cerca. L'altra scena di scoperta in Valis la teofania di Fat, una scena esplicitamente le-
gata a Scanner: "Nel mio romanzo A Scanner darkly - scrive il narratore di Valis - ho
strappato via le annotazioni di Fat sulle sue otto ore di lurido bombardamento al fosfene -"
(cap.7). Il passaggio che il narratore va a citare poco dopo da Scanner non comunque,
l'annotazione (di cui in precedenza) della visione divina di Tony. Si tratta invece dell'inci-
dente che portall'invenzione dell'alterabito (cap.2). L'esperienza di Fat al centro di Va-
lis, ed egli spender(apparentemente) il resto della sua vita nel tentativo di capire e di ri-
catturare quest'esperienza. A differenza di Tony, che rimane sulla soglia lanciando solo
uno sguardo, Fat viene spinto all'azione. Ma la sua epifania non puessere mostrata, ec-
cetto in Scanner, dove un'allucinazione indotta chimicamente porta all'invenzione di un
dispositivo di polizia. Nonostante la forza e le riverberazioni di questa scena in Valis, si
tratta di un momento di pienezza molto ambiguo; e l'ambiguitaumentata dai dubbi del
narratore e daIla varietdei modi in cui questa spiegata nel romanzo: come risultato di
una malattia o di un trip di LSD; come un raggio laser sparato da un satellite; o una mani-
festazione divina; o un incontro con "un lui stesso dal remoto futuro" (cap.8). Al contrario
della presenza risanatrice di Sophia, il potenziale positivo, liberatorio dell'incontro con Fat -
"L'aiuto arrivato" (cap.5) - indebolito e apparentemente rifiutato. Sebbene la spiega-
zione metafisica informi entrambe le scene di scoperta, Valis termina senza alcuna risolu-

zione, nell'apparente rinnegamento di quelle esperienze. Dal mio punto di vista, l'interesse
del romanzo sta nell'incapacitdi risolvere questo dilemma. Questo non per screditare le
convinzioni e le lotte personali di Dick, ma per indicare il modo in cui l'ideologia condiziona
ciche puo non puessere scritto (o pensato) in un dato contesto. Nei primi romanzi
c'era spesso una soluzione pratica, un momento in cui i personaggi voltavano le spalle alle
contraddizioni e ai dilemmi e cercavano, tramite l'attivitmanuale, di costruirsi un proprio
senso limitato in un mondo irrazionale. Ma queste soluzioni pratiche finiscono con la scon-
fitta di Scanner. La picompleta insistenza su una spiegazione metafisica aumenta solo
l'intensitdella contraddizione tra la ricerca dell'autore di un mondo diverso da questa
"Prigione di nero acciaio" e l'inadeguatezza della soluzione metafisica nel tentativo di
prendere in considerazione conflitti e ingiustizie reali20.
6. NEL MIO TENTATIVO DI VENIRE A PATTI CON IL FASCINO CHE PROVO PER
L'OPERA DI DICK, non ho avuto esitazioni nel porre l'attenzione su quello che io ritengo
una suggestiva somiglianza tra le preoccupazioni di Dick circa la natura della realt- cos
come si manifesta nella ripetuta messa in scena del "problema della realt - e la critica al-
thusseriana dell'empirismo con l'enfasi di quest'ultima sul fatto che la realt- che "data"
per l'empirismo - non si apprende direttamente, ma tramite varie e significative pratiche
che "costruiscono" sia una "rappresentazione dei rapporti immaginari degli individui con le
loro reali condizioni di esistenza" che "i sogetti o identitnecessari a queste "rappresenta-
zioni". Di conseguenza, l'ideologia non un semplice disapprendimento della realt(falsa
coscienza), ma un mezzo collettivo umano per dare significato al mondo, e per definire
ciascuno e il posto di ciascuno in questo mondo. Si potrebbe aggiungere che queste "pra-
tiche significative" sono determinate dal contesto storico in cui si sviluppano, e che corri-
spondono agli interessi e alle visioni di un certo gruppo o classe. Sotto il capitalismo, l'ide-
ologia borghese non lavora solo per assicurare la riproduzione del sistema capitalista, ma
cerca anche di rinnegare il proprio status di ideologia e di presentare la propria particolare
costruzione della realtcome naturale ed universale (vedi Roland Barthes). La critica tradi-
zionale della letteratura contribuisce a questa "naturalizzazione" dell'ideologico attraverso
approcci che parlano, per esempio, delle "qualituniversali" di un'opera o che presentano
quest'ultima come un tutto organico o totalit con un singolo, evidente significato, l'e-
spressione delle intenzioni dell'autore o la rappresentazione di alcuni significati o realte-
sterni al testo. Le intenzioni di Dick (se potranno mai essere convenute) sono il risultato di
un certo numero di fattori che contribuiscono alla produzione del senso nei suoi romanzi.
Lo scrittore non "crea" dal nulla: le sue intenzioni (consce od inconsce) si intersecano con
idee e materiali - compreso il linguaggio stesso, coscome il genere SF e la forma del ro-
manzo - che hanno un'esistenza e un significato preesistente. Di conseguenza, la forma
20 Queste condizioni, quindi, sembrano far nascere il bisogno di soluzioni spirituali. Io credo che molto di Dick
possa essere letto alla luce dei commenti giovanili di Marx nel suo Contribution to the critique of Hege-
l's philosophy of law: "L'ansia religiosa allo stesso tempo l'espressione di un'angoscia reale e la protesta
contro quest'angoscia. La religione il sospiro delle creature oppresse, il cuore di un mondo senza cuore,
coscome lo spirito di una condizione non spirituale. Abolire la religione come felicitillusoria dei popoli
chiedere la loro felicitreale. Richiedere l'abbandono della illusioni circa l'attuale stato delle cose richiedere
l'abbandono di uno stato di cose che ha bisogno di illusioni. La critica della religione perciin embrione
una critica della valle di lacrime, la cui nebbia la religione... Il compito della storia, quindi, una volta scom-
parso il mondo al di ldella verit di stabilire la veritdel mondo. Il compito immediato della filosofia, che
al servizio della storia, una volta smascherata la sacra forma di auto-estraniamento, di smascherare l'au-
to-estraniamento nelle sue forme non sacre. Di conseguenza la critica del cielo diventa critica della terra, la
critica della religione diventa critica della legge, e la critica della teologia diventa critica politica". Vedi Marx &
Engels, Collected works (Mosca, 1975), 3:175-76.

del romanzo puessere vista essa stessa come riproduttrice in qualche modo dell'ideolo-
gia dominante - attraverso la narrazione, per esempio, in quanto intesa come una presen-
tazione naturale, trasparente del mondo signifcante, piuttosto che come un modo storica-
mente sviluppato di selezione ed arrangiamento di eventi disparati. Non l'uomo Dick sot-
to studio, ma un insieme di romanzi che esistono e possono essere letti per sstessi: non
a causa, o come illustrazione dell'autenticitdella vita dell'autore, ma a causa della loro
rottura rispetto alla tradizione del romanzo e del genere SF, e pispecificatamente attra-
verso il loro continuo richiamo alla questione dell'illusione idealistica di una realtorganica,
data, naturale ed immutabile. Il distruggere questa illusione, lo scoprire che la realtnon
ciche sembra, senz'altro il primo passo in qualsiasi pratica di trasformazione sociale.
Ancora, come ho suggerito, la nostra conoscenza teoretica della natura costruita e media-
ta della realtper tanti di noi in disaccordo con la nostra esperienza di questa realtco-
me un dato continuo ed immutabile. Cosnon per Dick. Egli afferma nella prefazione a
The golden man (1980): "Non ho mai ceduto alla realt (O:XVIII); e dovunque nella
sua narrativa egli descrive la scoperta vissuta dell'ideologia. La sua lotta ci spinge all'am-
mirazione. I suoi romanzi sono un'eloquente testimonianza della forza e della solitudine
del suo rifiuto di accettare la "realt come data e della speranza che lo porta a sognare la
trasformazione del mondo.
Peter Fitting
tit. orig. Reality as Ideological construct: a Reading of Five Novels by Philip K.
Dick
tr. ital. Mario Fabiani

INDICE
Uno..............................................................................................................................................5
Due............................................................................................................................................13
Tre.............................................................................................................................................22
Quattro......................................................................................................................................32
Cinque........................................................................................................................................41
Sei.............................................................................................................................................52
Sette..........................................................................................................................................65
Otto...........................................................................................................................................77
Nove..........................................................................................................................................87
Dieci...........................................................................................................................................94
Undici.......................................................................................................................................106
Dodici.......................................................................................................................................118
Tredici......................................................................................................................................125
APPENDICE...............................................................................................................................134
Palmer Eldritch Alien, ovvero, lnvasione dello spazio della fantascienza (C. Pagetti)........................134
Le visioni mistico-tecnologiche di P. K. Dick (F. Chiappetti).............................................................139
La realtcome costruzione ideologica: una lettura di cinque romanzi di Philip K. Dick (P. Fitting)......152
INDICE.....................................................................................................................................170






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