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Philip K. Dick

OCCHIO NEL CIELO





























Traduzione di: Maurizio Nati
Prima Edizione: 1998
Titolo originale: Eye in the Sky
1957 by A.A. Wyn, Inc.
1998 by Fanucci Editore,
Via delle Fornaci 66. 00165 Roma
Published in agreement with
BAROR INTERNATIONAL, INC.
Bedford Hills, New York, U.S.A.
Grafica di copertina: Grafica Effe
Proprietletteraria e artistica riservata
Stampato in Italia - Printed in Italy

CAPITOLO PRIMO

Il deflettore di raggi protonici del bevatrone di Belmont tradi suoi inventori alle quattro del pomeriggio del 2 ottobre 1959. Ciche avvenne dopo, avvenne istantaneamente. Non piadeguatamente deflesso, e quindi non pisotto controllo, il fascio da sei miliardi di volt si irradiverso il soffitto della sala, riducendo in cenere al suo passaggio una piattaforma di osservazione che sovrastava il magnete a forma di ciambella.
Su quella piattaforma, in quel momento, c'erano otto persone: un gruppo di visitatori con la loro guida. Senza pila piattaforma sotto i piedi, caddero tutti e otto sul pavimento della camera del bevatrone, dove giacquero feriti, e in stato di shock, fino a quando il campo magnetico fu disattivato e la radiazione dura in parte disattivata.
Quattro di loro dovettero essere ricoverati in ospedale; due, ustionati in modo leggero, rimasero sotto osservazione per lungo tempo; gli ultimi due vennero esaminati, curati e infine dimessi. I giornali locali di San Francisco e Oakland riportarono l'evento. Gli avvocati delle vittime diedero immediatamente il via alle azioni legali. Diversi funzionari addetti al bevatrone passarono un brutto momento, coscome il Sistema di Deflessione Wilcox-Jones e i suoi entusiastici inventori. I tecnici cominciarono a riparare i danni materiali.
L'incidente era avvenuto in pochi istanti. Alle quattro era iniziata la deflessione difettosa, e alle quattro e due minuti otto persone erano precipitate per diciotto metri attraversando il fascio protonico dalla carica incredibilmente elevata che si irradiava dalla camera circolare interna del magnete. Il giovane di colore che faceva da guida cadde per primo, e fu il primo a toccare il pavimento della camera L'ultimo a cadere fu un giovane tecnico del vicino centri di missili teleguidati. Quando il gruppetto era stato portati sulla piattaforma, lui si era separato dai compagni e si era girato verso il corridoio, frugandosi in tasca in cerca delle sigarette.
Probabilmente, se non si fosse lanciato in avanti nel tentativo di afferrare la moglie, non avrebbe fatto la fine degli altri. Quello era il suo ultimo ricordo chiaro: gettare via le sigarette, annaspare inutilmente in avanti e stringere la manica svolazzante del cappotto di Marsha...

Hamilton rimase seduto tutta la mattina nel laboratorio di ricerche missilistiche, limitandosi a fare la punta alle matite e sudando per la preoccupazione. Ma attorno a lui l'attivitnon si era fermata e i suoi dipendenti continuavano a lavorare. A mezzogiorno apparve Marsha, raggiante, deliziosa, tirata a lustro come una delle anatre domestiche del Golden Gate Park. Quella piccola creatura profumata; costosa, che lui era riuscito a prendere al laccio, e della quale era piorgoglioso che del suo giradischi ad alta fedelto della sua collezione di bottiglie di ottimo whisky, valse a scuoterlo momentaneamente dal suo cupo letargo.
he succede?domandMarsha, appoggiandosi appena sul bordo della scrivania di metallo grigio, intrecciando le dita guantate e dondolando nervosamente le gambe snelle. ndiamo subito a mangiare, cospossiamo arrivare in tempo. E il primo giorno che mettono in funzione il deflettore, ci tenevi tanto a vederlo. Te ne sei dimenticato? Allora, sei pronto?
ono pronto per la camera a gas,le rispose Hamilton. secco. quella quasi pronta per me.
Gli occhi bruni di Marsha si spalancarono, e la sua vivacitassunse un tono serio, drammatico. a che ti prende? Altre cose segrete di cui non puoi parlarmi? Tesoro, non mi hai detto che oggi sarebbe successo qualcosa di importante. A colazione ridevi e scherzavi come un cucciolo.
colazione non sapevo ancora niente.Hamilton controlll'orologio e si alzin piedi, scuro in volto. ndiamo a farci una bella mangiata. Per me potrebbe essere l'ultima.Poi aggiunse. potrebbe essere anche l'ultima visita che far
Ma non raggiunse la rampa di uscita dei laboratori della California Maintenance, e tanto meno il ristorante in fondo alla strada, oltre la zona pattugliata degli edifici e delle installazioni. Fu bloccato da un fattorino in divisa, che gli porse un foglio di carta accuratamente ripiegato e gli disse, ignor Hamilton, per lei. Il colonnello T. E. Edwards mi ha detto di consegnarglielo.
Hamilton lo aprcon le mani che gli tremavano. e',disse alla moglie con voce sommessa, i siamo. Vai a sederti nella saletta d'attesa. Se non saruscito entro un'ora o poco pi torna a casa e apriti una scatoletta di maiale con fagioli.
a...protestla donna, gesticolando impotente. ai un'aria cos.. cossconvolta. Sai di che cosa si tratta?
Lui sapeva di che cosa si trattava. Si piegin avanti e la bacidi sfuggita sulle labbra rosse, umide, che tremavano. Poi seguil fattorino a passo deciso e veloce lungo il corridoio, diretto verso gli uffici del colonnello Edwards, le grandi sale per le riunioni importanti dove i pezzi grossi della societerano soliti radunarsi solennemente.
Mentre si sedeva, fu quasi aggredito dalla solida, opaca presenza di alcuni uomini d'affari di mezza et un misto di fumo di sigaro, deodorante e lucido da scarpe. Un brusio
continuo si levava dal lungo tavolo d'acciaio. A unestremitsedeva il vecchio T. E., sovrastato da un grosso mucchio di documenti e rapporti. Ogni funzionario aveva la sua pila protettiva di carte, la valigetta aperta, il posacenere, il bicchiere di acqua tiepida. Dalla parte opposta del colonnello Edwards, massiccio nella sua uniforme, era Charley McFeyffe, il capitano della squadra di poliziotti incaricata della sicurezza della base missilistica, sempre a caccia di agenti sovietici.
ccola qui,mormoril colonnello T. E. Edwards, rivolgendo ad Hamilton un'occhiataccia da sopra gli occhiali. on ci vorrmolto, Jack; l'ordine del giorno prevede un unico argomento che la riguarda; non sarobbligato a seguire il resto della riunione.
Hamilton non disse niente. Rimase a sedere, tirato,e attese.
iguarda sua moglie,esordEdwards, leccandosi il pollice grasso mentre sfogliava un rapporto. i risulta che da quando Sutherland ha dato le dimissioni le stato affidato l'incarico di responsabile unico dei nostri laboratori di ricerca. Esatto?
Hamilton annu Le sue mani, appoggiate sul tavolo avevano assunto un colorito esangue. Come se fossi gimorto, penscupamente. Come se fosse giappeso per il collo, tagliato fuori dalla vita e dalla luce del sole. Penzolante come uno dei prosciutti di Hormel, nell'oscura santitdel mattatoio.
ua moglie,incalzEdwards con voce fragorosa, alzando e abbassando i polsi chiazzati di rosso man mano che sfogliava le pagine, ヨ stata giudicata pericolosa per la sicurezza della base. Ho qui il rapporto.Fece un cenno al capitano della sicurezza, che era rimasto in silenzio. e lo ha fatto avere McFeyffe. Con riluttanza, dovrei aggiungere.
i pugiurare,aggiunse McFeyffe, rivolto ad Hamilton. Gli occhi grigi e duri sembravano quasi volersi scusare, ma Hamilton li ignordi proposito.
ei naturalmente,riprese Edwards, onosce benissimo il sistema di sicurezza di questa installazione. La nostra una societprivata, ma il nostro cliente il governo. Nessuno compra missili oltre allo Zio Sam. Percidobbiamo badare a noi stessi. Le dico tutto questo in modo che lei possa valutare adeguatamente la questione. In fondo, si tratta di una cosa che riguarda in primo luogo lei. Per noi importante solo perchlei a capo dei nostri laboratori di ricerca. In questo scuso riguarda anche noi.FissHamilton come se non lo avesse mai visto prima... anche se era stato proprio lui ad assumerlo nel 1949, ben dieci anni prima, quando Hamilton era un giovane ingegnere elettronico, brillante ed entusiasta, appena uscito dal MIT.
uesto significa.chiese Hamilton con un filo di voce, aprendo e richiudendo le mani in modo quasi convulso, he a Marsha non verrpiconsentito di entrare nella base?
o,rispose Edwards. ignifica che a lei verrnegato l'accesso al materiale classificato finchla situazione non cambier
a questo vuoi dire...Hamilton sentla sua voce spegnersi in un silenzio stupefatto. uesto vuoi dire tutto il materiale al quale sto lavorando.
Nessuno rispose. Tutti i funzionali della societrimasero seduti, al riparo delle valigette e dei mucchi di carte. Lontano, in un angolo, il condizionatore d'aria arrancava debolmente.
he mi prenda un accidente,disse all'improvviso Hamilton, con voce alta e decisa, facendo sussultare qualcuno senti. Edwards lo squadrdi traverso, incuriosito.
Charley McFeyffe si accese un sigaro e si passnervosamente la mano massiccia fra i capelli radi. Nella sua anonima divisa marrone sembrava un panciuto agente della polizia stradale.
o metta al corrente delle accuse,disse McFeyffe. li dia una possibilitdi difendersi, T. E. In fondo ne ha il diritto.
Per alcuni secondi Edwards frugin mezzo alla massa di rapporti della sicurezza poi, scuro in volto per l'esasperazione, sospinse l'intera pratica lungo il tavolo, in direzione di McFeyffe. ト il suo reparto che ha tirato fuori questa storia,borbott lavandosi le mani della faccenda. lielo dica lei.
ntende dire che lo leggerqui?protestHamilton. avanti a trenta persone? Alla presenza di tutti i funzionari della compagnia?
'hanno giletto tutti,ribattEdwards, in modo non sgarbato. ト stato redatto pio meno un mese fa, e da allora circolato. Dopotutto, ragazzo mio, lei qui una persona importante. Non potevamo prendere alla leggera una questione del genere.
anto per cominciare,intervenne McFeyffe, palesemente imbarazzato, uesta roba viene dall'FBI. Ce l'hanno mandata loro.
'avete richiesta voi?domandHamilton, acido. ppure circolava per caso nella zona?
McFeyffe avvamp cco, in qualche modo l'abbiamo chiesta noi. Una indagine di routine. Buon Dio, Jack, c'anche una pratica che riguarda me... e ce n'addirittura una sul presidente Nixon.
on c'bisogno di leggere tutto quell'incartamento,disse Hamilton con voce tremante. arsha si iscritta al Partito Progressista nel 1948, quando era matricola all'universit Ha contribuito finanziariamente al Comitato per gli Aiuti ai Rifugiati Spagnoli. Si abbonata alla rivista In Fact. Tutte queste cose le conosco gi
egga la relazione aggiornata,ordinEdwards a McFeyffe.
Quest'ultimo frugfra le carte e trovla relazione aggiornata. a signora Hamilton ha lasciato il Partito Progressista nel 1950. In Fact ha cessato le pubblicazioni. Nel 1952 la signora ha partecipato alle riunioni dell'associazione Arti, Scienze e Professioni della California, un fronte organizzato con simpatie filocomuniste. Ha sottoscritto la Petizione di Pace di Stoccolma, e ha aderito all'Unione per le LibertCivili, descritta da alcuni come sinistrorsa.
he diavolo significa "sinistrorsa"?chiese Hamilton.
ignifica che appoggia gruppi o persone che simpatizzano per il comunismo,rispose McFeyffe, poi prosegufaticosamente la lettura. '8 maggio 1953 la signora Hamilton ha scritto una lettera al San Francisco Chronicle per protestare contro il divieto di ingresso negli Stati Uniti di Charlie Chaplin... comunista dichiarato, anche se ufficialmente non iscritto al partito. Ha firmato anche l'appello a favore dei Rosenberg, traditori gigiudicati e condannati. Nel 1954 ha parlato alla Lega delle Votanti di Alameda pronunciandosi a favore dell'ammissione nelle Nazioni Unite della Cina Rossa... Nel 1955 si iscritta alla sezione di Oakland della Coesistenza Internazionale, o Organizzazione della Morte, con ramificazioni nei paesi della Cortina di Ferro. E nel 1956 ha fatto un'offerta a favore della Societper il Progresso della Popolazione di Colore.Lesse la cifra. uarantotto dollari e cinquantacinque centesimi.
Seguuna pausa di silenzio.
utto qui?chiese poi Hamilton.
ueste sono le informazioni pisignificative, s
'anche scritto,disse Hamilton, cercando di mantenere la voce ferma, he Marsha ha fatto l'abbonamento al Chicago Tribune? Che nel 1952 ha sostenuto la campagna di Adlai Stevenson? Che nel 1953 ha contribuito alla SocietFilantropica per il benessere dei cani e dei gatti?
on vedo che importanza possano avere questi fatti,replicEdwards, impaziente.
ompletano il quadro! Ma certo, Marsha si abbonata a In Fact... si abbonata anche al New Yorker. Ha abbandonato il Partito Progressista quando lo fece Wallace... e ha aderito ai Giovani Democratici. Questo c'scritto? vero, il comunismo la incuriosiva, ma questo fa di lei una comunista? In sostanza voi mi dite che Marsha legge giornali di sinistra e ascolta oratori di sinistra... ma questo non dimostra che appoggi il partito, o che ne segua l'insegnamento, o che auspichi il rovesciamento del governo o...
oi non stiamo affermando che tua moglie sia comunista,lo interruppe McFeyffe. tiamo semplicemente dicendo che un rischio per la sicurezza. La possibilitche Marsha sia comunista esiste.
anto Dio,esclamHamilton, con un gesto di impotenza, llora sarei io a dover dimostrare che non lo cosche stanno le cose?
a possibilitesiste,ripetEdwards. ack, cerchi di essere razionale; non si alteri e non si metta a strillare. Forse Marsha una rossa, forse no. Non questo il punto. Quello che abbiamo fra le mani materiale dal quale risulta che sua moglie si interessa di politica... politica radicale, per dirla tutta. E questo non va bene.
arsha si interessa di tutto. una donna colta e intelligente. Ha tutto il giorno a disposizione per informarsi e conoscere. Secondo voi dovrebbe rimanersene a casa a...
Hamilton fatica trovare le parole, spolverare il caminetto? A preparare la cena, a cucinare e a rammendare?
'un'indicazione di tendenza, qui,disse McFeyffe. isogna ammetterlo, presi uno per uno non si tratta di dati significativi, ma se li mettiamo insieme, se si calcola la media statistica... siamo su livelli troppo alti, Jack. Tua moglie coinvolta in troppi movimenti di sinistra.
cossarebbe colpevole solo perchsi iscritta a tutte queste associazioni? una donna curiosa, piena di interessi. Ma il fatto che abbia dato la sua adesione basta a dimostrare che Marsha d'accordo con tutto quello che sente dire?
on possiamo leggere nella sua mente... e nemmeno tu, Jack. Possiamo solo giudicare da quello che fa: dai gruppi che frequenta, dalle petizioni che firma, dai suoi contributi in denaro. Sono gli unici dati di fatto che abbiamo... e dobbiamo prenderli in considerazione. Tu dici che partecipa a quelle riunioni ma non condivide i punti di vista che vengono esposti. D'accordo, supponiamo che la polizia faccia irruzione in un locale dove si svolge uno spettacolo pornografico e arresti le ragazze e gli organizzatori. E gli spettatori, secondo te, possono cavarsela dicendo che lo spettacolo non di loro gradimento?
McFeyffe allargle mani.
e veramente non gli piacesse si troverebbero forse l Posso capire andarci una volta, per curiosit ma non in continuazione. Sono dieci anni, fin da quando aveva diciotto anni, che tua moglie immischiata con gruppi di sinistra. Ha avuto tutto il tempo che voleva per formarsi un'idea precisa sul comunismo, eppure continua a frequentarli; sempre lquando qualche organizzazione filocomunista organizza una protesta per un linciaggio nel Sud, o sbraita contro l'ultimo stanziamento per gli armamenti. Quanto al fatto che Marsha legga anche il Chicago Tribune, a me non sembra pirilevante del fatto che un frequentatore di spettacoli pornografici vada anche a messa. Dimostra soltanto che ha una personalitmolto sfaccettata, e magari anche contraddittoria... ma rimane il fatto che una di queste sfaccettature la sua passione perla pornografia. E non lo schedano perchva a messa, ma perchgli piace la pornografia, e perchva a vedere spettacoli pornografici. Tua moglie puessere al novantanove per cento un'americana media dai capelli rossi... puessere una brava cuoca e un'automobilista prudente, pupagare le tasse, fare beneficenza e preparare torte per la lotteria della parrocchia. Ma per il restante uno per cento pubenissimo essere legata al Partito Comunista. Le cose stanno cos
Dopo un istante Hamilton fu costretto ad ammettere, controvoglia, ei molto bravo a perorare la tua causa.
o credo in questa causa. Vi conosco entrambi fin da quando hai cominciato a lavorare qui, e provo molta simpatia per voi... e anche Edwards. Tutti la proviamo. Peril punto non questo. Finchnon potremo usufruire della telepatia e penetrare nella testa della gente, dovremo per forza basarci sull'evidenza statistica. vero, non siamo in grado di dimostrare che Marsha sia un agente al servizio di una potenza straniera. E tu, Jack, non sei in grado di dimostrare che non lo sia. Nel dubbio, dobbiamo schierarci contro tua moglie. Non possiamo permetterci di fare altrimenti, tutto qui.McFeyffe si grattil grosso labbro inferiore e domand i sei mai domandato se Marsha sia comunista?
No, non se lo era mai domandato. Sudando copiosamente, Hamilton fissava senza dire una parola la superficie scintillante del tavolo. Era sempre stato convinto che Marsha gli dicesse la verit che il suo interessamento per il comunismo fosse dettato da semplice curiosit Ma adesso, per la prima volta, sentiva nascergli dentro il sospetto orribile, dolente del dubbio. Statisticamente, era possibile.
lielo chiederdisse infine ad alta voce.
o farai?chiese McFeyffe. Marsha che cosa ti risponder
i risponderche non vero, naturalmente!
Edwards scosse la testa e disse, on servirebbe a niente, Jack. E se ci riflette, sard'accordo con me.
Hamilton si alzin piedi. ト nel salottino che aspetta. Potete chiederglielo voi stessi... fatela venire qui e interrogatela.
on ho piintenzione di discutere con lei,taglicorto Edwards. ua moglie considerata pericolosa per la base, e fino a nuovo avviso lei si deve ritenere sospeso dall'incarico. O ci porta prove convincenti che sua moglie non comunista, oppure se ne liberi.Si strinse nelle spalle. ei ha una carriera davanti a s ragazzo mio. tutta la
sua vita.
McFeyffe si alzanche lui e girpesantemente attorno al tavolo. La riunione era giunta al termine: la liquidazione di Hamilton era stata ufficialmente sanzionata. McFeyffe prese il tecnico sottobraccio e lo sospinse verso la porta. sciamo da qui e andiamo a prendere un po' d'aria. Che ne diresti di bere qualcosa? Tutti e tre, io te e Marsha. Giil Rifugio hanno un whisky niente male. Io ne approfitterei.
CAPITOLO SECONDO

on ho nessuna voglia di bere,affermenfaticamente Marsha in tono asciutto, freddo. Pallida e decisa fissava McFeyffe, ignorando tutti i funzionari della compagnia che sfilavano nella sala d'attesa. o e Jack stiamo andando al bevatrone; oggi mettono in funzione la nuova attrezzatura. Lo abbiamo deciso da diverse settimane.
o la macchina nel parcheggio,disse McFeyffe. i accompagno io.Poi aggiunse, con un pizzico di ironia, ono un poliziotto... posso portarvi fin dentro l'impianto.
Mentre la Plymouth impolverata percorreva la lunga salita che portava agli edifici del bevatrone, Marsha disse, on so se ridere o piangere, o che cosa. Non riesco a crederci. Ma tu stai parlando sul serio?
l colonnello Edwards ha suggerito a Jack di buttarti via come un vestito usato,disse McFeyffe.
Stordita, confusa, Marsha sedeva impettita, stringendo i guanti e la borsetta. o faresti?domanda suo marito.
o,rispose Hamilton. emmeno se tu fossi una pervertita, una comunista e un'alcolizzata nello stesso tempo.
ai sentito?chiese Marsha, rivolta a McFeyffe.
o sentito.
che ne pensi?
enso che siete due ottime persone. Penso che se Jack facesse diversamente, sarebbe un gran figlio di buona donna.Poi concluse, l'ho anche detto al colonnello Edwards.
no di voi due,disse Hamilton, on dovrebbe essere qui. Uno di voi due dovrebbe essere cacciato via a calci. Forse dovrei tirare una monetina.
Colpita. Marsha lo fiss mentre gli occhi bruni le si riempivano di lacrime e le mani continuavano a tormentare stupidamente i guanti. a non capisci?gli disse in un sussurro. ト tenibile. una congiura contro di te. Contro di noi.
nch'io mi sento un po' in colpa,ammise McFeyffe. Svoltdalla statale e guidla Plymouth fino al posto di blocco, e quindi nell'area del bevatrone. Il poliziotto all'ingresso salute fece un cenno con la mano. McFeyffe rispose al saluto. n fondo, voi siete miei amici... ma il dovere viene prima, e mi impone di fare rapporti anche sui miei amici. Prendere in considerazione ogni aspetto negativo, verificare le voci... credete che mi diverta?
l tuo dovere mettitelo...cominciHamilton, ma Marsha lo interruppe.
a ragione, non colpa sua. Ci siamo dentro tutti e tre, in questa storia.
La macchina si fermdi fronte all'ingresso principale. McFeyffe spense il motore, e i tre scesero, imboccando a passo lento il largo vialetto di cemento.
Hamilton si volta guardare un gruppetto di tecnici fermi sui gradini. Giovanotti ben vestiti, con i capelli tagliati a spazzola, cravatte a farfalla, che chiacchieravano amichevolmente. Insieme a loro c'era la consueta folla di visitatori che, dopo aver superato il controllo, si stavano avviando tutti eccitati ad assistere allo spettacolo del bevatrone in azione. Ma ad Hamilton interessavano i tecnici; eccomi qua, si disse.
Anzi, pens c'ero fino a pochi minuti fa.
evo assentarmi un minuto,disse Marsha con voce fioca, strofinandosi gli occhi rigati dalle lacrime. ado in bagno a rimettermi in sesto.
'accordo,mormorlui, sempre immerso nei suoi pensieri.
Marsha si allontane i due uomini rimasero uno di fronte all'altro nel corridoio rimbombante dell'edificio del bevatrone.
orse meglio cosdisse Hamilton. Dieci anni erano un tempo molto lungo, in qualsiasi genere di lavoro. E poi, che cosa si aspettava da quel lavoro? Ecco una buona domanda.
ai tutte le ragioni per essere depresso,disse McFeyffe.
ici bene,ribattHamilton. Si allontanper stare un po' da solo, con le mani in tasca.
Certo che era depresso. E lo sarebbe rimasto finchnon avesse deciso in un modo o nell'altro se scegliere il lavoro o sua moglie. Ma il problema non si riduceva poi solo a quello; era la sua organizzazione che aveva ricevuto un colpo fatale, il suo sistema di vita, l'intera gamma delle sue abitudini; le tante cose in cui credeva e sulle quali faceva affidamento. McFeyffe era penetrato fin nell'intimo della sua esistenza, fino al suo matrimonio, e fino alla donna che per lui significava pidi chiunque al mondo.
Pidi qualsiasi altra cosa o persona, si rese conto. Pidel suo lavoro. Era lei che avrebbe scelto, e nel rendersene conto la cosa gli sembrstrana. Non era tanto il fatto della scelta che lo turbava, quanto l'idea che lui e Marsha fossero stati separati l'uno dall'altra, allontanati da ciche era successo.
disse a McFeyffe. ono proprio a terra.
uoi trovarti un altro lavoro. Con l'esperienza che hai...
ia moglie,lo interruppe Hamilton. to parlando di lei. Pensi che abbia qualche possibilitdi fartela pagare? Mi piacerebbe.Ma proprio mentre pronunciava quelle parole, si sentinfantile. u sei malato,aggiunse, continuando ugualmente a parlare, un po' perchvoleva dirle, quelle parole, e un po' perchnon aveva altri argomenti. u distruggi persone innocenti. Illusioni paranoiche...
iantala,disse McFeyffe, a denti stretti. e l'hai avuta la tua occasione, Jack. Per anni e anni. Fin troppi.
Mentre Hamilton stava rimuginando una replica, riapparve Marsha. tanno facendo entrare un gruppo di normali visitatori. I pezzi grossi hanno gifinito la loro visita.Adesso aveva l'aria un po' meno sconvolta. uell'affare... quel nuovo deflettore, credo che sia giin funzione.
Riluttante, Hamilton si scostdal massiccio poliziotto. llora andiamo.
McFeyffe lo segu enso che sia interessante,disse, senza rivolgersi a nessuno in particolare.
icommentHamilton, distrattamente, rendendosi conto che stava tremando. Respirprofondamente ed entrnell'ascensore dopo Marsha, girandosi automaticamente per mettersi di fronte alla porta. McFeyffe fece lo stesso. Mentre l'ascensore saliva, Hamilton si ritrovdavanti il grosso collo sudato di McFeyffe. Anche lui era sconvolto.
Al secondo piano furono accolti da un giovane negro con una larga banda sul braccio, che stava organizzando un gruppo di visitatori. I tre si unirono al gruppo, mentre alle loro spalle molti altri attendevano pazientemente il proprio turno. Erano le quattro meno dieci; il Sistema di Deflessione Wilcox-Jones erano gistato messo a fuoco e attivato.
iamo arrivati,stava dicendo la giovane guida di colore in tono piatto ma sicuro, mentre li accompagnava dall'atrio alla piattaforma di osservazione. ovremo muoverci in fretta in modo da dare anche agli altri la possibilitdi vedere. Come sapete, il bevatrone di Belmont stato costruito dalla Commissione per l'Energia Atomica per lo studio avanzato dei raggi cosmici indotti artificialmente in condizioni controllate. L'elemento centrale del bevatrone un enorme magnete il cui campo accelera il raggio protonico e lo ionizza con intensitcrescente. I protoni caricati positivamente vengono introdotti nella camera lineare dal tubo di accelerazione Cockcroft-Walton.
A seconda dei casi, i visitatori sorridevano in modo distratto oppure lo ignoravano. Un anziano signore alto e magro se ne stava a braccia conserte dritto come un palo, rivelando un distaccato disprezzo per la scienza in generale. Un militare, notHamilton; sopra la giacca di cotone esibiva una mostrina di metallo brunito. Che vada al diavolo, pensHamilton, acido. Al diavolo il patriottismo sotto qualsiasi forma, quella specifica e quella generica. Tutti uguali, piedipiatti e militari. Anti-intellettuali e anti-negri. Anti-tutto, tranne birra, cani, automobili e armi.
i puavere del materiale informativo?stava chiedendo con voce sommessa ma penetrante una florida signora di mezza et che indossava un abito dall'aria piuttosto costosa. i piacerebbe qualcosa da leggere e da portare a casa, la prego. A scopo di studio.
uanti volts ci sono ldentro?chiese con voce squillante il figlio della signora. idi un miliardo?
a sollecitazione di elettronvolt ricevuta dai protoni,rispose pazientemente il negro, rima di essere deflessi dalla loro orbita e spinti fuori dalla camera circolare di oltre sei miliardi. Ogni volta che il fascio compie un giro, la sua carica e la sua velocitsi intensificano.
ual questa velocitdomanduna donna snella sulla trentina, dall'aria professionale, vestita di un semplice completo di stoffa ruvida. Gli occhiali le conferivano un'aria severa.
i poco inferiore a quella della luce.
uanti giri compiono attorno alla camera?
uattro milioni,rispose la guida. a loro distanza astronomica di trecentomila miglia, e viene coperta in 1,85 secondi.
ncredibile,gorgoglila signora ben vestita con voce languida, un po' intimorita.
uando i protoni lasciano l'acceleratore lineare,continula guida, anno un'energia di dieci milioni di volts o, come diciamo noi, di dieci Mev. Il problema successivo quello di convogliarli in un'orbita circolare nella stessa identica posizione e con lo stessa identica angolazione, in modo che possano essere attratti dal campo magnetico.
il magnete non in grado di farlo?domandil ragazzo.
o, temo di no. Per questo viene usato un inflettore. I protoni con carica molto alta possono facilmente abbandonare la loro traiettoria e mettersi a vagare in tutte le direzioni. Occorre un complesso sistema di modulazione di frequenza per impedirgli di seguire un tracciato a spirale crescente. Poi, quando il fascio ha raggiunto la carica richiesta, rimane sempre il problema fondamentale di spingerlo fuori dalla camera circolare.
La guida indicverso il basso, oltre la ringhiera, il magnete che si trovava sotto di loro. Largo e imponente, ricordava alla lontana una grossa ciambella, ed emetteva un debole ronzio.
a camera di accelerazione si trova all'interno del magnete. larga centoventi metri. Ho paura che da qui non possiate vederla.
hissdisse il militare dai capelli bianchi con voce ispirata, e i costruttori di questo spettacoloso congegno si sono mai resi conto che un qualsiasi uragano scatenato da Dio sulla Terra supera di gran lunga tutta la potenza creata dall'uomo, in questa e in tutte le altre macchine messe insieme.
ono certa che se ne sono resi conto benissimo,replicla donna dall'aria severa in tono malizioso. nzi, forse sarebbero capaci di dirle con precisione quale sia la potenza di un uragano.
Il veterano le rivolse un'occhiata fredda e dignitosa. ei uno scienziato, signora?le chiese soavemente.
La guida aveva fatto accomodare sulla piattaforma gran parte dei visitatori. opo di voi,disse McFeyffe ad Hamilton, facendosi di lato. Marsha avanzmeccanicamente, subito seguita da suo marito. McFeyffe finse blandamente di leggere i pannelli informativi che tappezzavano le pareti dietro la piattaforma, e rimase in fondo alla fila.
Hamilton prese la moglie per mano, gliela strinse e le sussurrall'orecchio, ensi che rinuncerei a te? Non viviamo nella Germania nazista.
on ancora,replicMarsha, avvilita. Era ancora pallida e infelice: si era tolta quasi tutto il trucco, e le sue labbra erano sottili, esangui. esoro, quando penso che quella gente ti ha fatto andare fin lper metterti a confronto con me e con le cose che faccio, come se fossi una specie di... come se fossi una prostituta o qualcosa del genere, o magari una che se la fa con i cavalli, insomma, mi viene voglia di ucciderli. E Charley... credevo che fosse amico nostro. Credevo di poter contare su di lui. Quante volte venuto a cena da noi?
ernon viviamo nemmeno in Arabia,ribattHamilton. l fatto che gli abbiamo dato da mangiare non fa di lui un nostro fratello di sangue.
e la puscordare la torta meringata al limone che gli piace tanto. Lui e le sue giarrettiere arancioni. Promettimi che non userai mai pile giarrettiere.
olo calze elastiche e nient'altro.La avvicina se le disse, uttiamo quel bastardo nel magnete.
ensi che sarebbe in grado di digerirlo?Marsha fece un debole sorriso. robabilmente lo risputerebbe fuori. Troppo indigesto.
Alle loro spalle avanzavano lentamente la grassa signora con suo figlio. McFeyffe era ancora piindietro, con le mani infilate in tasca e la faccia bovina sopraffatta dall'avvilimento.
on sembra molto felice,osservMarsha. n un certo senso mi dispiace per lui. Non colpa sua.
allora di chi la colpa?In tono vacuo, come se raccontasse una barzelletta, aggiunse, ei mostri del capitalismo succhiasangue di Wall Street?
he strano modo di porre la questione,disse Marsha, preoccupata. on ti ho mai sentito usare parole simili.All'improvviso si strinse a lui. u non credi davvero che...Non finla frase, e si ritrasse di scatto. tu lo credi. Tu pensi che puessere vero.
he forse puessere vero che cosa? Che eri iscritta al Partito Progressista? Ti accompagnavo sempre io alle riunioni con la Chevy coup ti ricordi? Sono dieci anni che lo so.
o, non quello. Non ciche ho fatto. Ciche significa... ciche loro dicono che significa. Lo pensi anche tu, vero?
e',repliclui, a disagio, on hai una trasmittente a onde corte, in cantina. O almeno, io non l'ho vista.
ai cercato bene?La voce di Marsha era gelida e accusatoria. orse ce l'ho, non esserne cossicuro. Forse sono qui per sabotare il bevatrone, o come accidenti si chiama.
bbassa la voce,le disse Hamilton in tono di rimprovero.
on darmi ordini.Furiosa, frustrata, la donna si scostda lui e anda urtare il militare magro e austero.
tia attenta, giovane signora,la apostrofquest'ultimo, allontanandola prontamente dalla ringhiera. on vorrcadere di sotto.
l problema principale nella costruzione di questo impianto,stava dicendo la guida, ヨ stato quello di progettare l'unitdi deflessione necessaria per convogliare il fascio protonico fuori dalla camera circolare e per dirigerlo esattamente sul bersaglio. Sono stati impiegati diversi sistemi. In origine l'oscillatore veniva escluso nel momento critico, consentendo ai protoni di procedere a spirale verso l'esterno, ma si rivelato un metodo di deflessione troppo inaffidabile.
ト vero,domandbruscamente Hamilton, he una volta nel vecchio ciclotrone di Berkeley un fascio se ne andato per conto suo?
La guida lo scrutcon interesse. ト quello che dicono, s
o sentito dire che ha attraversato un ufficio bruciando ogni cosa. Mi hanno detto che i segni delle bruciature sono ancora l e che di notte, quando le luci sono spente, si vede ancora la radiazione.
are che aleggi sotto forma di una nuvola azzurrina,convenne la guida. ei un fisico, signore?
n tecnico elettronico,rispose Hamilton. ono interessato al deflettore; conosco molto bene Leo Wilcox.
uesto il grande giorno di Leo,osservla guida. anno appena messo in funzione la sua unit lsotto.ual chiese Hamilton.
La guida fece un cenno verso il basso, indicando un complesso meccanismo che si trovava su un lato del magnete. Una serie di piastre schermate sosteneva un grosso condotto color grigio scuro, sul quale era montata una intricata sequenza di tubi pieni di liquido. cco l'opera del suo amico, signore. Dev'essere qui attorno da qualche parte, a controllare.
he impressione ne avete avuto?
ト ancora presto per dirlo.
Alle spalle di Hamilton, Marsha si era ritirata in fondo alla piattaforma. Lui la raggiunse. erca di comportarti da persona adulta,le disse in un sussurro risentito, appena udibile. inchsiamo qui, voglio vedere tutto quello che succede.
u e la tua scienza. Cavi e tubi... tutta questa roba, per te, piimportante della mia vita.
ono venuto qui per vederlo e ho intenzione di farlo. Non mandare tutto all'aria con una scenata.
ei tu che stai facendo una scenata.
on ti sembra di avere gicombinato abbastanza guai?Le voltle spalle, contrariato, si fece strada oltrepassando la giovane professionista dall'aria competente, lo stesso McFeyffe, e giunse alla rampa che dalla piattaforma portava all'atrio. Stava frugandosi in tasca in cerca delle sigarette quando il primo minaccioso squillo della sirena di allarme coprcon il suo suono stridulo il sommesso ronzio del magnete.
ndietro!urlla guida, sollevando e ondeggiando le braccia scure e magre. o schermo antiradiazioni...
Un ruggito furioso e lacerante travolse la piattaforma. Nuvole di particelle incandescenti avvamparono, esplosero, e piovvero addosso ai visitatori terrorizzati. Mentre un disgustoso odore di bruciato si spargeva nell'aria, tutti cominciarono a muoversi sgomitando freneticamente verso il retro della piattaforma.
Si formuna fessura. Un montante metallico, colpito in pieno dall'intensa radiazione, si fuse, si piege infine cedette. La matrona di mezza etaprla bocca ed emise un urlo lacerante. McFeyffe tentfreneticamente di allontanarsi dalla piattaforma ormai corrosa e dalla vampa accecante della radiazione che sfrigolava dappertutto. Anda sbattere addosso ad Hamilton; quest'ultimo spinse di lato il poliziotto in preda al panico e lo oltrepasstentando disperatamente di raggiungere Marsha.
I suoi abiti presero fuoco. Attorno a lui la gente, avvolta dalle fiamme, si dibatteva freneticamente, mentre la piattaforma, pian piano, si piegava in avanti; per un attimo rimase in bilico, poi si dissolse del tutto.
Il sistema automatico di allarme risuonava in ogni parte dell'edificio. Grida di terrore, umane e meccaniche, si mescolarono in una cacofonia assordante. Sotto i piedi di Hamilton il pavimento cedette quasi con solennit Cessando di essere compatti, acciaio e cemento, plastica e cavi si trasformarono in particelle impazzite. D'istinto sollevle mani dinanzi a s e si ritrova precipitare a faccia avanti verso il macchinario che si distingueva appena giin basso. L'aria gli uscdai polmoni in un sibilo bruciante; l'intonaco gli piovve addosso, frammenti di cenere bruciacchiata che scintillava e scottava. Poi, dopo qualche attimo, si schiantsul reticolato metallico aggrovigliato che costituiva la protezione del magnete. Il rumore stridulo del materiale che si lacerava e la furiosa presenza della radiazione che fuoriusciva sopra di lui...
Urtcon violenza. Il dolore si fece visibile: un lingotto luminoso che diventava sempre pimorbido, pielastico, come una maglia metallica radioattiva. Ondeggiava, si espandeva, e pian piano lo assorb Lui era, nella sua agonia, un puntolino di umida materia organica che veniva silenziosamente intriso da una infinita lastra di densa fibra metallica.
Poi anche quello cess Consapevole delle grottesche condizioni del suo corpo martoriato, giacque in un mucchietto inerte, tentando inutilmente, automaticamente, di alzarsi in piedi. E rendendosi conto nello stesso tempo che nessuno di loro si sarebbe rialzato in piedi. Per un bel po'.
CAPITOLO TERZO

Nell'oscuritqualcosa si muoveva.
Per un lungo periodo Hamilton rimase in ascolto. Gli occhi chiusi, il corpo molle, rinuncia ogni movimento e divenne, per quanto possibile, un unico grande orecchio. Il rumore era un tap tap ritmico, come se nell'oscuritci fosse qualcosa che si muoveva a tastoni. Per un tempo interminabile, come fosse appunto un grande orecchio, prese in considerazione quel rumore, e poi, come fosse un grande cervello, si rese conto stupidamente che era solo una veneziana che sbatteva contro una finestra, e che lui si trovava in un reparto d'ospedale.
Adesso era un occhio normalissimo, nervo ottico e cervello umano, e percepla sagoma indistinta di sua moglie, che ondeggiava avanti e indietro a un metro o due dal letto. Si sentinvadere da una sensazione di gratitudine. Marsha non era stata incenerita dalla radiazione dura, grazie a Dio. Il suo cervello fu travolto da una muta preghiera di ringraziamento; si rilass cercando di godere la gioia di quel fatto.
ta riprendendo i sensi,affermla voce profonda, autoritaria di un medico.
redo di saggiunse Marsha. La sua voce sembrava provenire da grande distanza. uando potremo saperlo con certezza?
to bene,riusca farfugliare Hamilton.
Subito la sagoma indistinta avanzverso il letto e si chinverso di lui. esoro,gli disse con voce soffocata, abbracciandolo e stringendolo appassionatamente. on rimasto ucciso nessuno... stanno tutti bene. Anche tu.
Simile a una grande luna, lo irradiava di una passione quasi estatica. cFeyffe si slogato una caviglia, ma guarir Pare che il ragazzo abbia subito una commozione cerebrale.
tu come stai?le chiese Hamilton con voce fiacca.
to bene anch'io.Si girsu se stessa, perchlui potesse vederla tutta. Al posto del solito abitino elegante indossava una semplice vestaglia bianca da ospedale. a radiazione mi ha bruciacchiato quasi tutti i vestiti... mi hanno dato questa.Imbarazzata, si passla mano sui capelli bruni. guarda come sono corti. Ho dovuto tagliare tutti quelli bruciati. Ma ricresceranno.
osso alzarmi?chiese Hamilton, cercando di mettersi seduto. Fu colto da un violento attacco di vertigini e si ritrovquasi sdraiato di nuovo, ansimando per riprendere fiato. Frammenti di oscuritdanzavano e vorticavano attorno a lui: chiuse gli occhi e aspett preoccupato, che passasse.
er un po' sarancora debole,lo informil dottore. onseguenza dello shock, e della perdita di sangue.Toccil braccio di Hamilton. i procurato un brutto taglio, su un pezzo di lamiera metallica, ma abbiamo ricucito tutto.
hi che sta peggio?domandHamilton, sempre con gli occhi chiusi.
rthur Silvester, il vecchio militare. Non ha mai perso del tutto conoscenza, ma sarebbe stato meglio se fosse avvenuto. Pare che si sia fratturato la spina dorsale. in chirurgia.
roppo fragile, immagino,commentHamilton, osservandosi il braccio. Era avvolto in un grosso bendaggio di plastica bianca.
o me la sono cavata meglio di tutti,disse Marsha, con voce esitante. a io sono stata colpita a freddo. Voglio dire, la radiazione mi ha colpito a freddo. Sono caduta proprio al centro del fascio principale: ho visto solo tanti scintille e una luce accecante. Naturalmente l'hanno disattivato subito. In realtl'esposizione durata meno di una frazione di secondo.Poi aggiunse, con un velo di tristezza, a mi sembrato un milione di anni.
Il medico, un giovane dall'aria piuttosto pratica, scostle coperte e gli prese la pressione del polso. Una massiccia infermiera apparve dal fondo del letto e gli sistemrapidamente un'attrezzatura sotto il gomito. Tutto sembrava sotto controllo.
Sembrava... ma c'era qualcosa che non andava. Hamilton ne era convinto. Dentro di lui c'era la netta, sgradevole sensazione che qualcosa di importante fosse fuori posto. arsha,disse all'improvviso, o senti anche tu?
Titubante, Marsha gli si avvicin entire che cosa, tesoro?
on lo so, ma c'
Dopo un attimo di indecisione, Marsha si rivolse al dottore. e avevo detto che c'era qualcosa. Gliene ho parlato, appena ho ripreso i sensi, non vero?
hiunque si risvegli dopo uno shock prova un senso di irrealtle spiegil dottore. ト una sensazione normalissima. Dopo un giorno o due dovrebbe sparire. Ricordatevi che siete stati entrambi sottoposti a una terapia a base di sedativi. E avete passato dei momenti terribili; quel macchinario aveva una carica incredibile.
Hamilton e sua moglie tacquero e si scambiarono un'occhiata, cercando ciascuno di leggere l'espressione sul volto dell'altro.
iamo stati fortunati,commentHamilton, tanto per dire qualcosa. La sua preghiera di gioia aveva ceduto il posto a una incertezza angosciosa. Che cos'era? Non si trattava di una consapevolezza razionale, e lui non era in grado di definirla. Si guardintorno, ma nella stanza non vide nulla di strano, nulla che fosse fuori posto.
olto fortunati,conferml'infermiera, con un senso di orgoglio nella voce, come se fosse stato merito suo.
er quanto tempo dovremo restare qui?
Il medico riflette. otreste tornare a casa anche stasera, credo. Ma sarebbe meglio che rimaneste a letto per un paio di giorni. Avete bisogno di molto riposo, almeno per tutta la settimana prossima. Vi consiglierei di prendere un'infermiera diplomata.
on possiamo permettercela,osservHamilton, pensieroso.
on dovrete pagarla voi, naturalmente.Il dottore sembrava quasi offeso. i penseril Governo Federale. Se fossi in lei, passerei il tempo pensando a rimettermi in piedi al pipresto.
orse preferisco cosreplicHamilton, cocciuto. Non si dilungoltre; preferabbandonarsi per un po' a cupe riflessioni sulla sua situazione.
Incidente o no, per lui non era cambiato nulla. A meno che, mentre lui era svenuto, il colonnello T. E. Edwards non fosse morto per un infarto. Cosa che non sembrava probabile.
Dopo essere riuscito a convincere il medico e l'infermiera a lasciarli soli, Hamilton si rivolse a sua moglie. ene, adesso abbiamo una scusa. Qualcosa da dire ai vicini per spiegare come mai non vado a lavorare.
Avvilita, Marsha annu e ne era dimenticata.
ovrtrovarmi un lavoro che non abbia a che fare con materiale riservato, che non riguardi la sicurezza nazionale.Poi aggiunse, di malumore, ome disse Einstein nel 1954, posso fare l'idraulico, o riparare televisioni. Mi si addice di pi下
icordi che cosa hai sempre voluto fare?Appollaiai sul bordo del letto, Marsha si tormentava i capelli cortissimi e spettinati. olevi progettare nuovi circuiti per registratori a nastro. E per radio a modulazione di frequenza. Volevi diventare qualcuno nel campo dell'alta fedelt come Bogen e Thorens e Scott.
ト vero,annu cercando di sembrare il piconvinto possibile. l mio sistema sonoro Trinaural. Ti ricordi quella volta che ne abbiamo parlato per tutta la sera? Tre audiocassette con musica registrata, amplificatori e altoparlanti, il tutto montato in tre stanze separate. Un uomo in ogni stanza, che ascolta un singolo impianto di registrazione, ciascuno dei quali trasmette una composizione diversa.
no suona il concerto doppio di Brahms,aggiunse Marsha, con un entusiasmo non troppo convinto. e lo ricordo.
n altro suona le Nozze di Stravinskij, e il terzo musica per liuto di Dowland. Poi i cervelli dei tre uomini vengono rimossi e collegati fra loro per mezzo del sistema sonoro Trinaural, l'Ortocircuito Musifonico Hamilton. Le sensazioni dei tre cervelli vengono assemblate secondo una relazione matematica molto precisa, basata sulla costante di Planck.Il braccio aveva cominciato a pulsargli. Concluse, con voce roca, a combinazione risultante viene registrata su nastro e trasmessa a una velocitdi 3:14 rispetto a quella originale.
viene ascoltata con un'apparecchiatura di cristallo.Marsha si piegdi scatto verso di lui e lo abbracci esoro, quando sono venuta qui, sembravi morto. Davvero, sembravi proprio un cadavere, pallido, silenzioso e immobile. Ho avuto paura che mi si spezzasse il cuore.
ono assicurato,disse lui, serio. aresti diventata ricca.
o non voglio essere ricca.Dondolandosi avanti e indietro, sempre abbracciata a lui, Marsha gli parlcon un filo di voce, e con un velo di tristezza. uarda quello che ti ho fatto. Solo perchsono annoiata e curiosa, e mi diverto a frequentare degli estremisti politici, tu hai perso il tuo lavoro e il tuo futuro. Vorrei tanto prendermi a calci. Con un marito che lavora in un'industria di missili teleguidati, dovevo capirlo da sola che non era il caso di firmare quella petizione della Pace di Stoccolma. Ma ogni volta che qualcuno mi sottopone iniziative come questa, io ci casco sempre. Sai, le minoranze oppresse, e roba del genere.
on pensarci pitaglicorto lui. e tutto questo fosse successo nel 1943, tu saresti una persona normalissima, e McFeyffe sarebbe disoccupato. Lo avrebbero preso per un fascista pericoloso.
a lui lo disse Marsha, scaldandosi. ト un fascista pericoloso.
Hamilton la scostda s cFeyffe un fanatico nazionalista, e un reazionario. Ma non un fascista. A meno che tu non creda che chiunque sia...
on ne parliamo pilo interruppe Marsha. on devi agitarti, va bene?Lo bacisulla bocca con febbrile trasporto. spetta di essere a casa.
Mentre lei stava per alzarsi, Hamilton la afferrper la spalla. a che succede? Che cosa c'che non va?
Come stordita, la donna scosse la testa. on lo so. Non riesco a immaginarlo. Da quando ho ripreso i sensi, come se ci fosse sempre qualcosa dietro di me. Lo sento. Come se...Gesticol o paura di voltarmi e di vedere... non so nemmeno io che cosa. Qualcosa che si nasconde. Qualcosa di orribile.Fu scossa da un brivido di paura. ono terrorizzata.
nch'io.
agari lo scopriremo,disse Marsha debolmente! agari non niente... solo lo shock e l'effetto dei sedativi, come ha detto il dottore.
Hamilton non ne era convinto. E nemmeno lei.

Furono riaccompagnati a casa da un medico, insieme alla giovane professionista dall'aria severa. Anche lei indossava una vestaglia dell'ospedale. Sedevano tutti e tre sul sedile posteriore, tranquilli, mentre il pulmino Packard percorreva le strade buie di Belmont.
are che abbia un paio di costole incrinate,spiegla donna con voce incolore. Poi aggiunse subito, i chiamo Joan Reiss. Vi ho givisti tutti e due... siete venuti nel mio negozio.
he negozio domandHamilton, dopo aver rapidamente presentato se stesso e sua moglie.
l negozio di libri e oggetti d'arte a EI Camino. Lo scorso agosto avete acquistato una stampa di Chagall curata da Skira.
ト vero,confermMarsha. ra il compleanno di Jack... lo abbiamo appeso al muro. In basso, nella sala d'ascolto.
n cantina,precisHamilton.
'una cosa,disse all'improvviso Marsha, stringendo convulsamente la borsetta. ai fatto caso al dottore?
atto caso?ripetHamilton, perplesso. o, non particolarmente.
oglio dire che... che era una specie di... insomma, come se fosse finto. Come quei dottori che si vedono sulla pubblicitdel dentifricio.
Joan Reiss ascoltava attentamente. a di che state parlando?
i niente,taglicorto Hamilton. ト una conversazione privata.
l'infermiera. La stessa cosa. Costruita, come tutte le infermiere che si trovano negli ospedali.
Hamilton riflett mentre guardava fuori dal finestrino, nel buio della sera. ト la conseguenza delle comunicazioni di massa,azzard a gente si modella sulla pubblicit Non cos signorina Reiss?
'una cosa che vorrei chiederle,replicla donna. o notato qualcosa che mi ha fatto pensare.
he cosa?le domandHamilton, in tono guardingo; non era possibile che la signorina Reiss sapesse di che cosa stavano parlando.
l poliziotto sulla piattaforma... poco prima che cedesse. Perchsi trovava l
ト venuto con noi,rispose contrariato Hamilton.
La signorina Reiss lo squadr avvero? Io credevo che forse... Lascila frase a met o avuto l'impressione che si sia voltato per allontanarsi appena prima del crollo.
nfatti,convenne Hamilton. oleva andarsene. E anch'io, ma poi mi sono lanciato dall'altra parte.
ei intende dire che tornato volutamente indietro? Quando avrebbe potuto salvarsi?
'ho fatto per mia moglie,disse Hamilton, stizzito.
La signorina Reiss annu apparentemente soddisfatta. i dispiace... tutto lo shock e la tensione. Siamo stati fortunati. Alcuni non lo sono stati. Non strano? Qualcuno se l'cavata quasi senza conseguenze, e invece quel povero militare, il signor Silvester, si rotto la spina dorsale. una cosa che fa riflettere.
olevo parlarvene,intervenne il medico che era alla guida della macchina. l signor Silvester non si fratturato la colonna vertebrale. Pare che si tratti semplicemente di
una vertebra incrinata e di lesioni alla milza. I
rande,borbottHamilton. la guida? Nessuno ne ha parlato.
ualche lesione interna,rispose il medico. a ancora non stata stilata una diagnosi.
'hanno messo in attesa nella dispensa?domandMarsha.
Il dottore si mise a ridere. uole dire Bill Laws? stato il primo a essere ricoverato; ha degli amici fra i medici.
un'altra cosa,aggiunse subito Marsha. onsiderando l'altezza da cui siamo caduti e tutte le radiazioni che ci hanno colpito... nessuno di noi si fatto veramente male. Prendiamo noi tre, per esempio: ce ne stiamo tornando a casa come se non fosse successo niente. irreale. stato tutto troppo facile.
Esasperato, Hamilton disse, agari siamo caduti proprio addosso a un gruppo di congegni di sicurezza. Ma perdio. ..
Voleva aggiungere altro, ma le parole gli morirono in bocca. In quel preciso momento un dolore acuto, lancinante, gli trafisse la gamba destra. Sussult emettendo un urlo, e anda sbattere la testa contro il tettuccio della macchina. Quasi in preda a una sorta di frenesia, si arrotoli pantaloni fino al ginocchio, appena in tempo per vedere una piccola creatura alata che tentava di volare via.
he ti succede?gli domandMarsha, preoccupata, poi la vide anche lei. n'ape!
Furioso, Hamilton riusca schiacciare l'insetto sotto la scarpa. i ha punto, proprio sul polpaccio.Si stava giformando una brutta chiazza rossa e rigonfia. on bastavano tutti i guai che ho passato?
Il medico aveva giaccostato la macchina sul lato della strada. 'ha uccisa? Quelle maledette si infilano nelle macchine al parcheggio. Mi dispiace... si sente bene? Ho con me una pomata da spalmare sulla puntura.
opravviverbrontolHamilton, massaggiandosi energicamente la pelle. n'ape. Come se non avessimo giavuto giabbastanza problemi, oggi.
aremo a casa fra poco,disse dolcemente Marsha, guardando fuori dal finestrino. ignorina Reiss, venga da noi a bere qualcosa.
e',disse la donna, ambiguamente, mentre si tormentava un labbro con il dito lungo e ossuto. redo che gradirei una tazza di caff se ne avete.
a certo,replicsubito Marsha. ovremmo aiutarci l'un l'altro, noi otto. La nostra stata un'esperienza cossconvolgente.
periamo che sia finita qui,disse la signorina Reiss, a disagio.
men,commentHamilton. Pochi secondi dopo la macchina si accostal marciapiede e si ferm Erano tornati a casa.

vete una casetta deliziosa,osservla signorina Reiss mentre scendevano dalla macchina. Nel crepuscolo la moderna casa in stile fattoria californiana sembrava essere in serena attesa che i tre risalissero il vialetto fino al portico anteriore. E accovacciato sul portico c'era un grosso gatto giallo, con le zampe raccolte sotto il corpo.
ト il gatto di Jack,spiegMarsha, frugando nella borsetta in cerca della chiave. spetta che gli diamo da mangiare.Poi, rivolta al gatto, ieni dentro, Tontolone. Qui non ti darda mangiare nessuno.
he strano nome,osservla signorina Reiss, disgustata. erchlo chiamate cos
erchstupido,rispose seccamente Hamilton.
ack trova sempre nomi strani per i suoi gatti,aggiunse Marsha. 'ultimo che abbiamo avuto si chiamava Parnaso.
Il grosso gatto dall'aria un po' malmessa si era alzato piedi e stava venendo loro incontro sul vialetto. Si accostad Hamilton e si strofinrumorosamente contro la sua gamba. La signorina Reiss si ritrasse, stavolta con un disgusto evidente. on sono mai riuscita ad abituarmi ai gatti, confess ono cosviscidi e subdoli.
In un'altra occasione Hamilton le avrebbe fatto notare che quello era un luogo comune, ma in quel momento noi gli interessavano particolarmente le opinioni della signorina Reiss in fatto di gatti. Infilla chiave nella serratura, api la porta e accese le luci del soggiorno. Il piccolo ma accogliente appartamento tornin vita, e le due donne entrarono. Tontolone le seguall'istante e si diresse verso la cucina, con la coda arruffata dritta come un grosso scovolo giallo.
Sempre con addosso la sua vestaglia da ospedale, Marsha april frigorifero e ne tirfuori una grossa ciotola di plastica verde con dei pezzi di cuore di bue bollito. Mente faceva a pezzetti la carne e li lasciava cadere verso il gatto, Marsha osserv olti geni dell'elettronica hanno degli animali domestici meccanici... tipo quelle falene fototropiche e cose simili, che girano e vanno a sbattere da tutte le parti. Quando eravamo sposati da poco Jack ne costruuno che catturava i topi e le mosche. Pernon andava bene; infatti ne dovette costruire un altro che catturasse lui.
iustizia cosmica,commentHamilton, togliendosi cappello e cappotto. on volevo che popolassero il mondo.
Mentre Tontolone divorava avidamente la sua cena, Marsha andin camera da letto a cambiarsi. La signorina Reiss si mise a gironzolare per la stanza, esaminando con aria competente i vasi, le stampe e gli arredi.
gatti non hanno anima,disse Hamilton in tono compiaciuto, mentre osservava il suo gatto che si ingozzava. nche il gatto pinobile sarebbe disposto a tenere in equilibrio una carota sulla testa in cambio di un boccone di fegato di maiale.
ono animali,commentla signorina Reiss dal soggiorno. uesta stampa di Paul Klee l'ha acquistata da noi?
udarsi.
o non sono mai riuscita a definire che cosa volesse dire Klee.
agari non voleva dire niente. Forse si voleva solo divertire.Il braccio aveva ricominciato a dolergli; si domandche aspetto avesse sotto il bendaggio. a detto che gradisce del caff
caff.. e forte,rispose la donna. uole che l'aiuti a prepararlo?
o no, si metta pure comoda.Meccanicamente Hamilton allungla mano verso la caffettiera. el carrello delle riviste, accanto al divano, c'l'edizione economica della History di Toynbee.
aro,lo chiamMarsha dalla camera da letto, con una nota di urgenza nella voce. uoi venire qui?
Lui and tenendo in mano la caffettiera, e agitandola mentre camminava. Marsha era in piedi vicino alla finestra, pronta ad abbassare la tapparella. Guardava fuori, nel buio della notte, e la fronte era corrugata per la preoccupazione. he succede?le chiese Hamilton.
ai un'occhiata fuori.
Lui guard ma tutto ciche vide fu solo l'oscurit e il profilo indistinto delle case. Qua e lc'erano poche luci che brillavano debolmente. Il cielo era coperto, un basso soffitto di nebbia che scivolava silenziosamente sulle cime tetti. Niente si muoveva. Non c'era vita, nattivit Non vedeva nessuno.
ト come stare nel Medio Evo,disse Marsha a bassa voce.
Perchun'immagine del genere? Anche lui vedeva ciche c'era, ma si trattava oggettivamente di una scena comunissima, il consueto panorama dalla camera da letto alle nove e mezzo di una fredda sera di ottobre.
e parlavamo prima, in macchina,aggiunse Marsha scossa da un brivido. u hai detto qualcosa a proposito dell'anima dei gatti. Non avevi mai parlato cos prima.
rima di che cosa?
rima di tornare qui.Si allontandalla finestra e prese una camicetta pulita che era appesa sulla spalliera di una sedia. ... lo so che ti sembrersciocco, ma tu hai visto veramente la macchina del dottore che si allontanava? Lo hai salutato? successo qualcosa?
e', se ne andato,precisHamilton in tono vago.
Seria in volto, Marsha si abbottonla camicetta e poi la infilnei pantaloni. orse sto dando i numeri. Lo shock, i sedativi... ma tutto cosimmobile. Come se fossimo le uniche persone vive. Chiuse in una prigione grigia, senza luci ncolori, una specie di... di luogo primordiale. Ti ricordi le antiche religioni? Prima che il cosmo si trasformasse in caos, prima che la terra fosse separata dall'acqua, e l'oscuritdalla luce. Quando le cose non avevano nome.
ontolone ce l'ha il suo nome,le fece notare dolcemente Hamilton. u ce l'hai, e cosla signorina Reiss,e anche Paul Klee.
Ritornarono insieme in cucina. Marsha si occupdi preparare il caff e dopo pochi minuti la caffettiera bolliva furiosamente. La signorina Reiss era seduta tutta impettita al tavolo della cucina, e aveva un'espressione tirata, quasi stravolta; i suoi lineamenti severi, esangui, esprimevano una grande concentrazione, come se lei fosse agitata da chissquali tumulti interiori. Era una donna giovane, dal viso anonimo ma volitivo, e i capelli scialbi color sabbia raccolti in uno stretto chignon dietro la testa. Aveva il naso piccolo e aguzzo, e le labbra serrate riducevano la sua bocca a una linea dura e sottile. Aveva l'aria di una persona con la quale era meglio non scherzare.
i che stavate parlando, voi due?chiese mentre girava il caff
Contrariato, Hamilton rispose, i cose personali, perch
u, caro,lo riprese Marsha.
Hamilton affrontla signorina Reiss a brutto muso. a lei fa sempre cos Mette il naso dappertutto, si impiccia delle cose degli altri?
Il volto teso della donna non rivelalcuna emozione visibile. evo essere prudente,spieg 'incidente di oggi mi ha reso particolarmente consapevole dei pericoli che corro.Poi si corresse, e aggiunse, l cosiddetto incidente, anzi.
erchlei in particolare?le chiese Hamilton, incuriosito.
La donna non rispose; stava guardando Tontolone. Il grosso gatto malandato aveva finito di mangiare, e adesso era in cerca di un posto dove mettersi a dormire. he gli prende?domandla signorina Reiss, con voce esile, spaventata. erchmi guarda?
ei sta seduta,disse Marsha in tono conciliante. l gatto vuole solo saltarle in grembo e farsi una dormita.
La signorina Reiss sobbalze se la prese col gatto. on avvicinarti! Tieni il tuo lurido corpo lontano da me!Poi, rivolta ad Hamilton, gli confid e non avessero le pulci forse non me la prenderei tanto. E questo, poi, ha un aspetto davvero poco invitante. Immagino che farfuori un bel po' di uccellini.
ei o sette al giorno,rispose Hamilton, sentendo che stava perdendo la pazienza.
idisse la signorina Reiss, ritraendosi cautamente dal gatto, che la fissava perplesso. i vede subito che ha un istinto omicida. Dovrebbero emanare delle leggi molto severe. Sono bestie pericolose, animali aggressivi, e costituiscono una minaccia per tutti; come minimo bisognerebbe chiedere il permesso per tenerli. E poi le autoritdovrebbero...
on solo uccelli,la interruppe Hamilton, che si sentiva invadere da un freddo, perverso sadismo. nche serpenti e talpe. E stamattina si presentato con un coniglio morto.
esoro,intervenne Marsha, secca, mentre la signorina Reiss era scossa da un tremito di genuina paura. certa gente non piacciono i gatti. Non puoi pretendere che tutti la pensino come te.
anche piccoli topi pelosi,insistette brutalmente Hamilton. dozzine. Alcuni li mangia, altri li porta a noi. E una mattina aveva in bocca la testa di una vecchia.
La signorina Reiss emise un urlo stridulo di tenore. Presa dal panico, arretr patetica e indifesa. Hamilton si pentimmediatamente di ciche aveva detto. Vergognandosi di se stesso, aprla bocca per scusarsi, per fare ammenda del suo umorismo frainteso...
Dall'alto piovve uno sciame di locuste. Travolto da una massa brulicante di animali vermiformi, Hamilton lottfreneticamente per liberarsi. Le due donne e il gatto rimasero a guardare senza riuscire a credere ai loro occhi, incapaci di muoversi. Per un bel po' lui si dimene scalciper non soccombere a quell'orda di insetti che strisciavano, mordevano e pungevano, poi si ritrasse e riusca cacciarli via; esausto e ansimante, rimase in un angolo a riprendere fiato.
anto Dio,mormorMarsha, sconvolta, allontanandosi anche lei dalla massa di insetti che frinivano e saltellavano dappertutto.
he... che diavolo stato?riusca dire con fatica la signorina Reiss, gli occhi fissi sul mucchio di animali formicolanti. impossibile.
e',disse Hamilton con voce tremante, nvece successo.
a come?fece eco Marsha, mentre tutti lasciavano la cucina, e quella valanga straripante di ali e corpi chitinosi. ose del genere non possono succedere.
erquadra,aggiunse Hamilton, sempre con un filo di voce. 'ape... ti ricordi? Avevamo ragione; successo qualcosa. E tutto quadra. Tutto ha senso.
CAPITOLO QUARTO

Marsha Hamilton dormiva; la luce gialla e calda del mattino si riversava sulle sue spalle nude, sulle coperte e sul pavimento. Jack Hamilton era in bagno a farsi stoicamente la barba, incurante del dolore pulsante al braccio ferito. Lo specchio, appannato e gocciolante, gli rimandava l'immagine del suo viso ricoperto dalla schiuma da barba, una parodia distorta della sua immagine di tutti i giorni.
La casa era in ordine e vi regnava la calma. Le locuste della sera prima erano scomparse quasi tutte; solo degli occasionali fruscii gli ricordavano che qualcuna si era nascosta nelle pareti. Tutto sembrava normale. Il furgone del latte passava rumorosamente sulla strada. Marsha russava leggermente e ogni tanto si muoveva, sollevando un braccio al di sopra delle coperte. All'esterno, sul portico posteriore, Tontolone si stava preparando a entrare in casa.
Con molta attenzione, imponendosi di vincere il dolore, Hamilton findi radersi, sciacquil rasoio, si passdel talco sulle guance e sul collo, e andin cerca di una camicia pulita. Era rimasto sveglio tutta la notte a pensarci, e aveva deciso di farlo proprio in quel momento: adesso che si era lavato, rasato e pettinato, e che si era svegliato del tutto.
Si inginocchicon qualche fatica, unle mani, chiuse gli occhi, respira fondo e cominci
ignore,disse, serio, quasi in un bisbiglio, i dispiace di ciche ho fatto alla povera signorina Reiss. Vorrei tanto essere perdonato, se Tu sei d'accordo.
Restin ginocchio per un minuto, domandandosi se la preghiera fosse sufficiente. E se fosse stata correttamente indirizzata. Ma pian piano il suo atteggiamento umile e contrito lasciil posto a un senso di collera risentita. Non era normale che un uomo maturo come lui se ne stesse lin ginocchio. Era una posizione poco dignitosa, indegna di un adulto... e per di pinon ci era nemmeno abituato. Indignato, aggiunse una frase per concludere la preghiera.
iciamoci le cose come stanno... se l'cercata.Il suo rauco bisbiglio scivolnell'appartamento silenzioso; Marsha sospirdi nuovo e si raggomitolin posizione fetale. Di la poco si sarebbe svegliata. All'esterno Tontolone grattava nervosamente la porta, domandandosi come mai fosse ancora chiusa.
saminiamo quello che ha detto,continuHamilton, scegliendo accuratamente le parole. ono gli atteggiamenti come i suoi che poi portano ai campi di concentramento. intollerante, una personalittipicamente compulsiva. Ci vuole poco per passare dall'odio per i gatti all'odio per gli ebrei.
Non vi fu risposta. Forse se ne aspettava una? E quale, esattamente, si aspettava? Non lo sapeva con certezza. Una cosa qualsiasi, magari, un segno.
Ma forse non era la strada giusta. L'ultima volta che si era rifugiato nella religione era stato quando aveva otto anni, in una imprecisa giornata di scuola domenicale. Le faticose letture della sera prima non gli avevano affatto chiarito le idee; aveva solo capito, molto vagamente, che era una materia molto complessa. Formule ben precise, certe regole da rispettare... peggio di una discussione con il colonnello T. E. Edwards.
Eppure, in qualche modo, era la stessa cosa.
Era ancora inginocchiato quando udun suono alle sue spalle. Si girdi scatto e scorse una figura che si muoveva rapidamente attraverso il soggiorno. Un giovane di colore vestito in pantaloni di tela e maglione.
ト lei il mio segno?gli chiese ironicamente Hamilton.
i ricorda di me?replicil negro, il cui volto era teso per la stanchezza. ono la guida che vi ha accompagnato su quella piattaforma. Da quindici ore non faccio che ripensarci.
on stata colpa sua,disse Hamilton. ei caduto insieme a tutti gli altri.Si rimise faticosamente in piedi, uscdal bagno e andin cucina. a gifatto colazione?
on ho fame.Il negro lo studicon attenzione he cosa stava facendo? Pregava?
ammise Hamilton.
o fa abitualmente?
o,rispose Hamilton dopo un attimo di esitazione. on pregavo pida quando avevo otto anni.
Il negro assimill'informazione. i chiamo Bill Laws.Si strinsero la mano. embra che lei abbia capito. Quand'successo?
n un momento imprecisato fra ieri sera e stamattina.
e accaduto qualcosa di particolare?
Hamilton gli raccontdella pioggia di locuste e dell'ape. on stato difficile capire quale fosse la relazione. Ho mentito... e sono stato punito. E prima ancora, avevo bestemmiato... e sono stato punito. Causa ed effetto.
erde il suo tempo, a pregare,gli disse Laws, asciutto. i ho provato anch'io, ma non funziona.
ei per che cosa ha pregato?
Laws indicironicamente la propria pelle scura. o fatto un tentativo. Ma le cose non sono cossemplici... non lo sono state e non lo saranno mai.
embra piuttosto amareggiato,osservHamilton, guardingo.
ト stato un colpo vero e proprio.Laws gironzolper il soggiorno. i scusi se sono entrato cos La porta era aperta e pensavo che lei fosse sveglio. Non un tecnico nel campo della ricerca elettronica?
roprio cos
Laws fece una smorfia. ongratulazioni, fratello. Io sono studente universitario, fisica superiore. cosche sono riuscito a ottenere l'impiego. Al giorno d'oggi c'un sacco di concorrenza.Poi aggiunse, almeno cosdicono.
ei come se ne accorto?
i questa faccenda?Laws alzle spalle. on stato difficile.Tirfuori dalla tasca un rotolo di stoffa, lo apre mostrun piccolo frammento metallico. e lo ha regalato mia sorella, tanti anni fa, perchlo portassi sempre con me. Ormai non posso pifarne a meno.Porse il talismano ad Hamilton. Vi erano incise alcune formule di devozione religiosa, ormai consunte dal continuo maneggiamento.
vanti,disse Laws. o provi.
rovarlo?Hamilton non capiva. n tutta sincerit non proprio il mio campo.
l braccio,disse Laws, gesticolando impaziente. unziona, adesso. Lo metta sulla ferita. Prima permeglio togliere la fasciatura; se c'un contatto fisico diretto agisce ancora meglio. Contiguit la chiamano. cosche sono riuscito a farmi passare tutti i dolori e a far guarire tutte le lesioni.
Scettico, e con molta circospezione, Hamilton tolse una parte della fasciatura; la carne livida e umida aveva un colorito sanguigno, alla luce del mattino. Dopo un attimo di esitazione possulla ferita il freddo pezzetto di metallo.
ccolo che funziona,disse Laws.
La carne martoriata della ferita comincia risanarsi. Mentre Hamilton osservava, si tramutda rosso vivo in un rosa cupo, quindi in arancione vivido; la ferita si contrasse,
si asciuge si richiuse, lasciando solo un segno sottile, bianco e indistinto. E il dolore era scomparso.
cco fatto,esclamLaws, riprendendosi il talismano. rima funzionava?
on ha mai funzionato.Laws lo rimise in tasca. tasera voglio provare a lasciare qualche capello dentro l'acqua. Naturalmente domattina ci troverdei vermi. Vuole sapere come si cura il diabete? Mezzo rospo tritato mescolato con latte di vergine, da portare intorno al collo all'interno di un pezzo di flanella immersa in una pozza d'acqua.
ntende dire che tutta questa roba...
unziona. Come dicevano i contadini. Fino a ora hanno avuto torto, ma adesso siamo noi che ci sbagliamo.
Marsha apparve in vestaglia sulla porta della camera da letto, tutta spettinata e con l'aria ancora insonnolita. h,esclamquando vide Laws. ト lei. Come sta?
enissimo, grazie,rispose il negro. Strofinandosi gli occhi, Marsha si rivolse subito al marito. ome hai dormito?
o dormito.Qualcosa nel tono della sua voce, qualcosa di dolorosamente urgente, lo spinse a chiedere, erch
ai sognato?
Hamilton riflett Si era agitato molto, e aveva avuto qualche vaga fantasia, ma nulla che ricordasse con precisione. o,rispose.
Una strana espressione si era dipinta sul viso affilato di Laws. ei ha sognato, signora Hamilton? Che cosa ha sognato?
na cosa assurda. Non stato proprio un sogno. Voglio dire, non successo niente. Era cos e basta.
n posto?
un luogo. E noi.
utti noi?domandLaws, molto interessato. utti e otto?
Marsha annucon enfasi. ravamo proprio dove siamo caduti. Ginel bevatrone. Tutti e otto, lunghi a terra, e svenuti. E non succedeva niente. Il tempo non passava, e non c'era nessun cambiamento.
n un angolo,chiese Laws, on c'era qualcuno che si muoveva? Magari degli infermieri?
confermMarsha. a non si muovevano. Erano su una specie di scala. Immobili, come congelati.
i muovevano, invece,disse Laws. 'ho sognato anch'io. All'inizio mi sembrava che fossero immobili, ma poi mi sono accorto che si muovevano. Molto lentamente.Seguun silenzio imbarazzato.
Hamilton continua frugare nei suoi ricordi e disse, lentamente, desso che me lo dite...Poi si strinse nelle spalle. ト un ricordo traumatico. Il momento dello shock. inciso nei nostri cervelli; non riusciremo mai a liberarcene.
a,osservMarsha, con voce tirata, ontinua ancora. Ci siamo ancora dentro.
aggi Nel bevatrone?
Lei annucon convinzione. o sento. Ne sono convinta.
Hamilton si rese conto dalla voce che sua moglie era allarmata. Allora cambiargomento. orpresa,disse, facendole vedere il braccio appena guarito. ト arrivato Bill e ha fatto il miracolo.
on sono stato io,repliccon enfasi Laws, guardandoli con espressione dura. on ne sarei mai stato capace.Imbarazzato, Hamilton si mise a strofinarsi il braccio. ト il suo talismano che l'ha fatto.
Laws riprese in mano il pezzetto di metallo portafortuna e lo guard orse siamo sprofondati nella realtreale. Forse questa capacitsempre esistita, nascosta al di sotto della superficie.
Marsha si avvicinlentamente ai due uomini. iamo morti, non vero?domandcon voce fioca.
embra di no,rispose Hamilton. i troviamo ancora a Belmont, California. Ma non la stessa Belmont. Ci sono stati dei piccoli cambiamenti, qua e l E qualche aggiunta. C'qualcuno che si sta dando da fare.
adesso che facciamo?
on chiederlo a me,disse Hamilton. on sono stato io a fare tutto questo. evidente che tutta una conseguenza dell'incidente al bevatrone. Qualunque cosa sia successa.
o sapete che facciamo?disse Marsha, con calma.
he cosa?
o vado a cercarmi un lavoro.
Hamilton sgrangli occhi. he genere di lavoro?
no qualsiasi. Dattilografa, commessa, centralinista. Cospotremo andare avanti... te lo ricordi?
e lo ricordo,rispose Hamilton. a tu starai a casa a spolverare il caminetto. Ci andrio, a cercarmi un lavoro.Indicil viso rasato di fresco e la camicia pulita. ono gipronto a partire.
a,obiettMarsha, e hai perso il lavoro per colpa mia.
orse non ci sarpibisogno di lavorare,intervenne Laws, in tono ironicamente enfatico. orse ci basteraprire la bocca e aspettare la manna che scenderdal cielo.
agari ci ha giprovato,disse Hamilton.
ci ho provato, ma senza ottenere niente. Perqualcuno ha ottenuto dei risultati. Dovremo studiare bene come funziona tutta questa faccenda. Questo mondo, o quel che
diavolo ha le sue leggi. Leggi diverse da quelle a cui eravamo abituati. Giqualcuna l'abbiamo vista. Il talismano funziona, e questo significa che adesso funziona l'intera struttura della benedizione.Poi aggiunse, forse della dannazione.
a salvezza,mormorMarsha, spalancando gli occhi. uon Dio, Jack, credi che ci sia veramente un Paradiso?
ssolutamente,confermHamilton, poi tornin camera da letto e ne uscpoco dopo facendosi il nodo alla cravatta. a tutto questo viene dopo. Adesso devo andare a San Francisco. In banca ci sono rimasti soltanto cinquanta dollari e io non ho la minima intenzione di mettermi a invocare miracoli per non morire di fame.

Hamilton andalla base missilistica a riprendersi la sua Ford coupancora parcheggiata l in uno spazio dove c'era scritto: riservato a John W. Hamilton.
Lascila cittdi Belmont e prese la strada per El Camino. Mezz'ora pitardi entrava a San Francisco. L'orologio di fronte alla filiale della Bank of America di San Francisco sud segnava le undici e mezzo quando lascila macchina nel parcheggio, accanto alle Cadillac e alle Chrysler dei pezzi grossi dell'EDA.
I palazzi della Electronic Development Agency si trovavano sulla sua destra; blocchi di cemento bianco che si stagliavano contro le colline della zona industriale in continua crescita. Una volta, un anno prima, quando lui aveva pubblicato la sua prima ricerca in elettronica avanzata, la EDA aveva cercato di strapparlo alla California Maintenance. A capo della societc'era Guy Tillingford, uno dei piimportanti esperti di statistica del paese: un uomo brillante e originale, che per di piera stato un grande amico del padre di Hamilton.
Se mai c'era la possibilitdi trovare un lavoro, quello era il posto giusto. E poi, cosa ancor piimportante, attualmente la EDA non era aveva nulla a che fare con i militari. Il dottor Tillingford, membro del gruppo che aveva creato l'Istituto di Studi Avanzati a Princeton (prima che quel gruppo venisse ufficialmente sciolto) era piinteressato alla ricerca scientifica in genere. Producevano alcuni fra i computer pievoluti, i grandi cervelli elettronici utilizzati nelle industrie e nelle universitdi tutto il mondo occidentale.
signor Hamilton,disse la piccola, efficiente segretaria, mentre continuava a esaminare con molta attenzione i suoi documenti. iferiral dottore che lei qui... sono certa che sarmolto contento di vederla.
Hamilton si mise a passeggiare nervosamente nell'atrio, tormentandosi le mani e pregando fra se s Non gli fu difficile, farlo; in quel momento, con cinquanta dollari in banca, era facile pregare. Cinquanta dollari non avrebbero garantito vita lunga alla famiglia Hamilton... nemmeno in un mondo di miracoli e di cavallette che piovevano dal cielo.
ack, ragazzo mio,tuonil dottor Guy Tillingford con il suo vocione, mentre compariva sulla porta dell'ufficio; radioso in volto, gli tese subito la mano. ccidenti, come sono contento di vederti. Quanto tempo dieci anni?
io meno,confermHamilton mentre si stringevano calorosamente la mano. a trovo bene, dottore.
L'ufficio era pieno di assistenti e tecnici, giovanotti dall'aria intelligente con i capelli tagliati cortissimi, cravatte a farfalla, lo sguardo sveglio e i visi ben rasati. Il dottor Tillingford precedette Hamilton attraverso una serie di porte di legno, fino a un salottino privato.
ui possiamo parlare,disse, accomodandosi in una comoda poltrona di pelle nera. uesta stanza l'ho voluta io, proprio per avere un posto in cui ritirarmi quando ho bisogno di stare un po' da solo a riflettere.Poi aggiunse, tristemente, on sono piquello di una volta, ormai. Mi rifugio qui un paio di volte al giorno... per recuperare le forze.
o lasciato la Cal Main,disse Hamilton.
h, sfece Tillingford, annuendo. eglio per te. un ambientaccio. C'troppo amore per le armi. Non sono scienziati, ma semplici dipendenti del Governo.
on me ne sono andato di mia volont mi hanno licenziato.In poche parole Hamilton lo mise al corrente della situazione.
Per un po' Tillingford Jion disse niente. Pensieroso, si tormentun dente, aggrottando la fronte. i ricordo di Marsha. Splendida ragazza. Mi sempre piaciuta. Ma di questi tempi non si fa che parlare dei rischi per la sicurezza nazionale. Comunque qui non abbiamo preoccupazioni del genere. Adesso come adesso non abbiamo nessun contratto con il Governo. Siamo in una torre d'avorio.Ridacchisenza troppa allegria. 'ultimo caposaldo della ricerca pura.
ensa che potrei esserle utile?domandHamilton con il tono pidisinvolto possibile.
erchno.Oziosamente, tirfuori dalla tasca una piccola ruota e comincia farla girare. onosco bene il lavoro che fai... anzi, mi piacerebbe averti avuto prima con me.
Non credendo ai suoi occhi, preda di un fascino quasi ipnotico, Hamilton fissava la ruota di Tillingford.
aturalmente, devo farti le solite domande,aggiunse Tillingford, sempre facendo girare la ruota. uesta la trafila... ma tu non dovrai compilare il questionario per iscritto. Ti rivolgerle domande a voce. Tu non bevi, no?
Hamilton sussult ere?
uesta storia di Marsha solleva qualche problema. Naturalmente a noi non interessano gli aspetti legati alla sicurezza... ma una cosa devo chiedertela. Jack, rispondimi con sinceritTillingford si mise la mano in tasca, ne estrasse un volumetto rilegato in pelle nera e lo porse ad Hamilton. Sulla copertina c'era scritto, a lettere d'oro: Bayan del Secondo Bab. ll'universit quando voi due eravate immischiati con gruppi estremisti, avete mai praticato... diciamo cos l'amore libero?
Hamilton non sapeva che rispondere. Muto, confuso, rimase la fissare il volumetto, che ancora conservava il tepore della tasca. Nel frattempo un paio di giovani impiegati dell'EDA erano entrati nella stanzetta e assistevano in rispettoso silenzio. Vestiti nei loro lunghi grembiuli bianchi, sembravano stranamente solenni e obbedienti. Le loro teste rasate gli fecero venire alla mente quelle di giovani monaci... strano che non avesse mai fatto caso a quanto quel genere di pettinatura cosin voga ricordasse l'antica pratica ascetica degli ordini religiosi. Quei due uomini erano senza dubbio dei giovani e brillanti tecnici, ma dov'era finita la loro abituale sicurezza?
visto che ci siamo,aggiunse Tillingford, evo farti anche un'altra domanda. Jack, ragazzo mio, metti la mano sul Bayan e dimmi, in tutta sincerit hai trovato l'Unico Vero Cancello che conduce alla salvezza?
Tutti gli occhi erano puntati su di lui. Hamilton deglut si sentavvampare e rimase limpotente, senza sapere che cosa rispondere. ottore,riusca dire alla fine, enso che tornerun'altra volta.
Tillingford, preoccupato, si tolse gli occhiali e gli rivolse un'occhiata indagatrice. ack, non ti senti bene?
to attraversando un momento molto difficile. Ho perso il posto...Poi, in tutta fretta, aggiunse, o avuto anche altri problemi. Ieri Marsha e io abbiamo avuto un incidente. Gial bevatrone un nuovo deflettore ha funzionato male e ci ha scaricato addosso le radiazioni.
h, sannuTillingford. e ho sentito parlare. Ma non morto nessuno, per fortuna.
uelle otto persone,disse uno dei giovani tecnici dall'aria ascetica, evono aver camminato insieme al Profeta. stata una brutta caduta.
ottore,disse Hamilton, faticando a farsi uscire la voce, otrebbe consigliarmi un bravo psichiatra?
Sul viso dell'anziano scienziato si delinelentamente un'espressione di incredulit n... che cosa? Sei uscito di senno, ragazzo mio?
rispose Hamilton. are di s
e parliamo dopo,taglicorto Tillingford, con voce strozzata. Poi, con un gesto brusco, fece cenno ai due tecnici di uscire dalla stanza. ndate alla moschea,ordinloro, meditate finchnon vi chiamo io.
Dopo avere rivolto una lunga, penetrante occhiata ad Hamilton, i due uscirono.
desso possiamo parlare,disse Tillingford, con la sua voce cavernosa. o ti sono amico. Conoscevo tuo padre, Jack. Era un grande scienziato. Non ne nascono picos Ho sempre nutrito grandi speranze su di te, e quando sei andato a lavorare con la California ci sono rimasto male. Ma naturalmente dobbiamo inchinarci di fronte alla VolontCosmica.
osso rivolgerle qualche domanda?Hamilton cominciava a sudare freddo, e sentiva il colletto inamidato della sua camicia che si stava bagnando. uesta ancora una organizzazione scientifica, vero? Oppure non lo pi
ncora?Stupito, Tillingford si riprese il libretto dal le mani di Hamilton. on riesco a capire il senso della domanda, figliolo. Sii pichiaro.
ettiamola cos Io sono stato... tagliato fuori. Ero talmente preso dal mio lavoro che ho perso ogni contatto con il resto del mondo scientifico. E quindi,concluse, quasi disperato, on ho la pipallida idea di quello che sta succedendo, anche negli altri campi. Non potrebbe... non potrebbe riassumermi in breve qual l'immagine complessiva del! mondo di oggi?
mmagine,ripetTillingford, annuendo. ト piuttosto facile perderla di vista. il problema dell'eccessiva specializzazione. Da parte mia non posso dirti un gran che. Il nostro lavoro all'EDA piuttosto lineare, si potrebbe addirittura dire che prescritto. Alla Cal Main stavate sviluppando armi da usare contro gli infedeli, questo abbastanza chiaro. Scienza applicata, non cos
satto,convenne Hamilton.
ui, invece, ci occupiamo dell'eterno problema di base, quello della comunicazione. nostro compito, e che compito, garantire la struttura elettronica fondamentale della comunicazione. Abbiamo dei tecnici... come te. Abbiamo degli eccellenti consulenti semantici, e psicologi della ricerca molto preparati. Tutti insieme dobbiamo affrontare questo problema basilare dell'esistenza dell'uomo: mantenere in piena efficienza il collegamento fra la Terra e il Gelo.
Il dottor Tillingford continu nche se certamente tu lo sai gi te lo ripeter Nei tempi antichi, prima che la comunicazione venisse sottoposta a una rigorosa analisi scientifica, esisteva una gran quantitdi sistemi pio meno empirici. Sacrifici umani, tentativi di attirare l'attenzione di Dio stuzzicandogli il naso e il palato. Molto rozzo e molto antiscientifico, come la preghiera a voce alta e il canto di inni, ancora praticati dalle classi meno evolute. Bene, lasciamo che intonino i loro inni e recitino le loro preghiere.Premette un pulsante e una sezione della parete divenne trasparente. Hamilton si ritrova guardare tutto il complesso dei laboratori di ricerca, che si estendevano in cerchio attorno all'ufficio di Tillingford; una sfilata di uomini e apparecchiature, le migliori macchine e i migliori tecnici disponibili nel paese.
orbert Wiener,riprese Tillingford. icorderai il suo lavoro nel campo della cibernetica. E, cosa ancor piimportante, quello di Enrico Destini nel campo della teofonia.
he cos'
Tillingford sollevuna palpebra. u sei uno specialista, ragazzo mio. La comunicazione fra l'uomo e Dio, naturalmente. Utilizzando il lavoro di Wiener, e la preziosa ricerca di Shannon e Weaver, Destini riusca realizzare, nel 1946, il primo sistema di comunicazione realmente efficace fra la Terra e il Cielo. Naturalmente potservirsi di tutta l'attrezzatura bellica usata nella Guerra contro le Orde Pagane, contro quei dannati barbari adoratori di Wotan e della Quercia.
ntende dire... i nazisti?
o preferisco chiamarli cos Quello gergo da sociologi, no? E quel Negatore del profeta, queir Anti-Bab... dicono che sia ancora vivo e che si trovi in Argentina. Ha scoperto l'elisir di eterna giovinezza o qualcosa del genere. Ha fatto il patto col diavolo nel 1939, te lo ricorderai. Forse successo quando eri ancora piccolo? Be', comunque dovresti saperlo... storia.
o so,disse Hamilton, a fatica.
ppure ci sono ancora persone che si rifiutano di vedere ciche evidente. A volte penso che i Fedeli dovrebbero ricevere una bella lezione. Qualche bomba all'idrogeno buttata qua e l e la forte corrente di ateismo che non si riesce a sconfiggere...
negli altri campi?lo interruppe Hamilton. he stanno facendo? La fisica, per esempio. Che mi dice dei fisici?
a fisica un argomento chiuso,lo informTillingford. irtualmente si conosce ogni aspetto dell'universo materiale... anzi, lo si conosce fin da diversi secoli. La fisica diventata la parte astratta della tecnica.
gli ingegneri?
In risposta Tillingford gli porse una copia del Journal of Applied Sciences del novembre 1959. 'articolo di fondo ti spieghertutto, penso. Un uomo in gamba, quell'Hirschbein.
L'articolo di fondo si intitolava Aspetti teorici del problema della costruzione di un serbatoio; seguiva un sottotitolo: La necessitdi disporre di una fornitura costante grazia incontaminata per tutti i maggiori centri abitati.
razia?ripetHamilton debolmente.
li ingegneri,spiegTillingford, ono piche altro preoccupati dall'impegno di convogliare la grazia a ogni comunitbabista di tutto il mondo. In un certo senso un problema analogo al nostro di tenere sempre in efficienza le linee di comunicazione.
questo tutto ciche fanno?
e',riconobbe Tillingford, 'l'impegno continuo di edificare moschee, templi e altari. Il Signore un padrone severo e preciso, te ne rendi conto; le Sue regole sono molto precise. Detto fra me e te, in tutta onestnon li invidio. Basta uno sbaglio e...fece schioccare le dita, uf.
uf?
n fulmine.
h,esclamHamilton. a certo.
ercii ragazzi piin gamba evitano quasi tutti di studiare ingegneria. Il tasso di mortalittroppo alto.Tillingford lo studicon un'attenzione quasi paterna. igliolo, ti rendi conto, spero, che il tuo campo il migliore.
on ne ho mai dubitato,disse Hamilton con la voce che sembrava non volergli uscire. ro solo curioso di sapere quello che fanno gli altri.
ono soddisfatto del tuo livello morale,gli disse Tillingford. o che vieni da una buona famiglia, devota e timorata di Dio. Tuo padre era una persona umile e onesta come poche. Ogni tanto ci sentiamo.
i sentite?chiese Hamilton a fatica.
e la passa piuttosto bene. Sente la tua mancanza, naturalmente.Tillingford indicl'impianto di comunicazione sul tavolino. e vuoi...
o,si affretta dire Hamilton, ritraendosi. ono ancora sconvolto dall'incidente. Non potrei parlargli, adesso.
ome preferisci.Tillingford gli diede una pacca arni1 chevole sulla spalla. uoi dare un'occhiata ai laboratori? Abbiamo un'attrezzatura di prim'.ordine, lasciamelo dire.Poi, in un sussurro confidenziale, gli rivel i sono costate un bel po' di preghiere, per Dove lavoravi prima, alla Cal Main, hanno fatto di tutto per farsi sentire pidi noi.
a l'avete spuntata voi.
h, certo. Dopotutto, siamo stati noi a installare le linee di comunicazione.Con una smorfia maliziosa lo accompagnalla porta. i accompagno dal direttore del personale... lui pensera tutto, per quanto riguarda l'assunzione.

* * *

Il direttore del personale era un uomo florido, dalle guance lisce, che accolse Hamilton con radiosa cordialitmentre trafficava con le carte e i modelli sopra la scrivania. aremo felicissimi di averla con noi, signor Hamilton. L'EDA ha bisogno di uomini della sua esperienza. Se poi il dottore la conosce di persona...
o assuma subito,gli ordinTillingford. iduca al minimo ogni aspetto burocratico e passi ai test attitudinali.
'accordo,annuil direttore prendendo la sua copia di Bayan e il Secondo Bab. Lo appoggisulla scrivania, lo richiuse, poi chiuse gli occhi, fece scorrere un dito lungo le pagine e april libro a caso. Tillingford si piegsu di lui, osservando attentamente, e i due uomini esaminarono il passaggio, confabulando fra loro a voce bassa.
ene,disse alla fine Tillingford, soddisfatto. ト una conferma.
o senza dubbio,convenne il direttore. Poi, rivolto ad Hamilton, a cosa potrinteressarla. una delle approvazioni pichiare che abbia visto quest'anno.In tono sbrigativo ed efficiente lesse, isione 1931, Capitolo 6, versetto 14; linea 1: "S la Vera Fede scioglie il coraggio di chi non crede, poichegli conosce la misura dell'ira di Dio; egli conosce la misura per riempire il vaso d'argilla".Con un colpo secco richiuse il Bayan e lo ripose nella scrivania. Entrambi fissavano orgogliosamente Hamilton, irradiando buona volonte soddisfazione professionale.
Confuso, ancora incerto se essere soddisfatto o no, Hamilton tornal motivo, chiaro e semplice, che lo aveva condotto l osso chiedere quale sarlo stipendio? O troppo...Cercdi fare una battuta, ..troppo volgare e commerciale?
I due uomini rimasero di sasso. tipendio?
stipendio,ripetHamilton, sull'orlo di un attacco isterico. icordate, quella cosa che il reparto contabilitconsegna ai dipendenti ogni due settimane. Per evitare che diventino troppo insoddisfatti.
ome d'uso,rispose Tillingford, con serena dignit u verrai pagato da quelli dell'IBM ogni dieci giorni.Si rivolse al direttore del personale e gli chiese, ual la cifra esatta? Non mi ricordo mai questa roba.
ado a controllare in contabilitIl direttore lascil'ufficio e tornpoco dopo con l'informazione. ei comincercon la classificazione Quattro-A. Dopo sei mesi passeralla Cinque-A. Che ne dice? Non male per un uomo di trentadue anni.
he cosa...chiese Hamilton, he cosa significa Quattro-A?
Sorpreso, il direttore del personale ebbe un attimo di esitazione, poi rivolse un'occhiata a Tillingford, si umettle labbra e rispose, 'IBM gestisce il Libro dei Debiti e dei Crediti. Il Registro Cosmico.Gesticol a, il Grande Inalterabile Elenco dei Peccati e delle Virt L'EDA esegue il lavoro del Signore, quindi lei un servo del Signore. La sua paga sardi quattro crediti ogni dieci giorni, quattro unitlineari sulla via della sua salvezza. L'IBM le fornirtutti i particolari; in fin dei contr, esistono per questo.
Tutto quadrava. Hamilton respira fondo e disse, vero, me ne ero dimenticato. Vi prego di perdonarmi, ma sono cosconfuso. Per..Si rivolse a Tillingford, quasi con frenesia. ome faremo io e Marsha a sopravvivere? Dobbiamo pagare le bollette, dobbiamo mangiare.
ome servo del Signore,dichiarTillingford, impettito, arLui a provvedere a tutti i tuoi bisogni. Non hai il tuo Bayan ?
-smentHamilton.
uardati solo dal perdere la fede. Io credo che uomo della tua statura morale, impegnato in un lavi come questo, dovrebbe essere capace di pregare e di ottenere almeno...Fece un rapido calcolo. h, diciamo quattrocento a settimana. Che ne dici, Ernie?
Il direttore del personale annucon convinzione. ome minimo.
n'ultima domanda,disse Hamilton, mentre il dotto Tillingford era gipronto ad andarsene, ben soddisfatto avere sistemato ogni cosa. oco fa le ho chiesto di consigliarmi uno psichiatra...
igliolo,disse Tillingford, fermandosi, o una cosa e una sola da dirti. La vita tua e puoi farne ciche vuoi. Non tenterdi dirti che cosa devi fare o pensare. La tua esistenza spirituale a rigore una faccenda privata fra te l'Unico Vero Dio. Ma se hai intenzione di consultare ciarlatani e...
iarlatani!esclamdebolmente Hamilton.
ono degli svitati, sempre sul filo del rasoio. Vanno bene per i laici. So che gli ignoranti li frequentano in grani numero; ho letto le statistiche e sono una ben triste conferma del livello di disinformazione che c'fra la gente. Comunque, posso consigliarti questo.Tirfuori un blocchetto per appunti e una penna, e scarabocchirapidamente qualcosa. uesta l'unica strada giusta per te, e immagino che se non l'hai gipercorsa, a questo punto non farnessuna differenza. Comunque ci hanno detto di insistere. In fin dei conti, l'eternitun tempo molto lungo.
Sul foglietto c'era scritto: Profeta Horace Clamp. Sepolcro del Secondo Bab. Cheyenne, Wyoming.
roprio cosi,disse TiWingford. ai letto bene. Ti sorprende? Questo ti fa capire quanto io ci tenga a te, ragazzo mio.
razie,disse Hamilton, mettendosi distrattamente in tasca l'appunto. e lo dice lei.
erto che lo dico io,confermTillingford, con il tono di chi detiene l'autoritassoluta. l Secondo Babismo l'unica Vera Fede, figliolo; l'unica che possa garantirti il Paradiso. Dio parla attraverso Horace Clamp, e solo attraverso lui. Vallo a trovare domani stesso; comincerai a lavorare un altro giorno, non importa. Se c'qualcuno che pusalvare la tua anima immortale dai fuochi della Dannazione Eterna, proprio il Profeta Horace Clamp.
CAPITOLO QUINTO

Mentre Hamilton si allontanava con passo incerto dai palazzi dell'EDA, un gruppetto di uomini gli si mise silenziosamente alle calcagna, le mani in tasca, i volti tutti ugualmente inespressivi, ma benevoli. Mentre cercavate chiavi della macchina, gli uomini avanzarono con decisione sulla ghiaia del parcheggio e lo raggiunsero.
alve,disse uno di loro.
Erano tutti giovani e biondi, tutti con i capelli tagliati cortissimi, e impaludati in grembiuli bianchi da laboratorio che conferivano loro un'aria ascetica. Erano i giovani, brillanti tecnici di Tillingford, dipendenti superspecializzati dell'EDA.
he cosa volete?chiese Hamilton.
ta andando via?chiese uno di loro.
i
Il gruppo valutl'informazione, e dopo un po' quello che aveva parlato aggiunse, a torner
tatemi a sentire...cominciHamilton, ma l'altro lo interruppe.
illingford l'ha assunta,afferm ei dovrprendere servizio la settimana prossima. Ha superato i test di ammissione e adesso andrin giro per i laboratori e ficcheril naso dappertutto.
udarsi che abbia superato i test,convenne Hamilton, a questo non significa che mi ripresenterqui per prendere servizio. In effetti...
i chiamo Brady,lo interruppe di nuovo il tecnico. ob Brady. Forse mi ha anche visto, ldentro. Ero con Tillingford quando lei arrivato.Brady lo squadr poi riprese. orse gli altri saranno soddisfatti delle sua assunzione, ma noi non lo siamo. Il personale gestito da laici. Loro sono dei burocrati; gli basta qualche semplice test attitudinale e non pensano ad altro.
oi non siamo dei laici,aggiunse un altro.
entite,disse Hamilton, che sentiva rinascere in lui un filo di speranza. orse possiamo trovare un punto d'incontro. Mi stavo proprio chiedendo come facciate, voi che siete tecnici specializzati, ad accettare questo assurdo sistema di selezione che si basa sull'apertura a caso di un libro. Non il modo adeguato per valutare le capacite la preparazione di uno che cerca lavoro. Nel campo della ricerca avanzata, poi...
er quanto ci riguarda,proseguinesorabile Brady, ino a prova contraria lei un pagano. E nessun pagano pulavorare all'EDA. Abbiamo le nostre regole professionali.
poi lei non qualificato,aggiunse uno del gruppo. ual la sua valutazione N?
a sua valutazione N.Brady protese la mano e attese. ei ha fatto un nimbogramma di recente, no?
on che io ricordi,rispose Hamilton, non sapendo cosa dire.
ト quello che pensavo. Nessuna valutazione N.Brady tirfuori dalla tasca un cartoncino perforato. n questo gruppo non c'nessuno che abbia una valutazione inferiore a 4.6 N. Cossu due piedi, direi che lei non raggiunge nemmeno la classe 2.0. Che mi dice?
ei un pagano,ripetuno dei giovani tecnici, in tono severo. no sfacciato che cerca di infilarsi qui dentro senza averne il diritto.
orse meglio che se ne vada,disse Brady. alga sulla sua dannata macchina e si levi dai piedi.
o lo stesso vostro diritto di stare qui,protestHamilton, esasperato.
l giudizio di Dio,disse Brady, pensieroso. istemiamo questa faccenda una volta per tutte.
ene,disse Hamilton, soddisfatto. Si tolse la giacca e la gettin macchina, poi disse, i daruna bella lezione.
Nessuno gli prestattenzione; i tecnici si erano radunati in circolo e stavano confabulando. Sopra di loro il sole del tardo pomeriggio cominciava a tramontare. Le macelli ne sfrecciavano lungo l'autostrada, e gli edifici dell'EDA scintillavano nella luce morente.
ominciamo,decise Brady, avvicinandosi ad Hamilton con in mano un accendino tutto decorato. lzi il pollice.
l... pollice?
a prova del fuoco,gli spiegBrady, attivando l'accendino. Si levuna fiamma giallastra. i mostri il suo ed raggio, faccia vedere che un uomo.
erto che sono un uomo,ribattinfuriato Hamilton a non ci penso nemmeno a bruciarmi il pollice solo per sottostare a questo assurdo rito di iniziazione da goliardi. Credevo che fosse roba da matricole.
Tutti i tecnici protesero il pollice, e Brady fece passali metodicamente l'accendino su ognuno di essi. Nessuno riportla pipiccola ustione.
desso tocca a lei,disse poi Brady, con ipocrita solennit ia uomo, Hamilton. Si ricordi che lei non un'animale senz'anima.
ndate al diavolo,reagHamilton, fuori di s lei tenga quell'accendino lontano da me.
i rifiuta di sottoporsi alla prova del fuoco?domandBrady, allusivo.
Con riluttanza, Hamilton allungil pollice. Forse il quel mondo gli accendini non bruciavano. Forse, senza saperlo, era immune al fuoco. Forse...
hi!strillHamilton, ritraendo violentemente al mano.
I tecnici si strinsero la mano con molta seriet ene,disse Brady, che sprizzava soddisfazione da tutti i pori, rimettendosi in tasca l'accendino. i avrei giurato.
Hamilton rimase limpotente a strofinarsi il dito ustionato. iete un branco di sadici,sbott igotti e presuntuosi. Sembrate usciti dal Medioevo. Siete fanatici come... come musulmani.
ttento a quello che dice,lo ammonBrady. ei sta parlando con un Campione dell'Unico Vero Dio.
non se ne dimentichi,salmodiuno dei suoi assistenti.
ei sarpure un Campione dell'Unico Vero Dio,disse Hamilton, a si da il caso che io sia un tecnico elettronico di prim'ordine. Ci pensi bene.
i sto pensando,replicBrady, imperturbabile.
commetto che lei pumettere il pollice anche davanti alla fiamma di un saldatore, o dentro un altoforno.
roprio cosannuBrady. osso farlo.
a tutto questo che c'entra con l'elettronica?Hamilton fissnegli occhi il giovane tecnico, e disse, va bene, amico mio. Le propongo una sfida. Vediamo quanto ne sa veramente, di elettronica.
ei vuole sfidare un Campione dell'Unico Vero Dio?gli chiese Brady, incredulo.
satto.
a...Brady gesticol ト illogico. meglio che se ne vada a casa, Hamilton. Lei sta cedendo ai suoi impulsi talamici.
e la sta facendo sotto, eh?lo stuzzicHamilton.
a lei non puvincere. Lei perder assiomatico. Consideri le premesse della situazione. Un Campione dell'Unico Vero Dio non puche trionfare, per definizione; qualsiasi risultato diverso significherebbe negare il Suo potere.
a smetta di blaterare,disse Hamilton. i faccia lei la prima domanda. Tre domande a testa, sull'elettronica teorica e applicata. D'accordo?
'accordo,rispose Brady con riluttanza. Gli altri tecnici fecero capannello intorno a loro sgranando tanto d'occhi, affascinati dalla piega che stavano prendendo gli eventi. i dispiace per lei, Hamilton. chiaro che lei non si rende conto di come stanno le cose. Possono concepire un atteggiamento irrazionale da parte di un profano, ma un uomo che abbia una minima preparazione scientifica...
i rivolga la domanda,lo interruppe Hamilton.
i enunci la legge di Ohm,disse allora Brady.
Hamilton sbattgli occhi. Era come chiedergli di contare da uno a dieci; come poteva sbagliare? uesta la sua prima domanda?
i enunci la legge di Ohm,ripetBrady, poi comincia muovere silenziosamente le labbra.
he succede?gli chiese Hamilton, insospettito. erchmuove la labbra?
to pregando,confessBrady. er avere l'aiuto divino.
a legge di Ohm,cominciHamilton. a resistenza di un corpo al passaggio della corrente elettrica...Si interruppe.
osa c'che non va?gli domandBrady.
i distrae. Non potrebbe pregare dopo?
o,rispose Brady enfaticamente. opo non servirebbe a niente.
Cercando di non far caso alle labbra in movimento dell'altro, Hamilton riprese, a resistenza di un corpo al passaggio della corrente elettrica puessere definita con la seguente equazione: R uguale...
ada avanti,lo incoraggiBrady. La testa di Hamilton era come oppressa da una strana pesantezza; numeri ed equazioni fluttuavano, parole e frasi volteggiavano come farfalle, rifiutandosi di farsi afferrare. na unitassoluta di resistenza,riprese con voce roca, i pudefinire come la resistenza di un conduttore nel quale...
me questa non sembra proprio la legge di Ohm,disse Brady. Poi, rivolto ai suoi colleghi, chiese, voi sembra la legge di Ohm?
Tutti scossero la testa con aria reverente. ト impossibile,disse Hamilton, sconcertato. on riesco nemmeno a enunciare la legge di Ohm.
ia ringraziato Dio,commentBrady.
l pagano stato sconfitto,osservscientificamente un tecnico. a prova finita.
on giusto,protestHamilton. o conosco la legge di Ohm come conosco il mio nome.
uardi in faccia la realtgli disse Brady. mmetta di essere un pagano, al di fuori della grazia del Signore.
osso farle io una domanda?
Brady riflette. a certo. Faccia pure. Tutto quello che vuole.
n fascio di elettroni viene deflesso,cominciHamilton, e passa attraverso due piastre tra le quali sia immessa una corrente elettrica. Gli elettroni sono soggetti a una forza che ad angolo retto rispetto al loro movimento. Chiamiamo L1 la lunghezza delle piastre, mentre la distanza dal centro delle piastre fino a...
Si interruppe. Appena sopra la testa di Brady, vicino al suo orecchio destro, erano apparse una bocca e una mano. La bocca stava bisbigliando qualcosa all'orecchio di Brady; protette dalla mano, le parole non erano udibili da Hamilton.
he quello?domand stizzito.
i scusi?replicl'altro, candidamente, indicane alla bocca e alla mano di allontanarsi.
hi che le suggerisce? Chi le da informazioni?
n angelo del Signore,rispose Brady. aturalmente.
Hamilton si arrese. i rinuncio. Ha vinto.
ada avanti,lo incoraggiBrady. ei stava per chiedermi di definire la deflessione di un fascio protonico con questa formula.Con poche frasi succinte gli espose tutto il problema che Hamilton si era faticosamente costruito nella mente. ト giusto?
osnon leale,protestHamilton. ト un imbroglio bello e buono e...
La bocca angelica sghignazzsguaiatamente, poi sussurrqualcosa all'orecchio di Brady, il quale si concesse un fuggevole sorriso. olto divertente,convenne. anche molto adatto.
Mentre la grande bocca volgare cominciava a svanire, Hamilton disse, spetta un attimo. Resta qui. Voglio dirti una cosa.
La bocca si ferm he cosa vuoi?gli chiese con voce forte, profonda, simile a un tuono.
are che tu lo sappia bene,replicHamilton. on l'hai givisto?
La bocca sghignazz sprezzante.
e puoi vedere nella mente degli uomini,continuHamilton, uoi vedere anche nei loro cuori.
a che tutta questa storia?protestBrady, che stava cominciando ad agitarsi. renditela col tuo angelo, non con il mio.
a qualche parte ci deve essere scritto,insistette Hamilton, he il desiderio di commettere un peccato grave come il peccato stesso.
a che stai blaterando?gli chiese Brady in tono seccato.
er come mi ricordo quel vecchio passaggio,disse Hamilton, i tratta di una affermazione che riguarda il problema psicologico della motivazione. Essa viene giudicata come la questione morale fondamentale; infatti un peccato effettivamente commesso non altro che la conseguenza palese di un desiderio del male. Bene e male non dipendono da ciche un uomo fa, ma da ciche prova.
La bocca angelica si piegin un ghigno di approvazione. iche dici vero.
uesti uomini,proseguHamilton, indicando i tecnici, i comportano come Campioni dell'Unico Vero Dio, vogliono sradicare il paganesimo, ma nei loro cuori si nascondono motivazioni maligne. Dietro il loro comportamento coszelante c'il nocciolo di un desiderio peccaminoso.
Brady deglut he cosa vuoi dire?
l motivo per cui non volete che io lavori all'EDA disonesto. Voi siete gelosi di me. E la gelosia, come motivazione, inaccettabile. In qualitdi membro della stessa religione, io richiedo che venga posta la dovuta attenzione su questo aspetto del problema.Poi aggiunse, ト mio dovere farlo.
a gelosia,ripetl'angelo. la gelosia rientra nella categoria dei peccati. Tranne quando si dice che il Signore un Dio geloso. In quella frase il termine esprime il concetto che possa esistere un Unico Vero Dio. L'adorazione di qualsiasi altro quasi-Dio equivale a negare la Sua natura, e significa un ritorno al preislamismo.
a,protestBrady, n babista puperseguire gelosamente l'opera del Signore.
olo nel senso di escludere ogni altra opera, e di non essere fedele ad altri insegnamenti,precisl'angelo. uello l'unico uso del termine che non abbia connotazioni morali negative. Si puparlare di gelosia per difendere il proprio retaggio; intendendo, in tal caso, una sollecita determinazione nel proteggere ciche ci appartiene. Questo pagano, tuttavia, asserisce che voi siete gelosi di lui, nel senso che desiderate negargli la sua legittima posizione. Siete spinti da una motivazione invidiosa, avida e maligna, dal rifiuto di sottomettervi alla Distribuzione Divina.
a...fece Brady, agitando stupidamente le mani.
l pagano nel giusto quando afferma che le opere apparentemente buone motivate da intenzioni cattive sembrano, ma non sono, opere buone. I vostri comportamenti zelanti sono contraddetti dalla vostra sciagurata cupidigia, Sebbene le vostre azioni siano dirette a sostenere la causa dell'Unico Vero Dio, le vostre anime sono impure e macchiate.
n che modo definisci la parola "impuro"...cominciBrady, ma era troppo tardi. Il giudizio era stato giemesso. Senza il minimo rumore il sole si scolorfino a diventare di un giallo cupo e smorto, per poi scomparire del tutto. Un vento secco e impetuoso investil gruppetto atterrito di tecnici. Il terreno si raggrinze divenne secco sotto i loro piedi.
otrete fare appello pitardi,disse l'angelo dal profondo dell'oscurit Stava per andarsene. vrete tutto il tempo per servirvi dei regolari canali di comunicazione.
Quello che era stato un fertile pezzo di terra tutt'intorno agli edifici dell'EDA si era ridotto a una landa arida e desolata. Non c'erano pipiante: il prato e gli alberi erano diventati erbacce rinsecchite. I tecnici si contrassero, fino a trasformarsi in pelose figure tozze e ricurve, con la pelle scura, e le braccia e il viso pieni di piaghe e di sporcizia. Gli occhi cerchiati di rosso si riempirono di lacrime mentre si guardavano fra loro, disperati.
annati,gracchiBrady con voce rotta. iamo dannati.
Era evidente che ormai i tecnici non erano piin grazia di Dio. Ridotti a dei nani ricurvi e miserabili, strisciavano pietosamente senza meta. L'oscuritdella notte filtrava su di loro attraverso le particelle di polvere sospese a strati nell'aria. Un serpente attraverssibilando il terreno inaridito sotto i loro piedi, e dopo un po' si sentil rumore secco, frusciante di uno scorpione...
piacente,disse oziosamente Hamilton. a la veritviene sempre fuori.
Brady alzgli occhi verso di lui, occhi rossi e brucianti di rabbia sul viso ricoperto di baffi ispidi. Dalle orecchie e dal collo gli sporgevano ciuffi di peli sporchi. aledetto pagano,biascic voltandogli la schiena.
a virtl'unica ricompensa di se stessa,gli ricordHamilton. e vie del Signore sono misteriose, e un successo ne chiama un altro.
Si diresse verso la macchina, sala bordo e girla chiavetta di accensione. Mentre tentava di mettere in moto, nuvole di polvere fluttuavano ancora sopra il parabrezza. Non successe niente; il motore si rifiutdi partire. Continua provare, premendo il pedale dell'acceleratore e domandandosi che cosa ci fosse che non andava. Poi, con sgomento, notche le coperte dei sedili erano tutte stinte. La splendida stoffa brillante di una volta era diventata pallida e smorta. Sfortunatamente aveva parcheggiato la macchina all'interno dell'area danneggiata.
Allora aprlo sportello del cruscotto e prese il libretto di istruzioni. Ma il grosso manuale non conteneva pii dettagli tecnici della vettura; al loro posto c'era una serie di comunissime preghiere.
In quel mondo le preghiere avevano sostituito la conoscenza meccanica. Tenendo il manuale aperto davanti a s Hamilton ingranuna marcia bassa, premette il pedale dell'acceleratore e lascila frizione.
on c'che un solo Dio,comincia dire, il Secondo Bab ..
Il motore parte la macchina si mosse lentamente in avanti. Scoppiettando e gemendo procedette a fatica lungo il parcheggio fino alla strada. Alle spalle di Hamilton i tecnici dannati vagavano all'interno della loro ristretta area desolata. Avevano gicominciato a discutere le linee generali dell'appello, citando date e precedenti. Avrebbero riavuto la loro condizione di prima, si disse Hamilton. Ci sarebbero riusciti.
Gli ci vollero quattro diverse preghiere domestiche per portare la macchina fino all'autostrada per Belmont. A un certo punto, mentre passava accanto a un'autofficina, pensdi fermarsi per qualche riparazione, ma il cartello lo fece scappare via.

Nicholton e figli
Guarigione auto

Poco pisotto, piccolo capolavoro di letteratura ispirata, lo slogan piimportante: ogni giorno su ogni strada, la mia macchina diventa sempre pinuova.
Dopo la quinta preghiera sembrche il motore funzionasse normalmente. E i sedili avevano recuperato la loro brillantezza. Hamilton riacquistun po' di fiducia; era riuscito a venir fuori da una brutta situazione. Ogni mondo ha le sue leggi, si disse, basta solo scoprire quali sono.
Adesso la sera era calata dovunque. Le macchine sfrecciavano attraverso El Camino, tagliando il buio con i fari. Alle sue spalle ammiccavano nell'oscuritle luci di San Mateo. In alto nubi minacciose ricoprivano il cielo. Hamilton imboccla corsia di decelerazione e con molta prudenza accostsul lato della strada.
Sulla destra c'era la California Maintenance. Ma non valeva la pena raggiungere la base missilistica; lo avevano rifiutato nel suo mondo, figurarsi in questo. Dio solo sapeva che cosa poteva essere diventato adesso. In qualche modo Hamilton sentiva che poteva solo essere peggiore. Molto peggiore. Un uomo come il colonnello T. E. Edwards, in quel mondo, era certamente cambiato al di ldi ogni ragionevole previsione.
Sul lato della strada c'era una piccola oasi familiare, piena di luci. Vi aveva trascorso diversi pomeriggi, al Rifugio, come lo chiamavano loro... si trovava proprio di fronte alla base ed era il luogo di ritrovo preferito dai tecnici, nelle torride giornate estive, per un buon bicchiere di birra fresca.
Hamilton parcheggila macchina, scese e si avvilungo il marciapiede buio. Cominciava a cadere una pioggerella leggera. Lui puntcon gratitudine verso l'insegna rossa al neon su cui c'era scritto Golden Glow.

Il bar era pieno di gente e di una confortante confusione. Hamilton sostun attimo sull'entrata, osservando quel campionario di umanitvariegata. Il locale, almeno, non era cambiato. C'erano i soliti camionisti in giacca nera che si ingozzavano di bina in fondo al bancone, la stessa biondina rumorosa appollaiata sullo sgabello, cliente abituale e inevitabile con il suo bicchiere di acqua color whisky. Lo sgargiante juke-box strepitava nell'angolo accanto alla stufa, mentre da una parte due operai con pochi capelli erano intenti a giocare a "shuffleboard"1.
Hamilton si fece strada in mezzo agli avventori e si avvicinalla fila di sgabelli. Seduta proprio nel mezzo, davanti al grande specchio di cristallo, c'era una figura familiare che agitava il suo boccale di birra e conversava ad alta voce con un gruppetto di amici occasionali.
La mente stanca e confusa di Hamilton fu invasa da una perversa felicit ensavo che fossi morto,disse pizzicando McFeyffe sul braccio. rutto figlio di buona donna.
1 Un gioco che consiste nello spingere con apposite stecche dei dischetti di legno all'interno di figure geometriche numerate (N.d.T.)

Sorpreso, McFeyffe rotesullo sgabello rovesciandosi addosso un po' di birra. he mi prenda un accidente. Il Rosso.Gesticolallegramente in direzione del barista. na birra per il mio amico, accidenti a lui.
Preoccupato, Hamilton gli disse, iantala. Hai saputo?
aputo? Che cosa?uello che successo.Hamilton si accascisu uno sgabello vuoto vicino a McFeyffe. on te ne sei accorto? Non vedi nessuna differenza fra le cose com'erano prima e come sono adesso?
me ne sono accorto,rispose McFeyffe. Ma non sembrava turbato; si april cappotto e gli fece vedere come si era organizzato. Dal suo corpo pendeva ogni possibile talismano portafortuna, una serie completa buona per ogni situazione. ono ventiquattro ore avanti a te, amico mio,disse. o non so chi sia questo Bab, o da dove abbiano tirato fuori questa ingenua religione araba, ma non mi preoccupo.Diede un colpetto a uno dei talismani, un medaglione dorato con dei simboli enigmatici scavati all'interno di cerchi intrecciati fra loro. on mi stuzzicare o farapparire un'orda di topi che ti ridurra pezzettini.
Arrivla birra di Hamilton e lui la bevve avidamente. Era circondato da rumore e da gente in attivit provun senso di temporaneo appagamento. Si rilasse si abbandonpassivamente alla confusione generale. Del resto, non aveva molta scelta.
hi il tuo amico?chiese la biondina dal viso magro seminascosta dietro McFeyffe, dimenandosi tutta. embra carino.
alla finita,le disse McFeyffe in tono scherzoso, ti trasformo in un verme.
rovaci,replicla ragazza tirando su col naso. Poi si sollevla gonna e indicun piccolo oggetto bianco infilato sotto la giarrettiera. edi se riesci a batterlo,disse a McFeyffe.
Affascinato, McFeyffe osservl'oggetto. he cos'
n osso del metatarso di Maometto.
he i santi ci proteggano,esclamdevotamente McFeyffe, sorseggiando la sua birra.
La ragazza si riabbassla gonna e si rivolse ad Hamilton. on ti ho givisto qui? Tu lavori dall'altra parte della strada, in quella grossa fabbrica di bombe, non cos
i lavoravo,precisHamilton.
uesto signore un Rosso,le spiegMcFeyffe. un ateo.
Inorridita, la ragazza si ritrasse. eramente?
roprio cosle rispose Hamilton. A questo punto non gliene importava piniente, o sono la zia nubile di Lev Trotsky, e ho messo al mondo Josif Stalin.
All'improvviso una fitta bruciante gli trafisse l'addome; si piegsu se stesso e cadde dallo sgabello; rimase a terra a contorcersi, digrignando i denti per il dolore.
ト quello che ti meriti,disse McFeyffe, spietato.
iuto,gemette Hamilton.
Premurosa, la ragazza si inginocchiaccanto a lui. on ti vergogni? Dov'il tuo Bayan?
casa,riusca rispondere con voce strozzata, terreo per il dolore. I crampi si susseguivano con bruciante regolarit to morendo. Ho l'appendice perforata.
ov'la tua ruota di preghiera? Nella giacca?La ragazza gli infiluna mano in tasca e si mise a frugare con agilit
ortatemi... da... un... dottore,implorcon fatica immane.
Il barista si sporse dal bancone. lo porti via o lo rimetti in sesto,disse alla ragazza a brutto muso. on pumorire qui dentro.
ualcuno ha un po' di acqua benedetta?gridcon voce acuta da soprano.
La folla si agite ben presto spuntuna bottiglietta piatta. on usarla tutta,la ammonuna voce irritata. 'ho riempita alla sorgente di Cheyenne.
La ragazza svitil tappo, fece cadere qualche goccia di acqua tiepida sulle unghie laccate di rosso e la spruzzrapidamente sul corpo di Hamilton. Appena lo toccarono, il dolore diminuall'istante, e il suo corpo martoriato ritrovun po' di sollievo. Dopo un po', aiutato dalla ragazza, fu in grado di tirarsi su.
a maledizione svanita,gli spieglei sbrigativamente, restituendo la bottiglietta al proprietario. razie, signore.
ffrigli una birra,disse McFeyffe senza nemmeno voltarsi. ト un vero seguace del Bab.
Mentre il boccale di birra schiumosa passava di mano in mano, Hamilton stramazzavvilito sullo sgabello. Nessuno fece caso a lui; la ragazza si era allontanata per corteggiare il proprietario dell'acqua benedetta.
uesto mondo,gracidHamilton a denti stretti, ヨ proprio assurdo.
ssurdo un cavolo,ribattMcFeyffe. he c'di assurdo? tutto il giorno che non pago una birra.Scosse il suo armamentario di amuleti. utto quello che devo fare appellarmi a loro.
piegami una cosa,mormorHamilton. uesto posto... questo bar, perchDio non lo spazza via? Se adesso il mondo funziona in base alle leggi morali...
uesto bar necessario per l'ordine morale. un concentrato di corruzione e di vizi, un abisso di iniquit Pensi che la salvezza funzioni senza la dannazione? Pensi che possa esistere la virtsenza il peccato? questo il problema, con voialtri atei: non riuscite a concepire il meccanismo del male. Cerca di vedere le cose dalla parte opposta e goditi la vita, uomo. Se sei uno dei Fedeli, non hai niente di cui preoccuparti.
ei un opportunista.
i puoi scommettere l'anima.
erciDio permette che tu te ne stia qui a ingozzarti di birra e a spassartela con queste puttanelle? A bestemmiare e a mentire, a fare tutto quello che ti passa per la testa?
onosco i miei diritti,affermtranquillo McFeyffe. o bene come vanno le cose. Basta guardarsi intorno e imparare. E cercare di stare attenti a quello che succede.
Inchiodato sulla parete del bar accanto allo specchio c'era un cartello con una frase: Che cosa direbbe il Profeta se vi trovasse in un posto come questo? i
o so io, quello che direbbe,lo informMcFeyffe, i direbbe, "ehi, ragazzi, versatene uno anche per me". un tipo alla buona, non come voialtri intellettuali.
Hamilton attese speranzoso, ma non vi fu alcuna pioggia di serpenti velenosi. Tranquillo e compiaciuto, McFeyffe continua trangugiare la sua birra.
are che io non riesca a vedere le cosa dalla parte opposta,disse Hamilton. e l'avessi detto io, ci sarei rimasto secco.
ettiti da questa parte.
a in che modo?domandHamilton. Si sentiva oppresso dal peso dell'ingiustizia, dalla fondamentale iniquitdella situazione. Quel mondo che per McFeyffe era coslineare, a lui sembrava la tragica parodia di un universo regolato da leggi equanimi. Percepiva solo l'immagine confusa e fuggevole di uno schema logico, in mezzo alla nebbia e alla confusione che lo circondavano da quando c'era stato l'incidente al bevatrone. I valori che appartenevano al suo mondo, le veritetiche che avevano contraddistinto la sua esistenza, almeno fin da quando riusciva a ricordare, non c'erano pi al loro posto, la nuda vendetta tribale contro l'avversario, un sistema arcaico originato da... da dove?
Con mano malferma rovistnella tasca e prese il bigliettino che gli aveva dato il dottor Tillingford. Lc'era scritto il nome, il Profeta. E il luogo, il Sepolcro del Secondo Bab, il punto di origine di quel culto non occidentale che in qualche modo aveva spazzato via e assorbito il suo mondo familiare. Era sempre esistito un Horace Clamp? Una settimana prima, pochi giorni prima, non c'erano nun Se-
condo Bab, nun Profeta dell'Unico Vero Dio a Cheyenne, Wyoming. N..
Accanto a lui McFeyffe si era avvicinato per leggere ciche c'era scritto sul foglio di carta. Sul suo viso c'era adesso un'espressione cupa; quell'atteggiamento un po' spaccone era scomparso, ed era stato sostituito da una smorfia tesa e preoccupata. he cos'gli chiese.
are che dovrei consultarlo,rispose Hamilton.
o,disse McFeyffe. Allungla mano e afferril biglietto. uttalo via.La sua voce tremava. on prenderlo in considerazione.
Hamilton cercdi riprendersi il biglietto, ma McFeyffe gli artiglila spalla affondandogli le dita nella carne e facendo traballare lo sgabello. Hamilton cadde a terra, e si ritrovaddosso il corpo massiccio dell'altro. I due si misero a lottare sul pavimento, sudando e rantolando, ognuno cercando di impadronirsi del biglietto.
on voglio risse qui dentro,disse il barista, sbucando da dietro il bancone per separarli. e volete continuare a pestarvi, andate fuori.
Borbottando, McFeyffe si rimise faticosamente in piedi. iberatene,disse ad Hamilton mentre si sistemava i vestiti. Era ancora teso, quasi stravolto da chissquale senso di angoscia.
a che ti prende?gli domandHamilton, rimettendosi a sedere. Recuperil bicchiere di birra e comincia portarlo alla bocca. Stava succedendo qualcosa, nella mente animalesca di McFeyffe, e lui non riusciva a capire che cosa fosse.
Proprio in quel momento tornda lui la biondina di prima, accompagnata da una figura magra e afflitta. Bill Laws, con in mano un bicchierino di liquore, si inchinlugubremente davanti a McFeyffe e ad Hamilton. Sera,salmodio. asta con i litigi. Siamo tutti amici, qui dentro.
Guardandosi intorno, McFeyffe comment utto considerato, ci conviene proprio esserlo.Ma non spiegperch
CAPITOLO SESTO

uest'uomo dice che ti conosce,spiegad Hamilton la biondina.
ト vero,repliclui. renda uno sgabello e si metta seduto.Rivolse uno sguardo pacato a Laws. he cosa ha fatto in queste ultime ore? Ha studiato i progressi della fisica avanzata?
l diavolo la fisica,ribattLaws, aggrottando la fronte. rmai acqua passata. Non mi interessa pi
i metta a costruire serbatoi,gli disse Hamilton. a pianti di leggere tutti quei libri. Ci vuole un po' di aria fresca.
Laws appoggila mano affusolata sulla spalla della ragazza. e presento Grace. Lei sche un serbatoio. Piena fino all'orlo.
iacere di conoscerti,disse Hamilton.
La ragazza fece un sorriso incerto. on mi chiamo Grace. Il mio nome...
Laws la scanssenza troppi complimenti e si accostad Hamilton. ono contento che abbia usato la parola "serbatoio".
erch
erchrispose Laws, n questo mondo non esiste una cosa del genere.
a deve esserci.
enga con me.Laws prese Hamilton per la cravatta e lo fece allontanare dal bar. oglio farle vedere una cosa. La pigrande scoperta dopo l'imposta pro capite.
Facendosi largo fra gli astanti, Laws condusse Hamilton fino al distributore di sigarette nell'angolo. Vi picchisopra il palmo della mano e disse trionfante, e'? Che gliene pare?
Hamilton esaminattentamente la macchina. Era una come tante: un grosso contenitore metallico di colore azzurrino, la fessura per le monete nella parte superiore, e una serie di piccole vetrine dietro le quali si vedevano i vari tipi di sigarette, i diversi pulsanti e l'apertura in cui cadeva il pacchetto. embra normale, no?commentalla fine.
on nota niente di strano?
o, niente di particolare.
Laws si guardintorno per accertarsi che nessuno ascoltasse, poi avvicinHamilton a s 'ho vista funzionare,gli sussurrall'orecchio con voce aspra. sono arrivato a questa conclusione. Si tenga forte. In questa macchina non ci sono sigarette.
Hamilton considerl'affermazione. eanche una?
Laws si piege gli indicla fila di pacchetti in mostra dietro le vetrine trasparenti. uelle sono le uniche. Un pacchetto per tipo. Non c'nessun serbatoio. Guardi bene.Fece cadere un quarto di dollaro nella fessura, scelse il pulsante delle Carnei e lo premette con decisione. Un pacchetto di Carnei scivolgie Laws lo prese. ede?
on capisco,disse Hamilton.
a macchina delle caramelle uguale.Laws lo condusse verso il distributore di caramelle. engono fuori, ma dentro non ci sono. Ci sono solo i pacchetti in mostra. Capisce, adesso? Ci arrivato?
o.
a mai sentito parlare di miracoli? Nel deserto apparvero dal nulla acqua e cibo; quello fu il primo.
h,fece Hamilton. o capito.
ueste macchine funzionano secondo lo stesso principio. La moltiplicazione frutto di un miracolo.Laws tirfuori un cacciavite dalla tasca e comincia smontare il distributore di caramelle. lielo dico io, Jack, questa la pigrande scoperta che l'uomo abbia mai conosciuto. Rivoluzionerl'industria. L'intero concetto di produzione di macchine, tutta la catena di montaggio...Laws agitla mano. utto finito. Kaput. Non ci sarpibisogno di materie prime, ndi mano d'opera sottopagata. Niente pibrutte fabbriche inquinanti. Dentro questa scatola metallica c'un grande segreto.
hi,disse Hamilton, affascinato, orse lei ha scoperto qualcosa di grosso.
uesta roba si puutilizzare.Con gesti febbrili Laws tirla parte posteriore del macchinario. i dia una mano, amico. Mi aiuti a sfilare il lucchetto.
Il lucchetto venne via. I due uomini staccarono la parte posteriore della macchina e la appoggiarono contro il muro. Come aveva previsto Laws, le scanalature verticali che costituivano il serbatoio del distributore erano assolutamente vuote.
i dia una moneta,disse Laws. Poi svitcon destrezza tutto il meccanismo interno fino a mettere in vista le vetrine di esposizione. Sulla destra si vedeva il piano inclinato sul quale scivolava il pacchetto; nel suo punto pialto c'era una complicata serie di alloggiamenti, leve e rotelle. Laws segucol dito il percorso fino al punto di origine.
embra che cominci qui,suggerHamilton, piegandoci sopra la spalla di Laws e toccando una piccola mensola piatta. a moneta sposta una levetta e aziona quello stantuffo. Il pacchetto di caramelle viene sospinto in avanti, il resto lo fa la forza di gravita.
nfili la moneta,lo sollecitLaws. oglio vedere da dove viene quel dannato pacchetto.
Hamilton inserla moneta e premette un pulsante a caso.
Le rotelle e le leve si misero a girare. Dal centro dell'ingranaggio emerse un pacchetto di caramelle, che scivollungo il piano inclinato e si fermnell'apertura all'esterno del distributore.
ト spuntato dal nulla,disse Laws, spaventato. a in un'area specifica. apparso in un punto che tangente al pacchetto campione, il che fa pensare a un qualche processo di fissione binaria. Il pacchetto campione si divide in due pacchetti identici e completi.
etta un'altra moneta. Glielo dico io, Jack, proprio cos
Un altro pacchetto di caramelle si materializze venne espulso in modo impeccabile, sotto gli occhi ammirati dei due.
roprio una bella macchina,riconobbe Laws. n capolavoro di progettazione e di costruzione. E un ottimo sfruttamento del principio dei miracoli.
no sfruttamento su piccola scala, perprecisHamilton. er caramelle, sigarette e bevande gassate. Niente di importante.
d qui che entriamo in ballo noi.Tutto eccitato. Laws infiluna sbarretta metallica nell'alloggiamento vuoto accanto a un campione di caramelle Hershey. La sbarretta non incontrresistenza desso non c'niente. Ma se proviamo a togliere il pacchetto campione e al suo posto ci mettiamo qualcos'altro...
Hamilton tolse il pacchetto di Hershey dalla vetrina e lo sostitucon un tappo di bottiglia. Quando premette il pulsante, un altro tappo identico rotollungo il piano inclinato fino alla finestrella.
uesta la prova,annuLaws. uplica qualsiasi cosa che sia tangente al campione esposto. Potremmo riprodurre quello che vogliamo.Tirfuori alcune monete d'argento. isogna mettersi in affari.
he ne dice di questa spiegazione?suggerHamilton. n vecchio principio dell'elettronica: rigenerazione. Basta rifornire con una parte del prodotto l'alloggiamento del campione originale. Cosla fornitura continua a crescere. Pisi produce, pisi rifornisce e pisi duplica.
n liquido andrebbe benissimo,disse pensoso Laws. ove possiamo procurarci un tubo di vetro per fare il rifornimento?
Hamilton staccun neon dalla parete, mentre Laws trotterellava verso il bar per ordinare da bere. Mentre Hamilton installava il tubo, riapparve Laws con un bicchierino di liquido ambrato.
randy,gli spiegil negro. utentico cognac francese... il migliore che hanno.
Hamilton spinse il tubo di vetro verso l'alloggiamento in cui c'era stato il pacchetto di caramelle Hershey. Il tubo, svuotato del neon, venne posizionato con il centro nella zona di duplicazione, un'estremitaccanto al bicchierino e l'altra verso la fessura di uscita.
l rapporto di quattro a uno,commentHamilton. uattro parti vanno verso la fessura come prodotto, una parte torna alla fonte di origine. In teoria dovremmo avere una produzione che cresce in maniera esponenziale, tendendo a un volume infinito.
Con un movimento rapido Laws azionla leva che metteva in azione il meccanismo. Dopo una pausa il cognac comincia sgocciolare dall'apertura esterna, cadendo per terra proprio accanto alla macchina. Laws si rialzin piedi, prese il pannello posteriore e lo rimontinsieme ad Hamilton, richiudendo il lucchetto. Intanto il distributore continuava tranquillamente a rovesciare un rivolo continuo di brandy di ottima qualit
i siamo,disse Hatnilton, compiaciuto. i beve gratis... mettetevi tutti in fila.
Qualche cliente cominciad avvicinarsi, incuriosito, ben presto attorno a loro si formuna piccola folla.
bbiamo utilizzato la macchina,disse lentamense Laws mentre fissavano tutti e due la pozza crescente che si stava formando davanti al distributore. a non siamo riusciti a stabilire quale sia il principio di funzionamento. Sappiamo quello che fa, e sappiamo anche in che modo agisce a livello meccanico. Quello che non sappiamo perch
orse,ipotizzHamilton, on c'nessun principio. Non cosche avvengono i miracoli? Non esiste nessuna legge operativa... solo un evento capriccioso, senza regolaritncausa. Avviene e basta, ma non si possono fare predizioni, nrintracciarne la fonte.
a qui c'una regolaritobbiettLaws, indicando il distributore di caramelle. uando si infila una moneta esce fuori un pacchetto di caramelle, non una palla da baseball o un rospo. E una legge naturale esattamente questo, la semplice descrizione di ciche succede. Un rapporto di regolarit Non c'nessuna causalit.. ci limitiamo a dire che A + B fa C e non D.
a arriveremo mai ad avere C?chiese Hamilton.
orse s o forse no. Fino a ora C lo abbiamo ottenuto; prima le caramelle e adesso il brandy, non un insetticida. Abbiamo la nostra regolarit il nostro schema. Tutto quello che dobbiamo fare scoprire quali elementi sono necessari per costruire lo schema.
Tutto eccitato, Hamilton disse, e solo potessimo capire che cosa deve essere presente perchavvenga la duplicazione dell'oggetto campione...
satto. C'qualcosa che mette in moto tutto il processo. A noi non interessa come succede... dobbiamo solo scoprire che cosa lo fa succedere. Coscome non abbiamo bisogno di sapere in che modo lo zolfo, il nitrato di potassio e il carbone producono la polvere da sparo; quello che conta che quando vengono mescolati in una determinata proporzione, questi elementi la producono.
I due tornarono verso il bar, lasciandosi indietro la sfilata di clienti che facevano incetta del liquore gratuito unque questo mondo ha le sue leggi,disse Hamilton. ome il nostro. Forse non come il nostro, ma insomma... delle leggi esistono in ogni caso.
Laws assunse un'aria preoccupata. roprio cosTutto a un tratto il suo entusiasmo era scomparso. e ne ero dimenticato.
osa c'che non va?
el nostro mondo non funzioner Funziona solo qui.
h,fece Hamilton, avvilito. ト vero.
tiamo perdendo tempo.
otremmo decidere di restare qui.Laws si mise a sedere su uno sgabello e recuperil suo bicchierino. Piegato su se stesso, meditabondo, mormor orse proprio quello che dovremmo fare. Rimanere qui.
erto,intervenne giovialmente McFeyffe, che aveva sentito. estate qui. Fate i furbi... lasciate perdere l'idea, vi conviene.
Laws e Hamilton si scambiarono un'occhiata fugace ei vuole restare? Le piace questo posto?
o,ripose Hamilton.
emmeno a me. Ma forse non abbiamo scelta. Al momento non sappiamo nemmeno dove ci troviamo. E quanto all'andarsene via...
uesto un bel posto,intervenne la biondina, risentita. o ci sto tutto il giorno e ci sto bene.
on stavamo palando del bar,le disse Hamilton.
Con le mani serrate convulsamente sul bicchierino Laws disse, obbiamo andar via. Non so come, ma dobbiamo trovare il modo di lasciare questo posto,
o so benissimo,disse Hamilton.
o sa che cosa pucomprare al supermercato? gli chiese acido Laws. lielo dico io. Offerte in scatola sacrifici.
che cosa si pucomprare dal ferramenta?fu la risposta di Hamilton. ilance per pesare l'anima.
he sciocchezza,commentpetulante la ragazza n'anima non ha peso.
llora,ritiene Hamilton, a si puspedire per posta senza spendere un centesimo.
uante anime,domandironicamente Laws, i possono mettere all'interno di una busta affrancata? Nuove questioni religiose. Il genere umano diviso a met Fazioni in guerra. Sangue che scorre a fiumi.
ieci,buttlHamilton.
uattordici,ribattLaws.
retico. Mostro uccisore di bambini.
lasfemo bevitore di sangue impuro.
secranda progenie del male immondo.
Laws riflett a sa che cosa vedralla TV domani mattina? Glielo dico io: vedrse stesso.Tenendo stretto il suo bicchierino ormai vuoto. Lews scese di scatto dallo sgabello e scomparve in mezzo alla folla
hi,esclamHamilton, sbalordito. a dove sta andando?
ト matto,commentla ragazza in tono sbrigativo.
Dopo un po' la figura di Bill Laws ricomparve. Il suo viso nero era terreo per l'angoscia. Si diresse verso Hamilton attraverso la calca chiassosa e ridente, e grid ack, sa una cosa?
he cosa?chiese Hamilton, turbato.
Laws aveva un'espressione di profonda, disperata sofferenza. n questo mondo...Gli occhi si offuscarono per il dispiacere. n questo dannato posto mi sento rimescolare.2
2 Nelloriginale cun gioco di parole intraducibile in italiano. To shuffle infatti significa mescolare o rimescolare, in senso letterale o metaforico, ma indica anche landatura strisciante e sottomessa di chi occupa un rango inferiore, in questo caso i neri degli stati del Sud. (N.d.T.)
Poi scomparve, lasciando Hamilton a meditare.
he voleva dire?domandla biondina, incuriosita. oleva rimescolare le carte?
o, era lui che si sentiva rimescolare,rispose cupamente Hamilton.
i sentono tutti coscommentMcFeyffe.
La ragazza prese il posto sullo sgabello di Laws e comincisistematicamente a corteggiare Hamilton. ffrimi da bere, tesoro,disse speranzosa.
on posso.
erche? Sei minorenne?
Hamillon si frugnelle tasche vuote. on ho pidenaro. L'ho speso tutto a quel distributore di caramelle.
rega.gli disse McFeyffe rega con tutta la forza che hai.
io Signore,comincicon amarezza Hamilton, anda al tuo indegno tecnico elettronico un bicchiere di acqua colorata per questa ragazza dal volto truccato Doverosamente concluse. men.
Il bicchiere di acqua colorata apparve sul ripiano del bancone proprio accanto al suo gomito. La biondina lo prese sorridendo. ei gentile. Come ti chiami?
ack.
l nome completo.
Lui sospir ack Hamilton.
o mi chiamo Silky.Si mise a giocherellare con li collana. ト tua quella Ford coupparcheggiata fuori?
rispose lui con voce atona.
ndiamo da qualche parte. Io detesto questo posto...
erchHamilton esplose all'improvviso, e a voce alta. erchmai Dio ha risposto a quella preghiera? Perchnon a quella di qualcun altro? Perchnon a quella Laws?
io ha approvato la tua preghiera,disse Silky. n fin, dei conti la decisione spetta a Lui; Lui che decide se esaudirla o no.
ト terribile.
Silky alzle spalle. udarsi.
a come fai a convivere con tutto questo? Non sai mai quello che succeder.. non c'nessun ordine, nessuna logica.La cosa che lo faceva infuriare era che lei non avesse niente da obiettare, che le sembrasse tutto normale. iamo impotenti, dobbiamo dipendere dal semplice capriccio. E questo ci impedisce di essere persone... siamo solo animali che aspettano di essere nutriti. Premiati o puniti.
Silky lo studi ei uno strano ragazzo.
o trentadue anni, non sono un ragazzo. E poi sono sposato.
Lei lo tiramorevolmente per un braccio, facendo barcollare sullo sgabello. uvvia, dolcezza. Andiamo dove possiamo pregare in privato. Conosco alcuni rituali che forse ti piacerebbe provare.
ndrall'inferno per questo?
o, se conosci le persone giuste.
l mio nuovo capo ha un collegamento diretto col Paradiso. Sarsufficiente?
Silky continua tirarlo per la manica. e parleremo pitardi. Su, andiamo, prima che quello scimmione di irlandese se ne accorga.
McFeyffe alzla testa e diede un'occhiata ad Hamilton. Con voce incerta, preoccupata, gli domand e ne vai?
irispose Hamilton, scendendo faticosamente dallo sgabello.
spetta.McFeyffe gli anddietro. on te ne andare.
bbi cura della tua anima,disse Hamilton, ma colse sul volto dell'altro i segni di una fondamentale incertezza.
he succede?gli chiese, fermandosi.
oglio farti vedere una cosa,rispose McFeyffe.
he cosa?
McFeyffe oltrepassi due e anda prendere un grosso ombrello nero, poi si voltverso di loro, aspettando. Hamilton lo raggiunse, subito seguito da Silky, e tutti e tre si diressero verso l'uscita. McFeyffe spinse la porta, poi apraccuratamente il grosso ombrello, che sembrava una tenda, sopra le loro teste. La leggera pioggerella era diventata un acquazzone, fredda pioggia autunnale che picchiava sul marciapiede lucido, sui negozi chiusi e sulla strada.
Silky rabbrivid he tempo orribile. Dove stiamo andando?
McFeyffe individula coupdi McFeyffe nell'oscurite disse, parlando a se stesso, con voce cantilenante, eve esistere ancora.
erchpensi che si comporti cosdomandmorbosamente Hamilton mentre la macchina correva lungo l'interminabile autostrada bagnata dalla pioggia. on mai
stato cosevasivo.
McFeyffe era al volante e guidava immerso nei suoi pensieri, tutto ripiegato in avanti, dando quasi l'impressione di essere addormentato. ome ho detto,farfugliall'improvviso, drizzando la testa, ono da quella parte.
ppure deve esserci un significato,insistette Hamilton. L'andirivieni dei tergicristalli lo cullava; insonnolito, si piegverso Silky e chiuse gli occhi. La ragazza emanava un leggero odore di fumo di sigaretta e di profumo. Un buon odore... Hamilton lo apprezz I suoi capelli, ruvidi e leggeri, gli pizzicavano la guancia. Sembravano le spore di qualche erba.
a sai la storia di questo Secondo Bab?chiese McFeyffe a un certo punto, con una nota dura, quasi isterica nella voce. ト un mucchio di chiacchiere, un culto senza capo ncoda, praticato da una manica di svitati. Nient'altro che un gruppetto di arabi capitati qui a diffondere le loro idee. Non cos
Hamilton e Silky non risposero.
on dureraggiunse McFeyffe.
Irritata, Silky cambidiscorso. o vorrei sapere stiamo andando,disse, poi si fece pivicina ad Hamilton e gli chiese, avvero sei sposato?
Hamilton non le bade disse a McFeyffe, o lo so di che cosa hai paura.
on ho paura di niente,replicl'altro.
e hai e come,incalzHamilton. E anche lui, malgrado, non si sentiva del tutto a proprio agio.
Di fronte a loro San Francisco diventava sempre grande e pivicina, e alla fine la macchina cominciad traversare zone abitate senza il minimo segno di vita, senza rumori, nmovimento o luci. McFeyffe sembrava sapere esattamente dove era diretto; devipivolte e alla fine imboccuna strada piuttosto stretta. A questo punto rallent raddrizzla testa e scrutal di ldel parabrezza. Era teso per la preoccupazione.
uesto posto orribile,si lagnSilky coprendosi la testa sotto il soprabito di Hamilton. a che zona questa? Non ci sono mai stata, in questo schifo.
McFeyffe fermla macchina, aprlo sportello e scese sulla strada deserta. Hamilton lo segue i due rimasero in pedi uno vicino all'altro. Silky rimase all'interno, ascoltando la musica banale trasmessa dalla radio. Quel debole suono sembrava disperdersi nel buio, e mescolarsi con la nebbia che saliva a volute fra i negozi serrati e i palazzi tozzi e squallidi.
i siamo?chiese Hamilton alla fine.
iMcFeyffe fece un cenno con la testa. Adesso, posto di fronte alla realtdella cosa, non mostrava la minima emozione.
I due uomini si trovavano di fronte a una specie di magazzino scolorito e malridotto, una struttura decrepita rivestita con assi di un giallo quasi del tutto stinto che metteva a nudo il legno sottostante, rigato dalla pioggia. L'entrata era ingombra da sacchi di spazzatura e giornali vecchi. Alla luce del lampione Hamilton riusca scorgere alcuni volantini appiccicati sulle finestre, con caratteri gialli e sporchi che sembravano tracciati a caso. Oltre le finestre si vedeva una tenda sudicia e, al di ldi essa, una fila di brutte sedie metalliche. Oltre le sedie c'era solo oscurit Proprio sopra l'ingresso c'era un cartello scritto a mano, vecchio e scrostato che diceva

Chiesa Non-Babista
Sono tutti benvenuti

Con un gemito soffocato McFeyffe si mosse e si diresse verso il marciapiede.
orse meglio lasciar perdere,disse Hamilton, andandogli dietro.
o.McFeyffe scosse la testa, o vado.Brandendo il grosso ombrello nero giunse fino all'ingresso del magazzino, e si mise subito a martellare sistematicamente la porta con il manico dell'ombrello. Il rumore, vuoto e cavernoso, echeggiper tutta la strada deserta. In qualche vicolo vicino, un animale sobbalzin mezzo ai bidoni della spazzatura.
L'uomo che alla fine venne ad aprire la porta era un vecchietto magro e ricurvo. Li squadrtimidamente da dietro un paio di occhiali da vista con la montatura metallica. I polsini della camicia erano sporchi e consunti. Gli occhi gialli e acquosi continuavano a guardare con tremula insistenza, come se non avesse riconosciuto la persona.
he cosa volete?domandcon una vocetta esile e piagnucolosa.
on si ricorda di me?gli chiese McFeyffe, he successo, padre? Dov'la Chiesa?
Gesticolando con aria impotente e borbottando qualcosa di incomprensibile, il vecchio fece per richiudere la porta. ndatevene,disse poi. iete solo una coppia di ubriaconi. Andatevene o chiamo la polizia.
Mentre la porta stava per richiudersi, McFeyffe infill'ombrello nella fessura, bloccandola. adre,lo supplicutto questo terribile. Io non riesco a capire. Le hanno rubato la sua chiesa. E lei diventato... cospiccolo. Non possibile.Gli mancla voce, spezzata dall'incredulit
ei era cos..Si girverso Hamilton, disperato. ra un uomo grande e grosso. Pialto di me.
ndate via.pigolla piccola creatura in tono minaccioso.
on possiamo entrare?chiese McFeyffe senza accennare a togliere l'ombrello. a prego, ci lasci entrare.Dove altro possiamo andare? Ho qui con me un eretico... vuole convertirsi.
L'ometto esit Con una smorfia di ansia diede un'occhiata ad Hamilton. ト lei? Ma che problema c' Non potete tornare domattina? quasi mezzanotte, e io stavo dormendo.Ma poi lascila porta e si fece da parte, anche se non del tutto convinto.
uarda com'ridotta,disse McFeyffe ad Hamilton, mentre entravano. u non l'hai vista prima. Era tutta in pietra, grossa come... Gesticolimpotente. ra grandissima.
i costerdieci dollari,disse l'ometto precedendoli. Si chinin avanti e prese un vaso di argilla da sotto un bancone. Al di sopra c'erano invece mucchi di libretti e volantini, gran parte dei quali caduti a terra. Il vecchio non ci fece caso. nticipati.aggiunse.
Mentre rovistava nelle tasche, McFeyffe si guardintorno. ov'l'organo? E le candele? Non ha nemmeno delle candele?
on posso permettermelo." rispose l'ometto, affrettandosi verso il retrobottega. nsomma, che volete esattamente? Devo convertire quest'uomo?Prese Hamilton per un braccio e lo guardin faccia. o sono padre O'Farrel. Lei deve inginocchiarsi, giovanotto. E chini la testa.
ト sempre stato cos?domandHamilton.
Padre O'Farrel riflette un attimo prima di rispondere.
ome cosa? Che intende dire?
Hamilton fu colto da un'ondata di piet asci perdere. disse.
a nostra organizzazione molto antica,gli spiegO'Farrel, senza troppa convinzione. ト questo che voleva dire? Risale a qualche secolo fa.La voce tremol ト addirittura antecedente al primo Bab. Non saprei dirle con esattezza la data di origine, pare che...Fece un'altra pausa. oi non abbiamo molta autorit Il primo Bab, naturalmente, risale al 1844. Ma anche prima di quella ..
oglio parlare con Dio,lo interruppe Hamilton.
erto, certo,annupadre O'Farrel. nch'io, giovanotto.Diede una pacca sul braccio di Hamilton; il tocco fu leggerissimo, quasi inavvertibile. utti, lo vogliono.
uaiutarmi?chiese Hamilton.
ト molto difficile,rispose padre O'Farrel. Poi scomparve in uno sgabuzzino sul retro, incredibilmente ingombro. Sbuffando e rovistando rumorosamente, ricomparve poco dopo con un cesto di vimini pieno di ogni sorta di ossa, ciuffi di capelli rinsecchiti e frammenti di pelle, ト tutto quello che ci rimasto,disse ansimando, e poggiil cesto. orse qualcuno di questi potresserle utile. Si serva pure liberamente.
Mentre Hamilton sceglieva rapidamente qualche reperto, McFeyffe disse con voce incerta. a guarda che roba. Tutti falsi, cianfrusaglie da rigattiere.
acciamo quello che possiamo. si scuspadre OFarrel, unendo insieme le mani.
'un modo per arrivare lassdomandHamilton.
Per la prima volta il vecchietto sorrise. ovrebbe morire, figliolo.
McFeyffe recuperl'ombrello e si diresse verso la porta. ndiamocene di qui, ne ho abbastanza.
spetta,lo bloccHamilton.
McFeyffe si ferme chiese, a perchvuoi parlare con Dio? A che ti servir Non lo vedi in che situazione ti trovi? Guardati intorno.
ト l'unico che pudirci quello che successo.disse Hamilton.
Dopo una pausa, McFeyffe replic on mi interessa quello che successo. Io me ne vado.
Hamilton dispose per terra in tutta fretta una serie di reliquie, formando una collana fatta di ossa e di denti. ammi una mano. disse poi a McFeyffe i sei dentro anche tu.
uello che tu cerchi,disse McFeyffe, ヨ un miracolo.
o so,ammise Hamilton.
McFeyffe tornindietro. on ti servira niente. inutile. Rimase lin piedi stringendo il grosso ombrello, mentre padre OFarrel passeggiava senza sosta, sbalordito da ciche stava accadendo.
oglio sapere come cominciata tutta questa storia,disse Hamilton l Secondo Bab e tutto il resto. Se non posso scoprirlo qui...Allungla mano e prese lombrello di McFeyffe; poi, dopo aver respirato a fondo, lo sollev Come le ali di un grosso avvoltoio di stoffa, lambrello si aprsopra di lui, lasciando sgocciolare un po di acqua piovana che era rimasta dentro.
he vuoi fare?domandMcFayffe, oltrepassando il circolo di reliquie per riprendersi l'ombrello.
ienilo anche tu,gli ordinHamilton. Poi, tenendo sempre stretto il manico, chiese a padre OFarrel, dellacqua in quella bacinella?
-srispose il vecchio balbettando, mentre guardava dentro un vasetto di coccio. e nun po sul fondo.
llora la spruzzi,disse Hamilton reciti la preghiera dellascesa.
scesa?Perplesso, padre OFarrel si ritrasse. o...
t resurrexit. Se la ricorda?
h,fece il vecchio. credo di sAnnuendo, immerse senza troppa convinzione la mano nella bacinella dellacqua santa e comincia spruzzarla sullombrello. inceramente non credo che servira molto.
a reciti,gli ordinHamilton.
Con voce indecisa, padre O'Farrel comincia salmodiare, t resurrexit tertia die secundum scripturas, et ascendit in coelum, sedet ad dexteram patris, et iterum venturus est cum gloria iudicare vivos et mortuos, cuius regni non erit finis...
L'ombrello fremette fra le mani di Hamilton. Lentamente, a fatica, comincia sollevarsi. McFeyffe emise un gemito strozzato e si aggrappal manico con tutte le forze che aveva. Dopo un po' la punta dell'ombrello urtcontro il basso soffitto del magazzino; Hamilton e McFeyffe penzolavano come assurde marionette, agitando i piedi nell'oscuritpolverosa.
l lucernario,rantolHamilton. o apra.
Padre O'Farrel sgattaiola prendere un lungo palo come un topo affannato. Il lucernario venne sollevato e l'aria umida della notte irruppe nel magazzino, scacciando quell'annoso odore di stantio. Libero di salire, l'ombrello schizzverso il cielo, mentre gli scalcinati edifici di legno scomparivano alla vista. Una nebbia fredda e umida aggredi due uomini mentre continuavano a salire sempre piin alto. Raggiunsero il livello dei Twin Peaks, poi furono del tutto al di sopra di San Francisco, stretti al manico dell'ombrello, sospesi su un disco ammiccante di luci gialle.
he cosa...strillMcFeyffe, he succede se ci lasciamo andare?
rega di perdere la presa!gli griddi rimando Hamilton, chiudendo gli occhi e aggrappandosi freneticamente all'asta dell'ombrello. Continuavano a salire, guadagnando velocita ogni istante. Per una frazione di secondo Hamilton trovil coraggio di riaprire gli occhi per guardare in basso.
Sotto di loro c'era una sterminata distesa di minacciose nuvole nere. Che cosa c'era al di sopra? Forse Lui li stava aspettando?
L'ombrello prosegula sua ascesa nella notte buia. Ormai era troppo tardi per tornare indietro.
CAPITOLO SETTIMO

Mentre salivano l'oscuritcaotica comincia diradarsi. Lo strato di nubi si distolse in una nebbia gocciolante attraverso la quale l'ombrello scivolcon facilit Non c'era piil nero raggelante della notte; al suo posto una zona opaca di un grigio indistinto, una distesa informe senza colore, senza dimensioni.
Sotto di loro c'era la Terra.
Era l'immagine pisuggestiva che ad Hamilton fosse mai capitato di vedere. Sotto molti aspetti corrispondeva alle sue aspettative. Sospeso in quell'opacit il pianeta era un globo imponente e minaccioso che si stagliava quietamente nel vuoto.
La cosa che lo impressiondi pifu constatare di essere solo nello spazio. Sconvolto, Hamilton si rese conto che non si vedevano altri pianeti. Sguardintorno, preoccupato, assimilando pian piano, con riluttanza, le immagini che i suoi occhi gli rimandavano.
La Terra era sola nel firmamento. Attorno a essa ruotava una sfera luminosa, molto pipiccola, un insetto ronzante e scintillante accanto a un gigantesco grumo di materia inerte. Il Sole, si rese conto con un gemito di sgomento. Quello era il Sole. Piccolissimo, e... in movimento!
Eppur si muove. Ma non la Terra. Eppur si muove... il Sole.
Per fortuna il piccolo frammento incandescente si trovava dalla parte opposta di quella Terra gigantesca. Si muoveva con lentezza, dovendo percorrere l'orbita in ventiquattro ore. Pivicino a ioro c'era invece un sassolino ancora pipiccolo, quasi invisibile, un granello corroso di materia sterile che avanzava faticosamente nel cielo, insignificante e superfluo.
La Luna.
Era vicinissima; l'ombrello le stava passando accanto, e Hamilton ebbe l'impressione di poterla toccare. La segucon lo sguardo, incredulo, finchnon scomparve nel grigiore. Dunque la scienza si sbagliava? Era stato frainteso l'intero schema dell'universo? L'elaborato impianto eliocentrico del sistema copernicano, costruito con tanta fatica, era tutta unillusione?
Quello che vedeva era l'antico, ormai sorpassato, universo geocentrico, con la Terra come unico, immobile e gigantesco pianeta. In quel momento scorse anche Marte e Venere, frammenti di materia cospiccoli da essere virtualmente inesistenti. E le stelle. Anch'esse erano minuscole... una volta celeste insignificante. In un attimo l'intera architettura della sua cosmologia era franata miseramente.
Ma soltanto l Quello era l'antico universo tolemaico, non il suo mondo. Un Sole e delle stelle in miniatura, e la massa obesa di una Terra rigonfia e deforme, piazzata nel cuore immobile del cosmo. Tutto ciera vero l.. perchll'universo funzionava in quel modo.
Ma questo non aveva niente a che fare con il suo universo... grazie a Dio.
Dopo aver assimilato il concetto, Hamilton non fu particolarmente sorpreso di scoprire uno spesso strato rossastro proprio al di sotto della Terra. Sembrava una specie di fornace in fondo all'universo, come un'antiquata miniera in piena attivit altiforni, fucine infuocate e, ancor pilontano, una sorta di vulcano incandescente i cui bagliori scarlatti ravvivavano sinistramente l'indefinito grigiore dello sfondo.
Era l'Inferno.
E sopra di lui... sollevla testa piche pot Adesso era chiaramente visibile. Il Paradiso, all'altra estremitdi quell'assurdo sistema, la stazione terminale alla quale gli ingegneri elettronici, gli esperti di semantica, i tecnici della comunicazione, gli psicologi avevano connesso la Terra. Il punto A del grande collegamento cosmico.
Sopra l'ombrello la nebbia grigia cominciava a dissolversi. Per un po' non ci fu nulla, nemmeno il gelido vento notturno che congelava le ossa. McFeyffe, aggrappato all'ombrello, guardcon crescente preoccupazione la residenza del Signore che si avvicinava. Non si distingueva ancora molto, solo una infinita muraglia densa e opaca, uno strato protettivo che impediva praticamente ogni visuale.
Al di ldi essa si potevano perscorgere alcuni puntolini luminosi, che guizzavano e saltavano come ioni elettrizzati. Come se fossero vivi.
Probabilmente erano angeli, ma era ancora troppo presto per dirlo.
L'ombrello salancora, e cosla curiositdi Hamilton. Stranamente si sentiva calmo. In una circostanza del genere era impossibile abbandonarsi alle emozioni: o si controllava o sarebbe stato sopraffatto. O l'una o l'altra, non c'erano vie di mezzo. Ben presto, entro pochi minuti, sarebbe stato sollevato al di ldella muraglia. Lui e McFeyffe avrebbero visto il Paradiso.
Un lungo cammino, pensHamilton. Un lungo cammino dal momento in cui si erano ritrovati nella camera del bevatrone, l'uno di fronte all'altro, a discutere di cose insignificanti...
Gradualmente, quasi impercettibilmente, l'ascesa dell'ombrello comincia rallentare. Adesso si muoveva appena. Erano arrivati al limite. Non c'era piun sopra. Oziosamente Hamilton sdomandche cosa sarebbe successo.
Forse l'ombrello avrebbe cominciato a ridiscendere, con la stessa pazienza con cui era salito? Oppure si sarebbe richiuso e li avrebbe depositati nel bel mezzo del Paradiso?
Si cominciava a vedere qualcosa. Adesso si trovavano in linea rispetto alla muraglia di materia protettiva. Un pensiero insensato gli attraversla mente: quella materia non era lper impedire ai passanti di guardare all'interno, ma per impedire ai suoi abitanti di cadere di sotto. Per evitare che precipitassero in quel mondo dal quale provenivano fin dalla notte dei tempi.
iamo...pigolMcFeyffe. iamo quasi arrivati.
ireplicHamilton.
utto questo... fa uno strano... effetto, vero?
erto,ammise Hamilton. Poteva quasi vedere. Ancora un secondo... mezzo secondo... l'immagine indistinta di un panorama stava prendendo forma pian piano. Una visione confusa, una specie di continuum circolare, un luogo avvolto in una nebbiolina trasparente. Uno specchio d'acqua, un oceano? Un grande lago, acque increspate. Montagne sullo sfondo, e una infinita distesa di verdi foreste.
All'improvviso il lago cosmico scomparve, come se una tenda si fosse richiusa su di esso. Ma poi la tenda, dopo un breve intervallo, si riapr C'era di nuovo il lago, una distesa senza confini di sostanza umida.
Era il lago pigrande che Hamilton avesse mai visto, grande abbastanza da contenere il mondo intero. In vita sua non si sarebbe mai aspettato di vedere qualcosa di pivasto. Oziosamente si domandquale fosse la sua capacit Nel mezzo la sostanza si faceva pidensa, piopaca. Una specie di lago dentro il lago. Questa smisurata distesa d'acqua era tutto il Paradiso? A perdita d'occhio non si vedeva che quello.
Non era un lago. Era un occhio. E l'occhio li stava osservando!
Non c'era bisogno di chiedere a chi appartenesse l'occhio.
McFeyffe emise un urlo stridulo. Divenne nero in volto e comincia rantolare, mentre un brivido di assoluta, totale paura lo travolgeva; per un attimo si dimenimpotente appeso al manico dell'ombrello, tentando inutilmente di staccare le dita, tentando vanamente di sottrarsi al suo campo visivo. Tentando frenetica mente e senza riuscirci di sfuggire a quell'occhio.
L'occhio si focalizzsull'ombrello. Con un secco crepitio l'ombrello prese fuoco. Ben presto i frammenti il fiamme, il manico e i due uomini urlami precipitarono come corpi morti.
Non discesero coscome erano saliti. Precipitarono con la velocitdi una meteora, perdendo i sensi. A un certo punto Hamilton ebbe la vaga sensazione che il mondo non si trovasse pisotto di loro. Toccarono il suolo con una violenza lancinante; Hamilton venne scagliato per aria, di nuovo verso l'alto, e per poco non rimbalzfino in Paradiso.
Per poco. Ricomincisubito a discendere, e urlancora. Dopo una serie interminabile di salti il suo corpo fisico giacque inerte e ansimante, abbarbicato alla superficie della Terra, tenendosi stretto disperatamente a un cespuglio erba rinsecchita che cresceva su un arido terreno di argilla rossa. Con circospezione, con grande sofferenza, aprgli occhi e si guardintorno.
Si trovava su un'ampia spianata polverosa, in piena campagna. Era il primo mattino di un altro giorno, e piuttosto freddo. In distanza si scorgevano delle costruzioni dall'aria malconcia. Poco lontano da Hamilton c'era il corpo immobile di Charley McFeyffe. Cheyenne, Wyoming.
redo,riusca dire Hamilton dopo un lungo silenzio, he questo sia il posto in cui avrei fatto meglio a venire subito.
McFeyffe non rispose. Era ancora privo di sensi. L'unico rumore era il cinguettio acuto degli uccelli appollaiati su un albero spoglio a un centinaio di metri di distanza.
Hamilton si rimise dolorosamente in piedi e si diresse barcollando verso il suo compagno. McFeyffe era vivo e apparentemente illeso, ma respirava male, a fatica. Un rivolo di saliva gli colava sul mento dalla bocca semiaperta. Sul viso era ancora dipinta un'espressione di terrorizzata meraviglia e di schiacciante sgomento.
Perchsgomento? Non era soddisfatto, McFeyffe, di aver visto il suo Dio?
Altri strani avvenimenti da archiviare. Altri dati senza senso in quel mondo senza senso. E adesso eccoli l nel Centro spirituale dell'universo babista: Cheyenne, Wyoming. Dio aveva corretto il peccatore errante che si era rivolto direttamente a Lui. McFeyffe lo aveva messo sulla strada sbagliata, ma ora lui era tornato indietro. Tillingford aveva detto la verit era dal Profeta Horace Clamp che la Provvidenza intendeva inviarlo.
Hamilton osservincuriosito il profilo grigio e freddo della vicina citt Nel centro, in mezzo alle altre indefinibili costruzioni, si stagliava un altissimo edificio a spirale, che risplendeva furiosamente alla luce del primo mattino.
Un grattacielo? Un monumento?
No, quello era il Tempio dell'Unica Vera Fede. Da lontano, da parecchi chilometri, lui stava vedendo il Sepolcro del Secondo Bab. Il potere babista, coscome lo aveva conosciuto fino a quel momento, gli sarebbe sembrato una bazzecola in confronto a quello che lo aspettava.

lzati,disse Hamilton a McFeytTe. accorgendosi che si stava muovendo.
on ci penso nemmeno,rispose l'altro. acci tu, io resto qui.Appoggio la testa sul braccio e richiuse gli occhi.
spetterMentre aspettava, Hamilton si mise a riflettere sulla sua situazione. Si trovava nel cuore del Wyoming, in un freddo mattino di un giorno di autunno, con solo trenta centesimi nel portafoglio. Ma che cosa aveva detto Tillingford? Rabbrivid Comunque valeva la pena tentare, e poi non aveva molta scelta.
ignore,cominci assumendo la posizione canonica con un ginocchio a terra, le mani giunte e gli occhi rivolti devotamente verso il cielo. icompensa il tuo umile servo secondo la consueta tariffa prevista per i tecnici elettronici di classe 4-A. Tillingford ha parlato di quattrocento dollari.
Per un attimo non successe niente. Un vento secco e gelido spazzava la pianura rossastra, sollevando erbacce secche e barattoli arrugginiti di birra. Poi, quasi istantaneamente, l'aria intorno a lui si mosse.
opriti la testa,gridHamilton a McFeyffe. Il cielo vomituna pioggia di monete, un turbinio lucente di centesimi, nichelini, quarti e mezzi dollari. Le monete vennero gitintinnando e assordandolo, come un carico di carbone che scivolasse su un piano inclinato. Quando il torrente si fu esaurito, lui comincia raccoglierle; poi per passato il primo momento di eccitazione, si rese conto ben presto con disappunto che lnon cerano quattrocento dollari, ma poco pidell'elemosina che puraggranellare un mendicante.
Era quello che si meritava, comunque.
Quando ebbe raccolto tutte le monete vide che si trattava di quaranta dollari e settantacinque centesimi. Gli sarebbero state utili, almeno avrebbe potuto comprarsi qualcosa da mangiare. E finite quelle...
on dimenticarti.biascicMcFeyffe mentre cercava di rimettersi in piedi, he mi devi dieci dollari.
McFeyffe non era esattamente in piena forma. Il viso largo, tutto pieno di chiazze, aveva un'aria malsana e la carne gli pendeva in pieghe flaccide intorno al collo. Le dita tormentavano nervosamente un punto della guancia che pulsava ritmicamente. La trasformazione era straordinaria: McFeyffe era stato schiantato dalla vista del suo Dio. Quell'incontro faccia a faccia lo aveva atterrito.
on te lo aspettavi cosgli chiese Hamilton, mentre tutti e due si incamminavano con passo pesante verso l'autostrada.
McFeyffe rispose con un grugnito e sputsu un cespuglio la polvere rossa che gli era entrata in bocca. Si trascina stancamente con le mani affondate nelle tasche e gli occhi vacui, piegato su se stesso come un vecchio.
erto,ammise Hamilton. on sono affari miei.
i sarebbe bastato bere un bicchierino,fu tutto quello che disse. Mentre si arrampicavano sulla spalletta dellautostrada, diede un'occhiata al portafoglio. i vediamo a Belmont. Ridammi i miei dieci dollari, mi servono per pagare l'aereo.
Hamttton contcon riluttanza dieci dollari in monete di piccolo taglio, e McFeyffe li prese senza fare commenti. Si stavano addentrando nella periferia di Cheyenne quando Hamilton notqualcosa di minaccioso e sinistro. Sul collo di McFeyffe si stavano formando una serie di brutte ferite rosse e rigonfie, vere e proprie piaghe che crescevano e si allargavano sotto i suoi occhi.
escichedisse ad alta voce, stupito.
McFeyffe gli rivolse un'occhiata di muta sofferenza, poi si toccla guancia sinistra. un ascesso al dente del giudizio,aggiunse, con il tono di chi si sente irrimediabilmente sconfitto. esciche e ascesso. la mia punizione.
er che cosa?
Non vi fu risposta nemmeno stavolta. McFeyffe era immerso nella sua depressione privata, alle prese con problemi invisibili. Se fosse sopravvissuto all'incontro con il suo Dio, riflettHamilton, si sarebbe potuto considerare fortunato. Naturalmente aveva a disposizione un elaborato meccanismo di espiazione del peccato; con le adeguate assoluzioni McFeyffe poteva liberarsi dell'ascesso e delle vesciche; da quell'innato opportunista che era, ci sarebbe riuscito certamente.
Alla prima fermata d'autobus si misero ad aspettare, accasciandosi su una panchina umida. La gente che passava, diretta in cittper gli acquisti del sabato, li guardcon curiosit
iamo pellegrini,disse gelido Hamilton, in risposta a uno sguardo piinsistito degli altri. iamo arrivati in ginocchio da Battle Creek, Michigan.
Questa volta non ci fu alcuna punizione dall'alto. Sospirando, Hamilton desiderin un certo modo che ci fosse stata; l'elemento capriccioso e volubile della personalitdivina lo faceva infuriare. Non c'era quasi nessuna corrispondenza fra l'azione e la punizione; magari in quello stesso momento, dalla parte opposta di Cheyenne, uno sfortunato cittadino veniva incenerito per molto meno.
cco l'autobus,disse sollevato McFeyffe, alzandosi; in piedi con uno sforzo. ira fuori gli spiccioli.
Quando l'autobus giunse all'aeroporto, McFeyffe scese e si avvicon passo incerto in direzione dell'aereostazione. Hamilton proseguverso la struttura radiosa, imponente, quasi minacciosa che era l'Unico Vero Sepolcro.

Il Profeta Horace Clamp lo ricevette nello sgargiante salone d'ingresso, circondato da ogni lato da grandiose colonne di marmo. Il Sepolcro era una copia sfacciata dei tradizionali monumenti funerari dell'antichit che trasudava perun'impressione di sciatta, borghese volgarit nonostante le sue dimensioni. Massiccia, opprimente, la moschea era un obbrobrio stilistico. Come gli edifici governativi dell'Unione Sovietica, era stata progettata da uomini che mancavano della minima sensibilitartistica, ma diversamente da quelli abbondava di arabeschi e ghirigori, di ringhiere barocche e intarsiate fioriture, di anticaglie da robivecchi, di maniglie e corrimano di ottone lucidato a specchio. Luci indirette e incassate creavano giochi sui pavimenti di terracotta, e meravigliosi bassorilievi facevano bella mostra con la loro vistosa imponenza: rappresentavano a grandezza naturale scene pastorali del Medio Oriente. I personaggi ritratti erano fatui ed elaboratamente agghindati, ma volti all'edificazione morale.
alute,esclamil Profeta, sollevando la mano pallida e grassoccia per benedirlo. Horace Clamp poteva essere uscito da un variopinto manifesto pubblicitario di qualche scuola domenicale. Grasso, dall'andatura oscillante, con un'espressione benigna ma assente, impaludato in una tonaca con cappuccio, accolse Hamilton e lo accompagnnella moschea vera e propria. Clamp era la manifestazione vivente del leader spirituale islamico. Mentre entravano in uno studio riccamente decorato, Hamilton si domandsconfortato perchmai si trovasse l Era quello il Dio che aveva in mente?
i stavo aspettando,disse Clamp in modo molto sbrigativo. ono stato informato del tuo arrivo.
nformato?Hamilton rimase perplesso. a chi?
e', naturalmente da...Tetragrammaton.3
ntende dire,domandHamilton, sempre pisconcertato, he lei il Profeta di un dio di nome...
uel nome non si pupronunciare,lo interruppe immediatamente Clamp, ma senza durezza. ト troppo sacro. Preferisce che ci si riferisca a Lui chiamandolo Tetragrammaton. Mi stupisce che tu non lo sappia. una cosa che sanno tutti.
o sono un po' ignorante,si scusHamilton.
3 Termine greco che rappresenta il nome di quattro lettere dato a Dio nei testi religiosi ebraici: YHWH. Un nome che poteva essere; pronunciato solo dai sacerdoti in occasione di particolari riti, e da cui derivano Yahweh e Geova (N.d.T.).
i risulta che di recente tu abbia avuto una visione.
e intende dire che ho visto... Tetragrammaton, la risposta sHamilton provava giuna forte avversione per quel profeta pilargo che alto.
ome Lui?
i parso in buona salute,rispose Hamilton, che poi non potimpedirsi di aggiungere, er uno della Sua et
Clamp girovagrumorosamente per lo studio. Quasi calva, la sua testa brillava come una pietra levigata. Era l'epitome della dignite della magnificenza teologica. Ma era nello stesso tempo, si disse Hamilton, virtualmente una caricatura. C'erano in lui tutti gli stereotipi pilogori... Clamp era semplicemente troppo maestoso per essere vero.
Una caricatura... o l'idea di qualcuno su come dovesse essere il capo spirituale dell'Unica Vera Fede.
rofeta,disse senza complimenti Hamilton, anto vale che venga subito al dunque. Mi trovo in questo mondo pio meno da quaranta ore, non di pi In tutta franchezza, mi lascia molto perplesso. Per quanto posso giudicare, questo un universo assolutamente privo di logica. La Luna che ha le dimensioni di un pisello... assurdo. E questo sistema geocentrico, con il Sole che gira intorno alla Terra... primitivo! E poi questo concetto arcaico, non occidentale di Dio, il Grande Vecchio che fa piovere monetine e serpenti dal cielo, che scaglia piaghe e bubboni...
Clamp lo scrutcon attenzione. a figliolo mio, cosche vanno le cose. Questa la Sua creazione.
uesta creazione, forse. Ma non la mia, non quella da dove provengo...
redo sia meglio,taglicorto Clamp, he tu mi dica da dove provieni. Tetragrammaton non mi ha messo al corrente di quest'aspetto della situazione. Si limitato a informarmi che un'anima perduta era diretta qui.
Senza troppo entusiasmo Hamilton gli fece un rapido resoconto di ciche era avvenuto.
h,fece Clamp quando l'altro ebbe finito. Angosciato e incredulo, passeggiava nervosamente per lo studio con le braccia dietro la schiena. o,esclam roprio non posso accettare questa storia. Perpotrebbe anche essere vera, s potrebbe esserlo. Tu affermi... tu sei venuto da me a sostenere che fino all'altro ieri vivevi in un mondo non toccato dalla Sua presenza?
on ho detto questo. Non toccato da una presenza cosinvadente e concreta. Non c'niente di tutta questa... religiosittribale. Non ci sono tuoni e fulmini. Ma Lui potrebbe benissimo esserci, anzi io ho sempre dato per scontato che ci fosse. Ma in modo pisottile, dietro il sipario, senza bisogno di prendere a calci qualcuno solo perchuscito fuori dal seminato.
Il Profeta era stato chiaramente colpito dalla rivelazione di Hamilton. uesta una storia sensazionale... non mi ero reso conto che potessero esistere dei mondi ancora infedeli.
Hamilton perse la pazienza. a non riesci a capire quello che sto dicendo? Questo universo di seconda categoria, questo Bab o come diavolo...
l Secondo Bab,lo interruppe Clamp.
he cos'un Bab? E il primo che fine ha fatto? Da dove uscita fuori tutta questa assurdit
Dopo un momento di altezzoso silenzio, Clamp disse, I 9 luglio 1850 il primo Bab venne giustiziato a Tabriz. Ventimila suoi seguaci, i babisti, vennero orribilmente trucidati. Il primo Bab fu un Vero profeta del Signore; morin modo straordinario, facendo piangere anche i suoi carcerieri. Nel 1909 i suoi resti vennero traslati sul Monte Carmelo.Clamp fece una pausa drammatica, gli occhi pieni di commozione. el 1915, sessantacinque anni dopo la sua morte, il Bab riapparve sulla Terra. A Chicago, alle otto del mattino del 4 agosto, fu visto da un gruppo di persone che pranzavano in un ristorante. E questo avvenne nonostante i suoi resti sul Monte Carmelo siano ancora intatti.
apisco,disse Hamilton.
Clamp alzle mani e disse, uale altra prova si puchiedere? Quale pigrande miracolo ha mai visto il mondo? Il primo Bab era un semplice Profeta dell'Unico Vero Dio.La sua voce ebbe un tremito. il Secondo Bab... Lui!
erchCheyenne, Wyoming?chiese Hamilton.
l Secondo Bab concluse la sua vita terrestre in questo punto preciso. Il 21 maggio 1939 ascese al cielo portato da cinque angeli, sotto gli occhi di tutti i Fedeli. Fu un momento straordinario. Io stesso...Clamp si dovette interrompere un'altra volta. o stesso ho ricevuto dal Secondo Bab, durante la Sua ultima ora di vita sulla terra, quel...Indicuna
nicchia nella parete dello studio. dentro c'l'orologio del Secondo Bab, la Sua penna stilografica, il Suo portafoglio e un dente falso... gli altri erano buoni e sono ascesi fisicamente con lui in Paradiso. Io sono stato il segretario del Secondo Bab nel corso della sua vita. Ho trascritto molte sezioni del Bayan con la macchina da scrivere che puoi vedere lToccuna teca di cristallo dentro la quale c'era una vecchia Underwood modello Cinque da ufficio, consunta e obsoleta.
adesso,proseguil Profeta Clamp, rendiamo in considerazione questo mondo di cui mi hai parlato. Ovviamente sei stato inviato qui per mettermi al corrente di questa eccezionale situazione. Un mondo intero, miliardi di persone, vivono le loro esistenze tagliate fuori dalla vista dell'Unico Vero Dio.Nei suoi occhi apparve un'espressione infervorata; il fervore si intensificquando il Profeta pronuncila parola. na crociata.4
n attimo...comincia dire Hamilton preoccupato, ma Clamp non gli prestattenzione.
na crociata,disse il profeta tutto eccitato. serciteremo la nostra autoritsul colonnello T. E. Edwards e sul suo laboratorio... lo convertiremo immediatamente in una fabbrica di missili a lunga gittata. Per prima cosa bombarderemo questa sciagurata regione con pubblicazioni di natura propagandistica. Poi, quando avremo acceso un po' di luce spirituale fra quei selvaggi, proseguiremo inviando delle squadre di istruttori, e concluderemo con una concentrazione capillare di messaggeri itineranti che presenteranno la Vera Fede con l'ausilio di tutti i mass-media: televisione, cinema, libri, nastri registrati. Sono quasi certo che Tetragrammaton si lascerconvincere a farci avere un Suo filmato di quindici minuti, e alcuni messaggi su disco a beneficio dei miscredenti.
per questo, si domandHamilton, che sono stato brutalmente scaricato a Cheyenne, Wyoming? Travolto dalla sicurezza dei Profeta Clamp, stava cominciando ad arrendersi. Forse lui era un segno inviato perchsi realizzasse il Compimento della Sottomissione; forse questo era il mondo reale, dopotutto, aggrappato al grembo di Tetragrammaton.
osso visitare il Sepolcro?domandper cambiare discorso. i piacerebbe vedere com'il centro spirituale del Secondo Babismo.
Preoccupato, Clamp alzgli occhi. he cosa? Ma certo.Aveva gicominciato a premere i pulsanti del centralino. i metto subito in contatto con Tetragrammaton.Poi, per ebbe un'esitazione; si piegverso Hamilton, sollevla mano e gli domand erchpensi che Lui non ci abbia informati di questo mondo avvolto nelle tenebre?Sul suo viso, sul viso ridondante e compiaciuto del Profeta del Secondo Bab, apparve un'ombra di crescente incertezza. vrei pensato che...infine scosse la testa e disse, quasi parlando a se stesso, a le strade del Signore a volte sono incomprensibili.
4 Dick usa il termine "jihad", oggi tristemente noto perchspesso associato ai massacri in nome del fanatismo religioso (N.d.T.).
annatamente incomprensibili,confermHamilton. Abbandonlo studio e si incamminlungo il corridoio marmoreo echeggiarne.
Anche in quell'ora mattutina i devoti sciamavano da ogni parte, toccando col dito le sacre reliquie e guardandosi intorno con aria imbambolata. La loro vista depresse Hamilton. In una grande sala un gruppo di uomini e donne ben vestiti, in gran parte di mezza et stavano cantando degli inni. Hamilton fece per passare oltre, ma poi decise che era
meglio fermarsi.
Sopra il gruppo di fedeli aleggiava una Presenza che emanava una debole luminosit.. e una debole gelosia. Forse, decise, non era una brutta idea quella di unirsi ai pellegrini.
Allora si ferm si unal gruppo e con riluttanza comincia cantare con loro. Non aveva mai sentito quegli inni, ma non tarda unirsi al coro. Erano canti semplici e ridondanti, con le stesse frasi e gli stessi toni che si ripetevano in continuazione. Gli stessi monotoni concetti iterati all'infinito. L'appetito di Tetragrammaton era insaziabile, concluse. Una personalitinfantile, nebulosa, che esigeva un'adorazione costante... e nei termini piscontati. Facile all'ira, Tetragrammaton era ugualmente disposto all'euforia, e godeva molto per quelle vistose forme di adulazione.
Una forma di equilibrio, un modo per coccolare la Divinit Ma che meccanismo delicato! Per tutti c'era sempre il pericolo di risvegliare quella Presenza facilmente irascibile che non li lasciava mai, che sembrava essere sempre in ascolto.
Dopo aver doverosamente svolto i suoi obblighi religiosi, se ne andin giro con aria mesta. Tanto l'edificio quanto i suoi frequentatori erano infestati dalla severa vicinanza di Tetragrammaton. Poteva sentirlo dovunque; come una nebbia densa e oppressiva il Dio islamico gravava su ogni cosa. A disagio, Hamilton esaminun immenso pannello illuminato che si trovava su una parete.

Elenco dei Fedeli. C'anche il tuo nome?

La lista era in ordine alfabetico; la scorse e scoprche il suo nome non c'era. E nemmeno, notcon sadica soddisfazione, quello del povero McFeyffe. Ma lui sarebbe riuscito a farsi aggiungere all'elenco. Non c'era neanche il nome di Marsha. In totale la lista era incredibilmente corta: di tutta l'umanit solo questa scarna minoranza era destinata a guadagnarsi il Paradiso?
Provuna sensazione di aspro risentimento. Cerca caso i nomi di alcuni dei grandi personaggi che conosceva: Einstein, Albert Schweitier, Gandhi, Lincoln. John Donne. Non ce n'era nemmeno uno. La sua rabbia crebbe. Che cosa significava? Erano tutti condannati all'Inferno solo perchnon erano stati seguaci del Secondo Bab di Cheyenne, Wyoming?
Naturalmente, solo i Credenti si sarebbero salvati. Tutti gli altri, miliardi e miliardi di persone, erano destinati a sprofondare nel fuoco purificatore dell'Inferno. La sfilza di nomi che vi compariva era quella dei contadi notti che avevano abbracciato l'Unica Vera Fede. Personalitda quattro soldi, insignificanti testimoni della mediocritpiassoluta...
Un nome perlo conosceva. Rimase a fissarlo a lungo domandandosi, dapprima preoccupato poi con interesse crescente, perchfosse le che significato potesse avere la presenza di quel nome.

Silvester, Arthur

L'anziano veterano di guerra! Il vecchio austero soldato che giaceva in un letto d'ospedale di Beimont. Era uno dei soci fondatori dell'Unica Vera fede.
Aveva senso. Ne aveva costanto che, questa volta. Hamilton non potfare altro che fissare esterrefatto, senza dire una parola, il nome inciso su quel pannello.
Debolmente, in modo confuso, si rese conto che tutti i frammenti combaciavano fra loro. La dinamica della situazione cominciava a essere comprensibile; aveva finalmente scoperto quale ne fosse la struttura.
Il passo successivo era quello di ritornare a Belmont. E di trovare Arthur Silvester.

All'aeroporto di Cheyenne Hamilton rovescitutte le sue monete sul banco e disse all'impiegato, n biglietto di sola andata per San Francisco. Compartimento bagagli, se necessario.
Il denaro non era sufficiente, ma telegrafsubito a Marna e risolse il problema... prosciugando il conto in banca. Insieme al denaro giunse un messaggio enigmatico e minaccioso: Forse meglio che non torni. Mi sta succedendo qualcosa di orribile.
Non ne fu particolarmente sorpreso... anzi, immaginava abbastanza chiaramente di che cosa si potesse trattare.
L'aereo giunse a San Francisco poco prima di mezzogiorno. Dall'aeroporto prese un autobus della Greyhound fino a Belmont. La porta di casa era chiusa a chiave: accucciata nel vano della finestra c'era la sagoma gialla di Tontolone, che lo guardavvilito mentre lui si frugava in tasca in cerca delle chiavi. Marsha non si vedeva, ma lui sapeva che era in casa.
ono tornato.annunciquando ebbe aperto la porta.
Dalla camera da letto buia provenne un piagnucolio sommesso. aro, sto per morire.Marsha si agitava disperata nell'oscurit on posso uscire. Non guardarmi, ti prego, non guardarmi.
Hamilton si tolse il soprabito e prese il telefono. enga subito,disse quando Bill Laws finalmente rispose. cerchi di contattare quante pipersone del gruppo le sarpossibile. Joan Reiss, poi quella donna con il figlio, e McFeyffe, se riesce a trovarlo.
dith Pritchet e suo figlio sono ancora all'ospedale,lo informLaws. Dio solo sa dove sono gli altri. C'proprio tutta questa urgenza?Poi aggiunse, on mi sento troppo bene.
llora stasera.
acciamo domani,disse Laws. ト domenica. Ma che succede?
enso di aver risolto il problema.
roprio quanto cominciavo a divertirmi.Laws si concesse un po' di ironia. domani un grande giorno in guesdo bosdo. Gi diverdiremo un mondo.5
he le prende?
iende, badrone.Laws ridacchisenza allegria. robrio niente.
llora ci vediamo domani.Hamilton riattacce andverso la camera da letto. ieni fuori,gridseccamente alla moglie.
o.disse lei, ostinata. on voglio che tu mi veda. Ho deciso cos
5 Bill Laws si esprime qui e nelle pagine successive in un dialetto un tempo usato fra le classi piumili dei neri degli stati del Sud. Viene reso in italiano con la parlata un po' da operetta che in molti film stata attribuita a personaggi di colore, soprattutto per sottolineare l'atteggiamento volutamene ironico di Laws. (N.d.T.).

Fermo sulla soglia della stanza, Hamilton cercle sigarette, ma non le trov erano rimaste nella Ford ancora parcheggiata di fronte alla Chiesa Non-Babista di padre O'Farrel. E Silky chissche fine aveva fatto? Forse li aveva visti volare in cielo. Comunque era una ragazza abituata a cavarsela in ogni occasione, e non doveva avere avuto problemi a tornare a casa. Niente di grave, perci.. a parte il fatto che gli ci sarebbe voluto un po' per recuperare la macchina.
ai, tesoro,disse a sua moglie. o fame e vorrei fare colazione. E se le cose stanno come penso...
ト orribile.La voce di Marsha tradiva dolore e ribrezzo. olevo uccidermi. Ma perch Che cosa ho fatto? Perchquesta punizione?
on una punizione,le disse dolcemente. assertutto.
avvero?In lei forno a rinascere un filo di speranza. e sei sicuro?
e riusciamo a gestire la situazione come si deve. Vado a sedermi in soggiorno con Tontolone; ti aspettiamo l
i ha givisto, lui,disse Marsha con voce strozzata. ト rimasto disgustato.
gatti fanno presto a disgustarsi.Hamilton tornin soggiorno, si buttsul divano e attese pazientemente. Per un po' non successe niente; poi giunsero dalla camera da letto i primi rumori, e dopo un po' si delinenell'oscurituna figura goffa e sgraziata. Hamilton si senttrafiggere da uno spasimo di compassione. Povera creatura... e senza nemmeno sapere il perch
La figura si fermsulla soglia. Tarchiata, volgare, rimase la fissarlo. Per quanto preparato, Hamitton non riusca impedirsi di rimanere sconvolto. La rassomiglianza con Marsha era appena avvertibile. Quella mostruositobesa e rigonfia era sua moglie?
Le guance non pimorbide come una volta erano rigate di lacrime. he cosa...disse in un sussurro. he cosa devo fare?
Lui si alze corse ad abbracciarla. on durera lungo. E poi tu non sei la sola. Laws a pezzi, e parla in dialetto.
he vuoi che me ne importi? Io penso a me.
Il cambiamento aveva colpito ogni parte del suo corpo. Quelli che una volta erano soffici capelli castani adesso erano diventati un groviglio sporco e fibroso che le ricadeva disordinatamente sul collo e sulle spalle. La pelle era grigia e segnata dall'acne. Il corpo era un grumo informe e pieno di protuberanze. Le mani erano diventate immense, le unghie spezzate e annerite. Le gambe erano due pertiche bianche e pelose che terminavano con dei grossi piedi piatti. Al posto del consueto abitino elegante, Marsha indossava una maglia di lana ruvida, una gonna di tweed tutta macchiata, delle scarpe da tennis... e dei calzini da uomo pieni di buchi.
Hamilton le girintorno, esaminandola con aria critica. utto questo ha senso,disse.
e stato Dio a...
io non c'entra niente. E stato quel veterano di guerra che si chiama Arthur Silvester. Un vecchio soldato uscito di testa che crede nel suo culto religioso e nelle sue idee stereotipate. Per lui le persone come te sono degli estremisti pericolosi. E lui sa benissimo che aspetto abbia un estremista, anche una giovane estremista come te.
I lineamenti imbruttiti di Marsha si torsero per la sofferenza. embro... un personaggio dei cartoni animati.
u sei l'immagine che Silvester ha di una giovane universitaria con idee estremiste. Ed anche convinto che tutti i negri abbiano problemi di comportamento. E la stessa cosa avverrper tutti noi... dobbiamo uscire al pipresto dal mondo di Silvester, altrimenti il nostro scomparirdel tutto.
CAPITOLO OTTAVO

La domenica mattina Hamilton fu svegliato all'alba da un frastuono forsennato che riempiva la casa. Mentre si alzava rigidamente dal letto, si ricordche Bill Laws aveva predetto eventi terribili per le prime ore di quel giorno dedicato al Signore.
La cacofonia proveniva dal soggiorno. Quando lo raggiunse, Hamilton si accorse che il televisore si era acceso da solo come per miracolo; lo schermo era percorso da macchioline pulsanti che si spostavano irregolarmente, creando un minaccioso quadro cromatico di rossi e scarlatti. Dagli altoparlanti dell'impianto hi-fi fuoriuscivano dei suoni assordanti, aspri e continui, una specie di travolgente, infiammato susseguirsi di urla disumane.
Era il sermone della domenica mattina, si rese conto Hamilton. Ed era tenuto da Tetragrammaton in persona.
Hamilton spense l'apparecchio e ciabattin camera per vestirsi. Marsha era rimasta a letto e si era raggomitolata su se stessa, formando un ammasso informe e infelice, e cercando di evitare la luce abbagliante del sole che filtrava dalla finestra. ト ora di alzarsi,le disse. on senti l'Onnipotente che sta tuonando in soggiorno?
he dice?mormorMarsha, di malumore. iente di particolare. Pentiti o patirai la dannazione eterna. Le solite ciance da imbonitore di piazza.
on guardarmi,lo supplicMarsha. oltati mentre mi vesto. Santo Dio, sono un mostro!
In soggiorno, intanto, il televisore si era riacceso e trasmetteva al massimo volume. A nessuno era permesso interferire con il sermone domenicale. Facendo del suo meglio per non sentire, Hamilton andin bagno e si dedical rito giornaliero di lavarsi e farsi la barba. Era appena tornato in camera da letto, e aveva appena cominciato a vestirsi, quando suonil campanello.
ono arrivati,disse a Marsha.
Sua moglie, che era givestita e stava cercando di sistemarsi i capelli, emise un gemito di agonia. on posso farmi vedere da loro. Digli che se ne vadano.
esoro,le rispose, deciso, mentre si allacciava le scarpe, e vuoi tornare a essere come eri prima...
'gualguno in gasa?domandla voce di Bill Laws. h, la borda era aberda e gossono endrado.
Hamilton si precipitin soggiorno. Ed eccolo l Bill Laws, studente in fisica avanzata all'universit con le braccia penzoloni sui fianchi, gli occhi come due palle bianche sporgenti, le ginocchia piegate, il corpo floscio e ciondolante, che si dirigeva verso di lui con una grottesca andatura da scimmia.
llora gi siede,disse ad Hamilton. uarda, amigo mio, gome sono ridoddo. Mi hanno breso brobrio a galgi in gulo.
o sta facendo apposta?gli chiese Hamilton, indeciso se ridere o preoccuparsi.
bbosda?Il negro lo guardcon un'espressione idiota. he vuoi dire, badron Hamildon?
lei completamente vittima di Silvester, o la persona picinica che abbia mai conosciuto.
All'improvviso gli occhi di Laws ripresero vita. ittima di Silvester? Che cosa intende dire?Non parlava piin dialetto, e tutto a un tratto era tornato vigile e teso. ensavo che fosse Sua MaestEterna.
llora il dialetto era tutta una scena?
Gli occhi di Laws scintillarono. ト l'unico modo per fregarlo, Hamilton. Dentro di me c'la sollecitazione... la sento sempre piforte, e allora lo faccio apposta, per mantenere la padronanza di me stesso.In quel momento si accorse della presenza di Marsha. quella chi
ia moglie,rispose infelice Hamilton. ei non ce l'ha fatta.
esesclamLaws con un filo di voce. he cosa ha intenzione di fare?
Il campanello suondi nuovo. Con un gemito Marsha scomparve in camera da letto. Questa volta era la signorina Reiss. Sbrigativa e austera come sempre, entrnel soggiorno a passo marziale, vestita con un completo grigio, scarpe con tacchi bassi e occhiali con la montatura di corno. uongiorno,disse seccamente. l signor Laws mi ha detto che c'..Si interruppe, sorpresa. uella baraonda,disse poi, indicando il televisore che continuava a trasmettere con grande frastuono. nche il suo fa cos
erto. Lui vuole farsi sentire da tutti.
La signorina Reiss si rilassvisibilmente. emevo di essere l'unica privilegiata.
Sulla porta semiaperta si delinela sagoma sofferente di Charley McFeyffe. alute a tutti,borbott La guancia si era gonfiata notevolmente, ed era ricoperta da una benda. Intorno al collo, infilata nel colletto della camicia, aveva una fasciatura bianca. Si avvicincautamente ad Hamilton.
on ti passato?gli chiese lui, provando dispiacere a vederlo cos
McFeyffe scosse tristemente la testa. o.
a che succede?chiese la signorina Reiss. l signor Laws mi ha detto che lei doveva parlarci di questa strana cospirazione ai nostri danni.
ospirazione?Hamilton la guardcon inquietudine. on mi sembra la parola adatta.
a ragione,replicla donna, fraintendendo. nfatti si tratta di ben piche una semplice cospirazione.
Hamilton lasciperdere. Si diresse verso la porta chiusa della camera da letto e busscon insistenza. ieni fuori, cara. ora di andare all'ospedale.
Dopo un tormentoso intervallo, Marsha uscdalla stanza. Indossava un pesante soprabito e dei jeans, e nel tentativo di nascondere i capelli rovinati li aveva raccolti sotto un fazzoletto rosso. Non si era truccata; sarebbe stata una perdita di tempo. a bene,disse con voce fioca. ono pronta.

Hamilton lascila Plymouth di McFeyffe nel parcheggio dell'ospedale. Mentre tutti e cinque marciavano lungo il vialetto di ghiaia verso il reparto, Bill Laws chiese, ト Silvester la chiave di tutto questo?
ilvester tutto questo,rispose Hamilton. l sogno che avete fatto, lei e Marsha, la chiave. E diversi altri fatti... come il suo comportamento, Laws, la trasformazione fisica di mia moglie, la condizione dei babisti e tutto questo universo geocentrico. Mi sembra di conoscere molto bene Silvester, ormai, soprattutto per come fatto dentro.
e sicuro?chiese dubbioso Laws.
utti e otto siamo stati colpiti dal fascio protonico del bevatrone, ma l'unico che non ha mai perso conoscenza, che ha conservato il proprio sistema di riferimento, stato Silvester.
uindi,disse Laws, quasi con brutalit oi non ci troviamo realmente qui.
isicamente siamo stesi sul pavimento del bevatrone, ma mentalmente siamo qui. L'energia liberata dal raggio ha trasformato il mondo personale di Silvester in un universo accessibile a tutti. Noi siamo soggetti alla logica di un fanatico religioso, di un vecchio che nella Chicago degli anni trenta ha aderito a un culto di svitati. Noi ci troviamo nel suo universo, dove tutte le sue superstizioni bigotte e ignoranti funzionano. Noi siamo dentro la testa di quell'uomo.Gesticol uesto panorama, questo ambiente... sono le circonvoluzioni del suo cervello, le colline e le vallate della mente di Silvester.
h, poveri noi,mormorla signorina Reiss. llora siamo in suo potere. Sta cercando di distruggerci..
ubito che si renda conto di ciche successo. questo l'aspetto ironico. Probabilmente Silvester non vede niente di strano in questo mondo. Perchdovrebbe? il suo mondo fantastico personale, nel quale ha vissuto per tutta la vita.
Entrarono nell'ospedale. Non c'era nessuno, ma da ogni stanza proveniva il rimbombo aggressivo del sermone mattutino di Tetragrammaton.
iriconobbe Hamilton. e ne ero dimenticato. Bisogna essere prudenti.
II banco di accettazione era deserto. Probabilmente il personale al completo stava seguendo il discorso. Hamilton controlll'elenco dei degenti e trovil numero della stanza di Silvester. Poco dopo salivano sul silenzioso ascensore idraulico.
La porta della stanza in cui era ricoverato Arthur Silvester era spalancata, e dentro c'era lui, il vecchio alto e magro, seduto a guardare il televisore con grande attenzione. C'erano anche la signora Edith Pritchet e suo figlio David. Questi ultimi due sembravano piuttosto agitati, e quando i cinque visitatori entrarono nella stanza li accolsero con un debole sospiro di sollievo. Silvester, dal canto suo, non si mosse nemmeno. Imperturbabile, con fanatica seriet fissava il suo Dio, imbevendosi di quel furibondo torrente di sentimenti toccanti e bellicosi che invadevano la stanza.
Chiaramente, Silvester non era affatto stupito di sentirsi rivolgere la parola dal suo Creatore. Era ovvio che faceva parte dei suoi riti domenicali. Ogni domenica mattina si ingozzava della sua razione settimanale di nutrimento religioso.
David Pritchet trotterellstizzito verso Hamilton. a chi diavolo quello?gli domand indicando lo schermo. on lo sopporto pi
Sua madre, grassa, di mezza et se ne stava seduta a mangiucchiare con cura una mela sbucciata, con il viso anonimo che non mostrava il minimo segno di comprensione. A parte un leggero fastidio per il fracasso che usciva dal televisore, sembrava del tutto indifferente a ciche appariva sullo schermo.
ト difficile da spiegare,spiegHamilton al ragazzo. robabilmente tu non hai mai avuto a che fare con Lui, prima d'ora.
La testa canuta e ossuta di Silvester si girappena; due occhi grigi, duri e inflessibili, si posarono su Hamilton. accia silenzio,gli disse, con una voce che lo raggel Senza pronunciare un'altra parola, torna guardare lo schermo.
Quello era l'uomo nel cui mondo si ritrovavano tutti e sette. Per la prima volta dopo l'incidente Hamilton provun moto di autentica, inconfondibile paura.
i sa,farfugliLaws strascicando le parole, he guesdo disgorso durera lungo.
Sembrava che avesse ragione. Lui poteva andare avanti a parlare per chissquanto tempo, adesso che si era impadronito della scena.
Dieci minuti dopo la signora Pritchet non ne potpi Con un gemito di esasperazione si alze si diresse verso il retro della stanza, dove stavano gli altri.
anto Cielo,si lament on li ho mai potuti sopportare, quegli evangelisti farneticanti. Credo di non aver mai sentito un discorso cosrumoroso in tutta la mia vita.
ovrsmettere,disse Hamilton, divertito. omincia a mancargli la voce.
o stanno ascoltando tutti, nell'ospedale,spiegla donna, con un'espressione di corrucciato fastidio. on va bene per David... io ho cercato di insegnargli a vedere il mondo in modo razionale, e questo non un buon posto per lui.
o,convenne Hamilton. on lo davvero.
oglio che mio figlio riceva un'educazione adeguata,prosegula signora Pritchet, ormai inarrestabile, mentre il suo elaborato cappellino le ondeggiava sulla testa. oglio che conosca i grandi classici, che sperimenti le cose belle della vita. Suo padre era Alfred B. Pritchet, fu lui l'autore di quella splendida traduzione in versi dell'Iliade. Io credo che l'arte debba recitare un ruolo di primo piano nella vita di ogni uomo, non d'accordo? Puarricchirlo e dare un significato alla sua esistenza.
La signora Pritchet era noiosa quasi quanto Tetragrammaton.
Joan Reiss, spalle allo schermo, si insernel discorso. on credo che resisterun altro minuto, con quell'orribile vecchio che se ne sta lseduto a bearsi di questa robaccia.Il suo volto era teso, e attraversato da una smorfia di insofferenza. orrei avere qualcosa tra le mani... qualsiasi cosa, per spaccargli in testa.
adrona,le disse Laws, uel vegghio la gongerber le fesde se faruna gosa del genere.
La signora Pritchet sembrtrovare divertente il modo di parlare del negro. e parlate regionali suonano cosdolci all'orecchio,gli disse in tono fatuo. a dove viene, signor Laws?
linton, Ohio,rispose Laws, questa volta parlando correttamente. Le rivolse un'occhiata furibonda; non aveva previsto una reazione del genere.
linton, Ohio,ripetla signora Pritchet, sempre con quell'aria beata sul viso. i sono passata, una volta. Non c'un'ottima compagnia lirica?
Mentre Hamilton si girava verso sua moglie, la signora Pritchet comincia snocciolare le sue preferenze in fatto di musica. cco una donna che, se esistesse un mondo, nemmeno se ne accorgerebbe,disse a Marsha.
Aveva parlato a bassa voce, ma proprio in quel momento il fragoroso discorso si concluse. Il turbinio pasticciato di colori scomparve dallo schermo, e in un attimo la stanza piombnel silenzio. Mortificato, Hamilton sentle sue ultime parole che rompevano vistosamente l'improvvisa quiete.
Lentamente, inesorabilmente, la testa bianca di Silvester ruotsul collo scheletrito. rego?disse con voce calma, glaciale. oleva dire qualcosa?
roprio cosreplicHamilton; ormai non poteva tirarsi indietro. oglio parlarle, Silvester. Tutti e sette abbiamo un conto in sospeso con lei.

Nell'angolo il televisore mostrava un gruppo di angeli che cantavano gioiosamente una versione melodica di inni popolari. Con espressione vuota e assente, gli angeli ondeggiavano languidamente avanti e indietro, conferendo a quelle cadenze lugubri un tocco vagamente jazzistico.
bbiamo un problema,disse Hamilton, gli occhi piantati sul vecchio. Probabilmente Silvester aveva il potere di spedirli tutti e sette all'Inferno. In fin dei conti si trattava del suo mondo, e se c'era qualcuno che poteva avere un rapporto privilegiato con Tetragrammaton, quello era proprio Arthur Silvester.
i che problema si tratta?chiese Silvester. erchnon siete tutti a pregare?
Hamilton lo ignore prosegu bbiamo scoperto una cosa sull'incidente di cui siamo stati vittime. A proposito, come vanno le sue ferite?
Sul volto raggrinzito dell'uomo si delineun sorrisetto di compiaciuta soddisfazione. e mie ferite,precis ono guarite del tutto. E il merito della fede, non di quegli impiccioni di dottori. La fede e la preghiera possono far superare a un uomo qualsiasi difficoltPoi aggiunse, uello che lei definisce "incidente" stato il sistema attraverso il quale la Provvidenza ci ha messo alla prova, il modo che Dio ha escogitato per scoprire di che pasta siamo fatti.
ddio,protestla signora Pritchet, con un sorriso confidenziale, o sono sicura che la Provvidenza non costringerebbe gli uomini a una prova coscrudele.
Imperturbabile, il vecchio la studi 'Unico Vero Dio,affermcategoricamente, ヨ un Dio severo. Egli dispensa la punizione e la ricompensa secondo il Suo giudizio. Il nostro destino quello di sottometterci. L'umanitstata posta sulla Terra per adempiere alla Volontdell'AutoritCosmica.
i noi otto,disse Hamilton, ette hanno perso la conoscenza in seguito all'impatto della caduta. Solo uno rimasto cosciente. Ed lei.
Silvester annusoddisfatto. entre cadevo,spieg o pregato l'Unico Vero Dio di proteggermi.
a che cosa?intervenne la signorina Reiss. alla Sua stessa volontdi sottoporla a una prova?
Hamilton la allontancon un gesto di fastidio. al bevatrone si liberata una spaventosa quantitdi energia. Di norma ogni individuo possiede un suo preciso sistema di riferimento, ma poichnoi siamo tutti svenuti quando siamo stati colpiti dal fascio, e lei non...
Silvester non lo ascoltava. Stava guardando con intensitoltre le spalle di Hamilton, in direzione di Bill Laws. Un'espressione di oltraggiata indignazione si dipinse sul suo volto scavato. on una persona di colore quella che si trova lchiese con voce tagliente.
ト la nostra guida,disse Hamilton. rima di continuare la nostra discussione,disse Silvester con voce piatta, evo chiedere a quell'uomo di colore di uscire. Questa la stanza privata di un bianco.
La reazione di Hamilton fu spontanea, e irrazionale; la risposta gli venne con una tale naturalezza che non ebbe nemmeno il tempo di pentirsi di ciche diceva. a vada a farsi fottere!sbott e vide che la faccia di Silvester diventava rigida come la pietra. Be', ormai l'aveva detto, percitanto valeva che andasse fino in fondo. n bianco? Se quella idiozia del Secondo Bab o Tetragrammaton o come diavolo si chiama, che si inventato lei, purimanersene tranquillo a sentire le sue affermazioni, allora davvero una indegna caricatura di Dio, ed molto peggio di lei, Silvester. Il che tutto dire.
La signora Pritchet boccheggi David Pritchet fece una risatina soffocata, mentre la signorina Reiss e Marsha si ritrassero d'istinto, atterrite. Laws si irrigid con un'espressione sofferta e maligna sul volto. Rintanato in un angolo, McFeyffe si tormentava la guancia rigonfia, e sembrava non essersi nemmeno reso conto di ciche era successo. Lentamente Arthur Silvester si alzin piedi. Non era piun uomo, ma una forza vendicatrice che trascendeva ogni umanit Era un agente della purificazione che difendeva nello stesso tempo la sua divinit il suo paese, la razza bianca e il suo onore personale. Rimase immobile per un attimo, raccogliendo le forze. Il suo corpo macilento fu scosso da una vibrazione, e divenne quasi tangibile l'intima, rivoltante, velenosa sensazione di odio che emanava da ogni fibra del suo essere. o credo,disse, he lei sia uno che ama i negri.
roprio cosrispose Hamilton. anche un ateo e un rosso. Conosce mia moglie? una spia sovietica. E il mio amico Bill Laws? Uno studente di fica all'universit che ha tutto il diritto di sedere allo stesso tavolo con qualsiasi altra persona, bianca o nera che sia. E di...
Il coro di angeli aveva smesso di cantare. L'immagine tremol e venne sostituita da minacciosi lampi di luce, un crescente fluire di rabbia in movimento. L'altoparlante smise di trasmettere musica sdolcinata; adesso l'intero apparecchio era scosso da un sordo ruggito, che crebbe fino a trasformarsi in un tuono assordante.
Dallo schermo emersero quattro enormi figure. Erano angeli, grossi angeli mascolini, animaleschi, con uno sguardo meschino negli occhi. Dovevano pesare almeno un quintale ognuno. Sbattendo le ali i quattro angeli puntarono direttamente su Hamilton. Con una smorfia maligna sul volto rugoso, Silvester si fece da parte per godersi lo spettacolo della vendetta celeste che colpiva il blasfemo.
Appena il primo angelo calsu di lui per eseguire il Giudizio Cosmico, Hamilton lo mise fuori combattimento con un pugno bene assestato. Intanto Bill Laws, che aveva afferrato una lampada da tavolo, si scagliin avanti e colpin piena testa il secondo angelo; quest'ultimo, stordito, cercdi mettere le mani sul negro.
h mio Dio,esclamla signora Pritchet in tono lamentoso. ualcuno chiami la polizia.
Ma era una lotta disperata. McFeyffe riemerse dal suo imbambolamento e mosse un inutile passo dall'angolo, puntando su un altro angelo. Fu travolto da una raffica di energia luminosa e si accascia terra senza rumore, tramortito. David Pritchet si mise a strillare di eccitazione, poi prese alcune bottigliette di medicinali dal tavolino accanto al letto e le scaglia caso contro gli angeli. Marsha e Joan Reiss, entrambe alle prese con un angelo gigantesco ma un po' tardo, lottarono selvaggiamente trascinandolo a terra, prendendolo a calci, graffiandolo e strappandogli le penne a manciate.
Intanto altri angeli sciamavano dallo schermo del televisore. Arthur Silvester, con compiaciuta soddisfazione, vide Bill Laws scomparire sotto un cumulo di ali vendicative. Rimaneva solo Hamilton, e anche lui era ormai ridotto allo stremo. La giacca lacera, il naso sanguinante, era impegnato in un ultimo, disperato scontro. Un altro angelo crolla terra, colpito con un calcio in pieno basso ventre. Ma per ognuno che veniva abbattuto, lo schermo del televisore a ventisette pollici ne vomitava interi gruppetti, che non tardavano a crescere e a raggiungere la statura degli altri..
Hamilton si ritrasse, e nel farlo urtcontro Silvester. e solo ci fosse un minimo di giustizia, in questo suo mondo sballato e puzzolente...disse ansimando, ma subito due angeli gli furono addosso; accecato, semisoffocato, sentche le gambe gli cedevano. Marsha urle cercdi raggiungerlo; brandendo uno scintillante spillone per cappellino si scaglicontro un angelo e lo infilzsu un fianco. L'angelo ruggdi dolore e lasciHamilton, il quale riuscad afferrare una bottiglia di acqua minerale dal tavolo e la scaglivia con la forza della disperazione. La bottiglia esplose contro il muro; frammenti di vetro e di acqua minerale schizzarono dappertutto.
Arthur Silvester si scans farfugliando qualcosa, e anda sbattere contro la signorina Reiss; agile e guardinga come un gatto, la donna ruotsu se stessa, gli diede un violento spintone e scappvia. Silvester, con un'espressione stupefatta negli occhi, vacille cadde. Cadendo sbattla testa indifesa contro uno spigolo del letto; si sentun secco crac. Arthur Silvester emise un gemito e perse i sensi...
E gli angeli scomparvero.
Il frastuono cessall'improvviso. Il televisore tacque. Rimasero solo otto esseri umani malconci, fermi in diverse posizioni di attacco e di difesa. McFeyffe era del tutto privo di conoscenza, e parzialmente ustionato. Silvester giaceva inerte, con gli occhi spalancati nel nulla, la lingua fuori dalla bocca e un braccio che si contorceva per un movimento riflesso. Bill Laws, seduto a terra, tentava faticosamente di rimettersi in piedi. Terrorizzata, la signora Pritchet fece capolino nella stanza dalla soglia, il volto soave deformato dallo sgomento. David Pritchet stava cercando di riprendere fiato, con ancora in mano le mele e le arance che aveva tirato addosso agli angeli.
Ridendo istericamente, la signorina Reiss grid e l'abbiamo fatta. Lo abbiamo sconfitto. Abbiamo vinto!
Stordito, Hamilton anda soccorrere la forma tremante che era sua moglie. Magra, ansimante, Marsha si strinse a lui. esoro,sussurr con gli occhi lucidi, a tutto bene, vero? E finita.
I suoi morbidi capelli castani gli avvolsero il viso, la sua pelle morbida e delicata si accostalle sue labbra; il corpo di Marsha era fragile, snello, quel corpo flessuoso e leggero che Hamilton ricordava. E anche il suo brutto abbigliamento era scomparso; vestita con una bella gonna e una impeccabile camicetta di cotone, Marsha si aggrappa lui liberando tutta la sua riconoscente, gioiosa felicit
roprio cosfarfugliLaws, raddrizzandosi non senza fatica. Aveva un occhio chiuso che si stava gonfiando in modo inquietante, e i vestiti a brandelli.
l vecchio bastardo fuori combattimento. Lo abbiamo proprio conciato per le feste... ce l'abbiamo fatta. E adesso non sta pimeglio di noi, ha perso i sensi anche lui.
bbiamo vinto,stava ripetendo Joan Reiss, con un'enfasi irrefrenabile. iamo sfuggiti alla sua cospirazione.

I medici giunsero di corsa da ogni angolo dell'ospedale. Gran parte della loro attenzione si concentrsu Silvester. Con un fiacco sorriso il vecchio riusca trascinarsi fino alla sedia davanti al televisore.
razie,borbott to bene, grazie. Devo avere avuto un capogiro.
McFeyffe, che cominciava a riprendersi, si tastfelice la guancia e il collo; i suoi malanni erano scomparsi. Gridando di sollievo si strappvia tutte le bende. ト finita!esclam razie a Dio!
on ringraziare Dio,gli ricordasciutto Hamilton. eglio non scherzare col fuoco.
a che diavolo successo qui dentro?chiese uno dei medici.
na piccola discussione.Ironicamente Laws indicla scatola di cioccolatini caduta a terra dal tavolino. u chi doveva mangiarsi l'ultimo alla crema.
'solo una cosa che non quadra,mormorHamilton, immerso in un angoscioso pensiero. robabilmente solo una questione tecnica.
he cosa?chiese Marsha, sempre stretta a lui.
l tuo sogno. Non siamo tutti distesi nel bevatrone, pio meno privi di sensi? Non siamo fisicamente sospesi nel tempo?
ccidenti,disse Marsha, colpita. ト cos Ma siamo nel nostro mondo... adesso siamo al sicuro!
ossembra.Hamilton sentil cuore di lei che batteva forte, e il ritmico su e gidel suo respiro. d questo che conta.Marsha era calda, morbida, e stupendamente snella. inchsarai accanto a me come...
La sua voce si spense. Stringeva fra le braccia un corpo snello, certo. Troppo snello.
arsha,le disse con calma, ualcosa andato storto.
Il corpo di lei si irrigidall'istante. torto? Che cosa vuoi dire?
ogliti i vestiti.Hamilton le afferrcon decisione la chiusura lampo della gonna. ogliteli... subito!
Marsha sbattgli occhi e si ritrasse da lui. ui? Ma tesoro, con tutta questa gente...
allo!le ordinseccamente.
Sconcertata, Marsha comincia sbottonarsi la camicetta, se la sfile la gettsul letto, poi si piegper togliersi la gonna. Inorriditi, senza capire, tutti i presenti la guardarono
mentre si spogliava, mentre si toglieva anche la biancheria, rimanendo nuda in mezzo alla stanza.
Era asessuata come un'ape operaia.
uardati!la aggredcon violenza Hamilton. er l'amor di Dio, guarda come sei ridotta! Ma non te ne sei accorta?
Esterrefatta, Marsha abbassgli occhi. I seni erano scomparsi; il corpo era liscio, leggermente angolato, senza caratteri sessuali di alcun tipo. Magrissima, glabra, assomigliava a un ragazzetto imberbe. Ma non era nemmeno quello, non era niente. Assolutamente, inequivocabilmente neutra.
he cosa.... balbett terrorizzata. on capisco.
on siamo tornati,affermHamilton. uesto non il nostro mondo.
a gli angeli,disse la signorina Reiss, uelli sono scomparsi.
McFeyffe si toccla mascella che era tornata normale. anche il mio ascesso.
uesto non piil mondo di Silvester,gli disse Hamilton. ト il mondo di qualcun altro. Buon Dio... non torneremo mai nel nostro.Fuori di s si rivolse al gruppetto di figure sgomente che lo circondava. a quanti mondi esistono? Quante volte si ripeterquesta storia?
CAPITOLO NONO

Stese sul pavimento della camera del bevatrone c'erano otto persone, nessuna delle quali del tutto cosciente. Attorno a loro una massa frammentata di macerie fumanti, le strutture contorte e carbonizzate di metallo e cemento che erano state la piattaforma di osservazione, il confuso groviglio di materiale dal quale poco prima avevano guardato verso il basso.
Gli infermieri scesero come lumache guardinghe giper le scale fino al fondo della camera. Ci avrebbero messo poco a raggiungere gli otto corpi, prima ancora che l'energia del magnete fosse stata tolta e il sibilante fascio protonico fosse stato ridotto al silenzio.
Rigirandosi in continuazione nel letto, Hamilton osservava la scena immutabile, esaminandola in continuazione sotto ogni aspetto e in ogni particolare. Quando era sul punto di svegliarsi la scena si offuscava, quando faticosamente tornava ad addormentarsi riacquistava consistenza, e diventava chiara e ben delineata.
Al suo fianco, Marsha si agitava nel sonno, sospirando. Nella cittdi Belmont otto persone si rigiravano nel letto, alternandosi fra sonno e veglia, e continuavano a rivedere il profilo sempre uguale del bevatrone, e quei corpi martoriati stesi a terra.
Nel tentativo di conoscere la scena in tutti in particolari, Hamilton studiogni corpo palmo a palmo.
Per primo, e con maggiore interesse, vide il suo stesso corpo. Era caduto dopo tutti gli altri, colpendo il pavimento di cemento con una violenza devastante: giaceva in una posa dolorosamente scomposta, le braccia larghe, una gamba innaturalmente piegata sotto il corpo. A parte un respiro appena accennato, era del tutto immobile. Dio, se solo ci fosse stato un modo per raggiungerlo... se solo avesse potuto gridargli qualcosa, ridestarlo, urlare con tale forza da sottrarlo al buio dell'incoscienza. Ma non poteva.
Poco lontano c'era la sagoma corpulenta di McFeyffe. Il volto massiccio dell'uomo tradiva un'espressione di infuriato stupore; una mano era ancora protesa nell'inutile tentativo di aggrapparsi a una ringhiera che non c'era pi Lungo la guancia gli colava un rivolo di sangue. McFeyffe era ferito, questo era indubbio. Respirava pesantemente, e in modo irregolare: il petto si alzava e si abbassava dolorosamente sotto la giacca.
Accanto a McFeyffe c'era la signorina Joan Reiss, semisepolta sotto un mucchio di macerie; anche lei respirava a fatica, mentre le braccia e le gambe si agitavano nel gesto riflesso di allontanare da si frammenti di plastica e intonaco. Gli occhiali si erano rotti, e gli abiti erano ridotti a brandelli, e un brutto taglio si stava gonfiando sulla fronte.
Marsha, sua moglie, era poco lontana da lui. Vedendo il suo corpo immobile, Hamilton non riusca trattenere un moto di tristezza. Come gli altri non poteva essere sollevata. Svenuta, giaceva con un braccio sotto il corpo, le ginocchia rannicchiate in una posizione quasi fetale, la testa girata da un lato, i capelli bruciacchiati sparsi sul collo e sulle spalle. Respirava appena, ma per il resto era anche lei del tutto immobile. Gli abiti bruciavano ancora; lentamente, inesorabilmente, una linea di scintille avanzava verso il suo corpo. Sopra di lei c'era uno strato di fumo acre che le nascondeva in parte le gambe e i piedi. Nel cadere aveva perso una delle sue scarpe con i tacchi alti, che adesso si trovava a circa un metro di distanza da lei, dimenticata.
La signora Pritchet era un cumulo corpulento di carne pulsante, grottesca nel suo vistoso vestito a fiori ora del tutto bruciato. Il suo incredibile cappellino era stato maciullato dai detriti che le erano caduti addosso. La borsetta, strappata dalle sue mani, era accanto a lei, spalancata, e il suo contenuto si era sparpagliato tutt'intorno. David Pritchet era quasi nascosto dalle macerie. Ogni tanto gemeva, ogni tanto si muoveva. La testa era schiacciata da una sezione di metallo ritorto che gli impediva di sollevarsi. Era verso di lui che la squadra di medici e infermieri si stava dirigendo a passo di lumaca. Ma che accidenti gli era preso, a quelli? Hamilton ebbe voglia di gridare, di urlare con tutto il fiato che aveva in corpo. Ma perchse prendevano coscomoda? Erano passate quattro notti... Ma non l In quel mondo, nel mondo reale, erano trascorsi solo pochi, terribili secondi.
La guida negra, Bill Laws, agonizzava in mezzo agli schermi di protezione tutti sventrati. Il suo corpo allampanato era scosso da un fremito continuo; con gli occhi aperti e sbarrati fissava senza vederlo un mucchio fumante di materia organica: era la sagoma asciutta e macilenta di Arthur Silvester. Il vecchio aveva perso i sensi... lo shock e il dolore per la frattura alla spina dorsale gli avevano tolto anche l'ultima scintilla di personalit Fra tutti e otto era quello ridotto peggio.
Eccoli tutti l quegli otto corpi ustionati e orribilmente martoriati. Uno spettacolo sconfortante. Ma Hamilton, continuando a girarsi e rigirarsi nel suo comodo letto, accanto alla sua snella e avvenente moglie, avrebbe dato qualsiasi cosa per trovarsi di nuovo l per tornare al bevatrone e risvegliare la sua controparte inanimata... e in tal modo liberare la sua mente da quel cammino obbligato al quale non riusciva pia sottrarsi.

* * *

In tutti i possibili universi, ogni lunedera sempre uguale all'altro. Alle otto e trenta del mattino Hamilton era seduto sul treno dei pendolari della Southern Pacific, con il San Francisco Chronicle spiegato sulle ginocchia, diretto verso la costa, alla Electronic Development Agency. Ammesso, naturalmente, che esistesse ancora. Cosa che lui, a quel punto, non poteva affermare con sicurezza.
Intorno a lui molti impiegati dai colletti bianchi che fumavano, leggevano i fumetti o discutevano di sport. Rincantucciato nel suo sedile, Hamilton li osservdi malumore. Si rendevano conto che erano soltanto creazioni distorte del mondo fantastico di qualcun altro? Apparentemente no. Affrontavano tranquillamente l'abituale tran tran del lunedmattina, inconsapevoli che ogni aspetto della loro esistenza era manipolato da una presenza invisibile.
Non era difficile provare a dare un nome a quella presenza. Con ogni probabilitsette degli otto membri del gruppo lo avevano gifatto, ormai. A colazione Marsha gli aveva detto, con grande solennit a signora Pritchet. Ci ho pensato tutta la notte. Ne sono sicura.
ome fai a esserne sicura?le aveva chiesto lui, acido.
erchaveva risposto sua moglie, con assoluta convinzione, ei l'unica che sia disposta a credere a una cosa del genere.Fece scorrere la mano sul suo corpo piatto. ト esattamente il genere di insensato bigottismo vittoriano che mi aspetterei da una persona cos
Se c'era ancora qualche dubbio nella sua testa, era subito svanito alla prima occhiata dal treno, appena partito da Belmont. Di fronte a una piccola costruzione rurale c'era un cavallo attaccato a un carretto con dei rottami metallici. Quel cavallo indossava dei pantaloni.
an Francisco sud,blateril conduttore apparendo in fondo alla vettura ondeggiante. Hamilton si infilin tasca il giornale e si unai pochi passeggeri che si dirigevano verso l'uscita. Poco dopo camminava mestamente verso gli scintillanti palazzi bianchi dell'EDA. Almeno quella esisteva ancora... era giun inizio incoraggiante. Incrocile dita, e pregardentemente che il suo lavoro facesse parte di quel mondo.
Il dottor Guy Tillingford lo accolse nel suo ufficio. impante e mattiniero, vedo,gli disse raggiante, stringendogli la mano. roprio un ottimo inizio.
Notevolmente rilassato, Hamilton comincia togliersi il soprabito. L'EDA esisteva, e lui aveva ancora un lavoro. Tillingford, in quel mondo distorto, lo aveva assunto; almeno questo non era cambiato. Un altro problema cancellato dal suo taccuino mentale delle cose di cui preoccuparsi.
ト stato molto gentile da parte sua concedermi un giorno libero,disse Hamilton cautamente, mentre Tillingford lo accompagnava lungo il corridoio verso i laboratori. 'ho apprezzato davvero.
om'andata?gli chiese Tillingford.
Un passo falso. Nel mondo di Silvester Tillingford gli aveva consigliato di andare a trovare il profeta del Secondo Bab, e non era affatto probabile che quello esistesse ancora... anzi, era proprio da escludere. Perciscelse di tenersi sul vago. on male, tutto sommato. Naturalmente, non ci sono abituato, ma insomma...
ai avuto qualche problema a trovare il posto?
essuno.Sudando, Hamilton si domandche cosa potesse aver fatto, in quel mondo. ト stato...cominci ト stato un bel gesto, il suo. Proprio il primo giorno...
on pensarci. Dimmi solo una cosa.Giunto davanti a una porta, Tillingford si fermun attimo. hi ha vinto?
-vinto?
'hai vinto tu, il premio?Tillingford sorrise e gli battcalorosamente la mano sulla spalla. ccidenti, ci avrei scommesso. Ti si legge in faccia.
Il corpulento direttore del personale venne loro incontro lungo il corridoio, con una grossa borsa sotto il braccio. ome andiamo?domandcon una risatina ironica. Anche lui diede una pacca amichevole ad Hamilton. a portato qualcosa da farci vedere? Un attestato, magari?
a il misterioso,gli confidTillingford. rnie, mettiamo una notiziola sul bollettino della ditta; non pensi che al personale farebbe piacere saperlo?
ei ha proprio ragione,convenne il direttore del personale. renderun appunto.Poi, rivolto ad Hamilton, ome ha detto che si chiama il suo gatto?
he cosa?repliclui, balbettando.
e stavamo parlando venerd non si ricorda? Accidenti a me, me ne sono dimenticato. Voglio segnarmi bene come si scrive per pubblicarlo sul bollettino.
In quell'universo Hamilton aveva avuto un giorno libero, il suo primo giorno di lavoro, per portare Tontolone a un concorso felino. Dentro di sgemette. In qualche modo il mondo della signora Pritchet si stava rivelando piimpegnativo di quello di Silvester.
Dopo aver raccolto ogni possibile informazione, il direttore del personale si allontandi corsa, lasciando Hamilton e il suo capo l'uno di fronte all'altro. Era giunto il momento, e non poteva tirarsi indietro.
ottore,disse cupo Hamilton, facendosi coraggio, evo confessarle una cosa. Venerdero coseccitato per avere trovato un lavoro che...Fece un sorriso supplichevole. cco, in tutta franchezza, io non ricordo un bel niente di quello che ci siamo detti. Ho dei ricordi vaghissimi.
i capisco, figliolo,disse Tillingford in tono suadente, rivolgendogli un'occhiata paterna. on ti preoccupare... non mancheroccasione di scendere nei dettagli. Io mi auguro che tu rimanga qui a lungo.
er dirla tutta,si buttHamilton, o non mi ricordo nemmeno qual il mio lavoro. Non buffo?
Scoppiarono tutti e due in una grossa risata.
ト proprio divertente, ragazzo mio,convenne alla fine Tillingford, asciugandosi le lacrime per il troppo ridere. redevo di averle sentite tutte, ma...
on potrebbe...disse Hamilton, cercando di dare un tono casuale e disinteressato alla domanda. olo qualche indicazione, prima che se ne vada.
e',fece Tillingford. Aveva perso un po' del suo buonumore; adesso la sua espressione era pomposa e solenne, e il suo sguardo serio e pensieroso, quasi assente, come se vedesse al di ldel fatto contingente per concentrarsi sul quadro d'insieme. enso che non faccia mai male dare una ripassata ai concetti essenziali. Io dico sempre che importante tornare ai postulati di base, di tanto in tanto. Quindi non in ogni caso una perdita di tempo.
'accordo,convenne Hamilton, pregando fra se sche, di qualsiasi cosa si trattasse, lui fosse in grado di adattarvisi. Chissche concetto poteva avere Edith Pritchet della funzione di un gigante nel campo della ricerca elettronica.
'EDA,cominciTillingford, ome ti renderai conto benissimo, un elemento fondamentale nel tessuto sociale della nazione, e ha un compito di grande importanza da eseguire. E lo sta eseguendo.
on lo metto in dubbio,disse Hamilton.
uello che facciamo, qui all'EDA, ben piche un lavoro. Ben pi oserei dire, che una semplice iniziativa economica. L'EDA non stata costituita con l'idea di guadagnare denaro.
apisco,annuHamilton.
arebbe meschino e riduttivo vantarsi che lEDA un successo dal punto di vista finanziario. In effetti lo ma non quello che conta. Il nostro compito qui, un compito importante e gratificante, oltrepassa ogni concetto di profitto e di guadagno. E questo particolarmente vero nel tuo caso. Tu che sei giovane e che cominci adesso, pieno di zelo e di entusiasmo, hai le stesse motivazioni che sospinsero me, tanto tempo fa. Io ormai sono vecchio, ho fatto la mia parte. Un giorno, forse fra non troppo tempo, passerla mano, e affiderquesto fardello a spalle pigiovani e robuste delle mie.
Il dottor Tillingford prese Hamilton per un braccio e lo introdusse con orgoglio nel vasto labirinto dei laboratori di ricerca dell'EDA.
l nostro scopo,salmodicon voce ispirata, ヨ quello di utilizzare le immense risorse e i grandi talenti dell'industria elettronica per sollevare il livello culturale delle masse. Perchl'arte sia alla portata di tutto il genere umano.Hamilton fece un brusco sobbalzo. ottor Tillingford,disse, alzando la voce, i guardi dritto negli occhi e me lo ripeta.
Sbalordito, Tillingford rimase laprendo e richiudendo la bocca senza sapere bene cosa dire. a Jack... farfugli he cosa...?
a come fa a raccontarmi tutte queste sciocchezze? Lei un uomo colto e intelligente, un esperto di statistica, una delle menti pibrillanti del paese.Agitando freneticamente le mani, Hamilton investil povero vecchio con veemenza, lasciandolo attonito. a non ha una testa per ragionare? Per l'amor di Dio... cerchi di ricordarsi chi Non si lasci sopraffare da questa storia!
Tillingford indietreggi sbigottito, e untimidamente le mani. ack, ragazzo mio, che ti succede?
Hamilton fu scosso da un brivido. Era inutile, stava solo perdendo tempo. All'improvviso fu sopraffatto dalla voglia di una grossa risata. La situazione era assurda oltre ogni dire, tanto valeva che si tenesse per sla sua rabbia. Il povero Tillingford non aveva nessuna colpa... non valeva la pena di prendersela con lui pidi quanto valesse la pena di prendersela con quel cavallo in pantaloni.
i scusi,disse stancamente Hamilton. ono fuori di me.
anto Dio,esclamil dottor Tillingford, boccheggiando. i dispiace se mi siedo un attimo? Ho qualche problema al cuore... niente di grave, uno strano disturbo che si chiama tachicardia parossistica. Qualche volta accelera un po' troppo i battiti del cuore. Scusami.Si infilin un ufficio laccanto, sbattendo la porta dietro di s il rumore di bottigliette di farmaci aperte in tutta fretta e di pillole ingurgitate al volo giunse fin nel corridoio.
Probabilmente aveva perso il suo nuovo lavoro. Hamilton si accasciindolente su una panca e cercle sigarette. Proprio un bell'inizio, il suo... non avrebbe potuto fare di peggio.
Lentamente, con prudenza, la porta dell'ufficio si riapr Il dottor Tillingford, con uno sguardo impaurito negli occhi sgranati, fece capolino con aria esitante. ack,disse.
farfugliHamilton senza alzare lo sguardo.
ack,ripetTillingford con voce dubbiosa, u vuoi portare la cultura alle masse, non vero?
Hamilton sospir a certo, dottore.Si alzin piedi e guardin faccia il vecchio. on chiedo altro. la cosa pigrande che sia mai stata inventata.
Tillingford fu travolto dal sollievo. razie al cielo.
Avendo riacquistato un po' di fiducia, si avvilungo il corridoio. ensi di essere abbastanza in forma per cominciare a lavorare? Io... ecco... non vorrei che fossi troppo sotto pressione...
Un mondo creato e abitato da tante Edith Pritchet. Adesso Hamilton ne aveva un'immagine chiara: dolcezza, disponibilit zucchero a profusione. Fare, pensare e credere nient'altro che il bello e il buono.
on mi licenzia?chiese Hamilton.
icenziarti?Tillingford strabuzzgli occhi. perchmai?
ono stato molto villano con lei.
Tillingford ridacchidebolmente. on pensarci pi Figliolo, tuo padre stato uno dei miei migliori amici. Un giorno o l'altro ti racconterle furiose litigate che ci siamo fatti. Tu sei tale e quale a lui, eh, Jack?Lo prese delicatamente per la spalla e lo accompagndentro i laboratori. C'erano tecnici dappertutto e un'imponente attrezzatura: un'immagine dinamica e vibrante di un istituto di ricerca elettronica in piena attivit
ottore,disse Hamilton, senza troppa convinzione, osso farle una domanda? Cos tanto per curiosit
a certo, ragazzo mio. Di che si tratta?
ei ha mai sentito nominare qualcuno che si chiama Tetragrammaton ?
Il dottor Tillingford lo fissstupito. chi questo... Tetragrammaton? No, credo proprio di no. Non che io ricordi, almeno.
razie,disse Hamilton, infelice. olevo solo esserne sicuro. Non pensavo che lei lo conoscesse.
Il dottor Tillingford prese da un tavolo da lavoro la copia del Journal of Applied Sciences del novembre 1959. ui c'un articolo che circolato molto nel nostro ambiente. Puinteressarti, anche se un po' datato, ormai. un'analisi degli scritti di uno degli uomini piimportanti lei nostro secolo. Sigmund Freud.
ene,disse Hamilton con voce atona. Era preparato a tutto.
ome tu ben sai, Sigmund Freud sviluppil concetto psicanalitico di sesso come sublimazione della tendenza artistica. Ha mostrato come la pulsione basilare dell'uomo verso la creativitartistica, se privata di validi mezzi espressivi, viene trasformata e modificata nella sua forma surrogata: l'attivitsessuale.
avvero?disse Hamilton, rassegnato.
reud ha dimostrato che nell'individuo sano e disinibito non esiste pulsione sessuale, e nessuna curiosito interesse per la sessualit Contrariamente al pensiero tradizionale, il sesso una preoccupazione del tutto artificiale. Quando a un uomo o a una donna si offre l'occasione di una decorosa, normale attivitartistica, come la pittura, la scrittura o la musica, la cosiddetta pulsione sessuale viene meno. L'attivitsessuale la forma nascosta, dissimulata, dietro la quale opera il talento artistico quando la societmeccanicistica sottopone l'individuo a una inibizione innaturale.
erto,disse Hamilton. e l'hanno insegnato al liceo. Qualcosa di simile.
er fortuna,continuTillingford, 'iniziale resistenza alla fondamentale scoperta di Freud stata sconfitta. Naturalmente ha incontrato un'opposizione feroce, ma ormai, grazie al cielo, quasi del tutto sconfitta. Al giorno d'oggi difficile trovare una persona colta che parli di sesso e di sessualit Io uso il termine nel suo stretto significato clinico per definire una condizione clinica anormale.
Speranzoso, Hamilton domand ei afferma che fra le classi inferiori c'ancora qualche residuo del modo di pensare tradizionale?
e',ammise Tillingford, i vorrdel tempo per completare l'opera.Si era illuminato, e aveva recuperato tutto il suo entusiasmo. questo il tuo compito, figliolo. questa la funzione dell'artigianato elettronico.
rtigianato,ripetmeccanicamente Hamilton.
on proprio una forma d'arte, temo. Ma nemmeno del tutto lontana. Il nostro compito, ragazzo mio, quello di proseguire la ricerca per il mezzo di comunicazione definitivo, il congegno che non lascerneanche una pietra rivoltata, e che mettertutti gli esseri umani di fronte al loro retaggio artistico e culturale. Mi segui?
ome no,rispose Hamilton. ono anni che possiedo un impianto ad alta fedelt
lta fedeltTillingford sembrcompiaciuto. on sapevo che ti piacesse la musica.
i piace ascoltarla.
Tillingford lo ignor llora,prosegu infiammato, ovrai far parte dell'orchestra sinfonica della compagnia. Sfideremo quella del colonnello T. E. Edwards alla fine di dicembre. Per Giove, avrai l'occasione di esibirti contro la tua vecchia ditta. Che strumento suoni?
'ukulele.
ei un principiante, eh? E tua moglie?
a riba.6
Perplesso, Tillingford lascicadere il discorso. e', ne parleremo un'altra volta. Immagino che tu non veda l'ora di cominciare a lavorare.
Alle cinque e mezza del pomeriggio, Hamilton potfinalmente lasciar perdere gli schemi e riporre gli strumenti del suo lavoro di artigiano. Si una tutti gli altri dipendenti che sciamavano dai vari edifici e lascisenza rimpianti il laboratorio, imboccando il vialetto ghiaioso fiancheggiato da alberi che portava verso la strada.
Stava guardandosi attorno in cerca della stazione ferroviaria quando una macchina blu dall'aria familiare accostal marciapiede e si fermdolcemente accanto a lui. Dietro il volante della Ford coupdi Hamilton c'era Silky.
i venisse un accidente,disse lui... o forse pensdi dirlo, perchin effetti disse qualcosa di peggio. tu che ci fai qui? Stavo proprio per venirti a cercare.
6 Strumento musicale a tre corde, simile a una piccola viola, usato nel medioevo. Hamilton si sta prendendo evidentemente gioco di Tillingford, che nemmeno se ne rende conto (N.d.T.).

Sorridendo, Silky aprlo sportello dal lato del passeggero. o letto il tuo nome e l'indirizzo sul bollo della macchina.Indicil foglietto bianco accanto al volante. llora mi hai detto la verit Che significa quella W?
illibald.
ei proprio impossibile.
Mentre saliva a bordo senza troppo entusiasmo, Hamilton osserv erlnon c'scritto dove lavoro.
o,ammise Silky. o chiamato tua moglie e lei mi ha detto dove avrei potuto trovarti.
Mentre Hamilton la guardava sbalordito, la ragazza ingranla marcia e avvila vettura.
on ti dispiace se guido io, vero?gli domand un po' imbarazzata. ト che... questa macchina mi piace molto. cospiccola, e pulita, e cosfacile da guidare.
uida pure,le disse Hamilton, che ancora non si era del tutto ripreso. u... hai telefonato a Marsha?
bbiamo fatto una lunga chiacchierata, da vecchie amiche,lo informSilky, placida.
i che avete parlato?
i te.
i me? E che cosa vi siete dette?
iente di particolare. Quello che fai, quello che ti piace... insomma, le solite cose. Lo sai come parlano le donne.
Costretto a un silenzio impotente, Hamilton guarddistrattamente mentre attraversavano El Camino, seguendo il flusso incessante di macchine che si dirigevano a sud, verso i diversi sobborghi residenziali di San Francisco. Accanto a lui Silky guidava spensierata, sprizzando serenitdal volto piccolo e angoloso. In quel mondo incontaminato Silky aveva subito una trasformazione radicale: aveva i capelli biondi raccolti in due lunghe trecce gialle che le penzolavano sul collo e indossava una camicetta bianca col colletto alla marinara e una gonna molto castigata color azzurro scuro. Ai piedi aveva dei semplici mocassini disadorni. Somigliava in tutto e per tutto a una ingenua scolaretta, Nien- i te pitrucco, ed era svanita anche quell'espressione civettuola e maliziosa. Il suo corpo, come quello di Marsha, non rivelava la minima forma.
ome stai?le chiese Hamilton, senza reale interesse.
on c'male.
i ricordi,le chiese allora, cauto, uando ci siamo visti l'ultima volta? Ti ricordi quello che successo?
a certo.rispose Silky senza esitazione. oi due e Charley McFeyffe siamo andati in macchina a San Francisco.
fare che?
l signor McFeyffe voleva che tu visitassi la sua chiesa.
l'ho fatto?
redo di s Siete scomparsi dentro tutti e due.
poi?
on ne ho idea. Mi sono addormentata nella macchina.
on... non hai visto niente?
he avrei dovuto vedere?
Non gli avrebbe creduto se le avesse risposto, ue uomini adulti che salivano in cielo attaccati a un ombrello,percinon lo disse. Invece le chiese, ove stiamo andando? Torniamo a Belmont?
a certo. Dove altro potremmo andare?
casa mia?Adattarsi a quel mondo sarebbe stato un processo piuttosto lungo. u e io e Marsha...
a cena pronta,lo interruppe Silky. comunque lo sarquando arriveremo. Marsha mi ha telefonato dove lavoro, mi ha detto quello che le serviva al supermercato e io ho fatto la spesa.
i ha telefonato dove lavori?Incuriosito, Hamilton le domand he... ehm, che genere di lavoro fai?
Silky lo guardsenza capire. ack, sei proprio un tipo strano.
h.
Preoccupata, Silky continua fissarlo finchun rumore smorzato di freni non la costrinse a rivolgere lo sguardo sulla strada.
uona il clacson,le suggerHamilton. Un grosso camion sulla destra stava cambiando carreggiata.
he cosa?fece Silky.
Seccato, Hamilton allungla mano e premette il clacson. Non successe niente: non venne fuori nessun suono.
erchl'hai fatto?gli domandincuriosita Silky, rallentando per fare strada al camion.
Hamilton torna immergersi nei suoi pensieri e registrun'altra informazione nel suo archivio di saggezza. In quel mondo la categoria dei clacson era stata abolita. Su quella
strada, a quell'ora, con tutti i pendolari che tornavano a casa, c'era sempre qualcuno che suonava. Adesso non pi
Nel suo sforzo di ripulire i mali del mondo, Edith Pritchet aveva sradicato non dei semplici oggetti, ma intere categorie di oggetti. Probabilmente, in qualche luogo e in qualche tempo ormai lontani, era stata disturbata dallo strombazzare di un camion. Adesso, nella accogliente versione fantastica di quel mondo, cose del genere non esistevano pi Anzi, non esistevano, e basta.
La sua lista di contrarietera certamente considerevole. E ancora non sapeva che cos'altro includeva. Gli venne in mente la canzone di Koko nel Mikado:

Ma davvero non importa chi sia il primo della lista,
poi non manchernessuno, poi non manchernessuno!

Non era un pensiero incoraggiante. Qualsiasi cosa, oggetto o evento che nel corso dei cinquanta e passa anni di vita della signora Pritchet avesse smosso appena la superficie ovattata della sua placida e vacua serenit veniva rimosso delicatamente e cancellato. Hamilton poteva anche fare qualche congettura. I netturbini che svuotavano rumorosamente i bidoni della spazzatura, i venditori porta a porta, le fatture e le cartelle delle tasse di ogni tipo, i bambini che piangono (o magari tutti i bambini), l'ubriachezza, la sporcizia, la povert La sofferenza in generale.
C'era da chiedersi che cosa potesse essere rimasto.
he ti prende?gli chiese premurosa Silky. on ti senti bene?
ト lo smog,le rispose. i da sempre un po' fastidio.
he cos'lo smog?gli domandla ragazza. he strana parola.
Per un po' di tempo nessuno dei due parl Hamilton se ne restseduto tentando inutilmente di aggrapparsi alla propria parte razionale.
ai voglia di fermarti da qualche parte lungo la strada?gli chiese lei a un certo punto, sempre piena di attenzioni. agari a bere un bicchiere di limonata?
hiudi il becco!sbottHamilton.
Silky gli rivolse un'occhiata muta e intimorita, sbattendo gli occhioni.
cusami.Fuori di s Hamilton si inventla prima scusa che gli venne in mente. ai, ho cominciato oggi un nuovo lavoro... stata una giornataccia.
o immagino.
avvero?Non riusca nascondere una sfumatura di gelido cinismo. proposito... non mi hai ancora detto che lavoro fai.
empre lo stesso.
cio
avoro sempre al Rifugio.
Hamilton provun senso di sollievo. Qualcosa almeno era rimasto. Esisteva ancora un bar che qualcuno chiamava Rifugio. Era un piccolo frammento di realtal quale lui poteva ancora aggrapparsi. ndiamoci,le disse, ansioso. acciamoci una birra prima di tornare a casa.

Quando giunsero a Belmont, Silky parcheggilungo la | strada dall'altra parte del bar. Hamilton si sofferma guardarlo. Da lontano non sembrava particolarmente cambiato. Era un po' pipulito, forse, pitirato a lucido; il tocco marinaresco era stato intensificato, mentre i riferimenti alle bevande alcoliche sembravano un po' meno evidenti. In effetti lesse con qualche fatica l'insegna Golden Glow. Le lettere rosse luminose apparivano quasi mescolate fra loro, a formare una macchia indistinta. Se lui non avesse saputo da prima quello che c'era scritto...
ack,gli disse Silky con voce esile, turbata. orrei che tu mi dicessi che cos'
he cos'che?
o... non saprei dirlo.Gli rivolse un sorriso esitante. i sento cosstrana. Come se avessi tanti ricordi confusi che mi turbinano nella testa; niente che possa dirti con precisione, solo un mucchio di sensazioni vaghe.
proposito di che?
i te e di me.
h,Hamilton annu ト cos E McFeyffe?
'anche lui. E Bill Laws. Sembra un ricordo di tanto tempo fa. Ma non possibile, non ti pare? Ci conosciamo da cospoco.Si premette con forza le mani affusolate sulle tempie; Hamilton notoziosamente che non aveva le unghie laccate. ト tutto cosmaledettamente confuso.
orrei poterti aiutare.Lo disse sul serio. a anch'io ho avuto dei problemi, negli ultimi giorni.
a tutto bene? Ho la sensazione che se entro, attraverseril pavimento. Sai... come se, facendo un passo, dovessi sprofondare.Scoppiin una risata nervosa. ト ora che mi trovi un altro analista.
n altro? Vuoi dire che adesso sei in cura da uno?
a certo.Si volte lo guardansiosamente. oglio dire... tu mi parli cose questo mi mette in imbarazzo. Non dovresti dirmi cose come quelle, Jack, non giusto. Fa... fa molto male.
i dispiace,si scuslui, a disagio. on colpa tua, inutile che continui a tormentarti.
olpa mia? E di che?
u, adesso.Hamilton spinse lo sportello e scese sul marciapiede. ndiamo al bar a berci la nostra birra.
Il Rifugio aveva subito una metamorfosi interna. Tavolini quadrati ricoperti da tovaglie di cotone immacolate e fresche di ferro da stiro erano ordinatamente sistemati a intervalli regolari. Una candela accesa gocciolava su ogni tavolo. Alle pareti erano appese una serie di stampe di Currier e di Ives. Alcune coppie di mezza etconsumavano tranquillamente dell'insalata mista.
ietro picarino,disse Silky, facendogli strada in mezzo ai tavoli. Ben presto si misero a sedere in una specie di retrobottega in penombra, con il menaperto davanti a loro.
La birra, quando arriv si rivella migliore che lui avesse mai bevuto. Esaminando il men Hamilton si rese conto che era una McCoy autentica, genuina birra tedesca del tipo che lui raramente riusciva a procurarsi. Per la prima volta dal momento del suo ingresso in quel mondo, ritrovun po' di ottimismo, e addirittura un po' di allegria.
lla salute,disse a Silky, sollevando il boccale.
Sorridendo, Silky lo imit ト bello ritrovarsi qui,gli disse mentre sorseggiava la birra.
bello.
Giocherellando con il bicchiere, Silky disse, apresti consigliarmi un buon analista? Io ne ho provati a bizzeffe... ogni volta provo con quello che viene dopo nell'elenco, sempre in cerca del migliore. Ognuno ha un analista di fiducia.
o no,disse Hamilton.
avvero? Che strano.Osservoltre le sue spalle le stampe di Currier e di Ives appese dietro il tavolino. Rappresentavano una scena invernale del New England nel 1845. redo che andralla AMIM e mi rivolgera uno dei loro consulenti. In genere riescono ad aiutarmi.
he cos'la AMIM?
'Associazione Mobile di Igiene Mentale. Tu non sei iscritto? Lo sono tutti.
o sono un tipo un po' asociale.
Silky estrasse una tessera dalla borsetta e gliela mostr i risolvono tutti i problemi mentali. magnifico... puoi fare analisi a qualsiasi ora del giorno e della notte.
i prescrivono anche le medicine?
uoi dire quelle per i disturbi psicosomatici?
mmagino di s
pensano anche a quello. E c'anche un servizio dietetico attivo ventiquattro ore al giorno.
Hamilton gemette. ra meglio Tetragrammaton.
etragrammaton?Silky fu colta da un attimo di sbandamento. o gisentito quel nome? Che significa? Ho la vaga sensazione di...Poi scosse la testa tristemente. o, proprio non mi torna alla mente.
arlami di questo servizio dietetico.
cco, si prendono cura di quello che mangi.
uesto lo avevo capito.
na corretta alimentazione molto importante. Adesso, per esempio, io seguo una dieta a base di melassa e formaggio fresco fermentato.
o preferisco una bella bistecca di manzo,disse Hamilton, convinto.
Silky lo guardcon un'espressione inorridita. na bistecca? Carne di animale?
i puoi scommettere. E anche bella grossa. Affogata nelle cipolle, con un bel contorno di patate arrosto, piselli verdi e caffnero bollente.
L'orrore si tramutin repulsione. h, Jack!
a cosa c'che non va?
u sei un... un selvaggio.
Hamilton si piegsul tavolo verso la ragazza. he ne diresti di andarcene da qui? Andiamo a parcheggiare in qualche vicoletto buio e ci facciamo una bella scopata.
Il volto della ragazza mostrava solo una perplessa indifferenza. on capisco.
Hamilton ci rinunci ascia perdere.
a...
ascia perdere, ti ho detto!Trangugidi malumore l'ultimo goccio di birra. adesso andiamo a casa. Marsha ci aspetta per la cena e si stargidomandando che fine abbiamo fatto.
CAPITOLO DECIMO

Quando entrarono nel piccolo soggiorno, Marsha li accolse con gioia. ppena in tempo,disse al marito sollevandosi sulla punta dei piedi per baciarlo. Nel suo grembiule sopra il vestito a fiori era una figura graziosa e snella, calda e fragrante. ndate a lavarvi le mani e mettetevi a tavola.
osso aiutarti?chiese educatamente Silky.
iente affatto. Jack, prendile il cappotto.
o, non serve,disse Silky. o appoggerin camera da letto.Si allontana piccoli passi, lasciandoli momentaneamente soli.
uesta la cosa piincredibile,disse Hamilton, seguendo la moglie in cucina.
uoi dire lei?
i
uando l'hai incontrata?
a settimana scorsa. un'amica di McFeyffe.
ト carina.Marsha estrasse dal forno una pentola fumante. osfresca e dolce.esoro, una puttana.
h.Marsha sgrantanto d'occhi. ul serio? Non ha l'aria di... di quello che hai detto.
erto che no. Qui le puttane non esistono.Marsha si illumin llora non lo Non puesserlo.Esasperato, Hamilton la bloccmentre si dirigeva verso il soggiorno con la pentola in mano. o Nel mondo reale una lucciola da bar, una professionista che abborda i clienti nei locali, si fa offrire da bere e tutto il resto.
h, davvero,disse Marsha, ancora non convinta. o non lo credo proprio. Abbiamo parlato a lungo al telefono. Fa la cameriera o qualcosa del genere. una ragazza deliziosa.
esoro, quando il suo apparato era intatto....Si interruppe perchera riapparsa Silky, sbarazzina e impeccabile nel completo da scolaretta.
i meraviglio di te,bisbigliMarsha al marito mentre rientrava in cucina. ovresti vergognarti.
Lui si allontanciondolando. l diavolo tutto,borbott poi prese l'edizione serale dellOakland Tribune, si buttsul divano di fronte a Silky e comincia scorrere i titoli di testa.

FEINBERG ANNUNCIA UNA NUOVA SCOPERTA
L'ASMA VINTA PER SEMPRE

L'articolo, in prima pagina, mostrava la fotografia di un medico grassoccio, sorridente e un po' stempiato, in camice bianco, proprio davanti al manifesto pubblicitario di un collutorio. L'articolo parlava di questa rivoluzionaria scoperta. Pagina uno, prima colonna.
A pagina due, alla colonna due, c'era un lungo articolo sulle recenti scoperte archeologiche in Medio Oriente. Avevano ritrovato piatti e vasellame e individuato un'intera cittdell'Etdel Ferro. L'umanitattendeva gli sviluppi trattenendo il respiro.
Hamilton fu preso da una specie di curiositmorbosa. Che ne era stato della guerra fredda con la Russia? Anzi, che ne era stato della Russia? Sfoglivelocemente tutte le altre pagine, e ciche scoprgli fece venire la pelle d'oca.
La Russia, come categoria, era stata abolita. Era semplicemente troppo sgradevole. Milioni di uomini e donne, milioni di chilometri quadrati di terra... svaniti nel nulla! Che cosa c'era al suo posto? Una landa desolata? Un vuoto nebuloso? Un gigantesco pozzo?
In un certo senso non esisteva sul giornale una sezione dedicata alla politica... si cominciava con le rubriche femminili: moda, avvenimenti mondani, matrimoni e fidanzamenti, eventi culturali, giochi. Quanto alla pagina dei fumetti, ce n'era solo una parte; erano rimaste le strisce umoristiche e quelle per i ragazzi, mentre erano scomparse quelle di argomento poliziesco, quelle d'azione e quelle un po' pispinte. Non che importasse poi tanto, solo che quegli spazi bianchi nella pagina facevano un certo effetto.
Probabilmente l'Asia settentrionale doveva essere ridotta pio meno nello stesso modo. Una specie di gigantesca striscia con tutti i riquadri bianchi, dove una volta, nel bene e nel male, vivevano milioni di persone. Nel male, per quanto riguardava una anzianotta signora sovrappeso chiamata Edith Pritchet. La Russia le dava fastidio, le rendeva la vita sgradevole come una grossa zanzara ronzante.
Adesso che ci pensava, non aveva ancora visto insetti; niente mosche, moscerini o ragni, nanimali nocivi o fastidiosi di qualsiasi tipo. Una volta che la signora Pritchet avesse concluso il suo lavoro, quello sarebbe stato certamente un mondo accogliente e piacevole... se fosse rimasto qualcosa.
on ti dispiace,domandimprovvisamente a Silky, he non esista pila Russia?
he non esista piche cosa?chiese Silky, alzando gli occhi dalla rivista che stava leggendo.
ascia perdere.Hamilton buttvia il giornale e con passo strascicato raggiunse sua moglie in cucina. ト proprio questo che non sopporto,le disse.
he cosa, tesoro?
he non gliene importa niente!
Marsha sottoline con voce soave, er loro la Russia non mai esistita. Percicome puimportargliene qualcosa?
nvece dovrebbe. Se la signora Pritchet abolisse la scrittura, loro rimarrebbero del tutti indifferenti. Non ne sentirebbero la mancanza... non si accorgerebbero nemmeno che non c'pi
a non accorgendosene comunque,obbiettMarsha, pensierosa, llora che importanza ha?
Lui non aveva preso in considerazione questo aspetto del problema. Mentre le due donne apparecchiavano ci pensun po' su. ト peggio,disse poi a Marsha quando fu tornata. ト proprio questa la parte peggiore. Edith Pritchet si balocca con il loro mondo... modella le loro vite e non se ne accorgono nemmeno. terribile.
erchMarsha si scald orse non poi costerribile.Quindi riabbassla voce, e fece un cenno in direzione di Silky. o davvero? Lei era tanto meglio, prima?
on questo il punto. Il pto ..Le anddietro cercando di non perdere la calma. uesta non piSilky, qualcun'altra. una bambola di cera che la signora Pritchet ha messo al posto suo.
me sembra Silky.
a se non l'hai mai vista prima!
razie a Dio,disse Marsha con fervore.
Lentamente un minaccioso sospetto comincia prendere forma dentro di lui. te tutto questo piace,le disse in un sussurro. nzi, tu lo preferisci a quello che c'era prima.
on direi proprio cosreplicMarsha in tono evasivo.
nvece proprio cos A te piacciono questi... miglioramenti.
Marsha si fermsulla porta della cucina, con le mani piene di forchette e cucchiai. i ho riflettuto a lungo, oggi. Sotto molti aspetti tutto molto pipulito. Non c'quella confusione di prima. Le cose sono... ecco, pisemplici. Piordinate.
e', non ne sono rimaste molte, di cose.
che cosa c'di male?
orse anche noi diventeremo elementi da mettere in discussione, ci hai pensato?Gesticol poi riprese. on siamo al sicuro. Ma guarda come siamo ridotti... siamo gistati rimodellati. Non abbiamo pisesso... sei contenta?Marsha esita rispondere.
u sei contenta, non vero?le disse Hamilton, atterrito. er te va meglio cos
e parliamo pitardi,taglicorto Marsha, facendo per allontanarsi con l'argenteria.
Lui l'afferrper un braccio e la fece rigirare con violenza. ispondimi! Ti piace cos vero? Ti piace l'idea di una vecchia matrona piena di complessi che ripulisce il mondo dal sesso e da ogni cosa altra sporca!
e',disse Marsha, riflettendo, o credo che il mondo abbia bisogno di una bella ripulita, questo s E se non ci siete riusciti voi uomini, o se non avete voluto farlo...
llora ti confideruna cosa,le disse Hamilton con voce quasi esaltata. isto che Edith Pritchet abolisce le categorie, io ho intenzione di ripristinarle. E la prima categoria che ho intenzione di ripristinare il sesso. Entro stanotte avrrestituito il sesso al mondo intero.
i tu saresti capace di farlo, vero? questo che vuoi; un'idea fissa, per te.
uella ragazza.Hamilton indiccon un cenno della testa verso il soggiorno. Silky stava sistemando spensieratamente i tovaglioli sul tavolo. e la porterdi sotto e farl'amore con lei.
a caro,gli fece notare Marsha in modo sbrigativo., on puoi.
erch
erchnon...Marsha fece un gesto vago. on equipaggiata.
a te non te ne importa un accidente?
a assurdo. come parlare di asini che volano. Non esistono.
Hamilton attraversil soggiorno a grandi passi e prese con decisione Silky per la mano. ieni con me,le ordin ndiamo nella nostra saletta di musica ad ascoltare i quartetti di Beethoven.
Sbalordita Silky lo segubarcollando, e senza capire. la cena?
l diavolo la cena,ribattlui, aprendo la porta che conduceva al seminterrato. cendiamo prima che abolisca anche la musica.

Il seminterrato era freddo e umido. Hamilton accese il radiatore elettrico e abbassle tapparelle. Mentre l'ambiente si riscaldava piacevolmente, lui andallo scaffale dei dischi e comincia tirare fuori decine di dischi.
he cosa vuoi sentire?le domandin tono aggressivo.
Spaventata, Silky esitava accanto alla porta. o vorrei mangiare. Marsha ha preparato una cenetta deliziosa...
olo gli animali mangiano,borbottHamilton. ト una cosa sgradevole. Non bella. L'ho abolita.
on capisco,protestSilky lamentosamente.
Hamilton accese l'amplificatore e sistemtutta la complicata serie di controlli. he te ne sembra del mio impianto?le chiese.
olto... interessante.
scita parallela in controfase. Fino a trentamila cps. Quattro woofer da quindici pollici. Otto altoparlanti professionali. Tweeter. Sistema incrociato a quattrocento cps. Trasformatori bobinati a mano. Puntine di diamante e braccio con molla in oro.Mentre sistemava un disco sul piatto aggiunse, l motore in grado di sostenere un peso fino a dieci tonnellate senza scendere minimamente sotto i 33 e tre quarti di velocit Niente male, eh?
-bellissimo.
La musica era quella di Dafne e Cloe. Una buona metdei suoi dischi era misteriosamente sparita, quasi tutti quelli di musica moderna atonale e a percussione. La signora Pritchet preferiva la buona vecchia musica classica: Beethoven e Schumann, la grande musica orchestrale prediletta dal frequentatore borghese delle sale da concerto. Stranamente, il fatto di aver perduto la sua preziosa raccolta di Bartok lo mandsu tutte le furie pidi quanto gli fosse successo in precedenza, perchlo toccava nel profondo, andava a intaccare gli strati piintimi della sua personalit Non era possibile vivere nel mondo della signora Pritchet: era ancora peggiore di quello di Tetragrammaton.
a bene cosle domandautomaticamente, regolando l'intensitdella lampada fino a una penombra molto accentuata. desso non ce l'hai pinegli occhi, eh?
on ce l'ho mai avuta, Jack,rispose Silky, preoccupata. L'eco di un ricordo lontano si stava insinuando nella sua mente purificata. ccidenti, non vedo nemmeno quello che c'intorno... ho paura di cadere.
on cadresti, ci sono io vicino a te,ribattHamilton, ironico. he ne diresti di bere qualcosa? Dovrei avere una bottiglia di scotch, da qualche parte.
Spalancl'armadietto dei liquori e armeggiall'interno. Le sue dita si richiusero sul collo di una bottiglia; la tirfuori e si piega cercare un paio di bicchieri. Ma quella bottiglia aveva un'aria strana. La guardmeglio ed ebbe la conferma che non era affatto una bottiglia di scotch.
e', facciamo crema alla menta.si corresse, rassegnato. In qualche modo era meglio cos a bene?
Dafne e Cloe riempiva maestosamente la stanza buia quando Hamilton invitSilky a sedersi sul divano. Lei accettobbediente il suo drink e lo sorseggisenza fare storie, con un'espressione vuota e remissiva sul viso. Hamilton si diede da fare per la stanza, curando gli ultimi ritocchi, come raddrizzare un quadro, sollevare di un niente l'amplificatore, abbassare ulteriormente la luce, sistemare un cuscino sul divano e accertarsi che la porta della scala fosse chiusa a chiave. Sentiva sopra la testa Marsha che si muoveva per la casa. Be', se l'era cercata.
desso chiudi gli occhi e rilassati,le impose con rabbia.
ono rilassata.Silky aveva ancora paura. on ti sembra che lo sia?
a certo,le disse fra i denti, in tono allusivo. plendido. Senti, ho un'idea... prova a toglierti le scarpe e a mettere i piedi sul divano. Se ascolti Ravel in quel modo tutta un'altra cosa.
Silky obbed Scalcivia i suoi mocassini bianchi e sollevo i piedi nudi. ト bello,disse con voce incolore.
olto meglio, eh?
molto.
Tutto a un tratto Hamilton fu sopraffatto da una tristezza enorme, opprimente. ト inutile,disse, sconfitto. on si pufare.
he cosa non si pufare, Jack?
on capiresti.
Vi fu una breve pausa di silenzio poi, pian piano, Silky si avvicina lui e gli toccla mano. i dispiace.
nche a me.
ト colpa mia, vero?
io meno. In un certo senso lo anche se in un modo piuttosto astratto.
Dopo una lunga pausa, Silky domand osso... posso farti una domanda?
a certo. Tutto quello che vuoi.
orresti...La sua voce era cosdebole che lui la sentiva appena. Lo guardava dal basso in alto, con gli occhi grandi e scuri nella penombra della stanza. ack, mi daresti un bacio? Solo uno?
Lui la prese per le braccia, la attira s le sollevil piccolo viso e la bacisulla bocca. Silky si aggrappa lui, fragile e leggera, magra e piatta in modo terribile, mortificante. Hamilton la strinse con tutte le forze che aveva, e i due rimasero cosper un attimo eterno, finchlei alla fine si ritrasse, una figuretta stanca e sconsolata, quasi perduta nell'oscuritincombente della stanza.
i sento cosmale,disse con voce esitante.
on devi.
i sento... come vuota. Mi fa male tutto. Perch Jack? Che succede? Perchdevo sentirmi cos
asciamo perdere,disse lui con voce rotta. on mi piace sentirmi cos Vorrei darti qualcosa, ma non ho niente da darti. Io non sono altro che una cosa vuota, vero? Una specie di involucro, senza niente dentro.
on esattamente.
Qualcosa animl'oscurit Silky si era alzata dal divano e adesso era in piedi di fronte a lui, una macchia indistinta che si muoveva rapidamente. Quando torna guardarla, Hamilton si rese conto che la ragazza si era tolta rabbiosamente tutti i vestiti; adesso erano ammucchiati in una pila ordinata accanto a lei.
i desideri?gli chiese lei, esitante.
e' s in un modo pio meno teorico.
uoi avermi, lo sai.
Lui sorrise ironicamente. avvero?
e vuoi, s
Hamilton raccolse il mucchietto di vestiti e glielo porse. ivestiti e torniamo su. Stiamo solo perdendo tempo e la cena si raffredda.
ト inutile?
rispose lui provando quasi un senso di dolore fisico, e cercando di non vedere quel corpo liscio e piatto. ト assolutamente inutile, ma tu hai fatto del tuo meglio. Hai fatto quello che potevi.
Quando si fu rivestita, Hamilton la prese per mano e la guidverso la porta. Dietro di loro il giradischi continuava a suonare quell'inutile, ridondante carosello di musica che era il Dafne e Cloe. Nessuno dei due gli prestascolto mentre risalivano tristemente le scale.
i dispiace di averti deluso,disse Silky.
on pensarci pi
orse posso riuscirci, in qualche modo. Forse posso...
La voce della ragazza si spense, mentre la pressione delle sue dita piccole e asciutte veniva meno all'improvviso. Hamilton si ritrova stringere il nulla. Sconvolto si gire scrutnel buio.
Silky era scomparsa. Era svanita dall'esistenza.
Confuso, incredulo, era ancora inchiodato su quel gradino quando la porta superiore si apre in cima alle scale apparve Marsha. h,disse, sorpresa. ccoti. Vieni su... abbiamo compagnia.
ompagnia,ripetlui meccanicamente.
a signora Pritchet. E c'un sacco di gente insieme a lei... sembra proprio una festa. Sono tutti allegri ed eccitati.
Ancora stordito, Hamilton salgli ultimi gradini ed entrin soggiorno, accolto da un brusio di voci e di movimento. Sul gruppo di persone incombeva la figura massiccia di una donna che indossava una vistosa pelliccia e un cappello adorno di grottesche piume ondeggianti, e con i capelli biondi ossigenati che le ricadevano in riccioli rigidi sul collo e sulle guance floride.
h, eccola qui,strillallegramente la signora Pritchet quando lo vide. orpresa! Sorpresa!Sollevuna grossa scatola di cartone di forma quadrata e gli confidcon voce squillante, o portato i migliori pasticcini che lei abbia mai assaggiato... una squisitezza. E la migliore frutta candita che abbia mai...
he ne ha fatto di lei?la interruppe Hamilton con voce strozzata, avanzando verso la donna. ov'
Per un attimo la signora Pritchet rimase perplessa. Poi i rotoli di grasso del suo volto si rilassarono in un sorriso di compiaciuta soddisfazione. e', l'ho abolita, mio caro. Ho eliminato l'intera categoria, non lo sapeva?
CAPITOLO UNDICESIMO

Mentre Hamilton restava lcon lo sguardo fisso sulla signora Pritchet, Marsha gli si avvicinsenza dare nell'occhio e gli disse in un bisbiglio, tai attento, Jack. Stai attento.Lui si gir 'entri anche tu, in questa storia?
mmagino di sMarsha si strinse nelle spalle. dith mi ha chiesto dove fossi e io gliel'ho detto. Non sono entrata nei particolari... mi sono tenuta sul vago.
n quale categoria rientrava Silky?
Marsha sorrise. dith stata molto chiara. Una ragazza poco seria, credo che l'abbia definita cos
evono essercene un bel po',commentHamilton. e valeva la pena?
Dietro Edith Pritchet spuntarono Bill Laws e Charley McFeyffe, entrambi con le braccia cariche di bottiglie e generi alimentari. i festeggia,disse Laws con un leggero cenno della testa, quasi a scusarsi. ov'la cucina? Voglio sistemare questa roba.
ome va, amico mio?gli chiese McFeyffe, strizzando l'occhio. o portato venti lattine di birra; possiamo incominciare.
lla grande,rispose Hamilton, ancora confuso.
asta solo schioccare le dita,aggiunse McFeyffe, con il volto massiccio rosso e sudato. io basta che lei schiocchi le dita.
Dopo McFeyffe segula sagoma minuta e incolore di Joan Reiss; accanto a lei c'era il ragazzo, David Pritchet. Chiudeva la fila la figura allampanata e claudicante del vecchio militare, il cui viso raggrinzito era una maschera di impassibile dignit
i siamo tutti?chiese Hamilton, con una fta di doloroso sgomento.
iocheremo alla sciarada mimata,li informcon voce garrula Edith Pritchet. ggi pomeriggio ho fatto un salto qui,spiegpoi ad Hamilton. a sua dolce mogliettina e io ci siamo fatte proprio una bella chiacchierata.
ignora Pritchet...comincilui, ma sua moglie lo interruppe all'istante.
ieni in cucina e dammi una mano a preparare,gli disse con un tono fermo e autoritario.
La segucon riluttanza. Vi trovLaws e McFeyffe che se ne stavano in piedi, goffi e imbarazzati, senza sapere bene cosa fare. Laws aveva una specie di smorfia disegnata sul viso, un misto di preoccupazione e di qualcosa che somigliava molto al senso di colpa; Hamilton non fu in grado di definire se prevalesse l'una o l'altra. Quando li vide, Laws si voltrabbiosamente e cominciad aprire gli involti con i salatini e le creme per i sandwich. La signora Pritchet andava pazza per gli antipasti.
ridge,stava dicendo enfaticamente la donna nell'altra stanza. a bisogna essere almeno in quattro. Possiamo contare su di lei, signorina Reiss?
emo di non essere troppo brava a bridge,rispose la donna con voce atona. a fardel mio meglio.
aws,disse Hamilton, ei troppo in gamba per accettare tutto questo. McFeyffe ce lo vedo, ma lei proprio no.
Il negro non ebbe il coraggio di guardarlo in faccia. ei pensi a se stesso,gli disse di malagrazia. o pensera me.
a non ha un briciolo di buon senso...
adron Hamildon,motteggiLaws. me sda bene gos In guesdo modo gambera lungo.
a la smetta,replicHamilton, avvampando. on si metta a fare il buffone con me.
Gli occhi neri e irridenti di Laws avvamparono di ostilit Gli voltla schiena ma tremava visibilmente, a tal punto che Marsha dovette togliergli dalle mani il pezzo di pancetta affumicata che stava affettando. ascialo in pace,disse Marsha al marito in tono di rimprovero. ト la sua vita.
ト qui che ti sbagli,ribattHamilton. ト la vita di quella donna. Ti sta bene una vita fatta di sandwich e antipastini?
on poi cosmale,osservfilosoficamente McFeyffe. vegliati, amico. Questo il mondo di quella anziana signora, giusto? lei che guida la danza; il capo lei.
Sulla soglia apparve Arthur Silvester. otrei avere un bicchiere di acqua calda e del bicarbonato di sodio, per favore? Oggi ho un po' di aciditdi stomaco.
Hamilton appoggila mano sulla spalla fragile di Silvester e gli disse, rthur, in questo posto il suo Dio non c' non credo che le piaccia.
Senza una parola Silvester lo scanse si diresse verso il lavandino, dove Marsha gli diede ciche aveva chiesto; poi si rintanin un angolo e si concentrsul suo bicchiere, dimenticandosi del resto del mondo.
on riesco ancora a crederci,disse Hamilton a sua moglie.
credere che cosa, caro?
ilky. sparita. Cossu due piedi, come un moscerino che schiacci fra le mani.
Marsha alzle spalle con indifferenza. e', deve essere qui intorno da qualche parte, in qualche altro mondo. Nel mondo reale starsicuramente scroccando da bere ai suoi clienti.Pronunciquella parola, "reale", in modo tale da far sembrare che stesse parlando di qualcosa di sporco e contaminato.
osso esservi utile?Edith Pritchet apparve sulla soglia starnazzando vivacemente, un'enorme massa di carne flaccida ingabbiata in un osceno vestito di seta a fiori sgargianti. uon Dio, dove posso trovare un grembiule?
ell'armadietto, Edith,le ripose Marsha, indicando col dito.
Provando una istintiva avversione, Hamilton si ritrasse quando la donna gli si avvicinondeggiando. La signora Pritchet gli rivolse un sorriso fatuo, mentre il resto del viso tradiva l'espressione di chi ha capito tutto. u, non faccia i capricci, signor Hamilton. Non ci rovini la festa.
Quando la donna ebbe portato la sua mole fuori dalla cucina, Hamilton mise alla strette Laws. ei vuole davvero che quel mostro disponga liberamente della sua vita?
Laws si strinse nelle spalle. o non ho mai avuto una vita. Per lei fare da guida ai visitatori del bevatrone significa vivere? Spiegare le cose a persone che non capiscono niente, a dei semplici turisti senza la minima preparazione tecnica...
adesso che fa?
Sul volto di Laws si disegnun'espressione di fiero orgoglio. ono il capo dell'ufficio ricerche dell'Industria di Saponi Lackman.
ai sentita nominare.
'ha inventata la signora Pritchet.Poi aggiunse, senza guardarlo in faccia, abbrica quelle saponette da bagno profumate che vanno tanto di moda.
risto,esclamHamilton.
er lei un lavoro da poco, eh? Lei non lo accetterebbe mai, vero?
o mi rifiuterei di fabbricare saponette profumate per Edith Pritchet, questo sicuro.
llora le diruna cosa,disse Laws con voce bassa, esitante. i provi lei ad andare in giro con la pelle nera. Ci provi lei a inchinarsi e a dire "Sissignore" a qualunque fottuto bianco che le passa vicino, magari a bifolco della Georgia cosignorante da soffiarsi il naso con le mani, cosdeficiente da non essere capace di trovare il cesso degli uomini se qualcuno non glielo indica. Glielo devo indicare io, e magari gli devo anche far vedere come si tirano gii pantaloni. Ci provi. Provi a mantenersi per sei anni all'universitlavando i piatti dei bianchi in un ristorantuccio da quattro soldi. Ho sentito parlare di lei; suo padre era un fisico di prim'ordine. Aveva un sacco di soldi, e lei non ha dovuto sgobbare come lavapiatti. Provi a prendersi una laurea come ho fatto io, e provi a portarsela in tasca per mesi e mesi, in cerca di un lavoro. Per poi finire a fare da cicerone ai turisti con una fascia sul braccio, come uno di quegli ebrei che stavano nei campi di concentramento. Allora non fartanto lo schizzinoso, se le offriranno di lavorare in una fabbrica di saponette profumate.
nche se questa fabbrica non esiste?
ui esiste.Il viso scuro e magro di Laws era stravolto dall'ira. d qui che mi trovo. E finchsarqui, ho intenzione di ricavarne il meglio che posso.
a,obiettHamilton, uesta un'illusione.
llusione?Laws fece un ghigno sarcastico; chiuse a pugno la mano e picchisul muro della cucina. me sembra abbastanza reale.
ト una costruzione della mente di Edith Pritchet. Un uomo della sua intelligenza...
i risparmi la predica,lo interruppe brutalmente il negro. on voglio sentirla. A lei non interessava niente della mia intelligenza, prima. Quando ha visto che facevo la guida non ha avuto niente da obiettare e non mi sembrato cosscandalizzato.
'tanta gente che fa la guida,osservHamilton, a disagio.
ente come me, forse. Ma non gente come lei. Vuole sapere perchmi trovo bene qui? A causa sua, Hamilton. E colpa sua, non mia. Ci pensi un attimo. Se lei avesse fatto qualche tentativo, nel nostro mondo... invece non l'ha fatto. Lei aveva una bella moglie, una bella casa, e la macchina e il gatto. Se la passava bene... naturalmente, lei che vuole tornare indietro. Io no, invece, io non me la passavo cosbene. E non ho nessuna intenzione di tornare indietro.
e questo mondo cessa di esistere dovrfarlo,disse Hamilton.
Laws lo squadrcon un'espressione di odio profondo. a intenzione di farlo scomparire?
i puscommettere.
ei vuole che io tornlcon la fascia al braccio, eh? uguale agli altri, Hamilton... non diverso per niente. Mai fidarsi di un bianco, questo me l'hanno sempre detto. Ma credevo fossimo amici.
aws,disse Hamilton, ei il pinevrotico figlio di puttana che abbia mai conosciuto.
e lo sono colpa sua.
i dispiace che la pensi cos
ト la veritdisse con enfasi Laws.
on proprio. Lo solo in parte; c'un fondo di verit in quello che dice, e forse ha anche ragione lei, forse dovrebbe davvero restare qui. Forse questo mondo il migliore possibile, per lei... la signora Pritchet si prendercura di lei, Laws, se si mettera quattro zampe e abbaiernel modo giusto, se cammineralla giusta distanza e non le darfastidio, se le andranno bene le saponette profumate, gli antipasti freddi e le cure per l'asma. Nel vecchio mondo sarebbe costretto a lottare per la vita, con tutti, e ogni giorno, e magari anche giusto che adesso si riposi un poco; tanto non avrebbe vinto comunque.
iantala di tormentarlo,intervenne McFeyffe che era rimasto ad ascoltare senza intervenire. tai perdendo tempo... solo un muso nero.
i sbagli,ribattHamilton. ト un essere umano e si stancato di perdere. Ma qui non vincer e nemmeno tu. Qui nessuno puvincere, a parte Edith Pritchet.Poi, rivolto a Laws, arpeggio che essere maltrattato dai bianchi... in questo mondo lei sarsempre nelle mani di una cicciona di mezza et
a cena pronta,gridcon voce acuta Marsha dal soggiorno. utti a tavola.

Tornarono tutti nel soggiorno, in fila indiana. Hamilton uscdalla cucina appena in tempo per vedere Tontolone che compariva sulla porta di casa, attratto dall'odore del cibo. Tutto arruffato per aver dormito in una scatola di scarpe dentro il ripostiglio, il gatto attraversla strada proprio davanti a Edith Pritchet.
anto Cielo!esclaminfuriata la donna, che per poco non perse l'equilibrio. E Tontolone, gipronto a balzare in grembo sulle ginocchia di qualcuno, scomparve. La signora Pritchet prosegula sua marcia senza neppure rendersi conto di ciche era successo, il vassoio di pasticcini sempre stretto fra le dita rosa e grassocce.
a fatto scomparire il vostro gatto,strillisterico David Pritchet in tono accusatorio.
on preoccuparti,disse Marsha con aria assente. e ne sono tanti.
o,la contraddHamilton, con la voce che gli usciva a fatica. on ce ne sono pi Non te lo ricordi? Ci siamo giocati l'intera categoria dei gatti.
he cos'era?chiese la signora Pritchet. i che cosa stava parlando? Non ho capito bene.
on importa,si affretta dire Marsha, sedendosi a tavola e cominciando a servire. Anche gli altri si misero seduti; l'ultimo fu Arthur Silvester, che aveva finito di bere il suo bicchiere di acqua e bicarbonato e stava uscendo dalla cucina portando una caraffa di t
ove devo metterla?domandin tono querulo, cercando un posto sulla tavola ingombra, mentre la grossa caraffa umida e scivolosa sembrava llper cadergli dalle mani rinsecchite.
a prendo io,disse la signora Pritchet, con un sorriso ebete. Mentre Silvester si avvicinava, lei allungle mani verso la caraffa. Il vecchio, senza cambiare espressione, sollevla caraffa e fece per scaraventarla sulla testa della donna con quel poco che rimaneva della sua forza. Dal tavolo si levun gemito di incredulit e tutti si alzarono in piedi di scatto.
Un attimo prima che la caraffa colpisse, Arthur Silvester svannel nulla. La caraffa stessa gli cadde dalle mani ormai inesistenti e finsul tappeto, spaccandosi in mille pezzi. Il tschizztutto intorno, una brutta chiazza giallastra simile a urina.
h, mio Dio,esclamla signora Pritchet, infastidita. Dopo Arthur Silvester, scomparvero anche i frammenti della caraffa e tutti gli schizzi di tbollente.
he cosa spiacevole,disse Marsha dopo un po'.
eno male che finita bene,disse Laws con voce fiacca, le mani che gli tremavano ancora. 'mancato... un pelo.
Joan Reiss si alzall'improvviso dal tavolo. on mi sento bene. Torno subito.Si girrapidamente e corse fuori dal soggiorno, scomparendo nella camera da letto.
he cos'ha?domandansiosa la signora Pritchet, guardandosi intorno. 'qualcosa che l'ha sconvolta? Forse posso...
ignorina Reiss,la chiamMarsha, con un tono insistito, pressante nella voce. a prego, torni qui. Stiamo cenando.
ndra vedere che cosa le successo,disse sospirando la signora Pritchet, pronta ad alzarsi.
Ma Hamilton era giuscito dalla stanza. i penso io,disse mentre si allontanava.
Joan Reiss era seduta in camera da letto con le mani unite in grembo, e cappotto, cappello e borsetta accanto a lei. li avevo detto di non farlo,confessad Hamilton con voce calma. Si era tolta gli occhiali con la montatura di corno, e li teneva fra le dita facendoli dondolare. Senza occhiali i suoi occhi erano smorti e pallidi, quasi privi di colore. on era quello il modo giusto.
llora era tutto programmato?
a certo. Arthur, il ragazzo e io. Ci siamo visti oggi. Degli altri non ci potevamo fidare. Non ce la siamo sentita di coinvolgere anche lei, per via di sua moglie.
otete contare su di me,disse Hamilton.
La donna estrasse una bottiglietta dalla borsa e la possul tavolino accanto al letto. a metteremo a dormire,disse con voce priva di emozione. ト vecchia e stanca.
Hamilton prese la bottiglietta e la portalla luce per osservarla. Era un preparato liquido a base di cloroformio, utilizzato per il fissaggio dei campioni biologici. a questo la uccider
o, non la uccider
David, il ragazzo, comparve ansioso sulla soglia. armeglio che vi sbrighiate... mamma sta diventando nervosa.
La signorina Reiss si alzin piedi, afferrla bottiglietta e torna infilarla nella borsa. desso sto bene. stato tutto cosimprovviso. Aveva promesso di non farlo... questi vecchi militari...
o fario,le disse Hamilton.
erch
on voglio che la uccida. E so che ha intenzione di farlo.
Per un attimo i due si fissarono negli occhi. Poi, con un gesto brusco e impaziente, la donna prese la bottiglietta e gliela mise in mano. accia un buon lavoro, allora. E lo faccia stasera.
o. Domattina. La porteremo da qualche parte... a fare un picnic. Partiremo presto, appena fa giorno, e andremo verso le montagne.
on si spaventi, e non si tiri indietro.
on lo fardisse lui, mettendosi in tasca la bottiglietta.
E ne era convinto.
CAPITOLO DODICESIMO

Freddo e luminoso, il sole di ottobre si stagliava nel cielo. Sui prati c'era ancora una leggera patina di brina; era mattina presto e la cittdi Belmont emergeva da una fitta coltre di nebbia azzurrina. Lungo l'autostrada, quasi l'uno attaccato all'altro, una fiumana incessante di veicoli risaliva la penisola in direzione di San Francisco.
uon Dio,esclamangosciata la signora Pritchet. he traffico.
o eviteremo,le disse Hamilton mentre lasciava la superstrada per Bayshore e si immetteva su una strada provinciale. oi andiamo verso sud, in direzione di Los Gatos.
poi?chiese la signora Pritchet, con la curiositavida e ingenua di un bambino. io Santo, non mi sono mai spinta coslontano.
poi dritti fino all'oceano,continuMarsha, tutta eccitata. renderemo l'Autostrada Uno, quella costiera, fino a Big Sur.
ove si trova?domandla signora Pritchet, dubbiosa.
ra le montagne di Santa Lucia, appena sotto Monterey. Non ci vorrmolto, ed un posto splendido per fare un picnic.
ene,acconsentla donna, abbandonandosi contro il sedile e poggiando le mani sulle ginocchia. ト stata proprio un'idea carina, da parte vostra, quella di organizzare un picnic.
ト un piacere anche per noi,disse Hamilton pestando bruscamente il piede sull'acceleratore.
on capisco perchnon poteva andare bene il Golden Gate Park,mugugnMcFeyffe, insospettito.
'troppa gente,fu la replica assennata della signorina Reiss. ig Sur fa parte della Riserva Federale ed ancora un posto molto selvaggio.
La signora Pritchet sembrpreoccuparsi. i sarpericolo?
ssolutamente no,la rassicurJoan Reiss.ndrtutto benissimo.
a lei non dovrebbe essere al lavoro, signor Hamilton?domandancora la signora Pritchet. ggi non vacanza, no? Il signor Laws al lavoro.
i sono preso una mattina libera,rispose ironicamente Hamilton, n modo da poterla accompagnare in questa? gita.
h, che carino,esclamla signora Pritchet, agitando le dita grassocce.
McFeyffe sbuffdi malumore il fumo del suo sigaro e disse, he diavolo ti prende, Hamilton? Hai intenzione di fare qualche brutto scherzo?Una voluta di fumo puzzolente di sigaro aleggiverso il sedile posteriore, dove era seduta la signora Pritchet. La donna fece una smorfia e aboli sigari. McFeyffe si ritrova stringere l'aria fra le dita; per un attimo divenne tutto rosso poi, gradualmente, riprese il colorito normale. h,borbott
he cosa stava dicendo?lo incalzla signora Pritchet.
McFeyffe non rispose; si fruggoffamente in tutte le tasche, sperando che per miracolo fosse stato risparmiato un sigaro.
ignora Pritchet,disse Hamilton, con aria casuale, e mai venuto in mente che gli irlandesi non hanno dato nessun contributo alla cultura? Non esistono pittori irlandesi,
musicisti irlandesi...
esesclamMcFeyffe, allarmato.
on esistono musicisti irlandesi?ripetla signora Pritchet, sorpresa. h, Dio del Cielo, davvero cos Non ci avevo mai pensato.
li irlandesi sono una razza di barbari,incalzHamilton con sadico piacere. utto quello che sanno fare ..
eorge Bernard Shaw!mugolMcFeyffe, sconvolto dal terrore. l maggior drammaturgo del mondo! William Butler Yeats, grandissimo poeta. James Joyce, quello che ha...Si interruppe all'istante. n poeta anche lui.
uello che ha scritto Ulisse,completper lui la frase Hamilton. andito per anni a causa del contenuto osceno della sua prosa.
a la sua grande arte,gracchiMcFeyffe.
La signora Pritchet riflette. convenne alla fine, avendo preso la sua decisione. uel giudice ha deciso che si tratta di arte. No, signor Hamilton, io penso che lei si sbagli. Gli irlandesi hanno rivelato un grande talento nel teatro e nella poesia.
wift,disse in un bisbiglio McFeyffe, che aveva ripreso coraggio. a scritto I viaggi di Gulliver. Un'opera straordinaria.
'accordo,riconobbe serenamente Hamilton. o perso.
Quasi fuori di sper la paura, McFeyffe si accascicontro lo schienale, e rimase lansimante e madido di sudore, il volto bianco come un lenzuolo.
a come ti venuto in mente?sibilin tono di accusa Marsha all'orecchio del marito. ei un mostro.
Divertita, la signorina Reiss guardHamilton con rinnovato rispetto. 'mancato un pelo.
on ho voluto calcare la mano,replicHamilton, anche lui un po' turbato, adesso che era passato tutto. i dispiace, Charley.
ascia perdere,biascicMcFeyffe con voce strozzata.
Sulla destra della strada c'era una distesa di campi non coltivati. Mentre guidava, Hamilton frugfra i suoi ricordi; non c'era stato qualcosa, in quel punto? Alla fine, dopo uno sforzo non indifferente, si ricord Lavrebbe dovuto esserci una zona industriale piena di fabbriche chiassose e impianti di raffinazione, dove si produceva e si lavorava di tutto, dalla cera all'inchiostro, dalla plastica ai prodotti chimici, al legname... adesso non c'era piniente. Restava solo una spianata di terra arida e disabitata.
na volta sono passata da queste parti,disse la signora Pritchet notando l'espressione sul suo viso. o abolito tutte le fabbriche. Erano brutte, rumorose e maleodoranti.
llora non esistono pifabbriche?chiese Hamilton. ill Laws ci sarrimasto male, adesso che non c'pila sua fabbrica di saponette.
o, quelle che producono saponi le ho lasciate,disse con aria innocente la signora Pritchet. lmeno quelle che mandano un buon profumo.
In uno strano modo un po' contorto, Hamilton cominciava quasi a divertirsi. Era tutto cosassolutamente assurdo, coscasuale e precario. Con un cenno della mano la signora Pritchet poteva cancellare un'intera regione industriale, anzi tutte le regioni industriali del mondo. Di certo quell'illusione non poteva durare. La struttura era stata pericolosamente minata dalle fondamenta e si stava sgretolando. Non c'erano pinascite, non si produceva quasi pinulla... Intere categorie vitali non esistevano pi semplicemente. Il sesso e la procreazione erano una condizione peccaminosa, materia per soli medici. Quella fantasia, per la stessa logica che ne costituiva la base, era destinata a frantumarsi.
Questo gli fece venire un'idea. Forse aveva scelto l'approccio sbagliato, forse c'era un sistema pisemplice e pirapido per prendere il gatto senza farsi graffiare.
Gatti, gi Ormai non ce n'erano pi Al ricordo del povero Tontolone, Hamilton fu invaso da una rabbia sorda, frustrata, che gli tolse il lume della ragione. Solo perchquella bestiola le aveva attraversato la strada per caso... ma almeno nel mondo reale i gatti esistevano ancora. LArthur Silvester, Tontolone, le zanzare, le fabbriche di inchiostro e la Russia continuavano a occupare pio meno fastidiosamente un loro spazio ben definito. Hamilton ebbe un moto di soddisfazione.
A Tontolone comunque quel mondo non sarebbe piaciuto. Topi, mosche e talpe erano gistati cancellati dall'esistenza, e in quella realtdistorta non c'era pispazio per ogni forma di naturale carnalit
uardi,le disse allora, per fare una prova. Stavano attraversando un brutto sobborgo nato ai margini della strada, con locali malfamati, botteghe artigiane, alberghi scalcinati. ト una vergogna,afferm i offende, vedere uno spettacolo del genere.
I locali malfamati, le botteghe artigiane e gli alberghi scalcinati cessarono di esistere. In tutto il mondo si aprirono altri spazi vuoti nel tessuto della realt
osva meglio,disse Marsha, un po' a disagio. er Jack, forse sarebbe il caso... voglio dire, lasciamo che sia la signora Pritchet a decidere.
o voglio solo rendermi utile,disse Hamilton in tono affabile. n fin dei conti anch'io sto dando il mio contributo all'acculturazione delle masse.
La signorina Reiss non tarda capire. uardi quel poliziotto,fece notare. uello che sta facendo la multa al povero automobilista. Come pufare una cosa simile?
uell'automobilista mi fa pena,aggiunse Hamilton con enfasi. adere nelle grinfie di quel bestione ignorante. Magari un irlandese anche lui. Sono tutti uguali.
er me assomiglia pia un italiano,osservcon aria critica la signora Pritchet. a la polizia fa del bene, non le sembra, signor Hamilton? Sono sempre stata convinta che...
a polizia sconvenne Hamilton. a non gli agenti del traffico. diverso.
h,fece la signora Pritchet, annuendo. apisco.Tutti i vigili del mondo, compreso quello che era sulla strada vicino a loro, scomparvero dall'esistenza. E nella macchina tutti, a parte McFeyffe, tirarono un sospiro di sollievo.
on te la prendere con me,gli disse Hamilton. ト stata la signorina Reiss.
boliamo la signorina Reiss,propose McFeyffe, imbronciato.
u, Charley,disse Hamilton, con un sorrisetto. l tuo non si pudavvero definire spirito umanitario.
iconvenne severamente la signora Pritchet. i meraviglio di lei, signor McFeyffe.
McFeyffe si chiuse in un silenzio offeso e guardfuori dal finestrino. ualcuno dovrebbe togliere di mezzo quelle paludi.disse poi. andano una puzza terribile.
La distesa paludosa cessdi puzzare. Anzi, scomparve del tutto. Al suo posto rimase un basso avvallamento del terreno. Hamilton osservlo spettacolo e si domandquanto fosse profondo; probabilmente solo qualche metro... le paludi coprivano solo la parte superficiale del suolo. Uno stormo di uccelli selvatici improvvisamente privati della loro fonte di nutrimento svolazzsconcertato sulla zona.
hi,intervenne David Pritchet, are che vi divertite.
llora partecipa anche tu al gioco,lo incalzvivacemente Hamilton. 'qualcosa che non ti piace?
David riflette, poi rispose, o, non c'niente che non mi piace. Anzi, voglio che rimanga tutto quello che c'
Hamilton si calm ai ragione,disse. non permettere che qualcuno ti faccia cambiare idea.
ome faccio a diventare uno scienziato se non c'niente da studiare?chiese David. ome faccio a procurarmi l'acqua stagnante per esaminarla al microscopio? Non ci sono pipaludi.
aludi?ripetla signora Pritchet, colpita. he significa, David? Io non sono sicura di...
non ci sono nemmeno pile bottiglie rotte nei campi,si lagnrisentito David. on si trovano piscarafaggi per la mia raccolta, e sono spariti anche tutti i rettili, cosla mia trappola per serpenti diventata inutile. E non posso andare pialla stazione a vedere quando caricano il carbone sul treno, perchnon c'picarbone. Prima mi piaceva andare alla fabbrica di inchiostri Parker... non esiste pinemmeno quella. Hai intenzione di lasciare qualcosa, o no?
olo le cose belle,rispose in tono di rimprovero la signora Pritchet. e rimarranno un bel po' alle quali potrai dedicarti. Non vorrai mica metterti a giocare con le cose brutte e sporche?
poi,continuDavid con vigore, leanor Root, quella ragazza che si trasferita da poco vicino a casa nostra, voleva farmi vedere una cosa che io non ho, se fossi andato con lei nel garage, e io ci sono andato, e lei non aveva niente, invece. E non mi piace per niente.
La signora Pritchet avvamp avid,strill faticando a trovare le parole, ei un lurido, piccolo pervertito. In nome del cielo, che ti prende? Ma come hai fatto a diventare cos
vrpreso dal padre,buttlHamilton. attivo sangue.
redo anch'io.Ansimando, la donna continu i certo non ha preso da me. David, quando torniamo a casa ti toccheruna bella razione di frustate. Non riuscirai a sederti per una settimana. In tutta la mia vita, non ho mai...
o abolisca,disse filosoficamente la signorina Reiss.
on ci provare nemmeno!ruggDavid in tono aggressivo. meglio che tu non lo faccia, non ti dico altro.
e riparliamo pitardi,sibilla signora Pritchet a denti stretti. er il momento sono io che non ho niente da aggiungere, ragazzo.
David farfugliqualcosa a mezza bocca.
li parlerio,si offrHamilton.
referirei di no,disse la signora Pritchet con decisione. oglio che sappia che non pufrequentare la gente per bene, se continua a fare tutte quelle porcherie.
nch'io faccio qualche porcheria,comincia dire Hamilton, ma la moglie gli diede un calcio sulla caviglia, e lui tacque.
e fossi in te non me ne vanterei,disse Marsha con voce bassa e tagliente.
Contrariata e offesa, la signora Pritchet guardin silenzio il panorama che scorreva fuori dal finestrino, e abolsistematicamente diverse categorie. Scomparvero brutte fattorie con i mulini malmessi, vecchie automobili arrugginite, stalle e fienili, alberi marciti, scuderie, mucchi di spazzatura e cenciosi raccoglitori di frutta itineranti.
he cos'quella?chiese a un certo punto la donna, ancora irritata.
Sulla destra c'era una costruzione brutta e tozza di cemento. uella,le spiegHamilton, ヨ la centrale della Compagnia del Gas e dell'Elettricit Collega i cavi ad alta tensione.
llora,concesse la signora Pritchet, ev'essere utile.
lcuni pensano di sdisse Hamilton.
otrebbero renderla piattraente,osservla donna. Mentre le passavano davanti, le linee rette della centrale tremolarono e ondeggiarono. Quando l'ebbero superata, si era trasformata in una pittoresca costruzione con il tetto a mattoni, e piante rampicanti fiorite sulle pareti color pastello.
eliziosa,mormorMarsha.
spetta che gli elettricisti vadano a controllare i cavi,disse Hamilton. i aspetta una bella sorpresa.
o,lo corresse la signorina Reiss con un sorriso senza allegria. on se ne accorgeranno nemmeno.

Era quasi mezzogiorno quando Hamilton lascil'Autostrada Uno e si infilnel verde inestricabile della foresta di Los Padres. Si ritrovarono in mezzo a un bosco di sequoie gigantesche e minacciose, interrotto ogni tanto da qualche radura; proseguirono sulla stretta strada sterrata che si inoltrava nel parco di Big Sur e che conduceva fino all'altura di Cone Peak.
a paura,osservDavid.
La strada comincia salire. Dopo un poco raggiunsero un ampio pendio cosparso di cespugli di un color verde brillante, con le rocce che spuntavano qua e lin mezzo alla vegetazione. I fiori preferiti di Edith Pritchet, i papaveri dorati della California, vi crescevano a milioni. Nel vederli, la donna emise un gridolino di gioia.
h, che meraviglia! Fermiamoci qui per il picnic!
Obbediente, Hamilton lascila strada e portla macchina sul prato, saltellando sul terreno in tutta fretta, prima che alla signor Pritchet venisse in mente di eliminare anche i terreni irregolari. Poco dopo si ferme spense il motore. Non si sentiva nessun rumore, a parte il debole sfiatare del radiatore e il cinguettio lontano degli uccelli.
ene,disse Hamilton. ccoci arrivati.
Uscirono impazienti dalla macchina. Gli uomini scaricarono il cestino con le cibarie dal bagagliaio, Marsha prese la coperta e la macchina fotografica, Joan Reiss portil thermos pieno di tcaldo. David si mise a sgambettare, battendo i cespugli con un bastoncino e facendo svolazzare un'intera famiglia di quaglie.
ome sono carine,commentla signora Pritchet. uardate quelle pipiccole.
Non c'era nessuno nei paraggi. La distesa verde della foresta digradava fino quasi a toccare l'Oceano Pacifico, da cui la separava solo una sottile striscia di roccia color piombo; al di ll'immensa superficie di acqua in movimento che fece trasalire lo stesso David.
avolo,mormor ト enorme.
La signora Pritchet scelse il punto esatto in cui fermarsi per il picnic e fece distendere scrupolosamente la coperta per terra. Vennero aperti i cestini; tovaglioli di carta, piatti, posate e bicchieri di plastica passarono allegramente di mano in mano.
Nascosto nell'ombra del bosco vicino, Hamilton era intento a preparare il cloroformio. Nessuno lo notquando tirfuori il fazzoletto e comincia imbeverlo della sostanza. Il vento fresco di mezza mattina allontani vapori da lui. Non c'era pericolo per nessuno, a parte la vittima designata, che forse avrebbe avuto qualche problema all'apparato respiratorio. Sarebbe stata una cosa rapida e di sicura efficacia.
he stai facendo, Jack?gli bisbigliimprovvisamente Marsha all'orecchio. Colto di sorpresa e anche da una specie di senso di colpa, Hamilton sobbalze per poco non gli cadde la bottiglietta dalle mani.
iente,le disse brusco. orna indietro e comincia a sbucciare le uova sode.
u stai facendo qualcosa.Marsha aggrottla fronte e cercdi vedere oltre le spalle di suo marito. ack! Non sar.. veleno per topi?
Lui fece una smorfia poco convinta. a no, sciroppo per la tosse. Contro il catarro.
Marsha sgrangli occhi. u stai tramando qualcosa,afferm i scommetterei; quanto hai in mente qualcosa ti comporti sempre in questo modo sfuggente.
o intenzione di mettere la parola fine a tutta questa ridicola storia,le confessallora, rassegnato, Hamilton. o sopportato abbastanza.
Le dita aguzze di Marsha si strinsero sul suo braccio. ack, fallo per me...
te piace costanto?Amareggiato, si ritrasse bruscamente da lei. u e Laws e McFeyffe ve la spassate, qui, ci state bene; e intanto quella megera elimina uomini, animali e insetti... tutto quello su cui si sofferma la sua limitata immaginazione.
ack, non fare niente. Ti prego, non farlo. Promettilo!
i dispiace,rispose lui. ト gitutto deciso. La macchina si gimessa in movimento.
La signora Pritchet fisscon espressione miope i due seminascosti in mezzo agli alberi. ack e Marsha, venite. Ci sono tramezzini e yogurt. Presto, prima che finisca tutto.
Marsha si piazzdecisa davanti al marito. on te lo permettergli sibil ack, non puoi farlo. Ma non capisci? Ricorda quello che successo ad Arthur Silvester, ricorda...
All'improvviso, con grande sorpresa di Jack, gli occhi le si riempirono di lacrime. h, Ges caro. Che ne sardme? Se lei ti abolisse io non sopravviverei. Morirei all'istante.
Hamilton si sentintenerire. he sciocchina.
a vero.Le lacrime le rigavano le guance; si strinse a lui e cercdi trascinarlo via. Ma naturalmente era tutta fatica sprecata. Intanto Joan Reiss era riuscita a far sedere la signora Pritchet in modo che voltasse le spalle ad Hamilton. David, tutto eccitato, parlava fitto: stava calamitando l'attenzione della madre mostrandole una pietra dalla forma strana che aveva trovato scavando, e contemporaneamente indicando col dito qualcosa in distanza. La situazione era ideale; un'occasione come quella non gli sarebbe capitata una seconda volta.
esta pure qui,disse dolcemente Hamilton a sua moglie. voltati, se non vuoi guardare.Si libercon decisione dalla sua stretta e la scostda s ト anche per il tuo bene. Per te, per Laws, per Tontolone, per tutti noi. E anche per i sigari di McFeyffe.
i amo, Jack,disse Marsha con un fremito nella voce.
ho fretta,disse lui per tutta risposta. a bene?
Lei annu a bene. Buona fortuna.
razie.Mentre si avviava verso il luogo del picnic, aggiunse, ono contento che tu mi abbia perdonato per la storia di Silky.
tu mi hai perdonato?
o,rispose lui, cocciuto. a forse lo farquando la rivedrdi nuovo.
pero che sia cosdisse Marsha con voce triste.
ncrocia le dita.Hamilton lascila moglie e si avvia passo deciso lungo il terreno soffice, verso la schiena ricurva e informe di Edith Pritchet, che proprio in quel momento stava trangugiando un bicchiere di tall'arancia. Nella mano sinistra stringeva mezzo uovo sodo. Appoggiato sulle ginocchia aveva un piatto di insalata di patate e pesche sciroppate. Mentre Hamilton si avvicinava, piegandosi rapidamente verso il basso, la signorina Reiss si rivolse alla anziana signora. i passerebbe lo zucchero, per favore?le chiese con voce decisa.
a certo, mia cara,rispose educatamente la signora Pritchet, posando ciche rimaneva del suo uovo sodo e frugando in cerca della busta dello zucchero. anto Dio,disse, arricciando il naso. he cos'quest'odore terribile?
Contemporaneamente il fazzoletto impregnato di cloroformio che Hamilton stringeva fra le mani tremanti scomparve. Anche la bottiglia che gli premeva contro un fianco cessdi essere un problema, svanendo nel nulla. La signora Pritchet allungpremurosamente la busta di zucchero verso la mano protesa della signorina Reiss e tornal suo uovo sodo.
Era gifinito tutto. Il piano era fallito: sommessamente, definitivamente fallito.
elizioso questo tesclamla signora Pritchet mentre Marsha si avvicinava a piccoli passi. evo farle le mie congratulazioni, mia cara. Lei davvero un'ottima cuoca.

e',disse Hamilton, ccoci qua.Si accoccolsul terreno, dandosi una rapida pulita alle mani, e osservle pietanze. he cosa abbiamo qui?
David lo fisscon gli occhi sgranati. a bottiglia scomparsa!disse piagnucolando. Poi, indicando la madre, 'ha fatta sparire lei!
Hamilton lo ignore comincia servirsi con generosit redo che assaggerun po' di tutto,disse con entusiasmo. ev'essere tutto molto buono.
accia pure,gorgheggila signora Pritchet con la bocca piena di uovo. rovi uno di quei meravigliosi sandwich al sedano e formaggio. Sono davvero incredibili.
razie,disse Hamilton. i provo subito.
David Pritchet, isterico per la disperazione, puntil dito contro la madre e strill ccidenti a te, vecchia ranocchia... l'hai preso tu, il cloroformio! L'hai fatto scomparire. E adesso che facciamo
caro,disse sbrigativa sua madre, veva un odore tremendo, e francamente non vedo a che cosa ti poteva servire. Perchnon finisci di mangiare e poi vai a vedere quanti tipi di felce riesci a trovare?
Con un tono di voce stranamente acuto, la signorina Reiss domand ignora Pritchet, che cosa ha intenzione di fare con noi?
olcezza mia,affermla donna, mentre si serviva dell'altra insalata di patate. he razza di domanda questa? Mangi, cara; lei troppo magra, davvero, dovrebbe mettere su un po' di carne.
Il gruppetto consummeccanicamente il proprio pasto, ma l'unica che sembrgoderne veramente fu la signora Pritchet, che mangicon grande piacere... e con grande generosit
'una gran pace quassosserva un certo punto. i sente solo il fruscio del vento in mezzo ai pini.
In lontananza un piccolo aereo ronzava debolmente; era una pattuglia della Guardia Costiera in ricognizione lungo il litorale.
anto Cielo,esclamla signora Pritchet, sbattendo nervosamente le palpebre, he sgradevole intruso.L'aereo, e ogni altro componente della categoria aeroplano, cessarono di esistere.
cco,osservHamilton con ironico distacco. nche questa fatta. A chi tocca la prossima volta?
ll'umiditrispose lei con enfasi.
rego?
ll'umiditLa donna si agitnervosamente sul cuscino. a sento anche attraverso il cuscino. Mi da molto fastidio.
ei in grado di abolire anche un'astrazione?le domandla signorina Reiss.
a certo, mia cara.Il terreno sotto i loro piedi divenne caldo e secco come un toast. poi il vento; un po' troppo freddo, non vi pare?Il vento si trasformin una tiepida carezza. on meglio adesso?
Hamilton si senttravolgere da un irrazionale senso di abbandono. Che gli rimaneva da perdere, ormai? Non era rimasto quasi piniente, avevano toccato il fondo. on le sembra che l'oceano abbia un colore disgustoso?le chiese. o trovo che sia un brutto spettacolo.
L'oceano perse il suo colore piombo cupo e divenne di un bel verde pastello.
osva molto meglio,riusca dire Marsha, che poi si mise a sedere accanto al marito e gli strinse convulsamente la mano. aro...comincia dire, ma senza convinzione.
Tenendola stretta a s Hamilton continu uardi quel gabbiano che volteggia laggi
a a caccia di pesce,puntualizzla signorina Reiss.
ト un uccello malvagio,dichiarHamilton. ccide pesci indifesi.
Il gabbiano scomparve.
a i pesci se lo meritano,osservpensierosa la signorina Reiss. anno strage di piccoli animali marini, protozoi, esseri unicellulari.
chifosi, spietati pesci,disse Hamilton in tono eccitato.
Un debole crepitio sembrsmuovere l'aria. I pesci, come categoria, avevano cessato di esistere. Nel bel mezzo della coperta la scatoletta di aringhe affumicate scomparve.
h, cielo,esclamMarsha. rano importate dalla Norvegia.
evono essere costate un bel po',borbottMcFeyffe con voce roca. utta la merce importata costa cara.
a a che serve il denaro?proseguimperterrito Hamilton. Tirfuori una manciata di spiccioli e la sparpagliper il prato. Le monetine rimasero a scintillare nel sole del primo pomeriggio. obaccia.
Le monetine luccicanti scomparvero. Il portafogli che teneva in tasca ebbe uno strano sussulto; erano svanite anche le banconote.
utto questo molto bello,gorgheggila signora Pritchet. iete molto carini ad aiutarmi. Ogni tanto mi dimentico di qualche cosa.
Lungo il pendio c'era una mucca che si trascinava lentamente. Mentre la guardavano, la mucca fece qualcosa di irriferibile. bolisca le mucche!gridla signorina Reiss, ma non fu necessario. Edith Pritchet non aveva gradito la scena, e la mucca non c'era pi
E anche la cinta dei pantaloni, notHamilton. E le scarpe di sua moglie. Tutte in pelle di vitello. E poi lo yogurt, il formaggio e tutti i derivati del latte.
Joan Reiss si piegin avanti e strappun ciuffo di piante urticanti, secche e malandate. he brutte piante,si lament na mi ha lasciato il segno sulla mano.
Le piante scomparvero, e cospure gran parte dell'erba secca nei campi in cui prima brucavano le mucche. Adesso si vedeva solo roccia e terreno sterile.
Mettendosi a girare in tondo, quasi preda di un attacco isterico, David strill o trovato una quercia velenosa! Una quercia velenosa!
boschi ne sono pieni,aggiunse Hamilton. sono anche pieni di ortiche, e piante nocive.
Sulla loro destra la foresta sembrrabbrividire, e fu attraversata da una specie di spasmo appena avvertibile. La vegetazione si era notevolmente diradata.
Scura in volto, Marsha si tolse ciche rimaneva delle sue scarpe: la striscia di stoffa e i chiodini metallici. on triste?disse al marito quasi piangendo. bolisca le scarpe,propose Hamilton. uesta proprio un'ottima idea,convenne la signora Pritchet, gli occhi lucidi per l'entusiasmo. e scarpe rovinano i piedi.I rimasugli scomparvero dalle mani di Marsha, insieme a tutte le scarpe del gruppo. I calzini sgargianti di McFeyffe risaltarono vistosamente; imbarazzato, lui raccolse i piedi sotto di s nascondendoli alla vista.
All'orizzonte si vedeva appena il fumo di un grosso piroscafo da carico. na volgarissima nave commerciale,decise Hamilton. a spazzi via.
Il fumo nero svan Tutte le navi commerciali avevano cessato di esistere.
n mondo molto pipulito,commentla signorina Reiss.
Lungo l'autostrada stava passando una macchina, e si sentiva l'eco debolissima dell'autoradio. bolisca le autoradio,propose Hamilton. Il rumore cess anche i televisori e i film.Non avvenne alcun cambiamento visibile, ma l'evento si era ugualmente consumato. gli strumenti musicali pieconomici... le fisarmoniche, i banjo e le armoniche a bocca.
Quegli strumenti scomparvero in tutto il mondo. e scritte pubblicitarie,strillJoan Reiss, mentre un grosso camion di forma ovale percorreva lentamente l'autostrada, con una vistosa insegna sui fianchi. anche i camion.Il camion svan scaraventando il guidatore sulla cunetta di scolo a lato della strada.
ト ferito,disse Marsha in un sussurro. Di la poco il povero camionista era scomparso anche lui.
a benzina,disse Hamilton. ト quella che il camion trasportava.
La benzina scomparve in tutto il mondo.
etrolio e trementina,propose la signorina Reiss.
irra, alcoJ e taggiunse Hamilton.
elassa, miele e sidro,incalzJoan Reiss. ele, arance, limoni, albicocche e pere,suggerstancamente Marsha.
va passa e pesche,borbottMcFeyffe, di malumore.
oci e patate dolci,disse Hamilton. La signora Pritchet cancelldoverosamente tutti questi prodotti dalla faccia della terra. Le loro tazze di tdivennero vuote, e la provvista di cibarie diminuvisibilmente.
ova e hamburger,disse la signorina Reiss con voce stridula, balzando in piedi.
ormaggi, maniglie e appendiabiti,aggiunse Hamilton, alzandosi anche lui.
Ridacchiando, la signora Pritchet esegu ul serio,disse ansimando, ma felice come una bambina. on che stiamo un poco esagerando?
ipolle, tostapane elettrici e spazzolini da denti,disse Marsha con voce chiara.
olfo, matite, pomodori e farina,salmodiDavid, aggiungendosi al coro.
rbe, automobili e aratri,strillla signorina Reiss. Alle loro spalle la Ford coupsvansenza rumore. Sulle alture e sui pendii del parco di Big Sur la vegetazione si assottigliulteriormente.
arciapiedi,suggerHamilton.
ontanelle e sveglie,aggiunse Marsha.
ucido per mobili,gridDavid, saltando come un | forsennato.
pazzole per capelli,disse Joan Reiss.
umetti,citMcFeyffe. tutta quella pasticceria zuccherosa con le scritte sopra. Quella robaccia francese.
edie,disse Hamilton, stupito dal suo ardire. divani.
divani sono immorali,convenne la signorina Reiss, inciampando sul thermos per l'eccitazione. ia anche quelli. E il vetro. Tutti gli oggetti di vetro.
La signora Pritchet fu costretta ad abolire i suoi stessi occhiali, nonchtutti gli occhiali dell'universo.
l metallo,gridHamilton con voce fiacca, stupita.
La chiusura lampo dei suoi pantaloni scomparve, coscome ciche rimaneva del thermos, un involucro metallico; sparirono anche il piccolo orologio da polso di Marsha, le impiombature dei denti, i gancetti e gli uncini della biancheria intima femminile.
David fu colto da un raptus incontrollabile. vestiti!esclam sempre continuando a saltellare.
Tutti si ritrovarono all'istante completamente nudi. Ma la cosa non scandalizznessuno; il loro sesso e ogni caratteristica a esso collegata erano svaniti da tempo.
a vegetazione,disse Marsha, alzandosi in piedi impaurita e rifugiandosi fra le braccia del marito. Questa volta il cambiamento fu stupefacente. Le colline e tutta l'enorme distesa di montagne divennero glabre come un sasso levigato. Non rimase nulla se non la terra d'autunno, bruna e arida sotto il pallido sole.
e nuvole,disse la signorina Reiss, stravolta in viso. Le poche nuvolette bianche che fluttuavano nel cielo sparirono. la nebbia!Subito il sole comincia risplendere furiosamente.
li oceani,disse Hamilton. La distesa color verde pastello svanall'improvviso, lasciando solo un enorme pozzo di sabbia asciutta che si stendeva a perdita d'occhio. Spaventato, lui ebbe un attimo di esitazione, lasciando a Joan Reiss il tempo di gridare, a sabbia!
Il gigantesco pozzo divenne piprofondo; non era neanche possibile vedere dove finiva. Un ruggito sordo e minaccioso scosse il terreno sotto di loro; era stato intaccato l'equilibrio terrestre.
resto,rantolla signorina Reiss, il volto deformato dall'eccitazione. he altro c' Che manca?
e cittsuggerDavid.
Hamilton lo allontancon impazienza. burroni,disse quasi in un ruggito. Tutto a un tratto si ritrovarono su un terreno perfettamente piatto, come se ci fosse passato sopra un enorme ferro da stiro. Sei pallide figure nude, di peso e dimensioni assortite, che si guardavano intorno febbrilmente.
utti gli animali tranne l'uomo,rantolla signorina Reiss, ormai senza fiato. Era fatta.
utte le forme di vita tranne l'uomo,la corresse Hamilton.
li acidi!strillla signorina Reiss e le gambe le cedettero ali 'istante, mentre il viso diventava una maschera di dolore. Tutti e sei si contorsero in un'estasi di sconforto; la chimica fondamentale del corpo era stata radicalmente alterata.
ali metallici!urlHamilton, e furono travolti da un lancinante dolore interno.
itrati specifici!aggiunse la signorina Reiss con voce stridula.
osforo!
loruro di sodio!
odio!
alcio!Joan Reiss si accascisui gomiti, quasi priva di conoscenza; tutti gli altri erano crollati a terra, vittime rattrappite di una sofferenza impotente. Il corpo rigonfio e palpitante di Edith Pritchet si contorceva fra spasimi atroci; la saliva le gocciolava dalle labbra pendule mentre si sforzava ancora di concentrarsi sulle categorie di cose da eliminare.
lio!gracchiHamilton.
nidride carbonica!
eon,riusca dire Hamilton. Tutto girava vorticosamente e perdeva consistenza intorno a lui; stava precipitando in un caos di infinita, totale oscurit reon. Gleon.
drogeno,esalarono le labbra esangui della signorina Reiss dal buio che la stava travolgendo.
zoto,boccheggiHamilton con l'ultimo fiato che aveva, appena prima che il vortice del non essere si richiudesse su di lui.
In un ultimo, debole rigurgito di energia, Joan Reiss si sollevsulle braccia e disse in un sussurro, ria!
Tutti gli strati dell'atmosfera cessarono di esistere. Con i polmoni completamente vuoti, Hamilton precipitin un abisso indistinto di morte. Mentre l'universo intero veniva meno, lui vide la forma inerte di Edith Pritchet allontanarsi rotolando in uno spasmo riflesso: la sua coscienza e la sua personaliterano svanite.
Avevano vinto; quella donna non aveva pialcun potere su di loro. Se n'erano liberati e adesso erano finalmente e dolorosamente liberi.

Lui era vivo. Giaceva steso a terra, troppo svuotato di energia per muoversi, con il petto che saliva e scendeva e le dita che artigliavano il suolo. Ma dove diavolo si trovava?
Con uno sforzo tremendo riuscad aprire gli occhi.
Non era pinel mondo della signora Pritchet. Attorno a lui l'oscuritsembrava picchiare e pulsare con ritmo sordo e cadenzato, come una specie di sgradevole corrente sotterranea che cresceva, si dilatava e premeva minacciosamente su di lui. Si rese conto confusamente della presenza di altre forme, di altri corpi sparpagliati intorno a lui.
Marsha giaceva non lontana, inerte e silenziosa. Al di ldi lei s'era la sagoma corpulenta di Charley McFeyffe, con la bocca aperta e gli occhi spalancati nel nulla. Nel turbinio dell'oscuritpulsante distinse vagamente Arthur Silvester, David Pritchet, la figura scomposta di Bill Laws, e l'enorme corpo sgraziato di Edith Pritchet, ancora privo di conoscenza.
Si trovavano di nuovo nel bevatrone? Provun fremito fuggevole di gioia eccitata... che persvansubito. No, quello non era il bevatrone. Nella sua gola si formpian piano un gemito gorgogliante che cercdi farsi strada fino alla bocca. Fiaccamente, disperatamente, lottper strisciare via da quella cosa che incombeva su di lui, l'involucro liscio e sottile della vita che si stava lentamente piegando su se stesso, fino a quando non gli fu sopra, quasi a schiacciarlo.
Nel suo orecchio prese forma un bisbiglio secco e metallico. Percorso da una vibrazione soffocata, il suono tambureggiava e si riverberava con insistenza, tornando a ondate successive finchlui non smise di urlare, o di tentare di urlare, nell'inutile sforzo di soffocarlo, di cacciarlo via.
razie,rantolla voce metallica. ai svolto molto bene il tuo compito. successo tutto proprio come avevo programmato.
attene via!gridlui in tono stridulo.
e ne andrpromise la voce. a voglio che ti alzi e torni alle tue cose. Voglio guardarvi. Siete tutti molto interessanti. Vi ho tenuto d'occhio a lungo, ma non come avrei voluto. Voglio osservarvi pida vicino, ogni minuto; voglio vedere tutto quello che fate. Voglio essere intorno a voi, dentro di voi, in modo da potervi raggiungere ogni volta che ne sentiril bisogno. Voglio riuscire a toccarvi, voglio poter fare delle cose con voi. Voglio vedere come reagite. Voglio... voglio...
In quel momento seppe dove si trovava, e a chi apparteneva quel mondo. Riconobbe il sussurro pacato, metallico che gli martellava incessantemente nelle orecchie e nel cervello.
Era la voce di Joan Reiss.
CAPITOLO TREDICESIMO

razie al cielo,stava dicendo una voce, lentamente e metodicamente. Una voce femminile, vivace e decisa.
I gorghi di oscuritsi erano dissolti. Da ogni parte si stagliava l'immagine familiare della foresta e dell'oceano; la distesa verde del parco di Big Sur e la minuscola striscia dell'autostrada ai piedi di Cone Peak erano ritornati alla vita.
Il cielo in alto era quello del primo pomeriggio, limpido e azzurro, e i papaveri dorati della California erano punteggiati da scintillanti goccioline di umidit C'era ancora la coperta per il picnic, le bottiglie, i piatti, i bicchieri e tutto il resto. Sulla destra di Hamilton c'era il boschetto di sempreverdi. La Ford coup ancora parcheggiata all'estremitdel prato, risplendeva ai raggi del sole con un luccichio metallico ma amichevole.
Un gabbiano si librava nella nebbiolina che si stava formando all'orizzonte. Un camion a motore diesel transitava rombando lungo l'autostrada emettendo nuvolette di fumo nero. A metdel pendio erboso uno scoiattolo zigzagin mezzo ai cespugli diretto verso la sua tana sotterranea.
Anche gli altri stavano cominciando a muoversi. Erano sette in tutto: Bill Laws doveva essere dalle parti di San Jos a piangere la scomparsa della sua fabbrica di saponette. Hamilton riuscfaticosamente a mettere a fuoco l'immagine di sua moglie; Marsha si era messa in ginocchio e lo fissava con espressione vuota. Poco lontana, Edith Pritchet non aveva ancora ripreso conoscenza; piin lArthur Silvester e David Pritchet, mentre Charley McFeyffe, dall'altra parte della coperta, si agitava appena.
Accanto ad Hamilton c'era la figura magra e austera di Joan Reiss, che stava raccogliendo con meticolosa precisione il contenuto della sua borsa e gli occhiali; poi si sistemla crocchia di capelli, fissandolo con uno sguardo inespressivo.
razie al cielo,ripetla donna, rimettendosi in piedi non senza sforzo. ト finita.
Era la sua voce che lo aveva risvegliato. McFeyffe, che non si era ancora rialzato, la fisscon l'aria imbambolata di chi era ancora sotto shock. ト finita,ripete, ma senza avere capito davvero.
iamo tornati nel mondo reale,disse la signorina Reiss con un tono molto sicuro. on meraviglioso?Poi, rivolta alla grossa figura immobile accasciata nell'erba umida accanto a lei, aggiunse, i alzi, signora Pritchet. Ormai non ha pinessun potere su di noi.Si chine diede un pizzico sul braccio rigonfio della donna. utto tornato com'era prima.
razie a Dio,farfuglipenosamente Arthur Silvester mentre si sforzava di rimettersi in piedi. ddio, quella orrenda voce.
ト finita davvero?ansimMarsha, gli occhi scuri che esprimevano nello stesso tempo incertezza e sollievo. Rabbrivide si drizzin piedi anche lei, barcollando un poco. uello spaventoso incubo alla fine... mi bastato viverlo solo di sfuggita...
he cos'era?chiese implorante David Pritchet, che ancora tremava tutto per lo spavento. uel posto, e quella voce che ci parlava...
ト finita,intervenne debolmente McFeyffe. iamo al sicuro,aggiunse poi con il tono di chi non convinto, ma vuole convincersi a tutti i costi.
'aiuto io, signor Hamilton,si offrla signorina Reiss avvicinandosi a lui. Protese la mano ossuta e rimase lcon un sorriso smorto dipinto sul viso. ome ci si sente a tornare nel mondo reale?
Lui non potrispondere. Riuscsolo a rimanere a terra, pietrificato dall'orrore.
uvvia,disse con calma Joan Reiss. rima o poi dovralzarsi.Indicla Ford e spieg oglio che ci riporti a Belmont. Prima torniamo a casa sani e salvi, meglio sarImpassibile, senza la minima traccia di emozione, aggiunse, oglio rivedervi tutti come eravate, nei luoghi che vi appartengono. Fino ad allora non potrritenermi soddisfatta.

La sua guida, come tutto il resto, fu meccanica, rigida, una cosa fatta di riflesso, senza realmente volerlo. Davanti a loro si stendeva l'autostrada, liscia e rettilinea in mezzo alle colline grigie. Ogni tanto qualche macchina li sorpassava; si stavano avvicinando alla superstrada per Bayshore.
on ci vorrmolto,disse la signorina Reiss, gipregustando il ritorno a casa. iamo quasi arrivati a Belmont.
i stia a sentire,disse Hamilton con voce strozzata. a smetta di fingere; la smetta di giocare sadicamente con noi.
a di che gioco sta parlando?gli chiese dolcemente la donna. on la seguo, signor Hamilton.
on siamo tornati nel mondo reale. Siamo nel suo mondo, nel suo mondo paranoico, nevrotico...
a io ho creato il mondo per voi,disse con semplicitla signorina Reiss. on vedete? Guardatevi intorno. Non ho fatto un buon lavoro? Era gitutto programmato da molto tempo. Troverete ogni cosa esattamente come deve essere, non ho trascurato niente.
Le dita di Hamilton strinsero il volante con tanta forza da diventare bianche. tava aspettando?le domand apeva che dopo la signora Pritchet sarebbe toccato a lei?
a certo.Pacatamente, tenendo a freno l'orgoglio, la signorina Reiss spieg ei non ha usato la testa, signor Hamilton, tutto qui. Si ricorda perchArthur Silvester fu il primo di noi a prendere il controllo? Perchnon aveva mai perso conoscenza. E perchdopo di lui subentrata la signora Pritchet?
i stava muovendo,disse Marsha, atterrita. ul pavimento del bevatrone. Io... noi potevamo vederla, la notte, quando sognavamo.
vrebbe dovuto porre maggiore attenzione ai suoi sogni, signora Hamilton,osservJoan Reiss. osavrebbe visto quello che succedeva, e si sarebbe accorta che la pivicina a riprendere i sensi ero io.
dopo di lei?chiese Hamilton. ? on ha nessuna importanza, signor Hamilton, perchio sono l'ultima. Siete tornati indietro... e siete arrivati alla fine del viaggio. Ecco il vostro piccolo mondo, non delizioso? Ed tutto vostro. Per questo l'ho creato cos perchle cose fossero come voi le avete sempre volute. Troverete ogni cosa intatta... spero che comincerete a vivere come vivevate prima.
o credo,obbiettsubito Marsha, he dovremo farlo per forza. Non abbiamo altra scelta.
erchnon ci lascia andare?chiese inutilmente McFeyffe.
on posso lasciarvi andare, signor McFeyffe,rispose la signorina Reiss. ovrei smettere di esistere, per farlo.
on esattamente,precisMcFeyffe in tono ansioso, masticando le parole. otrebbe lasciare che le facessimo qualcosa. Il cloroformio, per esempio... oppure potremmo farle perdere i sensi, Solo per...
ignor McFeyffe,lo interruppe con calma Joan Reiss, o lavorato a lungo su questo progetto. L'ho programmato nei minimi particolari fin dal giorno dell'incidente, da quando mi sono resa conto che prima o poi sarebbe toccato anche a me. Sarebbe stato un peccato non approfittarne, non crede? Magari un'occasione cosnon ci capiterpi.. No, questa era un'opportunitda non lasciarsi sfuggire. Troppo preziosa.
Dopo un po' David Pritchet indiccol dito. cco Belmont.
arbello tornare a casa,disse la signora Pritchet con voce tremula e incerta. elmont una cittcoscarina.
Seguendo le direttive della signorina Reiss, Hamilton li accompagnuno dopo l'altro alle rispettive abitazioni. Gli ultimi ad arrivarci furono, naturalmente, lui e Marsha. Prima ancora, quando giunsero davanti alla casa di Joan Reiss rimasero seduti in macchina mentre la donna raccoglieva le sue cose e scendeva sul marciapiede.
desso andatevene a casa,disse loro la donna in tono premuroso, atevi un bel bagno caldo e vedrete che dopo apprezzerete il letto pidi ogni altra cosa al mondo.
razie,disse Marsha, quasi senza fiato.
ercate di rilassarvi e divertitevi,li istrula signorina Reiss. vi prego, cercate di dimenticare tutte le cose che sono accadute. Ormai sono acqua passata. Ricordatevelo sempre.
annuMarsha, rispondendo meccanicamente a quel tono asettico, spassionato, da maestra di scuola. e ne ricorderemo.
Mentre attraversava il marciapiede diretta verso casa, la signorina Reiss esitun attimo. Con il lungo soprabito di velluto a coste che le dondolava addosso, aveva un aspetto
tutt'altro che autoritario. Carica com'era dei suoi effetti personali, borsa, guanti e una copia del New Yorker che aveva acquistato in un supermercato, sembrava piuttosto una normalissima segretaria che tornasse a casa dopo una giornata di lavoro in ufficio. Il vento freddo della sera le scompigliava i capelli color sabbia. Dietro gli occhiali con la montatura di corno, gli occhi ingranditi e distorti erano fissi sui due rimasti in macchina.
orse fra qualche giorno verra farvi una visita,disse, quasi per metterli alla prova. otremmo passare insieme una bella serata, seduti a chiacchierare.
arebbe... sarebbe bello,disse Marsha con voce bassa e poco convinta. ack, andiamo a casa. Ti prego, portami a casa.
Lui lo fece il pirapidamente possibile. Imboccil vialetto in tutta fretta, tiril freno a mano con uno strattone, spense il motore e spalancrabbiosamente lo sportello con un calcio.
ccoci arrivati,disse a sua moglie. Marsha era seduta immobile accanto a lui, pallida e fredda come una statua di cera. Lui passdall'altra parte, la tirdolcemente, ma con decisione, e quando fu uscita la prese in braccio e la portdi peso fino al portico anteriore.
omunque,disse Marsha, ancora scossa e tremante, ontolone ci sardi nuovo. E anche il sesso. Tutto tornera essere come prima, non credi? Forse ci andrbene lo stesso.
Lui non disse nulla, concentrato com'era a trovare la chiave per aprire la porta di casa.
uole dominarci,proseguMarsha. a in fondo che importa? Abbiamo il nostro mondo; lo ha creato lei apposta per noi. A me sembra identico a prima, tu vedi qualche differenza? Jack, per l'amor di Dio, di qualcosa.
Hamilton spinse la porta con la spalla e accese la luce del soggiorno.
iamo a casa,disse Marsha, guardandosi intorno con circospezione mentre lui la rimetteva gisenza tanti complimenti.
siamo a casa.Hamilton si sbattla porta alle spalle.
ト sempre lei, no? Esattamente come era prima che... incominciasse tutta questa storia.Mentre cominciava a sbottonarsi il soprabito, Marsha si mise a camminare per il soggiorno esaminando le tende, i libri, le stampe alle pareti, gli arredi. embra a posto, no? Che sollievo... non manca niente, mi pare. Non ci sono piserpenti o cavallette che piovono dal cielo, non c'pinessuno che abolisce le categorie... non sei contento?
antastico,disse acido Hamilton.
ack.Gli si avvicinlentamente, il soprabito sul braccio. o non credo che dobbiamo preoccuparci di lei; non come la signora Pritchet, piintelligente. molto piavanti di noi.
n milione di anni piavanti,convenne lui. a programmato tutto. Ha pensato, riflettuto, organizzato e progettato ogni cosa... aspettando solo che le capitasse l'occasione di assumere il controllo.Nella sua tasca c'era un oggetto duro e rotondo; lo prese e lo scaglicon rabbia contro la parete opposta. La bottiglietta vuota di cloroformio rimbalzsul tappeto, rotolvia e rimase immobile in un angolo, intatta.
ト tutto inutile,disse poi. anto vale che ci arrendiamo subito. Questa volta abbiamo proprio le mani legate.
Marsha prese un attaccapanni nel ripostiglio e vi appese il soprabito. i sa che Bill Laws non la prendertroppo bene.
vrvoglia di uccidermi.
o,ribattsua moglie. on colpa tua.
ome fara guardarlo negli occhi? Come fara guardare chiunque di voi, negli occhi? Voi ci stavate bene, nel mondo di Edith Pritchet, e io vi ho portato qui... mi sono fatto abbindolare dall'idea di quella psicotica.
on ti preoccupare, Jack. Tanto non serve proprio a niente.
ト vero,riconobbe lui. on serve a niente.ado a preparare del caffGiunta sulla porta della cucina, si volte gli chiese, i vuoi del brandy, dentro?
erto. Puoi giurarci.
Con un sorriso poco convinto, Marsha scomparve in cucina, e per qualche attimo vi fu silenzio. Poi la donna comincia urlare. Hamilton scattin piedi e si precipitverso la cucina. All'inizio non notnulla di particolare; Marsha, appoggiata al tavolo, gli nascondeva in parte la vista.
Fu mentre si dirigeva verso di lei per sorreggerla che vide. L'immagine si impresse nel suo cervello, poi scomparve quando lui chiuse gli occhi e allontanMarsha da quella scena. Le mise una mano sulla bocca per soffocare le sue urla isteriche, e si sforzdi non imitarla, tentcon tutte le sue forze di tenere a freno le proprie emozioni.
Alla signorina Reiss non erano mai piaciuti i gatti. Ne aveva paura, e li considerava dei nemici.
La cosa sul pavimento era Tontolone. Era stato rovesciato come un calzino, ma era ancora vivo; quella massa aggrovigliata era un organismo ancora vitate. C'era la mano della signorina Reiss; limitarsi a eliminare i gatti sarebbe stato per lei troppo semplice.
Fremendo e palpitando, la cosa umida e molliccia di ossa e tessuti si trascinava alla cieca sul pavimento. Probabilmente si muoveva in quel modo, un passo alla volta, da un bel po' di tempo, fin da quando era nato il mondo della signorina Reiss. La massa grottesca, in tre o quattro ore, aveva continuato ad avanzare con una specie dmovimento peristaltico, proprio in mezzo alla cucina.
on possibile,gemette Marsha. on puessere vivo!
Hamilton prese una paletta dal cortile posteriore, raccolse quella roba informe e la portfuori. Pregando che potesse morire riempd'acqua un catino metallico e vi gettdentro la massa tremolante di organi, ossa e tessuti. Per un po' quello che era stato un gatto si dimen tentando di nuotare e di mantenersi a galla, aggrappandosi in qualche modo al bordo e tentando anche di uscire. Poi, gradualmente, con un sussulto finale, la cosa more affond
Hamilton ne brucigli avanzi, scavin tutta fretta una buca nel terreno e la seppell Poi si lavle mani, ripose il catino e tornin casa. C'erano voluti solo pochi minuti... ma gli era sembrata un'eternit
Marsha si era seduta quietamente sul divano, le mani serrate, e fissava il vuoto davanti a lei. Quando lui entrnella stanza non lo vide nemmeno. esoro,le disse Hamilton.
ト finita?
morto. E dobbiamo esserne contenti. Adesso non gli potrfare piniente.
o invidio. Con noi non ha ancora nemmeno cominciato.
erodia i gatti, non odia noi.Marsha si girappena. i ricordi quello che le hai detto quella sera? L'hai spaventata a morte. E di certo lei non se ne dimenticata.
iammise lui. robabilmente cos Probabilmente non dimentica nulla.Tornin cucina e comincia preparare il caff Lo stava versando nelle tazze quando lo raggiunse di soppiatto Marsha, che prese la panna e lo zucchero.
e',disse lei. cco la risposta che aspettavamo.
quale domanda?
lla domanda se possiamo sopravvivere a questo mondo. La risposta no. Anzi, peggio che no.
on c'niente di peggio di un no,osservlui, ma con un tono che alle sue stesse orecchie suonassai poco convinto.
ト pazza, vero?
embra di s una paranoica con manie di persecuzione e di cospirazione. Tutto ciche vede ha un significato, per lei: parte del complotto ordito ai suoi danni.
adesso,disse Marsha, on dovrpipreoccuparsi. Perchper la prima volta nella sua vita lei in grado di opporsi con successo.
Mentre sorseggiava il caffnero bollente, Hamilton disse, econdo me lei davvero convinta che questo mondo sia una replica di quello reale. O quanto meno del suo mondo reale. Buon Dio, il suo mondo reale dev'essere lontanissimo dalle fantasie di chiunque di noi...Tacque per un attimo, poi concluse, uarda in che modo ha trasformato quel povero gatto. Probabilmente lei immagina che noi le faremmo una cosa del genere e che le cose vadano sempre ', cos
Hamilton si alzin piedi e andad abbassare tutte le tapparelle. Era gisera, e il sole era scomparso da un bel po'. Le strade erano buie e fredde.
Poi andal cassetto della scrivania e prese la sua 45 automatica, cominciando a infilare le pallottole nel caricatore. Solo perchdomina questo mondo,disse alla moglie che lo guardava preoccupata, on significa che sia onnipotente.
Si infill'arma nella tasca interna della giacca, provocando un rigonfiamento vistoso. Marsha sorrise stancamente. ai l'aria di un killer.
nvece sono un investigatore privato.
dov'la tua formosa segretaria?
ei tu,rispose Hamilton, ricambiandole il sorriso.
Marsha alzvolutamente le mani. on so se ti sei accorto che sono tornata anch'io,gli disse, non senza malizia.
e ne sono accorto.
ト tutto a posto?
i sopporter in ricordo dei vecchi tempi.
he strana cosa... mi sento quasi volgare. Come dire, poco ascetica.Lo bacisulle labbra e gli ondeggiattorno. on pensi che mi ci riabituer Perc'qualcosa che mi turba... devo essere ancora sotto l'influenza di Edith Pritchet.
uella roba passata,disse Hamilton in tono ironico. desso tutta un'altra musica.
Nel suo schivo compiacimento, Marsha scelse di non replicare. ndiamo di sotto, Jack, nella sala d'ascolto. Possiamo... be', mettiamo su un po' di musica e ci rilassiamo.Gli si avvicine lo strinse con le piccole braccia. o facciamo? Ti prego.
Hamilton si ritrasse bruscamente. n'altra volta.
Marsha, sorpresa e dispiaciuta, ci rimase male. osa c'che non va?
on ti ricordi?
h,annu a ragazza, quella cameriera. scomparsa, vero? Mentre voi due ve ne stavate laggi
on era una cameriera.
mmagino di no.Marsha si illumin omunque, adesso tornata anche lei, percitutto a posto, no? E poi...Lo guarddritto negli occhi, speranzosa. on mi importa niente di lei. Io ho capito.
Hamilton non sapeva se infastidirsi o esserne contento. ai capito che cosa?
ome ti sentivi. Insomma, lei era solo un pretesto, uno strumento attraverso il quale tu potessi affermare te stesso. Stavi solo protestando.
Lui la cinse con le braccia e la avvicina s ei una donna dalla mente incredibilmente aperta.
i piace guardare le cose in modo moderno,repliclei, decisa.
i fa piacere sentirlo.
Marsha si libere gli prese il colletto della camicia. ai,gli disse, civettuola. ndiamo gi Sono mesi che non metti un disco per me... una volta lo facevi sempre. Quando voi due siete scesi laggimi sono sentita morire di gelosia. Mi piacerebbe ascoltare uno dei nostri pezzi preferiti.
uoi dire Ciaikovskij? a lui che ti riferisci quando parli dei "nostri pezzi preferiti".
ai ad accendere le luci e il riscaldamento. Sistema tutto per bene, crea un po' di atmosfera. Quando scendo voglio trovare tutto a posto.
Lui si piegin avanti e la bacisulla bocca. roverai un erotismo che farscintille.
Marsha arricciil naso. utti uguali, voi scienziati.
Le scale erano buie e fredde. Hamilton scese a tastoni nell'oscurit un gradino dopo l'altro. Gli era tornata un po' di fiducia, frutto dei quei preliminari amorosi che conosceva cosbene. Canticchiando a bocca chiusa continua scendere verso l'abisso tenebroso della cantina, muovendosi tuttavia con la disinvoltura che aveva acquisito negli anni...
Qualcosa di viscido e repellente gli sfiorla gamba e vi si attacc Una specie di grossa fune appiccicaticcia, che trasudava una sostanza umida e vischiosa. Scalcicon violenza per liberarsi e sotto di lui, in fondo alle scale, un essere grosso e peloso sgattaiolattraverso la sala di ascolto, rimanendo immobile.
Senza muovere il corpo, Hamilton allungla mano sulla parete della scala in cerca dell'interruttore, finchnon lo sentcon le dita; lo azioncon un gesto repentino e si ritrasse immediatamente. La luce si accese: un tremolante bagliore giallastro, una chiazza sbiadita in mezzo all'oscurit
Proprio in fondo alle scale c'era un grossolano ammasso di filamenti, alcuni spezzati, altri legati insieme a formare un informe gomitolo grigio. Una ragnatela, un lavoro di filatura rozzo e approssimativo, fatto in tutta fretta, senza armonia, da qualcosa di immenso, animalesco, accovacciato nel buio. I gradini sotto i suoi piedi erano cosparsi di uno strato di polvere, e il soffitto era segnato da righe di sporcizia, come se il ragno, o quello che era, avesse strisciato dappertutto, esplorando ogni piremoto angolo e ogni pipiccola crepa.
Svuotato di ogni energia, Hamilton si accascisul gradino. Adesso poteva sentirla, sotto di lui, che lo aspettava nella sala di ascolto, nella fetida oscurit Urtando nella sua ragnatela ancora incompleta l'aveva spaventata. La ragnatela non era abbastanza robusta da trattenerlo, e lui poteva ancora muoversi, e liberarsi.
Lo fece, con lacerante lentezza, scuotendo il meno possibile la tela. I filamenti si staccarono e la sua gamba fu libera. I pantaloni erano impregnati di una densa bava gommosa, come se gli fosse passata sopra una lumaca gigantesca. Hamilton si aggrappalla ringhiera e comincia risalire.
Aveva fatto appena due gradini quando le sue gambe, di loro stessa volont si rifiutarono di portarlo oltre. Il suo corpo comprendeva ciche la sua mente non voleva accettare. Stava scendendo di nuovo, sempre pigi verso la sala di ascolto.
Impietrito, terrorizzato, girsu se stesso e prova lanciarsi freneticamente verso l'alto, ma quella cosa mostruosa, quell'incubo a occhi aperti, si ripet Torna scendere verso le tenebre, verso quel luogo sporco e degradato. Era in trappola.
Mentre se ne stava accucciato a subire il fascino ipnotico dei pochi gradini che lo separavano dalla sua fine, sopra di lui vi fu un rumore. In cima alle scale era apparsa sua moglie.
ack?lo chiamcon voce esitante.
on scendere,le ringhi girando appena la testa, fino a distinguere confusamente la sagoma del corpo di lei che si stagliava contro la luce. tai lontana dalle scale.
a...
esta dove sei.Respirando pesantemente, rimase inchiodato a quel gradino, le dita ben strette alla ringhiera, tentando di recuperare la luciditmentale. Doveva muoversi lentamente; doveva evitare di alzarsi di scatto e precipitarsi avventatamente verso il rettangolo luminoso sopra di lui, e verso la dolce immagine di sua moglie.
immi che succede,disse lei, cocciuta.
on posso.
immelo, o vengo giAveva intenzione di farlo, lo capdal tono della voce.
esoro,gracchiHamilton, quanto pare non riesco a risalire.
i sei fatto male? Sei caduto?
on mi sono fatto male. successo qualcosa. Quando tento di salire...Respira fondo, scosso da un brivido. i ritrovo a scendere.
osso... posso fare qualcosa? Non puoi girarti verso di me? Perchmi volti la schiena?
Hamilton rise istericamente. a certo che mi giro verso di te.Si afferralla ringhiera e fece un lentissimo dietro-front... ma non cambiniente; il suo sguardo era sempre rivolto verso quel pozzo minaccioso di polvere e ombre.
i prego,lo implorMarsha. er favore, voltati e guardami.
Lui fu colto da un accesso di rabbia... una furia impotente che non riusciva a esprimere. Con una imprecazione soffocata si alzin piedi. l diavolo,sbott l diavolo tutto.
Da molto lontano giunse il suono del campanello.
'qualcuno alla porta,disse Marsha freneticamente.
allora vai ad aprire.Ormai non era pipreoccupato; si era arreso.
Per un attimo Marsha esit poi si girdi scatto facendo ondeggiare la gonna e corse via. La luce gli piovve addosso con violenza, proiettando per le scale un'ombra lunga e minacciosa. La sua stessa ombra, immensa e sproporzionata.
anto Dio,giunse una voce maschile. he cosa ci fa laggi Jack?
Hamilton sbircida sopra la spalla e vide la sagoma torva e dinoccolata di Bill Laws. i aiuti,disse Hamilton sommessamente.
ubito.Laws si girprontamente verso Marsha, che lo aveva raggiunto. imanga quassle ordin i regga a qualcosa in modo da non cadere.La prese per la mano e le assicurle dita a una sporgenza del muro. e la fa a resistere?
Marsha annucon un cenno del capo. redo... di s
Laws strinse l'altra mano della donna e comincia scendere con cautela lungo le scale, un gradino dopo l'altro; si portquanto piin basso gli fu possibile, sempre aggrappato alla mano di Marsha, e si piegsulle ginocchia, allungando una mano verso Hamilton.
i arriva, alla mia mano?gli chiese in una specie di grugnito.
Hamilton, senza girare la testa, protese il braccio all'indietro e lo allungquanto poteva. Non riusciva a vedere Bill Laws, ma ne avvertiva la presenza, sentiva il suo respiro ansimante e accelerato mentre, appollaiato qualche gradino piin alto, cercava di afferrargli le dita protese.
iente da fare,disse Bill Laws, senza perdere la calma. iamo ancora troppo lontani.
Rassegnato, Hamilton ritiril braccio indolenzito e si risistemsul suo scalino.
on si muova da lgli disse Laws. orno subito.Risalrumorosamente la scala fino alla porta illuminata, prese Marsha e si allontancon lei.
Quando torn con lui c'era David Pritchet.
tringi forte la mano della signora Hamilton,gli disse. iente domande; fai solo quello che ti dico.
Marsha tornad aggrapparsi alla sporgenza del muro in cima alle scale e afferrla piccola mano del ragazzo. Laws e David scesero insieme fin dove era possibile, poi il negro prese l'altra mano del compagno e proseguda solo.
to arrivando,borbott ト pronto, Jack?
Hamilton si afferralla ringhiera e protese l'altra mano dietro di lui, alla cieca. Adesso il respiro affannoso di Laws era pivicino, e lui sentiva le scale vibrare sotto i passi dell'altro. Quindi, come per miracolo, la mano robusta e sudata di Laws si chiuse sulla sua, lo schioddal suo gradino e lo trascinverso l'alto con forza.
Hamilton e Laws emersero sbuffando e respirando a fatica nel corridoio pieno di luce. David scappvia terrorizzato e Marsha, che faticava a reggersi in piedi, si lanciverso il marito, che tremava pidi lei. j
he cosa successo?gli chiese Laws, quando fu in grado di parlare. he diavolo c'lsotto?
o...Hamilton stentava a trovare le parole. on riuscivo a risalire. Per quanto mi girassi, non c'era niente da fare.Dopo un lungo intervallo aggiunse, n qualunque direzione andassi, mi ritrovavo sempre a scendere.
'era qualcosa laggidisse Laws. 'ho visto.
Hamilton annu ei mi stava aspettando.
ei?
ト lche l'ho persa. Era sulle scale quando Edith Pritchet l'ha abolita.
Marsha emise un gemito soffocato. uoi dire la cameriera.
ト tornata,disse Hamilton, misurando le parole. a non piuna cameriera. Non in questo mondo.
ossiamo bloccare la porta delle scale,propose Laws.
convenne Hamilton. a blocchi. Tenga lontana da me quella cosa.
o faremo,lo rassicurLaws. Poi lui e Marsha si avvicinarono ad Hamilton, che continuava a fissare come inebetito il pozzo delle scale, buio e pieno di filamenti di ragno. o bloccheremo per bene. Cosnon potrfare del male a nessuno.
CAPITOLO QUATTORDICESIMO

obbiamo mettere le mani su Joan Reiss,disse Hamilton mentre gli altri componenti del gruppo sfilavano lungo il portico ed entravano nel soggiorno. poi dobbiamo liberarcene. Subito e in modo definitivo, senza esitazione. Appena sarfisicamente nelle nostre mani.
i distruggerborbottMcFeyffe.
on tutti. Forse molti di noi, ma non tutti.
comunque sarebbe meglio,osservLaws.
disse Hamilton. olto meglio che restarsene qui ad aspettare. Questo mondo deve finire.
'qualcuno che non d'accordo?chiese Arthur Silvester.
o,rispose Marsha. iamo tutti d'accordo.
lei, signora Pritchet?domandHamilton. he ne pensa?
aturalmente bisogna metterla a dormire,rispose la donna. uella sventurata creatura...
venturata?
uesto mondo spaventoso, allucinato, quello in cui ha sempre vissuto. Provate a immaginare... un giorno dopo l'altro. Un mondo fatto di orribili predatori.
Con gli occhi fissi sulla porta della cantina, sopra la quale erano state inchiodate assi di legno, David chiese nervosamente, uella cosa puarrivare fin quass
o,gli rispose Laws. on pu Resterlaggifinchnon morirdi fame. O almeno finchnon riusciremo a distruggere la signorina Reiss.
llora siamo tutti d'accordo,disse Hamilton in tono definitivo. ト giqualcosa. Questo un mondo nel quale nessuno di noi vuole rimanere.
a bene,intervenne Marsha. bbiamo deciso quello che vogliamo fare. Ma come lo facciamo?
na bella domanda,osservArthur Silvester. on sarcerto una passeggiata.
a nemmeno impossibile,ribattHamilton. on lei ci siamo riusciti, Silvester, e anche con la signora Pritchet.
vete notato,disse pensieroso Silvester, he ogni volta diventa pidifficile? Adesso vorremmo tutti essere nel mondo della signora Pritchet...
quando eravamo nel mondo della signora Pritchet,concluse cupo McFeyffe, vremmo voluto essere nel suo, Silvester.
he cosa intende dire?gli chiese Hamilton, a disagio.
orse succederla stessa cosa,rispose Silvester, uando ci troveremo nel prossimo.
periamo che il prossimo sia quello reale,replicHamilton. rima o poi dovremo pure uscire da questa specie di scatola cinese.
on detto che succeda subito,osservMarsha. iamo in otto, e siamo stati soltanto in tre mondi. Ne mancano altri cinque, mi pare.
iamo stati in tre mondi di fantasia,disse Hamilton. re mondi chiusi che non hanno alcun punto di contatto con la realt Una volta ldentro siamo fregati... non c'nessuna via d'uscita. Fino a ora abbiamo avuto sfortuna.Poi aggiunse, pensieroso, on credo che noialtri viviamo coschiusi in noi stessi.
Dopo un attimo di silenzio, Laws disse, rutto figlio di puttana.
erch non potrebbe essere cos
orse.
ei compreso.
o, grazie.
aws,disse Hamilton, ei cinico e nevrotico, ma anche una persona dotata di un sano realismo, come me. E come Marsha, e McFeyffe, e David Pritchet. Penso che possiamo considerarci lontani da questo genere di fantasie.
he cosa intende dire, signor Hamilton?domandla signora Pritchet, preoccupata. on capisco.
on mi aspettavo che lo facesse,ribattHamilton. asciamo perdere.
nteressante,commentMcFeyffe. orse hai ragione. Sono d'accordo su di me, su Laws e sul ragazzo, ma non su Marsha. Mi dispiace, cara signora Hamilton.
Pallida, Marsha disse, on te ne sei dimenticato, vero?
er me quello un mondo di fantasia bello e buono.
o anche per me,replicMarsha, secca. e persone come te...
a di che stanno parlando?chiese Laws ad Hamilton.
on ha importanza,rispose Hamilton, infastidito. l. orse ne ha. Di che si tratta?
Marsha rivolse un'occhiata al marito. on mi vergogno di parlarne davanti a voi. McFeyffe lo ha gireso di pubblico dominio.
ovevo farlo,ribattMcFeyffe, imperturbabile. e andavano di mezzo le nostre vite.
arsha stata accusata di essere comunista,spiegHamilton. ト stato McFeyffe a raccogliere le prove. Che naturalmente sono un cumulo di assurdit
Laws riflette. otrebbe essere una cosa seria. Non mi piacerebbe ritrovarmi in quel tipo di fantasia.
on ci si ritroverlo rassicurHamilton. Sul volto scuro di Laws si disegnuna smorfia fredda e amara. ei mi ha girovinato una volta, Jack.
i dispiace.
o,lo contraddisse l'altro. robabilmente aveva ragione lei. Non mi sarebbe piaciuto il profumo di una fabbrica di saponette. Non a lungo, almeno. Per..Si strinse nelle spalle. er come stanno le cose lei ha torto marcio. Finchnon usciamo da questo casino...Si interruppe. imentichiamo il passato e occupiamoci del presente. Ci sono un sacco di cose da fare.
n'ultima cosa,disse Hamilton. oi potremo dimenticarlo.
he cosa?
razie per avermi tirato fuori dalle scale.
Laws si concesse un sorriso fugace. on c'di che. Certo che non aveva un bell'aspetto, accucciato su quel gradino. Credo che sarei sceso comunque, anche a rischio di non tornare pisu. Non avrei scommesso un centesimo su di lei. Non dopo aver visto quello che c'era in fondo alle scale.

Marsha si diresse verso la cucina dicendo, ado a mettere su il caff Qualcuno vuole mangiare qualcosa?
o ho una fame da lupi,rispose subito Laws. ono venuto direttamente qui da San Josappena scomparsa la fabbrica di saponette.
he cosa c'al suo posto?domandHamilton mentre si trasferivano tutti in cucina dietro a Marsha.
ualcosa che non sono riuscito a capire. Una specie di fabbrica dove si producono oggetti per stringere, come pinze e tenaglie, simili a strumenti chirurgici. Ne ho presi un paio e li ho esaminati a lungo, ma non sono stato in grado di stabilire quale potesse esserne l'uso.
ai visto niente del genere?
el mondo reale mai. Dev'essere qualcosa che la signorina Reiss ha intravisto chissdove, senza nemmeno sapere bene a che cosa servisse.
trumenti di tortura,ipotizzHamilton.
ト probabile. Naturalmente sono scappato da la gambe levate e ho preso il primo autobus che ho trovato.
Marsha salsu una piccola scala a pioli e aprl'armadietto sopra il lavello. he ne direste di un po' di pesche sciroppate?domand
ttimo,disse Laws. ualsiasi cosa, purchsubito.
Marsha allungla mano verso il barattolo, ma quello scivoldalla mensola, rotolin avanti e le cadde pesantemente sul piede. Lei si ritrasse con un gemito di dolore mentre un secondo barattolo scivolava gie, dopo essersi fermato per un attimo sul bordo dell'armadietto, precipitava a terra. Marsha lo evitcon un rapido spostamento del corpo.
hiudi l'armadiettodisse subito Hamilton, in tono deciso. Poi lui stesso, senza salire sulla scaletta, allungla mano e lo richiuse con violenza. Il rumore soffocato degli altri barattoli che urtavano contro lo sportello di legno durancora per qualche secondo, poi cess
n incidente,disse la signora Pritchet in tono fatuo.
erchiamo di vedere la cosa in modo razionale,disse Laws. ono cose che capitano.
a questo non il mondo regolare,precisArthur Silvester. uesto il mondo della signorina Reiss.
se fosse capitato alla signorina Reiss,confermHamilton, ei non lo avrebbe considerato un incidente.
llora stato intenzionale?chiese debolmente Marsha, chinata a massaggiarsi il piede dolorante. uel barattolo di pesche...
Hamilton raccolse il barattolo e lo aprcon l'apriscatole. isogneressere molto prudenti. D'ora in poi dobbiamo considerarci tutti a rischio di incidenti. E di vendette.Al primo assaggio della sua porzione di pesche sciroppate, Laws fece una smorfia e allontanimmediatamente il piatto. apisco quello che intende dire.
Hamilton fece un assaggio guardingo. Non sent come si aspettava, il sapore zuccherino della frutta sciroppata, ma un gusto acido e metallico che lo fece quasi vomitare e che lo costrinse a sputare il boccone nel lavandino. cido,disse con voce strozzata. eleno,ribattcon calma Laws. ovremo guardarci anche da quello.
orse il caso di fare un elenco,propose nervosamente la signora Prchet. ovremmo cercare di scoprire in che modo funzionano le cose.
uona idea,convenne Marsha, rabbrividendo. osnon avremo sorprese.Si rimise la scarpa sul piede indolenzito e si diresse zoppicando verso suo marito. utto ciche puessere potenzialmente pericoloso...
Mentre stavano rientrando in soggiorno, le luci si spensero e la stanza piombnel buio.
ene,disse Hamilton con calma, cco un altro incidente. Si fulminata la lampadina. C'qualcuno che disposto a cambiarla?
Nessuno si offrvolontario.
asciamo perdere,decise allora Hamilton. on ne vale la pena. Me ne occuperio domani mattina, alla luce del giorno.
se si fulminano tutte?domandMarsha. na buona domanda,ammise Hamilton. osso risponderti cos faremo di tutto, immagino, per procurarci delle candele e ogni altra fonte di luce autonoma, come torce, accendini e fiammiferi.
overa donna,mormorMarsha. a pensateci... ogni volta che c'una mancanza di corrente lei se ne sta seduta al buio in attesa che qualche mostro la aggredisca. Sempre convinta che tutto cifaccia parte di chissquale complotto ai suoi danni.
roprio quello che stiamo pensando di fare adesso,[osservacido McFeyffe.
nfatti,disse Laws. a questo il suo mondo, e [quando la luce va via...
Nell'oscuritdella stanza squillil telefono.
nche il telefono,disse Hamilton. osa credete che pensi, quando squilla il telefono? Sarmeglio che facciamo uno sforzo di immaginazione: che significa per un paranoico un telefono che suona?
mmagino che dipenda dal tipo di paranoia,osservMarsha.
vviamente in questo caso penserebbe che un tentativo per attirarla nell'oscuritcon chissquali scopi, percinoi non risponderemo.
Attesero. Il telefono smise ben presto di squillare. Tutti i sette tornarono a respirare normalmente.
ト meglio restare in cucina,disse Laws, facendo dietro front. non dovrebbe succederci niente; un luogo caldo e accogliente.
na specie di fortezza,concluse Hamilton senza convinzione.
Quando Marsha cercdi mettere in frigorifero il secondo barattolo di pesche, lo sportello non si apr Lei continustupidamente a forzare la maniglia bloccata, tenendo il barattolo con l'altra mano, finchnon giunse Hamilton ad allontanarla con dolcezza.
ono solo un po' nervosa,mormorla donna. agari funziona alla perfezione, solo che qualche volta si incastra.
ualcuno di voi lo ha acceso?chiese la signora Pritchet indicando il tostapane che ronzava sul piccolo tavolo della cucina.
Hamilton lo esamin Dopo avere inutilmente trafficato i con il termostato, ci rinuncie staccil cavo. La resistenza si spense lentamente.
i che cosa possiamo fidarci?domandsgomenta la signora Pritchet.
i niente,rispose Hamilton.
ト tutto cos.. grottesco,si lagnMarsha.
Soprappensiero, Laws april cassetto a fianco dell'acquaio. otremmo avere bisogno di protezione.Comincia frugare in mezzo alla posateria finchnon trovciche cercava, un grosso coltello d'acciaio per bistecche con il manico robusto. Mentre le sue dita stavano per richiudersi su di esso, Hamilton fece un passo avanti e lo blocc
ia prudente,lo ammon i ricordi del barattolo di pesche.
a ci serve,reagirritato Laws. IgnorHamilton e afferril coltello. nch'io voglio qualcosa con cui difendermi; non una pistola, quella che sporge sotto la sua giacca?
Per un attimo il coltello rimase nel palmo della sua mano. Poi, quasi fosse dotato di vita propria, schizzvia vibrando e puntdirettamente verso lo stomaco del negro. Laws lo evitcon uno scarto improvviso e il coltello anda piantarsi sul pannello dell'acquaio. Rapido come un lampo, Laws alzil piede e lo calsulla maniglia, che si ruppe con uno schianto metallico; la mezza lama conficcata nel legno continua fremere impotente per qualche secondo.
isto?disse Hamilton, secco. La signora Pritchet, debolissima, ebbe un capogiro.
io Dio,esclamcon voce fioca, accasciandosi su una sedia. he ne sardi noi?Poi comincia gemere sommessamente.
Marsha si affretta prendere un bicchiere dalla credenza e andverso il rubinetto. e porto subito un bicchier d'acqua, signora Pritchet.
Ma il liquido che uscdal rubinetto non era acqua: era sangue, caldo, denso e rosso.
a casa,disse debolmente Marsha, chiudendo il rubinetto. Nell'acquaio smaltato si era formata una pozza scura di sangue che rifluiva lentamente verso lo scarico. a casa viva.
on c'dubbio,annuHamilton. noi ci siamo dentro.

enso che siamo tutti d'accordo,disse Arthur Silvester. isogna assolutamente uscire. La domanda possiamo farlo?
Hamilton andalla porta sul retro e provil chiavistello. Era chiuso. Tircon tutte le sue forze ma non riuscad aprirlo. on da questa parte,riferagli altri.
uello si blocca spesso,disse Marsha. roviamo dalla porta principale.
a questo significa passare attraverso il soggiorno,fece notare Laws.
ei ha qualche idea migliore?
o,ammise Laws. parte un suggerimento: qualunque cosa dobbiamo fare, facciamola subito.
In fila indiana tutti e sette si diressero con molta prudenza verso il soggiorno immerso nell'oscurit Hamilton era in testa alla fila; il fatto di sapere che si trovava in casa sua gli dava, in qualche modo, un po' di coraggio. Forse, ma era solo una speranza assurda, gli sarebbe stato riservato un trattamento di favore.
Dal radiatore del corridoio fuoriusciva un ronzio ritmico. Hamilton si ferme si mise ad ascoltare. L'aria che ne usciva era calda... e fragrante! Non l'aria inerte e malsana di un congegno meccanico, ma il tepore intimo, corporale, generato da un organismo vivente. La caldaia sistemata in cantina stava respirando. L'aria si muoveva avanti e indietro, man mano che la creatura-casa inspirava ed espirava.
... maschio o femmina?chiese Marsha.
aschio,rispose McFeyffe. a signorina Reiss ha paura degli uomini.
L'aria che usciva dal radiatore emanava un sapore intenso di sigaro, di birra stantia e di sudore maschile. Quel fastidioso miscuglio di odori che la signorina Reiss aveva sicuramente sentito sugli autobus, negli ascensori, nei ristoranti. Quel tanfo pungente di aglio degli uomini di mezza et
orse l'alito del suo fidanzato,ironizzHamilton, ; uando la bacia sul collo.
Marsha rabbrivid eve essere ossessionata da quell'odore.
A questo punto, probabilmente, l'intero impianto elettrico della casa era diventato un sistema neurologico che trasmetteva gli impulsi nervosi della creatura-casa. Perchno? Nei tubi dell'acqua scorreva il suo sangue, mentre i condotti del riscaldamento portavano l'aria fino ai suoi polmoni, giin cantina. Attraverso la finestra del soggiorno Hamilton poteva vedere le piante di edera rampicante che Marsha aveva faticosamente fatto arrivare fino al tetto. Nel buio della notte l'edera non era piverde, ma di un marrone scuro.
Come capelli. Come i capelli folti e pieni di forfora di un anziano uomo d'affari. L'edera ondeggiava appena al vento, un brivido sinistro che faceva piovere sul prato frammenti di gambi e di foglie.
Sotto i piedi di Hamilton il pavimento comincia fremere. All'inizio non se ne accorse nemmeno; solo quando la signora Pritchet se ne usccon gemito soffocato, si rese conto dell'impercettibile movimento.
Si piege toccil pavimento con il palmo della mano. Le mattonelle erano calde... come carne umana.
Anche le pareti lo erano. E la superficie non era dura; non si sentiva al tatto la consistenza solida, compatta del legno, dell'intonaco, della vernice o della carta da parati... ma una struttura morbida, che cedeva leggermente sotto la pressione delle mani.
orza,disse Hamilton a denti stretti. uoviamoci.Un passo dopo l'altro, come animali in trappola, i sette attraversarono il soggiorno buio. Sotto i loro passi il tappeto si muoveva incessantemente. Tutti avvertivano con chiarezza la presenza minacciosa che li circondava, una presenza viva, irrequieta, che ondeggiava e sussultava, e sembrava animata da una rabbia incontenibile.
Fu un viaggio nell'oscuritche sembrnon finire mai. Da ogni parte era tutto un agitarsi incessante di lampade e libri. A un certo punto la signora Pritchet emise un urlo stridulo di terrore; il cavo del televisore si era annodato intorno alla sua caviglia. Bill Laws la liberstrappandolo con un gesto fulmineo, e il cavo spezzato, ormai innocuo, continua dimenarsi furiosamente dietro di loro.
iamo quasi arrivati,disse Hamilton alle forme indistinte che lo seguivano. Riusciva gia distinguere la porta e la maniglia, e cominciad allungare la mano. Pregando in silenzio continuad avanzare; tre passi, due passi, un solo passo da percorrere ancora...
Gli sembrdi trovarsi in cima a una salita.
Sbalordito, ritirla mano. Era su un ripido pendio e stava giscivolando all'indietro. All'improvviso si ritrova precipitare scompostamente; agitle mani cercando senza riuscirci di recuperare l'equilibrio. Tutti e sette caddero verso il centro della stanza, rimbalzando fin quasi al corridoio. La casa era completamente buia; si era spenta anche la luce della cucina, e c'era solo il bagliore tremolante delle stelle al di ldella finestra, puntolini luminosi e lontani.
ト il tappeto,esclamBill Laws in un sussurro quasi incomprensibile, i sta... risucchiando all'indietro, come se fosse una lingua!
Sotto di loro il tappeto ebbe uno strattone violento. Una superficie calda, spugnosa, che gisi stava inumidendo. Hamilton si raddrizzcome pot anda sbattere contro una parete e si ritrasse all'istante. La parete stava secernendo una bava densa e vischiosa, come una bocca avida che avesse l'acquolina per il pasto imminente.
La creatura-casa si stava preparando a divorarli.
Allora Hamilton aderalla parete e provad aggirare il tappeto. Ma gli angoli del tappeto si misero a brancolare nel tentativo di afferrarlo mentre lui, tremante e madido di sudore, puntava verso la porta. Un passo. Due. Tre. Quattro. I suoi compagni lo seguirono... ma non tutti.
ov'Edith Pritchet?chiese Hamilton.
ト sparita,rispose Marsha. ト rotolata fino al corridoio.
ella gola,giunse la voce di Laws.
nvece noi siamo nella bocca,disse debolmente David Pritchet.
La carne umida e calda della bocca della creatura si gonfiava e premeva contro il corpo di Hamilton. Il solo contatto gli provocdei brividi di repulsione, ma con un ultimo sforzo allungconcitatamente la mano verso la maniglia, concentrandosi su quel piccolo pomo metallico rilucente. Questa volta riuscad afferrarla e con uno strattone la spalanc Tutti fissarono ansimanti l'immagine della notte che si stagliava nel riquadro della porta. Le stelle, la strada, le case buie sull'altro lato, gli alberi che ondeggiavano al vento... e l'aria fredda, pungente.
Ma fu solo un attimo. Senza preavviso la porta comincia diminuire, o forse furono le pareti che si dilatarono, schiacciandola, fino a lasciare una piccola apertura; le pareti si erano richiuse come labbra, tagliandoli fuori da ogni possibilitdi fuga.
Dalle loro spalle, dal corridoio, il tanfo rancido di aglio della creatura li avvolse. La lingua fremeva, ingorda, e le pareti trasudavano saliva. Nel buio che lo avvolgeva, Hamilton sentiva le urla stridule, terrorizzate e impotenti, dei suoi compagni; le ignore cercdi infilarsi con le mani e con le braccia in quella minuscola cavitche era stata la porta principale. Sotto di lui il pavimento comincia sollevarsi, mentre il soffitto prese a scendere lentamente, inesorabilmente; si muovevano all'unisono, con ritmica precisione, e fra breve si sarebbero incontrati.
ta masticando,rantolMarsha, che era accanto a lui nell'oscurit
Hamilton scalcicon tutta la forza che gli rimaneva. Fece forza con la spalla contro la porta chiusa, e spinse, colp graffie lacerla carne morbida. Vi affondle mani e ne strappvia brandelli di materia organica.
iutatemi!gridagli altri che si affollavano dietro di lui. Bill Laws e Charley McFeyffe emersero dalla pozza di saliva e cominciarono anche loro ad accanirsi freneticamente sulla porta. Apparve un'apertura, e con l'aiuto di Marsha e di David Pritchet riuscirono ad allargarla fino ad avere un buco di forma circolare.
uori,disse in un ringhio Hamilton, spingendo sua moglie. Marsha atterrsul portico e rotolvia. desso lei,disse allora Hamilton, rivolto a Silvester. Anche il vecchio venne sospinto fuori senza troppi complimenti; dopo di lui tocca Laws, e infine a McFeyffe. Hamilton si guardrapidamente intorno e non vide pinessuno, oltre a se stesso e a David Pritchet. Il pavimento e il soffitto si erano praticamente quasi uniti, e non c'era pitempo da perdere per preoccuparsi di Edith Pritchet.
nfilati ldentro,rantol e fece passare al ragazzo attraverso lo squarcio palpitante. Poi, piegandosi tutto, riusca infilarsi anche lui. Dopo un attimo il soffitto e il pavimento si incontrarono, e nel momento del contatto si sentun rumore sordo, che si ripetpivolte.
La signora Pritchet, che non ce l'aveva fatta ad uscire, era diventata cibo per quella creatura.
I superstiti si raccolsero nel cortile, ormai al sicuro dalla casa. Nessuno parl rimasero tutti a fissare in silenzio il metodico contrarsi ed espandersi di quel mostro. Stavano iniziando i processi digestivi. Dopo un po' il movimento cess La casa fu attraversata da un ultimo sussulto di attivitspasmodica, poi tacque.
Le tapparelle delle finestre calarono con un fruscio soffocato, formando delle ombre opache sulla facciata.
ta dormendo,disse Marsha in tono incolore.
Oziosamente, Hamilton si domandche cosa avrebbero detto i netturbini quando fossero venuti l'indomani a raccogliere la spazzatura. Sul portico anteriore avrebbero trovato un mucchietto di ossa bianche ben spolpate; le avrebbero raccolte, messe nel camion tritarifiuti e gettate via. Insieme, forse, a qualche bottone e a qualche gancio metallico.
ト fatta,commentLaws.
Hamilton si diresse verso la macchina. arun vero piacere ucciderla,afferm
o, non in macchina,lo mise in guardia Laws. on possiamo fidarci.
Hamilton si ferm ndremo da lei a piedi,disse dopo un attimo di riflessione. ercherdi farla uscire; se riusciamo ad attirarla fuori senza entrare in casa sua...
robabilmente sargifuori,disse Marsha. orse tutto questo agisce anche contro di lei. Forse gimorta. Magari il suo appartamento l'ha divorata appena entrata in casa.
on morta,puntualizzironicamente Laws. ltrimenti noi non saremmo ancora qui.
Una figura sottile emerse dall'oscuritdel garage. roprio cosaffermuna voce tranquilla, priva di tono. Una voce familiare. ono ancora viva.

Hamilton si affretta estrarre dalla tasca la sua 45, ma mentre con il dito armeggiava sulla sicura gli venne in mente una cosa curiosa. Lui non aveva mai visto nusato pistole in vita sua. Nel mondo reale non ne possedeva. Quella pistola aveva fatto la sua comparsa nel mondo della signorina Reiss: faceva parte della sua vita e della sua personalit Della sua patologica, tetra fantasia.
i salvata?chiese Bill Laws alla signorina Reiss.
ono stata l'unica cosfurba da non entrare in casa,giunse la sua risposta. i sono resa conto di quello che avevate architettato appena ho messo piede sul tappetino d'ingresso.Nella sua voce c'era una sfumatura esaltata di trionfo. on siete cosin gamba come credevo.
io Dio,disse Marsha. a noi non abbiamo mai...
olevate uccidermi, non cosle chiese la signorina Reiss. utti voi, il gruppo al completo. Era da tempo che stavate cospirando contro di me, vero?
ト vero,ammise francamente Hamilton. ト cosJoan Reiss scoppia ridere. Una risata strozzata, metallica. o sapevo. E non ha paura di venirmelo a dire in faccia?
ignorina Reiss,disse Hamilton, ヨ vero che abbiamo cospirato per ucciderla, ma anche vero che non possiamo farlo. Non c'un solo essere umano in questo mondo di follia che possa metterle un dito addosso. Sono quegli orrori dai quali ossessionata che....
a voi,lo interruppe la donna, on siete esseri umani.
he cosa?disse Arthur Silvester.
erto che non lo siete. L'ho capito nello stesso istante in cui vi ho visto, quel giorno al bevatrone. per questo che siete tutti sopravvissuti alla caduta; era un ovvio tentativo di attirarmi le di eliminarmi. Ma io non sono morta.Joan Reiss fece un sorriso. o diverse frecce al mio arco.
Misurando le parole, Hamilton le domand a se non siamo esseri umani, allora che cosa siamo?
In quel momento Bill Laws si mosse. Si sollevronzando dall'erba umida e puntverso la figura esile e minuta di Joan Reiss. Con le ali spiegate, due ali membranose e ricoperte da un velo di polvere, svolazzrumorosamente nel buio della notte. Prese la mira con assoluta precisione, e le fu sopra prima ancora che lei potesse emettere un grido o fare un solo movimento.
Quello che fino a poco prima era stato, o almeno era sembrato, un essere umano, si era trasformato in un'entitdal corpo chitinoso diviso in diversi segmenti, che ormai aveva avvolto con le ali la sua vittima, ignorando la sua debole reazione. La parte posteriore allungata della creatura si contorse e con un colpo secco infilil pungiglione velenoso della coda nel corpo della donna, tenendo velo a lungo. Alla fine, soddisfatta, lo ritrasse. Poi, poco a poco, gli artigli ticchettanti mollarono la presa e Joan Reiss cadde a terra ginocchioni e rimase lfaccia a terra, rantolando nell'erba bagnata.
cappervia strisciando,disse subito Arthur Silvester, che si lancisul corpo rattrappito e lo rigirsul dorso. Poi, con grande rapidited efficienza, spruzzdel cemento a presa rapida attorno ai fianchi ossuti della donna; infine la rigirancora e la avvolse strettamente con una robusta rete di filamenti. Quando ebbe finito, l'insetto allungato che era stato Bill Laws la afferrdi nuovo con gli artigli e la tenne sollevata, mentre lei si agitava debolmente nel suo bozzolo; Silvester srotolun altro filamento, lo fece passare sopra un grosso ramo, lo assicural corpo della donna e la tirsu. Dopo un attimo la figura semiparalizzata di Joan Reiss penzolava dal ramo avvolta nel suo involucro di fili vischiosi, gli occhi spalancati, la bocca leggermente aperta, dondolando appena al vento notturno.
ovrebbe bastare,disse Hamilton soddisfatto.
ono contenta che non l'abbiate uccisa,disse Marsha, con una nota di sadica crudelt ospotremo divertirci un po' con lei... Non c'piniente che possa farci, ormai.
omunque alla fine dovremo ucciderla,osservMcFeyffe. opo che ci saremo divertiti.
a ucciso mia madre,esclamDavid con voce stridula e prima che qualcuno potesse fermarlo si lanciin avanti, prese la rincorsa e saltaddosso al bozzolo dondolante. Protese un tubo nutritivo, scostgli strati di filamenti, laceril vestito e si attaccavidamente al corpo pallido della donna, penetrando all'istante in profonditnella carne umida e cedevole. Dopo un po' si lasciricadere al suolo, sazio e rigonfio, lasciando dietro di ssoltanto un involucro secco e disidratato.
La donna non era ancora morta, ma non avrebbe resistito a lungo. I suoi occhi sgranati fissavano il gruppo con un'espressione di muto dolore. Aveva perso quasi del tutto coscienza, e in lei rimaneva solo una fioca scintilla di personalit I sette assistettero con un misto di piete di sollievo agli ultimi secondi della sua agonia.
e lo meritato,disse Hamilton in tono incerto. Adesso che era tutto finito, cominciava ad avere dei dubbi. Accanto a lui l'insetto chitinoso e segmentato che era Bill Laws annu
a certo.La sua voce era uno stridio sommesso e ronzante. asta vedere quello che ha fatto alla signora Pritchet.
on vedo l'ora di andarmene da questo mondo,disse Marsha. di tornare al nostro.
di recuperare il nostro aspetto normale,aggiunse Hamilton, con un'occhiata sgomenta ad Arthur Silvester. he cosa intende dire?gli chiese Bill Laws. on capisce,rispose Silvester con una sfumatura di freddo divertimento. uesto il nostro aspetto normale. Hamilton, solo che fino a ora non mai emerso.Poi concluse, lmeno non si mai reso visibile a noi.
Laws fece una risatina chioccia. o ascolti, Silvester. Sentiamo come la pensa. Quanto a lei, Hamilton, proprio un tipo interessante.
orse vale la pena di ascoltarlo fino in fondo,propose Arthur Silvester.
eniamolo d'occhio,convenne Laws. estiamo vicino a lui e ascoltiamo quello che dice. E vediamo anche che cosa in grado di fare.
Atterrito, Hamilton disse, ccidiamola e mettiamo fine a tutta questa storia... voi fate parte della sua follia e non ve ne rendete nemmeno conto.
hissquanto veloce a scappare,disse Arthur Silvester, quasi parlando fra se s mentre si avvicinava lentamente ad Hamilton.
tia lontano da me,disse Hamilton allungando la mano verso la pistola.
sua moglie,aggiunse Silvester. erchnon ci divertiamo anche con lei?
a voglio io,intervenne avidamente David Pritchet. asciatela a me. Se volete, potete tenermela ferma, per evitare che...
Silenziosamente appesa dentro il suo bozzolo, la signorina Reiss morin quel momento senza un rumore. E senza un rumore il mondo attorno a loro si dissolse in un pulviscolo di particelle impazzite.
Esausto ma sollevato, Hamilton prese sua moglie e la abbracci razie a Dio,disse. e siamo usciti.
Marsha si strinse a lui. ppena in tempo, eh?Il mondo era un turbinio di ombre; Hamilton attese con pazienza. Sapeva che li aspettava il dolore, quando si fossero ritrovati ancora una volta distesi scompostamente in mezzo ai rottami, sul pavimento del bevatrone. Erano tutti feriti: sarebbe seguito un periodo di sofferenza, poi la lenta guarigione, lunghi giorni vuoti in ospedale. Ma ne sarebbe valsa la pena. Su questo non c'era dubbio.
Le nuvole si diradarono. Non si trovavano nel bevatrone.
i siamo di nuovo,disse McFeyffe preoccupato, mentre si alzava dal prato umido e si aggrappava alla ringhiera del portico.
a non possibile,disse stupidamente Hamilton. on rimasto pinessuno. Siamo passati attraverso tutti i mondi possibili.
i sbagli,ribattMcFeyffe. cusami, Jack, ma te lo avevo detto. Ti avevo messo in guardia contro di lei e tu non hai voluto darmi retta.
Parcheggiata lungo il marciapiede, proprio di fronte a casa, sua c'era una minacciosa macchina nera. Gli sportelli si spalancarono e dal sedile posteriore scese una grossa figura che attraversil prato con passo rapido e ondeggiante e si diresse verso Hamilton. La seguivano alcuni uomini massicci, dalla faccia arcigna, che indossavano cappotto e cappello e tenevano le mani infilate minacciosamente nelle tasche.
ccoti qua,grugnl'uomo corpulento. a bene, Hamilton. Vieni con noi.
Sulle prime Hamilton non lo riconobbe. Il volto di quell'uomo era una massa di tessuto molle, con il mento rincagnato e gli occhietti porcini affondati nel grasso. Le sue dita, quando si chiusero senza complimenti sul braccio di Hamilton, erano artisti carnosi. L'uomo emanava un lezzo insopportabile di acqua di colonia costosa ma irrancidita, e di sangue.
ome mai non eri al lavoro, ieri?latril grassone. i dispiace per te, Jack. Conoscevo tuo padre.
bbiamo saputo del vostro picnic,aggiunse uno dei suoi scagnozzi.
illingford,esclamHamilton, sbalordito. ト proprio lei?
Il dottor Guy Tillingford, il grasso capitalista con le mani sporche di sangue, gli rivolse un'occhiataccia, poi si volte trotterellverso la Cadillac parcheggiata. ortatelo via,ordinai suoi uomini. o devo tornare ai laboratori della Epidemic Development Agency. Abbiamo delle nuove colture batteriche da sperimentare. Lui sarun'ottima cavia.
CAPITOLO QUINDICESIMO

La morte incombeva pesantemente nel buio gelido della notte. Nell'oscuritdavanti a loro un grande organismo corroso stava morendo. Frammentata e spaccata, la massa raggrinzita emetteva penosamente fluidi corporali sul cordolo e sul marciapiede; tutt'intorno si stava giformando una pozza di liquame scintillante, che si espandeva e gorgogliava.
Per un attimo Hamilton non riusca identificarla. Mentre la guardava, la massa ebbe un leggero sussulto e si rigirsu un fianco. La luce delle stelle pulsava debolmente sui finestrini scheggiati. Come legno fradicio, il guscio rigonfio della macchina si contrasse e collass La cappotta si spaccsotto i suoi occhi come un uovo, e ne fuoriuscirono pezzi arrugginiti che si sparsero dappertutto, sprofondando nella chiazza di olio, acqua, benzina e liquido dei freni.
Per un attimo la struttura massiccia della vettura fu animata da un barlume di solidit poi, con un ultimo gemito di protesta, i resti del motore sfondarono il pianale corroso e caddero sull'asfalto. Il blocco motore si spaccin due e comincia disgregarsi metodicamente in un'infinitdi frammenti informi e smussati.
cco qui,disse l'autista di Tillingford, rassegnato. nche questa partita.
Tillingford guardcon tristezza il rottame che era stata la sua Cadillac, mentre una furia impotente si impadroniva visibilmente di lui. utto si sfascia,disse, sferrando con cattiveria un calcio ai resti della macchina; la Cadillac ebbe un ultimo sussulto, cercando di riassestarsi in una informe accozzaglia di metallo, ma poi cedette di schianto scomparendo nelle ombre della notte.
rmai del tutto inutile,disse uno degli uomini di Tillingford. anto vale lasciarla qui.
vremo qualche problema, per arrivare fino all'impianto,affermTillingford, scrollandosi gocce nere di olio dal risvolto dei calzoni. obbiamo attraversare un distretto operaio.
otrebbero avere eretto delle barricate sull'autostrada,confermil suo autista. In quel buio quasi totale era impossibile distinguere gli scagnozzi l'uno dall'altro, e ad Hamilton sembravano tutti uguali: colossi tarchiati dal portamento tedesco, e dai volti brutali e inespressivi.
uanti uomini abbiamo qui?chiese Tillingford.
renta,rispose uno.
ト meglio accendere una torcia,propose, ma senza particolare convinzione, un altro. on questo buio non riusciremmo nemmeno a vederli, quando si muovono.
Facendosi largo a gomitate, Hamilton raggiunse il dottor Tillingford. a state facendo sul serio?gli domandcon voce roca. suoi uomini credono davvero che....
Si interruppe quando un mattone si infranse sui rottami della Cadillac. Tra le ombre si intravidero delle forme indistinte correre via e nascondersi.
apisco,disse allora, spaventato. Adesso gli era tutto pichiaro.
io Dio,esclamMarsha con voce sommessa. ome faremo a sopravvivere?
orse non ci riusciremo,rispose suo marito.
Un secondo mattone sibilattraverso l'oscurit Marsha, impaurita, si abbasse corse verso Hamilton. er poco non mi colpiva. Siamo proprio in mezzo; da un momento all'altro si massacreranno.
eccato che non l'abbia colpita,disse con calma Edith Pritchet. n tal caso saremmo giusciti da questo mondo.
Atterrita, Marsha emise un grido sommesso di disperazione. Attorno a lei i volti degli altri componenti del gruppo erano maschere pallide appena illuminate dal bagliore della torcia. oi lo credete tutti. Credete che io sia... comunista.
Tillingford si voltdi scatto e sulla sua faccia abietta e volgare si disegnun'espressione di terrore isterico. satto; me ne ero dimenticato. Eravate tutti a un picnic del Partito.
Hamilton accenna una protesta, ma la stanchezza lo sopraffece. Che importanza aveva? Probabilmente, in quel mondo, loro avevano veramente partecipato a un picnic del Partito Comunista, una riunione progressista a base di danze popolari, canzoni della Spagna franchista, slogan, discorsi e petizioni. e',disse con dolcezza rivolto a sua moglie, bbiamo fatto tutta questa strada, attraverso tre mondi, per arrivare fino a questo.
he vuoi dire?
vrei preferito se me lo avessi detto.
Gli occhi di Marsha si accesero. llora non mi credi neanche tu?Nel buio la sua mano snella e pallida scattverso l'alto; Hamilton sentun dolore bruciante sul viso, e intorno a lui fu tutto un turbinio di scintille. Ma il risentimento di sua moglie durun attimo. on vero,affermcon voce disperata.
Strofinandosi la guancia dolorante e rigonfia, Hamilton disse, ト interessante, per Dicevamo che non lo avremmo saputo finchnon ci fossimo trovati dentro la testa di una persona. Adesso ci siamo, coscome siamo stati dentro la testa di Arthur Silvester, di Edith Pritchet e di Joan Reiss e...
e la uccidiamo,lo interruppe Silvester con voce atona, e usciremo.
torneremo al nostro mondo.aggiunse McFeyffe.
tate lontani da lei!li minacciHamilton. ile mani da mia moglie.
Ma il gruppo aveva formato un cerchio ostile e sempre piristretto attorno a loro due. Per un po' nessuno si mosse; le sei figure erano rigide per la tensione, le loro braccia tese lungo i fianchi, pronte a scattare. Poi Laws scrollle spalle e si rilass Voltle spalle e si allontan asciamo perdere,disse da sopra la spalla. he ci pensi Jack a risolvere la situazione. In fondo un problema suo.
Marsha cominciad ansimare ritmicamente. ト tutto cosorribile... Non riesco a capire.Scosse la testa, disperata. on ha senso.
Altre pietre stavano piovendo addosso a loro. Le ombre sembravano muoversi, e si udivano dei suoni deboli e cadenzati, che crebbero di intensitfino a trasformarsi in cantilene discordi. Tillingford li ascoltava anche lui, con un'espressione amara e crudele sul viso da mastino.
i senti?chiese ad Hamilton. ono lfuori, si nascondono nel buio.Adesso il viso da mastino tradiva un odio viscerale. estie.
ottore,protestHamilton. on credersul serio a una cosa del genere? Ma che le prende? Non da lei, comportarsi cos
Senza degnarlo di un'occhiata, Tillingford gli disse, attene dai tuoi amici rossi lfuori.
a pensa davvero cos
u sei comunista,disse Tillingford con voce piatta. ua moglie comunista. Siete dei rifiuti umani. Per te non c'posto nella mia ditta, non c'posto della societumana. Vattene da loro e restaci!Dopo un momento aggiunse, ornatevene al vostro picnic comunista.
a intenzione di combatterli?gli domandHamilton.
aturalmente.
uole veramente cominciare a sparare? Vuole davvero uccidere quegli uomini lfuori?
e non lo facciamo,rispose Tillingford, con una logica stringente, aranno loro a uccidere noi. Cosvanno le cose, non colpa mia.
uesta storia non pudurare,disse disgustato Laws ad Hamilton. ono solo dei fantocci che recitano in una commedia comunista di infimo livello. una parodia givista, minestra riscaldata: la Vita in America. Non riesce nemmeno a nascondere bene il mondo reale che c'dietro.
Lo scoppiettio secco di una mitragliatrice spezzimprovvisamente il silenzio. Un gruppo di operai si era arrampicato sul tetto di una casa vicina e vi aveva montato quell'arma. Sbuffi di polvere di cemento grigia e scintillante si sollevarono sotto la raffica di pallottole. Tillingford si lascicadere goffamente sulle ginocchia accanto ai resti della Cadillac, mentre i suoi uomini, correndo qua e lper cercare riparo, cominciavano a rispondere al fuoco. Dall'oscuritsbucuna bomba a mano; Hamilton cercdi proteggersi dall'esplosione, che sollevuna colonna di fuoco e lo sbalzvia, bruciacchiandogli la faccia. Quando il fumo si dirad c'era una grossa buca piena di calcinacci, in mezzo ai quali si vedevano parecchi degli uomini di Tillingford con i corpi orribilmente martoriati.
Mentre Hamilton fissava istupidito i loro movimenti scomposti, Laws gli sussurrall'orecchio, on le sembra che abbiano qualcosa di familiare? Li guardi bene.
Fra l'oscurite la confusione, Hamilton non riusca mettere a fuoco la scena con chiarezza, ma una di quelle figure inerti e martoriate aveva effettivamente un che di familiare. Perplesso, restla fissarla. Chi era quella persona stesa in mezzo ai detriti, mezza sepolta da frammenti di pavimentazione e da mucchietti di cenere ancora fumante?
ト lei,disse Laws.
Era proprio Hamilton. I contorni indistinti del mondo reale andavano e venivano dietro quella fantasia distorta. Come se lo stesso creatore della scena avesse dei dubbi esistenziali che non riusciva a risolvere. La superficie coperta di detriti non era la strada, ma il pavimento del bevatrone. C'erano anche altre figure familiari, sparse qua e l Si muovevano appena, ed erano sul punto di tornare alla vita.
Alcuni medici e qualche tecnico camminavano con circospezione tra le rovine fumanti. Si muovevano piano, spostandosi con esasperante lentezza, un passo dopo l'altro, attenti a non esporsi. Erano discesi dalle case vicine fino al livello del suolo, e adesso si aggiravano furtivamente sulla strada sconnessa... ma era poi una strada? Adesso somigliava alla struttura del bevatrone, con le passerelle di sicurezza che scendevano fino all'impianto. E le fasce rosse al braccio degli operai ricordavano quelle della Croce Rossa. Confuso, Hamilton rinuncia cercare di decifrare quel sovrapporsi di luoghi e di forme.
anca poco,disse con calma la signorina Reiss. Dopo il collasso del suo universo personale, lei era riemersa esattamente come era prima: una donna scialba con il suo lungo abitino di velluto a coste, gli occhiali con la montatura di corno e la preziosa borsetta stretta fra le mani. uesta costruzione un vero fallimento. Ma la precedente, quella sche era stata architettata bene.
ei crede che l'ultima sia stata davvero convincente?le domandHamilton, gelido.
a certo. All'inizio era quasi riuscita a ingannare anche me. Pensavo...Si interruppe e sorrise con una luce di intenso fanatismo negli occhi. roprio un bel lavoro, sul serio. Per poco non l'ho scambiata per il mio mondo reale. Ma naturalmente, quando sono entrata nell'ingresso del mio appartamento e ho visto le lettere anonime sul tavolino, allora ho capito tutto.
Marsha scivolginocchioni verso suo marito. a cosa c'che non va?gli chiese rabbrividendo. embra tutto cosnebuloso.
iamo quasi alla fine,rispose la signorina Reiss con voce lontana.
In un anelito di speranza, Marsha si strinse al marito. ト vero? Stiamo per svegliarci?
udarsi,rispose Hamilton. ualcuno dice di s
ト... meraviglioso.
e sei sicura?
La donna fu colta da un accesso di panico. erto che ne sono sicura. Odio questo posto... non lo sopporto. cos.. cosstrano. Costriste e squallido.
e parleremo pitardi.La sua attenzione era adesso rivolta a Tillingford; il grosso capitalista aveva radunato i suoi uomini e stava confabulando con loro a voce bassa e misurata.
uei bastardi non si arrendono,gli disse all'orecchio Laws. rima di andarcene da qui, assisteremo a uno scontro.
Tillingford aveva finito di discutere. Puntil pollice in direzione di Laws e disse, mpiccatelo. Cosce lo togliamo di mezzo.
Laws fece una smorfia. n altro nero da linciare. I capitalisti lo fanno sempre.
Incredulo, Hamilton per poco non scoppia ridere. Tillingford perfaceva sul serio, anzi non era mai stato cosserio. ottore,gli disse allora Hamilton, spiccicando a fatica le parole, utto questo esiste solo perchMarsha ci crede. Ma sta giandando in pezzi: lei, la sua guerra, tutta questa stupida fantasia. Non reale... una illusione di Marsha. Mi dia retta!
quel rosso,continustancamente Tillingford, detergendosi la fronte sudicia con un fazzoletto di seta. nsieme alla sua puttanella, rossa anche lei. Fategli un bel bagno con la benzina, quando smetteranno di strepitare. Ma perchnon siamo rimasti all'impianto? Almeno lsaremmo stati al sicuro, per un po', e avremmo potuto studiare un piano di difesa piefficace.
Come ombre spettrali, gli operai stavano strisciando attraverso le macerie. Esplosero altre granate, e l'aria si riempdi minuscoli frammenti di polvere e di detriti che piovvero silenziosamente verso il basso.
uardate,esclamDavid, atterrito.
Nel cielo buio stavano prendendo forma delle grosse lettere. Macchie luminose dai contorni indistinti che poco per volta si trasformarono in parole, propaganda di sostegno giin parte disintegrata, scribacchiata alla meglio nell'oscuritvuota della notte, a loro beneficio.
Stiamo arrivando.
Tenete duro.
Combattenti della pace.
Ribellatevi.

avvero consolante,commentHamilton, disgustato.
La cantilena discorde era cresciuta di tono. Il vento gelido trascinava ritornelli di canzoni cantate a squarciagola dal gruppo ancora quasi invisibile. orse ci salveranno,disse esitante la signora Pritchet. a quelle orribili parole lass.. mi sembrano tanto strane.
Gli uomini di Tillingford correvano qua e l raccogliendo calcinacci e rottami di ogni genere, ed erigendo barricate. Li si scorgeva appena, nascosti com'erano dalle nuvole vorticanti di polvere e di fumo. Di tanto in tanto un bagliore metteva in evidenza il muso canino e ossuto di qualche scagnozzo, ma solo per un attimo; subito dopo ripiombava in quell'oscuritnebulosa. Che cosa gli facevano venire in mente? Hamilton si sforzdi ricordare. Cappelli calati sulla fronte, nasi prominenti...
angster,gli suggerLaws. angster della Chicago anni trenta.
Hamilton annu roprio cos
utto secondo copione. Deve averlo memorizzato alla perfezione.
asci in pace mia moglie,gli disse Hamilton, senza troppa convinzione.
he ci aspetta, adesso?chiese ironicamente Laws alla forma rattrappita che era Marsha Hamilton. capitalisti cattivi che impazziscono per la disperazione? questo, che ci aspetta?
anno gil'aria abbastanza disperata,commentArthur Silvester nel suo modo sempre misurato.
he persone sgradevoli,gorgheggipreoccupata la signora Pritchet. on pensavo che potessero esistere uomini come quelli.
Proprio in quel momento uno degli slogan che illuminavano il cielo esplose. Pezzetti di parole in fiamme piovvero sui detriti, incendiandoli. Tillingford si ritrasse a malincuore, imprecando e scuotendosi i vestiti; gli era caduto addosso un intero frammento di lettere che aveva appiccato il fuoco al suo cappotto. Sulla sua destra, il gruppo di scagnozzi era stato quasi schiacciato da un enorme ritratto incandescente che raffigurava Bulganin di profilo e che era piombato dal cielo proprio addosso a loro.
epolti vivi,fu il commento compiaciuto di Laws.
Adesso stavano cadendo altre parole. Una gigantesca Pace si era appena schiantata sulla graziosa casetta di Hamilton; il tetto era giin fiamme, coscome il garage e la corda per stendere il bucato. L'incendio divampin pochi minuti sotto gli occhi amareggiati e impotenti di Hamilton, sollevando altissime lingue di fuoco nella notte. Dalla cittbuia non si udalcun gemito di sirene d'allarme; le strade e le case rimasero silenziose, chiuse e indifferenti all'incendio.
anto Cielo,esclamimpaurita Marsha. redo che non si possa piparlare di coesistenza.
Rannicchiato insieme ai suoi uomini, Tillingford aveva perso il controllo della situazione. ombe e pallottole,continuava a ripetere senza sosta, in un bisbiglio monotono. Solo pochi dei suoi scagnozzi erano ancora vivi. ombe e pallottole non li fermeranno. Stanno cominciando a marciare.
Nell'oscuritlampeggiante una linea di ombre stava avanzando verso di loro. Il canto era cresciuto ancora di intensit trasformandosi in un'orgia di febbrile eccitazione che si levava cupo e insistente, precedendo gli uomini ben decisi a farsi strada attraverso i cumuli di macerie fumanti.
ndiamo,disse Hamilton. Prese la mano floscia di sua moglie e la condusse rapidamente via dal caos che li circondava.
Trovando la strada ad istinto, Hamilton e Marsha aggirarono la loro casa in fiamme, seguendo il vialetto di cemento fino al cortile posteriore. Una sezione del recinto era gibruciata e carbonizzata; sempre stringendo la mano di sua moglie, Hamilton attraversle braci ancora accese e sconfinnel cortile adiacente. Le altre case erano forme opache che si profilavano minacciose in lontananza. Ogni tanto si vedeva di sfuggita qualcuno che correva: operai senza volto, uno uguale all'altro, che avanzavano inesorabilmente verso il luogo della battaglia; poco per volta, per uomini e rumori scomparvero e il crepitio delle fiamme diminu Erano ormai fuori dalla zona di combattimento.
spettate.Dietro di loro apparvero Laws e McFeyffe, ansimanti. illingford impazzito,rantolLaws. risto, un massacro.
on riesco a crederci,farfugliMcFeyffe, paonazzo e sudato. ono rimasti in quattro, tutti sporchi e coperti di sangue, ma lottano come forsennati.
Davanti a loro le luci tremolavano.
he succede?chiese Laws, insospettito. armeglio tenerci lontani dalla strada principale.
Si trovavano nella zona commerciale di Belmont, ma non era affatto come la ricordavano.
e',disse acidamente Hamilton, ovevamo aspettarcelo.
Era una squallida distesa di casupole, con l'illuminazione stradale che andava e veniva. C'era una serie di negozietti scrostati, dall'aria vistosa e malmessa, simili a funghi velenosi. Bar, sale da gioco e da bowling, bordelli, armerie... e su tutto uno stridore metallico. Il frastuono assordante del jazz americano che fuoriusciva da altoparlanti montati su una serie di archi di dubbio gusto estetico. Le luci al neon si accendevano e si spegnevano. La zona era piena di militari armati che vagavano senza meta, passando al vaglio tutte le sordide opportunitofferte da quel fatiscente concentrato di depravazione morale.
Nella vetrina di un negozio Hamilton vide qualcosa di strano: una serie di coltelli e pistole all'interno di scatole rivestite di velluto.
erchno?disse Laws. 'idea comunista dell'America... cittpopolate di malviventi, dove regnano il vizio e il crimine.
nelle zone rurali,aggiunse Marsha con voce incolore, ndiani, linciaggi, esecuzioni sommarie, banditi, massacri e bagni di sangue.
embra piuttosto bene informata,osservLaws.
Avvilita, disperata, Marsha si accascisul marciapiede. on ce la faccio ad andare avanti,disse.
I tre uomini rimasero la guardarsi senza sapere cosa fare. uoviti,le disse poi il marito. prenderai freddo.
Marsha non reag Scossa dai brividi, si rannicchisu se stessa, il viso rivolto verso il basso, le braccia strette, il corpo piccolo e fragile contro il freddo della notte.
armeglio portarla al riparo,propose Laws. agari in uno di quei ristoranti.
ト inutile proseguire,disse Marsha al marito. on credi?
mmagino che sia cosrispose lui, semplicemente.
on ti importa pidi tornare indietro?
o.
'qualcosa che posso dire?
Hamilton, in piedi dietro di lei, indicil mondo che li circondava. o vedo questo; tutto quello che c'
i dispiace,disse goffamente McFeyffe.
on colpa tua,replicHamilton.
ermi sento responsabile.
on ci pensare piHamilton si piege poggila mano sulla spalla tremante di sua moglie. ndiamo, cara. Non puoi restare qui.
nche se non c'nessun posto in cui andare?
satto. Anche se non c'nessun posto dove andare. Anche se siamo arrivati dove finisce il mondo.
i sararrivato lei,commentbrutalmente Laws.
Hamilton non seppe che cosa replicare. Si inginocchie sollevdi peso sua moglie, rimettendola in piedi. Lei non oppose alcuna resistenza. Nel freddo e nell'oscuritera soltanto un insieme di materia inerte disposta ad assecondarlo ciecamente. embra passato un secolo,disse Hamilton, quasi parlando fra se s mentre le stringeva la mano. al giorno in cui ci siamo incontrati nel salotti no, prima che io andassi a parlare con il colonnello Edwards.
Marsha annu
uando abbiamo visitato il bevatrone.
ensate un po',disse McFeyffe con voce roca. e non fosse stato per quella visita, non avreste mai saputo niente.
I ristoranti erano troppo eleganti, troppo pretenziosi. C'erano camerieri in divisa che si profondevano in inchini ossequiosi, trotterellando come topi fra i tavolini agghindati. Hamilton e gli altri vagarono per le strade senza una meta precisa in mente. I marciapiedi erano quasi deserti; ogni tanto passava qualche figura cenciosa, rattrappita su se stessa per proteggersi dal vento freddo, che poi si dileguava frettolosamente nella notte.
no yacht,motteggiLaws.
h?
no yacht,ripetLaws, indicando una enorme vetrina che occupava un intero isolato. e ne sono a bizzeffe. Se ne vuole comprare uno?
Nelle altre vetrine facevano bella mostra pellicce costose e gioielli. E poi profumi, cibi d'importazione... e gli immancabili ristoranti rococ con i loro deferenti camerieri e i tendaggi sfarzosi. Gruppetti di uomini e donne vestiti poveramente si fermavano qualche volta a guardare le vetrine, senza un centesimo per poter comprare qualcosa. A un certo punto apparve un carretto trainato da un cavallo, che avanzava desolato lungo la strada. A bordo c'era un'intera famiglia che si stringeva al suo fardello di stracci.
rofughi,ipotizzLaws. al Kansas bruciato dalla siccit Il Dust Bowl7, ricordate?
Di fronte a loro si stendeva l'enorme quartiere a luci rosse.
llora,disse subito Hamilton, he si fa?
n fondo che abbiamo da perdere?fece Laws. iavanti di cosnon possiamo andare; non c'altro.
anto vale che ci rilassiamo un po',brontolMcFeyffe. inchpossiamo ancora farlo. Prima che questo rudere blasfemo crolli del tutto.
Senza dire una parola si avviarono tutti e quattro verso quel carosello di luci sfolgoranti, insegne, altoparlanti a tutto volume e lacere tende svolazzanti. Verso il familiare Rifugio, il Golden Glow.

Stanca ma riconoscente, Marsha si accascisu una sedia, accanto a un tavolino appartato. embra grazioso,comment aldo e accogliente.
Hamilton assaporla rumorosa cordialitdella sala, la consumata familiaritdei portacenere ammucchiati, la collezione di bottiglie di birra vuote, il vociare metallico del juke-box. Il Golden Glow non era cambiato. Al bar sedeva il consueto gruppetto di operai, volti anonimi appollaiati
stancamente sui loro sgabelli. Il pavimento di legno era cosparso di mozziconi di sigaretta. Il barista, che stava pulendo indolentemente la superficie del bancone con il suo straccio sporco, fece un cenno a McFeyffe quando anche gli altri tre si misero seduti accanto a Marsha.
inalmente un po' di riposo per i miei piedi,sospirMcFeyffe.
ualcuno vuole della birra?domandLaws. Mentre lui si alzava per andare a ordinare, tutti gli fecero un cenno di assenso.
7 Vasta regione pianeggiante nel centro degli Stati Uniti che negli anni trenta subun processo di desertificazione dovuto a siccit disboscamento e altri fattori climatici, diventando praticamente sterile (N.d.T.).

bbiamo fatto un sacco di strada,disse Marsha stancamente, sfilandosi il cappotto. on credo di essere mai venuta qui prima.
ト molto probabile,convenne Hamilton.
u ci sei gistato?
i ritrovavamo sempre qui, a bere un bicchiere di birra. Quando lavoravo per il colonnello Edwards.
h,fece Marsha. desso mi ricordo. Me ne parlavi spesso.
Laws riapparve portando quattro bottiglie di birra Golden Glow e si sedette stando attento a non farle cadere. ervitevi pure,disse.
on avete notato niente?chiese Hamilton mentre sorseggiava la sua birra. uardate quei ragazzi.
Negli angoli piriservati del locale c'erano alcuni adolescenti. Hamilton osservaffascinato una ragazza, che non doveva avere pidi quattordici anni, dirigersi verso il bar. Era una cosa nuova per lui; non gli risultava che si potessero servire alcolici ai minorenni. Nel mondo reale... che adesso gli sembrmolto pilontano. Eppure quella fantasia comunista tremolava intorno a lui, confusa e priva di sostanza. Il bar, la fila di bottiglie e di bicchieri, erano come una macchia indistinta. I ragazzi che bevevano, i tavolini, il mucchio di bottiglie vuote, sembravano dissolversi in un'oscuritnebulosa, e lui non era quasi piin grado di distinguere il retro del locale. Le familiari insegne al neon rosse, con su scritto SIGNORI e SIGNORE non si vedevano nemmeno.
Socchiuse gli occhi, mettendosi una mano sulla fronte, e osservmeglio. Molto piin l ben oltre i tavolini e gli avventori, c'era una striscia di luce rossa indistinta. Erano quelle le insegne?
he c'scritto?chiese a Laws, indicando col dito.
Laws, quasi sillabando, rispose, SCITA DI SICUREZZA, mi sembra.Ma dopo un attimo aggiunse, ト quella che si trova in alto, nella camera del bevatrone. In caso di incendio.
me sembra che ci sia scritto SIGNORI e SIGNORE,obiettMcFeyffe. O almeno quello che c'sempre stato scritto.
ト l'abitudine che te la fa vedere,replicHamilton.
a perchquei ragazzi bevono?chiese Laws. si drogano pure. Guardateli... hanno dell'erba con loro, ci scommetterei la camicia.
oca-cola, droga, sesso e liquori,disse Hamilton. a moralitdepravata del sistema. Probabilmente lavorano nelle miniere di uranio.Non riusca cancellare l'amarezza dalla sua voce. quando cresceranno diventeranno delinquenti e useranno fucili a canne mozze.
angster di Chicago,incalzLaws.
oi si arruoleranno nell'Esercito per massacrare i contadini e bruciare le loro baracche. Ecco il sistema che abbiamo. Terra ideale per assassini e profittatori di tutte le risme.Poi, rivolto a sua moglie, iusto, tesoro? I ragazzi si drogano, i capitalisti hanno le mani grondanti di sangue, e gli emarginati morti di fame frugano nell'immondizia per rimediare qualcosa da mangiare.
ta arrivando un'amica tua,disse quietamente Marsha.
n'amica mia?Sorpreso, Hamilton si girpoco convinto sulla sedia.
Dalla penombra spuntuna bionda sinuosa e provocante, le labbra appena socchiuse, i capelli sciolti sulle spalle. All'inizio non la riconobbe. Indossava una camicetta chiusa con dei lacci, corta e tutta spiegazzata. Il viso era una maschera di trucco, e la gonna strettissima le scopriva tutte le cosce. Non portava calze, e i piedi nudi erano infilati in bassi mocassini sporchi e consumati. Aveva un seno straripante, e quando si avvicinal tavolo Hamilton si sentavvolgere da una nuvola di profumo e di calore... un elaborato miscuglio di odori che gli evocarono altrettanto elaborati ricordi.
iao,disse Silky con voce sommessa, un po' roca. Si chinsu di lui e lo sfiorcon le labbra sulla fronte. i stavo aspettando.
Hamilton si alze le offruna sedia. ccomodati.
razie.Dopo essersi seduta, Silky si guardintorno. alve, signora Hamilton,disse a Marsha. ome va, Charley? Salve, signor Laws.
osso farle una domanda?disse Marsha, sbrigativa.
a certo.
he misura di reggiseno porta?
Quasi inconsciamente. Silky si slaccila camicetta e la apr mettendo in mostra i suoi seni magnifici. uesto risponde alla sua domanda?le domanda sua volta. Non portava reggiseno.
Marsha arross grazie,disse.
Contemplando con una sorta di ben camuffato timore reverenziale quei seni abbandonati, e quasi misticamente eretti, Hamilton comment mmagino che il reggiseno sia un'invenzione capitalistica, progettata per abbindolare le masse.
proposito di masse lei non scherza,disse Marsha, ma fu la prima a non ridere della sua battuta; quello spettacolo le aveva tolto il poco spirito che le era rimasto. eve avere qualche problema a trovare indumenti della sua misura, quando butta via quelli vecchi,aggiunse poi.
n una societcomunista,sentenziLaws, l proletariato non butta via mai niente.
Silky fece un sorrisetto poco convinto. Restseduta per un poco a carezzarsi i seni con le mani lunghe e affusolate, immersa nei suoi pensieri, poi scrollle spalle, richiuse la camicetta, diede una ravviata alle maniche e appoggile mani unite sul tavolo. he mi raccontate di nuovo?
'stata una grossa battaglia alle nostre parti,disse Hamilton. l vampiro succhiasangue di Wall Street contro l'eroico operaio dallo sguardo fiero che intona canzoni di rivolta.
Silky lo guardsenza capire. chi ha vinto?
cco,rispose Hamilton, a banda di menzogneri sciacalli fascisti stata sepolta da slogan fiammeggianti.
uardi un po'disse all'improvviso Laws, indicando qualcosa col dito. o vede che c'laggi
In un angolo del locale c'era il distributore automatico di sigarette.
e lo ricorda?chiese Laws ad Hamilton.
e lo ricordo s
'anche l'altro.Laws indicil distributore di caramelle, dalla parte opposta, quasi invisibile in mezzo alle ombre vaganti. icorda quello che abbiamo fatto?
e lo ricordo. Gli abbiamo fatto sputare del brandy francese di prima qualit
otevamo cambiare la societ il mondo intero. Pensi a tutto quello che avremmo potuto fare. Jack.
i sto pensando.
vremmo potuto produrre qualunque cosa. Cibo, medicinali, whisky, fumetti, aratri, contraccettivi. Che principio straordinario, dietro quella macchina.
l Principio del Divino Rigurgito. La Legge della Fissione Miracolosa.Hamilton annucon la testa. n quel mondo in particolare avrebbe funzionato benissimo.
vremmo potuto fare anche meglio del Partito,continuLaws. uelli si devono costruire le dighe, e le industrie pesanti e via dicendo. A noi bastava solo una confezione di caramelle.
un tubo al neon vuoto,aggiunse Hamilton. ce la saremmo proprio spassata un mondo.
ai l'aria costriste,disse Silky. osa c'che non va?
iente,rispose asciutto Hamilton. roprio niente.
'qualcosa che posso fare?
o.Hamilton fece una smorfia. razie comunque.
otremmo andare di sopra a fare l'amore.Silky scostmaliziosamente il lembo della camicetta e scopri fianchi. ト da sempre che desidero farlo con te.
Hamilton le diede un buffetto sul polso. ei una brava ragazza. Ma non servirebbe a niente.
e sei sicuro?Gli mostrle cosce nude, dove scintillava qualche gocciolina di sudore. Il suo fu un gesto quasi supplichevole. i farsentire meglio tutti e due... vedrai, ti piacer..
agari un'altra volta, ma non adesso.
a che piacevole conversazione,intervenne Marsha, rossa e tirata in volto.
tavamo solo scherzando,le disse gentilmente Hamilton. on c'era nessuna intenzione cattiva.
orte al capitalismo monopolista,esclamtutto a un tratto Laws, con un rutto solenne.
l potere alla classe operaia,replicdoverosamente Hamilton.
iva la democrazia popolare degli Stati Uniti,incalzLaws.
iva l'America socialista sovietica.
Alcuni operai seduti al bar avevano smesso di bere e si erano girati verso di loro. arlate piano,li ammonMcFeyffe, a disagio.
scoltatemi bene,gridinvece Laws, picchiando sul tavolo con il coltello da tasca. Poi lo apre lo agitminacciosamente. o intenzione di spellare vivo uno di quei mangiacarogne di Wall Street.
Hamilton lo studicon sospetto. negri non portano coltelli da tasca. uno stereotipo borghese.
o lo porto,ribattLaws seccamente.
llora,decise Hamilton, ei non un negro. un criptonegro che ha tradito il suo gruppo religioso.
ruppo religioso?ripetLaws, come ipnotizzato.
l concetto di razza un concetto fascista,gli confidHamilton. l negro un'entitreligiosa e culturale, niente di pi
he mi prenda un colpo,disse Laws, impressionato. hi, questa una roba niente male.
i va di ballare?chiese Silky ad Hamilton, con improvviso trasporto. orrei poter fare qualcosa per te... hai un'aria cosorribilmente disperata.
opravviverreplicsecco Hamilton.
he cosa possiamo fare per la rivoluzione?chiese ansioso Laws. hi uccidiamo?
no qualsiasi,rispose Hamilton. l primo che incontri. Chiunque sappia leggere e scrivere.
Silky scambiun'occhiata con qualcuno degli operai che stavano seguendo la conversazione. ack,gli disse poi, in tono preoccupato, uesti non sono argomenti su cui scherzare.
erto che no,convenne lui. 'mancato poco che finissimo linciati dal quel cane pazzo dell'alta finanza, Tillingford.
iquidiamo Tillingford,propose Laws.
o fario,disse Hamilton. o fara pezzettini e lo getternello scarico del gabinetto.
ト strano sentirti parlare in questo modo,disse Silky, squadrandolo con occhi dubbiosi. i prego, Jack, non ti esprimere cos Mi spaventi.
i spavento? E perch
erch..La ragazza gesticolindecisa. o l'impressione che tu stia facendo del sarcasmo.
Marsha emise un gridolino isterico. ddio, adesso ci si mette anche lei.
ack,disse Silky preoccupata, tai attento. Fallo per amor mio.
desso le ho proprio viste tutte,sbottHamilton. u fai politica attiva. Proprio tu! Una ragazza onesta, amante della casa, non cos Anche tu corrotta dal sistema?
all'oro dei capitalisti,aggiunse cupo Laws, grattandosi la fronte ampia e rovesciando la bottiglia di birra ormai vuota. edotta da qualche borioso industriale. Magari da un ministro. Hai incorniciato la tua verginite l'hai appesa in cima alla sua libreria, sopra il caminetto.
Marsha si guardintorno e disse, uesto non veramente un bar, vero? Ha solo l'aspetto di un bar, ma non lo
vederlo un bar,precisHamilton. he altro vuoi?
a sotto sotto,insistette Marsha, agitata, ヨ una cellula comunista. E questa ragazza ..
u lavori per Guy Tillingford, non vero?chiese Silky ad Hamilton. 'altro giorno sono venuta a prenderti l
ai ragione, ma Tillingford mi ha cacciato via. Il colonnello T. E. Edwards mi ha licenziato, Tillingford mi ha licenziato... e credo che il peggio debba ancora venire.Vagamente interessato, Hamilton notche il gruppetto di operai attorno a loro era armato. In quel mondo tutti andavano in giro armati. Ognuno era schierato da una parte o dall'altra. Perfino Silky. ilky,le chiese ad alta voce, ei la stessa persona che conoscevo?
La ragazza ebbe un attimo di esitazione. a certo. Per..Scosse la testa, non sapendo come esprimersi, e i capelli biondi le ondeggiarono sulle spalle. ト tutto cosmaledettamente confuso. Non riesco a orizzontarmi.
iannuHamilton. ト proprio tutto un casino.
redevo che fossimo amici,disse Silky mogia mogia. redevo che fossimo dalla stessa parte.
o siamo,replicHamilton. nzi, lo eravamo, una volta. Chissdove, in qualche altro luogo. Molto lontano da qui.
a... non volevi venire a letto con me?
ia cara,le disse con aria infelice, ヨ da sempre che voglio venire a letto con te. In ogni tempo e in ogni luogo, attraverso tutti i mondi possibili. Dovunque. E lo vorrfino al giorno della mia morte. Mi piacerebbe prenderti e scoparti fino a far fremere quel tuo petto enorme come un albero scosso dal vento.
o immaginavo,disse Silky con voce rotta. Per un attimo si piegverso di lui, appoggiando la guancia sulla cravatta. Hamilton giocherellgoffamente con una ciocca di capelli biondi che le era scivolata sugli occhi. orrei che le cose fossero andate in un altro modo,gli disse alla fine la ragazza.
nch'io,repliclui. orse... una volta o l'altra ti verra trovare e berremo qualcosa insieme.
cqua colorata,disse Silky. i basta quella. E il barista mi offre sempre qualche patatina.
Gli operai, piuttosto imbarazzati, avevano tirato fuori i fucili. desso?chiese uno di loro.
Silky si rialz
redo di srispose, in modo quasi inaudibile. rocedete, e facciamola finita.
orte ai cani fascisti,disse Laws con il suo vocione.
orte ai cattivi,aggiunse Hamilton. ossiamo alzarci?
erto,rispose Silky. utto quello che vuoi. Vorrei... mi dispiace, Jack, mi dispiace davvero. Ma tu non sei dalla parte nostra, vero?
emo di no,riconobbe Hamilton, quasi di buonumore.
ei contro di noi?
evo esserlo,ammise lui. on potrei essere qualcosa di diverso, non credi?
i faremo ammazzare cos senza alzare un dito?protestMarsha.
ono amici tuoi,disse McFeyffe con il tono rassegnato di chi si giarreso. erca di fare qualcosa. Trova qualcosa da dire. Non puoi cercare di farli ragionare?
on servirebbe a niente,disse Hamilton. oro non ragionano.Poi si voltverso sua moglie e la fece alzare dolcemente in piedi. hiudi gli occhi,le disse. rilassati. Non ti fartroppo male.
he... che cosa hai intenzione di fare?gli chiese Marsha in un bisbiglio.
o intenzione di andarmene da qui. Con l'unico sistema che sembra funzionare sempre.Mentre il cerchio di fucili si sollevava verso di loro, Hamilton caricil pugno, prese bene la mira e colpforte sua moglie sulla mascella.
Marsha emise un rantolo soffocato e si accascifra le braccia di Bill Laws. Poi Hamilton la prese e rimase la stringerla fra le braccia, con un'aria istupidita sul viso. Istupidita perchgli operai erano sempre l impassibili, concreti e reali: stavano caricando i fucili e qualcuno aveva cominciato a prendere la mira.
io Dio,esclamLaws, sbalordito. iamo ancora qui. Non siamo tornati al bevatrone.Confuso e disorientato, aiutHamilton a sorreggere il corpo inerte della moglie. a allora questo non il mondo di Marsha.
CAPITOLO SEDICESIMO

utto questo non ha senso,disse Hamilton, legnoso, continuando a stringere il corpo immobile, caldo e morbido, di sua moglie. eve essere il suo mondo. Altrimenti, di chi puessere?
Poi, con un sollievo crescente, se ne rese conto.
Charley McFeyffe aveva cominciato a cambiare. Fu un cambiamento involontario, al di fuori del suo controllo. La trasformazione germoglinello strato piintimo e profondo delle sue convinzioni, nucleo centrale da cui aveva origine la sua visione complessiva del mondo.
McFeyffe cresceva a vista d'occhio. Mentre lo guardavano cessdi essere un uomo basso e tarchiato, con il ventre prominente e il naso rincagnato. Divenne alto e imponente, suscitando un senso di soggezione, quasi ci si trovasse di fronte a una divinit Le braccia erano grosse e muscolose, il petto ampio e forte, gli occhi fiammeggianti. La mascella dura e squadrata aveva adesso una linea nobile e rigorosa, sottolineata dall'aria di superioritcon cui si guardava intorno nel locale.
La rassomiglianza con Tetragrammaton era stupefacente. Evidentemente McFeyffe non era stato capace di soffocare tutte le sue convinzioni religiose.
he succede?domandLaws, affascinato. n che cosa si sta trasformando?
on mi sento troppo bene,tuonMcFeyffe con una voce squillante, da dio. redo che prenderun'aspirina.
Intanto gli energumeni con la tuta da operaio avevano abbassato i fucili. Allibiti, tremanti, lo fissavano con reverenza.
ompagno Commissario,farfugliuno di loro. on ti avevamo riconosciuto.
Infastidito, McFeyffe si girverso Hamilton. he imbecilli,esclamfragorosamente, con tono autoritario.
he mi prenda un accidente,mormorHamilton. l Piccolo Padre in carne e ossa.
La nobile bocca di McFeyffe si apre si richiuse, ma non ne uscnessun suono.
uesto spiega tutto,disse Hamilton. uando l'ombrello ci ha portati lasse Tetragrammaton ti ha potuto vedere da vicino... non c'da stupirsi che tu sia ne rimasto sconvolto, nche Lui ti abbia scagliato addosso la folgore.
iconosco che la cosa mi ha stupito,ammise McFeyffe dopo una pausa. on credevo che esistesse veramente. Pensavo che fosse tutto un imbroglio.
harley,incalzHamilton. u sei comunista.
ituonmiseramente McFeyffe. are di s
a quanto tempo?
a anni. Fin dai tempi della Grande Depressione.
ai avuto un fratello piccolo ucciso da Herbert Hoover?
o. Avevo semplicemente fame, non trovavo lavoro e mi ero stufato di prenderlo sempre in quel posto.
n fondo non sei da buttare via,disse Hamilton. a certo sei un piuttosto contorto dentro. Sei pipazzo della signorina Reiss, pipuritano della signora Pritchet e picondizionato di Silvester. In te si assomma il peggio di tutti loro messi insieme. E anche di pi Ma a parte questo, sei a posto.
on sono obbligato ad ascoltarti,dichiarla magnifica divinitdorata.
soprattutto sei una canaglia. Sei un sovversivo, un bugiardo senza coscienza, un maneggione affamato di potere, e sei anche un gran figlio di buona donna. Come hai potuto fare una cosa del genere a Marsha? Come hai potuto inventarti tutta quella storia?
Dopo un attimo la creatura radiosa gli rispose, I fine, a quanto si dice, giustifica i mezzi.
attiche di partito?
a gente come tua moglie pericolosa.
erchgli chiese Hamilton.
erchnon appartengono a nessun gruppo. Si impicciano di tutto, e appena voltiamo la schiena...
cosli distruggete gettandoli in pasto ai patrioti fanatici.
patrioti fanatici li possiamo capire,spiegMcFeyffe. a tua moglie no. Firma le petizioni per la pace e legge il Chicago Tribune. Quelli come lei... costituiscono una minaccia gravissima per la disciplina del Partito, pidi chiunque altro. E il culto dell'individualismo che pericoloso; l'idealista con le sue leggi, la sua etica, colui che rifiuta di sottostare all'autoritindebolisce la societ scardina l'intera struttura. Con queste premesse non si pucostruire niente di duraturo. La gente come tua moglie si rifiuta di prendere ordini da chiunque.
cFeyffe,disse Hamilton, u mi perdonerai.
erch
erchadesso farqualcosa di stupido e inutile. Perch anche se mi rendo conto che non servira niente, ho intenzione di ricacciarti in gola quella tua aria da divinitdi terz'ordine.
Mentre si lanciava verso McFeyffe, Hamilton vide che l'altro tendeva la muscolatura massiccia e dura come il ferro. Era una lotta impari, e infatti non riuscnemmeno a sfiorargli il grosso viso. McFeyffe fece qualche passo indietro, si raccolse e reagcon determinazione.
Hamilton chiuse gli occhi e abbrancMcFeyffe, tenendolo stretto. Nonostante le ammaccature, i denti saltati, il sangue che gli sgorgava da una ferita all'occhio, i vestiti a brandelli, tenne duro come un topo preso a sassate, sopraffatto da una specie di religiosa frenesia. Continua stringerlo, facendo appello a tutto l'odio che c'era dentro di lui, e si mise a sbattergli metodicamente la nobile testa contro il muro. McFeyffe si difese artigliandolo e graffiandolo, ma lui non mollla presa.
Lo scontro si era virtualmente concluso; il suo piccolo assalto sconsiderato si era esaurito senza grandi risultati. Laws era accasciato a terra con la testa rotta, non lontano dalla figura scomposta e abbandonata di Marsha, che era ancora dove Hamilton l'aveva deposta. Lui stesso, ancora in piedi, si ritrovaddosso tutti i calci dei fucili; ormai la sua ora era giunta.
atevi avanti,li invit ansimante. on fa nessuna differenza. Anche se ci farete a pezzi. Anche se ci ridurrete in briciole e userete quel che resta dei nostri corpi per costruire barricate. Anche se ci userete come polvere da cannone. Tanto questo non il mondo di Marsha e non c'altro...
Il calcio di un fucile si abbattsu di lui; Hamilton si piegin due per il dolore. Uno degli operai del Partito gli mollun calcio al basso ventre, mentre un altro si mise a colpirlo sistematicamente sui fianchi. Poi si rese conto confusamente che il corpo massiccio di McFeyffe si stava dileguando. Nell'oscuritdelirante che lo circondava le sagome degli aggressori andavano e venivano; a un certo punto si ritrova strisciare sulle ginocchia, rantolando, e cercando di rintracciare McFeyffe attraverso la nebbia del suo stesso sangue. Ma anche di allontanarsi quanto pipossibile dagli operai.
Grida. I calci del fucile che picchiavano forte sulla sua testa. Hamilton, scosso da un tremito convulso, cercdi orientarsi in mezzo a tutta quella confusione, vide una forma inerte accasciata poco lontano e si trascinverso di lei.
asciatelo perdere, adesso,stava dicendo una voce, ma lui la ignore continua strisciare come un verme verso McFeyffe. Ma quella forma immobile e martoriata non era McFeyffe; era Joan Reiss.
Dopun poco riusca trovare McFeyffe. Indebolito, frastornato, rovistfra i detriti in cerca di qualcosa con cui ucciderlo. Mentre la sua mano si richiudeva su un pezzo di calcinaccio, un calcio violento lo fece stramazzare. Il corpo inerte di McFeyffe scomparve, e lui si ritrovda solo a dimenarsi in mezzo alle macerie e al caos, perso fra le particelle sospese di polvere che si stavano depositando da ogni parte.
Le macerie che lo circondavano erano le rovine contorte del bevatrone, e le figure che avanzavano lentamente erano gli infermieri della Croce Rossa e i tecnici dell'impianto nucleare.
Nell'indiscriminata gragnola di colpi con il calcio dei fucili c'era andato di mezzo anche McFeyffe. In quel massacro non gli era stata riservato un trattamento di favore; nessuno aveva pensato di rispettare l'etichetta.
Sulla destra di Hamilton c'era il corpo immobile di sua moglie, con i vestiti bruciacchiati e ancora fumanti. Un braccio era ripiegato sotto il corpo, le ginocchia raccolte in posizione fetale: era un piccolo, patetico ammasso di carne sulla superficie bruciata di cemento. Poco lontano giaceva McFeyffe. Hamilton strisciistintivamente verso di lui, ma giunto a mezza strada una squadra di soccorso lo raggiunse e tentdi sistemarlo su una barella. Allucinato, confuso, ma ancora spinto da una volontferoce, Hamilton li scanse si mise seduto.
McFeyffe, colpito alla testa dai suoi stessi compagni, era ancora svenuto e aveva sul viso massiccio e ammaccato un'espressione di furia risentita; rabbia e frustrazione gli deformavano i lineamenti, e quando riprese dolorosamente i sensi quell'espressione non cambi Respirava rantolando, in modo irregolare, e farfugliava qualcosa di incomprensibile agitando le braccia e dimenandosi, mentre le grosse dita si stringevano sul vuoto.
Semisepolta sotto le macerie, la signorina Reiss stava incominciando a muoversi. Si solleva fatica sulle ginocchia e cercfiaccamente a tastoni i suoi occhiali rotti. h,disse senza fiato, gli occhi ammiccanti, vuoti e inespressivi, lacrime di paura lungo le guance. he cosa...Quasi per proteggersi, afferri resti laceri e bruciacchiati del soprabito e se lo avvolse intorno al corpo.
Un gruppo di tecnici aveva raggiunto la signora Pritchet e la stava ripulendo in tutta fretta dai detriti che ricoprivano il suo corpo voluminoso e ustionato. Hamilton si drizzin piedi con una fitta di dolore e si trascinverso Marsha, mettendosi a battere con la mano sulla linea di scintille incandescenti che attraversavano il suo vestito carbonizzato. Marsha rabbrivide si agitin un movimento riflesso.
on muoverti,le disse. otresti avere qualcosa di rotto.
Lei obbede rimase immobile, gli occhi chiusi, il corpo rigido. Pilontano, perso in mezzo alla polvere e al fumo, David Pritchet piagnucolava sommessamente, con voce lamentosa e atterrita. Adesso si muovevano tutti: tutti stavano riprendendo conoscenza. Bill Laws, circondato da un gruppetto di infermieri bianchi, si dimenava futilmente. Pianti, grida, il gemito assordante delle sirene di allarme...
Il frastuono del mondo reale. Fumo acre e puzzolente, apparecchiature elettroniche semidistrutte, gli impacciati tentativi da parte del personale medico di prestare i primi soccorsi.
iamo tornati,disse Hamilton a sua moglie. uoi sentirmi?
rispose Marsha. i sento.
ei contenta?le chiese lui.
rispose Marsha con calma. on gridare, caro. Sono molto contenta.

Il colonnello T. E. Edwards ascoltpazientemente, senza fare commenti, la relazione di Hamilton. Quando lui ebbe finito di snocciolare per sommi capi tutte le sue accuse, la sala convegni rimase assolutamente silenziosa. Si sentiva soltanto il fioco rumore dei sigari che venivano aspirati e il frusciare sulla carta della stenografa.
ei sta accusando il nostro responsabile della sicurezza di essere un membro del Partito Comunista,disse Edwards dopo una pausa di accigliata riflessione. ト cos
on esattamente,rispose Hamilton. Era ancora sottosopra; dal momento dell'incidente al bevatrone era trascorsa poco pidi una settimana. uello che voglio dire che McFeyffe un comunista disciplinato il quale si serve della sua posizione per favorire gli scopi del Partito Comunista. Se poi si tratti di una disciplina interna al partito o di una posizione sua personale...
Edwards si girdi scatto verso McFeyffe e gli chiese a brutto muso, he ne dice di tutto ci Charley?
L'altro non alznemmeno gli occhi. ico che una calunnia piuttosto evidente,rispose.
ei sostiene che Hamilton sta semplicemente cercando di indebolire la sua posizione?
roprio cosMcFeyffe parlava quasi meccanicamente, snocciolando le parole. ta tentando di gettare l'ombra del dubbio sulla validitdelle mie affermazioni. Invece di difendere sua moglie ha scelto di attaccare me.
Il colonnello T. E. Edwards si rivolse nuovamente ad Hamilton. emo di dover essere d'accordo con lui. sua moglie a essere sotto accusa, non Charley McFeyffe. Cerchi di essere pertinente, nella sua linea di difesa.
ei si rende conto benissimo,disse Hamilton, he io non posso dimostrare nadesso nmai che mia moglie non comunista. Posso solo farvi capire per quale motivo McFeyffe ha formulato quelle accuse nei suoi confronti. Posso spiegarvi quello che sta facendo e come stiano veramente le cose. Considerate la sua posizione: chi potrebbe sospettare di lui? Ha libero accesso agli archivi riservati, e puaccusare chi vuole... una posizione ideale per un fedele servitore come lui. Puscegliere chiunque non piaccia al Partito o chiunque si metta sulla sua strada. In questo modo il Partito in grado di eliminare sistematicamente tutti i suoi avversari.
a tutto cosvago,obiettEdwards. asta un minimo di logica... dove sono le prove? Lei pudimostrare che Charley un rosso? Come ha precisato lei stesso, non un membro del Partito Comunista.
o non faccio l'investigatore privato,replicHamilton. il poliziotto. Non ho modo di raccogliere informazioni contro di lui. Immagino che abbia qualche genere di contatto con il Partito Comunista americano, o con qualche organizzazione a esso collegata... qualcuno gli deve pur passare le istruzioni. Se l'FBI lo tenesse sotto sorveglianza...
essuna prova, dunque,lo interruppe Edwards, masticando il suo sigaro. iusto?
essuna prova,ammise Hamilton. essuna prova di ciche passa per la testa di Charley McFeyffe. Ma neanche lui aveva alcuna prova di ciche passa per la testa di mia moglie.
a su sua moglie c'era tutto quel materiale a carico. Le petizioni che ha firmato, gli ambienti di sinistra che ha frequentato. Lei mi mostri una sola petizione firmata da McFeyffe; o una riunione sovversiva alla quale abbia partecipato.
essun vero comunista si esporrmai fino a quel punto,ribattHamilton, rendendosi conto dell'assurditnello stesso momento in cui lo diceva.
on possiamo licenziare Charley sulla base di ipotesi del genere. Anche lei si renderconto di quanto sia fragile la sua affermazione. Che facciamo, lo cacciamo via perchnon ha partecipato a riunioni sovversive?Sul volto del colonnello apparve l'ombra di un sorriso. i dispiace, Jack. Lei non ha uno straccio di prova.
o so,riconobbe Hamilton.
o sa?Edwards era sbalordito. ei lo ammette?
a certo che lo ammetto. Non ho mai preteso di averne.Poi spieg senza particolare emozione, o semplicemente ritenuto di sottoporre il caso alla sua attenzione. Solo per scrupolo.
Imbronciato, affondato nella sua poltrona, McFeyffe non disse niente. Aveva incrociato le dita grassocce e le stringeva con forza; teneva lo sguardo fisso su di esse, evitando cosdi guardare Hamilton.
orrei poterla aiutare,disse Edwards, a disagio. a che diavolo, Jack, seguendo il suo ragionamento dovremmo classificare l'intero popolo americano come pericoloso per la sicurezza.
anto lo farete comunque. Io volevo solo che lo stesso sistema venisse applicato anche a McFeyffe. Mi sembra una vergogna che venga escluso uno come lui.
o penso,disse impettito Edwards, he l'integrite l'attaccamento alla nazione di Charley McFeyffe siano al di sopra di ogni sospetto. Lei lo sa, Jack, che quest'uomo ha combattuto nella seconda guerra mondiale, nel corpo dell'Aeronautica? Lo sa che un devoto cattolico, e che membro dei Veterani delle Guerre d'Oltremare?
agari anche boy-scout,ironizzHamilton. tutti gli anni fa l'albero di Natale.
uole forse insinuare che i cattolici e gli ex combattenti non sono leali verso la nazione?gli domandEdwards.
o. Io sto solo cercando di dire che un uomo puessere tutte quelle cose, ed essere nello stesso tempo un pericoloso sovversivo. Mentre una donna pufirmare petizioni per la pace e abbonarsi a In Fact, e contemporaneamente amare fino all'ultimo pezzetto di terra di questo paese.
i sembra,affermEdwards freddamente, he stiamo solo perdendo tempo. Questo sono soltanto chiacchiere inutili.
Hamilton spinse indietro la sedia e si alzin piedi. razie per avermi ascoltato, colonnello.
on c'di che.Impacciato, Edwards aggiunse, orrei fare piper lei, ragazzo mio. Ma lei capisce la mia situazione.
on colpa sua,convenne Hamilton. nzi, da un certo punto di vista, sono quasi contento che lei non mi abbia dato retta. In fin dei conti McFeyffe innocente fino a quando non venga provata la sua colpevolezza.
La riunione era terminata. I dirigenti del California Maintenance cominciarono ad allontanarsi a passo di carica lungo il corridoio, ben lieti di tornare alle loro solite mansioni. L'impeccabile stenografa raccolse la macchinetta, le sigarette e la borsa. McFeyffe si concesse non senza difficoltun'occhiata velenosa nei confronti di Hamilton, poi lo oltrepasscon una spinta e scomparve.
Sulla soglia, Hamilton fu bloccato dal colonnello Edwards. he cosa fargli chiese. ercherlavoro nella penisola? Farun tentativo all'EDA di Tillingford? Lui la assumersenza dubbio. Era molto amico di suo padre.
L nel mondo reale, Hamilton non si era ancora rivolto a Tillingford. mi assumerrispose pensieroso. n parte per quel motivo, e in parte perchsono un bravissimo esperto di elettronica.
i dispiace, figliolo,comincia farfugliare Edwards, imbarazzato. on intendevo insultarla. Volevo solo dire che...
apisco benissimo ciche voleva dire.Hamilton si strinse nelle spalle, muovendosi con cautela per via della costola rotta, strettamente fasciata. I due denti nuovi che gli avevano impiantato gli sembravano instabili; non ci si era ancora abituato, coscome non si era abituato alla chiazza. sopra l'orecchio destro, dove lo avevano rasato per suturargli con due punti una brutta ferita. Per molti versi l'incidente e tutte le disavventure successive lo avevano invecchiato precocemente. on andrda Tillingford,dichiar i metterin proprio.
Esitante, Edwards gli domand ei prova del risentimento nei nostri confronti, vero?
o. Ho perso il mio lavoro ma non importa. Da un certo punto di vista un sollievo. Se non fosse successo tutto questo, probabilmente sarei andato avanti tranquillamente per chissquanto tempo, senza preoccuparmi del sistema di sicurezza, senza nemmeno rendermi conto che esisteva. Ma adesso ci ho sbattuto il naso; sono stato costretto a prendere coscienza che esiste. Ho dovuto aprire gli occhi, che mi piacesse o no.
uvvia, Jack...
er me la vita stata sempre piuttosto facile. La mia famiglia era ricca e mio padre era una persona molto conosciuta nell'ambiente. Normalmente quelli come me non vengono nemmeno sfiorati da gente come McFeyffe, ma i tempi stanno cambiando. Tutti i McFeyffe di questo mondo cominciano a farsi avanti, e prima o poi bisogna sbatterci il muso; perciora che ci si accorga della loro esistenza.
n gran bel discorso,disse Edwards. obile e toccante. Ma lei dovrguadagnarsi da vivere; dovrtrovare un lavoro per mantenere la sua famiglia. E senza un'organizzazione di sicurezza non ci sarcompagnia in cui lei possa progettare i suoi missili, nqui naltrove. Nessuno che abbia un contratto governativo la assumer
orse anche questa una cosa positiva. Ne ho abbastanza di costruire bombe.
tanchezza del lavoro?
o lo chiamerei risveglio di coscienza. Alcune delle cose che mi sono successe hanno cambiato il mio modo di pensare. Mi hanno fatto uscire dai binari, per cosdire.
h, sdisse distrattamente Edwards. 'incidente.
o visto tanti aspetti della realtche pensavo non esistessero nemmeno, e ne sono uscito con una prospettiva modificata. Forse ci voleva un'esperienza del genere per spezzare le catene dell'abitudine. Se cos stata un'esperienza che valeva la pena di essere vissuta.
Dietro di lui, dal corridoio, provenne il suono ritmato di un battito di tacchi. Marsha, radiosa e ansimante, corse verso di lui e lo abbracci ossiamo andarcene,gli disse con calore.
la cosa piimportante,aggiunse Hamilton, ヨ stata chiarita. Marsha diceva la verit ed questo che mi sta pia cuore. Un altro lavoro posso sempre trovarlo, ma le buone mogli scarseggiano.
he cosa ha intenzione di fare?insistette il colonnello mentre Hamilton e Marsha si allontanavano lungo il corridoio.
e scrivergli rispose Hamilton senza nemmeno voltarsi. ulla carta intestata della ditta.
esoro,disse Marsha tutta eccitata mentre scendevano le scale dell'edificio e si avviavano sul vialetto di cemento, ono arrivati i camion e hanno gicominciato a scaricare.
ene,disse Hamilton, soddisfatto. osfaremo un figurone quando ci lavoreremo quella vecchia ciabatta.
on parlare coslo rimproverMarsha, preoccupata, stringendogli il braccio. i vergogno di te.
Hamilton ridacchie la aiuta salire in macchina. 'ora in poi sarsempre piche onesto con tutti, diresattamente ciche penso, e faresattamente ciche ho voglia di fare. La vita troppo breve per viverla in un altro modo.
Esasperata, Marsha si lagn u e Bill... mi domando che ne verrfuori.
aremo un sacco di soldi,le rispose allegramente Hamilton mentre guidava lungo l'autostrada. icordati quello che ti dico, amore mio. Tu e Tontolone mangerete piatti sopraffini e dormirete su cuscini di seta.
Mezzora pitardi erano in cima a una spianata brulla, e studiavano con occhio critico il piccolo capannone in lamiera ondulata che Hamilton e Laws avevano preso in affitto. Una fila di grossi camion stava andando a marcia indietro per scaricare sulla piattaforma posteriore i macchinari, imballati all'interno di gigantesche scatole di compensato.
no di questi giorni,disse pensieroso Hamilton, a quella piattaforma verranno fuori piccole scatole lucide e quadrate, con manopole e levette. E i camion verranno a caricare la merce, non a scaricarla.
Bill Laws, il corpo magro contratto contro il vento freddo d'autunno, stava trotterellando verso di loro, con un mozzicone tutto storto di sigaretta fra le labbra sottili e le mani infilate nelle tasche. ene,disse con una smorfia sardonica sulla faccia. on molto, ma almeno ci divertiremo. Magari andremo subito a gambe all'aria, perlo faremo spassandocela come matti.
ack sostiene che faremo un sacco di soldi,disse Marsha, perplessa, le labbra serrate in un'espressione falsamente imbronciata.
uello verrdopo,le spiegLaws. uando saremo troppo vecchi e malridotti per spassarcela.
i fatta vedere Edith Pritchet?chiese Hamilton.
ト in giro da queste parti,rispose Laws, indicando vagamente con la mano. o visto la sua Cadillac parcheggiata lungo la strada.
ammina ancora?
h saffermLaws. unziona benissimo. Decisamente non siamo piin quel mondo.
Un ragazzetto sugli undici anni spuntcorrendo tutto eccitato. he cosa fabbricherete?domand azzi?
o,rispose Hamilton. iradischi. Cosla gente potrascoltare la musica. un prodotto destinato ad avere un grande successo.
vviva,esclamil ragazzo, colpito. hi, l'anno scorso ho costruito un apparecchio ricevente a cuffia, con tubo unico. Funzionava a batteria.
ト un buon inizio.
adesso sto costruendo un sintonizzatore ad alta frequenza.
ttimo,disse Hamilton. agari ti prenderemo a lavorare con noi. Ammesso naturalmente che non dobbiamo stamparci da soli i quattrini.
La signora Edith Pritchet li raggiunse in quel momento, muovendosi a piccoli passi sul terreno ancora privo di qualsiasi servizio. Era imbacuccata in un pesante cappotto di lana, e sui riccioli tinti troneggiava un elaborato cappellino. u, caro, non fare perdere tempo al signor Hamilton e al signor Laws,disse in tono di rimprovero, rivolta al figlio. anno gitante cose di cui occuparsi.
David Pritchet si fece da parte con aria avvilita.
vete acquistato una gran quantitdi materiale,osservdubbiosa la signora Pritchet ai due uomini. ev'essere costata parecchio.
i era indispensabile,disse Hamilton. oi non assembliamo amplificatori da componenti standard; noi progettiamo e costruiamo ogni singolo pezzo, dai condensatori ai trasformatori. Bill ha gli schemi di una nuova cartuccia antiattrito. Dovrebbe essere una bomba, nel mercato dell'alta fedelt.. garantisce il consumo minimo del disco.
iete due degenerati,disse Marsha, divertita. ercate di soddisfare i capricci della classe piagiata.
o credo,disse Hamilton, he la musica sia destinata a crescere nell'interesse della gente. Il problema riguarda il modo di ascoltarla. Utilizzare bene un impianto hi-fi diventerun'arte vera e propria. Questi nostri impianti richiederanno lo stesso impegno, per farli funzionare, di quanto ce ne vorra noi per costruirli.
ime li vedo,disse Laws, sorridendo. iovanotti aitanti seduti sul pavimento del loro appartamento di North Beach, che girano freneticamente manopole e interruttori, mentre nella stanza rimbomba il suono incredibilmente autentico di motori, tempeste di neve, camion che scaricano rottami metallici e altre stranezze registrate.
on ne sono cossicura,obbiettla signora Pritchet, ancora poco convinta. oi due sembrate cos.. eccentrici.
a questo un campo di eccentrici,la informHamilton. eggiore di quello degli articoli di moda, o dell'organizzazione di feste di addio al celibato, ma immensamente piremunerativo.
a voi siete certi,insistette la signora Pritchet, he la vostra iniziativa saruri successo commerciale? Non mi piace fare investimenti senza la garanzia di un ritorno ragionevole.
ignora Pritchet,disse Hamilton, con aria di rimprovero, i sembrato di sentirle dire, una volta, che lei avrebbe voluto fare la mecenate in campo artistico.
anto Cielo,lo rassicurla donna. on c'niente di piimportante per la societdi un sostegno convinto alle attivitculturali. La vita senza il grande patrimonio artistico creato da generazioni di geni ispirati...
llora sta facendo la cosa giusta,la interruppe Hamilton. entirla musica dei contanti.
a...
ei cantanti, voleva dire Jack,intervenne Laws.8 nsomma, noi operiamo in campo musicale. Con un impianto come il nostro, chiunque potrascoltare la musica come non ha mai fatto in vita sua. Musica al massimo della potenza senza la minima distorsione, e con una fedeltmai raggiunta. Saruna rivoluzione culturale.
Hamilton pose un braccio attorno alla moglie e la strinse calorosamente a s he te ne sembra, tesoro?
agnifico,rispose Marsha, con una smorfia di dolore. a stai attento... sono tutta ustionata, ti ricordi?ensi che avremo successo?on ne dubito.
ovremmo essere tutti soddisfatti,disse allora Hamilton, rivolto alla signora Pritchet, lasciando Marsha. iusto?
Ancora incerta. Edith Pritchet frugnella sua voluminosa borsa in cerca del blocchetto degli assegni. e', pare che sia per una buona causa.
ト un'ottima causa,annuHamilton. erchse non abbiamo i soldi, non potremo nemmeno cominciare a lavorare.
8 Qui c'un gioco di parole intraducibile in italiano fra "loot" (quattrini) e "liute" (liuto), che si pronunciano pio meno allo stesso modo (N.d.T.).

La signora Pritchet richiuse di scatto la borsa. utto sommato, forse meglio che non mi lasci coinvolgere in questa storia.
on ci faccia caso,intervenne prontamente Marsha. essuno dei due sa quello che sta dicendo.
'accordo,cedette infine la signora Pritchet, ormai convinta. Compilscrupolosamente un assegno corrispondente alla spesa iniziale prevista. i aspetto di riaverlo indietro,disse con aria severa, porgendo l'assegno a Laws. econdo quelli che sono i termini del nostro accordo.
o riavrdisse Laws. Ma subito dopo fece un salto all'indietro, strillando per il dolore. Si pieg portrabbioso una mano alla caviglia e schiaccicon il pollice qualcosa di piccolo che si dimenava freneticamente. he cos'gli chiese Hamilton. na forbicina. Si infilata lungo il calzino e mi ha pizzicato.Laws fece una smorfia impacciata e aggiunse, ト solo una coincidenza.
oi speriamo di poterle restituire il denaro,disse Hamilton alla signora Pritchet, tanto per coprirsi le spalle. aturalmente non possiamo prometterglielo, ma faremo tutto il possibile.
Aspett ma niente lo morse o lo pizzic
razie a Dio,ansimMarsha, dando un'occhiata all'assegno.
Bill Laws si incammindi buon passo verso il capannone di lamiera ondulata. llora?strill he stiamo aspettando? Mettiamoci al lavoro!
Questo libro falsifica e distorce deliberatamente l'immagine reale, mettendo in ombra gli elementi cospiratori e sottintendendo che la loro esistenza immaginaria.
Joan Reiss

Si cercherebbe invano qualsiasi reale consapevolezza del perchquesti eventi si siano verificati. L'autore si accontenta semplicemente di offrircene un resoconto piatto e naturalistico, senza alcun riferimento al significato morale... la malattia del naturalismo contemporaneo.
Arthur Silvestre

Non saprei trovarci niente di interessante, escluso l'episodio dell'ombrello, al quale non credo.
David Pritcher

L'autore andato fuori dalle righe tentando di rivestire di un certo fascino alcuni personaggi minori piuttosto insignificanti, come la cameriera (o quel che diavolo .
Marsha Hamilton

Il libro delizioso. Solo che c'un interesse insistito per la violenza e il sesso, e manca invece un messaggio spirituale piampio che redima alcune sequenze altrimenti sgradevoli.
Edith Prichet


Sul romanzo sembra aleggiare una specie di roseo bagliore ottimistico, una fiducia anacronistica che le cose in un modo o nell'altro volgeranno per il meglio. Nella vita reale tutto questo semplicemente non avviene.
Bill Laws

In qualche modo lungo e tortuoso, si parla troppo e si agisce poco.
Charley McFeyffe

Mi sembrato buono, anche se avrei preferito che la scena nella sala d'ascolto entrasse meno nei particolari. Non necessario che tutto sia cosesplicito.
Jack Hamilton

Questo il testo completo di un prologo incluso nel manoscritto originale di Eye in the Sky del 1955, dove i protagonisti sembrano dare un giudizio personale sul romanzo. Nell'originale la citazione di Bill Laws viene prima di quella di Edith Prichet.









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