Arthur C. Clarke.
3001 Odissea finale.
1997 by Arthur C. Clarke.
1997 RCS Libri S.p.A., Milano.
Titolo originale: 3001 The Final Odyssey.
Traduzione di Sergio Mancini.
A Cherence, Tamara, Melinda. Possiate essere felici in un secolo molto 
migliore del mio.
PROLOGO. I PRIMOGENITI.
Chiamiamoli Primogeniti. Bench non fossero nemmeno 
lontanamente umani, erano fatti di carne e ossa e, dopo aver rivolto lo 
sguardo alle profondit dello spazio, avevano provato timore, e 
meraviglia... e solitudine. Appena possibile, avevano cominciato a 
cercare amici tra le stelle.
Nelle loro esplorazioni incontrarono la vita sotto molti aspetti e 
osservarono il travaglio dell'evoluzione in migliaia di mondi. 
Constatarono quanto di frequente i primi flebili guizzi d'intelligenza 
fossero apparsi e si fossero spenti nella notte cosmica.
E poich, in tutta la galassia, non avevano trovato nulla di pi 
prezioso della Mente, ne incoraggiarono ovunque il sorgere. 
Diventarono agricoltori nei campi delle stelle; seminarono, e a volte 
raccolsero. E a volte, con indifferenza, dovettero estirpare le erbacce.
Da molto tempo i grandi dinosauri erano scomparsi  la loro 
speranza nascente era stata spazzata da un casuale colpo di maglio 
proveniente dallo spazio  quando la nave da ricognizione entr nel 
sistema solare dopo un viaggio di quasi mille anni. Pass accanto ai 
gelidi pianeti esterni, si arrest brevemente sui deserti di Marte 
morente, e ora osservava la Terra.
E laggi, sotto di loro, gli esploratori videro un mondo brulicante di 
vita. Per anni studiarono, raccolsero, classificarono. Quando ebbero 
appreso tutto ci che era possibile apprendere, cominciarono a 
intervenire. Manipolarono il destino di molte specie, sulla terra e nei 
mari. Ma per almeno un milione di anni non avrebbero potuto 
sapere quale dei loro esperimenti avrebbe dato frutti.
Erano pazienti, ma non ancora immortali. C'era tanto da fare in questo 
universo di cento miliardi di soli, e altri mondi chiamavano. Perci si 
diressero un'altra volta nell'abisso, sapendo che non sarebbero tornati 
mai pi. D'altronde non ce n'era bisogno: i servitori che avevano 
lasciato dietro di loro avrebbero fatto il resto.
Sulla Terra i ghiacciai apparvero e scomparvero, mentre sopra di essi 
l'immutabile Luna continuava a nascondere il suo segreto alle stelle. 
Con un ritmo ancor pi lento del ghiaccio dei poli, le maree di civilt 
fluirono e defluirono in tutta la galassia. Sorsero e caddero 
imperi straordinari, bellissimi, terribili, e trasmisero il loro sapere ai 
successori.
E ora, l fuori, tra le stelle, l'evoluzione si proiettava verso nuove mete. 
I primi esploratori della Terra erano giunti da tempo ai confini della 
carne e delle ossa; appena le loro macchine diventarono migliori dei 
loro corpi, fu il momento di muoversi. Prima trasferirono i loro 
cervelli, poi i soli pensieri, in nuove sedi luccicanti di metallo e 
pietre preziose. Con esse errarono per la galassia. Non costruirono pi 
navi spaziali. Essi stessi erano navi spaziali.
Ma l'epoca delle entitmacchina trascorse rapidamente. Nel loro 
incessante sperimentare, avevano appreso a immagazzinare il 
sapere nella struttura stessa dello spazio e a conservare per l'eternit 
i loro pensieri nei reticoli gelidi di luce.
Quindi ora si trasformarono in energia pura; e su migliaia di mondi, i 
gusci vuoti che avevano scartato si contorsero per un p in 
un'insensata danza di morte, poi si sbriciolarono in polvere.
Ora erano i Signori della galassia e potevano vagare a loro 
piacimento tra le stelle, o penetrare come bruma sottile negli interstizi 
stessi dello spazio. Nonostante fossero finalmente liberi dalla tirannia 
della materia, non avevano dimenticato del tutto le loro origini, nel 
caldo limo di un mare scomparso. E i loro meravigliosi strumenti 
continuarono ancora a funzionare, sorvegliando gli esperimenti 
iniziati tante ere fa.
Ma ormai non sempre ubbidivano agli ordini dei loro creatori; come 
tutte le cose materiali, non erano immuni alla corruzione del Tempo 
e del suo paziente e vigile servitore, l'Entropia.
E talvolta, per conto loro, scoprirono altre mete e vi si diressero.
PARTE I, CITTDELLE STELLE.
1. IL COWBOY DELLA COMETA.
Il capitano Dimitri Chandler (matricola M2973. 
04.21/93.106/Marte/Accademia spaziale3005), Dim per gli amici, 
era comprensibilmente seccato. Il messaggio dalla Terra aveva 
impiegato sei ore ad arrivare al rimorchiatore spaziale Goliath, 
attualmente oltre l'orbita di Nettuno; se fosse giunto dieci minuti 
pi tardi, avrebbe potuto rispondere: piacente... non posso 
andarmene adesso... abbiamo appena cominciato a spiegare lo 
schermo solare
La scusa avrebbe funzionato alla perfezione: avvolgere il nucleo di 
una cometa in una coltre di pellicola riflettente, spessa solo poche 
molecole ma con un lato di parecchi chilometri, non era il genere di 
lavoro che si potesse lasciare a met.
Eppure, ubbidire a quella ridicola richiesta sarebbe stata una buona 
idea: era gi in disgrazia per quel che riguardava il sistema solare, anche 
se non per colpa sua. La raccolta di ghiaccio dagli anelli di Saturno e 
l'invio a Venere e Mercurio, dove ne avevano davvero bisogno, erano 
cominciati gi attorno al 2700  tre secoli fa. Il capitano Chandler non 
era mai stato capace di cogliere una vera differenza nelle immagini 
rima e dopoche i Conservatori Solari producevano in 
continuazione per suffragare le loro accuse di vandalismo celeste. 
Ma in genere il pubblico, ancora sensibile ai disastri ecologici dei 
secoli precedenti, la pensava diversamente e il referendum i le 
mani da Saturno!aveva ottenuto una sostanziosa maggioranza. 
Come risultato, Chandler non era pi un Predone dell'Anello, ma un 
Cowboy della Cometa.
E cos adesso si trovava a una considerevole distanza da Alpha 
Centauri, a radunare scaglie dalla Fascia di Kuiper. Lass c'era 
sicuramente ghiaccio a sufficienza per coprire Venere e Mercurio di 
oceani profondi chilometri, ma ci sarebbero voluti secoli per estinguere 
le loro fiamme e renderli adatti alla vita. Ovviamente i Conservatori 
Solari continuavano a protestare contro tutto questo, bench non pi 
con tanto entusiasmo. I milioni di morti del tsunami provocato 
dall'asteroide del Pacifico nel 2034  quanta ironia nel fatto che un 
impatto sulla Terra avrebbe causato danni molto minori!  avevano 
ricordato alle generazioni future che la razza umana era come un 
fragile cestello troppo pieno di uova.
E va bene, si disse Chandler, ci volevano cinquant'anni prima che 
questo pacco speciale raggiungesse la propria destinazione, per cui un 
ritardo di una settimana non avrebbe fatto molta differenza. Ma 
avrebbe dovuto rifare tutti i calcoli sulla rotazione, il centro di massa e 
i vettori di spinta, e poi avrebbe dovuto trasmetterli a Marte per il 
controllo. Era consigliabile fare i conti per benino, prima di mandare 
miliardi di tonnellate di ghiaccio lungo un'orbita che avrebbe potuto 
portarle a un tiro di schioppo dalla Terra.
Come gi era capitato molte volte, gli occhi del capitano Chandler si 
posarono distrattamente sulla vecchia fotografia posta sulla scrivania. 
Mostrava un vapore a tre alberi, minuscolo sotto l'iceberg che gli 
incombeva addosso, proprio come il Goliath in quel preciso istante.
Incredibile come un solo lungo lasso di vita, aveva riflettuto spesso, 
dividesse quella primitiva Discovery dall'astronave con lo stesso nome 
diretta verso Giove. E che cosa avrebbero pensato quegli esploratori 
antartici di tanto tempo fa della vista che gli si offriva dal suo ponte?
Sarebbero rimasti sicuramente sconcertati, perch il muro di ghiaccio 
a fianco del quale il Goliath galleggiava si estendeva verso l'alto e il 
basso fin dove poteva arrivare lo sguardo. Ed era ghiaccio 
dall'aspetto singolare, del tutto sprovvisto dell'immacolato 
biancazzurro dei mari ghiacciati dei Poli. In realt appariva sporco... 
anzi, lo era. Perch solo il 90 per cento era ghiaccio d'acqua: il resto 
era una brodaglia di composti di carbonio e zolfo, la maggior parte dei 
quali stabili solo a temperature non molto superiori allo zero assoluto. 
Fonderli avrebbe potuto causare spiacevoli sorprese; come un 
astrochimico aveva fatto notare: e comete hanno l'alito cattivo 
La frase era diventata celebre.
omandante a tutto l'equipaggio annunci Chandlgr. ' un 
piccolo cambiamento di programma. Ci hanno chiesto di rimandare 
le operazioni per indagare su un bersaglio individuato dal radar della 
Guardia spaziale.
ltre informazioni?chiese qualcuno, quando nell'interfono si fu 
placato il coro di borbottii che aveva percorso la nave.
on molte, ma presumo che si tratti di un altro progetto che il 
Comitato del Millennio ha dimenticato di annullare.
Altri brontolii: erano tutti profondamente disgustati dalla quantit 
di eventi progettati per festeggiare la fine del terzo millennio. C'era 
stato un generale sospiro di sollievo quando il primo gennaio 3001 era 
passato senza che succedesse niente e la razza umana aveva potuto 
riprendere le normali attivit.
n ogni caso sar probabilmente un altro falso allarme, come l'ulti
mo. Torneremo al lavoro il pi presto possibile. Qui il comandante, 
passo e chiudo.
Questa era la terza caccia ai fantasmi, pens cupo Chandler, in cui era 
coinvolto nella sua carriera. Nonostante secoli di esplorazioni, il sistema 
solare era in grado di offrire ancora sorprese, e si poteva presumere che 
la Guardia spaziale avesse le sue buone ragioni per fare una richiesta 
come quella. Sperava solo che qualche fantasioso idiota non avesse 
avvistato un'ennesima volta il favoleggiato Asteroide d'oro. Se fosse 
esistito  e Chandler non ci credeva nemmeno un p  si sarebbe 
trattato semplicemente di una curiosit minerale: il suo valore 
sarebbe stato molto minore del ghiaccio che lui mandava al sistema 
solare per dar vita a mondi sterili.
Ma c'era una possibilit, e Chandler la prese in seria considerazione. 
La razza umana aveva gi sparso i suoi robotsonda per un volume di 
spazio vasto complessivamente un centinaio di anniluce  e bastava il 
monolito di Tycho a ricordare che civilt molto pi antiche avevano 
intrapreso simili attivit. Nel sistema solare potevano esserci 
benissimo altri manufatti alieni, o magari in transito attraverso di 
esso. D capitano Chandler sospett che la Guardia spaziale avesse in 
mente qualcosa del genere, altrimenti non avrebbe costretto un 
rimorchiatore spaziale della Classe A ad andare a caccia di un puntino 
sullo schermo di un radar.
Cinque ore pi tardi, il Goliath in assetto da ricognizione rilev l'eco 
al limite di portata; anche tenendo conto della distanza, sembrava 
deludentemente esiguo. Tuttavia, come se stesse diventando pi chiaro 
e pi forte, cominci a rinviare il tipico segnale di un oggetto 
metallico, lungo forse un paio di metri. Viaggiava su un'orbita 
diretta fuori dal sistema solare, per cui si trattava quasi certamente  
stabil Chandler  di una delle migliaia di parti di spazzatura spaziale 
che il Genere Umano aveva lanciato verso le stelle durante l'ultimo 
millennio  e che un giorno avrebbe potuto fornire l'unica prova 
dell'esistenza della razza umana.
Poi giunse abbastanza vicino da poter essere esaminato a vista, e il 
capitano Chandler comprese, con intimorita sorpresa, che qualche 
paziente storico stava ancora controllando i reperti pi antichi dell'era 
dello spazio. Peccato che i computer gli avessero fornito la risposta 
solo qualche anno dopo i festeggiamenti del Millennio!
ui Goliath Chandler trasmise alla Terra, con una sfumatura di 
orgoglio e anche di sussiego nella voce. tiamo accogliendo a bordo 
un astronauta millenario. E ho l'impressione di sapere di chi si tratti.
2. RISVEGLIO.
Frank Poole si svegli, ma non ricordava. Non era sicuro nemmeno 
del proprio nome.
S, era in una stanza d'ospedale: bench avesse gli occhi ancora chiusi, 
glielo sugger una sensazione tra le pi primitive ed evocatrici. 
Ogni respiro gli portava un odore tenue e non del tutto spiacevole di 
disinfettante nell'aria e suscitava ricordi di un tempo in cui... ma 
certo!... da adolescente spericolato si era fratturato una cestola 
durante i campionati di volo con il deltaplano in Arizona.
Adesso tutto gli tornava in mente. Sono il vicecomandante Frank 
Poole, ufficiale in seconda, USSS Discovery, in missione di massima 
segretezza diretto verso Giove...
Ebbe la sensazione di una mano gelida che gli avesse afferrato il cuore. 
Ricord, facendo scorrere la scena al rallentatore, la capsula spaziale 
che gli precipitava addosso, con gli artigli metallici protesi. Poi 
l'impatto senza rumore  e il sibilo non pi cos silenzioso dell'aria 
che usciva dalla sua tuta. Dopo di che un ultimo frammento di 
memoria  una vorticosa, irrimediabile rotazione nello spazio, 
mentre cercava invano di riattaccare il collettore d'aria spezzato.
B, qualunque fosse stato il misterioso incidente occorso ai controlli 
della capsula spaziale, adesso era sano e salvo. Probabilmente Dave 
aveva effettuato una rapida sortita dalla capsula e lo aveva recuperato 
prima che la mancanza d'ossigeno danneggiasse in modo permanente 
il cervello.
Buon vecchio Dave, pens. Devo ringraziarlo... ma un momento!...  
chiaro che adesso non sono a bordo della Discovery, com' altrettanto 
sicuro che non sono rimasto in stato d'incoscienza abbastanza a lungo 
da essere riportato sulla Terra!
Il filo aggrovigliato dei suoi pensieri fu improvvisamente interrotto 
dall'arrivo di una caposala e due infermiere con indosso l'imperitura 
uniforme della loro professione. Sembravano alquanto sorprese. Poole 
si chiese se si fosse svegliato prima del previsto, e l'idea gli diede 
un'infantile sensazione di contentezza.
alve!riusc a dire dopo diversi tentativi; le sue corde vocali 
sembravano parecchio arrugginite. ome sto?
La caposala gli restitu il sorriso e gli comunic l'ovvio ordine di non 
sforzarsi di parlare portando un dito alle labbra. Poi le due infermiere 
si occuparono immediatamente di lui con consumata abilit, 
controllando il polso, la temperatura e i riflessi. Quando una delle 
infermiere gli sollev il braccio destro e lo lasci ricadere, Poole not 
qual
cosa di strano. Ricadeva con molta lentezza e non sembrava pesare 
come di solito. E, a questo proposito, non appena cerc di muoversi 
nemmeno il corpo sembrava avere peso.
Quindi sono sicuramente su un pianeta, riflette. O su una stazione 
spaziale con gravit artificiale. Di sicuro non mi trovo sulla Terra 
non peso abbastanza.
Stava per chiederlo direttamente alla caposala, quando questa gli 
premette qualcosa contro il lato del collo. Sent un leggero pizzicore 
e ripiomb in un sonno senza sogni. Un attimo prima di perdere i sensi, 
trov il tempo per un ultimo sconcertante pensiero.
Strano  non avevano detto una parola da quando erano entrate.
3. RIABILITAZIONE.
Quando si svegli di nuovo e vide la caposala e le infermiere attorno 
al letto, Poole si sent abbastanza in forma da farsi sentire.
ove sono? Voi me lo potete sicuramente dire!
Le tre donne si scambiarono un'occhiata, visibilmente incerte sul da 
farsi. Rispose la caposala, pronunciando le parole con lentezza e 
precisione: a tutto bene, signor Poole. Il professor Anderson sar 
qui tra un minuto... Lui le spiegher
Spiegare cosa? pens Poole piuttosto seccato. Ma almeno parla 
inglese, anche se non riesco a capire con quale accento...
Anderson doveva essere gi stato avvertito perch la porta si apr pochi 
istanti pi tardi  offrendo a Poole la possibilit di dare un'occhiata a 
una piccola folla di curiosi che sbirciavano. Cominci a sentirsi come 
un animale appena esposto in uno zoo.
Il professor Anderson era un ometto azzimato i cui tratti sembravano 
un miscuglio degli aspetti pi caratteristici di diverse razze  cinese, 
polinesiana, nordica mescolate nella pi assoluta confusione. Salut 
Poole alzando il palmo destro, poi si accorse subito dell'equivoco e gli 
strinse la mano, ma con una bizzarra esitazione, come se stesse 
provando a fare un gesto del tutto sconosciuto.
ieto di vederla cos in forma, signor Poole... La rimetteremo in 
piedi in un baleno.
Di nuovo quello strano accento e quel modo di parlare strascicato 
ma i modi rassicuranti erano quelli di tutti i medici, in tutti i luoghi e 
in tutte le et.
i fa piacere saperlo. Ora forse lei pu rispondere ad alcune 
domande...
erto, certo. Solo un minuto.
Anderson parl cos rapidamente e a voce cos bassa alla caposala che 
Poole riusc a cogliere solo poche parole, molte delle quali gli erano del 
tutto sconosciute. Poi la caposala fece un cenno a un'infermiera, che 
apr un armadio a muro e ne tir fuori una stretta striscia di metallo. 
Dopo di che procedette ad avvolgerla attorno alla testa di Poole.
 che serve?chiese Poole, mettendosi a fare il paziente difficile, 
quelli che infastidiscono tanto i medici perch vogliono sempre sapere 
tutto quello che si sta facendo.  per l'elettroencefalogramma?
Il professore, la caposala e le infermiere apparvero tutti egualmente 
sconcertati. Poi un lento sorriso si fece strada sul volto di Anderson.
h... elettro... enee... fal... gramma disse scandendo, come se 
dovesse pescare la parola dai recessi della memoria.
, proprio cos. Vogliamo solo controllare le sue funzioni cerebrali.
Il mio cervello funzionerebbe alla perfezione se solo me lo lasciaste 
usare, brontol fra s Poole. Ma almeno sembra che si faccia 
qualcosa... finalmente.
ignor Poole cominci Anderspn, sempre parlando con quella 
voce curiosamente artefatta, come se si stesse cimentando in una 
lingua straniera, ei sa di certo di essere stato... reso inabile... in un 
grave incidente, mentre lavorava all'esterno della Discovery.
Poole annu.
omincio a sospettare disse caustico, he "reso inabile" non 
renda interamente l'idea.
Anderson apparve visibilmente sollevato e un lento sorriso gli si 
dipinse sul volto.
ei ha assolutamente ragione. Mi dica cosa crede che le sia successo.
, nella migliore delle ipotesi, dopo che ho perso i sensi, Dave 
Bowman mi ha salvato e mi ha riportato nell'astronave. Come sta 
Dave? Non mi dite niente?
 tempo debito... e nella peggiore delle ipotesi?
A Frank Poole sembr che un vento gelido gli soffiasse 
delicatamente dietro il collo. Il sospetto che via via si era formato nel 
suo cervello cominci a prendere corpo.
he sono morto, ma sono stato riportato qui... dovunque sia 
"qui"... e voi siete stati capaci di farmi rivivere. Grazie...
ssolutamente corretto. E lei  tornato sulla Terra. B, pi o meno.
Cosa voleva dire quel i o meno C'era sicuramente un campo 
gravitazionale l  per cui si trovava probabilmente all'interno della 
ruota a lenta rotazione di una stazione spaziale orbitante. Ma non 
importava: c'era ben altro su cui riflettere.
Poole esegu qualche rapido calcolo mentale. Se Dave lo avesse messo 
in ibernazione, avesse scongelato il resto dell'equipaggio e portato a 
termine la missione su Giove  diamine, sarebbe rimasto orto
almeno per cinque anni!
uanti ne abbiamo oggi?domand con la maggior calma 
possibile.
Il professore e la caposala si scambiarono un'occhiata. Di nuovo 
Poole sent quel vento freddo alla base del collo.
 meglio che le dica, signor Poole, che Bowman non la salv. 
Credette... e non possiamo rimproverarglielo... che lei fosse 
inequivocabilmente morto. Inoltre doveva affrontare una crisi di 
assoluta gravit che minacciava la sua stessa sopravvivenza...
er cui lei  andato alla deriva nello spazio,  passato attraverso il 
sistema di Giove e si  diretto verso le stelle. Fortunatamente lei era 
talmente al di sotto del punto di congelamento che non c'era alcun 
metabolismo... ma  quasi un miracolo che siamo riusciti a trovarla. 
Lei  uno degli uomini pi fortunati che esistano. No... che siano mai 
esistiti!
Ah s? si domand tetro Poole. Cinque anni, che diamine! Avrebbe 
potuto essere un secolo... o anche pi.
i dica tutto ordin.
Il professore e la caposala sembrarono consultare un invisibile 
monitor. Quando si guardarono l'un l'altra e fecero un cenno di 
assenso, Poole immagin che fossero tutti inseriti nel circuito di 
informazioni dell'ospedale, collegato alla striscia di metallo che 
aveva attorno alla testa.
rank disse il professor Anderson, calandosi tranquillamente nella 
parte del vecchio medico di famiglia, ar uno shock per lei, ma  in 
grado di sopportarlo... e prima lo sa, meglio .
iamo vicini all'inizio del Quarto Millennio. Mi creda... lei ha 
lasciato la Terra quasi mille anni fa.
e credo rispose calmo Poole. Poi, con suo grande fastidio, la 
stanza cominci a ruotargli attorno e non seppe pi nulla.
Quando ebbe ripreso conoscenza, scopr di non essere pi in una 
squallida stanza d'ospedale, ma in una lussuosa suite con piacevoli 
immagini che cambiavano di continuo sulle pareti. Alcune erano quadri 
famosi che ben conosceva, altre mostravano paesaggi di terra e di 
mare che parevano provenire dai suoi tempi. Non c'era nulla di 
estraneo o sconvolgente: quello sarebbe giunto pi tardi, immagin.
Ci che lo circondava adesso era stato chiaramente programmato 
con cura; si chiese se ci fosse l'equivalente di uno schermo televisivo
da qualche parte (quanti canali aveva il Terzo Millennio?) ma non vide 
traccia di alcun telecomando vicino al letto. C'erano molte cose che 
avrebbe dovuto apprendere in questo nuovo mondo: era come un 
selvaggio che si fosse imbattuto all'improvviso nella civilt.
Ma prima doveva recuperare le forze  e imparare la lingua; neppure 
l'avvento della registrazione sonora, vecchia gi di un secolo all'epoca 
in cui era nato Poole, aveva impedito importanti mutamenti nella 
grammatica e nella pronuncia. E c'erano migliaia di parole nuove, 
perlopi nell'ambito della scienza e della tecnologia, bench spesso 
fosse in grado di indovinarne con perspicacia il significato.
Ma il fatto pi frustrante erano le miriadi di nomi propri famosi o 
meno che si erano accumulati per un millennio e che non significavano 
niente per lui. Per settimane, gran parte delle sue conversazioni 
erano state interrotte da succinte biografie, fin quando non aveva 
deciso di farsi una banca dati.
Mentre Poole riacquistava le forze, il numero di visitatori aumentava 
in continuazione, bench sempre sotto l'occhio vigile del professor 
Anderson. Fra questi c'erano specialisti, studiosi di varie discipline e  
con grande interesse dello stesso Poole  comandanti di astronavi.
Non c'era molto che potesse raccontare ai medici e agli storici che 
non fosse registrato da qualche parte della gigantesca banca dati del 
genere umano, ma spesso era in grado di offrire loro scorciatoie e 
nuove prospettive riguardo agli eventi della sua epoca. Bench lo 
trattassero con il massimo rispetto e ascoltassero pazienti quando 
cercava di rispondere alle loro domande, sembravano restii a rispondere 
alle sue. Poole cominci a pensare che lo proteggessero 
eccessivamente da uno shock culturale e si chiese un p per scherzo 
e un p sul serio come sarebbe potuto fuggire dalla sua suite. Nelle 
rare occasioni in cui era rimasto solo, non si meravigli di scoprire 
che la porta era chiusa a chiave.
Poi l'arrivo della dottoressa Indra Wallace cambi tutto. Nonostante 
il nome, la sua componente razziale di maggior rilievo sembrava essere 
quella giapponese e, a volte, con un p di immaginazione Poole 
poteva raffigurarsela come una geisha non pi giovanissima. Non era 
certo un personaggio adatto a una storica di grande fama, titolare di 
una Cattedra Virtuale in un'universit che poteva ancora vantare un 
notevole prestigio. Era la prima visitatrice in possesso di una 
conoscenza appropriata dell'inglese di Poole, per cui per l'astronauta 
fu un vero piacere conoscerla.
ignor Poole cominci con una voce molto professionale, ono 
stata incaricata di farle da guida ufficiale e... per cos dire... da men
tore. Ed ecco le mie qualifiche... sono specializzata nel suo periodo... 
la mia tesi  stata II collasso della nazionestato, 20002050. Credo che 
potremo collaborare sotto molti aspetti.
erto che possiamo. Prima di tutto mi piacerebbe che lei mi 
portasse fuori da qui in modo che possa vedere un p del vostro 
mondo.
sattamente quel che intendiamo fare. Ma prima dobbiamo darle 
una Identit. Fino ad allora lei sar... come si dice?... una non persona. 
Le sarebbe pressoch impossibile andare in giro o fare qualsiasi cosa. 
Nessun congegno d'identificazione riconoscerebbe la sua esistenza.
roprio come mi aspettavo rispose Poole con un sorriso di 
sbieco.  una situazione che stava gi verifcandosi ai miei tempi... 
e a molti non piaceva proprio.
d alcuni continua a non piacere. Se ne vanno a vivere in tenitori 
selvaggi... ce ne sono molti di pi sulla Terra oggi di quanti ce ne 
fossero ai suoi tempi. Ma si portano sempre dietro i loro compaci, 
cos da poter chiedere aiuto nel caso finissero nei guai. Il tempo 
medio  di circa cinque giorni.
i spiace. chiaro che la razza umana si sta deteriorando.
La metteva cautamente alla prova, cercando di scoprire i limiti della 
sua tolleranza e tracciando una specie di mappa della sua personalit. 
Era evidente che avrebbero passato molto tempo insieme e che lui 
avrebbe dovuto dipendere da lei in centinaia di situazioni. Eppure si 
chiedeva ancora se gli sarebbe piaciuta: forse lei lo considerava 
semplicemente come un affascinante reperto da museo.
Con grande sorpresa di Poole, lei si dichiar d'accordo con le sue 
critiche.
otrebbe essere vero... sotto alcuni aspetti. Forse noi siamo 
fsicamente pi deboli, ma godiamo di una salute migliore e ci siamo 
adattati meglio della maggior parte degli esseri umani vissuti nei 
secoli. Il Buon Selvaggio  sempre stato un mito.
Si diresse verso una targhetta rettangolare, collocata sulla porta 
all'altezza degli occhi. Aveva pi o meno le dimensioni di una delle 
innumerevoli riviste proliferate nella lontana et della stampa, e 
Poole aveva notato che ogni stanza sembrava averne almeno una. Di 
solito erano vuote, ma a volte contenevano righe di testo che 
scorrevano lentamente, del tutto prive di significato per Poole, 
anche quando la maggior parte delle parole gli era nota. Una volta 
una targa della sua suite aveva emesso un suono insistente, e lui lo 
aveva ignorato partendo dal presupposto che qualcun altro si 
sarebbe incaricato del problema, di qualunque cosa si trattasse. 
Per fortuna il rumore era cessato di colpo com'era cominciato.
La dottoressa Wallace appoggi il palmo della mano sulla targa, poi 
lo tolse dopo pochi secondi. Lanci un'occhiata a Poole e disse 
sorridendo: enga a vedere.
La scritta apparsa all'improvviso sembrava abbastanza sensata quando 
la lesse lentamente:
WALLACE, INDRA (F.ii.o3.2970/3i.885//msT.oxFORD)
mmagino che significhi femmina, data di nascita Il marzo 2970... e 
che insegna al dipartimento di Storia di Oxford. E suppongo che 
31.885 sia il numero d'identificazione personale. Giusto?
ttimo signor Poole. Ho esaminato indirizzi della vostra posta 
elettronica e numeri delle vostre carte di credito... orribili strisce 
alfanumeriche incomprensibili che nessuno potrebbe mai ricordare! 
Ma tutti noi conosciamo la nostra data di nascita e non pi di altre 
99.999 persone avranno la stessa data. Per cui il numero di cinque 
cifre  quanto basta... anche se lo si dimentica, non  molto importante. 
Come vede, fa parte di me.
nnesto?
... un nanochip alla nascita, uno in ogni palmo, tanto per essere 
sicuri. I suoi non li sentir nemmeno quando glieli metteranno. Ma lei 
ci ha creato un piccolo problema.
uale?
 lettori ottici con cui avr a che fare sono troppo sciocchi per 
credere alla sua data di nascita. Per cui, con il suo permesso, 
l'abbiamo spostata di un migliaio d'anni.
ermesso accordato. E il resto dell'Identit?
 scelta. Pu lasciarla vuota, fornire i suoi interessi attuali e una 
residenza... o usarla per messaggi personali, globali o mirati.
Certe cose, Poole ne era del tutto sicuro, non erano cambiate nei 
secoli. Una gran quantit di quei messaggi iratisarebbe stata 
ovviamente molto personale.
Si chiese se ci fossero ancora censure statali o autoimposte in quei 
giorni e in quell'epoca  e se i tentativi di migliorare la moralit della 
gente avessero avuto pi successo che ai suoi tempi.
Avrebbe dovuto chiederlo alla dottoressa Wallace, quando l'avesse 
conosciuta un p meglio.
4. CAMERA CON VISTA.
rank... il professor Anderson pensa che tu sia sufficientemente in 
forma da fare una piccola passeggiata.
ono molto contento di saperlo. Conosci l'espressione "eccitato da 
pazzi"?
o, ma immagino cosa significhi.
Poole si era adattato talmente bene alla scarsa gravit che le lunghe 
falcate con le quali camminava sembravano assolutamente normali. 
Met della gravit terrestre, aveva stabilito, quanto bastava a provare 
un senso di benessere. Incontrarono poca gente nella loro passeggiata, 
tutti estranei, ma ognuno lanci loro un sorriso di riconoscimento.
Ormai, si disse Poole con una punta di fatua vanit, devo essere una 
delle celebrit pi conosciute di questo mondo. Il che dovrebbe 
aiutare parecchio, quando decider cosa fare del resto della mia vita. 
Almeno un altro secolo, se devo credere ad Anderson...
Il corridoio lungo il quale camminavano era completamente 
anonimo, a parte alcune porte, ognuna con un numero e con il 
pannello universale di riconoscimento. Poole aveva seguito Indra 
per circa duecento metri quando all'improvviso si era fermato, 
scioccato perch non si era accorto di un fatto di lampante owiet.
uesta stazione spaziale dev'essere davvero immensa!esclam.
Indra gli restitu il sorriso
on avevate un modo di dire... "Non hai ancora visto qualcosa"?
iente la corresse sovrappensiero. Stava ancora cercando di 
valutare la grandezza di quella struttura quando ebbe un'altra 
sorpresa. Chi avrebbe potuto immaginare una stazione spaziale 
grande abbastanza da vantare una metropolitana  certo, in miniatura, 
con un unico vagoncino capace di ospitare solo una dozzina di 
passeggeri seduti.
alone d'osservazione numero tre ordin Indra e si allontanarono 
rapidi e silenziosi dal terminal.
Poole controll l'ora sul complicato orologio da polso di cui stava 
ancora esplorando le funzioni. Con una certa sorpresa, aveva scoperto 
che il mondo adesso era sotto il Tempo Universale: il confuso mosaico 
di fusi orari era stato travolto dall'avvento delle comunicazioni 
globali. Se n'era parlato a iosa gi nel XX secolo ed erano persino 
arrivati al punto di suggerire che il tempo solare venisse sostituito 
da quello sideral. Quindi, nel corso dell'anno, il Sole si sarebbe 
mosso seguendo le lancette dell'orologio, tramontando alla stessa ora 
in cui era sorto sei mesi prima.
Tuttavia la proposta sul empo uguale nel Soleera rimasta sulla 
carta, insieme a tentativi ancor pi clamorosi di riformare il 
calendario. Questa peculiare impresa, aveva cinicamente suggerito 
qualcuno, avrebbe dovuto attendere qualche importante progresso 
tecnologico.
Certo, un giorno avrebbero corretto il piccolo errore i Dio, e l'orbita 
della Terra sarebbe stata sistemata in modo da avere ogni anno dodici 
mesi o trenta giorni perfettamente uguali...
Da quel che Poole riusciva a valutare in base alla velocit e al tempo 
trascorso, dovevano aver percorso almeno tre chilometri prima che il 
veicolo si arrestasse silenzioso, le porte si aprissero e una melliflua voce 
artificiale intonasse: odetevi il panorama. Trentacinque per cento di 
cielo coperto oggi
Era ora, pens Poole, siamo vicini alla parete esterna.
Ma qui c'era un altro mistero: nonostante la distanza percorsa, n la 
forza n la direzione della gravit erano mutate! Non riusciva a 
immaginare una stazione spaziale ruotante di tale ampiezza che il 
vettore di gravit non venisse alterato da uno spostamento del 
genere... E se, a conti fatti, si fosse trovato invece su qualche pianeta? 
Ma avrebbe dovuto sentirsi pi leggero  di solito molto pi leggero  
su qualsiasi altro mondo abitabile del sistema solare.
Quando la porta esterna del terminal si apr e Poole si ritrov in una 
camera di compensazione, cap che doveva essere sicuramente nello 
spazio. Ma dov'erano le tute spaziali? Si guard attorno ansioso; era 
contrario a tutti i suoi istinti trovarsi cos vicino al vuoto senza alcuna 
protezione addosso. Un'esperienza di quel tipo gli bastava e avanzava...
ra poco ci siamo disse Indra in tono rassicurante.
L'ultima porta si apr e Poole osserv l'oscurit totale dello spazio 
attraverso un finestrone immenso che sporgeva ricurvo. Si sentiva 
come un pesce rosso in una vaschetta e sper che i progettisti di 
quell'audace opera di ingegneria sapessero con esattezza quel che 
facevano. Di certo erano in possesso di materiali strutturali migliori 
rispetto a quelli che erano esistiti tanto tempo fa.
Anche se fuori le stelle dovevano brillare come al solito, i suoi occhi 
abituati alla luce non riuscivano a vedere nient'altro che il nero vuoto 
al di l della curvatura del finestrone. Stava per avvicinarsi in modo da 
avere una visuale pi ampia, quando Indra lo trattenne e indic un 
punto davanti a loro.
uarda con attenzione lo invit. on lo vedi?
Poole batte le palpebre e fiss la notte. Doveva sicuramente trattarsi 
di un'illusione ottica oppure, Dio non voglia, di una crepa nella 
finestra.
Gir il capo da una parte e dall'altra. No, era vero. Ma cosa poteva 
essere? Ricord la definizione di Euclidei na retta ha lunghezza, ma 
non spessore Perch, per tutta l'altezza del finestrone e continuando 
certamente fuori dalla visuale sia verso l'alto sia verso il basso, c'era un
filo di luce che riusciva a vedere facilmente se lo fissava con attenzione, 
ma talmente unidimensionale che non gli si poteva applicare nemmeno 
l'aggettivo "sottile". Tuttavia non era solo un filo: per tutta la sua 
lunghezza c'erano puntini appena visibili di maggiore intensit a 
intervalli irregolari, come gocce d'acqua su una tela di ragno.
Poole continu a dirigerei verso il fnestrone e la visuale si ampli fin 
quando non riusc a vedere quel che c'era sotto di lui. Era piuttosto 
familiare: l'intera Europa e gran parte dell'Africa settentrionale, 
proprio come le aveva viste tante volte dallo spazio. Quindi era in 
orbita, dopotutto  probabilmente un'orbita equatoriale, a un'altezza 
di almeno mille chilometri.
Indra lo guardava con un sorriso beffardo.
vvicinati alla finestra lo incit a voce bassa. n modo che tu 
possa guardare in gi. Spero che l'altezza non t'impressioni.
Dire una cosa del genere a un astronauta  davvero stupido, pens 
Poole mentre avanzava. Se avessi sofferto di vertigini, non avrei fatto 
questo lavoro...
Il pensiero gli aveva appena attraversato la mente quando esclam: 
ddio!e involontariamente fece un passo indietro, allontanandosi 
dalla finestra. Poi, facendosi coraggio, guard di nuovo.
Stava osservando sotto di s il Mediterraneo dalla facciata di una 
torre cilindrica, le cui pareti leggermente incurvate indicavano un 
diametro di parecchi chilometri. Ma non era niente in confronto 
all'altezza, perch si assottigliava sempre di pi verso il basso fino a 
sparire in mezzo alle brume che sovrastavano una parte dell'Africa. 
Evidentemente continuava fino alla superficie, riflette Poole.
 che altezza siamo?mormor.
uemila chilometri. Ma adesso guarda in alto.
Questa volta non fu altrettanto scioccante: si era aspettato di vedere 
quello che ora stava osservando. La torre rimpiccioliva fino a diventare 
un filo scintillante nell'oscurit dello spazio e Poole non dubit che 
continuasse fino all'orbita geostazionaria, trentaseimila chilometri 
sopra l'equatore. Simili chimere erano ben note all'epoca di Poole; 
ma non avrebbe mai pensato di vederle realizzate... e di viverci 
dentro.
Indic il filo lontano che si levava dall'orizzonte a oriente.
uella dev'essere un'altra.
... la Torre Asiatica. Noi dobbiamo apparire esattamente lo stesso 
a loro.
uante ce ne sono?
olo quattro, a distanza uguale attorno all'equatore. Africa, Asia,
America, Pacifica. L'ultima  quasi vuota... sono pronte solo poche 
centinaia di livelli. E non c' altro da vedere se non acqua...
Poole stava ancora cercando di capacitarsi di quello stupefacente 
concetto quando gli venne un pensiero che lo preoccup.
'erano gi migliaia di satelliti a tutte le altitudini ai miei tempi. 
Come fate a evitare collisioni?
Indra apparve un p imbarazzata.
ai... non ci ho mai pensato... non  il mio campo.Si ferm un istante, 
evidentemente cercando nella memoria. Poi il viso le si illumin.
redo che ci sia stata una grande operazione di pulizia, secoli fa. 
Non ci sono pi satelliti sotto l'orbita geostazionaria.
Adesso era chiaro, si disse Poole. Non ce n'era pi bisogno  le quattro 
immense torri potevano fornire tutti i servizi un tempo forniti da 
migliaia di satelliti e stazioni spaziali.
 non ci sono mai stati incidenti... collisioni con astronavi in 
partenza dalla Terra o che rientravano nell'atmosfera?
Indra lo guard sorpresa.
a non lo fanno pi.Indic il soffitto. utti gli spazioporti sono 
dove dovrebbero stare... lass, sull'anello esterno. Mi pare che siano 
passati quattrocento anni da quando l'ultimo razzo si  levato dalla 
superficie della Terra.
Poole stava assimilando anche questa notizia quando 
un'insignificante anomalia attir la sua attenzione. Il suo 
addestramento da astronauta lo rendeva attento a tutto quanto fosse 
fuori dall'ordinario; nello spazio poteva trattarsi di una questione di 
sopravvivenza.
Il Sole non si vedeva, era molto pi in alto. I raggi, filtrando 
attraverso il finestrone, creavano una striscia scintillante sul 
pavimento. Ma ce n'era un'altra che la attraversava a una certa 
angolatura, una striscia molto meno intensa. Ne risultava che 
l'intelaiatura del finestrone gettava una doppia ombra.
Poole dovette quasi mettersi in ginocchio per poter sbirciare il cielo. 
Pensava che nulla potesse pi sorprenderlo, ma la visione di due soli 
lo lasci momentaneamente senza parole.
 quello che cos'?ansim dopo aver ripreso fiato.
h... non te l'hanno detto? Lucifero.
a Terra ha due soli?
, non ci da molto calore, ma ha finito per soppiantare la 
LunaPrima che la Seconda Missione andasse lass a cercarti, quello 
era il pianeta Giove.
Sapevo che avrei avuto molto da imparare in questo nuovo mondo, 
riflette Poole. Ma non immaginavo di certo quanto.
5. ISTRUZIONE.
Poole rimase piacevolmente sorpreso quando un televisore su un 
carrello venne introdotto nella sua camera e collocato ai piedi del letto. 
Ne fu contento soprattutto perch soffriva di una leggera astinenza da 
informazioni e sorpreso perch era un modello che sarebbe stato 
obsoleto anche ai suoi tempi.
bbiamo dovuto promettere al museo che l'avremmo restituito 
lo inform la caposala.  credo che lei sappia come usarlo.
Mentre accarezzava il telecomando, Poole si sent sommergere da 
un'ondata di acuta nostalgia. Come pochi altri manufatti, 
quell'oggetto gli riportava alla mente non solo ricordi d'infanzia, ma 
anche i giorni in cui la maggior parte dei televisori era troppo stupida 
per capire gli ordini a voce.
razie. Quali sono i nuovi canali migliori?
Per un istante quella domanda la lasci perplessa, poi s'illumin.
h... capisco cosa vuoi dire. Ma il professor Anderson pensa che lei 
non sia ancora pronto. Per cui gli Archivi hanno messo insieme una 
raccolta che la far sentire a casa sua.
Poole si chiese brevemente quale potesse essere il congegno di 
memorizzazione in quei giorni e in quell'epoca. Ricordava ancora i 
compact disc e l'eccentrico zio George, orgoglioso possessore di una 
collezione di longplaying d'annata. Ma di sicuro quella contesa 
tecnologica doveva essere finita secoli fa nel solito modo darwiniano, 
con la sopravvivenza del pi adatto.
Dovette ammettere che chi si era preoccupato di scegliere (Indra?) 
aveva fatto un buon lavoro e conosceva bene i primi anni del XXI 
secolo. Non c'era nulla che potesse turbarlo  niente guerre o violenze, 
e pochissima politica o economia dell'epoca, che tra l'altro ora 
sarebbero state di assoluta irrilevanza. C'erano alcune commedie 
brillanti, eventi sportivi (come facevano a sapere che lui era stato un 
fanatico del tennis?), musica classica e leggera, e documentari su 
animali e piante selvatiche.
E chiunque avesse messo insieme quegli spezzoni doveva possedere 
un certo senso dell'umorismo, altrimenti non avrebbe incluso episodi 
di ognuna delle serie di Star Trek. Da bambino Poole aveva incontrato 
sia Patrick Stewart sia Leonard Nimoy; si chiese cosa avrebbero 
pensato se avessero potuto conoscere il destino del bambino che aveva 
chiesto timidamente il loro autografo.
Fu assalito da un pensiero deprimente, poco dopo aver cominciato 
l'esplorazione  in gran parte a movimento accelerato  di quelle reli
quie del passato. Aveva letto da qualche parte che al volgere del secolo
 il suo secolo!  c'erano circa cinquemila emittenti televisive che 
trasmettevano in contemporanea. Se quella cifra era ancora valida  e 
avrebbe potuto benissimo aumentare  all'epoca in cui si trovava 
dovevano essere andati in onda milioni di milioni di ore di programmi 
televisivi. Per cui anche il cinico pi incallito avrebbe dovuto 
ammettere che potesse esistere almeno un miliardo di ore di programmi 
decenti... nonch milioni di ore in grado di innalzarsi al di sopra dei 
livelli di eccellenza. Come trovare questi pochi aghi in un pagliaio cos 
gigantesco?
Il pensiero era cos opprimente  diamine, cos demoralizzante  che 
dopo una settimana di zapping sempre pi deludente, Poole chiese 
che il televisore fosse portato via. Fortunatamente, forse, aveva 
sempre meno tempo per se stesso durante le ore di veglia, che 
diventavano inesorabilmente pi lunghe mentre gli ritornavano le 
forze.
Non c'era rischio di annoiarsi, grazie alla continua sfilata non solo di seri 
ricercatori ma anche di cittadini curiosi  e presumibilmente influenti
 che erano riusciti a superare i filtri della guardia di palazzo insediata 
dalla caposala e dal professor Anderson. Nondimeno fu felice quando, 
un giorno, il televisore riapparve; cominciava a soffrire di sindrome di 
privazione e questa volta decise di essere pi accorto nelle scelte.
Il venerabile oggetto d'antiquariato era accompagnato da Indra 
Wallace, sul cui viso aleggiava un ampio sorriso.
bbiamo trovato qualcosa che devi assolutamente vedere, Frank. 
Pensiamo che ti aiuter ad adattarti... in ogni caso siamo sicuri che ti 
piacer.
Poole aveva sempre pensato che quel genere di affermazioni fosse 
una garanzia di noia assoluta e si prepar al peggio. Ma l'apertura del 
servizio lo attir all'istante, riportandolo alla sua vita passata come 
poche altre cose avrebbero potuto farlo. Riconobbe immediatamente 
una delle voci pi famose della sua epoca e ricord di aver gi visto 
prima proprio quel programma.
tlanta, 31 dicembre 2000...
ui  la CNN International, a cinque minuti dal sorgere del Nuovo 
Millennio, con tutti i suoi pericoli ignoti e le sue promesse...
a prima di cercare di esplorare il futuro, diamo un'occhiata a mille 
anni fa e chiediamoci: "Una persona che vivesse nel Mille d.C. 
potrebbe anche remotamente figurarsi il nostro mondo, o capirlo, se 
una magia la trasportasse lungo i secoli?"
ressoch tutta la tecnologia che diamo per scontata  stata 
inventata verso la fine del nostro Millennio  la maggior parte negli 
ultimi duecento anni. Il motore a vapore, l'elettricit, telefono, radio, 
televi
sione, cinema, aviazione, elettronica  e, nell'ambito di un solo lasso di 
vita, energia nucleare e viaggi spaziali  , che cosa avrebbero pensato 
di tutto ci le pi brillanti menti del passato? Per quanto tempo un 
Archimede o un Leonardo manterrebbero il proprio equilibrio 
mentale se fossero improvvisamente immersi nel nostro mondo?
i piace pensare che noi potremmo fare di meglio, se fossimo 
trasportati a mille anni da qui. certo che le scoperte scientifiche 
fondamentali sono gi state fatte; anche se ci saranno importanti 
miglioramenti tecnologici, chiediamoci se esisteranno marchingegni 
per noi magici e incomprensibili quanto un calcolatore tascabile o 
una videocamera potrebbero esserlo per Isaac Newton.
orse la nostra epoca si  gi separata da tutte quelle che si sono 
succedute prima. Le telecomunicazioni, la capacit di registrare 
immagini e suoni un tempo inesorabilmente perduti, la conquista del 
cielo e dello spazio; tutto ci ha creato una civilt che va al di l delle 
pi ardite fantasie del passato. E, altrettanto importante, Copernico, 
Newton, Darwin ed Einstein hanno cambiato talmente il nostro modo 
di pensare e il nostro punto di vista sull'universo che potremmo 
apparire come una nuova specie ai pi brillanti tra i nostri predecessori.
 i nostri successori, a mille anni da adesso, ci guarderanno con la 
stessa compassione con cui noi consideriamo i nostri ignoranti e 
superstiziosi antenati, travagliati dalle malattie e con esigue speranze 
di vita? Pensiamo di conoscere le risposte a domande che essi 
non avrebbero nemmeno potuto formulare; ma quali sorprese il 
Terzo Millennio ha in serbo per noi?
ene, ed ecco qui...
Un'enorme campana cominci ad annunciare la mezzanotte. 
L'ultima vibrazione si spense nel silenzio...
 cos sono andate le cose... addio, meraviglioso e terribile XX secolo...
Poi l'immagine si spezz in una miriade di frammenti e apparve un 
nuovo commentatore, parlando con un accento che ora Poole poteva 
capire con facilit e riportandolo subito al presente.
ra, nei primi minuti dell'anno 3001, siamo in grado di rispondere 
a quelle domande del passato...
erto, le persone del 2001 che avete appena visto non si sarebbero 
sentite cos smarrite nella nostra epoca come coloro che fossero giunti 
dall'anno 1001 e si fossero trovati nel 2001. Avevano gi previsto 
molte nostre conquiste tecnologiche come le citt satelliti e le colonie 
sulla Luna e sui pianeti. Forse sarebbero rimaste alquanto deluse, 
perch non siamo ancora immortali e abbiamo inviato sonde solo 
alle stelle pi vicine...
Improvvisamente Incita spense il televisore.
l resto guardalo dopo, Frank; ti stai stancando. Ma spero che 
contribuir ad adattarti.
razie, Indra. Meglio che ci dorma sopra. Ma una cosa l'ha 
sicuramente dimostrata.
uale?
ovrei essere contento di non essere un tizio dell'anno 1001 finito 
nel 2001. Sarebbe un salto quantlstico eccessivo: non credo che ci si 
potrebbe adattare. Almeno conosco l'elettricit e non muoio di 
spavento se un'immagine incomincia a parlarmi.
Spero, si disse Poole, che questa fiducia sia giustificata. Qualcuno 
una volta ha detto che qualsiasi tecnologia sufficientemente avanzata 
non  distinguibile dalla magia. Incontrer qualcosa di magico in questo 
nuovo mondo... e sar in grado di cavarmela?
6. CALOTTA CEREBRALE.
emo che dovr prendere una decisione dolorosa cominci il 
professor Anderson sorridendo nel tentativo di attenuare l'esagerata 
seriet delle sue parole.
ono in grado di sopportarlo, dottore. Mi dica pure tutto.
rima di adattarle la sua calotta cerebrale, dovr essere rasato a zero. 
E qui lei pu scegliere. A giudicare da come le crescono i capelli, 
dovrebbe essere rasato almeno una volta al mese. Oppure potremmo 
farlo in modo permanente.
 come farebbe?
rattamento della cute con il laser. Elimina i follicoli alla base.
mm... ed  reversibile?
, ma  complicato e doloroso e ci vogliono settimane.
llora sar meglio vedere come sto senza capelli, prima di 
impegnarmi. Non riesco a scordare quello che  successo a Sansone.
 chi?
n personaggio di un vecchio libro molto noto. La sua ragazza gli tagli i 
capelli mentre dormiva. Quando si svegli, aveva perso tutte le forze.
desso ricordo... un simbolismo clinico piuttosto ovvio!
uttavia non mi importerebbe di perdere la barba...sarei molto 
contento di smettere di radermi una volta per tutte.
edr cosa si pu fare. E che tipo di parrucca le piacerebbe?
Poole rise.
on sono particolarmente vanitoso... pensarci sarebbe una secca
tura e poi non  cos importante. una cosa che posso decidere in 
seguito.
Che in quell'epoca tutti fossero artificialmente calvi era un fatto 
sorprendente che Poole aveva scoperto con molta lentezza; la prima 
rivelazione era avvenuta quando le sue due infermiere si erano tolte 
le loro magnifiche trecce senza il minimo segno di imbarazzo, poco 
prima che diversi specialisti altrettanto calvi arrivassero a eseguire 
una serie di controlli microbiologici su di lui. Non era mai stato 
circondato da tante persone completamente prive di capelli e la sua 
prima congettura fu che si trattasse dell'ultima mossa 
nell'interminabile guerra condotta dai medici contro i germi.
Come molte delle sue congetture, era completamente sbagliata e, 
quando ne scopr il vero motivo, si divert a constatare quante volte, 
posto che non lo sapesse in anticipo, avrebbe giurato che i capelli dei 
suoi visitatori non fossero i loro. La risposta fu: aramente negli 
uomini; mai nelle donne Questa era davvero un'epoca fantastica 
per i creatori di parrucche.
H professor Anderson non perse tempo: quel pomeriggio le infermiere 
spalmarono una pomata dall'odore terribile sul cranio di Poole e, 
quando si guard nello specchio dopo un'ora, fatic a riconoscersi.
B, pens, forse una parrucca potrebbe essere una buona idea, 
dopotutto...
La sistemazione della calotta cerebrale richiese un p pi di tempo. 
Prima dovettero fare uno stampo, e Poole dovette stare seduto 
immobile per alcuni minuti prima che la malta prendesse. Era del 
tutto convinto che gli avrebbero detto che la sua testa aveva una 
forma sbagliata quando le infermiere, tra risatine molto poco 
professionali, incontrarono qualche difficolt a togliergli lo stampo. 
hi... fa male!si lament.
Poi fu la volta della calotta cranica, un elmetto metallico aderente 
che scendeva fino alle orecchie e che gli sollecit un pensiero 
nostalgico: orrei che i miei amici ebrei mi vedessero in questo 
momento!Dopo pochi minuti, si era adattato talmente bene che 
quasi non si accorgeva della sua presenza.
Ora er.a pronto all'installazione, una procedura che, si rese conto ora 
con una specie di riverente timore, era stata il rito d'iniziazione per 
quasi tutta la razza umana durante pi di mezzo millennio.
on c' bisogno di chiudere gli occhi disse il tecnico, che si era 
presentato con il pretenzioso appellativo di ngegnere Cerebrale
quasi sempre abbreviato in erebralenell'uso popolare. uando 
inizia la predisposizione, tutti i suoi input verranno assorbiti. Anche 
se tiene gli occhi aperti, non vedr niente.
Mi chiedo se tutti si siano sentiti nervosi come me, pens Poole. Che 
sia l'ultimo momento in cui avr il controllo della mia mente? Eppure 
ho imparato a fidarmi della tecnologia di quest'epoca; finora non mi 
ha deluso.
Tutti i sensi erano perfettamente normali quando esamin la stanza 
familiare, tutto si trovava esattamente al proprio posto.
Il tecnico, con indosso la sua calotta cerebrale, si colleg insieme con 
Poole a un congegno che avrebbe potuto facilmente essere scambiato 
per un computer portatile del XX secolo, e gli fece un sorriso 
d'incoraggiamento.
ronto?domand.
A volte i vecchi luoghi comuni erano il miglior rifugio.
ome sempre rispose Poole.
La luce si smorz lentamente  o almeno cos pareva. Cal un gran 
silenzio e persino la tenue gravit della Torre abbandon la presa su 
di lui. Era un embrione galleggiante in un vuoto assoluto, bench non 
immerso nella pi completa oscurit. Aveva gi sperimentato quelle 
tenebre a malapena visibili, quasi ultraviolette, al limite della notte, 
solo una volta nella vita; quando era sceso pi in basso di quanto 
consigliasse il buon senso lungo il pendo di un vero e proprio dirupo, 
sul bordo esterno della Grande Banchisa. Guardando sotto di s le 
centinaia di metri di vuoto cristallino, aveva sperimentato un tale 
senso di disorientamento da essere assalito dal panico e per poco, 
prima di riprendere il controllo, non aveva messo in moto l'unit di 
recupero. Manco a dirlo, non aveva mai parlato dell'incidente ai 
medici dell'Agenzia spaziale.
Da molto lontano una voce parl nell'immenso vuoto che ora 
sembrava circondarlo. Ma non lo raggiunse tramite le orecchie; 
risuon dolce nei labirinti riecheggianti del suo cervello.
nizio della calibrazione. Di tanto in tanto le verranno fatte delle 
domande... lei pu rispondere mentalmente, ma potrebbe esserle utile 
parlare. Ha capito bene?
 rispose Poole, chiedendosi se le sue labbra si erano mosse. Non 
c'era modo di saperlo.
Qualcosa stava apparendo nel vuoto: una griglia di linee sottili, 
come un enorme foglio di carta millimetrata. Si estendeva verso il 
basso
e verso l'alto, a destra e a sinistra, fino ai limiti della visione. Cerc di 
spostare la testa, ma l'immagine non volle mutare.
Su tutta la griglia cominciarono a guizzare numeri, troppo in fretta 
per riuscire a leggerli  ma qualche circuito stava presumibilmente 
registrandoli. Poole non pot impedirsi di sorridere (si erano mosse, 
le sue guance?) di fronte alla familiarit di tutto ci. Era esattamente 
come l'esame computerizzato a cui qualsiasi oculista della sua 
epoca avrebbe sottoposto un paziente.
La griglia svan per essere sostituita da levigate cortine di colore che 
riempirono tutto il suo campo visivo. In pochi secondi passarono da 
un'estremit all'altra dello spettro. vrei potuto dirvelo borbott 
Poole. a mia visione dei colori  perfetta. Il prossimo aggiustamento 
sar l'udito, immagino.
Aveva perfettamente ragione. Un debole suono continuo aument 
d'intensit fin quando divenne un do appena percettibile, poi percorse 
la scala musicale fino a sparire dalla portata dell'udito umano, 
perdendosi nei tenitori dei pipistrelli e dei delfini.
Era l'ultimo dei semplici test diretti. Venne assalito brevemente da 
odori e sapori, per la maggior parte piacevoli, ma alcuni del tutto 
sgradevoli. Poi divent  o almeno cos gli parve  una marionetta appesa 
a fili invisibili.
Immagin che gli esaminassero il controllo neuromuscolare e sper 
che non ci fossero manifestazioni esterne. Se ci fossero state, 
probabilmente sarebbe apparso in preda a un terribile ballo di San 
Vito. E per un momento ebbe anche una violenta erezione, ma non fu 
in grado di verificarlo perch scivol in un sonno senza sogni.
O forse aveva solo sognato di dormire? Non avrebbe saputo dire 
quanto tempo fosse passato prima di svegliarsi. L'elmetto era gi 
sparito, insieme con il Cerebrale e il suo equipaggiamento.
 andato tutto bene disse raggiante la caposala. i vorranno 
alcune ore per controllare che non ci siano anomalie. Se i suoi dati 
sono KO... voglio dire OK... domani avr la sua calotta cerebrale.
Poole apprezzava lo sforzo di ricordare l'inglese arcaico di chi si stava 
occupando di lui, ma non pot fare a meno di desiderare che la 
caposala non avesse fatto quel malaugurante lapsus linguae.
Quando giunse il momento dell'adattamento definitivo, Poole si 
sent di nuovo come un ragazzine che si apprestasse a scartare 
qualche giocattolo nuovo e meraviglioso sotto l'albero di Natale.
on dovr pi sottoporsi a tutti quegli aggiustamenti lo assicur 
il Cerebrale. l trasferimento inizier subito. Le far una 
dimostrazione di cinque minuti. Adesso si rilassi e se la goda.
Una musica delicata e carezzevole lo avvolse; bench fosse qualcosa di 
molto familiare, risalente ai suoi tempi, non riusc a identificarla. Aveva 
una nebbia davanti agli occhi, che si apr mentre l'attraversava...
Gi, stava camminando! L'illusione era assolutamente convincente. 
Poteva udire l'impatto dei piedi sul terreno e, ora che la musica era 
cessata, sentiva un vento leggero soffiare tra i grandi alberi che 
sembravano circondarlo. Li riconobbe, erano sequoie, e sper che 
esistessero anche nella realt, da qualche parte sulla Terra.
Si muoveva di buon passo  troppo veloce per star comodo, come se il 
tempo fosse leggermente accelerato in modo da poter percorrere 
pi strada possibile. Eppure non era consapevole di alcuno sforzo; si 
sentiva come un ospite nel corpo di qualcun altro. La sensazione era 
accentuata dal fatto di non avere il controllo dei propri movimenti. 
Quando cercava di fermarsi o di cambiare direzione, non succedeva 
nulla. Continuava la sua passeggiata.
Non importava; stava godendosi quella nuova esperienza  ed era in 
grado di valutare quanto potesse creare assuefazione. Le acchine 
del sognoche molti scienziati del suo secolo avevano previsto - spesso 
allarmati  ora facevano parte della vita quotidiana. Poole si chiese 
come il genere umano fosse riuscito a sopravvivere; gli avevano detto 
che gran parte di esso non c'era riuscita. A milioni si erano bruciati il 
cervello e molti avevano perso la vita.
Naturalmente lui era immune da tentazioni del genere! Avrebbe usato 
quel meraviglioso strumento per apprendere di pi del mondo del 
Terzo Millennio e per acquisire in pochi minuti capacit che 
altrimenti avrebbero richiesto anni prima di essere padroneggiate. 
B, magari, di tanto in tanto, avrebbe potuto usare la calotta cerebrale 
solo per divertimento...
Era arrivato al limitare della foresta e adesso osservava un largo 
fiume. Senza esitazione, vi s'immerse e non prov timore quando 
l'acqua gli arriv sopra la testa. Sembrava alquanto strano che potesse 
continuare a respirare con naturalezza, ma pens che fosse molto pi 
interessante il fatto di poter vedere alla perfezione in un ambiente in 
cui gli occhi umani non riuscivano a mettersi a fuoco senza qualche 
ausilio. Era in grado di contare tutte le scaglie della splendida trota che 
lo aveva appena superato, all'apparenza indifferente alla presenza 
di quello strano intruso.
Una sirena! B, aveva sempre desiderato incontrarne una, ma aveva 
pensato che fossero creature del mare. Che di tanto in tanto 
risalissero la corrente, come i salmoni, per mettere al mondo i piccoli. 
Se n'era andata prima che le potesse fare quella domanda, prima di 
con
fermare o negare quella rivoluzionaria teoria.
Il fiume finiva con un muro trasparente; vi pass attraverso e si trov 
in un deserto, sotto un sole splendente. Il calore lo fece sentire a 
disagio  eppure era in grado di fissare l'astro in tutta la sua furia 
ardente. Pot persino scorgere, con innaturale chiarezza, un 
arcipelago di macchie solari vicino al margine. E  ma questo era 
sicuramente impossibile!  c'era il tenue lucore della corona, del 
tutto invisibile tranne che nelle eclissi totali, che sporgeva come le ali 
di un cigno da entrambe le parti del sole.
Tutto svan nel buio: la musica ossessiva ritorn e con essa la 
deliziosa frescura della sua camera. Apr gli occhi (erano mai stati 
chiusi?) e trov un pubblico impaziente in attesa della sua reazione.
agnifico!ansim, quasi con reverenza. na parte sembrava... 
b, pi reale del reale!
Poi la sua onnipresente curiosit di tecnico riprese il sopravvento.
nche solo questa piccola dimostrazione deve aver contenuto una 
quantit enorme di informazioni. Come vengono immagazzinate?
n queste tavolette... le stesse utilizzate dal vostro sistema 
audiovisivo, ma con una capacit molto maggiore.
Il Cerebrale pass a Poole un quadratino, all'apparenza fatto di vetro 
argentato da un lato: era pi o meno delle stesse dimensioni dei 
dischetti di computer della sua giovent, ma due volte pi spesso. 
Quando Poole lo volt da tutti i lati, cercando di vedere cosa ci fosse 
all'interno, apparvero lampi dalle sfumature dell'arcobaleno, ma 
niente di pi.
Si rese conto di avere in mano il prodotto finale di pi di mille anni 
di tecnologia elettroottica, come pure di altre tecnologie non ancora 
nate ai suoi tempi. E non lo sorprendeva il fatto che, almeno in 
superficie, assomigliasse molto ai congegni che aveva conosciuto. Ci 
sono forme e dimensioni adatte alla maggior parte degli oggetti 
comuni della vita quotidiana: forchette e coltelli, libri, strumenti, 
mobili, e memorie amovibili di computer.
ual  la sua capacit?si inform. i miei tempi, eravamo 
arrivati a mettere un terabyte in qualcosa di simile a queste 
dimensioni. Sono certo che avete fatto molto di pi.
on quanto potrebbe immaginare... ovviamente c' un limite 
stabilito dalla struttura della materia. Ah, e che cos'era un terabyte? 
Temo di averlo dimenticato.
ergogna! Kilo, mega, giga, tera... vale a dire bytes per dieci alla 
dodicesima potenza. Poi il petabyte... dieci alla quindicesima... e questo 
 il limite massimo a cui sono arrivato.
i o meno da dove siamo partiti. quanto basta a registrare tutto 
quello che una persona pu sperimentare durante una vita.
Era un pensiero sbalorditivo, eppure non avrebbe dovuto essere cos 
sorprendente. Il chilo di gelatina all'interno del cranio umano non 
era molto pi grande della tavoletta che Poole teneva in mano, e in 
nessun modo avrebbe potuto essere altrettanto efficiente come 
congegno di memorizzazione: aveva altri compiti da affrontare.
 non  tutto continu il Cerebrale. on qualche compressione 
di dati, potrebbe immagazzinare non solo i ricordi... ma la persona vera 
e propria.
 riprodurla di nuovo?
erto; un semplice lavoretto di nanoassemblaggio.
E cos glielo avevano detto, riflette Poole, ma non ci avrebbe mai 
creduto.
Ai suoi tempi, sembrava gi abbastanza meraviglioso che l'intera 
opera di un artista potesse essere memorizzata in un solo dischetto.
E ora, qualcosa di non molto pi grande poteva contenere... l'artista 
stesso.
7. CONSULTO.
ono contento disse Poole, i sapere che lo Smithsonian esiste 
ancora dopo tutti questi secoli.
robabilmente non lo riconoscerebbe rispose il visitatore che si 
era presentato come dottor Alistair Kim, direttore del Dipartimento 
Astronautico. pecialmente adesso che  sparso per il sistema solare  
le principali collezioni lontane dalla Terra sono su Marte e sulla Luna e 
molti dei reperti che ci appartengono per legge sono ancora in 
viaggio per le stelle. Un giorno li raggiungeremo e li riporteremo a casa. 
Siamo particolarmente ansiosi di mettere le mani sul Pioneer 10, il 
primo oggetto costruito dall'uomo a uscire dal sistema solare.
i pare che anch'io stessi per uscire dal sistema solare quando mi 
hanno localizzato.
uon per lei... e per noi. Dovrebbe essere in grado di far luce su 
molte cose che non sappiamo.
 dire il vero, dottore, ne dubito... ma far del mio meglio. Non 
ricordo niente da quando quella capsula spaziale mi venne addosso. 
Anche se trovo diffcile crederlo, mi hanno detto che la colpa era di 
Hal.
 vero, ma la storia  complicata. Tutto quello che siamo riusciti a 
sapere  contenuto in questa registrazione... circa venti ore, ma forse
lei sar in grado di accorciarla in gran parte.
ei sa, naturalmente, che Dave Bowman venne a salvarla con la 
Capsula Numero Due... ma che poi rimase chiuso fuori dall'astronave 
perch Hal si rifiutava di aprire il portellone d'ingresso delle capsule.
er l'amor di Dio, perch mai?
Il dottor Kim trasal leggermente. Non era la prima volta che Poole 
notava una simile reazione.
(Devo controllare il mio linguaggio, pens. Dio sembra una 
parolaccia in questa cultura  meglio chiederlo a Indra.)
'era un grave errore di programmazione nelle istruzioni di Hal... 
gli era stato dato il controllo di aspetti della missione che lei e 
Bowman non conoscevate. tutto nella registrazione...
n ogni modo, interruppe anche i sistemi di mantenimento in vita 
dei tre ibernauti, l'Equipaggio Alfa, e Bowman dovette disfarsi anche 
dei loro cadaveri.
(Allora Dave e io eravamo l'Equipaggio Beta  ecco un'altra cosa 
che non sapevo.)
 a loro che cosa  successo?domand Poole. on potevano 
essere salvati come avete fatto con me?
emo di no: naturalmente abbiamo fatto le nostre indagini. 
Bowman li scaravent nello spazio diverse ore dopo aver tolto il 
controllo ad Hal, e quindi le loro orbite erano leggermente diverse 
dalla sua. Quanto bastava perch bruciassero sopra Giove, mentre lei 
lo ha solo sfiorato e ha ricevuto una spinta gravitazionale che in 
poche altre migliaia di anni l'avrebbe portata fino alla nebulosa di 
Orione...
acendo tutto manualmente... davvero un'impresa fantastica... 
Bowman riusc a portare la Discovery nell'orbita di Giove. E l 
incontr quello che la Seconda Spedizione ha chiamato il Grande 
Fratello, all'apparenza un gemello del monolito di Tycho, ma centinaia 
di volte pi grande.
 proprio l lo perdemmo. Lasci la Discovery a bordo dell'ultima 
capsula spaziale per un rendezvous con il Grande Fratello. Per quasi 
mille anni siamo stati ossessionati dal suo ultimo messaggio: "Per 
Deus! pieno di stelle!"
(Eccoci di nuovo! si disse Poole. Dave non pu aver detto una cosa 
simile  Avr detto: io Dio! pieno di stelle!
ll'apparenza la capsula fu attirata nel monolito da qualche tipo di 
campo inerziale, perch sopravvisse  e con essa probabilmente 
Bowman  a un'accelerazione che avrebbe dovuto spiaccicarli 
all'istante. E questa fu l'ultima informazione che ci rimase per quasi 
dieci anni, fino alla Leonov, la missione congiunta americana e russa.
he esegu un rendezvous con la Discovery abbandonata e permise 
al dottor Chandra di salire a bordo e riattivare Hal. S, sono al 
corrente.
Il dottor Kim apparve alquanto a disagio.
i scusi... non ero sicuro di quanto le avevano gi detto. In ogni 
modo fu allora che cominciarono a capitare cose ancor pi strane.
 quanto parve, l'arrivo della Leonov scaten qualcosa all'interno 
del Grande Fratello. Se non avessimo queste registrazioni, nessuno 
avrebbe creduto a quello che  successo. Lasci che gliele mostri... ecco 
il dottor Heywood Floyd che fa il turno di guardia di mezzanotte a 
bordo della Discovery, dopo il ripristino dell'energia. Ovviamente lei 
riconoscer ogni cosa.
(Certo che le riconosco: e che strana sensazione vedere Heywood 
Floyd, morto tanto tempo fa, seduto al mio vecchio posto con il rosso 
occhio imperturbabile di Hal che controlla tutto quello che si trova nel 
suo campo visivo. Ed  ancora pi strano pensare che Hal e io 
abbiamo condiviso la stessa esperienza di resurrezione dalla morte...)
Un messaggio era in arrivo su uno dei monitor, e Floyd rispose 
pigramente: a bene, Hal. Chi chiama?
NESSUNA IDENTIFICAZIONE.
Floyd appariva alquanto seccato.
enissimo. Per piacere, dammi il messaggio.
PERICOLOSO RIMANERE QUI. DOVETE ANDARTENE ENTRO QUINDICI 
GIORNI.
 del tutto impossibile. La nostra finestra di lancio si aprir solo fra 
ventisei giorni. Non abbiamo propellente a sufficienza per una 
partenza anticipata.
SONO A CONOSCENZA DI QUESTI FATTI. NONDIMENO DOVETE 
ANDARVENE ENTRO QUINDICI GIORNI.
on posso prendere sul serio questo avvertimento a meno che non 
sappia da dove proviene... chi sta parlando con me?
ERO DAVID BOWMAN. IMPORTANTE CHE LEI MI CREDA. 
GUARDI DIETRO DI S.
Heywood Floyd si volt lentamente sulla poltrona girevole, 
staccandosi dai pannelli inclinati e dagli interruttori dello schermo del 
computer, e guardando in direzione della passerella coperta di velcro 
che si trovava dietro di lui.
(uardi attentamente disse il dottor Kim. Come se ce ne fosse 
bisogno, pens Poole...)
L'ambiente a gravit zero del ponte principale della Discovery era 
molto pi polveroso di quanto ricordasse; immagin che l'impianto di
filtraggio dell'aria non fosse ancora stato collegato. I raggi paralleli 
del sole lontano e nondimeno brillante, entrando dalle grandi 
finestre, illuminavano miriadi di particelle di polvere in un classico 
esempio di moto browniano.
E ora a quelle particelle di polvere accadeva qualcosa di strano; 
una forza sembrava controllarle, spingendole lontano da un punto 
centrale e nel contempo portandone altre in quello stesso punto fin 
quando non si incontravano sulla superficie di una sfera vuota. 
Quella sfera, pi o meno di un metro di diametro, galleggi in aria 
per un istante come una gigantesca bolla di sapone. Poi si allung in 
un ellissoide, la cui superficie cominci a incresparsi, a formare 
pieghe e rientranze. Poole non fu sorpreso quando assunse la forma 
di un uomo.
Aveva gi visto un simile fenomeno verificarsi nel vetro, in 
esperimenti scientifici e nei musei. Ma questo fantasma di polvere non 
si avvicinava nemmeno lontanamente all'accuratezza anatomica; era 
come una rozza figurina d'argilla o uno dei manufatti primitivi 
scoperti nei recessi delle caverne dell'et della pietra. Solo la testa 
era modellata con cura; e il viso, al di l di ogni ombra di dubbio, era 
quello del comandante David Bowman.
SALVE, DOTTOR FLOYD. ADESSO MI CREDE?
Le labbra di quella figura non si erano mosse: Poole cap che la voce  
s, certo, la voce di Bowman  giungeva in realt dall'altoparlante.
MOLTO DIFFICILE PER ME E HO POCO TEMPO. Mi STATO PERMESSO DI 
DARVI QUESTO AVVERTIMENTO: AVETE SOLO QUINDICI GIORNI.
a perch? E chi  lei?
Ma la spettrale figura ormai stava gi sparendo; il suo involucro 
granuloso cominciava a dissolversi nelle particelle di polvere che lo 
formavano.
ADDIO, DOTTOR FLOYD. NON POSSIAMO AVERE ALTRI CONTATTI. 
MA POTREBBE ESSERCI UN ALTRO MESSAGGIO, SE TUTTO VA BENE.
Mentre l'immagine scompariva, Poole non pot fare a meno di 
sorridere di fronte a quel vecchio clich dell'et dello spazio. e 
tutto va bene.. quante volte aveva sentito dire quella frase prima di 
una missione!
Il fantasma spar: rimasero solo le particelle danzanti di polvere che 
ricominciarono a muoversi a casaccio nell'aria. Con uno sforzo di 
volont, Poole torn al presente.
ene, comandante... che cosa ne pensa?domand Kim.
Poole era ancora scosso e ci vollero diversi secondi prima che 
riuscisse a rispondere.
I viso e la voce erano di Bowman... su questo ci posso giurare. Ma 
che cos'era?
 lo stiamo chiedendo ancora adesso. Chiamiamolo ologramma, 
proiezione... certo, potrebbe essere una contraffazione. Volendo, la si 
pu fare in un sacco di modi., ma non in questa situazione! E poi 
ovviamente bisogna tener presente quel che  successo dopo.
ucifero?
. Grazie a quell'avvertimento, riuscirono ad andarsene appena in 
tempo, prima che Giove esplodesse.
er cui, qualunque cosa fosse, l'immagine di Bowman era 
amichevole e cercava di aiutarci.
ossiamo desumerlo. E quella non fu l'ultima volta che apparve. 
Potrebbe essere il responsabile di quelT"altro messaggio" in cui ci 
avvisava di non cercare di atterrare su Europa.
 noi l'abbiamo fatto?
olo una volta, per un incidente... quando la Galaxy venne dirottata 
e costretta a scendere proprio l, anni dopo, e l'astronave gemella, la 
Universe, dovette andare a recuperarla. tutto qui... con quel poco 
che i nostri robot monitor ci hanno detto degli abitanti di Europa.
ono ansioso di vederli.
ono anfibi e assumono tutte le forme e le dimensioni. Appena 
Lucifero ha cominciato a sciogliere il ghiaccio che copriva tutto il 
loro mondo, sono emersi dal mare. Da allora si sono sviluppati a una 
velocit che sembra biologicamente impossibile.
a quel che ricordo di Europa, non c'erano diversi crepacci nel 
ghiaccio? Forse avevano gi cominciato a strisciarvi attraverso e a dare 
un'occhiata in giro.
 una teoria ampiamente accolta. Ma ce n' un'altra molto pi 
articolata. Potrebbe riguardare anche il monolito, ma in un modo che 
non abbiamo ancora capito. Ci che ha dato vita a questa linea di 
pensiero  stata la scoperta di TMA0, proprio qui sulla Terra, quasi 
cinquecento anni dopo la sua epoca. Immagino che gliene abbiano 
parlato.
olo a grandi linee. Ha avuto tanto da fare per aggiornarmi! Ho 
pensato che il nome fosse ridicolo dal momento che non era 
un'anomalia magnetica ed era in Africa, non su Tycho.
ei ha perfettamente ragione, com' ovvio, ma ci siamo fissati con 
quel nome. E pi apprendiamo sui monoliti, pi l'enigma si fa oscuro. 
In particolar modo perch sono tuttora l'unica prova di una 
tecnologia avanzata, a parte quella della Terra.
 questo che mi ha sorpreso. Ci avrei dovuto pensare da quella voi
ta che abbiamo captato segnali radio provenienti da qualche parte. 
Gli astronomi avevano iniziato le ricerche quando io ero ancora un 
ragazzo!
, c' un indizio... ed  talmente terrificante che non ci va 
nemmeno di discuterne. Ha sentito parlare di Nova Scorpio?
on mi pare.
e stelle diventano novae in continuazione, naturalmente... e 
questa non era interessante in modo particolare. Ma prima che 
esplodesse, Nova Scorpio era nota per avere diversi pianeti.
bitati?
on siamo stati in grado di stabilirlo. Le ricerche radio non hanno 
captato niente. Ed ecco l'incubo...
ortunatamente, la Pattuglia Automatica che controlla le novae 
colse l'evento fin dall'inizio. Il quale non ebbe inizio nella stella. 
Prima esplose uno dei pianeti, e poi innesc l'esplosione del suo 
sole.
io D... scusi, continui.
apisce qual  il punto? impossibile che un pianeta diventi una 
nova... tranne che in un modo.
na volta ho letto una pessima battuta in un romanzo di 
fantascienza: "Le supernovae sono incidenti industriali."
on era una supernova... ma sembra che non sia uno scherzo. La 
teoria pi accreditata  che qualcun altro abbia ottenuto energia sotto 
vuoto... e abbia perso il controllo.
on potrebbe essere stata una guerra?
a lo stesso; probabilmente non lo sapremo mai. Ma siccome la 
nostra civilt dipende dalla stessa fonte di energia, potr capire 
perch Nova Scorpio a volte costituisca un incubo per noi.
 pensare che noi avevamo solo la fusione dei reattori nucleari di 
cui preoccuparci!
on pi, grazie a Deus. Ma in realt volevo raccontarle altro sulla 
scoperta di TMA0, perch  stata una svolta decisiva nella storia umana.
a scoperta di TMA1 sulla Luna fu uno shock piuttosto notevole, 
ma cinquecento anni dopo ne subimmo uno ancor peggiore. Ed era 
molto pi vicino a casa,., in ogni senso. Era laggi in Africa.
8. RITORNO A OLDOVAI.
II dottor Stephen Del Marco diceva sovente a se stesso che i Leakey 
non avrebbero mai riconosciuto quel posto, anche se si trovava a meno 
di una dozzina di chilometri dal luogo in cui Louis e Mary Leakey,
cinque secoli prima, avevano scoperto i nostri primi antenati. D 
riscaldamento globale e la piccola ra glaciale (interrotta da miracoli 
di eroica tecnologia) avevano trasformato il paesaggio e ne 
avevano completamente alterato la flora e la fauna. Querce e pini 
stavano ancora combattendo per crescere e per vedere chi sarebbe 
sopravvissuto ai mutamenti delle vicissitudini climatiche.
Ed era difficile pensare che, in pieno 2513, a Oldovai ci fosse ancora 
qualcosa che antropologi entusiasti non avessero riportato alla luce. 
Tuttavia, alluvioni recenti e improvvise  che in teoria non sarebbero 
pi dovute accadere  avevano ridisegnato quella zona e asportato 
diversi metri di strato superficiale. Del Marco aveva approfittato 
dell'occasione e ora l, al limite dell'esplorazione in Profondit, c'era 
qualcosa a cui non riusciva proprio a credere.
C'era voluto pi di un anno di scavi lenti e precisi per raggiungere 
quella spettrale immagine e apprendere che la realt era ancora pi 
strana di qualsiasi cosa si potesse immaginare. Escavatrici 
telecomandate avevano rapidamente tolto i primi metri, poi la solita 
ciurma di studenti del corso di laurea ne aveva preso il posto.
Erano stati aiutati  o meglio intralciati  da un gruppo di quattro 
gorilla, che Del Marco considerava pi un guaio che un supporto. 
Tuttavia, gli studenti adoravano i gorilla sottoposti a miglioramento 
genetico e li trattavano amorevolmente come bambini ritardati. 
Correva voce che i rapporti non fossero sempre del tutto platonici.
Tuttavia, per gli ultimi metri solo la mano dell'uomo aveva eseguito 
il lavoro, di solito usando spazzolini da denti dalle setole 
appositamente ammorbidile. E adesso tutto era completato: 
nemmeno Howard Carter, osservando il primo bagliore dell'oro 
nella tomba di Tutankhamon, aveva mai scoperto un tesoro come 
quello. Da quel momento in poi, comprese Del Marco, le credenze e le 
filosofie umane sarebbero state irrevocabilmente sconvolte.
Il monolito sembrava essere il gemello esatto di quello scoperto sulla 
Luna cinque secoli prima: persino la zona di scavo che lo circondava 
era quasi identica come grandezza. E, alla stregua di TMA1, era del 
tutto non riflettente e assorbiva il furibondo bagliore del sole africano e 
il pallido lucore di Lucifero con la stessa indifferenza.
Mentre guidava i suoi colleghi  i direttori di una mezza dozzina dei 
pi famosi musei del mondo, tre eminenti antropologi, i capi di due 
imperi mediatici  all'interno della fossa, Del Marco si chiese se fosse 
mai successo che un gruppo cos importante di uomini e donne 
rimanesse completamente muto per cos tanto tempo. Ma quello era 
l'effetto che il rettangolo d'ebano faceva a tutti i visitatori, mentre si 
ac
corgevano delle implicazioni che comportavano quelle migliaia di 
manufatti attorno al monolito.
Perch qui c'era il tesoro che ogni archeologo avrebbe potuto 
sognare  strumenti di pietra rozzamente sgrezzati, numerevoli ossa, in 
parte di animali in parte di esseri umani, e quasi tutto sistemato in 
disegni accurati. Per secoli  no, per millenni  questi miseri doni erano 
stati portati in quel luogo da creature in possesso solo di un debole 
barlume di intelligenza, come tributo a una meraviglia che andava al 
di l della loro comprensione.
E al di l della nostra, aveva pensato spesso Del Marco. Eppure di due 
cose era sicuro, anche se dubitava che fosse possibile dimostrarle.
Quello era il posto in cui  nel tempo e nello spazio  aveva avuto in 
realt inizio la specie umana.
E quel monolito era il primo in assoluto tra tutti i suoi molteplici di.
9. SKYLAND.
'erano topi in camera mia ieri notte si lament Poole, scherzando 
solo in parte. ' qualche possibilit di trovre un gatto?
La dottoressa Wallace parve sconcertata, poi si mise a ridere.
evi aver sentito uno dei microrobot della pulizia... chieder che li 
programmino in modo da non disturbarti. Cerca di non schiacciarlo, 
quando ne cogli uno all'opera; se lo fai, chieder aiuto, e tutti i suoi 
amichetti verranno a raccogliere i suoi pezzettini.
Tante cose da imparare e in cos poco tempo! No, non era vero, 
riflette Poole. Anzi era probabile che avesse davanti a s almeno un 
secolo, grazie alla scienza medica di quell'epoca. Ma quel pensiero 
lo riemp di apprensione invece che di piacere.
Ora era finalmente in grado di seguire con facilit la maggior parte 
delle conversazioni e aveva imparato a pronunciare le parole in modo 
che Indra non fosse l'unica in grado di capirlo. Era molto contento 
che quella specie di inglese, chiamato anglo, fosse ora la lingua pi 
diffusa del mondo, bench si parlasse ancora francese, russo e cinese.
o un altro problema, Indra... e credo che tu sia l'unica a potermi 
aiutare. Perch, quando dico "Dio", la gente appare imbarazzata?
Indra non appariva affatto imbarazzata; anzi, si mise a ridere.
 una storia molto complicata. Come vorrei che il mio vecchio amico, 
il dottor Khan, fosse qui a spiegartela! Ma  su Ganimede, a guarire 
ogni Vero Credente che gli riesce di trovare. Quando tutte le antiche 
religioni furono screditate  ricordami di parlarti di papa Pio
XX qualche volta, uno dei pi grandi uomini della storia  ci 
ritrovammo ad avere ancora bisogno di una parola per la Causa 
Prima, o il Creatore dell'universo, posto che ce ne sia uno...
'erano molte proposte... Deus, Theos, Jovis, Brahma... le avevamo 
provate tutte e alcune di loro erano ancora usate, in particolare la 
preferita di Einstein, "il Vecchio". Ma oggi sembra che sia di 
moda Deus.
ercher di ricordarlo, ma mi sembra un p sciocco.
i ci abituerai: ti insegner qualche altra imprecazione 
ragionevolmente educata, da usare quando vuoi esprimere le tue 
sensazioni...
al detto che tutte le antiche religioni hanno perso credito. E allora 
in che cosa crede la gente oggi?
el meno possibile. Siamo tutti o deisti o teisti.
on ci capisco niente. Dammi qualche definizione, per piacere.
rano leggermente differenti ai tuoi tempi, ma eccoti le 
ultimissime versioni. I teisti credono che esista non pi di un Dio; i 
deisti che non esista meno di un Dio.
emo che la distinzione sia troppo sottile per me.
a non per altri. Ti stupiresti se sapessi quante aspre controversie 
ha suscitato. Cinque secoli fa, qualcuno ha utilizzato quella che era 
nota come matematica surreale per provare che c' un numero infinito 
di gradazioni tra teisti e deisti. Ovviamente, come quasi tutti quelli 
che si occupano dell'infinito, divenne pazzo. Tra l'altro i deisti pi 
noti erano americani... Washington, Franklin, Jefferson.
n p prima della mia epoca, anche se ti sorprenderebbe sapere 
quanto poche siano le persone che lo capiscono.
 adesso le buone notizie. Joe... il professor Anderson... ha 
finalmente dato il suo... com' l'espressione?... il suo OK. Sei 
abbastanza in forma da spostarti in una sede definitiva.
uesta  davvero una buona notizia. Tutti qui mi hanno trattato 
benissimo, ma sono contento di avere un posto tutto per me.
vrai bisogno di abiti nuovi e di qualcuno che ti mostri come 
indossarli. E ti aiuti con le centinaia di piccole incombenze 
quotidiane che possono far perdere un sacco di tempo. Per cui ci 
siamo presi la libert di cercarti un assistente. Vieni pure, Danil...
Danil era un ometto dal colorito marrone chiaro sui venticinque anni, 
che colse di sorpresa Poole evitando il solito saluto palmo a palmo con 
l'automatico scambio di informazioni. E presto apparve subito 
chiaro che Danil non possedeva una Identit; ogni volta che ce n'era 
bisogno, esibiva un rettangolino di plastica che all'apparenza serviva 
allo stesso scopo delle "carte intelligenti" del XXI secolo.
anil sar anche la tua guida e il tuo... com'era quella parola? Non 
riesco a ricordarmela mai... fa rima con "balletto". stato addestrato 
appositamente per questi compiti. Sono sicuro che lo troverai del tutto 
soddisfacente.
Bench Poole apprezzasse quel gesto di cortesia, nondimeno si sent 
un p a disagio. Un valletto, perbacco! Non ricordava nemmeno di 
averne mai visto uno; ai suoi tempi erano gi una specie rara e in via 
d'estinzione. Cominci a sentirsi come un personaggio di un romanzo 
inglese dei primi del XX secolo.
 mentre Danil organizza il tuo trasloco, noi faremo un viaggetto 
di sopra... al Livello Lunare.
plendido. Quant' lontano?
h, circa dodicimila chilometri.
odicimila chilometri! Ci vorranno ore!
Indra apparve stupita da quella osservazione; poi sorrise.
o, non quanto pensi. Non abbiamo ancora un trasportatore di 
persone come in Star Trek, anche se credo che ci stiano gi 
lavorando. Per cui puoi scegliere, bench io sappia gi che cosa 
deciderai di prendere. Possiamo salire con un ascensore esterno e 
ammirare il panorama... oppure con uno interno e goderci un buon 
pranzo e qualche cosa di divertente.
on riesco a concepire che si possa voler usare quello interno.
i sorprenderebbe. Da le vertigini a molti... specie ai visitatori che 
vengono da sotto. Anche alpinisti che dicono di non soffrire di 
vertigini possono cominciare a diventare verdastri quando le altezze 
sono misurate in migliaia di chilometri invece che di metri.
ischier rispose Poole con un sorriso. ono stato pi in alto.
Dopo essere passati attraverso un duplice insieme di camere a tenuta 
stagna nella parete esterna della Torre (era la sua immaginazione, o 
provava uno strano senso di disorientamento?), entrarono in quella 
che avrebbe potuto essere la platea di un piccolissimo teatro. File di 
dieci sedili erano allineate su cinque ordini, e tutte erano rivolte verso 
una delle enormi finestre panoramiche che Poole continuava a trovare 
sconcertanti. Non gli riusciva proprio di dimenticare le centinaia di 
tonnellate di pressione interna che lottavano per uscire con un botto 
nello spazio.
La dozzina circa di passeggeri, che probabilmente non aveva mai 
pensato a queste cose, sembrava perfettamente a proprio agio. Tutti 
sorrisero quando lo riconobbero, annuirono cortesemente, poi si 
misero ad ammirare il panorama.
envenuti nel Salone del Cielo disse l'inevitabile voce imperso
nale. a salita comincer tra cinque minuti. Troverete rinfreschi e 
toilette al piano di sotto.
Ma quanto durer questo viaggio? si chiese Poole. Stiamo per percorrere 
pi di ventimila chilometri, fra andata e ritorno: nulla a che vedere con 
qualsiasi salita in ascensore che abbia sperimentato sulla TerraMentre 
aspettava che la salita iniziasse, si godette lo stupefacente panorama che 
si estendeva duemila chilometri pi sotto. Nell'emisfero settentrionale 
era inverno, ma il clima era ovviamente cambiato in modo drastico, 
perch c'era poca neve a sud del Circolo Polare Artico.
L'Europa era quasi del tutto sgombra da nuvole e la si vedeva 
talmente bene che la vista ne era quasi sopraffatta. Una per una 
identific le grandi citt i cui nomi erano risuonati lungo i secoli; gi ai 
suoi tempi quelle citt si erano ridotte, mentre la rivoluzione delle 
comunicazioni cambiava il volto del mondo, e ora erano ulteriormente 
rimpicciolite. C'erano anche bacini d'acqua in posti improbabili  il 
Lago Saladino, nel Sahara settentrionale, era quasi un piccolo mare.
Poole era talmente preso dalla vista che aveva dimenticato lo 
scorrere del tempo. All'improvviso si accorse che erano passati molto 
pi di cinque minuti, eppure l'ascensore era ancora immobile. C'era 
qualcosa che non andava o aspettavano i soliti ritardatari?
E poi not qualcosa di talmente straordinario che sulle prime rifiut 
di credere all'evidenza che si presentava ai suoi occhi. Il panorama si 
era ampliato come se avesse gi percorso centinaia di chilometri! 
Proprio mentre guardava, not nuovi aspetti del pianeta sotto di lui 
che si palesavano dalle strutture del finestrone.
Allora Poole scoppi a ridere, mentre gli veniva in mente la 
spiegazione pi ovvia.
er poco non mi hai fregato, Indra! Pensavo che fosse tutto vero... 
non una proiezione video!
Indra gli restitu lo sguardo con un sorriso beffardo.
ensaci bene, Frank. Abbiamo cominciato a muoverci da circa dieci 
minuti. Attualmente dovremmo salire a... oh... almeno diecimila 
chilometri all'ora. Anche se mi hanno detto che questi ascensori 
possono raggiungere cento g alla massima accelerazione, non 
arriveremo a pi di dieci in questa breve corsa.
a  impossbile! Sei gi! massimo a cui mi hanno sottoposto nella 
centrifuga e non mi  piaciuto molto pesare mezza tonnellata. Sono 
sicuro che non ci siamo mossi da quando siamo entrati.
Poole aveva alzato un p la voce e all'improvviso si rese conto che 
gli altri passeggeri facevano finta di non averlo notato.
on capisco come facciano, Frank, ma lo chiamano campo iner
ziale. O a volte SHARP... la S sta per un famoso scienziato russo, 
Sacharov... ma non so chi fossero gli altri.
Lentamente, la comprensione si fece strada nella mente di Poole, 
insieme a un senso di atterrita meraviglia. Era certamente di fronte 
a una ecnologia indistinguibile dalla magia
erti miei amici fantasticavano in continuazione di pinte spaziali 
campi d'energia che potessero sostituire i razzi e permettere il moto 
senza alcuna sensazione di accelerazione. Molti di noi pensavano che 
fossero matti, ma pare che avessero ragione! Faccio ancora fatica a 
crederci... e, a meno che non mi stia sbagliando, stiamo 
cominciando a perdere peso.
... sta adattandosi al parametro lunare. Quando usciamo, ti 
accorgerai che siamo sulla Luna. Ma per l'amor del cielo, Frank... 
dimentica di essere un ingegnere e limitati a goderti lo spettacolo.
Era un buon consiglio ma, proprio osservando l'intera Africa, 
l'Europa e gran parte dell'Asia che apparivano nel suo campo visivo, 
Poole non poteva distogliere la mente dalla stupefacente rivelazione. 
Eppure non avrebbe dovuto essere cos sorpreso: sapeva che fin 
dalla sua epoca c'erano state importanti innovazioni nei sistemi di 
propulsione spaziale, ma non aveva capito che potessero comportare 
usi cos clamorosi nella vita di ogni giorno  se quella espressione si 
poteva applicare all'esistenza in un grattacielo alto trentaseimila 
chilometri.
L'epoca dei razzi doveva essere finita secoli prima. Tutte le sue 
conoscenze sui sistemi di spinta e le camere di combustione, sui 
propulsori a ioni e i reattori a fusione, erano completamente 
superate. Certo, tutto ci non aveva pi alcuna importanza  ma cap la 
malinconia provata dal comandante di un veliero quando le vele 
avevano ceduto il posto al vapore.
Il suo umore cambi all'improvviso e non pot fare a meno di 
sorridere, quando la voce impersonale annunci: rrivo previsto tra 
due minuti. Per piacere, assicuratevi di non dimenticare a bordo il 
vostro bagaglio personale
Quante volte aveva udito quell'annuncio sui voli commerciali! 
Guard l'orologio e rimase sorpreso scoprendo che erano saliti per 
meno di mezz'ora. Il che significava una velocit media di almeno 
ventimila chilometri all'ora, eppure sembrava che non si fossero 
nemmeno mossi. Ma c'era qualcosa di ancor pi singolare: a conti 
fatti, negli ultimi dieci minuti doveva essersi verificata una 
decelerazione talmente rapida che, a rigore, avrebbero dovuto 
trovarsi tutti sul pavimento, con la testa in direzione della Terra!
La porta si apr silenziosamente, e quando Poole usc, prov di nuo
vo quel leggero senso di disorientamento che aveva percepito entrando 
nell'ascensore. Ma questa volta cap che cosa volesse dire: si muoveva 
lungo la zona di transizione, dove il campo inerziale si sovrapponeva alla 
gravit, che a quel livello era pari a quella della Luna.
Bench la visione della Terra che si allontanava fosse stata 
terrificante persino per un astronauta, quell'esperienza non era stata 
sorprendente o inattesa. Ma chi avrebbe potuto immaginare una 
camera cosi gigantesca da occupare, a quanto sembrava, tutta 
l'ampiezza della Torre, in modo che la parete pi lontana si trovasse a 
pi di cinque chilometri di distanza? Forse a quell'epoca c'erano 
ambienti chiusi ancora pi grandi sulla Luna e su Marte, ma quello 
doveva essere sicuramente uno dei pi vasti nello spazio.
Si trovavano su una piattaforma panoramica, a cinquanta metri di 
altezza rispetto alla parete esterna, e il loro sguardo spaziava su una 
vista straordinariamente varia. Ovviamente, avevano cercato di 
riprodurre un'intera gamma di biotopi terrestri. Subito sotto di loro 
c'era un gruppo di alberi sottili che Poole non riusc a identificare di 
primo acchito; poi cap che erano querce adattate a un sesto della 
loro normale gravit. Si chiese a che cosa sarebbero assomigliate le 
palme in quell'ambiente. Canne gigantesche, probabilmente...
A media distanza c'era un laghetto, alimentato da un fiume che 
serpeggiava attraverso una piana erbosa, poi spariva in qualcosa 
che sembrava un unico, gigantesco Ficus bengalensis. Dov'era la 
sorgente dell'acqua? Poole si era accorto di un debole rumore pulsante 
e, mentre percorreva con lo sguardo la parete leggermente ricurva, 
scopr delle cascate del Niagara in miniatura, con un arcobaleno 
perfetto che fluttuava sopra gli spruzzi.
Avrebbe potuto rimanere l per ore ad ammirare lo spettacolo, senza 
stancarsi di tutte le meraviglie di quell'imitazione complessa e 
brillantemente concepita del pianeta Terra. Diffondendosi in 
ambienti nuovi e ostili, forse la razza umana aveva sentito il bisogno 
di ricordare le proprie origini. Certo, anche ai suoi tempi ogni citt 
aveva il suo parco a m di flebile reminiscenza della natura. Anche l 
doveva aver agito lo stesso istinto, ma su scala molto maggiore. 
Central Park in piena Torre Africana!
cendiamo lo invit Inclra. obbiamo ancora vedere tante cose e 
non mi capita di venire qui spesso come vorrei.
Bench camminare non richiedesse quasi alcuno sforzo a quella 
esigua gravit, di tanto in tanto si servivano di una piccola monorotaia 
e una volta si fermarono anche a bere qualcosa in un caff 
accortamente nascosto nel tronco di una sequoia che doveva essere 
alta almeno
duecentocinquanta metri.
C'era pochissima gente in giro  i loro compagni di viaggio erano spariti 
da tempo nel paesaggio  per cui era come se quelle meraviglie fossero 
solo per loro. Tutto era conservato con tale perfezione, probabilmente 
da eserciti di robot, che ogni tanto a Poole veniva in mente una visita 
fatta da bambino a Disney World. Ma qui era meglio: non c'era folla e 
ben poco che gli ricordasse la razza umana e i suoi manufatti.
Stavano ammirando uno splendido cespuglio di orchidee, alcune 
enormi, quando Poole ebbe uno degli shock pi intensi della sua vita. 
Mentre passavano accanto a un normale ripostiglio per gli attrezzi da 
giardinaggio, la porta si apr e ne usc il giardiniere.
Frank Poole si era sempre vantato di possedere un notevole senso di 
autocontrollo e non avrebbe mai pensato che, da adulto, avrebbe 
emesso un urlo di puro terrore. Ma, come ogni ragazzo della sua 
generazione, aveva visto tutti i film della serie Jurassic e sapeva 
riconoscere un dinosauro quando se lo trovava di fronte.
i spiace moltissimo esclam Indra, con aria decisamente 
contrita. i sono scordata di avvertirti.
I nervi scossi di Poole tornarono alla normalit. Era evidente che 
non poteva esserci pericolo in quel mondo forse anche troppo 
ordinato, tuttavia...
II dinosauro gli restitu l'occhiata con disinteresse evidente e totale, 
poi rientr nel capanno e ne usc di nuovo con un rastrello e un paio 
di cesoie, che infil in una borsa appesa a una spalla. Si allontan da 
loro con un'andatura da uccello senza guardarsi alle spalle mentre 
spariva dietro alcuni girasoli alti una decina di metri.
vrei dovuto spiegartelo disse Indra con aria dispiaciuta. 
referiamo usare biorganismi, se appena si pu, al posto dei 
robot... Immagino che si tratti di sciovinismo al carbonio! Insomma, ci 
sono pochi animali in possesso di abilit manuali e li usiamo tutti in 
un'occasione o in un'altra.
 qui c' un mistero che nessuno  in grado di spiegare. Tu magari 
pensi che erbivori geneticamente perfezionati come scimpanz e 
gorilla sarebbero adatti a questo tipo di lavoro. B, non lo sono; non 
hanno abbastanza pazienza.
 invece i carnivori come il nostro amico qui sono ottimi ed  facile 
addestrarli. C' di pi... un altro paradosso!... dopo la modificazione, 
diventano docili e socievoli. Certo, ci sono almeno mille anni di 
ingegneria genetica dietro di loro, ma guarda che cosa hanno fatto gli 
uomini primitivi ai lupi, semplicemente a furia di provarci!
Indra rise e continu: agari non ci credi, Frank, ma sono anche
delle ottime babysitter... i bambini li adorano! C' una barzelletta 
vecchia di cinquecento anni: "Affideresti i tuoi figli a un dinosauro? 
Gi... con il rischio di fargli del male!"
Poole scoppi a ridere, in parte anche come reazione, per la 
vergogna di aver avuto paura. Per cambiare argomento, fece a Indra 
la domanda che ancora lo assillava.
utto questo afferm,  magnifico... ma perch cacciarsi in tanti 
guai, quando chiunque nella Torre pu ottenere ci che gli serve e 
altrettanto rapidamente?
Indra lo guard pensierosa, soppesando le sue parole.
on  affatto vero. scomodo... anzi, pericoloso... per chiunque 
viva sopra il livello di mezzo g scendere sulla Terra, anche su una 
poltrona a cuscino d'aria.
uesto non vale per me, poco ma sicuro! Sono nato e cresciuto a 
un g... e non ho mai trascurato di fare i miei esercizi sulla Discovery.
eglio che tu ne parli con il professor Anderson. Forse non dovrei 
dirtelo, ma  in corso un gran dibattito sull'attuale sistemazione del 
tuo orologio biologico. Pare che non si sia mai fermato 
completamente e le supposizioni sulla tua et equivalente vanno da 
cinquanta a settant'anni. Anche se ti senti bene, non puoi aspettarti di 
recuperare tutte le tue forze... dopo mille anni!
Adesso comincio a capire, si disse cupo Poole. Ecco spiegata 
l'evasivit di Anderson e tutti i test di reattivit muscolare a cui sono 
stato sottoposto.
Ho fatto tutta la strada da Giove, sono arrivato a duemila chilometri 
dalla Terra... ma per quanto la visiti spesso nella realt virtuale, 
potrebbe darsi che non possa mai pi camminare sulla superficie 
del mio pianeta natale.
Non so come riuscir ad affrontare questa situazione...
10. OMAGGIO AICARO.
La depressione pass rapidamente: c'era tanto da fare e da vedere. 
Un migliaio di vite non sarebbe bastato e il problema era scegliere tra 
le miriadi d svaghi che quell'epoca era in grado di offrire. Cerc, non 
sempre con successo, di evitare le banalit e di concentrarsi sulle cose 
realmente importanti, in particolare la sua educazione.
La calotta cerebrale  e la tastiera delle dimensioni di un libro che vi si 
accompagnava, inevitabilmente chiamata il jukebox cerebrale  era di 
enorme utilit in quel posto. Ben presto possedette una piccola bi
blioteca di tavolette di "sapere istantaneo", ognuna contenente tutto 
il materiale necessario a un corso di laurea. Dopo averne introdotta 
una nel jukebox cerebrale, dandole la velocit e gli assestamenti 
d'intensit che meglio gli si confacevano, appariva un lampo di luce, 
seguito da un periodo di incoscienza che poteva durare anche 
un'ora. Ogni volta che si risvegliava, sembrava che si fossero aperte 
nuove zone della mente, bench lui venisse a conoscenza della loro 
esistenza solo quando le cercava. Era quasi come essere il 
proprietario di una biblioteca che avesse improvvisamente scoperto 
scaffali di libri che non sapeva di possedere.
Nella maggior parte dei casi poteva disporre a suo piacimento del 
proprio tempo. Per puro senso del dovere  e anche per gratitudine  
si sottoponeva a qualsiasi richiesta gli giungesse da parte di scienziati, 
storici, scrittori e artisti attivi nei media, anche se spesso non ne 
comprendeva il significato. Inoltre riceveva inviti in continuazione dai 
cittadini delle quattro Torri, ma in realt era costretto a declinarli tutti 
quanti.
Pi allettanti  e i pi difficili da rifiutare  erano gli inviti che venivano 
dal magnifico pianeta che si stendeva sotto di lui. erto che 
sopravviverebbe gli aveva spiegato il professor Anderson, e vi 
andasse per un breve periodo con il corretto sistema di supporto, 
ma non se la spasserebbe. E potrebbe indebolire ulteriormente il suo 
sistema neuromuscolare. In realt, non si  mai ripreso pienamente 
da quel sonno millenario.
Indra Wallace, l'altra sua guardiana, lo proteggeva dalle intrusioni 
non necessarie e lo consigliava sulle richieste da accettare e su quelle 
da rifiutare cortesemente. Da solo, Poole non avrebbe mai capito la 
struttura sociopolitica di quella cultura incredibilmente complessa, 
ma ben presto si accorse che c'erano alcune migliaia di supercittadini, 
anche se in teoria tutte le distinzioni di classe erano state abolite. 
George Orwell aveva avuto ragione: ci sarebbe sempre stato qualcuno 
pi uguale di altri.
A volte, condizionato dalla sua esperienza del XXI secolo, Poole si era 
chiesto chi pagasse per quella ospitalit  o forse un giorno gli 
avrebbero presentato l'equivalente di un enorme conto d'albergo? Ma 
Indra lo aveva prontamente rassicurato: lui era un pezzo da museo 
unico e inestimabile, per cui non avrebbe mai dovuto preoccuparsi di 
considerazioni cos banali. Gli avrebbero fornito tutto quello che voleva  
entro i limiti della ragionevolezza. Poole si chiese quali fossero quei 
limiti, non immaginando che un giorno avrebbe cercato di scoprirli,
      .*      
Le cose pi importanti nella vita capitano per caso: aveva predisposto 
il suo schermo murale sulla scansione casuale e senza suono, quando 
un'immagine straordinaria aveva attirato la sua attenzione.
metti la scansione! Alza il volume!esclam a voce inutilmente alta.
Riconobbe la musica, ma ci vollero alcuni minuti prima che riuscisse 
a identificarla. Il fatto che la parete fosse piena di esseri umani alati 
che piroettavano con grazia uno attorno all'altro era d'indubbio 
aiuto. Ma persino Ciajkowski sarebbe rimasto assolutamente 
sconcertato nel vedere quella esecuzione del Lago dei cignicon i 
ballerini che volavano davvero...
Poole guard incantato per parecchi minuti fin quando non si 
convinse completamente che si trattava di realt e non di simulazione: 
anche ai suoi tempi non si poteva mai essere del tutto sicuri. Era 
probabile che il balletto venisse eseguito in uno dei tanti ambienti a 
bassa gravit  uno molto vasto, a giudicare da alcune immagini. 
Avrebbe potuto persino essere l, nella Torre Africana.
Ci voglio provare, decise Poole. Non aveva mai perdonato l'Agenzia 
spaziale per aver messo al bando uno dei suoi massimi piaceri, il 
lancio in formazione con paracadute ad apertura ritardata, anche se 
poteva capire che l'Agenzia non volesse rischiare di perdere un 
costoso investimento. I dottori avevano decisamente disapprovato il 
suo precedente incidente con il deltaplano; per fortuna le sue giovani 
ossa si erano ristabilite del tutto.
B, riflette, nessuno pu fermarmi... a meno che il professor 
Anderson...
Con suo grande sollievo, il medico la giudic un'eccellente idea e 
Poole fu assai contento di scoprire che ognuna delle Torri aveva la sua 
Uccelliera, su al livello di un decimo di g.
In pochi giorni gli presero le misure per le ali, nemmeno 
lontanamente simili alle eleganti versioni indossate dagli esecutori 
del Lago dei agni. Al posto di piume, avevano delle membrane 
estensibili e, dopo aver afferrato le maniglie attaccate alle nervature 
di supporto, Poole si rese conto di assomigliare pi a un pipistrello 
che a un uccello. Tuttavia, il suo cansati, Dracula!lasci del tutto 
indifferente il suo istruttore, che a quanto pareva non aveva alcuna 
familiarit con i vampiri.
Durante la prima lezione, venne legato a una leggera imbragatura, in 
modo che non si spostasse da tutte le parti mentre gli insegnavano i 
movimenti di base e, cosa pi importante, mentre imparava il 
controllo e la stabilit. Come molte capacit acquisite, non era cos 
facile come sembrava.
Si sentiva ridicolo in quella imbragatura di salvataggio  come ci si 
poteva far male a un decimo di gravit?  e si rallegr perch gli 
bastarono solo poche lezioni; indubbiamente il suo addestramento 
di astronauta gli era servito. Come gli disse il suo Maestro d'Ala, era 
il miglior allievo che avesse mai avuto; ma forse lo diceva a tutti.
Dopo una decina di voli liberi in una sala di quaranta metri per 
lato, attraversata da diversi ostacoli facilmente superati, a Poole 
venne dato il via libera per il primo assolo e si sent di nuovo il 
ragazzine diciannovenne in procinto di decollare con il vecchio 
Cessna all'aeroclub di Flagstaff.
Il poco emozionante nome di olieranon si addiceva al luogo in 
cui sarebbe avvenuto il suo primo volo. Sebbene apparisse ancora pi 
vasto dello spazio che racchiudeva foreste e giardini gi al livello di 
gravit lunare, era quasi della stessa grandezza, dal momento che 
occupava l'intero piano della Torre leggermente rastremata. Quello 
spazio circolare, alto mezzo chilometro e con un raggio di pi di 
quattro chilometri, appariva davvero immenso, non essendoci 
caratteristiche su cui posare lo sguardo. Le pareti di un azzurro 
uniforme contribuivano all'impressione di spazio infinito.
Poole non aveva creduto a quello che il Maestro d'Ala gli aveva detto  
u scegliere il paesaggio che preferisce e intendeva lanciargli 
quella che sicuramente sarebbe stata una sfida impossibile. Ma al 
primo volo, alla vertiginosa altitudine di cinquanta metri, non 
godette di distrazioni visive. Certo, una caduta da un'altitudine 
equivalente di cinque metri nella gravit terrestre dieci volte pi 
pesante avrebbe potuto spezzare l'osso del collo di chiunque; 
tuttavia, persin un graffio era altamente improbabile in quel luogo, 
poich il pavimento intero era coperto da una rete di cavi flessibili. 
La sala era un gigantesco trampolino; ci si poteva davvero divertire, 
pens Poole, anche senza ali.
Con decisi colpi d'ala verso il basso, Poole si sollev in aria. In un 
baleno gli parve di trovarsi a cento metri e di continuare a salire.
allenti!url il Maestro d'Ala. on riesco a seguirla.
Poole si drizz, poi tent una lenta picchiata. Si sent la testa e il 
corpo leggeri (meno di dieci chilogrammi!) e si chiese se non fosse 
aumentata la concentrazione d'ossigeno.
Era meraviglioso  del tutto diverso dalla gravit zero, dal momento 
che comportava pi di una sfida fisica. La cosa che pi gli poteva 
assomigliare era l'immersione subacquea: avrebbe voluto veder 
svolazzare uccellini, a imitazione del pesce corallo altrettanto 
colorato che lo aveva accompagnato cos spesso nelle scogliere 
tropicali.
D Maestro d'Ala lo guid attraverso una serie di manovre: picchiate, 
gran volte, volo rovesciato, volo stazionario... Alla fine disse: on c' 
altro che le possa insegnare. Ora si goda il panorama
Per un breve attimo Poole perse quasi il controllo  cosa che 
probabilmente ci si poteva aspettare che accadesse. Perch, mentre 
volava attraverso uno stretto passo, a soli pochi metri da sgradevoli 
rocce frastagliate senza il minimo segnale di avvertimento, si ritrov 
circondato da montagne dalla cima coperta di neve.
Ovviamente non poteva essere reale; quelle montagne erano fatte 
della stessa sostanza delle nuvole e avrebbe potuto volare dritto 
attraverso di esse, se avesse voluto. Nondimeno, con una virata si 
allontan dalla parete scoscesa (c'era un nido d'aquila su una 
sporgenza e dentro due uova che Poole pens di poter toccare, se solo 
si fosse avvicinato) e si diresse verso spazi pi aperti.
Le montagne svanirono; all'improvviso fu notte. E poi apparvero le 
stelle  non le poche migliaia dei miseri cicli della Terra, ma 
innumerevoli legioni. E non solo stelle, ma i vortici a spirale delle 
lontane galassie, i brulicanti sciami ravvicinati di soli degli ammassi 
globulari.
Non c'era alcuna possibilit che tutto ci fosse reale, anche se fosse 
stato magicamente trasportato in qualche mondo in cui esistessero 
simili deli. Perch quelle galassie si allontanavano proprio mentre le 
osservava, le stelle si spegnevano, esplodendo, dopo essere nate in vivai 
stellari di ardenti brume infuocate. Per ogni secondo, passava forse 
un milione di anni...
Quello spettacolo irresistibile spar con la stessa rapidit con cui era 
apparso: si trov di nuovo nel cielo vuoto, solo con il suo istnittorc, 
nello scialbo cilindro azzurro della Voliera.
enso che sia abbastanza per il primo giorno osserv il Maestro 
d'Ala, librandosi a qualche metro sopra Poole. uale paesaggio le 
piacerebbe la prossima volta che viene a volare?
Poole non ebbe esitazioni. Con un sorriso, rispose alla domanda.
Il. HIC SUNT DRACONES.
Non avrebbe mai creduto che fosse possibile, anche con la tecnologia 
di quell'epoca. Quanti terabytes... petabytes  esisteva una parola 
sufficientemente capace?  di informazioni dovevano essere stati 
accumulati nei secoli, e in quale tipo di congegno di memorizzazione? 
Meglio non pensarci e seguire il consiglio di Indra: imentica di 
essere un ingegnere... e goditi lo spettacolo
Stava certamente godendosela ora, bench nel suo piacere apparisse 
una sensazione spossante di nostalgia. Perch stava volando, o almeno 
cos sembrava, a un'altitudine di circa due chilometri, sopra il 
paesaggio spettacolare e mai dimenticato della sua giovinezza. Certo, 
la prospettiva era falsata, dal momento che la Voliera era alta solo 
mezzo chilometro, ma l'illusione era perfetta.
Vol in cerchio sul Cratere del Meteorite, ricordando come si era 
arrampicato sui suoi fianchi durante i primi addestramenti da 
astronauta. Era incredibile che qualcuno potesse aver mai dubitato 
della sua origine e della correttezza del suo nome. Eppure gi nel 
XX secolo eminenti geologi avevano sostenuto che era vulcanico: 
solo con l'avvento dell'era spaziale avevano dovuto accettare  con 
riluttanza il fatto che tutti i pianeti fossero stati sottoposti a un 
continuo bombardamento.
Poole era assolutamente sicuro che quella confortevole velocit di 
crociera fosse pi vicina ai venti che ai duecento chilometri all'ora, 
eppure gli aveva permesso di raggiungere Flagstaff in meno di 
quindici minuti. E l c'erano le cupole biancheggianti 
dell'Osservatorio Lowell, che aveva visitato tante volte da bambino, e 
il cui amichevole personale era stato indubbiamente responsabile 
della scelta della sua carriera. Talvolta si era chiesto quale 
professione avrebbe scelto, se non fosse nato in Arizona, proprio 
vicino al luogo in cui erano state create le pi durevoli e credibili tra 
le leggende marziane. Forse era solo immaginazione, ma a Poole 
parve di vedere la bizzarra tomba di Lowell, vicino al grande 
telescopio che aveva alimentato i suoi sogni. In quale anno, e in quale 
stagione, era stata catturata quell'immagine? Pens che provenisse 
dai satelliti spia che avevano vegliato sul mondo dei primi anni del 
XXI secolo. Non poteva essere molto dopo la sua epoca, perch il 
disegno della citt era proprio come lo ricordava. Forse, se fosse 
sceso pi in basso, avrebbe visto persino se stessoMa sapeva che era 
assurdo; aveva gi scoperto che quella era la quota pi bassa a cui 
poteva arrivare. Se fosse sceso ancora, l'immagine avrebbe 
cominciato a spezzettarsi, rivelando la sua componente di pixel. 
Era meglio tenere quella quota e non distruggere la splendida 
illusione.
E l... incredibile!... ecco il piccolo parco in cui aveva giocato con gli 
amici delle medie e del liceo. I Padri della citt discutevano in 
continuazione su come tenerlo in ordine, dal momento che il 
rifornimento idrico era diventato sempre pi critico. B, almeno era 
sopravvissuto fino a quell'epoca  qualunque essa fosse.
E poi un altro ricordo gli riemp gli occhi di lacrime. Lungo quegli 
stretti sentieri, ogni volta che tornava da Houston o dalla Luna, aveva 
passeggiato con il suo adorato ridgeback rhodesiano, gettando rametti 
perch andasse a riprenderli, come uomo e cane hanno fatto da tempi 
immemorabili.
Poole aveva sperato con tutto il cuore che Rikki si trovasse ancora l a 
salutarlo quando fosse tornato da Giove e lo aveva ksciato alle cure di 
Martin, il fratello minore. Per poco non perse il controllo e precipit per 
diversi metri prima di riacquistare stabilit non appena prese atto 
dell'amara verit, che Rikki e suo fratello erano ormai polvere da secoli.
Quando fu di nuovo in grado di guardare correttamente, not che la 
striscia scura del Grand Canyon era appena visibile lontano 
sull'orizzonte. Stava chiedendosi se dirigerei verso di esso  si sentiva 
sempre pi stanco  quando si accorse di non essere solo nel cielo. 
Qualcos'altro si avvicinava, e certamente non era un uomo volante. 
Anche se era diffcile valutare le distanze in quella sala, gli sembr 
decisamente troppo grande.
B, pens, non sono particoarmente sorpreso di incontrare qui uno 
pterodattilo... anzi,  proprio il tipo di cosa che mi sarei aspettato. 
Spero che non abbia brutte intenzioni... o che almeno io possa smettere 
di volare se le ha. Oh, no!
Uno pterodattilo non era male come supposizione; forse otto su dieci, 
quanto ad accuratezza. Quello che gli si stava avvicinando adesso, con 
lenti movimenti delle grandi ali coriacee, era un dragone uscito 
dritto dal Regno delle Fate. E, per completare il quadro, c'era una 
bellissima donna sul suo dorso.
O almeno cos pens Poole. L'immagine tradizionale era guastata da 
un piccolo particolare: gran parte del suo viso era nascosta da un paio 
di occhialoni da aviatore che sarebbero potuti provenire dall'abitacolo 
aperto di un biplano della prima guerra mondiale.
Poole fluttu a mezz'aria, come un nuotatore che si tiene a galla 
sull'acqua, fin quando il mostro incombente non si avvicin abbastanza da 
permettergli di sentire il battito delle ali enormi. Anche quando fu 
soltanto a meno di venti metri di distanza, non riusc a stabilire se si 
trattasse di una macchina o di una biocostruzione: probabilmente 
entrambe.
E poi scord il dragone, perch la donna si era tolta gli occhiali.
Il guaio con i luoghi comuni, ha fatto notare un filosofo, 
probabilmente con uno sbadiglio,  che sono cos noiosamente veri.
Ma l'more a prima vistanon  mai noioso.
*            
Danil non fu in grado di fornire informazioni; d'altronde Poole non 
se le aspettava da lui. La sua onnipresente scorta  di sicuro non 
avrebbe mai superato l'esame di valletto classico  sembrava cos 
limitata nelle sue funzioni che talvolta Poole si chiedeva se non fosse 
un handicappato mentale, per quanto ci apparisse improbabile. 
Capiva il funzionamento di tutti gli elettrodomestici di casa, 
eseguiva semplici ordini con rapidit ed efficienza e sapeva come 
muoversi nella Torre. Ma nient'altro; era impossibile intavolare una 
conversazione intelligente con lui e a qualsiasi cortese domanda 
sulla sua famiglia rispondeva con uno sguardo assolutamente vuoto. 
Poole si chiese se anche lui non fosse un biorobot.
Tuttavia fu Indra a fornirgli la risposta di cui abbisognava al pi presto.
h, hai incontrato Dragon Lady!
 cos che la chiamate? Qual  il suo vero nome? E puoi darmi la 
sua Identit? Non eravamo esattamente nella situazione di toccarci i 
palmi.
a certo... no problema.
 questa frase, dove l'hai ^pescata?
Indra apparve stranamente confusa.
on ho idea... in qualche vecchio libro o film. un buon modo di 
dire?
o, se hai pi di quindici anni.
ercher di ricordarmelo. Ora dimmi cos' successo... a meno che 
tu non voglia farmi ingelosire.
Erano diventati talmente buoni amici da poter discutere di qualsiasi 
argomento in tutta franchezza. Certo, si erano lamentati ridendo 
della totale mancanza di interesse romantico nei rispettivi confronti 
anche se Indra una volta aveva commentato: mmagino che se fossimo 
entrambi abbandonati su un asteroide deserto, senza alcuna speranza 
di essere salvati, potremmo arrivare a qualche accordo.
rima dimmi chi .
Si chiama Aurora McAuley; tra le tante altre cose  la presidentessa 
della Societ per gli Anacronismi Creativi. E se il dragone ti  parso 
impressionante, aspetta di vedere alcune delle sue... uhm... altre 
creazioni. Come Moby Dick... e un intero zoo pieno di dinosauri che 
non sarebbero mai venuti in mente a Madre Natura.Troppo bello 
per essere vero, pens Poole. Sono io il pi grande anacronismo sul 
Pianeta Terra.
12. FRUSTRAZIONE.
Fino a quel momento aveva quasi dimenticato la conversazione con 
lo psicologo dell'Agenzia spaziale.
otresti star lontano dalla Terra per almeno tre anni. Se vuoi, ti faccio 
un innesto antiafrodisiaco assolutamente innocuo che durer per tutta 
la missione. Prometto che ci rifaremo, quando torni a casa, st 
tranquillo.
o, grazie aveva risposto Poole, cercando di mantenersi 
impassibile mentre continuava. redo che me la caver da solo.
Tuttavia era diventato sospettoso dopo la terza o quarta settimana e 
lo era diventato anche Dave Bowman.
nch'io l'ho notato aveva detto David. commetto che quei 
dannati medici ci hanno messo qualcosa nella dieta.
Di qualunque cosa si trattasse  e se mai era esistita veramente  ormai 
non faceva pi parte della sua vita. Fino a quel momento, Poole era 
stato troppo occupato per lasciarsi coinvolgere in qualche 
complicazione emotiva e aveva cortesemente declinato generose 
offerte da diverse giovani (e meno giovani) signore. Non sapeva se 
fosse il suo fisico o la sua fama ad attirarle; forse non era nient'altro 
che semplice curiosit per un uomo che, per quel che ne sapevano, 
poteva essere un antenato da venti o trenta generazioni del passato.
Con gran delizia di Poole, l'Identit della signora McAuley conteneva 
l'informazione secondo la quale non aveva in quel momento alcun 
amante, e lui non perse tempo a mettersi in contatto con lei. In capo a 
ventiquattr'ore, era sul sellino posteriore con le braccia piacevolmente 
strette attorno alla sua vita. Aveva anche appreso il motivo per cui gli 
occhialoni da aviatore erano una buona idea. Draco era infatti un robot 
e poteva muoversi facilmente a pi di cento chilometri all'ora, Poole 
non era sicuro che tutti i dragoni volassero a una simile velocit.
Non lo sorprese che il paesaggio continuamente mutevole sotto di 
loro provenisse direttamente dalle leggende. Ali Bab aveva fatto gesti 
irosi verso di loro quando avevano sorpassato il suo tappeto volante, 
urlando: on potete guardare dove andate?Eppure doveva essere 
molto lontano da Baghdad, perch le fantastiche guglie su cui ora 
volavano in cerchio non potevano essere altro che Oxford.
Aurora conferm le sue supposizioni, indicando verso il basso: 
uello  il pub... la locanda... dove Lewis e Tolkien erano soliti 
incontrare i loro amici, gli Inkling. E guarda il fiume... quella barca 
che esce da sotto il ponte... vedi le due ragazzine e il pastore a 
bordo?
!esclam di rimando, superando il delicato sussurro della sci
volata d'ali di Draco.  suppongo che una sia Alice.
Aurora si volt e gli sorrise: sembrava divertirsi davvero.
ssolutamente corretto:  una replica accurata, basata sulle foto del 
reverendo. Temevo che non lo conoscessi. Un sacco di gente ha smesso 
di leggere poco dopo la tua epoca.
Poole prov una calda sensazione di compiacimento.
Penso di aver superato un altro esame, si disse soddisfatto. Cavalcare 
Draco dev'essere stato il primo. Mi chiedo quanti altri ne dovr 
superare. Magari un bel duello con lo spadone?
Ma non ce n'erano pi e la risposta alla vecchissima domanda 
ndiamo da me o da te?fu l'appartamento di Poole.
La mattina seguente, scosso e mortificato, si mise in contatto con il 
professor Anderson.
ndava tutto a meraviglia si lament, uando all'improvviso  
diventata isterica e mi ha spinto via. Temo di averla ferita in qualche 
modo...
llora ha acceso la luce... eravamo al buio... ed  saltata fuori dal 
letto. Forse la stavo fissando come uno scemo...Sorrise mestamente. 
'altra parte valeva sicuramente la pena fissarla.
e sono certo. Continui.
opo un p si  calmata e ha detto qualcosa che non riuscir mai 
pi a dimenticare.
Anderson attese paziente che Poole si riprendesse.
a detto: "Mi spiace davvero, Frank. Avremmo potuto divertirci. 
Ma non sapevo che tu fossi... mutilato".
Il professore apparve perplesso, ma solo per un istante.
h... capisco. Anch'io sono spiacente, Frank... forse avrei dovuto 
avvertirla. In trent'anni di pratica, ho visto solo una mezza dozzina di 
casi... e tutti per validi motivi clinici, che sicuramente non la 
riguardano...
a circoncisione era una cosa sensata tantissimo tempo fa... e 
persino nel suo secolo serviva da difesa contro disturbi spiacevoli e a 
volte addirittura letali nei paesi arretrati con scarsa igiene. 
Altrimenti non c'era alcun motivo di praticarla... anzi, c'erano molti 
argomenti a sfavore, come lei ha appena avuto modo di scoprire!
o controllato le registrazioni dopo averla esaminata la prima volta 
e ho scoperto che a met del XXI secolo c'erano state tali e tante 
cause per interventi sbagliati che l'American Medicai Association 
J
stata costretta a proibirla. Le discussioni tra i medici contemporanei 
sono molto divertenti.
e sono sicuro rispose Poole cupamente.
n certi paesi  continuata per un altro secolo: poi un genio 
sconosciuto ha coniato uno slogan... la prego di scusare la volgarit... 
"Dio ci ha progettati: la circoncisione  bestemmia." Il che port pi o 
meno alla fine di quella pratica. Ma se vuole, non sarebbe difficile 
combinare un trapianto... in ogni caso, non ci sarebbe bisogno di 
un'anamnesi.
on penso che funzionerebbe. Temo che mi metterei a ridere ogni 
volta.
os si fa! Sta gi superando il problema.
Con una certa sorpresa Poole si rese conto che la prognosi di 
Anderson era corretta. Si ritrov a ridere.
he c', Frank?
a Societ per gli Anacronismi Creativi di Aurora. Speravo che 
avrebbe aumentato le mie possibilit. Proprio una bella fortuna aver 
scoperto un anacronismo che lei non apprezza.
13. STRANIERO IN UNA STRANA EPOCA.
Indra non era affatto cos affettuosa come Poole aveva sperato; forse, 
tutto sommato, c'era una certa gelosia sessuale nel loro rapporto. E, 
fatto molto pi grave, quella che avevano ironicamente etichettato 
come la Sconfitta del Dragone provoc la loro prima seria discussione.
Cominci quasi innocentemente, quando Indra si lament: a gente 
mi chiede in continuazione perch ho dedicato la mia vita a un 
periodo cos tremendo della storia, e non si accontenta quando 
rispondo che ce ne sono stati di molto peggiori
a allora perch ti interessa il mio secolo?
erch rappresenta la transizione tra la barbarie e la civilt.
razie. Chiamami pure Conan.
onan? L'unico che conosco  quello che ha inventato Sherlock 
Holmes.
ascia perdere... scusami se ti ho interrotto. ovvio che noi 
appartenenti ai cosiddetti paesi sviluppati pensassimo di essere 
civili. Almeno la guerra non era pi considerata rispettabile e le 
Nazioni Unite facevano sempre del loro meglio per arrestare le 
guerre che scoppiavano.
a senza grande successo; direi che ci riuscivano tre volte su dieci.
Tuttavia quello che consideriamo incredibile  il modo con cui la gente, 
ancora fino ai primi anni del 2000, accettava tranquillamente 
comportamenti che noi considereremmo orribili. E credeva nelle 
pi stupefatte...
tupefacenti.
.. sciocchezze, che sicuramente ripugnerebbero a qualsiasi 
individuo razionale.
sempi, se non ti spiace.
, certe vostre perdite davvero inspiegabili mi indussero a fare 
qualche ricerca, e quello che scoprii mi lasci di stucco. Sapevi che 
ogni anno in alcuni paesi migliaia di bambine venivano atrocemente 
mutilate per preservare la loro verginit? Molte morivano... ma le 
autorit chiudevano un occhio.
'accordo, era terribile... ma che cosa avrebbe potuto fare il mio 
governo?
n bel p... se avesse voluto. Ma poi avrebbe offeso la gente che
10 riforniva di petrolio e comprava le armi, come le mine antiuomo 
che hanno ucciso e storpiato migliaia di civili.
on capisci, Indra. Spesso non avevamo scelta, non potevamo 
riformare il mondo intero. E qualcuno non ha detto una volta che "la 
politica  l'arte del possibile"?
erissimo... il che spiega perch la fanno solo personaggi di secondo 
piano. Ai geni piace sfidare l'impossibile.
ene, sono contento che voi abbiate una bella scorta di geni, in 
modo da mettere a posto le cose.
evo cogliere un accenno di sarcasmo? Grazie ai nostri computer, 
possiamo effettuare esperimenti politici nel cyberspazio prima di 
metterli in pratica. Lenin  stato sfortunato;  nato cent'anni troppo 
presto. Il comunismo sovietico avrebbe potuto funzionare, almeno per 
un p, se avesse avuto un microchip. E sarebbe riuscito a evitare 
Stalin.
Poole rimaneva sempre stupito della conoscenza che Indra aveva del 
suo periodo  come pure della sua ignoranza per tante cose che lui 
dava per scontate. In un certo senso, avevano problemi opposti. 
Anche se avesse vissuto i cento anni che gli erano stati 
fiduciosamente promessi, non avrebbe mai imparato a un punto tale 
da sentirsi a casa sua. In qualsiasi conversazione ci sarebbe sempre 
stato un riferimento che lui non avrebbe capito e battute di cui non 
avrebbe colto
Il significato. Ancora peggio, si sarebbe sempre sentito sul punto di 
compiere un passo falso... sul punto di fare qualche gaffe che avrebbe 
imbarazzato persino il suo migliore amico... Come quella volta che 
stava facendo colazione, fortunatamente nel
suo appartamento, con Indra e il professor Anderson. I pasti che 
venivano dall'autocucina erano sempre assolutamente accettabili, 
essendo stati studiati appositamente per le sue necessit 
fisiologiche. Ma certamente non erano affatto divertenti e sarebbero 
stati una disperazione per un gourmet del XXI secolo.
Poi, un giorno, era apparso un piatto insolitamente saporito che gli 
fece venire in mente vividi ricordi di cacce al cervo e dei barbecue 
della sua giovent. Tuttavia c'era qualcosa d'insolito nel gusto e nella 
sostanza, per cui Poole fece l'ovvia domanda.
Anderson si limit a sorridere ma, per alcuni secondi, sembr che 
Indra fosse sul punto di vomitare. Poi si riprese e disse: iglielo tu... 
dopo che abbiamo finito di mangiare
Ora che ho fatto di sbagliato? si domand Poole. Mezz'ora dopo, 
con Indra assorbita piuttosto intenzionalmente dallo schermo all'altro 
capo della stanza, la sua conoscenza del Terzo Millennio comp un altro 
grande progresso.
ibarsi di cadaveri era una pratica che stava scomparendo persino 
alla sua epoca aveva spiegato Anderson. llevare animali per... 
uhm... mangiarli era diventato economicamente insostenibile. Non so 
quanti acri di terra ci volessero per nutrire una mucca, ma almeno 
dieci esseri umani potevano vivere delle piante che quell'acro 
produceva. E forse anche un centinaio con le colture idroponiche.
a ci che pose fine a quell'orribile affare non fu una questione 
economica ma una malattia. Cominci dapprima con i bovini, poi si 
diffuse ad altri animali... un tipo di virus, credo, che colpiva il cervello 
e provocava morti particolarmente orrende. Anche se alla fine 
trovarono una cura, era troppo tardi per riportare indietro le 
lancette dell'orologio... e in ogni caso il cibo sintetico adesso era 
molto pi economico e lo si poteva ottenere nei gusti che uno 
preferiva.
Ricordando settimane di pasti soddisfacenti ma per nulla 
entusiasmanti, Poole non era affatto convinto. Perch mai allora, si 
chiese, continuava a sognare malinconicamente costolette di maiale e 
bistecche alla Cordon Bleu?
Altri sogni erano di gran lunga pi angosciami e temeva che di l a poco 
avrebbe dovuto ricorrere all'aiuto del dottor Anderson. Bench avessero 
fatto di tutto per farlo sentire a casa, l'estraneit e la complessit di quel 
nuovo mondo cominciavano a ossessionarlo. Durante il sonno, come in 
un tentativo inconscio di scappare, spesso tornava alla sua vita di prima: 
ma ci non faceva che peggiorare le cose, quando si svegliava.
Non era stata una buona idea andare fino alla Torre Americana e 
guardare laggi, realmente e non nella simulazione, il paesaggio della
sua giovent. Con l'aiuto di strumenti ottici, quando l'atmosfera era 
limpida, poteva vedere cos da vicino da scorgere i singoli esseri umani 
impegnati nelle loro attivit, a volte lungo strade che ricordava...
E sempre, nei recessi della sua mente, c'era la consapevolezza che 
laggi un tempo avevano vissuto tutti quelli che aveva amato. La 
madre, il padre (prima che se ne andasse con l'Altra Donna), il caro 
zio George, e la zia Lil, e suo fratello Martin  e non dimentichiamo, 
una sfilza di cani, a cominciare dai caldi cuccioli della sua prima 
infanzia per finire con Rikki.
Soprattutto c'era il ricordo  e il mistero  di Helena...
La storia era cominciata quasi per caso, durante i primi giorni del 
suo addestramento da astronauta, ma era diventata sempre pi seria 
con il passare degli anni. Poco prima di partire per Giove, avevano 
progettato di sposarsi  quando fosse tornato.
E se non fosse tornato, Helena in ogni caso voleva un bambino da 
lui. Ricordava ancora la commistione di solennit e ilarit con cui 
avevano fatto i passi necessari...
Ora, a distanza di mille anni, nonostante tutti i suoi sforzi, non era 
riuscito a scoprire se Helena avesse mantenuto la promessa. Proprio 
come c'erano vuoti nei suoi ricordi, cos ce n'erano anche nella 
memoria collettiva dell'umanit. Il peggiore era stato quello creato 
dal devastante impulso elettromagnetico provocato dall'impatto 
dell'asteroide del 2304, che aveva spazzato una gran quantit di 
banche dati mondiali, nonostante tutte le salvaguardie e i sistemi di 
sicurezza. Poole non poteva fare a meno di chiedersi se i dati dei 
suoi figli fossero tra tutti gli exabytes che erano andati 
irrimediabilmente persi. Forse, proprio in quel momento, i suoi 
discendenti della trentesima generazione se ne andavano in giro 
sulla Terra, ma lui non l'avrebbe mai saputo.
La cosa che lo aiut un p fu scoprire che  al contrario di Aurora  
alcune signore di quell'epoca non lo consideravano come un bene 
danneggiato. Al contrario, spesso trovavano la sua piccola alterazione 
assolutamente eccitante, ma quella reazione alquanto bizzarra non 
permetteva a Poole di stabilire un rapporto solido. E d'altra parte non 
ci teneva pi di tanto; aveva bisogno solo di qualche salutare e 
spensierato esercizio.
Spensierato  quello erail guaio. Non aveva pi uno scopo nella vita. 
Ed era assillato dal peso di troppi ricordi; parafrasando il titolo di un 
libro famoso che aveva letto in giovent, spesso diceva a se stesso: 
ono uno straniero in una strana epoca
C'erano anche occasioni in cui guardava il bellissimo pianeta sul qua
J
le  se avesse obbedito agli ordini del medico  non avrebbe mai pi 
potuto camminare, e si chiedeva come sarebbe stato conoscere per la 
seconda volta il vuoto dello spazio. Bench non fosse facile passare per 
le camere di compensazione senza far scattare allarmi, qualcuno lo 
faceva lo stesso: quasi ogni anno, un suicida ben deciso eseguiva una 
breve imitazione di un meteorite nell'atmosfera della Terra.
Forse era proprio un bene che la liberazione facesse la comparsa da 
una direzione del tutto inattesa.
            **
ieto di incontrarla, comandante Poole... per la seconda volta.
i spiace... non ricordo... ma vedo cos tanta gente...
on c' bisogno di scusarsi. La prima volta  stato dalle parti di 
Nettuno.
apitano Chandler! un vero piacere vederla! Posso offrirle 
qualcosa?
ualunque cosa che contenga pi del venti per cento di alcool sar 
gradita.
 cosa fa, qui sulla Terra? Mi hanno detto che non oltrepassa mai 
l'orbita di Marte.
ero, in parte... anche se sono nato qui, penso che sia un posto 
sporco e puzzolente... troppa gente... e si avvicina di nuovo al 
miliardo!
i di dieci miliardi ai miei tempi. Ah... per caso ha ricevuto il mio 
messaggio di ringraziamento?
... e capisco che avrei dovuto contattarla. Ma ho aspettato di 
dirigermi di nuovo verso il Sole. E adesso eccomi qui. Alla sua 
salute!
Mentre il capitano Chandler scolava il suo drink con impressionante 
rapidit, Poole cerc di esaminare il suo visitatore.
Le barbe, persino le barbette a punta come quella di Chandler, erano 
rarissime in quella societ e Poole non aveva mai conosciuto un 
astronauta che ne portasse una; la coesistenza con i caschi spaziali non  
certo confortevole. S, un capitano poteva rimanere a bordo magari 
per anni tra un'attivit extraveicolare e l'altra, e in ogni caso la 
maggior parte del lavoro all'esterno era eseguita dai robot; ma c'era 
sempre il rischio dell'inatteso, del momento in cui uno deve indossare 
tuta e casco in fretta.
Era ovvio che Chandler era un tipo eccentrico, e Poole prov 
un'istintiva simpatia per lui.
on ha risposto alla mia domanda. Se non le piace la Terra, che co
sa ci fa qui?
h, perlopi vedo vecchi amici...  stupendo dimenticare gli 
intervalli di ore e fare una conversazione in tempo reale. Ma 
ovviamente non  questo il motivo. Il mio vecchio secchio rugginoso 
 in riparazione, al cantiere del Bordo. E devo sostituire la 
corazza; quando diventa sottile solo pochi centimetri, io non 
dormo tranquillo.
a corazza?
ipara dalla polvere. Non ce l'avevate un problema del genere ai 
vostri tempi, vero? Ma dalle parti di Giove  piuttosto sporco e la 
nostra velocit di crociera di solito  di parecchie migliaia di 
chilometri... al secondo! Per cui c' un continuo picchiettio contro la 
corazza, come gocce di pioggia sul tetto.
a sta scherzando?
erto che s. Se riuscissi a sentire qualcosa, vorrebbe dire che 
saremmo morti. Fortunatamente, questo tipo di spiacevolezza  
molto raro... l'ultimo incidente grave  avvenuto vent'anni fa. 
Conosciamo tutte le principali scie di comete...  l che si trova la 
maggior parte della spazzatura... e stiamo attenti a evitarle... tranne 
quando andiamo alla loro stessa velocit per raccogliere il ghiaccio.
a perch non viene a bordo a dare un'occhiata, prima che 
ripartiamo per Giove?
i piacerebbe moltissimo... ha detto Giove?
, Ganimede, ovviamente... Anubis City. Abbiamo un sacco di 
lavoro da quelle parti e parecchi di noi hanno famiglie che non 
vedono da mesi.
Poole non lo ud quasi.
All'improvviso, inaspettatamente, e forse non troppo tardi, aveva 
trovato una ragione per vivere.
Il comandante Frank Poole era il tipo d'uomo che odiava lasciare un 
lavoro a met  e poche particelle di polvere cosmica, anche 
muovendosi a un migliaio di chilometri al secondo, non lo avrebbero 
certo scoraggiato.
Aveva lasciato un lavoro a met su un mondo un tempo noto come 
Giove.
PARTE II, GOLIATH.
14. ADDIO ALLA TERRA.
utto quello che vuoi... ragionevolmente gli avevano detto. Frank 
Poole non era sicuro che i suoi ospiti avrebbero considerato una 
ragionevole richiesta quel ritorno a Giove; b, nemmeno lui ne era 
molto sicuro e incominciava gi a ripensarci.
Aveva gi accettato almeno una ventina di impegni con settimane di 
anticipo. Sarebbe stato molto contento di partecipare alla maggior 
parte, ma ce n'erano altri che gli sarebbe dispiaciuto perdere. In 
particolare, detestava l'idea di deludere gli ex alunni del suo vecchio 
liceo  stupefacente il solo fatto che esistesse ancora!  che avevano 
progettato di fargli visita il mese seguente.
Tuttavia, si sent sollevato  e un p sorpreso  quando Indra e il 
professor Anderson sostennero che era un'eccellente idea. Per la 
prima volta si rese conto che erano molto preoccupati per la sua 
salute mentale; forse una vacanza lontano dalla Terra sarebbe stata 
la migliore cura possibile. Ma, soprattutto, il capitano Chandler era 
felicissimo di averlo a bordo. ei pu prendersi la mia cabina 
aveva promesso. o sbatter fuori il primo ufficiale dalla sua.
A volte Poole si chiedeva se Chandler, con la sua barba e la sua 
spavalderia, non fosse un altro anacronismo. Se lo immaginava 
benissimo sul ponte di un tre alberi malconcio, con la bandiera dei 
pirati che sventolava sopra di lui.
Una volta presa la decisione, gli eventi si succedettero a velocit 
sorprendente. Non aveva fatto in tempo ad accumulare molti beni, e 
di ancor meno aveva bisogno per quel viaggio. La cosa pi 
importante era Miss Pringle, la sua segretaria, il suo alter ego 
elettronico, ora magazzino di tutt'e due le sue vite e del mucchietto 
di terabytes di ricordi che le accompagnavano.
Miss Pringle non era molto pi grande dei computer portatili dei 
suoi tempi e di solito abitava, come la Colt 45 del Vecchio West, in 
una fondina a estrazione rapida appesa alla cintola. Poteva 
comunicare con lui via audio o via calotta cerebrale, e il suo primo 
dovere era di agire come filtro delle informazioni e baluardo contro 
il mondo esterno. Come ogni buona segretaria, sapeva quando 
rispondere nella formattazione appropriata: lielo passo subito 
o, pi di tre
quente: piacente, il signor Poole  impegnato. Siete pregati di 
registrare il vostro messaggio. H signor Poole si metter in contatto 
con voi appena possibile Di solito, non succedeva mai.
C'era poca gente da salutare; bench le conversazioni in tempo reale 
fossero impossibili data l'esigua velocit delle onde radio, sarebbe 
rimasto in contatto costante con Indra e Joe  gli unici veri amici che 
aveva.
Con una certa sorpresa, Poole si accorse che avrebbe sentito la 
mancanza del suo enigmatico ma utile "valletto", perch ora avrebbe 
dovuto arrangiarsi da solo con tutte le piccole incombenze della 
vita quotidiana. Danil si chin leggermente quando si lasciarono, ma 
peraltro non manifest alcun segno di emozione, quando 
cominciarono la lunga salita verso la curvatura esterna della ruota, a 
trentaseimila chilometri sopra l'Africa Centrale.
on sono sicuro, Dim, che apprezzerai il paragone. Ma sai cosa mi 
ricorda il Goliafh?
Erano diventati ottimi amici e ora Poole usava il soprannome del 
capitano  ma solo quando non c'era nessuno.
ualcosa di poco lusinghiero, suppongo.
on proprio. Ma quando ero ragazzo, mi capit tra le mani un 
intero mucchio di riviste di fantascienza abbandonate da mio zio 
George... le chiamavano "pulp", dal nome della carta da quattro 
soldi su cui erano stampate... la maggior parte cadeva gi a pezzi. 
Avevano copertine meravigliose e sgargianti, in cui apparivano 
strani pianeti e mostri... e ovviamente astronavi!
uando crebbi, capii quanto fossero ridicole quelle astronavi. Di 
solito erano spinte da razzi, ma non c'era traccia di serbatoi di 
propellente. Alcune di esse avevano file di finestrini da poppa a 
prua, proprio come i transatlantici. La mia preferita aveva un'enorme 
cupola di... una specie di serra spaziale...
, quei vecchi disegnatori avevano ragione; peccato che non 
abbiano mai potuto saperlo. Il Goliath assomiglia pi ai loro sogni 
che ai serbatoi di carburante volanti che lanciavano di solito da 
Cape Kennedy. Eppure la tua spinta inerziale sembra troppo buona 
per essere vera... nessun mezzo di supporto visibile, velocit e raggio 
d'azione illimitati... a volte penso di essere io quello che sogna!
Chandler rise e indic il panorama che si vedeva fuori. uello ti 
sembra un sogno?
Era la prima volta che Poole vedeva un vero orizzonte da quando era 
arrivato alla Citt delle Stelle e non era nemmeno cos lontano come 
se lo era aspettato. Dopotutto, era sul bordo esterno di una ruota il
cui diametro era sette volte quello della Terra, per cui la vista dal tetto 
di quel mondo artificiale doveva estendersi per parecchie centinaia di 
chilometri.
Di solito era bravo a fare i calcoli mentalmente  dote rara persino 
ai suoi tempi e probabilmente ancor pi rara in quell'epoca. La 
formula per ottenere la distanza dell'orizzonte era semplice: la 
radice quadrata di due volte la tua altezza da il raggio  il genere di 
cose che non dimentichi nemmeno se lo vuoi...
Vediamo... siamo a circa otto metri... per cui radice di sedici... 
facile!... diciamo che il raggio maggiore  quarantamila... togliamo i 
tre zeri per facilitare le cose... quattro volte la radice di quaranta... 
hmmm... poco pi di venticinque...
B, venticinque chilometri era una bella distanza e certamente 
nessuno spazioporto sulla Terra era mai nemmeno sembrato cos 
grande. Anche sapendo alla perfezione che cosa aspettarsi, era 
nondimeno straordinario osservare il decollo di astronavi molte 
volte pi grandi della sua Discovery scomparsa da tempo, e non solo 
senza rumori, ma anche senza mezzi di propulsione visibili. Bench 
sentisse la mancanza delle fiamme e del rumore dei vecchi conteggi alla 
rovescia, era costretto ad ammettere che questa propulsione era molto 
pi pulita, pi efficiente e di gran lunga pi sicura.
Ma la cosa pi singolare era starsene l, sul Bordo, nella stessa orbita 
geostazionaria e avere la sensazione del peso! A pochissimi metri di 
distanza, fuori dalla finestra delk saletta d'osservazione, robot di servizio e 
uomini in tuta spaziale scivolavano silenziosi e indaffarati; eppure, 
all'interno del Goliath, il campo inerziale manteneva la gravit media di 
Marte.
icuro di non voler cambiare idea, Frank?gli aveva chiesto 
scherzando il capitano Chandler, prima di avviarsi sul ponte. ncora 
dieci minuti al decollo.
on sarebbe molto bello se cambiassi idea, vero? No... come si 
diceva ai miei tempi... ci siamo impegnati. Pronto o no, eccomi qua.
Poole sent il bisogno di stare solo quando la spinta ebbe inizio e 
l'esiguo equipaggio  quattro uomini e tre donne  rispett il suo 
desiderio. Forse intuirono quello che doveva provare: lasciare la Terra 
per la seconda volta in mille anni... e, ancora una volta, per affrontare 
un destin ignoto.
GioveLucifero era dall'altra parte del Sole, e l'orbita del Goliath, 
pressoch rettilinea, li avrebbe portati vicino a Venere. Poole era 
ansioso di constatare con i propri occhi, e senza ausilio ottico, se il 
pianeta gemello della Terra stesse cominciando ad assomigliare a 
quanto gli avevano descritto, dopo secoli di terraforming.
Da un'altezza di un migliaio di chilometri, la Citt delle Stelle 
assomigliava a una gigantesca striscia metallica attorno all'equatore 
terrestre, punteggiata da gru, cupole a pressione, ponteggi con 
attaccate astronavi non ancora finite, antenne e altre strutture pi 
enigmatiche. Diminuiva rapidamente mentre il Goliath si dirigeva 
verso il Sole, e adesso Poole riusc a vedere quanto fosse incompleta: 
c'erano enormi interruzioni collegate solo da una ragnatela di 
impalcature, che probabilmente non l'avrebbero mai cinta 
definitivamente,
E ora stavano scendendo sotto il piano dell'anello; nell'emisfero 
nord si era a met inverno, per cui l'esiguo alone della Citt delle Stelle 
era inclinato di pi di venti gradi rispetto al Sole. Poole riusciva gi a 
vedere le Torri dell'America e dell'Asia, fili luccicanti che si 
estendevano verso il cielo e oltre, al di l della bruma azzurra 
dell'atmosfera.
Quasi non si accorse del tempo, mentre il Goliath acquistava 
velocit, muovendosi ancor pi rapidamente di qualsiasi cometa scesa 
verso il Sole dallo spazio interstellare. La Terra, quasi piena, occupava 
ancora il suo campo visivo e ora riusciva a vedere in tutta la sua 
lunghezza la Torre Africana, il suo rifugio durante quella vita che 
adesso abbandonava  forse per sempre, non pot fare a meno di 
pensare.
Quando furono a cinquantamila chilometri di distanza, si mise a 
osservare l'intero complesso della Citt delle Stelle, una stretta 
ellisse che circondava la Terra. Bench il lato pi lontano fosse appena 
visibile, simile a un filo di luce sullo sfondo delle stelle, incuteva 
timore pensare che la razza umana avesse ora tracciato quel segno sui 
cicli.
Poi Poole si ricord degli anelli di Saturno, infinitamente pi maestosi. 
Gli ingegneri astronautici avevano ancora una strada molto lunga da 
percorrere, prima di rivaleggiare con le creazioni della natura.
O, se era la parola giusta, di Deus.
15. PASSAGGIO SU VENERE.
Quando si svegli la mattina seguente, erano gi arrivati a Venere. 
Ma la falce enorme e abbagliante del pianeta ancora avvolto dalle 
nuvole non era l'oggetto pi impressionante in quel cielo: il Goliath 
galleggiava sopra un'interminabile distesa di stagnola arricciata che 
brillava alla luce solare in tonalit sempre diverse mentre il 
rimorchiatore spaziale la percorreva da una parte all'altra.
Poole ricord che alla sua epoca era esistito un artista che aveva 
avvolto interi edifici con fogli di plastica: chiss quanto gli sarebbe 
pia
ciuto cogliere l'occasione di avvolgere miliardi di tonnellate di ghiaccio 
in un involucro luccicante. Era l'unico modo con cui si potesse 
proteggere il nucleo di una cometa dall'evaporazione nel suo viaggio 
lungo decenni verso il sistema solare.
ei fortunato, Frank gli aveva detto Chandler. uesta  una cosa 
che non ho mai visto nemmeno io. Dovrebbe essere spettacolare. 
L'impatto avverr tra poco pi di un'ora. Gli abbiamo dato una 
spintarella, solo per assicurarci che cada nel posto giusto. Non 
vogliamo che qualcuno si faccia male.
Poole lo guard sbalordito.
uoi dire che... c' gi gente su Venere?
i o meno cinquanta scienziati pazzi, vicino al Polo Sud. 
Naturalmente si sono trincerati per bene, ma dovremmo scuoterli un 
tantino... anche se il Terreno Zero  dall'altra parte del pianeta. O 
dovrei dire "Atmosfera Zero"... ci vorranno giorni prima che 
qualcosa che non sia il botto giunga alla superficie.
Mentre l'iceberg, scintillante e lampeggiante nel suo involucro 
protettivo, rimpiccioliva nella sua discesa su Venere, Poole fu assalito 
da un ricordo improvviso e lancinante. Gli alberi di Natale della sua 
infanzia erano adorni di ornamenti perfettamente simili, delicate bolle 
di vetro colorato. E il paragone non era affatto azzardato: per molte 
famiglie sulla Terra, quella era ancora la stagione dei doni, e il Goliatb 
stava portando un regalo inestimabile a un altro mondo.
L'immagine radar del tormentato paesaggio di Venere  i misteriosi 
vulcani, le cupole appiattite e i canyon stretti e sinuosi  dominava lo 
schermo principale del centro di controllo del Goliatb, ma Poole 
preferiva affidarsi solo ai propri occhi. Bench il mare compatto di 
nuvole che copriva il pianeta non rivelasse nulla dell'inferno sottostante, 
voleva constatare che cosa sarebbe successo quando la cometa rubata 
fosse giunta al suolo. In un lasso di pochi secondi, le miriadi di 
tonnellate di idrati congelati che avevano acquistato velocit per 
decenni nella loro discesa da Nettuno avrebbero scaricato tutta la loro 
energia.
Il lampo iniziale fu pi brillante di quel che si aspettava. Strano che 
un missile fatto di ghiaccio potesse produrre temperature che 
dovevano essere attorno a qualche decina di migliaia di gradi! I filtri 
dell'obl assorbivano tutte le pericolose Iunghez7e d'onda pi corte, 
ma il violento blu della palla di fuoco dichiarava senza ombra di 
dubbio di essere pi caldo del Sole.
Si raffreddava rapidamente mentre si espandeva attraverso il giallo, 
l'arancione, il rosso. L'onda d'urto si sarebbe ora diffusa verso 
l'esterno alla velocit del suono... e che suono sarebbe stato!... per 
cui
in pochi minuti era probabile che apparissero tracce visibili del suo 
passaggio sulla faccia di Venere.
Ed eccole! Solo un sottile anello nero, simile a un insignificante sbuffo 
di fumo, che non dava alcuna idea della furia ciclonica che doveva 
essersi scatenata in ogni direzione dal punto d'impatto. Mentre Poole 
osservava, si estese lentamente bench, data la grandezza, non si 
potesse cogliere la sensazione di un movimento visibile: dovette 
aspettare un minuto intero prima di essere sicuro che fosse diventato 
pi grande.
Ma, trascorso un quarto d'ora, era il segno pi visibile sul pianeta. 
Sebbene molto pi debole  grigio sporco, invece che nero  l'onda 
d'urto era adesso un cerchio frastagliato di pi di mille chilometri. 
Poole immagin che avesse perduto la simmetria originaria mentre 
oltrepassava la grande catena montagnosa che giaceva sotto di essa.
La voce del capitano Chandler risuon vivace nel sistema di 
comunicazioni interne dell'astronave.
ollegamento con Base Afrodite. Lieto di sentire che non stanno 
gridando aiuto...
.. ci ha scosso un tantino, ma ce lo aspettavamo. I monitor 
indicano gi un p di pioggia sulle Montagne Nokornis... evaporer 
presto, ma  un inizio. E sembra che ci sia stata un'improvvisa 
alluvione nella Fenditura di Beate... troppo bello per essere vero, ma 
controlleremo. C'era gi stato un lago temporaneo di acqua in 
ebollizione dopo l'ultima consegna...
Non li invidio, si disse Poole, ma certamente li ammiro. Sono la 
dimostrazione che lo spirito d'avventura esiste ancora in questa 
societ forse troppo confortevole e ben adattata.
.. e grazie ancora per aver mollato quel piccolo carico nel posto 
giusto. Con un p di fortuna... e se riusciamo a mettere quello 
schermo solare nell'orbita sincronica... tra non molto avremo mari 
permanenti. E poi potremo impiantare la barriera corallina, creare il 
limo e cacciare dall'atmosfera l'eccesso di biossido di carbonio... spero 
di vivere abbastanza per vederlo!
Anch'io lo spero, pens Poole in silenziosa ammirazione. Si era 
immerso spesso nei mari tropicali della Terra, osservando misteriose e 
variopinte creature a volte talmente bizzarre che era difficile credere 
di poter trovare qualcosa di pi singolare, persino sui pianeti di altri 
soli.
acco consegnato in orario, accusata ricevuta disse il capitano 
Chandler con evidente soddisfazione. rnvederci, Venere... 
Ganimede, stiamo arrivando.
J
Miss PRINGLE
FILE WALLACE
Ciao, Indra. S, avevi assolutamente ragione. Sento molto la 
mancanza delle nostre piccole discussioni. Chandler e io ci troviamo 
benissimo insieme e sulle prime l'equipaggio mi ha trattato  questo ti 
divertir  come una sacra reliquia. Ma cominciano ad accettarmi e si 
sono messi persino a prendermi in giro (conosci questa espressione?)
antipatico non riuscire a fare una vera conversazione... abbiamo 
attraversato l'orbita di Marte, per cui il ritorno radio impiega gi pi 
di un'ora. Ma c' un vantaggio... non riuscirai a interrompermi...
Anche se ci vorr solo una settimana per arrivare a Giove, pensavo che 
avrei avuto tutto il tempo per rilassarmi. Nemmeno per sogno: mi  
venuta una gran voglia e non ho resistito all'impulso di tornare a scuola. 
Per cui ho cominciato l'addestramento di base, tutto daccapo, in una 
delle mininavette del Goliath. Forse Dim mi lascer fare qualche volo da 
solo...
Non  molto pi grande di una capsula del Discovery... ma che 
differenza! Prima di tutto, naturalmente, non ci sono razzi: non 
riesco ad abituarmi al lusso della spinta inerziale e della portata 
illimitata. Potrei volare fino alla Terra, se mi saltasse il ticchio, anche se 
con tutta probabilit diventerei... ricordi l'espressione che ho usato una 
volta e di cui hai colto il significato?... ccitato da pazzi
Ma la differenza pi evidente  nel sistema di controllo. stata una 
bella sfida per me abituarmi a operare senza mani  e il computer ha 
dovuto imparare a riconoscere i miei comandi a voce. Sulle prime mi 
chiedeva ogni minuto: avvero?So che sarebbe stato meglio se 
avessi usato la calotta cerebrale... ma non mi fido ancora 
completamente di quell'aggeggio. Non so se mi abituer mai a una 
cosa che mi legge nel pensiero...
Tra l'altro, la navetta si chiama Falcon. un bel nome; ma sono 
rimasto deluso quando ho scoperto che nessuno, qui a bordo, sapeva 
che risaliva ai tempi delle missioni Apollo, quando scendemmo per la 
prima volta sulla Luna...
Uhm... c'erano parecchie altre cose che volevo dirti, ma il 
comandante chiama. Si torna in classe... baci e chiudo.
STORE
TRASMETTERE
.*     .      .
Ciao Frank... qui  Indra... se  cos che si dice!... con il mio nuovo 
Scrivipensiero... quello vecchio ha avuto un crollo nervoso, ah ah!...
per cui ci saranno un sacco di errori... non ho tempo di editare prima 
di inviare. Spero che ci capirai qualcosa.
CENTRO COMUNICAZIONI! Canale uno zero tre registrazione da dodici 
trenta... mi correggo... tredici trenta. Spiacente...
Spero che mi mettano a posto quello vecchio... conosce tutte le mie 
scorciatoie e abbreviazioni... forse dovrebbero psicoanalizzarlo come 
alla tua epoca... non ho mai capito come quella sciocchezza 
fraudolenta... voglio dire freudiana, ah ah!... sia potuta durare cos a 
lungo,..
Il che mi fa venire in mente... mi sono imbattuta in una definizione 
del XX secolo l'altro giorno... che ti piacerebbe... qualcosa del 
genere... virgolette Psicoanalisi... malattia contagiosa diffusa a Vienna 
attorno al 1900... ora debellata in Europa ma con occasionali ricadute 
tra ricchi americani... chiuse virgolette. Divertente?
Scusami di nuovo... problemi con lo Scrivipensiero... difficile seguire 
il filo...
xz 12L w888 8*****js 9812yebdc MALEDIZIONE... STOP... BACKUP...
Ho fatto qualcosa di sbagliato? Ci prover di nuovo.
Hal menzionato Danil... mi scuso... siamo sempre stati evasivi con le 
tue domande su di lui... sapevamo che eri curioso, ma avevamo buoni 
motivi... ti ricordi che una volta lo hai definito una non persona?... non 
eri andato lontano...
Una volta mi hai chiesto com' la criminalit di questi tempi... ti ho 
detto che un interesse talmente patologico... poteva essere suscitato 
solo dagli interminabili e disgustosi programmi televisivi della tua 
epoca... mai stata in grado di guardarli per pi di pochi minuti, io... 
disgustosi!
PORTA! RICONOSCIMENTO! OH, CIAO, MELINDA... SCUSAMI... SIEDITI... HO QUASI 
FINITO...
S... il crimine. Sempre lo stesso... L'irriducibile soglia di rumore della 
societ. Che fare?
La vostra soluzione... prigioni. Fabbriche di perversioni 
sponsorizzate dallo Stato  costa dieci volte il reddito medio di una 
famiglia tener dentro un solo carcerato! Assolutamente pazzesco... 
Ovviamente c' qualcosa che davvero non funziona nella testa di gente 
che chiede a gran voce altre prigioni... dovrebbero farsi 
psicoanalizzare... ma cerchiamo di essere onesti... non c'era una vera 
alternativa prima del perfezionamento del controllo elettronico a 
distanza... avresti dovuto vedere la gente pazza di felicit che abbatteva 
i muri delle prigioni... altro che il muro di Berlino cinquant'anni 
prima!
S... Danil. Non so che crimine abbia commesso... non te lo direi se lo 
sapessi... ma mi sembra che il suo profilo psichico suggerisca che pos
sa essere un buon  com'era la parola?  balletto... no, valletto. molto 
difficile trovare gente adatta a certi lavori... non so come faremmo se il 
livello di criminalit fosse a zero. In ogni modo spero che venga presto 
tolto dal controllo obbligatorio e riportato in seno alla societ.
SCUSA MELINDA... HO QUASI FINITO.
tutto, Frank... saluti a Dimitri... dovresti trovarti a met strada da 
Ganimede ora... mi chiedo se riusciranno mai ad abrogare le teorie di 
Einstein, cos potremmo parlare attraverso lo spazio in tempo reale!
Spero che questa macchina si abitui presto a me. Altrimenti mi metto 
a cercare qualche pezzo d'antiquariato del XX secolo, magari un 
vero e proprio sistema di scrittura... Ci crederesti che una volta ho 
persino imparato quella stupidaggine della tastiera QWERTYUIOP, 
quella che voi avete impiegato due secoli per riuscire a liberarvene?
Baci e arnvederci.
Ciao, Frank. Sono ancora io. Aspetto ancora un cenno a proposito 
della mia ultima...
Strano che tu sia in rotta per Ganimede, come il mio vecchio amico 
Ted Khan. Ma forse non  poi una coincidenza cos strana: lui ci era 
andato attirato dallo stesso enigma che ha attirato te...
Prima di tutto devo dirti qualcosa di lui. I suoi gli hanno fatto un 
brutto scherzo dandogli il nome di Theodore. Che si abbrevia  ma 
non provarci nemmeno!  in Theo. Capisci cosa intendo?
Non posso fare a meno di domandarmi se sia stato proprio questo a 
spingerlo. Non ho mai conosciuto nessuno che fosse cos interessato 
alla religione... no, ossessionato. Meglio che te lo dica prima; pu 
essere parecchio noioso.
Tra l'altro, come vado? Sento la mancanza del mio vecchio 
Scrivipensieri, ma pare che ormai riesca a controllare questa nuova 
macchina. Ho gi fatto qualche  come li chiami?  strafalcione... 
granchio... errore... fino a qui?...
Non so se dovrei dirtelo, nel caso che magari te lo lasciassi sfuggire, 
ma il mio personale soprannome per Ted  'ultimo dei gesuiti 
Dovresti saperne qualcosa - l'ordine era ancora molto attivo ai tuoi 
tempi.
Gente sorprendente... spesso grandi scienziati... profondi studiosi... 
hanno fatto parecchio bene e altrettanto male. Una delle supreme 
ironie della storia... sinceri e brillanti ricercatori di verit e 
conoscenza, eppure tutta la loro filosofia  stata stravolta senza 
speranza dalla superstizione...
Xuedn2k3jn deer 21 eidj dwwpp
Maledizione. Mi sono emozionata e ho perso il controllo. Uno, due, 
tre, quattro... ora tutti gli uomini di buona volont vengano in aiuto 
della causa... cos va meglio.
In ogni modo, Ted ha lo stesso genere di magnanima determinazione; 
non farti trascinare in discussioni da lui  ti passer sopra come un rullo 
compressore.
Gi che ci siamo, che cos'erano i rulli compressori? Li usavate per 
stirare gli abiti? Ti rendi conto di come potrebbe essere poco 
piacevole?
Guai con lo Scrivipensieri... troppo facile disperdersi, anche se uno 
ce la mette tutta per imporsi una disciplina... ci sarebbe qualcosa da 
ridire sulle tastiere, a conti fatti... sono sicura di averlo gi detto...
Ted Kahn... Ted Kahn... Ted Kahn...
ancora famoso sulla Terra per almeno due dei suoi aforismi: a 
civilt  incompatibile con la religione e ede significa credere in 
quello che sappiamo non essere vero In realt, non mi pare che 
l'ultima sia originale; se lo ,  molto simile a una battuta. Non ha mai 
riso ogni volta che tiravo fuori una delle mie barzellette preferite... 
spero che tu non la sappia gi... ovviamente risale alla tua epoca...
Il lamento del preside di facolt: erch voi scienziati avete 
bisogno di equipaggiamenti cos costosi? Perch non potete fare 
come la facolt di matematica, che ha bisogno solo di una lavagna e 
un cestino per la carta? Meglio ancora, la facolt di filosofia. Non ha 
bisogno nemmeno del cestino per la carta...B, forse Ted l'aveva gi 
sentita... come penso che l'abbiano gi sentita quasi tutti i filosofi.
Comunque salutamelo... e non, ripeto non, metterti a discutere con 
lui! Baci e auguri dalla Torre Africana.
TRASCRIVERE. STORE. TRASMETTERE... POOLE.
16. ALLA TAVOLA DEL COMANDANTE.
L'arrivo di un passeggero cos celebre aveva provocato un certo 
scompiglio nel piccolo mondo ristretto del Goliath, ma l'equipaggio 
vi si era adattato di buon animo. Ogni giorno, alle diciotto in punto, 
tutto il personale si riuniva per la cena nel quadrato ufficiali, che a zero 
g poteva contenere comodamente almeno trenta persone, se 
disposte uniformemente lungo le pareti. Tuttavia, per la maggior parte 
del tempo le zone di lavoro del rimorchiatore spaziale erano tenute alla 
gravit lunare, per cui era inevitabile che ci si mettesse a livello del
pavimento e in quelle condizioni pi di otto persone costituivano gi 
una folla.
La tavola semicircolare pieghevole che si estendeva attorno 
all'autocucina all'ora dei pasti poteva ospitare appena l'equipaggio di 
sette persone, con il comandante al posto d'onore. Una persona in 
pi creava problemi talmente irrisolvibili che a turno a ogni pasto 
qualcuno doveva mangiare da solo. Dopo alcune discussioni pacate, si 
decise di fare la scelta seguendo l'ordine alfabetico  non dei nomi 
propri, che non venivano usati quasi mai, ma dei soprannomi. Poole 
ci aveva impiegato un p di tempo prima di abituarcisi. olts
(tecnico strutturale); hips(computer e comunicazioni); irst
(primo ufficiale); ife(medicina e sistemi di mantenimento della 
vita); rops(propulsione ed energia) e tars(orbite e 
navigazione).
Durante il viaggio di dieci giorni, ascoltando le storie, le barzellette 
e i lamenti dei suoi temporanei compagni di viaggio, Poole aveva 
appreso di pi sul sistema solare che durante i mesi passati sulla 
Terra. Ovviamente, a bordo erano tutti felici di avere come 
pubblico un ascoltatore nuovo e forse un p ingenuo, ma era raro che 
Poole si facesse allettare dalle loro storie pi immaginose.
Eppure a volte era difficile stabilire dove tracciare il limite. Nessuno 
credeva sul serio all'Asteroide d'oro, che di solito veniva considerato 
come una burla risalente al XXTV secolo. Ma che dire dei plasmoidi 
mercuriani, di cui non meno di una dozzina di testimoni affidabili 
aveva parlato durante gli ultimi cinquecento anni?
La spiegazione pi semplice era che fossero correlati ai fulmini a palla, 
responsabili di tanti rapporti su ggetti volanti non identificati
sulla Terra e su Marte. Ma alcuni osservatori giuravano che avevano 
manifestato una certa decisione  persino curiosit  quando li 
avevano incontrati da vicino. Sciocchezze, avevano risposto gli 
scettici pura e semplice attrazione elettrostatica!
Inevitabilmente da qui si passava alla discussione sulla vita 
nell'universo, e Poole si era ritrovato  non per la prima, volta  a 
difendere la propria epoca dagli eccessi di credulit e di scetticismo. 
Sebbene la mania degli lieni fra noisi fosse gi placata quando era 
ragazzine, ancora nel 2020 l'Agenzia spaziale era afflitta da 
maniaci che sostenevano di essere stati contattati  o rapiti  da 
visitatori provenienti da altri mondi. Le loro illusioni erano state 
rafforzate dal sensazionalismo dei media e l'intera sindrome venne in 
seguito accolta nella letteratura medica con il nome di orbo di 
Adamski
Paradossalmente, la scoperta di TMA1 aveva messo fine a quelle 
meschine sciocchezze, dimostrando che, sebbene ci fosse ovviamente
intelligenza altrove, a quanto pareva non aveva voluto immischiarsi 
con il genere umano per parecchi milioni di anni. TMA1 aveva anche 
confutato in modo convincente il manipolo di scienziati 
fermamente convinti che la vita al di sopra del livello dei batteri fosse 
un fenomeno talmente improbabile che la razza umana doveva essere 
l'unica in questa galassia... se non nel cosmo.
L'equipaggio del Goliath si interessava pi di tecnologia che della 
politica e dell'economia dell'epoca di Poole ed era particolarmente 
affascinato dalla rivoluzione che aveva avuto luogo durante la sua 
precedente vita: la fine dell'era del combustibile fossile, determinata 
dallo sfruttamento dell'energia del vuoto. Trovarono difficile 
immaginare le citt avvolte dallo smog del XX secolo e gli sperperi, 
l'avidit e gli spaventosi disastri ambientali dell'et del petrolio.
on prendetecela con me disse Poole, cercando di ribattere 
scherzosamente dopo una salva di critiche. n ogni caso, considerate 
il guaio creato dal XXI secolo.
Ci fu un coro di osa vuoi dire?attorno al tavolo.
, appena la cosiddetta "epoca dell'energia infinita" ha avuto inizio 
e ognuno si  ritrovato con migliaia di kilowatt di energia pulita ed 
economica con cui giocare... sapete bene cos' successo!
h, vuoi dire la Crisi Termica. Ma  stata sistemata.
lla fine... dopo aver coperto met della Terra con materiale 
riflettente per far rimbalzare il calore del Sole di nuovo nello spazio. 
Altrimenti sarebbe bollita come Venere adesso.
La conoscenza che l'equipaggio aveva della storia del Terzo 
Millennio era cos sorprendentemente limitata che Poole  grazie ai 
corsi intensivi seguiti nella Citt delle Stelle  riusciva facilmente a 
stupirli con particolari di eventi verificatisi secoli dopo la sua epoca. 
Tuttavia, lo lusing scoprire quanto conoscessero bene la storia della 
Discovery; era diventata una delle registrazioni pi note dell'era 
spaziale. Quella gente la considerava un p come lui avrebbe potuto 
considerare una saga vichinga; dovette pi volte ricordare a se stesso 
che si trovava a met strada nel tempo tra il Goliath e le prime navi ad 
attraversare l'oceano occidentale.
el vostro ottantaseiesimo giorno gli ricord Stars a cena durante 
la quinta serata, iete passati a duemila chilometri dall'asteroide 
7.794... e ci avete mandato dentro una sonda. Ti ricordi?
erto rispose Poole un p brusco. er me  come se fosse 
successo meno di un anno fa.
h, mi spiace. B, domani saremo ancora pi vicini all'asteroide 
13.445. Ti piacerebbe dargli un'occhiata? Con l'autopilota e il fermo
immagine, dovremmo avere una finestra complessiva di dieci 
millisecondi.
Un centesimo di secondo! Quei pochi minuti sulla Discovery erano 
sembrati parecchio frenetici, ma ora tutto sarebbe accaduto a una 
velocit cinquanta volte superiore.
uanto  grande?domand Poole.
redici metri per venti per quindici rispose Stars. embra un 
mattone spaccato.
eccato che non abbiamo una sonda da sparargli disse Props. 
vete mai pensato a cosa sarebbe successo se il 7.794 vi avesse 
colpito di rimbalzo?
on ci  mai successo. Ma siamo riusciti a dare agli astronomi un 
sacco di informazioni utili, per cui abbiamo corso volentieri il 
rischio... In ogni modo, non mi sembra che un centesimo di secondo 
valga la pena. Grazie lo stesso.
apisco. Una volta visto un asteroide, li hai visti tutti...
on  vero, Chips. Quando ero su Eros...
ome ci hai raccontato almeno una dozzina di volte...
La mente di Poole si escluse dalla discussione fin quando non fu altro 
che un rumore di fondo senza alcun significato. Era tornato indietro 
di mille anni, rammentando l'unico momento di eccitazione della 
missione della Discovery prima del disastro finale. Bench lui e 
Bowman sapessero perfettamente che il 7.794 era solo un pezzo di 
roccia privo di vita e di aria, tutto ci non aveva influenzato 
minimamente i loro sentimenti. Era l'unica materia solida che 
avevano incontrato da quella parte di Giove e l'avevano osservata 
con le stesse emozioni di marinai che, dopo un lungo viaggio, 
costeggiassero una terra sulla quale non potessero scendere.
Ruotava lentamente su se stesso e c'erano chiazze variegate di luce e 
di ombra distribuite a casaccio sulla superficie. A volte scintillava come 
una finestra lontana, quando superfici lisce o sporgenze di materia 
cristallina lampeggiavano nel sole...
Ricord anche la tensione che aumentava nell'attesa di sapere se la 
loro mira era stata precisa. Non era facile colpire un bersaglio cos 
piccolo, distante duemila chilometri, che si muoveva alla velocit 
relativa di venti chilometri al secondo.
Poi, contro la parte scura dell'asteroide, c'era stata un'improvvisa, 
abbagliante esplosione di luce. La piccola sonda  uranio 238 puro 
aveva impattato con la velocit di un meteorite: in una frazione di 
secondo tutta la sua energia cinetica si era trasformata in calore. 
Uno sbuffo di gas incandescente era apparso brevemente nello spazio 
e le
telecamere della Discovery avevano registrato le linee dello spettro in 
rapida estinzione, alla ricerca di segnature rivelatrici di atomi 
luminescenti. Poche ore pi tardi, sulla Terra, gli astronomi 
conobbero per la prima volta la composizione della crosta di un 
asteroide. Non vi furono grosse sorprese, ma diverse bottiglie di 
champagne cambiarono di mano.
Lo stesso capitano Chandler non aveva partecipato granch alla 
discussione molto democratica che si era svolta attorno al tavolo 
semicircolare: a lui bastava che il suo equipaggio si rilassasse ed 
esprimesse le proprie sensazioni in quell'atmosfera informale. C'era 
solo una regola non detta: niente discorsi seri durante i pasti. Se 
c'erano problemi tecnici od operativi, dovevano affrontarli altrove.
Poole era rimasto sorpreso  e un p scioccato  nello scoprire che 
l'equipaggio conosceva i sistemi del Goliath molto superficialmente. 
Spesso aveva fatto domande alle quali avrebbero dovuto rispondere 
con facilit, e invece gli avevano detto di rivolgersi alla banca dati 
dell'astronave. Ma dopo un p cap che il tipo di addestramento 
intensivo ricevuto ai suoi tempi non era pi possibile: i sistemi di 
bordo erano troppo complessi perch la mente di un uomo o di una 
donna potessero padroneggiarli. I diversi specialisti dovevano sapere 
solo quello che facevano i loro equipaggiamenti, non come lo 
facevano. L'affidabilit dipendeva dalle riserve e dal controllo 
automatico, e l'intervento umano avrebbe potuto essere pi dannoso 
che utile.
Fortunatamente nessun intervento fu necessario durante quel 
viaggio; quando il nuovo sole di Lucifero domin il cielo sopra di 
loro, il viaggio termin senza che nulla fosse successo, come ogni 
comandante avrebbe potuto sperare.
PARTE III I MONDI DI GALILEO.
(Estratto, solo testo, Guida turistica al sistema solare esterno, v. 
219.3)
Ancor oggi, i giganteschi satelliti di quello che un tempo era 
Giove ci propongono grandi misteri. Perch ci sono quattro 
mondi, orbitanti attorno alla stessa primaria e molto simili nelle 
dimensioni, ma cos diversi per molti altri aspetti?
Solo nel caso di Io, il satellite pi interno, la spiegazione  
convincente. cos vicino a Giove che le onde gravitazionali che 
investono di continuo il suo interno producono colossali quantit 
di calore, al punto che la superfcie di Io  semifusa. il mondo 
pi attivo dal punto di vista vulcanico di tutto il sistema solare; 
le carte di Io hanno una vita di soli pochi decenni.
Bench nessuna base permanente umana sia mai stata 
insediata in un ambiente cos instabile, ci sono stati numerosi 
atterraggi e c' un continuo controllo robotizzato. (Per il 
tragico destino della Spedizione 2.571, si veda Beagle .5.)
In origine Europa, seconda per distanza da Giove, era 
interamente coperta da ghiaccio e mostrava poche 
caratteristiche in superfcie, con l'esclusione di una complicata 
rete di crepacci. Le forze gravitazionali che dominavano Io 
erano molto meno potenti qui, ma produssero abbastanza 
calore da dare a Europa un oceano globale di acqua allo stato 
liquido, in cui si sono evolute molte strane forme di vita. (Si 
veda Veicolo Spaziale Tsien, Galaxy, Universe.) Dalla 
conversione di Giove nel minisole Lucifero, tutta la copertura di 
ghiaccio si  in pratica fusa e un esteso vulcanismo ha creato 
numerose isolette.
Come  ben noto, non ci sono stati atterraggi su Europa per 
quasi mille anni, ma il satellite  sottoposto a continua 
sorveglianza.
Anche Ganimede, la luna pi grande del sistema solare (5.260 
chilometri di diametro), ha subito le conseguenze della 
creazione di un nuovo sole, e le sue regioni equatoriali sono 
calde quanto basta ad alimentare forme di vita terrestri, anche 
se non ha ancora un'atmosfera respirabile. La maggior parte 
della sua popolazione  attivamente impegnata nel 
terraforming e nella
ricerca scientifica; l'insediamento principale  Anubis City 
(pop. 41.000), vicino al Polo Sud.
Callisto invece  del tutto diverso. L'intera superficie  coperta 
da crateri d'impatto di ogni dimensione, talmente numerosi che 
si sovrappongono. Il bombardamento dev'essere continuato per 
milioni d'anni, perch i crateri pi recenti hanno completamente 
cancellato quelli pi vecchi. Non ci sono basi permanenti su 
Callisto, ma sono state create numerose stazioni automatiche.
17. GANIMEDE.
Frank Poole non aveva l'abitudine di dormire oltre l'orario, ma strani 
sogni lo avevano tenuto sveglio. Passato e presente si intrecciavano 
inestricabilmente; a volte era sulla Discovery, a volte sulla Torre 
Africana  e talvolta era di nuovo un ragazzine in mezzo ad amici che 
pensava di aver scordato da tempo.
Dove sono? si domand mentre lottava per riacquistare lucidit, 
come un nuotatore che cerchi di tornare alla superfcie. C'era una 
finestrella proprio sopra il suo letto, coperta da una tendina non 
abbastanza spessa da impedire alla luce di entrare dall'esterno. C'era stato 
un periodo, attorno alla met del XX secolo, in cui gli aerei erano 
talmente lenti da dover offrire comodi sedili di prima classe per 
dormire: Poole non aveva mai provato questo genere di lussi che 
alcune agenzie turistiche pubblicizzavano ancora ai suoi tempi, ma non 
gli era difficile immaginare di sperimentare proprio una situazione del 
genere.
Scost la tendina e guard fuori. No, non si era svegliato nei deli 
della Terra, anche se il paesaggio che gli scorreva sotto non era diverso 
da quello dell'Antartide. Ma il Polo Sud non aveva mai esibito due soli 
che si levavano contemporaneamente proprio mentre il Goliath si 
dirigeva verso di loro.
L'astronave orbitava a meno di cento chilometri da quello che poteva 
sembrare un immenso campo arato, coperto da una leggera spolverata 
di neve. Ma chi aveva arato doveva essere in stato di ebbrezza  oppure 
il sistema direzionale doveva essere impazzito  perch i solchi 
serpeggiavano in ogni direzione, a volte intersecandosi gli uni con gli 
altri o ritornando indietro. Qua e l il terreno era costellato da cerchi 
appena accennati  crateri fantasmi creati dall'impatto di meteoriti 
molti coni fa.
E questo sarebbe Ganimede? si chiese Poole assonnato. L'avamposto 
del genere umano pi lontano da casa! Perch una persona sen
sata avrebbe dovuto vivere l? B, l'ho pensato ogni volta che ho 
volato sulla Groenlandia o Plslanda in inverno...
Bussarono alla porta, e poi: i spiace se entro?e il capitano 
Chandler irruppe senza attendere la risposta.
ensavo di lasciarti dormire fin quando non fossimo atterrati... la 
festa per la fine del viaggio  durata pi a lungo di quanto pensassi, 
ma non potevo rischiare un ammutinamento interrompendola.
Poole rise.
' mai stato un ammutinamento nello spazio?
h s, alcuni... ma non ai miei tempi. Ora che ne abbiamo parlato, 
si potrebbe dire che Hal  stato il primo... scusa... forse non dovrei... 
guarda... ecco Citt di Ganimede!
All'orizzonte sorgeva quello che poteva sembrare un intrico di strade 
e viali che si intersecavano quasi ad angolo retto, ma con quella lieve 
irregolarit tipica di ogni insediamento cresciuto a fasi successive, senza 
una pianificazione centrale. Era attraversato da un ampio fiume 
Poole ricord che le regioni equatoriali di Ganimede erano 
sufficientemente calde perch esistesse acqua allo stato liquido, e gli 
venne anche in mente di aver visto una vecchia incisione in legno della 
Londra medievale.
Poi not che Chandler lo guardava con un'espressione divertita... e 
l'illusione svan quando si rese conto delle dimensioni della itt
li abitanti di Ganimede disse brusco, evono essere piuttosto 
grossi dal momento che hanno fatto strade larghe da cinque a dieci 
chilometri.
enti, in alcuni posti. Impressionante, vero? Ed  tutto dovuto al 
restringersi e al contrarsi del ghiaccio. Madre Natura  ingegnosa... 
Potrei mostrarti alcuni esempi che sembrano ancor pi artificiali, 
bench non siano vasti come questo.
uand'ero ragazzine, si faceva un gran parlare di un volto che 
appariva su Marte. Ovviamente risult essere una collina modellata 
dalle tempeste di sabbia... ce ne sono di molto simili nei deserti della 
Terra.
ualcuno non ha detto che la storia si ripete? Lo stesso tipo di 
abbaglio si  verifcato con Citt di Ganimede... certi imbecilli 
sostenevano che era stata costruita da alieni. Ma temo che non durer 
molto a lungo,
erch?chiese Poole sorpreso.
a gi cominciato a crollare, da quando Lucifero fonde il 
permafrost, il ghiaccio perenne. Tra cent'anni Ganimede non lo 
riconosceresti pi... l ci sono le rive del lago Gilgamesh... se guardi 
attentamente... a destra, in alto...
apisco cosa vuoi dire. Cosa succede?... L'acqua non bolle di certo, 
nemmeno a una pressione cos bassa, no?
mpianto di elettrolisi. Non so quanti milioni di miliardi di 
chilogrammi di ossigeno utilizzi al giorno. S, l'idrogeno sale e si 
disperde... almeno cos speriamo.
La voce di Chandler si spense. Poi riprese, in un tono insolitamente 
diffidente: utta quella magnifica acqua laggi... a Ganimede non ne 
serve nemmeno la met! Non dirlo a nessuno, ma sto progettando un 
modo per portarne un p su Venere
 pi facile che trasportare comete?
, per quanto riguarda l'energia... La velocit di fuga da Ganimede 
 solo di tre chilometri al secondo. Ed  molto ma molto pi rapido... 
anni invece di decenni. Ma ci sono alcune difficolt pratiche...
redo di capire. Ti faresti sparare da un lanciatore di massa?
o. Utilizzerei torri che arrivassero oltre l'atmosfera, come quelle 
sulla Terra, ma molto pi piccole. Si potrebbe pompare l'acqua fino 
in cima, raffreddarla quasi allo zero assoluto e lasciare che Ganimede 
la fiondi nella giusta direzione durante la sua rotazione. Ci sarebbero 
alcune perdite dovute all'evaporazione durante il viaggio, ma la 
maggior parte giungerebbe a destinazione... perch sorridi?
cusami... non rido dell'idea... mi pare sensata. Ma mi hai fatto 
venire in mente un ricordo molto vivido. Avevamo uno spruzzatore 
in giardino che era spinto a ruotare incessantemente dai suoi getti 
d'acqua. Quello che hai in mente  la stessa cosa... su scala 
leggermente maggiore... utilizzando un mondo intero...
All'improvviso un'ennesima immagine del suo passato cancell tutte 
le altre. Poole ricord come, nelle calde giornate dell'Arizona, lui e 
Rikki si erano divertiti a inseguirsi l'un l'altro attraverso nuvole di 
bruma in movimento creata dallo spruzzo in lenta rotazione 
dell'innaffiatoio automatico del giardino.
Il capitano Chandler era un tipo molto pi sensibile di quanto desse 
a vedere: sapeva quando era il momento di andarsene.
evo tornare sul ponte disse burbero. i vediamo ad Anubis, 
dopo l'atterraggio.
18. GRAND HOTEL.
II Grand Hotel Ganimede  inevitabilmente noto in tutto il sistema 
solare come Hotel Grandimede  non aveva nulla di grande e avrebbe 
potuto dirsi fortunato se avesse ottenuto una stella e mezza sulla
Terra. Siccome il concorrente pi vicino si trovava a parecchi milioni 
di chilometri di distanza, la direzione non sentiva alcun bisogno di 
darsi troppo da fare.
Ma Poole non si lament, anche se spesso desider che Danil fosse 
l a dargli una mano con i meccanismi di ogni giorno e a comunicare 
con maggiore efficienza con i congegni semiintelligenti da cui era 
circondato. Aveva avuto un breve momento di panico quando la 
porta si era chiusa dietro il fattorino (umano), che sembrava troppo 
intimorito dal suo illustre ospite per spiegargli come funzionavano i 
diversi servizi della camera. Dopo cinque minuti di inutile 
discussione con pareti che non rispondevano, Poole era finalmente 
riuscito a mettersi in contatto con un sistema che capiva il suo accento 
e i suoi ordini. In caso contrario, che magnifico pezzo da pubblicare 
nella rubrica otizie da tutti i mondi ELEBRE ASTRONAUTA MUORE 
DI FAME INTRAPPOLATO IN UNA STANZA DELL'HOTEL GANIMEDE!
E l'ironia sarebbe stata duplice. Forse il nome dell'unica suite di lusso 
del Grandimede non poteva essere che quello, ma era stato un vero 
colpo per Poole imbattersi in un antico ologramma a grandezza 
naturale del suo vecchio collega in alta uniforme quando lo 
avevano scortato fin dentro la... Suite Bowman. Poole riconobbe 
anche la sua immagine; il ritratto ufficiale era stato eseguito nella stessa 
epoca, pochi giorni prima che la missione iniziasse.
Ben presto scopr che molti membri dell'equipaggio del Goliath 
vivevano ad Anubis con le loro famiglie ed erano ansiosi che lui 
conoscesse i Loro Cari durante i venti giorni di sosta previsti per 
l'astronave. Quasi subito venne travolto dalla vita mondana e 
professionale di quell'insediamento di frontiera, e adesso era la Torre 
Africana ad assomigliare a un sogno lontano.
Come succede a molti americani nel segreto dei loro cuori, Poole 
aveva un affetto nostalgico per le piccole comunit dove tutti si 
conoscevano  nel mondo reale e non in quello virtuale del cyberspazio. 
Anubis, con una popolazione di poco minore di quella di Flagstaff, 
era una buona approssimazione di quell'ideale.
Le tre principali cupole a pressione, ognuna di due chilometri di 
diametro, erano collocate su un altopiano al di sopra di un ghiacciaio 
che si estendeva ininterrotto fino all'orizzonte. Il secondo sole di 
Ganimede  un tempo noto come Giove  non avrebbe mai fornito 
calore a sufficienza da fondere le calotte polari. Era quello il principale 
motivo per cui avevano insediato Anubis in un posto cos inospitale: le 
fondamenta della citt non sarebbero crollate almeno per diversi 
secoli.
E all'interno delle cupole era facile manifestare la pi completa in
differenza per il mondo esterno. Dopo aver imparato a usare i 
meccanismi della Suite Bowman, Poole scopr di avere una scelta di 
ambienti limitata ma impressionante. Poteva starsene seduto sotto 
una palma in una spiaggia del Pacifico, ascoltando il gentile 
mormoro delle onde o, se preferiva, il ruggito di un uragano 
tropicale. Poteva volare piano sulle cime dell'Himalaya o tra gli 
immensi canyon di Mariner Valley, oppure camminare nei giardini di 
Versailles o lungo le vie di una mezza dozzina di grandi citt, in 
epoche ben distanziate della loro storia. Anche se l'Hotel 
Grandimede non era uno dei luoghi di vacanza pi apprezzati del 
sistema solare, vantava possibilit che avrebbero lasciato sbalorditi 
molti dei suoi pi famosi predecessori sulla Terra.
Ma era ridicolo indulgere in nostalgie terrestri, dopo aver percorso 
mezzo sistema solare per visitare un nuovo mondo del tutto ignoto. 
Fatti alcuni esperimenti, Poole cerc un compromesso per divertirsi e 
ispirarsi  durante i momenti sempre meno lunghi di puro piacere.
Con suo grande rimpianto, non era mai stato in Egitto, per cui trov 
delizioso riposare sotto lo sguardo della Sfinge  cos com'era dopo il 
suo discusso estauro e guardare i turisti arrampicarsi sui blocchi 
imponenti della Grande Piramide. L'illusione era perfetta, a parte la 
terra di nessuno in cui il deserto incontrava il tappeto (un tantino 
consunto) della Suite Bowman.
Ma nessun occhio umano aveva visto un cielo simile da quando, 
cinquemila anni fa, l'ultima pietra era stata collocata al suo posto 
nella piramide di Gizah. E non era un'illusione; era la realt 
complessa e continuamente mutevole di Ganimede.
Siccome questo mondo  come i suoi omologhi  era stato privato 
della sua rotazione molti coni prima dall'attrazione gravitazionale di 
Giove, il nuovo sole nato dal pianeta maggiore rimaneva immobile nel 
cielo. Un lato di Ganimede si trovava sempre sotto la luce di Lucifero 
e, bench ci si riferisse all'altro emisfero come alla erra della 
Notte la definizione era fuorviante al pari dell'espressione l lato 
oscuro della Luna nata moltissimo tempo prima. Come il lato 
opposto della Luna, la erra della Nottedi Ganimede godeva della 
luce brillante del vecchio Sole per met della sua lunga giornata.
Per una coincidenza pi sconcertante che utile, Ganimede 
impiegava esattamente una settimana  sette giorni e tre ore  a 
percorrere l'orbita attorno alla primaria. I tentativi di creare un 
calendario basato sull'assioma n giorno di Ganimede uguale una 
settimana terrestre avevano causato una tale confusione che erano 
stati abbandonati secoli prima. Come tutti gli altri residenti del 
sistema solare, i
locali impiegavano il Tempo Universale, identificando i loro giorni 
standard di ventiquattr'ore con numeri invece che con nomi.
Dal momento che la neonata atmosfera di Ganimede era ancora 
estremamente sottile e pressoch priva di nuvole, la parata di corpi 
celesti forniva uno spettacolo senza soluzione di continuit. Nel punto 
pi vicino, Io e Callisto erano grandi quanto la met della Luna vista 
dalla Terra  ma era l'unica cosa che avevano in comune. Io era 
talmente vicina a Lucifero che impiegava meno di due giorni a 
percorrere la propria orbita e il suo movimento era chiaramente 
visibile persino nello spazio di pochi minuti. Callisto, a pi di quattro 
volte la distanza di Io, impiegava due giorni ganimediani  o sedici 
giorni terrestri  a completare la sua comoda orbita.
Il contrasto fisico tra i due mondi era ancor pi notevole. Callisto, 
del tutto ghiacciato, era rimasto pressoch inalterato dopo la 
conversione di Giove in un minisole; era ancora un deserto di crateri 
ghiacciati poco profondi, talmente ravvicinati che sull'intero satellite 
non esisteva un solo luogo che non fosse stato sottoposto a molteplici 
impatti, ai tempi in cui l'enorme campo gravitazionale di Giove 
gareggiava con quello di Saturno nel raccogliere detriti dall'esterno 
del sistema solare. Da allora, a parte qualche impatto casuale, per 
parecchi miliardi di anni non era successo nulla.
Su Io succedeva qualcosa ogni settimana. Come un testimone locale 
aveva fatto notare, prima della creazione di Lucifero c'era stato 
l'Inferno  ora c'era un Inferno ancor pi riscaldato.
Spesso Poole zoomava su quel paesaggio in fiamme e guardava dentro 
le gole sulfuree dei vulcani che si riformavano in continuazione in una 
zona pi grande dell'Africa. A volte, fontane di lava incandescente si 
levavano brevemente per centinaia di chilometri nello spazio, come 
giganteschi alberi di fuoco piantati su un mondo senza vita.
Mentre i getti di zolfo fuso uscivano dai vulcani e dagli sfiatatoi, il 
versatile elemento passava per uno stretto spettro di rosso, arancione e 
giallo ogni volta che, come un camaleonte, veniva trasformato nei 
suoi variopinti allotropi. Prima dell'alba dell'era spaziale, nessuno si 
sarebbe immaginato che esistesse un mondo simile. Per quanto fosse 
affascinante osservarlo da un buon punto di vista, Poole trovava 
difficile credere che gli uomini avrebbero mai arrischiato un 
atterraggio su quel satellite, dove persino i robot temevano di 
avventurarsi.
Ma era Europa a interessarlo maggiormente. Nel punto pi vicino 
appariva esattamente delle stesse dimensioni della solitria Luna della 
Terra, ma percorreva tutte le sue fasi solo in quattro giorni. Quando 
Poole aveva scelto il suo paesaggio personale, lo aveva fatto del
tutto ignaro del simbolismo che rappresentava, e ora gli sembrava 
assolutamente appropriato che Europa fosse sospesa nel cielo sopra 
un altro grande enigma... la Sfinge.
Anche senza ingrandimenti, quando chiedeva di guardare a occhio 
nudo, Poole era in grado di constatare quanto Europa fosse mutata 
nei mille anni trascorsi dal viaggio della Discovery verso Giove. La 
ragnatela di fasce e linee sottili che un tempo avevano 
completamente avviluppato il pi piccolo dei quattro satelliti 
galileiani era scomparsa, tranne che attorno ai poli. Qui la crosta 
globale di ghiaccio spesso chilometri non era stata fusa dal calore del 
nuovo sole di Europa: altrove, oceani vergini bollivano e si agitavano 
nella sottile atmosfera a quella che sulla Terra sarebbe stata una 
temperatura gradevole per una stanza.
Era una temperatura gradevole anche per le creature che ne erano 
emerse, dopo lo scioglimento dello strato intatto di ghiaccio che le 
aveva intrappolate ma che le aveva anche riparate. Satelliti spia 
orbitali, mostrando particolari della grandezza di pochi centimetri, 
avevano osservato i primi momenti dell'evoluzione di una specie 
europide allo stato anfibio. Bench trascorressero ancora gran parte 
del tempo sott'acqua, gli europidi avevano persino incominciato la 
costruzione di semplici edifici.
Che questo potesse accadere in soli mille anni era gi stupefacente, 
ma nessuno dubitava che la spiegazione risiedesse nell'ultimo e nel 
pi grande dei monoliti  la Grande Muraglia lunga diversi chilometri, 
sulle rive del Mare di Galileo.
E nessuno dubitava che, nel suo modo misterioso, stesse controllando 
l'esperimento a cui aveva dato inizio su quel mondo  come aveva 
fatto sulla Terra quattro milioni di anni prima.
19. LA FOLLIA DEL GENERE UMANO.
Miss PRINGLE 
FILE INORA
Mia cara Indra... mi dispiace di non averti spedito prima la posta 
vocale...  la solita scusa, certo, per cui non ti voglio affliggere 
ulteriormente.
Per rispondere alla tua domanda... s, ora mi sento del tutto a mio 
agio qui al Grandimede, ma ci passo sempre meno tempo, anche se 
mi sono goduto la visione del cielo che ho riprodotto nella mia suite. 
L'altra sera il tubo di flusso di Io ha messo su un bello spettacolino 
qualcosa di simile a una scarica di lampi tra Io e Giove, cio Lucifero.
Un p come l'aurora sulla Terra, ma molto pi spettacolare. Scoperta 
dai radioastronomi prima ancora che nascessi.
E a proposito dei vecchi tempi  sapevi che Anubis ha uno sceriffo? Mi 
pare che stiano un p esagerando con lo spirito della frontiera. Mi 
vengono in mente le storie che mio padre mi raccontava 
dell'Arizona... Devo provare a raccontarne alcune agli abitanti di 
GanimedeQuesto pu sembrarti sciocco... non mi sono ancora 
abituato a vivere nella Suite Bowman. Continuo a guardarmi alle 
spalle...
Come passo il tempo? Pi o meno come alla Torre Africana. 
Frequento gli intellettuali locali bench, come ci si doveva aspettare, 
non abbiano molto spessore (spero che non ci siano microfoni 
nascosti). E ho interagito, virtualmente e realmente, con il sistema 
educativo... ottimo, a quanto pare^ anche se pi orientato verso la 
tecnologia di quanto tu gradiresti. inevitabile, ovviamente, in 
questo ambiente ostile...
Ma mi ha aiutato a capire perch la gente vive qui. C' in atto una 
sfida  il senso di uno scopo, se preferisci  che raramente si trova sulla 
Terra.
vero che la maggior parte dei ganimedi sono nati qui, per cui non 
conoscono altra patria. Anche se di solito sono troppo gentili per dirlo, 
pensano che il pianeta d'origine stia decadendo. Anche tu? E se  
cos, voi terreni  come vi chiamano i locali  che cosa intendete fare? 
In una delle classi di adolescenti che ho visitato sperano di riuscire a 
svegliarvi. Stanno facendo complicati piani segretissimi per l'invasione 
della Terra. E non venirmi a dire che non vi ho avvisati...
Ho fatto una gita fuori Anubis, nella cosiddetta Terra della Notte, 
dove non si vede mai Lucifero. In dieci  io, Chandler, due 
dell'equipaggio del Goliath e sei ganimedi  siamo andati sul lato 
oscuro, fin quando il Sole non  scomparso sotto l'orizzonte e allora  
diventato davvero notte. Spaventoso... molto simile agli inverni polari 
sulla Terra, ma con il cielo completamente nero... mi  quasi sembrato 
di essere nello spazio.
Potevamo vedere magnificamente tutti i satelliti galileiani e abbiamo 
visto Europa eclissare... scusa, occultare... Io. Naturalmente, il viaggio 
era stato calcolato in modo da poter osservare quel fenomeno celeste...
Si vedevano anche tanti satelliti pi piccoli, ma la doppia stella 
TerraLuna era molto pi evidente. Forse ho un p di nostalgia? No, 
francamente  anche se sento la mancanza dei miei amici di laggi...
E mi spiace, ma non ho ancora incontrato il dottor Khan, anche se 
mi ha lasciato parecchi messaggi. Prometto di farlo nei prossimi 
giorni... giorni terrestri, non quelli di Ganimede!
I miei migliori saluti a Joe... e un saluto anche a Danil, se sai dov' 
finito...  di nuovo una persona reale?... un bacio a te... STORE 
TRASMETTERE
Nel secolo di Poole, il nome di una persona spesso forniva un indizio 
riguardo a come questa persona potesse apparire, ma ci non aveva 
pi valore dopo trenta generazioni. H dottor Khan risult essere un 
biondo nordico che si sarebbe trovato pi a suo agio su un veliero 
vichingo che in mezzo alle steppe dell'Asia Centrale a saccheggiare qua 
e l; tuttavia, non avrebbe fatto molta impressione in nessuno dei due 
ruoli, essendo alto meno di un metro e mezzo. Poole non pot 
impedirsi di fare un p di psicoanalisi dilettantesca; i piccoletti erano 
spesso aggressivi e decisi a tutto  il che, a quanto gli aveva accennato 
Indra Wallace, pareva essere una buona descrizione dell'unico 
filosofo residente su Ganimede. Era probabile che Khan avesse 
bisogno di quelle qualifiche per sopravvivere in una societ cos 
pragmatica.
Anubis City era troppo piccola per vantare una sede universitaria un 
lusso che tuttavia esisteva su altri mondi, bench molti pensassero che 
la rivoluzione delle telecomunicazioni lo rendesse obsoleto. Aveva 
invece qualcosa di molto pi appropriato e vecchio di secoli 
un'Accademia, con un bel boschetto di ulivi che avrebbe tratto in 
inganno lo stesso Fiatone, a patto che non avesse cercato di 
attraversarlo. Era chiaro che la barzelletta di Indra sulla facolt di 
filosofa che abbisognava solo di una lavagna non si applicava a 
quell'ambiente complesso.
 stato costruito per ospitare sette persone afferm con orgoglio 
il dottor Khan, quando si furono accomodati su sedie ovviamente 
progettate per un minimo di comodit, erch  il massimo con cui 
si pu interagire con efficacia. E, contando il fantasma di Socrate, era 
il numero di persone presenti quando Fedone pronunci il suo fa 
moso discorso... - ^
uello sull'immortalit dell'anima?
Khan assunse un'espressione di tale sorpresa che Poole non pot fare 
a meno di ridere.
o fatto un corso accelerato di filosofia poco prima di laurearmi... 
quando pianificarono il corso di studi, qualcuno decise che noi rozzi 
ingegneri dovevamo esporci a un p di cultura.
i fa piacere saperlo. Ci rende le cose molto pi facili. Sa, anco
ra non riesco a credere alla mia fortuna. Il suo arrivo qui mi induce 
quasi a credere nei miracoli! Avevo pensato persino di andare fin sulla 
Terra per incontrarla... la cara Indra le ha parlato della mia... hum... 
ossessione?
o rispose Poole, non del tutto sincero.
D dottor Khan sembr molto compiaciuto; era chiaro che il fatto di 
avere un nuovo pubblico lo rallegrava.
orse pu aver sentito dire in giro che sono un ateo, ma non  
affatto vero. L'ateismo non  dimostrabile, per cui non  
interessante. Tuttavia, per quanto sia improbabile, non potremmo mai 
essere sicuri che Dio sia esistito... e ora sia sparito nell'infinito, dove 
nessuno pu trovarlo. Come il Gautama Buddha, non prendo 
posizione su questo argomento. Il mio campo di interessi  la 
psicopatologia nota come religione.
sicopatologia? un giudizio piuttosto duro.
mpiamente giustificato dalla storia. Immagini di essere un 
extraterrestre intelligente, interessato solo alle verit dimostrabili. Lei 
scopre una specie che si  divisa in migliaia  no, adesso in milioni  
di gruppi tribali che si attengono a un'incredibile variet di 
credenze sulle origini dell'universo e sul modo di comportarsi al 
suo interno. Bench molti di essi abbiano idee in comune, anche 
qualora si verifichi un 99 per cento di sovrapposizioni, il rimanente 
uno per cento  quanto basta a indurii ad ammazzarsi e a torturarsi 
reciprocamente a causa di banali concetti dottrinari, assolutamente 
insignificanti per chi ne  al di fuori.
ome spiegare un comportamento cos irrazionale? Lucrezio colp 
nel segno quando disse che la religione  un sottoprodotto della paura, 
una reazione a un universo misterioso e spesso ostile. Per gran parte 
della preistoria umana, la religione pu essere stata un male necessario 
ma perch  stata pi un male cos grande che una necessit, e 
perch  sopravvissuta quando non era pi necessaria?
o detto un male... ed  quello che intendo, perch la paura 
conduce alla crudelt. Il solo sapere che  esistita l'Inquisizione 
dovrebbe indurre chiunque a vergognarsi di appartenere alla razza 
umana... Uno dei libri pi rivoltanti mai pubblicati  stato II maglio 
delle streghe, scritto da un paio di sadici perversi che si sono divertiti a 
descrivere le torture incoraggiate... autorizzate!... dalla Chiesa allo 
scopo di ottenere "confessioni" da migliaia di innocue vecchiette, 
prima di bruciarle vive... Il papa stesso scrisse una prefazione in cui 
manifestava la sua approvazione!
a la maggior parte delle altre religioni, tolte alcune lodevoli ecce
zioni, erano nocive esattamente come il cristianesimo. Ancora nel suo 
secolo, i ragazzini venivano incatenati e frustati finch non imparavano 
a memoria interi volumi di pie ciance, non solo, ma venivano privati 
della loro adolescenza e della loro mascolinit per diventare monaci...
'aspetto forse pi sconcertante di tutto ci sta nel fatto che dei 
folli dichiarati, secolo dopo secolo, abbiano proclamato che loro  e 
solo loro!  avevano ricevuto messaggi da Dio. Se tutti quei 
messaggi fossero stati simili, avrebbero sistemato la questione. Ma 
ovviamente erano assolutamente discordanti, il che non ha mai 
impedito che sedicenti messia raccogliessero centinaia  a volte 
migliaia  di seguaci che poi avrebbero combattuto sino alla morte 
contro credenti altrettanto illusi a proposito di microscopiche 
differenze di interpretazione della fede.
Poole pens che fosse ora di dire la sua e di interrompere quel 
soliloquio.
i ha fatto ricordare una cosa che  successa nella mia citt natale 
quando ero bambino. Un sant'uomo  aperte virgolette, chiuse 
virgolette  mise su bottega, dichiar che poteva fare miracoli e 
raccolse una folla di devoti quasi in un niente. E non erano ignoranti o 
analfabeti; spesso venivano da ottime famiglie. Ogni domenica 
vedevo costose automobili parcheggiate attorno al suo... hum... 
tempio.
indrome di Rasputin, cos si chiama. Ci sono milioni di casi del 
genere, in tutta la storia, in ogni paese. E una volta circa su un 
migliaio il culto sopravvive per un paio di generazioni. Che cosa 
successe in quel caso?
, la concorrenza non era affatto contenta e fece del suo meglio 
per screditarlo. Non mi ricordo pi il nome, ne usava uno indiano, 
molto lungo  Swami e qualcos'altro  ma risult che veniva 
daU'Alabama. Uno dei suoi trucchi consisteva nel far apparire oggetti 
nell'aria per poi passarli ai suoi adoratori. Ma si dava il caso che il 
nostro rabbino locale fosse un prestigiatore dilettante ed esegu una 
dimostrazione in pubblico, mostrando esattamente come si faceva. La 
cosa non fece alcuna differenza: i fedeli dissero che la magia del 
loro santone era reale e che il rabbino era semplicemente geloso.
n un'occasione, mi spiace ammetterlo, mia madre prese sul serio 
quel delinquente  fu appena dopo che papa era scappato, il che 
potrebbe averci qualcosa a che fare  e mi trascin a una delle sue 
cerimonie. Avevo quasi dieci anni, ma penso di non aver mai visto 
una persona altrettanto sgradevole. Aveva una barba in cui avrebbero 
potuto fare il nido parecchi uccelli, e probabilmente lo avevano fatto.
are proprio il modello standard. Per quanto ha prosperato?
re o quattro anni. E poi fu costretto a lasciare la citt in tutta fretta. 
Lo colsero mentre faceva orge con adolescenti. Naturalmente 
sostenne che stava solo usando mistiche tecniche per salvare le 
anime. E non ci creder...
ica, dica pure.
nche in quel caso, molti dei suoi seguaci continuarono a credere 
in lui. Il loro dio non poteva sbagliare, per cui dovevano averlo 
incastrato.
ncastrato?
i scusi  condannato con prove contraffatte  come a volte fa la 
polizia per prendere i criminali quando non c' altro modo.
mm. B, il suo Swami era un esempio classico: sono alquanto 
deluso. Ma contribuisce a provare quanto dico  che gran parte 
dell'umanit  sempre stata folle, almeno per un certo tempo.
n esempio non molto rappresentativo... un piccolo sobborgo di 
Flagstaff.
ero, ma si potrebbe moltiplicare per mille  non solo nel suo 
secolo, ma in tutte le epoche. Non c' mai stato nulla, per quanto 
assurdo, che migliaia di persone non fossero disposte a credere, 
spesso con tale passione da combattere fino alla morte, piuttosto che 
abbandonare le proprie illusioni. A mio parere, questa  una buona 
definizione operativa di pazzia.
uindi lei sostiene che chiunque abbia profonde credenze religiose 
 pazzo?
n un senso strettamente tecnico, s... se fossero veramente sinceri 
e non ipocriti. Come sospetto che sia il novanta per cento.
ono sicuro che il rabbino Berenstein era sincero... ed era uno degli 
uomini pi sani che abbia mai conosciuto, oltre che uno dei migliori. 
E come la mette con questo? L'unico vero genio che ho conosciuto  
stato il dottor Chandra, il capo del progetto Hal. Una volta dovetti 
andare nel suo ufficio  quando bussai nessuno rispose e pensai che 
l'ufficio fosse vuoto.
tava pregando davanti a un gruppo di strane statuine di bronzo, 
ornate di fiori. Una di esse sembrava un elefante... un'altra aveva un 
numero eccessivo di braccia... Io ero molto imbarazzato, ma 
fortunatamente non mi sent e me ne andai in punta di piedi. Lei 
sosterrebbe che era pazzo?
ei ha scelto un pessimo esempio: il genio spesso  pazzo! Per cui 
meglio dire: non pazzo, ma mentalmente danneggiato, a causa del 
condizionamento infantile. I gesuiti sostenevano: dateci un ragazzine 
per sei anni e sar nostro per sempre. Se si fossero impadroniti del 
piccolo
Chandra in tempo, sarebbe stato un devoto cattolico, non un induista.
robabilmente. Ma sono perplesso... perch era cos ansioso di 
conoscermi? Temo di non essere mai stato devoto a niente. Che cosa 
ho a che fare con tutto questo?
Lentamente, e con l'ovvio piacere di un uomo che si libera di un 
pesante segreto mantenuto a lungo, il dottor Khan glielo disse.
20. APOSTATA.
REGISTRAZIONE  POOLE
Ciao, Frank... E cos alla fine hai conosciuto Ted. S, puoi definirlo 
strambo, se definisci cos un entusiasta senza senso dell'umorismo. Ma 
gli strambi spesso diventano tali perch conoscono una Grande Verit  
le senti, le maiuscole?  e nessuno li sta ad ascoltare... Sono contenta 
che tu l'abbia fatto e ti suggerisco di prenderlo molto sul serio.
Hal detto che sei rimasto sorpreso nel vedere il ritratto di un papa 
esposto in bella vista nell'appartamento di Ted. Quello  stato il suo 
eroe, Pio XX  sono sicura di avertene parlato. Guardalo bene... lo 
chiamavano l'Empio! una storia affascinante ed  esattamente in 
parallelo con qualcosa che successe poco prima che tu nascessi. 
Dovresti sapere come Mikhail Gorbaciov, presidente dell'Impero 
Sovietico, ne caus la dissoluzione alla fine del XX secolo, 
rendendone pubblici i crimini e gli eccessi.
Nonmtendeva spingersi fino a quel punto... sperava di riuscire a 
riformarlo, ma ormai non era pi possibile. Non sapremo mai se Pio 
XX avesse in mente la stessa cosa, perch fu assassinato da un 
cardinale impazzito poco dopo aver mostrato al mondo l'orrore degli 
archivi segreti dell'Inquisizione...
I devoti erano ancora scossi dalla scoperta di TMA0 avvenuta solo 
pochi decenni prima  la cosa aveva avuto un grande impatto su Pio 
XX e certamente ne influenz l'operato...
Ma non mi hai ancora detto come Ted, quel vecchio criptodeista, 
pensa che tu possa aiutarlo nella sua ricerca di Dio. Credo che lo faccia 
impazzire il fatto che Dio sia riuscito a nascondersi cos bene. Meglio 
non dirgli che te l'ho detto.
Ripensandoci, perch no?
Baci  Indra.
STORE  TRASMETTERE
           
Miss PRINGLE 
REGISTRAZIONE
Ciao, Indra, sono stato un'altra volta dal dottor Ted, ma ancora non 
gli ho detto perch tu pensi che sia arrabbiato con Dio! Ma ho avuto 
una discussione molto interessante con lui... no, un dialogo, anche se  
quasi sempre lui a parlare. Non avrei mai pensato di discutere di 
nuovo di filosofa dopo tutti quegli anni di ingegneria. Forse avrei 
dovuto affrontarla prima, forse l'avrei apprezzata. Mi chiedo che 
voto mi darebbe come studente. Ieri ho tentato questa tattica di 
approccio, per vedere le sue reazioni. Forse  originale, bench ne 
dubiti. Ho pensato che ti sarebbe piaciuto ascoltarla... mi 
interesserebbero le tue osservazioni. Ecco la nostra discussione... Miss 
PRINGLE  COPIA AUDIO 94
uttavia, Ted, non si pu negare che la maggior parte dei 
massimi capolavori dell'arte sono stati ispirati dalla devozione 
religiosa. Questo non dimostra qualcosa?, ma non certo per 
fornire un gran conforto al credente! Di tanto in tanto, la gente si 
diverte a fare elenchi di ci che  considerato il Meglio, il 
Massimo e il Sublime... sono sicuro che fosse un passatempo 
popolare anche ai tuoi tempi., lo era.
, ci sono stati tentativi di farlo anche con le arti. 
evidente che questi elenchi non sono in grado di fissare valori 
assoluti o eterni, ma sono interessanti e mostrano come 
cambino i gusti da un'epoca all'altra...
'ultimo elenco che ho visto era su Artnet, sulla Terra, solo 
pochi anni fa, ed era diviso in Architettura, Musica, Arti 
visive... ricordo un p di esempi... il Partenone, il Taj Mahal... 
la Toccata e fuga di Bach era la prima nella musica, seguita 
dalla Messa di Requiem di Verdi. Nelle arti visive, la Gioconda, 
naturalmente. Poi  ma non sono sicuro dell'ordine  un gruppo 
di statue del Buddha in qualche luogo di Ceylon, e la 
maschera mortuaria d'oro del giovane Tutankhamon.
nche se riuscissi a ricordare tutti gli altri - cosa che 
ovviamente non posso fare  non avrebbe alcuna importanza: la 
cosa davvero importante  il loro sfondo culturale e religioso. 
Ma soprattutto non c'era una sola religione a dominare, tranne 
che nella musica. E questo potrebbe essere dovuto a un mero 
fatto tecnologico: l'organo e gli altri strumenti preelettronici 
vennero perfezionati nell'Occidente cristiano. Le cose sarebbero 
p
tute andare in modo completamente differente se, per esempio, i 
greci o i cinesi avessero considerato le macchine come 
qualcosa di pi di semplici giocattoli.
a ci che appiana definitivamente la controversia, per quel 
che mi riguarda,  l'accordo generale sull'unico, immenso 
capolavoro dell'arte umana. Quasi sempre e quasi in ogni 
elenco si tratta di Angkor Wat. Eppure la religione che lo ha 
ispirato  scomparsa da secoli; nessuno sa con precisione di 
cosa si trattasse, tranne che comprendeva centinaia di di, non 
solo uno!
i piacerebbe poter comunicarlo al buon vecchio 
Beren/stein. Sono sicuro che avrebbe un'ottima risposta.
on ne dubito. Anch'io avrei voluto conoscerlo. E sono 
contento che non sia vissuto abbastanza per vedere quello 
che  successo a Israele.
FINE AUDIO.
Ecco fatto, Indra. Come vorrei che il Grandimede avesse Angkor 
Wat sul suo men  non l'ho mai visto  ma non si pu aver tutto...
Ora, la domanda a cui tenevi tanto che rispondessi... perch il 
dottor Ted  cos contento di avermi qui?
Come sai,  convinto che la chiave di molti misteri si trovi su Europa, 
dove a nessuno  stato permesso di atterrare per un migliaio d'anni.
Lui pensa che io sia un'eccezione. Crede che abbia un amico qui. S  
Dave Bowman, o qualunque cosa sia diventato adesso...
Sappiamo che  sopravvissuto perch  stato attirato dentro il 
monolito chiamato il Grande Fratello e che poi, non so come,  
ritornato sulla Terra. Ma c' dell'altro, e io non ne ero a 
conoscenza. Pochissimi lo sanno, perch i ganimedi esitano a 
parlarne...
Ted Khan ha passato anni a raccogliere prove, e adesso  
assolutamente sicuro dei fatti  anche se non  in grado di spiegarli. 
In almeno sei occasioni, a circa un secolo di distanza, osservatori 
affidabili qui ad Anubis hanno riferito di aver visto una... 
un'apparizione... proprio come quella che Heywood Floyd incontr a 
bordo della Discovery. Bench nessuno fosse al corrente di 
quell'evento, tutti furono in grado di identificare Dave, quando fu 
loro mostrato il suo ologramma. E c'era stato un altro avvistamento a 
bordo di un'astronave di controllo che si era avvicinata a Europa, 
seicento anni fa...
Uno per uno, nessuno potrebbe prendere questi avvenimenti sul 
serio, ma insieme costituiscono una specie di trama. Ted  del tutto 
sicuro che Dave Bowman sopravviva in qualche forma, 
presumibilmente collegata al monolito che chiamiamo la Grande 
Muraglia. E
che si interessi ancora dei nostri affari.
Bench non abbia fatto alcun tentativo di mettersi in 
comunicazione, Ted spera che noi due otterremo un contatto. Ritiene 
che sia l'unico essere umano in grado di farlo...
Sto ancora cercando di farmene una ragione. Domani ne parler con il 
capitano Chandler. Ti far sapere che cosa abbiamo deciso. Baci, 
Frank.
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TRASMETTERE  INORA
21. QUARANTENA.
redi ai fantasmi, Dim?
o di certo! Ma come a ogni uomo di buon senso, mi fanno paura. 
Perch me lo chiedi?
e non era un fantasma, era senz'altro il sogno pi vivido che abbia 
mai fatto. Ieri notte ho fatto una chiacchierata con Dave Bowman.
Poole sapeva che il capitano Chandler lo avrebbe preso sul serio, 
qualora fosse stato il caso, e non rimase deluso.
nteressante... ma c' una spiegazione ovvia. Abiti nella Suite Bowman, 
per l'amor di Deus! Tu stesso mi hai detto che sembrava infestata.
ono sicuro  b, al 99 per cento  che hai ragione e che tutto 
quanto sia stato causato dalla discussione che ho avuto con il dottor 
Ted. Hal saputo dei rapporti sulle apparizioni occasionali di Dave 
Bowman ad Anubis? Ogni cent'anni circa? Proprio come ha fatto con il 
dottor Floyd a bordo della Discovery, dopo la sua riattivazione.
he cosa successe? Ho sentito storie molto vaghe, ma non le ho 
mai prese sul serio.
l dottor Khan ci crede, e ci credo anch'io... ho visto le registrazioni 
originali. Floyd sedeva sulla mia poltrona quando una specie di nuvola 
di polvere si  materializzata dietro di lui e si  trasformata nel viso di 
Dave. Poi ha lanciato il famoso messaggio, avvertendolo che doveva 
andarsene.
'accordo. Ma  stato un migliaio di anni fa. Un sacco di tempo 
per contraffare qualsiasi registrazione.
 a che cosa servirebbe? Khan e io l'abbiamo guardata ieri. Ci 
scommetto quello che vuoi che  autentica.
e vuoi saperlo, sono d'accordo con te. E ho saputo di quei 
rapporti...
La voce di Chandler si affievol. Il capitano parve alquanto 
imbarazzato.
anto tempo fa, avevo una ragazza qui su Anubis. Quando mi disse 
che suo nonno aveva visto Bowman, scoppiai a ridere.
hiss se Ted ha anche quell'avvistamento sul suo elenco. Potresti 
metterlo in contatto con la tua amica?
. hm... meglio di no. Non ci siamo pi parlati. Per quel che so, 
potrebbe essere sulla Luna o su Marte... In ogni caso, perch il 
professor Ted  cos interessato?
 proprio quello di cui volevo parlare con te.
are minaccioso. Continua.
ed pensa che Dave Bowman, o qualunque cosa sia diventato, possa 
ancora esistere... proprio lass, su Europa.
opo mille anni?
... guarda me.
n caso non fa statistica, soleva dire il mio professore di 
matematica. Ma continua.
 una storia complicata  o forse un puzzle, con molti pezzi 
mancanti. Ma in linea di massima quasi tutti sono d'accordo sul fatto 
che accadde qualcosa d'importante ai nostri antenati quando il 
monolito apparve in Africa quattro milioni d'anni fa. Rappresenta 
una svolta nella preistoria  l'apparizione dei primi strumenti e delle 
armi e della religione... Non pu essere una semplice coincidenza. Il 
monolito deve averci fatto qualcosa... di sicuro non  rimasto l ad 
accettare passivamente l'adorazione dei nostri antenati...
ed non fa che citare un famoso paleontologo, quello che ha detto 
che il TMA0 ci ha dato un bel calcione evolutivo. Obietta che il 
calcione non ci ha mandati nella direzione pi auspicabile. 
Dovevamo diventare cos cattivi e meschini per sopravvivere? Forse 
s... Da quel che capisco, Ted pensa che ci sia qualcosa di 
profondamente sbagliato nello schema dei nostri cervelli che ci 
impedisce di pensare in modo logico e coerente. A peggiorare le cose, 
bench ogni creatura abbia bisogno di una certa quantit di 
aggressivit per sopravvivere, pare che noi ne abbiamo molta di pi 
di quanto sia necessaria in assoluto. E nessun altro animale tortura i 
suoi simili come facciamo noi. Che cos'? Un incidente 
nell'evoluzione? Una sventura genetica?
noltre, sono tutti d'accordo sul fatto che TMA1 sia stato collocato 
sulla Luna per controllare il progetto... l'esperimento... qualunque 
cosa sia... e per riferire a Giove, il posto pi ovvio per un Controllo
Missione del sistema solare. Ecco perch un altro monolito  il Grande 
Fratello  aspettava l. Aveva aspettato da quattro milioni d'anni, 
quando  arrivata la Discovery. D'accordo fin qui?
, ho sempre pensato che fosse la teoria pi plausibile.
desso passiamo a cose pi ipotetiche. All'apparenza Bowman fu 
incorporato dal Grande Fratello, eppure sembra che qualcosa di lui 
sia sopravvissuta. Vent'anni dopo quell'incontro con Heywood Floyd 
durante la seconda spedizione su Giove, ebbero un altro contatto a 
bordo della Universe, quando Floyd la raggiunse per il rendezvous 
del 2061 con la cometa di Halley. Almeno cos dice nelle sue 
memorie, bench avesse ben pi di cent'anni quando le dett.
orse era rimbambito dall'et.
o, stando a quel che dicono tutti i resoconti contemporanei! Inoltre  
e questo  forse ancor pi significativo  suo nipote Chris ebbe alcune 
esperienze altrettanto insolite quando la Galaxy fece un atterraggio di 
fortuna su Europa. E, naturalmente,  l che c' il monolito  o un 
monolito  proprio in questo momento! Circondato da europidi...
omincio a capire dove vuole arrivare il dottor Ted. il posto da 
cui siamo venuti e l'intero cielo comincixii nuovo. Stanno preparando 
gli europidi per la conquista delle stelle.
satto... tutto coincide. Giove si  incendiato per dare a loro un sole, 
per fondere il loro mondo di ghiaccio. Ci hanno avvertito di tenerci 
alla larga, probabilmente perch non interferissimo con il loro 
sviluppo...
ove ho gi sentito quest'idea? Ma certo, Frank... risale a un 
migliaio di anni fa... ai tuoi tempi! "La Direttiva Principale"! Ci 
facciamo ancora un sacco di risate con quei vecchi spezzoni di Star 
Trek.
i ho mai detto che una volta ho incontrato alcuni dei protagonisti 
di quei film? Sarebbero sorpresi di vedermi in questa situazione... E 
sulla politica di non interferenza ho sempre avuto i miei dubbi. H 
monolito l'ha certamente violata con noi, laggi in Africa, e con 
risultati disastrosi, si potrebbe sostenere...
er cui la prossima volta andr meglio... su Europa!
Poole rise, ma senza molto entusiasmo.
han ha usato le stesse parole.
 lui cosa pensa che dovremmo fare? Ma soprattutto, tu a che punto 
della storia appari?
rima di tutto, dobbiamo scoprire cosa succede realmente su 
Europa... e perch. Non basta stare a guardare dallo spazio.
he altro possiamo fare? Tutte le sonde mandate dai ganimedi sono 
esplose poco prima di atterrare.
 fin dalla missione mandata a salvare la Galaxy, qualsiasi astronave 
con equipaggio a bordo  stata dirottata da qualche campo di forza di 
cui nessuno ha mai capito niente. Molto interessante: dimostra che 
qualunque cosa ci sia laggi serve a proteggere, ma non ha cattive 
intenzioni. E  questo  il punto pi importante  deve conoscere 
qualche modo per controllare quello che succede. Pu distinguere tra 
robot ed esseri umani.
eglio di me, certe volte. V avanti.
, Ted pensa che esista solo un essere umano che possa farcela ad 
arrivare sulla superficie di Europa... perch l c' un suo amico, e 
potrebbe avere qualche influenza sui poteri futuri.
Il capitano Chandler emise un lungo fischio.
 tu vuoi correre il rischio?
. Che cos'ho da perdere?
na costosa navetta spaziale, se ho capito cos'hai in mente. Era 
questo il motivo per cui hai voluto imparare a volare sul Falconi
, adesso che me lo dici,., avevo una certa idea.
i dovr pensare. Ammetto che la cosa mi attira, ma ci sono troppi 
problemi.
onoscendoti, sono sicuro che li risolverai... quando avrai deciso di 
aiutarmi.
22. RISCHIO.
Miss PRINGLE  ELENCARE MESSAGGI PRIORITARI DA REGISTRAZIONI
TERRESTRI
Cara Indra, non voglio apparirti teatrale, ma questo potrebbe essere il 
mio ultimo messaggio da Ganimede. Quando lo riceverai, potrei essere 
in rotta per Europa.
Bench sia una decisione improvvisa  e nessuno  pi sorpreso di 
me  ci ho riflettuto con molta attenzione. Come avrai immaginato, 
gran parte della responsabilit  di Ted Khan... fatti spiegare da lui, se 
non dovessi tornare.
Ti prego di non fraintendermi  non considero affatto questa 
missione come un suicidio! Ma gli argomenti di Ted mi hanno 
convinto al 90 per cento e mi hanno talmente incuriosito che non me 
lo perdonerei mai se rinunciassi a un'occasione che capita una volta 
sola nella vita. Forse dovrei dire una volta in due vite...
Voler a bordo del Falcon, la navetta a un posto del Goliath  come 
mi piacerebbe mostrarla ai miei ex colleghi dell'Amministrazione
Spaziale! A giudicare dalle registrazioni passate, l'esito pi probabile  
che venga dirottato da Europa prima che possa atterrare. Anche 
questo mi insegner qualcosa...
E se lui  presumibilmente il monolito locale, il Grande Fratello 
decider di trattarmi come le sonderobot che ha eliminato in passato, 
b, questo non lo sapr mai. un rischio che sono disposto a 
correre.
Grazie di tutto e i miei migliori saluti a Joe. Baci da Ganimede  e 
presto, spero, da Europa.
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TRASMETTERE
PARTE IV IL REGNO DELLO ZOLFO.
23. FALCON.
n questo momento Europa  a circa quattromila chilometri da 
Ganimede il capitano Chandler inform Poole. e pigiassi 
sull'acceleratore  grazie per avermi insegnato questa espressione!  il 
Falcon potrebbe portarti l in un'ora. Ma non te lo consiglio: 
chiunque si avvicinasse a una simile velocit potrebbe allarmare il 
nostro misterioso amico.
'accordo... e voglio tempo per riflettere. Ci impiegher come 
minimo diverse ore. E spero ancora...Poole rimase silenzioso.
peri cosa?
i poter instaurare qualche genere di contatto con Dave, o 
qualunque cosa sia, prima di cercare di atterrare.
,  sempre poco carino presentarsi non invitati  anche tra persone 
che conosci, non parliamo poi di perfetti estranei come gli europidi. 
Forse dovresti portare dei doni  cosa usavano i vecchi esploratori? Mi 
pare che un tempo andassero di moda specchietti e perline.
Il tono faceto di Chandler non nascondeva le sue vere 
preoccupazioni, sia per Poole sia per il costoso equipaggiamento che 
si era offerto di prestargli  e del quale, in ultima analisi, il 
comandante del Goliath era responsabile.
to ancora cercando di immaginarmi come usciremo da questa 
vicenda. Se torni da eroe, voglio crogiolarmi nella tua gloria riflessa. 
Ma se perdi il Falcon e te stesso, che cosa dir? Che hai rubato la 
navetta mentre non stavamo guardando? Credo che nessuno si berr 
questa storia. Il controllo del traffico di Ganimede  molto 
efficiente... deve esserlo! Se te ne andassi senza avvisare, ti sarebbero 
addosso in un microsecondo... b, in un millisecondo. Non c' modo di 
andarsene prima che abbia registrato il tuo piano di volo.
uindi ecco cosa ti propongo di fare, a meno che non mi venga in 
mente qualcosa di meglio.
i prendi il Falcon per un test finale di qualifica: tutti sanno che hai 
gi volato da solo. Andrai in un'orbita a duemila chilometri di altezza 
su Europa... fino qui non c' niente d'insolito... la gente lo fa in 
continuazione e non sembra che le autorit del posto abbiano 
qualcosa da obiettare.
empo stimato complessivo di volo cinque ore e dieci minuti pi o 
meno. Se all'improvviso cambi idea e non vuoi pi tornare a casa, 
nessuno pu farci niente... nessuno su Ganimede, almeno. 
Ovviamente io far l'indignato e batter i pugni e sosterr che sono 
stupito da errori di rotta cos grossolani eccetera eccetera. Insomma, 
qualunque cosa appaia nella luce migliore quando in seguito verr 
sottoposta alla commissione d'inchiesta.
obbiamo arrivare a tanto? Non voglio fare nulla che possa 
cacciarti nei guai.
on ti preoccupare... era ora che ci fosse un p di movimento da 
queste parti. Ma solo tu e io conosciamo questo piano; non cercare di 
parlarne nemmeno all'equipaggio, voglio che abbiano... com' 
quell'altra utile espressione che mi hai insegnato?... una "negabilit 
plausibile".
razie, Dim... apprezzo di tutto cuore quello che fai. E spero che 
non dovrai mai rimpiangere di avermi tirato a bordo del Goliath, l 
fuori, attorno a Nettuno.
Poole fece fatica a non insospettire i suoi ex compagni di viaggio con il 
suo comportamento mentre erano in atto i preparativi per quello 
che si presumeva fosse un breve volo di routine con il Falcon. Solo lui e 
Chandler sapevano che le cose non stavano cos.
Eppure non si apprestava a dirigersi verso l'ignoto assoluto, come 
lui e Dave Bowman avevano fatto mille anni prima. Immagazzinate 
nella memoria della navetta c'erano carte di Europa ad alta risoluzione 
che mostravano particolari non pi grandi di pochi metri. Sapeva 
esattamente dove voleva andare; restava solo da vedere se gli 
avrebbero permesso di infrangere quella quarantena durata secoli.
24. FUGA.
ontrollo manuale, per piacere.e 
sei sicuro, Frank?
icurissimo, Falcon... Grazie.
Per quanto apparisse illogico, la maggior parte della razza umana 
aveva giudicato impossibile non essere gentile con i suoi figli artificiali, 
quale che fosse il loro grado d'intelligenza. Sull'argomento del codice 
di comportamento tra l'uomo e la macchina erano stati scritti in
teri volumi di psicologia, insieme a manuali a larga diffusione (Come 
non urtare i sentimenti del vostro computer, Intelligenza artificiale  
Irritazione reale, erano tra i titoli pi venduti). Molto tempo prima si 
era stabilito che, per quanto la scortesia nei confronti dei robot 
potesse apparire del tutto innocua, doveva nondimeno essere 
scoraggiata. Era molto facile che si estendesse anche ai rapporti tra 
esseri umani.
Ora il Falcon era in orbita, proprio come promesso dal piano di volo, 
a una distanza di sicurezza di duemila chilometri sopra Europa. La 
falce della gigantesca luna dominava il cielo davanti alla navetta, e 
anche la zona non illuminata da Lucifero era talmente avvolta dalla 
luce del sole molto pi lontano che ogni particolare appariva 
chiaramente visibile. Poole non ebbe bisogno di congegni ottici per 
vedere la destinazione che aveva in mente, sulla riva ancora 
ghiacciata del Mare di Galileo, non lontano dalla carcassa della prima 
astronave atterrata su quel mondo. Sebbene gli europidi le avessero 
tolto da tempo tutte le componenti metalliche, la sventurata astronave 
cinese serviva ancora da cimitero al suo equipaggio; e non era fuori 
luogo che l'unica itt anche se aliena  su quel mondo fosse stata 
chiamata sienville
Poole aveva deciso di scendere sul Mare e poi di volare molto 
lentamente verso Tsienville  sperando che quell'avvicinamento 
apparisse benintenzionato, o almeno non aggressivo. Bench dovesse 
ammettere che tutto ci era molto ingenuo, non riusciva a pensare a 
un'alternativa migliore.
Poi, all'improvviso, proprio mentre stava scendendo sotto la quota 
di mille chilometri, ci fu un'interruzione non del genere che aveva 
sperato, ma che sicuramente non poteva non aspettarsi.
ui  il Controllo di Ganimede che chiama Falcon. Vi siete scostati 
dal piano di volo. Siete pregati di informarci immediatamente di 
quello che sta succedendo.
Era difficile ignorare una richiesta cos urgente, ma in quelle 
circostanze sembrava la cosa migliore da fare.
Esattamente trenta secondi pi tardi, e a un centinaio di chilometri 
in meno da Europa, Ganimede ripet il messaggio. Ancora una volta 
Poole lo ignor  ma non il Falcon.
ei sicuro di volerlo fare, Frank?chiese la navetta. Bench Poole 
sapesse perfettamente che era frutto della sua immaginazione, avrebbe 
nondimeno giurato che c'era una nota di ansia in quella voce.
icurissimo, Falcon. So perfettamente quello che faccio.
Il che era del tutto falso, e d'ora in poi ci sarebbero volute altre 
menzogne e per un pubblico pi scaltro.
Le luci di un indicatore attivato di rado si misero a lampeggiare 
vicino al bordo del pannello di controllo. Poole sorrise soddisfatto: 
tutto andava secondo i suoi piani.
ui  il Controllo di Ganimede! Mi ricevete, Falconi Siete in volo 
manuale, non riusciamo ad assistervi. Che cosa succede? State 
scendendo su Europa. Vi preghiamo di rispondere immediatamente.
Poole cominci a provare qualche rimorso. Gli parve di aver 
riconosciuto la voce del Controllore ed era quasi sicuro che fosse 
l'affascinante signora che aveva incontrato al ricevimento dato dal 
Sindaco poco dopo il suo arrivo ad Anubis. Pareva genuinamente 
allarmata.
All'improvviso cap come placare l'ansia della sua interlocutrice  e 
nel contempo tentare qualcosa che in precedenza aveva giudicato del 
tutto assurda. Forse, dopotutto, valeva la pena di tentare: di sicuro 
non avrebbe fatto danni  e forse avrebbe persino funzionato.
ui  Frank Poole, chiamo dal Falcon. Sto perfettamente bene, ma 
qualcosa sembra essersi impossessata dei controlli e sta portando la 
navetta verso Europa. Spero che mi riceviate... continuer a riferire il 
pi a lungo possibile.
B, in realt non aveva mentito al preoccupato Controllore e sperava 
che un giorno avrebbe potuto affrontarla con la coscienza pulita.
Continu a parlare, cercando di apparire del tutto sincero, invece 
che al limite tra verit e menzogna.
ipeto, qui  Frank Poole a bordo della navetta Falcon, in discesa 
verso Europa. Presumo che qualche forza esterna si sia impadronita 
del mio velivolo, ma sono sicuro che mi far atterrare sano e salvo.
ave... sono il tuo vecchio compagno Frank. Sei tu l'entit che mi 
sta controllando? Ho motivo di pensare che tu sia su Europa.
e  cos... non vedo l'ora di incontrarti... dovunque tu sia e chiunque 
tu sia.
Neppure per un attimo pens che ci sarebbe stata risposta: persino 
il Controllo di Ganimede sembrava essersi azzittito.
Eppure, in un certo senso, Poole ebbe una risposta: al Falcon 
continuavano a permettere di scendere verso il Mare di Galileo.
Europa era solo cinquanta chilometri pi in basso; a occhio nudo 
Poole poteva ora vedere la nera, stretta striscia su cui il pi grande dei 
monoliti stava di guardia  se era quello il suo compito  nei sobborghi 
di Tsienville.
Da mille anni a quella parte, a nessun essere umano era stato 
concesso di arrivare cos vicino.
25. FUOCO NELLE PROFONDIT
Per milioni di anni era stato un mondo oceanico, le cui acque 
nascoste erano protette dal vuoto dello spazio da una crosta di 
ghiaccio. Nella maggior parte dei luoghi il ghiaccio era spesso 
chilometri, ma c'erano linee di cedimento dove si era scheggiato e a 
volte spezzato. Poi c'era stata una breve battaglia tra due elementi 
inesorabilmente ostili che non erano mai entrati a diretto contatto 
in nessun altro mondo del sistema solare. La guerra tra il Mare e lo 
Spazio finiva sempre con la stessa posizione di stallo; l'acqua esposta 
bolliva e nello stesso tempo si congelava, ricostituendo la corazza di 
ghiaccio,
I mari di Europa si sarebbero congelati completamente molto tempo 
fa senza l'influenza del vicino Giove. La sua gravit agiva in 
continuazione sul nucleo di quel piccolo mondo; anche le forze che 
avevano scosso Io erano all'opera, bench con accanimento molto 
minore. Ovunque nelle profondit c'erano segni di quel tiro alla fune 
tra pianeti e satelliti, nel ruggito e nei tuoni interminabili di terremoti 
sottomarini, negli urli dei gas che sfuggivano dall'interno, nelle onde 
infrasoniche di pressione di valanghe che spazzavano le piane 
abissali. In paragone ai tumultuosi oceani che coprivano Europa, 
persino i rumorosi mari della Terra apparivano silenziosi.
Qua e l, sparse nei deserti delle profondit, c'erano oasi che 
avrebbero stupito e deliziato qualsiasi biologo terrestre. Si estendevano 
per diversi chilometri attorno a cumuli aggrovigliati di condotti e 
camini depositati da soluzioni minerali sgorgate dall'interno. Spesso 
creavano parodie naturali di castelli gotici, da cui neri liquidi bollenti 
pulsavano a ritmo lento, come sospinti dal battito di un cuore 
possente. E come il sangue, erano un vero e proprio segno di vita. '
I fluidi ribollenti respinsero il gelo mortale che colava dall'alto, e 
formarono isole di calore sul fondo marino. Altrettanto importante, essi 
portarono dalle viscere di Europa tutte le sostanze chimiche della vita. 
Fertili oasi come quelle, con la loro abbondanza di cibo e di energia, 
erano state scoperte dagli esploratori degli oceani della Terra nel XX 
secolo. Qui erano presenti su scala molto pi vasta, e in una variet molto 
maggiore.
Delicate strutture a tela di ragno che sembravano equivalenti delle 
piante fiorirono nelle zone "tropicali" pi vicine alle fonti di calore. 
Strisciando tra di esse, apparvero bizzarri vermi e lumaconi, alcuni 
cibandosi delle piante, altri ottenendo cibo direttamente dalle acque 
ricche di minerali che li circondavano. A distanze maggiori dai fuochi 
sottomarini attorno ai quali tutte quelle creature si scaldavano, 
vivevano organismi pi robusti e resistenti, non dissimili dai granchi o 
dai ragni.
Eserciti di biologi avrebbero potuto trascorrere la vita a studiare una 
piccola oasi. Al contrario dei mari terrestri del paleozoico, l'abisso 
d'Europa non era un ambiente stabile, perci l'evoluzione era 
progredita con stupefacente rapidit, producendo moltitudini di 
forme fantastiche. E tutte erano sotto la stessa sospensione 
dell'esecuzione; prima o poi, ogni sorgente di vita si sarebbe indebolita 
e sarebbe morta, quando le forze che davano loro energia si fossero 
concentrate altrove. Per tutto il fondale marino di Europa c'erano segni 
di simili tragedie: innumerevoli zone circolari erano cosparse di 
scheletri e di resti incrostati di minerali delle creature morte, entro 
le quali interi capitoli di evoluzione erano stati cancellati dal libro 
della vita. Alcune avevano lasciato come loro unico sepolcro enormi 
conchiglie vuote, simili a trombe ritorte, pi grandi di un uomo. E 
c'erano molluschi dalle molte forme  bivalvi, e persino trivalvi, come 
anche a forma di spirali pietrificate, di molti metri di diametro  
esattamente come le magnifiche ammoniti che erano scomparse cos 
misteriosamente dagli oceani della Terra alla fine del Cretaceo.
Tra le pi stupefacenti meraviglie dell'abisso di Europa c'erano fiumi 
di lava incandescente che fuoriuscivano dalle caldere dei vulcani 
sottomarini. La pressione a quelle profondit era talmente grande che 
l'acqua a contatto con il magma al calor rosso non riusciva a 
trasformarsi in vapore, in modo che i due liquidi coesistevano in una 
difficile tregua.
L, su un altro mondo e con attori alieni, era stata rappresentata 
qualcosa di simile alla storia dell'Egitto molto prima dell'avvento 
dell'uomo. Come il Nilo aveva portato vita a una stretta striscia di 
deserto, cos questo fiume di calore aveva vivificato le profondit di 
Europa. Lungo le sue sponde, in una fascia larga non pi di 
pochi chilometri, una specie dopo l'altra si era evoluta ed era 
prosperata ed era infine scomparsa. E alcune avevano lasciato 
monumenti perenni.
Spesso non era facile distinguerle dalle formazioni naturali attorno 
agli orifizi termici e, anche quando non erano chiaramente dovute alla 
chimica pura, uno avrebbe fatto fatica a decidere se fossero il prodotto 
dell'istinto o dell'intelligenza. Sulla Terra, le termiti creavano 
condomini quasi altrettanto impressionanti di quelli trovati nell'unico 
vasto oceano che avviluppava quel mondo congelato.
Lungo la stretta fascia di fertilit nei deserti delle profondit, culture 
e civilt avrebbero potuto sorgere e cadere, eserciti avrebbero potuto 
marciare, o nuotare, al comando di qualche Tamerlano o Napoleone 
europide. E il resto del loro mondo non avrebbe mai saputo, perch 
tutte le oasi erano lontane l'una dall'altra quanto gli stessi pia
neti. Le creature che si crogiolavano nell'incandescenza dei fiumi di 
lava e si cibavano attorno agli orifizi bollenti non potevano 
attraversare le distese ostili tra le loro solitrie isole. Se mai avessero 
prodotto storici e filosofi, ogni cultura si sarebbe convinta di essere sola 
nell'universo.
Eppure persino lo spazio tra le oasi non era del tutto privo di vita; 
c'erano creature pi forti che ne avevano sfidato i rigori. Alcune erano 
gli analoghi europidi dei pesci  aerodinamiche torpedini spinte da 
pinne caudali verticali, guidate da pinne laterali lungo il corpo. La 
somiglianz con i pi riusciti abitanti degli oceani della Terra era 
inevitabile; dati gli stessi problemi di ingegneria, l'evoluzione deve 
produrre risposte molto simili. Ne sono prova il delfino e lo 
squalo pressoch identici, a uno sguardo superficiale, eppure 
provenienti da rami molto distanti dell'albero della vita.
C'era tuttavia una differenza molto ovvia tra il pesce dei mari 
europidi e quelli degli oceani terrestri; non avevano branchie, perch 
non c'erano quasi tracce di ossigeno che potessero estrarre dalle 
acque in cui nuotavano. Come le creature attorno agli orifizi 
geotermici della Terra, il loro metabolismo si basava su composti di 
zolfo, presenti in abbondanza in quell'ambiente vulcanico.
E pochissimi avevano occhi. A parte il vacillante lucore degli sbocchi 
di lava e occasionali esplosioni di luminescenza di creature in cerca di 
accoppiamenti o di affamati a caccia di prede, era un mondo senza 
luce.
Era anche un mondo condannato. Non solo le sue fonti d'energia 
erano sporadiche e in costante movimento, ma le forze gravitazionali 
che le spingevano si indebolivano in continuazione. Anche se avessero 
sviluppato una vera e propria intelligenza, gli europidi erano 
intrappolati tra il fuoco e il ghiaccio.
A meno di un miracolo, sarebbero periti con il raffreddamento finale 
del loro piccolo mondo.
Lucifero aveva compiuto quel miracolo.
26. TSIENVILLE.
Negli istanti finali, mentre si avvicinava alla costa alla tranquilla 
velocit di cento chilometri all'ora, Poole si domand se ci sarebbe 
stato un intervento dell'ultimo minuto. Ma non successe nulla di 
spiacevole, nemmeno quando pass lentamente lungo la nera faccia 
minacciosa della Grande Muraglia.
Era inevitabile che il monolito di Europa venisse chiamato cos, poich, 
diversamente dai fratelli minori sulla Terra e sulla Luna, giaceva 
orizzontale ed era lungo pi di venti chilometri. Bench il suo volume 
fosse alla lettera miliardi di volte pi grande di TMA0 e TMA1, le 
proporzioni erano esattamente le stesse quello sconcertante rapporto di 
1:4:9 che aveva ispirato sciocchezze numerologiche nel corso dei secoli.
Siccome la faccia verticale era alta quasi dieci chilometri, una teoria 
plausibile sosteneva che, tra le altre sue funzioni, la Grande Muraglia 
servisse da frangivento, proteggendo Tsienville dalle violente tempeste 
che a volte irrompevano dal Mare di Galileo. Adesso che il clima si 
era stabilizzato, erano molto meno frequenti, ma un migliaio di anni 
prima costituivano un grave ostacolo a qualsiasi forma di vita che 
emergesse dall'oceano.
Bench fosse nelle sue intenzioni, Poole non aveva mai trovato il 
tempo per visitare il monolito di Tycho  ancora segretissimo quando 
era partito per Giove  e la gravit della Terra gli aveva reso 
inaccessibile il gemello di Oldovai. Ma ne aveva visto le 
riproduzioni cos spesso che gli erano familiari come le proverbiali 
tasche (e quante persone, si era chiesto sovente, avrebbero 
riconosciuto il fondo delle loro tasche?) A parte l'enorme differenza di 
dimensioni, non c'era assolutamente modo di distinguere la Grande 
Muraglia da TMA1 o TMA0  o, se era per quello, dal Grande 
Fratello in cui si era imbattuta la Leonov orbitando attorno a Giove.
Secondo alcune teorie, forse cos folli da essere vere, c'era solo un 
monolito archetipico, e tutti gli altri  quali che fossero le dimensioni  
erano pure e semplici proiezioni o riproduzioni. Poole si ricord di 
queste congetture quando not la levigatezza priva di qualsiasi 
macchia o rigonfio della torreggiante faccia color ebano della 
Grande Muraglia. Dopo tanti secoli in un ambiente cos ostile, era 
plausibile che vi apparissero tracce di sudiciume. Eppure era 
perfettamente pulita, come se un esercito di lavavetri ne avesse appena 
lavato ogni centimetro quadro.
Poi ricord: chiunque giungesse nei pressi di TMA1 e TMA0 
provava l'irresistibile desiderio di toccarne la faccia apparentemente 
incorrotta, ma nessuno ci era riuscito. Dita, trapani a punta di 
diamante, fasci laser... tutto scivolava sui monoliti come se fossero 
rivestiti da una pellicola impenetrabile. O come se  e questa era 
un'altra teoria molto diffusa  non fossero affatto di questo universo, 
ma separati da esso da una frazione di millimetro assolutamente 
invalicabile.
Con calma comp un giro completo della Grande Muraglia, la quale 
rimase totalmente indifferente al suo progredire. Poi port la navetta 
sempre a guida manuale, nel caso il Controllo di Ganimede facesse un altro 
tentativo di ecuperarlo fino al limite esterno di Tsienville e vi rimase 
sopra in volo stazionario, cercando il posto migliore per atterrare.
La scena che apparve dalla piccola finestra panoramica del Falcon gli 
era del tutto familiare; l'aveva esaminata molte volte grazie alle 
registrazioni, non immaginando che un giorno l'avrebbe osservata dal 
vero. Sembrava che su Europa nessuno avesse la minima idea di 
come si pianificasse una citt; centinaia di strutture emisferiche erano 
sparse apparentemente a casaccio su una zona di circa un 
chilometro di diametro. Alcune erano talmente piccole che persino i 
bambini umani si sarebbero sentiti impediti al loro interno; bench 
altre fossero sufficientemente grandi da ospitare una famiglia 
numerosa, nessuna era pi alta di cinque metri.
Ed erano fatte tutte dello stesso materiale che emanava un biancore 
spettrale nella doppia luce del giorno. Sulla Terra, gli eschimesi 
avevano trovato una risposta identica alla sfida del loro ambiente 
glaciale e privo di materie prime; anche gli igloo di Tsienville erano 
fatti di ghiaccio.
Al posto delle strade c'erano canali. Difatti si adattavano meglio a 
creature che erano ancora parzialmente anfibie e, a quanto pareva, 
tornavano nell'acqua per dormire. E anche, si pensava, per cibarsi e 
accoppiarsi, bench queste due ipotesi non fossero mai state 
comprovate.
Tsienville era stata chiamata la enezia fatta di ghiaccioe Poole 
dovette convenire che si trattava di una descrizione calzante. Ma non 
si vedevano eneziani sembrava che il luogo fosse stato 
abbandonato da anni.
E questo era un altro mistero; nonostante il fatto che Lucifero fosse 
cinquanta volte pi brillante del Sole lontano e rimanesse fisso nel cielo, 
gli europidi sembravano essere ancora vincolati a un lontano 
alternarsi di giorno e notte. Tornavano nell'oceano al tramonto e 
ne uscivano al levar del Sole  nonostante il fatto che il livello di 
illuminazione fosse cambiato di pochissimo. Forse c'era un parallelo 
con la Terra, in cui i cicli vitali di molte creature erano controllati sia 
dalla debole luce della Luna sia da quella molto pi brillante del 
Sole.
In capo a un'ora sarebbe arrivata l'alba e quindi gli abitanti di 
Tsienville sarebbero tornati a terra e si sarebbero dedicati ai loro 
tranquilli affari  come certamente avveniva, secondo i parametri 
umani. La biochimica basata sullo zolfo che muoveva gli europidi 
non era efficace come quella basata sull'ossigeno che forniva energia 
alla stragrande maggioranza degli animali terrestri. Persino un bradipo 
avreb
be potuto battere nella corsa un europide, perci era difficile 
considerarli potenzialmente pericolosi. E questa era la buona notizia; 
quella cattiva era che, persino con le migliori intenzioni da parte di 
entrambi gli interessati, i tentativi di comunicare sarebbero stati 
estremamente lenti  forse addirittura molto fastidiosi.
Era giunto il momento, decise Poole, di riferire al Controllo di 
Ganimede. Dovevano essere ormai molto in ansia e si chiese come se 
la stesse cavando il suo complice, il capitano Chandler.
alcon chiama Ganimede. Come di sicuro potete constatare, io sono 
stato... hum... portato proprio sopra Tsienville. Non ci sono segni di 
ostilit, e poich qui  ancora notte solare, tutti gli europidi sono 
sott'acqua. Vi chiamer appena sar atterrato.
Dim sarebbe stato orgoglioso di lui, pens Poole, mentre, con la 
stessa delicatezza di un fiocco di neve, depositava il Falcon su uno 
spiazzo ghiacciato e liscio. Non volle correre rischi per quel che 
riguardava la stabilit e predispose la spinta inerziale in modo da 
annullare quasi tutto il peso della navetta  quanto bastava, sper, per 
impedire che un eventuale colpo di vento la portasse via.
Era finalmente su Europa: primo essere umano da un migliaio di anni. 
Chiss se Armstrong e Aldrin avevano provato lo stesso senso di 
esaltazione quando 'Eagle aveva raggiunto la superficie della Luna? 
Probabilmente erano stati troppo indaffarati a controllare i sistemi 
primitivi e del tutto privi di intelligenza del loro Modulo Lunare.
Naturalmente il Falcon aveva fatto tutto in automatico. Adesso la 
navicella era silenziosa, tranne che per l'inevitabile, e rassicurante, 
ronzio delle componenti elettroniche ben temprate. Fu un bello 
spavento per Poole udire la voce del capitano Chandler, naturalmente 
preregistrata, che interrompeva il filo dei suoi pensieri.
e l'hai fatta! Congratulazioni! Come sai, il nostro programma 
prevede che si ritorni alla Fascia di Kuiper fra meno di un paio di 
settimane, ma in ogni caso dovresti avere un sacco di tempo.
rascorsi cinque giorni, il Falcon  istruito sul da farsi. Trover la 
strada per tornare a casa, con o senza di te. Quindi buona fortuna!
      .       
Miss PRINGLE ATTIVARE 
CRIPTOGRAMMA STORE
Ciao, Dim... grazie per il cordiale messaggio! Mi sento un p stupido 
a usare questo programma  come se fossi un agente segreto in
uno di quei drammoni spionistici tanto popolari prima che nascessi. 
Nondimeno permette una certa privacy che potrebbe essere utile. 
Spero che Miss Pringle lo abbia caricato correttamente... ma certo, 
Miss Pringle, sto scherzando!
Tra l'altro ho ricevuto una valanga di richieste da tutti i media del 
sistema solare. Per piacere, cerca di tenerli alla larga... oppure passa 
le richieste al dottor Ted. Lo divertir occuparsene...
Dal momento che Ganimede mi manda in onda in continuazione, 
non sprecher il fiato a raccontarti quello che vedo. Se tutto va bene, 
dovrebbe succedere qualcosa tra pochi minuti... e allora sapremo se  
davvero una buona idea lasciare che gli europidi mi trovino gi seduto 
qui tranquillamente, in attesa di salutarli quando tornano alla 
superficie.
Qualunque cosa succeda, non sar una grande sorpresa per me, non 
certo come lo fu per il dottor Chang e i suoi colleghi, quando 
atterrarono qui un migliaio di anni fa! Ho risentito il suo famoso 
messaggio, poco prima di lasciare Ganimede. Devo ammettere che mi 
ha procurato una strana sensazione... non riesco a fare a meno di 
chiedermi se qualcosa del genere potrebbe accadere di nuovo... non 
mi piacerebbe diventare immortale nel modo con cui lo  
diventato il povero Chang...
Certo, posso sempre decollare se qualcosa comincia ad andare 
storto... ed ecco un interessante pensiero che mi  appena venuto in 
mente... Mi chiedo se gli europidi hanno una storia... qualche tipo di 
registrazione... qualche ricordo di quello che  successo solo a 
pochi chilometri da qui, un migliaio di anni fa...
27. GHIACCIO E VUOTO.
ui  il dottor Chang, chiamo da Europa. Spero che riusciate a 
sentirmi, specialmente il dottor Floyd  so che lei  a bordo della 
Leonov... Potrei non aver molto tempo... per puntare l'antenna della 
mia tuta dove immagino che voi siate... vi prego di ritrasmettere 
questa informazione alla Terra.
a Tsien  stata distrutta tre ore fa. Sono l'unico sopravvissuto. Sto 
usando l'antenna della mia tuta... non so se abbia sufficiente portata, 
ma  l'unica possibilit. Vi prego, ascoltate attentamente...
'VITA su EUROPA. Ripeto: C'VITA su EUROPA...
iamo atterrati bene, abbiamo controllato tutti i sistemi e abbiamo 
immediatamente tirato fuori i manicotti in modo da poter pompare
acqua nei nostri serbatoi di propellente... nel caso avessimo dovuto 
andarcene in fretta.
utto andava come previsto... sembrava quasi troppo bello per 
essere vero. I serbatoi erano quasi pieni quando il dottor Lee e io siamo 
usciti a controllare l'isolamento dei manicotti. La Tsien si trova  si 
trovava  a circa trenta metri dalla sponda del Grande Canale. I 
manicotti pescavano direttamente l ed erano ben conficcati nel 
ghiaccio. Molto sottile... pericoloso camminarci sopra.
iove era a un quarto, e avevamo cinque kilowatt di illumuiazione 
appesi attorno all'astronave. Assomigliava a un albero di 
Natalesplendido, riflesso sul ghiaccio...
ee l'ha vista per primo  un'enorme massa nera che veniva su dalle 
profondit. Sulle prime abbiamo pensato che fosse un branco di 
pesci  troppo grande per un solo organismo  poi ha cominciato a 
spezzare il ghiaccio e a muoversi nella nostra direzione.
ssomigliava piuttosto a un enorme viluppo di alghe marine 
bagnate e strisciava sul terreno. Lee  corso all'astronave a prendere 
una telecamera... io sono rimasto a guardare, riferendo il tutto per 
radio. La cosa si muoveva cos lentamente che potevo con tutta 
tranquillit passeggiarle intorno. Ero pi eccitato che spaventato. 
Pensavo di sapere di quale tipo di creatura si trattasse  avevo visto 
foto di foreste di alghe al largo della California  ma mi sbagliavo 
completamente.
vrei detto che fosse nei guai. Non aveva alcuna speranza di 
sopravvivere a una temperatura di centocinquanta gradi pi bassa 
rispetto a quella del suo ambiente normale. Stava congelandosi mentre 
si muoveva  se ne staccavano pezzettini come se fosse di vetro  ma 
nondimeno continuava ad avanzare verso l'astronave, una nera onda 
di marea, rallentando di continuo.
ro ancora talmente sorpreso che non riuscivo a pensare con 
lucidit e quindi non potevo immaginare che cosa cercasse di fare. 
Anche se si dirigeva verso la Tsien, sembrava assolutamente 
innocua, simile... b, a una piccola foresta in movimento. Mi ricordo 
di aver sorriso... mi faceva venire in mente la foresta di Burnham 
nel Macbeth...
oi all'improvviso ho capito quale fosse il pericolo. Bench fosse 
del tutto inoffensiva, era pesante  con tutto quel ghiaccio che portava 
addosso, doveva pesare parecchie tonnellate, anche considerando la 
scarsa gravit. E stava lentamente, penosamente arrampicandosi sul 
nostro sistema d'atterraggio... le gambe cominciavano a cedere, tutto 
avveniva come al rallentatore, come in un sogno... o in un incubo...
olo quando l'astronave si mise a vacillare capii che cosa stesse cer
cando di fare la cosa... ma ormai era troppo tardi. Avremmo potuto 
salvarci... se solo avessimo spento tutte le luci!
orse era una creatura fototropa e il suo cielo biologico si 
risvegliava quando la luce del sole filtrava attraverso il ghiaccio. 
Oppure era come una falena attirata da una candela. Il nostro flusso 
di luce doveva essere molto pi brillante di qualsiasi cosa Europa 
avesse mai visto, persino dello stesso Sole...
oi l'astronave croll. Vidi lo scafo spezzarsi, vidi formarsi una 
nuvola di fiocchi di neve quando l'umidit si condens. Tutte le luci 
si spensero, tranne una che ondeggiava avanti e indietro attaccata a 
un cavo a un paio di metri dal suolo.
on so cosa sia successo immediatamente dopo. Ricordo solo che 
mi trovavo sotto la luce, di fianco al relitto dell'astronave, con attorno 
una bella spolverata di neve fresca. Potevo vedere le mie impronte con 
grande chiarezza. Devo aver corso; forse erano passati solo uno o due 
minuti...
l vegetale  era in questi termini che pensavo a lui  era immobile. 
Mi chiesi se fosse rimasto danneggiato dall'impatto; grossi pezzi della 
grandezza del braccio di un uomo  si erano staccati come ramoscelli 
spezzati.
oi il tronco principale si mosse di nuovo. Si allontan dallo scafo 
e cominci a strisciare verso di me. Fu allora che seppi con certezza 
che la cosa era sensibile alla luce: io mi trovavo esattamente sotto la 
lampada da mille watt che adesso aveva smesso di ondeggiare.
mmaginatevi una quercia  meglio ancora un banano con i suoi 
tronchi e le sue radici  schiacciata all'infuori dalla gravit, che cerchi 
di strisciare sulla terra. Giunse a cinque metri dalla luce, poi cominci 
a espandersi fin quando form un cerchio perfetto attorno a me. 
Probabilmente era quello il limite della sua tolleranza: il punto in cui 
la fotoattrazione si tramutava in repulsione.
opodich non successe nulla per diversi minuti. Pensai che fosse 
morto... definitivamente congelato.
oi vidi grandi gemme formarsi sui rami. Era come osservare il film 
a fotogrammi fissi di un fiore che si apre. In realt pensavo che fossero 
fiori  ognuno grande come la testa di un uomo.
ragili membrane dagli splendidi colori cominciarono a dispiegarsi. 
Proprio allora mi venne in mente che nessuno  nessuna cosa  poteva 
aver visto quei colori correttamente, prima che noi portassimo le 
nostre luci  le nostre luci fatali  in quel mondo.
iticci, stami, che ondeggiavano trepidi... Mi avvicinai al muro 
vivente che mi circondava per vedere che cosa stesse succedendo esat
tamente. Neppure allora n in qualsiasi altro momento, provai il 
bench minimo timore nei confronti della creatura. Ero certo che 
non avesse cattive intenzioni  posto ovviamente che avesse delle 
intenzioni.
'erano decine di grandi fiori, in vari stadi dello schiudersi. Mentre 
mi avvicinavo sempre di pi alla verit, mi vennero in mente le farfalle, 
appena emerse dalla crisalide  le ali accartocciate, ancora deboli.
a si stavano congelando... morendo con la stessa rapidit con cui 
si formavano. Poi, una dopo l'altra, caddero gi dalle gemme natali. 
Si dimenarono per un p come pesciolini tirati a secco  e finalmente 
compresi di che cosa si trattava. Quelle membrane non erano petali... 
erano pinne, o qualcosa di equivalente. Quello era lo stadio larvale 
della creatura. Probabilmente trascorre gran parte della vita 
abbarbicata al fondo marino, poi manda quella progenie mobile in 
cerca di nuovi territori. Proprio come i coralli degli oceani terrestri.
i inginocchiai per guardare pi da vicino una di quelle 
creaturine. Adesso gli splendidi colori erano mutati in un marrone 
scuro. Alcune delle pinnepetali si staccarono, diventando fragili 
frammenti mentre congelavano. Ma si muoveva ancora debolmente e, 
quando mi avvicinai, cerc di scansarsi. Mi domandai come avesse 
fatto a percepire la mia presenza.
oi notai che gli stami come li ho chiamati  avevano tutti macchie di 
un blu brillante alle estremit. Assomigliavano a piccoli zaffiri asteria  o 
alle escrescenze blu sulla valva di un pettine  consapevoli della luce, 
ma incapaci di formare vere immagini. Mentre osservavo, il blu brillante 
svan, le gemme divennero pietre opache, normali...
ottor Floyd, o chiunque sia in ascolto, non mi rimane pi molto 
tempo; l'allarme del mio sistema di mantenimento della vita ha appena 
squillato. Ma ho quasi finito.
llora capii cosa dovevo fare. Il cavo di quella lampada da mille 
watt penzolava fin quasi sul terreno. Gli diedi uno strattone e la luce 
si spense in una pioggia di scintille.
emetti che fosse troppo tardi. Per alcuni minuti non successe nulla. 
Per cui andai al muro di rami intrecciati che mi circondava, e gli 
diedi un caldo.
a creatura cominci lentamente a districarsi e a ritrarsi verso il 
canale. La seguii per tutto il percorso fino all'acqua, 
incoraggiandola con altri calci quando rallentava, percependo il 
rumore dei frammenti di ghiaccio che si rompevano in continuazione 
sotto i miei stivali... Mentre si avvicinava al canale, sembrava 
riacquistare forza ed energia, come se sapesse che si avvicinava alla 
sua dimora naturale. Mi do
mandai se sarebbe sopravvissuta per germogliare di nuovo.
par sotto la superfcie, lasciando alcune larve morte sulla terra 
aliena. L'acqua esposta riboll per alcuni minuti prima che una crosta 
di ghiaccio protettivo la riparasse dal vuoto. Poi tornai all'astronave 
per vedere se c'era qualcosa da recuperare... ma di questo non voglio 
parlare.
o solo due richieste da sottoporle, dottore. Quando il tassonomista 
classificher questa creatura, spero che le dar il mio nome.
 quando la prossima astronave torner a casa, chieda loro di 
riportare le nostre ossa in Cina.
erder energia tra pochi minuti... vorrei sapere se qualcuno mi sta 
ricevendo. In ogni caso, ripeter il messaggio finch potr...
ui  il professor Chang da Europa che riferisce la distruzione 
dell'astronave Tsien. Siamo atterrati sulla sponda del Grande Canale 
e abbiamo sistemato le nostre pompe sul bordo del ghiaccio...
28. LA PICCOLA ALBA.
Miss PRINGLE
REGISTRARE
Ecco che arriva il Sole! Strano come sembra sorgere rapidamente, su 
questo mondo dalla lenta rotazione! Certo, certo, il disco  cos 
piccolo che salta fuori tutt'intero all'orizzonte in un baleno... Non 
che faccia molta differenza per quanto riguarda la luce: se uno non 
guardasse nella sua direzione, non si accorgerebbe nemmeno che c' 
un altro sole nel cielo.
Ma spero che gli europidi se ne siano accorti. Di solito ci vogliono meno 
di cinque minuti prima che comincino a venire a riva dopo la Piccola 
Alba. Mi chiedo se non sappiano gi che sono qui e abbiano paura...
No... dovrebbe essere tutto il contrario. Forse sono curiosi... 
persin ansiosi di vedere quale strano visitatore sia giunto a 
Tsienville... Preferisco sperare che sia cos...
Ecco che arrivano! Spero che i satelliti spia stiano osservando... e le 
telecamere del Falcostiano riprendendo...
Con quanta lentezza si muovono! Ho paura che sar molto noioso 
cercare di comunicare con loro... anche se volessero parlare con me...
Pi o meno simili alla cosa che ha rovesciato la Tsien, ma molto pi 
piccole... Mi ricordano degli alberelli che camminano su una mezza 
dozzina di tronchi sottili. E con centinaia di rami, che si dividono in 
rametti, che a loro volta si dividono... in continuazione. Proprio come
molti dei nostri robot multiuso... quanto ci abbiamo impiegato a 
renderci conto che gli umanoidi fatti a nostra imitazione erano 
ridicoli e che il modo corretto di farli era con miriadi di piccoli 
manipolatori! Ogni volta che inventiamo qualcosa di brillante, 
scopriamo che Madre Natura ci ha gi pensato...
Come sono carini quelli piccoli... assomigliano a piccoli cespugli in 
movimento. Mi chiedo come si riproducano... per gemmazione? Non 
avevo visto quanto sono belli. Colorati quasi come i pesci della 
barriera corallina... forse per lo stesso motivo... per accoppiarsi o 
ingannare i predatori facendo finta di essere qualcos'altro...
Sono deluso. Non sembra che mi abbiano notato. Si dirigono tutti 
in citt, come se un astronave in visita sia una cosa di tutti i giorni... 
sono rimasti in pochi... forse funzioner... credo che possano 
distinguere le vibrazioni del suono  la maggior parte delle creature 
marine ne  capace  anche se forse questa atmosfera  troppo sottile 
per portare la mia voce molto lontano...
FALCON... ALTOPARLANTI ESTERNI...
SALVE, MI SENTITE? Mi CHIAMO FRANK POOLE... EHM... VENGO 
IN
PACE A NOME DI TUTTO IL GENERE UMANO...
Mi sento piuttosto sciocco, ma siete in grado di suggerirmi qualcosa 
di meglio? E andr benissimo per la registrazioneNessuno se ne 
accorge minimamente. Grandi e piccoli, strisciano tutti verso i loro 
igloo. Mi chiedo che cosa faranno quando saranno l dentro... forse 
dovrei seguirli. Sono sicuro che non c' alcun rischioio mi muovo 
molto pi veloce di loro.
Ho appena avuto un divertente flashback. Tutte queste creature che 
vanno nella stessa direzione... assomigliano ai pendolari che andavano 
avanti e indietro due volte al giorno tra casa e ufficio, prima che i 
sistemi elettronici lo rendessero inutile. Proviamo di nuovo, prima che 
spariscano tutti... EHILA... Qui FRANK POOLE, IN VISITA DAL PIANETA 
TERRA, MI SENTITE? Ti SENTO FRANK, QUI BAVE.
29.1 FANTASMI NELLA MACCHINA.
L'immediata reazione di Frank fu di assoluto stupore, seguito da una 
gioia infinita. In effetti, non aveva mai pensato di riuscire a stabilire 
alcun genere di contatto, sia con gli europidi sia con il monolito. Anzi, 
in preda alla frustrazione, gli era persino venuta in mente la strana
idea di andare a prendere a calci il torreggiante muro d'ebano e di 
gridare rabbioso: ' qualcuno in casa?
Eppure non avrebbe dovuto sentirsi cos stupito: un'intelligenza 
doveva aver sicuramente controllato il suo avvicinamento da 
Ganimede, permettendogli di atterrare. Avrebbe dovuto prendere 
pi sul serio Ted Khan.
ave disse scandendo le sillabe, ei davvero tu?
Chi altri poteva essere? si chiese una parte del suo cervello. E 
tuttavia non era una domanda sciocca. C'era qualcosa di stranamente 
meccanico, impersonale, nella voce che giungeva dal piccolo 
altoparlante sul pannello di controllo del Falcon.
, Frank. Io sono Dave.
Ci fu una breve pausa; poi la stessa voce continu, senza cambiare 
intonazione:
iao, Frank. Qui  Hal
**            
Miss PRINGLE
REGISTRARE
B  Indra, Dim  sono contento di aver registrato tutto, altrimenti 
non mi avreste creduto...
Temo di essere ancora sotto shock. Innanzitutto, come dovrei 
sentirmi nei confronti di uno che ha tentato di... anzi, che mi ha 
ammazzato, anche se  stato mille anni fa? Ma ora capisco che non si 
poteva accusare Hal, non si poteva accusare nessuno. C' un ottimo 
detto che ho trovato spesso utile: on attribuire mai alla 
malevolenza ci che  semplicemente dovuto all'incompetenza 
Non posso provare rabbia nei confronti di un gruppo di 
programmatori che non ho mai conosciuto e che sono morti da 
secoli.
Sono contento che questo invio sia crittato, perch non so come 
dovrebbe essere maneggiato, e molte cose che vi dir potrebbero 
risultare assolute sciocchezze. Ho gi sofferto di un sovraccarico di 
informazioni, e ho dovuto chiedere a Dave di andarsene per un p  
dopo tutti i guai che ho affrontato per incontrarlo! Ma non credo di 
aver offeso i suoi sentimenti, anzi, non sono nemmeno sicuro che abbia 
dei sentimenti...
Che cos', allora? Ottima domanda! B,  davvero Dave Bowman, 
ma senza gran parte della sua umanit... simile... ah... simile a un 
compendio di un libro o di un saggio tecnico. Voi sapete come un 
estratto possa dare tutte le informazioni che servono... ma nessun 
accenno alla personalit dell'autore? Eppure ci sono stati momenti 
in
cui ho sentito chiaramente che qualcosa del vecchio Dave era ancora 
presente. Non mi spingerei al punto di dire che fosse contento di 
vedermi... moderatamente soddisfatto, questo si attaglia di pi... 
Quanto a me, sono ancora molto confuso. Come incontrare un 
vecchio amico dopo una lunga separazione e scoprire che adesso  
una persona completamente diversa. B, sono trascorsi mille anni  
e non riesco a figurarmi attraverso quali esperienze sia passato, anche 
se ha cercato di raccontarmene alcune, come adesso vi mostrer.
E Hal... anche lui  l, senz'altro. Il pi delle volte non sono in grado 
di dire quale dei due mi stia parlando. Non ci sono casi di personalit 
multipla negli archivi clinici? Forse si tratta di una cosa del genere.
Gli ho chiesto come sia potuto succedere tutto questo a loro due e 
lui... loro... maledizione, Halman!... ha cercato di spiegarmelo. Adesso 
ve lo ripeto  forse in parte ho capito male, ma  l'unica ipotesi valida di 
cui sono in possesso.
Ovviamente il monolito  nei suoi vari aspetti   la chiave  no,  un 
termine sbagliato  mi pare che qualcuno una volta abbia detto che 
era una specie di coltello dell'esercito svizzero, ma a livello cosmico. 
Ho visto che li avete ancora, anche se la Svizzera e il suo esercito sono 
scomparsi secoli fa. un coltello multiuso che pu fare un sacco di 
cose. O  stato programmato per farle...
In Africa, quattro milioni di anni fa, ci diede quel calcio evolutivo, 
buono o cattivo che fosse. Poi il suo gemello sulla Luna ha atteso che 
noi uscissimo dalla culla. Tutto ci lo avevamo gi immaginato e Dave 
me lo ha confermato.
Ho detto che non ha pi molti sentimenti umani, ma  ancora 
curioso... vuole imparare. E che bella occasione ha avuto!
Quando il monolito di Giove lo ha assorbito  non mi viene in mente 
una definizione migliore  ha ottenuto pi di quanto si aspettasse. 
Bench lo abbia usato all'apparenza come esemplare catturato e come 
sonda per indagare sulla Terra  anche Dave lo ha usato a sua volta. Con 
l'aiuto di Hal  chi potrebbe capire un supercomputer meglio di un altro 
supercomputer?  ha esplorato i propri ricordi e ha cercato di trovare 
uno scopo.
Ora, abbiamo qui qualcosa cui  molto difficile credere. Il monolito 
 una macchina dalla poterla inimmaginabile  guardate solo quello 
che ha fatto a Giove!  ma non  altro. Opera in automatico; non ha 
consapevolezza. Mi ricordo che una volta mi venne in mente di andare a 
prendere a calci la Grande Muraglia e di urlare: ' qualcuno in 
casa?E la risposta corretta avrebbe dovuto essere: nessuno, tranne 
Dave e Hal...
Peggio ancora, alcuni dei suoi sistemi potrebbero aver cominciato a 
funzionare male; Dave suggerisce persino che, a conti fatti, stia 
diventando stupido! Forse lo hanno lasciato solo per troppo tempo   
ora di fare il tagliando.
E pensa che il monolito abbia sbagliato a valutare almeno in un caso. 
Forse anche questa non  l'espressione esatta... magari potrebbe 
avere considerato attentamente e deliberatamente...
In ogni caso, ... b, davvero spaventoso e terrificante nelle sue 
implicazioni. Fortunatamente posso mostrarvelo, quindi potete 
giudicare voi. S, anche se accadde un migliaio di anni fa, quando la 
Leonov esegu la seconda missione su Giove! E nessuno ci ha mai 
pensato, per tutto questo tempo...
Sono molto contento che mi abbiate adattato una calotta cerebrale. 
stata certamente preziosissima  non riesco a immaginare di vivere 
senza di essa  ma adesso sta facendo un lavoretto per il quale non era 
stata affatto progettata. E lo sta facendo piuttosto bene.
Halman ci ha impiegato dieci minuti a capire come funzionasse e ha 
stabilito un'interfaccia. Ora abbiamo un contatto puramente mentale  
il che rappresenta una grande tensione per me, credetemi Devo 
chiedere in continuazione che rallentino e che utilizzino un 
linguaggio da bambini. O dovrei dire un modo di pensare da 
bambini...
Non so come andr a finire. una registrazione vecchia di mille anni 
dell'esperienza di Dave, immagazzinata in qualche modo 
nell'immane memoria del monolito, poi recuperata da Dave e immessa 
nella mia calotta cerebrale  non chiedetemi come  e infine trasferita 
via radio a voi dalla Centrale di Ganimede. Uff! Spero che non vi 
venga un'emicrania mentre la caricate.
Tornando a Dave Bowman su Giove, nei primi anni del XXI secolo...
30. PAESAGGIO DI SCHIUMA.
II viticcio di forza magnetica lungo un milione di chilometri, le 
improvvise esplosioni di onde radio, i geyser di plasma elettrificato 
pi grandi del pianeta Terra gli apparivano reali e chiaramente 
visibili, esattamente come le nuvole che avvolgevano il pianeta in una 
sinfonia di molteplici sfumature. Era in grado di capire il complesso 
modello delle loro interazioni e si rese conto che Giove era molto 
pi fantastico di quanto chiunque potesse immaginare.
Anche mentre cadeva attraverso il cuore ruggente della Grande 
Macchia Rossa, con i lampi della tempesta vasta quanto un continen
te che gli esplodevano attorno, lui comprese perch era durato secoli, 
bench fosse fatto di gas molto meno pesanti di quelli che formavano 
gli uragani della Terra.
D sottile sibilo del vento d'idrogeno si spense a poco a poco mentre 
affondava nelle profondit pi tranquille e un nevischio di cerei fiocchi 
di neve  alcuni si erano gi agglomerati in montagne a malapena 
palpabili di schiuma di idrocarburi  cadeva dalle quote pi alte. Faceva 
abbastanza caldo da permettere l'esistenza di acqua allo stato liquido, 
ma non c'erano oceani; quell'ambiente fatto esclusivamente di gas era 
troppo lieve per sopportarli.
Scese attraverso strati di nuvole, fin quando entr in una zona di tale 
chiarezza che persino con la sola vista umana avrebbe potuto 
distinguere un'area di pi di mille chilometri di diametro. Era solo un 
piccolo vortice nel pi ampio cerchio della Grande Macchia Rossa; e 
conteneva un segreto a cui l'uomo aveva pensato a lungo, ma che non 
era mai riuscito a provare.
C'erano miriadi di piccole nuvole nettamente conformate che 
costeggiavano le colline ai piedi delle montagne di schiuma alla deriva, 
tutte pi o meno delle stesse dimensioni e tutte chiazzate di macchie 
rosse e marroni. Erano piccole solo se paragonate alla dimensione 
extraumana di quanto le circondava; la pi piccola avrebbe coperto 
una citt di notevole vastit.
Erano chiaramente vive, perch si muovevano con lenta decisione 
lungo i fianchi delle montagne volanti, spargendosi sui loro pendii come 
colossali pecore. E si chiamavano reciprocamente nella frequenza del 
metro, le voci radio deboli ma chiare sullo sfondo delle scosse e degli 
scricchiolii di Giove.
Nulla di meno che sacche di gas viventi, galleggiavano nella stretta 
zona tra le alture gelide e le profondit brucianti. Stretta, s... ma di 
gran lunga pi ampia di tutta la biosfera della Terra.
Non erano sole. C'erano altre creature che si muovevano 
rapidamente tra di esse, cos piccole che avrebbero potuto facilmente 
sfuggire alla vista. Alcune di esse assomigliavano in modo quasi 
soprannaturale ai velivoli terrestri ed erano pi o meno delle stesse 
dimensioni. Ma anch'esse erano vive  forse predatori, forse parassiti, 
forse persino pastori.
Tutto un nuovo capitolo dell'evoluzione, altrettanto aliena di quella 
che aveva fatto capolino su Europa, si apriva davanti a lui. C'erano 
torpedini spinte da getti, come i calamari degli oceani terrestri, che 
davano la caccia alle enormi sacche di gas divorandole. Ma le sacche 
non erano prive di difese; alcune di esse si opponevano con fulmini e
con tentacoli artigliati, simili a seghe a catena lunghe chilometri.
C'erano forme ancora pi strane che sfruttavano quasi ogni 
possibilit di geometria: insoliti aquiloni trasparenti, tetraedri, sfere, 
poliedri, viluppi di nastri arrotolati... Gigantesco plancton 
dell'atmosfera di Giove, erano progettate per fluttuare come sottili 
ragnatele nelle correnti ascensionali, fin quando avessero vissuto il 
tempo sufficiente a riprodursi; poi sarebbero state ricacciate nelle 
profondit per essere carbonizzate e riciclate in una nuova 
generazione.
Stava esplorando un mondo grande pi di cento volte la Terra e, bench 
avesse visto molte meraviglie, non c'erano segni d'intelligenza. Le voci 
radio delle grandi sacche portavano solo semplici messaggi di 
avvertimento o di timore. Persino i cacciatori, da cui ci si sarebbe 
potuto aspettare un grado pi alto di sviluppo e organizzazione, erano 
simili agli squali degli oceani terrestri... automi privi d'intelligenza.
E, nonostante la vastit e la novit stupefacenti, la biosfera di Giove 
era un mondo fragile, un luogo di brume e schiuma, di delicati fili di 
seta e tessuti sottili come carta nati dalla continua nevicata di sostanze 
petrolchimiche formate dai lampi dell'atmosfera superiore.
Pochi di quegli insiemi erano pi sostanziosi di una bolla di sapone; 
il pi debole dei carnivori terrestri avrebbe potuto facilmente fare a 
pezzi i predatori pi spaventosi di quell'ambiente.
Come Europa, ma su scala assai pi vasta, Giove era un vicolo cieco 
evolutivo. La consapevolezza non vi sarebbe mai apparsa; e anche se 
fosse apparsa, sarebbe stata destinata a un'esistenza stentata. Forse 
avrebbe potuto svilupparsi una cultura essenzialmente aerea, ma in 
un ambiente in cui il fuoco non aveva posto e i solidi quasi non 
esistevano, non avrebbe raggiunto nemmeno l'et della pietra.
31. NURSERY.
Miss PRINGLE
REGISTRARE
Indra, Dim... b, spero che vi sia giunto in buono stato... ancora non 
riesco a crederci. Tutte quelle straordinarie creature  avremmo 
dovuto rilevare le loro voci radio, anche se non potevamo capirle!  
spazzate via in un istante, in modo che Giove potesse diventare un 
sole.
E adesso siamo in grado di comprenderne il perch. Era per dare agli 
europidi la loro possibilit. Che logica spietata: l'intelligenza  l'unica 
cosa che conta? Prevedo lunghe discussioni con Ted Khan su questo...
La domanda successiva : riusciranno gli europidi a fare il salto di
qualit... o rimarranno bloccati per sempre nell'asilo infantile... ma 
nemmeno... nella nursery? Bench un migliaio di anni sia un periodo 
molto breve, ci si potrebbe aspettare un lieve progresso ma, secondo 
Dave, sono esattamente gli stessi di quando lasciarono il mare. Forse 
 questo il guaio; hanno ancora un piede  o un ramo!  nell'acqua.
Ed ecco un'altra cosa su cui ci siamo completamente sbagliati. 
Pensavamo che tornassero in acqua a dormire. Invece  
esattamente il contrario  ci tornano per mangiare e dormono 
quando vengono a terra! Come si poteva capire dalla loro 
conformazione  quell'intrico di rami  si cibano di plancton...
Ho chiesto a Dave:  gli igloo che hanno costruito? Non sono un 
progresso tecnologico?E lui ha detto: emmeno per sogno... sono 
adattamenti delle strutture che costruiscono sul fondo marino per 
proteggersi dai diversi predatori... in particolare una specie di tappeto 
volante, grande come un campo di calcio...
Ma c' un ambito in cui hanno dimostrato di avere iniziativa  
persino creativit. Sono affascinati dai metalli, presumibilmente 
perch non esistono allo stato puro nell'oceano. Ecco perch hanno 
fatto a pezzi la Tsien  la stessa cosa  accaduta alle varie sonde scese 
sul loro territorio.
Cosa ne fanno del rame, del berillio e del titanio che raccolgono? 
Nulla di utile, temo. Li portano tutti insieme in un posto, in un 
mucchio fantastico che continuano a modificare. Potrebbero essere 
sul punto di sviluppare un senso estetico... ho visto di peggio al 
museo di arte moderna... Ma ho elaborato un'altra teoria... avete 
mai sentito parlare dei culti del cargo? Durante il XX secolo, alcune 
trib molto primitive ancora esistenti costruivano imitazioni di 
aerei con il bamb, nella speranza di attirare i grandi uccelli del cielo 
che di tanto in tanto portavano loro doni meravigliosi. Forse gli 
europidi la pensano allo stesso modo.
E adesso quella domanda che continuate a farmi... Che cos' Dave? 
E in che modo lui  e Hal  sono diventati qualunque cosa siano ora?
La risposta pi rapida , ovviamente, che siano entrambi 
emulazioni... simulazioni... nella gigantesca memoria del monolito. Per 
la maggior parte del tempo sono disattivati; quando l'ho chiesto a 
Dave, ha detto di essere rimasto veglio sono parole sue  in tutto 
solo per cinquant'anni sui mille trascorsi dalla sua... hum... 
metamorfosi.
Quando gli ho chiesto se gli dispiacesse quell'assorbimento della sua 
vita nel monolito, ha detto: erch dovrei dispiacermi? Eseguo alla 
perfezione le mie funzioni S, assomiglia proprio ad Hal! Ma credo 
che fosse Dave... se adesso c' ancora qualche differenza.
Vi ricordate quell'analogia del coltello dell'esercito svizzero? 
Halman  una delle miriadi di componenti di questo coltello cosmico.
Ma non  uno strumento completamente passivo quando  sveglio, 
ha una certa autonomia, una certa indipendenza  presumibilmente 
entro i limiti stabiliti dal controllo opprimente del monolito. Nel corso 
dei secoli,  stato utilizzato come una specie di sonda intelligente per 
esaminare Giove  come avete appena constatato , Ganimede e anche 
la Terra. Il che conferma quei misteriosi eventi in Florida, riferiti 
dall'ex ragazza di Dave e dall'infermiera che si occupava della 
madre, pochi istanti prima della sua morte... come anche gli incontri 
ad Anubis City.
E spiega anche un altro mistero. Ho chiesto a Dave in tutta 
franchezza: erch mi hanno permesso di atterrare su Europa, 
quando per secoli tutti gli altri sono stati dirottati? Mi aspettavo che lo 
facessero anche con me!
La risposta  ridicolmente semplice. H monolito usa Dave  Halman di 
tanto in tanto per tenerci d'occhio. Dave sapeva tutto del mio 
recupero  ha visto persino alcune interviste che ho rilasciato ai media 
sulla Terra e su Ganimede. Devo dire che sono un p offeso che non 
abbia cercato di mettersi in contatto con me! Ma almeno mi ha dato il 
benvenuto quando sono arrivato...
Dim  ho ancora quarantott'ore prima che il Falcon parta  con o 
senza di me! Non penso che le sfrutter tutte, ora che mi sono messo 
in contatto con Halman; possiamo metterci in contatto direttamente 
da Anubis... se lo vuoi fare.
E sono ansioso di tornare al Grandimede il pi presto possibile. Il 
Falcon  un bel velivolo, ma i servizi igienici potrebbero essere 
migliorati... l dentro comincia a esserci cattivo odore e ho una gran 
voglia di farmi una doccia.
Non vedo l'ora di rivedervi  e soprattutto Ted Khan. Abbiamo un 
sacco di cose su cui discutere, prima che ritorni sulla Terra.
STORE
TRASMETTERE
PARTE V 
CONCLUSION
E
Faticare per quel che sar
non serve all'errore di base;
ci piove dentro al mare,
eppure sa di sale.
(A.E. HOUSMAN, MORE POEMS)
32. UN GENTILUOMO TRANQUILLO.
Nell'insieme, erano stati tre decenni interessanti ma privi di eventi, 
scanditi dalle gioie e dai dolori che il Tempo e il Destino riservano a 
tutto il genere umano.
La pi grande di queste gioie era arrivata del tutto inaspettata; anzi, 
prima di lasciare la Terra alla volta di Ganimede, Poole avrebbe 
considerato assurda persino la sola idea.
C' molta verit nel detto secondo il quale l'assenza acuisce il 
desiderio. Quando lui e Indra Wallace si rividero, scoprirono che, 
nonostante le punzecchiature e gli occasionali disaccordi, erano pi 
vicini di quanto immaginassero. Da cosa nasce cosa  compresi, con 
loro reciproca felicit, Dawn Wallace e Martin Poole.
Era piuttosto tardi per cominciare una vita di famiglia a parte quella 
questioncina di un migliaio di anni  e il professor Anderson li aveva 
avvertiti che forse non sarebbe stato possibile. O peggio ancora...
ei  pi fortunato di quanto possa immaginare disse a Poole. l 
danno da irradiazione era sorprendentemente esiguo e siamo stati in 
grado di eseguire tutte le correzioni essenziali dal suo DNA intatto. 
Ma fin quando non faremo altri test, non le posso promettere la 
completezza genetica. Quindi si diverta... ma non metta su famiglia 
fin quando non glielo dir io.
I test erano stati lunghi e tediosi, e come Anderson aveva temuto, si 
erano rese necessarie altre correzioni. C'era stato un grave intoppo 
qualcosa che non avrebbe mai potuto vivere, nemmeno se le fosse stato 
concesso di superare le prime settimane dal momento del 
concepimento  tuttavia Martin e Dawn erano perfetti, con il loro 
numero giusto di teste, braccia e gambe. Erano anche belli e 
intelligenti e riuscivano a stento a evitare di essere troppo coccolati 
dai loro genitori perdutamente innamorati, che peraltro rimasero 
ottimi amici anche
quando, quindici anni pi tardi, decisero di riprendersi la libert di 
un tempo. Grazie al loro Quoziente di Conseguimento Sociale, 
potevano godere del permesso  anzi, erano stati addirittura 
incoraggiati  di avere un altro figlio, ma decisero di non mettere 
ulteriormente alla prova la loro stupefacente buona sorte.
Una tragedia aveva gettato un'ombra sulla vita personale di Poole 
durante questo periodo  e ovviamente aveva addolorato l'intera 
comunit del sistema solare. Il capitano Chandler e tutto il suo 
equipaggio erano rimasti uccisi quando il nucleo di una cometa che 
stavano perlustrando era esploso all'improvviso, distruggendo il 
Goliath in modo cos completo che vennero localizzati solo pochi 
frammenti. Esplosioni del genere  provocate da reazioni di molecole 
instabili attive a temperature molto basse  erano un pericolo ben noto 
ai cacciatori di comete, e Chandler ne aveva incontrate diverse 
nella sua carriera. Nessuno avrebbe mai saputo in quali precise 
circostanze un uomo della sua esperienza avesse potuto lasciarsi 
cogliere di sorpresa.
Poole sent molto la mancanza di Chandler; aveva avuto un ruolo 
unico nella sua vita e nessuno avrebbe potuto sostituirlo  nessuno, 
tranne Dave Bowman, con il quale aveva condiviso un'avventura 
altrettanto straordinaria. Avevano progettato pi volte di tornare 
insieme nello spazio, magari arrivando fino alla Nuvola di Oort con i 
suoi misteri impenetrabili e la sua riserva di ghiaccio lontana ma 
inesauribile. Tuttavia, i reciproci impegni avevano sempre 
sconvolto i loro piani, quindi si trattava di un desiderio riservato a 
un futuro che non sarebbe mai esistito.
Ma Poole era riuscito a ottenere un altro scopo da tempo desiderato  
nonostante le prescrizioni del medico. Era stato sulla Terra e quel 
viaggio gli era bastato e avanzato.
Il veicolo a bordo del quale aveva viaggiato appariva quasi identico 
alle sedie a rotelle usate dai paraplegici pi abbienti della sua epoca. 
Era dotato di propulsione e aveva pneumatici ad aria in grado di 
percorrere superfici ragionevolmente lisce. Ma poteva anche volare  
a un'altitudine di circa venti centimetri  su un cuscino d'aria creato da 
un insieme di ventilatori piccoli ma potentissimi. A Poole parve 
sorprendente che una tecnologia cos primitiva fosse ancora in uso, 
ma i congegni a inerzia controllata erano troppo ingombranti per 
applicazioni di cos poco conto.
Seduto comodamente nella sua sedia a cuscino d'aria, si era a 
malapena accorto dell'aumento di peso mentre scendeva nel cuore 
dell'Africa. Bench avesse notato una certa difficolt di 
respirazione, ne aveva provate di ben peggiori durante il suo 
addestramento da astro
nauta. Ma quella a cui non era preparato era la vampata di calore da 
forno che lo aveva colpito appena era scivolato fuori dal gigantesco 
cilindro proteso verso il cielo che rappresentava la base della Torre. 
Eppure era ancora mattina: come sarebbe stato e mezzogiorno?
Si era appena abituato al calore quando il suo odorato venne assalito. 
Miriadi di odori  non sgradevoli, ma tutti poco noti  richiamarono la 
sua attenzione. Chiuse gli occhi per alcuni minuti nel tentativo di non 
sovraccaricare i suoi circuiti di input.
Prima di decidersi ad aprirli di nuovo, sent qualcosa di grosso e 
umido toccargli la base del collo.
aluti Elizabeth disse la sua guida, un giovanotto tarchiato 
abbigliato nel tradizionale costume del Grande Cacciatore Bianco, di 
gran lunga troppo elegante per servire a qualche scopo.  incaricata 
del benvenuto ufficiale.
Poole piroett sulla sua sedia e si ritrov a fissare gli occhi 
appassionati di un'elefantina.
iao, Elizabeth rispose piuttosto a bassa voce. Elizabeth lev la 
proboscide in segno di saluto ed emise un suono che di solito non si 
sente tra persone beneducate, bench Poole fosse sicuro che avesse le 
migliori intenzioni.
Nel complesso, pass meno di un'ora sul pianeta Terra, costeggiando 
il bordo di una giungla i cui alberi striminziti non reggevano il confronto 
con quelli di Skyland e incontrando gran parte della fauna locale. Le 
sue guide si scusarono per l'eccessiva confidenza dei leoni, ormai 
rovinati dai turisti  ma l'espressione poco rassicurante dei coccodrilli 
compens pi che largamente il loro atteggiamento; qui la natura era 
ancora selvaggia e immutata.
Prima di tornare alla Torre, Poole si arrischi a fare alcuni passi 
lontano dalla sua sedia a cuscino d'aria. Si rendeva conto benissimo che 
sarebbe equivalso a gravare la schiena del proprio peso, ma non gli 
parve impossibile, e non si sarebbe mai perdonato di non averci 
provato.
Non fu una buona idea; forse avrebbe dovuto provarci in un clima 
pi fresco. Dopo non pi di una dozzina di passi, fu ben contento di 
sprofondare di nuovo nell'accogliente grembo della sua poltrona.
asta cos disse con un filo di voce. orniamo alla Torre.
Mentre scivolava nella sala dell'ascensore, not un cartello di cui 
non si era accorto nell'eccitazione dell'arrivo. Diceva:
BENVENUTI IN AFRICA!
a salvezza del mondo  nei territori selvaggi.
HENRY DAVID THOREAU (18171862)
Constatato l'interesse di Poole, la guida chiese: o conosceva?
Era il genere di domanda che Poole aveva udito anche troppo spesso 
e al momento non si sent pronto ad affrontarla.
on mi pare rispose con un filo di voce, mentre i portelloni si 
chiudevano dietro di loro, escludendoli da ogni veduta, profumo o 
suono della sede pi antica del genere umano
II safari in verticale aveva soddisfatto il suo bisogno di visitare la Terra 
e fece del suo meglio per ignorare i vari dolori e disturbi che gli erano 
venuti laggi quando fu di ritorno nel suo appartamento al Livello 
10.000  una sistemazione di prestigio, persino in quella societ 
democratica. Tuttavia Indra rimase leggermente scioccata dal suo 
aspetto e gli ordin di mettersi subito a letto.
roprio come Anteo... ma al contrario!borbott cupa.
hi?domand Poole; a volte l'erudizione di sua moglie era un p 
opprimente, ma aveva deciso che non valeva la pena di farsi venire un 
complesso d'inferiorit.
l figlio di Gea, dea della Terra. cole lott con lui... ma ogni volta 
che veniva scaraventato a terra, Anteo rinnovava le proprie forze.
 chi ha vinto?
rcole, ovviamente... tenendo in aria Anteo, in modo che mammina 
non potesse ricaricargli le batterie.
, sono sicuro che non ci metter molto a ricaricare le mie. E ho 
imparato una lezione. Se non faccio pi ginnastica, potrei essere 
costretto a trasferirmi al livello di gravit lunare.
I buoni propositi di Poole durarono un mese intero: ogni mattina 
faceva una corroborante passeggiata di cinque chilometri, scegliendo 
ogni giorno un livello diverso della Torre Africana. Alcuni piani erano 
ancora vuoti e facevano venire in mente deserti di metallo che 
probabilmente non sarebbero mai stati riempiti, ma altri erano stati 
dotati di giardini e nel corso dei secoli si erano sviluppati in una 
sbalorditiva variet di stili architettonici. Molti avevano preso a prestito 
da culture ed epoche del passato; altri ammiccavano a tempi futuri che 
Poole non intendeva affatto visitare. Almeno non correva il pericolo di 
annoiarsi e in molte sue passeggiate era accompagnato, a rispettosa 
distanza, da gruppetti di simpatici bambini. Poche volte erano capaci 
di stare al suo passo.
Un giorno, mentre Poole stava passeggiando lungo una convincente, 
anche se scarsamente popolata, imitazione degli Champs Elyses, 
all'improvviso scorse un viso familiare.
anil!esclam.
L'altro fece fnta di niente, anche quando Poole lo chiam di nuovo, 
quasi urlando.
on ti ricordi di me?
Danii  e ora che lo aveva raggiunto, Poole non aveva pi il minimo 
dubbio sulla sua identit  apparve sinceramente perplesso.
i scusi rispose. ei  il comandante Poole, certo. Ma sono 
sicuro che non ci siamo mai conosciuti prima.
Ora fu la volta di Poole a sentirsi imbarazzato.
he stupido sono si scus. evo averla presa per qualcun altro. 
Buona giornata.
Fu contento di quell'incontro e si rallegr che Danil fosse tornato in 
seno alla societ. Che avesse ammazzato qualcuno con una scusa o si 
fosse dimenticato di restituire in tempo un libro alla biblioteca, ormai 
non era pi una preoccupazione per il suo ex datore di lavoro; i conti 
tornavano, il debito era stato pagato. Bench Poole a volte sentisse la 
mancanza dei film di guardie e ladri che lo avevano tanto divertito 
nella sua giovent, ormai si era abituato ad accettare la teoria in voga 
in quel momento: un eccessivo interesse per i comportamenti patologici 
era patologico di per s.
Con l'aiuto di Miss Pringle, Modello HI, Poole era riuscito a 
programmare la propria vita in modo che ci fossero di tanto in tanto dei 
momenti liberi in cui potesse sistemare la sua calotta cerebrale sulla 
Ricerca Casuale e perlustrare le sue aree di interesse. Al di fuori della 
famiglia, il suo interesse principale era rivolto ancora alle lune di 
GioveLucifero, in particolar modo perch era riconosciuto come il 
massimo esperto sull'argomento ed era membro permanente della 
Commissione Europa.
La Commissione era stata creata quasi mille anni prima per riflettere 
su cosa  posto che ci fosse una cosa da fare  si potesse e dovesse fare 
del misterioso satellite. Con il passare dei secoli aveva raccolto 
un'enorme quantit di informazioni, a partire dalle circumnavigazioni 
del Voyager del 1979 e dalla prima accurata ispezione della sonda 
Galileo partita nel 1996  esattamente l'anno di nascita di Poole  e 
giunta in orbita nel 1997.
Come molte organizzazioni di lunga data, la Commissione Europa si 
era lentamente fossilizzata e ora si riuniva solo quando c'erano nuovi 
sviluppi. Era stata svegliata di soprassalto dalla riapparizione di 
Halman e aveva nominato una nuova ed energica presidentessa, il cui 
primo atto era stato quello di cooptare Poole.
Poole si rallegr di far parte della Commissione, bench avesse poco 
da offrire che non fosse gi stato registrato. Ovviamente era suo 
dovere rendersi disponibile e oltretutto gli offriva una posizione 
ufficiale di cui altrimenti sarebbe stato privo. In precedenza il suo 
status era simile a quello che un tempo veniva definito come "bene 
nazio
.
naie" e che lui trovava alquanto imbarazzante. Sebbene fosse felice di 
essere mantenuto nel lusso da un mondo ben pi ricco di quanto tutti i 
sogni di epoche precedenti e devastate dalle guerre potessero avere 
mai immaginato, provava il bisogno di offrire una giustificazione alla 
propria esistenza.
Provava anche un altro bisogno, che confessava raramente persino a 
se stesso. Halman gli aveva parlato, anche se solo brevemente, durante 
il loro strano incontro di vent'anni prima. Poole era certo che 
avrebbe potuto facilmente farlo di nuovo, se avesse voluto. Non lo 
interessavano pi i contatti con gli umani? Sperava che non fosse cos; 
eppure quello avrebbe potuto essere il motivo del suo silenzio.
Era spesso in contatto con Ted Khan  sempre attivo e battagliero e 
attualmente rappresentante della Commissione Europa su Ganimede. 
Da quando Poole era tornato sulla Terra, Khan aveva cercato invano 
di aprire un canale di comunicazione con Bowman. Non riusciva a 
capire come mai i suoi lunghi elenchi di importanti domande su 
argomenti di vitale interesse filosofico e storico non avessero 
ottenuto nemmeno una breve risposta.
orse che il monolito tiene talmente impegnato il tuo amico 
Halman da non poter parlare con me?si era lamentato con Poole. 
, in ogni caso, che cosa ne fa del suo tempo?
Era una domanda molto sensata; e la risposta venne, come un 
fulmine a ciel sereno, dallo stesso Bowman, tramite una 
normalissima chiamata al videofono.
33. CONTATTO.
iao, Frank. Sono Dave. Ho un messaggio importantissimo per te. 
Immagino che in questo momento tu sia nella tua suite nella Torre 
Africana. Se sei l, ti prego di identificarti comunicando il nome del 
nostro insegnante di meccanica orbitale. Aspetter sessanta secondi e, 
se non ci sar risposta, riprover esattamente tra un'ora.
Quel minuto bast appena a Poole per riprendersi dallo shock. 
Prov una rapida sensazione di piacere, mista a stupore, prima che 
un'altra emozione prendesse il sopravvento. Per quanto fosse contento 
di sentire di nuovo Bowman, l'espressione "messaggio 
importantissimo" suonava decisamente sinistra.
Ma almeno aveva avuto la fortuna, si disse Poole, di sentirsi chiedere 
uno dei pochi nomi che riuscisse a ricordare. Chi poteva scordare 
uno scozzese con un accento di Glasgow talmente marcato che ci ave
vano messo una settimana a capirlo? Ma era stato un brillante 
insegnante, dopo che erano riusciti a capire quello che diceva.
ottor Gregory McVitty.
iconosciuto. Ora per piacere commuta sul ricevitore della tua 
calotta cerebrale. Ci vorranno tre minuti per trasmetterti questo 
messaggio. Non cercare di controllarlo. User una compressione di 
uno a dieci. Aspetter due minuti prima di cominciare.
Come riesce a farlo? si chiese Poole. GioveLucifero era attualmente a 
una distanza di cinquanta minuti luce, perci doveva aver lasciato quel 
messaggio almeno un'ora prima. Forse lo aveva mandato con una 
qualche entit intelligente in un pacco con tanto di indirizzo 
sull'unidirezionale GanimedeTerra, ma sarebbe stato troppo banale 
per Halman, considerate le risorse che sembrava avere a disposizione 
all'interno del monolito.
L'indicatore sulla Scatola Cerebrale stava lampeggiando. D messaggio 
era in arrivo.
Alla compressione utilizzata da Halman, Poole avrebbe impiegato 
mezz'ora ad assorbire il messaggio in tempo reale. Ma gli ci vollero 
solo dieci minuti per capire che la sua pacifica vita quotidiana era 
giunta improvvisamente alla fine.
34. SENTENZA.
Era molto difficile mantenere un segreto in un mondo di 
comunicazioni universali e istantanee. Si trattava di una questione, 
decise subito Poole, da discutere in privato.
La Commissione Europa aveva borbottato, ma tutti i membri si erano 
riuniti nel suo appartamento. Ce n'erano sette  numero fortunato, 
indubbiamente suggerito dalle fasi della Luna, che aveva sempre 
affascinato l'umanit. Era la prima volta che Poole incontrava di 
persona tre dei membri della Commissione, anche se a quel punto li 
conosceva tutti pi a fondo di quanto sarebbe stato possibile in una 
vita in cui non fosse esistita la calotta cerebrale.
residentessa Oconnor, membri della Commissione... vorrei dire 
poche parole... solo poche, prometto!... prima di comunicarvi il 
messaggio ricevuto da Europa. Ed  una cosa che preferisco fare a 
parole;  pi naturale per me... Temo che non sar mai 
perfettamente a mio agio con il trasferimento mentale diretto.
ome tutti voi sapete, Dave Bowman e Hal sono stati 
immagazzinati come emulazioni nel monolito su Europa. 
All'apparenza non
scarta mai uno strumento che si sia dimostrato utile, e di tanto in tanto 
attiva Halman per dare un'occhiata ai nostri affari... quando 
cominciano a interessarlo. Ho il sospetto che il mio arrivo deve 
averlo interessato, o forse me ne sto compiacendo tutto da solo!
a Halman non  soltanto uno strumento passivo. La componente 
Dave ha ancora qualcosa della sua origine umana  persino emozioni. 
E siccome siamo stati addestrati insieme  abbiamo condiviso 
pressoch tutto per anni  pare che trovi pi facile comunicare con 
me che con chiunque altro. Mi piacerebbe pensare che sia felice di 
farlo, ma forse  un aggettivo troppo forte...
 anche curioso, indiscreto e forse un p risentito per il modo in 
cui  stato scelto, come se fosse un esemplare di fauna terrestre, 
anche se probabilmente siamo considerati tutti tali dal punto di 
vista dell'intelligenza che ha creato il monolito.
 dov' quella intelligenza, adesso? Pare che Halman conosca la 
risposta, ed  agghiacciante.
ome abbiamo sempre sospettato, il monolito fa parte di una rete 
galattica di qualche tipo. E il Nodo pi vicino  il controllore del 
monolito, o l'immediato superiore   distante 450 anniluce.
roppo vicino per star tranquilli! Ci significa che il rapporto su di 
noi e sui nostri affari che  stato trasmesso nei primi anni del XXI 
secolo  stato ricevuto mezzo millennio fa. Se il... diciamo il 
supervisore del monolito avesse risposto subito, qualsiasi ulteriore 
istruzione dovrebbe arrivare adesso.
d  proprio quello che sembra stia succedendo. Nei giorni scorsi, 
il monolito ha ricevuto una serie continua di messaggi, e ha preparato 
nuovi programmi, presumibilmente in accordo con quanto gli  
stato ordinato.
fortunatamente Halman pu solo tirare a indovinare sulla natura di 
quelle istruzioni. Come capirete quando vi sarete collegati a questa 
tavoletta, ha un accesso limitato a molti dei circuiti e delle banche dati del 
monolito, e pu anche effettuare una specie di dialogo con lui. Se questo 
 il termine esatto  dal momento che ci vogliono due persone! Ancora 
non riesco a credere che il monolito, con tutta la sua potenza, non 
possegga la consapevolezza  anzi, non sappia nemmeno che esista!
alman ha meditato su questo problema per un migliaio di anni, a 
intervalli, ed  giunto alla stessa risposta a cui  giunta la maggior parte 
di noi. Ma la sua conclusione deve sicuramente aver pi peso, a 
causa della sua conoscenza intima.
cusate! Non volevo fare una battuta... ma come potremmo 
chiamarla altrimenti?
ualunque cosa si sia presa la briga di crearci  o perlomeno di 
armeggiare con le menti e i geni dei nostri antenati  sta per decidere la 
prossima mossa. E Halman  pessimista. No... ho esagerato un p. 
Diciamo che non vede molte possibilit, ma attualmente  un 
osservatore troppo distaccato per preoccuparsi indebitamente. Il 
futuro la sopravvivenza!  della razza umana non  molto pi di un 
interessante problema per lui, ma vuole darci una mano.
Poole smise improvvisamente di parlare, cogliendo di sorpresa il 
pubblico attento.
trano. Ho appena avuto uno sbalorditivo flashback... sono sicuro 
che spieghi quello che sta succedendo. Vi prego di avere pazienza...
ave e io camminavamo insieme un giorno, lungo la spiaggia di 
Cape Kennedy, poche settimane prima del lancio, quando notammo 
un grosso scarabeo sulla sabbia. Come capita spesso, era caduto sul 
dorso e stava agitando le zampette in aria, cercando di rimettersi a 
pancia in gi.
o lo ignorai  eravamo impegnati in una complessa discussione 
tecnica  ma Dave no. Si fece da parte e, stando molto attento, con la 
scarpa lo rimise in piedi. Mentre volava via io dissi: "Sei sicuro che sia 
stata una buona idea? Ora se ne andr a sgranocchiare gli adorati 
crisantemi di qualcuno". E lui rispose: "Forse hai ragione. Ma mi 
piacerebbe concedergli il beneficio del dubbio".
ogliate scusarmi... avevo promesso di dire solo poche parole. Ma 
sono molto contento di aver ricordato quell'episodio: credo che metta 
il messaggio di Hal nella sua giusta prospettiva. Sta concedendo alla 
razza umana il beneficio del dubbio...
ra vi prego di controllare le vostre calotte cerebrali. una 
registrazione ad alta densit, in cima alla banda dell'ultravioletto, 
Canale 110. Mettetevi comodi, ma assicuratevi di vedere bene. 
Cominciamo...
35. CONSIGLIO DI GUERRA.
Nessuno chiese di rivederlo. Una volta era sufficiente.
Ci fu un attimo di silenzio quando fin il playback: poi la dottoressa 
Oconnor si tolse la calotta cerebrale, si massaggi il cranio luccicante 
e disse lentamente:
ei mi ha insegnato un'espressione della sua epoca che mi sembra 
molto appropriata adesso. Questo  un bel pastccio
a solo Bowman  Halman  conosce i componenti aggiunse 
uno dei membri della Commissione. apisce davvero le operazioni
di qualcosa di cos complesso come il monolito? O questo scenario  
un prodotto della sua immaginazione?
on penso che abbia molta immaginazione obiett la dottoressa 
Oconnor.  tutto corrisponde perfettamente. In particolare il 
riferimento a Nova Scorpio. Credevamo che fosse un incidente; in 
realt era una... sentenza.
rima Giove... adesso Scorpio s'intromise il dottor Kraussman, il 
noto fisico considerato da tutti come la reincarnazione del leggendario 
Einstein. Correva voce che vi avesse contribuito anche un piccolo 
intervento di chinirgia plastica. hi sar il prossimo?
bbiamo sempre pensato ribad la presidentessa, he i TMA ci 
controllassero.Si ferm un istante, poi aggiunse rattristata: he 
incredibile... che spaventosamente incredibile sfortuna che il rapporto 
finale sia partito proprio dopo il peggior periodo della storia 
dell'umanit!
Ci fu un altro silenzio. Tutti sapevano che il XX secolo era stato 
spesso etichettato come l secolo della tortura
Poole ascolt senza interrompere, aspettando che emergesse 
qualche accordo. Non era la prima volta che veniva colpito dalla 
qualit di quella Commissione. Nessuno cercava di dimostrare la 
propria teoria preferita, di prevalere su argomenti di discussione o di 
insufflarsi l'ego: non pot fare a meno di notare il contrasto con le 
discussioni spesso troppo accese e vane che gli era capitato di 
ascoltare ai suoi tempi tra tecnici e amministratori dell'Agenzia 
Spaziale, tra membri del Congresso e dirigenti d'industria.
S, la razza umana era indubbiamente migliorata. Non solo la calotta 
cerebrale aveva contribuito a eliminare gli indesiderati, ma aveva 
aumentato enormemente l'efficacia dell'istruzione. Eppure non tutto 
era all'attivo: c'erano pochi personaggi degni di essere ricordati in 
quella societ. Al momento riusc a pensare solo a quattro: Indra, il 
capitano Chandler, il dottor Khan e la Dragon Lady di malinconica 
memoria.
La presidentessa lasci che la discussione saltasse pacatamente da 
un argomento all'altro, fin quando tutti ebbero detto la loro, poi 
incominci a riassumere.
a prima domanda, la pi ovvia  cio quanto sul serio dobbiamo 
prendere questa minaccia  non merita che vi si perda tempo. Anche 
se fosse un falso allarme, o un fraintendimento,  talmente seria in 
potenza che dobbiamo considerarla reale, fino a una prova contraria 
di assoluta sicurezza. D'accordo?
ene. E non sappiamo quanto tempo abbiamo. Per cui dobbiamo 
pensare che il pericolo sia immediato. Forse Halman riuscir a 
fornirci ulteriori informazioni, ma potrebbe gi essere troppo tardi.
uindi l'unica cosa che dobbiamo decidere  questa: come 
possiamo proteggerci da una cosa talmente possente come il 
monolito? Guardate cosa  successo a Giove! E, a quanto 
sembra, a Nova Scorpio...
ono sicura che la forza bruta risulterebbe inutile, anche se forse 
dovremmo tenere in considerazione questa opzione. Dottor 
Kraussman... quanto tempo ci vorrebbe per costruire una 
superbomba?
upponendo che i progetti esistano gi e che non sia necessario fare 
ricerche... oh, b, forse due settimane. Gli ordigni termonucleari 
sono piuttosto semplici e utilizzano materiali comuni... dopotutto sono 
stati costruiti gi nel Secondo Millennio! Ma se si vuole qualcosa di 
pi avanzato  per esempio una bomba antimateria, o un minibuco 
nero  b, allora ci vorrebbero alcuni mesi.
razie, potrebbe cominciare a occuparsene? Ma come ho detto, 
non credo che funzionerebbe; una cosa che pu gestire simili poteri  
certamente in grado di proteggersi da qualsiasi cosa. Allora... altri 
suggerimenti?
on potremmo negoziare?domand un consigliere, ma senza 
molta speranza.
on che cosa... o con chi?rispose Kraussman. ome abbiamo 
scoperto, il monolito  sostanzialmente un puro meccanismo e fa solo 
quello per cui  stato programmato. Forse il programma ha una certa 
flessibilit, ma non c' modo di saperlo. E certamente non possiamo 
ricorrere all'Ufficio del Capo, che dista cinquecento anniluce!
Poole ascolt senza intromettersi; non era in grado di contribuire alla 
discussione, poich gran parte di essa andava al di l delle sue 
conoscenze. Cominci a provare un insidioso senso di depressione. 
Forse non avrebbe dovuto trasmettere quella informazione, si disse. 
E poi, se era un falso allarme, nessuno se ne sarebbe risentito. E se 
invece non lo era... b, l'umanit avrebbe dovuto rassegnarsi davanti 
all'inesorabile destino che l'attendeva.
Stava ancora rimuginando questi cupi pensieri quando una frase 
familiare attir la sua attenzione.
Un membro della Commissione, un uomo dall'aspetto pacato con 
un nome cos lungo che Poole non era mai riuscito a ricordarlo, e tanto 
meno a pronunciarlo, aveva all'improvviso lasciato cadere due parole 
nel vivo della discussione.
avallo di Troia!
Ci fu uno di quei silenzi che in genere vengono descritti come 
ignificativi seguito da un coro di erch non ci ho pensato?
a certo!ttima idea!finch la presidentessa, per la prima volta 
du
tante la riunione, dovette richiamarli all'ordine.
razie, professor Thirugnanasampanthamoorthy disse la 
dottoressa Oconnor, senza perdere un colpo. e spiacerebbe spiegare 
meglio?
ertamente. Se il monolito  davvero, come tutti sembrano pensare, 
una macchina senza consapevolezza  e di conseguenza con una 
limitata capacit di autocontrollo  forse abbiamo gi l'arma con la 
quale sconfiggerlo. Chiusa a chiave nella Caverna.
 un modo per trasportarla... Halman!
sattamente.
n momento, dottor Thi... Non sappiamo nulla, assolutamente 
nulla, dell'architettura del monolito. Come possiamo essere sicuri che 
una cosa progettata dalla nostra primitiva specie possa essere efficace 
contro di esso?
on si pu... ma ricordate questo. Per quanto sia sofisticato, il 
monolito deve obbedire esattamente alle stesse leggi universali di 
logica formulate da Aristotele e Boole secoli fa. Ecco perch potrebbe  
anzi, dovrebbe!  essere vulnerabile alle cose chiuse nella 
Caverna. Dobbiamo assemblarle in modo che almeno una di esse 
funzioni. la nostra unica speranza, a meno che qualcuno non ci 
suggerisca un'alternativa migliore.
cusatemi intervenne Poole, perdendo alla fine la pazienza.. 
ualcuno  cos gentile da dirmi che cosa sia e dove si trovi questa 
famosa Caverna di cui state parlando?
36. LA CAMERA DEGLI ORRORI.
La storia  piena di incubi, alcuni naturali, alcuni creati dall'uomo.
Alla fine del XXI secolo, la maggior parte dei flagelli naturali  vaiolo, 
peste nera, Aids, i virus orrendi nascosti nella giungla africana era 
stata eliminata o almeno tenuta sotto controllo dai progressi della 
medicina. Tuttavia, non era saggio sottovalutare l'ingegnosit di 
Madre Natura, e nessuno dubitava che il futuro avrebbe riservato 
altre spiacevoli sorprese biologiche all'umanit.
Perci era sembrata una precauzione sensata riservare alcuni 
campioni di tutti quegli orrori allo studio degli scienziati  ovviamente 
attentamente sorvegliati, in modo che non avessero la possibilit 
di diffondersi di nuovo e di portare la distruzione nel seno della 
razza umana. Ma come si poteva essere del tutto certi che non si 
verificasse un pericolo del genere?
C'era stato, comprensibilmente, un grido di allarme verso la fine del 
XX secolo quando avevano proposto di conservare gli ultimi virus del 
vaiolo nei Centri di Controllo delle Malattie degli Stati Uniti e della 
Russia. Per quanto fosse improbabile, c'era una possibilit limitata 
che potessero diffondersi in seguito a incidenti come terremoti, guasti 
e persino sabotaggi deliberati da parte di terroristi.
Una soluzione che accontent tutti (tranne alcuni estremisti del 
movimento alvate il deserto lunare! fu quella di mandarli sulla 
Luna e conservarli in un laboratorio posto in fondo a un pozzo 
lungo un chilometro scavato nella montagna isolata chiamata Fico, 
una delle vette pi alte del Mare Imbrium, o Mare delle Piogge. E l, 
con il passare degli anni, si erano aggiunti i pi eminenti esempi delle 
deviazioni dell'ingegnosit umana... della pazzia, naturalmente.
C'erano gas e nebbiogeni che, anche a dosi microscopiche, 
provocavano una morte lenta o istantanea. Certi erano stati inventati 
da cultori di religioni i quali, pur in preda a turbe mentali, erano 
riusciti ad acquisire un notevole sapere scientifico. Molti di loro 
credevano che la fine del mondo fosse alle porte (e che, naturalmente, 
solo i loro seguaci si sarebbero salvati). Nel caso che Dio fosse cos 
distratto da non eseguire quanto programmato, volevano essere sicuri di 
poter ovviare alla Sua malaugurata omissione.
I primi assalti di questi micidiali cultori erano stati attuati su bersagli 
vulnerabili come metropolitane affollate, esposizioni mondiali, stadi 
sportivi, concerti di musica pop... decine di migliaia di persone rimasero 
uccise e molte di pi ferite, prima che quella follia venisse posta sotto 
controllo nei primi anni del XXI secolo. Come succede spesso, dal 
male venne il bene, perch costrinse gli organi mondiali per 
l'applicazione delle leggi a cooperare come non avevano mai fatto 
prima, poich persino gli Stati meno propensi a collaborare e che in 
realt erano stati i promotori del terrorismo politico non erano in grado 
di tollerare questa variet cos casuale e del tutto imprevedibile di 
attentati.
Gli agenti chimici e biologici usati in quegli attacchi  come anche 
quelli utilizzati nelle precedenti forme di guerra  andarono a 
raggiungere la letale collezione di Fico. Anche i loro antidoti, qualora 
esistessero, vennero immagazzinati insieme con essi. La speranza era 
che nessuna di queste sostanze dovesse mai pi preoccupare 
l'umanit, ma erano ancora a disposizione, bench sotto stretta 
sorveglianza, in caso di disperate emergenze.
La terza categoria di elementi immagazzinati dentro la Caverna di 
Fico, bench potesse essere classificata come flagelli, non aveva mai 
ucciso o ferito nessuno... almeno direttamente. Prima della fine del
XX secolo non se ne conosceva l'esistenza, ma in pochi decenni 
avevano fatto danni per miliardi di dollari e spesso rovinato esistenze 
con la stessa efficacia di una qualsiasi infermit del corpo. Erano le 
malattie che attaccavano il servo pi recente e pi versatile 
dell'umanit, il computer.
Con nomi ricavati da dizionari di medicina  virus, prioni, tenie 
erano programmi che spesso imitavano, con sorprendente accuratezza, 
il comportamento dei loro parenti organici. Alcuni erano innocui: poco 
pi che scherzose battute, escogitate per sorprendere o divertire gli 
operatori con messaggi e immagini inaspettati sui loro schermi. Altri 
erano molto pi maligni: provocatori di catastrofi deliberatamente 
progettati.
Nella maggior parte dei casi il loro scopo era del tutto mercenario; 
erano le armi che sofisticati criminali usavano per ricattare banche e 
organismi commerciali che ora dipendevano completamente dall'efficacia 
dei loro sistemi. Non appena giungeva l'avvertimento che le loro 
banche dati sarebbero state cancellate automaticamente a un dato 
momento, se non avessero trasferito alcuni megadollari su qualche conto 
cifrato anonimo, la maggior parte delle vittime decideva di non rischiare 
disastri irreparabili. Pagavano in silenzio, spesso  per evitare imbarazzi 
in pubblico o anche nel privato  senza notificarlo alla polizia.
Questo comprensibile desiderio di riservatezza rendeva facile ai 
rapinatori in rete l'esecuzione dei loro colpi; anche quando 
venivano presi, erano trattati con cortesia da sistemi legali che non 
sapevano come comportarsi di fronte a crimini cos nuovi  e, 
dopotutto, non avevano fatto del male a nessuno, no? Ovviamente, 
dopo aver scontato una breve pena, molti criminali venivano 
segretamente stipendiati dalle loro stesse vittime in base al vecchio 
assunto che i migliori guardacaccia sono proprio i bracconieri.
Questi criminali del computer erano spinti unicamente dall'avidit e 
certamente non intendevano distruggere le organizzazioni che 
saccheggiavano: nessun parassita di buon senso uccide il proprio 
ospite. Ma c'erano all'opera altri, e pi pericolosi, nemici della 
societ...
Di solito, si trattava di disadattati  perlopi adolescenti maschi che 
operavano da soli e, cosa del tutto ovvia, nel segreto pi assoluto. D 
loro scopo era quello di creare programmi che provocassero 
semplicemente distruzioni e confusioni, una volta disseminati per 
l'intero pianeta dalle emittenti via cavo e dalle reti radio oppure su 
supporti fisici come dischetti e CDROM. Poi si godevano il caos che 
ne derivava, crogiolandosi nel senso di potere che dava alle loro 
spregevoli psicologie.
A volte, questi geni pervertiti venivano scoperti e adottati dai servizi 
d'informazione nazionali per i loro scopi segreti  di solito l'ingresso 
nelle banche dati dei rivali. Questo utilizzo era decisamente innocuo, 
poich le organizzazioni coinvolte avevano almeno un p di senso di 
responsabilit civica.
Non cos le stte apocalittiche, felicissime di scoprire questi nuovi 
arsenali, che si impadronivano in tal modo di armi molto pi efficaci e 
di pi facile diffusione dei gas o dei germi. Ed erano anche molto 
pi difficili da controbattere, dal momento che potevano essere 
trasmessi istantaneamente in milioni di uffici e di abitazioni.
Il fallimento della New YorkHavana Bank del 2005, il lancio dei 
missili nucleari indiani nel 2007 (fortunatamente con le testate 
disattivate), l'interruzione del Controllo del Traffico Aereo 
Paneuropeo del 2008, la paralisi della rete telefonica nordamericana, 
tutto ci faceva parte delle prove generali ispirate dai cultori 
dell'apocalisse in vista del Giorno del Giudizio. Grazie alla brillante 
opera di controinformazione messa in atto da agenzie nazionali di 
solito prive di contatti reciproci e persino antagoniste, a poco a 
poco la minaccia venne sventata.
O almeno cos si pensava: per parecchie centinaia d'anni non c'erano 
stati gravi attacchi alle fondamenta della societ. Una delle principali 
armi della vittoria era stata la calotta cerebrale  anche se c'era chi 
pensava che un simile risultato fosse costato troppo.
Sebbene le discussioni sulla libert dell'Individuo a fronte dei doveri 
dello Stato fossero gi vecchie quando Fiatone e Aristotele avevano 
cercato di codificarle, e probabilmente si sarebbero trascinate sino alla 
fine dei tempi, una certa comunione d'intenti venne raggiunta durante 
il Terzo Millennio. Si era stabilito all'unanimit che il comunismo 
fosse la forma di governo perfetta; sfortunatamente era stato 
dimostrato  al prezzo di alcune centinaia di milioni di vite  che si 
poteva applicare solo agli insetti, ai robot della Classe II e a categorie 
altrettanto limitate. Per esseri umani imperfetti, il male minore era 
invece la democrazia, spesso definita come vidit individuale, 
moderata da un governo efficiente ma non troppo zelante
Poco dopo la diffusione dell'uso della calotta cerebrale, alcuni 
burocrati molto intelligenti  e soprattutto zelanti  si resero conto che 
aveva un potenziale inestimabile come sistema di prevenzione precoce. 
Durante le procedure di sistemazione, quando il nuovo portatore 
doveva essere alibratomentalmente, era possibile scoprire molte 
forme di psicosi prima che avessero la possibilit di diventare 
pericolose. Spesso ci serviva anche a stabilire la terapia migliore ma, 
quan
do non appariva possibile alcuna cura, il soggetto poteva essere 
contrassegnato elettronicamente  o in casi estremi allontanato dalla 
societ. Certo, questo tipo di controllo poteva funzionare solo con 
quelli a cui era stata adattata una calotta cerebrale  ma entro la fine 
del Terzo Millennio questa divenne essenziale per la vita quotidiana 
come il telefono cellulare lo era stato all'inizio. In realt, chiunque 
non si fosse unito alla stragrande maggioranza veniva 
automaticamente guardato con sospetto ed etichettato come 
potenziale deviante.
Manco a dirlo, quando la onda mentale come la chiamavano i 
suoi critici, cominci a diventare d'uso generale, ci furono strilli 
d'orrore da parte delle organizzazioni per i diritti civili: uno dei loro 
slogan pi efficace suonava cos: alotta o garrotta?Lentamente, 
persino con riluttanza, si cominci ad accettare questa forma di 
controllo come necessaria precauzione contro mali di gran lunga 
peggiori; e non fu una coincidenza che, con il generale miglioramento 
della salute mentale, anche il fanatismo religioso declinasse 
rapidamente.
Quando la lunga guerra contro i criminali cibernetici termin, i 
vincitori si ritrovarono con un'imbarazzante collezione di spoglie, 
tutte assolutamente incomprensibili per qualsiasi conquistatore del 
passato. C'erano naturalmente centinaia di virus dei computer, la 
maggior parte molto difficile da scoprire e da eliminare. E c'erano 
alcune entit  in mancanza di una definizione migliore  molto pi 
terrificanti. Erano morbi inventati in modo talmente brillante che non 
esisteva una cura  in alcuni casi nemmeno la possibilit di una cura...
Molti di essi erano stati collegati a grandi matematici che sarebbero 
rimasti inorriditi da quella corruzione delle loro scoperte. Siccome  
tipico dell'animo umano sminuire un vero pericolo dandogli un nome 
ridicolo, le designazioni erano spesso argute: il Gremlin di Godei, il 
Meandro di Mandelbrot, la Catastrofe Combinatoria, la Trappola 
Transfinita, la Controversia di Conway, la Torpedine di Turing, il 
Labirinto di Lorenz, la Bomba di Boole, il Sofisma di Shannon, il 
Cataclisma di Cantor...
Sempre che una generalizzazione sia possibile, tutti questi orrori 
matematici funzionavano in base allo stesso principio. Per agire in 
modo efficace, non si basavano su cose primitive come il cancellamento 
della memoria o il deterioramento dei codici, al contrario. Il loro 
approccio era pi raffinato; convincevano la macchina ospite a dare 
inizio a un programma che non avrebbe potuto essere terminato 
prima della fine dell'universo o che  e di questo era un esempio 
micidiale il Meandro di Mandelbrot - comportava una serie 
letteralmente infinita di passi successivi.
Un esempio banale poteva essere il calcolo di Pi greco o di qualsiasi 
altro numero irrazionale. Tuttavia, anche il pi sciocco computer 
elettroottico non sarebbe caduto in una trappola cos stupida: era finita 
da tempo l'epoca in cui qualsiasi imbecille poteva rovinarne i 
meccanismi, riducendoli in polvere mentre cercavano di dividere un 
numero per zeroLa vera sfida per questi demoniaci programmatori era 
convincere i loro bersagli che il compito stabilito aveva una 
conclusione definita che poteva essere raggiunta in un tempo finito. 
Nella battaglia di ingegni tra l'uomo (pi raramente le donne, 
nonostante modelli esemplari come Lady Ada Lovelace, Ammiraglio 
Grace Hopper, e Dottor Susan Calvin) e la macchina, la macchina quasi 
invariabilmente perdeva.
Sarebbe stato possibile  anche se difficile in certi casi e persino 
arrischiato  distruggere le mostruosit catturate con i comandi ERASE o 
OVEKWRITE, ma rappresentavano un investimento  per quanto male 
indirizzato  talmente immenso in termini di tempo e di ingegnosit 
che sembrava un peccato sprecarlo. E, pi importante, forse li si 
poteva conservare per studiarli, in qualche luogo sicuro, come 
salvaguardia in vista di un'epoca in cui qualche genio del male avrebbe 
potuto reinventarli e disseminarli.
La soluzione era ovvia. I demoni digitali dovevano essere confinati 
per sempre, possibilmente  insieme con le loro controparti chimiche e 
biologiche nella Caverna di Fico.
37. OPERAZIONE DAMOCLE.
Poole non ebbe molti contatti con la squadra all'opera per preparare 
l'arma che tutti speravano di non dover usare. L'operazione  chiamata 
in modo sinistro ma appropriato DAMOCLE  era talmente specialistica 
che non vi poteva contribuire di persona in alcun modo. Inoltre 
aveva notato che i membri di quella forza d'attacco dovevano 
appartenere a una specie quasi aliena. E in effetti uno dei membri pi 
importanti si trovava in un manicomio  Poole era rimasto sorpreso 
nel constatare che esistevano ancora posti del genere  e la 
presidentessa Oconnor aveva suggerito pi di una volta che almeno 
altri due fossero pronti a raggiungerlo.
a mai sentito parlare del Progetto Enigma?chiese a Poole, dopo 
una seduta particolarmente deludente.
Quando Poole scosse la testa, lei continu: i sorprende... avvenne 
solo pochi decenni prima della sua nascita: mi ci sono imbattuta
quando ho incominciato a cercare materiale per DAMOCLE. Un 
problema molto simile... in una delle vostre guerre misero insieme in 
gran segreto un gruppo di eminenti matematici allo scopo di 
"sfondare" un codice nemico... tra l'altro, per riuscirci costruirono 
uno dei primi veri computer.
 c' una graziosa storiella  spero che sia vera  che mi fa venire in 
mente il nostro piccolo gruppo. Un giorno il primo ministro and a fare 
una visita d'ispezione e in seguito disse al direttore dell'Enigma: 
"Quando le ho detto di frugare in tutti gli angoli per riunire gli uomini 
che le servivano, non mi aspettavo che mi prendesse cos sul serio".
Era probabile che tutti gli angoli giusti fossero stati frugati per 
trovare gli uomini del progetto DAMOCLE. Tuttavia, siccome nessuno 
sapeva se avessero dovuto lavorare entro un limite di giorni, 
settimane o anni, sulle prime fu difficile creare un senso di urgenza. 
Anche la necessit di segretezza costituiva un problema; dal 
momento che non serviva a nulla diffondere l'allarme in tutto il 
sistema solare, non pi di cinquanta persone erano a conoscenza del 
Progetto. Ma erano le persone che contavano  che potevano 
schierare tutte le forze necessarje, e le uniche che potessero 
autorizzare l'apertura della Caverna di Fico, per la prima volta in 
cinquecento anni.
Quando Halman rifer che il monolito riceveva messaggi con 
frequenza sempre maggiore, non ci furono pi molti dubbi che 
qualcosa stesse per succedere. Poole non fu il solo che trov difficile 
addormentarsi la sera in quel periodo, anche con l'aiuto dei 
programmi contro l'insonnia della calotta cerebrale. Prima di 
riuscire ad addormentarsi, si chiedeva spesso se si sarebbe svegliato 
l'indomani. Ma alla fine tutti i componenti dell'arma vennero 
assemblati  un'arma invisibile, impalpabile e inimmaginabile per quasi 
tutti i guerrieri vissuti dall'inizio dei tempi.
Nulla avrebbe potuto apparire pi innocuo ed elementare di quella 
tavoletta perfettamente normale contenente una memoria di un 
terabyte, utilizzata da milioni di calotte cerebrali ogni giorno. Ma il 
fatto che fosse incastonata in un blocco massiccio di materiale 
cristallino, avvolto da strisce metalliche, indicava che si trattava di 
qualcosa di assolutamente straordinario.
Poole la prese con riluttanza; si chiese se il corriere cui era stato 
affidato il terribile compito di portare il nucleo della bomba atomica 
di Hiroshima alla base aerea del Pacifico da cui era stata lanciata 
avesse provato le stesse sensazioni che provava lui. E nondimeno, se 
tutte le loro paure erano giustificate, probabilmente la sua 
responsabilit era ancora maggiore.
E non aveva nemmeno la certezza della riuscita della prima parte della 
sua missione. Siccome nessun circuito poteva essere assolutamente 
sicuro, Halman non era stato ancora informato del progetto 
DAMOCLE; Poole lo avrebbe informato una volta tornato su Ganimede.
Poi pot sperare solo che Halman accettasse di fare la parte del 
cavallo di Troia  e, forse, di essere distrutto nel processo.
38. ATTACCO PREVENTIVO.
Era strano trovarsi di nuovo all'hotel Grandimede dopo tutti quegli 
anni... assolutamente strano, perch sembrava che non fosse cambiato 
nulla, nonostante tutto quello che era successo. Poole venne ancora 
accolto dalla familiare immagine di Bowman non appena oltrepass la 
soglia della suite che portava il nome del suo amico: e, come aveva 
sperato, BowmanHalman lo stava aspettando, all'apparenza 
leggermente meno sostanzioso del vecchio ologramma.
Prima che potessero scambiarsi un saluto, ci fu un'interruzione che 
Poole avrebbe accolto di buon grado  in qualsiasi altro istante che 
non fosse quello. Il videofono della suite emise il suo urgente trio di 
note  anche queste immutate dalla sua ultima visita  e un vecchio 
amico apparve sullo schermo.
rank!esclam Theodore Khan. erch non mi hai detto che eri 
tornato! Quando possiamo vederci? Perch non c' video? C' 
qualcuno con te? E chi erano tutte quelle persone dall'aspetto 
importante che sono atterrate nello stesso momento...
i prego, Ted! S, mi spiace... ma credimi, ho i miei buoni motivi... 
te li spiegher poi. E s, c' qualcuno con me... ti chiamo appena posso. 
Arnvederci!
Mentre comunicava un p in ritardo l'ordine di non disturbarlo, Poole 
disse per scusarsi: i dispiace... hai capito chi era, ovviamente.
... il dottor Khan. Ha cercato molte volte di mettersi in contatto 
con me.
a tu non hai mai risposto. Posso chiederti perch?Bench ci 
fossero questioni molto pi importanti di cui occuparsi, Poole non 
era riuscito a resistere alla voglia di fargli quella domanda.
olevo che rimanesse aperto solo il nostro canale. Inoltre, ero spesso 
via. A volte per anni.
Ci era sorprendente; eppure non avrebbe dovuto esserlo. Poole 
sapeva benissimo che molti avevano detto di aver visto Halman in 
certi luoghi e pi di una volta. Tuttavia... ontano per anni Forse 
ave
va visitato un p di sistemi stellari... forse cos era venuto a sapere di 
Nova Scorpio, distante solo quarant'anniluce. Ma non sarebbe mai 
potuto andare fino al Nodo; tra andata e ritorno significava un 
viaggio di novecento anni.
ortuna che eri qui quando abbiamo avuto bisogno di te!
Era piuttosto insolito che Halman esitasse prima di rispondere. Ci 
volle molto di pi degli inevitabili tre secondi di ritardo prima che 
dicesse lentamente: icuro che si sia trattato di fortuna?
osa intendi dire?
on vorrei parlarne, ma due volte ho... intravisto... potenze... 
entit... molto superiori al monolito, e forse persino ai suoi creatori. 
Tutt'e due potremmo avere molta meno libert di quanto 
immaginiamo.
Quello era certamente un pensiero agghiacciante. Poole dovette fare 
un vigoroso sforzo di volont per metterlo da parte e concentrarsi 
sul problema pi immediato.
periamo di aver abbastanza libert da fare quello che  necessario. 
Forse ti parr una domanda sciocca. Il monolito sa che noi ci siamo 
incontrati? Potrebbe avere dei... sospetti?
on  capace di una simile emozione. Ha numerosi congegni di 
protezione dall'errore, e ne conosco alcuni. Ma  tutto.
otrebbe sentirci in questo momento?
on credo.
Come vorrei essere sicuro che fosse un supergenio cos ingenuo e 
sempliciotto, pens Poole mentre apriva la valigetta e ne prendeva 
una scatoletta sigillata contenente la tavoletta. A quella gravit cos 
esigua il peso era quasi trascurabile; era impossibile credere che 
potesse contenere il destino dell'umanit.
on c'era modo di assicurarsi di aver stabilito un circuito sicuro 
con te, per cui non abbiamo potuto scendere nei particolari. Questa 
tavoletta contiene programmi che, a quanto speriamo, impediranno al 
monolito di eseguire qualsiasi ordine che minacci il genere umano. Ci 
sono venti dei pi devastanti virus mai concepiti, molti dei quali non 
hanno nemmeno un antidoto conosciuto; pensiamo che in certi casi 
non sia nemmeno possibile crearlo. Ci sono cinque copie di ciascuno. 
Vorremmo che tu li liberassi quando  e se  lo ritieni necessario. 
Dave... Hal... a nessuno  mai stata data una responsabilit simile. 
Ma non abbiamo altra scelta.
Ancora una volta la risposta sembr tardare pi dei tre secondi 
previsti per andare da Ganimede a Europa e tornare.
e lo facciamo, le funzioni del monolito potrebbero cessare. E poi 
non sappiamo quello che ci potrebbe succedere.
i abbiamo pensato, naturalmente. Ma questa volta dovresti avere 
di sicuro molti mezzi a tua disposizione  alcuni dei quali con tutta 
probabilit al di l della nostra comprensione. Ti mando anche una 
tavoletta con una memoria di un petabyte. Dieci alla quindicesima 
bytes sono pi che sufficienti a contenere i ricordi e le esperienze 
di molte vite. Ci ti offrir una via di fuga: ho l'impressione che tu ne 
abbia altre.
erto. Decideremo quale usare al momento opportuno.
Poole si rilass, per quanto era possibile in quella situazione 
eccezionale. Halman intendeva collaborare: aveva ancora sufficienti 
legami con le sue origini.
ra dobbiamo farti avere questa tavoletta... tsicamente. Contiene 
cose troppo pericolose per rischiare di mandarla tramite un canale 
ottico o radio. So che hai un controllo a lungo raggio sulla materia: una 
volta non hai fatto detonare una bomba in orbita? Puoi trasportarla 
su Europa? E in alternativa possiamo magari mandartela con un 
autocorriere, in qualsiasi punto da te specificato.
arebbe meglio: lo ricever a Tsienville. Ecco le coordinate...
Poole era ancora comodamente seduto sulla sua poltrona quando 
sul monitor della Suite Bowman comparve il capo della delegazione 
che lo aveva accompagnato dalla Terra fin su Ganimede. Se il 
colonnello Jones fosse un vero colonnello  o se perfino il suo nome 
fosse Jones  erano misteri di poca importanza che a Poole non 
interessava molto risolvere: gli bastava che fosse un magnifico 
organizzatore e si fosse occupato delle procedure dell'operazione 
DAMOCLE con assoluta efficienza.
, Frank...  partito. Atterrer tra un'ora e dieci minuti. Penso 
che Halman lo potr prendere da l, ma non capisco come possa 
maneggiare   questa l'espressione giusta?  quelle tavolette.
e lo chiedevo anch'io fin quando qualcuno della Commissione 
Europa me lo ha spiegato. C' un ben noto  anche se non a me! 
teorema che afferma che ogni computer pu emulare qualsiasi altro 
computer. Perci sono sicuro che Halman sappia esattamente cosa 
stia facendo. Senn, non avrebbe mai accettato.
pero che tu abbia ragione rispose il colonnello. e cos non 
fosse... b, non saprei quale alternativa ci potrebbe essere.
Ci fu una pausa deprimente, poi Poole fece del suo meglio per 
allentare la tensione.
ra l'altro, hai sentito cosa dicono qui della nostra visita?
o, che cosa dicono?
he siamo una commissione speciale mandata qui a investigare sul 
crimine e la corruzione di questa rude citt di frontiera. Si pensa che 
il sindaco e lo sceriffo se la daranno a gambe spaventati.
ome li invidio disse il colonnello Jones.  volte  un tale 
sollievo avere qualcosa di insignificante di cui preoccuparsi.
39. DEICIDIO.
Come tutti gli abitanti di Anubis City (popolazione attuale 56.521), 
il dottor Khan si svegli poco dopo la mezzanotte locale al suono 
dell'allarme generale.
Corse alla finestra urlando priti!cos forte che la camera non 
cap e lui dovette ripetere l'ordine in tono normale. La luce di 
Lucifero avrebbe dovuto riversarsi dentro, riempiendo il 
pavimento di quei disegni che avevano tanto affascinato i visitatori 
provenienti dalla Terra, perch non si muovevano mai nemmeno di 
una frazione di millimetro, per quanto uno stesse l ad aspettare...
Quell'immutabile fascio di luce non c'era pi. Quando Khan guard 
nel pi assoluto sbalordimento attraverso l'enorme bolla trasparente 
della Cupola di Anubis, vide un cielo che Ganimede non aveva 
conosciuto da un migliaio di anni. Era di nuovo splendente di stelle; 
Lucifero era scomparso.
E poi, mentre esplorava le costellazioni dimenticate, Khan not 
qualcosa di ancor pi terrificante. Nel luogo in cui avrebbe dovuto 
trovarsi Lucifero c'era un piccolo disco completamente nero che 
eclissava quelle insolite stelle.
C'era solo una possibile spiegazione, si disse Kahn mezzo intontito. 
Lucifero era stato inghiottito da un Buco Nero. E adesso magari 
toccava a loro.
Sul balcone del Grandimede, Poole stava osservando lo stesso 
spettacolo, ma con emozioni pi complesse. Ancor prima dell'allarme 
generale, il suo congegno di comunicazione immediata lo aveva 
svegliato con un messaggio da parte di Halman.
 cominciato. Abbiamo infettato il monolito. Ma uno dei virus  o 
forse diversi   entrato nei nostri stessi circuiti. Non sappiamo se 
saremo in grado di usare la tavoletta che ci hai dato. Se ce la 
facciamo, ci vedremo a Tsienville.
Poi giunsero le parole sorprendenti e commoventi il cui esatto con
tenuto emotivo sarebbe stato dibattuto per generazioni:
e non riusciremo a caricarlo, ricordatevi di noi
Dalla stanza alle sue spalle Poole ud la voce del sindaco che faceva 
del suo meglio per rassicurare i cittadini di Anubis ormai 
completamente svegli. Bench avesse cominciato con la pi 
terrificante delle frasi ufficiali  on c' motivo di allarmarsi il 
sindaco cercava onestamente di confortare la gente.
on sappiamo quel che sia successo... ma Lucifero brilla ancora 
normalmente! Ripeto... Lucifero brilla ancora! Abbiamo appena 
ricevuto notizie dalla navetta interorbitale Alcyone, partita per 
Callisto un'ora fa. Ecco cosa ne pensano...
Poole lasci il balcone e corse in camera appena in tempo per vedere 
Lucifero splendere rassicurante sullo schermo.
 successo continu il sindaco senza riprendere fiato, he 
qualcosa ha provocato un'eclisse temporanea... ci avvicineremo per 
darle un'occhiata... Osservatorio di Callisto, parlate pure...
Come fa a sapere che  emporanea pens Poole, mentre 
aspettava che l'immagine successiva apparisse sullo schermo.
Lucifero svan e fu sostituito da un campo di stelle. Nello stesso tempo 
la voce del sindaco svan a poco a poco e un'altra voce si fece sentire:
.. telescopio di due metri, ma qualsiasi altro strumento potr 
servire ugualmente. un disco di materiale perfettamente nero, di 
poco pi di diecimila chilometri di diametro, cos sottile che non si 
vede alcuno spessore. Ed  collocato esattamente  di sicuro 
volutamente per impedire a Ganimede di ricevere qualsiasi luce.
oomeremo per vedere se si scorgono particolari, anche se sono 
propenso a dubitarne...
Dal punto di vista di Callisto, il disco occultante appariva di scorcio 
come un ovale, due volte pi alto della sua larghezza. Si espandeva fino 
a riempire completamente lo schermo; perci era impossibile stabilire 
quale immagine fosse stata zoomata, dal momento che non mostrava 
alcuna struttura.
ome pensavo... non c' nulla da vedere. Facciamo una panoramica 
sul bordo della cosa...
Di nuovo non vi fu alcuna sensazione di movimento, fin quando non 
apparve all'improvviso un campo di stelle, limitato nettamente dal 
bordo ricurvo del disco della grandezza di un mondo. Era 
esattamente come se stessero osservando oltre l'orizzonte di un pianeta 
privo d'aria e perfettamente liscio.
No, non era perfettamente liscio...
nteressante comment l'astronomo, che finora era apparso no
tevolmente sbrigativo, come se questo genere di cose capitasse tutti i 
giorni. l bordo appare frastagliato, ma in modo molto regolare, come 
la lama di una sega...
na sega circolare borbott Poole sottovoce. i far a pezzi? 
Non essere ridicolo...
uesto  il punto pi vicino a cui possiamo arrivare prima che la 
diffrazione disturbi l'immagine... pi tardi la elaboreremo e avremo 
particolari molto migliori.
Adesso l'ingrandimento era talmente ravvicinato che ogni traccia 
della circolante del disco era sparita. Lo schermo era attraversato da 
una banda nera, seghettata lungo il bordo da triangoli talmente 
identici che Poole trov difficile evitare la sinistra analogia con una 
lama di sega. Eppure qualcosa lo preoccupava, lo assillava dai recessi 
della mente.
Come tutti su Ganimede, osserv le stelle infinitamente pi distanti 
spostarsi dentro e fuori da quelle valli geometricamente perfette. Era 
possibile che molti altri fossero giunti alla sua stessa condusione 
ancor prima che ci arrivasse lui.
Se si cerca di fare un disco con blocchi rettangolari  sia che la loro 
proporzione sia di 1:4:9 o qualsiasi altra , non  possibile che abbia 
un bordo liscio. Certo, si pu arrivare a fare un circolo perfetto quanto 
si vuole, usando blocchi sempre pi piccoli. E tuttavia, perch 
prendersela tanto, se si vuole semplicemente costruire uno schermo 
grande quanto basta a eclissare un sole?
D sindaco aveva ragione; l'eclisse era sicuramente temporanea. Ma la 
sua conclusione era esattamente l'opposto di un'eclisse di sole.
In primo luogo la luce pass attraverso il centro esatto, non nella solita 
collana di grani di Bailey lungo il bordo stesso. Linee seghettate 
s'irradiarono da un abbagliante buchino  e ora, sotto il massimo 
ingrandimento, la struttura del disco si rivelava in pieno. Era 
composto da milioni di rettangoli identici, quasi della stessa 
grandezza della Grande Muraglia di Europa. Ma adesso si stavano 
staccando: era come se un gigantesco puzzle venisse distrutto.
L'eterna luce diurna, anche se ora brevemente interrotta, si 
apprestava a tornare a illuminare Ganimede, mentre il disco si 
spezzettava e i raggi di Lucifero si riversavano tra le fessure sempre 
pi ampie. Ora i componenti stessi stavano evaporando, quasi come 
se avessero bisogno del sostegno di un contatto reciproco per 
continuare a essere reali.
Agli ansiosi osservatori di Anubis City parvero ore, ma l'intero evento 
era durato meno di quindici minuti. E solo quando tutto fu finito
rivolsero la loro attenzione a Europa.
La Grande Muraglia era sparita, e ci volle quasi un'ora prima che 
giungesse dalla Terra, da Marte e dalla Luna la notizia che il Sole stesso 
era apparso tremolare per alcuni secondi, prima di riassumere il suo 
aspetto normale.
Si era trattato di una serie di eclissi altamente selettive, ovviamente 
mirate al genere umano. In nessun altro luogo del sistema solare venne 
notata.
Nell'eccitazione generale, ci volle un p prima che il mondo si 
rendesse conto che TMA0 e TMA1 erano scomparsi, lasciando solo 
le loro impronte vecchie di quattro milioni di anni sul suolo di Tycho 
e dell'Africa.
Era la prima volta che gli europidi incontravano esseri umani, ma 
non parvero n allarmati n sorpresi dalle enormi creature che si 
muovevano tra di essi alla velocit del fulmine. Certo, non era cos 
facile interpretare lo stato emotivo di una cosa che assomigliava a 
un piccolo cespuglio senza foglie, senza evidenti organi di senso o 
mezzi di comunicazione. Ma se si fossero spaventati all'arrivo 
dl'Alcyone e all'apparire dei passeggeri, sicuramente sarebbero 
rimasti nascosti negli igloo.
Mentre Frank Poole, alquanto appesantito dalla tuta protettiva e dal 
dono di fil di rame luccicante che portava con s, entrava nei 
disordinati sobborghi di Tsienville, si chiese che cosa pensassero gli 
europidi dei recenti avvenimenti. Per loro non c'era stata alcuna 
eclisse di Lucifero, ma la scomparsa della Grande Muraglia doveva 
essere stata sicuramente uno shock. Era rimasta l fin dalla notte dei 
tempi, come un riparo e indubbiamente parecchio di pi; poi, 
all'improvviso, era sparita, come se non fosse mai esistita
La tavoletta da un petabyte lo aspettava, con un gruppo di europidi 
attorno a mostrare il primo segno di curiosit che Poole avesse mai 
osservato. Si chiese se Halman avesse detto loro di sorvegliare quel 
dono dallo spazio fin quando non fosse venuto a riprenderlo.
E, dal momento che adesso conteneva non solo un amico dormiente 
ma orrori che qualche epoca futura avrebbe potuto esorcizzare, a 
riportarlo al sicuro nell'unico posto in cui potesse essere 
immagazzinato.
40. MEZZANOTTE: FICO.
Difficile, riflette Poole, immaginare una scena pi pacifica  specie 
dopo i traumi delle ultime settimane. I raggi obliqui di una Terra quasi 
piena rivelavano tutti i minimi particolari del Mar delle Piogge privo 
d'acqua, ma non appiattendoli, come avrebbe fatto la furia 
incandescente del Sole.
D piccolo convoglio di veicoli lunari era sistemato in un semicerchio 
a un centinaio di metri dalla poco appariscente apertura alla base di 
Fico che costituiva l'ingresso della Caverna. Dalla sua posizione, Poole 
pot constatare che non era all'altezza del nome che gli antichi 
astronomi, ingannati dalla sua ombra appuntita, gli avevano dato. 
Assomigliava di pi a una collina tondeggiante che a un picco 
assottigliato in cima e non esit a credere che uno dei passatempi 
locali fosse quello di spingersi in bicicletta fino alla vetta. Fino a quel 
momento, nessuno degli sportivi di entrambi i sessi avrebbe potuto 
immaginare il segreto che si nascondeva sotto le loro ruote: sper 
che quella lugubre informazione non li avrebbe scoraggiati 
dall'eseguire i loro salutari esercizi.
Un'ora prima, con una sensazione di tristezza ma anche di trionfo, 
vi aveva depositato la tavoletta che aveva portato con s  non 
perdendola mai di vista  da Ganimede direttamente sulla Luna.
ddio, cari amici aveva mormorato. vete fatto un buon lavoro. 
Forse qualche futura generazione vi risveglier. Ma, tutto sommato, 
preferirei sperare di no.
Riusc a immaginare, con chiarezza persino eccessiva, un disperato 
motivo per cui la conoscenza di Halman avrebbe potuto servire di 
nuovo. Era sicuro che in quel preciso momento un messaggio viaggiasse 
alla volta di quello sconosciuto centro di controllo con la notizia che 
il suo servitore su Europa non esisteva pi. Con un p di fortuna, ci 
sarebbero voluti 950 anni, pi o meno, prima di ricevere una risposta.
Poole aveva spesso maledetto Einstein in passato, ora invece lo 
benediceva. Persino le potenze che si celavano dietro il monolito  
ora appariva chiaro  non potevano dispiegare la propria influenza a 
una velocit superiore a quella della luce. Perci la razza umana 
aveva a disposizione quasi un millennio per prepararsi 
all'incontro successivo, se mai ce ne fosse stato un altro. Forse, in 
quella occasione, si sarebbe fatta trovare pi preparata.
Qualcosa stava uscendo dal tunnel: il robot semiumanoide montato 
su cingoli che aveva portato la tavoletta nella Caverna. Era alquanto 
buffo vedere una macchina avvolta in quella specie di tuta di isola
mento utilizzata come protezione contro i germi mortali... e proprio 
l, sulla Luna priva di aria! Ma nessuno aveva voluto rischiare, per 
quanto potesse sembrare inverosimile. Dopotutto, il robot si era mosso 
tra tutti quegli incubi accuratamente celati e, sebbene secondo la sua 
videocamera tutto apparisse in ordine, esisteva sempre la possibilit di 
una fuga da qualche provetta o di una rottura di qualche chiusura 
ermetica di recipienti metallici. La Luna era un ambiente molto 
stabile, ma nel corso dei secoli aveva conosciuto molte scosse e molti 
bombardamenti di meteoriti.
Il robot si arrest a cinquanta metri dall'uscita del tunnel. 
Lentamente, la massiccia chiusura che la sigillava torn a posto e 
cominci a ruotare sulla sua filettatura, come un immenso bullone 
conficcato dentro la montagna.
utti quelli che non hanno occhiali scuri sono pregali di chiudere 
gli occhi o di distogliere lo sguardo dal robot!annunci una voce 
ansiosa alla radio del veicolo lunare. Poole si volt sul sedile, appena 
in tempo per vedere un'esplosione di luce sul tetto del veicolo. 
Quando si gir di nuovo a guardare Fico, del robot non rimaneva che 
un mucchio di frammenti in fiamme; anche a una persona come 
Poole, che aveva passato gran parte della vita circondato dal vuoto, 
parve assolutamente sbagliato che i fili di fumo non si levassero in 
lente spirali da quei resti.
terilizzazione effettuata comunic la voce del controllore della 
missione. razie a tutti. ora di tornare a Piato City.
Com'era strano che la razza umana fosse stata salvata dall'abile 
spiegamento delle sue stesse follie! Quale morale, si chiese Poole, vi si 
poteva ricavare?
Guard di nuovo la bellissima Terra azzurra, rannicchiata sotto la 
coperta sbrindellata di nubi per proteggersi dal freddo dello spazio. 
Lass, a poche settimane da quel momento, sperava di poter cullare 
tra le braccia il suo primo nipotino.
Quali che fossero le potenze deiformi e le forze che si nascondevano 
al di l delle stelle, Poole ricord a se stesso, per i miseri esseri 
umani due erano le sole cose che contavano: Amore e Morte.
Il suo corpo non aveva ancora raggiunto i cent'anni di et: aveva 
ancora molto tempo davanti a s per entrambi.
EPILOGO.
Il loro piccolo universo  molto giovane e il loro dio  ancora un 
bambino. Ma  troppo presto per giudicarli; quando torneremo nei 
Giorni del Giudizio, valuteremo che cosa si debba salvare.
FONTI
CAPITOLO 1: IL COWBOY DELLA COMETA
Per una descrizione del terreno di caccia del capitano Chandler,
scoperto non pi tardi del 1992, si veda Jane X. Luu e David C.
Jewitt, he Kuiper Beh in Scientific American, maggio 1996.
CAPITOLO 4: CAMERA CON VISTA
II concetto di nello attorno al mondoin orbita geostazionaria 
(GEO), collegato alla Terra da torri sull'equatore, pu sembrare del 
tutto fantastico, ma in realt ha una solida base scientifica. un'ovvia 
estensione dell'scensore spazialeinventato da Yuri Artsutanov, 
ingegnere di San Pietroburgo, che ebbi il piacere di conoscere nel 1982, 
quando la sua citt aveva un nome diverso.
Yuri chiar che era teoricamente possibile tendere un cavo fra la Terra 
e un satellite sospeso nello stesso luogo sopra l'equatore  cosa che fa 
gi quando viene collocato in orbita geostazionaria, sede della maggior 
parte degli attuali satelliti di comunicazioni. A partire da ci,  
possibile installare un ascensore spaziale (o, secondo la pittoresca 
espressione di Yuri, una unicolare cosmica e i carichi potrebbero 
essere portati all'orbita geostazionaria con il semplice uso di energia 
elettrica. La propulsione a razzo servirebbe solo per il resto del viaggio.
Oltre a evitare il pericolo, il rumore e gli incidenti ambientali 
provocati dai razzi, l'ascensore spaziale renderebbe possibili 
stupefacenti riduzioni del costo di tutte le missioni spaziali. 
L'elettricit  economica e basterebbe l'equivalente di un centinaio di 
dollari per portare una persona in orbita. E il viaggio di andata e 
ritorno costerebbe circa dieci dollari, poich la maggior parte 
dell'energia verrebbe recuperata nel viaggio verso il basso. (Certo, i 
pasti e i film aumenterebbero il prezzo del biglietto. Diciamo mille 
dollari per andare in orbita geostazionaria e tornare?)
La teoria  ineccepibile: ma esiste un materiale con sufficiente 
capacit di trazione da penzolare per tutta la lunghezza fino 
all'equatore da un'altitudine di 36.000 chilometri, inoltre con 
abbastanza margine da sollevare carichi utili? Quando Yuri scrisse il 
suo saggio, una sola sostanza rispondeva a queste rigorose specifiche: il 
carbonio sotto for
ma di cristallo, meglio noto come diamante. Sfortunatamente le 
megatonnellate necessario non sono ancora disponibili sul mercato, 
bench in 2061: Odissea tre ho dato motivo di pensare che 
potrebbero esistere nel nucleo di Giove. In Th Fountains of Paradise 
ho suggerito una fonte pi accessibile  fabbriche orbitanti dove i 
diamanti potrebbero svilupparsi in condizioni di gravit zero.
D primo iccolo passoverso l'ascensore spaziale fu tentato 
nell'agosto 1992 sulla navetta Atlantis, quando in un esperimento venne 
effettuato lo sganciamento  e il recupero  di un carico lungo un cavo 
di ventun chilometri di lunghezza. Sfortunatamente il meccanismo di 
carico s'incepp dopo solo poche centinaia di metri.
Mi sentii molto lusingato quando l'equipaggio dell'Atlantis esib The 
Fountains of Paradise durante la conferenza stampa in orbita e lo 
specialista di missione Jeffrey Hoffman me ne mand una copia 
autografa al ritorno sulla Terra.
fl secondo esperimento con cavi, nel febbraio 1996, ebbe un p pi 
di successo: il carico venne fatto scendere per tutta la lunghezza, ma 
durante il recupero il cavo si spezz, a causa di una scarica elettrica 
dovuta a una falla nell'isolamento. (Avrebbe potuto essere un 
incidente fortunato; non posso fare a meno di ricordare che alcuni 
contemporanei di Benjamin Franklin furono uccisi mentre tentavano 
di ripetere il suo famoso  e arrischiato  esperimento con un aquilone 
durante un temporale.)
A parte i possibili pericoli, sganciare pesi lungo cavi da una navetta 
spaziale assomiglia un p alla pesca con la mosca artificiale: non  
facile come sembra. Ma prima o poi il igantesco saltofinale 
verr fatto  in qualunque posto attorno all'equatore.
Nel frattempo, la scoperta di una terza forma di carbonio, il 
buckminsterfullerene (C60), dal nome dell'architetto Buckminster 
Roller, ha reso il concetto di ascensore spaziale molto pi plausibile. 
Nel 1990 un gruppo di chimici della Rice University di Houston 
produsse una forma tubolare di C60 che aveva una capacit di trazione 
molto maggiore del diamante. D direttore del gruppo, dottor Smalley, 
arriv persino a sostenere che si trattasse del materiale pi resistente mai 
esistito  e aggiunse che avrebbe reso possibile la costruzione 
dell'ascensore spaziale. (Notizia d'agenzia: mi fa piacere sapere che nel 
1996 il dottor Smalley ha condiviso il premio Nobel per la chimica 
grazie alla sua opera.)
ora ecco una coincidenza davvero stupefacente, talmente 
soprannaturale che mi induce a chiedermi Chi Comandi Lass.
Buckminster Fuller  morto nel 1983, perci non ha vissuto 
abbastanza da assistere alla scoperta delle uckpallee dei 
ucktubi
che gli hanno conferito una fama postuma molto maggiore. Nel corso 
di uno dei suoi tanti viaggi attorno al mondo, ebbi il piacere di portarlo 
in giro, insieme alla moglie Anne, per lo Sri Lanka per mostrargli alcuni 
dei luoghi apparsi in The Fountains of Paradise. Poco dopo registrai il 
romanzo su un longplaying (li ricordate?) da 12 pollici (Caedmon 
TC 1606) e Bucky fu cos gentile da scrivere le note di copertina. 
Finivano con una sorprendente rivelazione, che potrebbe benissimo 
essere alla base della mia concezione della Citt delle Stelle:
Nel 1951 progettai un ponte anulare fluttuante e resistente alla 
tensione che avrebbe dovuto essere installato sopra e attorno 
all'equatore della Terra. All'interno di questo ponte d alone 
la Terra avrebbe continuato la sua rotazione mentre il ponte 
circolare ne avrebbe effettuata un'altra con diversa velocit. 
Previdi traffico terrestre in salita verticale verso il ponte, che 
poi avrebbe ruotato e sarebbe ridisceso in un luogo prescelto 
della Terra.
Non ho dubbi che, qualora la razza umana decidesse di fare un 
simile investimento (insignificante, secondo alcune stime di 
crescita economica), la Citt delle Stelle potrebbe essere costruita. 
Oltre a creare nuovi stili di vita e offrire ai visitatori di mondi a bassa 
gravit come Marte e la Luna un migliore accesso al Pianeta Base, 
eliminerebbe tutti i missili dalla superficie della Terra e li 
relegherebbe nello spazio profondo, a cui appartengono. (Anche se 
spero che di tanto in tanto ci saranno spettacolari commemorazioni a 
Cape Kennedy, solo per provare di nuovo l'eccitazione di quei tempi 
pionieristici.)
Quasi certamente la maggior parte della Citt delle Stelle sarebbe 
costituita da impalcature vuote, e solo una piccolissima parte verrebbe 
occupata o utilizzata per scopi scientifici o tecnologici. Tutto sommato, 
ognuna delle Torri rappresenterebbe l'equivalente di un grattacielo da 
dieci milioni di piani  e la circonferenza dell'anello attorno all'orbita 
geostazionaria sarebbe lunga pi della met della distanza dalla 
Luna! L'intera popolazione della specie umana potrebbe essere 
alloggiata molte volte in un simile volume di spazio, se fosse 
completamente chiuso. (Ci porrebbe alcuni interessanti problemi di 
logistica che sono ben lieto di lasciare come sercitazioni per 
studenti)
Per un'eccellente storia del concetto di ambo di Fagiolo(come 
pure per molte altre idee ancora pi avanzate come l'antigravit e le 
curvature dello spazio), si veda Robert L. Forward, Indistinguishable 
from Magie, Baer, 1955.
CAPITOLO 5: ISTRUZIONE
Sono rimasto stupito nel leggere sui giornali locali del 19 luglio 1996 
che il dottor Chris Winter, capo del British Telecom's Artfcial Life 
Team, ha sostenuto che i congegni di informazione e di 
immagazzinamento che ho descritto in questo capitolo potrebbero 
essere pronti tra una trentina d'anni! (Nel mio romanzo del 1956, La 
citt delle stelle, li colloco a pi di un miliardo di anni nel futuro... 
ovviamente una grave mancanza di immaginazione.) H dottor Wnter 
afferma che ci permetterebbero di icreare una persona dal punto di 
vista fisico, emotivo e spiritualee valuta che i requisiti di memoria 
dovrebbero essere attorno ai dieci terabytes (dieci alla tredicesima 
bytes), due ordini di grandezza meno dei petabytes (dieci alla 
quindicesima bytes) da me suggeriti.
Vorrei aver pensato al nome del dottor Winter per questo congegno, 
che certamente dar luogo a feroci discussioni nei circoli ecclesiastici: 
l'cchiappa Animeecc... Per la sua applicazione al viaggio 
interstellare, si veda la nota al capitolo 9.
Credevo di aver inventato io il trasferimento di informazioni palmo 
contro palmo descritto nel capitolo 3, perci  stato umiliante scoprire 
che Nicholas (Being Digital) Negroponte e il suo Media Lab del 
Massachusetts Institute of Technology hanno lavorato su questa idea 
da anni...
CAPITOLO 7: CONSULTO
Se si potesse utilizzare l'inconcepibile energia del Campo di Punto 
Zero (cui a volte ci si riferisce come a luttuazioni di quantio nergia 
del vuoto, l'impatto sulla nostra civilt sarebbe incalcolabile. 
Tutte le attuali fonti di energia  petrolio, carbone, nucleare, idrica, 
solare  diventerebbero obsolete, proprio come molti nostri timori 
sull'inquinamento ambientale. Verrebbero riepilogati tutti in una sola 
grande preoccupazione: l'inquinamento da calore. Tutta l'energia 
alla fine si degrada in calore e, se ognuno avesse alcuni milioni di 
kilowatt a disposizione, questo pianeta farebbe ben presto la fine di 
Venere  parecchie centinaia di gradi all'ombra.
Tuttavia c' un aspetto positivo: potrebbe non esserci altro modo di 
sfuggire alla prossima ra glaciale, altrimenti inevitabile. (a civilt  
un intervallo tra due ere glaciali sostiene Will Durant nella sua Storia 
detta civilt.)
Proprio mentre scrivo queste note, nei laboratori di tutto il mondo 
molti bravi ingegneri sostengono di essere in grado di sfruttare questa 
energia. Per dare un'idea della sua magnitudine, ricorrer a una famosa 
annotazione del fisico Richard Feynman, secondo il quale l'energia
contenuta nel volume di una tazza di caff (qualsiasi volume del genere, 
e dovunque!)  sufficiente a far bollire tutti gli oceani del mondo.
Questo  sicuramente un pensiero su cui soffermarsi. In paragone, 
l'energia nucleare appare debole come un fiammifero bagnato.
E quante supernovae, mi chiedo, sono davvero incidenti industriali?
CAPITOLO 9: SKYLAND
A Citt delle Stelle, uno dei problemi maggiori potrebbe essere creato 
semplicemente dalle distanze che si dovrebbero percorrere: se uno 
volesse far visita a un amico nella Torre contigua (e le comunicazioni 
non sostituiranno mai il contatto, nonostante tutti i progressi della 
Realt Virtuale), sarebbe costretto a compiere l'equivalente di un 
viaggio sulla Luna. Anche con gli ascensori pi veloci lo spostamento 
comporterebbe giorni al posto di ore o altrimenti un'accelerazione del 
tutto inaccettabile per persone che si sono adattate a vivere a bassa 
gravit.
H concetto di pinta senza inerzia cio un sistema di propulsione 
che agisca su ogni atomo del corpo in modo che non si producano 
tensioni quando accelera,  stato probabilmente inventato dal 
maestro della pace Opera E.E. Smith, negli anni Trenta. Non  
cos improbabile come sembra, perch un campo gravitazionale si 
comporta proprio in questo modo.
Se si scende in caduta libera nelle vicinanze della Terra (trascurando 
gli effetti della resistenza all'aria), la velocit aumenter di solo dieci 
metri al secondo ogni secondo. Ci si sentir senza peso, non ci sar 
alcuna sensazione di accelerazione, anche se la velocit aumenta di 
un chilometro al secondo ogni minuto e mezzo!
E questo varrebbe anche se uno cadesse nella gravit di Giove (solo 
pi di due volte e mezzo maggiore di quella della Terra) o persino nei 
campi gravitazionali enormemente pi potenti di una Nana Bianca o 
di una stella di neutroni (milioni di miliardi di volte maggiori). Non si 
sentirebbe niente, persino se ci si avvicinasse alla velocit della luce da 
una stella immobile in una manciata di minuti. Tuttavia, se uno fosse 
cos folle da arrivare a pochi raggi dall'oggetto di attrazione, il suo 
campo non sarebbe pi uniforme per tutta la lunghezza del corpo e 
le forze di attrazione lo farebbero ben presto a pezzi. Per ulteriori 
particolari, si veda il mio deplorevole racconto (ma dal titolo scelto 
con cura) eutron Tide(in The Windfrom th Sun).
Una pinta senza inerziache agisca esattamente come un campo 
di gravit controllabile non  mai stata discussa seriamente con 
l'esclusione dei libri di fantascienza  fino a poco tempo fa. Ma nel 
1994 tre fisici americani l'hanno esaminata, sviluppando alcune
idee del grande fisico russo Andrej Sacharov.
nerita as a ZeroPoint Field Lorentz Porce di B. Haisch, A. Rueda e 
H.E. Puthoff (Phys. Review, febbraio 1994) potrebbe un giorno essere 
considerato come un saggio fondamentale e io l'ho considerato tale per il 
mio romanzo. Affronta un problema che di norma  dato per scontato, 
con una scrollatina di spalle del tipo anto l'universo  fatto cos
La domanda posta dai tre fisici  la seguente: he cosa da a un 
oggetto una massa (o inerzia) in modo che ci voglia uno sforzo per 
cominciare a muoverlo ed esattamente lo stesso sforzo per riportarlo 
al suo stato originale?
La loro risposta provvisoria dipende dal fatto stupefacente e poco noto  
al di fuori della torre d'avorio dei fisici  che il cosiddetto spazio 
uoto in realt un calderone di energie ribollenti: il Campo di Punto 
Zero. I tre fisici suggeriscono che l'inerzia e la gravitazione siano 
fenomeni elettromagnetici, risultanti da interazione con questo campo.
Ci sono stati innumerevoli tentativi, fino a risalire ai tempi di 
Faraday, di collegare gravit e magnetismo e, bench molti 
sperimentatori abbiano rivendicato il successo, nessuno dei loro 
risultati  stato mai sottoposto a verifica. Tuttavia, se la teoria dei tre 
americani potesse essere dimostrata, aprirebbe la prospettiva  per 
quanto lontana  di pinte spazialiantigravitazionali e la possibilit 
ancor pi fantastica di controllare l'inerzia. Ci potrebbe condurre a 
qualche interessante situazione: dando a qualcuno una leggerisskna 
spintarella, costui sparirebbe rapidamente alla velocit di migliaia di 
chilometri l'ora, fino a rimbalzare dall'altra parte della stanza una 
frazione di millisecondo pi tardi. La buona notizia  che gli incidenti 
d'auto sarebbero praticamente impossibili; automobili  e passeggeri  
potrebbero collidere senza danno a qualsiasi velocit. (E pensate che 
il modo di vivere odierno sia gi troppo febbrile?)
L'ssenza di pesoche oggi diamo per scontata nelle missioni 
spaziali  e che milioni di turisti sperimenteranno nel prossimo secolo  
sarebbe apparsa come una magia ai nostri nonni. Ma l'abolizione  o 
semplicemente la riduzione  dell'inerzia  un altro paio di maniche e 
potrebbe risultare del tutto impossibile.* Ma  un pensiero consolante, 
perch potrebbe fornire l'equivalente del eletrasporto si po
* Nel settembre 1996 alcuni scienziati finlandesi hanno sostenuto di aver 
individuato una piccola riduzione (meno dell'uno per cento) di gravit sopra un disco 
superconduttore ruotante. Se ci fosse confermato (e sembra che precedenti 
esperimenti eseguiti all'Istituto Max Planck di Monaco di Baviera abbiano condotto 
a simili risultati) potrebbe essere la tanto attesa innovazione. Attendo ulteriori 
notizie con interessato scetticismo.
irebbe viaggiare dovunque (almeno sulla Terra) quasi istantaneamente. 
In tutta franchezza, non saprei come potrebbe andare avanti la Citt 
delle Stelle senza di essa...
Uno degli assunti che ho sostenuto in questo libro  che Einstein 
aveva ragione e che nessun segnale  od oggetto  pu superare la 
velocit della luce. E apparso di recente un gran numero di saggi di 
alta matematica in cui si suggerisce che, come innumerevoli scrittori 
di fantascienza hanno gi dato per scontato, gli autostoppisti 
galattici potrebbero non soffrire di questa fastidiosa limitazione.
Tutto sommato, spero che abbiano ragione  ma pare che ci sia 
un'obiezione fondamentale. Se i viaggi interstellari sono possibili, dove 
sono tutti quegli autostoppisti o come minimo i turisti ben forniti 
di quattrini?
Una risposta potrebbe essere che nessun extraterrestre sensato 
costruirebbe mai veicoli interstellari, esattamente per lo stesso 
motivo per cui non abbiamo mai sviluppato astronavi alimentate a 
carbone: ci sono modi molto migliori di fare le cose.
D numero sorprendentemente esiguo di bytes necessari a definire un 
essere umano o a immagazzinare le informazioni che uno potrebbe 
acquisire durante tutta una vita,  discusso in Machine ntelligence, 
th Cost oflnterstellar Travet and Ferml's Paradox di Louis K Scheffer 
(Quarterly Journal of th Royal Astronomical Society, 35, n. 2, giugno 
1994, pp. 157175). Questo saggio (sicuramente il pi stringato 
articolo che la rivista abbia pubblicato in tutta la sua storia!) valuta 
che lo stato mentale globale di un uomo di cent'anni con una 
memoria perfetta potrebbe essere rappresentato da dieci alla 
quindicesima bytes (un petabytes). Persino le fibre ottiche di oggi 
potrebbero trasmettere questa quantit di informazioni in una 
manciata di minuti.
H mio accenno al fatto che il rasportatoredi Star Trek non sarebbe 
ancora disponibile nel 3001 potrebbe perci apparire ridicolmente 
miope fra un solo secolo, e l'attuale mancanza di turisti interstellari 
potrebbe essere semplicemente dovuta al fatto che non sia stato 
ancora collocato nessun equipaggiamento di accoglienza sulla 
Terra. Forse  gi in strada a bordo di una scialuppa...
CAPITOLO 15: PASSAGGIO SU VENERE
un grande piacere per me poter offrire questo tributo 
all'equipaggio dellVlpo//o 15, Al ritorno dalla Luna mi hanno 
mandato la splendida mappa in rilievo della zona d'atterraggio del 
modulo lunare Falcon, che ora occupa il posto d'onore nel mio 
studio. Mostra le strade percorse dal veicolo lunare durante le sue 
tre escursioni, una delle
quali sfiorava un cratere illuminato dalla Terra. La mappa porta 
l'iscrizione d Arthur Clarke dall'equipaggio di Apollo 15 con molti 
ringraziamenti per le sue visioni dello spazio. Dave Scott, Al Worden, 
Jim Irwin In cambio, adesso ho dedicato Earthligbt (scritto nel 1953 e 
ambientato nel territorio che il veicolo lunare avrebbe percorso nel 
1971)  Dave Scott e Jim Irwin, i primi uomini a penetrare in questa 
terra, e ad Al Worden che vegli su di loro dall'orbita Dopo aver 
seguito l'atterraggio di Apollo 15 negli studi della CBS insieme con 
Walter Cronkite e Walli Schirra, volai al Controllo Missione per assistere 
al rientro e all'ammaraggio. Sedevo di fianco alla figlioletta di Al 
Worden: fu la prima ad accorgersi che uno dei tre paracadute della 
capsula non si era aperto. Fu un momento di tensione, ma 
fortunatamente i restanti due erano pi che sufficienti per il bisogno.
CAPITOLO 16: ALLA TAVOLA DEL COMANDANTE Si veda il 
capitolo 18 di 2001: Odissea netto spazio per la descrizione dell'impatto 
della sonda. Un esperimento precisamente dello stesso genere  stato 
programmato per la prossima missione Clementine 2. Ho provato un 
certo imbarazzo constatando che nella mia prima Odissea nello 
spazio la scoperta dell'asteroide 7.794 era attribuita all'Osservatorio 
Lunare... nel 1997! B, lo sposter al 2017, in tempo per il mio 
centesimo compleanno.
Poche ore dopo aver scritto quanto sopra, ho saputo con piacere che 
l'asteroide 4.923 (1981 E027), scoperto da SJ. Bus a Siding Spring, 
Australia, il 2 marzo 1981,  stato chiamato Clarke, in parte anche come 
riconoscimento del Progetto Guardia Spaziale (si veda Incontro con 
Rama e The Hammer ofGod). Mi hanno informato, con profonde 
scuse, che a causa di una malaugurata svista il Numero 2001 non era 
pi disponibile, essendo stato assegnato a un tizio di nome A. Einstein. 
Tutte scuseMa mi ha fatto molto piacere sapere che l'asteroide 5.020, 
scoperto lo stesso giorno del 4.923,  stato chiamato Asimov  bench 
sia rattristato dal fatto che il mio vecchio amico non potr mai saperlo.
CAPITOLO 17: GANIMEDE
Come spiegato nel ommiato e nelle ote dell'Autoredi 2010: 
Odissea due e 2061: Odissea tre, ho sperato che l'ambiziosa Missione 
Galileo su Giove e le sue lune ci avrebbe ormai offerto conoscenze 
molto pi particolareggiate  oltre che stupefacenti primi piani  di 
questi strani mondi.
B, dopo molti rinvii, Galileo ha raggiunto il primo obiettivo  lo
stesso Giove  e sta comportandosi ammirevolmente. Ma ahim, c' 
un problema: per qualche motivo, l'antenna principale non  mai 
uscita. Ci significa che le immagini devono essere rimandate tramite 
un'antenna a bassa risoluzione e a un ritmo penosamente lento. 
Anche se sono stati fatti miracoli di riprogrammazione del computer 
di bordo per ovviare a questo inconveniente, ci vorranno ancora ore 
per ricevere informazioni che sarebbero dovute arrivare in minuti.
Perci dobbiamo aver pazienza  e io mi sono trovato nell'allettante 
posizione di esplorare Ganimede nella finzione, poco prima che 
Galileo cominciasse a farlo in realt il 27 giugno 1996.
L'Il luglio 1996, solo due giorni prima di finire questo libro, ho 
ricevuto le prime immagini dalle lune di Giove: fortunatamente nulla 
finora contraddice le mie descrizioni. Ma se le attuali visioni di distese 
di ghiaccio piene di crateri lasciassero improvvisamente il posto a 
palmizi e a spiagge tropicali  o, peggio ancora, a cartelli con scritto 
YANKEE GO HOME  mi troverei in un bel pasticcio...
Sono particolarmente ansioso di vedere primi piani di anymede 
City(capitolo 17). Questa impressionante formazione  esattamente 
come l'ho descritta  nonostante abbia esitato a fornirla nel timore che la 
mia copertafinisse in prima pagina sul National Prevaricator. Ai 
miei occhi appare notevolmente pi artificiosa della ben nota accia 
di Martecon i suoi paraggi. E se le strade e i viali sono larghi dieci 
chilometri... b, e allora? Forse i ganimedi erano GROSSI...
La citt verr rivelata dalle immagini 20637.02 e 20637.29 mandate 
dal Voyager della NASA o pi comodamente nella Figura 23.8 della 
monumentale opera di John H. Rogers, The Giani Planet Jupiter 
(Cambridge University Press, 1995).
CAPITOLO 19: LA FOLLIA DEL GENERE UMANO Per una 
prova visuale a sostegno della stupefacente asserzione di Khan 
secondo la quale la maggior parte del genere umano  stata almeno in 
parte in preda alla follia, si veda l'Episodio 22, eeting Mary 
della mia serie televisiva Arthur C. Clarks Mysterious Universe. E si 
tenga presente che i cristiani rappresentano solo un piccolissimo 
sottoinsieme della nostra specie: quantit molto maggiori di devoti, 
rispetto a quelli che celebrano il culto della Vergine Maria, hanno 
offerto altrettanta devozione a divinit totalmente incompatibili come 
Rama, Kali, Siva, Thor, Wotan, Giove, Osiride ecc. L'esempio pi 
impressionante  e penoso  di un uomo brillante trasformato dalle 
proprie credenze in un pazzo furioso  quello di Conan Doyle. 
Bench le sue presunte capacit medianiche fossero state
denunciate pi volte come frodi, la sua fede in esse rimase intatta. E 
il creatore di Sherlock Holmes cerc persino di indurre il grande mago 
Harry Houdini a credere che le sue imprese fossero dovute al fatto che 
si materializzava mentre invece si basavano spesso su trucchi che, 
come il dottor Watson si sarebbe compiaciuto di dire, erano 
idicolmente semplici(si veda il saggio he Irrelevance of Conan 
Doylein The Night Is Lar g, di Martin Gardner).
Per particolari sull'Inquisizione, le cui pie atrocit fanno apparire 
Poi Pot e i nazisti decisamente benevoli, si veda il devastante attacco 
di Cari Sagan all'imbecillit della New Age, The DemonHaunted 
World. Vorrei che questo libro  insieme con quello di Gardner 
diventasse lettura obbligatoria in ogni liceo e universit.
Finalmente il dipartimento americano dell'immigrazione ha preso 
posizione contro la barbarie ispirata dalla religione. Il magazine del 
Time (ilestones 24 giugno 1996) riferisce che ora  obbligatorio 
garantire asilo alle fanciulle minacciate da mulilazione dei genitali nei 
loro paesi d'origine.
Avevo gi scritto questo capitolo quando m'imbattei in Feet ofClay. 
The Power and Charisma ofGurus, di Anthony Storr (The Free Press, 
1996), un vero e proprio libro di testo su questo deprimente 
argomento. difficile credere che un santone imbroglione, quando lo 
sceriffo lo arrest purtroppo tardivamente, avesse accumulato 93 
RollsRoyce! Ancor peggio  l'ottantatr per cento delle migliaia di 
babbei americani che credevano in lui era stato all'universit, 
attagliandosi in tal modo alla mia definizione preferita di intellettuale: 
ualcuno che  stato istruito al di l della sua intelligenza
CAPITOLO 26: TSIENVILLE
Nella prefazione del 1982 a 2010: Odissea due, spiegavo perch avessi 
dato il nome del dottor Tsien Hsueshen, uno dei fondatori dei 
programmi missilistici della Cina e degli Stati Uniti, all'astronave 
cinese atterrata su Europa.
Nato nel 1911, Tsien vinse una borsa di studio che nel 1935 lo port 
dalla Cina agli Stati Uniti, dove divenne studente e in seguito collega 
di Theodore von Karman, brillante esperto di aerodinamica di origine 
ungherese. Poi, prima come titolare della cattedra gi appartenuta a 
Goddard al California Institute of Technology, contribu alla 
costituzione del Guggenheim Aeronautical Laboratory, diretto 
antenato del famoso Jet Propulsion Laboratory di Pasadena. Come 
fece notare il New York Times (28 ottobre 1966) in un artcolo intitolato 
 capo del programma missilistico cinese era stato addestrato negli 
Stati
Uniti poco dopo che la Cina aveva eseguito un test su un missile a 
testata nucleare sul proprio territorio, a vita di Tsien  una delle 
ironie della storia della guerra fredda
Con accesso a quanto c'era di pi segreto, contribu in modo 
notevole alle ricerche missilistiche americane negli anni Cinquanta, 
ma durante l'isteria del periodo di McCarthy fu arrestato in base ad 
accuse inventate di attentato alla sicurezza del paese mentre cercava 
di tornare a visitare la Cina natia. Dopo molte udienze e un lungo 
periodo di carcere, alla fine venne rimandato in patria con tutta la 
sua ineguagliabile esperienza e le sue conoscenze. Come hanno 
sostenuto molti suoi illustri colleghi americani, fu una delle cose pi 
stupide (e anche pi ignominiose) che gli Stati Uniti abbiano mai fatto,
Dopo l'espulsione, secondo Zhuang Fenggan, vicedirettore 
delrAmministrazione spaziale nazionale cinese, Tsien ise in piedi 
la missilistica dal nulla... Senza di lui, la Cina avrebbe sofferto di un 
ritardo tecnologico di vent'anni E un corrispondente ritardo, forse, 
nello sviluppo del micidiale missile antinave Silkworm e del vettore di 
satelliti unga Marcia
Poco dopo aver finito questo romanzo, l'Accademia Internazionale 
di Astronautica mi ha onorato della sua massima distinzione, il Von 
Karman Award, la cui consegna doveva avvenire a Pechino! Era 
un'offerta che non potevo rifiutare, soprattutto quando venni a sapere 
che il dottor Tsien abitava ora in quella citt. Sfortunatamente, 
quando vi arrivai, fui informato che era in ospedale in osservazione, e i 
medici non gli permettevano di ricevere visite.
Perci sono estremamente grato al suo segretario personale, il 
maggiore generale Wang Shouyun, per aver portato al dottor Tsien le 
copie di 2010 e di 2061 appositamente dedicate. In cambio il 
generale mi ha regalato il ponderoso volume che aveva curato, 
Collected Works of H.S. Tsien: 19381956 (Science Press, 16, 
Donghuangcheggen North Street, Pechino 100707,1991). una 
raccolta molto interessante, che inizia con numerose collaborazioni 
con von Karman sui problemi di aerodinamica e finisce con saggi di 
suo pugno sui missili e i satelliti. L'ultimo saggio, 
hermonudear Power Plants(Jet Propulsioni, luglio 1956), fu 
scritto mentre il dottor Tsien era in pratica ancora prigioniero 
dell'FBI e tratta di un argomento che  ancora molto d'attualit oggi  
bench siano stati fatti pochissimi progressi verso n impianto 
energetico che utilizzi la reazione di fusione del deuterio
Poco prima che lasciassi Pechino, il 13 ottobre 1996, fui lieto di 
sapere che, nonostante l'et (ottantacinque anni) e l'infermit, il 
dottor
Tsien seguiva ancora i suoi studi scientifici. Spero sinceramente che i 
miei due libri gli piacciano e non vedo l'ora di mandargli questa 
Odissea finale come ulteriore tributo.
CAPITOLO 36: LA CAMERA DEGLI ORRORI
Come conseguenza di una serie di udienze del Senato sulla sicurezza 
dei computer nel giugno 1996, il 15 luglio 1996 il presidente Clinton 
ha firmato la disposizione esecutiva 13.010 che riguarda ttacchi 
basati sul computer contro le informazioni o componenti di 
comunicazioni che controllano infrastnitture di vitale importanza 
(cyberminacce) Ci comporter l'istituzione di una task farce che si 
opporr al cyberterrorismo e avr rappresentanti della GI della 
NSA, delle agenzie della Difesa ecc.
Fico, stiamo arrivando...
Dopo aver scritto il precedente paragrafo, sono rimasto perplesso 
nell'apprendere che anche il finale di Independence Day, che non ho 
ancora visto, prevede l'uso di virus del computer come cavalli di 
Troia! Mi hanno anche informato che l'inizio  identico a quello di 
Childhood's End (1953) e che contiene ogni clich scientifico noto fin 
dal Viaggio sulla Luna di Mlis (1903).
Non riesco a decidere se congratularmi con gli sceneggiatori per la 
botta di originalit  o accusarli di aver commesso un crimine 
transtemporale di plagio precognitivo. In ogni caso, temo, di non poter 
far nulla per impedire allo spettatore medio di pensare che mi sono 
impadronito del finale di Independence Day.
fl seguente materiale  stato tratto  di solito con notevoli interventi  
dai precedenti libri di questa serie:
Da 2001: Odissea nello spazio: capitolo 18, ttraverso gli asteroidi
e capitolo 37, sperimento
Da 2010: Odissea due: capitolo Il, hiaccio e vuoto capitolo 36, 
uoco nel profondo capitolo 38, aesaggio di schiuma
RINGRAZIAMENTI.
I miei ringraziamenti alla IBM per avermi regalato lo splendido 
portatile Thinkpad 755 CD su cui  stato scritto questo libro. Per 
molti anni ho provato un senso d'imbarazzo a causa della diceria  
completamente infondata  secondo la quale il nome Hal derivava 
dalle lettere immediatamente precedenti quelle dell'acronimo IBM. 
Nel tentativo di esorcizzare questo mito dell'era del computer, mi 
sono spinto persino al punto di indurre il dottor Chandra, 
l'inventore di Hal, a negarlo in 2010: Odissea due. Tuttavia, di recente 
mi hanno assicurato che, lungi dall'essere infastidita dall'associazione, 
la Big Blue ne  in realt molto orgogliosa. Perci abbandoner ogni 
altro tentativo di aggiustare le cose  e ho mandato i miei saluti a tutti 
quelli che hanno partecipato alla esta di compleannodi Hal 
all'universit (naturalmente) dell'Illinois, Urbana, il 12 marzo 1997.
Mesta gratitudine al mio redattore alla Del Rey Books, Shelly 
Shapiro, per dieci pagine di particolari apparentemente insignificanti i 
quali, quando sono stati affrontati e risolti, hanno costituito un 
enorme miglioramento del prodotto finale. (S, sono stato redattore 
anch'io, e non soffro della solita convinzione degli autori secondo 
la quale i membri di questa categoria sono macellai frustrati.)
Infine, e pi importante di tutto: i miei ringraziamenti pi sentiti al 
mio vecchio amico Cyril Gardiner, presidente del Galle Face Hotel, 
per l'ospitalit nella sua magnifica (ed enorme) suite personale mentre 
scrivevo questo libro: mi ha offerto un Mare della Tranquillit in 
questi tempi turbolenti. Mi affretto ad aggiungere che, sebbene non 
possa fornire paesaggi cos vasti e immaginosi, le comodit del Galle 
Face sono di gran lunga superiori a quelle offerte dal Grandimede e 
mai nella mia vita ho lavorato in ambienti cos confortevoli.
O, a questo riguardo, pi ricchi di ispirazione, perch una grande 
targa all'entrata elenca pi di un centinaio di capi di Stato e altri 
illustri visitatori che sono scesi qui. Tra di loro ci sono Yuri Gagarin, 
l'equipaggio deQ.'Apollo 12  seconda missione sulla superficie della 
Luna  e una bella collezione di stelle del cinema e del teatro: Gre
gory Peck, Alee Guinness, Noe! Coward, Carrie Fisher, l'eroina di 
Guerre stellari... Come anche Vivien Leigh e Laurence Olivier, che 
hanno fatto una breve apparizione in 2061: Odissea tre (capitolo 37). 
Mi lusinga vedere il mio nome elencato tra di loro. Pare appropriato 
che un progetto iniziato in un famoso hotel  il Chelsea di New 
York, ricettacolo di geni veri e presunti  venga concluso in un altro, a 
un mezzo mondo di distanza. Ma  singolare udire l'Oceano Indiano 
sferzato dai monsoni ruggire a pochi metri dalla mia finestra, invece 
del traffico lungo la lontana Ventitreesima Strada a cui mi legano tanti 
piacevoli ricordi.
IN MEMORIAM: 18 SETTEMBRE 1996
Con immenso dispiacere apprendo, proprio mentre sto rivedendo 
questi ringraziamenti, che Cyril Gardiner  morto poche ore fa.
di qualche consolazione sapere che  riuscito a leggere il tributo di 
cui sopra e che se n' rallegrato.
COMMIATO
ai spiegare, mai scusarsi potrebbe essere un eccellente consiglio 
per politici, magnati hollywoodiani e del mondo della finanza, ma un 
autore dovrebbe trattare i propri lettori con maggiore considerazione. 
Quindi, anche se non ho intenzione di scusarmi di niente, forse la 
complessa genesi del Quartetto dell'Odissea richiede qualche 
spiegazione.
Tutto cominci nel Natale del 1948.... s, 1948!.. con un racconto di 
quattromila parole scritto per un concorso sponsorizzato dalla BBC. 
La sentinella narrava la scoperta di una piccola piramide sulla Luna, 
l collocata da qualche civilt aliena in attesa dell'apparizione del 
genere umano come specie in grado di popolare un pianeta. Fino ad 
allora, era sottinteso, noi saremmo stati troppo primitivi per essere 
di qualche interesse.*
La BBC respinse il mio modesto sforzo e non venne pubblicato se 
non quasi tre anni dopo nella sola e unica edizione (primavera del 
1951) di 10 Story Fantasy  rivista che, come commenta sarcastica 
l'impagabile Encyclopedia of Science Fiction,  icordata 
principalmente per essere scarsa in aritmetica(i racconti erano 
tredici).
La sentinella rimase nel limbo per pi di un decennio, fin quando 
Stanley Kubrick mi contatt nella primavera del 1964 e mi chiese se 
avessi qualche idea per il roverbiale(cio non ancora esistente) 
uon film di fantascienza Durante le nostre numerose sedute di 
discussioni, come narrato in The Lost Worlds of2001, decidemmo che 
i pazienti osservatori sulla Luna avrebbero potuto fornirci un buon 
inizio per la nostra storia. Alla fine divenne ben pi di quanto 
previsto, dal momento che a un certo punto della produzione la 
piramide si tramut nel monolito nero, oggi tanto celebre.
* La ricerca d manufatti alieni nel sistema solare dovrebbe essere una branca della 
scienza perfettamente legittimata ("esoarcheologia"?). Sfortunatamente  stata 
ampiamente screditata da quanti sostenevano che simili prove erano gi state 
trovate ed erano state volutamente soppresse dalla NASA! incredibile che si possa 
credere a una simile sciocchezza: sarebbe molto pi probabile invece che l'Agenzia 
spaziale falsificasse deliberatamente manufatti extraterrestri... per risolvere i suoi 
problemi di bilancio! (Pensateci, dirigenti della NASA...)
Per mettere la serie delle Odissee nella giusta prospettiva, bisogna 
ricordare che, quando Stanley e io cominciammo a progettare quello 
che in privato intitolammo ome il sistema solare venne 
conquistato l'ra spaziale aveva appena sette anni e nessun essere 
umano si era allontanato a pi di un centinaio di chilometri dal 
pianeta base. Bench il presidente Kennedy avesse annunciato che gli 
Stati Uniti intendevano andare sulla Luna ntro questo decennio 
alla maggior parte della gente tutto ci doveva apparire ancora come un 
sogno lontano. Quando il 29 dicembre 1965, una giornata gelida, 
cominciarono le riprese nei pressi di Londra*, non sapevamo 
nemmeno a cosa assomigliasse la superfcie lunare vista da vicino. 
C'era ancora il timore che la prima parola pronunciata da un 
astronauta uscendo dalla capsula potesse essere iuto!mentre 
spariva sotto uno strato di impalpabile polvere lunare. Tutto sommato, 
ci andammo abbastanza vicino; solo il fatto che i nostri paesaggi 
lunari fossero pi frastagliati di quelli veri  lisciati da coni di 
sabbiature di polvere meteoritica rivela che 2001 fu girato prima 
dell'epoca delle Missioni Apollo.
naturale che ai giorni nostri possa sembrare assurdo che si sia 
potuto immaginare gigantesche stazioni spaziali, alberghi di lusso 
orbitanti e spedizioni su Giove gi nel 2001. Comunque oggi  difficile 
capire che gi negli anni Sessanta c'erano seri piani per basi permanenti 
sulla Luna e per l'atterraggio su Marte... entro il 1990! Ma negli studi 
della CBS, immediatamente dopo il lancio s$Apollo Il, sentii il 
vicepresidente degli Stati Uniti proclamare entusiasta: desso 
possiamo andare su Marte!
Sta di fatto che fu fortunato se non and a finire in prigione. Quello 
scandalo, oltre al Vietnam e al Watergate,  uno dei motivi per cui 
quegli ottimistici programmi non furono mai realizzati.
Quando il film e il libro di 2001: Odissea nello spazio uscirono nel 
1968, la possibilit di un seguito non mi sfior nemmeno. Ma nel 
1979 ebbe luogo una vera missione su Giove e ottenemmo i nostri primi 
piani del pianeta gigante e della sua stupefacente famiglia di lune.
Le sonde spaziali Voyager** erano ovviamente senza equipaggio, ma 
le immagini inviate resero reali  e totalmente inaspettati  mondi che 
fino a quel momento erano stati semplici punti di luce nei pi potenti
* A Shepperton, distratta dai marziani in una delle scene pi drammatiche del 
capolavoro di Wells, La guerra dei mondi.
**Che, passando vicino a Giove, utilizzavano manovre n presenza di gravito 
 colpo di fionda esattamente come faceva la Discovery nella versione libresca di 
2001.
telescopi. I vulcani di Io in continua eruzione solforosa, la faccia di 
Callisto segnata dagli innumerevoli impatti, il paesaggio 
bizzarramente disegnato di Ganimede: era quasi come se avessimo 
scoperto tutto un nuovo sistema solare. La tentazione di esplorarlo 
era irresistibile, donde 2010: Odissea due, che mi offr anche 
l'occasione di scoprire cosa era successo a Dave Bowman, dopo 
essersi svegliato in quella enigmatica stanza d'albergo.
Nel 1981, quando mi misi a scrivere il nuovo libro, la guerra fredda era 
ancora in atto, e pensai che mi sarei messo in una posizione difficile  oltre a 
rischiare critiche  presentando una missione congiunta di russi e 
americani. Sottolineai anche la mia speranza di una futura cooperazione 
dedicando il romanzo al Nobel Andrej Sacharov (allora ancora in esilio) e 
al cosmonauta Aleksej Leonov, il quale, quando alla Citt delle stelle gli 
comunicai che avrei chiamato l'astronave con il suo nome, esclam con 
la sua tipica esuberanza: llora sar una buona astronave!
Mi sembra ancora incredibile che, quando nel 1983 ne fece 
un'eccellente versione filmica, Peter Hyams abbia potuto usare i veri 
primi piani delle lune gioviani ottenuti durante la missione del Voyager 
(alcuni dopo un'utile rielaborazione computerizzata eseguita nel 
Jet Propulsion Laboratory, fonte degli originali). Tuttavia, ci si 
aspettava immagini molto migliori dall'ambiziosa missione Galileo il 
cui compito era quello di effettuare un'ispezione particolareggiata dei 
satelliti principali lungo un periodo di diversi mesi. La nostra 
conoscenza di questo nuovo territorio, in precedenza ottenuta solo 
con un breve sorvolo, sarebbe aumentata enormemente  e non 
avrei avuto pi scuse per non scrivere 2061: Odissea tre.
Purtroppo avvenne una tragedia durante la missione di Giove. Il piano 
prevedeva il lancio della sonda Galileo dalla navetta spaziale nel 
1986  ma il disastro della Challenger elimin quella possibilit e ben 
presto fu chiaro che non avremmo ottenuto altre informazioni da Giove 
o da Europa, Ganimede e CaUisto per almeno un altro decennio.
Decisi di non aspettare e, nel 1985, il ritorno della Cometa di Halley 
nel sistema solare mi offr un argomento irresistibile. La sua prossima 
apparizione, prevista per il 2061, sarebbe stata una buona occasione 
per una terza Odissea, anche se, non essendo sicuro di quando l'avrei 
consegnato, chiesi al mio editore un anticipo piuttosto modesto. 
con molta tristezza che cito la dedica di 2061: Odissea tre:
Alla memoria diJudyLynn delRey,
editar straordinaria, che acquist questo libro per un dollaro,
 ma non seppe mai se spese bene i suoi soldi.
Naturalmente non  possibile che una serie di quattro romanzi di 
fantascienza, scritti in un periodo di oltre trent'anni di sviluppi 
tecnologici e politici tra i pi stupefacenti (in particolare 
nell'esplorazione spaziale), abbia una sua coesione globale. Come ho 
scritto nell'introduzione di 2061: os come 2010: Odissea due 
non era esattamente il seguito di 2001: Odissea nello spazio, allo stesso 
modo questo libro non  propriamente il seguito di 2010. Questi tre 
lavori vanno considerati alla stregua di variazioni sullo stesso tema: 
essi hanno s molti personaggi e situazioni in comune, ma non  
detto che avvengano nello stesso universo Se volete una buona 
analogia con un altro medium, ascoltate ci che Rachmaninoff e 
Andrew Lloyd Webber hanno fatto della stessa manciata di note di 
Paganini.
Perci questa Odissea finale ha scartato molti elementi dei libri che 
l'hanno preceduta, ma ne ha sviluppati altri spero pi importanti  con 
cura molto maggiore. E se qualche lettore dei precedenti libri si sente 
disorientato da queste trasformazioni, spero di poterlo dissuadere 
dalPinviarmi lettere irose di denuncia utilizzando una delle frasi pi 
gentili di un certo presidente americano:  solo finzione, stupido!
Ed  tutta mia finzione personale, nel caso non l'abbiate notato. 
Bench mi sia avvalso con successo della collaborazione di Gentry 
Lee*, di Michael KubeMcDowell e dello scomparso Mike McQuay  
e non esiterei a fare di nuovo appello alle migliori penne 
dell'ambiente in caso di progetti futuri troppo vasti da poterli gestire 
da solo  questa particolare Odissea l'ho scritta di persona.
Perci ogni parola  mia. Devo confessare che ho trovato il 
professor Thirugnanasampanthamoorthy (capitolo 35) sull'elenco 
telefonico di Colombo; spero che il vero possessore del nome non 
obietter se l'ho preso a prestito. Ci sono anche alcuni prestiti 
provenienti dal grande Oxford English Dictionary. E sapete una cosa? 
Con mio grande piacere, ho scoperto che utilizza nientedimeno che 
sessantasei citazioni dai miei libri per illustrare il significato e l'uso di 
certe parole!
Caro Oxford English Dictionary, se trovi un esempio che ti serva in 
queste pagine, ti prego di approfittarne... di nuovo.
Chiedo scusa per il numero di colpettini di tosse (circa dieci, 
all'ultimo conteggio) di questo ommiato ma gli argomenti sui 
quali volevo richiamare l'attenzione mi sembravano troppo 
importanti per essere trascurati.
* Per un'improbabile coincidenza, Gentry Lee era ingegnere capo dei progetti 
Galileo e Viking. (Si veda la postfazione a Rama IL) Non  stata colpa sua se 
l'antenna della Galileo non si  dispiegata...
Infine, vorrei rassicurare tutti i miei amici buddhisti, cristiani, 
induisti, ebrei e musulmani che sono sinceramente contento che la 
religione che il Caso ha voluto darvi abbia contribuito alla vostra 
pace mentale (e spesso, come oggi la scienza medica occidentale 
ammette con una certa riluttanza, al vostro benessere fisico).
Forse  meglio essere insani e felici, che sani e infelici. Ma meglio di 
tutto  essere sani e felici.
La maggiore sfida del futuro consiste proprio nel fatto che i nostri 
discendenti riescano a raggiungere questo fine. Certo, potrebbe anche 
derivarne che ci sia o meno un futuro per noi.
ARTHUR C. CLARKE
Colombo, Sri Lanka
19 settembre 1996
FINE.
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