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ERNEST HEMINGWAY.
Avere e non avere



Parte prima.
Harry Morgan

Primavera
Sapete com'la matt》a presto all'Avana, coi vagabondi
ancora addormentati lungo i muri, prima che i furgoni del
ghiaccio comincino il loro giro dei bar? Bene, attraversammo
la piazza dal molo al CaffSan Francisco per bere una tazza
di caffe c'era in tutta la piazza un solo mendicante sveglio,
che stava bevendo alla fontana. Ma quando fummo entrati
nel locale e ci sedemmo, trovammo i tre che ci aspettavano.
Uno venne subito verso di noi.

Bene fece.

奘on posso propriogli dissi. 娟arei lieto di farvi un
favore; ma, come vi ho detto anche ieri sera, non mi pos-
sibile.
Fissate pure voi la cifra.
Non si tratta di cifra. Non posso proprio. Questo e tutto.
Erano sopraggiunti anche gli altri due e se ne stavano l ritti con una faccia da funerale. Era gente dall'aria simpatica
e sarei stato felice di farli contenti.

套ille a testadisse quello che parlava bene l'inglese.

Vi ripeto, dispiace anche a me 1 risposi. Ma vi dico in
tutta sinceritche non mi assolutamente possibile. I~

Poi quando le cose cambieranno, vi avrgiovato esserci
venuto ora incontro.

Lo so. Sono tutto per voi. Ma non posso proprio.

Perche non potete

Mi guadagno da vivere col battello. Se perdo il battello
e come se perdessi la vita.
Coi quattrini che vi diamo potrete sempre comperarvi
un altro battello. I~ovc, ill galcra?
Forsc credevano che avessi bisogno di venire persuaso COII
Ull pO' di discussione pcrchc il primo contilluad insistcre.

Guadagllercste tremila dollari e in piil avreste fatto qual-
cosa che conternlolto in seguito. Tutto cio 11011 pudu-
rare un pezzo, sayete.

Scntitedissi. Non m'illlporta di saper chi sia i] Pre-
sidente qui. Ma io, negli Stati Uniti, non ci porto nicntc
chc possa chiacchierare.v

Ah, noi chiacchiereremmo, secondo Voi? disse, furil70ndo,
~mo che non aveva ancora parlato.

埔o detto: niente che ssa chiacchierare.
Credete che noi si sia lcnguas largas? No.

Sapete che cos c una lcngua larga?
S Uno che ha la lingua lunga.
Sapete che cosa facciamo, noi, a gente di quei gencrc?

Non pigliatcvcla con ︼lC dissi. Siete voi che siete
venuti a farmi dche yroposte. Io non vi ho fatto nessuna
offerta.
Smettila, Panc]lo dissc al compagllo arrabbiato quello
che aveva par]ato pcr prinlo.

Ha detto che canteremmo protestl)ancho.

Scntite dissi. V'ho detto chc non avrci portato nicntc
chc possa chiacchierare. Liquori imballati non parlano. E
neppure le damigiane. Ci sono altre cose che non possono
parlare. Gli uomini possono parlare.
E i cincsi possono parlare chiese

malumorc .

S ma io non li cayisco gli risposi.

Dullque, non volcte
E proprio come vi ho detto ieri sera, non posso.
Ma non parlerete? chicse Pancho.

Proprio la cosa che non aveva capito bene, lo aveva alterato~
novcva csscre anchc la dCIllSiOllC. Non gli risposi nemmeno.

Pancho, sempre di

Non siete una lengua larga, vero? c insistette, ancora ar-
rabbiato.

Non lo credo.
Che cos'e, una minaCcia?
Oh, sentite gli feci non siate coslitigioso la mattilla
presto. Non dubito minimamente che abbiate scallnato Ull
mucchio di gente; io non ho ancora bevuto nemlllello il caff.
Ah, siete sicuro ch'io ho scannato un mucchio di gente?
No dissi e non me nc importa Ull cavolo. Non potetc
parlare d'affari scnza arrabbiarvi?
Sono molto arrabbiato, infatti. torrei amlllazzarti.
套a va' all'inferno gli dissi. Non parlar tanto.
Su, Pancho disse il primo; e a me: Scusateci; ma
avrei tanto desiderato che ci aveste preso a bordo

Credetemi, dispiace anche a IIIC. Ma non mi e possibile.

Si avviarono tutti e tre verso la porta ed io li guardai u-
scire. Erano dei bei giovanotti, simpatici, vestiti bene; tutti
e tre senza cappcho e avcvano l'aria d'csscre piClli di soldi.
Parlavano molto di soldi, ad ogni modo, e usavallo queha
specie di inglese che parlano i cubani danarosi.

Due dovevano esscre fratchi c l'altro, Pancho, cra un po'
pial~o, ma dello stesso genere. Sapete, quei tipi bcn vcstiti
e coi capelli lucidi. Non credo affatto che Yancho fosse
i] crimillale che amava dipingersi, ma solo molto ncrvoso.

Mcntre uscivano dalla porta a destra, vidi un'autolllobile
chiusa venire loro incontro attraverso la piazza. l'er prima
cosa partirono i vetri e la pallottola finnella hla di bottiglie
sul banso presso la paretc di destra. Sentii un fucilc sparare
e, bop bop bop, tutte le bottiglic alldarollo in frantullli
lungo la parcte.

Balzai dietro il banco a sinistra c llli posi a guardare da
dictro l'orlo. L'auto s'era fermata e si vedevano due individui
accucciati accanto ad essa. Uno aveva un fucile mitragliatore
e l'altro un parabchum. Qucho col mitra cra U︼ negro.
L'altro indossava Ullo spolvcrino bianco da challff~llr.

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Uno dei ragazzi era lungo disteso sul marciapiede, boc-
coni, proprio davanti alla vctrina andata in frantumi. Gli
altri due si crano nascosti dietro uno dei furgoni del ghiaccio,
fcrmo davanti al Cunard Bar, alla porta accanto. Uno dei
cavalli del furgone, ancora attaccato, scalciava, mentre l'al-
tro tuffava ogni tanto la testa fino a terra.

Uno dei ragazzi sparda dietro lo spigolo posteriore del
furgonc c la pallottola rimbalzsul marciapiede. Il negro
armato di mitra si buttper terra con la faccia che sfiorava
il sclciato c spar da sotto, una raffica dietro il furgone,
e un altro fu prcso, e cadde battcndo la testa contro l'orlo del
marciapiede. Restl seduto e barcollante, a braccia alzate,
c lo chauffcur gli sparun colpo con la pistola mitragliatrice,
mcntre il negro incastrava un altro caricatore; ma fu un colpo
lungo. Si potevano vedere i segni delle pallottole lungo tutto
il marciapiede come schizzi d'argento.

L'altro trassc per le gambe dietro il furgone quello che era
stato colpito e io vidi il negro riportare la faccia sul pavi-
mcnto per scagliar loro un'altra raffica. Quindi vidi il povero
Pancho spuntar fuori dall'angolo del furgone e correre dietro
il riparo del cavallo ancora in piedi. Uscpoi da dietro il
cavallo, la faccia bianca come uno straccio, e sparcontro
lo chauffeur con la grossa Luger che aveva, tenendola con
tutt'e due le mani perchrestasse ferma. Spardue volte
prima al di sopra della testa del negro, che si faceva innanzi,
c poi al di sotto.

Colpuna gomma dell'automobile perchc vidi uno sbuffo
di polvere prolungato sulla strada a mano a mano che l'aria
usciva, e a tre metri di distanza il negro gli sparnel ventre
col mitra, l'ultimo colpo, credo, perchpoi lo vidi gettar
via l'arma, e il povero Pancho si lascicader di colpo a sedere,
piegandosi in due. Cercava di alzarsi, sempre con la Luger
puntata innanzi a sc, ma non riusciva a sollevare il capo
c il ncgro prcsc la pistola mitragliatrice ch'era appoggiata
al volante dell'automobile accanto allo chauffeur e gli fece
scoppiare la testa. Che negro!

lo bevvi una gran sorsata dalla prima bottiglia aperta che
mi capitsottomano e ancor oggi non saprei dire che cosa
fosse. Tutta la scena mi aveva sconvolto davvero. Scivolai
da dietro il banco in cucina e di luscii e rifeci tutta la strada,
tenendomi al largo della piazza, senza neppur lanciare un'oc-
chiata alla folla che s'andava rapidamente ammassando di
fronte al caff e varcati i cancelli del molo, tornai a bordo.

L'uomo che aveva noleggiato il battello mi aspettava a
bordo. Gli raccontai l'accaduto.

E dov'Eddy? )) mi chiese Johnson, l'uomo che ci aveva
noleggiato.

Non l'ho pivisto dall'istante in cui cominciata la
sparatoria.
Credete che sia stato colpito?
圃h, diavolo, no! Vi dico che gli unici colpi entrati nel
caffsono stati quelli che hanno preso le bottiglie. E stato
quando l'automobile venuta incontro a quei ragazzi e ha
colpito il primo proprio davanti alla vetrina. Sono arrivati
a un angolo cos..

A quanto pare, ne siete molto bene informato osserv

Sfido, ho potuto veder tutto risposi.

Quindi, alzando lo sguardo, vidi Eddy venir ]ungo il
molo, pialto e pidinoccolato che mai. Camminava come
se fosse disarticolato.

Eccolo.
Eddy aveva una gran brutta faccia. Non aveva mai una
bella faccia la mattina presto, ma ora era proprio brutto.

唏ove diavolo eri?gli chiesi.

Buttato per terra.
Avete visto tUttO? gli chiese Johnson.

奘on me ne parlate, Mr. Johnson rispose Eddy. 套i
vien male so]o a pensarci.
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Dovreste bere qualche cosa gli disse Johnsoll. E a me:
Bene, si parte?

Sta a voi decidere. Che giornata avremo ?

Pio meno come ieri. Forse meglio.
Partiamo, allora.
Benissimo, appena avremo l'esca.
Quel tipo era con noi da tre settimane pcr pcscare ncha
Corrcnte e non avevamo visto ancora un soldo, meno ccnto
dollari che mi aveva dato pcr pagare il console e fare rifor-
nimento di viveri e di benzina prima d'iniziare la traversata.
Io fornivo tutti gli strumenti da pcsca e lui aveva nolcggiato
il battello a trentacinque dollari al giorno. Dormiva in un
albcrgo e saliva a bordo tutte le mattine. Era stato Eddy a
procurarmi quel cliente e quindi avevo dovuto portarc anche
lui. Gli davo quattro dollari al giorno.

Dcvo fare il pieno di benzina dissi a Johnsoll.

Benissimo.
Ma mi ci vogliono dei quattrini.
Quanto?
Costa ventotto centesimi al gallone e bisognermcttcre
quaranta galloni nel serbatoio. Undici e venti in tutto.
Tirfuori quindici dollari.

Volete che col resto comperi la birra e il ghiaccio? chiesi.

Magnifica idea disse. Scalatelo da quello che vi devo. )
Pensai che tre settimane era un credito anche a troppo lunga
scadenza, ma se lui era in grado di fare onore ai suoi impegni,
che differenza C'era? E vero che avrcbbe dovuto pagare ogni
settimana ma a volte ho dato anche un mese di tempo. Era
colpa mia, ma in fondo ero stato contento quando avevo
aperto il credito. Era stato solo in quegli ultimi giorni che
aveva cominciato a preoccuparmi, ma non volevo dir nulla
per timore che si arrabbiasse con me. Se non era un imbro-
glione, pilungo era il crcdito e meglio era per me.

Volcte ulla bottiglia di birra? offr aprendo la cassa.
No, grazie.
Proprio in quell'istante il negro che ci procurava l'esca
comparve sul molo e io ordinai a Eddy di prepararsi a
salpare.

Il negro sala bordo COIl l'esca e noi ci muovell1mo e ci
avviammo fuori del porto, mentre il negro preparava un
paio di sgombri, infilando loro l'uncino in bocca e fuor
dche brancl1ie, praticando un'incisione lungo il fianco e quindi
passando l'uncino attraverso l'altro fianco, legando stretta-
mente la bocca col filo di ferro e legando l'uncino saldamente
in modo che l'esca non scivolasse e si tuffasse nell'acqua senza
glrare su se stessa.

Era un negro nerissimo, svclto e tetro; portava un vecchio
cappello di paglia e, sotto la camicia, una collanina di legno
azzurro contro il malocchio. Quello che gli piaceva fare
a bordo era dormire e leggere i gion1ali. Ma sapeva preparar
l'esca in modo straordinario e con grande rapidit

Non sapete prcpararc m'esca cos capitano? mi domand~
Johnson.

So prepararla, s "

圃 allora perchc prendcte a bordo Ull llcgro?l~

Quando abbocchcrqualchc grosso pcscc vedrctc.
E Cio? -

11 negro c molto pirapido di IIIC.
E Eddy non pufarlo? No, Mr. .ohnson.

Mi sembra una spesa inutilc.
Dava un dollaro al giorno al ncgro, chc si sbonliava tuttc
le notti. Lo vedevo che con1illciava giad avere somlo.

Ci nccessario dissi.

Frattanto eravamo passati dinallzi ai battchi da pcsca an-
corati di fronte a Cabanas e a quelli ancorati pcr pcscare
il montone marino sul fondo roccioso presso Morro, ed io
pilo~avo il battcho ldove la correntc formava una linea

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scura. Eddy misc in opcra i duc grossi tc~scrs C il ncgro a
plicl'esca su trc cannc.

La corrcntc sfiorava i bassifondi c quando ci fumlllo av-
vicinati ai suoi margini la vcdcvamo scorrcre quasi vcrmiglia
a vortici rcgolari. S'era Icvata una licvc brezza da cst c noi
ci trovamlllo di frontc a una grandc quantitdi pcsci volan-
ti, di quehi grossi, con le ali ncre, che quando spiccano il
volo, assomigliano al quadro di Lindbcrgh che attraversa
I 'Atlantico.

Quci grossi pcsci volanti SO110 il miglior scgno che si pos-
sa immaginarc. A pcrdita d'occhio si vedevano le erbe del
golfo, d'un giallo sbiadito a piccole macchic, il che significa
chc la corrcntc principalc ha un corso normale, e avevamo
dinanzi dcgli uccchi chc davano la caccia a una frotta di pic-
coli t a. Li si potcva vedcre saltellare; piccoli, che non po-
tcvano pcsarc pidi un paio di libbre l'uno.

Gcttate purc quando volcte dissi a Johnson.

Egli indossla cintura e la fermCOIl le cinghic, poi al-
lungfuori la grandc canna col molinello Hardy e i suoi sei-
ccnto metri di corda. Volsi il capo a guardare e vidi l'esca
saltellare e tuffarsi nella corrente nel modo pisoddisfacen-
tc. Proccdevamo alla velocitche ci volcva ed io spinsi il
battcho nel pieno della corrente.

Tcncte il calcio della canna sulla scdia dissi a Johnson
e la canna non vi peserpitanto. Allentate la lenza, in
modo da lasciare al pesce modo di dibattersi quando viene
preso; diversamcnte, potrcon uno strattone tirarvi in mare.
Tutti i giorni dovevo dirgli la stessa cosa, ma non me la
prendcvo. Uno su clnquanta clienti che vi capitano sa come
si deve pcscare. Quando poi lo sanno, per una buona mct dci tempo vogliono servirsi di una canna chc non abba-
stanza reslstente per un pesce un po grosso.

La giornata com'c? mi chiese.

~I Non potrebbe essere pibella gli risposi. Era effettiva-
mcntc una giornata fatta apposta pcr pescare.

Affidai al negro la ruota del timone e gli dissi di mantener-
si sui margini della corrente con direzione verso est e ritor-
nai accanto a Johnson, che se ne stava seduto a guardare la
sua csca ballonzolailte nell'acqua.

Volete che metta fuori un altra Canna? proposi.

No mi disse. Voglio pescare, lottare e portare a bordo
il mio pesce tutto da me.
Benissimo risposi. Non volete neppure che Eddy vi
aiuti? Potrebbe gettare anche lui una lenza e porgervela se
il pesce abbocca, in modo che siate voi a pescarlo. No. Preferisco che ci sia solo la mia lenza.

Sta bene.
Il negro portava il battello sempre pial largo ed io vidi
una frotta di pesci volanti saltare in aria sulla corrente pro-
prio davanti a noi. Volgendo il capo a guardare alle nostre
spalle, vedevo l'Avana bellissima nel sole e un bastimento
che proprio in quel momento usciva dal porto oltre Morro
Castle.

Credo che oggi avrete una giornata campale, Mr. John-
son gli dissi.

Sarebbe ora osserv "Da quanto tempo siamo in cro-

Ciera?

Sono tre settimane oggi.
Un po' troppo per pescare qualche cosa.
Eh, i pesci sono strani. Ora ci sono c ora no. Ma quando
arrivano ce n'dellc quantitenormi. E prima o poi ar-
rivallo sempre. Se non vengono ora non verranno mai pi
La luna c giusta. C'c una buona corrente e si levertra poco
una magnifica brezza.
C'erano dei pesci piccoli quando siamo arrivati la prima
volta.

Srisposi come vi ho detto. I piccoli si diradano c
scompaiono prima che arrivino quelli grossi.

Voi capitani di questi battelli di piacere dite a tutti le
stesse cose. o c troppo presto o troppo tardi o il vento

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non e giusto o la lulla non e come dovrebbe essere. Ma i
quattrini li pigliate lo stcsso.

Che volete dissi (( il guaio e che di solito o troppo pre-
sto o troppo tardi e il pidelle volte il vento non soffia giu-
sto. Qualldo poi arriva la gion1ata che ci vuole, voi siete a
terra senza clienti.

Ma oggi, avete detto, e proprio la giornata che ci vuole?

" Io risposi ho giavuto anche troppo da fare questa
mattina; ma scommetterei la testa che voi oggi IIC avrete
ancora di pl'n

~I Speriamo disse.

Eravamo tutti in attesa, Eddy a prua, coricato per terra,
io in picdi, pronto a scorgere la prima coda che spulltasse
dall'acqua. Siccome ogni tanto il negro si assopiva, tenevo
d'occhio anchc lui. Doveva dorn1ire ben poco da qualche
notte.

Vi dispiace andarmi a prendere ul1a bottiglia di birra, ca-
pitano? mi chiese Johnsoll.

No, signore dissi e andai a scavare nella ghiacciaia per
portargliene una gelata.

Non volete bere? offr

No, grazie. Non berrprin1a di sera.
Aprii la bottiglia e stavo porgendogliela quando vidi un
grosso pescespada bruno, con un'arma pilunga di Ull brac-
cio d'uomo, sbucar fuori testa e spalle dall'acqua e buttarsi
addosso al nostro sgombro. Era tozzo e massiccio COIIIC Ull
tronco d'albero.

Mollate la Ienza! urlai.

Non ha abboccato disse Jol1nsoll.

Contilluate a tcnerla, allora.

Il pcscespada cra salito dalle profonditmaril1e e aveva
n1al1cato l'esca. Sapevo che sarebbe ritornato indietro e que-
sta volta per nol1 mallcarla.

Tenetevi pronto a mollare la Ienza nell'istante in CUi ab-
bocchera.

Quindi scorsi il pescespada venir da poppa sott'acqua. Si
potevano vedere le pinne distese come ali purpuree e le strisce
rossastre sul bruno della pelle. Avanzava come un sottoma-
rino e la pilma superiore spuntava dall'acqua, che ne veniva
come tagliata a fette. Qui~di esso comparve proprio dietro
l'esca ed anche la spada spuntnitida, con un lieve tentcnna-
mento, fuor dell'acqua.

" Lasciate che lo addenti dissi. Johnson tolse la mano dal
molinello, che con un sibilo comincia svo]gersi e scintillc
argenteo mentre si girava dalla parte piatta, perdendosi ra-
pido in lontananza verso la spiaggia.
Mollate un po' il freno dissi solo un po'.

Si dette ad allentare il freno.

Solo un po' ripetei. Vedevo la canna piegarsi all'ingi
Stringete svelto e date il colpo dissi. Dovete stordirlo di
colpi. Sta per saltare, ad ogni modo.
Johnson strinse il freno.

Colpitelo! dissi. Piantategliela in corpo. Colpitelo cin-
que o sei volte. 1~

Gli dette un altro paio di duri colpi e a un tr~tto la caima
si piegin due, il rocchetto comincia squittire ed eccolo,
enorme, il pescespada venir fuori tutto con un gran balzo
verticale, argenteo nel sole e facendo un tonfo nell'acqua eo-
me un eavallo gettato in mare dall'alto di un dirupo.

a Mollate il freno dissi a Johnson.

Se n'e andato mi rispose.

Andato un eavolo ribattei. ff Mollate il freno, presto !
Potevo vedere la curva della lenza, e il prossimo balzo che
il bestione fece fu a poppa, verso il mare aperto. Quindi ri-
comparve ancora facendo spumeggiare l'acqua e vidi che era
stato agganciato a un lato della bocca. Le strisce apparivano
distintissime sul suo corpo. Era una bestia magnihca, d'un
argento lucente ora, a strisce rossastre e grosso come un

CiOCCO.

Se n'andato disse Johnson. La lenza pendeva molle.
Dategli corda dissi. E agganciato bene. Avanti a nl~ta
forza! gridai al negro.

Quindi una, due volte, il pescespada venne fuori rigido
come un palo, saltando quanto era lungo direttamente verso
di noi, e facendo ogni volta schizzare altissima l'acqua. La
lenza si tese ed io m'accorsi che il pesce si dirigeva di nuovo
verso terra.

Ora si dara una corsa yazza avvertii. Se resta aggan-
ciato, lo seguiremo. Dategli pure Ienza, ne avete piche a
sufficienza.
Il bestione puntava ora a nord-ovcst con tutta la forza di
cui dispongono quei colossi, e come si vedeva ch'era unci-
nato! Aveva ripreso a procedere con quei suoi lunghissimi
balzi e ogni tonfo e ogni schizzo sembravano quelli prodotti
da un motoscafo da corsa. Lo seguivamo, io stavo al timone
e eontinuavo a urlare a Johnson di dargli Ienza e di girar
presto il molinello. Ad un tratto vidi la eanna sussultare e la
lenza allentarsi.

Se n'andato gli dissi. Il pesce continuava a saltare e per-
sistette fino a quando non lo perdemmo di vista. Era proprio
una bestia magnifica.

Lo sento ancora tirare disse Johnson.

E il peso della corda.
Non riesco ad arrotolarla. Forse e morto.
Guardate dissi. Sta ancora saltando. Lo si poteva ve-
dere a un mezzo miglio di distanza, che buttava ancora in
aria co]onne d'acqua.

Esaminai il freno. L aveva stretto. Era impossibile tirare la
corda, salvo a spezzarla.

Non vi avevo detto di allentare il freno?
Ma la bestia continuava a tirar fuori corda.
E allora?
E allora l'ho stretto.
Sentite gli dissi o gli date lenza quando restano aggan-
ciati o la spezzano. Non c'e lenza resistente abbastanza per
tenerli. Quando vogliono lenza, dovete dargliela. I pescatori
di professlone non li tengono a freno neppure COII un corda
da arpione. Quello che si deve fare e servirsi del battcho pcr
rincorrerli in modo che essi non facciano srotolare tutta la
lenza quando si damlo a quella gran corsa. Dop{) la corsa
si calmano e allora si puritirare a poco a poco la Ienza.

Quindi, se non avessi stretto il freno, lo avrei preso?
Avreste avuto delle probabilit
Non avrebbe piofferto tanta resistenza? )

Non si sa. E solo dopo la corsa, che eomineia la lotta vera
e propria per eatturarlo.
Bene, ricominciamo disse.

Prima dovete arrotolare di nuovo la lenza.
Avevamo agganciato e perduto quel pesce senza vegliare
Eddy. Ora il vecchio Eddy se ne venne a poppa.

Che cosa succede? chiese.

Eddy una volta era un elemento prezioso a bordo, prima
di diventare un ubriacone, ma ora non serve pia nulla. Lo
guardai, ritto dinanzi a noi, alto e con le guance smunte, la
bocca semiaperta, queila roba bianchiccia agli angoli degli
occhi e i capelli scoloriti dal sole. Sapevo che s'era s~egliato
per bere qualche cosa.

E meglio che tu ti beva una bottlglia di birra gli dissi.
Ne prese una dalla eassa e la bevve.

Dunque, Mr. Johnson disse farbene a finire il llliO
sonnellino. E mille grazie per la birra.
Cosfatto Eddy. Il pesce non aveva nessuna importanza
per lui.

Ad ogni modo ne agganciammo un altro verso mezzogior-
no e il pesce si libercon un balzo. edemmo l'amo saltar
in aria trenta piedi, quando la bestia lo buttvia.

E ora che sbaglio ho fateo? chi ese Johnson.

Nessuno dissi e il pesee che lo ha buttato via.

Mr. Johnson disse Eddy che s'era svegliato per bere
un'altra bottiglia di birra Mr. Jol1nson, siete proprio sfor-

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tunato. Forse avrete pifortuna eon le donne. Mr. John-
son, che ne direste se uscissimo un po' questa sera

E ritorna coricarsi.

Verso Ie quattro, mentre tornavamo verso terra contro cor-
rente (e sembrava di navigare nella corrente precipitosa di
Ull mulillo, col sole dietro le spalle), il pigrosso pescespada
ch'io abbia n1ai visto in vita mia urtl'esca di Johnson. Con
delle seppie avevamo preso quattro di quei piccoli tuna e il
negro ne aveva nlCSSO uno come esca sul suo unclno. Sprofon-
dava Ul1 po' troppo, ma faceva un gran gorgoglio nella no-
stra scia.

Johllsoll tolse la bardatura al rocchetto, in n1odo da potersi
passare la cam1a tra Ie ginocchia, yerche le braccia gli si erano
stal1cate a forza di tenerla per tante ore in posizione. Polch Ie mal1i li si erano stancate a tenere il rocchetto contro l'un-
CillO dch'csca grande, staccl'uncino in un n1ol11ento in cui
nol1 guardavo. Io non sapevo che l'avesse staccato. Non mi
piaceva vederlo tener la canna a quel modo, ma m'era in-
soyyortabile continuare a rimbrottarlo a ogni minuto. Inol-
tre, COII i] gancio staccato, la corda s'allullgava fuori, senza
il n1inimo yericolo. Ma era Ull modo di pescare quanto mai

Stavo alia ruota del timolle e tenevo il battello ai margiDi
della corrente, di fronte alla vecchia fabbrica di cemento, l dove l'acqua e cosprofonda e si forma ma specie di vortice,
yullulante di esche. A un tratto vidi l'acqua syumeggiare fra-
gorosa come per l'ef~etto di una bomba di profondite la
syada, un occhio, la n andibola inferiore spalancata e la testa
ncro-rossastra di m enorme pescesyada comyarvero sotto i
miei sguardi. Tutta la yinna suyeriore spuntava dall'acqua,
COIIIC Ul1 veliero a vele spiegate, e l'intera coda falcata era
in mostra, mentre la bestia si buttava addosso a quel tuna.
Il con1o cra grosso come una mazza da baseball e ricurvo
all'insu, e nch'addcntare l'esca il pescespada aprnell'oceano
ul pia feuditllra. Era di un coll1yatto nero-rossiccio e aveva
l'occhio grosso come una ciotola. Enorme, dovcva pesare un
migliaio di libbre.

Urlal a Johnson di dargli corda, ma prima che potessi fi-
nire vidi Johnson balzare in aria sopra la sua sedia come sol-
levato da una gru: restattaccato per un istante alla canna
che si piegava come un arco, e quindi il calcio della canna lo
colpal ventre, e tutti gli arnesi da pesca finirono in mare.

Egli aveva avvitato al massimo il gancio e il pesce nell'ab-
boccare lo aveva sollevato dalla sedia in modo che Jonhson
non aveva potuto tener duro. Teneva il calcio della calma
sotto una gamba e la canna stessa in grembo. S'egli avesse
conservato tutta la bardatura, sarebbe andato a finire in mare
cgli pure.

Spensi il motore e andai a poppa. Johnsoll sc ne stava ac-
coccolato con la pancia tra Ie n1ani, ldove la canna lo aveva
colpito.

Credo che per oggi basti dissi.

Che cos'e stato? " n1i chiese.
Un pescespada dei pigrossi. 9
E come mal?

Non don1andatenlelo. So solo che il rocchetto c costato
duecentocinquanta dollari e che oggi ne eosta di pi~

aLa canna me ne e costata quarantacinque, c'erano poco
n1eno di seicento metri di corda.
Eddy venne a dargli una manata sulle spalle:

Mr. Johnson, siete proprio sfortunato. Credeten1i, nol- ho
mai visto una cosa simile itl vita mia.

娑iantala, fannullone!s gli dissi.

a Vi ripeto, Mr. Johnson, ch'il fatto pl'I strano che abbia
mai visto.

a Che altro yotevo fare se 50110 stato agganciato a uI- pesce
sillllle? disse Johnson.

Non volevate far tutto da voi? ribattei. Ero fuori di me.

Sono troppo grossi 9 dissc Johnson. a Ho avuto, pugili-
sticamentc parlando, una severa punizione.
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Sentite feci. Un pesce come quello vi avrebbe ammaz-
zato. "

Eppurc c'c chi li pesca. 9

Li pesca chi sa farlo. Ma non crediate che non si becch
lo stesso la sua punizione anche chi sa farlo.

Ho visto su un giornale la fotografia di una ragazza che
ne pescava uno. -

" Lo so, ma si trattava di pura e semplice pesca all'amo. Il
pescespada inghiottl'esca, essi gli tirarono fuori lo stomaco e

t la bestia venne a galla a morire. Io parlo invece di quando
restano uncinati alla bocca e bisogna inseguirli e lottare per
catturarli. "

Ad ogni modo insistette Johnson sono bestioni troppo
grossi. E se il gioco non divertente, perchfarlo? "

Proprio cos Mr. Johnson intervenne Eddy. Se non
c divertente, perchfarlo? Proprio cos sapete, avete proprio
messo il dito sulla piaga. Se non divertente perchfarlo?

Io ero ancor tutto scosso per aver visto un pescespada di
simili dimensioni e, disgustato d'aver perso tutti gli arnesi da
pesca,-non mi curai pidella loro conversaziclne. Ordinai al
negro di dirigere il battello verso Morro Castle. Non dicevo
pinulla ai due, chc se ne stavano seduti, Eddy con una bot-
tiglia di birra e Johnson con un'altra.

Capitano mi chiese Johnson dopo un po' non potreste
prepararmi un highball? ` Gli preparai il whisky and soda senza dir nulla e quindi me
ne feci uno veramente autentico. Pensavo che quel.ohnson
dopo quindici giomi uncinava finalmente un pesce per il
quale m pescatore avrebbe dato un anno di vita pur di
agganciarlo, lo perdeva, perdeva tutti i miei arnesi da pe-
sca, si rendeva ridicolo, per poi starsene lseduto con tutta
serenita bere in compagnia di un fannullone sempre u-
briaco.

Quando attraccammo al molo e il negro restritto dinanzi
a noi in attesa di ordini, io chicsi:

E domani che si fa? I~

Niente, direi rispose Johnson. Ne ho le tasche piuttosto
piene, di questo genere di pesca.
Allora, volete pagare il negro

Quanto gli devo

Un dollaro. Salvo la mancia, se volete dargliela.

Cosi Johnson dette al negro un dollaro e due pezzi da venti
centesiml cubani.

E questi per che cosa sono? mi chiese il negro, mostran-
domi gh spiccioli.

Una mancia gli spiegai in spagnolo. Il tuo lavoro fi-
nito. Tl regala questi.?~

Non vengo domani ?
No. "

Il negro prese il gomitolo di corda, che gli serviva a prepa-
rare le esche, e i suoi occhiali neri, si mise in testa il cappello
di paglia e se ne andsenza neanche salutare. Era un negro
che non Cl aveva mai preso troppo sul serio.

Quando volete saldare il conto, Mr. Johnson? gli chiesi

" Andrin banca domattina rispose. " Salderemo tutto nel

pomerlggio.
Sapete quanti giorni sono ?
Quindici.

No. Sono sedici con oggi e un giorno per l'andata, un
giorno per il ritorno fanno diciotto. Poi ci sono la canna, il
rocchetto e la corda perduti oggi.
La perdita degli arnesi da pesca fa parte del vostro rischio. -

No, Mr. Johnson, quando li perdete a quel modo.

Ho pagato ogni giorno per il loro noleggio. La perdita
fa parte dunque del vostro rischio.

No, Mr. Johnson. Se un pesce l'avesse spezzata e non per
colpa vostra, allora sarebbe diverso. Voi avete perso tutti gli
arnesi per vostra negligenza.

Il pesce me li ha strappati di mano.

Perchnon avete seguito le mie istruzioni.

66 67
Non vedo come possiate addcbitarmeli.
Se noleggiate un'automobile e la buttate giper m pre-
cipizio, non vi sembra giusto di doverla pagare

Se sono io su quella macchina, no davvero.

a Ah, questa buona, Mr. Johnsonfcce Eddy. L'hai
capita anche tu, vero, Cap? Se lui su queha macchina, resta
ucciso. E cosnon paga. E proprio buona, questa.

Non badai a quell'ubriacone.

Mi dovete duecentonovantacinque dollari per la canna e
il rocchetto dissi a Johnson.

唇ene, non giustorispose quello. 套a se proprio la
pensate cos perchnon dividiamo la differenza? o

Non posso rifarmi a meno di trecentosessanta. E non vi
faccio pagare la corda. Un pesce come quello avrebbe potuto
far perdere tutta la corda senza che fosse colpa vostra. Se ci
fosse qualcun altro, qui, invece di questo ubriacone, vi di-
rebbe quanto io sia onesto con voi. Lo so che vi sembra un
mucchio di quattrini quello che vi chiedo, ma parso cos anche a me, quando comperai gli arnesi da pcsca. Non c
possibile dedicarsi a un genere di pesca come questo senza
comperare gli attrezzi migliori che si trovino in commercio.

Mr. Johnson, dice che sono un ubriacone. Puanche
darsi. Ma posso assicurarvi che ha ragione. Ha ragione e vi
fa un prezzo onestissimo gli disse Eddy.

Be', non voglio fare difficoltdisse finalmente Johnson.
Pagher anche se non So110 molto convinto. Son diciotto
giorni a trentacinque dollari al giorno e un extra di duecento-
novantacinque dollari.
Mi avete dato cento dollari osservai. Vi forniril conto
di tutto quello che ho speso e mcttera parte ciche c ri-
masto delle cibarie e delle provviste che avete comperato.

Questo ragionevoledisse Johnson.

Sentite, Mr. Johnson intervcnne ancora Eddy 峴e sa-
peste quello che di solito si fa pagare a un cliente sconosciuto
vi accorgereste ch'piche ragionevole. Sapete che Cos'C?
Semplicemente eccezionale. Il Cap vi sta trattando come se
foste suo padre addirittura.

Andrin banca domattina e passerda voi nel pomerig-
gio. Quindi m'imbarchersul piroscafo dopodomani.

Potreste tornare con noi e risparmiare cosil biglietto del
piroscafo.

No rispose. Risparmiertcmpo col piroscafo. -

Come volete 1 dissi. Beviamo qualcosa? "

Ottima ideadisse Johnson. Scmpre amici, vero? -

Sempre ) risposi. E ci sedemmo tutti e tre a poppa a bere
un highball insieme.

Il giorno dopo m'affaccendai tutta la mattina intorno al bat-
tcho, a cambiar l'olio nel motore e altre cose del genere A
mczzogiorno me ne andai in citta far colazione in un locale
cinese dove si puconsumare un buon pasto per quaranta
cents, e quindi comperai qualche regaluccio da portare a casa
a mia moglie e alle nostre tre hgliole. Sapete, un profumo, un
paio di ventagli e quegli alti pettini spagnoli. Quand'ebbi fi-
nito, mi fermai da Donovan a bere una birra e a far quattro
chiacchiere col vecchio e infine me ne tornai al molo San
Francisco, fermandomi in tre o quattro posti a bere una hirra
lungo la strada. Offrii a Frankie un paio di bicchieri al Cunard
Bar e quando risalii a bordo mi sentivo proprio bene. Mi re-
stavano esattamente quaranta cents. Frankie risala bordo con
me e mcntre sedcvamo in attesa Johnson io bevvi ancora con
Frankie un paio di birre belle gelate, tolte dalla ghiacciaia.

Eddy non s'era fatto vivo ndurante la notte nin tutta
la giornata, ma sapevo che sarebbe comparso prima o poi,
appena fosse rimasto senza quattrini. Donovan mi disse ch'era
stato lper un po' di tempo la sera prima con Johnson, e Eddy
aveva ordinato a credito. Continuammo ad aspettare ed io
cominciai a chiedermi perchmaiJohnson non si facesse vivo
Avevo lasciato detto al molo di dirgli di salire a bordo ad
aspettarmi, ma mi avevano informato che non si era f~tto
vedere. Pensai che avesse fatto tardi, quella notte, e che non
si fosse alzato prima di mezzogiorno. Le banche restavano
aperte hno alle 15,30. Vedemmo partire l'aeroplano e verso
le cinque e mezzo avevo hnito di star bene ed ero terribil-
mente preoccupato.

Alle sei mandai Frankie all'albergo a vedere se Johnson vi
si trovasse. Continuavo ancora a pensare che, dopo una gran
baldoria, fosse rimasto in albergo sentendosi troppo male per
alzarsi. Continuai ad aspettare e ad aspettare fino a tardi. Ma
ero sempre pipreoccupato, perchmi doveva ottocentoven-
ticinque dollari.

Frankie mancava ormai da un po' pidi mezz'ora. Quando
lo vidi di ritorno, camminava svelto e scuoteva il capo.

E partito con l'aeroplano disse.

Benissimo. Ero a posto. Il consolato era chiuso. Avevo qua-
ranta cents e, ad ogni modo, l'aeroplano era gia Miami a
quell'ora. Non potevo ncppure mandare un telegramma. Bel
tipo, quelJohnson. Colpa mia. Avrei dovuto essere meno fesso.

Insomma dissi a Frankie possiamo anche berci una birra
ghiacciata: sono di Mr. Johnson.
Ne erano rimaste tre bottiglie, di Tropical.

Frankie ci era rimasto male quanto me; non so come, ma
ne aveva tutta l'aria. Continuava a darmi delle manate sulla
schiena e a scuotere il capo.

Era cos dunque. Mi trovavo senza il becco di un quattri-
no. Avevo perso i cinquecentotrenta dollari del noleggio e
gli arnesi da pesca non li avrei potuti riavere a meno di tre-
centocinquanta. Chi sa come sarebbe stato contento qualcuno
di quelli che oziano tutto il giorno sui moli! 11 fatto avrebbe
reso felice certamente qualche compaesano di Key West. E
il giorno prima avevo rihutato trcmila dollari per sbarcare
tre stranieri su qualche isola delle Keys, in qualsiasi posto,
pur di portarli fuori da Cuba.

Benissimo, e ora chc cosa dovevo fare Non potevo pren-
dere un carico, perchc ci vogliono quattrini per comperare
bevande alcooliche da contrabbandare, e poi un commercio
che non rende piniente. La cittne inondata e nessuno
ne vuole pi Ma che mi fosse venuto un colpo, s'io avevo
l'intcnzione di tornare a casa senza quattrini e passare in citt tutta un'estate di fame. E poi ho una famiglia da mantenere.
Cristo, non avevo neppure quattrini a sufficienza per la ben-
zina, quando siamo partiti; e ho dovuto pagare in anticipo
per l'autorizzazione a salpare. E stato un conto coi fiocchi.
Bel tipo, quei Johnson !

Ho bisogno assolutamente di trasportare qualcosa negli
Stati Uniti, Frankie gli dissi. Ho bisogno di guadagnarc
un po' di quattrini.
Lascia fare a me disse Frankie. Passa le sue giornate sui
moli, fa strani lavori, mezzo sordo e beve troppo ogni sera,
ma diff~cilc incontrare un uomo p?fedele e con un cuore
pibuono. Lo conosco fin dalla prima volta che mi misi a
fare il contrabbando da quelle parti. Mi ha aiutato a fare il
carico moltissime volte. Quando poi cessai di fare il contrab-
bando per noleggiare il battello ai turisti e venne di moda
questa pesca al pescespada nelle acque di Cuba, lo incontravo
spcsso sul molo e nei pressi del caff Sembra stupido e di
solito sorride invece di rispondere, ma perchsordo.

Trasporti qualunque Cosa? mi chiese Frankie.

Certo risposi. Non posso piu scegliere ora.
Qualunque cosa
Per forza.
Lascia fare a me disse Frankic. Dove ti posso trovare
Al Perla risposi. Devo pur mangiare!
Si pumangiare abbastanza bene al Perla con venticinque
cents. Qualunque piatto della lista costa venti cents, meno la
mincstra che costa cinque. Mi spinsi hn lcon Frankie, ed io
entrai mentre lui proseguiva. Ma prima mi strinse la mano e
mi dette un altro colpetto sulla schiena.

Non prendertela mi disse.. Io Frankie; molta politica.
Molti a~ari. Molto bere. Niente quattrini. Ma grande amico.
Non prendertela ncppure tu, vecchio mio.
70 71
Entrai al Perla e mi sedetti a un tavolo. Avevano messo una
nuova lastra nella vetrina ch'era andata in frantumi e la mo-
stra era stata rimessa a posto. C'erano parecchi gallegos che
bevevano al banco e qualcuno era anche seduto a pranzo. A
un tavolo gisi giocava a domino. Io mangiai una zuppa di
fave e stufato con patate bollite, il tutto per quindici cents.
Una bottiglia di birra Hatuey portil conto a venticinque
cents. Quando feci qualche domanda al cameriere sulla spa-
ratoria del giorno prima, non ci fu verso di farlo parlare.
Avevano tutti una paura folle.

Consumai il pasto, mi appoggiai alla spalliera, fumando una
sigaretta e stillandomi il cervello. Quindi vidi entrare Fran-
kie, seguito da un individuo. Merce gialla, mi dissi, si tratta
proprio di gialli.

Questo Mr. Sing disse Frankie, e sorrise. Aveva fatto
le cose in fretta, e lo sapeva.

Molto piacere disse Mr. Sing.

Mr. Sing era la creatura dall'aspetto pitranquillo e ri-
spettabile ch'io avessi mai visto. Era, s un cinese, ma par-
lava come un gentiluomo britannico e portava un abito bian-
co con camicia di seta, cravatta nera e uno di quei cappelli
di Panama che costano centoventicinque dollari.

" Gradite un caff'e? 1 offr

Se lo prendete anche voi. -

Grazie disse Mr. Sing. Siamo soli qui ?
S meno tutti gli altri che si trovano nel caff- -

Perfettamente disse Mr. Sing. Voi avete un battello,
non vero? -

Trentotto piedi 1 risposi. Motore Kermath da cento ca-
valli.
Ahv fece Mr. Sing. Credevo che fosse pigrande.
Puportare duecentosessantacinque casse senza essere so-
vraccarico.
Sareste disposto a noleggiarmelo?
A quali condizioni? -

Non avete bisogno di muovervi. Mi procurero io
capitano c l'equipaggio.
No dissi. Dove va il mio battello, ci vado anch'io.

埂ifece Sing. 姬i dispiacerebbe lasciarci soli per un
istante? disse a Frankie.

Frankie aveva l'aria d'interessarsi piche mai alla cosa e
gli sorrise.

E sordo spiegai. E l'inglese, lo sa pochissimo.

Ecco disse Mr. Sing. Voi parlate spagnolo. Ditegli di
raggiungerci pitardi.
Col pollice indicai a Frankie di filare; e Frankie si alze
andal banco.

Non parlate spagnolo ? chiesi.

Oh, s* rispose Mr. Sing. Ora quali sono i motivi
che vi avrebbero... che vi hanno indotto... -

Sono in secca. 1~

Gidisse Mr. Sing. 1 battello gravato da qualche
debito ? Non ha alcuna ipoteca?
No.
娑erfettamenteMr. Sing disse. Quanti dei miei sfor-
tunati compatrioti potrebbero trovarvi ricetto? -

Esservi trasportati, intendete? v

Appunto.

Lontano? v

Un giorno di viaggio.
Non so risposi. 11 mio battello pucaricarne una doz-
zina, se non hanno bagaglio. E dove volete trasportarli? v

Questo lo lascerei decidere a voi disse Mr. Sing.
Dove sbarcarli, intendete?
Potreste trasportarli alla Tortugas dove uno schooner ver-
rebbe a prenderli.
Sentite dissi. Alla Tortugas c'un faro, a Loggerhead
Key, con una radio che trasmette e riceve.
Gidisse Mr. Sing. Sarebbe certamente molto scioc-
co sbarcarli l
E allora?
lo ho detto che li avreste imbarcati per quella destinazione.
E lche credono di andare. v

Sdissi.

Li sbarcherete dove vi sembrerpiopport~mo.
Lo schooner verra prenderli alla Tortugas?
No di certo disse Sing. Che sciocchezza!
(2uanto per ognuno ?
Cinquanta dollari disse Mr. Sing.

No.

Settantacinque allora?

Quanto guadagnate voi su ognuno ?
Oh, questo non c'entra. La cosa molto picomplicata
di quanto possiate immaginare. Si pudire che io non ci gua-
dagno. 1~

Girisposi e neppure io ci dovrei guadagnare, in quello
che m'impegno a fare, eh?
Comprendo perfettamente il vostro punto di vista disse
Mr Sing. Vogliamo dunque far cento dollari a testa?
Sentite dissi. Sapete quanti anni di galera dovrei fare
se mi beccano in una impresa del genere?
Dieci anni disse Mr. Sing. Almeno dieci anni. Ma non
c'alcun motivo di andare in prigione, mio caro capita-
no. Voi correte un certo rischio solo un momento: quando
imbarcate i vostri passeggeri. Tutto quanto il resto affidato
alla vostra discrezione.
E se ritornano dando a voi la colpa?
Oh, molto semplice. Se ritornassero, direi loro che voi
mi avete ingalmato, li rifondcrei in parte e li reimbarcherei.
Essi, naturalmente, sanno bene che si tratta di un viaggio dif-
hcile.
E quanto a me?
Credo che comunicherei qualcosa al consolato.
Vedo.
Millcduecento dollari, capitano, non sono da disprezzare
in questi momenti.
E il versamento, come avverrebbe?

Duecento subito e mille quando verrfatto il carico.
E se io mi squagliassi coi duecento dollari?
Non ci potrei far nulla, naturalmente egli sorrise. Ma
so che non fareste una cosa simile, capitano.
Avete con voi i duecento dollari ?
Certo.
Metteteli sotto il vassoio.
Obbed

D'accordo ) dissi. Partirdomattina e verra prendere
gli uomini col buio. Ma dove li imbarchiamo?
Che ne direste di Bacuranao?
Benissimo. Lo avete gistabilito?
Certo.
Ora, per l'imbarco dissi voi dovete accendere due luci,
una sopra l'altra, sulla punta. Mi accosterappena le avr viste. Voi avvicinatevi con una barca e li caricheremo con
quella barca. Venite di persona e portate i quattrini. Non pren-
dernessuno a bordo finchnon li avrtutti.
" No disse metquando comincerete a caricare e met quando avrete finito.
Va bene. E ragionevole risposi.

Siamo dunque d'accordo su tUttO?
Direi di s Niente bagagli e niente armi, npistole, n coltelli, nrasoi, niente. Devo essere ben sicuro di questo. Capitano disse Mr. Sing non vi fidate di me? Non

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vedete che i nostri interessi sono reciprocamente eomple-
mentari?

Potete assieurarmelo? "

Via, non mettetemi in imbarazzo, vi prego. Non vedete
che i nostri interessi coincidono perfettamente? -

D'accordo dissi. A che ora vi farete trovare all'appun-
tamento?

Prima di mezzanotte. -

" D'accordo ripetei. Credo che non ei sia altro.

Come preferite il denaro ?
In biglietti da eento preferibile.

Si alze lo seguii eon lo sguardo mentre se ne andava.
Frankie gli sorrise. Mr. Sing non lo guard Era un einese
straordinariamente a modo. Strano tipo di einese.

Frankie s'avvicinal mio tavolo.

Dunque ? chiese.

唏ove hai conosciuto Mr. Sing? "

lmbarca cinesi 1 disse Frankie. Affari grossi. -

唏a quanto tempo lo ConosCi?
E qui da un paio d'anni disse Frankie. Un a]tro li im-
barcava prima di lui. Ma fu ammazzato.

Pure Mr. Sing ammazzeranno.
Certo disse Frankie. Perchno ? Affari grossi. Molti. "

A~ari dissi.

~I Affari grossi insistette Frankie. Cinesi imbarcati non
mai ritorno. Altri cinesi scrivono lettere dicono tutto bellis-

simo.

Straordinario dissi.

Questi cinesi non capiscono scrittura. Sanno scrivere solo
cinesi mo!to ricchi. Non mangiano nulla. Vivono di riso.
Centomila einesi qui. Solo tre donne einesi. -

Perch -

" Governo non vuole. -

Che guaio dissi.

Fatto affari con lui? -

Forse. 1~

Buoni affari " disse Frankie. Meglio della politica. Molti
soldi. Tanti afffari grossi.
Beviti una bottiglia di birra gli dissi.

Non sei pipreoccupato?
No, accidenti risposi. Affari grossi. Te ne sono grato.
Bene disse Frankie, e mi batte sulla schiena. E la cosa
che mi fa picontento. Quello che voglio e vederti tran-
quillo. Cinesi buon affare, eh?
Magnifico.

a Sono proprio contentodisse Frankie. Vidi che stava
quasi per piangere, tanto era felice che tutto andava bene, e
cosgli battei la mano sulla spalla. Che tipo, quel Frankie.

La prima cosa che feci la mattina dopo fu di pescare il com-
missario di porto e dirgli di farmi partire. Chiese la lista degli
uomini dell'equipaggio ed io risposi che non avevo nessuno.

Fate la traversata da solo, capitano?
Appunto.
E quel vostro nlarinaic, ? sempre ubriaco. molto pericoloso fare il viaggio da solo. 1~

Sono appena novanta miglia ) dissi. Credete che avere
~m ubriacone a bordo migliori la situazione?
Pilotai il battello verso l'altro lato del porto, al molo della
Standard Oil e riempii tutti e due i serbatoi.Mi bevequasi
duecento galloni quando hccio il pieno. Mi piangeva il cuore
dover pagare la benzina vent┤to eentcsimi il gallone, ma
non sapevo dove avremmo potuto fmlre.

Visto il einese e preso il denaro, subito eomineiai a pensare
a quella faeeenda. Creds di non aver chi uso oechi o, quella
notte. Riportai il battello al molo San Franeisco, e ltrovai
Eddy che mi aspettava.

Salute, Harry mi disse, sventolando la mano. Gli buttai
la gomena di poppa ed egli la annod poi sala bordo; pi l~mgo, piintontito, piubriaco che mai. Non gli dissi nulla.

76 77
Che ne pensi di quel Johnson che se l'e squagliata cos
Harry? mi chiese. Che te ne pare?
Vattene di qua gli dissi. A vederti, il sangue mi va in
veleno.
Amico mio, non ne soffro forse quanto te?
Vattene di quagli dissi.

S'accomodsulla sedia e allungle gambe dinanzi a s

Ho sentito che oggi si parte disse. E giusto, che cos'al-
tro dobbiamo restare a fare qui?
Tu non parti.
Che cos'hai, Harry? Non devi essere arrabbiato con me.
No, eh? Via di qua.
Oh, piantala.

Lo colpii in faccia ed egli si levsubito e filsul molo.

Io non ti farei mai, a te, una cosa simile, Harry.
Lo credo bene, tanghero risposi. Ad ogni modo, con
me non ci vieni in America.
E, senti, perchm'hai dato quel pugno?
Perchc ti persuadessi che dicevo sul serio.
E che devo fare ora qui? Crepare di fame?
Crepa, Cristo! dissi. Ritornerai col postale. Ti pagherai
il biglietto lavorando.
Tu non mi stai trattando da amico.
Chi vuoi che ti tratti da amico, ubriacone che non
sei altro? risposi. La daresti a intendere alla tua stessa
madre.
E anche questo era vero. Ma mi dispiaceva di avergli dato
quel pugno. Sapete che dispiace di darle a un ubriaco. Ma
non potevo piprenderlo a bordo, ora che le cose avevano
preso quella piega; neppure se avessi voluto.

Si allontanper il molo, pilungo e triste di un giorno
senza pane. Ma ad un tratto si volte ritornindietro.

Non potresti imprestarmi un paio di dollari, Harry?
Gli detti un biglietto da cinque dollari, di quelli che m'aveva
dato il cinese.

.. Ho sempre saputo che sei m amico, Harry. Perchnon
mi prendi a bordo?
Perchsei una disgrazia.
Oh, sei un po' arrabbiato con me. Non importa, vecchio
mio. Ti farpiacere vedermi ancora.
Ora che aveva avuto i quattrini se ne andassai pisvelto,
ma vi dico che faceva proprio male vederlo camminare. Cam-
minava come se le sue membra fossero tutte svitate.

Mi recai al Perla, dove vidi il commissario di porto che mi
dette i documenti e io gli offrii un bicchierino. Quindi feci
colazione e in quel momento entrFrankie.

M'hanrio detto di dartelo disse e mi porse una specie di
tubo avvolto in un giornale e legato con una cordicella rossa.
Aveva l'aria di una fotograha quando lo svolsi e pensai che
forse era la fotografia che qualcuno sul molo aveva preso
del battello.

Proprio. Era il primo piano della testa e del petto di un ne-
gro morto, con la gola tagliata da un orecchio all'altro e poi
ricucita accuratamente e sul petto un cartellino con la scritta
in spagnolo: "Ecco cosa facciamo alle lenguas largas".

Chi te lo ha dato? chiesi a Frankie.

Indicun ragazzetto spagnolo che gironzola sempre pei
moli ed ormai un confidente della malavita. Il ragazzetto
si trovava ora presso il banco delle vivande.

Chiamalo.
Il ragazzetto venne. Disse che due giovanotti glielo aveva-
no dato verso le undici. Gli avevano chiesto se mi conoscesse
ed egli aveva risposto di s Quindi aveva dato il pacchetto a
Frankie con la preghiera di consegnarmelo. Gli avevano re-
galato un dollaro. Erano vestiti con eleganza, disse.

Politica disse Frankie.

Oh, srisposi.

Credono che tu abbia detto alla polizia che dovevi vedere
quei ragazzi qui quella mattina.
奚h, s
78 79
娑olitica sporca disse Frankie. 圃 bene che tu parta. Non hanno lasciato detto nientc? chiesi al ragazzo spa-
gnolo.

No. Solo di darvi il pacchctto.

Me ne vado ora dissi a Frankic.

娑olitica sporcaripetFrankie. 套olto sporca.

Feci un mucchio di tutte le carte che m'avcva dato il COIII-
missario di porto, pagai il conto, uscii, attravcrsai la piazza,
varcai i cancelli e mi sentii contcntissimo, qualldo, attraver-
sato il magazzino, emcrsi sul molo. Quci ragazzi m avcvano
spaventato; erano abbastanza stupidi da credcre ch'io avcssi
parlato a qualcuno dell'altro gruppo. Quei ragazzi erano co-
me Pancho. Quando avcvano paura si eccitavano e q~land'cra-
no eccitati volcvano ammazzare qualcuno.

Salii a bordo e riscaldai il motore. Frankie era in picdi sul
molo e guardava. Sorrideva di quei suo buffo sorriso da SOI-
do. Tornai sul molo, vicino a lui.

Senti gli dissi non fare imprudenze per questa faccen-
da.

Non mi sentiva. Dovetti urlarglielo.

埋o politica pulitadisse Frankie, e mi mollla gomena
dell'ormeggio.

Salutai Frankie con la mano, dopo che m'ebbe gettato la go-
nlcha a bordo, c spinsi il battello a tutta velocitper il canale.
Un mcrcantilc britamlico stava uscendo dal porto ed io lo
affiancai e lo sorpassai. Era carico di zucchero e aveva i fian-
chi tutti rugginosi. Un inglese COII un vecchio maglione blu
mi guardava dall'alto della poppa mentrc passavo accanto al
piroscafo. Uscii dal porto, superai Morro Castle e feci rotta
pcr Key Wcst, a nord. Lasciai la ruota e mi spinsi a prua, dove
arrotolai la gomena e quindi ritornai al timolle, con l'Avana
chc mi si stcndeva a poppa e chc infine mi si nascose dietro

Ic molltagne.

Dopo m po' persi di vista il Morro, quindi l'Hotel National
c infine potci solo vcdere la cupola del Campidoglio. Non c'era
molta corrcnte in confronto all'ultimo giorno di pesca e sof-
fiava una brczza leggcra. Vidi Ull paio di pcscherecci diretti
verso l'Avana, provcnienti da ovcst, SCgllO che la corrente
era debolc.

Girai la chiavetta c spcnsi il motore. Era inutile sciupare
bcnzinaHIltelldcvo lasciare andarc il battello alla deriva. Quan-
do si fosse fatto buio, avrei sempre potuto orientarmi con la
luce del Morro o, se il battcho fosse andato troppo alla deri-
va, con quellc di Cojimar, per p~mtarc su 13acuranao. A giU-
dicar dalla corrente, ritcnlli chc il battcho, per quando si
fosse fatto buio, avrcbbc derivato lungo lc dodici miglia che
mi dividevano da Bacuranao, tanto da farmi vedere le luci
di Baracoa.

13cnc, cpensi il nlotc)rc c nl arranlpiCai filori dci 6uco pcr
darc lln'occhiata intorno. Noll .ci vedevano chc i d~1c pe.cche-

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recci provenienti, in lontananza, da ovest e, a poppavia, la
cupola del Campidoglio evarsi bianca dall'orlo del mare.
'erano delle alghe nella corrente e qualche uccello che vi
pescava. Mi sedetti un po' sul tetto della cabina a guardare,
ma gli unici pesci che vidi furono quelli piccoli, brunastri,
che guizzano tra le alghe della Corrente del Golfo. Ragazzi
non credete a quelli che vi dicono che non c'e poi molt'ac-
qua tra l'Avana e Key West. Io ero proprio sull'orlo.

Dopo un po' mi calai di nuovo nel posto di guida e mi tro-
vo davanti Eddy.

Che cos e successo? Che cos e successo al motore?
S'e rotto.
Perchnon hai abbassato la passerella?
Oh, va' al diavolo! dissi.

Sapete che aveva fatto? Era ritornato, aveva abbassato la
passerella di prua e se n'era andato a dormire nella cabina.
Aveva portato due bottiglie di liquori. Era entrato nella pri-
ma bodega che aveva visto, le aveva comperate e se n'era ve-
nuto a bordo. Quando il battello s'era mosso, egli s'era sve-
gliato per addormentarsi subito di nuovo; quando lo avevo
fermato, e il battello aveva cominciato a rollare un poco sui
cavalloni del golfo, s'era svegliato di nuovo.

Lo sapevo che mi avresti riportato a casa, Harry mi disse.

Riportato all'inferno dissi. I Non sei neppure sulla lista
dell'equipaggio. Ho proprio una gran voglia di buttarti in
mare.
T'sempre piaciuto scherzare, a te, Harry. Noi di Kev
West dobbiamo sempre stare uniti quando abbiamo dei guai.
Proprio tu dissi con la tua lingua. Chi pufidarsi della
tua lingua quando hai bevuto?
Io sono un brav'uomo, Harry. Mettimi alla prova e ve-
drai che amico che sono.
Dammi le due bottigliegli dissi. Pensavo a un'altra
cosa.

Le ported io, bevuta una sorsata da que]la aperta, me le
misi innanzi, presso la ruota. Lui mi restldavanti e lo
guardai. Ne soffrivo per lui e per quello che sapevo avrei do-
vuto fare. Diavolo, quando 1 avevo conosciuto sapeva essere
veramente un amlco.

Che cos'ha il battello, Harry

Niente ha.
Cos'e successo allora? Perchmi guardi cos

Senti gli dissi, e ne soffrivo per lui stai per passare un
gran guaio.
Che cosa vuoi dire, Harry?
Non lo so ancora bene risposi. La faccenda non l'ho
ancora ideata completamente.
Restammo lseduti per un po', ma non avevo pialcuna
voglia di parlargli. Ora che lo sapevo quello che dovevo fare
mi era difficile parlargli. Quindi andai sotto e tirai fuori il fu-
cile automatico e il Winchester 30l30 che tenevo sempre
nella cabina e li appesi entro le loro custodie al tetto della ba-
racca, ldove di solito appendevamo le canne, direttamente
sopra la ruota del timone, in modo ch'io potessi prenderli co-
modamente. Li tenevo in quelle custodie foderate di lana
imbevuta d'olio, l'unico modo possibile, perchnon s'arrug-
ginissero su di un battello.

Aprii il fucile automatico, lo esaminai, mi assicurai che fun-
zionasse regolarmente e lo preparai con un colpo in canna.
Misi una pallottola nella camera del Winchester e inserii tut-
to un caricatore. La Smith and Wesson speciale, calibro 38
che avevo quando ero nella polizia di Miami, la tirai fuori da
sotto il materasso, la pulii, la oliai, la caricai e me la misi alla
cintura.

Che succede? disse Eddy. Che diavolo succede? -

Niente risposi.

A che servono tutte queste armi?
Le portG sempre con me a bordo dissi. Per sparare agli
uccelli che insidiano le esche o per sparare contro i pescicani
o per quando si va in crociera tra le Keys.
82 83
埋nsomma, che succede, porco diavolo? insistette Eddy.
Che succede?

Niente dissi. Me ne stavo seduto con la 38 che mi pen-
deva contro la gamba, battendole contro quando il battello
rullava, e lo guardai. "E inutile farlo ora" pensai. "Ora potr averne bisogno."

Dobbiamo fare un lavoretto adesso dissi. a Un lavoretto
per quando saremo a Bacuranao. Ti dirquello che dovrai
fare quando sarvenuto il momento.

Non volevo dirglielo troppo presto, perchavrebbe co-
minciato a preoccuparsi e si sarebbe poi tanto impressionato
da non essere pibuono a nulla.

Non potresti trovare uno meglio di me, Harry disse.
Sono proprio l'uomo di cui hai bisogno. Puoi contare su di
me per qual~mque cosa. o

Lo guardai, alto, gli occhi spenti, tutto tremante, e non dissi

nulla.

Senti, Harry, llon potresti darmene un gocCetto? chie-
se. Non voglio che mi prenda il tremito.
Lo accontentai e ci sedemmo ancora, aspettando che si fa-
cesse buio. Era un bel tramonto e soffiava una bella brezza
leggera, e quando il sole fu tramontato io accesi il motore e
portai il battello lentamente verso terra.

Ci fermammo a circa un miglio dalla spiaggia, nel buio. Tra-
montato il sole, la corrente s era rinfrescata, e la si scntiva
scorrcre. Vedevo la luce dci Morro, givcrso ovcst, e il ba-
gliore confuso dell'Avana, mcntre le luci chc avcvamo da-
vanti crano Rincon e Baracoa. Spinsi il battcho contro cor-
rente fin oltre Bacuranao, fin quasi a Coijmar. Quindi lo la-
sciai andare alla deriva. Faccva un gran buio, ma capivo pcr-
fettamcnte dove ci trovavamo. A bordo erano spente tuttc
le lucn

Che cosa sta per succederc, Harry? mi chicsc Eddy. Co-
minciava di nuovo ad aver paura.

Tu cosa ne pensi?
Non so proprio Ma mi impensierisci. " Era molto prossimo
a una crisi di trem~ti c quando mi si fece vicino respirava con
affanno.

Che ora
Vado gia vedere v disse. Risalc mi annuncio che erano
Ic nove e mezzo.

I lai fame ? gli chiesi.

No. Sai che non potrei mangiare, Harry.

Va bene osservai. Bevine un sorso, ora.
Dopo ch'cbbe bevuto gli chiesi come si sentisse. Disse di
scntirsi benone.

Ti farbcrc ancora un paio di sorsatc fra un po' v gli dissi.
So che sei un uomo senza cojones se non hai del rum, ma sic-
come ce n'poco a bordo devi andarci piano.

Dimmi cosa bisogna fare disse Eddy.

Senti gli dissi, parlandogli nelle tcnebre andiamo a Ba-

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curanao a tirar su dodici cinesi. Prendi tu il timone quando
te lo dico e fai tutto quello che ti ordino. Prenderemo i do-
dici cinesi a bordo e li chiuderemo sotto il ponte, a prua. Va'
a prua ora e chiudi- il boccaporto dall'esterno. "

Obbede lo vidi stagliarsi sullo sfondo buio. Quando torn
Harryfecc non posso berc un sorso ora?
No dissi. Voglio che il rum ti dia coraggio, non che
ti rincretinisca.
Sono bravo, Harry, vedrai.
Sei un ubriacone risposi. Senti, ora. Un cinese porta gli
altri dodici a bordo. E mi dardei soldi appena salir Quando
poi saranno tutti a bordo, me ne dardegli altri. Quando lo
vedrai darmi i soldi per la seconda volta, dovrai far partire
il battello e dirigerlo verso il largo. Non ti curare minima-
mente di quello che accade. Continuerai a far marciare il
battello qualunque cosa avvenga. Hai Capito?
S
Se qualcuno dei cinesi cerca di scappar fuori dalla cabina
o dal boccaporto, quando ci siamo gimossi, prendi il fucile
automatico e ricacciali dentro a tutta vclocit Sei capace di
usare quel fucile?
No. Ma puoi insegnarmi. Non te ne ricorderesti. Sai usare il Winchester

B.,sta abbassare la leva e sparare. Appunto. Ma non fare dei buchi nello scafo.

Ora dovresti farmi bere quel sorso disse Eddy.

Va bene. Solo un goccio, per
Invece glicne lasciai bere un bel po'. Sapevo che non si sa-
rebbe piubriacato ora, con tutta la paura che aveva in corpo.
Del resto, ogni sorso avrebbe avuto il suo effetto per un po'.
Dopo aver bevuto, Eddy disse, con aria beata:

Dunque, trasportiamo dei cinesi, questa volta. Bene, per
Dio, ho sempre detto che avrei trasportato dei cinesi, se mai
fossi stato in bolletta.
E questa la prima volta che t; trovi in bollctta, eh
gli dissi h Che tipo d'uomo!
Lo feci bere altre tre volte per conservargli il coraggio, pri-
ma delle dieci e mezzo. Era buffo osservarlo e cimi aiutava
a non pensare a tutta la facccnda. Non avevo prcvisto tutta
quella attesa.

Un po' prima delle undici vidi le duc luci accendersi sulla
punta. Aspettai ancora un po e infine misi in moto Ientamente
il battello. Bacuranao una piccola insenatura dove si tro-
vava una volta un gran molo per caricare la sabbia. C'c un
fiumiciattolo che vi sbocca quando le piogge rompono lo
sbarramento che ne attraversa la foce. Il vento del nord, d'in-
verno, vi ammucchia tanta sabbia da interromperlo. Una vol-
ta i battelli vi entravano a caricar i guavas sulle rive del fiume
e c'era anche un villaggio. Ma un uragano si portvia tutto
quanto, e ora c'e una casa soltanto, che i gallegos costmirono
coi mattoni delle capanne abbattute dall'uragano c che ora
serve, la domenica, come club-house per quelli chc vcngono
dall'Avana in gita. C'e anche un'altra casa, dove abita l'agen-
te, ma piuttosto lontana dalla spiaggia, verso l'interno.

Ogni piccola localitconsimile hmgo tutta la costa ha un
agente del governo, ma m'immaginai che il cinese si fosse
accordato con lui. Nell'entrare nell'insenatura sentii il pro-
fumo delle erbe marine e l'odore dolciastro della boscaglia
come lo si sente dal mare.

Vai a prora dissi a Eddy.

Non si cozza contro nulla da quella partemi rispose.
Gli scogli sono dall'altra parte, entrando di qua. Vedete,
era stato un buon marinaio una volta.

Stai attento a dove andiamo dissi, e spinsi il battello l dove sapevo che potevano vederci. Col mare tranquillo e
senza rumor d'acqua contro i frangenti essi potevano sentire
il motore. Non sapendo se ci avessero visti e non volendo
star lad aspettare, accesi per un istante le luci di rotta, il
rosso e il verde, e Ie spensi subito. Quindi voltai il battello

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con la prora verso l'alto mare e attesi proprio all'inizio dell'in-
senatura, col motore che borbottava appena.

Vieni qua dissi a Eddy e gli feci fare un'altra bevuta.

Di solito alzi prima il cane col pollice? mi sussurr Era
seduto dinanzi alla ruota del timone, ed io, allungandomi,
avevo aperto le due custodie e i calci delle armi ne spunta-
vano fuori di un buon palmo.

Esattamente.

Avanti pure, allora.
Era davvero straordinario come il bere gli facesse bene e
con quanta rapidit

Aspettavamo, e vidi a un tratto una luce nella casa dell'a-
gente attraverso le piante. Vidi poi i due lumi sulla p~mta
abbassarsi e uno di essi muoversi attorno alla punta. Dove-
vano avere spento l'altro.

Poi, dopo un po', fuor dell'insenatura comparve una barca
che veniva verso di noi con a bordo un uomo che remava
con un sol remo. Lo capivo dal modo come si dimenava avan-
ti e indietro. Doveva essere un remo grosso e pesante. Un
solo rematore cra ciche m'aspettavo e ne fui contento.

Velmero lungo il bordo.

Buonascra, capitano disse Mr. Sing.

Venite a poppa e mettetevi di fianco gli dissi.

Egli ordinqualcosa al ragazzo che remava, ma questi non
poteva remare all'indietro, e allora io, afferrata la barca per
il bordo, la spinsi a poppa. C'erano ot~o uomini nella barca.
I sei cinesi, Mr. Sing e il ragazzo al remo. Mentre tiravo
la barca verso poppa, m'aspettavo di venire colpito in mezzo
al cranio da qualcosa di duro, ma non avvenne nulla di simile.
Mi raddrizzai e lasciai che Mr. Sing si attraccassc alla poppa.

Vediamo che colore hanno i vostri quattrini dissi.

Egli me li porse ed io portai il rotolo di banconote ldove
Eddy se ne stava davanti alla ruota e accesi la lampada della
bussola. Li guardai con attenzione; tutto mi parve regolare e
spensi la luce. Eddy srava tremando.

Bevi un po gli dissi. Lo vidi allungar la mano in cerca
della bottiglia e levarne il fondo verso il cielo.

Ritornai a poppa.

Benissimo dissi. Sei salgono a bordo.

Mr. Sing e il cubano al remo avevano un gran da fare
a impedire alla barca di cozzare contro il battello, per calmo
che fosse il mare. Sentii Mr. Sing dir qualcosa in cinese e
tutti i cinesi della barca cominciarono ad arrampicarsi sulla
poppa.

Uno alla volta dissi.

Egli disse qualche cosa e quindi a uno a uno i sei cinesi
salirono a poppa. Erano tutti alti e robusti.

Guidali a pruadissi a Eddy.

Da questa parte, signori 1 disse Eddy. Perdio, sapevo bene
che questa volta s'era fatto una sorsata formidabile.

Chiudi a chiave la cabina dissi quando furono tutti
dentro.

Signorsdisse Eddy.

Ora torno con gli altri disse Mr. Sing.

Bene gli dissi.

Spinsi lontano la barca e il ragazzo che lo accompagnava
riprese il suo remeggio.

Senti dissi a Eddy. Lascia stare la bottiglia. Sei pieno di
coragglo, ora.

Bene, capo disse Eddy.

Che cosa t'successo ? 1~

Niente: questo il lavoro che mi piace fare rispose. Mi
hai detto che basta alzare il cane col pollice?

Maledetto ubriacone gli dissi. Eammi avere una sorsata
anche a me.
夏a bottiglia vuota) disse Eddy. 套i dispiace, capo."

Senti. Quello che devi fare ora osservare quando mi d i quattrini e poi partire subito.

Bene, capo 1 disse Eddy.

Allungai la mano, presi l'altra bottiglia e trovato il cava-

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tappi ne trassi il turacciolo. Bevvi una buona sorsata e me ne
tornai a poppa, tappando la bottiglia ben bene e nascondcn-
dola dietro due barilotti impagliati pieni d'acqua.

Arriva Mr. Sing dissi a Eddy.

Signorsdisse Eddy.

La barca si avvicinava sotto la spinta del suo UlliCO remo.
Vennero direttamente a poppa ed io li lasciai attraccare da
s Mr. Sing si affcrral rullo che tenevamo di traverso alla
poppa per tirare a bordo i pesci grossi.

Che salgano a bordo dissi uno alla volta.
Sei altri cinesi vennero a bordo da poppa.

Apri e guidali a prua dissi a Eddy.

Signorsdisse Eddy.
Chiudi la cabina.

Signors
Vidi che era ritornato alla ruota.

唏unque, Mr. Singdissi 師ediamo il colore anche di
questi altri. Egli si frugin tasca e mi allungi quattrini. Io
subito gli afferrai il polso con ancora i quattrini in mano e
mentre egli si chinava innanzi sulla poppa lo presi con l'altra
mano per la gola. Sentii il battello partire e avviarsi spumeg-
giando dopo avere voltato e avevo un gran da fare con Mr.
Sing, ma potei vedere il cubano ritto sulla poppa dcha barca
col suo remo in mano, mentre ci allontanavamo, nonostante
tutti i salti e i guizzi di Sing. Perchguizzava e saltava pi che un delhno con un arpione in co-po.

Gli presi il braccio e glielo piegai dietro la schiena e mi ci
buttai sopra con tutto il mio peso, ma dovetti piegarglielo
troppo, perchlo sentii cedere. Quando il braccio cedctte,
l'uomo emise un piccolo suono buffo e chinandosi innanzi,
mentre seguitavo a stringerlo alla gola, mi morse sulla spalla.
Ma a sentire il braccio cedere, lo lasciai andare. Non gli ser-
viva piormai ed io lo afferrai per il collo con tutt'e due
le mani; bene, ragazzi, quel Sing dette un guizzo pro-
prio come un pesce, col braccio rotto che sbatacchiava qua
e l Ma io lo costrinsi a cadere in ginocchio e con i pollici
che gli stringevano ben bene la zucca sul di dietro, gliela
piegai all'incontrario finchnon`si spacc E non crediate
che non si possa sentirla crocchiare.

Lo tenni, ormai tranquillo, ancora per un secondo e quindi
lo adagiai attraverso la poppa. E se ne restl a faccia in
aria, tranqulllo, nel suoi abiti eleganti, coi piedi nel buco
dcha macchina; e llo lasciai.

Raccolsi i quattrini ch'erano caduti sulle tavole in fondo al
buco e, accesa la lampada della bussola, li contai. Quindi presi
la ruota e dissi a Eddy di andare a cercare sotto la poppa ccrti
pezzi di fcrro che mi servivano per l'ancoraggio quando pe-
scavamo su quei fondi rocciosi che non vi fanno arrischiarc
~m ancora.

Non riesco a trovare nicntcmi disse. Aveva paura a
starsene la~gicon Mr. Sing.

Prendi la ruota gli dissi e vai al largo.
C era un certo movimento sotto il ponte, ma io non mi
preoccupavo dci gialli.

Trovai duc pezzi di fcrro di quehi che volcvo, chc venivano
dal vecchio molo per lo scarico del carbone a Tortugas e con
un pezzo di cordaresistente li legai alle caviglie di Mr. Sing.
Poi, quando eravamo gia un paio di miglia dalla costa, lo
buttai di sotto. Scivoltranquil]amente gidal rullo. Non gli
frugai nemmeno nelle tasche. Non me la sentivo di mancargli
di rispetto.

Dal naso e dalla bocca avcva sanguinato un po' sporcando
a poppa, ed io riempii un secchio d'acqua che quasi mi tirin
mare, alla velocitche andavamo, e pulii per bene il pavi-
mento con una scopa a spazzola presa da sotto la poppa.

Rallenta dissi a Eddy.

E se queho torna a galla? chicsc Eddy.

L'ho buttato in un punto dove ci sono pidi millc metri
di profonditgli dissi. Sta calando fino in fondo. Non tor-
ncra galla fino a quando il gas non lo farrisalire e intanto

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la corrente se lo porta via e i pesci se lo addentano. Diavolo r
conclusi non hai proprio da stare in pensicro per Mr. Sing.

Perchc ce l'avevi con lui ? Eddy mi chiese.

Non ce l'avevo con lui risposi. Era l'uomo pifacile
che abbia mai conosciuto per trattarci gli af~ari. Ho subito
scntito che ci doveva essere sotto qualche cosa di losco.
Perchlo hai aCCOppatO?
Per non far morire altri dodici cinesi" risposi.
' Harry mi fa dammene ancora un sorso perchsento
chc il tremito mi ripiglia. M'ha fatto male vedergli la testa
ciondolare a quel modo.
Gli lasciai bere un sorso.

E i cinesi? riprese Eddy.

Voglio farli sgombrare al pipresto possibile dissi. Pri-
ma che la cabina cominci a puzzare.

E dove li vuoi mettere?

Li sbarcheremo direttamente sulla spiaggia.
Riportiamo allora il battello a riva? r

Certo. Ma va' piano.
Ritornammo sotto i frangenti, ldove si vedeva biancheg-
giare la spiaggia. C molt acqua sotto i frangenti e, piavan-
ti il fondo tutto sabbioso e sale dolcemente fino a riva.

Va' a prua e dammi la profondit r

Saggiava il fondo con un palo d'arpione, facendomi cenno
col palo di proseguire. Poi tornverso di me e mi accenn di fermarmi. Io andai a poppa.

Non hai pidi cinque piedi.
唏obbiamo gettar l'coradissi. Se succede qualcosa
che non ci dtempo di tirarla su, la tagliamo o diamo uno
strappo. r

Eddy comincia far filare la corda e quando infine il bat-
tello cessdi trascinarla allora la blocc Il battello si gir con la poppa verso terra.

Il fondo sabbioso, capiscil mi disse Eddy.

Quallt'acqua abbiamo a poppa? 1-

" Non pidi cinque piedi.

Prendi il Winchester dissi. E fa' attenzione.
Fammi bere un goccettopreg Era molto impressio-
nato.

Lo accontentai e presi il fucile automatico. Aprii la porta
dcha cabina, ch'era chiusa a chiave e ordinai:
Venite fuori. 1~

Nessuno si mosse.

Infine un cinese sporse fuori la testa e visto Eddy che se ne
stava lpresso con un fucile si rimbucin gran fretta.

Fuori. Nessuno vuol farvi del male dissi.

Macchc. Solo un gran chiacchierio in cinese.

Insomma, fuori, voialtri! gridEddy. Buon Dio, m'ac-
corsi che s'era preso la bottiglia.

Metti via quella bottigliar gli dissi o ti butto in mare
con una fucilata. -

Su, venite fuori dissi poi a quegli altri o vi sparo l dentro. r

Ne vidi uno spiare di dictro l'angolo della porta e dovctte
scorgere la spiaggia perchsi mise subito a cicalare.

Su dissi o sparo.
Vennero fuori.

Vi dico proprio che ci vorrebbe un gran pelo sul cuore a
massacrare un gruppo di cinesl cose scommetto qualunque
cosa che chi sa quante complicaziolli ne sarebbero derivatc poi.

Vcmlero fuori con ulla gran paura in corpo e non avevano
armi, vero, ma erano anche in dodic?. Cammillai a ritroso
fino a poppa sempre col fucile imbracciato.

Saltate gi﹛ r dissi. L'acqua c bassa.
Nessuno si mosse.

Gi ho detto!
Nessuno si mosse.

Saltate, maledctti mangiatopi gialli che non siete altro r
urlEddy.

Chiudi quella bocca imbcnzinata gli dissi.

92 93
" Niente nuotare disse un emese.

Non c'bisogno di n~totare. L'acqua e bassa 1 risposi.

" Avanti, saltate gidisse Eddy.

Vieni qui a poppa gli dissi. Prendi il fucile con una mano
e il palo eon l'altra e mostra loro quanto c bassa l'acqua.
Glielo mostr alzando il palo bagnato.

. Niente bisogno nuotare? .) mi chiese ancora quel cinese.
No.

Vero
S

nove siamo?
Cuba.

Maledetto imbroglione disse e scavalcato il parapetto
penzolun poco e poi si lasciandare. La testa gli andsotto,
ma ricomparve subito su e aveva il mento fuori dell'acqua.
Maledetto imbroglione disse brutto ladro.
Era furente e molto eoraggioso. Disse qualeosa in cinese e
gli altri cominciarono a calarsi in acqua da poppa.

" Molto bene dissi a Eddy. Tira su l'ancora. "

Mentre pilotavamo il battello verso il largo, la luna comin-
cia levarsi e si poterono vedere i cinesi con appena la testa
fuor dell'acqua avvicinarsi a terra e la spiaggia biancheggiante
eon lo scopeto nel fondo.

Sorpassammo i frangenti e mi voltai a guardare ancora una
volta la spiaggia e le montagne che cominciavano a mostrarsi;
quindi feci rotta per Key West.

Ora puoi pure dormire dissi a Eddy. No, aspetta, vai
prima di sotto, apri tutti i boccaporti per fare uscire la puzza
e portami la tintura di iodio.
Che cosa t'e SUCCCSSO? mi chiese quando me la port

Mi sono tagliato un dito.
Vuoi che timoni io?
Va' a dormire dissi. Ti sveglierio.
Si eoricnella cuccetta ricavata nel posto di guida, sopra il
serbatoio della benzina, e dopo pochi istanti s'era addormentato.
Tenendo la ruota col ginocchio, mi aprii la camicia per ve-
dere dove Sing mi a~eva morso. Era un morso coi fioc-
chi e lo ricoprii di iodio; poi mi sedetti a timonare, chieden-
domi se il morso di un cinese fosse velenoso, ascoltando il
fruscio regolare del]a motobarca che filava liscia e bella e,
Cristo, no, pensai, quel morso non era velenoso. Un uomo
come Mr. Sing probabilmente si lavava i denti due o tre
volte al giorno. Che tipo quel Sing. Certo non era un
grand'uomo d'a﹚ari. Per.. Forse s'era proprio fidato di me.
Insomma, non riuscivo a capirlo bene.

Bene, ora tutto era a posto, meno il fatto di Eddy. Perch e un ubriacone, parleralla prima sbornia. Sempre seduto alla
ruota del timone, lo guardai e mi dissi: "Cristo, sembra gi bell'e morto coscom'e, e dopo sarcompletamente a posto".
Quando me lo ero ritrovato a bordo avevo deciso di farla
finita con lui, ma ora che tutto era andato cosliscio me ne
mancava il coraggio. Certo che a vedermelo ldisteso era
una bella tentazione. Non figurava neppure sulla lista dell'e-
quipaggio e avrei dovuto pagare una multa per averlo por-
tato a casa abusivamente nsapevo come considerarlo.

Comunque, avevo un mucchio di tempo per pensarci su
ed io tenni il battello sulla sua rotta e ogni tanto mi bevevo
un sorso dalla bottiglia che lui aveva portato a bordo. Non
ce n'era molto, ad ogni modo, e quando l'ebbi vuotata, aprii
l'ultima che m'era rimasta di quelle tenute in serbo, e vi dico
ch'era una bellezza pilotare e la notte era magnifica per quella
traversata. Dopo tutto era stato un buon viaggio, anche se non
so piquante volte aveva avuto l'aria d'essere il piscalognato.

94 95
All'alba Eddy si svegli Disse di sentirsi orribilmente.

Prendi un momento la ruota 1 gli dissi. Voglio dare
un'occhiata intorno. "

Tornai a poppa e gettai un po' d'acqua sul tavolato. Ma
era perfettamente pulita. Strofinai la scopa contro il parapetto.
Scaricai le armi e le riposi da basso. Ma la pistola me la tenni
alla cintura. Era frcsco e pulito da basso, senza il minimo odo-
re. Un po' d'acqua era passata attraverso il boccaporto di tri-
bordo e aveva bagnato una delle cuccette, null'altro; chiusi
percii boccaporti. Non c'era barba di doganiere al mondo
che potesse ora sentir odore di cinesi ldentro.

Vidi le carte dell'autorizzazione a salpare nel sacco a rete
appeso alla cornice della licenza di navigazione, chle avevo
messe ldentro quand'ero salito a bordo, e le tirai fuori per
darci un'occhiata. Quindi ritornai alla ruota.

Senti 1 dissi come hai fatto a farti mettcre sulla lista del-

l'equipaggio?
Ho incontrato il commissario che usciva dal consolato e gli
ho detto che partivo.

C'un Dio anche per gli ubriaconi gli dissi e toltami la
38 dalla cintola andai a riporla da basso.

Qui preparai il caffe poi tornai di sopra a prendere la ruota.

C'il caffda basso " gli dissi.

Amico, il ca~non mi farebbe nessun bene. C'era pro-
prio da compiangerlo, aveva la pibrutta cera di questo
mondo.

Verso le nove vedemmo il faro di Sand Key vagamente
in distanza davanti a noi. Gida un po' si vedevano delle pe-
troliere risalire la Corrente del Golfo.

" Arriveremo tra un paio d'ore dissi a Eddy. Ti darlo
stesso quattro dollari al giorno, come se Johnson ci avesse
pagato. "

Quanto t'ha fruttato ieri sera? " mi chiese.

~I Solo seicento " risposi. Non so se mi abbia creduto.

E la mia parte?

La tua partc gli dissi quello che t'ho detto e se apri
bocca su questa nottc io lo verra sapere e ti faccio filori.
Sai chc non canto, Harry.

a Sci un ubriacone, ma non m'importa quanto il rulll ti possa
istupidirc: se aprirai bocca, ti ho avvisato.
SO110 un amico disse. Non devi parlarmi cos
Comunqlle, non c'cra troppo da starc in pcnsicro, pcrchc
chi avrebbe crcduto a Ull alcoolizzato di queha fatta? Mr.
Siug non era pl'I in grado di far dcnllllcc, e ai cincsi no

conveniva farne. E cospure quel ragazzo chc li avcva portati
a bordo con la barca: non potcva aver voglia di ficcarsi nei
pasticci. Anche se Eddy un giorno o l'altro avesse aperto
bocca, chi gli avrcbbe creduto? D'altra partc, chi potcva pro-
vare qualche cosa Naturalmente ci sarebbero state molte al-
trc chiacchiere quando avessero visto il suo nome sulla lista
dch'equipaggio. D'accordo, avrei potuto dire ch'era caduto
in mare, ma ci sarebbero state chi sa quante chiacchicrc. Era
fortunato, Eddy, proprio fortunato.

Arrivammo infine ai margini dcha corrcnte e l'acqua no
era piazzurra ma verdastra e a proravia vidi i pali delle
Eastcrn e delle Westcrn Dry ocks e l'antenna radio di Key
West e l'Hotel La Concha torreggiante su tuttc le casette
basse e una gran nuvola di fumo che si levava dove bruciano
le immondizie. Il faro di Sand Key era vicinissimo ora e si
vedeva l'imbarcadero e il piccolo molo lungo il faro e sapevo
ora che ci trovavamo solo a una quarantina di minuti di di-
stanza ed era bello ritornare a casa ora che avcvo un buon
gruzzolo per l'estate.

Che ne diresti d'una bevuta, Eddy? gli dissi.

Ah, Harry fece l'ho sempre saputo ch'eri come ull fra-
tcho.
Quella sera ero scduto nci tinello a fumarc un sigaro, a bere
whisky allungato e a sentire Gracie Allen alla radio. Le ra-
gazze erano andate al cinema e io, seduto l mi stavo appi-

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solando e stavo proprio bene. Qualcuno suonil campanello
di casa e Marie, mia moglie, si alzda dove era seduta e an-
da edere. Torne disse:

E quell'ubriacone, Eddy Marshall. Dice che ha bisogno di
parlarti.
Digli che se ne vada prima che io lo butti fuori le dissi.

Ella ritornpoi a sedersi in tinello e, guardando fuor della
finestra presso cui ero seduto coi piedi sul davanzale, vidi
Eddy allontanarsi per la strada sotto la luce delle lampade
ad arco in compagnia di un altro ubriacone che aveva tro-
vato, tutti e due barcollanti, con le loro ombre che barcolla-
vano ancora di pl'I alla luce delle lampade ad arco.

Poveri disgraziati di beoni disse Marie. Mi fanno pena
gli ubriaconi.
Quello un ubriacone fortunato.

Non ci Sollo ubriaconi fortunatiMarie disse. Lo sai,
Harry.
E vcro dissi. Credo che non ce ne siano.

Parte seconda

Harry Morgan

Au~nno
Fcccro la travcrsata duralltc la notte e soffiava un gran vento
da nord-ovest. Qualldo il sole f u alto egli avvistuna petro-
licra che scendeva la Corrente del Golfo e si levava cosalta
e bianca nel sole e nell'aria fredda da scmbrare un palazzo
torreggiante sul marc e allora chiese al negro:

Dove Cristo siamo?
Il ncgro si tirSll pcr gu;3rdare.

. Non sembra proprio che siamo dalla parte di Miami.
Lo sai meglio di me che non siamo stati portati a nessuna
Miami egli disse al negro

Quello che voglio dire che non ci SO110 palazzi cossu
nessuna delle Florida Keys.
Abbiamo fatto rotta pcr Sand Key. "

Dobbiamo vederla allora. O lei o le secche del collti-
nente.

Dopo Ull po' vidc ch'cra una pctrolicra e noll dci palazzi
e in mello di ull'ora avvistava il faro di Salld Key, diritto,
sot?ile e bruno chc si levava dal mare proprio nci punto in cui
doveva trovarsi.

Devi aver pifiducia nel pilota disse al negro.

lo ho fiducia rispose il negro. Ma da come c andato
questo viaggio non ho pifiducia.

a Come va la tua garr.ba?

Mi fa male continuamente. "

Non nulla disse l'uomo. Tienila pl.lita e fasciata benc
e guarirda s
~ilotava verso ovest ora, per andare a nascondersi durante il
giorno tra le mangrovie presso Woman Key, dove non avreb-
be incontrato nessuno e dove il battello doveva venire all'ap-
puntamento.

Ancora un po' e starai bene disse al negro.

a Non so l disse il negro. Mi fa molto male.

Ti fascercome si deve quando saremo arrivati. Non e
una brutta ferita. Piantala di annoiare!
Mi hanno sparato. Non mi avevano mai sparato prima
d'ora. E in qualunque modo mi abbiano sparato, una brutta
cosa.
Hai avuto una gran paura, ecco tutto.
No, capo. Mi hanno sparato e sono ferito gravemente. La
ferita tutta la notte che mi batte.
Il negro continua brontolare a questo modo e non pot fare a meno di togliersi la fasciatura per dare un'occhiata.

Lasciala in pace gli disse l'uomo che stava alla ruota del
timone. Il negro era coricato per terra in fondo al posto di
guida e c'erano sacchi di bottiglie di liquore, che sembravano
prosciutti, ammucchiati dappertutto. Egli s'era fatto un po'
di posto tra i sacchi per coricarsi. Ogni volta che si muoveva
si sentiva nei sacchi un rumore di vetri rotti e c'era l'odore
di alcool rovesciato. L alcool s'era sparso sopra ogni cosa.
L'uomo ora pilotava il battello verso Woman Key, che si
vedeva distintamente.

Mi fa male disse il negro. Mi fa sempre cosmale.
Abbi pazienza, Wesley disse l'uomo ma debbo timo-
nare, ora.
Trattate un uomo peggio d'un cane disse il negro. Co-
minciava a diventare insopportabile, ma l'uomo continuava
a compiangerlo.

Ora ti fascerper bene disse l'uomo. Stai un momento
quieto.
Non vi interessa niente di quello che puaccadere a un
cristiano disse il negro. Siete proprio senza cuore.
Ora ti fascerper bene disse l'uomo. Stai solo un po'
quieto.
Voi non mi fascerete invece disse il negro. L'uomo, che
si chiamava Harry Morgan, non disse nulla, perchvoleva
bene al negro e ora non c'era altro da fare che dargli un bel
cazzotto, e non se la sentiva di scazzottarlo. Il negro continuava
a parlare.

Perchnon ci siamo fermati quando hanno cominciato a
sparare?
L'uomo non rispose.

La vita di un uomo non vale forse pidi un carico di li-

quorl?
Harry Morgan era intento a pilotare.

Non avevamo che da fermarci e lasciare che si prendessero
i liquori.
No disse l'uomo. Loro si prendono i liquori e il battello
e tu vai in galera
Non m'importa la galera disse il negro. Ma io non vo-
levo che mi sparassero addosso.
Cominciava a dar sui nervi all'uomo, ch'era stanco di sen-
tirlo chiacchierare.

Accidenti disse chi stato colpito di piU? Tu O io?
Voi siete stato colpito di pidisse il negro. Ma a me
non m'era mai stato sparato addosso prima. Non ci pensavo
nemmeno. Non son pagato perchmi si spari addosso. Non
voglio che mi sparino.
Calmati, Wesley l'uomo gli disse. Non ti serve a nien-
te parlare cos
Erano ormai arrivati all'isolotto. Si trovavano al di qua delle
secche e ora che avevano imboccato il canale era difficile po-
ter vedere col sole sull'acqua. Il negro vaneggiava o diven-
tava religioso perchera ferito, fatto sta che parlava continua-
mente.

Perchtutto questo contrabbando di liquori ormai di-
ceva. 11 proibizionismo finito. Perchcontinuare un simile
Commercio? Perchnon si portano i liquori con la nave tra-

ghetto?
102 103
L'uomo al timone sorvegliava attentamente il canale.

Perchla gente non onesta e perbene e non fa una vita
onesta e perbene?
L'uomo vide dove l'acqua s'increspava presso la riva ancor
prima di veder la riva nel sole e giril battello. Gli fece fare
un gran giro, manovrando la ruota con un braccio solo e
quindi il canale si apred egli portpiano piano il battello
fin sul margine delle mangrovie. Venne a poppa sui motori e
butti due ganci.

Posso calare un'ancora disse ma non posso alzarne nes-

suna.
Io non mi posso neppure muovere disse il negro.

Non sei davvero in forma l'uomo gli disse.

Passcinque minuti infernali nello sforzo di alzare l'anco-
rotto per poi doverlo lasciar ricadere ma riuscinfine a calarlo
in acqua, facendo scorrere una gran quantitdi corda e il
battello si gircontro le mangrovie, che si spingevano fin
nel posto di guida. Allora l'uomo ritornnel buco della mac-
china, un buco ch'era ormai uno spettacolo tremendo.

Per tutta la notte, dopo aver fasciato la ferita del negro e
dopo che questo gli aveva bendato il braccio, aveva tenuto
d'occhio la bussola, pilotando, e quando s'era fatto giorno
aveva visto il negro coricato tra i sacchi in fondo al buco, ma
era tutto preso dal mare, dalla bussola e dal faro di Sand Key
che non si vedeva e non s'era accorto bene di come stavano
le cose. Le cose erano un disastro.

Il negro stava coricato in mezzo al carico dei sacchi di li-
quori con la gamba sollevata. C'erano i fori di otto proiettili
che avevano scheggiato tutto il posto di guida. Il parabrezz~
spaccato. L'uomo non sapeva quanta merce fosse andata per-
duta e ldove il negro non aveva sporcato di sangue aveva
sporcato lui. Ma il pibrutto, almeno secondo il suo stato
d'animo del momento, era l'odore di alcoolici. Ogni cosa ne
era impregnata. Ora il battello s'adagiava quietamente con-
tro le mangrovie ma 1 uomo continuava a sentire i cavalloni
del mare grosso su cui avevano ballato per tutta la notte nel
golfo.

Vado a fare un po' di caf disse al negro. Poi ti fascer ancora.

Non voglio nessun caff

lo sinvece l'uomo disse. Ma da basso sentche gli girava
la testa e sali di nuovo sul ponte.

a Credo proprio che non berremo nesslm caffe disse.

Voglio un po' d'acqua.

Ecco.

Dette al negro una tazza d'acqua presa da una delle dami-

giane.

Perche avete continuato a correre quando hanno comin-
ciato a sparare?
E loro, perchsi sono messi a sparare? i rispose l'uomo

Voglio un medico 1 gli disse il negro.

a Che cosa pufarti un medico che io non abbia fatto per
t

11 dottore mi cura.

Avrai il medico stasera quando verril battello.

Non voglio aspettare nessun battello. 1~

Bene disse l'uomo. Ora dobbiamo buttare in acqua il
carico di liquori. 1~

Cominciil lavoro ma era molto duro farlo tutto da solo.
Un sacco di liquore pesa soltanto quaranta libbre, ma non ne
aveva buttati via molti che la testa ricomincia girargli. Si
sedette allora in fondo al buco e si coric

Finirete coll'ammazzarvi gli disse il negro.

L'uomo giaceva quieto in fondo alla cavitcon la testa con-
tro uno dei sacchi. I rami delle mangrovie erano venuti fin l dentro e gettavano un po' d'ombra dove lui era coricato. Egli
sentiva la brezza sopra le mangrovie e vedeva nell'alto cielo
freddo le nuvolette leggere della gelida tramontana del golfo.

"Nessuno s'arrischia a venire con questo vento" penso
"Non verranno a cercarci."

104 105
Credete che verranno? chiese il negro.

Certo rispose. Perchnon dovrebbero

C'troppo vento.
Ma se ci stanno cercando.
Non con questa tramontana. Perchvolete darmela a in-

tendere? 1~

Il negro parlava con la bocca quasi contro un sacco.

Calmati, Wesley gli disse l'uomo.

Calmati, mi dice continuil negro. Calmati. Calmati
Cosa? Calmati e muori come un cane? Mi avete portato qui.
E di qua dovete cavarmi.
Calmati disse l'uomo, dolcemente.

Tanto non vengono disse il negro. Lo so che non ven-
gono. Ho freddo, vi dico. Non posso piresistere al male e a
questo freddo, vi dico.
L'uomo si leva sedere, sentendosi tutto vuoto e malfermo.
Gli occhi del negro lo seguirono mentre egli si alzava su un
ginocchio, il braccio destro penzoloni, si prendeva la mano
destra nella sinistra e se la poneva tra le ginocchia e quindi
si sollevava attaccandosi all'asse inchiodata sopra il parapetto,
finchnon fu ritto, a guardare gi il negro ai suoi piedi, con
la mano destra ancora tra le cosce. Pensava che in realtnon
aveva mai sentito dolore fino a quell'istante.

Se lo tengo teso, ben tirato, non mi fa poi tanto male disse.

Lasciate che ve lo leghi al collo disse il negro.

Non posso picgare il gomito. S'c indurito cos
Che cosa facciamo ora?
Buttiamo via i liquori. Non puoi buttar via quello su cui
puoi mcttere le mani, Wcsley?
Il negro cercdi muoversi per arrivare a un sacco, ma ge-
mette e ricadde disteso.

Ti fa tanto male, Wesley?
Oh, Dio fece il ncgro.

Non credi che una volta che tu abbia mosso la gamba, non
ti faccia pitanto male?
M'hanno sparato addosso disse il negro. Non mi muo-
vo. E il colmo volermi far scaricare la merce quando sono
ferito. A

Calmati.
Se lo dite ancora una volta divento pazzo.
Calmati disse l'uomo quietamente.

Il negro emise una specie di ululato e trascinandosi con le
mani sul tavolato, tirfuori la mola da sotto l'orlo del boc-
caporto.

Vi ammazzo disse. Vi tiro fuori il cuore.
Non con quella mola disse l'uomo. Calmati, Wesley.
Il negro si mise a bofonchiare con la faccia contro un sacco
L'uomo continua sollevare lentamente le bottiglie di li-
quore insaccate e a buttarle gidal parapetto.
Mentre buttava in mare il carico sentil ronzio di un motore
e, alzato il capo, vide un battello che veniva alla loro volta
scendendo il canale dopo aver costeggiato l'estremitdell'iso-
lotto. Era un battello bianco con un cabina verniciata di giallo
e un parabrezza.

Arriva un battello disse. Su, Wesley.
Non posso.

Da ora in poi comincera ricordarmi le tue parole disse
l'uomo. Non picome prima.
Continuate pure a ricordare i gli disse il negro. lo pure
non mi dimentico.
Lavorando svelto ora, col sudore che gli ricopriva la faccia,
e senza fermarsi per guardare il battello che scendeva lenta-
mente il canale, l'uomo sollevava i sacchi col braccio sano
e li calava in mare.

Girati prese il sacco sotto la testa del negro e lo butt oltre il parapetto. Il negro si leva sedere.

Eccoli disse. Il battello era quasi di fronte a loro.

E il capitano Willie il negro disse. Con dei signori.
Sulla poppa del battello bianco due uomini in abiti di la-
nella e berretto da marina erano comodamente seduti su delle
poltrone a sdraio occupati a pescare e un vecchio con un cap-
pello di feltro stava al timone e pilotava il battello in modo
da passare vicino alle mangrovie dov'era nascosto quello dei
contrabbandieri.

Come va, Harry? gridil vecchio mentre gli passava
dinanzi. L'uomo chiamato Harry agitil braccio sano in ri-
sposta. Il battello era gipassato, e i due uomini che pesca-
vano guardarono il contrabbandiere parlando al vecchio. Har-
ry non pote sentire quello che dicevano.

Arrivato in fondo al canale tornerindietro Harry disse
al negro. Scese di sotto e torncon una coperta. Aspetta
che ti copro. "

Era un pezzo che dovevate farlo. Ma il liquore devono
averlo visto lo stesso. Che cosa dobbiamo fare ora? "

Willie un buon amico disse l'uomo. Dir? a casa che
siamo da queste parti. Quei tali occupati a pescare non ci da-
ranno noia. Che gliene importa di noi? "

Tremava tutto ora e si sedette sul seggiolino del pilota
sempre col braccio destro fra le cosce. Gli tremavano le gi-
nocchia e col tremito sentiva i due ossi urtarsi nella parte su-
periore del braccio. Aprle ginocchia, alzil braccio e lo la-
scipoi penzolare lungo il fianco. Se ne stav seduto l col
braccio penzolante, quando il battello ripassdiretto all'uscita
del canale. I due uomini nelle poltrone a sdraio parlavano tra
loro. Avevano alzato le canne e uno di essi lo guardava Coll
un binocolo. Erano troppo lontani perche lui potesse sentire
quello che dicevano. Ma non gli avrebbe giovato se avesse
potuto sentirli.

A bordo del battello da nolo So-t~l Florida, a pesca pel ca-
nale della Woman Key, perchil mare era troppo grosso al
di ldelle scogliere, il capitano Willie Adams pensava: "Dun-
que Harry ha fatto la traversata questa notte. un uomo coi
cojones, quello! Deve essersi goduto il mare grosso dal prin-
cipio alla fine. Il battello fatto apposta per l'alto mare. Co-
me credi che abbia rotto il parabrezza? Che mi venga un colpo
se avrei fatto la traversata in una notte come questa contrab-
bandando liquori da Cuba. Li portano tutti da Mariel ora".

Come dite, CapO?

Che battello quello l chiese uno dei due uomini nelle
sedie a sdraio.

Quel ba~tello

S )

108 109
Oh, un battello di Key West.
Quello che voglio sapere di chi c quel battello?
Non ve lo saprei dire, capo.
Il proprietario un pescatore?
Bah, c'c chi dice di s
Che cosa intendete?
Che fa un po' di tutto.
E non sapete come si chiama?
Nossignore.
Ma se lo avete chiamato Harry.
0? no.
Vi ho sentito chiamarlo Harry.
Il capitano Willie Adams guardben bene in faccia l'uomo
:he gli parlava. Vide una faccia sanguigna, dagli zigomi spor-
3enti, le labbra sottili, i grigi occhi profondamente incassati e
una bocca sdegnosa, faccia che lo guardava da sotto un berret-
to di tela bianca.

Devo averlo chiamato cosdistrattamente disse il capi-
tano Willie.

Potete vederc che quell'uomo c ferito, dottore disse l'al-
tro passeggero porgendo il binocolo al compagno.

Lo vedo anche a occhio nudo disse l'uomo a cui era stato
dato del dottore. I Chi quell'uomo?

Non saprei disse il capitano Willie.

Bene, lo saprete presto disse l'uomo dalla bocca sdegno-
sa. Prendete nota dei numeri a prua.
Li ho gi dottore.
Andremo a dare un'occhiata disse il dottore.

Siete un dottore? chiese il capltano Willie.

S ma non in medicina rispose l'uomo dagli occhi
grigi.

Se non siete un dottore-medico, io non ci andrei da quel
battello.
E perchc?
Se avesse avuto bisogno di noi ci avrebbe segnalato di
raggiungerlo. Se non ci vuole non cosa che ci riguardi. Da
queste parti ognuno bada ai fatti suoi.
Benissimo. Badate ai vostri, allora. Portateci presso quel
battello.
Il capitano Willie continua risalire il canale, mentre il
motorc Palmer a due cilindri faceva udire il suo borbottio re-

M'avcte sentitO?
Sissignore.
娑erchc non eseguite i miei ordini?
" Chi diavolo credete di essere? chiese il capitano Willie.

Non ci pensate. Fate ciche vi dico.
Chi credete di esserc?
Benissimo. Perchsiate informato, sono uno dei tre uomini
piimportanti che ci siano oggi negli Stati Uniti.
Che diavolo siete venuto a fare a Key West allora?
L'altro uomo si sporse innanzi.

E Frcderick Harrison disse in tono significativo.

Mai scntito nominare disse il capitano Willie.

Bene, lo sentirete presto disse Frederick Harrison. E
cospure impareranno a conoscere questo nome tutti quanti
in quel lurido villaggio puzzolente, dovessi buttarlo all'aria
da cima a fondo.
Che simpatico siete disse il capitano Willie. Come avete
fatto a diventare cosimportante?
a E uno dei pezzi pi﹛ grossi del governo " disse l'altro uomo.

Sardisse il capitano Willie. Ma se un uomo cos importante che c' venuto a fare a Key West?
E venuto a riposarsi un po' spiegil segretario. Sta
per'essere nominato governatore generale della...
Basta cos Willie disse Frederick Harrison. Ora por-
tatcci a quel battello riprese con un sorriso. Era il sorriso
che serbava per occasioni del genere.

Nossignore. Sentite, pazzo di un pescatore che non siete altro. Vi ren-
derla vita dura se...

Sissignore disse il capitano Willie.

Voi non sapete chi sono.
La vostra posizione non significa niente per me disse il
capitano Willie.

.I Quell'uomo un contrabbandiere d'alcool, non vero

Voi che ne pensate

Probabilmente c'una ricompensa per chi lo cattura

Ne dubito.

Infrange la legge. -

Ha famiglia e deve mantenerla. Che cosa volete che man-
gi a Key West la gente che lavora per il governo a sei dollari
e mezzo la settimana? -

E ferito. Questo significa che s'ficcato in qualche spara-
toria.

A meno che non si sia sparato per sport.
Tenete pure per voi il vostro spirito. Voi accosterete quel
bat;ello e noi ci portercmo via uomo e ba~tello. 1~

Dove?
A Key West. -

Siete Ull poliziottO?

Vi ho gidetto chi c intervenne il segretario.

E va bene disse il cayitano Willie. Abbassd'un colpo la
leva e voltil battello, portandosi cosvicino al margine del
canale che l'elica succhialla superficie ma nube vorticosa
di melma, e q ldi pllntverso il luogo dove l'altro battello
s'appoggiava alle mangrovie.

Avete armi a bordo? chiese Frederick Harrison al cayi-
tano Willie.

Nossignore. 1~

I due uomini in abito di flanella s'erano akati in piedi, ora,
lo sguardo fisso sul battello contrabbandiere.

E piil divertchte dcha pesca, vero, dottore? disse il segrc-

tari o.

~La pesca una cosa stupida) disse Frederick Harrison.
Se pescate un polpo che ve ne fate? Non c buono da mangia-
re. Questo invece proprio intcressante. Sono contento d'es-
serci capitato di prima mano. Ferito com'quell'uomo non
puscappare. Il mare grosso, e poi ormai conosciamo il suo
battello.

Lo state catturando veramente da solo disse il segretario
con ammirazione.

E disarmato per giunta disse Frederick Harrison.

. Senza fesserie alla G.rnen disse il scgretario.

Edgar Hoover sta esagerando nel farsi pubblicitdisse
Frederick Harrison. Ho l'impressione che gli abbiamo dato
anche troppa corda. Abbordate di fianco ordinal capitano
Willie. Questi tirfuori il gancio e il battello andava ora
portato dalla corrente.

Ehi! urlil capitano Willie all'altro battello. Tenete
bassa la testa, voialtri la bordo.
Cosa fate? domandHarrison con rabbia.

Silenzio disse il capitano Willic. Ehi! fece ancora ri-
volto scmprc all altro battel]o. Ascoltami. Vattenc in citt c prendila con calma. Non ti prcoccuparc del battello. Pren-
deramlo il battcho. Butta il carico e vattene in citt Ho a
bordo un tale chc deve esscrc Ull pezzo grosso di Wasl gton.
Piimportante dci presidente, dice lui. Vuolc bcccarti. Ti
crede un contrabbandicre. Ha preso i numeri del battcho.
Io non t'ho mai visto e quindi non so chi sei. Non posso iden-
tificarti...
I due battelli s'erano allor;tanati l'uno dall'al~ro per la cor-
rente. Il capitano Willie continua urlare:

'( Non so come si chiami questo posto dove t'ho trovato.
Non saprei neppure ritornarci. )

Bene venne urlato in risposta dal battello contrabban-
diere.

Ora porto questo grand'uomo a pcscarc fino al tramonto
urlil capitano Willie.
Bene.

Y Gli piace moltissimo pescare urlil capitano Willie, con
la voce che quasi gli si squarciava. Ma questo figlio d'un
cane dice che il pesce non buono da mangiare. Grazie, fratello fece la voce di Harry.

Quch'uomo vostro fratello? chiese Frederick Harrison,
con la faccia pirossa che mai e tuttavia piassetato che mai
d'informazioni.

Nossignore disse il capitano Willie. Quasi tutti noi dei
battelli ci chiamiamo cos
Bcnc, andiamo pure a Key West disse Frederick Harri-
son; ma lo disse senza troppa convinzione.

Nossignore rispose il capitano Willie. Lorsignori m'han-
no noleggiato per tutta la giornata e intendo che il vostro
dcnaro sia speso bene. M'avete dato del pazzo, ma farin
modo che la vostra giornata l'abbiate tutta.
Portateci a Key Westdisse Harrison.

Sissignore. Pitardi. Ma datemi retta, il polipo buono
da mangiare quanto i calamaretti. Quando li vendevamo a
Rios pcr il mercato dell'Avana ce li pagavano dieci cents
alla libbra come i calamari.
Oh, piantate]a! disse Frederick Harrison.

Credcvo che queste cose vi interessassero, dato che siete
dci governo. Non vi occupate dei prezzi delle cose che man-
giamo e simili? Eh? Renderli picari e simili? Far costare
di piun piatto di minestra e meno lo scontento?
Ma piantatela? disse Harrison.

Sul battello contrabbandiere Harry aveva buttato in mare
I ultimo sacco.

Dammi il coltello per sventrare i pescidisse al negro.

Non c'c pi
Harry premette il bottone della messa in moto dei due mo-
tori. Aveva aggiunto un secondo motore al battello quan-
d'era ritornato al contrabbando dei liquori dopo che la crisi
aveva rovinato il commercio dei battelli da noleggio. Prese
l'accetta e con la mano sinistra taglila corda dell'ancora.
"Affondere la prenderanno quando ripescheranno il carico"
pens "Porterora il battello nella baia di Garrison e sc
vogliono catturarlo se lo prendano pure. Bisogna che vada
assolutamente da un medico. Non voglio perdere il braccio
e anche il battello. Il carico vale quanto il battello. E non ne
poi andato rotto molto."

Chiuse il boccaporto e si districdalle mangrovie con la
marea. I motori funzionavano sommessi e regolari. Il bat-
tello del capitano Willie a due miglia di distanza, ora, si
dirigeva verso Boca Grande. "Immagino che la marea sia
abbastanza alta adesso per poter attraversare i laghi" pens~
Harry.

I motori rombarono quand'egli a~prla valvola. Poteva
sentire la prora sollevarsi e le verdi mangrovie scorrere via
rapide di fianco, mentre il battello succhiava l'acqua dalle
loro radici. "Spero che non lo prendano" pens "Spero
che possano sistemarmi il braccio. Come facevo a sapere
che ci avrebbero sparato contro a Mariel dopo che andavamo
e venivamo liberamente da sei mesi? Dev'essere per via dei

114 115
cubani. Qualcullo non ha pagato qualchll altro e cosnoi
ci siamo presa la sparatoria. Son stati proprio i cuballi.''

圃hi, Wesleydisse, guardando nel posto dci pilota, l clove il negro era disteso sotto coperta come ti senti?
Dio fece Wesley non potrei star pcggio.
Staral ancora peggio quando il dottore ti esaminerla
gamba con una sonda gli disse Harry.

Siete proprio privo di umallit disse il negro. Non
avete sentimenti umani.

"Quel vecchio Willie un brav'uomo" Harry stava pcn-
sando "proprio un amico, il vecchio Willie. Avremlllo
fatto meglio a muoverci anzichc fermarci ad aspettare. E
stata una pazzia restare ad aspettare. Ma mi sentivo cos intontito e malandato che non ragionavo pi"

A proravia vedeva ora la massa bianca dell'Hotci La
Concha, l'antcnna dcha radio e le case della cittadina. Vedcva
pure i traghctti attraccati al nlo]o Tmlllbo, ch'cgli doveva
doppiarc per dirigersi sulla baia Garrison. "Il veccl1io Willic"
pens "Li avrebbe fregati quei due passcggeri. Chi sa chi
erano quei due mammalucchi. Che mi vcnga un accidente
se son picapace di reggermi in piedi. Mi gira la testa in
un modo straordinario. Abbiamo fatto bene a muoverci.
Abbiamo fatto bene a non aspettare."

套r. Harry disse il negro scusatemi se non ho potuto
aiutarvi a buttar via il carico.
Cavolo fece Harry non c nessun negro che sia capace
di fare qualcosa quand'ferito. Sei un bravo negro, Wesley.
Al di sopra del rombo dei motori e lo sciacquio acuto e
schiaffeggiante dell'acqua rotta dal battello, cgli si sentin
cuore un'esultanza bizzarra, struggente. La provava sempre
a ogni ritorno a casa da un viaggio. "Spero proprio che pos-
sano sistemarmi il braccio" pens "Ne ho pibisogno che
mai, di questo braccio."

Yarte terza

Harry Morgan

Inverno
Eravamo tutti nel bar di Freddy ed entra quell'anima lunga
e magra dell'avvocato e fa:

Dov'c Juan?
Non c ancora rientrato rispose non so pichi.

So che c rientrato e devo parlargli. "

Sfido io disse Harry 峽o avete denunciato, lo avete
messo nei guai ed ora gli statc preparando la difesa. Proba-
bilmente lo avete definitivamente fregato. "

Balle disse l'avvocato. Ho un lavoro per lui.

Be', andatc a cercarlo in qualche altro posto disse Harry.
Qui non c

Ho un lavoro per lui, vi dico fece l'avvocato.

Voi non avete lavoro per nessuno. Voi non siete che una
disgrazia, ecco tutto.
Proprio in quei momento entril vecchio che porta i ca-
pelli grigi, lunghi fin sul bavero dcha giacca, quel vecchio
che vende articoli di gomma. Si fa dare un quarto di grappa
da Freddy, che gliela mette nella bottiglia, lui la tappa la
sua bottiglia e se ne torna in fretta in strada.

哽he avete htto al braccio?chiese l'avvocato a Harry. Harry
avcva la manica ripiegata e appuntata con una spilla sulla palla.

Non mi piaceva la sua fisionomia e cosI ho tagliato risposc Harry.

Voi e chi altro l'ha tagliato?
lo e un dottore l'abbiamo tagliato disse Harry. Aveva
bevuto ed era in vena di sfottere. lo stavo fermo e lui ta-
gliava. Se dovessero tagliare tutti quelli che fregano il pros-
simo, voi non avreste pinmani npiedi.
E che cosa gli era successo per doverlo tagliare? chiese
I avvocato.

a Lasciamo perdere disse Harry.

ff Ma io vi faccio solo una domanda. Che cosa gli era suc-
cesso e dovc vi trovavate?
Andate a scocciare qualcun altro fece Harry. Lo sa-
pete benissimo dove mi trovavo e che cosa successo. Tenete
la bocca chiusa e non mi scocciate.
Ho bisogno di parlarvi disse l'avvocato.

E allora parlatemi.
Non qui, nel retro.
Ma io non ho bisogno di parlarvi. Da voi non si hanno che
guai. Siete una disgrazia per tutti.
圃 invece ho qualcosa per voi. Una cosa buona.
Benissimo. Vi ascolto subito, allora. Di che si tratta?

Juan?
No, non si tratta di Juan.
Si ritirarono dietro il gomito del banco dove sono i scpar
e restarono assenti per m bel po. Nel frattempo la figlia
della Grossa Lucie entrcon quella ragazza del loro paese
con la quale va sempre insieme, e si sedettero al banco a
bere una coca-cola.

Ho sentito che vogliono proibire a ogni ragazza di an-
dare in giro dopo le sei di sera e frequentare i locali disse
Freddy alla figlia della Grossa Lucie.

L'ho sentito anch'io.
Che razza di cittsta diventando osservFreddy.

Una cittimpossibile, proprio. Uscite per mangiare un
panino e bere una coca-cola e vi arrestano e vi danno una
multa di quindici dollari.

~E se la pigliano con tuttidisse la figlia della Grossa
Lucie. Soprattutto con la gente in gamba, con chiunque
abbia l'aria allegra.

Se non saltfuori qualcosa di nuovo al piil presto, in
questa cittdobbiamo vederne delle belle.
Proprio in quell'istante Harry e l'avvocato vennero fuori
e l'avvocato diceva:
Allora ci vediamo l

Perchnon li portate qui?
No. Non vogliono venirci. Vediamoci l
Va bene disse Harry fermandosi al banco, mentre l'av-
vocato usciva dal caff

Che cosa bevi, Al? mi offr
Bacardi.

唏acci due bacardi, Freddyl. E a me: 哽he cosa fai di
bello, Al?

Lavoro nelle squadre dei disoccupati. E che lavoro vi fanno fare
Fognature. Stiamo togliendo i vecchi binari del tram.
Quanto ti danno?

Sette dollari e mezzo.
Alla settimana? E che, al giorno, forse

Come mai bevi qui?
唏ovevo ancora ordinare quando tu mi hai offerto da
bere - gli risposi. Lui si sporse un po' verso di me.

Hai voglia di fare un viaggetto?
Dipende dal viaggio. Ora ne parleremo. 1~

Benissimo.
Vieni sulla macchinadisse. Arrivederci, Freddy. A-
veva il respiro un po' affannoso che gli viene quando ha
bevuto e io uscii con lui nella strada tutta per aria, nella stra-
da dove avevo lavorato per tutta la giornata, hno all'angolo
in cui era ferma la sua macchina. Sali mi disse.

Dove andiamo? gli dissi.
Non lo so rispose. Devo ancora scoprirlo.

Percorremmo Whitchead Street cd egli non aprbocca
e in fondo alla strada volt a sinistra, prendenlmo la peri-
feria, facemmo White Street finchuscimmo sulla spiaggia.

120 121
Harry per tutto il percorso non aveva mai aperto bocca,
fiancheggila spiaggia fino al viale di circonvallazione. Sul
viale, fermla macchina proprio presso l'orlo del marcia-
piede.

Degli stranieri vogliono noleggiare il mio battello per
un viaggio disse.

Ma la dogana non ti ha sequestrato il battello? dissi.

S ma quegli stranieri non lo sanno.

Di che viaggio si tratta?
Vogliono portare a Cuba un tale che ha degli affari lag-
gie che non puandarci nin aeroplano ncol postale.
Me l'ha detto Boccadolce.
Vogliono fare una cosa simile?
Certo. La si sempre fatta dopo la rivoluzione. E quasi
normale. Moltissimi la fanno.
E come si fa col battello?
Dovremo rubarlo. Sai che non hanno bloccato il motore
e cosio potravviarlo.
E come farai a portar fuori il battello dal bacino

Lo porter 1~

E come ritorneremo?
唏evo ancora pensarci. Se non vuoi venire, dillo.
Vengo senz'altro se c'da guadagnare qualche soldo.
Ascolta mi fa. Tu guadagni sette dollari e mezzo alla
settimana. Hai tre ragazzi che vanno a scuola e a mezzogiorno
hanno una gran fame. Hai una famiglia che deve mangiare
e io ti do la possibilitdi guadagnare qualche cosa.
Non mi hai ancora detto quanto. Uno corre dei rischi
solo se t'da guadagnare.
E un momento, questo, che si guadagna ben poco qua-
lunque sia il rischio che si corre, Al mi disse. Guarda me.
Guadagnavo di solito trentacinque dollari al giorno per tutta
la stagione portando la gente a pesca col mio battello. Ora
mi hanno preso a fucilate e ci ho rimesso un braccio e il
battello per contrabbandare un lurido carico di liquori che
vale so no quanto il mio battello. Ma puoi credermi se ti
dico che alle mie ragazze i pasti non glieli farsaltare e che
al governo non gli vado a pulire le fogne per una paga che
non ti dda mangiare abbastanza. E poi ora cosa vuoi che
faccia con un braccio solo? Io non so chi faccia le leggi, ma
so che non c'nessuna legge che ti obbliga a far la fame.
lo mi sono messo in sciopero contro queste paghe gli dissi.

圃 poi sei tornato a lavorare. Ti hanno detto che t'eri
messo in sciopero contro la carit Tu hai sempre lavorato,
non vero? Non hai mai chiesto la carita nessuno.
Non c'lavoro dissi. Non c'lavoro a paga onesta in
nessun posto.
Perch
Non lo so.
Neppure io lo so disse. Ma la mia famiglia manger finchmangeranno gli altri. Quello che cercano di fare e
di affamare voialtri di Key West in modo da farvi andar
via di qua, e cospoter bruciare le vostre baracche, costruire
palazzi di lusso e trasformare il luogo in un posto turistico.
Ecco che cosa ho sentito. Ho sentito che comperano l'isola
a lotti, e poi quando i poveri saranno spinti da]la fame ad
andare a crepare altrove, verranno qua loro a fare del posto
un paradiso turistico.
Parli come un comunista gli dissi.

Non sono un comunista rispose. Ma sono offeso. Of-
feso e indignato da un mucchio di tempo.
Perdere un braccio non puaverti giovato.
Al diavolo il braccio. Quando hai perso un braccio, hai
perso un braccio. Ci sono cose peggiori che perdere un
braccio. Hai un paio di braccia e anche un paio di qualcos'altro.
E un uomo ancora un uomo con un braccio solo o una
sola di quelle. Al diavolo il braccio fa non voglio parlare
di quello. E dopo un minuto: Ma ho sempre quelle altre
due Quindi rimise in moto la macchina e disse: Su an-
diamo a vedere quei tali

122 123
Percorremmo il viale di circonvallazione col vento che
so~{va, qualche automobile che veniva in senso opposto e
l'odore delle alghe putride sul cemento dove le avevano portate
le onde dell'alta marea, Harry guidando sempre col braccio
sinistro. Io gli volevo sempre bene e avevo lavorato con lui
sul battello moltissime volte in passato, ma era cambiato
ora da quando aveva perso il braccio e dopo che quel tale
venuto in ferie da Washington aveva firmato una deposi-
zione d'aver visto il battello scaricare il liquore, e la dogana
glielo aveva sequestrato. Quand'era a bordo di un battello
egli si sentiva sempre felice, ma ora senza il suo battello
non era pi]ui. Credo che fosse contentissimo d'avere una
scusa per rubarlo. Sapeva di non poterselo tenere ma forse
avrebbe potuto guadagnare qualche soldo finchlo avesse
avuto sottomano. Io avevo un gran bisogno di quattrini,
ma non volevo guai. Glielo dissi:

Mettiti bene in testa, per Harry, che non voglio guai.
Quali guai pigrossi puoi trovare di quelli in cui ti trovi
ora? mi fece. Quale guaio peggiore c'del morire~di hme? "

Io non sto morendo di fame dissi. Che diavolo hai
sempre da parlare di morti di fame?
Tu forse non lo sei, ma i tuoi figli s 1~

E piantala dissi. Lavorercon te ma non ti permetto
di parlarmi cos "

E va bene fa. I Ma cerca di sapere con precisione se
accetti la mia offerta. Posso trovare quanti uomini voglio
in citt
T'ho detto che sono d'accordo risposi. Quante volte te
lo devo dire? "

Allora, sta' su allegro.
Tu sta' su allegro diss Sei tu che parli come un co-
munista, mica io. 1~

Oh, su allegro fece. Voialtri di Key West non avete
spina dorsale.

Da quando in qua tu non sei pidi Key West

~t Dal primo buon pranzo che ho mangiato in vita mia.
Era un parlare cattivo il suo, ora, certo, e fin da ragazzo
non aveva mai avuto pietper ncssuno. Ma non l'aveva
mai avuta neanche per se.

E va bene feci.

Non prendertela 1 mi disse. Vidi dinanzi a noi le luci del
posto.

Labbiamo l'appuntamento disse Harry. Cerca di ener
la bocca chiusa. "

Ma va' all'inferno. "

Oh, non prendertela disse Harry, mentre voltava la
macchina dietro la baracca. Era un prepotente e molti ne
parlavano male, ma a me m era sempre stato simpatico.

Fermammo l'automobile dietro la baracca ed entrammo
in cucina dove la moglie stava facendo da mangiare su una
stufa.

~I Salve, Freda" le disse Harry. I Dov'e Boccadolce? "

E ldentro, Harry. Salve, Albert.

Salve, Miss Richards " dissi.

~ITutti bene a casa? mi chiese.

Benissimo, grazie. "

Attraversammo la cucina ed entrammo nel retro. C'era
Boccadolce, l'avvocato, in compagnia di quattro cubani,
tutti seduti intorno a un tavolo.

Accomodatevi " disse uno di loro in inglese. Era un tipo
dalla faccia dura, massiccio, con una voce profonda, caver-
nosa e si vedeva chiaramente che aveva bevuto parecchio.

Vi chiamate? "
E Voi? " disse Harry.

Va be' " fece il cubano. Come volete. Dov'e il battello? "
Nel bacino degli yachts disse Harry.

~I E quello chi C? " gli chiese il cubano, indicandomi con
lo sguardo.

~11 mio marinaio rispose Harry. Il cubano mi squadr mentre gli altri ci squadravano entrambi.

124 125
Ha l'aria affamata disse il cubano e si mise a ridere. Gli
altri non risero. Volete bere? "

S" disse Harry.

Che Cosa? Bacardi? "

Quello che bevete voi gli disse Harry.

E il vostro marinaio beve? "

Io prendo un bacardi dissi.

Nessuno vi ha ancora offerto niente disse il cubano
massiccio. Io ho solo chiesto se bevete.
Su, piantala, Roberto intervenne uno degli altri cubani,
giovanissimo, poco piche un ragazzo. 娑ossibile che tu
non possa far nulla senza diventare antipatico?
Cosa vuoi dire con antipatico? Ho solo voluto sapere se
beve. Quando ingaggi qualcuno non gli chiedi se beve?
Offrigli un bicchierino disse l'altro cubano e parliamo
d'a~ari.
Quanto volete per il battello, bel tipo? chiese a Harry il
cubano dalla voce profonda chiamato Roberto.

Dipende da quello che ci volete fare.
Deve portare noi quattro a Cuba.
Dove?
Cabanas, nei pressi di Cabanas, sulla costa oltre Mariel.
Avete capito dove?
Certo disse Harry. Portarvi laggie basta?
Solo questo. Portarci le sbarcarci.
Trecento dollari.
Troppo. E se vi noleggiassimo a giornata e vi garantis-
simo due settimane di noleggio?
Quaranta dollari al giorno e millecinquecento di deposito
qualora dovesse succedere qualcosa al battello. Le spese d'olio
e benzina a vostro carico. 1~

Vi daremo duecento dollari per portarci laggie farci
sbarcare. "

No.
Ma quanto volete? "

Ve l'ho detto.
E troppo.
No, non troppo disse Harry. Non so chi siet. Non
so che cosa fate e non so neppure chi vi pusparare contro.
Debbo fare la traversata del golfo due volte in pieno inverno.
Nel migliore dei casi rischio il mio battello. Vi porterper
duecento e voi dovete depositare mille dollari come garan-
zia per il rrio battello.
Questo ragionevoledisse Boccadolce ai cubani. 圃
piche ragionevole.
I cubani cominciarono a parlare in spagnolo. Io non li
potevo capire ma sapevo che Harry s

E va bene disse quello grosso, Roberto. Quando con-
tate di salpare?
唏a domani sera ogni momento buono.
Pudarsi che noi non si voglia partire che dopodomani
sera disse uno di loro.

Per me va sempre bene disse Harry. Soltanto fate-
melo sapere in tempo.
1l vostro battello tutto in ordine?
Certo disse Harry.

E un bellissimo battello disse il pigiovane.

Dove lo avete Visto?
Mr. Simmons, l'avvocato qui presente, me l'ha mostrato.
oh fece Harry.

Bevete qualcosa disse un altro dei cubani. Siete stato
molto a Cuba?
Qualche vo]ta.
Parlate spagnolo?

Non ne ho mai saputo una parola disse Harry.

Vidi Boccadolce, l'avvocato, guardarlo, ma tantG im-
broglione che sempre picontento quando gli altri mentono.
Come quando era venuto a cercare Harry per parlargli di
questo lavoro non era stato capace di parlare chiaro. Aveva
dovuto fingere di voler vedere Juan Rodriguez, che un
povero disgraziato di gallego con le mani lunghe e che Boc-
cadolce ha inguaiato ancora per poterlo poi difendere.

Mr. Simmons parla bene lo spagnolo disse il cubano.
Lui un uomo di studio.
E voi sapete navigare? -

娑osso andare e tornare.
Fate il pescatore? -

Signors1 disse Harry.

Come fate a pescare con un braccio solo? chiese quello
dalla faccia massiccia.

Si pesca due volte pipresto rispose Harry. Volevate
vedermi per qualche altra cosa
No. I~

I cubani si misero a parlare spagnolo tra loro.

Allora me ne vado disse Harry.

Vi farsapere qualcosa a proposito del battelloBoc-
cadolce gli disse.

Mi ci vorruna caparra " disse Harry.

Domani senz'altro. -

Bene, buonasera - li salutHarry.

Buonasera rispose quello giovane e gentile. Roberto n
disse nulla. Gli altri due, cke avevano delle facce da indiani,
non avevano mai detto nulla, limitandosi a parlare in spa-
gnolo a Roberto.

Ci vediamo pitardi disse Boccadolce.
Dove?

DFreddy. -

Uscimmo, riattraversando la cucina, e Freda disse:
Come sta Marie, Harry?

Sta bene, ora rispose Harry si sente molto meglio, a-
desso. I~

Risalimmo in automobile. Harry portla macchina sul
viale di circonvallazione ed io non aprii bocca, perchlo
vedevo preso da non so che pensieri.

Ti porto a casa? -

Benissimo.

Abiti sulla via provinciale, Ora? "

.. S E il vostro viaggio?
Non so ancora mi rispose. Non lo so proprio se lo
faremo. Fatti vedere domani. -

Mi scaricdavanti a casa, io entro e non ho ancora chiuso
la porta che la mia vecchia si mette a fare il diavolo perch SO110 stato fuori a bere e rientro costardi per la cena. Le
chiedo COIll'C possibile che beva se non ho un soldo in tasca
e lei mi dice chc devo essermi messo a bere a credito. Le
domando chi pufarmi credito quando lavoro nelle squadre
dei disoccupati e lei mi dice di non farle respirare il mio
fiato d'ubriacone e di sedermi a tavola. E io mi siedo. I ra-
gazzi sono andati a uno spettacolo sportivo elei mi porta la
ccna in tavola ma non mi rivolge la parola.
Harry

Non voglio fare fesserie ma non ho altro da scegliere. Non
ci sono altre possibilit ora. Potrei anche rinunciare, ma e
poi? Io non ho cercato niente del genere ma se si deve farlo
si deve farlo. Forse farei bene a non prendere Albert. E
stupido ma onesto e a bordo si rende utile. Non chiacchierone, ma non so se devo prenderlo. Eppure non
posso prendere nun ubriacone nun negro. Ho bisogno
di avere qualcuno su cui contare. Se faremo la cosa vedr di fargli avere la sua parte. Ma non posso dirglielo perch non vorrebbe pivenire e io ho bisogno di un aiuto. Sa-
rebbe meglio far da s sempre meglio far da s ma da
solo non posso cavarmela. Sarebbe molto meglio far da s
L'unico inconveniente Boccadolce, quel Boccadolce che
saprtutto dell'affare. Eppure quelli devono averci pensato.
Vuoi che Boccadolce sia cosstupido da non sapere che cosa
vogliono fare? Mah! Forse certo che non hanno una si-
mile idea. Forse non faranno una cosa di questo genere. Ma
invece naturale che abbiano intenzione di farla e poi i
ho sentiti parlare. Se la fanno dovranno farla quando chiusa
o dovranno fare i conti con l'aeroplano guardacoste di Miami.
Ora buio alle sei. Una volta che sia buio, loro sono a posto.
Be', se devo prenderli a bordo bisogna che pensi al battello.
Non sardifficile portarlo fuori, ma se lo porto fuori stanotte
e si accorgono che sparito possono anche trovarlo. Quel
ch'certo che ci sarun gran casino. E questa notte la
sola occasione che ho di portarlo fuori. Posso portarlo fuori
con la marea e nasconderlo. Posso vedere cosche cosa manca
a bordo, che cosa gli hanno portato via. Ma devo fare ri-
fornimento di benzina e di acqua. Mi si prepara una notte
infernale. Quando poi lo avrnascosto, Albert dovrpor-
tarmi i cubani con un motoscafo. Forse con quello di Walton.
Si potrebbe noleggiarlo. Boccadolce potrebbe noleggiarlo.
Forse meglio cos Boccadolce puanche aiutarmi a por-
tar fuori il battello stanotte. Devono aver pensato a Boc-
cadolce. E che abbiano pensato anche a me e ad Albert? Nes-
suno di loro aveva l'aria di un marinaio? Vediamo. Quello
giovane, forse. Forse quel ragazzo gentile. Devo scoprire
questa faccenda perchse contano di poter fare a meno di
me o di Albert fin dal principio tutto inutile. Prima o poi
dovranno contare su noi. Non devo fare, non posso fare il
minimo errore. Non un solo errore. Son tutte cose a cui
bisogna pensare subitc" oltre a cercar d'indovinare che piega
prenderla situazione. Oltre a cercar d'indovinare che ma-
ledetta piega prenderquesta lurida situazione. Sono in ballo
e devo ballare, invece di poter stare a guardar tranquillamente
andar tutto a rotoli. Senza un battello per poter mangiare.
QueI Boccadolce. Non sa in che situazione s'cacciato. Non
ha la minima idea di quello che ci aspetta. Speriamo che si
faccia vivo presto lda Freddy. Ho un mucchio di lavoro
questa notte. Sarmeglio che ora mangi qualche cosa.
Erano circa le nove e mezzo quando Boccadolce entr nel locale. Si vedeva bene che lo avevano fatto berc da Ri-
chard perchquando beve diventa altezzoso ed era ora tutto
altezzoso.

Ehil bel ti po fa a Harry.

奘on chiamatemi bel tipo lo rimbeccHarry.
埔o da parlarvi, bel tipo.
Dove? Ldietro nel vostro UfflCi

S ldietro. Nessuno m'ha cercato, Freddy?

No, da quando c'queha legge nuova. A proposito,
dovrdurare un pezzo quel regolamento delle sci del po-

merlggio?

Perchc non chiedete le mie prestazioni per fare qualcosa
in questo senso?
夏e vostre prestazioni un cavolo!fa Freddy. E i due si
ritirarono lin fondo dove ci sono i sar e le cassc con
le bottiglie vuote.

C'era una sola lampadina che pcndeva dal soffitto ed H arry
uardin tutti i sar, ch'erano bui e deserti.

Dunque? disse.

姬ogliono il battello per dopodomani in serata lo in-
formBoccadolce.
哽he cosa hamlo intenzione di fare

Voi sapete lo spagnolo, mi pare. Non glielo avrete dctto, no?

Io? Sono vostro amiCo, lo sapete bcne. 姬oi! Tradireste vostra madre.

Piantatela. Non vedete le occasioni che vi offro? 1-
唏a quando vi siete messo a fare il criminale?

Sentite, ho un gran bisogno di quattrini. Bisogna che
mc ne vada di qua. Qui sono rovinato. Lo sapete, Harry.
E chi non lo sa?
Sapete anche che hanno finanziato questa rivoluzione con
rapimenti eccetera. 1~
Lo so.

Si tratta della stessa cosa. Lo fanno per una buona causa.
D'accordo. Ma qui. Dove si nati. Conoscete tutti quelli
che lavorano l

Non verrtorto un capello a nessuno. Con gente come quella
Crcdcvo che foste un uon1o coi cojones.

Ce li ho i cojones. Non vi preoccupate dei miei cojones.
Ma io faccio conto di continuare a vivere qui.

lo no disse Boccadolce.

"Gcs pensHarry. "L'ha detto proprio lui."

Intendo andarmene disse Boccadolce. E voi quando
contate di portar fuori il battello

Questa nottc.
Chi vi aiutcr
Voi.
E dove lo porterete?
Dove l'ho sempre portato.
Non ci fu nessuna difficolta portar fuori il battello. Tutto
andliscio come aveva prcveduto Harry. La guardia di
notte faceva il suo giro ogni ora e il resto del tempo lo pas-
sava al cancello esterno del vecchio cantiere marittimo. En-
trarono nel bacino a bordo di un canotto, tagliarono gli or-
meggi con il riflusso della marea e il battello uscda sgui-
dato dal canotto. Fuori, mentre la corrente lo portava gi pci canale, Harry esamini motori e trov che non era
stato fatto altro danno che quello di svitare le valvole. Nel

132 133
serbatoio c'erano ancora quasi centocinquanta gal~oni di ben-
zina. Non avevano tolto neppure una goccia di carburante
che era ancora tutto quello rimasto dopo l'ultima traversata.
Egli aveva fatto il pieno prima di partire e il battello ne
aveva consumata pochissima perchavevano dovuto fare
la traversata cospiano, dato il mare grosso.

Ho della benzina a casa disse a Boccadolce. Posso por-
tare sulla mia automobile un carico di bidoni e Albert fare un
secondo viaggio, se occorre. Voglio portare il battello nel-
l'insenatura proprio sul punto vicino alla strada. I cubani
potranno venire lin macchina.
Ma loro vogliono che attracchiate direttamente al Porter
Dock.
Come posso arrischiarmi fin lcon questo battello?
Certo, non potete. Ma sarmolto difficile che quelli
vogliano usare un'automobile.
Bene, porteremo il battello laggiquesta notte ed io
faril pieno e tutto quanto occorre prima di spostarlo. Voi
noleggerete un motoscafo per portarli a bordo. Bisogna che
nasconda subito il battello. Ho un mucchio di cose da fare.
Venite con la macchina fino al ponte, a prendermi. Mi tro-
verete lsulla strada fra due ore. Scenderdal battello e mi
fartrovare sulla strada.
Va bene, verra prendervi disse Boccadolce, e Harry
coi due motori semispenti, cosda far filare via quieto il
battello, tiril canotto fin presso le luci di rotta dello schooner
del cavo. Allora, tenendo fermo il canotto coi ganci, fece
scendere Boccadolce.

Fra un paio d'ore disse.

D'accordo rispose Boccadolce.

Seduto nel posto di guida, avanzando lentamente nel buio,
tenendosi ben discosto dalle luci sulla punta dei moli, Harry
pensava: "Boccadolce si sta dando un gran da fare perch ha bisogno di quattrini, e va bene. Ma quanto crederdi
rimediare? E un uomo in gamba che aveva delle grandi
possibilit una volta. E anche un buon avvocato. Come dia-
volo ha fatto a legarsi con quella gente? M ha fatto impres-
sione sentire quello che diceva di s S'completamente con-
fessato. E strano come un uomo pualle volte confessarsi
Quando l'ho sentito che si confessava ho avuto paura".

134 135
Quando rincas non accese la luce ma si tolse le scarpe in
anticamera e salle scale di nuda pietra con le sole calze
ai piedi. Si spoglie si mise a letto col solo corpetto, prima
che sua moglie si svegliasse. Nel buio ella disse Harry
e lui rispose:
Dormi, vecchia mia.
Harry, cosa c'per aria
Mi metto in viaggio.
Con chi? Con nessuno. Forse con Albert. E con quale battello
Ho riprcso il mio.

Quando? Questa notte. Ti arresteranno, Harry. Nessuno ?o sa che l'ho preso io.
唏ovc?
Nascosto.

Immobile nel letto egli si sentsul volto le labbra della
donna che lo cercava, e quindi la sua mano su di se le si
fece contro.

VUoi?
S Ora.
Dormivo. Ti rammenti quando facevamo all'amore nel
sonno?

Senti, non ti fa senso il mio braccio? Non ti sembra

buffo?
Che sciocco! Mi piace. Tutto quello che sei tu mi piace.

Mettilo cos Appoggialo qua. Avanti. Mi piace, mi piace
proprio.

E come la zampa di una tartaruga. D

Ma tu non sei una tartaruga. E vero che quando falmo
all'an1ore lo famlo per tre giorni di fila

S senti, sta' calma. Sveglierai le ragazze.

Non sanno che cosa possiedo io. Non sapranno mai
quello che possio io. Ah, Harry. Ecco, cos Ah, tesoro
caro.

Aspetta.

~I Non voglio aspettare affatto. Avanti. Ecco, cos Ecco,
l Senti, sei mai stato a letto con una ragazza negra

Certo.

a E che impressione ti fa

D'accarezzare un pescespada. 1~

Che ridicolo! Harry, vorrei tanto che tu non dovcssi
partire. Che tu non dovessi mai partire. Con chi hai goduto
di piU?

Con te.
Bugiardo. Sei sempre bugiardo tu con me. Ecco, cos cos

Cos Cos "

~I No. Tu sei la meglio.

Sono vecchia.

~ITu non sarai mai vecchia.

Ho avuto quella cosa. "

Non ha nessuna importanza quando una donna proprio
donna.

~I Spingi. Spingi ora. Metti li} moncherino. Tienilo l
Tienilo, ora. Tienilo. -

Stiamo facendo troppo rumore.

Parliamo sottovoce. "

~I Devo esser fuori di casa prima dell'alba. 1~

Dormi. Ti sveglierio. Quando ritornerai ci divertiremo.
Andremo in un albergo di Miami come facevamo una volta.
Proprio come facevamo una volta. In un posto dove non ci

136 137
abbiano mai visto. Perchnon andremo a New Orleans

Forse) disse Harry. Senti, Marie, bisogna che dorma,
ora.
Dormi. Tu sei il mio grande tesoro. Su, dormi. Ti sve-
glierio. Non ti preoccupare.
Egli si addormentcol moncherino del suo braccio abban-
donato sul guanciale ed ella restcoricata lungamente a guar-
darlo. Gli vedeva il volto alla luce del lampione dalla finestra.
"Sono fortunata" pensava. "Quelle ragazze, non sanno che
cosa avramlo. Io so quello che ho e quello che ho avuto.
Sono stata una donna fortunata. E lui che si crede una tarta-
ruga. Meglio che sia stato un braccio anzi che una gamba.
Non mi piacerebbe senza una gamba. Ma perchdoveva
perdere quel braccio? Eppure strano, non ci faccio caso.
Tutto di lui mi piace. Sono stata una donna fortunata. Non
c'un altro uomo cos Chi non li ha provati uomini simili
non pusapere. Io ne ho avuti parecchi. Sono stata fortunata
ad avere lui. Credi che quelle tartarughe provino quello che
proviamo noi? Credi che possano godere cosper tre giorni?
O pensi che la femmina ne soffra? Che razza di cose mi
passano per la testa. Guardalo, che dorme come un bambino.
Sarmeglio ch'io resti sveglia per chiamarlo. Cristo potrei
fare all'amore tutta la notte, se ci fosse un uomo tanto re-
sistente. Mi piacerebbe fare l'amore senza mai dormire. Mai,
mai, no, mai. Mai, mai, mai. Ma guarda un po', alla mia et
Eppure non sono vecchia. Ha detto che sono ancora buona.
Quarantacinque anni non esser vecchia. Ne ho due pidi
lui. Guardalo mentre dorme. Guardalo, sembra proprio un
bambino.''

Due ore prima dell'alba essi erano davanti al serbatoio del
garage a riempire e tappare damigiane che caricavano poi sul-
l'automobile. Harry portava un uncino attaccato al braccio
destro e spostava e alzava abilmente le damigiane rivestite
di vlmnll.

Non vuoi far colazione
Quando torno.

Non vuoi un po' di caff a Lo hai pronto?

Certo. L'ho messo sul fuoco quando siamo usciti.
Portamelo.
Ella glielo ported egli lo bevette nell'ombra del sedile
dinanzi al volante. Ella prese la tazza e la possulla mensola
del garage.

Vengo con te ad aiutarti a scaricare i bidonix disse.

Brava egli le rispose, ed ella gli si sedette al fianco, mas-
siccia, lunghe le gambe, grandi le mani, grossi i fianchi, ancor
bella, un cappello messo alla meglio sui biondi capelli scolo-
riti. Nel buio e nel freddo del primo mattino percorsero la
strada provinciale nella nebbia che gravava sulla campagna.

Cos'che ti preoccupa, Harry? Non lo so. Ma sono preoccupato. Senti, ti lasci crescere

i capelli?
Ne ho l'idea. Le ragazze mi hanno preso di mira.
Al diavolo le ragazze. Tienili coscome sono.
Lo vuoi proprio?
S E cosche piacciono a me.
Non sembro ormai troppo vecchia?
Stai molto meglio di loro.
Sai, posso farli pibiondi se ti piacciono.
Che cos'hanno da dire le ragazze su quello che fai? disse Harry. Che c'entrano loro con gli affari tuoi? x

Sai come sono. Le ragazzine sono tutte cos Senti, se il
tuo viaggio andrbene, mi porterai a New Orleans, Vero?
Miami. Be', a Miami. E le lasceremo qui.

Prima ho da fare il mio viaggio.
Non sei preocCupato? No. t
Sai che sono rimasta sveglia quasi quattr'ore a pensare
a te?
Buffa donna che sei. "
In qualunque momellto io pensi a te mi eccito subito; -
c Bene dobbiamo scaricare questa benzina, ora le disse
Harry.

Alle dieci del mattino nel locale di Freddy, Harry se ne
stava appoggiato al banco con quattro o cinque altri, e due
doganieri erano appena usciti. Gli avevano fatto delle do-
mande sul battello e lui aveva risposto di non saperne

mente.

Dove siete stato ieri sera? -

Qui e a casa mia. "

Fino a quando siete rimasto qui? -

圄ino alla chiusura del locale.

Nessuno vi ha visto qui?

Un mucchio di gente disse Freddy.

Che vi credete ? " fece Harry. " Che sia stato io a rubare
il mio battello? Cosa ne avrei potuto fare? "

鑳i ho chiesto solo dove eravate" rispose il doganiere.

Non il caso di offendersi. "

lo non mi offendo " disse Harry. Mi offesi quando mi
sequestrarono il battello senza la minima prova che contrab-
bandasse del liquore. "

" C'era una denuncia in piena regola, con tanto di giuri-
mento disse il doganiere. Non la feci io la denuncia. Sa-
pete bene chi stato. "

D'accordo " disse Harry. Ma non dite che mi sono o feso alle vostre domande. Solo che avrei preferito che l'a-
veste legato meglio il battello: mi restava sempre la pos-
sibilitdi riaverlo. Che possibilitmi rimane se lo rubano "

Nessuna, direi " osservo il doganiere.

~Dunque, andate a giustificarvi con le vostre scartofl~e"
disse Harry.

140 141
Non arrabbiatevi disse il doganiere o vi dario mo-
tivo di arrabbiarvi. "

Dopo quindici anni disse Harry.

奘on sarete stato arrabbiato per quindici anni.
No, e non sono stato neppure in prigione.
Quindi non arrabbiatevi se nQn ci volete andare.
Lasciamo perdere disse Harry. Proprio in quel momento
quello scempiato cubano che fa l'autista di piazza entrin
compagnia di uno arrivato con l'aeroplano, e il Grosso Ro-
dger gli fa:

Hayzooz, m'hanno detto che hai avuto un bambino.
Certo che l'ho avuto disse Hayzooz con orgoglio.

娘uando ti sei sposato?gli chiese Rodger.

埋l mese scorso. Sei venuto al matrimonio?
No disse Rodgcr. Non sono venuto al matrimonio. -

Hai perso molto disse Hayzooz. Hai perso un matri-
monio magnifico. Ma perchnon sei venuto?
Non mi hai invitato.
埂i h Hayzooz me n'ero dimenticato. Non ti ho
invitato... Vi hanno servito quello che volevate? chiese al
forestiero.

S credo si s E questo il miglior bacardi che avete?
Certo, signore rispose Freddy. Vera carta de oro.
Senti, Hayzooz, che cosa ti fa credere che il bambino sia
tUo? gli chiese Rodger. Non tuo il bambino.

Perchnon mio il bambino? Che cosa vuoi dire? Perdio,
non ti permetto di parlare cos. Che cosa significa che il
bambino non mio? Se comperi la vacca non forse tuo il
vitello? Il bambino mio. Sissignore ch'mio. E mio. Mi
appartiene. Proprio cos
E se n'andcol orestiero e la bottiglia di bacardi, mentre
tutti ridevano di Rodger. Bel tipo quell'Hayzooz. Lui e
quell'altro cubano, Sweetwater.

In quel momento entra Boccadolce, l'avvocato, e dice a

Quelli della dogana sono partiti adesso per andare a
prendere il battello.
Harry lo guarde un'espressione da assassino gli comparve
sul volto. Boccadolce continucol solito tono inespressivo:

Un tale l'ha visto tra le mangrovie dalla cima di uno di
quei camion altissimi della WPA e ha telefonato alla dogana
dal cantiere di Boca Chica. Me l'ha detto or ora Herman
Frederichs.
Harry non disse nulla, ma si vide lo sguardo omicida sva-
nirgli dagli occhi, che si dischiusero, nuovamente normali.
Quindi disse a Boccadolce:

Voi sapete sempre tutto, eh?
Ho pensato che il fatto potesse interessarvi rispose Boc-
cadolce con la stessa voce inespressiva.

Non me ne importa niente disse Harry. Dovrebbero
tenere un po' pid'occhio un battello.
Restarono tutti e due davanti al banco e non apersero pi bocca fino a quando il Grosso Rodger e due o tre altri non
se ne furono andati. Allora passarono nel retro.

Siete una disgrazia disse Harry. Tutto quello che fate
disgrazia.
E colpa mia se da un camion si vede il battello? Siete voi
che avete scelto il nascondiglio e siete stato voi a nascondere
il battello.
Silenzio impose Harry. Quando mai ci sono stati
camion cosalti? Questa era l'ultima probabilitche mi re-
stava di guadagnare onestamente dei quattrini. L'ultima oc-
casione di salire a bordo di un battello con la prospettiva
di un guadagno.
Ve l'ho fatto sapere appena avvenuto il fatto.
Avete proprio gli occhi di un falco.
Piantatela disse Boccadolce. Vogliono partire quest'oggi
nel pomeri ggio.
Al diavolo.
a C'c qualcosa che li preoccupa. A che ora vogliono partire? "

Alle cinque.

Trovero un battello. Li porterfino all'inferno. "

Non una cattiva idea. "

Non ne parlate ora. Tenete la lingua lontana dai miei af-
fari.

Oh, sentite, pezzo di mascalzone che non siete altro disse
Boccadolce. Ho cercato di aiutarvi e di farvi guadagnare
qualcosa... "

Ma tutto quello che fate una disgrazia per me. Zitto.
Siete una disgrazia per chiunque abbia a che fare con voi. "

Piantatela, prepotentaccio.
Finiamola disse Harry. Devo pensare. Non ho fatto
che pensare e pensare e ora che avevo trovato una soluzione
devo studiare qualche altra cosa. "

Perchnon volete che vi aiuti ? -

鑳enite qui al]e due coi quattrini del battello. -

Stavano uscendo quando s'imbatterono in Albert, che prese
da parte Harry.

Abbi pazienza, Albert, ma non posso servirmi di te -
gli disse Harry. A questo aveva gipensato.

套i accontento di poco- disse Albert.

Abbi pazienza, ma non ho pibisogno di te. -

Non troverai un altro che ti possa essere utile come me. -

Andrda solo. 1~

~E impossibile che tu voglia fare un viaggio simile da
solo disse Albert.

Zitto. Che ne sai tU? Ti istruiscono sui miei affari nella
squadra dei disoccupati? -

Ma va' al diavolo. -

娑uanche darsi" disse Harry. Chiunque, guardandolo,
avrebbe capito che stava riflettendo a tutto vapore e non voleva
essere seccato.

Vorrei proprio venire con te dis* Albert.

Non posso piutilizzarti. Su, lasciami in pace, ora. 1~

Albert se ne ande Harry rimase appoggiato al banco,
fissando la macchinetta dei nichelini e il quadro di Custer,
Last Sta~d, appeso alla parete, come se non li avesse mai visti.

E stata buona la risposta di Hayzooz a Rodger a pro-
posito del bambino, vero? gli disse Freddy, mettendo al-
cune tazzine da caffnella vaschetta piena d'acqua insaponata.

Dammi un pacchetto di Chesterficld 1 gli disse Harry. Si
mise il pacchetto sotto l'ascella, ne aprun angolo, ne tolse
una sigaretta e se la mise in bocca, quindi si mise il pacchetto
in tasca e accese la sigaretta.

In che condizioni il tuo battello, Freddy? gli chiese.
L'ho appena fatto ripassare in cantiere. E in ottime con-
dizioni.
Sei disposto a noleggiarlo?
Per cosa?
Per una traversata.
Solo se mi si duna cauzione pari al suo valore. "

E quanto vale? Milleduecento dollari.
Lo prendo io in affitto disse Harry. Ti fidi

奘ogli disse Freddy.
Ti do la mia casa come garanzia.

Non voglio la tua casa. Voglio milleduecento dollari. "
唏'accordo disse Harry.

Porta i quattrini.
Quando viene Boccadolce, digli di aspettarmi disse Harry
e usc
A casa Marie e le ragazze stavano facendo colazione.

ciao, papdisse la maggiore. E arrivato pap "

Che cosa c'da mangiare? chiese Harry.

Noi abbiamo bistecche disse Marie.

Dicono ch'stato rubato il tuo battello, pap
E gistato ritrovato disse Harry.

Marie lo guard

Chi l'ha ritrovatO? chiese.

La dogana.
Oh, Harry fece lei, piena di piet

Non c meglio che lo abbiano ripreso, pap disse la
seconda.

Non parlare con la bocca picna le disse Harry. Insom-
ma, mi date da mangiare? Che cosa aspettiamo? 1

Vado a prendertelo io.
Ho molta frettadisse Harry. Voi ragazze mangiate
alla svelta e poi fuori. Devo parlare alla mamma.
Dacci un po' di soldi per andare al- cinema quest'oggi,
pap
Perchnon andate a fare il bagno? E gratis.
Ma, pap fa troppo freddo per il bagno, e poi noi vo-
gliamo andare al cincma. "
S sfece Harry. S

Quando le ragazze furono uscite dalla stanza, egli disse a
Marie:
Vuoi tagliarmela tU?
Subito, tesoro. 1~

Gli taglila carne come si fa coi bambini.

Grazie disse Harry. Sono un bell'ingombro, vero? Ma
anche quelle ragazze non servono troppo, direi.
Non troppo, tesoro.
Strano che noi non abbiamo avuto figli maschi.
E perchc sei tanto uomo tu. Quando si c come te, nascono
sempre delle femmine.
Sono un povero diavolo, io, altro che uomo disse
Harry. Ma scnti, ora, devo fare un viaggio tremendo. "

Spiegami la faccenda del battello.
夏o hanno scoperto da sopra un' camion. Un camion
molto alto.
Accidenti!
唧ltro che accidenti: merda.
Oh, Harry, non parlare cosquando sei in famiglia. "

Alle volte tu parli anche peggio, quando sei a letto.
Allora c diverso. Ma non mi piace sentir dire merda a
tavola. Oh, merda. -

Tesoro, tu non ti senti bene disse Marie.

No disse Harry. Sto solo pensando. Bene, allora troverai una via d'uscita. Ho fiducia in te. "
Ho fiducia, io. E l'unica cosa che possiedo. i

奘on vuoi dirmi di che si tratta?
No. Ma non ti impressionare qualunque cosa tu venga
a sapere.
Non mi impressioner
Senti, Marie. Vai sul ripostiglio in cima alle scale e por-
tami il fucile Thompson e guarda nella cassetta delle cartucce
se i caricatori sono pronti.
Non prendere il fucile. "
Per forza devo prenderlo. i

Vuoi anche delle cartucce? "

No. Non posso preparare i caricatori. Ne ho quattro. "
Tesoro, non devi fare un viaggio simile. -
E un gran brutto viaggio. 1~

146 147
Oh, Dio fece lei. Oh, Dio, possibile che tu debba fare
queste cose?

Su, corri di sopra e portami gila roba. Preparami un
po' di caff
Subito disse Marie. Si sporse sopra la tavola e lo baci sulla bocca.

Lasciami tranquillo disse Harry. 唏evo pensare. "

Seduto a tavola, guardava il pianoforte, la credenza, la
radio, il quadro del Mattino di Settembre, i quadri dei Cupidi
con l'arco e le frecce dietro la testa, la tavola lucente di quer-
cia e le sedie lucenti di quercia e le tendine alle finestre, e
pensava: "Che possibilitho di godermi la mia casa? Perch sono finito peggio di quando ho cominciato? E saruna
completa rovina se questa volta mi va male. Al diavolo.
Mi sono rimasti meno di sessanta dollari, oltre alla casa, ma
farin modo di avere la mia parte nell'impresa. Quelle
maledette ragazze. Che i maschietti nel ventre di mia mo-
glie siano scomparsi prima che la conoscessi?".

Ecco qua disse Marie, tenendo la cassetta per la cinghia.
I caricatori sono tutti pieni. "

Devo andare disse Harry. Sollevil peso morto del
fucile smontato nella sua fodera di tela macchiata d'olio.
Mettila sotto il sedile della macchina.
ciao disse M arie.

ciao, vecchia mia.
Non starin pensiero. Ma, ti prego, non fare imprudenze.

Stammi bene. 1~

Oh, Harry disse e se ]o tenne stretto al seno.

Lasciami andare. Non ho tempo.
La battsulla schiena col suo moncherino.

Tu e la tua zampa da tartaruga 1 ella disse. Oh, Harry,
non fare imprudenze.

襺Devo andare. ciao, vecchia. 1

ciao, Harry.

Lo segucon lo sguardo mentre nsciva di casa, alto, le
spalle larghe e piatte, le anche strette, che si muoveva, pens lei, silenzioso come qualche animale, agile e svelto, non
vecchio ancora; si muove cosleggero e liscio, ella pens e quand'egli salin automobile lo vide biondo, coi capelli
bruciati dal sole, la faccia dai larghi zigomi mongolici, e gli
occhi stretti e sottili, il naso ritto alla radice, la bocca gene-
rosa e la mascella rotonda, lui che salendo in automobile
le sorrise e lei comincia piangere. "Quella sua brutta faccia"
pens"Ogni volta che vedo quella sua brutta faccia mi
viene da piangere."

148 149
C'erano tre turisti al banco del bar di Freddy e Freddy li sta-
va servendo. Uno era molto alto, magro, le spalle larghe, in cal-
zoncini corti, con occhiali dalle lenti molto spesse, abbronzato
e con dei baffetti corti color stoppa. La donna che gli stava
vicino aveva i capelli biondi ondulati cortissimi, come quelli
di un uomo, una brutta cera e la faccia e la corporatura di un
atleta. Ella pure indossava un paio di calzoncini corti.

Oh, balle per voi ella stava dicendo al terzo turista, che
aveva una faccia rossastra un po' gonfia, baffi color ruggine, un
berretto bianco con visiera verde di celluloide e un curioso
modo di parlare, muovendo esageratamente le labbra, come
se mangiasse qualcosa che scottasse troppo.

Deliziosa disse l'uomo dalla visiera verde. E un'espres-
sione che ben di rado si usa nelle conversazioni. La ritenevo
antiquata, qualcosa che si vede stampata nei... ehm! giornali
umoristici, ma che non si sente mai dire.
Balle, balle, doppie balle per voi disse la donna che sem-
brava una lottatrice in un improvviso attacco di gentilezza, con-
cedendogli il privilegio del proprio profilo foruncoloso.

Mirabile disse l'uomo dalla visiera verde. Lo pronun-
ciate con tanta grazia. L'espressione forse originaria di

Brooklyn?
Non dovete badarle. mia moglie disse il turista molto
alto. Vi conoscete gi
Oh, balle per lui e doppie balle per la sua conoscenza disse la moglie. Molto lieta. State bene?
Non c'malaccio disse l'uomo dalla visiera verde. E
voi state bene? "

Meravigliosamenterispose quello alto. Dovreste ve-
derla nell'intimit
Proprio in quell'istante entrHarry e la moglie del turista
molto alto disse:

Ma magnifico. Ecco qu llo che mi ci vuole. Compra-
melo, paparino.
Posso parlarti un momento? Harry chiese a Freddy.

Ma certo. Avanti pure e dite tutto quel che volete disse la
moglie del turista molto alto.

Zitta, puttana disse Harry. Andiamo nel retro, Freddy.

Nel retro c'era Boccadolce, seduto a un tavolino in attesa.

Salve, bel tipo disse ad Harry.

Zitto disse Harry.

Senti disse Freddy devi piantarla. Non si puandare
avanti cos Non devi trattare a quel modo la mia clientela.
Non puoi dare della puttana a una signora in un locale per
bene come questo.
Una puttana disse Harry. Hai sentito che cosa m'ha
detto?
Ad ogni modo non bisogna dirglielo in faccia come hai
fatto tu.
Va bene. Avete i quattrini? "

Certo disse Boccadolce. Perchnon dovrei averli? Non
vi avevo detto che li avrei portati?
Vediamoli.
Boccadolce glieli porse. Harry contdieci biglietti da cento
dollari e quattro da venti.

Dovevano essere milleduecento.
Meno la mia provvigione disse Boccadolce

Fuori la provvigione.
No.
Fuori la provvigione. -

Non fate l'idiota. "

Lurido imbroglione.
150 151
Ehi, prepotente disse Boccadolce " non tentate di portar-
meli via con la forza perchnon li ho qui con me.
Capisco disse Harry avrei dovuto immaginarmelo. Sen-
ti, Freddy, tu mi conosci da molto tempo. So che il tuo
battello va]e milleduecento dollari. Qui ne mancano cento-
venti. Prendili e fammi fido sui centoventi e il nolcggio.

Che fanno trecentoventi " disse Freddy. Era Ull capitale per
lui che ci vedeva il rischio e gli venivano i sudori freddi a pen-
sarci su.

Ho l'automobile, la radio e la casa da offrire come ga-
ranzia.
Vi posso preparare un contratto disse Boccadolce.

奘iente contratti disse Freddy. Continuava a sudare e la
sua voce era esitante. Infine: 姬a bene. Ti faccio fido. Ma
per l'amor di Dio sii prudente con quel battello, Harry, mi
raccomando ).

Come se fosse mio.

Il tuo lo hai perso " disse Freddy, sempre sudando, e con
la so~erenza acuita da quel ricordo.

Ne avrmolta cura. 1~

1~Metteri quattrini nella mia cassetta alla bancadisse
Freddy.

Harry guardBoccadolce.

" Ecco un posto indicato disse, e sogghign

唇arista chiamqualcuno dal caff

Ti chiamano disse Harry.

Barista ripetla voce, una voce squillante.

Freddy si diresse verso la sala del bar.

Quell'uomo mi ha insultato Harry sentche la voce squil-
lante diceva, ma era troppo occupato a parlare a Boccadolce.

Sarattraccato al molo di fronte alla strada. Non c'nep-
pure un mezzo isolato di distanza. "

" Benissimo.

Questo tutto.

Benissimo, ammazzasette.

Non datemi dell'ammazzasette. -
Ma con n1e lo fate.

Mi troverldalle quattro in poi. "

Non c'altro ? "

Dovranno aver l'aria d'impadronirsi del battello con la
forza, capite? Io non so nulla. Io mi sto occupando del motore.
Non ho niente a bordo per fare un viaggio. Ho preso in af-
fitto il battello di Freddy per noleggiarlo a scopo di pesca.
Dovranno puntarmi contro un'arma per farmi avviare il bat-
tello e tagliare gli om1cggi. Y~

E Freddy? Non avcte affittato il suo battello per andare a
pcsca. Dira Freddy come stanno le cose.
Sarcbhe meglio che non lo faceste.

Glielo dirinvece. "

Sarebbe meglio di no."

娟entite, abbiamo lavorato insieme io e Freddy fin da
quando c'era la guerra. Siamo stati soci due volte e non c' mai stata la pipiccola lite. Voi sapete quanta merce gli ho
procurato. E l'unico hglio di puttana in paese di cui posso
fidarmi.
lo non mi fido di nessuno. "

Lo credo bene. Come lo potreste dopo le esperienze che
avete avuto con voi stesso?
Smettiamola. "
Va bene. Su, andate dai vostri amici. E qual il vostro ali-

bi? I~

Sono cubani. Li ho conosciuti alla stazione. Uno di loro
aveva bisogno di incassare un assegno. Che e'di male in
questo? "
Voi non ci trovate niente di speciale?
No. Do loro appuntamento alla banca. "
Chi ce li porta?
Un tass 1~
圃 l'autista chi deve pensare chi siano, dei violinisti? "
~I Ne troveremo uno che non pensa niente. Ce n'un muc-
chio, qui, che sono incapaci di pensare. Guardate Hayzooz.
Hayzooz non c stupido. E chiacchiera ch'un piacere.

Farin modo che chiarnino un autista stupido.
Cercatene uno che sia senza figli.
Tutti gli autisti di piazza hanno figli. Ne avete mai
uno senza hgli?
Siete l'uomo pilosco che esista al mondo.
Oh non ho mai ammazzato nessuno, iodisse Boc-
cadolce.

Nammazzerete mai nessuno. Be', andiamocene di qua. A
star chiuso qui con voi mi sembra d'avere i pidocchi.
Forse ce li avete.
Vado a bere un bicchierino disse Harry.

Nel bar i tre turisti erano seduti sugli alti sgabelli davanti al
banco. Quando Harry comparve, la donna distolse lo sguardo
da lui con affettato disgusto.

Che cosa vuoi bere? chiese Freddy.

Cosa ha ordinato la Signora? chiese Harry.

Un Cuba Libre.
Dammi allora un whisky liscio.

Il turista molto alto dai baffetti color paglia e le lenti spesse
chinil volto largo dal lungo naso diritto su Harry e disse:

Oh voi, chi vi autorizza a parlare cosa mia moglie?
Harry lo squadrben bene e disse a Freddy:

Ma che razza di locale diventato il tuo caff
Cos'ha questo locale? disse l'uomo alto.

Lasciate perdere gli disse Harry.

Voi state esagerando.
Sentite disse Harry. Voi siete venuto da queste parti
per riposarvi e rinforzarvi, vero? Dunque, lasciate perdere. "

E se ne and

Avrei dovuto dargli una lezione, penso disse il turista
alto. Che ne dici, cara?
Vorrei essere un uomo disse la moglie.

154

Faresti carriera con quella corporatura l'uomo dalla vi-
siera verde confidalla sua birra.

Cosa avete detto? chiese quello alto.

Ho detto che potreste procurarvi il suo nome e il suo in-
dirizzo e scrivergli una lettera per dirgli quello che pensate di
visto lui.

Dico, come vi chiamate, tanto per cominciare? Vi statc
forse prendendo gioco di me?
Chiamatemi semplicemente professor MacWalsey.
lo mi chiamo Laughton disse quello alto. Faccio lo scrit-
tore. )

Lieto di conoscervi disse il professor MacWalsey. E
scrivete spesso?
L'uomo alto si guardintorno:

Andiamocene di qua, mia cara disse. In questo locale
sono tutti o pazzi o insolenti.
E uno strano posto disse il professor MacWalsey vera-
mente affascinante. Lo chiamano la Gibilterra dell'America ed
situato a trecentosettantacinque miglia pia sud del Cairo,
Egitto. Ma questa l'unica parte che io abbia per il momento
avuto tempo di vedere. Deliziosa, tuttavia.
Si vede subito che siete un professoredisse la donna.
Sapete che mi piacete?
Anche voi mi piacete, cara disse il professor MacWalsey.
Ma devo andare, ora.
Si alze usca cercar la sua bicicletta.

娘ui mi sembrano tutti pazzidisse l'uomo alto. 唇e-
viamo ancora qualcosa, cara?
Mi piaceva quel professore disse la moglie. Aveva dei
modi cossoavi.
Ma quell'altro che...
Oh, quello aveva una faccia straordinariadisse la mo-
glie. Un po' la faccia di un tartaro o qualcosa di simile.
Chi sa perchstato cosvillano? Aveva un po' una faccia da
Gengis Khan. Dio, che pezzo d'uomo. Aveva un braccio solo disse il marito.

Non me ne sono accorta disse la moglie. Beviamo an-
cora qualcosa? Chi sa chi entreradesso

Forse Tamerlano disse il marito.

Dio, come sei istruito. Ma quel Gengis Khan mi va pro-
prio. Perchal professore piaceva tanto sentirmi dire balle? "

Non lo so, cara disse Laughton, lo scrittore. Non l'ho
mai saputo.

Aveva l'aria di apprezzarmi per quello che sono in realt-
disse la moglie. Com'era simpatico!
Avrai occasione di rivederlo, probabilmente.
Lo rivedrete tutte le volte che verrete qui disse Freddy.
c Abita qui. Gida due settimane.

E chi quell'altro che parla in modo tanto villano

Quello? Oh, uno di queste parti.

Che cosa fa ?

Un po' di tutto 1 disse Freddy alla donna. E un pesca-
tore.

Come ha perso il braccio?

Non so. Rimase ferito in non so quale occasione. -

Dio, che bell'uomo disse la donna.

Freddy si mise a ridere.

Ho sentito dire di lui molte cose, ma mai una come que-
sta. "

Non vi sembra che abbia una bella faccia?

a Non esageriamo, signora le disse Freddy. Ha una faccia
che sembra un prosciutto con su un mso rotto. -

Dio, come sono stupidi gli uomini disse la moglie del tu-
rista. Per me, un uomo di sogno.

D'un brutto sogno disse Freddy.

Frattanto lo scrittore se ne stava seduto con una specie d'e-
spressione istupidita, sul volto, meno quando guardava la
moghe con ammlrazione. "Bisogna proprio essere uno scrit-
tore o un uomo del governo per aver,e una moglie simile"
pensFreddy. "Quant'brutta!"

In quell'istante entrAlbert.

Dov'Harry? -

Sul molo. -

Grazie 1- disse Albert.

Usce la moglie e lo scrittore continuarono a restarsene
seduti e Freddy ad angustiarsi per il battello e a pensare come
gli dolevano le gambe a stare in piedi tutto il giorno. Aveva
messo un traliccio sul cemento dell'impiantito, ma non gli
sembrava che servisse molto. Le gambe gli dolevano perpetua-
mente. Tuttavia il suo lavoro rendeva pidi qualunque altro
in paese e dava minori preoccupazioni. Quella donna era
pistupida della luna. E che razza d'uomo era quello che si
sceglieva una donna simile per viverci insieme? "Neppure
se fossi cieco" si disse Freddy. E tuttavia bevevano misture.
Bibite costose. Era giqualcosa.

Un uomo dalla faccia abbronzata, i capelli color paglia,
snello e muscoloso con una camicia a strisce da marinaio e
calzoncini cachi entrin compagnia di una ragazza brum
molto carina che indossava un golf sottile di lana bianca e
pantaloni lunghi.

Oh, ma quello Richard Gordonl disse Laughton al-
zandosi in piedi con la deliziosa Miss Helen.
Ciao, Laughton disse Richard Gordon. Hai visto per ca-
so uno strambo professore da ql~este parti? -

E appena uscito disse Freddy.

Vuoi un vermut, tesoro? 1 Richard Gordon chiese alla
moghe.

Se lo bevi anche tu ella rispose. Quindi disse Hello -
ai due Laughton. Per me, due parti di vermut francese e una
d'italiano, Freddy. -

Si sedette sullo sgabello con le gambe ripiegate sotto il corpo
e guardfuori in strada. Freddy la guardCo;l ammirazione.
Per lui era la pibella forestiera che quell'inverno fosse venuta
a Key West. Ancor picarina della famosa Mrs. Bradiey.
La bella Mrs. Bradiey cominciava a diventare un po'

156 157
grassa. Quella ragazza aveva una deliziosa faccia irlandese
capelli neri che le ricadevano ondulati fin sulle spalle e una
pelle liscia e chiara. Freddy le guardla mano abbronzata
che teneva il bicchiere.

Come va il tuo lavoro? Laughton chiese a Richard
Gordon.

A gonfie vele disse Gordon. E il tUo?
埃ames non vuole lavorare disse Mrs. Laughton. Non
fa che bere.
Dl', ma chi c questo professor MacWalsey? chiese Laugh-
ton.

Un professore d'economia, o qualcosa del genere, in
periodo di ferie. Helen lo conosce bene.
Mi molto simpatico disse Helen Gordon.

Anche a me disse Mrs. Laughton.

La prima a trovarlo simpatico sono stata io disse allegra-
mente Helen Gordon.

oh, tientelo pure disse Mrs. Laughton. Le bambine ca-
pricciose ottengono tutto quello che vogliono.

E per questo che siamo cosbuone disse Helen Gordon.

lo prendo un altro vermut disse Richard Gordon. Posso
offrirvi qualcosa? chiese ai Laughton.

Perchno? disse Laughton. Dl', andate a quel gran ri-
cevimento che i Bradiey offrono domani?
Oh, lui ci va di sicuro disse Helen Gordon.

E una donna che mi piace disse Richard Gordon. Mi
interessa tanto come donna quanto come fenomeno sociale. "

Per fece Mrs. Laughton. Parlate istruito come il
professore.

Non far pompa della tua ignoranza, carina disse Laughton.

La gente va a letto con un fenomeno sociale? chiese Helen
Gordon, guardando fuor della porta.

Non dire sciocchezze disse Richard Gordon.

Intendo, fa parte dei doveri di uno scrittore? chiese
Helen.

Uno scrittore deve conoscere tutto disse Richard Gordon.
Non pulimitare le sue esperienze per conformarsi alle
convenzioni borghesi.
Ah fece Helen Gordon. I E la moglie di uno scrittore cosa
deve fare?
Un monte di cose, ritengo disse Mrs. Laughton.
Sai, avresti dovuto vedere l'uomo che stato qui poco fa
e ha insolentito me e James. Era terrificante.
Avrei dovuto picchiarlo disse Laughton.

Era veramente terrificante disse Mrs. Laughton.

Io me ne vado a casa disse Helen Gordon. Vieni anche
tu, Dick ? 1~

峽o resterei fuori ancora un po' disse Richard Gordon.

S fece Helen Gordon, guardando lo specchio posto die-
tro la testa di Freddy.

" Srispose Richard Gordon.

Freddy, guardandola, s'accorse ch'ella stava per piangere.
S'augurche questo non avvenisse nel suo locale.

Non bevi un altro vermut? le chiese Richard Gordon.
No. Ella scosse il capo.

Ma dl' chiese Mrs. Laughton che cosa t'c suCCesso?
Non ti diverti?
Mi diverto moltissimo o disse Helen Gordon. Ma me ne
vado a casa lo stesso.
Ritorno presto disse Richard Gordon.

Non ti preoccupare ella gli disse. Usc Non s era messa a
piangere. Ma non aveva neanche trovato John MacWalsey.
Al molo Harry Morgan aveva portato la macchina fin
davanti al battello, visto che non c'era nessuno, e, sollevato il
sedile dell'automobile, ne trasse fuori l'astuccio di tela mac-
chiata d'olio e lo calnel posto di guida del battello.

Salpoi a bordo, alzil cofano dei motori e vi nascose la
custodia del mitra.

Premette il bottone della messa in moto e accese i motori.
Quello di tribordo si mise a fremere regolare dopo un paio di
minuti, ma il motore di babordo perdeva colpi col secondo e
col quarto cilindro e Harry scoprche le valvole erano spac-
cate e cercatene di nuove non le pottrovare.

"Devo trovare delle valvole e fare il pieno della benzina"
pens

Sotto, tra i motori, aprla custodia del mitra e mont l'arma, poi, trovati due pezzi di cinghia e quattro viti, pre-
pardei passanti entro i quali inserire il fucile sotto il pavi-
mento del posto di guida alla sinistra del cofano; proprio
sopra il motore di babordo. Il fucile restsospeso a quel modo
e Harry inseruno dei quattro caricatori, che stavano nelle
tasche della custodia, nella cavitsulla parte anteriore del fu-
cile. Inginocchiatosi fra i due motori allungla mano per
prendere il fucile. C'erano solo due movimenti da fare.
Innanzi tutto sganciare il pezzo di cuoio che sosteneva l'arma
proprio davanti al caricatore. Poi il fucile dall'altro passante.
Si prova farlo e l'arma si lascisfilare docilmente. Spinse
a fondo la piccola leva che trasformava il fucile da semiauto-
matico in automatico e provla sicura. Quindi la rimise.
Non sapeva dove mettere gli altri caricatori; coscaccila
custodia di tela sotto un serbatoio della benzina, da dove po-
terla prendere facilmente se necessario, con la base dei carica-
tori a portata di mano.

Si rizz Era un bel pomeriggio limpido, tutt'altro che fred-
do, con una leggera brezza dal nord. Proprio una bella giornata.
La marea stava raggiungendo il colmo e c'erano due pellicani
sui margini del canale. Una barca da pesca, dipinta d'un verde
cupo, passlentamente diretta al mercato del pesce, il pesca-
tore negro seduto a poppa al timone. Harry guard sopra
l'acqua che il vento levatosi con la marea levigava, un'acqua
grigio-azzurra nel sole pomeridiano, verso l'isolotto di sab-
bia formatosi quando avevano dragato il canale per via dei
pescicani. Bianchi gabbiani volavano sopra l'isolotto.

"Saruna bella notte" pensHarry. "Una magnifica notte
per far la traversata."

Sudava un po' per aver lavorato attorno ai motori ed ergen-
dosi sulla persona si a~ciugla faccia con uno straccio.

C'era Albert sul molo.

Senti, Harry disse. Perchnon vuoi prendermi a bordo

Che ti piglia?

Che adesso ci fanno lavorare soltanto tre giorni alla setti-
mana, noi disoccupati. L'ho saputo solo stamattina. Bisogna
che trovi qualcosa da fare.

Va bene disse Harry. Ci aveva pensato ancora. Va
bene.

Meno male disse Albert. Avevo paura di tornare a casa
dalla mia vecchia. Ha fatto il diavolo oggi a mezzogiorno,
come se fossi stato io a prendere il provvedimento.

Che cos'ha la tua vecchia? chiese Harry allegramente.
Perchnon gliele d?
Dagliele tu, se ci riesci - disse Albert. Chi sa cosa sarebbe
capace di dire. Sapessi la chiacchiera che ha. 1-

Ascolta, A1 Harry disse. Prendi la mia automobile e vai
alla Cooperativa Marittima a farti dare sei valvole come
questa. Quindi vai prendermi una colonna di ghiaccio da

161
venti cents e una mezza dozzina di pesci per le esche. Poi due
barattoli di caff quattro scatole di carne, due forme di pane,
dello zucchero e due barattoli di latte condensato. Fermati
da Sinclair e digli di portarmi qua centocinquanta galloni di
benzina. Torna qua al pipresto e cambiamo le valvole ai
cilindri due e quattro del motore di babordo. Dl' a Sinclair
che passerio a pagare la benzina. Oppure che mi trover da Freddy. Ti ricorderai tutto quanto? C'da portare dei
turisti alla pesca dei tarpons domani.
Fa troppo freddo per i tarpons disse Albert.

Quei turisti dicono di no.
Non sarmeglio ch'io ne prenda una dozzina, di pesci per
le esche? chiese Albert. Qualora i jacks dovessero mangiuc-
chiarseli. Ci sono molti jacks in questa stagione nei canali.
S prendine una dozzina. Ma ritorna entro un'ora e fai
portare la benzina.
Perchhai bisogno di tanta benzina?
Perchnon so quanto tempo si starvia. E quei cubani che volevano far la traversata

Non ne ho pisaputo niente.
Era un buon affare.
Anche questo un buon affare. Su, muoviti.
Cosa sarla mia paga? " Cinque dollari al giorno disse Harry. O prendere o la-

sciare. D'accordo disse Albert. Di q

11 due e il quattro.
Albert annu

套e ne ricorder disse. Salin automobile, la gire
part

Da dove Harry si trovava vedeva il palazzo di pietra e mat-
toni e l'entrata principale della Banca di Credito e Risparmio.
Era a un isolato di distanza alla fine della strada. L'ingresso la-
terale non era visibile. Egli guardl'orologio. Poco pidelle
due. Chiuse il cofano dei motori e salsul molo. "Insomma, ora

~ali cilindri si tratta?
o la va o la spacca" pcns "Ho fatto tutto quello che potevo.
Ora faccio un salto da Freddy e poi tornerqui ad aspettare."
Volta destra abbandonando il molo e imboccuna viuz-
za lateralc per non essere costretto a passare davanti alla
banca.

162 163
Quando fu da Freddy cercdi raccontargli come stavano le
cose ma non poteva. Non c'era nessuno nel bar, e lui se ne sta-
va seduto sull'alto sgabello davanti al banco e aveva una gran
voglia di dirgli tutto, ma gli era impossibile. Sapeva che Freddy
non avrebbe accettato la cosa. In passato, nei ecchi tempi, for-
se s non ora. Non era stato che quando aveva dcciso di dirgli
tutto che s'era accorto quanto la situazione fosse difficile. "Po-
trei restarmene qua" pensava "e sarebbe come se lnon ac-
cadesse nulla. Potrei restarmene qua ed io non c'entrerei per
niente. E vero che a bordo c'il mio mitra. Ma nessuno lo
sa che c mio, meno Marie. Me lo sono procurato a Cuba quan-
do mi occupavo di quel commercio. Nessuno sa che l'ho. Po-
trei starmene qua ora e rimaner fuori della faccenda. Ma che
cosa darda mangiare alle donne? Dove vado a pigliare i
quattrini per mantenere Marie e le ragazze? Non ho battello,
non ho un soldo, non ho istruzione. Che lavoro putrovare
un uomo con un braccio solo? Non ho che i miei cojones da
mettere in commercio. Potrei restare qua, a bere diciamo
altri cinque cicchetti e tutto sarebbe superato. Sarebbe troppo
tardi allora. Potrei semplicemente lasciar perdere tutto e non
farne nulla."

Dammi un bicchierino disse a Freddy.
Pronto.

"Potrei vendere la casa o affittarla fino a quando non avessi
trovato lavoro. Ma che specie di lavoro? Nessuna specie di
lavoro. Potrei correre alla banca e spifferare tutto e che ne
avrei in cambio? Un bel grazie. Proprio cos Un bel grazie.
Un gruppctto di malcdetti militi del governo cubano mi
frega il braccio sparandomi contro per un carico che per loro
non contava nulla e un altro gruppetto di questi del governo
americano mi soffia il battello. Ora non mi resta che rega-
largli la casa con mille grazie. No, grazie davvero. Al dia-
volo tutto. Non ho altra scelta."

Volcva raccontare ogni cosa a Freddy, perchci fosse al-
meno qualcuno che sapesse quello che stava per fare. Ma non
poteva raccontarglielo, perchFreddy non avrcbbe accct-
tato. Guadagnava bene ormai. Non c'era molta clientcla du-
rante il giorno, ma ogni sera il locale era pieno fino alle due.
Freddy faceva un mucchio di quattrini ormai. "Dovrca-
varmela da solo" pens"con quel povero disgraziato di Al-
bert. Cristo, sembrava piaffamato che mai poco fa sul mo-
lo. C'c gente, qui, che morrebbe di fame dieci volte piut-
tosto chc rubare, un mucchio di gente, in paese, con la pan-
cia che brontola, ma che non muovono un dito. Muoiono
a poco a poco di fame, ogni giorno pi Hanno cominciato
a morir di fame il giorno che sono nati. Che gente."

Senti, Freddy disse. 姬oglio due bottiglie.
Di che?
Bacardi.

Subito.

Stappale, va'. Ti ricordi che t'ho chiesto il battcho pcr
portare certi cubani?

Cosm'hai detto almeno.
Non so quando vorranno partire. Forse questa sera. Non
me l'hanno ancora detto.

11 battello pupartire in qualunque momento. Avrai una
notte magnifica per la traversata se parti stanotte.

Sembra che vogliano fare una gita di pesca quest'oggi.

A bordo c'c l'esca per pescare, se i pellicani non l'hanno
rubata.

C'c ancora. )

Be', buon viaggio disse Freddy.

Grazie. L)ammi un altro bicchierino, va'.
164 165
唏i che?
Whisky.
Ma non volevi del bacardi?
Quello lo bevo se mi vien freddo durante la traversata.
Farai tutta la traversata col vento in poppa disse Freddy.
Mi piacerebbe esserci anch'io stanotte.
Saruna notte proprio magnifica. Be', dammene un al-
tro.
In quel momento entrarono il turista molto alto e la moglie.

Oh, l'uomo dci miei sogni ) disse la donna, sedendosi sul-
lo sgabello accanto ad Harry.

Egli le lanciun'occhiata e si alz

c~i rivediamo, Freddy disse. Vado sul molo a vedere
se quei turisti vogliono andare a pescare.
Oh, non andate disse la donna vc nc prego, non an-
date.
Come sicte ridicola! le disse Harry, e usc

Per via Richard Gordon era diretto al palazzo d'inverno
dei Bradiey. Sperava di trovare Mrs. Bradiey sola. E
sola l'avrebbe trovata. Mrs. Bradiey faceva collezione
di scrittori come dei loro libri, ma Richard Gordon non lo
sapeva ancora. Sua moglie tornava a casa lungo la spiaggia.
Non aveva incontrato John MacWalsey. Forse egli sarebbe
passato da casa sua.

Albert era a bordo e la benzina era gistata messa nei serbatoi.
Ora accendo i motori e vediamo come funzionano i due
cilindri disse Harry. Hai messo via i viveri?
S
Prepara le esche, allora.
Le vuoi grosse?
Eh gi per i tarpons.
Albert era a poppa a preparare le esche e Harry alla ruota
dci timone a scaldare i motori quando sentun rombo simile
allo scappamento di un'automobile. Guardin fondo alla
strada e vide un uomo uscire dalla banca. Aveva una rivol
tcha in pugno e correva. Quindi scomparve alla vista. Altri
due uomini uscirono con delle buste di cuoio e rivoltelle cor-
rendo nella stessa direzione. Harry guardAlbert tutto preso
dalle sue esche. Il quarto uomo, quello grosso, uscdalla
banca in quell'istante, puntando un fucile mitragliatore di-
nanzi a se voltandosi verso la porta proprio mentre la si-
rena della banca emetteva un lungo ululato che faceva ac-
capponare la pelle, ed Harry vide la bocca del mitra sussul-
tare e udil bom bom bom, sordo e cupo nel gemito alto della
sirena. L'uomo, voltatosi, si mise a correre, fermandosi per
sparare ancora un colpo contro la porta della banca, e mentre
A]bert si rizzava a poppa dicendo: Cristo, stanno svaligiando
la banca! Cristo, che dobbiamo fare? Harry sentil tass Ford uscire dalla viuzza laterale e lo vide sobbalzare fin sul
molo.

C'erano tre cubani dietro e uno accanto all'autista.

Dov'il battello? griduno in spagnolo.

166 16/
L stupido disse un altro.

Quello non il battello.

Ma c'il capitano.
Corriamo. Corriamo, Dio Cristo. -

鼊Scendidisse il cubano all'autista. 套ani in alto."

Quando l'autista fu in piedi accanto all'automobile, il cu-
bano gli insinuun coltello entro la cintura e tirando la la-
ma verso di staglila cintura e insieme i pantaloni fin quasi
al ginocchio. Poi con uno strattone gli rovescii calzoni al-
l'ingi

Resta fermo disse. I due cubani dalle borse di cuoio but-
tarono queste nel posto di guida della lancia e saltarono di-
sordinatamente a bordo.

Andiamo disse uno. Il grosso col mitra ne premette la
canna contro la schiena di Harry.

Forza, capo disse. Andiamo.

Calma 1- fece Harry. Puntatelo contro qualche altro. )

Taglia quelle corde ) disse il grosso. A te dico! ad Al-
hert.

Un momento 1 disse Albert. Non partire. Questi han-
no svaligiato la banca.

Il cubano alto e massiccio si voltdi schianto, il mitra
contro Albert.

圃hi, fermo! FermoAlbert disse. 鼊Fermo!

Lo scoppio fu cosvicino al suo petto che le pallottole ri-
suonarono come tre schiaffi. Albert scivolsulle ginocchia,
gli occhi sbarrati, la bocca aperta. Sembrava che tentasse an-
cora di dire: "Fermo!".

Non hai bisogno di nessun marinaio disse il grosso cu-
bano. Figlio di puttana di un monco che non sei altro. E
in spagnolo: Tagliate quelle corde con quel coltello da pe-
scatore E ancora in inglese: Avanti. Andiamo

Quindi in spagnolo:
Puntategli una rivoltell contro la schiena. E in inglese:

Avanti. Andiamo. O ti spappolo il cervello

Ora andiamo ) disse Harry.

Uno dei due cubani (che sembravano dcgli indiani) gli pre-
mette la rivoltella contro il fianco su cui ricadeva la manica
vuota. La bocca dell'arma quasi gli toccava l'uncino.

Facendo voltare il battello e girando la ruota del timone
col braccio buono guarda poppa verso il molo: Albert era
ancora ginocchioni, con la testa piegata da una parte, in una
pozza di sangue. Sul molo c'era il tassFord e il grasso au-
tista in mutande, i calzoni arrotolati intorno alle caviglie, le
mani in alto e la bocca spalancata come quella di Albcrt. Nes-
suno ancora veniva dalla strada.

Il molo scomyarve all'uscir del battello dal bacino e in
breve Harry si trovnci canale davanti alla costruzione
del faro.

Avanti. Accelera! disse il grosso cubano. Guadagna
tempo.
Tira via quella rivoltella disse Harry. "Potrci" pensava
"portare il battello sulla diga dei Granchi, ma quel maledetto
cubano mi spara di sicuro."

Fai correre il battello disse il grosso cubano. Poi in spa-
gnolo: Sedetevi tutti, e tenete le armi puntate contro il ca-
pitanol. E si sedette a poppa, dopo aver trascinato Albert
in fondo al posto del pilota. Harry si sedette sul suo scggio-
lino, con gli altri accoccolati intorno. Guardava dritto di-
nanzi a sguidando il battello fuor del canale, oltre la get-
tata esterna, il fanale verde, il forte, il fanale rosso; infine
si volse a guardare. Il grosso cubano s'era tratto di tasca una
scatola verde di cartucce e riempiva dei caricatori. Il mitra
gli giaceva al hanco ed egli riempiva i caricatori senza guar-
darli, a tasto, con la testa volta dietro, oltre la poppa. Anche
gli altri guardavano a poppa, meno quello che teneva d'oc-
chio Harry e che con la pistola gli fe' cenno di guardare in-
nanzi. Era uno dei due che sembravano indiani. Nessun bat-
tello s'era ancora messo a inseguirli. I motori funzionavano
regolarmente, aiutati dalla marea. Harry not passando, l'ac-

168 lG9
Dovc?
L guarda!
Molto indictro, coslontano da cssere appcna visibile, un
piccolo spruzzo si levdall'acqua.

Sparano contro di noi dissc il giovane dai modi gentili.
E stupido.
170

centuata inclinazione verso l'altomare della boa, con la cor-
rente che s'ammulinava alla sua base.

"Ci sono due motoscafi che potrebbero prenderci" Harry
stava pensando. "Uno, quello di Ray, fa il servizio postale
con Matecumbe. E l'altro dov'c? L'ho visto un paio di gior-
ni fa nci cantiere di Ed Taylor. Era queho che avevo pen-
sato Boccadolce avrebbc prcso in affitto.'' Ce n'erano altri
due, si ricordora. "Uno, dello Statc Road Dcpartment, in crociera tra gli isolotti, e l'altro fcrmo sulla baia di Gar-
rison. Di quanto ci siamo allontanati ora? Si volta guar-
dare il fortc, molto a poppa ora, la costruzione rossa di mat-
toni dci vecchio edificio postale che cominciava a mostrarsi
sopra i capannoni del canticre navale e il giallo edificio del-
l'albcrgo dominante ora il breve schieramento della citt
"Quattro miglia ad ogni modo'' pcnsHarry. "Eccoli che
VCllgOIlo.'' Due bianchi battchi da pcsca stavano doppiando
il frangiflutti e puntavano verso di lui. "Non fanno dieci
miglia all'ora" si disse. "Peccato."

I cubani chiacchicravano in spagllolo.

A che vclocita andialllo, Capo? chicsc quello grosso, da
poppa.

Sullc dodici migliadissc Harry.

E quei battchi quanto potramlo fare?
Dieci al massimo.
Li stavano tutti guardando ora, anchc queho che doveva
tener lui, Harry, sotto la costantc minaccia della sua pistola.
"Ma che posso fare? si chicsc. Nulla da fare ancora.

I due battelli bianchi non s'ingrossavano.

Guarda laggi Roberto disse il giovanc dai modi cortesi.

Poveri disgraziati disse quello dalla faccia massiccia. Da
tre miglia di distanza.
"Quattro" pensHarry. "Quattro ci sono tutte."

Harry vedeva i piccoli schizzi levarsi dalla supcrficie pla-
cida ma non riusciva a sentire le dctonazioni.

"Questa gente di Key West fa pena" pens "Sono sem-
plicemente ridicoli."

Che battello governativo quello l gli chiese il grosso
guardando nella sua dirczione.

Guardacoste.
E quanto pufare? Forse dodici miglia.

Siamo a posto, allora. "

Harry non rispose.

Non siamo a pOsto?
Harry non disse nulla. Si teneva a sinistra Sand Key e i pali
sulla secca dell'isolotto apparivano gia tribordo. In una die-
cina di minuti sarebbero stati oltre i frangenti.
Che diavolo hai? Hai perso la lingua

Cosa mi avete chiesto? 哽hi ci puacchiappare ora?

夏'aeroplano guardacoste disse Harry.

~Abbiamo tagliato i fili del telefono prima di entrare in
citt disse quello dai modi gentili.

套a la radio non l'avete potuta tagliare, quella disse
Harry.
Credete che l'aeroplano possa raggiungerci?

Fino a quando non farbuio c'questa possibilit "

Che ne pensi, Capo? chiese Roberto, il faccione.

Harry non rispose.

Avanti, parla! "

Perchavete lasciato che quel figlio di puttana ammazzas-
se il mio marinaio? chiese Harry a quello dai modi cortesi
che se ne stava in piedi accanto a lui guardando la bussola.

" Zitto " disse Roberto. Ammazzeranche te. "

171
Quanti quattrini avete fatto? Harry chiese a quello dai
modi gentili.

Non sappiamo. Non li abbiamo ancora contati. Del resto,
non sono per non
Lo credo anch'io disse Harry. Aveva passato il faro ormai
e avcva messo il battello sul z250, la solita rotta per L'Avana.

Voglio dire che non li abbiamo presi per noi, ma per
un'organizzazione rivoluzionaria.
E anche per questa organizzazione che avete ammazzato
il mio marinaio?

Ne sono desolato disse il ragazzo. Non ho parole per
esprimervi la mia costcrnazione.
Inutile ccrcarledisse Harry.

a Vcdete continuil ragazzo quietamente quel Roberto
c un disastro. E un buon rivoluzionario ma un disastro. Ha
tanto ucciso al tempo di Machado che ha finito col prenderci
gusto. Gli scmbrava divertente uccidere. Uccide per una buona
'causa, naturalmcnte: la causa migliore. Si volse a guardare
Roberto, che sedeva ora su una dellc poltroncine per la pesca,
a poppa, il mitra di traverso sulle ginocchia, occupato a guar-
dare i bianchi pcscherecci che diventavano, vide Harry, sem-
pre piu plccoh.

Che cos'hai da bere? urlRoberto da poppa.

Niente disse Harry.

Berrdel mio, allora disse Roberto. Uno degli altri cu-
bani se ne stava buttato su uno dei sedili costruiti sui serbatoi
della benzina. Era giin preda al mal di mare. Anche l'altro
lo si vedeva in preda al mal di mare, ma si teneva ancora se-
duto.

Voltandosi a guardare, Harry vidc al largo del forte un bat-
tello color piombo che si accompagnava ora ai due pesche-
recci bianchi.

"Ecco il canotto guardacoste pens Anche lui fa piet"

Credete che verrl'aeroplano? v chiese il ragazzo dai bei
modi.

Sarbuio tra una mezz'ora disse Harry. Si accomodme-
glio sul seggiolino. Che cosa contate di fare? D'ammazzar-

mi?
lo non voglio fare una cosa simile disse il ragazzo. De-
testo uccidere.

Che stai facendo? chiese Roberto, che sedeva ora con una
bottiglia di whisky in mano. " Diventi amico del capitano?
Che cosa vuoi hre? Mangiare alla tavola del capitano?
Prendete la ruota Harry disse al ragazzo. Vedete la rot-
ta? Due-venticinque. P Si rizzdal seggiolino e anda poppa.

Fatemi bere un sorso disse a Roberto. C'il vostro bat-
tello guardacoste, ma non puacchiapparci. 1~

Aveva rinunciato a ira, odio e qualsiasi dignitcome a un
lusso, e cominciava a mettere in esecuzione il suo piano.

Certo disse Roberto. Non puacchiapparci. Guarda
quei lattanti col mal di mare. Cos'hai detto? Che vuoi bere?
E il tuo ultimo desiderio, Capo?
Siete un tipo sfottente, voi 1 disse Harry. Bevve un lun-
ghissimo sorso.

娑iano, oh protestRoberto. Non ce n'altro, sai.
Ne ho io dell'altro gli disse Harry. Lo dicevo per sfot-
tere pnma.

Cerca di non sfotteredisse Roberto, sospettoso.

娑erchdovrei farlo

Cos'hai da bere

Bacardi.

娑ortalo qua, subito.

Calma disse Harry. Perchsiete sempre cosrabbioso? "

Scavalcil corpo di Albert nel tornare verso la ruota del
timone. Si ferma guardare la bussola. Il ragazzo stava de-
viando di venticinque gradi e l'ago della bussola oscillava
maledettamente. "Non davvero un marinaio" pensHarry.
"Cimi dpitempo. Guarda la scia."

La scia formava due curve ribollenti che correvano ldo-
ve il faro appariva all'orizzonte bruniccio, conico e come co-
perto da una sottile inferriata. I battelli erano diventati quasl
invisibili. Harry vedeva una macchia vaga al posto dell'an-
tenna radio della eitt I motori ronzavano senza intralei. I
Harry ficela testa sotto e allungil braeeio per prendere
una delle bottiglie di baeardi. Ritornato a poppa, ne bevve
un sorso e porse la bottiglia a Roberto. Laneiun'altra oe-
chi ata ad Albert e si sentdentro un gran malessere. "Povero
disgraziato morto di fame" pens

Cos'hai? Ti fa paura? gli chi ese il eubano dal faeeione.

Perchnon lo buttiamo in mare? disse Harry. Non e'e
senso a portareelo dietro. )

D'aeeordo disse Roberto. Hai del buon senso.
Prendetelo sotto le braccia disse Harry. lo lo prender per le gambe.
Roberto depose il mitra sull'ampio tavolato della poppa e
chinatosi sollevil eorpo per le spalle.

Lo sai che la eosa pipesante del mondo un morto? disse. Hai mai sollevato un morto, eapo?
No disse Harry. E voi avete mai sollevato una morta,
una grassa donna morta?
Roberto tiril eorpo fino all'estremitdella poppa.

Sei un vero tipaeeio disse. Ce lo beviamo aneora un

gOCCi0?
~I Avanti disse Harry.

Senti, mi dispiace di averlo aceoppato disse Roberto. E
mi dispiaeeraneora di piquando t'avraeeoppato anche
te.
E piantatela di parlare sempre a questo modo disse Har-
ry. Perchfate sempre questi discorsi?
Su, avantidisse Roberto. Buttiamolo gi
Mentre si sporgevano per scaricare il corpo oltre il bordo,
Harry con un calcio buttil mitra in mare. Il suo tonfo si
confuse con quello di Albert, ma mentre Albert comparve
due volte nel risucchio bianco e ribollente dell'elica prima di
sprofondare, l'arma andsubito a fondo.

Cose meglio, eh? feee Roberto. C'e pipulizia a bor-
do. Quindi, nel vedere che il fueile era seomparso: Dov'e
andato? Che ne hai fatto?

Di che?
夏'a~netralladora!passando nell'eeeitazione allo spagnolo.

La che?
Sai benissimo eosa intendo.
Non l'ho visto.
L'hai buttato gidalla poppa. Ora t'ammazzo, subito!
Andateei piano disse Harry. Che eavolo avete da vo-
lermi ammazzare ?
Dammi una pistola Roberto disse in spagnolo a uno dei
cubani afflitti dal mal di mare. Dammi subito una pistola!

Harry se ne stava ritto dinanzi a lui, e non si era mai sentito
eosalto, eosampio di toraee e di spalle, e sentiva il sudore
goeeiolargli da sotto Ie aseelle, lo sentiva scorrergli lungo i
fianchi.

娛u vuoi ammazzare troppo sentche il cubano col
mal di mare gli diceva in spagnolo. 娑rima ammazzi il
marinaio. Adesso vuoi ammazzare il capitano. E chi ci porta

a Cuba?
Lascialo in pace disse l'altro. Ammazzalo quando sare-

mo arnvati.
M'ha buttato il mitra in mare disse Roberto.

I quattrini li abbiamo, ormai. A che ti serve ora il mitra?
Ce n'e quanti ne vuoi a Cuba.
Ve lo dico prima, ricordatevi che e un grosso sbaglio se non
lo ammazzate ora, ricordatevi quello che vi dico. Su, datemi
una rivoltella.
Oh, piantala. Sei bevuto. Tutte le volte che bevi vuoi am-
mazzare qualcuno.
Su, ancora un goccio disse Harry, guardando oltre la gri-
gia distesa della Corrente del Golfo il rosso globo del sole che
gisfiorava l'acqua. Guardate laggi Al momento del tra-
monto vedrete una luce verde.
174 175
~I Ma va' all'inferno disse il cubano dalla faccia massiccia.
Credi d'essertela gicavata, eh?
Vi comprerun altro mitra disse Harry. Costano solo
quarantacinque dollari a Cuba. Calmatevi. Non c'pines-
sun pericolo ormai. Non c'nessun aeroplano guardacoste che
stia per venire.

Ma io sche sto per ammazzarti disse Roberto, guardan-
dolo con odio. L'hai fatto apposta. Ecco perchhai voluto
che buttassimo in mare quell'altro.
Non vi conviene ammazzarmiHarry disse. Chi vi
farfare la traversata

Devo farti fuori ora. 1~

Calmatevi disse Harry. Vado a dare un'occhiata ai mo-
tori. "

Sollevil cofano, vi si caldentro, avvitmeglio le due ca-
mere di stoppa, esamini motori e con la mano toccil calcio
del Thompson. "Non ancora il momento" pens "Meglio
aspettare ancora. Era una fortuna. Ma per Albert ormai che
cosa piimportava, ora ch'era morto? Tanto meglio per la sua
vecchia: non avrebbe avuto la spesa di seppellirlo. Quel de-
linquente dalla faccia massiccia. Quel faccione delinquente e
assassino. Cristo, come mi piacerebbe bruciarlo adesso. Ma e
meglio aspettare."

Si rialz sbucfuori di nuovo e abbassil cofano.

Come va? 1 disse a Roberto. Gli pose una mano sulla spalla
grassa. Il cubano dal faccione lo guarde non disse nulla.

Avete visto la luce vcrde? )

Va' all'inferno disse Roberto. Er? ubriaco ma diffidava e,
come un animale, sentiva che qualcosa lo minacciava.

Lasciate che piloti un poco io 1 Harry disse al ragazzo alla
ruota. Come vi chiamate?

Chiamatemi pure Emilio rispose il ragazzo.

Andate sottocoperta e troverete qualcosa da mangiare, pa-
ne e carne in scatola. Fatevi del caffc, se ne avete voglia. .

Non ne ho voglia.

Lo fario pitardi ) disse Harry. Si sedette alla ruota, con
la lampada della bussola accesa, ora, mantenendo facilmente la
rotta col mare coscalmo e osservando la notte che calava sul-
I acqua.

Le luci di rotta erano spente.

"Che bella notte sarebbe per fare la traversata" pens'che
notte magnifica! Appena saranno scomparse le ultime luci del
tramonto dovrdeviare a est. Se non faccio cos avvisteremo
il chiarore dell'Avana fra un'ora, due al massimo. Appena
vede il chiaro a quel figlio di puttana pusaltare in mente di
farmi fuori. E stata una fortuna potersi liberare di quel mitra.
Una gran fortuna. Chi sa cos'ha da cena stasera Marie. Deve
stare in un gran pensiero. Troppo in pensiero per aver voglia
di mangiare. Chi sa quanti quattrini questi malviventi hanno
rimediato. E strano che non li contino. Che razza di sistemi
son poi questi di raccogliere fondi per una rivoluzione. I cu-
bani sono un popolo impossibile.

"Quello una gran canaglia, quel Roberto. Ma lo brucio sta-
sera stessa. Lo brucio comunque debba andare a finire. Ma a
che gli servira quel poveraccio di Albert? M'ha fatto malc
buttarlo in acqua cos Non so proprio come m'venuta quel-
l'idea."

Accese una sigaretta e si mise a fumare al buio.

"Le cose si mettono bene" pensava. "Meglio di quanto im-
maginassi. Il ragazzo non cattivo. Bisognerebbe che quegli al-
tri due si trovassero tutt'e due dalla stessa parte e che ci fosse
un modo per liquidarli insieme. Dovrfare del mio meglio."

Volete un sandwich? chiese il ragazzo.

Grazie. Ne avete dato uno al vostro compagno

No. Sta bevendo e quando beve non mangia.

E gli altri?

Mal di mare.
Bella notte per una traversata disse Harry. Osservche il
ragazzo non guardava la bussola, cosda continuare a dirottare
verso est.
Me la godrei tutta disse il ragazzo se non fosse per i
vostro marinaio.
Era un brav'uomo Harry disse. E rimasto ferito qual-
cuno in banca?
L'avvocato. Come si chiamava? Simmons, mi pare.
E rimasto ucciso?
Credo.
"Ah, cos pensHarry. "Mr. Boccadolce. Che diavolo
si credeva? Come aveva potuto illudersi che non sarebbe andata
a finire cos Ecco cosa succede quando si gioca a voler fare i
bravacci. Quando si vuol fare troppo i furbi. IV〉. Bocca-
dolce. Buon viaggio, Mr. Boccadolce."

Come rimasto uCCiso?
Non vi sardifficile immaginarlo disse il ragazzo. La co-
sa stata molto diversa che col vostro marinaio. Non potete
credere come mi dispiace. Ma dovete sapere che Roberto lo fa
a buon fine. Solo ciche quella fase della rivoluzione lo ha
fatto patire...
Deve essere una gran brava persona disse Harry, e pens
"Senti un po' che cosa m'esce di bocca. Al diavolo tutto, la mia
bocca disposta a dire qualunque cosa. Ma devo cercare di
farmi amico di questo ragazzo nel caso...".

Che specie di rivoluzione fate Ora? chiese.

Siamo l'unico partito veramente rivoluzionario disse il
ragazzo. Vogliamo farla finita con tutti i vecchi uomini po-
litici, con l'imperialismo americano che ci strangola, con la
tirannide dell'esercito. Vogliamo ripartire da zero e offrire a
ognuno la possibilitdi vivere decentemente. Vogliamo porre
fine alla schiavitdei guajiros, i contadini, sapete, e dividere
le grandi piantagioni di zucchero fra coloro che vi lavorano.
Ma non siamo comunisti.
Harry alzlo sguardo dalla bussola per posarlo sul ragazzo.

E come contate di arrivarci? chiese.

Ora pensiamo soltanto a procurarci i fondi per la lotta. Per
far questo dobbiamo servirci di mezzi che in seguito non use-
remo pi Dobbiamo anche servirci di persone che in se-
guito abbandoneremo. Ma il fine giustifica i mezzi. Anche
in Russia dovettero fare la stessa cosa. Stalin fu per molti anni
una specie di brigante prima della rivoluzione.

"E un anarchico" pensHarry. "Ecco cos' un anarchico."

Mi sembra che sia un buon programma disse se inten-
dete venire incontro al lavoratore. Ho scioperato non so quan-
te volte anni fa, quando avevamo il sigarificio a Key West.
Sarei stato disposto a fare qualunque cosa se avessi saputo
quali erano le vostre intenzioni.
Una gran quantitdi gente disposta ad aiutarci disse
il ragazzo. Ma, data la fase in cui si trova attualmente il
nostro movimento, non possiamo fidarci di tutti. Lamento
moltissimo le dure necessitimposteci dalla fase presente. Io
detesto il terrorismo. Come anche mi offendono i metodi
che seguiamo per raccogliere il denaro necessario. Ma non
c'altra scelta. Voi non sapete come sia grave la situazione
a Cuba.
Deve essere tragica.
Ma assai pidi quanto possiate immaginare. C'una tiran-
nide di assassini la quale si esercita su ogni villaggio, in tutto
il paese. Tre persone non possono camminare insieme per la
strada. Cuba non ha nemici all'estero e quindi non ha biso-
gno di esercito, eppure dispone oggi di un esercito di venti-
cinquemila uomini, e questo esercito dai caporali in su, suc-
chia il sangue della nazione. Tutti, perfino i soldati semplici,
si stanno ammassando delle fortune. Dobbiamo liberarci del-
l'esercito prima di qualunque altra cosa. Un tempo erava-
mo dominati dai bastoni. Oggi lo siamo da moschetti, pi-
stole, mitra e baionette.
Brutto affare disse Harry, muovendo la ruota, e lasciando
che il battello continuasse a deviare a est.

Vi dico che non potete immaginarvelo disse il ragazzo.
Amo il mio povero paese e farei qualunque cosa, qualun-
que cosa per liberarlo dalla tirannide che ora ci~opprime. Fac-
cio cose che odio. Ma farei cose che odio diecimila v~lte
di pi

"Ho bisogno di bere" Harry stava pensando. "Che acci-
denti m'importa della sua rivoluzione? Al diavolo la sua ri-
voluzione. Per aiutare il lavoratore svaligia una banca, am-
mazza uno di quelli che lavora con lui e non contento an-
cora ammazza quel disgraziato di Albert che non ha mai
fatto male a nessuno. O non un lavoratore che ha ammaz-
Zato? A questo non ci pensa. E aveva una famiglia da man-
tenere. Sono i cubani che comandano a Cuba. Tutti si fanno
ia forca tra loro. Si vendono e si tradiscono reciprocamente.
Hanno quello che si meritano. All'inferno la loro rivoluzione.
Tutto quello che devo fare mantenere la mia famiglia e
non ci riesco. E lui viene a parlarmi della sua rivoluzione.
Al diavolo lui e la sua rivoluzione."

S deve essere terribile disse al ragazzo. Volete prendere
la ruota per un minuto? Ho bisogno di bere ln sorso.

Certo disse il ragazzo. In che direzione

Due-venticinque. I~

Faceva buio ora e la corrente era molto gonfia nel punto
in cui si erano spinti. Harry passdinanzi ai due cubani che
in preda al mal di mare erano distesi sui loro sedili e si rec a poppa dove Roberto era seduto, coi piedi sull'altra pol-
troncina di vimini che aveva davanti.

Fatemene bere un po' Harry gli disse.

Va' all'inferno rispose I altro, la voce spessa. Questa
mia.

Bene disse Harry e tornindietro a prendere l'altra bot-
tiglia. Sotto, al buio, Coll la bottiglia nel cavo dci braccio
destro, trasse il turacciolo che Freddy aveva estratto e ri-
messo e bevve una lunga sorsata.

"Ora venuto il momento buono" si disse. "E inutile
aspettare ancora. Il ragazzino ha detto quello che doveva di-
re. Quel delinquente dalla faccia gonfia c ubriaco; gli altri
due hanno il mal di mare. Dovrebbe essere proprio questo
il momento."

Bcvve un altro sorso e il bacardi lo scalde lo corrobor
ma sentiva ancora freddo e un gran vuoto attorno allo sto-
maco. Tutte le sue viscere erano fredde.

Volcte bere? chiese al ragazzo alla ruota.

No, grazierispose il ragazzo. Io non bevo mai.
Harry lo vide sorridere alla luce della bussola. Era un bel
ragazzo simpatico. E dal parlare gentile.

Io ne bevo un goccio disse. Ingollun'altra lunga sor-
sata, ma il liquore non riusca scaldargli quella parte umida
e fredda che dallo stomaco gli s'andava dilatando entro tutto
il petto. Depose la bottiglia sul pavimento.

Continuate a mantener la rotta disse al ragazzo. a Vado
a dare un'occhiata ai motori.

Sollevil cofano e si calgi Chinandosi sui motori,
provcon una mano l'acqua, i cilindri, le camere di stoppa,
e strinse ancora di pile valvole. "Basta restare con le mani
in mano, ora" si disse. "Su, basta aspettare. Dove sono an-
dati a finire i tuoi cogliomberi ora? Sotto il mento, direi."

Guardfuori del cofano. Poteva quasi toccare i due sedili
sopra i serbatoi dove erano coricati i due uomini col mal
di mare. Il ragazzo gli voltava le spalle, seduto sul s~
lino alto del pilota, stagliandosi nitido contro la luce
bussola. Harry, voltandosi, poteva vedere Roberto, chc
iato sulla poltrona a poppa, si stagliava sullo sfondo nero
dell'acqua.

"Ventun colpi per caricatore significa quattro raffiche di
cinque colpi l'una al massimo" pens Dovrpremere leg-
germente. Benissimo. Avanti. Devi muoverti ora, tiratardi
che non sei altro. Cristo, cosa darei per un altro sorso. Bene,
non ce n'piper il momento." Allungla mano sinistra,
sganciuno dei passanti di cuoio, coprcon la mano la custo-
dia del grilletto, tolse tutta la sicura col pollice e shlil fucile.
Acquattato nel pozzo della macchina prese accuratamente di

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mira la nuea del ragazzo dove si profilava eontro la luee della
bussola.

Il mitra fece una gran hammata nel buio e le pallottole cre-
pitarono contro il cofano sollevato e di rimbalzo sul motore.
Prima che il peso morto del eorpo del ragazzo precipitasse
dal seggiolino, egli s'era voltato e aveva sparato eontro la
figura sul sedile di sinistra, tenendo il fueile sussultante e
schi zzante lingue di fuoco quasi a contatto dell'uomo, cos vicino che sentl'odore della sua giaeca bruciata; quindi si
girper dirigere un'altra raffica contro il secondo sedile do-
ve l'uomo s'era levato a sedere e dava di piglio alla sua pi-
stola. Si accoccolancora pibasso ora e guarda poppa.
Roberto aveva abbandonato la sua poltrona. Si vedevano
stagliarsi tutt'e due le poltrone. Alle spalle di Harry il ra-
gazzo giaceva immobile. Non c'erano dubbi quanto a lui.
Su uno dei sedili, uno dei cubani stava rotolando a terra;
sull'altro, egli poteva vedere eon la coda dell'occhio, il suo
compagno giaceva eon la faccia contro il parapetto.

Harry cerco d'individuare nel buio l'uomo dal faccione.
Il battello correva formando un gran cerchio ora; Harry trat-
tenne il fiato e guardmeglio. Doveva essere Roberto quella
macchia scura in un angolo, accuceiata sul pavimento. Lo
spiattentamente e la maechia si mosse un poeo. Era lui.

L'uomo striseiava verso di lui. No, verso l'uomo bocconi
contro il parapetto. Cercava la sua pistola evidentemente.
Ranniechi andosi ancora di pi Harry spile sue mosse fin-
chnon si seppe assolutamente sieuro. Allora gli sparun'al-
tra raffiea. Il mitra lo sollevsulle mani e sulle ginocchia e
quando il getto di fuoco e il bot-bot-bot-bot eessarono, Har-
ry lo sentaffloseiarsi pesantemente sul pavimento.

Brutto figlio d'una puttana disse Harry. Brutta faccia
di delinquente porco.
Il freddo aveva aveva ora abbandonato del tutto il suo
cuore ed egli provancora quella specie di dolorosa esul-
tanza e acquattatosi cercsotto il serbatoio un altro carica-
tore da inserire nel mitra. Trovil caricatore, ma s'aceorse
che la sua mano era bagnata d'una fredda e liquida aridit

"Colpito il serbatoio della benzina" si disse. "Bisogna spe-
gnere i motori. Chi sa dove il serbatoio perde."

Spinse la levetta curva, lascieadere il earieatore vuoto,
inseril nuovo, e si arrampiefuori.

Come si rizzava sul ponte, tenendo il Thompson eon la
sinistra e guardandosi intorno prima di abbassare il eofano
eon l'uncino applicato al suo braccio destro, il cubano ch'era
rimasto immobile sul sedile di babordo ed era stato colpito
tre volte alla spalla sinistra (due di quei colpi avevano bucato
il serbatoio), si leva sedere, prese aceuratamente la mira
e gli sparnel ventre.

Con un sussulto all'indietro, Harry eadde a sedere. Era stato
eome se gli avessero dato una gran bastonata sulla paneia.
Aveva la schi ena contro uno dei sostegni di ferro delle sedie
da pesca e mentre il cubano gli sparava ancora eontro scheg-
giando tutta la sedia al disopra della sua testa, egli allung la mano a tastoni, trovil Thompson, lo sollevcon atten-
zione, e sparmetdel nuovo caricatore sul corpo dell'uo-
mo che sedeva chino in avanti, tranquillamente sparandogli
addosso dal sedile. L'uomo si abbattsul sedile ed Harry si
tastintorno sul pavimento fino a quando non ebbe trovato
l'uomo massiccio, che giaceva col faccione contro terra, gli
toccla testa con l'uncino, lo trascinpiaeeosto a se
premendogli la bocea del mitra contro la testa toccil gril-
letto. Nel toccare la testa il mitra fece un suono come quello
di una zucca eolpita da una mazzata. Harry depose l'arma
e giaeque su un haneo sul pavimento.

"Che figlio di puttana sono" si disse, le labbra eontro il
tavolato. "Sono un gran figlio di puttana. Bisogna che spen-
ga i motori o bruceremo tutti. Ho ancora una possibilit
aneora qualche possibilit GesCristo. E bastato un niente
per rovinar tutto, per mandar tutto al diavolo. Maledetto!

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Oh, maledetto quel bastardo d'un cubano. Chi avrebbe im-
maginato che non lo avevo preso?"

RiUsca mcttersi carponi e abbassato il cofano sui motori
vi str;scisopra verso il seggiolino di guida. Riusca solle-
varViSi, stupito di vcdere con quanta facilitpoteva muo-
versi poi scntcndosi bmscamente debole e fiacco a forza di
star ritto Si picgin avanti appoggiando i] moncherino sulla
bussola e girle due manopole. I motori tacquero di colpo
ed egli sentl'acqua sciabordare contro i fianchi. Non si udi-
va altro suono Il battello scivolnella fossa della maretta
che il vento del nord aveva gonfiato e comincia rollare.

Aggrappandosi alla ruota, si sistemmeglio sul seggiolino.
sentiva la forza scorrcrc via dal suo corpo in una lieve nausea
cOntjnua. S aprla camicia con la mano, tastil foro con la
base della palma e quindi lo tocccol dito. C'era pochissimo
sangue "Tutto all'interno" pens "Sarmeglio ch'io mi
corichi e gli dia l~lodo di calmarsi."

S'era levata la luna ora ed egli potvedere intorno a sc.
"Che confusione ' pensHarry "che confusione del diavolo."
egliO lasciarmi andar giprima ch'io c;da" si disse,
e si calsul pavimento~

Restcoricato su di un fianco e quindi, mentre il battello
rollava fu raggiunto dal chiaro di luna e vide tutto di-

Stintanlentc.

"che asscmbramellto'' pens"proprio cos un vero e
propriasscmbramento. Ma" si chiese "e lei che far Che
fararie? Forse le pagheranno un compenso o un'inden-
nit Dio maledica quei cubano. Lei se la caver spero.
E una donna in gan1ba. Forse ce la saremmo cavata tutti
lo stesso. Devo avcr fatto una gran fesseria. Devo aver vo-
luto fare il passo pilungo dcha gamba. Non avrei dovuto
telltare una cosa simile. Avevo studiato tutto dal principio
alla fine. Nessullo sapr;i come andata. Ma vorrei poter
provvedere per Marie. C'un mucchio di quattrini su questo
battellNon so ncppur quanti. Chiunque e a posto per
sempre con tutti quei quattrini. Chi sa se li prenderanno i
guardacoste. In parte, forse. Se potessi almeno far sapere a
mia moglie come andata. Che far Non lo so. vrei fatto
meglio a trovare un posto da qualche distributore di benzina.
Avrei dovuto piantarla di navigare. Non si pupiguada-
gnare onestamente coi battchi ormai. Se questa troia non
rollasse tanto. Se non rollasse tanto. Ogni su e gime lo
sento tutto dentro. Io. Il signor Boccadolce e Albert. Tutti
quelli che ci hanno messo le mani. Anche questi delinquenti.
E stata una faccenda iettata. Una faccenda scalognata. Quello
che un uomo come me dovrebbe fare ormai lavorare da
qualche distributore di benzina. Ma no, non sono tipo da
distribuire benzina, io. Marie s che saprfare qualcosa del
gencre. E troppo vecchia per sculettare ormai. Dio, se questo
maledetto battello non rollasse. Bisogna che me la prenda
con calma. Con tutta la calma di cui sono capace. Dicono
che non bisogna bere acqua e stare completamente immo-
bili. Dicono che soprattutto non bisogna bere acqua."

Guardquello che il chiaro di luna metteva in rilievo in
fondo al posto di guida. "Bene, inutile pensare a far pu-
lizia" si disse. "Calma e tranquillit Ecco il mio dovere.
Tutta la calma di cui sono capace. Ho ancora qualche pro-
bilit Soprattutto se resto tranquillo e non bevo acqua."

Giacque supino e cercdi respirare con ritmo regolare.
Il battello rollava nella Corrente del Golfo e Harry Morgan
giaceva supino nel posto di guida. Dapprima tentdi difen-
dersi dal rollio con l'aiuto del braccio valido. Poi giacque
immobile, rassegnato.

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La mattina dopo a Key West, Richard Gordon rineasava
dopo una visita al bar di Freddy, dove s'era recato per aver
notizie sullo svaligiamellto della banca. Correndo in bici-
cletta, incontruna donna massiccia, alta e grossa, dagli occhi
azzurri, coi biondi capelli sbiaditi che le sfuggivano di sotto
il cappello di feltro del marito, la quale correva per la strada,
gli occhi rossi di pianto. "Guarda che tipo bovino" pens
"Chi sa come si comporta a letto? E che mai pupensare
una simile corazzata? Vorrei sapere cosa prova il marito accanto
a lei. E davvero ma domla impressionante. Un'autentica
nave da guerra. Terrificante."

Era quasi a casa ormai. Lascila bicicletta sulla veranda ed
entrin anticamera, dopo aver chiuso la porta che Ie termiti
avevano tutta traforata.

Che cosa hai saputo, Dick? ) gli gridla moglie dalla
eucina.

Non dirmi nulla le rispose. Vado a lavorare. L'ho tutto
in testa quello che devo scrivere.
Benissimo ella disse. Non ti disturber
Egli si sedette dinanzi al gran tavolo del salotto. Stava
serivendo un romanzo su uno seiopero in uno stabilimento
tessile. Nel eapitolo odierno egli avrebbe sfruttato il donnone
dagli occhi rossi di pianto che aveva visto poco prima, tor-
nando a casa. Il marito, rincasando la sera, la odiava, odiava il
modo in cui s'era irruvidita e appesantita, provava repulsione
per i suoi capelli scoloriti, i seni troppo grossi, la sua man-
canza di simpatia per il suo lavoro di organizzatore. Egli
la paragonava alla giovane ebrea, piccolina, dal seno fermo,
Ie anche piene che aveva parlato quella sera al comizio. Era
un'idea buona. Ed era una cosa terribile e verosimile. Egli
aveva visto, in un lampo di intuizione, tutta la vita interiore
di quel tipo di donna.

La sua antica indi﹚erenza per Ie carezze del marito. Il
suo desiderio di sicurezza e di bambini. La sua mancanza di
simpatia per le ambizioni del marito. I suoi malinconici
tentativi di simulare un interesse in rapporti sessuali che in
realtavevano finito col ripugnarle. Ne sarebbe venuto fuori
Ull bel capitolo.

La donlla ch'egli aveva visto era la moglie di Harry Mor-
gan, Marie, di ritorno dall'ufficio dello sceriffo.
Il battello di Freddy Wallacc, la Q n Co~clI, lungo tren-
taquattro plcdi, contrasscgnato con un numcro V di Tampa,
era dipinto di bianco; il pontc di prua cra dipinto di un co-
lorc dctto vcrdc Frolic c l'intcrno dci posto di guida era di-
pinto in vcrdc Frolic. Il suo nomc c il suo porto di rcsidenza,
Key West, Florida, crano dipinti in nero sulla poppa. Non
era attrezzato, il battcho, nc con schermi sporgcnti nc con
alberi. Avcva alcuni parabrczza di vctro, uno dei quali, queho
davanti alla ruota dci timonc, cra rotto. Lo scafo riverni-
ciato di fresco, mostrava un gran numcro di fori e di scheg-
giature, soprattutto a un picde sotto il parapetto e un po'
innanzi al posto di guida. C'cra un altro gruppo di scheg-
giature e di fori quasi sulla linca d'immcrsione a tribordo
e dal pibasso d'uno di quei fori un liquido nerastro cra sgoc-
ciolato e s'cra rapprcso in rigidc strisce contro la vernice
recente dello scafo.

Andava alla deriva scarrocciando sotto la lieve brezza dcl
nord a una decina di miglia dalla rotta solitamente seguita
dalle petroliere, festoso ncha sua smagliante tinta bianca e
verde contro l'acqua azzurro cupo dcha Correntc del Golfo.
C'erano macchie di sargassi ingialliti dal solc che lentamente
passavano lungo i fianchi del battello trasportati dalla cor-
rente verso il nord e l'est. Ncssun segno di vita sulla lancia,
quantunque il corpo di un uomo si mostrasse, piuttosto tu-
mefatto, al parapetto, adagiato su un sedile sopra il serbatoio
della benzina, e dall'altro scdile chc si stcndeva lungo il
parapetto di tribordo un uOIIIO sembrasse sporgcrsi per tuf-
fare la mano nch acqua. Aveva la testa e le braccia al sole
e ldovc le sue dita sfioravano l'acqua c'era un turba di pe-
sciolini, lunghi due pollici, ovali, dorati, con strisce d'un
rosso chiaro, chc avcvano abbandonato le alghe del golfo per
trovare riparo nell'ombra che il fondo del battello alla deriva
faceva nch'acqua, e ogni qualvolta qualcosa sgocciolavi in
mare, quei pesciolini accorrevano sulla goccia e si accal-
cavano e roteavano fino a che non era sparita. Duc grigi pesci
di quelli cosiddetti succiatori, lunghi circa diciotto pollici,
nuotavano torno torno il battello nell'ombra da esso get-
tata sull'acqua, aprendo e chiudendo continuamente la boc-
ca sottile in cima alla testa piatta; ma non sembravano
capire la regolaritdello stillicidio di cui si nutrivano i pe-
sciolini e spesso si trovavano dall'altro lato della lancia, quando
la goccia cadeva. Gida tempo avevano staccato i grumi
filamentosi, rossastri che scendevano in acqua dai fori pi bassi, scuotendo le loro brutte teste di succiatori e i loro
corpi sottili e allungati dalla coda esile. Ed erano restii ora
ad abbandonare un posto che li nutriva in modo cosinatteso
e copioso.

Entro il posto di guida della lancia c'erano tre altri uomini.
Uno, morto, giaceva supino ldove era caduto, sotto il seg-
giolino del pilota. Un altro, morto, se ne stava come Im-
mucchiato contro il canale di scarico tra la poppa e il para-
petto di tribordo. Il terzo, ancora vivo, ma gida molto
tempo privo di conoscenza, era coricato su di un fianco con
la testa sul braccio.

L'interno della lancia era pieno di ben2ina e quando il
battello rollava si sentiva tutto quel liquido sciabordare.
L'uomo, Harry Morgan, credeva che quel rumore fosse nel
suo ventre e gli sembrava ora di avere la pancia ampia come
un lago e che lo sciacquio risuonasse contemporaneamente
sulle due rive. Questo perchora si trovava supino con le
ginocchia sollevate e la testa buttata all'indietro. L'acqua del
lago che era il suo ventre era molto fredda; cosfredda
che quand'egli si spingeva sul bordo lo paralizzava, ed egli

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aveva un freddo terribile ora e tutto sapeva di benzina come
se egli avesse succhiato da un tubo di gomma prima di riem-
pire un serbatoio. Sapeva che non c'era nessun serbatoio,
benchsi sentisse un freddo tubo di gomma che sembrava
essergli entrato dalla bocca ed ora gli si avvolgeva pesante,
freddo, enorme entro tutto il corpo. Ogni qualvolta egli re-
spirava il tubo stringeva sempre pifreddo e tenace le sue
spire nel basso ventre ed egli se lo sentiva ldentro come
una grossa serpe, che si muovesse viscida, sopra lo sciaquio
del lago. Egli ne aveva paura, ma benchfosse in lui, essa
sembrava lontanissima e ciche pilo preoccupava, ora,
era il freddo.

Il freddo era in tutto il suo corpo, un freddo doloroso che
non voleva dissolversi, e l'uomo se ne stava immobile e lo
sentiva. Per un po' aveva creduto che se avesse potuto sol-
levarsi cilo avrebbe scaldato come una coperta e per un
istante gli era parso di essersi sollevato e di aver cominciato
a scaldarsi. Ma quel calore era soltanto quello dell'emor-
ragia prodotta dalle ginocchia sollevate; e a mano a mano che
il calore se ne andava egli s'accorse che non era possibile
sollevarsi e che non c'era altro da fare con quel freddo che
tenerselo. Restdisteso~cos cercando con tutto se stesso di
non morire, molto tempo dopo che giaveva cessato di
pensare. Era in ombra ora, a mano a mano che il battello
andava alla deriva, e il freddo aumentava sempre pi

La lancia andava alla deriva dalle dieci della sera prima ed
era ormai il tardo pomeriggio. Non si vedevano su tutta la
superficie della Corrente del Golfo se non le alghe, alcune
membranose bolle, rosate e gonfie, di meduse affiorate alla
superficie, e il fumo lontano di una petroliera che faceva rotta
da Tampico verso il nord.

Che c' disse Richard Gordon alla moglie.

Hai del rossetto sulla camicia ella disse. E anche sul-
l'orecchio. -

E con questo?
E con questo che? 圃 tu che ti fai trovare sul sofin compagnia di quel-

l'ubriacone?
Non vero.
Perch dove ti ho trovato?
Ci hai trovato seduti sul sof
Al buio.
Dove sei stato ?
Dai Bradiey.
Sella disse lo so. Non venirmi vicino. Puzzi di queha
donna.
E tu di che pUZZi? 唏i nulla. Sono rimasta seduta in conversazione con un

amlco.
Lo hai baciato?
No. Ti ha baciato lui?

S e mi ha fatto piacere.
Sgualdrina.
圃 va beneella disse. E tutto finito. Se tu non fossi
tanto htuo ed io non fossi cosbuona con te, ti saresti ac-
corto ch'era gifinita da un pezzo.
Sgualdrina. Nodiss'ella 峪on sono una sgualdrina. Ho cercato di
essere una buona moglie, ma tu sci egoista e vano come un
tacchino. Come un tacchino chc gracchia continuamente:
"Guarda chc bcha cosa ho fatto. Guarda come ti ho reso
felice". Ora corri pur via e chioccia come una gallina che ha
fatto l'uovo. Bcnc, tu non mi rendi affatto felicc, se t'in-
teressa, e ho nausea di te. Ho finito di chiocciare. "

Non vedo perchc dovrcsti chiocciare. Non hai mai de-
posto nulla per cui tu dovessi chiocciare. -

E di chi la colpa? Ero io che non volevo bambini? Ma
non abbiamo mai potuto permetterceli. Abbiamo perpo-
tuto permetterci d'andare a Cap d'Antibes a fare i bagni e
in Svizzera a sciare. Possiamo permetterci di venire a Key
West. Ho nausea di te. Non ti posso pivedere. E oggi la
Bradiey c la goccia che ha fatto traboccare il calice. "

Oh, lasciala perdere, quella! "

Torni a casa tutto sporco di rossctto. Non potevi almeno
lavarti? Ne hai perfino sulla fronte. "

埔ai baciato quello sbronzone.
No, non l'ho baciato. Ma lo avrei fatto se avessi sa-
puto quello che stavi facendo in quel momento. -
Perchti sei lasciata baciare? "

~I Ero furiosa contro di te. Ti abbiamo aspettato e aspettato,
un'eternit Non ti sei mai fatto vedere. Te ne sei andato con
quella donna e sei rimasto lontano non so per quante ore.
John mi ha accompagnato a casa. "

Oh, John, eh? "

S John. JOHN. John!

E com'il suo cognome? Thomas

11 suo cognome c MacWalsey. "

Pcrchnon lo sillabi? "

Non posso " ella disse, e rise. Ma era I ultima volta che
rideva. Non credere che tutto sia andato a posto perchmi
vedi ridere disse, gli occhi pieni di lagrime, le labbra tre-
manti. Non andato a posto niente. Questa non una delle
solite liti. E tutto finito. Non ti odio. Non una scena vio-
lenta. Ma solo ti disprezzo. Ti disprezzo profondamente e
fra te e me finita.

Benissimo 1- egli disse.

No. Niente benissimo. Tutto finito. Non Capisci?
哽redo di capire. "
Non c'bisogno che tu lo crcda. i

Non esser cosmelodrammatica, Hclcn.
Ah, sono anche melodrammatica? Ebbcne, non lo sono.
L'ho finita con te.
No, non l'hai finita.

Non lo direi se fossi in te. -
Che cosa hai intenzione di fare?
Non lo so ancora. Pudarsi che sposi John MacWalsey. Non lo farai.
Se voglio lo sposo.
E lui che non ti vorrsposare.
Sche vorr M'ha chiesto di sposarlo quest'oggi. 1~

Richard Gordon non disse nulla. Un gran vuoto s'cra
fatto in lui dove era stato il suo cuore, e tutto ciche scntiva,
o diceva, gli sembrava udito per caso.

Che cosa ti ha chiesto? disse, con una voce che veniva
da una grande distanza.
Di sposarlo.

Perch

Perchmi ama. Perchvuole ch'io viva con lui. Gua-
dagna abbastanza per mantenermi.

Tu sei sposata con me. "

Non sul serio. Non in chiesa. Non hai voluto sposarmi in
chiesa e questo spezzil cuore della mia povera mamma, come
sai benissimo. Ero cossentimentale nci tuoi riguardi che
avrei fatto morire di crepacuore chiunque per te. Dio, che
stupida sono stata! E ho spczzato anche il mio cuore. E rotto
e morto ormai. Tutto ciin cui credevo e tutto cia cui
davo importanza ]'ho lasciato pcr te, pcrchc cri cosstraor-
dinario e mi amavi tanto che l'amore era l'unica cosa chc

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importasse. L'amore era la pigran cosa dch'universo, non
c vero? L'amore era qualcosa che noi avevamo e che nessun
altro aveva o avrcbbe mai potuto avere, no? E tu eri un
genio cd io tutta la tua vita. Ero la tua compagna, il tuo
piccolo fiore bruno. Puah! L'amore non che un'altra lu-
tida bugia. L'amore sono Ic pillole di ergoapiol chc m? faccvi
inghiottirc pcrchc avcvi paura di avere un bambino. L'amore
c chinino e chinino e chinino fino a farmi diventar sorda.
L'amorc queh'orrcnda operazione abortiva a cui mi fa-
ccsti sottostare. L'amore son tutti i miei organi interni scon-
volti. E in parte sonde e in parte irrigazioni interne. Ormai
lo conosco l'amore. L amore c sempre appeso dietro la porta
della stanza da bagno. Puzza di lisoformio. All'inferno l'a-
more. L'amore c tu che mi fai felice e poi ti addormenti con
la bocca aperta mentre io resto sveglia tutta la notte, ti-
morosa di dire le mie preghiere anche perchso di non
avcre pidiritto di recitarle. L'amore sono tutti gli immondi
giochetti che mi hai insegnato e che probabilmente hai ap-
preso da qualche libro. Ecco. L'ho finita con te e con l'amore.
Il tuo bch'amore truffaldino. Scrittore!
Troietta.
E inutile che m'insulti. So la parola che ti si adatta.
Benissimo.
No, niente benissimo. Ma male, malissimo. Tu fossi al
meno uno scrittore sul serio, potrei forse sopportare tutto il
resto. Ma ti ho visto acido, geloso, cambiar le tue idee per
seguire la moda, adulare la gente per poi parlarne male dietro
le spalle. Ti ho visto fino ad avere la nausea di te. E infine
quella sporcacciona ricca sfondata della Bradiey oggi. Oh,
sono nauseata di tutto. Ho cercato di aver cura di te, di te-
nerti allegro, di cullarti, di farti da mangiare, di sparire quando
non mi volevi e di mostrarmi allegra quando ne avevi bi-
sogno e lasciarti dare sfogo alle tue piccole esplosioni e fin-
gere che cimi rendeva felice e sopportare le tue ire, le tue
gelosie, le tue meschinit ma ora tutto finito. 1~

E vuoi dunque ricominciate da capo con un professore chc
ha il vizio di bere?
E un uomo. E gentile, affettuoso e ti fa sentire scrcna e
veniamo dallo stesso mondo di idee e abbiamo valori che tu
non avrai mai. come mio padre.
E un beone.
Beve. Ma anche mio padre beveva. E mio padre portava
calze di lana e metteva i piedi con le loro brave calze di lana
su una sedia, la sera, e leggeva iI giornale. E quando avevamo
l'influenza ci curava. Faceva il calderaio e aveva le mani
tutte rovinate e gli piaceva fare a pugni quando aveva be-
vuto, ma sapeva darle anche quando non aveva bevuto.
Andava a Messa perchmia madre lo desiderava e a Pasqua
Sl comunicava per accontentare lei e Nostro Signore, ma
soprattutto per lei, ed era un buon marito e se andato con
qualche donna, mia madre non l'ha saputo mai.
Chi sa con quante andava. -

. Pudarsi, ma se lo faceva lo confessava poi al prete, non
a lei, e se lo faceva era perchnon poteva farne a meno, ma
poi se ne pentiva e se ne doleva. Non lo faceva per curiosit o per uno stupido orgoglio o per mostrare a sua moglie che
grand uomo fosse. Se lo faceva era perchmia madre era
partita con noi bambini per la villeggiatura e lui andava a
bere con gli amici e si ubriacava. Era un uomo.
Dovresti fare la scrittrice e scrivere di lui. "

Oh, scriverei molto meglio di te. E John MacWalsey un
uomo buono. Cosa che non sei tu. Tu non puoi esserlo.
Indipendentemente dalle tue idee politiche o dai tuoi prin-
cipi religiosi. "

Io non ho principi religiosi.
Neppure io ne ho. Ma li avevo una volta e li avrancora.
E tu non ci sarai pia portarmeli via. Come mi hai portato
via ogni altra cosa. -

No.

No. Tu puoi andare a letto con qualche milionaria come

194 ! 195
He Bradiey. Le sei piaciuto molto? Le sei parso proprio
tanto straordinario ? I~

Guardandole il volto triste e irato, ingentilito dalle lagrime,
le labbra madide e gonfie come un frutto dopo la pioggia,
i bruni riccioli scompigliati, Richard cedette, infine:

Dunque non mi ami proprio pi

La sola parola mi fa ribrezzo.
Benissimo 1 egli disse, e bruscamente, con forza, le dette
uno schiaffo in pieno volto.

Ella si mise a piangere di dolore, ora, non di rabbia, il
volto chino sulla tavola.

Non dovevi fare una cosa simile disse.

Oh, s che dovevo egli rispose. Tu sai molte cose, ma
non sai quanto avessi bisogno di farlo.

Quel pomeriggio ella non lo aveva visto quando la porta s'era
dischiusa. Non aveva visto altro che il SO~h`tto bianco coi motivi
decorativi a base di Cupidi e colombe che la luce proveniente dalla
porta apertasi bruscamente aveva rilevato.

Richard Gordon aveva voltato il capo e lo aveva visto, massic-
cio e barbuto sulla soglia.

Non fermarti He aveva detto. Te ne prego, non in-
terrompere. " I suoi capelli lucenti erano sparsi sul cuscino.

Ma Richard Gordon aveva interrotto e stava ancora con lafaccia
voltata, a guardare.

奘on badargli. Non badare a nulla. Non vedi che non pllOi
interrompere ora? - aveva detto la donna con disperata frenesia.

L'uomo barbuto aveva chiuso la porta dolcemente. Sorrideva.

Che cos'hai, tesoro? He aveva chiesto, di nuovo al buio
ora
Devo andartnene.

Non vedi che non puoi andartetle?

Quell'uomo...
套a soltanto Tommyave~a detto H~le. 圃 al corrente
di tutto ci Non badargli. S~l, tesoro, vieni. Ti prcgo, rico-

incia.

Non posso.
Devi farlo )) He aveva dctto. Egli la sentiva palpitare e
la tcsta della do1ma sulla sua spalla tremava tutta. Ma, Dio,
tlO11 sai proprio 1lll11a? Non hai il minimo riguardo per una donna?

Bisogna che mc ne vadadisse Richard Gordon.

Nci buio aveva sentito lo schia~o schiacciarglisi sul volto, ac-
ccudergli lampi di luce nei globi oculari. Sulla bocca questa volta.

Ah, sei un tipo d'uomo cos 1 gli aveva detto. Ti crede-
vo un uomo di mondo. Vattene di qua. V rcco cos'era accadu-
to nel pomerig~io. Ecco come la cosa s'era conclusa dai Bradicy.

Ora sua moglie sedeva con la testa china sulle mani posate
sulla tavola e nessuno dei due diceva nulla. Richard Gordon
udiva il tic-tac dell'orologio e si sentiva cosvuoto come la
camera era silenziosa. Dopo un po' sua moglie disse, senza
guardarlo:

Scusami per quanto accaduto. Ma proprio finito
tutto, sai
S se e andata cos
Non e sempre andata cos ma da molto tempo ormai
andava cos
Perdonami per quello schiaffo.
Oh, nulla. Non ha niente a che fare con tutto il resto. E
stato semplicemente un modo di dire addio.
Non ora.

Bisogna che esca " ella disse con una voce stanchissima.
Dovrprendere la valigia grande, temo. "

Fallo domattina egli disse. Potrai fare ogni cosa domani

mattina.

Preferisco farlo ora, Dick, sarpifacile. Ma sono cos stanca. Tutto cimi ha terribilmente stancato e m'ha dato
un gran mal di testa.
Fa' quello che desideri. "

Oh, Signore ella disse. Vorrei proprio che non fosse
successo nulla. Ma e successo. Cercherdi organizzare ogni
cosa per te. Avrai bisogno di qualcuno che si occupi della tu a

196 197
persona. Se non avessi detto tante cose, o se tu non mi avessi
dato quello schiaffo, forse avremmo potuto ricominciare da
capo.
No, era finito tutto gida prima.
Mc ne dispiace per te, Dick.
Non star la compiangermi o ti do un'altra sberla.

Credo che mi sentirei meglio se tu mi schiaffeggiassi
ancora ella disse. Oh, me ne dispiace per te, s me ne di-
spiace.
Va' al diavolo. o

Perdonami se t'ho detto che non vali niente a letto. Non
me ne intendo di queste cose. Ma credo che tu sia meravi-
glioso.
oh, nemmeno tu, non sei mica un fenomeno a letto.

Ella si mise a piangere di nuovo.

Oh, questo peggio d'uno schiaffo disse.

Be', cosa stavi dicendo ?
Non lo so. Non mi ricordo. Ero cosarrabbiaea e tu mi
hai tanto offesa.
Ad ogni modo, se tlIttO finito, perchcontinuare a

punzecchiarci?
Oh, io non vorrei che fosse finito. Ma finito e ormai
non c'piniente da fare.
Avrai quel tuo inverosimile professore.
Smettila ella disse. Non possiamo chiuder la bocca e
non dirci pinulla?
Certo.
VUoi?

S
Andra dormire in albergo.
No prendilo pure tu il letto. Prendilo tu. Io vado a fare
quattro passi. Oh, non uscire. 1~

Devo farlo egli disse.

Ciao diss'ella, ed egli le vide il volto che gli piaceva

sempre tanto, che il pianto non sciupava mai, e i neri capelli
ricciuti, i piccoli seni fermi sotto la maglia sportiva premuti
contro l'orlo della tavola, e non vide il resto di lei che egli
amava tanto e che gli era parso gli avesse dato tanta gioia,
ma evidentemente non era vero, e che era nascosto tutto
sotto la tavola, e mentre egli varcava la soglia ella lo guard dietro la tavola, e aveva il mento sulle mani, e stava piangendo.

198 1 199
Non prese la biciclctta ma si avvia picdi. S'era levata la
luna e gli alberi si stagliavano ncri contro di essa, ed cgli pas-
sava dinanzi alle casctte di Icgno coi loro angusti giardini
c la luce che filtrava dalle fincstre chiusc con Ic impostc, i
vicoli scnza sclciato, dalla doppia fila di casc; cittadina dcha
Florida isolana, dovc tutto era inamidato, bcn chiuso dictro
le imposte, virt errori, mincstra e Icsso, dcnutrizionc, prc-
giudizi, rcttitudine, incroci di sanguc c i conforti della rc-
ligionc; Ic apcrtc c luminosc υlito hot~scs cubane, capannc
la cui unica poesia consistcva nci nomc; la Casa Rossa, la
Chicha's; la chicsa di pictra; Ic suc guglie c i suoi triangoli
brutti e duri contro la lucc dcl~a luna; Ic grandi fondamcnta
c il lungo corpo centralc dci convento, a cupola ncra, bello
nel chiaro di luna; un distributorc di bcnzina c un bar dallc
allcgre luci accanto a un isolato vuoto, dov'cra stato rilc-
vato un piccolo campo di golf; oltre il corso shrzosa-
nlentC illuminato COII le tre farmacic, il ncgozio radio, i
cinque magazzini cbrci, tre sale da biliardo, due bottcglle di
barbicre, cinque birrcric, tre gelatcric, i cinque ristoranti
a buon mercato e queho di lusso, duc rivcnditc di giornali e
cartolcrie, quattro rivcnditc di gcncri di scconda mallo (una
dche quali faccva chiavi), un fotografo, una costruzionc pcr
uffici con quattro gabinctti dcntistici ai piani superiori, il ba-
zar da vcnti ccnts, un albcrgo sull'allgolo con la stazione dci
tassdi frontc; c, dictro l'albcrgo, la gran baracca di Icgno
greggio picna di luci con Ic ragazzc sulla soglia, il piallo mec-
canico in azione e un marinaio seduto in mczzo alla strada; e
infine, in fondo, dictro il tribunalc di mattolli con l'orologio
luminoso che scgnava le dieci e mczzo, oltre l'edificio im-
biancato a calce della prigione e scintillante al chiaro di luna,
hno all'ingrcsso fiorito del Lilac Time, dove Ic automobili
affollavano il vialc d'accesso.

Il Lilac Time era sfarzosamente illuminato e pieno di gente
e Richard Gordon entrando vide chc la sala da gioco era
affollata, con la roulette che girava a pinon posso e la pal-
lina chc cozzava tintilmante contro le divisioni metalliche della
coppa, e la ruota che girava piIcntamente e la pallina che
ticchcttava e saltellava qua e lfino a fermarsi c c'era solo la
ruota che girava c il cozzar dei gettoni. Al bar, il proprictario
che scrviva i clicnti con due baristi, disse:
Salvc, salve, Mist' Gordon. Cosa posso servirvi

Non lo so disse Richard Gordon.

Mi sembrate di malumore. Non va Non vi sentite bene v

No.

Ora vi preparo qualcosa d'cccezionale. Vi rimetto in gam-
ba io. Avctc mai provato un assenzio spagnolo, l'ojen~

No. Assaggiamolo pure dissc Gordon.

Bcrlo e sentirsi un dio la stessa cosa. Vi vcrrvoglia di
prcndcrc a pugni tutti i presenti disse il proprietario. Su,
prepara un ojclI speciale a Mistah Gorclon.
In picdi davanti al b:mco, Richard Gordon bevve tre ojen
speciali ma non si sentmcglio; il liquore opaco, dolciastro,
freddo, sapido di liquerizia non gli dette alcun benessere.

Datemi qualchc altra cosa disse al barista.

Gome mai Non vi piace un oje speciale? c chiese il
padrone. Non vi sentite bene
No.
唏ovctc hre attcnzione a quello che gli bevete sopra.

Datemi un whisky puro.
Il whisky gli riscaldla lingua e il fondo della gola, ma
non cambiminimamente il suo stato d'animo e bruscamente,
guardandosi nello specchio del bar, capche l'alcool ormai
non lo avrebbe aiutato affatto. Ouello che aveva dentro do-
I

201
veva tenerselo e anche se avesse bevuto fino all'incoscienza, S Nc ho gipronta met
ridestandosi lo avrebbe ritrovato. Magnifico disse Spellman. Su che sOggetto? Un giovanotto che, alto, magrissimo, il mento ricopcrto Uno sciopero in uno stabilimento tessile. da una peluria biondastra, gli stava vicino davanti al banco, Oh, meraviglioso )) disse Spellman. Sapete, io SO110 Ull
gli disse: maniaco per tutto ciche ha attinenza coi problemi sociali. Non siete Richard Gordon? S S Ne sono entusiasta disse Spellman. Li preferisco a qual-
lo sono Herbert Spellman. Ci siamoconosciutiaBrooklyn, siasi altra cosa. E in questo genere voi siete un camlone.
a un ricevimento, se ben ricordo. Sentite, nel vostro libro ci avete messo una bella propagan-
Pudarsi disse Richard Gordon. Pudarsi benissimo. dista ebrea? Il vostro ultimo libro m'piaciuto immensamente disse Perchc? chiese Richard Gordon, sospcttosamentc.
Spellman. Mi piacciono tutti i vostri libri. E una parte per Sylvia Sidney. Sono inllalllorato di quella
Ne sono lieto disse Richard Gordon. Gradite qualcosa? ragazza. Volete vedcre la sua fotografia? No, offro io disse Spellman. Avete provato questo ojcl1? L'ho vista disse Richard Gordon.
Non mi giova per nulla. " a Oh, beviamodisse Spellman, estasiato. Incontrarvl
Che cosa avete? qua, pensate. Sapete, sono un uomo fortunato. Proprio
Sono gidi morale. fortunato. Non volete tentarne un altro? Perchc? No. Berrdel whisky. Perchc sono pazzo disse Spellman. Dio, che meravi~lia.
Sapete, un fatto importante per me incontrarvi disse
Spellman. Non credo che vi ricordiate di me a quel rice-
vlmento. No, forse perchfu una festa riuscita. Di solito non ci si
ricorda mai delle feste riuscite, vero? No, credo di no disse Spellman. Fu a casa di Margaret
Van Brunt. Ve ne rammentate? chiese il giovane con aria

E proprio come essere innamorati, soltanto che va sempre a
finir bene. Richard Gordon si scostun pochino da lui.
Oh, non fate cosdisse Spellman. Non sono un pazzo
furioso, o per meglio dire non lo sono quasi mai. Su, bevete
anche voi. E da molto che siete paZzo? speranzosa. Da sempre, credo. Ma l'unico modo di essere felici in
Sto tentando. tempi come questi. Che m'importa di quello che fa la Douglas
Io fui quello che appiccil fuoco alla casa disse Spchmall. Aircraft? Che m'importa di guello che fa A. T. 8 T.? Non
Ma no fece Gordon. possono toccarmi. Piglio uno dei vostri libri o bevo un bic-
Sdisse Spellman tutto felice. Fui io. E stata la pichierino o guardo la fotografia di Sylvia e sono felice. Sono
bella festa a cui mi sia mai trovato. come un uccello. Meglio di un uccello. Sono..parve esitare,
E ora che cosa fate? chiese Gordon. cercare una parola e poi in gran fretta un grazioso cico-
Oh, ben poco. Viaggio. Mi riposo. E voi state scrivendo gnino. E arross Guardfissamente Richard Gordon, con
un nuovo libro? ) le labbra che gli tremavano e un giovanottone biondo si
staccda Ull gruppetto in fondo al bar e avvicinatoglisi gli
pose ulla nlallo sul braccio.

SU, andialllo, Harold gli disse. Faremo bene a tornar-
CCIIC a casa.
Spelhnall guardRichard Gordon con occhi folli.

Ha riso di una cicogna disse. Si scostato da ma ci-
cogna. Una cicogna che vola ruotalldo in ampi cerchi...

Su, andialllo, Harold disse il giovanottone.

Spelllllall porse la mano a Richard Gordon.

Senza offesa ) disse. Siete Ull vero scrittore. Continuate
pure cos Ricordatevi che SO110 sempre felice. Non lasciatevi
confolldcrc. Ci vcdiamo.

Col braccio del giovanottolle sulla spalla s'avviin mezzo
alla folla verso la porta. Spellman si volte strizzl'occhio

a Richard Gordon.

Ragazzo simpatico disse il proprietario. Si batte la fronte.
Molto istmito. Studia troppo, credo. Gli piace rompere
vetri. Ma noll v--ol far male a nessllllo. E paga tutto quello
chc rompc.
Vichc qlli SpCSSO?
La sera, di solito. Cosa ha detto di essere? Un cigno?

Una cicogna.
L'altra sera era Ull cavallo. COII Ie ali. Come il cavallo
sull'etichetta delle bottiglie di White Horse, ma eon due ali.
Ragazzo simpatico. E pieno di quattrilli. Ha delle strane
idee. La famiglia lo tiene qui col suo amlllillistratore. M'ha
detto che i vostri libri gli piacciollo molto, signor Gordon.
Che cosa bevete? Offre la casa.
Un whisky dissc Richard Gordon. In quei IIIOIIICIItO Vi-
de lo sceriffo che gli veniva incontro. Lo sceriffo era un Uolllo
straordinarialllellte alto, dalla cera cadaverica e il tono molto
cordiale. Richard Gordon lo aveva conosciuto quel po-
nleriggio alla festa dei 13radiey e avevano parlato dello sva-
ligiamchto dcha ballca.

Sentite disse lo sceri﹚o se noll avete niellte da fare ve-
nite con me un po' pitardi. Il guardacoste sta rimorchianae
il battello di Harry Morgan. Una petroliera lo ha segnalato
al largo di Matacumbe. Tutta la banda stata liquidata.
Mio Diodisse Gordon. 夏i hallno uccisi tUtti?
Sono tutti morti meno un uolllo, ha detto il messaggio.
E non sapete chi c quell'uolllo?
No, non l'hanno conlullicato. Dio solo sa cosa c successo.

I quattrini li hanno ricuperati?
~l Non si sa. Ma devono essere ancora a bordo, visto che non
sono mai arrivati a Cuba.
Quando sarqui il battello?
Ci vorranno ancora due o tre ore.
圃 dove lo metteramlo?

Nel cantiere della Marina, SllppOllgO, dove attracca sempre
il guardacoste.
Dove posso trovarvi per andarci con Voi?
Passerqui pitardi a prendervi.
Qui o da Freddy. Non posso star qui tutta la sera.

哽'e un gran baccano stasera da Freddy. E pieno di ex
cGmbattenti venuti da tutte Ie isole. E ogni volta falmo una
confusione straordinaria.
Allora ci vado a dare un'occhiata ) disse Gordon. Son
gidi morale questa sera.
~Bene, attento a non farvi coinvolgere in qualche rissa~
ammonlo sceri~o. Verra prendervi laggifra un paio
d'ore. Volete un passaggio fin l
Grazie.
Uscirono dopo essere passati attraverso la folla dei clienti
e Richard Gordon salnella macchina dello scerifffo e gli si
sedette accanto.

Secondo voi che cosa e successo sul battello di Morgan? chiese.

唏io lo sarispose lo sceri~o. I Ma dev'essere stata una
cosa tremenda.
~I Non hanno dato altre informazioni? Niente. Guardate, ora, guardate un po'.
Erano di fronte alla soglia sfarzosamente illuminata del
locale di Freddy, ch'era pieno di gente fin sul marciapiede.
Uomini vestiti di tela, a]cuni a testa nuda, altri con berretto
militare, vecchi berretti da fatica ed elmetti di cartone an-
davano e venivano e il fonografo che suonava inserendo
una monetina nella fessura faceva rimbombare le note di
Isle of C(7pri. Nell'istante in cui la macchina dello sceriffo si
fermava, un uomo irruppe dalla porta spalancata del bar,
tenendone sollevato un altro. Caddero e rotolarono sul mar-
ciapiede, e l'uomo che si trovava sopra, afferrati i capelli
dell'altro con tutt'e due le mani, si mise a sbattere la testa
sul cemento, con un rumore che faceva impressione. Nes-
suno, dentro, si occupava di loro.

Lo sceriffo scese dall'automobile e prese per la spalla l'uomo
che stava sopra.

Smettetela disse. Alzatevi.
L'uomo si rizze guardlo sceriffo bene in faccia.

娑er GesCristo disse 峪on potete pensare agli affari
Vostri?
L'altro, coi capelli insanguinati e un orecchio che perdeva
sangue e gli aveva inondato tutta la faccia lentigginosa,
squadrlo sceriffo.

Lasciate tranquillo il mio compagno disscon voce
malferma. Che cosa c' Credete che io non ce la faccia?
Oh, sche ce la fai, Joey disse l'uomo che gli aveva sbat-
tuto la testa contro il marciapiede. Sentiteallo sceriffo
non potreste prestarmi un dollaro?
Nodisse lo sceriffo.

Andate all'inferno, allora Si rivolse a Richard Gordon.
Che ne dite voi?
Vi offro da bere disse Gordon.

Andiamo disse il reduce, e prese Gordon per un braccio.

Ci vediamo pitardi disse lo sceriffo.

Bene. Vi aspetto. 1~

Mentre si avvicinavano faticosamente all entrata, l'uomo dai
capelli rossi e la faccia lentigginosa che perdeva sangue da
un orecchio, afferrun braccio di Gordon.

Vecchio amico mio disse.

E in gamba disse l'altro reduce. Ce la fa benissimo.
Ce la faccio, vero? disse quello dall'orecchio sangui-
nante. E qui che li frego.
S ce la fai, ma le prendi, non le dai gli disse qualcuno.
E meglio che la pianti.
Entriamo disse quello dall'orecchio sanguinoso entriamo,
vecchio amico mio. E mormorall'orecchio di Richard
Gordon: Non ho bisogno di darle. Ce la faccio, capisci?

Senti disse l'altro reduce, quando finalmente ebbero rag-
giunto il banco tutto bagnato di birra avresti dovuto vederlo
oggi a mezzogiorno alla sussistenza del Campo Cinque. Lo
avevo buttato in terra e gli davo in testa con un bottiglia.
Era come battere su di un tamburo. Gli ho dato almeno cin-
quanta bottigliate.
(I Di pi di pidisse faccia sanguinosa.

圃 non gli ha fatto la minima impressione.
Oh, io ce la faccio disse l'altro. E mormorall'orecchio
di Richard Gordon: 圃 un segreto

Richard Gordon porse ai reduci due delle tre birre che il
barista negro, panciuto e dalla giacchetta immacolata, aveva
spillato e servito loro.

Che cosa un segreto? chiese.

Io disse l'uomo insanguinato. 11 mio segreto.
Ha un segreto conferml'altro reduce. Non dice bu-

gie.
Vuoi saperlo? chiese faccia sanguinosa all'orecchio di
Richard Gordon.

Gordon annu
Ebbene, non si sente nessun male.
L'altro assent

I)igli proprio tutto.

206 1 207
L'uomo dai capelli rossi mise le labbra sanguinose quasi a
contatto con l'orecchio di Gordon.

Alle volte h piacere disse. Che te ne sembra?
Accanto a Gordon c'era un uomo alto e magro con una
cicatrice che gli andava dalla coda dell'occhio al mcnto.
Abbasslo sguardo su quello dai capelli rossi e sogghign

a Prima stata un'arte disse. Poi diventato un piaccre.
Se ci fosse qualcosa che fa venir voglia di vomitare, tu mi
faresti venir voglia di vomitare, Rosso.
Tu vomiti per ben poco disse il primo reduce. In che
squadra eri?
Tanto non la conosci, benzinaro disse l'uomo alto.

Posso of~rirti qualcosa? )) disse Gordon all'uomo alto.

Grazie disse quello sto gibevendo.
奘on dimenticarti di noidisse uno dei due che erano
entrati con lui.

a Ancora tre birre disse Richard Gordon e il negro, spilla-
tele, le servloro. La ressa era tale che non c'era modo di
alzare i bicchieri e Gordon fu spinto contro l'uomo alto.

Siete sbarcato da qualche piroscafo? chicse l'uomo alto.

No, abito qui. Venite dalle Keys?
Siamo arrivati questa sera da Tortugas disse l'uomo alto.
Abbiamo fatto un tal finimondo che non hanno pipotuto
tenerci l
E un rossodisse il primo reduce.

E lo saresti anche tu se avessi un po' di salc in zucca dis-
se l'uomo alto. Ne hanno mandati molti dei nostri laggi per liberarsene, ma noi abbiamo fatto troppo casino per loro. E sogghignguardando Richard Gordon.

Riformami quel bel tipogriduna voce, e Richard
Gordon vide un pugno colpire una faccia poco lontana.
L'uomo colpito fu trascinato lontano dal banco da due altri.
Fuori dcha calca, un uomo lo colpancora, in pieno volto,
e l'altro lo colpal corpo. Egli cadde sul pavimento, copren-
dosi la testa con le braccia e uno dei due uomini gli vibr~
un calcio nella schiena. Egli non aveva emesso il minimo
SUollo. Uno dei due lo rimise in picdi con uno strattone e lo
spinse contro il muro.

Addormentiamo questo hglio d'una puttana disse e men-
trc l'uomo scivolava a terra, pallidissimo, le spalle al muro,
l'altro si mise in posa, le ginocchia lievemente piegate e
gli vibrun destro che partito quasi dal pavimento anda
piazzarsi sulla masccha dch'uomo pallidissimo. Questi cadde
in avanti sulla ginocchia e quindi rotola tcrra lentamente,
con la testa in una piccola pozza di sangue. I due uomini
lo lasciarono le tornarono al banco.

Ragazzi, che cazzotti che tiri! disse uno.

Quel figlio d'una puttana vienc in citt investe tutta la
paga nel libretto di risparmio e poi vicne qui a farsi pagar
da bere e a pianger miscriadissc l'altro. Questa la se-
conda volta che lo addorn1ento. )

E lo hai addormcntato secondo tutte le regole.
Quando l'ho colpito ora ho scntito che la sua mascella si
frantumava come sc fosse gesso disse l'altro allegramente.
L'uomo era scmpre disteso prcsso il muro e nessuno gli badava.

Ohe, lo sai che se mi picchi cosa me non mi hrebbe la
minima impressione? disse il reduce dalla testa rossa.

Piantala, rammollito disse l'addormentatore. Hai lo

scolo.
No che non ce l'ho.
Gli sbronzoni come te mi fanno schifo o disse l'addormen-
tatore. Perchc dovrei spcharmi le mani su di te?
Spcharti le mani, giusto, ecco quello che ti faresti i disse
il reduce dai capelli rossi. Senti, vecchio amico mio a Ri-
chard Gordon perchnon ne beviamo un altro?

Non sono dei magnifici ragazzi? disse l'uomo alto. La
guerra c una forza purificatrice e nobilitante. Il problema sapere sc gente come noi qui presenti c nata per fare i soldati
o se sono i diversi servizi che ci hanno formato.
Non lo so disse Richard Gordon.
Scommetterei l'osso del collo che fra tutti i presenti non
ce ne sono tre he sono stati arruolati obbligatoriamente~
disse l'uomo alto. Questi sono proprio l'elite, la crema, gli
uomini con cui Wellington vinse a Waterloo. Be', Hoover
ci ha cacciato dagli appartamenti dell'Anticosti e Rooscvelt
ci ha imbarcato e portato fin qua per liberarsi di noi. Hanno
attrezzato l'accampamento in modo da provocare un'epi-
demia, ma tutti questi poveracci son duri a morire. Ci hanno
portato me e qualche altro~a Tortugas, ma c'e l'aria buona
laggiora. E poi noi non eravamo tipi da restarci. E cosci
hanno riportato qua. Quale sarla prossima mossa? De-
vono liberarsi di noi. Lo capite anche voi, non e vero?
Perch
Perchsiamo gli autentici disperati disse l'uomo quelli
che non hanno niente da perdere, quelli completamente ab-
brutiti. Peggiori degli uomini con cui l'antico Spartaco fece
la sua rivoluzione. Ma difficile riuscire a ottenere qualcosa
da noi perchne abbiamo passate tante che il nostro unico
svago e la sbornia e il nostro unico orgoglio saperle pren-
dere. Ma non tutti siamo cos
Ci sono molti comunisti nell aCCampamentO?
Sono una quarantina disse l'uomo alto. Su duemila. Ci
vuole disciplina e abnegazione per essere un comunista: un
ubriacone non puessere un comunista.
Non dargli rettadisse il reduce dai capelli rossi. E
semplicemente un lurido anarchico.
Senti r disse l'altro reduce che bcveva con Richard Gordon
lascia che ti racconti qualcosa sulla Marina. Ti racconterio
qualcosa d'intercssante, puzzolente d'un anarchico.
Senti a me invece disse queho dai capelli rossi. Quando
la flotta arriva a New York e tu sei in franchigia, di sera,
dalle parti di Riverside Drive, ci sono dei vecchi con delle
gran barbe e tu gli puoi pisciare nella barba per un dollaro.
Che te ne pare?
Ti pago da bere disse quello alto se ti dimenticherai di
questo particolare. Non mi piace sentirne parlare.
lo non voglio dimenticarmi di niente disse quello dai ca-
pelli rossi. Cos'hai, vecchio amico mio?
E vera questa storia delle barbe? chiese Richard Gordon.
Si sentlva un po' di nausea.

Te lo giuro su Dio e sulla memoria di mia madre disse
quello dai capelli rossi. Ma questo niente.
In fondo al banco un reduce stava litigando con Freddy a
proposito del conto.

E esattamente quello che avete consumato disse Freddy.

Richard Gordon guardla faccia del reduce. Era ubriaco
fradicio, aveva gli occhi iniettati di sangue e l'aria di chi
vuole attaccar briga.

娜azza di un imbroglione!disse a Freddy.

Ottantacinque cents gli disse Freddy.

Attenti a quello che ora succede disse il reduce dai ca-
pelli rossi.

Freddy allargle mani sul banco. Seguiva attentamente
ogni mossa del reduce.

Maledetto imbroglione disse il reduce e prese un bic-
chiere da birra per scagliarglielo contro. Nell'istante in cui le
sue dita si chiudevano intorno al bicchiere, la mano destra di
Freddy scattad arco sopra il banco e scaraventuna massiccia
saliera coperta da un tovagliolo Gontro la testa del reduce.

Che precisione! s'estasiil reduce dai capelli rossi. Ave-
te visto che colpo magnifico?
Dovresti vederlo quando tiene a bada i clienti con una
stecca da biliardo tutta smozzicata disse l'altro.

Due reduci che si trovavano ldove quello colpito dalla
saliera era crollato aterra guardarono minacciosamente Freddy:

Ehi, si pusapere che diavolo v'presO?
哽alma e sangue freddodisse Freddy. Questo stato
offerto dalla casa. Ehi, Wallace disse poi. Metti quel
tale contro il muro.
奘on stato un bel colpo?il reduce dai capelli rossi
chiese a Richard Gordon. Straordinario, proprio.
Un giovanotto atticciato aveva trascinato l'uomo dalla sa-
liera attraverso la folla. Lo trasse poi in piedi e l'uomo lo
guardcon occhi assenti.

Andatevene o gli disse. Un po' d'aria vi hrbene.
Seduto contro il muro, l'uomo ch'era stato "addormentato"
si teneva ora la tcsta fra le mani. Il giovanotto atticciato gli
si avvicin

Andatevene pure voi gli disse. O rischierete di pren-
derne ancora.
M'hanno rotto la mascella disse l'addormentato con voce
rotta. Il sangue gli scorreva dalla bocca imbrattandogli il
mento.

E una fortuna che non vi abbia ammazzato quella sven-
tola che vi hanno appioppato disse il giovanotto. Filate,
ora. )

M'hanno rotto la mascella disse l'altro con stolida coc-
ciutaggine. Ho la mascella rotta.
Farete bene a filare disse il giovanotto. Qui passerete
un altro guaio.
Aiutl'uomo dalla mascella rotta ad alzarsi e quello usc barcollando.

Ne ho visti una dozzina stesi contro il muro una certa
notte disse il reduce dai capelli rossi. Una mattina ho visto
quel grosso negro asciugare tutto il sangue con uno straccio
e un secchio. Non vi ho visto asciugare il sangue con uno
straccio e un secchio? chiese al barista negro.

S signore rispose il barista. Molte volte. S signore.
Ma non mi avrete mai visto picchiare nessuno.
Avete sentito? disse il veterano dai capelli rossi. Con
un secchio.
Ma anche questa ha l'aria di diventare una notte come
quella osservl'altro reduce. Che ne dici, vecchio amico
mio? A Richard Gordon: E se ne bevessimo altre tre?

Richard Gordon cominciava a sentirsi ubriaco. La sua faccia,
riflessa nello specchio posto dietro il banco, col~inciava a
sembrargli strana.

Come vi chiamate? chiese al comunista.

埃acks rispose l'uomo alto. Nelson Jacks. Dove stavate prima di capitare da queste parti?

oh, un po' dappertutto, Messico, Cuba, America del
Sud, un po' dappertutto, vi dico.

Vi invidiodisse Richard Gordon.

Perch Perchnon andate a lavorare?
Ho scritto tre libri disse Richard Gordon. Ne sto scri-
vendo ora uno su Gastonia.
Bene disse l'uomo alto. Magnifico. Come avcte dctto
di chiamarvi?
Richard Gordon.
Oh fece l'uomo alto.
Cosa significa il vostro "oh"

Niente disse l'uomo alto.
Avete letto i miei libri?

S Non vi sono piaciuti? 1-

No disse l'uomo alto.

Perch Preferisco non dirlo.

唏ite pure.
Per me eran libri di merda disse l'uomo alto e si mosse
per andarsene.

Ho l'impressione che sia proprio la mia jera questa disse
Richard Gordon. La mia serata d'onore. Che cosa vuoi
bere ancora? chiese al reduce dai capelli rossi. Mi sono
rimasti due dollari.
Una birra disse l'uomo dai capelli rossi. Senti, tu sci
Ull caro vecchio amico e per me i tuoi libri sono bellissimi.
All'inferno quel delinquente di un anarchico. " Non hai un libro con te? chiese l'altro reduce. Ho una

212 213
gran voglia di leggere. Non hai mai scritto per Avventute del
Far West o per Assi di guerM? Io leggerei Assi d, guerra dalla
mattina alla sera.
Chi quello spilungone? chiese Richard Gordon.

Ti ripeto che non che un delinquente d'anarchico ri-
spose il secondo reduce. L'accampamento pieno di quella
gente. Li avremmo cacciati via a calci se la maggior parte
del tempo i pidi noi non si ricordassero.
Non si ricordassero cosa? .chiese quello dai capelli rossi.

Non si ricordassero niente o rispose l'altro.

Mi vedi? chiese testa rossa.

Srispose Gordon.

哽i crederesti che io ho la pideliziosa mogliettina di

Certo.
Perchproprio cos sai disse testa rossa. E quella fi-
gliola pazza di me. E come una schiava. "Dammi un'altra
tazza di caff le dico. "Subito, paparino" mi risponde. E
me lo porta. Altrettanto per tutto il resto. Una schiava ti
dico. Ogni mio capriccio e legge per lei. I~

Soltanto, dove si trova? v disse l'altro reduce.

Appunto fece testa rossa appunto, socio. Dove si trOva?
Non sa dove si trova disse il secondo reduce.

Non solo, ma non so quando e dove l'ho vista per l'uI-
tima volta.

Non sa neppure in che paese sua moglie si trova.
S ma mi puoi credere, socio disse testa rossa. Dovun-
que si trovi, la mia mogliettina mi fedele.
Vero quant'vero Dio disse l'altro reduce. Puoi scom-
metterci l'osso del collo.
Alle volte continutesta rossa mi vien fatto di credere
che forse Ginger Rogers e che si e data al cinema.

Perchno? fece l'altro.

E poi mi sembra invece di vederla che mi aspetta buona

A mantenere accesi i fuochi domesticidisse l'altro.

Proprio disse testa rossa. E il pi﹛ caro donnino di que-
sto mondo.
Senti fece l'altro anche la mia vecchia madre e bra-
vissima, sai.
Si capisce.
E morta disse il secondo reduce. Non parliamo di lei.
E tu non sei sposato, amico mio. il reduce dai capelli
rossi chiese a Gordon.

Sono sposato srispose Gordon. All'altro capo del banco,
quattro uomini piin l vide la faccia rossa, gli occhi az-
zurri e i baffi stopposi, irrorati di birra del professor Mac-
Walsey. Il professor Mac~Valsey guardava dritto dinanzi a s e, mentre Richard Gordon lo osservava, vuotil sI~o bic-
chiere di birra, poi, alzando il labbro inferiore, se ne tolse dai
baffi la schiuma. Richard Gordon notcome fossero azzurri
e lucenti i suoi occhi.

Guardandolo, Richard Gordon si sentnel petto un vuoto
struggente e capper la prima volta quello che prova un
uomo quando guarda colui per il quale la moglie lo sta pian-
tando.

Che cos'hai, amico mio? gli chiese il reduce dai capelli
rossn

Nulla.
Non ti senti bene, lo si vede subito.
No disse Richard Gordon.

Sembra che tu abbia visto uno spirito. o

Vedi quel tale laggicoi baffi? chiese Richard Gordon.

Q~lello?
Si.
Ebbene? chiese il secondo reduce.

Niente disse Richard Gordon. Sangue di Giuda. Niente.
E un tipo che ti dnoia? Te lo addormentiamo noi.
Gli saltiamo addosso tutti e tre e tu lo conci per le feste se-
condo i tuoi gusti.
214 1 215
No disse Richard Gordon. Non servirebbe a nulla. Lo bccchiamo quand'esce di qua disse testa rossa. Ha
una faccia che non mi piace. Quel figlio di puttana m'ha
tutta l'aria di un crumiro.
Lo odio disse Gordon. Ha rovinato la mia vita.
Lo facciamr fuori disse il secondo reduce. Brutto por-
co. Su, Rosso, prendi un paio di bottiglie. Lo ammazziamo
di botte appena esce. Senti, amico mio, quand'c che ti ha
fatto del male? Dobbiamo ancora bere una birra?
Abbiamo un dollaro e settanta cents disse Richard Gordon.
哽i converrordinare un litro dopo disse testa rossa.
Per il momento son pieno fino ai denti.

No disse l'altro. Questa birra ti fa bene. E birra spil-
lata, sai. Non bisogna abbandonarla. Su, andiamo a far fuori
quel tipo e poi torniamo a bere birra.
No. Non toccatclo.
Amico mio, non dobbiamo toccarlo? Ma non hai detto che
quel porco ha rovinato tua moglie?
La mia vita, non mia mogliel.
Oh, Cristo? Scusami, amico mio, devi proprio scusamli. 埔a assaltato e svaligiato la bancadisse l'altro reducc.
Scommetto che c'una taglia sulla sua testa. Perdio, ho
visto oggi la sua fotografia all ufficio postale. E tu che cosa facevi all'ufficio postale? chiese l'altro so-

spettosamellte.

Non posso andarci a pigliare una lettera?
Non ti puoi far mandare la posta all'accampamento? Non crederai che andassi ai libretti di risparmio, spero. E allora che cosa facevi all'ufficio postale?
Ci sono passato per caso.
a Prenditi questo disse il compagno buttandoglisi addosso
e scazzottandolo come poteva in mezzo alla folla.

Gioco di parolc il~tr~d~lcibilc tra 1 (Vitl) C u~iti (moglic). (N.d.T.)

Ecco che i due indivisibili ricominciano osservuno dei
presenti. A spintoni e a pugni, a ginocchiate e pedate i duc
furono cacciati fuori del locale.

Che se le diano sul marciapiede disse il giovanotto at-
ticciato. Quei delinquenti si prendono a pugni tre o quattro
volte ogni sera.
Son due incassatori disse un altro rcduce. 11 Rosso fa-
ccva il boxeur una volta, ma s'prcso lo scolo.
Ce l'hanno tutti e due.
11 Rosso se lo c prcso sul ring disse un reduce basso e
tarchiato mentre stava demolendo l'avversario. Questo aveva
lo scolo ed era tutto pesto sulle spalle e la schiena. Ogni volta
che restavano abbracciati, strofinava la spalla sotto il naso del
Rosso o addirittura contro la sua ghigna.

Ma va'. Perchc doveva tener la faccia cosbassa? 1~

Perchil Rosso la tencva scmpre cosquando era stretto
all'avversario. In gi a questo modo.
Fesserie. Qucsta una balla. Nessuno mai s'c preso lo
scolv scazzottando un altro.
Lo dici tu. Scnti, il Rosso era il ragazzo pisano e pulito
che ci fosse al mondo. Lo conoscevo. Era nella mia squadra.
Ed era anche un buon boxcur. Proprio in gamba. Era sposato
a una brava ragazzina. Graziosissima. E quei Benlly Sampson
gli attacclo scolo quant'c vero che sono qua in picdi.
Sicditi allora disse un altro reduce. E Poochy come se
lo preso?
A Shanghai. 1~

E tu dove lo hai preso?
峽o non ce l'ho.
E Suds dove lo ha prcso?
A Brest con una ragazza, prima di tornarc in America.
圃cco di cosa voialtri parlate sempre. I)ello scolo. Che
di~erenza c c fra avcrlo o non averlo?
"Nessuna, al punto in cui siamodisse un reduce. Si
sta benissimo anchc con lo scolo.
216 217
Poochy sta ancora meglio. Non sa neppure il punto in
c~li c.
Che cos'c lo scolo? chiese il professor MacWalsey al-
l'uomo che aveva accanto. L'uomo glielo disse.

Chi sa da dove deriva questa paroladisse il professor
MacWalscyl.

Non lo so rispose l'uomo. L'ho sempre sentito chiamar
cosdal mio primo arruolamento. Qualcuno lo chiama anche
blenorragia. Ma di solito lo chiamano scolo.
Mi piaccrebbe molto saperlo disse il professore. Molti
di questi vocaboli sono parole dell'inglese arcaico.
Perchlo chiamano blenorragia? il reduce accanto al
profcssore chiese a un compagno.

Non lo so.

Nessuno aveva l'aria di saperlo, ma tutti godevano l'atmo-
sfcra di grave conversazione filologica.

Richard Gordon si trovava ora accanto al professor Mac
Walsey dinanzi al banco. Quando Rosso e Poochy avevano
incominciato a darsele egli era stato sospinto fin le non aveva
potuto resistere all'ondata.

Salve gli disse il professore MacWalsey. Bevete qua]-
cosa?
Non con voi disse Richard Gordon.

Credo che non abbiate torto disse MacWalsey. Avete
mai visto niente di simile?
No.
E uno spettacolo straordinario disse il professore. E
gente unica al mondo. Vengo qui tutte le sere.

E non restate mai coinvolto in una rissa?
No. Perchdovrei restare coinvolto in una rissa?
' L'oscuro termine americano (old rale) giustifica la domanda di Mac-
Walsey, la quale in italiano suona invece, data l'espressiviedel no-
stro vocabolo, estrcmamente ingellua. (N. d. T.)

Perchgli ubriachi sono attaccabrighe. Non credo che mi sia mai avvenuto niente di simile. 唏ue amici miei avevano una gran voglia di darvi una
lezione pochi minuti fa.
S
Avrei dovuto lasciarli fare.
Non credo che la cosa avrebbe avuto una grande im-
portanza disse il professore con quel suo strano modo di
parlare. Se la mia presenza qui vi disturba, posso anche
andarmene.
No disse Richard Gordon. Ci tengo a restarvi vicino.
S fece il professore.

Siete mai stato sposato?
S
E che cosa successo?
Mia moglie mordi spagnola nel 1918.
Perchvolete sposarvi ancora?
Credo che sarei piadatto ora; che sarei un marito mi-
gliore.
E avete scelto mia moglie.
Sdisse il professore MacWalsey.

Farabutto disse Richard Gordon, e gli dette un pugno
in piena faccia.

Qualcuno lo afferrper un braccio. Si svincol ma un
colpo tremendo gli si abbattdietro l'orecchio. Potvedere i]
professore che, sempre davanti al banco, lo guardava, sbat-
tendo le palpebre, pirosso che mai. Stava allungando il
braccio per prendere un'altra birra in sostituzione di quella
che Gordon gli aveva fatto rovesciare, e Richard Gordon
strinse il pugno e si stava preparando a colpirlo di nuovo,
quando qualcosa esplose ancora dietro il suo orecchio e tutte
le luci lampeggiarono accecanti, girarono intorno e infine
si spensero.

Quindi egli si ritrovsulla porta del locale. Gli ronzava la
testa, la sala rigurgitante sembrava ondeggiare e girar lenta-
mente ed egli si sentiva una gran nausca. S'accorse che tUtt
lo guardavano. Il giovanotto robusto gli stava accanto.

Scntite gli stava dicendo cercate di non provocar di-
sordini qui dcntro. Ce ne sono stati giabbastanza stasera con
tutti questi reduci.
Chi mi ha colpito? chiese Richard Gordon.

Io rispose il giovanotto robusto. Quel signore c
buon clicnte del locale. Dovcte starc calmo. Non dovctc
battervi qua dentro.
Barcollando lievemente, Gordon vide chc MacWalsey vc-
niva verso di lui, allontanandosi dalla folla presso il banco.

Mi dispiaccdisse. Non avrci vol--to che nessuno vi
colpisse. Non vi biasimo per queho chc provatc. 1~

Farabutto disse Richard Gordon, e fccc Ull passo verso
di lui. Fu l'ultima cosa che ricorddi aver fatto, pcrchc il
giovanotto robusto si mise in posa e, abbassate lievcmchte Ic
spalle, lo colpancora e questa volta Richard Gordon fini
per terra, con la faccia sul pavimento. Il giovanotto si volsc
al professor MacWalsey:

State pur tranquillo, professorcdisse in tono ospitalc.
Non vi darpinoia ora. Ma che cosa gli c preso, in fin dci
conti?
唇isognerche lo porti a casa disse MacWalscy. Si
rimetterpresto, no?
Altroch
Aiutatemi a caricarlo su un tassdisse il profcssorc. Fra
tutti e due trasportarono fuori Richard Gordon e con l'aiuto
dell'autista lo misero in un vecchio tass

Siete sicuro che si rimettersenza complicazioni? chiese
il professore.

Non avrete che da tirargli le orecchie quando vorrcte farlo
rinvenire. Spruzzatcgli un po' d'acqua in faccia. Statc attento
che non voglia ancora darvele quando si riprcndcr Atten-
zlone a non farvi beccare, professore.
No, no 1 disse MacWalsey.

La testa di Richard Gordon giaceva a uno strano angolo
cntro il tasse, respirando, egli faceva un grave suono ar-
rangolato. Il professor Macwalsey gli pose un braccio sotto
il capo e glielo sostelme in modo da non farglielo sbattere
contro il sedile.

Dove andiamo? ) chiese l'autista.

All'altro capo dcha citt disse il professore. Oltre il
Parco. In fondo a quella strada che comincia ldove vendono
il pesce.
Rocky Road forse?
Sdisse il professore.

Passando di fronte al primo caffin fondo alla strada,
MacWalsey disse all'autista di fermarsi. Voleva comperare
dche sigarctte. Appoggidelicatamente la testa di Gordon
sul sedile ed entrnel caff Quando uscper risalire nel tass Richard Gordon era sparito.

Dov'andato? chiese all'autista.

Guardatelo l in fondo alla strada.
Raggiullgialllolo.
Quando il tasslo ebbe raggiunto, MacWalsey scese e si
pose di fronte a Richard Gordon che camminava barcollando
sul marciapiede.

Andiamo, Gordon gli disse. a Dobbiamo tornare a casa. "
Richard Gordon lo guard

Dobbiamo? disse vacillando.
Voglio che andiate a casa con uesto tass

E io voglio che andiate all'inferno.
Vi prego, venite disse il professore. Voglio che ri-
torniate a casa sano e salvo.
Dove sono i vostri uomini?
Quali Uomini?
Quelli che mi hamlo picchiato.
E stato solo il sorvcgliante del caff. Non sapevo che
avesse intenzione di colpirvi.
Mentite disse Richard Gordon. Sferrun pugno contro
la hccia rossa dch'uomo che aveva davanti c lo manc, e
perduto l'equilibrio cadde in avanti sulle ginocchia. Si aiz a fatica. Aveva le ginocchia tutte scorticate, ma non sc ne
era accorto.

Su, difendetevi disse con voce rotta.

lo non voglio battermi disse il professore. Se salirete
in tass vi lascerin pace.
Andate all'inferno disse Richard Gordon e si rimise
in moto.

夏asciatelo andaredisse ;'autista. S'c rimesso, ormai.

Credete che si sia proprio rimesso?
Diavolo - disse l'autista alla perfezione.
Sono in pensiero per lui 1- disse il professor MacWalsey.

Non riuscirete a farlo montare nci tasssenza picchiarlo disse l'autista. Lasciatelo andare. Sta benissimo. E vostro

fratello?
In un certo senso 1 disse il professor MacWalsey.

GuardRichard Gordon allontanarsi vacillando finchnon
scomparve nell'ombra dei grandi alberi i cui rami si tuffavano
a svilupparsi nel terreno come radici. Quel che pensava guar-
dandolo non era piacevole. "E un peccato mortale" si diceva
"un gravissimo, fatale peccato ed una grande crudelte
mentre tecnicamente la propria religione puconsentire la
remissione totale, io non posso perdonarmi.-D'altra parte un
chirurgo non puinterrompere l'operazione per timore di
far male al paziente. Ma perchtutte le operazioni nella vita
devono essere eseguite senza anestetici? Se fossi stato un
uomo migliore avrei dovuto lasciare che mi battesse. Sa-
rebbe stato meglio per lui. Povero diavolo. Povero cristo
senza casa. Sarei dovuto restare con lui, ma so che per lui troppo sopportarmi. Sono disgustato e vergognoso di me
e odio ciche ho fatto. E tutta la faccenda puprendere una
brutta piega. Ma non devo pensarci. Ritornerora all'ane-
stetico che uso da diciasette anni e di cui non avrbisogno
per molto tempo ancora. Benchsia diventato ora proba-
bilmente un vizio per il quale invento delle scuse. Almeno
un vizio a cui sono adatto. Ma vorrei tanto poter aiutare
quel poveretto che io sto ingannando."
c Ritorniamo da Freddy disse all'autista.
Il cutter guardacoste che rimorchiava la Qlleen Conch scende-
va il canale tra i frangenti e gli isolotti. Il cutter rollava nella
maretta che la lieve brezza del nord levava contro la marea,
ma il battello bianco seguiva con facilite senza inciampi.

Tutto andrbene se non si alza il vento disse il capitano
guardacoste. Quel Robby sa costruire dei battelli eccellenti.
Sei riuscito a capir qualcosa di tutte le parole senza senso
che quel disgraziato va dicendo?

Macch rispose il marinaio. 娑arla a vanvera. Non e
piin grado di connettere.

Non se la cavert disse il capitano. Colpito nel ventre
a quel modo. Credi che sia stato lui ad ammazzare quei
quattro cubani? "

Chi lo sa? Gliel'ho chiesto ma non capiva quello che gli
dicevo. Dobbiamo provare anCOra? "

唧ndiamo a dargli un'occhiata disse il capitano.

Lasciato il quartiermastro al timone a destreggiarsl per il
canale, i due si diressero alla cabina del capitano. Harry
Morgan vi era adagiato sulla branda di ferro. Aveva gli occhi
chiusi, ma li aprquando il capitano gli toccl'ampla spalla.

Come ti senti, Harry? gli chiese il capitano. Harry lo
guarde non disse nulla.

Hai bisogno di qualche cosa, figliolo? gli chiese il capi-
tano.

Harry Morgan lo guard

Non vi sente ) disse il marinaio.

Harry disse il capitano Inon vuoi proprio nulla, fi-

gliolo? 1~

Bagnuna salvietta nella bottiglia d'acqua posta presso la
branda e inumidle labbra profondamente screpolate di Harry
Morgan. Erano secche e nere. Fissandolo, Harry Morgan
comincia parlare.

Un uomo disse.

Certo disse il capitano. Avanti.
Un uomo disse Harry Morgan, molto lentamente non
ha nessuna non non puproprio nessuna via d'uscita.
Tacque. Sulla sua faccia, mentre parlava, non s'era disegnata
alcuna espressione.

Avanti Harry disse il capitano. Dicci chi stato. Come
successo, figliolo ?

Un uomo disse Harry, guardandolo ora coi suoi occhi
sottili sulla larga faccia dagli zigomi sporgenti e cercando di
spiegargli.

uattro uomini) disse il capitano per aiutarlo. Gli inu-
midancora le labbra, strizzando la salvietta in modo che
qualche goccia ne spiccitra l'una e l'altra.

Un uomo corresse Harry; e s'mterruppe.

Bene. Un uomo " il capitano disse.

Un uomo ripetHarry con decisione, lentissimamentc,
parlando con la bocca arida. Ora come sono le cose al
mondo che vanno non importa che no.
Il capitano guardil marinaio e scosse il capo.

Chi stato, Harry? chiese il marinaio.

Harry lo guard

Non illuderti disse. Il capitano e il marinaio si chinaroll("
entrambi su di lui. Era venuto il momento. Come quando
cerchi di sorpassare un'automobile sulle colline. Su queha
strada di Cuba. Su qualunque strada. Ovunque. scmyrc
cos Come vanno le cose intendo. Come sono sempre an-
date. Per un po' stutto bene. Forse con un po' di fortuna.
Un uomo.
S'interruppe. Il capitano crollancora il capo guardando il
marinaio. Harry Morgan lo guardcon intenzione. Il capltano
gli bagnancora le labbra. Sulla salvietta restuna traccia
sanguigna.

Un uomo disse Harry Morgan, guardandoli entrambi.
Un uomo solo non ha. Nessun uomo solo ormai. S'inter-
ruppc. Non importa chc un uomo solo non ha maledet-
tamente modo.

Chiuse gli occhi. Gli ci era voluto molto tempo per dirlo e
gli ci era voluta tutta la vita per impararlo.

Se ne stava ldisteso e aveva riaperto gli occhi.

Andiamocene disse il capitano al marinaio. Non vuoi
proprio nulla, Harry?
Harry Morgan lo guardma non rispose. Glielo aveva
detto; ma non avevano capito.

Torneremo disse il capitano. Non t'agitare, hgliolo.

Harry Morgan li guarduscire dalla cabina.

Al timone, osservando nelle prime ombre della sera il hro
di Sombrero che cominciava a spazzare col suo raggio di
luce il mare, il marinaio disse:

Fa impressionc a sentirlo vaneggiare cos
Povero diavolo disse il capitano. Be', stiamo per arri-
vare, ormai. Per mezzanotte lo avremo ricoverato all'ospe-
dale. Semprechnon dobbiamo rallentare per il rimorchio

Credete che vivr 1~

No disse il capitano. Ma non si pumai sapere...

C'erano molte persone nella strada buia fuor dei cancelli
d'ingresso dell'antica base dei sottomarini trasformata ora in
bacino degli yachts. Il guardiano cubano aveva avuto ordinc
di non lasciar entrare nessuno e la piccola folla premeva contro
il recinto per guardare di tra le sbarre di ferro lo spiazzo buio,
illuminato tuttavia presso l'acqua dalle luci dei panfili or-
meggiati al molo. La folla era tranquilla come puesserlo
solo la folla a Key West. Gli yachtsmcn si spingevano e si
davano di gomito per arrivare al cancello e accanto al guar-
diano.

Ehi, non si puentrare disse questi.

Che accidente volete? Dobbiamo tornare sul nostro yacht.

Nessuno deve rientrare disse il guardiano. Andatevene.
Non fate lo stupidodisse uno dei turisti e lo spinse
da parte per avviarsi verso il molo.

Alle loro spalle la folla si accalcava davanti ai cancelli, dove
il piccolo guardiano se ne stava a disagio e un po' impressio-
nato col suo berretto, i suoi lunghi baffi e la sua discussa auto-
rit dolendosi di non avere una chiave per chiudere il can-
cello; e i turisti che erano entrati dirigendosi di buon passo
sulla strada in pendio, passarono dinanzi a un gruppetto
di uomini in attesa davanti al punto d'attracco del guarda-
coste. Non prestarono attenzione a quel gruppetto, ma con-
tinuarono la loro marcia lungo il molo fino all'attracco nu-
mero cinque, dove era ormeggiato il Ncw Ex~ma 11. Saliti
a bordo ed entrati nella cabina principale, si sedettero in ampie
poltrone di cuoio presso un gran tavolo ove erano sparse
varie riviste e uno di essi suonper lo steward.

226 227
Gin scozzese e soda ordin E tu, Henry?
Anch'io disse Henry Carpenter.

Che diavolo aveva quel somaro al cancello?
奘on ne ho la minima ideadisse llcnry Carpenter.

Lo steward, ncha sua giacchetta bianca, servi due bicchieri.

Suona quei dischi che ho tirato fuori questa sera disse
l'altro turista, che si chiamava Wallace Johnston.

娛emo di averli messi via di nuovo, signoredisse lo
steward.

Idiota disse Wallace Johnston. Suona allora quel nuovo
album di Bach.
Benissimo, signore disse lo steward. S'avvicinalla di-
scoteca, ne tirfuori un album e andpresso il grammofono.
Comincia suonare la Sarabanda.

Hai visto Tommy Bradiey oggi? chiese Henry Carpenter.

Io l'ho visto all'arrivo dell'aeroplano.

Non posso sopportarlo disse Wallace. Nlui nquella
sgualdrina di sua moglie.
A me piace He disse Henry Carpenter. Sa talmente
divertirsi.

Tu hal mai tentato?
Certo. E una cosa deliziosa.
E una donna che non posso soffrire " disse Wallace John-
ston. Perchin nome di Dio venuta ad abitare qui

Hanno una villa meravigliosa.

Io la chiamerei una specie di bacino degli yachts disse
WallaceJohnston. 圃 vero che Tommy Bradiey impotente?

Non direi. i ormai quello che si dice di tutti. E sempli-
cemente un uomo di idee larghe.

Idee larghe, gi Larga direi che soprattutto la moglie. 1~

E una donna straordinariamente simpatica disse Henry
Carpenter. Finircol piacerti, Wally.
No, che non finircol piacermi. Rappresenta tutto ciche
odio in una donna, e Tommy Bradiey simboleggia tutto ci che odio in un uomo.

哽ome sei deciso stasera nel tuo modo di selltire.
Tu non sei mai deciso nel tuo modo di sentire perch non hai coerenzadisse Wallace Johnston.

Non parliamo di me disse Henry Carpenter. Accese

tma slgaretta.

Perchnon dobbiamo parlare di te?
Be', una ragione potrebbe essere che io ti faccio compa-
gnia sul tuo insopportabile yacht e buona parte della mia
giornata la passo a fare quello che vuoi, e questo ti salva di
cedere ai ricatti e a tante altre cose, a gente che sa quello che
e quello che sei tu.
Ah, sei proprio di buon umore stasera. Sai benissimo ch'io
non cedo a ricatti di sorta.

No. Ma hai amici come me.

Non ho nessun altro amico come te. 1~

Non adularmi disse Henry. Non mi sento in vena per
simili cose questa sera. Ma continua a gustare il tuo Bach, a
insolentire il tuo steward, a bere pidel dovuto e poi vattene
a letto.
Ma, insomma, che cosa t'ha preso? disse l'altro, alzando-
si. Perchstai diventando cosintrattabile? Non credere di
essere una compagnia tanto impagabile, sai.
Lo so v disse Henry. Domani sarI uomo pidivertente
di questo mondc.. Ma questa una brutta sera. Non ti sei
mai accorto che differenza ci sia tra una sera e l'altra? Ma
forse quando si hanno quattrini a sufficienza non ci se ne
accorge.
Parli come una studentessa.

Buonanotte disse Henry Carpenter. Non sono nuno
studente nuna studentessa. Me ne vado a letto. Tutto appa-
rirsotto una luce straordinariamente radiosa domattina.
Quanto hai perso? E questo che ti rende coslugubre

Ho perso trecento dollari. 1~

Hai Visto? Te l'avevo detto io.
Oh, sai sempre tutto tu. 娑er trecento dollari sono un bel po'. 1.

Non ci pensiamo. Ora me ne vado a Ictto, cosnon ti
annolerpiU.
Tu non mi annoi. Solo, cerca di non essere troppo scor-
tese.
Temo d'essere scortese e che sia tu ad annoiarmi. Buona-
notte. Tutto sardiverso domani.
Sei scortese all'eccesso.
Prendere o lasciare disse Henry. Ho sempre fatto cos
per tutta la mia vita.
BuonanoLte disse Wallace Johnston speranzosamente.

Henry Carpenter non rispose. Stava ascoltando Bach.

Non andartene a letto cosWallace Johnston disse. Per-
chsei tanto impulsivo?
Lascia perdere.
E perch T'ho givisto superare stati d animo come
questo. )t

Lascia perdere.
Bevi un po' e ritorna allegro.
Non voglio bere e poi non mi rallegrerebbe.

E allora vattene a letto.
E quello che faccio " disse Henry Carpenter.

Questo accadeva quella sera a bordo del New Exuma II,
con equipaggio di dodici uomini, capitano Nils Larson, co-
mandante, e a bordo Wallace Johnston, proprietario, tren-
tottenne, laureato ad Harvard, compositore, quattrini dal
l'industria tessile, celibe, inletdit de sour a Parigi, notissimo
da Algeri a Biskra, e un ospite. Henry Carpenter, trentasei-
enne, laureato ad Harvard, quattrini ridotti ora a duecento
dollari mensili da un vitalizio ereditato dalla madre, ma che,
prima di alcune sfortunate operazioni bancarie, ammonta-
vano a quattrocentocinquanta dollari al mese. Gran tempo
prima di questa riduzione di rendita si diceva di Henry
Carpencer che, se fosse stato calato da un'altezza di duemila
metri senza paracadute, sarebbe atterrato felicemente con le
gambe sotto la tavola imbandita di qualche ricco anfitrione
Ma egli era apprezzato in compagnia per il suo spirito, e
sebbene avvenisse soltanto da poco, e raramente, ch'egli si
sentisse e si esprimesse come quella sera, pure i suoi amici
avevano avuto l'impressione, a volte, che egli fosse spac-
ciato. Se non ci fosse stata quest'impressione, dettata da quel-
l'istinto che caratterizza i ricchi, di sentir subito se qualche
cosa va male a uno del loro ambiente e di volerlo immedia-
tamente abbandonare, ove non sia possibile annientarlo, egli
non si sarebbe ridotto ad accettare l'ospitalitdi Wallace
Johnston. Con il suo bizzarro modo di divertirsi, Wallace
Johnston rappresentava l'ultima risorsa di Henry Carpenter,
e conservava questa sua posizione meglio di quanto credesse,
ad onta del suo onesto desiderio di por fine alla loro relazione;
la brutalitd'espressione che gli derivava da questo desider︽,
e la sua sincera indifferenza lasciavano perplesso e ammirato
Carpenter, che avrebbe potuto, alla sua et facilmente
annoiarsi di una compiacente e monotona remissivit Cos Henry Carpenter rimandava il suo inevitabile suicidio di
mese in mese se non di settimana in settimana.

Il denaro per il quale secondo lui non valeva pila pena
di vivere era di centosettanta dollari mensili superiore alla
cifra con la quale il pescatore Albert Tracy manteneva la
sua famiglia al momento della sua mortc tre giorni prima.

A bordo degli altri yachts ormeggiati lungo il molo c'erano
altre persone con altri problemi. Su uno degli yachts piu grossi,
un bellissimo brigantino a tre alberi, tutto nero, un mediatore
di granaglie sessantenne se ne stava coricato, preoccupa-
tissimo per la relazione ricevuta dal suo U~lCiO sull'attivit degli investigatori dell'Ufficio Redditi Interni. Ordinaria-
mente, in quell'ora di notte, egli avrebbe sopito le sue preoc-
cupazioni a forza di gin scozzesi e soda e raggiunto quello
stato di durezza e d'indifferenza alle conseguenze proprio di
qualsiasi degli old brothers della costa, coi quali, per carattere e
modo di comportarsi, aveva molto in comune. Ma il 5-10

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mcdico gli aveva proibito qualsiasi bcvanda alcoolica per
un mese, per tre mcsi, anzi, chc gli era stato detto che sarebbe
morto in un anno se non avesse cessato di bere per almeno
tre mesi, ecco pcrchaveva deciso di astenersi dall'alcool
per un mcse; ed ora pensava con ansia alla telefonata che
aveva ricevuto dall'U﹚lcio Redditi al momento di partire,
telefonata chc gli chicdeva quale fosse esattamente la sua
destinaziolle e se intedcsse lasciare le acque territoriali degli
Stati Uniti.

Giaceva ora in pigiama sul letto amplissimo, due cuscini
sotto la testa e la lampada sul comodino accesa, ma non
riusciva a seguire il libro che stava leggendo e che era la re-
lazione di un viaggio alle Galapagos. Nei vccchi tcmpi
non le aveva mai portate in quel letto. Le godeva nelle loro
cine e poi veniva nel suo letto. Quella era la sua cabina
di lusso, riservata e segreta quanto il suo ufficio. Non aveva
mai voluto una donna nella sua camera. Quando ne voleva
una andava a trovarla nella sua, e quando con una donna era
finita, era finita, ed ora ch'era proprio finita per sempre il
suo cervello aveva la stessa lucida freddezza che aveva sempre
avuto, nei vecchi tempi, a cose fatte. E se ne stava coricato
ora senza l'ausilio di un po' di torpore, privo di tutto il
coraggio chimico che gli aveva cullato la mente e riscaldato
il cuore per tanti anni, e si chicdeva quale reparto fosse, che
cosa avessero scoperto e in che cosa bluffassero, che cosa a-
vrebbero accettato come normale e che cosa si sarebbero
incaponiti a considerare un'evasione alla legge. E non aveva
paura di loro, li odiava e odiava il potere ch'essi avrebbero
usato con una tale insolenza che tutta la sua dura e piccola
e permancnte che fosse, la sola cosa stabile e veramente
autentica ch'cgli ave~se guadagnato, ne sarebbe rimasta spun-
tata e, qualora egli si fosse lasciato spaventare, addirittura
infranta.

Non pensava per concetti astratti, ma in termini commer-
ciali, di vendite, di acquisti, di transazioni, di crediti. Pen-
sava per azioni, per migliaia di quintali, per migliaia di staia,
per opzioni, per societanonime, per trusts, per filiali, e
sapeva di possedere un mucchio di quattrini, abbastanza per
non avere un attimo di pace per anni e anni. Se non fossero
venuti a un compromesso, sarebbero stati dolori. Nei vecchi
tempi egli non se la sarebbe presa tanto, ma il lato combattivo
del suo carattere era stanco ora, insieme col resto e si sentiva
solo, ora, nella lotta e se ne stava sdraiato sul s;o gran letto
antico senza poter nleggere ndormire.

La moglie aveva divorziato da lui dieci anni prima, dopo
avere passato vent'anni a salvare le apparenze, ed egli non
ne aveva mai sentito la mancanza nI aveva amata mai.
Egli aveva iniziato la propria carriera col denaro di lei ed
ella gli aveva partorito due figli, due maschi, che, come la
loro madre, erano due sciocchi. Egli l'aveva trattata bene
fino a quando i quattrini che aveva guadagnato erano diven-
tati il doppio del di lei capitale d'origine, dopo di che aveva
potuto permettersi di non badarle pi Dopo che i suoi quat-
trini avevano raggiunto questo culmine, egli non s era pi curato delle emicranie, delle lamentele, dei progetti di sua
moglie. Li aveva ignorati.

Era stato straordinariamente dotato per una carriera di spe-
culatore perchaveva posseduto la eccezionale vitalitses-
suale che gli dava la fiducia di giocare d'azzardo; buon senso,
ottimo cervello matematico, un continuo ma controllato
scetticismo; uno scetticismo cossensibile a un disastro in-
combente come un barometro lo alla pressione atmo-
sferica; e un senso dell'opportunite della tempestivitche
non gli faceva mai perdere l'equilibrio. Tutto ci con la man-
canza d'ogni morale, l'abilitdi farsi benvolere dalla gente
senza in cambio averla minimamente in simpatia o nutrirne
la minima fiducia, ma contemporaneamente convincendola
con calda cordialitdella sua amicizia (un'amicizia per nulla
disinteressata, ma cossollecita del loro successo da trasfor-
marli in complici); e una totale incapacital rimorso o alla

232 1 233
compassione lo avevano portato al punto in cui si trovava. E
al punto in cui si trovava, se ne stava ora disteso in un pigiama
di seta a strisce che gli ricopriva il petto raggrinzito di vecchio,
il piccolo ventre gonfio, i genitali sproporzionatamente vi-
stosi e ora inutili, ch'erano stati un tempo il suo orgoglio,
le gambette flaccide, disteso su un letto senza poter dormire
perchfinalmente aveva dei rimorsi.

Se soltanto non fosse stato cosfurbo cinque anni prima.
Avrebbe potuto pagare le tasse allora senza trucchi e se avesse
fatto cosora non avrebbe avuto fastidi. Pensava a questo e alla
fine si addorment ma poichil rimorso aveva trovato la fes-
sura ove infiltrarsi egli non sapeva di dormire, perchil
suo cervello continuava ad almanaccare come da sveglio.
Non c'era dunque speranza di riposo e, alla sua et tutto
cinon avrebbe richiesto molto tempo per spacciarlo.

Egli non sentiva il bisogno di preoccuparsi di quello che
aveva fatto agli altri ndi quello che per causa sua era ca-
pitato loro ndella fine che avevano fatto; di chi aveva la-
sciato lussuosi palazzi sul Lungolago per andare ad abitare
squallide pensioni suburbane e le cui figlie facevano ora
l'aiuto-dentista quando avevano da lavorare; di chi era an-
dato a fare il guardiano notturno a sessantatranni, dopo
quell'ultima corsa al rialzo, di chi s'era sparato una mattina
presto prima di colazione ed era stato trovato da uno dei
suoi bambini, col seguito che si puimmaginare; di chi
aveva finito col recarsi al lavoro sulla ferrovia sopraelevata
quando c'era del lavoro, cercando, prima, di vendere ob-
bligazioni, poi automobili, poi specialite novitnel campo
degli articoli domestici ("Non vogliamo mendicanti, an-
datevene", e la porta sbattuta sulla faccia), fino a quando ave-
va variato il volo fatto da suo padre dall'altezza di un quaran-
taduesimo piano, senza il fruscio di penne di quando un'a-
quila precipita, fino,al piede messo sulla terza rotaia davanti
al treno Aurora-Elgin, con le tasche del paltpiene di frullini
per uova e di spremilimone invendibili. Permettetemi di farvi

una dimostrazione pratica, signora. Lo avvitate qui e girate questa
piccola spirale. Ora, attenzione! "No, non minteressa". Pro-
vatene uno. "No, non compero. Andatevene."

E cosse n'andava lungo il marciapiede con le povere case
di legno, i cortili aperti e i nudi alberi di catalpa, dove nes-
suno aveva bisogno dei suoi articoli ndi nient'altro: il mar-
ciapiede che conduceva alle rotaie dell'Aurora-Elgin.

Qualcuno s'era buttato dalla finestra del suo appartamento o
del suo ufficio; e qualcun altro era ricorso alla tradizione in-
digena della Colt, o della Smith e Wesson; quegli arnesi
perfetti che sopprimono l'insonnia, pongono fine ai rimorsi,
curano il cancro, evitano la bancarotta fraudolenta e aprono
una violenta via d'uscita da situazioni intollerabili con la
semplice pressione di un dito; quei mirabili strumenti ame-
ricani di coshcile trasporto, di cossicuro e~etto e cosben
designati a porre fine al sogno americano quando si tra-
sformi in incubo, l'unico inconveniente dei quali il caos
ch'essi lasciano da risolvere ai parenti.

Gli uomini che egli aveva rovinato avevano tutti trovato
queste diverse vie d'uscita, ma di ciegli non s'era mai preoc-
cupato. Qualcuno doveva pur perdere e solo i fessi se la pi-
gliavano.

No, non aveva bisogno di pensare a loro o ai sottoprodotti
della speculazione coronata dal successo. Tu vinci; qualcuno
deve pur perdere, e solo i fessi se la pigliano.

Ne aveva giabbastanza a pigliarsela per essere stato tanto
furbo cinque anni prima e tra un poco, alla sua et il desiderio
di cambiare ciche non poteva piessere disfatto avrebbe
aperto la fessura in cui si sarebbe insinuata la preoccupazione.
Solo i fessi se la pigliano. Ma si pusconfiggere la preoc-
cupazione se si beve uno scotch and soda. Al diavolo il dot-
tore e le sue raccomandazioni. Cossuona per lo steward, che
glielo serve tutto assonnato, e mentre egli lo beve, ecco lo
speculatore non piun fesso ora; se non dinanzi alla morte.

Frattanto ne?lo yacht vicino una buona, stupida famiglia

234 235
perbene addormentata. La coscienza del padre tranquilla
ed egli dorme profondamente su di un fianco, mentre un
clipper fugge dinanzi all'uragano in una cornice sopra la
sua testa, la lampada sul comodino accesa, un libro scivo-
lato ai piedi del letto. La madre dorme bene e sogna il suo
giardino. Ha cinquant'anni ma bella, sana, ben tenuta ed
anche nel sonno piena di attrattiva. La figlia sogna del suo
fidanzato che li raggiungerdomani con l'aereo ed ella si
muove nel sonno e ride di qualcosa nel sogno e, senza sve-
gliarsi, si porta le ginocchia fin quasi al mento, rannicchiata
come un gatto, coi riccioli biondi e il liscio faccino ado-
rabile e nel sonno tutta sua madre quand'era ragazza.

Sono una famigliola felice e si adorano l'un l'altro. Il padre
un uomo d'alto sentire civico e dalle molte opere di bene,
ginemico del proibizionismo, alieno da qualsiasi bigotteria,
generoso, simpatico, comprensivo e quasi mai irritabile. L'e-
quipaggio dello yacht ben pagato, ben nutrito, bene al-
loggiato ed ha un'ottima opinione del padrone e vuol be-
ne a sua moglie e a sua figlia. Il fidanzato un chirur-
go destinato al successo e che tuttavia stima pigli altri
di se sarebbe troppo buono per chiunque meno che per
una deliziosa ragazza come Frances. Forse troppo buono
anche per Frances, ma occorreranno degli anni prima che
Frances, forse, se ne accorga; e, fortunatamente, ella potr anche non rendersene conto mai. Il tlpO d'uomo tagliato per
fare il chirurgo, raramente anche ben tagliato per distin-
guersi a letto; ma con una ragazza cosdocile come Frances
l'intenzione val quanto I esecuzione.

E quindi la famiglia dorme serena, ma da dove viene il
denaro che dloro tanta serenite che essi usano cosbene e
delicatamente? Il denaro viene dalla vendita di qualcosa che
tutti usano a milioni di bottiglie e che viene a costare al fab-
bricante tre cents ogni due litri, ma viene messo in vendita
a un dollaro la bottiglia da un litro, cinquanta cents quella
da mezzo litro e venticinque cents la bottiglietta piccola.
Ma pieconomica quella da un litro e se guadagnate dieci
dollari alla settimana il costo esattamente lo stesso per voi
che se foste un milionario e il prodotto realmente buono.
Fa l'e~etto che promette e anche di pi Clienti fedeli sparsi
in tutto il mondo continuano a scrivere scoprcndo nuovi usi
del prodotto e gli restano a~ezionati comc Harold Tompkins,
il fidanzato, lo c al bisturi ed ai ferri o Stanlcy Baldwin ad
Harrow. Non vi sono suicidi quando il dcnaro guadagllato
a questo modo e ognuno dorme profondamcnte sullo yacht
Alzira III, comandante John Jacobson, equipaggio di quat-
tordici uomini, proprietario e famiglia a bordo.

Al punto d'attracco numero quattro c ormeggiato uno yacht
di trentaquattro piedi con duc dei trecentoventiquattro cstoni
che navigano nelle diverse parti del mondo, su battelli l-mghi
dai ventotto ai trentasei piedi, e mandano corrispondenzc ai
giornali estoni. Questi articoli sono molto yopolari in Estonia
e fruttano agli autori da un dollaro a un dollaro e trenta
cents per colonna. Essi occupano il posto preso dalle noti-
zie sportive nei giornali americani e riempiono la rubrica
che ha per titolo Saghe dei Nostri Intrepidi Viaggiatori. Non
c'bacino degli yachts che si rispetti nelle acque meridionali
degli Stati Uniti che non ospiti almeno due di questi estoni
abbronzati, dai capelli di stoppa, in attesa dell'assegno per
il loro ultimo articolo. Quando l'assegno arriva essi si tra-
sferiscono in un altro porto e scrivono un'altra saga. Essi
pure sono felici, quasi quanto la famiglia a bordo dell'AIziM
III. E una gran cosa essere un Intrepido Viaggiatore.

Sull'Irydia IV, uno che fa di professione il genero di un
milionario e la sua amante, chiamata Dorothy, moglie di
quel pagatissimo direttore di Hollywood che risponde al
nome di John Hollis e il cui cervello rileva la tendenza a
sopravvivere al fegato, cosch'egli finircol definirsi comu-
nista per salvar la propria anima, tutti gli altri suoi organi es-
sendo troppo logori perchsi possa tentar di salvarli, dormono.
Il genero, altissimo e di bell'aspetto anche se ricorda un po'
troppo un palo, giace supino russando, ma Dorothy Hollis,
la moglie del direttore, sveglia e, indossata una vestaglia,
esce sul ponte e guarda, oltre l'acqua nera del bacino, la
linea tracciata dal frangiflutti. Fa freddo sul ponte e il vento
le scompiglia i capelli ed ella se li stende sul capo liberando
la fronte abbronzata e mentre si stringe la vestaglia attorno
alla persona, i capezzoli erti pel freddo, scorge le luci di un
battello che avanza al di qua del frangiflutti. Ella vede che
si avvicinano rapidamente e a un tratto, all'imboccatura del
bacino, il faro del battello si accende a spazzar l'acqua e ad
abbacinare la donna, e illuulina il punto d'attracco del guar-
dacoste, ldove un gruppetto di uomini in attesa e riluce
la nera vernice della nuova autolettiga.

"Farbene a prendere un po' di luminal" pensDorothy.
"Bisogna pure che dorma. Il povero Eddie ubriaco fra-
dicio. Gli piace tanto fare l'amore e ci sa tanto fare, ma s'u-
briaca talmente che s'addormenta subito. E coscaro. Certo.
se lo sposassi dovrebbe piantarne un'altra, suppongo. Ma c
tanto caro. Povero amore, com'c ubriaco. Speriamo che non
si senta troppo male domani mattina. Bisogna che torni
in cabina ad accomodarmi questa ondulazione e a dormire
un po'. E orribile questa ondulazione. Voglio essere bella
per lui. E un uomo delizioso. Avrei dovuto portare una ca-
meriera, ma non m'c stato possibile. Neppure Bates. Chi
sa come sta il povero John. Anche lui c tanto caro. Speriamo
che stia meglio. Il suo povero fegato. Vorrei potergli essere
vicino per curarlo. Bisogna che vada a riposare un po' o
domani sarorribile. Eddie un uomo delizioso. E anche
John, col suo povero fegato. Oh, il suo povero fegato. Eddie
un uomo delizioso. Vorrei proprio che non si fosse ubriacato
cos E cosalto, allegro, simpatico e tutto il resto. Speriamo
che domani non si ubriachi a quel modo."

Ritornnella cabina e sedutasi dinanzi allo specchio co-
mincia spazzolarsi i capelli. Si sorrise allo specchio mentre
Ic lunghe sctolc delia spazzola Ic pcttinavano i bei capelli.
"Eddie c un uomo delizioso. S lo c. Non avrebbe dovuto
ubriacarsi a quel punto. Tutti gli uomini hanno qualcosa
fuori posto. Il fegato di John, per esempio. Guardate che
fegato. Certo non glielo si puguardare. Dev'essere una vista
tutt'altro che piacevole. Sono contenta chc non lo si possa
vedere. Eppure non c'niente in un uomo che sia realmente
spiacevole. Strano percome lo si ritenga spiacevole. I
fegato, o le reni. Quanti reni ci sono? Quasi tutti gli organi
sono doppi, meno lo stomaco e il cuore. E il cervello, na-
turalmente. Ecco. Colpi di spazzola sui capelli. Adoro spaz-
zolarmi i capelli. Oh, Eddie un uomo delizioso. E se andassi
da lUi? No, troppo ubriaco. Povero caro. Piglieril lu-
munal."

Si guardnello specchio. Era straordinariamente carina, pic-
cola, con una deliziosa hguretta. "Ora lo faccio" pens "Non poi tanto soddisfacente, ma lo faccio per un po'
Devo pur dormire, prima o poi. Adoro il sonno. Se potessi
fare una bella dormita naturale come quelle che facevo da
bambina!... Credo che sia questo l'inconveniente di crescere,
di sposarsi, di avere bambini e poi di bere troppo e di fare
tutte le cose che non si devono fare. Se si potesse dormire
bene credo che non ci farebbe pimale niente. A eccezione
forse, del bere troppo. Guarda il povero John col suo fegato
e Eddie. Eddie tanto caro, ad ogni modo. Ed intelligente.
Farbene a prendere il luminal."

Si fece una smorfia nello specchio.

"Farai bene a prendere il luminal" si disse in un sussurro.
Prese il luminal con un bicchier d'acqua dal servizio cromato
che aveva accanto al letto.

"Ti rende nervosa" pens "Ma devi dormire. Chi sa come
si condurrebbe Eddie se fossimo sposati? Correrebbe appresso
a qualcuna pigiovane, immagino. Non credo che possano
farne a meno, dato come son fatti, esattamente come noi
altre. Io voglio tanto fare l'amore e pine ho pimi sento
bene, e che sia qualcun altro o qualcuno nuovo non ha nes-

238 239
suna importanza. E proprio la cosa in se li si amerebbe sem-
pre se ve la dessero. La stessa cosa, intendo. Ma loro non sono
fatti cos Hanno bisogno di una nuova donna, o di una
donna pigiovane o di qualcuna ch'essi non possono avere
o che assomiglia a qualcun'altra. O se sei bruna vogliono
una bionda. O se sei bionda cercano una rossa. O se sei rossa
allora vogliono qualche altra cosa. Una ragazza ebrea, magari,
quando non vogliono una cinese o una lesbica o Dio sa che.
Non lo so proprio. O anche perch semplicemente, si stan-
cano. Non li si pubiasimare se sono fatti cose io non ci
posso far nulla nal fegato di John na quando cosu-
briaco che non pibuono a nulla. Era straordinario una
volta. Meraviglioso. Una volta. E anche Eddie straordi-
nario. Ma ora ubriaco. Credo che finircol diventare una
sgualdrina. Forse lo sono gi Penso che non ci si accorga
mai di quando lo si diventa. Solo le amiche migliori te lo
vengono a dire. Meglio che aver bambini, ad ogni modo.
Ma le donne passano dei gran brutti momenti. Meglio tratti
un uomo, pigli dimostri d'amarlo e pipresto lui si stanca
di te. Forse i migliori sono fatti per avere un mucchio di
mogli, ma terribilmente faticoso cercar di essere un
mucchio di mogli e poi vederselo portar via, quando s' stancato, da una donna semplicissima. Credo che finiremo
tutte per diventare delle sgualdrine, ma di chi la colpa?
Le sgualdrine sono quelle che si divertono di pi ma bi-
sogna essere terribilmente stupida per essere una buona sgual-
drina. Come Hcne Bradiey. Stupida, decisa e realmente
egoista per essere una vera sgualdrina. Forse io lo sono gi
Dicono che non si pumai saperlo e che si crede sempre
di non esserlo. Devono esserci degli uomini che non si stan-
cano di te o di quella cosa. Devono esserci. Ma chi riesce
a trovarli ? Quelli che conosciamo sono tutti viziati. Be',
non ci pensiamO, ora. No, non pensiamo a questo. E neppure a
tutte quelle automobili e quei balli. Speriamo che il luminal
faccia e~etto. Accidenti a Eddie, propno. Non avrebbe
dovuto ubriacarsi fino a quel punto. Non gentile, ecco.
Non si purimproverarli se sono fatti in quel dato modo,
ma ubriacarsi non ha niente a che vedere con questo. Sar una sgualdrina, ma se devo stare qui coricata tutta la notte
senza dormire divento pazza e se prendo troppa di quella
maledetta droga starmale tutto domani e alle volte a pren-
derne troppa si resta svegli e ad ogni modo sarnervosa,
irritabile e mi sentirmalissimo. Oh, be', vada come vuole.
Odio farlo, ma che altro posso fare? Che altro si pufare
se non continuare cose farlo anche se, anche se, anche se
ad ogni modo, oh, com'delizioso, no, non lo io sono
deliziosa, s lo sei, sei adorabile, oh, sei cosadorabile, s
adorabile, e io non volevo, ma ora lo voglio, lo voglio pro-
prio, egli delizioso, no, non lo non neppure qui, io
sono qui, io sono sempre qui, sono quella che non puan-
darsene, no, mai. Adora'bile, sei. Adorabile, s lo sei. Sei
adorabile, adorabile, adorabile. Oh, s adorabile. E tu sei
me. E cos E proprio cos Ma ora finisce. E gifinito. Be-
nissimo. Non me ne importa niente. Che dit~erenza C'
Non c'c nulla di male s'io sono soddisfatta. E sono soddi-
sfatta. Ho sonno ora e se mi sveglierlo farancora una volta,
prima d'essere del tutto sveglia."

Si addormentfinalmente, ricordandosi, proprio nell'i-
istante in cui si stava addormentando, di voltarsi sul fianco
in modo da non poggiare la faccia contro il cuscino. Non
aveva dimenticato, per quanto sonno avesse, come sia dan-
noso per la faccia dormire a quel modo, premuta contro il
cuscino.

C'erano due altri yachts nel porto ma tutti dormivano a
bordo, quando il battello guardacoste rimorchiil battello
di Freddy Wallace, la Queen Conch, nel buio bacino degli
yachts e venne a ormeggiarsi al punto d'attracco del guar-
dacoste.

240 241
xxv

Harry Morgan non s'accorse di nulla quando una barella fu
portata innanzi dal molo e, mentre due uomini la depo-
nevano sul ponte del cutter, due altri, soll,evatolo dalla branda
del capitano, faticosamente lo adagiarono sulla barella. Era
dalle prime ore della sera che aveva perso i sensi e il suo gran
corpo scavuna cavitprofonda nella tela della barella quando
i quattro uomini la alzarono per portarla sul molo.

Su, forza.

Tienigli le gambe. Non fatelo scivolare.
Avanti. 1~

La barella fu portata sul molo.

Come sta, dottore? chiese lo sceriffo mentre gli uomini
introducevano la barella nell'ambulanza.

E ancora vivo - disse il medico. Questo tutto quello
che si pudire.

E privo di conoscenza da quando lo abbiamo trovato disse
il secondo del cutter guardacoste. Era un uomo basso e tar-
chiato con degli occhiali che scintillavano alla luce del faro.
Aveva un gran bisogno di farsi la barba. Tutti i cubani li
abbiamo lasciati nella lancia. Non abbiamo toccato nulla di
quello che abbiamo trovato. Abbiamo soltanto distesi sul
pavimento i due che sarebbero potuti cadere in mare. Tutto
come lo abbiamo trovato. Quattrini e armi. Tutto.

Andiamo disse lo sceriffo. si puavere della luce qui? 1~

Vado a far accendere un faro sul molo disse il capitano
di porto. E corse via.

Andiamo disse ancora lo sceriffo. si diressero verso poppa
con le torce elettriche. Ho bisogno che mi mostriate e-
sattamente ogni cosa come l'avcte trovata. Dove sono I
quattrini?

In quelle due borse. -

E quanti sono? 1~

Non lo so. Ne ho aperta una, ma quando ho visto ch'era
piena di quattrini l'ho richiusa subito. Non ho voluto toccarli. -

Avete fatto benedisse lo sceriffo. " Straordinariamente
bene.
Abbiamo lasciato tutto com'era, meno i due cubani chc
abbiamo tolto dai sedili sopra i scrbatoi per distenderli nel
posto di guida affinchc non rotolassero in mare e quell'e-
lcfante di Harry, chc abbiamo portato a bordo e coricato
nel mio letto. Ho avuto paura che se ne andasse all'altro
mondo prima che riuscissimo a trasportarlo. E pidi l chc di qua.
( E sempre stato privo di sensi? 1~

Vaneggiava,-in un primo tempo. Ma non si riusciva a
capire che cosa dicesse. Pcr quanto ci sforzassimo non s'c
capito nulla. Poi ha perso i sensi. Attenzione. Non accendete
fiammiferi. La lancia piena di benzina.

唏ovrebbe esserci un altro cadaverel disse lo sceriffo.

Questo tutto quello che abbiamo trovato. I quattrini
sono in quelle borse. Le armi si trovano dove le abbiamo
trovate. 1~

Sarbene far venire qualcuno della banca ad assistere al-
l'apertura delle borsc.
埂iusto. Ottima idea.

娑ossiamo portare le borse nel mio ufficio e sigillarle.

Benissimo. 1~

Alla luce del riflettore il verde e il bianco della lancia ave-
vano una lucentza nuova, a causa della guazza sul ponte e
sul tetto della cabina. Le scheggiature si mostravano nitide
sulla vernice fresca. A poppa l'acqua era d'un verde chiaro
sotto la luce e dei pesciolini guizzavano attorno ai pali d'or-
meggio.
Nel posto di guida le facce gonfie dei morti avevano una
loro lucentezza, laccate di nero ldove il sangue si era rap-
preso. C'ermo dei bossoli calibro 4S intorno ai cadaveri e il
mitragliAtore Thompson si trovava ancora a poppa dove
Harry lo avevl lasciato andare. Le due borse di cuoio entro
cui gli uomini avevano portato a bordo il denaro erano ap-
poggiate contro uno dei serbatoi di benzina.

a Ma che fine ha fatto quell'altro, Albert Tracy, il pesca-
tore?

a Non lo so. Non abbiamo toccato nulla, meno quei due
che abbiamo tolto dai sedili. Sono tutti bucherellati di colpi,
meno quello che c disteso supino sotto la ruota del timone.
Ha un colpo proprio in mezzo alla nuca. 1~

E quello che sembrava un ragazzino " disse lo sccriffo.

Ma ora non sembra pinulla disse il capitano.

Quello grosso laggil'uomo che aveva la mitraglia-
trice e che ha ammazzato l'avvocato Robert simmons osservlo sceriffo. Cosa pensate chc sia SUCCCSSO? Comc dia-
volo sono rimasti tutti uccisi?
Devono aver cominciato a litigare tra loro dissc il ca-
pitmo. Sul modo di dividersi i quattrini.

Li terremo qui sotto dellc copcrte fino a domani mattina
disse lo sceriffo. Ora prendo le borse.

In quell'istantc, mentre i duc uonlini crano ancora nel posto
di guida, una donna arrivo correndo sul molo, seguita dalla
folla. La donna era magra, di mczza et a testa nuda e i
suoi capelli simili a cordicellc s'erano disfatti e Ic ricadevano
lungo il collo, bcnchc fossero ancora annodati sullc punte.
Come vide i cadavcri, comincia urlarc. Ritta sul molo,
urlava, la testa arrovesciata all'indietro, mcntre due altrc
donne la tcncvano per le braccia. La folla, che premeva allc
sue spalle, traboccava tutt'intorno a lei, guardando cntro la
lancla.

Accidenti disse lo sccriflo. ( chi ha lasciato aperti i
cancelli? Andat a prendere qullcosa per ricoprire questi
cadaveri: delle coperte, dei lenzuoli, qualsiasi cosa e poi
cacciamo fuori questa folla.
La donna cessdi urlare e guardnella lancia, quindi ro-
vcsciancora la testa all'Indictro e urldi nuovo.

Dove lo hanno portato? chiese una delle donne vicino
a lei.

Dove hanno messo Albert?

La donna che urlava tacque e guardancora nella lancia.

Lnon c'" disse. Ehi, voi, Roger Johnson gridallo
sceriffo. 唏ov'Albert?
A bordo non c' signora Tracy disse lo sccriffo. La don-
na buttancora la tcsta indietro e lanciun altro urlo, irrigi-
dendo le corde nodose del collo, i pugni stretti, i capelli
all'aria.

La folla ondeggiava e s'agitava per spingersi fin sull'orlo
del molo.

a Muovetevi. Lasciate vedere anche a noi. "

Adesso li coprono.

E in spagnolo:

Fatemi passare. Lasciatcmi vedere. Hay cuatro muertos.
Todos son muertos. Lasciatemi vedere.
La donna ora urlava:

Albert ! Albert ! Oh, mio Dio, dov'Albert?

In fondo alla folla due giovani cubani ch'erano appena
arrivati e non riuscivano a passarvi in mezzo, si ritrassero un
poco e poi vi irruppero dentro. La prima fila della folla on-
dcggie si gonfi quindi, nel mezzo di un urlo, la Tracy e
le sue sostenitrici vacillarono, si piegarono innanzi in uno
sforzo dispcrato di mantenere l'equilibrio e infine, mentre
le altre due donne s'aggrapparono selvaggiamente al molo,
la Tracy, sempre urlando, precipitnell'acqua verde, mentre
I urlo si trasformava in un tonfo e in un gorgoglio.

Due uomini del guardacoste si tuffarono nell'acqua verde
chiara dove la signora Tracy annaspava sotto la luce del ri-
flcttore. Lo sceriflo si sporse dalla poppa allungando verso

2 245
di lei uno degli uncini d'attracco e infine, sollevata dai due
guardacoste, tirata su dalle braccia dello sceriffo, ella fu issata
sulla poppa della lancia. Nessuno nella folla aveva mosso
un dito per aiutarla e, ritta tutta grondante sulla poppa, ella
guardla gente, scosse i due pugni al suo indirizzo e url con voce stranamente sibilante:

Farabutti ! Canaglie !
Guardpoi nel posto di guida e gemette:

Albert ! Dov'Albert?
Non a bordo, signora Tracy disse lo sccriffo, pren-
dendo una coperta per mettergliela addosso. Cercate di
calmarvi, signora Tracy. Cercate di essere forte.
I miei denti disse la Tracy con tono tragico. Ho perso
la dentiera.
ci tufferemo e ve la pescheremo domattina )) le disse il
capitano del guardacoste. Ve la troveremo senz'altro, state
tranqullla.
I due guardacoste s'erano arrampicati sulla poppa e se ne
stavano davanti a lei tutti gocciolanti.

Su, andiamo disse uno. Mi sta venendo freddo. "

vi sentite bene, signora Tracy? chiese lo sceriffo, av-
volgendole meglio la coperta intorno alla persona.

Bene? ripetla donna. Bene? e stringendo i pugni
arrovescila testa per urlare con tutte le sue forze. Il dolore
della signora Tracy era pigrande di quello ch'ella potesse
sopportare.

La folla la ascoltava, in un silenzio pieno di rispetto. La si-
gnora Tracy forniva esattamente gli effetti sonori necessari
alla vista dei banditi morti, che lo sceriffo e uno degli agenti
andavano ora coprendo con coperte d'ordinanza, velando
coslo spettacolo pisensazionale che Key West avessc visto
da quando l'Isleno era stato linciato, anni prima, sulla County
Road e quindi appeso a un palo del telefono, sotto la luce
dei fari di tutte le automobili venute a vederlo.
La folla restdelusa quando i cadaveri vennero ricoperti, ma

eisa sola di tutta la cittli aveva visti. Aveva veduto la Tracy
cascare in acqua e aveva veduto Harry Morgan portato in
barella al Marine Hospital. Quando lo sceriffo ordinai
curiosi di sgombrare il bacino degli yachts essi se ne andarono
docilmente, tutti soddisfatti. Sapevano d'essere stati dei pri-
vilegiati.

Frattanto al Marine Hospital la moglie di Harry Morgan,
Marie, aspettava con le sue tre figliole su una panca nell'atrio.
Le ragazze piangevano e Marie stava mordendo un fazzoletto.
Non le era stato pipossibile di piangere da mezzogiorno.

Papstato colpito allo stomaco una delle ragazze
disse alla sorella.

E una cosa terribile disse la sorella.

zitta fece la maggiore sto pregando per lui. Non di-
straetemi.
Marie non diceva nulla e se ne stava seduta sulla panca,
mordendo un fazzoletto, alternativamente, e il proprio lab-
bro inferiore.

Uscil dottore. Ella lo guarded egli scosse il capo.

娑osso entrare? ella chiese.

Non ancora.
Ella gli si avvicin

E spacciato? chiese.

Temo di s signora Morgan.
E no~i posso andare a vederlo?
Non ancora. E nella sala operatoria.
Oh, Cristo fece Marie. Oh, Cristo. Condurrle ra-
gazze a casa e torno subito.
La gola lc si era improvvisamente cosenfiata e stretta che
non poteva piinghiottire.

Andiamo, ragazze disse. Le sue tre figlie la seguirono
fino alla vecchia automobile, dove ella si mise al volante e
accese il motore.

Come sta pap chiese una delle ragazze.

Marie non rispose.

246 247
Come sta pap mamma

Non parlaredisse Marie. Non dirmi nulla.

Ma...
zitta, tesoro. zitta, carina, e prega pcr lui.

Le ragazze ricominciarono a piangere.

Maledizion~disse Marie. Non piangete cos V'ho
dctto di pregare per lui.
Ma noi preghiamo disse una delle ragazze. Non ho
smesso da quando eravamo all'ospedale.
Quando svoltarono sul logoro corallo bianco della Rocky
Road i fari dell'automobile mostrarono un uomo che cam-
minava barcollando dinanzi a loro.

"Un povero ubriaco" pcnsMarie. "Un povero disgra-
ziato d'un ubriaco."

Sorpassarono l'uomo, che aveva del sangue sulla faccia e
che continula sua marcia barcollante nel buio, dopo che i
fari dell'automobile erano passati. Era Richard Gordon che
tornava a casa.

Di ritorno all'ospedale, Marie Morgan fece le scale di
corsa. Il dottore, che usciva, la incontrnell'atrio. Era stanco
e tornava a casa.

Se n'andato, signora Morgandisse.

Morto

morto sul tavolo operatorio.

( Posso vederlo?
Sdisse il dottorc. S'c spento dolcemcnte, signora Mor-
gall. Scnza soffrire.

oh, accidenti disse Marie. Le lagrime cominciarono a
ri~arle le guance. 奚hfccc. 奚h, oh, oh.
il dottore le misc una mano sulla spalla.

Non toccatemidissc Maric. E poi: Voglio vederlo

Andiamo il dottore disse. La accompagnfino in fondo
al corridoio e nella sala bianca dove Harry Morgan giaceva
SU un tavolo a mote, Ull lenzuolo sul suo gran corpo. La luce,
cruda e forte, non gettava ombre. Marie si fermsulla soglia,
atterrita da tutta quella luce.

Non ha proprio so~erto, signora Morgan disse il dot-
tore. Marie non parve udirlo.

()h, Cristodisse, e riprese a piangere. Guarda quella
sua brutta faccia. "
"Non so" Marie Morgan stava pensando seduta al tavolo
della sala da pranzo "posso abituarmi all'idea solo in certi
momenti, alle volte di giorno, alle volte di not~e, e allora la
cosa forse diversa. Ma la notte sempre una maledizione.
Se mi preoccupassi di queste ragazze sarebbe diverso.Ma non
mi preoccupo delle ragazze. Eppure devo pur fare qualcosa
per mantenerle. Devo cominciare a fare qualche cosa. Forse
passa tutto quando si morte dentro. Allora non importa
pinulla. Ma devo cominciare a fare qualche cosa. Fa oggi
una settimana. Ho paura che se comincio a pensare a lui di
proposito mi riduco in modo da non ricordare pila sua
faccia. Fu cosquando mi prese quella gran paura di non poter
piricordare la sua fisionomia. Devo cominciare a fare qual-
cosa senza preoccuparmi di quello che provo. Se m'avesse
lasciato dei quattrini o se ci fosse stata una ricompensa sa-
rebbe stato meglio, ma io non sarei stata meglio. La prima
cosa che devo fare cercar di vendere la casa. Quei porci
che l'hanno ammazzato. Quei maledetti porci. Questo il
solo sentimento che mi sia rimasto. Odio e una sensazione di
vuoto. Sono vuota come una casa disabitata. Bene, devo
cominciare a fare qualcosa. Sarei dovuta andare al funerale.
Ma non m'stato possibile. Ma ora bisogna che cominci a
fare qualcosa. Nessuno ritorna pidall'altro mondo quand'c
morto .

"Lui era cossvelto e forte e bravo, una specie d'animale di
gran razza. Mi faceva sempre un'impressione straordinaria
vederlo muoversi. Sono stata cosfortunata per tutto il
tempo che l'ho avuto. La disdctta c cominciata a Cuba.
E tutto sempre andato di male in peggio fino a quando un
cubano l'ha ucciso.

"I cubani portano iettatura a noi delle isole. I cubani sono
una disgrazia per tutti. ci sono troppi negri tra loro. Mi ri-
cordo quella volta che lui mi portall'Avana quando gua-
dagnava tanti quattrini ed eravamo andati a passeggiare nel
parco e un negro mi disse non so cosa e lui lo prese a schiaffi
e dopo avergli preso il cappello di paglia ch'era finito in
terra glielo buttlontano, coslontano che un tassche pas-
sava ci passsopra. Io risi tanto che mi doleva perfino il
ventre.

"Fu allora che mi feci bionda per la prima volta in quell'isti-
tuto di bchezza al Prado. Ci lavorarono tutto il pomeriggio,
sui miei capelli, ch'erano naturalmente cosbruni che il
parrucchiere non voleva imbiondirli e io avevo una gran
paura di stare orribilmente, ma io continuavo a dirgli di
schiarirli un poco, se possibile, e lui continuava a maneggiare
quel suo bastoncino col cotone in cima, che lo immergeva
sempre in una tazza piena d'un liquido fumigante, e il pet-
tine; e mi strofinava i capelli col pettine e col bastoncino, e
li bagnava e li asciugava, mentre io me ne stavo lseduta
con una gran paura in corpo di quello che stava facendo e
non sapendo dire altro che: 'Vedete se possibile schiarirli
ancora un poco.

"E finalmente il parrucchiere mi disse: 'Ecco, li abbiamo
schiariti quanto era possibile senza rovinarli, Madame, e poi
mi fece la frizione e me li ondul e io avevo una paura matta
di guardarmi allo specchio, poi lui me li pettin ero un'altra,
che non mi assomigliava per niente. Poi l'uomo mi mise
una rete sui capelli ancora bagnati e mi pose la testa sotto
l'essiccatore e io avevo ancora una gran paura. E quando uscii
da sotto l'essiccatore egli tolse la rete, prese delle forcine, me
le appunte i miei capelli erano tutti d'oro.

"E quando uscii dal parrucchiere e mi guardai in uno spec-
chio, splendevano al sole e quando li toccai erano morbidi

250 251
come la seta, e io non riuscivo a persuadermi che fossi proprio
io ed ero cosemozionata che mi mancava il fiato.

"Arrivai al Prado al ca﹚dove Harry mi stava aspettando
ed io mi sentivo emozionata in modo che mi sembrava di
svenire e lui si alzdi scatto quando mi vide arrivare e non
riusciva a staccarmi gli occhi di dosso e la sua voce era spessa,
strana, quando mi disse:

" 'Dio, Marie, come sei bella.'

"E io:

" 'Ti piaccio bionda?'

"'zitta' fece lui. 'Andiamo subito all'albergo.'

"E io dissi:

" 'Bene, allora. Andiamo.'

"Avevo ventisei anni allora.

"Ecco com'era con me lui ed ecco come ero io con lui.
Diceva di non avere mai avuto una donna come me e io so
che non C'mai stato un uomo come lui. Lo so anche troppo
bene e ora lui morto.

"Ora bisogna che mi metta a fare qualche cosa. Lo so che
bisogna. Ma quando si ha un uomo come lui e un lurido cu-
bano te lo ammazza non si puricominciare come se niente
fosse; perchtutto dentro di te se n'andato. Non so che cosa
fare. Non come quando lui era in viaggio; prima o poi
tornava a casa, mentre io ora devo continuare a tirare avanti
per tutto il resto della mia vita. E sono grassa, ora, sono
brutta, vecchia e lui non c'pia dirmi che non lo sono.
Dovrei pagare un uomo, ormai, per sentirmelo dire e del
resto non lo vorrei. E proprio cos Cosproprio stanno le
cose.

"Ed era cosmaledettamente buono con me e dava tanta
sicurezza, e sapeva sempre guadagnar dei quattrini, cosche
i0 non dovevo mai preoccuparmi per i soldi, ma solo per
lui, e adesso non C'pinulla di tutto questo.

"Avrei preferito che avessero ammazzato me. E Harry
quand'morto era solo stanco, m'ha detto il dottore. Non s' neppure svegliato mai. Sono contenta che sia morto cos pianamente, perch GesCristo, cosa deve aver sofferto in
quel battello. Chi sa se ha pensato a me o che cosa ha pensato.
Credo che in quei momenti non si possa pensare a nessuno.
Si deve sentire troppo dolore, in quei momenti. E alla fine
Harry era soltanto troppo stanco. Vorrei proprio che fossi
stata io a morire. Ma non serve a nulla desiderarlo. E proprio
inutile avere dei desideri.

"Non m'stato possibile andare al funerale. Ma la gente
non lo capisce. Non sa quello che si prova. Perchi veri
uomini sono pochi. La gente non li ha come l'ho avuto io.
Nessuno sa quello che si prova, perchnon sa come stanno
certe cose. Io lo so. Lo so benissimo, io. E se ho da vivere
altri vent'anni che cosa far Nessuno pudirmelo e non c' altro da fare ora che prendere giorno per giorno le cose
come vengono e cominciare subito a fare qualche cosa. Ecco
cosa devo fare. Ma, GesCristo, e la notte come far ecco
quello che voglio sapere.

"Come si fa a passar la notte quando non si pudormire?
E allora che si scopre che cosa voglia dire perdere il marito.
Oh, lo si scopre bene allora. si scopre tutto in questa male-
detta vita. Io l'ho scoperto, eccome! Tutto ti muore dentro e
ogni cosa diventa facile. si muore dentro come capita a
molta gente, ch'quasi sempre morta. Credo che sia questo
che capita. Bene, vuol dire ch'io sono in vantaggio, allora.
Sono in vantaggio, se di questo che si ha bisogno. Ho un
buon vantaggio su tutti gli altri, ormai."

Fuori era una magnifica giornata di freddo inverno sub-
tropicale e i rami delle palme ondeggiavano alla lieve brezza
del nord. Alcuni turisti passarono in bicicletta presso la casa.
Ridevano. Nel cortile della casa sull'altro lato della strada
un pappagallo gracchi

Dalla finestra si vedeva il mare nudo, intatto e azzurro
nella chiaritinvernale.
Un grande yacht bianco stava entrando in porto e a sette
n~iglia di distanza sulla linea dell'orizzonte si vedeva una pe-
troliera profilarsi nitida e piccina contro il mare azzurro,
mentre si stringeva alla scogliera, nella sua rotta verso ovest
per non sciupare combustibile contro la corrente.
FINE.






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