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Il libro dei fatti incredibili ma veri

di Charles Berlitz

(Titolo originale: World of Strange Phenomena)



Sotto le onde
del tempo e dello spazio
strani pesci nuotano!


PREFAZIONE

Il fascino che il mistero esercita sulla mente umana stato il motivo dell'estensione della nostra conoscenza del mondo che ci circonda e dello sviluppo della scienza moderna. Il nostro incessante desiderio di risolvere i misteri dello spazio ci ha spinto verso l'esplorazione del nostro sistema solare, delle stelle e dei pianeti del nostro e poi degli altri universi.

Nel corso degli ultimi cinquecento anni abbiamo pressochesaurito la nostra esplorazione geografica del mondo. Abbiamo cartografato o fotografato la maggior parte della superficie della terra e, a partire dagli anni quaranta, siamo stati in grado di registrare la posizione approssimativa delle montagne, dei golfi, delle pianure e degli abissi del fondo marino. Cacciatori e zoologi hanno alternativamente sterminato o catalogato la maggior parte della vita animale terrestre, anche se le profonditdel mare possono avere in serbo per noi ancora qualche sorpresa. L'uomo moderno e quello antico sono stati studiati e classificati in modo esauriente. Perfino popolazioni remote e non civilizzate sono diventate familiari a chiunque per mezzo della televisione che, soltanto tre secoli fa, sarebbe stata considerata una sconvolgente manifestazione di magia.

In un mondo di computer, robot, missili, viaggi spaziali, ingegneria genetica e di primi passi verso la creazione artificiale della vita, ci si chiede se rimangano ancora molti misteri da chiarire, oppure se, considerando i pericoli dell'era atomica e lo sviluppo della guerra su basi scientifiche, ci rimarrtempo per scoprire nuovi segreti dell'universo... prima che l'umanitrimanga distrutta. Ma certamente molti dubbi rimangono avvolti dal mistero.

Ancora oggi i misteri dello spazio, del tempo, della coincidenza, delle manifestazioni paranormali e delle eccezioni alle leggi naturali rimangono elusivi. A mano a mano che le nostre ricerche sull'ignoto sono progredite, la scienza e il Paranormale, in precedenza separati, hanno cominciato a fondersi. Attualmente noi classifichiamo un intero spettro di potenzialitparanormali.

Il potere della mente umana, innanzi tutto, si sta dimostrando molto pigrande di quanto si pensasse in passato.

Alcune manifestazioni della mente, che oggi vengono studiate in modo estensivo, comprendono la telepatia, il teletrasporto della materia, la telecinesi e la capacitdi vedere quello che sta accadendo in luoghi lontani e in altre epoche.

I fantasmi sono fenomeni paranormali che hanno sorpassato i confini della finzione narrativa e stanno facendosi strada in seri studi scientifici. Che cosa sono i fantasmi? Gli indiani dell'Amazzonia e gli indigeni della Nuova Guinea non hanno difficoltad accettare la realtvisiva degli spettri quando vedono film di persone della loro tribche sono defunte. difficile spiegar loro che la macchina da presa ha riprodotto scene avvenute in passato. Per loro molto pisemplice credere che la macchina abbia catturato lo spirito del dipartito. Da parte nostra, possiamo spiegare il funzionamento della macchina, ma come possiamo dare una spiegazione alla moltitudine di luoghi infestati da fantasmi - case, castelli, campi di battaglia e navi - di cui cosspesso si ha notizia? Esistono forse residui di personalito di eventi che possono essere catturati e ricostruiti?

Il trasferimento del pensiero attraverso la telepatia sul punto di diventare una teoria accettata. Si presume che gli animali, all'interno di una muta o di un branco, si servano di questa abilitper scambiarsi segnali di allarme e per cacciare, ed probabile che anche gli esseri umani abbiano fatto impiego di questa facolt prima di civilizzarsi. Ancor oggi, rivestiti dalla nostra vernice di civilizzazione, esperimentiamo spesso momenti di conoscenza istintiva i quali paiono indicare che noi possediamo un certo grado di poteri telepatici. La facoltdi precognizione, tuttavia, ancora un mistero: un mistero che puessere collegato ai segreti ultimi dello spazio e del tempo.

E se tutte le profezie sul futuro non fossero altro che congetture indovinate? Giulio Verne, quando scrisse di un viaggio sulla luna a bordo di un razzo centoncinquant'anni prima che un evento del genere si verificasse, immagine quindi descrisse con precisione la lunghezza e la forma del razzo. Il razzo del suo romanzo sbaglil'orario d'arrivo del razzo reale di soli quattordici minuti.

Pudarsi che la predizione di Verne sia stata soltanto una congettura azzeccata, ma, per quanto riguarda le profezie derivate da un'autentica precognizione, estremamente difficile dubitare di Nostradamus che, vissuto nel sedicesimo secolo, predisse con precisione la durata dell'impero britannico, non ancora esistente, particolari della rivoluzione francese duecento anni prima che scoppiasse, delle due guerre mondiali dell'epoca contemporanea, con particolari d'incursioni aeree e di un Frer tedesco dal nome lievemente alterato di "Hister". Nostradamus predisse terremoti sulla costa occidentale del Nuovo Mondo e anche alcuni dei pirecenti eventi in Libia e in Iran.

Noi non abbiamo nessuna spiegazione accettabile dell'accuratezza di profezie dettagliate compiute nel remoto passato. Il tempo, coscome noi lo comprendiamo, una via dal passato al futuro attraverso il presente. Ma forse una via a due sensi, secondo la teoria di chi crede che anche il tempo, come lo spazio, possa avere un andamento circolare.

Forse il pistupefacente esempio di profezia proviene dall'India antica, da descrizioni contenute nel Mahabarata e in altri libri scritti migliaia di anni fa. Questi libri descrissero proiettili che sarebbero stati scagliati con la forza e il calore di "diecimila soli" disintegrando l'esercito nemico, spazzando via in un vortice elefanti da guerra, carri e uomini, distruggendo citt avvelenando scorte di viveri e obbligando perfino i soldati vincitori a proteggersi lavando nei fiumi i loro corpi, i loro abiti e il loro equipaggiamento per evitare i letali effetti ritardati. Queste bombe, le cui esplosioni producevano grandi nubi "a forma di ombrello" che si dilatavano dal nucleo, erano chiamate "fulmini di ferro".

Per una strana coincidenza, quando vengono poste a confronto le misurazioni antiche e le coordinate moderne, i risultati indicano che il Fulmine di Ferro era un proiettile all'incirca della stessa forma e delle stesse dimensioni della bomba atomica sganciata su Hiroshima che segnl'inizio della fine della seconda guerra mondiale.

Fino al 1945, quando esplose la prima bomba atomica, le descrizioni offerte dal Mahabarata erano considerate nient'altro che sogni e parti della pisbrigliata fantasia. E oggi, che abbiamo cominciato a prendere sul serio il Mahabarata, dobbiamo prendere in considerazione la possibilitche queste predizioni non fossero visioni del futuro, ma del passato e che i testi si riferissero a fatti realmente avvenuti, forse oltre diecimila anni fa, nel corso di civiltche oggi non esistono pi

Forse gli episodi piinesplicabili e misteriosi che avvengono nel mondo contemporaneo hanno luogo - a quanto si afferma - nei cieli notturni al di sopra della nostra terra. Soltanto negli Stati Uniti, si calcola che oltre venti milioni di persone abbiano sostenuto di aver visto oggetti volanti non identificati (gli UFO), e metdella popolazione complessiva crede che siano una realt

Anche se oggetti volanti nel cielo sono stati avvistati fin dall'antichite sono stati interpretati casualmente come moniti divini, segni, prove e presagi, gli avvistamenti di UFO si sono imposti all'attenzione generale delle nazioni del mondo soltanto dal 1947, quando il pilota Kenneth Arnold incontre inseguun gruppo di oggetti sconosciuti che vorticavano sopra le Cascade Mountains, nei dintorni di Washington, e che, egli osserv assomigliavano a "piatti volanti". degno di nota che questi visitatori inattesi all'epoca siano stati avvistati al di sopra degli Stati Uniti del sud ovest, specie in Arizona, in periodi che coincidevano con esperimenti governativi riguardanti le forze elementari dell'universo, come se gli occupanti degli aeromobili, quale che fosse la loro provenienza, la terra e lo spazio, fossero particolarmente interessati a essi.

Attualmente gli avvistamenti di UFO vengono annunciati dai mass-media su scala mondiale. Se ne ha notizia da tutte le parti del mondo, e sono regolari gli avvistamenti di UFO nel cielo dei Triangolo delle Bermude che, a motivo delle sue anomalie magnetiche e delle sue improvvise aberrazioni climatiche, stato considerato da taluni come un cancello d'ingresso cosmico per visitatori provenienti dallo spazio.

Agli UFO sono state attribuite forme diverse, anche se di solito vengono descritti come rotondi. Sono stati osservati e fotografati da aerei, navi mercantili e da guerra. Essi ronzano intorno agli aerei e in qualche modo ostacolano la rilevazione da parte dei radar. Sembra, inoltre, che siano capaci di raggiungere velocitinconcepibili e sono in grado di scomparire all'improvviso.

Supponendo che esistano, perchvolano nei cieli della Terra? Vengono forse per approvvigionarsi di nuovi materiali, o di acqua, a scopi di esplorazione o di conquista, oppure, pialtruisticamente, sono venuti per metterci in guardia sul fatto che stiamo per far esplodere il nostro pianeta? (Se quest'ultima ipotesi fosse esatta, un approccio cosbenigno stato ben di rado evidente nella storia delle invasioni umane.)

L'umanitsi sta avvicinando alla maturite si sta preparando ad affrontare misteri che non solo riguardano l'esplorazione della Terra, ma anche del sistema solare, delle stelle (e dei pianeti?), delle galassie e degli universi al di ldel nostro, e lo studio delle entitche potremmo incontrarvi nonchdi quelle che, nel nostro spazio aereo, sembra che ci stiano studiando.

I grandi misteri della nostra epoca, quelli che ci toccano pinel profondo, non hanno a che vedere, come in passato, con le parti ignote della nostra terra, ma con quelle del cosmo, del nostro sistema planetario, della nostra galassia e dell'universo che si spalanca al di ldi essa. I misteri attuali riguardano anche la mente umana, le sue facoltdi comunicazione e anche i suoi poteri fisici, di cui stiamo cominciando solo ora a essere consapevoli. Stiamo cominciando a essere piseri nello studio di cose come la preveggenza, la coincidenza, i sogni, la reincarnazione, i ricordi ereditati dagli antenati, le manifestazioni paranormali e gli UFO. Quella che una volta era considerata magia oggi oggetto di ricerche scientifiche.

Da lungo tempo abbiamo affrontato lo studio della vita e dei modi per prolungarla, ma oggi stiamo sviluppando forme funzionali di vita inventata, ovvero la robotica, e fra breve potremo essere in grado di creare la vita stessa, impresa in cui si cimentarono invano i maghi dei secoli passati. Oggi siamo in grado di controllare o distruggere vaste zone della terra. Neppure i maghi dellntichitpresero in considerazione l'idea della distruzione dell'intero pianeta per opera dell'uomo.

Per proteggere quanto abbiamo e per progredire ancora, ci rimane un potente scudo: il potenziale, in larga misura non ancora utilizzato, della mente umana e le sue facoltpositive nella ricerca della chiarezza dei misteri che tuttora ci circondano.

La reincarnazione di un assassinato

Il dottor Ian Stevenson il principale esperto mondiale in fatto di reincarnazione, uno specialista nelle indagini su casi di bambini che sembrano ricordare vite precedenti. Particolarmente impressionanti sono quei casi in cui il bambino nasce con delle voglie apparentemente ereditate dalla sua esistenza passata. Una delle vicende pidrammatiche studiate dal dottor Stevenson quella di Ravi Shankar, nato a Kanauj, nello stato indiano dell'Uttar Pradesh, nel 1951.

Fin dalla prima infanzia, Ravi sostenne di essere in realtfiglio di un uomo di nome Jageshwar, un barbiere che abitava in una regione vicina. Affermava inoltre di essere stato assassinato. L'attuale suo padre non credeva una sola parola di tutto questo e comincio a picchiarlo per fargli smettere di dire assurditdel genere. Le percosse non ebbero l'effetto di sopprimere i ricordi di Ravi, e pigli anni passavano piegli diventava ossessionato dalle reminiscenze della sua esistenza passata. Per di pisviluppla strana allucinazione che gli assassini che lo uccisero nella sua vita precedente stessero ancora attentando alla sua incolumit Anche se l'intera storia appariva fantastica, Ravi era nato, in effetti, segnato da una strana riga: un segno ininterrotto, lungo cinque centimetri, sotto il mento che faceva pensare a una ferita da arma da taglio.

Alla fine i ricordi e lssessione di Ravi furono fatti risalire a un assassinio che era avvenuto in quella regione sei mesi prima della sua nascita. Il 19 luglio 1951 il giovane figlio di Jageshwar Prasad, un barbiere del posto, era stato assassinato e decapitato da due uomini. Essi, che erano parenti del barbiere, volevano ereditare la sua propriet Gli assassini furono arrestati, ma poi vennero rilasciati per un cavillo giuridico.

Quando Jageshwar Prasad venne a conoscenza di quanto Ravi andava sostenendo, decise di far visita alla sua famiglia per controllare di persona le sue affermazioni. Il barbiere conversa lungo con Ravi, che gradatamente giunse a riconoscerlo come il padre della sua vita precedente. Ravi gli fornperfino informazioni dettagliate sul suo assassinio, informazioni note soltanto a Jageshwar e alla polizia. E ancor oggi Ravi reca sotto il mento quel curioso segno che quanto rimane a testimonianza del suo assassinio avvenuto a conclusione della sua vita passata.

La bara errante

Molti scettici sostengono che la coincidenza non altro che un artificio della conoscenza umana. Secondo questa opinione alcuni episodi di cui siamo coscienti, vengono da noi percepiti e considerati coincidenze. In altre parole, noi ricordiamo ciche convenzionalmente chiamiamo coincidenza, ma dimentichiamo una miriade di altri particolari che non hanno una connessione evidente.

Che cosa pensare, allora, dell'inquietante bara di Charles Coughlan? Coughlan nacque nella provincia canadese di Prince Edward Island, sulla costa nord orientale. Ma alla fine del diciannovesimo secolo si trovava a Galveston, perla della costa del Texas, in una compagnia di attori girovaghi, con cui recitava per sbarcare il lunario. Era il 1899; Coughlan si ammale mordopo aver contratto una delle febbri tropicali che mietevano vittime, quando non si praticavano ancora le vaccinazioni.

Coughlan fu collocato a eterno riposo - almeno nelle intenzioni - in una bara piombata e sepolto nel cimitero locale. Galveston, allora la cittpipopolosa e prospera del Texas, sorgeva su un enorme banco di sabbia, in una posizione precaria che la lasciava esposta sia ai tifoni sia alle mareggiate.

L'8 settembre 1900, venti di forza superiore a cento chilometri orari riversarono sulla cittun muro d'acqua alto pidi sei metri che sommerse tutto fuorchle strutture pielevate. La cittfu completamente distrutta. Annegarono circa settemila abitanti e i loro cadaveri furono risucchiati in mare aperto dal riflusso.

Anche i morti furono trascinati via. I cimiteri vennero sventrati dalla furia delle onde e le bare furono strappate dalle tombe e portate via dalla corrente. Per otto anni la salma di Coughlan vag nel suo feretro piombato, nelle calde acque della Corrente del Golfo. Alla fine doppil'estremitdella Scogliera della Florida ed entrnell'Atlantico, dove le correnti dominanti la trasportarono a nord lungo il Sud e il Nord Carolina e la costa della Nuova Inghilterra.

Nell'ottobre del 1908, un piccolo peschereccio al largo di Prince Edward Island avvistla malconcia cassa mortuaria galleggiante sui flutti. Qualcuno dell'equipaggio la issa bordo servendosi di un gancio. Una targhetta di rame col nome del defunto rivelchi fosse la salma racchiusa in quella bara erosa dall'acqua e dalla salsedine.

La bara era stata tirata in secco a circa un chilometro dalla chiesetta dove un tempo Charles Coughlan era stato battezzato. Le sue spoglie furono poste in un altro feretro e ricevettero una nuova sepoltura, proprio dove il viaggio di Coughlan era cominciato tanti anni prima.

Un mistero musicale

Rosemary Brown, una vedova londinese, possedeva un pianoforte, ma, come pianista, era ancora una principiante. Conosceva solamente un musicista: un ex organista di chiesa che stava cercando di insegnarle a suonare. Il mondo della musica e i londinesi non seppero spiegarsi, quindi, come, nel 1964, essa iniziasse a comporre opere musicali che sembravano scritte da grandi maestri.

In realt la Brown dichiarava di essere una veggente, e anche sua madre e sua nonna avevano avuto fama di possedere facoltparanormali. Essa affermche Franz Liszt, che le era apparso da bambina in una visione, aveva ora cominciato a portarle della musica di Beethoven, Bach, Chopin e altri compositori. Ciascuno le dettava la propria musica. Certe volte, essa asser questi maestri guidavano le sue mani, facendo cadere le dita sui tasti giusti e altre volte si limitavano a suggerirle le note. Tra le opere da lei composte si enumerano gli epiloghi delle sinfonie Decima e Undicesima di Beethoven, da lui lasciate incompiute quando mor una sonata di quaranta pagine di Schubert e numerosi lavori di Liszt e di altri autori.

Sia musicisti sia psicologi esaminarono il materiale e vagliarono attentamente ogni rigo musicale e ogni parola scritta dalla Brown. Mentre alcuni critici musicali liquidarono le composizioni considerandole copiate, e neanche bene, altri rimasero sbalorditi per la portata delle composizioni. Tutti concordarono sul fatto che ogni pezzo da lei prodotto era indiscutibilmente scritto nello stile del musicista a cui era attribuito. Nessuno trovprove che la donna mentisse e la maggior parte di chi indagsul caso si pronuncia favore della sinceritdella Brown. Le composizioni musicali erano molto al di sopra delle sue capacitartistiche.

Liszt, per non fu di parola con la Brown. Infatti, nella sua prima apparizione le aveva promesso che un giorno l'avrebbe fatta diventare una grande musicista. Malgrado ciessa rimase una pianista priva di talento. Forse per questo, da quanto racconta la stessa Brown, i compositori che le dettavano musica spesso alzavano le mani al cielo ed esclamavano: Mein Gott!.



Torndallldilper riprendersi il cane

Joe Benson, di Wendover, nell'Utah, era il capo spirituale degli indiani Goshute. Era sempre accompagnato da un superbo pastore tedesco che chiamava Sky.

Quando Benson diventvecchio e semicieco, Sky gli fece da guida e lo difese dai pericoli. Ma la salute di Benson continua peggiorare, e un giorno, verso il finire del 1962, egli annuncia sua moglie Mable che sentiva che, di la poco, sarebbe morto. Mable avverti parenti e poco dopo essi furono al suo capezzale. Ma, avendo ormai abbandonato le tradizioni indiane, insistettero perchegli venisse portato all'ospedale nella vicina Owyhee, nel Nevada. Ignorarono le sue proteste e il sordo ringhiare di Sky e lo fecero ricoverare.

Benson rimase all'ospedale solo per breve tempo. Quando i medici videro che non c'era piniente da f are, lo rimandarono a casa dove, poco dopo, nel gennaio del 1963, mor

Dopo le cerimonie funebri parecchi degli intervenuti chiesero di poter avere Sky. La signora Benson, vedendo che il cane sembrava ancora piprostrato di lei dal dolore, sentche non sarebbe stato giusto cederlo, e coslo tenne con s

Dieci giorni dopo, nel guardare dalla finestra, vide che qualcuno stava dirigendosi verso la casa. Allora accese la stufa e prepardel caff Quando alzgli occhi, comparve sull'uscio un uomo che essa riconobbe subito: era il suo defunto marito.

Fedele alle tradizioni del suo popolo, la donna gli disse gentilmente che era morto e che non aveva niente da fare in questo mondo. Joe Benson annue si limita dire: "Me ne vado subito. Sono tornato a prendere il mio cane".

Fece un fischio e Sky, scodinzolando gioioso arrivdi corsa nella cucina.

"Voglio il mio guinzaglio" disse Benson. Sua moglie lo staccda un gancio appeso alla parete e glielo porse, badando bene a non toccare il fantasma. Egli allacciil guinzaglio al collare di Sky e uscdalla cucina, scese le scale e si avviper il sentiero che circondava la collina.

Dopo qualche minuto di esitazione, la signora Benson corse dall'altra parte della collina. Di Joe e Sky non c'era neanche l'ombra.

Arvilla Benson Urban, la figlia di Joe e Mable, che abitava alla porta accanto, fu testimone della strana visita e lo confermin una dichiarazione scritta e giurata in questi termini: "Ho visto mio padre entrare nella casa e non pidi pochi minuti dopo l'ho visto andarsene col nostro cane al guinzaglio. Ho visto mia madre andargli dietro e, d'impulso, l'ho seguita. Quando sono arrivata sulla cima della collina, mio padre e il suo cane non crano pi.

Nei giorni che seguirono i giovani della famiglia cercarono il cane, ma senza risultato. Era come se Sky fosse svanito, col suo amato padrone, in un altro mondo.

Il fantasma vendicativo

Questa strana storia ebbe inizio il 21 febbraio 1977, quando la polizia trovil cadavere di Teresita Basa. La donna, di quarantotto anni, giaceva sul pavimento di uno degli ultimi piani di un palazzo di Chicago. Era stata pugnalata a morte e parzialmente bruciata.

Come tanti altri immigrati pieni di speranze, la Basa era venuta negli Stati Uniti dalle Filippine in cerca di lavoro e di una vita migliore. Aveva lavorato come terapeuta dell'apparato respiratorio all'Edgewater Hosp癃al, e la polizia brancolava nel buio cercando il movente della sua morte. In un primo tempo si sospettche potesse essere stata uccisa da un amico. Ma la soluzione del caso venne prospettata dal fantasma della Basa.

Il dottor Jose Chua e sua moglie lavoravano nello stesso ospedale, ma non erano stati amici particolarmente intimi della donna. Ma una sera, mentre si trovavano nella loro casa a Skokie, una cittadina nei dintorni di Chicago, la signora Chua entr inaspettatamente, in trance. Andnella camera da letto e si stese. Poi dalla sua bocca uscuna strana voce che parlava in tagalog (la lingua delle Filippine) e disse: "Io sono Teresita Basa". La strana voce accusdell'assassinio un inserviente dell'ospedale. La signora Chua si sveglidal sonno ipnotico, ma ne ebbe parecchi altri nei giorni che seguirono, e ogni volta dichiar con la voce della donna assassinata, che l'inserviente, un giovane nero di nome Allan Showery, l'aveva derubata dei suoi gioielli e aveva regalato alla sua donna il suo anello con una perla.

Al dottor Chua, scosso da queste affermazioni, non rimase che mettersi in contatto con la polizia. La sua telefonata fu passata a due investigatori veterani, Joseph Stachula e Lee Epplen.

La storia del dottor Chua li lascinaturalmente scettici, ma essi, privi di altri elementi per risolvere il caso, decisero di procedere con degli accertamenti. Quando s'incontrarono con i Chua vollero sapere per filo e per segno che cosa avesse detto la defunta Teresita Basa. In particolare, vollero sapere se Teresita avesse rivelato di essere stata violentata prima di venir assassinata. Non vi era stato stupro, e i poliziotti avevano posto la domanda per vedere se i coniugi avrebbero seguito la falsa pista. Ma i Chua non abboccarono. I poliziotti rimasero impressionati per tutti i particolari del delitto che i coniugi sembravano conoscere.

"Ancora adesso", scrisse tempo dopo l'agente Stachula, "non sono ben certo di credere al modo in cui queste informazioni sarebbero state ottenute. A ogni modo, tutto era completamente vero."

Lavorando su questi elementi, la polizia perquisl'appartamento di Showery e trovi gioielli di Teresita. Trovanche il suo anello con la perla, che Showery aveva regalato alla sua donna. Schiacciato dalle prove, Showery confessl'assassinio e in seguito fu condannato. Il caso fu ufficialmente chiuso in agosto, risolto - tutto lascia credere - dal fantasma di Teresita.

Una pallottola lenta ma sicura

Un giorno del 1893, Henry Ziegland, di Honey Grove, nel Texas, lascila sua fidanzata. Il fratello della ragazza, pensando di assolvere al suo dovere, spara Ziegland. Ma questi fu colpito soltanto di striscio, e la pallottola gli lasciuna piccola ferita sulla faccia prima di conficcarsi nel tronco di un albero alle sue spalle. Il fratello della ragazza, pensando di aver compiuto la sua vendetta, si tolse la vita con la stessa arma.

Vent'anni dopo, nel 1913, Ziegland decise di abbattere quell'albero, che sorgeva sulla sua propriet Incapace di farlo manualmente, ricorse alla dinamite. Nell'esplosione, la pallottola, in origine a lui destinata, venne proiettata all'esterno con estrema violenza e lo colpalla testa, uccidendolo.

Le strane lune di Marte

Fu soltanto nel 1877 che l'astronomo Asaph Hall, mentre scrutava coi suoi strumenti il cielo notturno, vide per la prima volta le due lune orbitanti intorno a Marte, che nessun altro astronomo aveva mai individuato prima di allora.

Ma Jonathan Swift, l'autore dei Viaggi di Gulliver, un libro che anticipava la fantascienza, aveva giscritto di queste lune molto tempo prima, spingendosi al punto di fornire con noncuranza dati sulle loro dimensioni e sulle loro orbite: tutto questo in un romanzo puramente fantastico, scritto nel 1726, centocinquant'anni prima che Asaph Hall facesse "ufficialmente" la sua scoperta.

Swift scrisse: " ... due stelle minori, o satelliti, che ruotano intorno a Marte ... quella interna dista dal centro del pianeta principale esattamente tre volte il suo diametro, e quella esterna cinque; la prima ruota nell'arco di dieci ore, e la seconda impiega ventun ore e mezzo ...".

Come faceva a saperlo Swift? L'aveva forse letto in qualche improbabile testo antico ignoto alla scienza o alla letteratura? Oppure, se tutto era soltanto frutto della sua immaginazione, come mai aveva indovinato? Niente di quanto scrisse lascia intravedere una risposta.

Le lune sono oggi una veritriconosciuta dall'astronomia. Asaph Hall, in omaggio allntichit le chiamPhobos (Paura) e Deimos (Terrore), che erano i nomi antichi dei cavalli di Marte, il dio della guerra, da cui il pianeta rosso aveva ricevuto il nome numerosi secoli fa.

Ma un mistero ancora pigrande, suggerito dalla forma e dal comportamento eccentrico delle lune, aspetta tuttora di essere risolto. Alcuni osservatori hanno ipotizzato che esse siano stazioni spaziali. Il mistero potressere risolto entro pochi anni, se l'esplorazione dello spazio proseguiral ritmo attuale.

Il secondo testamento di James Chaffin

James L. Chaffin era un anziano agricoltore della Carolina del Nord che mornel 1925. I suoi familiari rimasero indubbiamente sorpresi e depressi quando vennero a conoscenza delle clausole delle sue disposizioni testamentarie. Il defunto lasciava la sua intera proprietal suo terzo figlio Marshall, e diseredava completamente sua moglie e gli altri suoi tre figli. Il testamento era stato scritto e regolarmente autenticato nel 1905.

Quattro anni dopo, per uno dei suoi figli, James P., comincia sognare che suo padre, buonanima, voleva parlargli. L'agricoltore gli compariva accanto al letto, con addosso il suo vecchio cappotto nero e una notte, prima di scomparire, gli disse: "Troverai il mio testamento in una tasca del cappotto".

Benchsconcertato, James P. Chaffin si sentin dovere di controllare la strana affermazione del fantasma. Si scoprche il cappotto apparteneva ora a un altro fratello, e cosJames si mise in viaggio. Giunto nella casa del fratello, lo trov e ne strapple cuciture. Nella fodera interna dell'abito c'era un pezzo di carta con scritto: "Leggere il ventisettesimo capitolo della Genesi nella vecchia Bibbia di mio padre". Chaffin capdi aver per le mani qualcosa di importante, e cossi recnella casa di sua madre accompagnato da parecchi testimoni a cui aveva raccontato con emozione la sua storia. Il volume era coslogoro che quando fu preso in mano cadde per terra e si ruppe in tre pezzi. Thomas Blackwelder, uno dei testimoni, raccolse la parte del volume che conteneva il Libro della Genesi e scoprimmediatamente che certe pagine erano state piegate insieme con gli orli in modo da formare una tasca. Quando l'apr i testimoni trovarono un testamento manoscritto datato "1919". A quanto pareva, il defunto agricoltore aveva cambiato idea, perchin questo nuovo documento diceva, fra l'altro: "Voglio che, dopo che la mia salma avrricevuto una degna sepoltura, il mio piccolo patrimonio sia equamente diviso fra i miei quattro figli, se sono in vita al momento della mia morte, e i miei beni personali e la mia tenuta siano divisi in parti uguali; e se qualcuno dei figli non sarpiin vita, passino in proporzioni uguali ai loro figli. Se la mamma sarancora in vita, voi dovrete prendervi cura di lei. Queste sono le mie ultime volonte questo il testamento".

A quell'epoca Marshall Chaffin era morto e la sua proprietera amministrata dalla sua vedova e cosJames P. Chaffin produsse il testamento in tribunale. Parecchi testimoni dichiararono che il testamento del 1919 era veramente scritto nella calligrafia di James L. Chaffin. La vedova di Marshall non cercdi contestare in sede giudiziaria il nuovo testamento: la piccola proprietvenne equamente ridistribuita.

Ufonauti di diverso tipo

Di solito gli occupanti degli UFO appartengono a due ampie, ma distinte, categorie: esseri extraterrestri virtualmente indistinguibili dagli esseri umani per aspetto e statura, ed entit"umanoidi" dalla tipica pelle grigia, con arti filiformi, di bassa statura, dalle grosse teste fetali con occhi scuri e palpebre pesanti.

Ma puesistere anche una terza categoria. Prendiamo, per esempio, gli strani esseri visti nei pressi di una fattoria di Kelly, nel Kentucky, la notte del 21 agosto 1955, da otto adulti e tre bambini. Questo pauroso episodio iniziquando il padrone di casa, Billy Ray Taylor, entrdi corsa dicendo di aver visto un disco volante atterrare, in un vicino avvallamento del terreno profondo dodici metri, emanando gas colorati come l'arcobaleno. Le altre persone lo irrisero. Poi il cane cominciad abbaiare.

Taylor e Lucky Sutton andarono alla porta di servizio, dove osservarono terrorizzati un personaggio orrendamente indefinibile e luminoso che si avvicinava attraversando i campi. Alto solo poco pidi un metro, l'essere argenteo aveva una testa bulbosa con enormi orecchie fosforescenti e lunghe braccia che terminavano con artigli acuminati che arrivavano quasi a toccare terra. Sutton e Taylor imbracciarono i loro fucili e spararono. L'alieno balzall'indietro, rannicchiandosi su se stesso. Ma, invece di stramazzare al suolo, sgattaiolvia.

Rientrati nel soggiorno, qualche minuto dopo, gli uomini videro una creatura dello stesso tipo e spararono di nuovo. Sembrava proprio che fossero assediati, perchquando Taylor uscsulla veranda per vedere se l'avesse ferito o ucciso un altro alieno cercdi afferrarlo dal tetto.

Poco prima di mezzanotte le famiglie dei due uomini si pigiarono in due macchine e si precipitarono nella vicina Hopkinsville. La polizia fece un sopralluogo nella fattoria, ma non trovnulla che potesse suffragare la loro storia. Uno degli inquirenti, per nel buio, pestla coda a un gatto, e per poco non scatenil finimondo. Alla fine, verso le due di notte, la polizia se ne and

Le creature tornarono un'altra volta, sostengono i Sutton e i Taylor. Ma, quando sorse il sole, se ne andarono, questa volta per sempre.

"Interrompiamo il programma per una speciale premonizione ..."

Le catastrofi sono a volte precedute da visioni, sogni o incubi, che predicono l'evento. La maggior parte di queste premonizioni giunge durante il sonno, ma l'incredibile visione della signora Lesley Brennan comparve, in Inghilterra, sullo schermo del suo televisore.

La mattina del primo di giugno 1974 il film che stava vedendo fu interrotto da una notizia flash del telegiornale: un'esplosione aveva sventrato il vicino stabilimento di FI皤borough della Nypro, un'industria chimica che produceva materiali impiegati nella fabbricazione del nylon, e parecchie persone erano rimaste uccise. Quel giorno, verso le dodici, due sue amiche andarono a trovarla, ed essa chiese loro se avessero saputo della disgrazia. Esse risposero di no.

E nessun altro ne aveva avuto notizia, perchin realtla conflagrazione avvenne solo alle 16.53. I morti furono ventotto, e molti i feriti. Quando alle tre donne giunse la notizia dell'esplosione, in un primo tempo pensarono che gli annunciatori riferissero in modo impreciso l'ora in cui accadde il disastro. Ma un controllo del giornale del giorno dopo chiarquand'era avvenuta realmente l'esplosione.

La signora Brennan non fu in grado di fornire una spiegazione. Forse si era addormentata e aveva sognato la notizia flash data dalla televisione. Qualsiasi cosa sia successa aveva riferito la storia del fatto alle sue due amiche cinque ore prima che accadesse realmente.

Il parafulmine umano

Roy Cleveland Sullivan, un guardiaboschi in pensione di Waynesboro, in Virginia, era soprannominato il Parafulmine Umano perchera stato colpito da fulmini ben sette volte nell'arco dei trentasei anni della sua carriera.

Il primo, nel 1942, gli aveva provocato la perdita dell'unghia di un alluce. Ventisette anni dopo una seconda saetta gli brucile sopracciglia. L'anno seguente, nel 1970, un terzo fulmine gli ustionla spalla sinistra.

Dopo che Sullivan ebbe i capelli incendiati da un quarto colpo di fulmine, nel 1972, prese l'abitudine di portare con snella sua automobile un secchio d'acqua. Il 7 agosto 1973 stava guidando quando un fulmine uscda una bassa nuvoletta, lo colpal capo attraversando il cappello, gli incendii capelli, lo scaraventa circa trenta metri dalla macchina, gli percorse entrambe le gambe e gli fece volar via una scarpa. Sullivan si rovescisulla testa il secchio d'acqua per spegnere il fuoco.

Fu colpito a una caviglia per la sesta volta, il 5 giugno 1976. Il settimo episodio avvenne il 25 giugno, mentre stava pescando. Questa volta dovette essere ricoverato per ustioni al petto.

Egli non fu mai in grado di spiegare la sua capacitdi attirare i fulmini, ma una volta disse che li vedeva distintamente quando guizzavano verso di lui.

Alle 3 di mattina del 28 settembre 1983, Sullivan, ormai settantunenne, si tolse la vita con un colpo di pistola. Due dei suoi cappelli da guardia forestale, traforati alla sommitda colpi di fulmine, sono oggi custoditi nelle sale delle esposizioni del Guinness dei Primati a New York e a Myrtle Beach, nella Carolina del Sud.

Il bambino congelato

L'inverno del 1984-85 scatennumerose ondate di freddo memorabili negli Stati Uniti continentali, dal Michigan al Texas, e si verificanche uno dei casi pistraordinari di sopravvivenza degli annali della moderna medicina.

La mattina del 19 gennaio 1985, a Milwaukee, nel Wisconsin, la temperatura era scesa al livello polare di 60 gradi sotto zero. Mentre i suoi genitori dormivano, il piccolo Michael Troche, di due anni, uscdi casa con addosso il suo pigiamino leggero e anda spasso nella neve.

Dopo una ricerca affannosa, suo padre lo ritrov parecchie ore pitardi, letteralmente congelato. Il bambino aveva cessato di respirare, cristalli di ghiaccio si erano formati sia sulla sua pelle sia al di sotto, e le sue membra erano rigide come bastoncini.

Portato in tutta fretta all'ospedale pediatrico di Milwaukee, Michael fu sottoposto alle cure di unquipe di venti infermieri e diciotto medici, compreso il dottor Kevin Kelly, uno specialista di ipotermia. Quando Michael arrivall'ospedale il dottor Kelly lo diagnostic"morto, decisamente morto". I medici potevano sentire il suo povero corpicino congelato emettere sinistri scricchiolii. mentre lo sollevavano sul tavolo operatorio. La temperatura interna di Michael era scesa a 16 gradi centigradi, un precipizio dcui nessuno era mai tornato in vita.

La squadra di medici si mise al lavoro senza indugi, collegando il corpo del bimbo a una macchina cuore-polmoni per riscaldargli il sangue, iniettando farmaci per impedire al cervello di dilatarsi, disgelando il corpo e operando delle incisioni attraverso gli arti perchi tessuti si riempivano d'acqua proveniente da cellule scongelate e minacciavano di scoppiare.

Per tre giorni il bambino giacque in uno stato di semincoscienza, sospeso fra la vita e la morte. Poi, miracolosamente, si ristabilquasi rapidamente come si era congelato. Sublesioni di lieve entitai muscoli di una mano e dovette essere sottoposto a trapianti di cute per cancellare le lunghe incisioni che gli erano state praticate lungo le braccia e le gambe, ma a parte ciuscincredibilmente illeso da questa spaventosa esperienza.

E, secondo l'ultimo bollettino medico, lo stupefacente Michael Troche non rivelnessun sintomo del paventato danno cerebrale che l'avrebbe potuto trasformare in un vegetale. Strano a dirsi, i medici dichiararono che probabilmente era sopravvissuto proprio perchera cosgiovane e piccolo ed era rimasto letteralmente congelato all'istante dal vento gelido. Il suo piccolo cervello e il suo ridotto metabolismo non necessitavano di molto ossigeno per funzionare. Se Michael fosse stato un po' pigrande d'ete di dimensioni corporee, sarebbe entrato nel novero dei decessi di quell'inverno.



Obiettivo: Tunguska!

Poco dopo l'alba del 30 giugno 1908 qualcosa proveniente dallo spazio colpla Siberia L'esplosione, registrata dai sismografi perfino negli Stati Uniti e in Europa, fu una delle piforti mai avvenute. Per settimane polvere e detriti sollevati dalla gigantesca conflagrazione colorarono i cieli e i tramonti da una parte all'altra del globo. Al momento dellmpatto le calamite impazzirono in tutto il mondo, e numerosi cavalli barcollarono e stramazzarono al suolo in cittlontane migliaia di chilometri.

La zona direttamente interessata, quella del bacino del fiume Tunguska, fu devastata su larga scala. Ettari di tundra si coprirono all'istante di vapore. Gli alberi furono abbattuti nel raggio di quaranta chilometri, e rami e cortecce si staccarono dai tronchi. La foresta sncendi Mandrie di animali e alcuni insediamenti umani furono divorati dalle fiamme. I Tungusi che tornarono sui luoghi del disastro "trovarono soltanto cadaveri carbonizzati". Quella notte nell'intera Europa non scese il buio. A Londra era possibile leggere il giornale a mezzanotte senza bisogno d'illuminazione artificiale; in Olanda si potevano scattare fotografie di navi che veleggiavano nello Zuider Zee.

A causa della lontananza della Tunguska, il primo ricercatore scientifico arrivsul teatro della tragedia soltanto nel 1927, quando il dottor Leonid A. Kulik, un esperto di meteoriti di Pietrogrado, vi giunse a capo di una spedizione. A sessant'anni di distanza, l'origine dell'immane esplosione della Tunguska ancora oggetto di accese discussioni.

Si trattava di una cometa errante? Di una piccola massa di antimateria che colpe forse attraversla Terra? Oppure del generatore nucleare di una nave spaziale in avaria, che fece una deviazione per non colpire grandi centri abitati del nostro pianeta? Ciascuna teoria ha i suoi fautori e presenta i suoi problemi. Certi testimoni interrogati da Kulik, e in seguito da altri studiosi, riferirono di aver visto una palla di fuoco con una scia, una coda, il che potrebbe far pensare sia a una meteorite, sia a una cometa. Ma se l'oggetto abbattutosi sul bacino della Tunguska era una meteorite, che ne era stato del cratere e, cosa ancora piimportante, del meteorite stesso? Nl'uno nl'altro furono trovati. E, se si trattava di una cometa, perchnon era stata avvistata prima del suo arrivo? Inoltre, dato che le comete sono in prevalenza gassose, "palle di neve sporca", da dove provenne quellmmensa energia che fu sprigionata, e che fu stimata dell'ordine di 30 megatoni?

Gli esperti di fisica nucleare hanno da lungo tempo profetizzato la presenza di ciche chiamano antimateria, ovvero immagini speculari della comune materia, ma con carica negativa. Tuttavia lntimateria, coscome noi la conosciamo, ha una vita estremamente breve. Una piccola massa che venisse a contatto con la comune materia provocherebbe, in effetti, un improvviso e tremendo rilascio di energia. Ma l'ipotesi non regge, perche impossibile che masse di antimateria vaghino in questa parte dell'universo.

L'evento della Tunguska "potrebbe" essere stato causato da una nave spaziale extraterrestre, ma anche in questo caso mancano prove decisive. Alcuni ricercatori sovietici hanno rilevato tracce anomale di radioattivitnel luogo devastato, altri no. Inoltre, un eventuale veicolo spaziale avrebbe dovuto rimaner completamente disintegrato nell'esplosione, perchnon furono mai trovati frammenti metallici insoliti.

Le pareti sanguinanti

Gli agenti della squadra omicidi di Atlanta sono abituati alla vista del sangue. Il sangue nasce dalla particolare violenza del luogo, da persone uccise a colpi di arma da fuoco, a coltellate o a forza di percosse. Ma quei poliziotti non erano preparati alla vista di sangue "in assenza" di un cadavere, soprattutto di sangue che scaturiva dalle pareti e creava pozzanghere sul pavimento della casa di un'anziana coppia di coniugi georgiani, William e Minnie Winston, rispettivamente di settantanove e settantasette anni.

Minnie Winston notprima il sangue che sprizzava dal pavimento della stanza da bagno "come se venisse da un annaffiatoio" quando, un giorno di settembre del 1987, entrper fare il bagno in quella stanza della casa di mattoni con tre camere da letto, dove abitava con suo marito da ventidue anni. Il 9 settembre, poco dopo mezzanotte, quando i due coniugi trovarono altro sangue che gocciolava dalle pareti e imperlava il pavimento delle stanze, telefonarono alla polizia.

"Io non sanguino", precisWilliam Winston, "e nemmeno mia moglie. E qui viviamo soltanto noi due." Quella sera Winston era andato a letto verso le 21.30, dopo aver chiuso le porte e aver messo in funzione il sistema di allarme. Nlui nsua moglie avevano sentito rumori sospetti, e il sistema di allarme era sempre rimasto attivato.

Steve Cartwright, agente della squadra omicidi di Atlanta, ammise che la polizia aveva trovato "una grande quantitdi sangue" spruzzato in tutta la casa, ma non vide nessun corpo, di animale o di essere umano, che potesse spiegarne l'origine. Il giorno dopo il laboratorio della scientifica dello stato della Georgia confermche il sangue era umano.

Cal Jackson, il portavoce della polizia di Atlanta, dichiarche il dipartimento considerava l'episodio "una circostanza insolita poichnon disponiamo di un cadavere o di un motivo che spieghi la presenza di tanto sangue".

Un caso di autocombustione

Certi dicono che la cucina il posto pipericoloso della casa. Ma l'8 gennaio 1985 la diciassettenne Jacqueline Fitzsimons, studentessa di alta cucina presso lstituto Tecnico Hilton di Widnes, nel Cheshire, era uscita dalla cucina e stava conversando con delle compagne di classe nel corridoio quando improvvisamente s'incendi

Jacqueline accusuna sensazione di bruciore alla schiena mentre parlava con un'amica, Karen Glenholmes. "Tutt'a un tratto Jacqueline ha detto che non si sentiva bene", riferKaren, "abbiamo sentito puzza di bruciato e abbiamo visto che la sua camicia si era incendiata. Si messa a gridare aiuto perchstava ardendo. In un attimo anche i suoi capelli erano in fiamme."

Le insegnanti e le altre studentesse che si trovavano nel corridoio le strapparono di dosso gli abiti in fiamme e spensero il fuoco. Poi la ragazza fu trasportata in tutta fretta all'ospedale, dove si resero evidenti gli effetti devastanti dell'incidente: il fuoco aveva divorato il 18 per cento della sua pelle. Dopo quindici giorni, malgrado le cure intensive, mor

Il funzionario della prevenzione incendi del Cheshire, Bert Gilles, ammise di essere perplesso come chiunque altro. "Ho interpellato sette testimoni oculari" disse "finora non esiste una chiara spiegazione del fuoco, anche se la combustione spontanea una possibilitda prendere in esame."

Il coroner avviun'inchiesta, e alla fine un giurarchiviil caso stabilendo che Jacqueline Fitzsimons era morta "per disgrazia", il che era indubbiamente vero.

Nemesi cosmica

Sessantacinque milioni di anni fa i dinosauri scomparvero dalla faccia della terra in uno spazio di tempo che su scala geologica corrisponde a un battito di ciglia. Circa 165 milioni di anni prima i dinosauri erano la specie dominante dal pianeta.

I paleontologi si sono interrogati a lungo sulla loro scomparsa, e hanno proposto come motivo piprobabile dei bruschi cambiamenti del clima terrestre. Ma che cosa, in primo luogo, provocquesti catastrofici mutamenti? Un'alterazione graduale dell'atmosfera o dell'ambiente avrebbe ampiamente consentito ai dinosauri di adattarsi.

La prima indicazione di una possibile causa cosmica giunse dalla collaborazione di due scienziati, padre e figlio, dell'Universitdella California a Berkeley. Il geologo Walter Alvarez stava studiando dei giacimenti presso Gubbio, in Italia, nel 1977, quando scopruno strato sedimentario ricco d'iridio, un elemento raro che difficile trovare nella crosta terrestre. Suo padre, Luis Alvarez, premio Nobel per la fisica, suggeruna spiegazione: un enorme oggetto extraterrestre, forse una cometa o un asteroide, poteva aver colpito la terra e sollevato un'ingente quantitdi detriti, facendo ricadere uno strato d'iridio. Fossili rinvenuti nell'argilla dove il giovane Alvarez aveva trovato l'iridio permisero di far risalire il giacimento a 65 milioni di anni fa, il periodo della grande estinzione dei dinosauri.

Altre estinzioni di massa, a quanto pare, avvennero periodicamente ogni 26 milioni di anni, ma anche a intervalli pibrevi, vale a dire di qualche migliaio di millenni. Non possibile che un eventuale ciclo cosmico ricorrente sia la spiegazione di queste totali estinzioni, compresa quella che cancelldal pianeta il Tyrannosaurus Rex e altre specie simili?

Certi scienziati sono di questo avviso. Nel 1984 l'astrofisico di Berkeley Richard Muller e l'astronomo Marc Davis, insieme con un altro astronomo, Piet Hut, dell'Institute for Advanced Study dellniversitdi Princeton, proposero l'esistenza di una compagna del Sole chiamata "Stella della Morte", o Nemesi, orbitante intorno al Sole ogni 26-30 milioni di anni. Avvicinandosi al sistema solare, il campo gravitazionale di Nemesi potrebbe far deviare degli asteroidi dalla loro orbita o trascinare delle comete nella sua scia, mandandole a schiantarsi sulla superficie della Terra.

Se le cose stessero davvero cos il Sole e Nemesi sarebbero collegati fra loro in un sistema binario. In effetti, la maggior parte delle stelle della nostra galassia sono binarie, ma non se ne conosce nessuna che abbia periodi di rivoluzione coslunghi. Le loro orbite sono solitamente misurate in settimane o mesi. Inoltre, una simile stella compagna dovrebbe essere facilmente visibile. Muller crede che Nemesi possa essere una piccola stella rossa, il che ne renderebbe molto piardua l'individuazione. Egli afferma che anche i periodi pilunghi di rivoluzione fra sistemi binari potrebbero essere comuni anche se noi non li abbiamo mai individuati a causa delle loro orbite estreme.

Unquipe di astronomi condotta da Muller ha giscartato tutte le possibili candidate eccetto tremila stelle visibili dall'emisfero settentrionale. Se Nemesi non verrtrovata fra queste, dichiara Muller, lui e i suoi colleghi rivolgeranno la loro attenzione alle stelle dell'emisfero meridionale.

Non il caso di preoccuparci che nel frattempo la Stella della morte ci visiti all'improvviso. Calcoli attuali situano Nemesi al punto estremo della sua orbita, e questo significa che non tornerper altri 10- 13 milioni di anni.

L'incendiaria

Niente piterrificante dell'infuriare di un incendio, specialmente se - nell'autentica tradizione di Firestarter di Stephen King - il piromane sta in agguato nel subconscio di qualcuno. Era questo il problema che la famiglia Willey dovette affrontare nel 1948 nella sua fattoria di Macomb, nell'Illinois. Il signor Willey mandava avanti l'azienda agricola con suo cognato e i suoi due figli. La sua nipotina Wanet stava gironzolando intorno alla casa. Sembrava che non stesse accadendo nulla di anormale finchin casa delle strane macchie marroni cominciarono a comparire sulla carta da parato. Esse diventavano incredibilmente calde, spesso raggiungendo i 240蚓 prima di sprigionare fiamme. Gli incendi erano cosfrequenti che i vicini dei Willey tenevano in casa secchi colmi d'acqua, in attesa di gettarla su un incendio non appena scoppiava. Qualche fiammata divampava quasi ogni giorno.

Nessuno sapeva spiegarne la causa, neppure la locale stazione dei pompieri. "L'intera faccenda talmente stramba e fantastica che provo quasi vergogna a parlarne", confessil capo dei pompieri Fred Wilson ai giornalisti.

Col passare dei giorni gli incendi si fecero sempre pifrequenti e bizzarri. Ben presto cominciarono a divampare dalla veranda, dalle tendine e da altri punti della casa e le ipotesi si fecero pinumerose. Secondo dei rappresentanti della vicina base dell'aeronautica militare, le combustioni erano causate dalle onde radio ad alta frequenza, mentre i funzionari del servizio antincendi ipotizzavano che nelle pareti della fattoria potessero formarsi dei gas infiammabili. Nonostante queste ingegnose spiegazioni, non emerse nessuna soluzione pratica al problema dei Willey.

Alla fine, dopo aver assistito agli incendi per giorni, gli stanchi e frustrati vigili del fuoco tartassarono la piccola Wanet fino a farle confessare, come dissero ai giornalisti, che era stata lei ad appiccare i fuochi tirando fiammiferi accesi mentre gli altri voltavano l'occhio.

Nessuno credette a questa spiegazione. La valutazione piattendibile venne da Vincent Gaddis, che studiil caso nel 1962. Nel suo libro Luci e fuochi misteriosi affermche la piccola Wanet avrebbe dovuto avere una costanza incredibile, e una scorta illimitata di fiammiferi, nonchparenti e vicini eccezionalmente miopi". In altre parole, come l'eroina di Firestarter, doveva aver appiccato gli incendi con mezzi paranormali, in un modo che andava molto al di ldella comprensione delle autoritlocali.

Trafitti da un palo

Ci sono esseri umani che sono sopravvissuti pressocha ogni genere di catastrofe: dalla caduta da un aereo senza paracadute, all'璥palamento con ogni genere di oggetti appuntiti. A quest'ultima categoria appartiene il caso del motociclista ventunenne Richard Topps, del Derbyshire, in Inghilterra, che sopravvisse a un malaugurato scontro col palo di una staccionata.

Nell'agosto del 1985 la motocicletta di Topps anda sbattere contro un'automobile. Mentre il suo passeggero rimaneva gravemente ferito, Richard fu sbalzato al di sopra del manubrio e proiettato contro uno steccato, dove rimase infilzato diagonalmente dal petto all'anca da un paletto lungo ottanta centimetri.

A causa della confusione che si determin il giovane fu lasciato appeso per pidi un'ora, completamente cosciente, ma incapace di liberarsi, finchfu trovato da suo fratello. Per togliergli il paletto che gli trapassava il torace ci vollero due ore di operazione, durante le quali i chirurghi trovarono che tutti i suoi organi interni vitali erano rimasti illesi. Topps si ristabilrapidamente e fu dimesso.

La diciottenne Kimberley Lotti di Quincey, nel Massachusetts, subun analogo impalamento nel dicembre 1983 mentre rientrava a casa dal lavoro al volante del suo camion, e anche lei visse abbastanza a lungo da poterlo raccontare. Il suo camion uscdi strada e si scontrcon un reticolato di alluminio. Uno dei pali di sostegno, del diametro di cinque centimetri, fu divelto, infranse il parabrezza e le trapassla parte superiore sinistra del petto.

"Era strano", rammentKimberley in seguito, "non sentivo il minimo dolore. Pensavo che il tubo premesse semplicemente contro il mio braccio. Credo che fossi in stato di choc."

I soccorritori tagliarono il tubo per una lunghezza di circa 13 centimetri dalla parte anteriore e da quella posteriore del suo corpo e la portarono in ospedale, dove il resto del palo d'alluminio fu estratto senza mettere a repentaglio la sua vita.



La signora in azzurro

Gli annali dei miracoli riconosciuti dalla Chiesa abbondano di rapporti storici documentati che sono di particolare interesse per gli studiosi di parapsicologia. Tuttavia, poche carriere spirituali possono competere, con quella dell'umile Signora in Azzurro, Suor Maria Coronel de Agreda. A quanto lei stessa sosteneva, Suor Maria aveva il dono della bilocazione, ossia compariva in due posti diversi nello stesso tempo, e questo avvenne in circa cinquecento occasioni fra il 1620 e il 1630.

Nata in Spagna nel 1602 in una famiglia religiosa della borghesia, Suor Maria ebbe fin da bambina intense visioni. Da ragazza cadeva facilmente in trance estatiche. Entrin giovane etnel convento francescano dell'Immacolata Concezione di Agreda.

Qui scelse e s'impose un regime che comprendeva lunghi periodi di digiuno, privazione del sonno e autoflagellazioni. Fra i miracoli che le furono attribuiti in questa fase della sua vita ci fu l'inquietante capacitdi rispondere ai pensieri inespressi di altre persone e di far levitare il suo fragile corpo al di sopra del pavimento del convento. Ma Suor Maria era nota soprattutto per la sua stupefacente facoltdi bilocazione. Le sue proiezioni astrali, a quanto si racconta, la sbalzavano attraverso l'Oceano Atlantico fino alle zone desertiche del Texas occidentale del diciassettesimo secolo, dove provvedeva alle necessitfisiche e spirituali di pellirosse seminudi.

Di tutte le tribindiane che popolavano il sud ovest americano prima della venuta dei Conquistadores, la meno nota quella dei poveri Jumanos, che erano stanziati lungo il Rio Grande nei dintorni dell'odierna Presidio, nel Texas. Agli inizi della migrazione spagnola dal Messico i Jumanos furono contattati da Padre Alonzo de Benavides, un francescano.

Con sua grande sorpresa, egli trovquesti indiani, in prevalenza cacciatori e raccoglitori, giconvertiti al cristianesimo. Cosa ancora pistupefacente, essi sostenevano che a indirizzarli a quell'incontro era stata una misteriosa "donna in azzurro" la stessa anima gentile che aveva dato loro i rosari, aveva curato le ferite e fatto conoscere il messaggio di GesCristo.

Sbalordito quanto turbato, Padre Benavides chiese immediatamente per via epistolare sia a papa Urbano VIII sia a re Filippo IV di Spagna chi l'avesse preceduto nel suo ministero. Non ricevette risposta fino al 1630, al suo rientro in Spagna, dove venne a conoscenza dei miracoli di Suor Maria; anda trovarla in convento e vide che l'abito del suo ordine era di colore azzurro.

Nell'occhio dei ciclone

La natura pupresentare numerosi spettacoli di estrema violenza, ma pochi possono essere paragonati, per potere distruttivo e intensit a un tornado, dove venti centrifughi possono raggiungere la velocitdi 320 chilometri orari.

Nonostante esista una gran quantitdi fotografie e riprese televisive, sono scarsi i resoconti di testimoni oculari. Un'osservazione estremamente rara dell'"interno" di un tornado fu compiuta in seguito a una bufera che imperverssu McKinney, nel Texas, a nord di Dallas, il 3 maggio 1943. "L'occhio del ciclone si trovava a circa sei metri dal suolo" dichiar sconvolto, Roy Hall, dopo che la sua casa era appena stata distrutta da un tornado. "L'interno del tornado era vuoto e l'orlo del fondo dellmbuto di per snon sembrava spesso pidi tre metri e, forse per via della luce interna, appariva perfettamente opaco. Le sue pareti erano coslisce e uniformi da somigliare all'interno di un tubo rivestito di vetro." L'orlo esterno vorticava davanti agli occhi di Hall con tale velocitda ferire la vista.

"Mi sono abbassato sostenendomi col gomito sinistro, per proteggere mio figlio piccolo, e ho alzato lo sguardo", continu "possibile che in quel momento i miei occhi doloranti abbiano contemplato qualcosa che pochi altri hanno visto vivendo poi abbastanza a lungo da poterlo raccontare? Stavo guardando fino in fondo l'interno del grande imbuto di un tornado! Si sviluppava verso il cielo per oltre tre chilometri e ondeggiava lievemente... curvandosi lentamente in direzione sud est. Sembrava in parte pieno di una nube splendente, che tremolava come una luce al neon. Questa nube sfolgorante si trovava nel mezzo dell'imbuto, e non ne toccava le pareti."

Si conosce soltanto un'altra descrizione dell'interno di un tornado: stata fatta da Will Keller, un agricoltore di Greensburg, nel Kansas, che assistette allo spettacolo grandioso e terrificante del tremendo vortice che scavalcava il rifugio dove aveva cercato scampo il 22 giugno 1928. L'aria circostante, riferKeller, era immobile come la morte. L'interno della tromba d'aria era illuminato, con saette che crepitavano da un lato all'altro. Dall'orlo sfrangiato, sul fondo dell'imbuto, tornado pipiccoli si formavano e si allontanavano turbinando. L'interno conteneva anche una nube simile a quella osservata da Hall.

Nessuno dei due testimoni poteva trarre vantaggi da una storia inventata. Se le loro descrizioni fossero autentiche, dovremmo rivedere le nostre conoscenze circa i tornado, soprattutto perchl'attuale teoria non spiega una struttura interna coscomplicata, e in particolare la presenza all'interno di nubi e fulmini.

L'atterraggio di un UFO

Il pomeriggio del 24 aprile 1964, a Socorro, nel New Mexico, il funzionario di polizia in servizio di ronda Lonnie Zamora si trovava al volante della sua Pontiac bianca. Una Chevrolet nera passa grande velocitdavanti al tribunale della cittadina e Zamora si gettal suo inseguimento. Ma invece di elevare una semplice contravvenzione, Zamora, che era da cinque anni nella polizia, si ritrovnel mondo del mistero.

Stava dirigendosi a sud lungo la Old Rodeo Street nel suo accanito inseguimento del contravventore quando, come raccont gli successe qualcosa di molto strano: "Ho sentito una specie di ruggito e ho visto una vampata nel cielo verso sud ovest, a una certa distanza". Ormai al di fuori dei limiti della citt Zamora uscdalla strada asfaltata ed entrin un viottolo dal fondo ghiaioso che conduceva alle colline in direzione di quella fiammata ruggente.

S'inerpic sterzando continuamente, su per lo scosceso pendio. "Poi, all'improvviso" disse in seguito "ho notato un oggetto splendente verso sud, a una distanza di circa 150, 200 metri." Sul fondo di una gola Zamora vide una cosa che di primo acchito scambiper unutomobile rovesciata "appoggiata sul radiatore o sul motore". Accanto a essa c'erano "due persone con degli impermeabili bianchi. Mi sembrato che una di loro si voltasse a guardare la mia macchina".

Sperando di potersi rendere utile, Zamora prosegue comunicvia radio alla stazione di polizia che forse c'era stato un incidente. Ma quando uddi nuovo quel forte ruggito cercprecipitosamente riparo dietro la sua macchina. L'agente disse che allora vide che quell'oggetto di forma ovale non era un'automobile, ma un veicolo bianco, apparentemente di alluminio, sorretto da quattro zampe d'atterraggio. La sua superficie era levigata, senza porte o finestre visibili. Al centro di uno dei suoi lati c'era uno stemma rosso: un triangolo diviso in due alto una settantina di centimetri e largo sessanta. La "cosa" s'innalzdalla gola lasciandosi dietro una scia di fuoco, sostenne Zamora, e il ruggito si tramutin una specie di acuto lamento.

Quando, qualche tempo dopo, il poliziotto tornper indagare sull'avvistamento, trovdegli arbusti di piante grasse carbonizzati e, cosa piimportante, quattro avvallamenti che indicavano, ne era certo, il punto dove l'oggetto era atterrato.

Sull'avvistamento di Zamora indagarono in seguito parecchi esperti militari e funzionari governativi, compreso il dottor J. Allen Hynek, allora consulente per l'astronomia per il programma Blue Book dell'aeronautica militare, diretto a indagare sugli avvistamenti di UFO. Hynek cercdi carbonizzare gli arbusti con dei fiammiferi e di scavare con una vanga tracce come quelle indicate da Zamora, ma trovche non era in grado di riprodurle in modo soddisfacente. Inoltre interrogil vecchio maestro di scuola di Zamora e numerosi suoi concittadini, e concluse che Zamora era un "solido poliziotto senza una gran fantasia".

L'atterraggio a Socorro, Hynek sostenne fino al giorno della sua morte, era una delle tessere piconvincenti che si siano mai inserite nel puzzle degli UFO. Perfino colleghi piscettici del programma Blue Book ne rimasero colpiti; alcuni membri dell'aeronautica militare si sforzarono per anni di dimostrare che l'esperienza di Zamora era dovuta a un'arma segreta del governo che aveva preso pericolosamente la mano ai suoi costruttori.

Il fantasma che lanciava pietre

Un incubo iniziper i coniugi Berkbigler e i loro cinque figlioletti ai primi di settembre del 1983. Avevano appena traslocato nella loro nuova casa, grande, ma vuota e solo parzialmente ultimata, quando grosse pietre cominciarono a colpire l'edificio ogni notte. Le pietre sembravano provenire dal nulla, e neppure la polizia pottrovare il responsabile del fatto. In breve, i Berkbigler erano vittime di un poltergeist scagliatore di pietre, un tipo particolarmente molesto di spettro che ama bersagliare di sassi le case. Ogni volta che la famiglia usciva per cercar di sorprendere il persecutore, non trovava nessuno. Gli attacchi cominciavano di solito fra le 17.30 e le 19.00, quando i Berkbigler rincasavano chi dal lavoro chi dalla scuola. I sassi arrivavano a brevi raffiche e poi smettevano, per poi ricominciare. A volte i Berkbigler sentivano anche dei battiti misteriosi alle porte e alle finestre.

All'inizio pensarono che potesse trattarsi dei dispetti di qualche vagabondo, ma la signora Berkbigler aveva anche un altro sospetto. "Potrebbe anche essere colpa di uno spirito" disse alla fine ai giornalisti dellrizona Daily Star. "Forse abbiamo costruito la nostra casa su un terreno di sepoltura sacro o qualcosa del genere."

Ben presto la stampa locale etichettil problema dei Berkbigler come quello del "fantasma scagliatore di pietre". Nelle settimane seguenti lo sceriffo locale ispezionla casa e chiese l'intervento e la sorveglianza di un elicottero per risolvere il mistero. Gli inquirenti finirono per essere presi a loro volta a sassate, anche in pieno giorno, e diventarono riluttanti a visitare la propriet

L'episodio pispaventoso si verificil 4 dicembre, una domenica. Le pietre si erano fatte sentire in modo sporadico, per tutto il giorno, e due giornalisti dello Star visitarono la casa per intervistare i membri della famiglia. Alle 18.10, delle pietre furono scagliate contro la porta di servizio della casa con tale accanimento che i giornalisti non poterono uscire. L'assedio durdue ore finchalla fine i Berkbigler telefonarono alla polizia, con la cui scorta i giornalisti poterono lasciare lo stabile.

La cosa pistrana era che, per colpire la porta di servizio, i sassi dovevano attraversare il garage aperto della casa. Considerato che quella sera vi era parcheggiato un furgone, le pietre non potevano che essere scagliate con incredibile precisione attraverso un angusto spazio di sessanta centimetri compreso fra il soffitto del garage e il tetto del furgone.

Eppure il fantasma aveva eseguito con molta disinvoltura quei precisissimi lanci.

Il fenomeno raggiunse l'acme il 6 e il 7 dicembre, quando una quantitdi persone cominciarono a presentarsi alla casa per aiutare la famiglia a sorprendere l'autore di queste mascalzonate. Malgrado il continuo pattugliamento della propriet le pietre volarono come sempre, colpendo le persone con sbalorditiva precisione in quel deserto nero come la pece. I vigilantes improvvisati riuscirono a cacciare un intruso dalla proprietche risultappartenere all'ufficio dello sceriffo!

Poi, semplicemente, le sassaiole cessarono del tutto. Gli assedi giornalieri terminarono dopo la seconda notte di ricerca, e il caso del misterioso lanciatore di pietre di Tucson fu lasciato insoluto. E tale rimasto fino a oggi.

Un sogno profetico

Uno dei peggiori disastri della storia dell'aviazione colpl'aeroporto O'Hare di Chicago il 25 maggio 1979. In quel giorno tremendo, un DC-10 della American Airlines al momento del decollo si schiant provocando la morte di tutti i suoi occupanti, equipaggio e passeggeri. La catastrofe turbl'intero paese, ma per un uomo d'affari di mezza etdi Cincinnati, nell'Ohio, non fu una sorpresa. A cominciare dal 16 maggio, Dave Booth, che lavorava per un'agenzia di autonoleggio, sognava ogni notte un catastrofico incidente aereo.

"Il sogno cominciava", egli scrisse in seguito, "con me che guardavo un campo dall'angolo di un edificio a un solo piano. Il fabbricato era fatto di mattoni gialli e aveva un tetto di ghiaia. Sulle finestre che davano sul campo sembrava che fossero appiccicati dei ritagli di carta. Ho avuto l'impressione che si trattasse di una scuola, ma anche qualcosa di simile a uno stabilimento. Dietro, c'era un parcheggio dal fondo ghiaioso con un vialetto che girava intorno all'edificio per poi congiungersi con la via maestra alle mie spalle. Dunque, spingo lo sguardo sul campo e vedo una fila di alberi disposta da nord ovest a sud est. Tutti gli alberi e l'erba sono verdi. pomeriggio perchil sole a occidente e volge al tramonto. Guardando al di sopra della fila di alberi, in direzione nord est, vedo un grande aeroplano in volo. La prima impressione che ne ho e che, per essere cosvicino, l'aereo dovrebbe fare molto pirumore di quanto non ne stia facendo. Capisco che dev'esserci qualcosa che non va nel motore. Poi comincia a inclinarsi in virata verso destra, diretto verso est,. l'ala sinistra si solleva in aria, molto lentamente, infine l'aereo si capovolge e si schianta al suolo. Mentre lo vedo cozzare, e come se fossi esattamente sopra, non di lato o dietro.

Al momento dellmpatto, avviene una spaventosa esplosione. Non trovo parole per descrivere lo scoppio... terrificante, ecco... Il boato si spegne e io mi sveglio. L'aereo che vedevo era un trireattore dell'American Airlines ..."

Il disastro avvenne nove giorni dopo l'inizio dei sogni di Booth, quando un DC-10 dell'American Airlines precipitdopo il decollo alle 15.03 a Chicago. Uno dei motori era andato in avaria subito dopo il decollo e il jet aveva perso quota ed era andato a schiantarsi in un aeroporto abbandonato adiacente all'O'Hare. I testimoni descrissero l'irreale silenziositdell'aereo, come se anche gli altri due motori avessero cessato di funzionare. Inoltre l'aereo ruotperpendicolarmente al suolo che urtcon la sua ala sinistra. Poi smantellun hangar ed esplose, sprigionando fiamme alte un centinaio di metri.

Lttendibilitdella premonizione del signor Booth non si affida unicamente alla sua credibilit Quando i sogni cominciarono a diventare ricorrenti egli ne rimase costurbato che si mise in contatto sia con l'American Airlines, sia con la direzione del traffico aereo di Cincinnati. Non diedero molto rilievo alla sua telefonata, e cosBooth telefonalla Direzione federale del traffico aereo, i cui funzionari presero dettagliatamente nota della sua descrizione. I loro appunti particolareggiati furono trasmessi all'Istituto di Parapsicologia di Durham, nella Carolina del Nord, dove dei ricercatori indagarono sul caso.

Gli inquietanti sogni di Booth terminarono il giorno del disastro.

Alcune morti drammatiche

Il drammaturgo greco Eschilo noto come il padre della tragedia. La storia gli ha tributato questo onore per i suoi drammi, ma l'avrebbe meritato anche per la conclusione drammatica della sua vita. Secondo la leggenda, rimase ucciso perchun'aquila scambila sua testa calva per un ciottolo tondo, e vi lascicadere sopra una tartaruga, fracassandone il guscio insieme col cranio dell'artista.

Anche moderne vittime del fato sono state coinvolte da una strana ironia della sorte al momento del decesso. Si pensi, per esempio, al caso di una donna di Praga che si gettda una finestra del suo appartamento al terzo piano perchera venuta a sapere che suo marito la tradiva. Questi, che stava per entrare nel palazzo proprio mentre lei si buttava, se la vide piombare addosso. La donna sopravvisse mentre lui morsul colpo.

C'poi il caso di una donna di trentasei anni di San Diego che nel 1977 architettdi ammazzare il marito ventitreenne, istruttore del corpo dei Marines, per incassarne la polizza di assicurazione di ventimila dollari. Strizzla sacca velenifera di una tarantola in una torta di more da lei preparata, ma lui ne mangisoltanto pochi bocconi. Allora la donna cercdi fare in modo che si fulminasse nel bagno, ma invano. Fallirono tutti i tentativi di assassinarlo: con la lisciva, investendolo con un'auto, iniettandogli una bolla d'aria nelle vene e mettendogli di nascosto delle anfetamine nella birra che avrebbe bevuto al volante dell'auto, nella speranza che, in preda ad allucinazioni, finisse vittima in un incidente mortale.

Esasperata, prezzoluna sua amica di ventisei anni. Insieme esse colpirono l'uomo alla testa con dei corpi contundenti di ferro mentre dormiva, e solo allora egli soccombette.

Un ultimo caso: nel Memorial Day del 1987 un avvocato quarantenne della Louisiana era a bordo della sua barca quando arrivun temporale. "Sono qua!", sfidil cielo, alzando le mani al di sopra del capo. Un fulmine si abbattsu di lui, uccidendolo all'istante.

Pioggia di rane sulla Grecia

Nel maggio del 1981, un giorno gli abitanti della cittdi Nafplion, nella Grecia meridionale, furono svegliati da una pioggia di rane verdi. Migliaia di piccoli batraci, ciascuno del peso di pochi grammi, caddero dal cielo e si misero a saltellare per le strade.

Gli scienziati dell'istituto di meteorologia di Atene formularono la solita spiegazione: una tromba d'aria proveniente dal Nord Africa aveva risucchiato le rane da una palude e le aveva sospinte per migliaia di chilometri attraverso il Mediterraneo per lasciarle cadere su Nafplion.

Fatto curioso, furono poche quelle che morirono in seguito a quel viaggio violento. Le altre si adattarono a meraviglia al loro nuovo ambiente. Alcuni degli abitanti di Nafplion, per si lamentarono che di notte le rane facevano troppo chiasso e disturbavano il loro riposo.

I linguaggi arcaici dei reincarnati

Che cosa succederebbe se s'ipnotizzasse qualcuno e questi si mettesse a parlare in norvegese antico? sattamente quello che avvenne al dottor Joel Whitton, un eminente psichiatra canadese, uno scettico che indagava sulla questione della reincarnazione.

Fin dal famoso caso, risalente agli anni cinquanta, di Bridey Murphy, alcuni moderni psicologi hanno tentato di far regredire dei loro soggetti alle loro vite precedenti. Sembra che pochi siano riusciti a ottenere qualcosa d'interessante, ma cinon ha impedito al dottor Whitton di tentare. Infatti un suo collaboratore era uno psicologo che, nel corso delle sedute ipnotiche, aveva cominciato a ricordare e udire lingue straniere da lui presumibilmente parlate in vite precedenti. Quello che gradualmente affiorfurono ricordi di un'esistenza vichinga databile intorno all'anno mille, e di una reincarnazione piantica in Mesopotamia.

Nel darne comunicazione alla Societdi Ricerche Metapsichiche di Toronto, Whitton disse che il suo soggetto era riuscito a ricordare ventidue parole di norvegese antico, il precursore dell'islandese moderno, vale a dire la lingua parlata dagli antichi Vichinghi. Molte di queste parole furono riconosciute e tradotte da due esperti in grado di conversare in norvegese.

Il soggetto di Whitton, la cui identitnon stata rivelata, non riuscmai a parlare nella lingua della Mesopotamia del settimo secolo, ma trascrisse alcune frasi sparse che facevano pensare al pahlavi sassanide, una lingua morta comunemente parlata in Persia fra il terzo e il settimo secolo d.C.

Whitton non sicuro che questo unico caso dimostri l'esistenza della reincarnazione. possibile, ipotizza, anche se non probabile, che il suo soggetto abbia ricavato le parole e le iscrizioni da una qualche altra fonte.

Sugar, il gatto che voleva tornare a casa

La scienza lontana dall'essere sicura di comprendere esattamente come facciano gli animali a "tornare a casa". Una possibilite che si spostino orientandosi in base alla posizione del sole; un'altra possibilitche viaggino guidati da campi magnetici. Ma che cosa dire degli animali che trovano la strada per tornare dai loro padroni in un territorio a loro sconosciuto? Il caso di un gatto che torna casa, rappresenta uno di questi misteri.

Sugar, un gatto persiano color crema, era l'orgoglio e la gioia dei coniugi Woods, di Anderson, in California. Nel 1951 essi decisero di trasferirsi in un altro stato, ma, poichSugar aveva il terrore dei viaggi in macchina, preferirono, sia pure a malincuore, lasciarlo a dei vicini. Il viaggio fino alla loro nuova residenza, una fattoria dell'Oklahoma, sarebbe stato abbastanza faticoso anche senza la presenza di un gatto nevrotico. I signori Woods arrivarono nella cittdi Gage e probabilmente non ebbero pimodo di pensare a Sugar mentre mettevano a posto la loro nuova casa. Ma un giorno, quattordici mesi dopo, la signora Woods si trovava vicino alla stalla quando un gatto saltattraverso la finestra, balzandole su una spalla. Essa naturalmente trasale fece per scacciare l'animale, ma, guardandolo meglio, vide che assomigliava stranamente a Sugar. Lei e suo marito adottarono il felino e spesso accennarono a quella somiglianza.

Nonostante la coincidenza, nessuno dei due credeva davvero che il gatto fosse proprio Sugar. Parecchi giorni dopo, per il signor Woods stava accarezzando la bestiola quando noto una deformitall'osso della sua anca: era lo stesso difetto di cui soffriva Sugar. Quando alla fine si misero in contatto con i loro precedenti vicini della California, appresero che Sugar era scomparso poche settimane dopo la loro partenza. I vicini non avevano comunicato ai Woods la scomparsa per non preoccuparli.

I misteriosi volti di B幨mez

Uno degli episodi pibizzarri d'infestazione accadde in Spagna nel 1971, quando strani volti cominciarono a comparire in una piccola casa del villaggio di B幨mez.

Il caso riscosse un vasto interesse di opinione nel mese di agosto, quando Maria Pereira, una massaia, scoprche una faccia femminile si era "modellata" sulla pietra del focolare della sua cucina. Cercdi cancellare il viso, ma sembrava che esso si formasse direttamente dal cemento. Fece anche coprire la faccia con un secondo strato di cemento, ma essa emergeva! Poi le facce cominciarono ad apparire sul pavimento della cucina, certe volte scomparendo pitardi durante la giornata o cambiando espressione.

Ben presto la casa diventun'attrazione turistica, e a un certo punto i coniugi Pereira pensarono bene di fare pagare il biglietto a chi voleva vedere le facce. Centinaia di persone cominciarono ad affluire alla casa del mistero, finchle autoritcivili e religiose locali ordinarono la cessazione delle visite.

Casualmente l'eminente parapsicologo tedesco dottor Hans Bender, dell'Universitdi Friburgo, era venuto a conoscenza del caso e decise, in collaborazione con il collega spagnolo dottor German de Argumosa, d'indagare sulla dibattuta questione. Essi sottoposero le facce a un metodo sperimentale, che consisteva nel fissare una lastra di plastica al pavimento della cucina tenendovela per parecchie settimane.

Venne tolta soltanto quando sotto vi si condensdell'acqua. Anche in questo periodo di rilevazioni le facce continuarono a formarsi. Comparirono senza interruzioni per tutto il 1974, e anche se la signora Pereira fece costruire una nuova cucina, non trascorse molto tempo prima che le facce cominciassero ad apparire anche l

Il dottor Argumosa assistette di persona alla materializzazione di un volto il 9 aprile 1971 e la fotografappena in tempo perch in seguito, la faccia scomparve. L'impiego della documentazione fotografica esclude ogni ipotesi volta a sostenere che le facce fossero delle allucinazioni o delle figurazioni createsi a caso nel cemento.

In un ulteriore esame per vagliare ogni possibilitdi frode, Argumosa e i suoi colleghi controllarono se i volti fossero stati dipinti con colori artificiali. I risultati di quest'analisi chimica furono pubblicati nel novembre 1976 sullo Scbweizerisches Bulletin f Parapsychologie: essa non rivelnulla di sospetto.

La causa della strana infestazione non mai stata accertata. Alcuni degli abitanti del paese scavarono sotto la cucina della signora Pere甏a e vi trovarono ossa umane. Corre voce che la casa fosse stata costruita su un antico cimitero dove erano sepolti martiri cristiani uccisi nell'undicesimo secolo dai Mori.

Il fantasma azzurro

Oggi il dottor Julian Burton fa lo psicoterapeuta a Los Angeles aiutando le persone a risolvere i loro problemi. La sua tesi di laurea, per aveva pia che fare col soprannaturale che con la patologia, dato che trattava l'argomento dei contatti spontanei coi defunti. Burton interpell nel corso della sua ricerca, centinaia di persone, e apprese che comunicare con amici e parenti trapassati non affatto insolito. Questo non fu per lui una sorpresa, dato che l'idea del suo progetto di tesi era motivata da sue esperienze precedenti.

La madre di Burton era morta nel 1973 all'etdi sessantasette anni in seguito a un attacco di cuore. La sua morte fu un grave colpo per lui, ma egli si sentmeglio quando, a settembre di quello stesso anno, fu certo che il legame fra di loro sarebbe continuato a lungo.

"Una sera, quel settembre", racconta Burton, "io e mia moglie ricevemmo la visita di parenti. Io ero in cucina e mentre tagliavo un ananas ho udito alle mie spalle dei passi che ho scambiato per quelli di mia moglie. Mi sono voltato per chiederle dove fosse una stoviglia, ma mi sono reso conto che si era spostata fuori dal mio campo visivo. Mi sono voltato dall'altra parte e ho visto mia madre, in piedi. Era chiaramente visibile, e sembrava pigiovane di quando mor Indossava un diafano abito azzurro ornato di trine che non le avevo mai visto prima di allora."

La figura si dissolse mentre Burton la fissava, e la mattina dopo egli raccontper telefono l'esperienza a sua sorella.

"rimasta sconvolta" continua lo psichiatra "e si messa a piangere, chiedendo perchnostra madre non fosse andata da lei. Le sue parole mi hanno rattristato, e le ho chiesto se credeva in quello che le avevo detto."

Si scoprche, due settimane prima del decesso, erano andate madre e figlia a fare compere e l'anziana signora era stata attratta proprio da quell'abito azzurro chiaro. Avrebbe voluto comprarlo, ma non lo fece perchil prezzo di duecento dollari le parve eccessivo.

L'esperienza esercituna profonda impressione su Burton, che, all'etdi quarantadue anni, decise di tornare allniversite laurearsi. "Ho pensato" disse "che probabilmente molte altre persone avevano un'esperienza analoga da raccontare."

Una guarigione miracolosa

Leo Perras oggi in grado di camminare, anche se per anni fu un paralitico senza speranza. La storia della sua guarigione miracolosa inizicon un moderno taumaturgo, Padre Ralph Di Orio, tuttora attivissimo nel suo ministero.

Padre Di Orio nato nel 1930 a Providence, nel Rhode Island, ed stato ordinato sacerdote cattolico nel 1957. Linguista oltre che educatore, Di Orio fu rigidamente ortodosso nelle sue vedute e pratiche teologiche fino al 1972. Fu allora che la sua congregazione, in prevalenza di lingua spagnola, decise di diventare carismatica, seguire ciouna forma di fede che pone l'accento sull'espressione religiosa personale e sull'esperienza spontanea. Padre Di Orio oppose una certa resistenza al cambiamento, e modificle sue funzioni religiose soltanto con l'approvazione del suo vescovo. Alla fine, anche lui coinvolto dalla ventata d'aria nuova, comincia praticare l'imposizione delle mani durante i servizi di guarigione con la fede nella chiesa di St. John a Worcester, nel Massachusetts, dove conobbe Leo Perras.

Perras, che abitava nel vicino centro di Easthampton, era rimasto paralizzato alle gambe 璯 seguito a un incidente sul lavoro avvenuto anni prima, a diciotto anni di et La chirurgia non aveva dato nessun esito ed egli da allora era costretto a spostarsi in carrozzella. Alla fine le sue gambe furono colpite da atrofia muscolare, che le danneggiulteriormente e inflisse a Perras dolori intollerabili. Faceva uso quotidiano di farmaci antidolorifici, e alla fine decise di rivolgersi al sacerdote dei New England.

La prima volta che incontrPadre Di Orio, Perras era inchiodato alla sua sedia a rotelle da ventun anni. Il prete pregdavanti a lui durante la funzione, e i risultati furono immediati. Il paralitico si alzdalla carrozzella e uscdalla chiesa con le proprie gambe! I muscoli delle sue gambe ripresero a svilupparsi e i dolori che da tanto tempo lo martoriavano svanirono.

La storia sembra troppo bella per essere vera, ma particolarmente ben documentata. Il suo medico, il dottor Mitchell Tenerowicz, capo del personale dell'Ospedale Cooley Dickinson di Northampton, visitil paziente poco dopo la guarigione e trovche le sue gambe erano ancora atrofizzate, rendendogli impossibile la deambulazione. Eppure Perras camminava! Le sue gambe si rafforzarono nelle settimane successive, e il 29 settembre del 1980 egli fu intervistato nel corso della famosa trasmissione della NBC Incredibile ma vero e la sua storia divenne nota in tutto il mondo.

La tredicesima impronta

Nessuno sapeva il suo vero nome. Lui si faceva chiamare Cheiro il Grande, e quando arriva New York da Londra nel 1893 si era giconquistato la fama di essere l'indovino picelebre e meglio pagato del mondo. Parecchi anni prima il suo nome era comparso nei titoli dei giornali perchera stato in grado di indovinare l'identitdi un assassino studiando l'impronta di una mano insanguinata su un muro sporco. Ora gli scettici giornalisti di New York chiesero a Cheiro di fornire delle prove delle sue facolt Lo invitarono a guardare tredici impronte di palme, e poi di descrivere le varie persone che le avevano lasciate.

Nel giro di dieci minuti, egli le descrisse correttamente, compresa la celebre attrice Lillian Russell, che egli riconobbe senza errore definendola figlia del fato ricca di talento e di ambizione, ma anche molto infelice.

Ma che dire della tredicesima impronta? Perchegli aveva esitato prima di pronunciarsi su di essa?

Alla fine spieg "Mi rifiuto di rivelare a chiunque a chi appartiene quest'impronta fuorchal diretto interessato, perchl'impronta di un assassino. Egli si tradirperchtroppo sicuro di se moririn prigione".

La tredicesima impronta era quella del dottor Henry Meyer, che si trovava nel carcere di Tombs sotto l'accusa di assassinio. Meyer fu condannato, e morpochi mesi dopo in un manicomio criminale.

Un incubo premonitore

A volte un'esperienza paranormale rende pisopportabile un'esperienza altrimenti devastante. Quando la diciannovenne Wendy Finkel trovla morte in un incidente automobilistico presso Point Mugu, sulla costa meridionale della California, sua madre non ebbe bisogno di apprenderlo dalla polizia: lo sapeva gi Accadde il 19 novembre 1987.

Il giorno dopo sarebbe stato il compleanno di Wendy. Le sue compagne di universite tre sue amiche erano arrivate da Santa Barbara per accompagnare una persona all'aeroporto di Los Angeles. Due delle studentesse decisero di assistere a un concerto rock. Uscirono con Wendy a cena, andarono poi a ballare, e infine decisero di far visita a sua sorella, che abitava vicino all'universit I Finkel non vedevano l'ora di festeggiare il compleanno di Wendy, quel venerd e soprattutto di avere le loro figlie a casa per il giorno del Ringraziamento. La tragedia avvenne nelle prime ore della giornata, quando l'automobile con a bordo le ragazze ebbe un incidente sulla litoranea del Pacifico e piombin mare. La mattina dopo un pescatore vide la loro Honda Civic del 1986 che galleggiava capovolta, e ben presto le salme delle tre amiche di Wendy furono tratte a riva.

Nello stesso momento dellncidente, la signora Finkel, si era svegliata di soprassalto nella sua casa sulle colline di Woodland ansimando, con la sensazione di stare soffocando. "Mi sono sentita come se stessi annegando", riferin seguito ai giornalisti, "non riuscivo a far entrare aria nei polmoni. Ho guardato l'orologio: erano circa le due. Penso che sia successo proprio quando l'automobile arrivata a Point Mugu ed precipitata dalla scogliera."

Il cadavere di Wendy non ancora stato recuperato, ma sua madre non nutre dubbi sulla sorte di sua figlia.

Gli spettri della "Watertown"

La tragedia si abbattsulla petroliera Watertown quando salpda New York per il Canale di Panama i primi di dicembre del 1924. Due marittimi, James Courtney e Michael Meeham, stavano lavando un serbatoio quando rimasero uccisi dalle esalazioni. I loro corpi, secondo la consuetudine marinara, furono dati alle onde il 4 dicembre.

Gli spettri della Watertown comparvero il giorno dopo: i volti dei due sventurati furono visti seguire la nave in acqua. Gli sconcertanti fantasmi, veduti giorno dopo giorno dal capitano della nave, Keith Tracy, e dall'intero equipaggio, sembravano decisi a seguire la nave fin nel Canale.

Il capitano riferquesto fatto misterioso alla sua compagnia quando attracca New Orleans, e i suoi funzionari gli suggerirono di fotografare le facce. Alla fine egli inviil rullino della pellicola con sei pose alla Cities Service Company, che fece sviluppare le negative. Mentre cinque delle foto non rivelavano niente d'insolito, la sesta mostrava chiaramente i due volti che seguivano lugubremente la nave.

La Cities Service Company non cercdi minimizzare la suggestiva storia o di tenerne il pubblico all'oscuro, ma anzi, ne diede notizia nella sua rivista, Service, nel 1934, ed espose un ingrandimento della fotografia nella sede principale di New York.

Vedere nel futuro

Tutti gli studiosi di fatti paranormali sanno che l'ESP non viene limitata dalla distanza. Una considerevole mole di ricerche ha mostrato che puviaggiare attraverso due stanze con la stessa facilitcon cui pupercorrere metdella circonferenza del globo. Ancora pistupefacente e il potere dell'ESP di trascendere la struttura stessa del tempo. Ricerche condotte presso il Mundelein College di Chicago nel 1978 dimostrano senz'ombra di dubbio questo fatto misterioso.

Il ricercatore incaricato del programma era John Bisaha, che s'interessava da lungo tempo alla "visione a distanza" per cui un soggetto cerca di "vedere" che cosa sta succedendo in luoghi lontani molti chilometri. La procedura sperimentale molto semplice. Il soggetto si limita a sedere con un osservatore mentre una persona bersaglio (detta soggetto esterno) si reca in una localitnelle vicinanze o anche a una distanza di chilometri dal luogo dell'esperimento. Al soggetto esaminato viene allora chiesto di prendere contatto con l'assistente bersaglio, o visualizzarlo, e di descrivere il luogo in cui si trova. B疄aha usquesta prassi, ma aggiunse un'importante modifica. Chiese di descrivere il posto dove il soggetto esterno si sarebbe recato il giorno dopo.

Per la parte piimportante dei suoi esperimenti rigidamente controllati, Bisaha, che era in partenza per l'Europa centrale, suggerche il soggetto descrivesse le sue future tappe europee. Per cinque giorni consecutivi Brenda Dunne - a Chicago - cercdi vedere dove Bisaha sarebbe andato ventiquattro ore dopo. In nessun momento i due partecipanti furono in contatto fra loro durante l'esperimento.

I risultati furono senz'altro notevoli. Quando il giro turistico portBisaha a un ristorante circolare costruito su dei piloni sul Danubio, Brenda Dunne l'aveva givisto "... presso dell'acqua... un'enorme distesa d'acqua." Essa vide anche "... delle linee verticali come dei pali... una forma circolare come quella di una giostra". Anche gli altri giorni la donna fornparticolari perfettamente corrispondenti a quelli che, a mano a mano, viveva il ricercatore. Quando Bisaha tornnegli Stati Uniti, prese le registrazioni delle cinque sedute e le consegna un giudice indipendente, a cui furono anche fornite fotografie delle cittbersaglio. Il suo compito era di far corrispondere ciascuno dei rapporti forniti dalla Dunne alla fotografia giusta, ed egli non ebbe nessuna difficolta farlo.

Un plesiosauro nella rete

Nell'aprile del 1977 le reti del peschereccio giapponese Zuiyo Maru pescarono una strana creatura: uno sconosciuto animale marino lungo tredici metri e mezzo che sembrava un primordiale mostro degli abissi. L'equipaggio issa bordo la carcassa e scattdelle foto a colori dello strano animale prima che il capitano, per paura che la nave s'infettasse, ordinasse di ributtarlo in mare.

Il professor Tokio Shikama, un esperto di paleozoologia dell'UniversitNazionale di Yokohama, studile foto e dichiarche il corpo non era ndi un qualsiasi mammifero conosciuto, ndi un pesce, ma assomigliava a quello di un plesiosauro, ritenuto estinto da oltre 100 milioni di anni.

Parecchie altre navi cercarono nella zona i resti della creatura che era stata buttata in mare dai giapponesi, ma senza successo. Anche un solo esemplare di plesiosauro avrebbe avuto un valore molto maggiore di una ordinaria pesca dello Zuiyo Maru.

Gli alieni mangiano carne di maiale

Gli ufonauti hanno dimostrato negli anni, secondo vari rapporti, qualcosa di pidi un interesse passeggero per bovini ed equini. Se bisogna credere allgricoltore Richard Fanning, di Norway, nella Carolina del Sud, le loro attivitpossono estendersi anche ai suini.

La sera del 6 dicembre 1978 il ventunenne Fanning, sua moglie e due soci, avvistarono una sfera luminosa del diametro di tre metri e mezzo che si librava al di sopra del loro porcile e che aveva sul fondo due paia di luci rosse e verdi, grandi pressappoco come fari d'auto.

"Qui c'qualcosa di strano", disse Fanning ai suoi soci, "andiamo via." Egli si allontanin macchina e le luci silenziose lo seguirono; la sfera bianca sfiorava la strada all'altezza dell'auto a una distanza di cinquanta metri.

Fanning si diresse verso casa, dove teneva un fucile. Ma, disse poi, "tutt'a un tratto quella grande luce bianca ha fatto una curva a U ed tornata indietro al di sopra del recinto dei maiali". Fanning e gli altri osservarono quanto stava accadendo, finch"dopo tre o quattro minuti, tutte le luci si spensero. Ero spaventato, e io non sono tipo da spaventarsi facilmente". Era costerrorizzato, in effetti, che lui e sua moglie rimasero i due giorni successivi presso dei parenti.

Quando tornarono per dar da mangiare alle loro bestie, Fanning trovun maiale che giaceva, privo di vita, su un fianco. Un altro maiale era "morto ritto sulle zampe", raccontil giovane. "Gli ho dato un calcio ed caduto".

L'analisi di un suino rivelche la carcassa era priva dell'osso mandibolare ed era diventata "una specie di pasta morbida, senza pipeso, simile alla gelatina." Fanning precische quell'animale pesava quasi un quintale e mezzo, mentre ora soltanto ventidue chili. "stata" concluse, "la cosa pistrana che abbia mai visto in vita mia."

I buchi nella testa

Vari strani rituali si svilupparono dal movimento dei Figli dei Fiori degli anni sessanta, ma pochi furono bislacchi come la pratica di trapanarsi la testa per ottenere uno stato di coscienza allargata.

La trapanazione, ovvero l'apertura artificiale di un foro nel cranio, era comune presso certe societprimitive per motivi che non sono ancora stati completamente chiariti. La ragione dell'operazione, rischiosa, ma di rado fatale, era probabilmente di natura sia medica sia religiosa. In genere i moderni trapanatori la pensano allo stesso modo.

Il movimento contemporaneo inizinel 1962, quando un medico olandese, Bart Huges, sostenne che il livello e la condizione della coscienza di una persona dipendevano soprattutto dal volume del sangue contenuto nel cervello. Le cose stavano diversamente quando camminavamo a quattro zampe, secondo Huges, prima che sviluppassimo la stazione eretta che ci separa dal resto della natura. Il problema che il cervello divenne racchiuso in una struttura rigida e limitante; fatto ancora peggiore, la gravitridusse l'afflusso dell'ossigeno e delle sostanze nutritive al cervello.

La soluzione del problema, per Huges, consisteva nel prendere un trapano elettrico e nel togliersi un cerchiolino d'osso dal cranio. Il risultato di quest'operazione, spieg era un accresciuto flusso di sangue e la possibilitper il cervello, una volta liberato, di palpitare in accordo col ritmo del cuore. La consapevolezza del trapanato tornava alla condizione fanciullesca da lui ricercata, condizione in cui la mente, senza pilimitazioni, rimaneva in contatto con i sogni, le fantasie e le sensazioni intense dell'infanzia. Gli adulti perdevano questa capacit pensava Huges, a misura che i loro crani lentamente si solidificavano.

La trapanazione come soluzione alla condizione umana, per non garbmolto alle autoritolandesi, che si affrettarono a condannare Huges a restare in osservazione in un ospedale psichiatrico. Le sue idee riscossero perun po' pidi successo presso la comunitallora emergente degli hippy, per cui ogni genere di nuova "coscienza" valeva il rischio di provarla.

Il foro praticato direttamente nel cervello, come voleva Huges, prometteva una stimolazione mentale permanente. La difficolt naturalmente, consisteva nel trovare qualcuno che eseguisse l'operazione, dato che c'era penuria di stregoni e sciamani. La soluzione era il fai-da-te.

Il principale discepolo di Huges fu Joseph Mellen, un contabile londinese che si era laureato a Oxford e aveva conosciuto il medico olandese a Ibiza nel 1965. Huges lo convertall'idea della trapanazione. Ormai Huges aveva sintetizzato la sua filosofia in una sola parola: Brainbloodvolume (volume-del- sangue- nel-cervello).

L'autotrapanazione del cranio di Mellen, eseguita con le sue stesse mani dopo tre tentativi abortiti, ebbe un tale "successo" che egli scrisse in seguito un libro sulla sua esperienza, Bore Hole (Aprire un buco), la cui prima frase sintetizza a meraviglia il suo contenuto: "Questa la storia di come ho deciso di aprirmi un buco nel cranio per avere uno sballo permanente".

Mellen raccontdi aver ricevuto dalla trapanazione un nuovo senso di benessere che a suo dire permane tuttora. In seguito anche la sua fidanzata, Amanda Fielding, si sottopose alla cura, ma invece di scrivere un libro sulla prova subita la film e intitolil suo filmetto Il cervello in ritmo col cuore. Oggi i due moderni trapanatori di cranio vivono ancora insieme, a Londra, e dirigono una galleria d'arte.

Il potere della preghiera

Molti pensano che la scienza sia nemica della religione, ma a volte gli strumenti della ricerca sperimentale hanno documentato il potere della fede. Un progetto basato su cistato di recente intrapreso dal dottor Randy Byrd, cardiologo e devoto cristiano. Byrd era talmente affascinato dalla possibilitdell'efficacia terapeutica della preghiera che decise di condurre un esperimento per metterla al vaglio.

Dato che allora lavorava all'ospedale civile di San Francisco, aveva indubbiamente una gran quantitdi pazienti fra cui scegliere. Cominciprogrammando un computer affinchscegliesse 192 pazienti affetti da disturbi cardiaci mentre altri 201 pazienti dello stesso tipo furono scelti per fungere da gruppo di controllo. Byrd voleva vedere se i pazienti per la cui guarigione si pregava si sarebbero rimessi meglio dall'operazione al cuore dei pazienti di controllo. Non si unpersonalmente alla preghiera, ma chiese a persone selezionate e a gruppi di preghiera di tutto il paese di partecipare allo studio. Ai partecipanti, che appartenevano a diverse confessioni religiose, furono forniti i nomi dei pazienti, ma essi non li incontrarono mai nsi misero mai in contatto con loro e nessuno dei pazienti sapeva che era in corso l'indagine.

L'esperimento richiese un anno e diede ragione all'idea che la preghiera sia efficace. Byrd comunicgli stupefacenti risultati del suo studio durante il congresso del 1985 dell'Associaz甐ne Americana dei Radiologi, che si tenne a Miami. Statisticamente, egli annunci i soggetti per cui si era pregato richiesero un minor trattamento postoperatorio a base di antibiotici e svilupparono meno edemi polmonari (formazioni di liquido nelle pieghe dei polmoni). Egli trovanche che un numero minore dei pazienti per cui si era pregato morirono durante lo studio, anche se questa tendenza non fu statisticamente significativa.

Anche la reazione di altri medici a questo studio fu a dir poco sorprendente. Molti ne furono entusiasti. Probabilmente la reazione pistupefacente venne dal dottor William Nolan, l'autore di Come sono diventato chirurgo, dichiaratamente scettico e contrario alla medicina non ortodossa... e in particolare alla religione come terapia. Anche lui rimase colpito dallo studio di Byrd.

"Funziona, funziona", disse del potere della preghiera, quando il Medical Tribune gli chiese un commento sullo studio di Byrd.

Il vero Dracula

Il pifamoso romanzo dell'orrore di tutti i tempi, Dracula, di Bram Stoker, si basa sulla carriera sanguinaria di un personaggio realmente esistito, il principe valacco Vlad IV, o Vlad l'Impalatore, che resse la Romania del quindicesimo secolo con un pugno di ferro e un palo acuminato.

Noto anche come Dracula, o "figlio del demonio" Vlad fu uno dei pispietati tiranni che il mondo abbia mai conosciuto. Uno studio condotto nel 1981 lo mise al pari soltanto di Idi Amin, Hitler e Caligola in termini di totale disprezzo per la vita e le sofferenze umane. Si meritil soprannome di Impalatore per la sua preferenza per il palo di legno come strumento di tortura. Migliaia di soldati e civili turchi, infilzati su pali infitti nel terreno, morirono in modo atroce per sua mano.

Vlad aveva l'abitudine di pranzare attorniato dalle sue vittime che si contorcevano fra gli spasimi, sorseggiando il loro sangue o aspergendosene il corpo. Questa agghiacciante reputazione teneva nella sua morsa le campagne a tal punto che quando egli mor nel 1477, si sparse la voce che si fosse levato dalla tomba alla ricerca di altro sangue. Furono forse queste storie a contribuire all'idea popolare che l'unico sistema per porre fine ai mortali salassi di un vampiro fosse quello di conficcargli un paletto di legno nel corpo ancora vivente. Un particolare banale e spesso trascurato perche, nella versione originale di Stoker, il suo Conte Dracula viene ucciso soltanto dopo che la sua testa viene spiccata dal busto e un coltello da caccia gli. viene affondato nel petto... da un texano. Una coincidenza quasi incredibile venne alla luce ai nostri tempi.

Un discendente in linea diretta fu localizzato nella Romania comunista... dove lavorava in una banca del sangue.

Una "vampiressa" storica

La storia accenna anche ad altri sospetti vampiri celati nelle case reali europee. La bellissima Elizabeth Bathory, nata nel 1560 e andata in sposa al conte carpatico Ferencz Nadasy alltdi quindici anni, un'eccellente rappresentante di questa genia. Pare che la giovane Elizabeth sia stata iniziata alla magia nera da uno scaltro mago noto sotto il nome di Thorke. Quando il conte partper la guerra essa fuggcon uno straniero dai denti bianchi e aguzzi, dal volto pallido e vestito di nero. Elizabeth tornda sola e diede prova di grande ferocia torturando alcuni membri della sua servit Al ritorno dalla guerra, il conte levben presto, ma invano, le sue proteste.

La constatazione che la sua bellezza stava sfiorendo fece vacillare definitivamente la mente di Elizabeth. Essa ordinche una giovane serva fosse assassinata e dissanguata, e poi fece il bagno nel suo sangue. Questo la fece ringiovanire, temporaneamente. Ora il bisogno di giovani vittime e del loro sangue rigeneratore la privdi ogni residuo di umanit Quando ebbe esaurito la sua scorta di domestiche, attiraltre ragazze al castello con promesse di lavoro. Alla fine ricorse ai rapimenti, ma una vittima designata riusca fuggire e a dare l'allarme alle autorit

Le sue complici confessarono i loro crimini e vennero giustiziate seduta stante. Elizabeth fu giudicata pazza e tenuta reclusa nelle sue stanze per il resto dei suoi giorni, che si conclusero nel 1614.

Un esperimento ipnotico

Ai tempi di Franz Anton Mesmer era credenza diffusa che le persone ipnotizzate diventassero automaticamente dotate di poteri paranormali. I mesmeristi sostenevano di poter mettere i loro soggetti in condizione di prevedere il futuro, visualizzare luoghi lontani e diagnosticare le malattie di persone poste di fronte a loro. Tuttavia queste pretese vennero sfatate quando si arriva comprendere meglio l'ipnosi.

Ma questo non significa che affermazioni del genere non siano pistate fatte.

Quando studiava psicologia all'Universitdi Cambridge, Carl Sargent decise di appurare se ci fosse qualcosa di vero dietro queste fantasiose idee del diciottesimo secolo. Per condurre il suo esperimento, il giovane psicologo reclutquaranta soggetti, per la maggior parte studenti universitari. Solo metdi essi vennero ipnotizzati e sottoposti a test con carte standard per il controllo dell'ESP. Gli altri soggetti furono messi alla prova con le stesse carte mentre erano completamente svegli.

I risultati dell'esperimento indicarono che il buon vecchio Mesmer forse aveva visto giusto. I soggetti ipnotizzati indovinarono delle carte in proporzione notevolmente superiore a quella che si sarebbe avuta in stato di veglia, e che di norma sarebbe stata di 5 carte su una serie di 25. Questi soggetti ottennero una sensazionale media di 11,9 carte indovinate. I soggetti di controllo diedero i risultati previsti.

Sargent afferma che il suo esperimento rivela qualcosa d'importante circa la natura dell'ESP. evidente che essa viene favorita da una condizione mentale rilassata, e forse alterata.

Bistecche di mammut

A quanto pare, i mammut sono scomparsi dalla faccia della terra circa diecimila anni fa, vittime del cambiamento di clima apportato dall'ultima grande era glaciale e di bande sempre pifolte di cacciatori che li uccidevano per la carne, le zanne e le pelli. Fin dall'inizio del nostro secolo centinaia delle loro carcasse congelate sono state ritrovate nelle gelide tundre dell'Alaska, del Canada e della Siberia.

Almeno uno di questi ritrovamenti, sulla sponda del fiume Beresovka, in Siberia, mina la teoria tradizionale sui motivi dell'estinzione dei mammut. Per metin ginocchio e per meta ritto, il mammut del fiume Beresovka in uno stato di conservazione quasi perfetto. La sua carne era cosben congelata che gli scienziati andati a studiarlo banchettarono con bistecche tagliate dai suoi lombi. Il fatto pistupefacente, per fu che nella bocca del pachiderma furono trovati dei ranuncoli.

L'enorme mammut al momento della morte si era cibato di piante che crescono solo in climi temperati. Che cosa lo congelfino alle ossa col boccone ancora in bocca, di colpo come se fosse stato tuffato nell'azoto liquido? La teoria prevalente di un mutamento climatico graduale a cui i mammut non riuscirono ad adattarsi in questo caso non regge.

Un lento congelamento avrebbe formato cristalli di ghiaccio e in seguito avrebbe prodotto la putrefazione durante il processo di scongelamento. Ma il mammut della Beresovka era cosfresco da poter essere mangiato senza dare sintomi d'intossicazione. Le temperature necessarie per ottenere un simile congelamento istantaneo sono state stimate a -100蚓, e non sono mai state registrate neppure in quel frigorifero naturale che la vicina calotta artica.

Che cosa potprovocare un tale catastrofico abbassamento della temperatura dell'aria circostante? In assenza di un inverno nucleare prodotto da bombe atomiche, dobbiamo cercare uno scenario alternativo. Anche gli incendi di boschi e le eruzioni vulcaniche liberavano nell'atmosfera immense quantitdi calore e di detriti capaci di bloccare la luce, come recenti studi hanno dimostrato.

Una teoria suggerisce che circa diecimila anni fa il mondo fu scosso da un immane terremoto, il piesteso della storia del pianeta. Il sisma, determinandosi lungo la linea di congiunzione di due placche tettoniche, provocuna massiccia fuoriuscita di lava e di gas vulcanici. Essi salirono in alto nell'atmosfera e ruotarono verso i poli. Velocemente raffreddati, precipitarono verso la terra, perdendo ulteriore calore nella loro rapida discesa. Alla fine, attraversarono la picalda aria sottostante, congelando all'istante il mammut del fiume Beresovka e altri suoi simili intenti a cibarsi di fiori.

ESP e archeologia

Jeffrey Goodman inizila sua carriera di funzionario in una piccola compagnia petrolifera di Tucson. Laureato in economia e commercio, non era particolarmente portato ai voli di fantasia. per questo che sorprende molto trovarlo attualmente in prima fila nel nuovo campo dell'archeologia metapsichica, in cui persone dotate di poteri paranormali contribuiscono allo scoprimento di luoghi promettenti per gli scavi.

L'avventura parapsicologica di Goodman comincinel 1971, quando egli apprese che degli antropologi ortodossi erano convinti che lmanitavesse fatto la sua prima comparsa nelle Americhe circa 16.000 anni fa. Goodman intuche la data era troppo recente. Si sentiva anzi sicuro che avrebbe potuto trovare tracce di una civiltpiantica proprio in Arizona se solo avesse saputo dove cercare. Per trovare maggior chiarezza, consultAron Abrahamson, un famoso paragnosta dell'Oregon. Lavorando dal suo domicilio in questo stato, il veggente fornparecchie descrizioni ottenute per via paranormale che aiutarono Goodman a localizzare il letto di un fiume in secca nella localitdi San Francisco Peaks, presso Flagstaff. Era un posto improbabile per ricercarvi vestigia di una civiltscomparsa, dato che non vi erano mai stati trovati reperti archeologici. Ma Goodman non solo ignorsemplicemente questo fatto che avrebbe dovuto scoraggiarlo, ma chiese anche al suo paragnosta di predire le formazioni geologiche che sarebbero state incontrate durante gli scavi.

Scavando nel punto esatto indicato dal sensitivo, Goodman portalla luce manufatti risalenti almeno a 20.000 anni fa. Ancora pistupefacente fu che il 75 per cento delle predizioni geologiche di Abrahamson erano completamente esatte, anche se due geologi locali in un primo tempo le avevano considerate risibili. Il veggente dell'Oregon aveva previsto, per esempio, che gli uomini impegnati negli scavi avrebbero incontrato strati antichi di 100.000 anni a un livello di sette metri. E, infatti, fu cos

ESP e scommesse

Gli scettici amano farsi beffe dei veggenti, dicendo che, se l'ESP funziona davvero, come mai non stravincono alle corse ippiche? In effetti, esistono buone prove che alcuni di loro ci sono riusciti.

Nel 1934 la BBC mise in onda una serie di conferenze sulle ricerche parapsicologiche. Fra i partecipanti c'era una dotata paragnosta, la nobildonna Edith Lyttleton, gidelegata presso la Lega delle Nazioni. La Lyttleton dedicla sua discussione all'argomento della precognizione, e al termine della trasmissione invitgli ascoltatori a comunicarle le loro esperienze. Poi segusistematicamente i casi pipromettenti, specie quelli per cui era possibile trovare una documentazione esterna. Sorprendentemente, furono presentati uno straordinario numero di casi di persone le cui esperienze precognitive avevano come oggetto le corse ippiche. Molti dei testimoni si erano addirittura serviti delle informazioni per fare delle puntate.

Per esempio, fra i corrispondenti della Lyttleton c'era una certa signora Phyliss Richards, le cui esperienze erano avvenute l'anno prima.

"Sono andata da Belfast a Liverpool la sera del 23 marzo 1933, un mercoled espressamente per assistere al gran premio nazionale che si sarebbe disputato l'indomani", riferla Richards. "Sulla nave ho scoperto che avevo dimenticato l'impermeabile e mi sono sentita un po' preoccupata. Sono andata a dormire e ho sognato che mi trovavo alle corse, che ero tutta inzuppata di pioggia e un cavallo dal nome che cominciava con K e terminava per Jack aveva vinto la corsa anche se non aveva tagliato il traguardo per primo." Alla corsa la Richards fece una piccola scommessa su Kellesboro Jack, che superla linea d'arrivo subito dopo un cavallo senza fantino. E vinse.

Ascoltato questo resoconto, la Lyttleton e un suo collega rintracciarono uno dei testimoni a cui la Richards aveva raccontato il sogno prima che si disputasse la corsa. Egli confermpienamente il fatto e anche la vincita. La Lyttleton pubblicparecchi casi analoghi nel 1937, concludendo che forse certe persone possono realmente trarre profitto (in ogni senso della parola) dal prestare attenzione ai loro sogni.

Una telefonata dall'altro mondo

Karl Uphoff, un tempo musicista di rock, oggi crede nella vita dopo la morte. Questo a motivo di una telefonata ricevuta nel 1969 dalla sua defunta nonna.

Karl aveva diciotto anni quando morla sua nonna materna. Fra di loro c'era stato un particolare legame, e quando la vecchia signora era diventata sorda, nei suoi ultimi anni di vita, spesso chiedeva l'assistenza di Karl. Dato che il giovane non era sempre in casa, l'anziana donna aveva l'abitudine di telefonare ai suoi amici perchlo cercassero. E dal momento che non poteva neppure sentire se qualcuno sollevava il ricevitore, si limitava a comporre un numero, aspettare qualche istante e poi dire: "Karl l Pudirgli di venire a casa?". Ripeteva il messaggio qualche volta e poi metteva fine alla telefonata passando al numero successivo del suo elenco. Queste telefonate pererano cessate due anni prima della sua morte, avvenuta nel 1969, quando la sorella di Karl comincia prendersi cura di lei.

Due giorni dopo la morte della donna, Karl decise di fare una visita inattesa a Sam D'Alessio e a sua moglie nella loro casa di Montclair, nel New Jersey. Essi avevano un figlio, Peter, che era amico suo. Peter e Karl stavano discorrendo nel seminterrato quando di sopra il telefono squill I due ragazzi poterono udire la signora D'Alessio che parlava in tono impaziente con chi aveva chiamato e cominciava a diventare piuttosto irritata. Karl rimase sorpreso quando essa scese a chiamarlo.

"C'un'anziana signora al telefono," essa grid"dice che tua nonna e che ha bisogno del tuo aiuto. Non fa che ripeterlo."

Karl infildi corsa le scale e afferril ricevitore, ma ormai non cra pinessuno in linea. Quella sera, per rientrato a casa, Karl ricevette una serie di chiamate telefoniche. Ma quando sollevava il ricevitore non cra nessuno in linea.

Le telefonate erano uno scherzo di cattivo gusto? Questa possibilitsembra estremamente dubbia. Interrogato da una persona che cercdi vederci chiaro, Karl assicurche nessuno dei suoi amici attuali sapeva delle telefonate che sua nonna aveva l'abitudine di fargli, e i D'Alessio erano conoscenze recenti. Aggiunse che nessuno poteva sapere dove si trovasse quando ricevettero la telefonata.

Una visione paranormale

Quando una massaia di Watts, un quartiere di Los Angeles abitato in prevalenza da gente di colore, ebbe una visione in cui un cadavere veniva sepolto nel suo cortile, l'ufficio del coroner s'interessalla cosa.

La storia iniziil 17 luglio 1986, quando la donna - che stava studiando per diventare diaconessa - riferl'episodio alla polizia. Da un po' di tempo andava soggetta a queste allucinazioni, e alla fine si era decisa ad agire. Lei e un amico si misero a scavare e ben presto trovarono un teschio umano e altri frammenti ossei. Questi reperti erano cosinquietanti che degli agenti di polizia e alcuni scout continuarono a scavare e ne rinvennero altri.

Da dove venivano le ossa? Le autoritdi polizia non l'hanno ancora scoperto. In base a questi resti sparsi, non possibile determinare il sesso della persona sepolta, o la causa della sua morte, o da quanto tempo le ossa siano state seppellite. La dottoressa Judy Suchy, antropologa giudiziaria che lavora per l'ufficio del coroner, incaricata di eseguire perizie sul frammenti allo scopo di dare risposta ad alcuni di questi interrogativi.

Ucciso per stregoneria?

La polizia rimase colpita dalla brutalitdell'assassinio. Charles Watson, un vecchio che non dava fastidio a nessuno, era stato inchiodato al suolo con i rebbi di un forcone conficcati nella gola. Dal petto gli sporgeva un gancio per strappare le erbacce, un altro comune attrezzo di lavoro degli agricoltori del Warwickshire.

Le gente del posto mormorava oscuramente di un assassinio rituale di uno stregone, ma non si presumeva che ne esistessero ancora nel febbraio del 1945, nell'Inghilterra devastata dalla guerra. I poliziotti, in mancanza d'indizi su cui procedere, chiamarono il famoso sovrintendente Fabian di Scotland Yard. Egli indagper mesi sul caso, ma non fu in grado di trovare un solo sospetto.

Chi uccise il vecchio Watson rimane tuttora un mistero. Ma alla fine Scotland Yard non escluse che l'uomo potesse essere stato giudicato uno stregone. Indubbiamente il comportamento eccentrico di Watson aveva destato i sospetti dei vicini. Egli si teneva di solito sulle sue, e abitava con una nipote in una casetta dal tetto di paglia. Disdegnando il cameratismo dei frequentatori dell'osteria, comprava all'emporio .il suo sidro e se lo beveva da solo.

Le chiacchiere della gente erano suscitate persoprattutto dalle altre strane abitudini di Watson. Egli era dedito a solitari vagabondaggi nei boschi del Warwickshire, dove spesso era stato visto e udito comunicare con gli uccelli. Watson affermava di essere in grado di comprendere il loro linguaggio. Inoltre allevava rospi in un orticello. Si raccontava che li legasse a degli aratri in miniatura e di notte li seguisse per i campi.

Le voci e le insinuazioni erano una cosa, ma qual era la verit possibile che Watson sia stato davvero uno stregone che praticava le sue arti apertamente, tenendo i suoi vicini nella morsa del terrore? Qualunque cosa si possa credere, un freddo giorno d'inverno Watson venne brutalmente assassinato sotto un salice. L'unico elemento che Scotland Yard fu in grado di scoprire fu che Watson era in odore di magia nera di primo grado.

Lo spettro senza testa

Il corpo privo di testa di Lakey, uno dei primi coloni che si stabilirono nella cittadina di McLeansboro, nell'Illinois, fu scoperto da un passante: evidentemente era stato decapitato con la scure che era ancora conficcata nel ceppo accanto al suo cadavere. Nessuno potspiegarsi il delitto, dato che Lakey non aveva nemici.

Un giorno, dopo il suo funerale, due uomini stavano passando a cavallo presso la capanna di Lakey, lungo quello che oggi conosciuto come torrente Lakey. Probabilmente erano andati a pescare sul fiume Wabash, e si trovavano nei paraggi della capanna al calar della notte quando furono raggiunti da un altro cavaliere che montava un cavallo nero ed era privo della testa. Ammutoliti per lo spavento, gli uomini diressero le loro cavalcature gidall'argine e nel letto del torrente. Improvvisamente lo strano cavaliere gir si allontancontrocorrente e parve sparire in un bacino d'acqua al di sotto dello sbarramento.

Dapprima riluttanti a raccontare l'episodio, per paura di essere considerati visionari, gli uomini non tardarono a scoprire che altre persone avevano avuto la stessa apparizione. Lo spettro a cavallo percorreva sempre la solita pista. Si univa agli uomini a cavallo provenendo da est, svoltava verso il centro del torrente e poi scompariva.

Oggi un ponte in cemento permette alle automobili di passare sopra lo stesso punto dove un tempo veniva guadato il Lakey's Creek, ma nessun automobilista ha finora visto il fantasma decapitato. Il mistero della morte di Lakey non mai stato risolto.

Scomparso e ritrovato

Da ragazza Kate, una giovane inglese dello Yorkshire, sognava che un giorno avrebbe sposato "un ufficiale baffuto che portava completi sportivi grigi e giacche di tweed, che fumava la pipa e guidava un'automobile sportiva".

Da grande si trasfera Toronto, dove conobbe un uomo che corrispondeva a questa descrizione. Era John Tidswell, ufficiale dell'esercito canadese e corridore automobilistico dilettante che divorzidalla prima moglie e sposKate il 24 novembre 1956. La coppia ebbe tre figli: due maschi e una femmina. Il loro matrimonio sembrava felice.

Ma un giorno, durante l'ultima settimana di luglio del 1970, John partcon la sua barca a vela per una crociera sul lago S璥coe, distante 56 chilometri dalla sua casa. Non fece ritorno. Pitardi i membri di una squadra di soccorso trovarono l'imbarcazione in avaria. Di John Tidswell non c'era nessuna traccia, e l'8 ottobre 1971 il tribunale emise la dichiarazione ufficiale della sua morte.

La situazione rimase invariata finch qualche anno dopo, Kate Tidswell cominciad avere vividi sogni in cui gli appariva il suo defunto marito. Ne rimase costurbata che nel 1979 anda consultare un sensitivo chiedendogli una spiegazione. Egli le disse che John era ancora vivo, abitava altrove e adesso si faceva chiamare "Halfyard".

Kate iniziuna ricerca che la portin tredici stati. Non ritrovsuo marito, ma era ancora convinta, in base ai suoi sogni e alle parole del paragnosta, che lui doveva vivere da qualche parte.

Nel frattempo, a Denver, un uomo di nome Robert Halfyard cominciad avere problemi con la giustizia. Aveva vinto un viaggio in Europa, ma quando richiese il passaporto le autoritfecero un controllo sul suo passato e scoprirono il suo vero nome: John Tidswell. La sua morte era stata una finzione, e lui aveva abbandonato la sua famiglia canadese per iniziare una nuova vita negli Stati Uniti.

La sua "vedova" perse subito la pensione che le veniva corrisposta per la carriera militare di suo marito. Altrettanto tempestivamente lo citin giudizio chiedendo centomila dollari per gli alimenti e il mantenimento dei figli.

Ai giornalisti disse che non riusciva proprio a "vedere il lato umoristico della situazione".

Un'esperienza extracorporea

Le opinioni sono indubbiamente divise quando si parla di esperienze di quasi-morte. Certi esperti credono che si tratti di un'autentica anteprima dell'aldil mentre altri liquidano la faccenda considerandola una semplice allucinazione. Potrmai essere dimostrata scientificamente l'esperienza di quasi-morte? Un recente tentativo stato compiuto da Kimberly Clark, un'assistente sociale del Centro Medico Harborview di Seattle.

Il primo incontro della Clark con l'esperienza di pre-morte avvenne quando stava assistendo una paziente di nome Maria, un'operaia stagionale che era venuta in cittper trovare dei parenti ed era stata colpita da un attacco di cuore. Superla crisi, ma sfiorancora una volta la morte durante la convalescenza in ospedale. Grazie alle apparecchiature tecnologiche disponibili, mani esperte non ebbero difficolta r燰nimarla.

L'assistente sociale vide la paziente pitardi, quel giorno stesso. Rimase allibita quando la donna, tranquillamente, le disse: "La cosa pistrana mi successa mentre i dottori e le infermiere stavano lavorando su di me. Mi sono trovata a guardarli dal soffitto, a vederli dall'alto mentre cercavano di rianimarmi". Le sue parole non convinsero la Clark, che suppose che Maria fosse rimasta sconvolta dall'episodio occorsole. Ma l'assistente prestmaggiore attenzione quando la paziente affermche, durante la sua esperienza extracorporea era "volata" fino a un davanzale del terzo piano, dove aveva scorto una scarpa da tennis.

"La donna avrebbe avuto bisogno di qualcun altro per sapere che la scarpa da tennis si trovava davvero in quel punto" spiegla Clark che, con emozioni contrastanti, salin cerca della scarpa da tennis.

"Alla fine", rifer "ho trovato una stanza dove ho appoggiato la faccia al vetro della finestra, ho guardato verso il basso e ho visto la scarpa. Il mio punto di osservazione era molto diverso da quello che Maria doveva aver avuto per notare che l'alluce l'aveva sformata, che una stringa passava sotto il calcagno, e altri particolari del lato che non era visibile a me. Essa avrebbe potuto notare quei particolari da un solo punto di osservazione: fluttuando nell'aria a brevissima di stanza dalla scarpa. Io sono andata a prenderla e l'ho portata a Maria; per me era una prova molto concreta dalla veridicitdella sua testimonianza."

La fossa del tesoro

Al largo della costa della Nuova Scozia c una isoletta di forma triangolare: Oak Island. Di proporzioni molto pigrandi perl'inquietante enigma di che cosa si trovi nascosto sotto la sua superficie ingannevolmente innocente. Si vocifera di un favoloso tesoro di pirati di un valore inimmaginabile. Quello che sappiamo ci induce a pensare all'abilitingegneristica e alla sagacia senza pari e quasi diabolica di chiunque abbia nascosto il tesoro.

Quali che possano essere gli esiti finali della vicenda, per quasi duecento anni Oak Island ha frustrato ogni tentativo di svelare il suo segreto. I primi a provarci furono il sedicenne Daniel McGinnis e due suoi compagni che nel 1795 attraversarono a remi la baia di Mahone dalla terraferma canadese. In una radura del bosco nell'estremitorientale dell'isola, scoprirono un bozzello di paranco di una vecchia nave che pendeva da un albero sopra una depressione che era stata riempita di terra. Enormemente incuriositi, scavarono e trovarono l'apertura di un ampio pozzo a sezione circolare del diametro di quattro metri. Alla profonditdi tre metri incontrarono una prima spessa piattaforma di legno di quercia. Sei metri pisotto rinvenirono una seconda piattaforma, e nove metri piin basso una terza.

Lo scavo nella creta silicea sfinfisicamente e smontpsicologicamente i giovani cercatori di tesori. Ma altri avrebbero preso il loro posto. I lavori ripresero nel 1804, finanziati da Simeon Lynds, un facoltoso signore della Nuova Scozia. Gli scavatori di Lynds trovarono altre cinque piattaforme di quercia, ciascuna a tre metri dall'altra; tre di esse erano state sigillate con mastice marino e uno strato di fibre di cocco. Ventisette metri piin basso trovarono quella che fu chiamata la "pietra cifrata," con oscuri simboli che secondo una fonte significavano: "Trenta metri pisotto sono sepolti dieci milioni di dollari". Una somma che nell'attuale corso monetario andrebbe aumentata in misura esponenziale.

Due metri e mezzo sotto la pietra cifrata, il palanchino di uno degli scavatori colpqualcosa di solido, e si credette che fosse un forziere col tesoro. Gli uomini di Lynds si concessero una pausa per il resto della giornata. La mattina successiva la fossa si era riempita d'acqua per una profonditdi diciotto metri e mezzo.

La Fossa del Tesoro ridusse sul lastrico Lynds, e spezzla schiena dei membri di tutte le spedizioni che da allora si susseguirono. Nel corso degli anni sono state portate alla luce dalla fossa prove sufficienti a far continuare il supplizio di Tantalo e i tentativi dei cercatori di tesori: pezzi di catene d'oro e indicazioni di camere contenenti forzieri di legno.

Il mistero di quello che contenuto nella Fossa del Tesoro divenne ancora pifitto quando ai livelli di 33 e di 45 metri furono scoperti due condotti collegati col pozzo. Riempiti di fibre di cocco, conducevano entrambi alle spiagge dell'isola, dove sembravano fungere da spugne, imbevendosi d'acqua marina e inondando in modo permanente la cavit Le fibre di cocco fanno pensare che il tesoro nascosto provenisse dal Pacifico meridionale.

I cercatori di tesori continuavano a spendere invano soldi nella deludente buca, rischiando anche la vita. Daniel Blankeship, un ex imprenditore di Miami, direttore degli scavi nell'isola di Oak per conto della Triton Alliance Ltd., un consorzio di quarantotto facoltosi banchieri canadesi e statunitensi, si trovava in fondo al pozzo quando l'armatura dcciaio che ne sosteneva le pareti quindici metri al di sopra comincia cedere. Gli operai lo fecero uscire utilizzando un verricello prima che tutto crollasse.

Blankeship e la Triton, che hanno giinutilmente investito tre milioni di dollari nell'impresa, giurano che non intendono darsi per vinti. Adesso siamo di fronte a quello che il presidente della Triton definisce "con ogni probabilitlo scavo archeologico piprofondo e dispendioso mai compiuto nell'America del Nord". Il nuovo progetto prevede che sia affondato un enorme tubo di acciaio e cemento largo da 18 a 21 metri e profondo 61, che riveler una volta per tutte, che cosa c'in fondo alla Fossa del Tesoro. Il costo preventivo dell'impresa? Dieci milioni di dollari.

Ricchi, famosi e...

I fantasmi non infestano soltanto le vecchie case diroccate: certe volte si accaniscono anche contro lussuose dimore di Hollywood. Fu proprio questo che negli anni sessanta fu costante motivo di gravi fastidi per l'attrice Elke Sommers, oriunda svedese, e suo marito, lo scrittore Ray Hyams.

I coniugi si resero conto che la loro casa era infestata dai fantasmi poco dopo averla acquistata, nel 1964. La prima testimone del fatto fu una giornalista tedesca che se ne stava distesa sull'orlo della piscina quando vide uno sconosciuto nel cortile. Poteva avere cinquant'anni, era elegantemente vestito di nero, camicia bianca e cravatta. L'ospite lo disse ai padroni di casa che rimasero perplessi perchnon conoscevano nessuno che potesse corrispondere a questa descrizione. Ma due settimane dopo l'estraneo ricomparve: fu la madre di Elke Sommers che, svegliandosi, lo vide. Lnziana signora stava per gridare quando la figura scomparve. Le due visite rappresentarono soltanto l'inizio dei fatti che ossessionarono la coppia. Da allora strani rumori vennero spesso uditi nella casa nel cuore della notte. Si sentivano fruscii, e a volte anche dei rumori come di sedie trascinate nella sala da pranzo.

Dapprima Hyams non pensche l'inconveniente avesse cause soprannaturali, e quindi fece abbattere gli alberi e i cespugli per far cessare i fruscii. Ma questo non eliminil problema. Ogni sera, prima di andare a dormire, egli chiudeva con cura porte e finestre, ma l'indomani mattina si accorgeva che una particolare finestra del piano terra era aperta. Per tutta la notte sentiva la porta principale aprirsi e chiudersi, ma la mattina dopo la trovava chiusa col catenaccio. In seguito lo scrittore, esausto, installnella sua propriettre radio trasmittenti in miniatura, ma non riusca scoprire nessun ladruncolo che potesse essere il responsabile dei rumori.

Alla fine, nella primavera del 1965, i coniugi, dopo aver incaricato un amico di custodire la casa, partirono per un viaggio in Europa. L'uomo badava bene ogni volta a chiudere la porta principale, ma il giorno dopo la trovava sempre spalancata. E quell'agosto lo spettro fece una nuova comparsa: l'addetto alla piscina vide uno sconosciuto in agguato nella sala da pranzo. L'intruso era alto circa un metro e ottanta, di corporatura massiccia, indossava camicia bianca e cravatta. L'uomo della piscina pensche si trattasse di un ladro, ma a un tratto l'individuo svandavanti ai suoi occhi.

Il problema appariva insolubile, e Hyams si mise in contatto alla fine con la Society for Psychical Research della California del Sud, che affidil caso alla dottoressa Thelma Moss. A quel tempo psicologa presso l'istituto di neuropsichiatria dell'Universitdella California, la Moss fece visitare la casa da parecchi medium, compresi famosi sensitivi locali come Lotte van Strahl, oggi defunta, e Brenda Crenshaw. Alcuni dei sensitivi avvertirono immediatamente la presenza del fantasma, e le loro descrizioni coincisero tutte con quelle che erano state fornite dai testimoni, nonostante che essi erano stati tenuti all'oscuro di tutte le informazioni concernenti il caso e la Moss giudicqueste corrispondenze estremamente significative. I sensitivi descrissero lo spettro come un signore cinquantenne che era morto di un attacco di cuore. In qualche modo era attaccato alla casa a loro avviso, e non voleva andarsene.

Mentre l'indagine era ancora in corso, Hyams interpelli precedenti proprietari della casa. Sembra che anche loro avessero fatto analoghe esperienze quando abitavano l A quanto pare, la casa era sempre stata infestata, ma lo scrittore californiano non si lasciintimorire dalla scoperta.

"Chiunque o qualsiasi cosa sia il fantasma," dichiarin un'intervista pubblicata sul Saturday Evening Post "noi non intendiamo andarcene terrorizzati da casa nostra".

Ma alla fine se ne andarono. Quando la Moss ebbe portato a termine la sua indagine, nel 1966, la Sommers e Hyams fecero venire un'altra sensitiva, Jacqueline Eastlund, perchindagasse sulla situazione. Essa fece un giro della villa e poi mise in guardia i padroni di casa con queste parole: "Vedo la vostra sala da pranzo in fiamme l'anno prossimo; state attenti". Alla fine i coniugi, non potendone pi decisero di vendere la casa nel 1967, ma un incendio misterioso scoppinella sala da pranzo prima che potessero traslocare. La causa dell'incendio, come la stessa infestazione, non mai stata chiarita.

I biondi pellirosse

Poco dopo la guerra d'indipendenza americana, quando i territori a occidente del Mississippi erano ancora contesi da Spagna e Inghilterra, un plotone britannico in perlustrazione visitun accampamento d'indiani Mandan, nell'odierno Missouri. A un certo punto l'ufficiale a capo del drappello, che era del Galles, si rivolse al suo attendente conterraneo in gallese e rimasero entrambi sbalorditi quando un indiano si una loro nella conversazione. Evidentemente i due visi pallidi parlavano nella stessa lingua dei pellirosse. Essi cominciarono a confrontare fra loro le parole e trovarono che la lingua mandan era per il cinquanta per cento gallese. Qualche esempio: ai termini inglesi bread (pane), paddle (pagaia),

great (grande), head (testa), corrispondevano le parole mandan bara, ree, ma, pan, e quelle gallesi barra, ree/rhwyf, mawr, pen.

Inoltre, molti dei Mandan non assomigliavano agli indiani di altre trib Avevano occhi azzurri ed erano di pelle pichiara. Gli esploratori rimasero particolarmente affascinati dalle donne Mandan, che trovarono "biondissime".

Allora l'ufficiale inglese ricordche un certo principe Madoc, del Galles, nel 1170 d.C. era salpato con la sua scorta verso occidente affrontando un oceano ignoto. Era possibile che lui e i suoi seguaci fossero arrivati nel Golfo del Messico e avessero risalito il Mississippi per poi stabilirsi in quella regione?

Qualche tempo dopo la maggior parte dei Mandan, compresi gli anziani cantastorie e i depositari delle memorie della trib furono sterminati da un'epidemia portata dai bianchi. I pochi che sopravvissero furono assorbiti da altre trib Le probabilitdi poter scoprire un giorno come mai i pellirosse Mandan parlavano in gallese sono quanto mai esigue, dal momento che oggi tutti i Mandan di stirpe pura sono scomparsi.

L'iscrizione capovolta

Una misteriosa pietra recante lettere di un alfabeto ignoto fu portata alla luce a Bat Creek, nel Tennessee, all'inizio del nostro secolo. Un rapporto sul rinvenimento e una riproduzione dell'iscrizione furono inviati alla Smithsonian Institution di Washington che ne attribul'origine alla tribdei Cherokee. Per cinquant'anni il significato dell'iscrizione rimase un mistero, finchJoseph Maker, della Georgia, dichiar dopo averla esaminata: "capovolta. Bisogna raddrizzarla: ebraico cananeo". Si vide cosche significava "Anno uno dell'Etdell'Oro degli Ebrei". In tal modo il mistero era risolto, ma se ne poneva un altro. Un messaggio proveniente dall'antico Israele? A Bat Creek, Tennessee?

Guidato da una voce

Il quarantaduenne Romer Troxell, di Levittown, in Pennsylvania, rimase sconvolto dall'assassinio di suo figlio. Il cadavere di Charlie Troxell era stato trovato sul ciglio di una strada a Portage, nell'Indiana. Ogni cosa che potesse consentirne l'identificazione era stata rimossa dal cadavere, e il probabile movente del delitto era stato il furto. Ma ora il giovane assassinato chiedeva vendetta.

Mentre, alla guida della sua macchina, stava attraversando Portage per andare a reclamare la salma, Troxell continuava a sentire nella mente la voce di suo figlio, e tenne gli occhi bene aperti nella speranza d'imbattersi in qualcuno al volante dell'auto del figlio, che era stata rubata. La voce, a quanto poi rifer comincicol dirgli dove cercare, e alla fine egli trovil veicolo.

"Ho fatto una curva a U e ho inseguito la macchina per circa un isolato," raccontTroxell "volevo investirla, ma Charlie mi ha raccomandato di non farlo".

Allora Troxell si limita seguire l'auto finchil suo guidatore si ferme scese. Poi comincia parlare con l'individuo, mentre un parente che l'aveva accompagnato andava ad avvertire la polizia. Gli agenti arrestarono l'uomo, che riconobbero rapidamente come sospettato del delitto in base a delle loro informazioni confidenziali.

. Dopo che l'uomo fu incarcerato e formalmente accusato, la voce di Charlie non riecheggipinella testa di suo padre.

"Adesso Charlie in pace", sostenne Troxell. "Anche la polizia stava alle calcagna dell'assassino. Me ne sono reso conto pitardi quando mi hanno mostrato gli elementi che avevano raccolto nella loro indagine. Ma io ho agito quando ho sentito che mio figlio mi guidava. Forse stato il Signore a volere che le cose andassero cos"

Inghiottito da un capodoglio

Il caso di James Bartley, un marinaio della baleniera Star of the East, convincergli scettici che hanno torto a non credere all'episodio biblico di Giona nel ventre della balena.

Secondo gli annali dell'ammiragliato britannico, nel febbraio del 1891 Bartley lascila nave, come membro dell'equipaggio di una lancia, durante la caccia a una balena. Il mare era agitato. Il fiociniere scaglil'arpione. La balena s'immerse e improvvisamente affioral di sotto della lancia, affondandola. Gli uomini vennero a trovarsi sparsi fra le onde, ma furono tratti tutti in salvo, tutti meno Bartley. La balena poi more il suo corpo venne a galla. I marinai si accinsero a fare a pezzi la carcassa con i loro lunghi coltelli. Nell'apr甏la videro comparire una scarpa, e poi un piede e una gamba. Quindi l'intero Bartley venne estratto, vivo, ma esanime, dallo stomaco del cetaceo. Riprese conoscenza, ma per parecchie settimane non fu in grado di parlare. Ricordava poco fuorchdue enormi mascelle che si erano spalancate e lui era scivolato attraverso un lungo tubo fino allo stomaco della balena, dov'era rimasto per quindici ore, com'attestato dalla dichiarazione firmata del medico di bordo e di tutti i membri dellquipaggio.

In seguito all'esperienza la vista di Bartley rimase compromessa, e la sua pelle depigmentata. Egli trascorse il resto della sua vita a terra e moralltdi trentanove anni.

Anticipazioni dellldil
In tutte le parti del mondo e fin dalla piremota antichitle visioni delle persone che avevano sfiorato la morte sono state prese in seria considerazione. Durante la seconda guerra mondiale, in almeno un ospedale da campo sovietico fu raccolta una particolare documentazione relativa a soldati gravemente feriti che erano stati letteralmente riportati in vita dalla soglia della morte. Secondo uno studio di numerosi casi di soggetti "tornati" dai confini con l'"aldil, si rilevche la maggior parte di essi ebbe una fugace visione mistica conforme alla loro religione di appartenenza. Fra i gruppi principali, i cattolici ebbero brevi visioni di santi e udirono inni e cantici, i musulmani si trovarono al limitare di un paradiso verdeggiante e affascinante, mentre i comunisti convinti non ricordarono nulla. Molte persone riferirono anche di aver visto dei loro familiari defunti.

Il caso di Thomas Edison particolarmente interessante poichci si aspetterebbe che, da scienziato, avesse riferito la sua ultima impressione con un certo distacco. Giaceva moribondo quando tutt'a un tratto si solleve disse, in tono chiaro, ma stupito: "Sono davvero sbalordito. Le meraviglioso". Non fece altri commenti su quanto aveva visto e poco dopo mor

Voltaire, il famoso filosofo francese e acceso anticlericale, giaceva nel suo letto di morte, in stato semicomatoso. Durante la sua vita feconda e battagliera i suoi nemici l'avevano spesso ammonito che dopo la morte avrebbe ricevuto una giusta punizione, presumibilmente l'inferno. Proprio mentre stava per morire, i ceppi semispenti nel focolare della sua stanza si accesero all'improvviso di fiamme vigorose. Egli aprgli occhi e con la sua ben nota arguzia comment rivolto ai suoi amici: "Quoi! Les flammes d嶴a?" ("Come? Gile fiamme?").

La storia di tre titani

Il picatastrofico disastro marittimo di tutti i tempi colpil pigrande leviatano mai creato dall'uomo: il tragicamente famoso Titanic, della compagnia White Star Line. La calamitfu eguagliata soltanto da quella del Titan, un immaginario transatlantico di linea andato a fondo con una tremenda perdita di vite umane nell'aprile del 1898, quattordici anni prima che il Titanic cozzasse contro l'iceberg che lo fece colare a picco, anch'esso in una sera di aprile.

Il Titan navigsoltanto nelle pagine di un romanzo di Morgan Robertson, opportunamente intitolato Futility. Ma i paralleli fra le due gigantesche navi passeggeri danno il capogiro. Il profetico Titan di Robertson salpdal porto inglese di Southampton per il suo viaggio inaugurale, come l'"inaffondabile" Titanic.

Entrambe le navi erano stipate fino alle frisate di cittadini facoltosi. Entrambe cozzarono contro un iceberg nello stesso punto e affondarono. Ed entrambe le navi registrarono un numero cosspaventoso di perdite umane perchnessuna delle due disponeva di sufficienti scialuppe di salvataggio. Nel caso del Titanic, morirono 1513 passeggeri, la maggior parte per assideramento nelle gelide acque dell'Atlantico.

Fra le vittime ci fu il famoso spiritualista e giornalista W. T. Stead, che nel 1892 aveva scritto un racconto dove veniva predetto un analogo naufragio. Ma nFutility, nil racconto di Stead poterono salvare il condannato Titanic. Ci fu perun'altra premonizione che evituna tragedia. Nell'aprile del 1935 il marinaio William Reeves era di vedetta a prua di una carretta, il vapore Titanian, in navigazione per il Canada dallnghilterra. I ricordi della tragedia del Titanic e le analogie fra le due navi ossessionavano la mente del giovane Reeves e gli davano i brividi. La prora della nave stava solcando le stesse acque tranquille dove si era mosso il Titanic. E, mentre si avvicinava la mezzanotte, l'ora della fine del grande transatlantico, Reeves rammentla data del naufragio, il 14 aprile 1912, che era anche la data della sua nascita.

Impressionato dalle coincidenze, Reeves grid e la nave si mise in panna, arrestandosi a un pelo da un iceberg celato dalle tenebre della notte. Poco dopo la montagna di cristallo si rese visibile in tutta la sua minacciosa imponenza. Il Titanian rimase immobile, ma salvo, per nove giorni, finchfinalmente dei rompighiaccio provenienti da Terranova gli aprirono una via di scampo attraverso la micidiale distesa ghiacciata.

Le anguille di Atlantide

La memoria istintiva degli animali li fa riunire in quantitenormi di esemplari per attraversare migliaia e migliaia di chilometri di terra e di mare. La migrazione sottomarina delle anguille verso una particolare zona dell'Oceano Atlantico centrale un esempio straordinario e curiosissimo di questo fenomeno.

All'incirca ogni due anni le anguille dei laghi e dei fiumi europei nuotano in direzione ovest verso l'Atlantico dove, in estesi banchi, si spingono fino al Mar dei Sargassi. Qui incontrano la gran massa delle anguille provenienti dal continente americano, che da parte loro hanno nuotato verso oriente fino allo stesso mare interno dell'Atlantico. Aristotele, il grande filosofo e naturalista greco del IV secolo a.C., notla migrazione delle anguille dall'Europa, ma non sapeva della migrazione da occidente verso oriente dalle ancora ignote Americhe. Si pensa che sia la concentrazione di alghe presente nel Mar dei Sargassi a determinare il pellegrinaggio in questa zona di entrambe le popolazioni di anguille, poichl'abbondante vegetazione sottomarina tenderebbe a proteggere le loro uova. Dopo aver deposto le uova, muoiono, e la loro prole, quando sufficientemente sviluppata, ritorna nei luoghi d'origine nel continente americano, o di quello europeo. Entrambe le specie sono favorite dalla corrente dell'Atlantico, che fluisce in senso orario.

Perchil Mar dei Sargassi cosricco di alghe? Non possibile che un tempo vi sorgesse un continente posto nel cuore delltlantico, vale a dire Atlantide?

Se vero che Atlantide affondcon relativa. rapiditnellceano, si puipotizzare che parte della sua vegetazione si sia adattata fino a trasformarsi nelle praterie di alghe che crescono su quello che ora un continente sottomarino, l'originario terreno di deposizione delle uova, ancora vivo nella memoria ancestrale delle anguille.

Posseduta dallo spirito di un assassinato

Giuseppe Verardi aveva diciannove anni quando il suo cadavere fu trovato sotto il ponte che separa la localitdi Siano da Catanzaro. Indossava soltanto mutande e canottiera, e il resto dei suoi abiti era sparpagliato tutt'intorno. Era il 13 febbraio 1936. La polizia decise che Giuseppe si era suicidato. Questo verdetto fu accolto con scetticismo dagli amici e dai familiari del ragazzo, i quali non credevano che una caduta da soli dieci metri avesse potuto provocare le sue ferite.

La morte del giovane era ormai storia passata quando, il 5 gennaio 1939, uno strano dramma si svolse a Siano. Ne fu protagonista la diciassettenne Maria Talarico, che non aveva mai conosciuto Giuseppe o la sua famiglia. Stava passando sul ponte con sua nonna quando fu colpita da una strana malia e cadde in ginocchio, delirando. Con l'aiuto di sua nonna e di un cortese passante fu riportata a casa. Ma quando si riebbe dalla crisi non era piMaria. Una strana voce maschile uscdalla bocca della ragazza, che sosteneva di essere Giuseppe Verardi.

Lo spirito inquieto di Giuseppe prese il completo controllo di Maria e arrivfino al punto di scrivere una lettera a sua madre nella calligrafia di quando era vivo. Quella stessa sera, l'entitcostrinse Maria a eseguire una strana pantomima, in cui "lui" rivisse la sua ultima sera a Siano. Lo spirito volle bere e giocare a carte, azioni che Giuseppe aveva compiuto a Siano la sera che mor Lntitbevve una notevole quantitdi vino, anche se Maria non beveva mai pidi un bicchiere a pasto. Poi riprodusse la scena di una zuffa con gli uomini con cui aveva giocato a carte, zuffa che presumibilmente era avvenuta sul ponte.

Il giorno dopo la madre di Giuseppe anda trovare Maria, e l'entitche la possedeva la riconobbe immediatamente e descrisse le ferite che erano state trovate sul suo cadavere. Fece anche il nome dei suoi assassini, anche se pochi di loro vivevano ancora a Siano. In seguito la signora Verardi torna casa sua e pregperchlo spirito di suo figlio lasciasse Maria. Pitardi, quello stesso giorno, Maria andfino al ponte fatale mentre era ancora posseduta dallo spirito del giovane assassinato. Poi si tolse gli abiti e si mise a giacere sotto il ponte nell'esatta posizione in cui era stato trovato il cadavere di Giuseppe. Pochi minuti dopo si sveglisenza ricordarsi minimamente di quanto era successo.

Il ritorno paranormale di Giuseppe Verardi fu ampiamente dibattuto dalla stampa nel 1939. Ernesto Bozzano, allora probabilmente il piautorevole ricercatore italiano nel campo della metapsichica, studiil caso e nel 1940 pubblicun saggio sull'episodio.

Le emissioni elettriche dei cervello

Hans Berger oggi ricordato soprattutto come il padre dell'encefalografia, ovvero lo studio scientifico delle onde cerebrali. Pochi sanno perche il suo interesse per le emissioni elettriche del cervello scaturdal suo desiderio di spiegare l'ESP.

L'interesse per il paranormale nacque in lui in seguito a un'esperienza che ebbe a diciannove anni mentre svolgeva il servizio militare. Durante un'esercitazione a Wzberg, in Germania, il suo cavallo stramazzal suolo e per poco Berger non finsotto le ruote di un carro che venne fermato appena in tempo.

Quella stessa sera Berger ricevette un telegramma da suo padre, che gli chiedeva se andava tutto bene. Mai prima di allora il giovane aveva ricevuto un messaggio del genere. In seguito seppe il motivo. Nello stesso istante dell'incidente, sua sorella maggiore aveva avuto l'improvviso presentimento che fosse successo qualcosa al giovane Hans e aveva esortato i genitori a spedire il telegramma.

"L'episodio stato un chiaro esempio di trasmissione spontanea del pensiero", scrisse Berger. "In quel momento di grave pericolo, ho agito come una sorta di trasmittente e di ricevente." Berger s'immerse nello studio del cervello nella speranza di trovare una spiegazione fisica della telepatia. Non ci riusc ma le sue ricerche aiutarono gli scienziati a comprendere meglio i ritmi elettrici del cervello.



Gli orologi fermati dalla morte

Ogni bambino americano impara a cantare "L'orologio di mio nonno" quella meravigliosa canzone popolare tedesca che parla di un orologio che "si ferm per non camminare mai pi quando il vegliardo mor. Pochi sanno che l'argomento della canzoncina un fenomeno ricorrente. Spesso gli orologi si fermano quando i loro proprietari muoiono.

Parecchi di questi casi furono rilevati dal Laboratorio di Parapsicologia della Duke University, dove la dottoressa Louisa Rhine lavorper molti anni catalogando rapporti di fenomeni paranormali inviati dal grande pubblico. Parecchi di questi casi riguardavano misteriosi guasti di orologi.

Per esempio, un signore del Canada spiegalla Rhine un episodio che accadde quando suo fratello mor Erano le 6.25 di mattina quando avvenne il decesso; egli telefonsubito, ai familiari e al medico curante e poi aiuta preparare una rapida colazione per tutti. La salma doveva essere portata alle pompe funebri alle 9.30, e quando qualcuno, durante la colazione, chiese l'ora, il testimone trasse dal taschino un orologio d'oro. Era stato un dono di suo fratello, e si era fermato al momento esatto della sua morte.

"Richiamai l'attenzione dei commensali sul fenomeno" scrisse il testimone, "e, per mostrare che non era un fatto comune, chiesi all'altro mio fratello di dare la corda all'orologio per assicurarsi che non si fosse scaricato. La corda era gistata data per tre quarti della sua lunghezza."

Un'arma troppo pericolosa

raro trovare nella storia che la proposta di un'arma nuova sia stata considerata dalle autoritdi controllo troppo crudele o distruttiva per essere usata. Tuttavia fu proprio ciche avvenne quando un'arma in grado di sparare a ripetizione -una sorta di mitragliatrice - fu offerta nel 1755 a Luigi XVI di Francia da un ingegnere di nome Du Peron. Luigi XVI e i suoi ministri la rifiutarono giudicandola troppo micidiale: avrebbe ucciso troppe persone in una volta sola. Se consideriamo l'opinione del dottor Edward Teller, il cosiddetto "padre della bomba atomica", comprendiamo che Luigi XVI sarebbe decisamente sorpassato nel mondo della guerra attuale. Il dottor Teller ha calcolato che una bomba atomica che esplodesse in una grande area metropolitana provocherebbe la morte di circa dieci milioni di persone, mentre una "grave guerra nucleare potrebbe ucciderne un paio di miliardi."

Un'autentica scrittrice fantasma

I divi dello sport e altri personaggi pubblici si fanno spesso aiutare per le loro autobiografie da quelli che nel mondo anglosassone sono chiamati ghost writers, "scrittori fantasma", ovvero autori di professione che vengono stipendiati per mettere in bella prosa le memorie di queste celebrit Ma sono esistiti anche degli autentici scrittori fantasma, come dimostrato dalla carriera della signora J.H. Curran e della sua scriba spirituale, "Patience Worth".

La Curran, di St. Louis, un tempo era piuttosto scettica circa i medium e lo spiritismo, ma l'8 luglio 1913 partecipa una seduta in cui fu impiegata una tavoletta oujia. Ponendo le mani sulla tavoletta, la Curran compose il nome Patience Worth. Patience si riveluna donna nata nel diciassettesimo secolo nella contea inglese del Dorset e poi emigrata coi suoi genitori in America, dove era stata uccisa nel corso di un attacco indiano.

Affascinata, la Curran continula conversazione con Patience. Per parecchi anni, e durante innumerevoli sedute, una straordinaria sequela di poesie, racconti e trattati fu "dettata" da Pat獯nce alla Curran, e pubblicata. Una serie di racconti storici comprendevano The Sorry Tale (La triste storia), ambientato ai tempi di Cristo, e Hope Trueblood, ambientato nel diciannovesimo secolo. Il suo picelebre romanzo spiritistico, Telka, era ambientato nell'Inghilterra medioevale ed era scritto nella lingua di allora in uno stile arcaico che la Curran non conosceva.

Patience poteva "dettare" due o tre romanzi contemporaneamente, passando da un capitolo di uno a un capitolo dell'altro senza mai perdere il filo della narrazione. E la Curran si dimostrla sua collaboratrice perfetta, registrando diligentemente le pregevoli storie di Patience Worth su tempi a lei remoti.

Angeli nel cielo?

Di solito le persone che dicono di vedere gli angeli sono giudicate pazze. Ma sarebbe difficile considerare pazzo il dottor S. Ralph Harlow, un rispettatissimo professore di religione presso lo Smith College del Massachusetts. Il suo incontro con la stirpe angelica avvenne mentre lui e sua moglie stavano passeggiando in una forra boscosa presso Bellarvade, nel Massachusetts.

Harlow - raccontpoi - uddapprima delle voci in sordina, e disse a sua moglie: "Stamattina abbiamo compagnia nel bosco". Non fu possibile individuare la fonte delle voci, e cosi due coniugi continuarono la loro passeggiata. Le voci parvero avvicinarsi sempre pi e alla fine giunsero dall'alto. I due, perplessi, alzarono gli occhi e videro uno spettacolo incredibile: "Una trentina di metri sopra di noi, leggermente alla nostra sinistra, si librava nell'aria un gruppo di spiriti, di angeli, gloriose, splendide creature risplendenti di spirituale bellezza". RiferHarlow: "Noi due ci siamo fermati a guardarli estasiati mentre passavano sopra di noi. Erano sei giovani donne bellissime in fluenti manti bianchi. che conversavano infervorate fra di loro. Se si sono accorte della nostra presenza non ne hanno dato il minimo segno. Potevamo vedere perfettamente i loro volti, e una donna, leggermente pianziana delle altre, era particolarmente splendida. I suoi capelli erano raccolti all'indietro in quella che oggi chiameremmo una coda di cavallo, e sembravano legati con un nastro, anche se non potrei dire con esattezza che lo fossero. Stava parlando con un angelo pigiovane che ci voltava le spalle e la guardava in faccia".

Nil dottor Harlow nsua moglie riuscirono a capire che cosa le celestiali creature stessero dicendo, anche se entrambi le videro e le sentirono chiaramente. Guardarono attoniti e ammirati gli "angeli" passare sopra di loro. Il dottor Harlow, un acuto osservatore, chiese poi a sua moglie di dirgli esattamente che cosa avesse visto. La descrizione dellncontro fornita dalla moglie collimava con la sua.

I gigli della resurrezione

Il dottor Mando Fodor era oltre che psicanalista anche studioso di metapsichica, ed era adorato da quelli che lo conoscevano. Quando mor il 17 maggio 1964, gli oggetti che si trovavano nel suo appartamento cominciarono misteriosamente a muoversi, come se il defunto ricercatore volesse dimostrare che non aveva cessato del tutto di vivere. Ma fu il comportamento dei fiori sulla terrazza a impressionare di pisua moglie.

"Sulla nostra terrazza ci sono dei fiori", essa spieg "Le rose rampicanti di solito durano quattro giorni, dopo di che perdono i petali e formano nuovi boccioli. Ma dopo la morte di mio marito le rose, circa centocinquanta, sbocciarono di colpo e durarono per parecchie settimane." PiAmaya Fodor osservava le rose, piil suo interesse s'intensificava.

"Per tutto quel periodo nessuna rosa perse un solo petalo", rifer "poi, un giorno, appassirono tutte insieme. Io tagliai loro i gambi e mentre facevo questo chiesi di poter avere almeno una rosa. La ebbi una settimana dopo: una sola rosa, che duranch'essa per parecchie settimane."

possibile che queste misteriose rose siano sbocciate tutte insieme per semplice coincidenza? possibile, ma un caso come quello occorso alla signora Fodor non unico. La nota scrittrice Taylor Caldwell ha raccontato un'esperienza analoga sul numero dell'ottobre 1972 del Ladies's Home Journal. La signora Caldwell e suo marito, Marcus Rebak, avevano un cespo di gigli detti della resurrezione che non sbocciavano mai: non diedero un solo fiore in ventun anni. Rebak a volte canzonava sua moglie, dicendole: "Non potrai mai dimostrare la realtdella resurrezione con quei gigli". Ma quando egli mor nell'aprile del 1970, i gigli finalmente sbocciarono: il giorno stesso del suo funerale.

La premonizione di Mark Twain

Mark Twain, al secolo Samuel Clemens, uno dei piamati scrittori americani. Nato nella cittadina di Florida, nel M疄souri, e cresciuto nella vicina Hannibal, seppe descrivere in modo fedele la vita americana in libri come Hucklebeny Finn. Ma pochi sanno che il suo umorismo e il suo cinismo celavano un interesse per il paranormale. La sua partecipazione all'argomento scaturiva da sue esperienze personali, fra cui quella che nel 1858 gli fece preconizzare la morte di suo fratello.

Lo scrittore lavorava a quel tempo come pilota su un battello postale che faceva la spola fra New Orleans e St. Lou疄. Una notte, rimasto a terra per qualche giorno, sognsuo fratello Henry in una bara di metallo vestito con uno dei suoi completi. Il feretro era sospeso fra due sedie, e sul suo petto era posato un mazzo di fiori, con una rosa rossa al centro. Il sogno era cosvivido che, quando si svegli Twain non si rese conto che aveva dormito e pensdi essere a casa.

Il sogno ebbe un tragico seguito due giorni dopo. Mentre Twain si trovava a New Orleans, il postale su cui lavorava anche suo fratello continua scendere lungo il Mississippi. Durante il viaggio una caldaia esplose. Henry rimase gravemente ferito e fu portato a Memphis, dove morper una dose eccessiva di morfina.

Fu preparato per l'inumazione, e alcune donne di buon cuore fecero una colletta per procurargli una bara di metallo. Il cadavere fu vestito con uno dei completdi Mark Twain. Mentre lo scrittore piangeva la morte del fratello, una signora entrnella camera ardente e depose sul petto del d嶨unto un mazzo di rose bianche: con una rosa rossa al centro. Pitardi il mazzo fu mandato a St. Louis, dove fu portato nella casa di suo cognato, al piano superiore. Quando Mark Twain entrnella stanza vide che la bara era stata collocata su due sedie, esattamente come in sogno.

Una visione condivisa

C. G. Jung, il famoso psicoanalista svizzero, noto anche per il suo interesse per l'occulto. Nessun argomento nel campo del paranormale sfuggiva al suo interesse. Egli segui primi passi della parapsicologia, diventuno studioso sia di astrologia sia di alchimia, e prese nota con cura delle sue esperienze paranormali. Molti di questi episodi sono descritti in modo approfondito nel suo libro autobiografico Ricordi, sogni, riflessioni.

Ebbe quella che probabilmente la pistrana delle sue esperienze nel 1913, mentre visitava con un'amica la tomba di Galla Placidia a Ravenna. Lo psicologo rimase particolarmente colpito da un mosaico raffigurante GesCristo che porgeva la mano a Pietro mentre questi affondava nelle onde. Jung e la sua amica esaminarono per venti minuti il mosaico e discussero a fondo del rito originario del battesimo. Jung non dimenticmai quell'opera d'arte. Aveva voluto acquistarne una foto, ma non era riuscito a trovarla.

Tornato a Zurigo, chiese a un amico in partenza per Ravenna di procurargli una fotografia del mosaico. Seppe cosuna cosa sbalorditiva e inesplicabile: il mosaico che Jung e la sua amica avevano visto non esisteva. Jung riferla sua scoperta all'amica, ma essa si rifiutdi credere che avessero condiviso un qualche genere di allucinazione o visione. Tuttavia la veritera incontestabile: nessun mosaico come quello aveva mai figurato sulla parete del battistero.

"In base alle nostre conoscenze", scrisse Jung, "assai difficile determinare se, e in qual misura, due persone vedono simultaneamente la stessa cosa. In questo caso, io potrei accertare che almeno nelle sue caratteristiche principali quello che entrambi avevamo visto era lo stesso mosaico."

Pitardi definl'esperienza occorsagli a Ravenna come "la pistrana della mia vita".

La visitatrice notturna

Il dottor Michael Grosso stava tenendo nel 1976 un corso di parapsicologia al Jersey City State College quando conobbe Elizabeth Sebben, una brillante studentessa di antropologia che aveva avuto molte esperienze paranormali ed era lieta di aver trovato qualcuno con cui poterne parlare. Grosso s'interessava particolarmente alle esperienze di bilocazione, e le suggerdi cercar di fargli visita non appena si fosse trovata a viaggiare fuori dal corpo. La visita avvenne nell'autunno del 1976. Egli abitava da solo in un appartamento di sei stanze, e spesso passava il tempo suonando il flauto. Gli spartiti erano di solito posti su un leggio collocato vicino a uno scaffale. Una mattina sentche c'era qualcosa di strano quando, al risveglio, vide che il leggio si trovava nel mezzo della stanza.

Grosso non penspidi tanto al fatto fino a quando Elizabeth gli telefon Essa aveva cercato di mettersi in contatto con lui mentre si trovava fuori dal corpo e voleva riferirgli quello che aveva provato. Senza nessun suggerimento da parte del suo amico, raccontquesta storia. La notte prima stava studiando quando comincia sentire che stava lasciando il corpo. Ricordche voleva far visita al dottor Grosso, quindi si concentrsu di lui e ben presto si trovnella sua cucina. Lo vide seduto a un tavolo intento a sorseggiare una tazza di t Cercdi attirare la sua attenzione, ma non ci riusc e allora si mise a cercare un modo per dimostrargli che era stata l Esaminl'appartamento finchscorse il leggio. Si focalizzsull'oggetto e poi, inesplicabilmente, si rese conto che il suo intervento aveva spostato il leggio nel centro della stanza. Qualche secondo dopo si ritrovnel suo corpo.

Il dottor Grosso non crede che l'esperienza possa essere liquidata come una sorta di allucinazione. "Quando una signora va a far visita a un uomo di notte, specie in circostanze cosstrane", osserva, "sarebbe mancanza di cavalleria considerarla semplicemente unnsignificante allucinazione."

Corrispondenze incrociate

Tre famosi fondatori della SocietBritannica per le Ricerche di Metapsichica, Henry Sidgwick, Frederic Myers ed Edmund Gurney, hanno un posto di primo piano in uno dei casi piinteressanti di corrispondenza spiritica mai registrati. Cosa ancora pimiracolosa, i tre illustri signori figurarono non come destinatari ma come mittenti!

La storia delle Corrispondenze Incrociate, come il fenomeno venne chiamato, ebbe inizio nel 1901, quando cinque donne che in precedenza non si erano mai conosciute, cominciarono a ricevere messaggi da spiriti di defunti. Tutte e cinque impiegavano una tecnica nota come scrittura automatica: entravano in trance e in questo stato venivano possedute dall'entitche comunicava il suo messaggio tramite la scrittura. La prima donna che fu contattata da uno spirito, il quale si presentcol nome di Myers, fu la signora A. W. Verrall. Poco dopo anche l'americana Lenora Piper comincia ricevere messaggi da Myers. All'insaputa l'una dell'altra, Alice Fleming, sorella di Rudyard Kipling, e sua figlia Helen cominciarono a ricevere analoghe comunicazioni dallldilmentre si trovavano in India. A queste quattro donne se ne aggiunse ben presto un'altra, un'inglese di nome Willet. Ma il fatto decisivo avvenne nel 1903, quando Helen Holland (nata Fleming) ricevette da Myers la richiesta di mettersi in contatto con una sua vecchia amica. La mano di Helen scrisse: "Signora Verrall, Selwyn Gardens 5, Cambridge".

La signora Fleming consegnil suo scritto alla Societper le Ricerche di Metapsichica, e lentamente le tessere del mosaico cominciarono a sistemarsi al loro posto. In America, Lenora Piper fu messa alla prova da G. B. Dorr, che le chiese che cosa significasse per lei la parola lethe. Myers, lo spirito che guidava la sua mano, rispose con una filza di citazioni classiche, il che si accordava agli studi da lui compiuti quand'era in vita. La stessa domanda fu posta in Inghilterra alla signora Willet dal famoso parapsicologo Oliver Lodge. Lo spirito in corrispondenza con lei diede sostanzialmente la stessa risposta, nonchil nome dell'interrogante americano: Dorr.

Alla fine la signora Willet era in grado di comunicare con tutti e tre i "bersagli": Myers, Sidgwick e Gurney, tutti studiosi di discipline classiche. Per suo tramite, il fratello del primo ministro Lord Balfour, interrogl'illustre Sidgwick sulla relazione fra il corpo e la mente. Gurney, ovvero lo spirito che sosteneva di essere lui, parldelle origini dell'anima.

Allo stesso Myers fu chiesto che impressione si provasse comunicando dall'oltretomba. "Mi sembra di starmene dietro una lastra di vetro smerigliato", rispose, "che offusca la visione e attutisce i rumori, dettando debolmente a una segretaria svogliata e ottusa. Mi sento oppresso da un terribile senso d'impotenza".

La spilla con la perla

Insieme con l'antiquato biliardino, la tavoletta oujia probabilmente uno dei giochi pipopolari del mondo. Anche se molti non la prendono sul serio, essa pua volte condurre a un autentico contatto con l'aldil

Hester Travers-Sm癃h era una parapsicologa inglese esperta di oujia. Uno dei suoi casi pifamosi lo condivise con l'irlandese Geraldine Cummins, anche lei sensitiva. Stavano lavorando a Londra con la tavoletta durante i terribili anni della prima guerra mondiale quando un cugino della Cummins, che aveva perso da poco la vita sul fronte francese, prese il controllo della tavoletta, scrisse il suo nome e chiese: "Sai chi sono?".

L'autore della comunicazione compose poi il seguente messaggio: "Da mia madre di dare la mia spilla per cravatta con la perla alla ragazza che volevo sposare". Venne poi compilato per intero il nome della signora, completamente ignoto alla sensitiva. L'entitdiede anche l'indirizzo londinese, ma quando la cugina vi manduna lettera se la vide restituire. Convinta che l'indirizzo fosse errato o falso, perse interesse per il caso.

Sei mesi dopo, per la Cummins apprese che suo cugino era stato, in effetti, segretamente fidanzato, un fatto di cui anche i congiunti pistretti erano rimasti all'oscuro. Il nome della fidanzata era lo stesso che era stato composto dalla tavoletta, e quando il Ministero della Guerra rispedgli effetti personali del giovane in Inghilterra, i suoi genitori trovarono menzionata la spilla con la perla in un testamento che aveva scritto quando si trovava in Francia in cui chiedeva ai suoi di mandare la spilla alla sua fidanzata se non fosse pitornato.

L'intero caso fu in seguito autenticato da Sir William Barrett, un famoso medico, che esamini documenti originali.

Salvato dalla telepatia

Certi scettici sostengono che anche se l'ESP esiste non ha nessun valore pratico. John H. Sullivan non sarebbe d'accordo su questo, perchprobabilmente stata la telepatia a salvargli la vita.

Il fatto successe il 14 giugno 1955, quando Sullivan stava saldando un condotto idraulico nel quartiere di West Roxbury a Boston. A un tratto lo scavo in cui lavorava sprofonded egli rimase sepolto nel terriccio. Soltanto la sua mano protesa rimase visibile. Pio meno nello stesso momento, il suo amico e collega Thomas Whittaker era al lavoro da un'altra parte, ma la sua mente era ossessionata da qualcosa. Lasciil lavoro prima del solito dicendo a un altro operaio che c'era qualcosa che non andava al cantiere di Roxbury. Whittaker salin auto e si diresse verso il luogo dei lavori percorrendo, pur di far presto, parecchie strade che di solito aveva cura di evitare. Quando raggiunse lo scavo, vide uno dei camion della sua ditta col motore in moto e senza nessuno a bordo.

"Sono arrivato e ho guardato lo scavo: era profondo cinque metri", testimoniin seguito. "Inizialmente ho visto solo terriccio, ma poi ho capito che il terreno aveva ceduto, e infine ho visto la mano."

Whittaker si mise a scavare per estrarre l'amico, e poco dopo gli vennero in aiuto dei pompieri. Sullivan aveva riportato brutte ferite e probabilmente, se i soccorsi avessero tardato ad arrivare, sarebbe morto.

Gli angeli di Mons

Il giorno 26 agosto 1914, durante la ritirata, il corpo di spedizione britannico sconfitto a Mons, in Francia, era soverchiato dalle forze tedesche tre volte piingenti. Il disastro incombeva all'orizzonte mentre un'unitdi cavalleggeri dell'imperatore Federico Guglielmo sbarrava il passo agli inglesi.

Ma non ci fu il colpo di grazia. Improvvisamente, i cavalli germanici furono presi dal panico, s'impennarono sugli zoccoli posteriori con le narici frementi. La cavalleria tedesca uscprecipitosamente di scena e i soldati inglesi poterono mettersi in salvo.

Che cosa aveva fermato le spade teutoniche e terrorizzato i cavalli? Un articolo pubblicato sul londinese Evening News, un mese dopo la miracolosa fuga dei soldati da una situazione che sembrava disperata, affermche essi erano stati salvati dall'apparizione di una squadriglia di angeli che si libravano sulle loro teste. L'autore dell'articolo era un certo Arthur Machen, uno scrittore di storie dell'orrore e del mistero che era amico di Yeats e di Aleister Crowley, tutti e tre membri dell'Ordine Ermetico dell'Alba d'Oro, la piinfame societdi magia nera del ventesimo secolo.

Secondo l'articolo di Machen, Gli angeli di Mons, quando i tedeschi dispiegarono le loro forze per la carneficina finale, ebbero la visione di un esercito di spiriti nel cielo, schierato dalla parte degli inglesi. Fatto ancora pisbalorditivo, gli angeli avevano l'aspetto degli arcieri britannici di un tempo, coi loro lunghi archi tesi e puntati direttamente sul nemico. La storia suscituna tale sensazione in Inghilterra che Machen ammise alla fine che gli angeli erano esclusivamente frutto della sua fervida immaginazione. Ma la storia di salvatori celesti intervenuti in favore dei Tommies nelle trincee si rifiutdi morire. Quando i sopravvissuti di Mons tornarono in patria, molti di loro rilasciarono dichiarazioni che corroboravano l'episodio degli angeli arcieri. Una marea di articoli e opuscoli confermarono in seguito la storia. Il reverendo C.M. Chavasse, cappellano militare, disse che l'aveva sentita di prima mano oltre che da un generale, anche da due dei suoi ufficiali che avevano partecipato alla battaglia.

Malgrado le smentite di Machen, gli Angeli di Mons avevano assunto una vita propria. Senza rendersi conto delle sue azioni, forse Machen aveva. attinto dall'inconscio collettivo dell'Inghilterra sconvolta dalla guerra. Indubbiamente, gli angeli sollevarono il morale della gente nei momenti piduri della guerra, quando gli uomini migliori d'Inghilterra venivano massacrati sui campi di battaglia della Francia. Alla fine il trucco, se di questo si trattava, funzion Gli inglesi e i loro alleati uscirono vittoriosi. Gli angeli si erano schierati dalla parte vincente, dopo tutto.

La liana psichedelica

Certi viaggiatori hanno riferito che gli indigeni dell'Amazzonia in certe occasioni, quando ingeriscono determinate droghe, acquisiscono poteri paranormali.

Negli anni venti quando fece le sue osservazioni il dottor William McGovern era vicedirettore della sezione di etnografia sudamericana del Museo Fielding di storia naturale. Stava studiando gli insediamenti indiani del Rio delle Amazzoni quando vide gli indigeni estrarre una bevanda psichedelica da una liana, la Banisteriopsis caapi, contenente una sostanza allucinogena denominata harmalina. "Alcuni indiani", rifer "caddero in uno stato di trance profondo. Due o tre di loro descrissero quello che stava avvenendo in malokas (capanne collettive) distanti centinaia di chilometri, molte delle quali non avevano mai visitato, e i loro abitanti. Le loro parole parvero concordare perfettamente con quello che io sapevo dei luoghi o delle persone in questione. Cosa ancora pistraordinaria, quella particolare sera lo sciamano disse che il capo di una certa trib nella lontana regione di Pira Panama, era morto all'improvviso. Io annotai questa dichiarazione sul mio diario, e molte settimane dopo, quando raggiunsi la triba cui si era riferito lo stregone, trovai confermate le sue predizioni."

L'harmalina fu in seguito importata in Europa, dove venne studiata sperimentalmente da ricercatori dell'Istituto Pasteur di Parigi. Essi riferirono che i soggetti a cui era stata somministrata, erano diventati talmente dotati di poteri paranormali che l'avevano ribattezzata "telepat璯a".

Il caso Thompson-Gifford

Teatro della vicenda: New Bedford, una cittadina costiera del Massachusetts. Qui, due uomini molto diversi fra loro, amavano fare lunghe passeggiate. Il primo era un artigiano piuttosto scialbo, e pittore dilettante, di nome Frederic Thompson, e l'altro un artista di rinomanza internazionale, Robert Swain Gifford. Frederic Thompson amava andare a caccia lungo la costa, e rare volte incontrGifford, che si appassionava a dipingere scene ispirate dal paesaggio locale.

La strana avventura metapsichica di Frederic Thompson comincinell'estate del 1905, quando egli avvertimprovvisamente l'impulso di dipingere e disegnare. Era continuamente ossessionato da visioni di panorami che pervadevano la sua mente, e giunse a credere che parte della sua personalitfosse in qualche modo legata a R. Swain Gifford. Non sapeva che il celebre pittore era morto, e fu solo qualche tempo dopo che scoprquesto fatto mentre lavorava a New York. Stava facendo quattro passi durante la pausa della colazione, quando scopruna galleria d'arte dove si teneva una mostra di dipinti del defunto R. Swain Gifford. L'emozione fu cosforte da fargli perdere conoscenza. Il suo ultimo ricordo, prima di entrare in quel breve deliquio, fu di una voce che gli diceva: "Guarda che cosa ho fatto; ora continua tu l'opera".

Verso la fine dell'anno, la personalitdi Thompson comincia destrutturarsi, ed egli non fu piin grado di compiere il suo lavoro. Si sentiva ancora spinto a dipingere e disegnare, e i risultati spesso imitavano lo stile di Gifford. Alla fine si rivolse al professor James H. Hyslop, allora direttore dell'American Society for Psychical Research a New York. Hyslop, da grande esperto della psicologia del suo tempo, non rimase impressionato dal racconto di Thompson. Pensche probabilmente l'uomo era semplicemente sull'orlo di un esaurimento nervoso, ma pensdi organizzare un piccolo esperimento. Dato che aveva in programma d'incontrarsi poco dopo con un paragnosta, decise di portare Thompson con s Forse, si disse, il sensitivo avrebbe potuto aiutarlo a diagnosticare il disturbo a cui l'uomo era soggetto. La seduta si r癉elproficua, poichil medium avvertimmediatamente la presenza di un artista e addirittura descrisse il paesaggio che aveva ossessionato la mente di Thompson.

Il mistero s'infittnel luglio del 1907, quando Frederic Thompson diede a Hyslop una serie di disegni di due distinti paesaggi: un gruppo di cinque alberi isolati, e due nodose querce su un litorale selvaggio. Thompson decise di compiere di persona un'indagine e anda parlare alla vedova di Gifford, che abitava a Nonquitt, una cittadina del Massachusetts. Qui trovche il suo disegno dei cinque alberi corrispondeva perfettamente a un dipinto incompiuto di proprietdella signora Gifford. Suo marito vi stava lavorando prima di morire. L'ottobre successivo, Thompson scoprla veduta che aveva ispirato il disegno delle querce sul litorale: si trovava sulla costa di New Bedford.

James H. Hyslop pubblicnel 1909 il suo studio del caso negli Atti dell'American Society for Psychical Research. In seguito Frederic Thompson diventun artista di successo, e per quasi due decenni espose le sue opere in rinomate gallerie d'arte di New York.

Lo spirito immaginario

Una forma psichica un oggetto fisico materializzato attraverso il potere della mente umana. Ma esiste realmente? Nell'estate del 1972, parecchi membri della Society for Psychical Research di Toronto decisero di condurre uno studio sulle forme psichiche evocando uno spirito. Dopo parecchi tentativi, il gruppo finalmente riusca elaborare una procedura che sembrava promettente: ricreare l'atmosfera di una tipica seduta spiritica vittoriana. Per facilitare gli esperimenti, i membri del gruppo decisero di stabilire un contatto con un'entittotalmente immaginaria. Cos alcuni di loro crearono una biografia dello spirito. Di nome Philip, era un nobiluomo cattolico dell'Inghilterra del diciassettesimo secolo che si uccise quando la moglie accusla sua amante di stregoneria.

Le sedute erano settimanali. I presenti, seduti intorno a un tavolino, esortavano Philip a rivelarsi. Quando mettevano le mani sul tavolino, spesso Philip rispondeva facendolo inclinare. Alla fine il tavolino comincia muoversi per la stanza, emettendo dalla sua superficie botti misteriosi.

"Sei per caso tu, Philip, a fare questo?" chiese alla fine uno dei partecipanti alle sedute. Quando si udun chiaro battito di risposta, tutti. diventarono eccitatissimi e cominciarono a conversare regolarmente in codice con lo spirito.

Come c'era da aspettarsi, questi colpi, per i quali non fu possibile trovare nessuna spiegazione razionale, rispondevano in completo accordo con la biografia fittizia di Philip. Se allntitveniva posta una domanda per cui il gruppo non aveva mai creato un'adeguata risposta, il tavolino emetteva soltanto strani stridori.

I colpi e i movimenti si facevano piforti a misura che duravano le sedute. I membri del gruppo riferirono che il tavolino si sollevava su una gamba, sola e perfino levitava, e inoltre che dimostrava perfino un acrimonioso senso dellmorismo. Se qualcuno cercava di sedergli sopra per immobilizzarlo, una forza improvvisa lo faceva ruzzolare sul pavimento. Certe volte, poi, i colpi lasciavano i confini del tavolino e si facevano sentire in altri punti della stanza.

Questi esperimenti ebbero un esito cosspettacolare che il gruppo di Toronto comincia dubitare dell'esistenza di spiriti autentici, e dichiarche il tipo di comportamento che faceva pensare alla presenza di uno spirito poteva essere attribuito a una forma psichica creata unicamente attraverso i poteri della mente.

Rigenerazione spontanea

Pierre de Rudder era un contadino belga di Jabbeke, presso la cittdi Bruges. La sua strana storia inizinel 1869, quando precipitda un albero e si ruppe una gamba: la frattura fu cosgrave che non fu possibile comporla, e quando furono tolti i frammenti ossei la parte superiore dell'arto era separata da quella inferiore da due centimetri e mezzo. La parte inferiore penzolava, trattenuta soltanto dal tessuto muscolare e dalla pelle. Il medico voleva amputarla, ma nonostante il dolore de Rudder si oppose ostinatamente all'operazione. Dopo otto anni di sofferenze, decise di recarsi in pellegrinaggio a Oostacker, dove sorgeva un santuario della Vergine di Lourdes.

Il viaggio in treno fino a Cohent gli provoco dolori intollerabili, e il pus che trasudava dalla sua ferita era cosnauseante che per poco non fu fatto scendere dal treno.

Naturalmente de Rudder era in condizioni pietose quando alla fine arriva Oostacker, nondimeno si trascinfino al santuario e vi si raccolse in preghiera. Allora fu pervaso da un'estasi improvvisa e, come scrissero i giornalisti, si mise a camminare senza l'aiuto delle grucce.

De Rudder mornel 1898, e il dottor van Oestenbergh fece riesumare la sua salma due anni dopo per poter esaminare meglio le gambe e le ossa principali del suo ex paziente. Fotografie delle ossa mostravano chiaramente, dichiaril dottore. che del nuovo materiale osseo si era formato per saldare insieme le due parti della gamba che sembrava irreparabilmente spezzata.

L'acciaio di Damasco

Uno dei numerosi metodi magici che sembravano funzionare nell'antichitera il processo, impiegato a Damasco, d'indurire lcciaio delle spade immergendone la lama arroventata nel corpo di un prigioniero o di uno schiavo e poi nell'acqua fredda. Nel Medioevo i cavalieri cristiani appresero, con loro disappunto, che le spade d'acciaio di Damasco erano piflessibili e insieme piresistenti di quelle di fabbricazione europea.

Cinquecento anni dopo le Crociate, tuttavia, esperimenti condotti in Europa indicarono che la procedura non aveva dopo tutto niente di magico. Se si affondava una lama rovente in un mucchio di pelli animali imbevute d'acqua si otteneva un effetto simile a quello conseguito col metodo di Damasco. L'azoto organico liberato dalle pelli nell'acqua produce una reazione chimica sullcciaio.

La rabdomanzia col pendolino

I rabdomanti operano di solito tenendo in mano dei ramoscelli o delle bacchette, e aspettando che s'incurvino in prossimitdi acqua o di giacimenti di metalli preziosi. Ma la rabdomanzia puservire anche per altri scopi. J. Scott Elliot, ufficiale inglese in pensione ed esperto rabdomante, si serve della sua dote per contribuire alla scoperta di siti archeologici. Certe volte non si reca neppure sui luoghi che vuole saggiare, ma si limita a tener sollevato un pendolo su una carta geografica.

Uno dei suoi tipici successi fu annunciato nel 1969, quando applicil pendolo a una cartina e predisse che una grande struttura sarebbe stata portata alla luce sotto un villino nella cittadina di Swinebrook. Gli scavatori locali erano scettici, poichScott Elliot aveva designato una cittadina dove non erano mai state scoperte rovine sepolte. Sei mesi dopo vi fu compiuto uno scavo di prova e, invece, la struttura indicata dal rabdomante fu facilmente scoperta.

Con uno scavo di prova di quindici metri per trenta, gli operai trovarono pilastri, ossa e vasellame. Scavi piaccurati effettuati nel 1970 portarono alla scoperta dei pavimenti di un edificio e del suo focolare. A coronamento del sensazionale ritrovamento, furono portati alla luce due levigatissimi utensili dell'Etdel Bronzo.

Un doppio incubo

Come il giovane George Washington, Steven Linscott, ventiseienne dell'Illinois, studente di teologia non poteva fare a meno di dire sempre la verit.. ma finin prigione per questo.

I fatti che portarono alla sua incarcerazione ebbero inizio il 4 ottobre 1980, quando la polizia di Oak Park, nell'Illinois, era in cerca di elementi per scoprire l'assassino di Karen Ann Phillips. Karen, un'infermiera di ventiquattro anni, era stata uccisa la mattina prima, e la polizia stava perlustrando la Missione del Buon Vicino - un ostello per ex carcerati - nella speranza di trovare qualche informazione utile, quando smbattin Linscott.

Rispettabilissimo studente di teologia di un vicino istituto universitario, Linscott lavorava alla missione e, quando gli agenti spiegarono che cosa erano venuti a fare, il suo pensiero corse a un suo recente incubo, in cui vedeva una ragazza bionda percossa a morte. Fu solo dopo averci riflettuto a lungo che si decise a raccontare il suo sogno agli investigatori.

"Mi sono subito sentito incuriosito dalla possibilitche il mio sogno fosse un'esperienza ispirata", dichiarpoi, "se non altro, il fatto di andarlo a dire alla polizia mi parso un'interessante divagazione per uno come me che doveva studiare a memoria interi capitoli della Bibbia."

Il sogno di Linscott destil vivo interesse degli agenti Robert Scianna e Robert Grego, che lo interrogarono a fondo.

Linscott sembrava sapere costanti particolari del delitto che venne fermato come sospetto. In novembre fu arrestato formalmente e incriminato.

Anche se il processo fu totalmente indiziario, e benchnon si fosse scoperto nessun movente per cui egli avrebbe voluto uccidere la poveretta, e le impronte digitali trovate sul luogo del delitto non fossero le sue, la giuria lo dichiarcolpevole. Linscott rimase sconvolto dal verdetto. "Tutti hanno fiducia nel sistema", spiegin seguito, "tutti si fidano della procedura basata sull'accertamento dei fatti. Nessuno si rende conto che puessere una trappola senza scampo."

Steven Linscott trascorse in prigione tre anni dei quaranta che gli erano stati comminati prima che la corte di appello dell'Illinois lo scarcerasse. La corte suprema dello stato riconfermpitardi la pena detentiva, ma lo studente della Bibbia interpose nuovamente appello e attualmente libero su cauzione.

I cavalli mangiatori d'oro

Quando i Conquistadores giunsero per la prima volta nel Per centro del grande impero degli Incas, gli indiani credettero che i cavalli da guerra degli spagnoli fossero mostri feroci e implacabili, del tutto diversi dai loro miti lama, specialmente quando scalpitavano, nitrivano e scuotevano la testa. Gli indigeni chiesero nervosamente, tramite un interprete, ai cavalleggeri spagnoli: "Che cosa mangiano questi feroci animali?". Gli spagnoli additando i gioielli e gli ornamenti d'oro dei peruviani, risposero: "Si nutrono di quelle cose di metallo giallo. Adesso sono affamati, ma non vogliono essere visti mentre mangiano. Lasciate il cibo davanti a loro e andate via".

Allora gli indiani raccolsero un mucchio di oggetti d'oro di cui gli spagnoli si appropriarono, per poi richiamare gli indigeni e rinnovare la loro richiesta: "Questi animali feroci hanno ancora fame. Portate altro cibo".

Il blocco telepatico della mente

Wolf Messing mornel 1974 e fu senza dubbio il picelebre sensitivo da palcoscenico dell'Unione Sovietica. Il numero a cui doveva soprattutto la sua notorietconsisteva nellbbidire a ordini suggeritigli per telepatia da membri del pubblico. Quelli che diventarono suoi amici intimi, per avevano storie di fatti pispettacolari da raccontare, fra cui il suo potere di controllare la mente di un'altra persona, anche a chilometri di distanza.

Una di queste storie stata raccontata dal dottor Alexander Lungin, la cui madre fu per parecchi anni segretaria di Messing. L'episodio avvenne quando Lungin studiava medicina a Mosca. Il suo docente di anatomia, il professor Gavrilov, l'aveva preso in antipatia e continuava ad avvertire il giovane che aveva intenzione di bocciarlo, indipendentemente da quello che avrebbe potuto essere il suo profitto. Il giorno della resa dei conti giunse quando Lungin dovette affrontare l'ultimo esame. Ogni studente doveva sottoporsi a una prova orale andando a un tavolo a cui sedevano parecchi esaminatori, uno dei quali l'avrebbe interrogato. Poco prima della prova, Gavrilov annunciin tono di giubilo a Lungin che l'avrebbe interrogato personalmente. Terrorizzato dalla notizia, il ragazzo confidle sue paure a sua madre, che telefona Messing chiedendogli d'intercedere per lui. Il sensitivo che abitava a parecchi chilometri dalla scuola, la richiampitardi e le assicurche l'avrebbe accontentata.

Quando venne il momento fatidico, Lungin si diresse verso i suoi esaminatori per sostenere la prova, ma Gavrilov non disse una sola parola, limitandosi a guardare mentre Lungin veniva interrogato da un altro professore. Il vendicativo insegnante rimase a guardare anche quando il suo collega firmil libretto universitario di Lungin a comprova dell'avvenuto esame.

Naturalmente lo studente ne rimase felicissimo ma quello che successe poi, fu ancora pistrano.

Lungin lascil'aula e si mise a parlare con altri studenti. Il professor Gavrilov usccon passo altero qualche minuto dopo e chiese se tutti avessero gisostenuto l'esame. Quando gli studenti risposero affermativamente, Gavrilov fulmino con un'occhiata lo studente che disprezzava.

"Lungin deve ancora passare l'esame", grugn

Gli studenti gli spiegarono che l'aveva gisostenuto e l'aveva superato. "Com'possibile che sia andato bene?", Gavrilov chiese in tono burbero. "Non puessere. Chi l'ha interrogato?".

Il professore controlli registri, diventlivido di rabbia e sgambettvia. Alexander Lungin l'aveva in qualche modo messo nel sacco, probabilmente con l'aiuto del suo famoso amico Wolf.

La strana visita di Dadaji

Puuna persona essere presente in due posti contemporaneamente? L'idea sembra completamente assurda, ma un caso del genere fu comunicato da due rispettati parapsicologi nel 1975. Il dottor Karlis Osis e il dottor Erlendur Haraldsson, quando si recarono in India nel 1970 per studiare i guru locali, s'interessarono soprattutto a Dadaji, un uomo d'affari che era diventato santone. Egli aveva una fitta schiera di seguaci nell'India meridionale. Nell'indagare sui suoi presunti miracoli, i due ricercatori vennero a conoscenza della seguente storia.

Agli inizi del 1970 Dadaji andad Allahabad, a 640 chilometri da casa sua, e vi si trattenne presso una famiglia del luogo. Durante questo soggiorno, usca meditare e pitardi disse ai suoi seguaci che aveva bilocato a Calcutta. Disse anche alla signora che lo ospitava che avrebbe potuto convalidare la sua storia mettendosi in contatto con la cognata di lei, ivi residente. Il sant'uomo le fornanche l'indirizzo della casa dove era arrivato.

La famiglia che abitava in quella casa fu in grado di dimostrare la veridicitdellncredibile storia di Dadaji. Roma Mukherjee, una discepola del santone, spiegche stava leggendo un libro nel suo studio quando le era comparso davanti Dadaji. La sua figura era dapprima trasparente, precisla donna, poi si materializzdel tutto. L'improvvisa apparizione la spaventa tal punto che essa gride chiamsuo fratello e sua madre. Dadaji, nel frattempo, si limita chiederle a gesti di portargli del te.

"Quando Roma tornnello studio col t, asserirono gli studiosi, "era seguita dalla madre e dal fratello medico. Infilla mano nella porta semi aperta e diede a Dadaji il te un biscotto. La madre, attraverso una fessura della porta, vide Dadaji: il fratello, da un punto diverso di osservazione, vide soltanto la mano di Roma tendersi attraverso l'apertura e tornare indietro senza pila tazza. Non c'era nessun ripiano dove essa avrebbe potuto posare la tazza. Poi il padre, direttore di banca, rincasdopo aver fatto degli acquisti nel bazar. Egli non credette alle parole dei suoi familiari e si rifiutdi prendere in considerazione le loro obiezioni, ma spiattraverso la fessura della porta e vide la figura di un uomo seduto su una sedia."

Quando alla fine la famiglia entrnella stanza, Dadaji era scomparso, ma una sigaretta per metconsumata era rimasta sul tavolo dello studio. Era della sua marca preferita.

L'uomo che comunicava con gli animali

Valdimir Durov era un eccezionale uomo di circo e uno straordinario addestratore di animali, capace di far eseguire alle sue bestie tutti i numeri e gli esercizi che voleva. Egli assicurava che il suo successo proveniva in parte dalla sua capacitdi stabilire un contatto psichico con gli animali. A un certo punto queste affermazioni richiamarono l'attenzione del professor W. Bechterev, direttore dellstituto di ricerche cerebrali di Pietroburgo. .

Lo studioso, affascinato da questa possibilit mise al vaglio le affermazioni di Durov, con l'aiuto di un fox-terrier. La procedura consueta era questa: Bechterev sceglieva una serie di ordini e poi li comunicava a Durov, che prendeva fra le mani la testolina di Pikki, lo fissava negli occhi e imprimeva le istruzioni nel suo cervello.

Come prima prova, Bechterev suggerche Durov facesse in modo che il suo cagnolino saltasse sopra una determinata sedia, si arrampicasse sul tavolino accanto e poi raspasse il quadro che vi era appeso sopra. Durov impiegparecchi minuti per imprimere i segnali nel cervello di Pikki, dopo di che la bestiola si mise al lavoro.

"Pikki, dopo qualche secondo, balzdalla sua sedia a un altra accostata alla parete, e con la stessa rapiditsalto su un tavolino", riferBechterev, "sollevatosi sulle zampe posteriori, raggiunse il ritratto con la zampa anteriore destra e lo grattper qualche istante." Bechterev trovanche che poteva comunicare egli stesso degli ordini a Pikki seguendo le istruzioni di Durov.

Il celebre scienziato non poteva perescludere la possibilitche lui e Durov dessero involontariamente l'imbeccata al cane coi movimenti degli occhi, cosin seguito manddue suoi colleghi a lavorare con Durov e Pikki a Mosca. Durov spiegcome faceva a imprimere i suoi comandi nel cervello dell'animale, e gli scienziati eseguirono i loro esperimenti ad occhi bendati o con le facce coperte da schermi di metallo. Anche in queste condizioni Pikki fu in grado di ubbidire ai loro ordini psichici.

Ma l'appassionante dilemma non, ancora stato risolto. Durov poteva realmente comunicare col suo cane imprimendo istruzioni sul suo cervello, oppure Pikki era un animale dotato di poteri paranormali?

In cerca dei "Sasquatch"

Grover Krantz sostiene che il campo di ricerca da lui prescelto ha rovinato la sua carriera accademica e lo ha ridicolizzato agli occhi dei suoi colleghi. Antropologo presso lniversitdello Stato di Washington, egli si specializzato nello studio del pielusivo primate del mondo, il cosiddetto Bigfoot (Piedone) o Sasquatch, la cui presenza viene spesso annunciata nelle fitte foreste nordoccidentali.

Racconti di enormi animali villosi simili a scimmioni che vivono sui Monti Azzurri dello Stato di Washington e dell'Oregon, risalgono al diciannovesimo secolo. Gli antropologi ortodossi tendono a liquidare queste storie come leggende del folclore locale, ma non Krantz, secondo cui il Sasquatch puessere il nostro parente piprossimo. Egli convinto che gli esseri umani possano essere i diretti discendenti di questo timido clandestino dei boschi, di cui non sono mai stati trovati dei resti.

Il controverso primate si meritato il nome di Bigfoot per le orme gigantesche che lascia, in certi casi lunghe anche un metro, separate fra loro da intervalli di due metri. Secondo dei testimoni oculari, il Sasquatch puessere alto anche due metri e mezzo e pesare otto quintali. Il suo corpo completamente rivestito di pelo marrone scuro a eccezione della faccia camusa, delle palme delle mani e delle piante dei piedi. La faccia caratterizzata dalla fronte sfuggente e dalle arcate sopraccigliari prominenti. Le sue proporzioni sono pressappoco quelle di un essere umano, fuorchper le sue lunghe braccia penzolanti. Sembra che si nutra di radici, bacche e talvolta di qualche roditore.

Un serio interesse per il Sasquatch rinacque nella primavera del 1987, con la scoperta di quattro nuove orme e la pubblicazione dell'analisi di altre eseguite dalle guardie forestali nel 1982. Quest'ultime misuravano 42 centimetri e mezzo di lunghezza; inoltre, a detta di Krantz, rivelarono la presenza di derma sulle piante dei piedi, oltre a pori sudoripari e segni di logoramento, tutti particolari anatomici che sarebbe quasi impossibile imitare, anche per il piabile dei burloni.

Riferendosi alle impronte ossee nei calchi di gesso, Krantz fece anche notare che la caviglia sembrava essere spostata in avanti rispetto al piede pidi quanto si poteva osservare in qualsiasi altro primate conosciuto, uomo e gorilla compresi. Questo spostamento evolutivo, aggiunse Krantz, sarebbe necessario per sostenere l'enorme peso della creatura, un altro particolare che con ogni probabilitconferma l'autenticitdelle orme.

Krantz, da parte sua, non intende picorrere rischi con le prove o con la sua reputazione. Ha giurato che spareral Sasquatch a vista, nella convinzione che il valore scientifico del risultato farebbe passare in secondo piano le proteste degli ecologisti. "L'unico modo di convincere la gente quello di presentarsi con un esemplare in carne e ossa", ha tagliato corto Krantz. Sino a quando non potrabbattere un Sasquatch, spera di potersi servire di un elicottero e di un rilevatore a raggi infrarossi per cercar di localizzare almeno i resti in decomposizione di un esemplare.

UFO sulla Nuova Zelanda

Le riprese e le fotografie di UFO sono relativamente rare. Ancor piscarse sono quelle che reggono a un attento esame. Ma una delle immagini migliori e piscrupolosamente analizzate fu ottenuta dall'廦uipe di una stazione televisiva australiana la notte del 30 dicembre 1978 presso Kaikoura, nella Nuova Zelanda.

Avvistamenti di UFO erano stati ripetutamente annunciati nelle settimane precedenti, soprattutto nella zona dello Stretto di Cook, che divide l'Isola del Nord dall'Isola del Sud. Nella speranza di realizzare un servizio interessante, il giornalista Quentin Fogarty e il cameraman David Crockett si portarono in volo a Wellington. Qui salirono sull'aereo da trasporto Argosy, pilotato dal comandante Bill Startup, e partirono per Christchurch, a sud delle due isole nuovazelandesi. A bordo c'erano anche il copilota Bob Guard e Ngaire Crockett, moglie di David e tecnico del suono.

Fogarth e Crockett stavano filmando tutto ciche vedevano dall'aereo poco prima dell'atterraggio quando la carlinga si anim Startup e Guard avvistarono parecchi UFO e contattarono i controllori di volo di Wellington. Wellington, da parte sua, confermgli avvistamenti, ottenuti a mezzo radar. Quando Fogarty raggiunse la cabina di pilotaggio, erano visibili cinque luci intermittenti, di dimensioni varianti da quelle di una capocchia di spillo a quelle di una specie di grosso pallone luminoso.

In questo frangente Wellington informl'aereo: "Un oggetto vola in formazione con voi". Startup compuna virata di 360 gradi, ma niente fu visibile nelle immediate vicinanze finchegli non spense le luci di navigazione. Allora tutti poterono distinguere una singola vivida luce che si librava nel cielo notturno. Crockett scambiil suo posto con quello di Guard, con la telecamera ininterrottamente in funzione. Durante il volo di ritorno da Cristchurch furono avvistati altri UFO.

Il videotape delle Luci di Kaikoura probabilmente la sequenza piapprofonditamente analizzata nella storia degli UFO. Anche qui, per i risultati sono in larga misura inconcludenti. Parecchie fonti potenziali di luci, come i pianeti Venere e Giove, e i pescherecci illuminati, possono essere escluse.

Forse non sapremo mai che cosa realmente la ripresa televisiva ci mostra, fuorchche presenta chiaramente un oggetto volante non identificato.

Il sogno del figlio di Dante

La Divina Commedia di Dante Alighieri considerata uno dei massimi capolavori della letteratura di tutti i tempi. Ma se non fosse stato per un sogno di un figlio del poeta, Jacopo, forse il manoscritto completo sarebbe andato perduto per sempre.

Quando Dante mor nel 1321, Jacopo e suo fratello Pietro caddero in preda alla disperazione, non solo per la perdita dell'anziano padre, ma anche perchegli aveva lasciato incompleto il manoscritto della Commedia. I due misero a soqquadro la casa e scartabellarono fra le sue carte, ma le pagine mancanti non furono trovate.

Mentre erano ancora in lutto, Jacopo fece un sogno: suo padre entrava nella sua stanza, avvolto in un mantello dal candore abbagliante. Quando Jacopo gli chiese se avesse ultimato il suo capolavoro, Dante fece un cenno di assenso e indicdove avrebbe potuto trovare la parte mancante.

Alla presenza di un avvocato amico di suo padre come testimone, Jacopo entrnelle stanze di Dante. Dietro una piccola cortina fissata alla parete essi trovarono una finestrella che si apriva su un cubicolo dov'erano custodite le ultime pagine del poeta, coperte di muffa. La Divina Commedia era ora integra, grazie al sogno di un figlio fedele.

Un fantasma con un messaggio

L'alba del 6 dicembre 1955 Lucian Landau, un uomo d'affari londinese, ebbe un'esperienza strana e drammatica. Stava dormendo nella casa di Constantine Antoniad鋊 a Ginevra quando sentche qualcuno stava entrando nella sua stanza. Si rivoltnel letto e vide una debole pozza di luce in cui distinse a poco a poco la figura della defunta moglie del padrone di casa. Le stava accanto un cane alsaziano dall'insolito manto marrone. L'apparizione non tarda scomparire, ma, mentre svaniva, Landau la sentsussurrare: "Diglielo".

L'uomo d'affari londinese non esit quando l'incontrpitardi a comunicare l'informazione ad Antoniad鋊. Ma non spiegsubito dettagliatamente che cosa era successo. Si limitinvece a chiedergli se sua moglie avesse mai avuto un cane alsaziano.

"Oh, s", rispose Antoniad鋊, "ancora vivo."

La risposta lasciperplesso Landau, dato che non c'era segno della presenza di un cane nella casa. Antoniad鋊 spiegallora che quando sua moglie si era ammalata aveva affidato l'animale a un canile, poichnon poteva prendersene cura. Quando alla fine Landau parlall'amico dell'apparizione, Antoniad鋊 telefonal canile, e apprese che il cane era stato abbattuto qualche giorno prima.

La parola "diglielo" cominciava finalmente a rivelare un senso.

In seguito un ricercatore della Society for Psychical Research della Gran Bretagna indagsul caso, e in quest'occasione Antoniad鋊 confermlo straordinario episodio. "Assicuro", dichiar "che non c'era nessuna foto di mia moglie col cane o del cane da solo in nessun punto della casa dove Landau avrebbe potuto averla vista prima del fatto."

ESP in borsa

Beverly Jaegers non una paragnosta convenzionale. Non conduce sedute spiritiche, e probabilmente si tirerebbe indietro se qualcuno le mostrasse le carte dei tarocchi. Pervive in una bella casa di St. Louis, acquistata coi soldi che ha fatto servendosi del suo sesto senso. La Jaegers considera le facoltparanormali con tutto il rigido senso pratico di un affarista di Wall Street. Non si tratta, assicura, di una capacitpasseggera e non affidabile, ma di qualcosa che possiamo sfruttare in modo produttivo nella nostra vita di tutti i giorni.

Per poter dimostrare di aver ragione, nel 1982 aiutil St. Louis Business Journal a effettuare un insolito esperimento. Il giornale voleva appurare fino a che punto fossero affidabili i poteri della Jaeger, e quindi le propose di cimentarsi con la borsa. L'esperimento iniziquando il Journal chiese a diciannove dei principali agenti di cambio di scegliere cinque azioni che secondo loro sarebbero aumentate di valore. Queste azioni furono poi tenute sotto controllo computerizzato per sei mesi. Anche se la Jaeger non aveva nessuna esperienza o preparazione in materia di affari, le fu chiesto di scegliere cinque azioni unicamente sulla base del suo sesto senso.

Il risultato?

Durante il periodo dell'esperimento il mercato tendeva al ribasso, e quando l'esperimento si concluse l'indice Dow Jones dei titoli industriali era sceso di otto punti. Per colpa di questa tendenza sfavorevole, sedici agenti di cambio finirono in miseria. Rimasero certamente sorpresi nell'apprendere che, in questo stesso periodo, le azioni scelte per puro intuito dalla Jaeger erano aumentate di valore del 17,2 per cento. Soltanto uno degli agenti di cambio uguagliil suo inesplicabile successo.

Grano dal cielo

A partire dal 1982 si verificano cadute di chicchi di grano sulle case allineate lungo la Pleasant Acreas Drive a Evans, nel Colorado, a sud di Greelay. Gary Bryan, un residente, assicura: "Probabilmente ne avrei una tonnellata, se mi fossi preso la briga di raccoglierli tutti". Di tanto in tanto un fagiolo compare in mezzo al frumento.

Il problema che nei paraggi delle case non c nessun campo di grano, e il pivicino granaio si trova a otto chilometri di distanza. Nessuno riesce a immaginare da dove possa essere venuto; tutti i testimoni possono dire che ogni tanto lo si vede discendere dal cielo.

Quando la stampa venne a conoscenza del fatto, nel settembre del 1986, giornalisti e telecronisti della zona accorsero sul luogo e assistettero allo strano fenomeno. Mentre il frumento cadeva, cercarono qualcuno che potesse procurarla con un artificio, ma non lo trovarono.

Molte persone non credevano a quella strana pioggia...finchnon la videro. Tra queste, Eldred McClintock, dichiaril Rocky Mountain News: "Veniva gi eccome! L'ho visto i persona e adesso ci credo".

Il canguro gigante del Tennessee

"Era veloce come un fulmine e sembrava un canguro gigante che correva e saltabeccava attraverso il campo", raccontil reverendo W.J. Hancock. Franck Cobb, un altro testimone oculare, precische non assomigliava a niente che avesse mai visto prima di allora, fuorchvagamente a un canguro.

I canguri, che non sono certo originari del Tennessee, sono animali erbivori e miti. Ma questa bestia uccideva. Nel gennaio 1934 il mostro stava spargendo il terrore nel piccolo centro di Hamburg, nel Tennessee, e aveva giammazzato e in parte divorato parecchi cani pastore tedesco.

Quando la creatura visitla fattoria di Henry Ashmore, il 12 gennaio, lasciorme delle dimensioni di una grossa mano; gli artigli erano cinque per ciascuna zampa. Tale Will Patten vide la bestia e cercdi catturarla, ma questa fugg Il giorno dopo trovnella sua corte la carcassa parzialmente divorata di un cane.

L'animale uccideva anche oche e galline, e squadre di uomini armati gli diedero la caccia, senza risultato. Si sparse il panico. A. B. Russell, capo della polizia della vicina South Pittsburg, sempre nel Tennessee, cercdi ridimensionare il panico collettivo, parlando di una "superstizione originata da un cane arrabbiato". Ma quelli che avevano visto la creatura la pensavano diversamente. Essi sostennero che era enorme - del peso di almeno un quintale e mezzo - e incredibilmente agile, in grado di superare agevolmente d'un balzo steccati e reticolati. Era stato visto fra South Pittsburg e la Signal Mountain, il che significava che per aggirarla aveva dovuto attraversare due catene montuose e due fiumi.

Alla fine un puma fu ucciso a colpi di fucile sulla Signal Mountain il 29 gennaio, 13 giorni dopo l'ultima apparizione del mostro. Le autorite i giornali dichiararono che il mistero era stato risolto, ma i testimoni oculari respinsero risolutamente questa spiegazione. Quello che avevano visto, ribadirono, era grande e simile a un canguro.

Il mostro non pistato visto e non mai stato identificato, nla sua natura e stata spiegata in modo soddisfacente.



Il demone di Dover

Per pidi 25 ore, nell'aprile del 1977, una strana creatura extraterrestre fece sentire la sua presenza a Dover, un ricco quartiere suburbano di Boston.

Il demone di Dover apparve la prima volta alle 22.30 del 21 aprile, mentre tre giovani percorrevano in macchina Farm Street diretti verso nord. Al guidatore, Bill Bartlett, parve di vedere qualcosa che strisciava lungo un basso muretto di mattoni alla sua sinistra. Poi i fari illuminarono qualcosa che non aveva mai immaginato neppure nei peggiori incubi.

La creatura volse lentamente il capo e guardfisso nella luce, rivelando due grandi occhi senza palpebre, splendenti e "simili a due biglie di vetro arancione", e una faccia priva di lineamenti: non aveva neppure, a quanto pareva, un naso. La testa aveva la forma di un'anguria ed era grande pressappoco come il resto del corpo, che era sottile e spigoloso. La pelle glabra sembrava avere la consistenza di "carta vetrata umida". Alto un'ottantina di centimetri, stava strisciando con movimenti incerti lungo il muro, brancicando la pietra con le sue lunghe dita mentre avanzava.

Bartlett ammutolper lo spavento, e pochi secondi dopo quando ritrovla voce, la luce dei suoi fari aveva oltrepassato il mostro. L'attenzione dei due compagni era rivolta altrove, e quindi non l'avevano visto affatto.

Poco dopo mezzanotte, il quindicenne John Baxter stava tornando a casa lungo la Millers High Road dopo aver riaccompagnato la sua ragazza. Un chilometro e mezzo piin lvide una piccola sagoma che si avvicinava e pensche fosse un amico che abitava in quella via. Lo chiam ma non ottenne risposta.

La distanza fra loro diminufinchla bassa figura si ferm Anche Baxter si ferm e chiese: "Chi l" Il cielo era coperto ed egli potvedere soltanto una forma confusa. Quando mosse un passo la forma si gettdi lato, scese in un basso fossato e passsull'altra sponda.

Sconcertato, Baxter segulo sconosciuto fino al fossato. Guardbene e, a sei metri di distanza, vide un essere dal corpo scimmiesco, "a forma di otto", dalla testa come un cocomero e dagli occhi di fuoco. Le sue lunghe dita erano allacciate intorno al tronco di un albero.

Baxter si sentdi colpo gelare il sangue e fugg

Il demone di Dover fu ancora visto da un amico di Bill Bartlett, il. diciottenne Will Taintor. Egli ne aveva sentito parlare da Bartlett, eppure rimase terrorizzato quando lui e un suo amico, Abby Brabham, lo videro mentre passavano per Springdale Avenue. La loro descrizione concordava con quella di Bartlett, se non per il fatto che mentre lui aveva parlato di occhi sfavillanti arancioni, essi giurarono che erano verdi.

Quando degli investigatori interrogarono i testimoni, furono colpiti dalla concordanza delle loro descrizioni. Rimasero colpiti anche quando il capo della polizia, il preside della scuola media, gli insegnanti e i genitori dei ragazzi assicurarono che i testimoni erano tutti onesti e degni di fede.

Come osservuno degli agenti, Walter Webb, alla conclusione della sua indagine sul caso: "A quanto ci risulta, nessuno dei quattro era sotto l'effetto di droghe o di alcool al momento dell'avvistamento... Nessuno di loro tentminimamente di rivolgersi alla stampa o alla polizia per dare pubblicitalle sue dichiarazioni. Invece la notizia trapela poco a poco. In quanto all'idea che i testimoni fossero vittime di una burla inscenata da qualcuno, questo sembra molto improbabile, soprattutto per la virtuale impossibilitdi creare un "demone" animato, apparentemente vivo, del tipo descritto".

Che cos'era dunque il demone di Dover? Certuni hanno, suggerito che fosse un extraterrestre, mentre secondo altri poteva trattarsi di un essere noto agli indiani Cree del Canada orientale col nome di mannegishi. I mannegishi sono mostriciattoli dalla testa tonda, senza naso, con lunghe zampe da ragno e mani con sei dita. Secondo la leggenda, vivono fra le rocce nelle rapide dei torrenti e dei fiumi.

L'albergo in un'altra dimensione

Tutto cominciin modo abbastanza innocente nell'ottobre del 1979, quando due coppie di sposi della cittinglese di Dover partirono insieme per una vacanza, con l'intenzione di attraversare la Francia e la Spagna. Il viaggio attraversun altro mondo.

Geoff e Pauline Simpson e i loro amici Len e Cynthia Sisby salirono su una nave che li condusse attraverso la Manica fino alla costa francese. Qui noleggiarono un'automobile e si diressero verso sud. Alle 21.30 di quella prima sera, il 3 ottobre, cominciarono a sentirsi stanchi e cercarono un posto dove passare la notte. Usciti dall'autostrada, trovarono un motel dall'aria elegante.

Len entre nell'atrio incontrun uomo in una strana uniforme color prugna. L'uomo disse che non c'erano stanze libere, ma che pia sud, lungo la strada, avrebbero potuto trovare un piccolo motel. Len lo ringrazie ripartcoi suoi compagni di viaggio.

Durante il tragitto rimasero impressionati per la vetustdella strada acciottolata e degli edifici che superarono. Videro anche dei cartelli che facevano pubblicita un circo. "Era molto all'antica", ricordPauline, "per questo ha suscitato in noi tanto interesse."

Alla fine i turisti videro un lungo e basso edificio con una fila di finestre illuminate. Degli uomini se ne stavano davanti alla facciata, e quando Cynthia chiese loro delle informazioni risposero che il posto era un'osteria, non un albergo. I viaggiatori proseguirono finchvidero due costruzioni: un posto di polizia e un albergo. L'interno di quest'ultimo era di legno massiccio. Sui tavoli non c'erano tovaglie, nvi era traccia di comfort, telefoni o ascensori.

Le stanze non erano meno strane. I letti avevano lenzuola pesanti ed erano privi di cuscini. Le porte non avevano serrature, ma solo paletti di legno. La stanza da bagno, che le due coppie dovettero condividere, aveva tubature antiquate.

Dopo aver cenato, tornarono nelle loro stanze e si addormentarono. Si svegliarono quando la luce del sole filtrattraverso le finestre, che consistevano soltanto di persiane di legno, senza vetri. Andarono di nuovo nella sala da pranzo e consumarono una semplice colazione con un caff"nero e orribile" come ricordGeoff.

Mentre erano ancora a tavola, una donna con un abito da sera di seta e con un cagnolino sotto il braccio si sedette di fronte a loro. "Era strano", aggiunse Pauline. "Sembrava che fosse appena tornata da un ballo, ma erano le otto di mattina. Non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso."

A questo punto due gendarmi entrarono nella stanza. "Erano completamente diversi dai gendarmi che abbiamo visto in qualsiasi altra parte della Francia", testimoniGeoff. "Le loro uniformi sembravano molto antiche." I poliziotti indossavano divise blu scuro, con cappe sulle spalle e cappelli larghi e a punta.

Nonostante queste stranezze, le due coppie si divertirono, e quando furono rientrate nelle loro stanze i due mariti scattarono separatamente delle foto alle loro mogli in piedi davanti alle finestre con le persiane chiuse.

Prima di ripartire Len e Geoff chiesero ai gendarmi quale fosse la strada migliore per raggiungere Avignone e il confine spagnolo. I tutori dell'ordine diedero l'impressione di non capire il significato della parola "autostrada" e i turisti pensarono di non aver pronunciato bene la parola francese. Le indicazioni che ricevettero non li soddisfecero perchavrebbero dovuto seguire una vecchia strada qualche chilometro fuori dall'itinerario. Decisero invece di basarsi sulla cartina topografica e di prendere una via pidiretta lungo la statale.

Dopo che i loro bagagli furono caricati in macchina, Len anda pagare il conto e rimase di stucco quando il direttore chiese soltanto 19 franchi. Pensando a un equivoco, Len spiegche erano in quattro e che avevano consumato un pasto. Il direttore si limitad annuire. Len mostril conto ai gendarmi, che gli assicurarono sorridendo che non era stato tralasciato niente. Pagin contanti e partprima che potessero cambiare idea.

Al ritorno, dopo aver trascorso due settimane in Spagna, le due coppie decisero di fermarsi di nuovo all'albergo. Lavevano passato ore piacevoli e interessanti, e a prezzi sicuramente imbattibili. La notte era piovosa e fredda, la visibilitscarsa, ma trovarono la deviazione e notarono il manifesto del circo che avevano givisto.

"S certo, la strada giusta" osservPauline. Lo era, ma su di essa non c'era nessun albergo. Convinti di esserci passati davanti senza notarlo per un motivo o per l'altro, tornarono indietro fino al motel dove erano stati ragguagliati dall'uomo dall'uniforme color prugna. Il motel cra, ma non l'uomo vestito cosstranamente, e l'impiegato negche un tipo del genere lavorasse l

Per tre volte rifecero la strada alla ricerca di qualcosa che, come ora cominciavano a rendersi conto, non c'era pi Era svanito senza lasciar traccia.

Si diressero verso nord e pernottarono in un alberga di Lione. Stanze con comfort moderni, colazione e pranzo costarono loro 247 franchi.

Al loro ritorno a Dover, Geoff e Len fecero sviluppare i loro rispettivi rullini fotografici. In entrambi i casi le fotografie dell'albergo (una soltanto di Geoff, due di Len) si trovavano a metdel rullino. Ma quando andarono a prendere le foto, quelle scattate all'interno dell'albergo mancavano. Non c'erano negative non riuscite. Ogni pellicola aveva per intero il suo numero di pose. Era come se le foto non fossero mai state scattate... fuorchper un piccolo particolare che fu notato da un giornalista della televisione dello Yorkshire: "C'era prova del fatto che la macchina fotografica aveva cercato di riavvolgere la pellicola alla metdel rullino. Le perforazioni delle negative apparivano danneggiate".

Le due coppie di amici non parlarono della loro esperienza per tre anni fuorchcon amici e familiari. Un loro amico trovun libro da cui risultava che i gendarmi portavano le uniformi da loro descritte prima del 1905. Alla fine un cronista di un giornale di Dover venne a saperlo e pubblicun servizio. Pitardi una stazione televisiva locale produsse una ricostruzione sceneggiata dell'episodio.

Nel 1985 lo psichiatra di Manchester Albert Keller ipnotizzGeoff Simpson per vedere se fosse in grado di ricordare qualcosa di pidello strano evento. Sotto ipnosi egli non aggiunse niente di nuovo a quanto ricordava consciamente.

Jenny Randles, uno scrittore inglese che fece una ricerca su quella bizzarra faccenda, si chiede: "Che cosa realmente avvenne ai quattro viaggiatori nelle campagne francesi? Ci fu uno sbalzo temporale? Se fu cos perchallora il direttore dell'albergo non parve sorpreso per il loro veicolo e i loro abiti avveniristici, e come mai accettle loro banconote del 1979, che senza dubbio sarebbero sembrate strane a chiunque vivesse cosindietro nel passato?".

I viaggiatori - forse viaggiatori nel tempo - non hanno nessuna spiegazione da offrire. "Noi sappiamo soltanto che successo" proclama Geoff.

La sveglia metapsichica

Molte persone sono capaci di svegliarsi in qualsiasi orario della notte semplicemente concentrandosi sull'ora voluta prima di andare a dormire. Durante gli anni sessanta, un ricercatore di Cittdel Capo, in Sudafrica, dimostrdi essere in grado di svegliarsi in conformitcon una suggestione metapsichica.

Il soggetto di questi esperimenti, che , furono condotti in collaborazione col professor A. E. H. Bleksley dellniversitdel Witwatersrand, era tale W. van Vuurde. Questi aveva scoperto che poteva svegliarsi all'ora segnata da un orologio rotto, anche senza guardare quando faceva girare le lancette per fissare a caso l'orario. Quando spiegla sua straordinaria facoltal dottor Bleksley, egli fu ben lieto di poter mettere alla prova il soggetto in condizioni pirigorose.

Per una serie di 284 notti consecutive, van Vuurde prese accuratamente nota di ogni volta che si svegliava durante la notte. Nel frattempo, in un'altra parte della citt il professor Bleksley metteva un orologio su un'ora diversa ogni notte in cui veniva condotto l'esperimento. Una prova era giudicata riuscita quando van Vuurde si svegliava entro sessanta secondi - prima o dopo - dallra segnata dall'orologio. Dato che dormiva di norma otto ore, le probabilitdi successo per ogni notte erano di 160 a l.

Sui 284 esperimenti, il soggetto si destall'ora bersaglio esatta undici volte. Questo forse non sembrergran che, ma le probabilitche queste coincidenze siano opera del caso sono dell'ordine di 250.000 a l.

Un detective paranormale

Non c'niente che faccia arrabbiare gli scettici pidei poliziotti che si affidano al paranormale, soprattutto quando le autoritdi polizia rendono di pubblico dominio la notizia.

La mattina del 4 agosto 1982, una domenica, Tommy Kennedy, di cinque anni, anda fare un picnic sulla sponda del lago Empire, nello stato di New York, e scomparve. Poco dopo fu lanciato un appello a chiunque, dai visitatori casuali del lago all'ufficio dello sceriffo della contea di Tioga, potesse dare il suo contributo al ritrovamento del piccolo. Nessuno riusca trovare traccia del bambino, e sua madre era sempre pidisperata. Alle sei di quella sera un centinaio di persone perlustrarono i boschi della zona., Alla fine, Richard Clark, un vigile del fuoco che partecipava alle ricerche, suggerdi rivolgersi a Phillip Jordan, un noto sensitivo locale, che per combinazione era il suo padrone di casa. Nessuno diede molto peso al suggerimento fuorchil vicesceriffo David Redsicker, che aveva visto il sensitivo all'opera.

Quella sera Phil Jordan anddai Clark nella loro casa di Spencer, New York. Senza dirgli nulla, il vigile del fuoco porse al paragnosta una maglietta che era stata indossata dal bambino scomparso. Dopo averla toccata con le dita per parecchi minuti, Jordan chiese carta e penna. Poi comincia tracciare lo schizzo di un lago, con delle barche capovolte e una casa accanto a una roccia.

"Ecco dove troveranno il bambino", spieg "posso vederlo disteso sotto un albero con la testa fra le braccia. Sta dormendo della grossa."

L'informazione fu immediatamente trasmessa all'ufficio dello sceriffo. Il giorno dopo, Richard Clark e Phil Jordan andarono al lago Empire per continuare le ricerche. La madre di Tommy, naturalmente, era presente e faceva del suo meglio per collaborare, e questa volta il sensitivo trasse le sue impressioni da un paio di scarpette da ginnastica del bambino. La sua seconda serie d'intuizioni concordcon la prima, e cosla squadra di salvataggio fu indirizzata nel bosco per trovare l'albero e la casa che lui aveva visto.

Tommy Kennedy fu ritrovato nel giro di un'ora, nel punto esatto indicato dal sensitivo sulla carta topografica. Il bambino si era allontanato il giorno prima e, a un certo punto, si era incamminato nella direzione sbagliata smarrendosi nel bosco.

A Phil Jordan fu donato un distintivo di vicesceriffo onorario da parte della polizia della contea per il contributo da lui dato per risolvere il caso. "Il bambino si era disteso e aveva dormito sotto quell'albero per la maggior parte di quelle venti ore mentre noi lo davamo per disperso", dichiarlo sceriffo Raymond Ayres. "Phil Jordan si servito semplicemente di un talento paranormale che il resto di noi non ha. Non esiterei a chiamarlo di nuovo se pensassi che potesse esserci diuto."

I battiti della morte

Gli indigeni dellsola di Samoa credono che, quando la morte vicina, dei piccoli colpi si possano udire nella casa della vittima. Questo strano fenomeno stato chiamato "battiti della morte" e la sua esistenza rappresenta qualcosa di pidi una semplice leggenda del folclore locale.

Genevieve B. Miller, per esempio, udspesso questi rumori, soprattutto da bambina. Li sentper la prima volta durante l'estate del 1924 a Woronoco, nel Massachusetts, quando sua sorella Stephanie fu colpita da una misteriosa malattia. Mentre la ragazza era malata, dei rumori come di nocche battute contro il legno risuonarono per tutta la casa. Si udivano in serie di tre: uno prolungato seguito da due pibrevi. Una volta il padre della signora Miller si secctalmente per questi rumori che strapple cortine da tutte le finestre, convinto che fossero loro a provocarli. Ma questo non fece minimamente cessare i battiti.

Il 4 ottobre fu chiaro che Stephanie stava morendo. Quando giunse il medico, anche lui senti rumori. "Che cosa diavolo " chiese, voltandosi per vedere da dove provenissero. Poi torna guardare la piccola paziente, che pronuncile sue ultime parole e mor

La frequenza dei colpetti diminudopo la morte, ma essi non cessarono del tutto. Tornarono a farsi sentire quando la famiglia si trasferin una nuova casa. Poi, nel 1928, il fratello di Stephanie s'incamminsu un fiume gelato: il ghiaccio si spezzed egli anneg

Da quel giorno in poi, i battiti della morte non si fecero piudire.

L'uomo dalla mente fotografica

Ted Serios stato chiamato "l'uomo dalla mente fotografica": non a motivo della sua memoria, ma per la sua capacitd'impressionare fotografie su pellicola Polaroid mediante la semplice concentrazione.

La maggior parte di quello che sappiamo del caso ci giunge da Jule Eisenbud, uno psichiatra di Denver che lavorcon Serios negli anni sessanta. Serios, un ex portiere d'albergo di Chicago, abitnella casa di Eisenbud per tutta la durata degli esperimenti. La sua procedura consueta era di guardare fissamente nell'obiettivo della macchina fotografica, spesso attraverso un cilindro di carta nera, e poi di dire allo sperimentatore quando far scattare l'obiettivo. Spesso risultava impressa sulla pellicola una scena confusa.

Naturalmente, gli scettici gridarono a gran voce che era tutto un imbroglio dal principio alla fine, sostenendo che lo strano cilindro con cui Serios amava lavorare conteneva un obiettivo nascosto. Ma queste critiche non possono minimamente spiegare tutti i successi di Serios.

Un esperimento particolarmente stimolante fu ideato dal dottor Eisenbud nel 1965. Parecchi testimoni si raccolsero in casa sua, e ciascuno scrisse su un pezzo di carta un tema bersaglio. A Serios non fu detto niente delle suggestioni, e fu semplicemente chiesto d'imprimere uno dei bersagli: suggeriti sulla pellicola Polaroid. Cisignificava che una parte della mente di Serios doveva percepire in modo chiaroveggente i bigliettini, scegliere uno dei bersagli e poi imprimerlo sulla carta fotografica.

Serios iniziquesta parte dell'esperimento bevendo qualche birra e poi si mise al lavoro mettendo a fuoco lo sguardo sull'obiettivo della Polaroid. L'immagine che ne risultfaceva pensare a una confusa foto a distanza ravvicinata di un ragno. Non sembrava concordare con nessuno dei suggerimenti offerti dagli ospiti, se non, vagamente, Con quello espresso in uno dei bigliettini con le parole "biplano ad ali scalate". Due anni dopo, il dottor Eisenbud stava sfogliando una copia del volume La tradizione aviatoria americana e, con sua sorpresa, vi trovuna serie di fotografie di biplani ad ali scalate: e quella fotografia di Serios era identica a una delle illustrazioni.

Incombustibilite fede

La Free Pentecostal Church una setta fondamentalista con branche sparse in tutto il sud degli Stati Uniti. I suoi membri prendono la Bibbia alla lettera e credono incondizionatamente a questo testo quando afferma che i veri credenti possono sfidare i serpenti, il veleno e il fuoco. Quindi, nel quadro delle loro cerimonie religiose, gli adepti della congregazione si frustano fino a giungere a uno stato di frenesia al cui acme maneggiano serpenti a sonagli, bevono stricnina e toccano il fuoco, senza provar dolore o accusare conseguenze negative..

Uno studio scientifico sulla setta fu condotto nel 1959 da uno psichiatra del New Jersey, Berthold Schwartz. Egli si recparecchie volte nel Tennessee per assistere ai riti della setta, e vide coi suoi occhi i partecipanti esporre le mani e i piedi alle fiammelle di lampade a cherosene senza ustionarsi. "In tre occasioni", riferSchwartz, "tre diverse donne tennero ferma la fiamma davanti al petto, in modo tale che era in diretto contatto con i loro abiti di cotone, i loro colli scoperti, i loro volti e i loro capelli. Questo durpidi pochi secondi. A un certo punto, uno dei membri del gruppo prese un tizzone ardente grande come un uovo di gallina e lo tenne fra le palme delle mani per sessantacinque secondi mentre camminava in mezzo ai suoi correligionari. Schwartz non riuscinvece a toccare una brace accesa di carbone per pidi un secondo senza procurarsi una dolorosa bolla.

Il dottor Schwartz giudica probabile che questi fedeli entrino durante le loro cerimonie in una specie di trance. Ma quale potere impedisca ai loro vestiti di prendere fuoco rimane un enigma.

Lmpronta indelebile

Negli anni intorno al 1860 e al 1870 gli Stati Uniti furono scossi da violente proteste operaie. Nelle miniere di carbone della Pennsylvania le condizioni di lavoro erano spaventose - un lungo e pericoloso giorno lavorativo per un salario medio di 50 centesimi di dollaro - e i minatori, in prevalenza immigrati irlandesi, erano spesso in lotta coi loro padroni, per la maggior parte di origine inglese o gallese.

Per combattere contro i proprietari di miniere, fu creata una societsegreta, quella dei Mollie Maguires. Essa organizz per la prima volta in America, uno sciopero ai danni di una compagnia mineraria. Ma la lotta si spinse troppo oltre, fomentando disordini che costarono la vita a circa centocinquanta persone.

I proprietari ricorsero allora ai servigi dell'agenzia investigativa Pinkerton, che infiltrl'agente James McParlen nei ranghi dei Mollie Maguires. La testimonianza di McParlen fece sche in seguito dodici membri della societsegreta fossero impiccati. Nel 1877 "Yellow Jack" Donohue fu incarcerato sotto l'accusa di aver assassinato un caposquadra della Lehigh Coal and Navigation Company. Altri tre uomini furono condannati all'impiccagione per l'assassinio di un altro caposquadra. Due di loro affrontarono stoicamente la morte. Ma il terzo, Alexander Campbell, giurava di essere innocente. Mentre veniva trascinato fuori dalla sua cella, la numero 17, al primo piano, Campbell passsulla polvere del pavimento il palmo della mano sinistra e lo premette contro l'intonaco del muro. "Questa impronta della mia mano resterqua per sempre a prova della mia innocenza!" grid Ripete pivolte la frase mentre, dibattendosi, veniva condotto alla forca. Dopo che la botola si fu aperta sotto di lui, gli ci vollero quattordici minuti per morire.

Campbell era morto ma l'impronta della sua mano rimase, come lui aveva predetto.

Nel 1930, quando Robert L. Bowman fu eletto sceriffo della contea del Carbone, giurche avrebbe eliminato l'impronta, che veniva indicata come prova di una terribile ingiustizia che macchiava la storia del paese. Nel dicembre 1931 una squadra di operai andnella cella 17 e abbattla parte di muro intonacato che conteneva lmpronta, sostituendola con un nuovo tratto di parete.

La mattina dopo lo sceriffo entrnella cella, dove vide con orrore il vago profilo di una mano sull'intonaco ancora umido. Entro sera l'impronta nera di una mano era pienamente visibile.

Anche se la cella oggi tenuta chiusa a chiave e viene aperta soltanto a qualche sporadico visitatore, l'impronta e ancora l

Nel 1978 un privato cittadino s'introdusse di nascosto nella cella e cercdi cancellare l'impronta sotto uno strato di pittura, ma la mano ricomparve qualche minuto dopo sulla vernice ancora fresca.



Salvato da un delfino

Un d nei primi giorni di agosto del 1982, l'undicenne Nick Christides stava facendo il surf nell'Oceano Indiano davanti a una spiaggia delle isole Cocos quando fu portato via dai marosi. Per quattro giorni galleggialla deriva in acque infestate dagli squali mentre imbarcazioni e aerei lo ricercavano invano.

Per fortuna Nick trovo un amico: un delfino che gli fu vicino fin dall'inizio della sua avventura e lo difese dai pescicani che lo minacciavano. Il delfino rimase al suo fianco, rintuzzando gli attacchi degli squali e facendo in modo che il bambino non perdesse le forze a andasse a fondo.

Alla fine Christides fu avvistato da un aereo e tratto in salvo.

Suo padre disse ai giornalisti: "Il delfino non l'ha mai abbandonato per un attimo: o nuotava al suo fianco oppure gli girava intorno. Deve aver capito che Nick era in difficolte veniva spinto sempre piin alto mare dalla corrente settentrionale".

Sogni di defunti

Molte culture tecnologicamente arretrate credono che sia possibile mettersi in comunicazione coi morti attraverso i sogni. In effetti, certi antropologi suggeriscono che la fede nella vita oltre la morte tragga origine dal fatto che un'esperienza comune sognare dei propri amici e parenti defunti. Alcune nuove ricerche, tuttavia, suggeriscono che alcuni di questi particolari sogni possono essere veri.

Parecchi casi in favore di questa tesi sono stati raccolti da Helen Solen di Portland, nell'Oregon. Essa si in particolare interessata alle esperienze oniriche di una signora che lei chiamava Gwen. I sogni di defunti di Gwen iniziarono nel 1959, poco dopo la morte di sua madre. "Non ricordo in modo specifico se prima mi sia mai sognata di un persona morta o no", spiegalla Solen. "A ogni modo, ho sofferto moltissimo quando morta mia madre, a soli quarantanove anni. Molte volte dopo di allora venuta a me nei miei sogni, specie quando ero confusa o turbata."

Gwen apprese ben presto che poteva chiamare in aiuto sua madre quando si sentiva in crisi, e il fantasma di lei le rispondeva nei suoi sogni. Una notte, per esempio, Gwen si era sognata di una stanza piena di bare. Lo strano sogno suggeriva che anche suo padre stava per morire. Sua madre le apparve quella notte stessa in altri sogni per confortarla, e per spiegarle che avrebbe assistito di persona l'anziano congiunto nei suoi ultimi momenti. Il padre di Gwen fu ricoverato improvvisamente all'ospedale due giorni dopo, e i medici consigliarono un'operazione per applicare il by-pass. Gwen autorizzl'intervento. L'esito giunse due giorni dopo.

La madre di Gwen le comparve di prima mattina in sogno, annunciandole che tutto era finito. Gwen si sveglisubito dopo il sogno e vide che erano le 7. Poco dopo l'ospedale telefonper annunciare che suo padre era morto alle 7. 10 di quella mattina.

ESP contro bombe

L'antropologa tedesca Ruth-Inge Heinze, nota studiosa di storia delle religioni e dello sciamanesimo, oggi insegna al California Institute of Integral Studies di San Francisco. Ma se non fosse stato per il suo sesto senso avrebbe perso la vita nella seconda guerra mondiale.

L'episodio avvenne in Germania durante un'incursione aerea. La dottoressa Heinze doveva spesso accorrere in qualche rifugio antiaereo per salvarsi dalle bombe alleate. Durante quest'incursione, per il bombardamento fu cosmassiccio che essa non riusca raggiungere un rifugio. Allora cercscampo nell'ingresso di un edificio pubblico.

"Frammenti di shrapnel (proiettile d'artiglieria cavo contenente pallottole, N.d.r.) sparati dall'antiaerea piovevano dappertutto", ricordin seguito. "Centinaia. di cannoni, grandi e piccoli, continuavano a sparare a una moltitudine di aerei. La nicchia costituita da quel portone offriva ben poco riparo. Tutt'a un tratto, per sentl'impulso di uscire nella strada e correre alla porta successiva, distante un centinaio di metri. Fu un miracolo se non rimasi colpita da qualcuna delle schegge di shrapnel che cadevano tutt'intorno a me. Nel momento stesso in cui raggiunsi il palazzo seguente, la prima casa dove avevo cercato riparo fu centrata da una bomba e completamente distrutta. In qualche modo io avevo previsto il tragitto della bomba in arrivo."

. Oggi la Heinze si limita a sorridere quando qualche scettico cerca di dirle che l'ESP non esiste.

Piccoli umanoidi

Storie di piccoli umanoidi, che condividono con noi il nostro pianeta, sono cosampiamente diffuse che dobbiamo concludere in favore di una di queste due ipotesi: o le societantiche hanno, malgrado la loro differente dislocazione geografica e cultura, una particolare tendenza a dilettarsi con simili fiabe e leggende, oppure esse sono state incoraggiate da qualche elemento che ha un fondo di veritdi cui ben poco sappiamo.

Nell'America centrale, per esempio, si parla di minuscoli umanoidi, detti 骿al o wendi. Nella lingua degli indiani Tzeltal, gli ikal sono creature nere, villose e alte novanta centimetri che, a quanto si dice, vivono in caverne come i pipistrelli. In effetti, secondo relazioni contemporanee raccolte dall'antropologo dellniversitdi Berkeley Brian Stoss, "una ventina d'anni fa o poco meno, ci furono molti avvistamenti di questo essere o di questi esseri, e parecchie persone, a quanto risulta, cercarono di battersi con loro a colpi di machete. Un uomo vide anche una piccola sfera che lo seguiva da una distanza di un metro e mezzo. Dopo molti tentativi riusca colpirla col suo machete: la cosa si disintegr lasciando soltanto una sostanza simile alla polvere".

A Stoss fu anche assicurato che gli ikal paralizzavano e rapivano donne indiane, per portarsele nelle loro caverne e ingravidarle, con una frequenza anche di due volte alla settimana. Esse davano poi alla luce delle creature nere a cui veniva insegnato a volare.

Queste leggende presentano curiose analogie con esperienze raccontate ai nostri giorni da persone che sostengono, di essere state rapite da UFO, e parlano di piccole entitumanoidi che paralizzano, esaminano e sottopongono a fecondazione le loro vittime. Non potrebbe darsi che i piccoli esseri di un tempo fossero i precursori dei moderni ufonauti? Se cos forse dovremmo rivolgerci a uno spazio interno, anzichesterno, per scoprire la loro origine.

Trasportato in cielo da un uccello

Alle 8.10 di sera del 25 luglio 1977, Marlon Lowe, un bambino di dieci anni di Lawndale, nell'Illinois, ebbe un'esperienza che secondo la scienza impossibile: fu ghermito da un enorme, uccello e trasportato in cielo.

Il primo abitante di Lawndale che notqualcosa d'insolito fu un uomo di nome Cox, che scorse due grandi uccelli simili a condor che si abbassavano in volo provenienti da sud ovest. Marlon Lowe stava correndo con alcuni compagni, senza accorgersi che proprio dietro di lui due giganteschi uccelli, diversi da qualsiasi specie di cui si conoscesse l'esistenza nell'Illinois, stavano volando a soli due metri e mezzo al di sopra del suolo. Marlon stava ancora correndo quando uno dei rapaci lo ghermcoi suoi artigli e lo portcon snel cielo.

Sua madre, Ruth Lowe, assistette al fatto e si mise a urlare, terrorizzata, e a rincorrere l'uccello. Dopo aver trasportato per circa cinquecento metri il ragazzino, il pennuto lo lasciandare, ed egli cadde illeso al suolo. Poi l'uccello e il suo compagno si allontanarono in direzione nord est. In tutto, sei persone furono testimoni dell'incredibile evento.

Secondo la signora Lowe, gli uccelli somigliavano a enormi condor, con becchi lunghi quindici centimetri, colli lunghi una cinquantina di centimetri e cinti nella parte mediana da un collare bianco. A parte questo anello gli uccelli erano neri. Ogni ala sarstata lunga, a dir poco, non meno di un metro e venti centimetri.

Nonostante la presenza di sei testimoni la storia era cosincredibile che, anche se i media ne diedero notizia nell'intero paese, quasi nessuno ci credette e la famiglia Lowe diventvittima di una maligna persecuzione. Il locale guardiacaccia diede della bugiarda alla signora Lowe. Dei buontemponi cominciarono a lasciare uccelli morti, compresa, una volta, "una grande, splendida aquila", davanti alla porta dei Lowe. La gioventdel posto prendeva in giro Marlon e gli aveva affibbiato il nomignolo di Ragazzo-Uccello.

La tensione provocata da quell'aggressione e dalle sue conseguenze fu tale che i capelli di Marlon, prima rossi diventarono grigi. Per pidi un anno egli si rifiutdi uscire dopo l'imbrunire.

Due anni dopo, rievocando l'esperienza, la signora Lowe disse agli investigatori Loren e Jerry Coleman: "Ricordersempre come quell'enorme uccello incurvava il suo collo orlato di bianco e sembrava voler prendere a beccate Marlon mentre volava via. Io ero sulla porta, e tutto quello che ho visto stato un piede di Marlon che penzolava nell'aria. Non ci sono dalle nostre parti uccelli cosche potessero sollevarlo in quel modo".

La morte di John Lennon fu predetta

Il sensitivo Alex Tanous venne intervistato da Lee Speigel per il programma radiofonico della NBC "Fenomeni non spiegati". I due sedevano nell'ufficio dell'American Society for Psychic Research di New York in West 73rd Street, proprio di fronte ai Dakota Apartments.

Speigel gli chiese di fare una predizione che potesse essere di particolare interesse per il pubblico della stazione, composto di appassionati di rock in prevalenza fra i 18 e i 34 anni.

"La predizione che io faccio", annunciTanous, "che una famosissima rock star morirprematuramente, e questo pusuccedere da un momento all'altro. Dico che morirprematuramente perchc qualcosa di strano in questa morte, ma essa influirsulla coscienza di molte persone a causa della sua fama." Senza fare nessun nome, aggiunse che il cantante poteva essere nato all'estero, ma viveva negli Stati Uniti.

La trasmissione fu mandata in onda l'8 ottobre 1980. Esattamente tre mesi dopo, John Lennon, il divo del rock, inglese di nascita, ma residente negli Stati Uniti, venne ucciso: davanti al Dakota Apartments, visibili dalle finestre dell'ufficio dove Alex Tanous era seduto quando previde il tragico evento.

La Porsche di James Dean

A volte la cosa stessa, un gioiello favoloso o una nave perseguitata dalla malasorte, che sembra racchiudere e perpetuare una maledizione; altre volte un personaggio popolare pudiventare inesplicabilmente legato a un particolare oggetto, provocando la mano del fato.

Fu forse coscon la Porsche a bordo della quale James Dean, il mito degli adolescenti, ebbe un incidente mortale nel 1955, mettendo tragicamente fine a quella che puessere considerata una delle pibrillanti e promettenti carriere di Hollywood di tutti i tempi.

Indipendentemente dalle sue vicende precedenti, dal momento in cui Dean moral volante, quella Porsche parve possedere un suo proprio potere malefico. Dopo la morte di James Dean, fu acquistata da un patito dei motori, George Barris, ma mentre veniva rimorchiata da un camion si sgancie spezzo una gamba a un meccanico. Barris vendette il motore a un medico e pilota dilettante, che l'installnella sua macchina. Durante una corsa, il medico perse il controllo dell'auto e rimase ucciso. Un altro pilota che partecipava alla stessa gara rimase ferito in un incidente su una macchina con un semiasse proveniente dalla Porsche di Dean.

La carrozzeria e il telaio della Porsche erano rimasti talmente danneggiati durante l'incidente che era costato la vita all'attore che finirono in una mostra viaggiante nell'ambito di una campagna per la sicurezza sulle strade. A Sacramento precipitarono dalla loro piattaforma e fracassarono l'anca di un visitatore, un ragazzo. I resti contorti della Porsche furono poi trasferiti alla tappa successiva a bordo di un camion, che venne tamponato da un'automobile. Il guidatore dell'auto fu sbalzato fuori, investito e ucciso dalla Porsche maledetta.

Un altro corridore automobilistico sfiorla morte dopo essersi servito di due copertoni che erano stati della macchina del divo. Frattanto, la mostra viaggiante continuava a essere perseguitata dalla sfortuna: nell'Oregon, il freno di emergenza del camion si ruppe, mandandolo a infilarsi in una vetrina. Mentre veniva montata su dei sostegni, a New Orleans, la Porsche si disintegrletteralmente, rompendosi in undici parti.

L'auto da corsa, con la maledizione di Dean che si portava addosso, scomparve mentre veniva rispedita a Los Angeles in treno.

Un prete cataro

Avrebbe dovuto essere un povero prete di parrocchia. Invece Francois-Berenger Sauni鋨e era amico di una bellissima e celebre cantante lirica di Parigi e aveva quattro conti in banche estere, con cui finanziil restauro di un'oscura cappella nella cittadina francese di Rennes-le-Ch漮eau. La chiesa era decorata con una statua del diavolo, e questo indusse la gente a chiedersi se l'improvvisa ricchezza di Sauni鋨e provenisse da Dio o da Satana.

La risposta puessere trovata nelle leggende che circondano una setta eretica del tredicesimo secolo nota come dei Catari, che una volta controllava la provincia francese della Linguadoca, sulla costa del Mediterraneo. I Catari (dalla parola greca che significa "purificato") credevano che il mondo fosse stato creato dal Demiurgo, il rivale di Dio, per cosdire. Il Demiurgo, un male che doveva essere superato se si voleva raggiungere la salvezza, era ritenuto in grado di accordare favori ai suoi servitori coscome il Dio dei cristiani poteva fare coi suoi devoti.

Il 2 marzo 1244 l'ultima roccaforte catara di Monts嶲ur fu espugnata dalle forze cattoliche. Ma si sussurrpoi che il tesoro dei Catari fosse stato portato al sicuro altrove prima della caduta finale. Stando alle chiacchiere dei villici, si trattava dello stesso tesoro che Sauni鋨e scopr poco dopo aver preso possesso della chiesetta di Sainte-Madeleine, a Rennes-le-Chateau, nel 1885.

Sauni鋨e fece in seguito un viaggio a Parigi, e la vita cambitotalmente per il povero prete di campagna. I suoi parrocchiani si scandalizzarono quando l'umile Sauni鋨e ricevette a Rennes-le-Ch漮eau la visita di Emma Calve, la soprano di fama mondiale. Essa continua vedersi col sacerdote fin dopo il suo matrimonio col tenore Gasbarri nel 1914.

Oltre alle altre spese da lui sostenute, Sauni鋨e sborspidi un milione di franchi per restaurare e trasformare la chiesa, prima ignota, di Sainte Madeleine, compresi i demoni di pietra. Al di sopra del porticato anteriore aveva fatto incidere un'iscrizione: "Questo un luogo terrificante".

La fotografia Kirlian

Il caso ha un ruolo inevitabile nella storia delle scoperte scientifiche. A titolo di esempio, possiamo considerare l'imprevisto occorso all'ingegnere russo Semyon Kirlian, che nel 1939 stava riparando un apparecchio per l'elettroterapia quando la sua mano passtroppo vicino a un elettrodo. Il lampo e la scossa che ne seguirono accesero la curiositdi Kirlian: che cosa sarebbe accaduto se avesse usato la carica elettrica stessa come una sorta di accessorio per la fotografia col flash?

Con sorpresa di Kirlian, la fotografia della sua mano rivelava una scarica simile a un'aura. Era nata la fotografia Kirlian, e il suo casuale scopritore avrebbe dedicato i successivi quarant'anni della sua vita a studiarla in profondit

Egli scoprben presto che, fra le altre applicazioni, la sua macchina, a quanto pareva, poteva determinare la salute di un essere vivente. Questo si rese manifesto quando un collega cercdi trarre in inganno Kirlian sottoponendo alla sua analisi due foglie e presentandogliele come identiche. Quando le loro foto rivelarono due "aure" palesemente diverse, Kirlian controllscrupolosamente la sua apparecchiatura, ma senza risultato. Alla fine il suo collega, che aveva tentato di coglierlo in fallo, ammise che il campione dall'aura pidebole era stato prelevato da un albero malato, mentre l'altra foglia proveniva da una pianta perfettamente sana.

Molte teorie sono state avanzate per spiegare l'effetto Kirlian, da quella di campi elettromagnetici che circondano il corpo a quella di cariche elettriche che scorrono attraverso uno strato di sudore, fino alla teoria di una "forza vitale" eterica.

Batterie umane

In un modo che ancora non conosciamo, llettricitdelle comuni prese a muro sembra intimamente connessa col sistema nervoso umano, anche se la scienza sembra riluttante ad ammettere questa equivalenza biologica. Ma ci sono state delle persone le cui "batterie" avevano una carica eccezionale, persone come Angelique Cottin, una ragazza francese di quattordici anni in possesso di straordinarie facoltmagnetiche che furono oggetto di studio da parte dellccademia delle Scienze.

A partire dal 15 gennaio 1846, e per le dieci settimane che seguirono, Angelique fece impazzire le bussole. Gli oggetti, compresi pesanti mobili, si ritraevano al tocco della sua mano e vibravano in sua presenza. Quale che fosse la sua strana forza, l'Accademia la uguagliall'"elettromagnetismo". La forza sembrava scaturire dal suo fianco sinistro, dicevano gli esperti, soprattutto dal gomito e dal polso, e aumentare dntensitalla sera. Angelica veniva spesso colta da attacchi e convulsioni, durante i quali il cuore batteva al ritmo di 120 pulsazioni al minuto.

Un'altra adolescente sovraccarica di elettricitera Jennie Morgan di Sedalia, nel Missouri, che, a quanto si raccontava, emetteva scintille ad alta tensione fra lei e chiunque le si avvicinasse, a volte gettando l'altra persona a terra esanime. Gli animali diventavano ostili, davanti a lei fuggivano.

Un'altra ragazza, Caroline Clare, di London, nell'Ontario, mostri sintomi analoghi in seguito a una malattia non diagnosticata, durante la quale descrisse luoghi che nella realtnon aveva mai visitato. La malattia si trascinper un anno e mezzo. Quando guar Caroline era cosmagnetizzata che le posate le si attaccavano alla pelle e dovevano essere staccate da un'altra persona. Anche lei fu oggetto di uno studio, condotto dall'Associazione Medica dellntario.

Ma probabilmente la pipotente batteria umana stato Frank McKinstry, di Joplin, nel Missouri, che diventtalmente carico di energia da appiccicarsi - a quanto pare - al suolo. Se McKinstry smetteva di camminare, per esempio, non poteva fare un altro passo se un'altra persona non sollevava il suo piede da terra, interrompendo il circuito.

UFO nazisti

Da molto tempo sono state avanzate teorie che cercano una spiegazione di natura terrestre per comprendere la natura degli elusivi UFO. La corrispondenza fra l'avvento del moderno disco volante nell'estate del 1947 e i successivi improvvisi progressi della tecnologia aerospaziale sia sovietica sia occidentale, secondo queste teorie, sono semplicemente troppo straordinari per essere ascrivibili a una semplice coincidenza.

In effetti, fonti sparse indicano che Luftwaffe di Hitler, che impiegil primo caccia a reazione, lavorfebbrilmente allo sviluppo di una gamma di armi aeree ultrasegrete negli ultimi giorni della seconda guerra mondiale. Secondo un rapporto diffuso il 13 dicembre 1944 da Marshall Yarrow, un corrispondente della Reuter, "i tedeschi hanno prodotto un'arma "segreta" in clima con le festivitnatalizie. Il nuovo apparecchio, che apparentemente un'arma di difesa aerea, assomiglia alle palle di vetro con cui si adornano gli alberi di Natale. Questi oggetti sono stati visti sospesi nel cielo del territorio germanico, a volte isolati e a volte a gruppi. Sono di colore argento e sembrano trasparenti".

Le palle di Natale volanti erano i caccia Foo Fighters famosi durante la seconda guerra mondiale, oppure gli ingegneri nazisti avevano sviluppato qualcosa di ancor pisofisticato? Lo scrittore italiano Renato Velasco favorevole a questa seconda teoria. Egli sostiene che i tedeschi crearono una macchina volante a forma di disco piatto che chiamarono Feuerball, ovvero "palla di fuoco" impiegata sia come dispositivo antiradar, sia come arma per la guerra psicologica contro le forze alleate.

Una versione perfezionata, il Kugelblitz, o caccia "fulmine globulare" sostituil motore a turbina alimentato a benzina del Feuerball con un motore che impiegava la propulsione a reazione. Secondo Velasco il Kugelblitz fu il primo aeromobile capace di "sollevamento a reazione" ossia di decollo e atterraggio verticali. Esso fu disegnato da Rudolph Scriever e, a quanto risulta, fu fabbricato nello stabilimento della BMW presso Praga nel 1944. L'apparecchio effettuil suo primo volo nel febbraio del 1945 al di sopra del vasto complesso di ricerca sotterraneo di Kahla, nella regione tedesca della Turingia. Era in questa stessa zona, sui Monti Harz, che secondo fonti storiche Hitler intendeva opporre la sua ultima resistenza, grazie a un formidabile spiegamento di "armi segrete" che il comandante della Luftwaffe, G顤ing, aveva ripetutamente promesso.

I nazisti non ebbero il tempo di completare il loro arsenale. Ma se i sovietici o qualche altra potenza riuscirono a impadronirsi della tecnologia del disco volante, possibile che ciabbia condotto alla sperimentazione e allo sviluppo di qualcosa che diede inizio alla sequela di avvistamenti UFO a partire dal 1947.

Apocalypse now

I miti antichi sul mondo si rivolgono principalmente a due grandi questioni: gli inizi e la fine. universale la preoccupazione per il modo in cui il mondo e la vita umana, coscome la conosciamo, siano cominciati e, ancor piimportante, come finiranno, o quali catastrofi l'uomo dovrsopportare per sopravvivere.

Profeti sia religiosi che profani si sono ugualmente occupati dell'avvicinarsi di un'apocalisse globale. Il veggente francese del sedicesimo secolo Nostradamus, solitamente sibillino quando si tratta di date specifiche, scelse di essere inconsuetamente esatto quando giunse alla seguente predizione:

"Nell'anno 1999, al settimo mese, giungerdal cielo un grande re del terrore ...".

Non ci rimane molto da aspettare per sapere che cosa Nostradamus avesse in mente. Per giunta, altre fonti suggeriscono che una sorta di terribile giudizio o prova sia vicina. La teologia islamica ha profetizzato che la religione musulmana durerfino a poco tempo dopo il giorno in cui l'uomo avrcamminato sulla luna. Secondo una tradizione buddista, il buddismo terminercon la detronizzazione del tredicesimo Dalai Lama, e anche questo avvenuto. Una profezia dellntico Testamento dice che il secondo avvento del Messia avverrnel corso di una generazione dal reinsediamento degli ebrei nella loro patria originaria.

E quella che la pisplendida realizzazione della civiltmesoamericana, il calendario Maya, indica un'interruzione catastrofica alla data del 24 dicembre 2011, che dovrebbe corrispondere alla fine dell'epoca attuale, la quinta della storia dellmanit Il quinto ciclo, denominato Tonatiuh, dovrebbe chiudersi con immani cataclismi o terremoti.

L'importanza di questi vari miti e tradizioni d'incombenti disastri non consiste nel fatto che essi variano di data, ma nel loro concorde e impressionante convergere verso la chiusura dell'attuale secondo millennio, il 2000 d. C., l'astrologica Era dei Pesci. Rimane da vedere se gli antichi avevano ragione.

Nostradamus

Di tutti i profeti passati e presenti, pochi hanno catturato l'attenzione della gente come Michel de Nostredame, o Nostradamus, un medico ebreo nato a St. Remy, in Francia, nel 1503. Nel 1555 egli pubblicle sue Centurie, una serie di profezie scritte in tre sezioni, ciascuna di cento quartine. Il libro diventquasi subito quello che oggi chiameremmo un best-seller.

La profezia che guadagna Nostradamus la sua reputazione diceva: "Il giovane leone sconfiggerquello vecchio sul campo di battaglia in singolar tenzone: in una gabbia d'oro gli trafiggergli occhi; due ferite in una, che lo faranno morire di morte crudele".

Poco dopo la pubblicazione del volume, Enrico II d'Inghilterra, nel corso di festeggiamenti per un matrimonio, si battin un torneo col giovane Montgomery. La lancia di questi trafisse l'elmo d'oro di Enrico, colpendolo all'occhio: dopo dieci giorni di tremenda agonia il re, che aveva un leone come emblema, mor

La fama di Nostradamus era cosassicurata. Si potrebbe obiettare che l'interpretazione fu fatta collimare con l'accaduto, specie dal momento che si riferiva a eventi dell'epoca di Nostradamus. Ma le predizioni dell'eccellente medico anticiparono nelle sue Centurie anche personaggi, luoghi e fatti che sarebbero esistiti in un lontano futuro, fra cui la rivoluzione francese, la sfortunata fuga di Luigi XVI e di Maria Antonietta, che finirono sulla ghigliottina, l'ascesa di Napoleone, lo scoppio della seconda guerra mondiale (fece dei giochi di parole sui nomi sia di Hitler che di Roosevelt), incursioni aeree sulla Gran Bretagna, e perfino l'impiego di armi atomiche.

Che mistero si cela, per esempio, in questo distico?

"Un principe libico diventerpotente in Occidente.

La Francia si preoccuperper gli arabi."

Non serve una grande fantasia per fornire il nome del principe libico: basta aprire il giornale. E il ritorno sulla scena dell'Ayatollah Khomeini, nonchla caduta dello scidi Persia, sono adombrate in modo inquietante in questa strofa:

"Pioggia, fame e guerra incessante in Persia.

La fede eccessiva tradiril re.

Finito qua... iniziato in Francia".

Questo ci ricorda che fu durante il suo esilio francese che l'Ayatollah pose le basi della sua rivoluzione contro lo Scie del suo ritorno in Iran.

Profezie contemporanee

La profezia una tradizione dalla storia lunga e onorata. Non c quindi motivo di credere che anche fra noi non esistano profeti validi come quelli del passato che pratichino la loro arte. Potrebbero anzi essercene di piche nel Medioevo, considerato l'aumento della popolazione umana.

H. G. Wells sbaglila sua predizione dello scoppio della seconda guerra mondiale di un solo anno, e della localitdove avrebbe avuto inizio, la stazione ferroviaria di Danzica, anche se indicil paese giusto, la Polonia. (I tedeschi usarono una radiotrasmittente come scusa per il loro attacco.) Homer Lee, un commentatore militare, predisse accuratamente che i giapponesi avrebbero impiegato una manovra a tenaglia sferrata dal Golfo di Lingayen per invadere le Filippine e sbarrare la strada agli americani a Corregidor, trentadue anni prima che questo si verificasse.

Il problema, naturalmente, che le profezie possono essere esatte, ma nonostante cinon hanno nessuna conseguenza sugli eventi successivi se nessuno fa niente per cambiarne il loro corso.

Un esempio di ciil caso della predizione fatta a Lord Kitchener, che fu avvertito dal sensitivo Cheiro di non viaggiare per mare nell'anno 1916. Nell'anno predetto Kitchener ignorl'avvertimento e s'imbarcper la Russia a bordo della nave Hampshire. La nave urtcontro una mina e affond portando con sil Lord.

Convulsioni e cataclismi

I geologi sarebbero i primi ad ammettere che il pianeta Terra appare pericolosamente esposto a una possibile catastrofe apocalittica. La stessa crosta terrestre sottoposta a un'immensa tensione, dato che falde tettoniche cozzano fra loro da tempo immemorabile in una danza irta di pericoli e accompagnata da rombo di tamburi e fiammeggiare di torce: i devastanti terremoti e le eruzioni vulcaniche che travagliano le coste di un oceano che porta il nome ingannevole di Pacifico.

Nel 1883, il mondo registrla sua pispaventosa esplosione in questa zona quando avvenne lruzione del Krakatoa, che letteralmente si vaporizz mandando onde di marea in tutto il globo. Le ceneri scagliate negli strati superiori dell'atmosfera furono in tale quantitda cambiare il colore dei tramonti e da alterare drasticamente per anni a venire le condizioni climatiche. Dato che oggi le coste sono pifittamente abitate di una volta, un'esplosione del genere provocherebbe senza dubbio la morte di centinaia di migliaia di persone. Perfino regioni litoranee lontane come quelle del Giappone e delle Hawaii sarebbero minacciate.

La fascia costiera della California puaspettarsi da un momento all'altro un terremoto delle dimensioni di quello che nel 1906 distrusse San Francisco. Della pressione si sta accumulando anche fra la Gran Bretagna e la Scandinavia. Se si scaricasse, potrebbe scatenare un'inondazione della Scozia e trasformare Londra in un porto del Mare del Nord.

Dei paragnosti hanno da lungo tempo lanciato un allarme su una convulsione globale della natura che minaccia il futuro dell'umanitsul nostro pianeta. A questi sensitivi si aggiungono oggi gli stessi scienziati, le cui predizioni sono altrettanto sinistre. Oltre ai terremoti e alle eruzioni vulcaniche, essi prevedono un'intensificarsi dell'"effetto serra" che potrebbe far salire i livelli degli oceani fino a sommergere la maggior parte dei porti attuali e determinare una diminuzione dello strato protettivo di ozono nell'atmosfera che causerebbe un drammatico aumento dell'incidenza di cancro nelle popolazioni. Alcuni studiosi pronosticano addirittura una repentina inversione dei poli magnetici della terra.

In effetti, quasi tutte queste catastrofi geografiche potenziali rientrano nell'ordine naturale delle cose, e potrebbero comprendere l'avanzare e il recedere di ere glaciali o un bombardamento di corpi celesti dalle dimensioni di una piccola nazione. Quello che cambiato maggiormente su scala planetaria la popolazione che immensamente maggiore rispetto a epoche precedenti. Il problema non pi o non solo, se gli scienziati o i sensitivi abbiano ragione, ma quale catastrofe si abbatterper prima sopra di noi.

Continenti sommersi

Atlantide non l'unica terra antica che secondo molte fonti sarebbe sprofondata sotto il mare. Sia studiosi sia scrittori di leggende parlano di altri due continenti sommersi, i paesi leggendari di Lemuria e di Mu.

Il nome di Lemuria proviene dall'antica famiglia dei lemuri, e fu coniata dallo zoologo inglese del diciannovesimo secolo P. L. Sclater per spiegare le similaritfra i lemuri fossili trovati nell'estremitmeridionale dell'India e quelli rinvenuti nella provincia sudafricana del Natal. Sclater ipotizzl'esistenza di Lemuria, un continente sommerso che in epoche remote avrebbe occupato quello che l'attuale Oceano Indiano, collegando fra loro l'Africa del Sud e l'Asia meridionale.

L'idea di un ponte tropicale che unisse fra loro le terre emerse esistenti stimolla fantasia e ottenne il consenso di un'autoritin materia di evoluzionismo come Thomas Huxley. In Germania, il biologo Ernst Haeckel si spinse fino a formulare l'ipotesi che l'antica Lemuria potesse corrispondere al perduto Giardino dellden, la culla della specie umana.

Anche la terra scomparsa di Mu stata a lungo cercata dagli studiosi di grandi enigmi. La questione di Mu fu presentata per la prima volta in una serie di libri di James Churchward, un colonnello britannico in pensione che un tempo era stato nel corpo dei Lancieri del Bengala in India. Mentre lavorava per un programma assistenziale in favore delle vittime di una carestia, sostenne Churchward, aveva conosciuto un rishi, ovvero un gran sacerdote ind che possedeva una biblioteca di tavolette di pietra graffite in naacal, la lingua originaria di Mu.

Secondo la teoria di Churchward, dedotta dalle tavolette in naacal e dalle tradizioni orali delle isole del Pacifico e certe zone dell'America Meridionale e Centrale, i primi esseri umani ebbero origine a Mu circa 200 milioni di anni fa. La loro scienza, compresa la capacitdi controllare la gravit era molto piavanzata rispetto a quella che oggi conosciamo. Ma intorno a 12.000 anni fa avvenne una catastrofica esplosione di gas che fece sprofondare nell'Oceano Pacifico il continente di Mu. Di una massa territoriale lunga circa 8000 chilometri e larga 5000 non rimasero che poche isole sparse sopravvissute al di sopra delle onde. Le ciclopiche ed enigmatiche vestigia che sorgono su molte isole del Pacifico e le grandi teste di pietra dell'Isola di Pasqua non avrebbero potuto essere costruite dalla forza lavoro disponibile in isole dalla popolazione limitata dalle loro dimensioni. stato anche osservato che gli indigeni hawaiani chiamano tuttora questo continente scomparso Mu. Si presume che nell'esplosione cosmica siano perite, sulla popolazione complessiva dell'antica Mu, 64 milioni di persone. I sopravvissuti finirono per colonizzare altri continenti. Churchward mornel 1936, all'etdi 86 anni, dopo aver scritto cinque libri dedicati alla questione di Mu. Si pensa che altri testi su Mu esistano tuttora in certi monasteri sulle alte montagne dell'Asia Centrale.

Le luci dei "Palatine"

Picose solcano le onde del mare di quanto Orazio abbia mai immaginato. Prendiamo la storia dello sfortunato brigantino Palatine, che fu immortalato dalla commovente poesia di John Greenleaf Whittier che reca lo stesso nome. Nel 1752 il Palatine della lirica salpdall'Olanda con un carico di emigranti diretti a Filadelfia. Secondo la poesia di Whittier, l'equipaggio si ammutinal largo di Block Island, davanti alla costa della Nuova Inghilterra, dopo che la nave si fu arenata. Le venne dato fuoco, dopo di che si poterono udire, al di sopra del rumoreggiare dei flutti, le urla di una sventurata passeggera rimasta a bordo.

Secondo la leggenda, il funesto brigantino riappare periodicamente come una sfolgorante palla di fuoco in alto mare. Whittier la descrisse cos

"Mira, fra corruschi bagliori, nuovamente, sugli scogli e sui flutti ribollenti, del Palatine il naufragio fiammeggiante!" (Behold! Again, with shimmer and shine, Over the rocks and seething brine, The flaming wreck of the Palatine!).

Purtroppo, non rimane nessun registro che dimostri che una nave chiamata Palatine sia mai salpata dall'Olanda, o da un qualsiasi altro porto. Ma, almeno in questo caso, i fatti sono impressionanti come la leggenda poetica. Dei documenti dimostrano che effettivamente una nave chiamata Princess Augusta salpda Rotterdam nel 1738, con destinazione Filadelfia e con un contingente di 350 passeggeri tedeschi provenienti dai distretti del Palatinato Inferiore e di quello Superiore. Il viaggio inizisotto una cattiva stella.

La riserva d'acqua, infetta, uccise ben presto metdell'equipaggio e un terzo dei passeggeri, compreso. il comandante George Long, che morper un sorso di quell'acqua.

Poi l'Augusta incontril cattivo tempo e mare in burrasca, che la fecero uscire di rotta. A queste peripezie si aggiunse il comportamento criminale dellquipaggio, che estorse denaro e oggetti di valore ai passeggeri superstiti. Quasi per misericordia divina, la nave si arenil 27 dicembre all'estremitsettentrionale di Block Island. Gli isolani trassero in salvo molti dei passeggeri, ma non riuscirono a salvare nulla dei bagagli perchl'equipaggio tagligli ormeggi e lasciche la nave andasse a cozzare contro gli scogli e colasse a picco. Mary Van der Line, che aveva perso i sensi, affondcon la nave, custodendo fino alla fine i suoi forzieri colmi di argenteria. Delle 364 persone che erano partite da Rotterdam, soltanto 277 sopravvissero.

Ma che dire del fuoco, dei "corruschi bagliori" di cui scrisse Whittier? Poco dopo l'affondamento dell'Augusta, il comandante di un'altra nave che passava attraverso lo Stretto di Block Island riferdi aver visto il vascello in fiamme. Cosannoto sul suo diario di bordo: "Siamo rimasti cosimpressionati da quella vista che abbiamo seguito la nave in fiamme fino alla sua tomba nei flutti, ma non siamo riusciti a scorgere nessun superstite o relitto".

Quello che degli osservatori hanno visto da allora, e che gli abitanti del luogo danno quasi per scontato, diventato noto come le "luci del Palatine" una luminescenza spettrale che si sposta in avanti e indietro nelle acque presso la Block Island. Un medico locale, Aaron C. Willey, scrisse nel 1811: "A volte piccolo e assomiglia a una luce che splende attraverso una finestra lontana, altre volte si espande fino all'altezza di una nave con tutte le sue vele spiegate. La fiammata emette veri e propri raggi di luce".

"Il motivo di questa "luminositerrante"", aggiunse Willey, "sarebbe un argomento interessante per una speculazione filosofica". E anche per coloro che credono che la vita imiti l'arte, in tutte le sue ramificazioni.

Il teschio di cristallo

Il quarzo cristallino sta godendo di un immenso ritorno di popolaritper le sue presunte proprietspirituali. Questo stesso minerale affascinanche i nostri progenitori. I greci lo chiamavano crystallos, o "ghiaccio chiaro". In Egitto, fin dal 4000 a.C., le fronti dei defunti venivano adornate con un "terzo occhio" di quarzo cristallino che si presumeva in grado di permettere all'anima di vedere la strada per l'eternit Tradizionalmente, il materiale preferito per le sfere di cristallo usate da veggenti e sensitivi sempre stato cristallo di rocca purissimo.

Ma l'oggetto di quarzo pistraordinario che si conosca il cosiddetto "teschio di cristallo" di Mitchell-Hodges, la cui origine variamente attribuita agli Aztechi, ai Maya o agli Atlantidi. Anche il suo rinvenimento fu molto controverso . Secondo certe fonti, fu trovato nel 1927 da una ragazza diciassettenne, Anna, figlia adottiva dell'avventuriero e vagabondo F. A. Mitchell-Hodges, mentre scavava fra le rovine di Lubaantun, la "Cittdelle pietre cadute" nelle giungle dell'Honduras britannico. Dopo tre anni di scavi nell'antico sito archeologico maya, Anna portalla luce il teschio di cristallo di rocca, a grandezza naturale, che giaceva fra le macerie di un altare e un attiguo muro. Una mandibola appartenente allo stesso manufatto fu scoperta a circa otto metri di distanza tre mesi dopo.

La squadra di Mitchell-Hodges eseguestesi scavi nella zona, e diede un enorme contributo al nostro attuale patrimonio di reperti e di conoscenze sulla civiltprecolombiana del Nuovo Mondo. Ma Mitchell-Hodges era anche noto come un fervente assertore della veridicitdella leggenda di Atlantide; fu anzi in primo luogo la convinzione che fosse possibile confermare l'esistenza di una connessione fra Atlantide e i Maya a spingerlo a sfidare le giungle dell'America centrale.

Il cristallo di rocca, purtroppo, non puvenir datato con i sistemi convenzionali. Tuttavia i laboratori Hewlett-Packard, che hanno studiato il misterioso cranio, hanno stimato che il suo completamento avrebbe richiesto un minimo di trecento anni di lavoro a una serie di artigiani di enorme talento. In termini di durezza, il cristallo di rocca solo leggermente inferiore al diamante. Perchquesto pezzo di pietra non locale era considerato di tale valore che il popolo che lo lavor- quale che fosse - impiegtre secoli per levigarlo pazientemente?

Il mistero del cranio di cristallo s'infittancora di piquando i due pezzi furono attaccati e si vide che la mandibola mobile si articolava col resto del teschio, creando l'effetto di un cranio umano che apre e chiude la bocca. possibile che il teschio fosse manovrato dai sacerdoti del tempio come oracolo e strumento di divinazione.

Altre proprietattribuite al teschio di cristallo sono ancora pieccezionali. Pare che il lobo frontale, per esempio, a volte si appanni, acquistando un tinta lattiginosa. Altre volte emette un'aura quasi spettrale "forte e con un lieve tono paglierino, simile all'alone della luna". Potrebbe trattarsi del frutto di una fantasia sovreccitata, oppure stimolata da un potere intrinseco del cranio stesso; di fatto coloro che ne rimangono in contatto per lunghi periodi di tempo riferiscono esperienze sensoriali inquietanti che comprendono suoni eterei, e perfino apparizioni di spettri. L'impatto visivo del teschio ipnotico, anche per uno scettico.

Quali che siano le sue propriet a ogni modo, non pare che ne faccia parte una maledizione mortale a carico del suo possessore. Mitchell-Hodges, da parte sua, non si distaccmai dal teschio per pidi trent'anni, durante i quali scampa tre accoltellamenti e a otto ferite d'arma da fuoco. Prima di morire, il 12 giugno 1949 lascinel suo testamento il teschio di cristallo e il suo misterioso retaggio alla propria figlia adottiva, che l'aveva trovato. Il teschio, il cui valore stimato 25.000 dollari, rimasto proprietprivata.

Fuoco dal cielo

A quanto si racconta, il Grande Incendio di Chicago del 1871 iniziquando la mucca di una certa signora Oeary fece cadere con un calcio la lanterna, che diede fuoco alla paglia.

Poi il fuoco divorla stalla e passda un edificio all'altro finchpraticamente l'intera cittfu in fiamme. Quando l'incendio fu spento, pidi 17.000 case erano state distrutte, centomila persone erano rimaste senza tetto, e almeno duecentocinquanta avevano trovato la morte.

Meno noto che l'intero Midwest degli Stati Uniti, dall'Indiana ai due Dakota e dallo Iowa al Minnesota, fu vittima di disastrosi incendi la notte dell'8 ottobre 1871. Essi rappresentarono complessivamente la pimisteriosa e micidiale conflagrazione mai registrata negli annali della nazione. Eclissato nella storia dallncendio di Chicago , il piccolo Peshtigo, un paese di duemila anime presso Green Bay, nel Wisconsin, subuna sorte il cui costo umano fu pielevato. Metdegli abitanti, ossia un migliaio di persone, perirono quella terribile notte, soffocati dal fumo o arsi da fiamme la cui origine rimase ignota. Non restin piedi una singola struttura. Da dove giunsero le fiamme, e perchdivamparono cosallmprovviso, senza nessun segno premonitore?

"In un solo attimo terrificante un'immensa fiammata esplose nel cielo, verso occidente", scrisse un superstite di Peshtigo. "Innumerevoli lingue di fuoco si propagarono per il villaggio, trafiggendo ogni cosa come saette. Un ruggito assordante, mischiato alle esplosioni delle linee ad alta tensione, riempiva l'aria e paralizzava ogni abitante. L'opera di distruzione del fuoco parve non avere un punto d'inizio: il turbine di fuoco imperversin un attimo nell'intero abitato." Altri sopravvissuti parlarono del fenomeno come di un tornado di fuoco, e riferirono di edifici in fiamme che saltarono in aria tutti interi prima di esplodere in ceneri ardenti.

Quello che i testimoni oculari descrissero era pisimile a un olocausto scatenato dal cielo che a un incendio accidentale iniziato da una mucca nervosa. E in effetti, secondo una teoria avanzata dal parlamentare del Minnesota Ignatius Donnelly, i devastanti incendi del 1871 caddero realmente dal cielo, trattandosi della coda di una cometa dal comportamento erratico. Durante il suo passaggio del 1846, la cometa di Biela si era inesplicabilmente spaccata in due; il suo ritorno era previsto per il 1866, ma non si verific La testa frantumata della cometa comparve finalmente nel 1872 sotto forma di una pioggia di meteoriti.

Donnelly suggerche la coda separata fosse apparsa l'anno prima, nel 1871, e che fosse stata la causa principale dell'estesa tempesta di fuoco che infiernel Midwest, devastando o distruggendo un totale di ventiquattro citte lasciandosi una scia di almeno duemila vittime. La siccitdi quellutunno contribusenza dubbio all'estensione del disastro. La storia oggi ricorda soprattutto lncendio di Chicago e in larga misura passa sotto silenzio l'Orrore di Peshtigo, come fu chiamato. Ignora inoltre la cometa di Biela e le responsabilitdella sua coda.

Il sogno premonitore di Lincoln

Certe premonizioni si avverano e altre no, per quanto siano reali e terribili gli eventi che sembrano prefigurare. Prendiamo per esempio il caso del sedicesimo presidente degli Stati Uniti, Abraham Lincoln, che previde il proprio assassinio in un sogno.

Lincoln raccontl'avvertimento ricevuto in sogno ad un amico intimo, che ne lasciun resoconto scritto per la posterit Nel sogno, disse Lincoln, "avevo lmpressione di un silenzio mortale intorno a me. Poi sentii dei singhiozzi soffocati, come se molte persone stessero piangendo. Scesi dal letto e andai al piano di sotto, dove mi aggirai per le stanze. Non vidi anima viva, ma continuavo a sentire quei singhiozzi di cordoglio. Quando arrivai nella Sala Orientale vidi qualcosa che mi fece trasecolare e m'impressionsgradevolmente. Davanti a me c'era un catafalco, su cui giaceva una salma in abiti funebri. Intorno stavano sull'attenti dei soldati. "Chi morto alla Casa Bianca?" chiesi a uno di loro. "Il presidente", rispose. "stato ucciso"".

Pochi giorni dopo questo sogno, Lincoln cadde sotto i colpi di pistola di John Wilkes Booth. Ferito a morte, fu portato dal Teatro Ford in una casa privata che si trovava dallltra parte della strada. La sua salma fu poi esposta nella Sala Orientale della Casa Bianca, come nel suo sogno.

Fantasmi autostoppisti

Una sera d'inverno del 1965, Mae Doria, di Tulsa, nell'Oklahoma, partin macchina da sola per andare a trovare sua sorella, che abitava a Pryor, a una settantina di chilometri di distanza. "Mentre facevo la statale numero 20", ricordla Doria, "pochi chilometri a est della cittadina di Claremore sono passata davanti a una scuola e vedo un ragazzino di circa dodici anni che faceva l'autostop sul ciglio della strada."

Preoccupata dall'idea di una persona cosgiovane sola in una notte cosfredda, la donna fermla macchina e gli offrun passaggio. "Lui salito e si seduto accanto a me", continu "e abbiamo chiacchierato molto convenzionalmente del pie del meno." La donna gli chiese che cosa facesse in quella zona, e lui rispose: "Gioco a pallacanestro nella squadra della scuola". Il passeggero sembrava alto un metro e cinquanta ed era di corporatura robusta, "come un ragazzo che pratica degli sport e usa i muscoli". Di pelle bianca aveva capelli castano chiari e occhi grigio-azzurri. Ma Mae Doria non sapeva di avere a bordo un fantasma autostoppista.

Alla fine il ragazzo additl'ingresso di una fogna alla periferia di Pryor e disse: "Mi faccia scendere l. Non vedendo nessuna casa e nessuna luce, la Doria gli chiese dove abitava, e lui rispose: "Laggi. Essa stava cercando di capire dove potesse essere il posto quando il suo passeggero semplicemente scomparve! Fermimmediatamente la macchina e balzfuori. "Sono corsa tutt'intorno all'auto, quasi isterica", ramment "Ho guardato dappertutto, su e giper la strada, a destra e a sinistra, ma senza esito. Era scomparso." Pitardi ricordche l'autostoppista non portava la giacca, nonostante il freddo pungente di quella sera d'inverno. Una conversazione casuale con un impiegato dellzienda elettrica, due anni dopo il fatto, rivelche al fantasma era stato dato un passaggio da una macchina nello stesso posto nel 1936.

Un incontro ancora piimpressionante implicuna morte accidentale di cui fu, almeno parzialmente, responsabile uno spettro autostoppista. Nel febbraio del 1951 Charles Bordeaux, di Miami, lavorava come ufficiale nell'Ufficio Indagini Speciali delleronautica militare in Inghilterra. Un aviere americano era stato ucciso a colpi d'arma da fuoco in circostanze misteriose, e a Bordeaux fu dato lrdine d'investigare.

Egli apprese che una sentinella aveva scorto un uomo che correva fra due bombardieri B-36 parcheggiati. Il militare aveva gridato "Altol" tre volte, e quando la figura umana si era rifiutata di fermarsi le aveva sparato. "Avrei giurato di averlo colpito, ma quando sono corso in quel punto dell'aeroporto non c'era nessuno: l'uomo era scomparso!" La pallottola vagante della sentinella aveva raggiunto e ucciso un altro aviere.

Continuando la sua indagine, Bordeaux parlcon un ufficiale che anche lui era di servizio quella notte fatale. Prima dell'incidente era alla guida della sua auto quando aveva visto un uomo nell'uniforme della Royal Air Force che faceva l'autostop. Quando fu salito, testimonil'ufficiale, l'aviere gli chiese di offrirgli una delle sue sigarette Camel. Poi domandun accendino. L'ufficiale vide con la coda dell'occhio il guizzo della fiammella, ma quando giril capo il passeggero si era volatilizzato, lasciando l'accendino sul sedile vuoto.

Il Castello di Corallo

Il solitario piccolo lettone lavorava per lo pidi notte, nell'aria umida della Florida, per erigere un monumento a un amore che non sarebbe mai stato corrisposto. Dal 1920 al 1940, il minuscolo Edward Leedskalnin (era alto soltanto un metro e cinquantadue e pesava quarantacinque chili) lavorsu enormi massi corallini che pesavano fino a trenta tonnellate ciascuno, usando tecniche che lui solo conosceva. Il risultato, che fa pipensare a metallo fuso in uno stampo o colato piuttosto che a pietra scolpita, continua a sbalordire architetti e ingegneri, nonchi diecimila turisti che vi affluiscono ogni anno.

L'amore e l'opera di Leedskalnin si rivolgevano a una sposa giovanissima a cui si rifersempre come alla "Dolce Sedicenne". Respinto il giorno prima del matrimonio, lascila Lettonia e anda stabilirsi in Florida. Servendosi di blocchi locali usati nell'edilizia Leedskalnin comincia costruire il Castello di Corallo su quattro ettari di terra, presumibilmente nella speranza di attirare il suo riluttante amore in America.

Essa non venne mai, ma Leedskalnin continuostinatamente a lavorare, sollevando unmpenetrabile aura di mistero e di maestintorno al suo progetto solitario. Nessuno sapeva come facesse a sollevare da terra da solo i giganteschi blocchi corallini e a caricarli sul suo camion, ncome facesse a squadrarli e a collocarli, in un caso sistemando una lastra di nove tonnellate con tale senso dell'equilibrio e tale delicatezza che bastava sfiorarla con un dito per farla ruotare. Se venivano a trovarlo dei visitatori, Leedskalnin interrompeva il lavoro, per riprenderlo dopo che se n'erano andati.

Quando Leedskalnin mor nel 1951, si portnella tomba i suoi segreti, anche se lasciintendere che fossero simili alle stesse tecniche con cui gli egizi avevano costruito la Grande Piramide di Cheope. Tutto quello che certo che disse di essere riuscito a vincere le leggi naturali della gravite dell'equilibrio.

Leedskalnin fu meno fortunato in amore. Parecchi anni fa qualcuno si mise in contatto con la Dolce Sedicenne e le chiese se le sarebbe piaciuto visitare il Castello di Corallo. "Non m'interessava quando avevo sedici anni", fu la sua risposta, "e non m'interessa adesso che ne ho ottanta".

Oggi circa ottomila visitatori al mese fanno il giro di questo capolavoro, entusiasmandosi davanti a meraviglie come un modello di Saturno di 18 tonnellate, collocato in cima a mura spesse novanta centimetri. A breve distanza, immobilizzato nella sua orbita, c Marte, anch'esso rappresentato da un globo di corallo di 18 tonnellate.

Questo monumento costruito per amore ci ricorda il Taj Mahal di Agra, in India, una tomba che considerata il pisplendido palazzo del mondo, costruito dall'imperatore Mogul Shah Jehan per la sua moglie favorita Mumtaz Mahal. Ma il Taj Mahal fu eretto da centinaia di abili operai, aiutati dai montacarichi e argani speciali con cui furono costruiti i meravigliosi palazzi di Mogul, nonchda fondi illimitati, da un esercito di fornitori e da lunghe file di buoi per il traino di materiali, mentre il Castello di Corallo fu costruito di notte, e da un solo uomo.

I rospi fachiri

Non si contano le storie di animali vivi o mummificati trovati racchiusi nella pietra. Un enorme numero di queste notizie riguardano rane e rospi. Si racconta, per esempio, che durante la costruzione dell'acquedotto di Hartlepool, presso la cittinglese di Leeds, nell'aprile del 1865, gli operai che lavoravano in una cava trovarono un rospo vivo sepolto in calcare di magnesio antico di 200 milioni di anni. Il rospo, a una profonditdi sette metri e mezzo, aveva lasciato nel calcare un calco perfetto. Secondo i resoconti dei giornali, e il rospo era vivo e vegeto, ma non poteva gracidare perchla sua bocca era come sigillata; emetteva invece dalle narici dei versi simili a latrati. A parte la "straordinaria lunghezza" delle sue zampe posteriori, sembrava essere un esemplare normale, e morpochi giorni dopo essere stato portato alla luce.

Pio meno nello stesso periodo, la rivista Scientific American riportla notizia che il cercatore d'argento Moses Gaines aveva spaccato un masso di quasi un metro quadrato e aveva trovato nel suo interno un rospo perfettamente nascosto, anche in questo caso come se la roccia gli. fosse stata fatta colare intorno. L'animale fu descritto come "lungo poco meno di otto centimetri e molto grasso. I suoi occhi erano grandi all'incirca come un centesimo d'argento, e quindi molto pigrossi di quelli di rospi delle stesse dimensioni come se ne possono vedere ogni giorno". Anche il rospo di Gaines era vivo, benchpigro. "Si cercato di farlo saltare stuzzicandolo con un bastoncino", riferisce l'articolo, "ma il batrace non ha mostrato alcuna reazione."

Queste storie e altre ancora hanno aperto un vaso di Pandora scientifico che non ancora stato richiuso in modo soddisfacente. Un tale dottor Franck Buckland ha cercato di replicare il fenomeno sigillando sei rospi da esperimento in blocchi di calcare e di arenaria e seppellendoli alla profonditdi un metro nel suo giardino. L'anno successivo, quando riportalla luce i rospi, trovche tutti quelli che erano stati sigillati nell'arenaria erano morti, mentre quelli rimasti nel calcare se l'erano cavata meglio: erano vivi e addirittura avevano messo su peso. Ma quando Buckland ripetl'esperimento per essere sicuro, tutti i rospi morirono.

Senza lasciarsi scoraggiare da questo esito, il francese Seguin seppe far meglio di Buckland. Nel 1862, immerse venti rospi in solfato di calcio, che lascisolidificare. Poi seppellil blocco. Si racconta che quando lo apr dodici anni dopo, quattro dei rospi erano ancora vivi.

La mano fossile

Nell'estate del 1889 l'agricoltore J. R. Mote di Phelps County, presso Kearney, nel Nebraska, stava scavando in una cava quando trovuna "grande pietra marrone del peso di pidi otto chili. Dopo che l'ebbe ripulita dall'argilla che la ricopriva", scritto in un articolo comparso il 17 agosto di quell'anno sul San Francisco Examiner, "si rese visibile un grosso fossile, rappresentante una mano umana stretta a pugno. Il reperto era stato staccato dal braccio poco al di sopra del polso, e nella parte posteriore della mano era chiaramente incisa l'impronta di un tessuto ruvido o di un qualche materiale intrecciato. Al tempo del rinvenimento non ne fu detto nulla", continuava l'articolo, "perchil signor Mote non un tipo curioso".

Ma ben presto le cose cambiarono. "Uno dei figlioletti del signor Mote, la cui facoltdi rompere oggetti stava proprio allora cominciando a svilupparsi, concepl'idea di aprire la mano. Quando riusca spezzarla, ne rotolarono fuori, con suo grande stupore, undici pietre trasparenti e brillanti."

Di fronte a questo strano sviluppo degli eventi, il signor Mote mostrabbastanza curiositda rivolgersi a un gioielliere che riconobbe nelle pietre degli autentici diamanti della pibell'acqua, senza il minimo difetto o macchia che ne offuscasse la bellezza.

"Le gemme", proseguiva l'articolo, "sono quasi tutte della stessa forma e grandi pressappoco come fagioli. Sembrerebbero essere state levigate dall'acqua, ma nondimeno sono splendide."

Lincoln e Kennedy

Poco prima che John Fitzgerald Kennedy partisse per Dallas nel novembre 1963, la sua segretaria, Evelyn Lyncoln, lo avvertdi non andare. Kennedy non diede retta al suo presentimento, con tragiche conseguenze. Il 22 novembre rimase ucciso quando Lee Harvey Oswald gli sparcon una carabina italiana da una finestra al sesto piano del Texas School Book Depository.

Il numero delle strane analogie fra i presidenti americani John Kennedy e Abraham Lincoln, anch'egli assassinato dopo aver ricevuto una premonizione della sua morte, travalica i limiti della semplice coincidenza. Lincoln, per esempio, era stato eletto presidente il 6 novembre 1860, Kennedy l'8 novembre 1960. Anche i due uomini che successero loro quali presidenti nacquero a un secolo di distanza fra loro: Andrew Johnson nel 1808 e Lyndon Baines Johnson nel 1908. Gli assassini, John Wilkes Booth e Oswald, nacquero a 101 anni di distanza l'uno dall'altro.

Booth colpLincoln alla testa da dietro, in un teatro, e fuggin una stalla; Oswald colpKennedy alla testa da dietro, da un magazzino, e fuggin un teatro. Entrambi gli assassini furono a loro volta uccisi prima di poter comparire in giudizio. Sia Kennedy sia Lincoln furono assassinati un venerd alla presenza delle loro mogli. Lincoln fu ucciso nel Teatro Ford, Kennedy in una Lincoln fabbricata dalla casa automobilistica Ford.

Ed entrambi i presidenti profetizzarono la loro morte. Lincoln disse a una guardia il giorno in cui fu assassinato: "Ci sono degli uomini che vogliono ammazzarmi.... E io non ho dubbio che lo faranno... Se deve succedere, impossibile impedirlo".

Poche ore prima di cadere vittima della carabina di Oswald, Kennedy disse a sua moglie Jacqueline e a Ken O'Donnell, suo consigliere privato: "Se qualcuno vuole spararmi da una finestra con un fucile, nessuno pufermarlo, e allora perchdarsene pensiero?".

Un sepolcro senza pace

I morti non potranno parlare, ma questo non significa che non vadano in giro. Il caso piimpressionante documentato ha come macabro scenario un sepolcro di famiglia nell'isola di Barbados, un'ex colonia britannica delle Piccole Antille, non lontano dalla costa del Venezuela.

In questo sepolcro di pietra, nel cimitero di Christ Church, la facoltosa famiglia di piantatori dei Walronds affidava i suoi morti all'eterno riposo, o almeno coscredeva. Il primo membro della famiglia a esservi sepolto, nel 1807, fu Thomasina Goddard. In capo a un anno la proprietdel sepolcro passa un'altra generazione di proprietari di schiavi, i Chase. Due delle loro figlie furono sepolte nella tomba negli anni 1808 e 1812.

Anche il loro padre, Thomas Chase, mornel 1812. Quando la pesante lastra di marmo che copriva il sepolcro sotterraneo fu tolta per il suo seppellimento, i becchini arretrarono inorriditi. Le bare piombate di entrambe le ragazze erano ritte e capovolte. Non fu possibile trovare nessun segno di scasso o manomissione. In qualche modo, le bare si erano mosse da sole, ma come?

Un parente mornel 1816, e la tomba dovette essere aperta nuovamente. E nuovamente le bare all'interno furono trovate in uno stato di completo scompiglio; quella di Thomas Chase, il cui trasporto aveva richiesto l'opera di otto uomini, era appoggiata, ritta, contro una parete.

Otto settimane dopo un nuovo seppellimento attiruna folla di curiosi. Anche se il sepolcro era stato sigillato dopo l'ultima scoperta di anomali spostamenti, le bare dei Chase erano ancora state mosse. Fu chiesto l'intervento di Lord Combermere, governatore delle Barbados. Nel 1819 egli fece accatastare i feretri e apporre dei sigilli alla lastra di marmo che copriva il sepolcro. Ma gli spiriti si dimostrarono piforti delle autorit Quando, l'anno dopo, furono sentiti dei rumori provenienti dalla tomba stregata, Lord Combermere ordinche fosse riaperta e ispezionata e avvenne quanto previsto. Dopo che furono tolti i sigilli, intatti, gli ispettori scesero nellmido e oscuro sepolcro e trovarono che le bare di piombo avevano eseguito di nuovo la loro danza di morte. Soltanto l'originaria bara di legno di Thomasina Goddard non era stata toccata.

Alla fine, le salme furono esumate e risepolte in un angolo pitranquillo del cimitero. Oggi, il sepolcro di Christ Church rimane scoperchiato e abbandonato: i morti ne sono stati cacciati fuori da potenti forze ignote.

I poteri di Uri Geller

Il picelebre paragnosta del mondo oggi l'israeliano Uri Geller, un ex paracadutista militare che continua a sbalordire le platee e nel frattempo ad ammassare una considerevole fortuna personale, stimata nell'ordine dei milioni di dollari, mediante dimostrazioni private dei suoi incredibili poteri.

Nato a Tel Aviv nel 1946, Geller comincia dar prova delle sue facoltparanormali fin dall'etdi tre anni leggendo nel pensiero di sua madre. Eventi pitangibili emersero alltdi sei anni, quando egli si rese conto che poteva spostare le lancette di un orologio senza toccarle. Anni dopo, dimostrazioni di questo tipo gli procurarono fama e denaro.

Geller comincia imporsi all'attenzione del grande pubblico agli inizi degli anni settanta, quando le sue esibizioni a Monaco produssero una profusione di posate e chiavi incurvate, due dei preferiti bersagli delle facoltmetapsichiche di Geller. Egli faceva anche fermare le lancette degli orologi e poi le rimetteva in movimento. Due delle sue imprese pispettacolari avvennero quando guidun'automobile, bendato, per le vie acciottolate di Monaco, e quando bloccuna teleferica sui Monti Chiemagu.

Geller non tardad attirare l'attenzione dello studioso e scrittore di parapsicologia Andrija Puharich, che sponsorizzun viaggio in America in modo che il paragnosta israeliano potesse essere esaminato in condizioni di laboratorio. I risultati degli esperimenti a cui Geller si sottopose all'istituto di ricerca di Stanford sotto la guida dei fisici Hal Puthoff e Russell Targ parvero confermare al di ldi ogni dubbio le sue facoltparanormali. Egli non solo superle rigorose procedure di controllo predisposte dagli scienziati e registrelevati punteggi in visione a distanza, chiaroveggenza e psicocinesi, ma fu anche in grado d'influire in modo evidente su unmpia gamma di sensibilissimi strumenti elettronici.

Una sensazionale e memorabile esibizione di Uri Geller avvenne il 23 novembre 1973, quando partecipal programma televisivo della BBC condotto da David Dimbleby. Centinaia di sbalorditi telespettatori telefonarono per dire che la loro argenteria e altri oggetti di metallo avevano cominciato a piegarsi in casa loro mentre guardavano Geller alla TV. Quando l'ex paracadutista tornin America, era diventato una celebrit

Gli scettici obiettano che i pretesi poteri paranormali di Geller non sono che normali trucchi da prestigiatore, come quelli del mago da palcoscenico di professione James Randi, "lo stupefacente" (Randi, naturalmente, sostiene che questi presunti poteri metapsichici sono semplici trucchi da prestigiatore). E , a quando pare, Randi si dimostrato esperto nel ricreare parecchi dei cosiddetti "fenomeni Geller" per esempio piegando cucchiai e chiavi, mediante giochi di destrezza e altre tecniche.

Ma pudarsi che sia Geller a ridere per ultimo, e a far saltare il banco. Dopo un periodo di alcuni anni di relativo silenzio, Geller tornato di recente alla ribalta mondiale con un nuovo libro, un conto in banca considerevolmente rimpinguato e una sontuosa tenuta con una pista per elicotteri nei dintorni di Londra. L'ultimo trucco di Geller, a quanto ci viene comunicato, quello di localizzare giacimenti di petrolio e di metalli preziosi dall'aria, semplicemente sorvolando il sito a bordo di un piccolo aereo, con la mano fuori dal finestrino. I guadagni ricavati da questa e altre attivitparanormali sono stati stimati 40 milioni di dollari.

Le levitazioni di Peter Sugleris

Il greco ventiduenne Peter Sugleris ha molto in comune con Uri Geller, compresa la capacitdi curvare oggetti metallici come chiavi e monete, influire a distanza su strumenti elettromagnetici e fermare e riavviare le lancette degli orologi. Sugleris sostiene anche di poter levitare come san Giuseppe da Copertino e il medium del diciannovesimo secolo D. D. Home.

Quand'era ancora ragazzo, la madre, che pensa che la sua capacitdi levitare sia ereditaria, lo chiamava "Ercole" per i suoi poteri sovrumani. Lo zio materno della madre di Peter aveva fama di aver levitato almeno due volte fra i sedici e i diciotto anni di et

Sugleris afferma di levitare pidi frequente in presenza di membri della sua famiglia nel corso della vita di tutti i giorni, ma, aggiunge, in grado di levitare a volont benchnon a comando, anche per altre persone. L'impresa richiede un'immensa concentrazione, assicura, e spesso egli si prepara parecchi mesi prima osservando una dieta vegetariana.

Nella pirecente occasione, videoregistrata da sua moglie Esther, verso la fine di febbraio del 1986, Sugleris si sollevdal pavimento della cucina di circa mezzo metro, e rimase sospeso nello spazio per 47 secondi. Durante la levitazione, la sua faccia era cosstravolta che sua moglie si spavent "Ho pensato che stesse per scoppiare", raccont "era cosgonfio!"

In seguito Sugleris descrisse lsperienza, dicendo che si era messo a sudare copiosamente e si era sentito stordito e insonnolito. "Mi ci sono voluti da dieci a quindici minuti per riprendermi", osserv "Ero confuso, mi girava la testa, temevo di perdere i sensi. L'avevo fatto per rabbia: avevo voluto dimostrare che ne ero capace."

Le spaventose contrazioni della sua faccia durante la levitazione ricordano almeno in parte le circostanze in cui avvenivano i miracolosi voli di san Giuseppe da Copertino, che, stando a tutte le testimonianze, li iniziava e li terminava con un grido acuto.

I sogni e le premonizioni di Chris Sizemore

Le persone che soffrono di personalitmultiple hanno parecchi problemi. Ma, come Chris Sizemore, la protagonista reale del romanzo Le tre facce di Eva, molti soggetti dissociati riferiscono di essere stati ossessionati da immagini e sogni fuori dal normale.

La Sizemore sostiene di aver avuto la sua pivivida esperienza paranormale da bambina, quando sua sorella era malata di polmonite. Perlomeno tutti credevano che si trattasse di polmonite... fuorchChris, che descrisse uno strano sogno. Essa si vide che scendeva di corsa da una verde collina fino a un prato. Quando si voltper risalire il pendio, Gesle apparve e le disse: "Bambina mia, tua sorella ha la difterite, non la polmonite. Va dirlo alla tua mamma".

Quando Chris lo disse ai suoi genitori, essi rimasero scettici, ma alla fine chiamarono il loro dottore. Egli fece una breve visita alla ragazza e poi emise la diagnosi: difterite. Il sogno di Chris aveva probabilmente salvato la vita di sua sorella.

Anche quando avvenne questa esperienza, Chris stava gisoffrendo della presenza dentro di lei di personalitin conflitto fra loro. Non fu mai guarita dagli psichiatri, anche se sia il libro, sia i film tratti dal suo caso, hanno un lieto fine. Essa attraversdegli anni in cui la sua personalitcontinuava a cambiare, e per un periodo della sua vita tormentata abita Roanoke, in Virginia, dove ebbe ripetute esperienze paranormali.

Questi episodi consistevano in genere in premonizioni e invariabilmente riguardavano membri della sua famiglia. Una volta, per esempio, ebbe una visione in cui suo marito moriva per una scarica elettrica. Lo supplicdi non andare al lavoro quel giorno; l'uomo che lo sostitufu mandato a riparare delle linee elettriche e rimase fulminato. Pitardi, si sentimpaurita quando sua figlia stava per ricevere il vaccino Salk contro la poliomelite. Suo marito si rifiutdi prendere sul serio la premonizione; alla bambina fu poi iniettato un vaccino avariato e in seguito a cisi ammaltanto gravemente da rischiare di morire.

Un UFO a New York

Gli atterraggi di UFO sono di solito considerati faccende furtive, condotte in zone relativamente isolate, lontano da occhi indiscreti. Nessun UFO, per esempio, si mai mostrato nel prato della Casa Bianca, o atterrato nella Piazza Rossa.

Tuttavia degli UFO sono stati avvistati anche in cittpopolose. Parecchie persone assicurano di aver assistito a un atterraggio di fronte agli Appartamenti Stonehenge a New York la sera del 12 gennaio 1975. Essi si affacciano, dall'altra sponda del fiume Hudson, sulle luci sfavillanti del centro della metropoli. L'oggetto sferico fu visto da almeno nove osservatori, compreso il custode, sia all'interno sia all'esterno di questo palazzo residenziale.

Secondo la notizia apparsa sui giornali, dopo che l'UFO si fu posato nel parco, si aprun portello e ne uscirono piccoli umanoidi vestiti come "ragazzini in giacconi da neve". Essi discesero da una scaletta e poi scavarono tutt'intorno con attrezzi simili a pale. Dopo aver riempito dei contenitori di campioni di terreno, i minuscoli umanoidi tornarono a bordo dell'UFO, che poi si sollevcon un vivido lampo e svannel cielo notturno. La sfera "scura, quasi nera" aveva emesso una specie di ronzio, come "il motore di un frigorifero".

Un anno dopo, nel gennaio e nel febbraio del 1976, l'UFO, a quanto pare, rivisitlo stesso posto; dove gli umanoidi avevano compiuto i loro scavi. Esso fu visto in tre distinte occasioni da inquilini degli Appartamenti Stonehenge e da semplici passanti. Una strana coincidenza costituita dal nome dell'edificio. Infatti in Inghilterra, nella piana di Salisbury, sorgono le enigmatiche rovine di Stonehenge, che si dice siano state costruite da extraterrestri o abbiano ricevuto delle loro visite.

Coincidenza antropofaga

Spesso i fatti emulano la finzione letteraria. Ne un esempio il caso inquietante dei due Richard Parker. Il primo il mozzo del romanzo di Edgar Allan Poe rimasto incompiuto, Le avventure di Arthur Gordon Pym, pubblicato nel 1837. Nel racconto, quattro marinai scampano al naufragio della loro nave in una scialuppa di salvataggio. Spinti dalla fame, decidono di tirare a sorte col sistema della pagliuzza chi di loro sarsacrificato e divorato dagli altri tre. Parker estrae la pagliuzza picorta e viene immediatamente ucciso a coltellate e mangiato dal terzetto dei sopravvissuti.

Pidi quarant'anni dopo, la storia incompiuta di Poe si ripete nella realtriproducendone in modo stupefacente gli agghiaccianti particolari. Quattro superstiti di un naufragio, alla deriva su una barca, usarono effettivamente delle pagliuzze per decidere chi sarebbe sopravvissuto e chi sarebbe stato mangiato. E il perdente fu Richard Parker, il mozzo della nave. I suoi compagni furono processati per l'assassinio in Inghilterra nel 1884.

Il macabro evento non sarebbe forse mai venuto alla luce se non fosse stato per un concorso indetto dal London Sunday Times per la ricerca di straordinarie coincidenze. Il concorso fu vinto dal dodicenne Nigel Parker. Lo sfortunato mozzo mangiato dai suoi compagni era cugino del bisnonno di Nigel.

Salvato da un sogno

Grandi calamitsono state predette da sogni, ma delle visioni notturne hanno anche salvato delle vite, compresa quella del capitano Thomas Shubrick. La sua nave salpnel 1740 da Charleston, nella Carolina del Sud, diretta a Londra. Shubrick era appena uscito dal porto quando si scatenuna terribile tempesta. Il vento era cosimpetuoso che i suoi amici e parenti di Charleston non poterono che pregare per la salvezza dell'equipaggio; non c'era speranza che la nave fosse potuta uscire indenne dalla bufera.

Ma quella notte la moglie di uno degli amici piintimi di Shubrick la signora Wragg, fece un sogno in cui vedeva il capitano vivo e aggrappato a un relitto galleggiante. La visione la impressiona tal punto che insistette perchsuo marito organizzasse una squadra di ricerca. Fu messa in mare una barca, ma il giro si concluse senza esito.

Il sogno si ripetuna seconda volta, e ci fu un'altra ricerca senza esito. Poi si ripetuna terza volta, e la signora Wragg supplicil marito di fare un ultimo tentativo. Nell'ultimo viaggio, il capitano Shubrick e un altro marinaio, entrambi esausti e aggrappati a un relitto della nave, furono tratti in salvo. La tenacia aveva dato il suo risultato, come l'aveva dato il sogno della signora Wragg.

Accusato dallo spettro della sua vittima

Frederick Fisher era ubriaco la sera del 26 giugno 1826 quando uscbarcollante da una taverna di Campbelltown, nel Nuovo Galles del Sud. Aveva giavuto una carriera movimentata e alterne fortune. ed era passato dalla condizione di carcerato a quella di prospero agricoltore. Solo pochi mesi prima era stato in prigione per ingenti debiti, e aveva lasciato la sua proprietnelle mani di un ex carcerato di nome George Worrall.

Dei sospetti sorsero quando Fisher scomparve dopo quella sera alla taverna e Worrall fu visto con addosso un suo paio di pantaloni. Secondo la storia raccontata da Worrall, Fisher si era imbarcato per l'Inghilterra sulla nave Lady Vincent. La polizia, per non ne era convinta, e fece affiggere un manifesto dove si offriva una ricompensa di 100 dollari a chiunque fornisse informazioni in grado di portare alla scoperta del cadavere di Fisher. Interrogato di nuovo, Worrall disse che quattro suoi amici avevano ucciso Fisher. Di nuovo scettica, la polizia, arrestinvece Worrall. Ma in assenza di un cadavere c'erano poche probabilitdi farlo condannare.

Questa situazione, senza apparente via d'uscita, fra Worrall e le autoritcontinufino all'inverno di quell'anno. Una sera James Farley, un agricoltore molto stimato dalla comunit passper caso davanti alla casa di Fisher. Una sinistra figura era seduta sulla balaustra della veranda, e indicava col dito un punto nel recinto per i cavalli. Convinto di aver visto uno spettro, Farley fugg Poi avvertl'agente Newland, e questi, in compagnia di una guida, anda fare un sopralluogo nella fattoria di Fisher. I due trovarono sulla balaustra tracce di sangue umano. Scavarono nel punto che era stato indicato dallo spettro e trovarono il corpo martoriato di Fisher. Worrall finsulla forca, accusato dal fantasma dell'uomo che aveva assassinato.

Le profezie di Madre Shipton

Ai visitatori di Knaresborough, sul fiume Nidd, nello Yorkshire, vengono ancor oggi mostrati l'antico Pozzo e la caverna dove un tempo Ursula Sontheil teneva corte. Nata, deforme, nel luglio del 1488, la Sontheil diventmeglio nota come Madre Shipton, la profetessa che predisse morti di re, nonchl'avvento dell'automobile, del telefono e del sottomarino.

Malgrado le sue deformitfisiche, la giovane Ursula aveva una mente agile, e impara leggere e a scrivere molto pifacilmente dei suoi coetanei. All'etdi ventiquattro anni sposToby Shipton di Shipton, presso York. La sua fama di sensitiva si diffuse ben presto nell'ambito locale fino all'intera Inghilterra e al resto dell'Europa, e centinaia di curiosi accorsero da lei per ricevere i suoi distici spesso sibillini.

Certe profezie pernon erano tanto oscure, come quando predisse: "Carri senza cavalli viaggeranno, e di tremende sciagure il mondo colmeranno". Il telefono e la televisione via satellite furono da lei previsti con queste parole:

"Voleranno i pensieri, immantinenti, da un luogo qualunque a tutti i continenti".

I suoi contemporanei rimasero probabilmente perplessi anche quando scrisse questo distico: "L'uomo sopra e sotto i fiumi camminer il ferro nell'acqua gallegger. Oggi, naturalmente, noi diamo per scontati i sottomarini e le navi da guerra di ferro.

Madre Shipton previde molti degli eventi storici che plasmarono il mondo moderno, compresa la sconfitta dell'Armada spagnola nel 1588: "Sui cavalli di legno del Re d'Occidente l'esercito di Drake sarvincente".

Con un doppio numero di versi anticipl'apertura del Nuovo Mondo al commercio inglese per opera di Sir Walter Raleigh:

"Su un mare aspro e selvaggio

un nobiluomo si metterin viaggio,

per scoprire una terra ricca e felice

da cui porterun'erba e una radice".

L'erba, naturalmente, era il tabacco, e la radice la patata. Madre Shipton mor settantatreenne, nel 1561: anni prima aveva predetto con esattezza il giorno e l'ora della sua morte.

Registrazioni di voci dellldil
Quando il sensitivo e cineasta svedese Friedrich Jgenson mor nel 1987, lasciuna nastroteca molto insolita. Essa conteneva migliaia di registrazioni in cui erano impresse voci misteriose, voci che a detta di Jgenson erano state prodotte da persone defunte.

Jgenson inizile sue ricerche sul mondo del paranormale negli anni cinquanta, quando comincia interessarsi alla possibilitdi stabilire contatti con i morti . Egli sospettava che essi potessero imprimere le loro voci sul nastro magnetico, e quindi prese a sedersi accanto al suo registratore, a invocare gli spiriti e a chieder loro di parlargli attraverso le registrazioni. Per mesi non successe niente, finchegli cercdi registrare il canto di un uccello vicino a casa sua. Quando ascoltla registrazione uduna strana interferenza, e pensche potesse trattarsi di suoni provenienti dallldil

"Qualche settimana dopo andai in una capanna in un bosco e tentai un altro esperimento", spiegin unntervista rilasciata al Psychic News di Londra. "Non avevo idea, naturalmente, di cosa stessi cercando. Tenni il microfono all'altezza della finestrella aperta e registrai senza che succedesse niente d'insolito. Quando poi ascoltai la registrazione sentii in un primo tempo un cinguettio di uccelli in lontananza, poi il silenzio. A un tratto, una voce femminile che sembrava provenire dal nulla disse, in tedesco: "Friedel, mio piccolo Friedel, puoi sentirmi?"".

Jgenson non sapeva ancora che stava per farsi coinvolgere per il resto della vita in una ricerca rivolta alla comunicazione collldil Anche alcuni parapsicologi s'interessarono al progetto. William. G. Roll, della Psychical Research Foundation, allora con sede a Durham, nella Carolina del Nord, andnel 1964 a far visita al cineasta per condurre con lui degli esperimenti. Per queste sedute Jgenson metteva nel registratore un nastro vergine, e poi tutti quelli che si trovavano nella stanza si mettevano a chiacchierare del pie del meno. Quando si ascoltava la registrazione, si potevano udire con chiarezza voci estranee che qua e lsi sovrapponevano alla conversazione. Roll, un parapsicologo eccezionalmente cauto, rimase abbastanza impressionato da pubblicare uno speciale rapporto sul suo viaggio in Scandinavia. Friedrich Jgenson e le sue voci "dallldil, dichiar sembravano una cosa seria.

L'automobile maledetta dell'arciduca

Gli ecologisti si scagliano spesso contro l'automobile definendola la maledizione del ventesimo secolo. indubbio che certe macchine sono maledette, anche se non nel senso inteso dai difensori dell'ambiente.

La limousine decapottabile in cui fu assassinato l'arciduca Francesco Ferdinando, erede ai troni d'Austria e di Ungheria, sembra essere stata una di queste. Sua moglie morcon lui nell'attentato, che portallo scoppio della prima guerra mondiale.

Poco dopo l'inizio delle ostilit l'automobile divenne di proprietdel generale austriaco Potiorek, che in seguito subuna disastrosa disfatta nella battaglia di Valjevo e morimpazzito. La macchina passpoi a un capitano del suo stato maggiore. Nove giorni dopo egli investe uccise due contadini, anda sbattere contro un albero e si ruppe il collo.

Il governatore della Jugoslavia acquistla berlina maledetta e anch'egli non ebbe fortuna: ebbe quattro incidenti in quattro mesi, e in uno di essi perse un braccio. L'auto passpoi a un medico, che sei mesi dopo si ribaltin un fosso e morschiacciato. Il successivo proprietario fu un ricco gioielliere che finsuicida.

Le disgrazie continuarono quando un altro possessore, un pilota svizzero, fu sbalzato fuori dalla macchina sulle Alpi, in Italia, e si sfracellcontro un muretto. La vittima successiva fu un agricoltore serbo che dimenticdi spegnere l'accensione mentre il veicolo veniva rimorchiato, cosche esso si mise in moto all'improvviso e uscrovinosamente di strada. L'ultimo uomo che si mise al suo volante fu il proprietario di un garage, T燢or Hirschfield. Nel tornare da un matrimonio con quattro amici cercdi superare ad alta velocitun altra automobile; nell'incidente che ne segui suoi amici rimasero uccisi.

L'automobile fu alla fine sistemata in un museo di Vienna, dove la sua sete di sangue pare essersi saziata... almeno per il momento.

I "tulpa"

Noi sappiamo che la mente pucreare i propri fantasmi, ma che dire della sua capacitdi proiettare queste immagini nel mondo esterno, fuori dalle frontiere del cervello? Dove finisce il mondo interno e comincia quello esterno? Cosa ancora piimportante, che cosa avviene quando la proiezione mentale assume una sua vita propria?

La strana esperienza di Alexandra David-Neal fornisce una cauta risposta e un ammonimento. La David-Neal, che visse fino all'etdi 101 anni, fu una delle molte donne avventurose dell'impero britannico che affrontarono da sole il misterioso Oriente e spesso lasciarono cronache scritte dei loro viaggi.

La David-Neal non solo viaggiin lungo e in largo per il primitivo Tibet del diciannovesimo secolo, ma anche indagcon impegno di studiosa la religione e gli insegnamenti dei lama buddisti con cui visse. Il rituale che pila interessava serviva per generare un tulpa, o fantasma prodotto dalla mente. I lama la avvertirono che questi "figli della nostra mente" possono a volte diventare pericolosi e incontrollabili, ma la David-Neal persistette nei suoi sforzi.

Chiuse i suoi sensi al mondo e comincia immergersi nella meditazione, focalizzandosi sull'immagine del suo tulpa personale, che appariva come un monaco piccolo e grasso "di aspetto ingenuo e gioviale". Con sua sorpresa, Lsperimento riusc e ben presto essa trattava il suo nuovo "compagno" come qualsiasi ospite in carne e ossa in casa sua.

Quando la David-Neal affrontle successive avventure del suo viaggio a cavallo, il monaco etereo lccompagn Dalla sella, essa si voltava a guardare il suo tulpa, intento "a varie azioni come quelle che sono naturali per i viaggiatori, e che io non avevo ordinato".

A riprova del suo successo, altre persone nel suo convoglio cominciarono a vedere il monaco e a prenderlo per un essere vivente. A un certo punto, per il suo tulpa comincia imboccare una brutta strada; la sua faccia prese un'aria maligna e beffarda. Ma quando essa decise di farla finita col monaco, la sua eliminazione si dimostrdifficile quasi come lo era stata la sua creazione. Nel suo libro Magia e mistero nel Tibet, la David-Neal rievoci mesi di dura lotta che seguirono prima che il suo tulpa impazzito svanisse per sempre.

"Non c'niente di strano nel fatto che io possa aver creato la mia propria allucinazione", concluse la David-Neal. "Il punto interessante che in questi casi di materializzazione anche altri vedono le forme di pensiero che sono state create."

Teletrasportato da Manila a Cittdei Messico

Il 25 ottobre 1593, la struttura stessa dello spazio e del tempo si ribalt catapultando un soldato spagnolo da Manila, la capitale delle Filippine, dove si trovava, nella piazza centrale di Cittdel Messico, a oltre centomila diecimila chilometri di distanza. Il soldato, vestito com'era in abiti diversi da quelli di tutti coloro che l'attorniavano, attirrapidamente una folla, e fu obbligato a consegnare le proprie armi.

Quando gli fu chiesto il motivo del suo bizzarro abbigliamento, il soldato non potche balbettare: "So molto bene che questo non il palazzo del governatore di Manila, ma io sono qui e questo un qualche genere di palazzo, e io sto facendo semplicemente il mio dovere come meglio posso". Sollecitato a fornire ulteriori dettagli, spiegche il governatore delle Filippine era stato assassinato la notte prima, e quindi c'era bisogno di un maggior contingente militare.

Naturalmente il soldato, in stato confusionale, fu subito messo sotto chiave, e rimase in carcere due mesi, finchun brigantino spagnolo proveniente dalle Filippine confermla sua notizia dell'assassinio del governatore.

Il soldato teletrasportato se la cavmeglio dell'uomo che, secondo una storia analoga, fu arrestato dalle autoritportoghesi nel 1655. Stando a Miscellanies di John Aubrey, l'uomo risiedeva nella colonia portoghese di Goa, in India, quando si trovdi colpo sbalestrato nell'aria verso il paese da dove era venuto: il Portogallo.

Accusato di stregoneria, poichtutti sapevano che soltanto streghe e stregoni potevano volare, fu debitamente processato dalla locale Inquisizione e condannato al rogo.

ESP e guerra

I tempi dell'interesse superficiale per i fenomeni metapsichici sono finiti da parecchio, e non difficile indovinarne il perch Se la chiaroveggenza, la visione a distanza di oggetti bersaglio e la psicocinesi sono facoltumane ripetibili e controllabili, come sembrano essere, nessuna delle due superpotenze pupermettere che l'altra acquisisca un potenziale primato nella capacitdi condurre una guerra ad armi paranormali.

Secondo Charlie Rose, membro del Comitato Ristretto per il Controspionaggio della Camera degli Stati Uniti, un uomo in grado di sentire a distanza "sarebbe un sistema di radar a bassissimo costo. E se i russi possiedono questo sistema e noi no, siamo nei guai".

Rose espresse anche la sua preoccupazione per i divari nei livelli di finanziamento delle ricerche metapsichiche fra le due superpotenze in competizione. Quello che si sa per certo e che gli Stati Uniti spendono da mezzo milione a un milione di dollari, mentre invece il budget sovietico stimato almeno dieci o forse cento volte tanto.

Gli studi sovietici non si concentrano soltanto sulla percezione passiva. Per esempio, un documento della Defence Intelligence Agency sulle "Ricerche di parapsicologia in Unione Sovietica e in Cecoslovacchia" riferisce dettagliatamente di esperimenti condotti in Russia in cui un dotato sensitivo fu in grado di arrestare il battito del cuore di una rana bersaglio. Secondo il rapporto della DIA, (il cuore di) una rana fu posto in un bicchiere a una distanza di un metro da una sensitiva. Quando essa si concentrsul controllo del cuore del batrace, il ritmo delle sue pulsazioni diminu come fu mostrato dall'elettrocardiogramma. "Cinque minuti dopo l'inizio dell'esperimento", scritto nel rapporto, "il cuore della rana cessdel tutto di battere."

L'idea dell'impiego della mente per scopi bellici prospetta innumerevoli possibilit Non solo un determinato leader potrebbe essere assassinato a distanza, ma addirittura le armi termonucleari potrebbero diventare strumenti di un ricatto metapsichico, o addirittura fatte esplodere a distanza. Secondo Ron Robertson, funzionario del servizio di sicurezza del Lawrence Livermore Laboratory "tutto quello che ci vorrebbe sarebbe semplicemente la capacitdi spostare una massa del peso di una trentina di grammi e della misura di pochi centimetri quadrati". Una situazione analoga descritta dallo studioso di storia militare Robert A. Beaumont, su Signal, la rivista dell'esercito degli Stati Uniti e dell'Electronics Association. "Un efficace sistema ESP", ha dichiarato Beaumont, "potrebbe, in conformitcon la natura dei fenomeni, offrire potenziali opportunitall'esecutore di un attacco di sorpresa, dall'influsso metapsichico esercitato su bersagli mediante la precognizione e la percezione a distanza alla trasmissione di un messaggio che escluda ogni possibilitd'intercettazione e di contromisure da parte della forza avversaria."

Lo scienziato che conosceva il segreto degli UFO

Robert Sarbacher, un medico americano morto nel luglio del 1986, sosteneva di essere a conoscenza di un segreto che "l'argomento piriservato per il governo degli Stati Uniti, pigelosamente custodito della stessa bomba-H", come egli comunica un gruppo di scienziati canadesi che s'incontrarono con lui nel suo ufficio presso il Ministero della Difesa il 15 settembre 1950.

Che cos'era questo straordinario segreto? Era che il governo degli Stati Uniti possiede i resti di una nave spaziale precipitata e i cadaveri dell'equipaggio alieno. Il dottor Sarbacher disse agli scienziati che la questione era allo studio di un gruppo super-segreto guidato dal dottor Vannevar Bush, che era il principale consigliere scientifico del presidente Truman.

Sarbacher era un tipo d'uomo alquanto attendibile. La nota che lo riguarda sul Chi in edizione americana consiste di circa otto centimetri di fitte righe di stampa, e attesta una fortunatissima carriera nel campo accademico e in quello degli affari. Durante la seconda guerra mondiale, offrvolontariamente e gratuitamente i suoi servigi al governo e si specializzin questioni riguardanti il controllo dei missili teleguidati.

I canadesi, che s'incontrarono regolarmente con Sarbacher per discutere temi di mutuo interesse per i servizi nazionali di sicurezza dei due paesi, avevano chiesto al loro collega americano se c'era qualcosa di vero nelle voci insistenti di questo genere di prova diretta e fisica della realtdegli UFO. Sarbacher confermche tale prova esisteva, ma che non avrebbe fornito ulteriori particolari per l'estrema delicatezza dell'argomento.

Uno dei canadesi, il tecnico di telecomunicazioni W.B. Smith, rimase coscolpito che al suo ritorno a Ottawa sollecitil proprio governo a dare inizio a un suo programma di ricerche sugli UFO. Poco dopo questo programma, col nome di codice di Magnet, fu varato, sotto la direzione di Smith. Ma egli non fu in grado di saperne di picirca i presunti segreti americani in materia.

Nel 1983 William Steinman, nel corso di un'indagine sugli UFO, rintracciSarbacher, che ora risiedeva in Florida. e gli chiese di parlargli di quanto aveva rivelato agli scienziati canadesi. Sarbacher rispose che, benchnon fosse stato coinvolto di persona nel progetto per la cattura di un UFO, sapeva che "determinati materiali, che si afferma provengano da dischi volanti precipitati, erano estremamente leggeri e di elevata durezza. Secondo certe indicazioni, anche gli strumenti e le persone che manovravano queste macchine erano leggerissimi, in misura sufficiente a permettergli di resistere alle tremende decelerazioni e accelerazioni proprie di questi velivoli. "Parlando con alcuni addetti ai lavori", aggiunse, "ho avuto l'impressione che questi "alieni" fossero fatti come certi insetti che abbiamo osservato sulla terra".

In una successiva intervista concessa a un altro ricercatore, Sarbacher precische si pensava che il veicolo provenisse da un altro sistema solare. Riferche una volta era stato invitato a una conferenza presso la base dell'aeronautica Wright-Patterson di Dayton, nell'Ohio, dove scienziati e ufficiali dell'esercito avrebbero dovuto comunicare quanto avevano appreso dalle loro analisi del materiale e dei cadaveri. Purtroppo, preso da altri pressanti impegni, Sarbacher non potpartecipare, anche se pitardi parlcon alcuni degli intervenuti. Le persone con cui parlrimasero colpite dalla sua evidente sincerite dal suo coerente rifiuto di abbellire o elaborare i fatti accaduti. La sua testimonianza purappresentare un raro sguardo dietro la cortina di segretezza che copre la conoscenza da parte degli Stati Uniti della vera natura degli UFO.

I serpenti di mare della Nuova Scozia

Per almeno un secolo e mezzo gli abitanti della Nuova Scozia, allstremitdella costa orientale del Canada, hanno incontrato in mare creature molto strane, e molto grandi. Uno dei primi incontri di cui si abbia notizia avvenne nel 1845, quando i pescatori John Bockner e James Wilson videro nella baia di St. Margaret un "serpente" lungo pidi 30 metri. Lo riferirono al reverendo John Ambrose, che non molto tempo dopo s'imbatta sua volta nel mostro.

Nel 1855 agli abitanti di Green Harbour si rizzarono i capelli quando videro con terrore, come si espresse uno di loro "un'impressionante lunghezza di terrore serpeggiante" inseguire barche locali, con evidenti intenzioni ostili. I pescatori si affrettarono disperatamente verso riva, dove i loro familiari assistevano impotenti alla scena. Un testimone oculare cosdescrisse la creatura su un numero della rivista americana Ballou's: "Vicino a quella che poteva essere la testa sporgeva una gobba o una cresta coperta di una massa ondeggiante di lungo pelo simile a una criniera, mentre dietro, per 12 o 15 metri, si muovevano lentamente le spire del suo immenso corpo serpentino. Il movimento era a curve verticali, e le contorsioni del dorso si sollevavano e si abbassavano alternativamente dalla testa alla coda, lasciando una scia, come quella dell'elica di un piroscafo, sulla superficie vitrea del mare".

Quando la creatura si avvicinmaggiormente alla spiaggia, gli osservatori poterono sentire che emetteva un rumore simile a quello di una caldaia in ebollizione. Ora potevano vedere il bagliore di denti acuminati, arcate sporgenti su occhi maligni, scaglie blu scuro sulla testa e sul dorso, e di color giallo sporco sul ventre. La testa, a quanto poterono vedere, era lunga circa due metri.

Il mostro alla fine rinunciall'inseguimento e gli esausti pescatori raggiunsero incolumi la riva. Ma esso fu visto di nuovo da tre uomini in barca il giorno seguente. Essi si allontanarono remando pialla svelta che poterono, e non furono inseguiti.

Poi, nel 1883, tre militari che stavano pescando nella baia di Mahone videro con spavento qualcosa che sembrava un'enorme versione di un "comune serpente", con una testa lunga un paio di metri che sporgeva fuori dall'acqua. La creatura si muoveva rapidamente, aveva il collo grosso come un tronco d'albero ed era marrone scuro o nera con strisce bianche irregolari. I testimoni oculari, anche se non riuscirono a vedere il suo corpo interamente, concordarono nell'assicurare che doveva essere lungo una trentina di metri.

Nel 1894 un certo Barry osservun animale di questo tipo mentre si stava rilassando su un molo nella cittadina costiera di Arisaig. A distanza di una quarantina di metri, il mostro, lungo una ventina di metri, si spostava con un movimento "ondeggiante". Era visibile anche una coda, "vagamente simile a quella di uno sgombro".

Ancora di recente si sono avute notizie di avvistamenti di questi giganteschi lunkers, come li chiamano gli abitanti della Nuova Scozia.

Il 5 luglio 1976, Eisner Penny, di Cape Sable Island, vide qualcosa di enorme e ne parla degli amici. Essi si burlarono di lui, ma pochi giorni dopo lo vide anche uno di loro, Keith Ross, insieme con suo figlio Rodney. "Aveva gli occhi grandi come piatti e di un rosso acceso", spieg "Sembravano iniettati di sangue. Aveva la bocca spalancata, e dalla mascella superiore sporgevano due grandi zanne... s le chiamerei proprio zanne. passato accanto alla poppa della nostra barca. E noi potevamo vedere il suo corpo, che sarstato lungo dieci o quattordici metri, ricoperto da una pelle grigiastra di serpente tutta piena di bozzi e protuberanze. Ci sembrato che avesse una coda da pesce, una coda verticale, non una coda orizzontale come quella di una balena."

Ross avvia tutta velocitil motore della barca e ben presto la bestia si perse nella nebbia. Egli individucol radar di bordo un'altra imbarcazione e si diresse da quella parte. Per ironia del caso, su quella barca c'era Eisner Penny. Proprio mentre Ross gli stava raccontando quanto aveva appena visto, sentirono la bestia che passava a breve distanza da loro. Il mostro fu visto di nuovo qualche giorno dopo dal pescatore Edgar Nickerson.

Nessuno ha idea di che cosa siano esattamente queste creature, anche se incontri con animali di questo tipo sono stati segnalati in tutto il mondo. Intorno al 1800 essi erano chiamati "serpenti di mare" ed erano oggetto di un'accesa controversia fra gli zoologi. Qualsiasi cosa siano i lunkers della Nuova Scozia, non dovrebbero esserci dubbi che non si tratta di serpenti, neppure di dimensioni mostruose: i serpenti non possono ondeggiare verticalmente. E neppure, naturalmente, hanno pinne caudali.

I "Foo-fighters"

La storia popolare fa risalire l'inizio del moderno fenomeno degli UFO all'estate del 1947, quando un uomo d'affari dell'Idaho, Kenneth Arnold, vide nove oggetti misteriosi, argentei, disposti a mezzaluna e simili a "piatti che scivolano sull'acqua" volare in formazione nei dintorni del Monte Rainer, nello stato di Washington. Ma parecchi anni prima, al culmine della seconda guerra mondiale, analoghi piatti volanti furono intercettati da equipaggi di aerei sia Alleati sia delle forze dell'Asse durante le campagne del Pacifico.

Da parte alleata queste luci notturne e questi dischi visibili alla luce del giorno erano noti come Foo-figbters (cacciabombardieri Foo), dal nome del popolare personaggio di un cartone animato che borbottava sempre: "Dove c un foo, c del fuoco". Foo, naturalmente, era un gioco di risonanza del feu francese, ossia fuoco.

Il piben documentato avvistamento di un Foo-fighter avvenne il MercoledNero, il 14 ottobre 1943, quando una fortezza volante B-17 dell'aeronautica militare americana riportdisastrose perdite umane durante un attacco aereo diurno sulle ben difese fabbriche di cuscinetti a sfere di Schweinfurt. Lo storico Martin Caidin lo defin"uno degli episodi pisconcertanti della seconda guerra mondiale, e un enigma che tuttora rimane irrisolto".

Quando la 384a squadriglia di bombardamento ebbe concluso la sua incursione ai danni dell'obiettivo, numerosi piloti e mitraglieri della scompigliata formazione rilevarono la presenza, davanti a loro, di piccoli dischi argentei. L'aereo numero 026, nel tentativo di evitare una collisione frontale, provvide subito a correggere la rotta, ma era troppo tardi: secondo il rapporto delle autorit lala destra del bombardiere attraversdirettamente un gruppo di questi dischi senza riportare il minimo danno ai motori e all'aereo stesso". Il pilota aggiunse che aveva sentito uno dei dischi urtare la coda, ma non c'erano stati nesplosione ndanni.

I dischi erano accompagnati, a una distanza di cinque o sei metri, da parecchi ammassi di detriti neri lunghi da un metro a un metro e venti; anche essi non parvero avere effetti negativi sulle fortezze volanti. Il rapporto fece anche osservare che altri due aerei avevano volato attraverso la formazione di dischi apparentemente senza riportare danni.

I Foo-fighters furono anche visti come luci notturne con un alone arancione, rosso o bianco. La notte del 23 novembre 1944, per esempio, un equipaggio di tre uomini del 415Gruppo da caccia notturna incontruna decina di questi misteriosi globi al di sopra del Reno, a nord di Strasburgo. Sembravano dapprima lontane stelle ammiccanti, riferil tenente Fred Ringwald del controspionaggio, ma in pochi minuti divennero le palle arancioni che "si spostavano nell'aria a una velocitincredibile".

Un altro pilota di un B-17, Charles Odom, di Houston, raccontdopo la guerra l'esperienza che aveva avuto con dei Foo-fighters in pieno giorno. I piatti volanti, disse, "sembravano palle di cristallo, pio meno grandi come palle da pallacanestro". Sembravano "calamitate dalla nostra formazione e ci volarono a fianco. Dopo un po' cominciarono a separarsi come fossero aerei e si allontanarono."

Telepatia d'emergenza

Molti elementi di prova suggeriscono che la telepatia si manifesti spesso fra persone che si conoscono bene. Ma, stando a un caso riferito dal parapsicologo Lyall Watson, questo non un fatto irrefutabile.

L'episodio studiato da Watson riguarda un marinaio Cajun di nome Shep, che si era da poco aggregato all'equipaggio di un peschereccio che batteva le acque delle isole Hawaii. A un certo punto, durante la spedizione, l'uomo decise di andare a distendersi in cuccetta. Si aggrappalla battagliola del boccaporto, arrivbarcollando fino al castello di prua, ma scivole cadde riverso sulla schiena. Paralizzato dalla caduta e in preda a lancinanti dolori, Shep era convinto di essere sul punto di morire. Alle 21.12 di quella sera, i suoi pensieri andarono a un'amica.

Era una donna di nome Milly, e quella sera era andata a casa del comandante della nave, intrattenendosi a chiacchierare con sua moglie. La moglie del comandante, una samoana di razza pura, continua lavorare a maglia durante la visita, finchtutt'a un tratto sentun colpo alla testa che la stord Stramazza terra entrando in una sorta di trance, e disse: "Qualcosa di molto grave successo sulla nave". Sapeva che la sua impressione non si riferiva a suo marito, ma non potpronunciare altre parole. Milly guardl'ora e vide che erano le 9.14 di sera. Fu persolo la mattina dopo che ricevette la notizia dalla guardia costiera. Shep era stato portato a Kauai con la schiena spezzata.

Ma come mai fu la moglie del capitano a sperimentare la telepatia, e non Milly, buona amica di Shep? "Il mittente era un uomo che apparteneva a una cultura che, almeno a livello inconscio, accetta l'esistenza della telepatia", spiega Lyall Watson. "Il messaggio era destinato a una donna che era diventata meno ricettiva per il modo in cui era stata educata e, quando si rivelche non era in grado di riceverlo, esso, presumibilmente, fu dirottato su un'altra persona vicina, qualcuno che fosse soltanto indirettamente coinvolto, ma che trovasse pifacile rispondere, per il suo tipo di cultura e di assetto percettivo."

Il poliziotto rapito dagli alieni

La mattina del 3 dicembre 1967 si dimostrla pistrana della vita dell'agente Herbert Schirmer, di Ashland, nel Nebraska. Il taccuino di Schirmer si arricchquel giorno di una bizzarra annotazione: "Avvistato un DISCO VOLANTE alla congiunzione fra la statale numero 6 e la 63. Che ci crediate o no!".

Alle 2.30 di mattina, durante il suo consueto servizio di pattuglia, Schirmer aveva scorto una cosa che sembrava una grossa palla da calcio circondata da luci lampeggianti presso la congiunzione fra le due strade alla periferia di Ashland. Solo nella sua auto di servizio, il poliziotto rimase a guardare in silenzio mentre l'UFO si sollevava dal suolo, lasciando alle spalle una scia di fuoco rosso-arancione ed emettendo un suono acuto come quello di una sirena.

Nello stendere il suo rapporto di servizio mezz'ora pitardi, Schirmer guardl'orologio e trasal Lui era certo che non erano passati pidi dieci minuti dall'avvistamento dell'oggetto, ma il suo orologio segnava adesso le 3 di mattina. Come si erano volatilizzati i 20 minuti mancanti?

Sottoposto a ipnosi sotto la direzione del dottor Leo Sprinkle, uno psicologo dell'Universitdello Wyoming, Schirmer fu in grado di ricordare gli altri particolari del suo apparentemente banale incontro con degli UFO. L'esperienza inizi raccontSchirmer, "quando l'oggetto volante sollevsu per la collina me e la mia macchina". L'auto si ferm a suo dire, e dal fondo dell'UFO sbucarono due umanoidi. Vestiti in uniforme, avevano fronti alte, nasi lunghi e rotondi occhi da gatto.

Uno degli alieni reggeva uno strumento simile a una scatola che faceva lampeggiare una luce verde intorno all'auto della polizia. L'altro spinse la mano attraverso il finestrino aperto e toccil collo dell'agente, infliggendogli un dolore acuto. Poi gli chiese: "Tu sei il guardiano di questa citt" "S lo sono" rispose Schirmer. Con una voce profonda e imperiosa, senza muovere la bocca, simile a una fessura, il "capo" dei due ordin "Guardia, vieni con me...".

All'interno del veicolo, l'umanoide mostra Schirmer la loro fonte di energia, un aggeggio rotante che assomigliava alla "metdi un bozzolo, tutta splendente di colori come un arcobaleno". Egli informil tutore dell'ordine che la nave spaziale impiegava "l'elettromagnetismo reversibile". Gli umanoidi erano venuti sulla terra, aggiunse Schirmer, "per rifornirsi di elettricit.

La visita guidata del disco prosegua un livello superiore al di sopra della sala operativa, dove Schirmer vide "ogni genere di pannelli e computer... una mappa su una parete, e... un grande schermo". La mappa raffigurava il sole di una vicina galassia con sei pianeti che gli ruotavano intorno. "Essi ci osservano, e ci stanno osservando da parecchio tempo" assicurSchirmer.

Poi il capo degli umanoidi gli disse nuovamente: "Guardia, vieni con me", e l'agente era stato portato fuori dall'aeronave. "Quello che hai visto e sentito", furono le ultime parole dell'alieno, "lo dimenticherai".

Schirmer fu alla fine interrogato dalla Commissione Condon dellniversitdel Colorado, che stava conducendo un'indagine sugli UFO promossa dall'aeronautica militare. I membri del progetto conclusero che l'"esperienza riferita dall'agente su un presunto incontro con un UFO non stata fisicamente reale". Ma Sprinkle, che sottopose a regressione ipnotica Schirmer, non si trovd'accordo, e dichiar "Il poliziotto era convinto della realtdegli eventi che descrisse".



Un UFO presidenziale

"lo sono convinto che gli UFO esistono perchne ho visto uno." Chi ha pronunciato queste parole? Nientemeno che James Earl Carter, ex ufficiale sommergibilista, laureato in fisica nucleare, e presidente degli Stati Uniti.

L'avvistamento di Carter avvenne quando era ancora governatore della Georgia, il 6 gennaio 1969, mentre si trovava in compagnia di una dozzina di membri del Leary Lions Club. Essi se ne stavano all'aperto, in attesa dell'inizio di un discorso, quando uno di loro scorse un oggetto splendente a bassa quota nel cielo, verso ovest.

"Non avevo mai visto niente di cosfantastico", ricordCarter. "Era grande, e continuava a cambiar colore. Era grande pio meno come la luna. L'abbiamo guardato per una decina di minuti, ma nessuno di noi e riuscito a capire che cosa fosse. Una cosa certa", aggiunse Carter. "Io non irridermai qualcuno che dice di aver visto degli oggetti non identificati nel cielo".

Sei mesi dopo la sua elezione a presidente, in seguito a pressioni da parte dell'opinione pubblica e a una promessa che aveva fatto durante la campagna elettorale, Carter incaricil suo consigliere scientifico, dottor Trank Press, d'interpellare la NASA circa la possibilitdi riconsiderare il fenomeno degli UFO. Pur rifiutandosi di aprire una nuova inchiesta, l'amministratore della NASA, dottor Robert Frosch, concesse: "Se qualche nuovo elemento basato su fatti concreti verrportato alla nostra attenzione, cigiustificherche un laboratorio della NASA analizzi un campione organico o inorganico di origine non comunque chiarita, e dia comunicazione dei risultati; noi siamo disposti a operare sulla base di qualsiasi prova fisica autentica proveniente da fonti attendibili. Noi intendiamo essere disponibili se si verificasse una simile possibilit.

Visti sott'acqua sembravano vivi

Ai visitatori del museo Topkapi di Istambul, in Turchia, viene spesso raccontato delle crudelte dei pericoli dei tempi in cui il Topkapi, costruito su un'alta rupe affacciata sul Bosforo, era il palazzo imperiale dei sultani turchi. Essi, come gli imperatori romani, avevano il potere di vita e di morte sui loro sudditi. Uno dei racconti piimpressionanti narra della punizione che era riservata alle concubine del sultano che, per impertinenza o infedelt avevano scatenato la sua collera.

"Abdul il Dannato" fu particolarmente famoso per la sua ferocia. La pena per le sue infelici concubine era quella di essere chiuse, vive, in un sacco, che poi veniva cucito con dentro dei pesi e gettate, attraverso uno scivolo, nelle acque del Bosforo. Ma esse lasciarono un'agghiacciante traccia. Anni pitardi dei palombari che lavoravano a grande profonditnei pressi del palazzo s'imbatterono spesso in quei sacchi appesantiti ritti sul fondo del mare, oscillanti avanti e indietro nella fredda corrente marina come se fossero dotati di vita propria.

Nel 1957 un episodio ancora pimacabro fu vissuto in Cecoslovacchia da dei sommozzatori in uno specchio d'acqua detto Lago del Diavolo. Essi cercavano il corpo di un giovane che si presumeva fosse annegato in seguito al rovesciamento della sua barca. Quello che pertrovarono nelle profonditdel lago non fu uno solo ma molti corpi, e non soltanto di esseri umani. Si trattava di soldati in completa uniforme da combattimento, alcuni seduti su carri o su cassoni, e molti dei cavalli erano ancora ritti sulle zampe, bardati di tutto punto. Erano tutto quanto restava di un'unitdi artiglieria germanica che, mentre attraversava il lago ghiacciato durante la ritirata tedesca della seconda guerra mondiale, era sprofondata nelle acque, probabilmente in seguito a un bombardamento, ed era rimasta sul fondo del lago. Le acque estremamente fredde e profonde avevano conservato i tedeschi e i loro cavalli per dodici anni, e li avrebbero mantenuti lper molti anni ancora, in quella posizione e pronti per il combattimento... ma morti.

La passeggiata della monaca

La Canonica di Borley, nell'Essex, in Inghilterra, ha avuto un esistenza travagliata fin dall'inizio, che va situato negli anni intorno al 1860. stata spesso definita una mostruosite forse la sua aria spettrale non estranea alle sue vicende. I suoi primi inquilini, il reverendo Henry Dawson Ellis Bull, sua moglie e i suoi quattordici figli, raccontarono molte storie su strani rumori e sulla frequente apparizione dello spettro di una monaca. Dopo la morte di Henry, il figlio maggiore, Harry Bull, gli successe come proprietario della canonica dal 1892 al 1927, ma i fatti misteriosi continuarono. La suora veniva vista cosspesso che la zona delle sue apparizioni fu chiamata Passeggiata della Monaca. Certi assicurarono anche di aver visto un postiglione senza testa alla guida di una carrozza trainata da cavalli alitanti fuoco.

Gli inquilini successivi, il reverendo Eric Smith e sua moglie, rimasero soltanto pochi mesi, e addussero come motivo della loro partenza gli strani fatti che avvenivano nella casa.

Alla fine arrivarono il reverendo Lionel Foyster, sua moglie Marianne e la loro figlia. Gli episodi inquietanti continuarono. Marianne, per esempio, insistette nel sostenere che uno spettro l'aveva schiaffeggiata scaraventandola gidal letto.

Il British National Laboratory of Psychical Research intervenne per cercare di far luce sulla faccenda. Il suo fondatore, Harry Price, fece pubblicare sul Times di Londra un annuncio dove venivano richiesti volontari per una veglia notturna alla canonica infestata. L'annuncio richiedeva osservatori senza prevenzioni, dotati di spirito critico e intelligenti, e Price ne accompagnalla casa quaranta. Di nuovo, furono rilevati oggetti in movimento e rumori inspiegabili. Il commodoro A. B. Campbell, per esempio, disse di essere stato colpito da un pezzo di sapone volante, e un altro testimone, il filosofo C. E. M. Joad, riferdi aver visto un termometro scendere di dieci gradi senza nessun motivo apparente.

Seguirono nuove polemiche. Quando i Foyster ebbero traslocato, lo stesso Price si stabilnell'edificio, e fu testimone di un'ampia varietdi fenomeni, abbastanza da potervi scrivere un libro. Dopo la sua morte, per dei detrattori obiettarono che Price aveva inventato alcuni dei fenomeni e ne aveva esagerati altri.

La storia si fece ancora piinteressante nel 1939 dopo che un incendio ebbe distrutto l'edificio. Il reverendo W. J. Phythian-Adams, un canonico di Carslile, nel Canada, suggerche la monaca cosspesso apparsa non fosse inglese, come si era sempre pensato, ma francese. Una donna di nome Marie Lurie, a quanto risultava, nel diciottesimo secolo aveva lasciato il convento per fuggire col suo amante. I due andarono in Inghilterra, ma l'uomo si rivelun gaglioffo e l'assassin Dopo averla strangolata, seppellil suo cadavere nella cantina del palazzo che si trovava nella tenuta dei Borley prima che venisse costruita la canonica. Dopo l'incendio, degli operai scoprirono effettivamente una tomba contenente soltanto delle medagliette religiose e il teschio di una donna.

Pare che la distruzione dell'edificio abbia eliminato le passeggiate dello spettro della monaca, ma la storia non finisce qua. Alcuni ricercatori che recentemente cercavano di condurre uno studio scientifico sulla costruzione udirono nottetempo dei rumori strani e inesplicabili, registrarono improvvisi sbalzi di temperatura, videro luci di origine ignota e sentirono odori inconsueti.

Rumori di guerra dieci anni dopo

All'inizio dell'agosto 1951, il sonno di due cognate inglesi che si trovavano in vacanza in Francia fu disturbato da rombi di cannone. Non ci volle molto perchsi rendessero conto che stavano udendo i rumori di una guerra, che continuarono in modo intermittente per tre ore consecutive.

Il giorno dopo, quando le donne, molto scosse, cercarono di scoprire che cosa fosse successo, trasecolarono nell'apprendere dal giornale che non era stata combattuta nessuna battaglia. Nessuno, inoltre, aveva sentito rumori.

Fecero peraltre ricerche, e cosvennero a sapere che il luogo delle loro vacanze, Puys, sulla spiaggia presso Dieppe, durante la seconda guerra mondiale era stato una zona occupata e intensivamente fortificata. Qui, quasi nove anni esatti prima, gli Alleati avevano organizzato un'invasione destinata ad essere la prova generale in previsione dell'attacco del D-Day. Purtroppo, l'invasione richiese un costo umano elevatissimo. Pidella metdei 6086 uomini che sbarcarono il 19 agosto 1942 furono uccisi, feriti o fatti prigionieri.

Le donne capirono ben presto che i rumori da loro uditi erano una riproduzione acustica quasi esatta di quella battaglia, come se si fossero trovate sul posto nel momento in cui ebbe luogo. Esse sentirono il fragore di un bombardamento d'artiglieria e grida alle prime ore dell'alba "intorno alle quattro" e lo strepito cessdi colpo cinquanta minuti dopo: il fuoco dei cannoni inizinella realtalle 3.47 di mattina e termin secondo le cronache dell'esercito, alle 4.50. Le donne udirono il rombo dei bombardieri e le urla degli uomini, e di nuovo il silenzio, e ancora una volta i documenti dellsercito confermarono che il bombardamento era cessato pressappoco allo stesso orario, dalle 5.07 alle 5.40.

Ogni rumore che esse avevano sentito coincideva con quelli della battaglia che, particolare interessante, secondo i rapporti militari era cessata alle sei, cioalla stessa ora in cui tutti i rumori del combattimento uditi dalle due donne erano cessati. Esse avvertirono ancora per un'ora le grida di dolore dei feriti e dei moribondi, che si fecero sempre pideboli col passare del tempo.

Che cosa successe a Roanoke?

Il primo bambino inglese nato in America fu una femminuccia di nome Virginia Dare. I suoi genitori si erano imbarcati per il Nuovo Mondo con un gruppo di pionieri che sbarcarono sull'isola di Roanoke, al largo della costa della Carolina del Nord, e Virginia nacque poco dopo, il 18 agosto 1587.

Alla fine, la nave che aveva portato i Dare e altri emigranti nella nuova terra, fece ritorno in patria con a bordo soltanto dieci uomini. Gli altri erano rimasti sulla terraferma per creare un nuovo insediamento. Ma quando arrivla nave successiva, non fu possibile trovare nessuno di loro. Anche questa seconda nave tornin Inghilterra, questa volta lasciando cento persone che avrebbero dovuto colonizzare l'isola. Qualche tempo dopo approduna terza nave, e di nuovo i suoi passeggeri trovarono l'isola vuota. Non c'erano tracce di violenza, di lotta, e neppure una tomba; soltanto la parola "CRO" incisa sul tronco di un albero, e la parola "CROATAN" su un altro. Era evidente che i coloni si erano insediati a Croatan, un'altra isola sulla costa della Carolina del Nord. Ma il comandante della nave, nel timore di una penuria di viveri mentre l'inverno era incombente, decise di far vela per le Indie Occidentali e di svernarvi. Quando la nave successiva raggiunse l'isola di Croatan, di nuovo non si trovarono segni dei coloni abbandonati. Nulla stava a testimoniare un massacro per opera d'indiani. Non c'erano tombe o altri segnali e, a parte qualche storia di un bambino indiano dai capelli "gialli" o dagli occhi azzurri, neppure uno dei 110 coloni originari fu mai ritrovato. Motivo d'innumerevoli voci e leggende, il mistero non mai stato chiarito.

La lunga via del ritorno

La capacitdegli animali di ritrovare la via di casa deriva da un superiore senso dell'orientamento o da un sesto senso ignoto alla scienza? Lbilitdei cani, sotto questo punto di vista, sempre stata sbalorditiva. In almeno tre casi documentati, dei cani hanno percorso migliaia di chilometri prima di poter raggiungere la loro meta mentre molto spesso, a quanto risulta, hanno ritrovato la strada attraversando distanze pibrevi.

Nick, per esempio, un pastore tedesco femmina di proprietdel signor Dough Simpson, scomparve durante un'escursione nel sud dell'Arizona, nel novembre 1979. Simpson trascorse due settimane alla febbrile ricerca della cagna. Non riusca trovarla, e quindi torna casa, in Pennsylvania. Quattro mesi dopo, con ferite ancora sanguinanti e il pelo bruciacchiato, Nick fece la sua ricomparsa nella casa dei genitori di Simpson a Selah, Washington. L'animale aveva evidentemente attraversato il deserto dell'Arizona, il Grand Canyon, le temibili Montagne Rocciose, fiumi ghiacciati, monti ammantati di neve e innumerevoli autostrade. Quando arrivnel vialetto dov'era parcheggiata la vecchia automobile di Simpson, la povera bestia stramazz sopraffatta dalla fatica. Fu la madre di Simpson a trovare la cagna, che fu ricompensata dei suoi sforzi dal suo padrone che venne per riportarla a casa.

Un anno dopo, Jessie, un altro cane lupo, si trovava nella sua nuova casa ad Aspen, nel Colorado, dove il suo padrone si era trasferito da East Greenwich, nel Rhode Island. Il resto della famiglia Gardiner era rimasto a East Greenwich, e quindi il padrone lo affida dei vicini. Jessie, che evidentemente si sentabbandonato, lasciAspen e si presentalla casa dei Gardiner sei mesi dopo, ma i suoi amati padroni erano partiti per le vacanze estive. Dopo un breve soggiorno nel recinto, fu adottato dalla signora Linda Babcock, ma il cane partdi nuovo per la sua vecchia casa, che questa volta era vicinissima. I Gardiner, nel frattempo, erano rientrati, e accolsero con gioia il suo ritorno, anche se rimasero sorpresi dalla sua improvvisa ricomparsa. Unndagine sul percorso compiuto da Jessie condusse alla fine i Gardiner alla signora Babcock che, dopo amichevoli trattative, fincol tenere il cane.

Ma il pilungo sforzo per tornare a casa, di cui si possieda una documentazione, fu compiuto nel 1923 da Bobbie, un collie che apparteneva a una famiglia di Silverston, nell'Oregon. Egli si era perso durante una vacanza della famiglia Walcott, nell'Indiana, ma sei mesi dopo riusca tornare a casa, coprendo una distanza di oltre tremila chilometri. Particolari sulla peregrinazione del cane furono forniti dalle famiglie che gli diedero assistenza lungo la strada, e fu cospossibile ricostruire l'itinerario che aveva toccato: Illinois, Iowa, Nebraska, Colorado, Wyoming e Idaho. Bobbie aveva attraversato le Montagne Rocciose nel cuore dell'inverno.

Inseguito da un UFO

Nonostante la popolaritdel termine "dischi volanti" le forme e le dimensioni degli UFO possono essere distinte in parecchie categorie, comprendendo anche dischi di centinaia di metri di diametro, e oggetti che assomigliano a triangoli, sigari e, addirittura, teiere. Gli UFO enormi, spesso accompagnati da veicoli volanti pipiccoli, sono noti come "navi madri".

Dell'avvistamento di una di queste navi madri fu data notizia il 17 novembre 1986 dal pilota del volo 1628 della Japanese Air Lines, un Boeing 747 diretto dall'Islanda ad Anchorage, in Alaska. Poco dopo le 6 pomeridiane il capitano Kenjn Terauchi comunicche davanti a lui delle sfavillanti luci bianche e gialle ballonzolavano "come due orsacchiotti che stiano giocando". Terauchi avvisAnchorage via radio e il controllore di volo confermdi avere un bersaglio sul radar. Il pilota giapponese accese il radar digitale a colori di bordo, e anche se esso aveva la funzione di intercettare sistemi nuvolosi e non oggetti solidi, registrla presenza di qualcosa.

Poi Terauchi notche il suo 747 veniva posto in ombra da un gigantesco UFO a forma di guscio di noce e grande come due portaerei. Chiese ad Anchorage l'autorizzazione, che gli fu concessa, di effettuare una virata di 360 gradi e una discesa di 1.000 metri. La nave madre lo seguper l'intera manovra. Anchorage manddue aerei nella zona, nell'immediata vicinanza di Terauchi, ma quando arrivarono l'UFO era scomparso, dopo essere stato in vista e allnseguimento del 747 per cinquanta minuti.



Il ragazzo uscito dal nulla

Caspar Hauser pufar pensare che sia disceso dal cielo. Apparve per le strade di Norimberga nel 1828, a malapena in grado di camminare e pronunciare il suo nome. Secondo una lettera malamente scarabocchiata che gli fu trovata addosso, aveva sedici anni. Ma la lettera, indirizzata al capitano del 6Reggimento di cavalleria di stanza nella citttedesca, offriva pochi altri particolari sul ragazzo. "Se non volete tenerlo", vi era scritto, "ammazzatelo o impiccatelo a un comignolo."

Il carceriere locale s'impietose lo accolse in casa sua, insegnandogli lentamente a parlare. Tutto quello che il ragazzo riusciva a ricordare era che era stato allevato nell'oscuritin un bugigattolo poco pigrande di un armadio a muro, con una dieta di pane e acqua. Sembrava che vedesse le cose picomuni per la prima volta; fu notato, per esempio, che, posto di fronte a una candela, continuava a cercare di strapparne la fiammella con le dita. Ma il suo senso della vista era cosacuto che - a quanto fu scritto - riusciva a leggere al buio e vedere le stelle durante il giorno. Caspar era inoltre ambidestro, e aveva una spiccata avversione per la carne.

Data la sua situazione, lntera cittdi Norimberga lo adott trattandolo come un proprio cittadino. Fu affidato alle cure personali di un certo professor Daumer, e ottenne anche l'attenzione di persone altolocate sia tedesche, sia del resto dell'Europa.

Poi, il 17 ottobre 1829, Caspar fu trovato nella casa di Daumer con la fronte sanguinante per una ferita da coltello inferta da un uomo dalla maschera nera che era comparso all'improvviso e l'aveva colpito. Nel 1831, il ragazzo rimase di nuovo ferito alla fronte da un colpo di pistola partito accidentalmente. Il 14 dicembre 1833 Caspar Hauser fuggda un parco innevato mortalmente ferito da un'altra coltellata. Fu condotta una ricerca nel giardino, ma l'arma non fu trovata; fatto ancora pimisterioso, nella neve fresca erano impresse soltanto le orme di Caspar. Mortre giorni dopo.

Von Feurbach, uno dei suoi biografi, scrisse dell'enigma di Norimberga: "Caspar Hauser riveluna coscompleta deficienza di parole e d'idee, una cosperfetta ignoranza delle cose e degli aspetti della natura, e un tale orrore per tutti i costumi, le convenienze e le necessitdella vita civile, e inoltre tali straordinarie peculiaritnel suo atteggiamento sociale, mentale e fisico, che potrebbe autorizzarci a pensare a lui come al cittadino di un altro pianeta, trasferito per qualche miracolo sul nostro".

Jack il Saltatore

Se Charles Dickens avesse avuto un senso perverso dell'umorismo avrebbe potuto creare un personaggio come quello di Jack il Saltatore. Il fatto che questo fantasma apparisse all'improvviso in tutto il suo splendore dalle viscere di Londra mostra che la realtsupera sempre l'immaginazione dell'artista.

Jack il Saltatore "salt fuori, letteralmente, per la prima volta intorno al 1830, ossessionando Barnes Common, nella zona sud-occidentale di Londra, balzando davanti alle persone, assalendole fisicamente e poi allontanandosi a salti fenomenali come se avesse avuto delle molle ai piedi. Una delle sue vittime fu la diciottenne Lucy Sales, che venne aggredita mentre stava tornando alla sua abitazione di Green Dragon Alley, a Limehouse. Una figura intabarrata sbucd'un balzo dal buio, sputando fiamme che per un po' accecarono Lucy, poi si dilegusaltellando. Un'altra vittima fu Jane Alsop, di Bearhind Lane. Essa sentbussare alla porta, andad aprire e si trovdi fronte una forma scura con indosso una cappa, che disse: "Sono un agente di polizia. Per amor di Dio, mi porti un lume. Abbiamo acciuffato Jack il Saltatore qui nel vicolo!".

Essa ritorncon una candela, ma l'"agente" aprla cappa, rivelando una spaventosa figura in calzamaglia bianca e con un elmo a forma di corno. L'individuo ghermimmediatamente la Alsop e si mise a brancicarla per tutto il corpo. La donna lo descrisse cos "La sua faccia era orripilante, i suoi occhi sembravano palle di fuoco. Le sue mani avevano grossi artigli ghiacciati, e sputava fiamme bianche e blu".

Il panico si sparse nel quartiere. Furono organizzate squadre di vigilantes, ma il demone-canguro precedeva sempre d'un salto quelli che volevano catturarlo. Una delle ultime comparse di cui si abbia notizia avvenne nel 1887 alla caserma di Aldershot, dove tre sentinelle furono attaccate e dei colpi di fucile furono vanamente sparati contro l'assalitore.

Secondo una teoria, il Saltatore era il dissoluto marchese Henry di Waterford che, a quanto si presumeva, otteneva l'agilitattribuita a Jack per mezzo di molle da carro assicurate alle caviglie. Questa ipotesi appare arrischiata quanto l'idea stessa di Jack il Saltatore eruttante fuoco. Il marchese di Waterford avrebbe dovuto mandare avanti le sue strabilianti bravate per pidi quattro decenni: un'impresa non indifferente per un uomo che ormai avrebbe dovuto avere sessantnni.

La teoria sembra ancora meno attendibile alla luce del fatto accaduto durante la seconda guerra mondiale. I paracadutisti tedeschi, infatti, collaudarono molle analoghe che, nelle intenzioni, avrebbero dovuto attutire il loro impatto col suolo, ma che causarono la frattura di numerose caviglie.

Missie, la cagnetta indovina

Quando Mildred Probert, una ex proprietaria di un negozio di animali di Denver, ora in pensione, ereditMissie, un cucciolo di Terrier di Boston, marrone e malaticcio, sperdi riuscire a rimetterlo in salute. Le ci vollero cinque anni, ma alla fine gli straordinari talenti del piccolo Terrier emersero. Un giorno, mentre la signora Probert stava passeggiando con Missie incrociuna donna col suo figlioletto. La Probert chiese al bimbo quanti anni avesse, il quale, evidentemente, era troppo timido per rispondere e quindi fu la madre a dire che aveva tre anni. Mentre stava cercando di persuaderlo a dire "tre" Missie spontaneamente abbaitre volte. Tutti risero per la coincidenza, ma in seguito si vide che non si era trattato di una semplice concomitanza. Si scoprinfatti che Missie era capace di rispondere abbaiando a molte domande, e in particolare di risolvere problemi aritmetici. Divenne inoltre evidente che la cagnetta poteva addirittura prevedere il futuro.

Il vero momento di gloria per Missie fu nel capodanno del 1965, quando venne "intervistata" dalla stazione radiofonica KTLN. New York era paralizzata da uno sciopero dei trasporti e i negozianti vivevano con preoccupazione tale contingenza, e cosil presentatore chiese a Missie quando l'agitazione sarebbe finita, formulando la domanda in modo che la bestiola potesse rispondere con un certo numero di latrati. Missie rispose abbaiando che la data della soluzione sarebbe stata il 13 gennaio: e fu questa la data esatta della fine dello sciopero. La cagnetta riuscanche a predire con successo il risultato del campionato mondiale di quell'anno.

A volte Missie forniva qualche informazione molto inattesa. Il 10 settembre 1965, la Probert ricevette la visita di una sua conoscente, che era incinta. Dato che Missie aveva spesso predetto delle date di parti, le due donne la consultarono. Missie rispose: il 18 settembre. La donna incinta scosse il capo poich come spiegalla padrona di casa, il parto era previsto per taglio cesareo, per il 6 ottobre. Diventancora piscettica quando Missie dichiarche il bambino sarebbe nato alle 21, dato che il suo ostetrico non lavorava di sera.

Ma tutto si svolse com'era stato preannunciato da Missie. La donna fu colpita inaspettatamente dalle doglie il giorno 18 e fu portata d'urgenza all'ospedale, dove il bambino nacque alle 21 in punto.

La carriera di Missie, come protagonista paranormale, non durmolto a lungo. Rimase soffocata da un pezzo di dolce e mornel maggio del 1966. Walt Disney stava progettando di fare un film sulla sua vita mirabolante.



Incontro ravvicinato a Portorico

Intorno alle 8.30 di una tranquilla sera del 12 luglio 1977, il quarantaduenne Adri嫕 de Olmos Ord鵨ez stava riposando sulla veranda della sua casa a Quebradillas, Portorico, quando vide qualcosa strisciare sotto il recinto di filo spinato di una vicina fattoria. Nell'ultima luce del crepuscolo de Olmos potvedere soltanto che era una figura piccola, apparentemente un bambino.

Ma uno sguardo piapprofondito rivelche non si trattava affatto di un bambino. La creatura indossava una veste verde a palloncino e un elmo metallico sormontato da un'antenna "con una luce splendente o una fiamma all'estremit.

De Olmos grida sua figlia Irasema di portargli carta e matita per poter fare uno schizzo della creatura mentre la osservava. Avrebbe poi spiegato all'ufologo portoricano Sebasti嫕 Robiou Lamarche: "Le ho detto di accendere la luce del soggiorno, ma lei si sbagliata e ha acceso invece la luce della veranda esterna, e cosla creatura si spaventata ed fuggita. Nello stesso istante in cui si accesa la luce nella veranda, ho visto quell'essere tornare indietro di corsa verso la recinzione. passato sotto il filo spinato e poi si fermato, ha portato le mani sulla parte anteriore della sua cintura e poi un affare che aveva sulla schiena, una specie di zaino, si illuminato e ha emesso un rumore come quello di un trapano elettrico. Poi si e sollevato in aria e si diretto verso gli alberi". A questo punto la figlia, la moglie e i due figli del testimone uscirono dalla casa e videro le luci che si spostavano da un albero all'altro, abbassandosi a tratti, per qualche istante, fino al livello del suolo. Frattanto un gruppo di vicini si unirono a loro e assistettero anch'essi allo strano spettacolo. Alla fine un secondo gruppo di luci, probabilmente emesse da un altro umanoide, si aggiunse al primo: forse, pensde Olmos, per aiutare il suo compagno perch"l'apparato sulla schiena della creatura non funzionava a dovere".

Le luci non tardarono a scomparire, lasciandosi dietro soltanto un capannello di persone spaventatissime che corse subito ad avvertire la polizia. Un'ampia indagine fu condotta dagli agenti, nonchda Robiou Lamarche, che scrisse in seguito sulla rivista inglese Flying Saucer Review: "Nel corso delle nostre ricerche abbiamo accertato che il signor Adri嫕 de Olmos una persona seria, rispettata e lavoratrice, tenuta in alta considerazione da tutti i suoi vicini. un uomo d'affari, responsabile della distribuzione di mangime per il bestiame in tutta la parte nord occidentale dell'isola. In precedenza non aveva mai provato il minimo interesse per il fenomeno degli UFO, o per qualsiasi argomento a esso connesso. Ma ci ha detto: "Adesso io credo a queste cose"".

Un UFO premonitore

La sera del 12 dicembre 1967 Rita Malley, una giovane madre di due figli, stava dirigendosi sulla sua macchina verso Ithaca, nello stato di New York, quando notuna luce rossa dietro di lei. Dapprima pensdi essere seguita da un'auto della polizia. Stava per accostare al ciglio della strada quando diede un'altra occhiata e questa volta vide che la luce era attaccata a uno strano oggetto volante che stava viaggiando poco al di sopra dei cavi elettrici, alla sua sinistra.

Questo l'allarm ma la sua paura si trasformin panico quando a un tratto si rese conto di non essere piin grado di controllare il suo mezzo. Grida suo figlio, che le sedeva a fianco, di allacciarsi la cintura di sicurezza perchavrebbe potuto verificarsi un incidente. Ma, stranamente, il bambino non rispose e neppure si mosse: "Era come se fosse in trance", essa riferin seguito. "La macchina si fermata da sola al margine della strada, ha scavalcato un'alzaia, entrata in un campo di erba medica e lsi fermata. Un raggio ruotante di luce bianca si acceso sotto l'oggetto, e ho sentito una specie di ronzio. Poi ho cominciato a sentire le voci. Le parole erano smozzicate e a raffiche, come quelle di un interprete che traduca un discorso alle Nazioni Unite."

La donna, ricord diventcome isterica quando le voci le dissero che una sua amica era rimasta coinvolta in un terribile incidente in una vicina localit Dopo un po' la macchina si rimise in movimento, e Rita si diresse verso casa pigiando a tutta forza l'acceleratore.

"Nello stesso istante che ha messo piede in casa", rifersuo marito a un giornalista del Syracuse Herald-Journal, "ho capito che c'era qualcosa che non andava. Ho pensato che forse aveva avuto un incidente, con la macchina o qualcosa del genere." Il giorno dopo venne a sapere che la sera precedente una sua amica aveva davvero avuto un grave incidente automobilistico.

I giornalisti e gli investigatori del fenomeno degli UFO che la intervistarono, riferirono che per diversi giorni la signora Malley non potparlare della strana esperienza senza scoppiare in lacrime.

UFO in Messico

Il 3 maggio 1975, Carlos Antonio De los Santos Montiel stava volando verso Cittdel Messico quando il suo Piper PA-24 comincia traballare senza nessun apparente motivo. Qualche istante dopo il giovane pilota avvistun oggetto grigio a forma di disco del diametro di tre metri o tre metri e mezzo, proprio al di sopra dell'ala destra dell'aereo. Un secondo corpo simile al primo volava alla stessa velocitalla sua sinistra.

Pispaventevole di tutti, per fu un terzo oggetto che parve volerlo investire. L'UFO passproprio sotto il suo aereo, cosvicino da graffiare il. fondo della fusoliera.

De los Santos era quasi fuori di sdalla paura, e il suo terrore aumentquando scoprche le apparecchiature di controllo si erano bloccate. Non riusciva a metterle in funzione, eppure, stranamente, l'aereo continua volare a una velocitcostante di 320 chilometri all'ora.

Quando gli UFO non furono pivisibili, De los Santos riprese il controllo dell'apparecchio. Si mise immediatamente in contatto radio coll'aereoporto di Cittdel Messico, e comunicl'accaduto piangendo per l'emozione.

La torre di controllo prese in considerazione la sua comunicazione anche perchaveva individuato gli oggetti col radar. Il controllore di volo Emilio Esta隳l spiegai giornalisti che gli oggetti avevano virato di 270 gradi alla velocitdi 828 chilometri orari nell'arco di soli cinque chilometri: "Di norma un aereo che viaggia a questa velocitha bisogno di 13-16 chilometri per effettuare una virata del genere", precis "In tutti i miei sedici anni di controllore di volo non ho mai visto niente di simile."

Dopo essere atterrato, incolume, De los Santos fu visitato da un medico e trovato in condizioni soddisfacenti. Ma, come non avrebbe tardato ad apprendere, la sua brutta storia non era ancora finita.

Il suo avvistamento aveva ricevuto un'ampia pubblicitdalla stampa messicana e due settimane dopo fu chiesto a De los Santos, uno schivo giovane di ventitranni la cui ambizione era di diventare pilota di linea, di partecipare a un programma televisivo per discutere della sua esperienza. Benchriluttante, accett

Il giorno in cui avrebbe dovuto apparire in TV si diresse con la sua auto verso la stazione televisiva. A un certo punto vide una grande automobile nera - che gli parve simile a una berlina da corpo diplomatico - arrestarsi davanti a lui. Guardnello specchietto retrovisore e vide che era tallonato da una macchina identica. Le due auto, che apparivano cosnuove da far pensare che non fossero mai state usate prima di allora, l'avevano preso in mezzo e di la poco lo costrinsero ad accostarsi al ciglio della strada.

Si fermquasi contemporaneamente alle altre due macchine. De los Santos stava per scendere quando quattro uomini alti e dalle ampie spalle balzarono fuori dai loro veicoli. Uno di loro mise le mani sulla portiera dell'auto di Carlos come per impedirgli di scendere. Parlin fretta, in uno spagnolo stranamente "meccanico": "Bada, ragazzo, se ci tieni alla tua vita e anche a quella dei tuoi, non parlare mai picon nessuno di quel tuo avvistamento".

De los Santos, troppo allibito per rispondere, guardi quattro uomini, che avevano un aspetto "nordico" con una carnagione insolitamente chiara, e indossavano completi neri, tornare alle loro auto e ripartire. Poi fece dietrofront e torna casa.

Due giorni dopo raccontla sua storia a Pedro Ferriz, il conduttore della trasmissione televisiva a cui avrebbe dovuto partecipare. Ferriz, un appassionato di UFO, disse di aver sentito altri rapporti su strani "uomini in nero" che avevano minacciato dei testimoni di avvistamenti. Assicural giovane pilota che malgrado le minacce non gli sarebbe stato fatto alcun male. A tempo debito convinse Carlos a rilasciare un'altra intervista, che avvenne senza incidenti.

Un mese dopo Carlos s'incontrcol dottor J. Allen Hynek, l'astronomo della Northwestern University che era stato il principale consulente scientifico delleronautica americana su questioni attinenti gli UFO. Essi conversarono e alla fine Hynek invitCarlos a colazione da lui per l'indomani mattina.

Alle 6 di mattina De los Santos lascicasa sua e andall'ufficio della Mexicana Airlines, a cui aveva presentato domanda di. assunzione. Poi andall'albergo dove alloggiava Hynek.

Mentre saliva i gradini, fu sorpreso nel vedere uno degli uomini in nero che l'avevano obbligato a fermarsi sull'autostrada quattro settimane prima. "Ti abbiamo giavvertito una volta", intimlo strano individuo. "Tu non devi parlare delle tue esperienze." Come per sottolineare la serietdella minaccia, lo fece arretrare a spintoni di qualche metro.

"Stbene a sentire", prosegu "Non vorrei che ti cacciassi in un brutto guaio. Mi sai dire perchstamattina sei uscito di casa alle sei? Lavori per la Mexicana Airlines? Fuori di qua... e non tornare pi".

De lo Santos se ne andimmediatamente senza incontrarsi con Hynek.

Ricordando quei bizzarri eventi due anni dopo, de los Santos disse a due americani che indagavano sugli UFO: "Quegli uomini erano molto strani. Erano dei giganti, pialti dei messicani, e bianchissimi di pelle".

In marcia dall'antichit
Una tarda sera del settembre del 1974 lo scrittore A. C. McKerracher decise di concedersi una pausa dal lavoro e uscire a prendersi una boccata d'aria.

McKerracher e la sua famiglia si erano trasferiti da poco in un nuovo immobile residenziale su una collina prospiciente la cittadina scozzese di Dunblane, nel Perthshire. Era una notte serena e gelida, e l'abitato sottostante era velato dalla nebbia. Tutt'a un tratto, il silenzio fu turbato da un trapestio come quello di una folla di persone che camminasse per i campi.

McKerracher, certo che fosse una conseguenza dell'eccessivo lavoro, decise di rientrare. Ma venti minuti dopo, spinto dalla curiosit uscdi nuovo, e trovche i rumori erano piforti, e pivicini, che mai. Questa volta davano l'impressione che una possente legione stesse marciando dall'altro lato delle case di fronte.

"Rimasi come radicato sul posto mentre quel reggimento irreale, invisibile, passava." ricord"I marciatori dovevano essere migliaia perchil rumore continuper parecchio tempo".

Ormai temendo di aver smarrito il ben dell'intelletto, decise di rientrare in casa e a mettersi subito a letto. Ma una settimana dopo, mentre era in visita a una coppia pianziana che abitava nelle vicinanze, uduna strana storia. Una settimana prima, nelle prime ore della notte, i coniugi gli dissero, il loro cane e il loro gatto si erano svegliati all'improvviso ed erano saltati su come fulmini col pelo ritto sulla schiena. "Per una ventina di minuti parve che stessero fissando qualcosa che attraversava il salotto. Sembravano terrorizzati."

McKerracher non aveva detto nulla della sua esperienza. Ma l'inesplicabile comportamento degli animali si era verificato esattamente nello stesso momento in cui lui aveva udito la legione invisibile una settimana prima. Cercuna spiegazione, e trovche anticamente una strada romana si dirigeva verso nord subito dietro le case dall'altra parte della via. Inoltre, nel 117 d. C. la IX Legione Spagnola, un corpo di truppe scelte di quattromila uomini, era stata inviata dalla Spagna in quella zona della Scozia per schiacciare una rivolta tribale.

La legione era nota come la "Sventurata Nona" perchnel 60 d. C. dei suoi soldati avevano frustato Boadicea, regina della tribbritannica degli Iceni, e avevano violentato le sue figlie. Boadicea aveva maledetto in eterno quegli uomini e in seguito aveva guidato una rivolta che aveva inflitto alla IX gravi perdite.

La legione venne ricostituita, ma non era pila stessa. La sua marcia sulla Scozia s'interruppe misteriosamente. Essa svansenza lasciare traccia poco dopo essere passata attraverso quella che secoli dopo sarebbe stata Dunblane.

Nell'ottobre del 1984 McKerracher, che non risentpiil rumore e in seguito si trasfernella parte vecchia di Dunblane, tenne una conferenza sulla storia locale presso un circolo femminile. Alla fine della conferenza Cecilia Moore, un membro del circolo, andal podio e dichiarche forse anche lei aveva udito il passaggio di un esercito romano fantasma.

Si venne a sapere che aveva abitato dall'altro lato della strada dove lo scrittore aveva avuto il suo precedente domicilio. "Una sera stavo facendo uscire il gatto quando ho sentito un rumore come di un esercito che passasse dal mio giardino dietro casa" testimoni Il fatto, determinMcKerracher, era successo la stessa notte e alla stessa ora della sua esperienza.

"Sono convinto" scrisse "che quello che io e la signora Moore abbiamo sentito, e che gli animali dei miei vicini hanno visto, stato il passaggio di una legione maledetta, in marcia verso il suo tremendo e ignoto destino, quasi duemila anni fa."

Le visioni dei morenti

Abbiamo quasi tutti sentito parlare dell'esperienza di quasi morte, in cui persone che sono state clinicamente decedute riferiscono di aver "lasciato il corpo" e di aver visitato le regioni celesti. Piraramente testimoniati sono, peri casi di visioni avute sul letto di morte in cui i pazienti vedono figure, di solito amici e parenti defunti, che li salutano, gli danno il benvenuto e li aiutano ad affrontare il trapasso. Recentemente, unmportante ricerca suggerisce che queste esperienze non possano essere liquidate come allucinazioni.

Per parecchi anni il dottor Karlis Osis, gidirettore delle ricerche dell'American Society for Psychical Research, ha condotto studi computerizzati intesi ad analizzare centinaia di casi di visioni di morenti raccolte negli Stati Uniti. Controllando la documentazione medica relativa ad ogni paziente, Osis stato in grado di determinare che le loro esperienze non erano state provocate da conseguenze tossiche della malattia o dei farmaci assunti. Lavorando con lo psicologo Erlendur Haroldsson, dellniversitdi Reykjavik, in Islanda, Osis si anche recato in India per condurre uno studio identico e vedere se queste strane visioni si verificassero anche l I ricercatori volevano appurare, in particolar modo, se le visioni degli indiani si conformassero a diversi modelli culturali, a chiara dimostrazione che erano di natura psicologica anzichreali.

I risultati? Pazienti terminali indiani descrivono la stessa gamma di esperienze che i morenti riferiscono in Occidente, affermano Osis e Haraldsson. Mentre le reazioni psicologiche alle esperienze possono differire in Occidente rispetto all'Oriente, il loro contenuto non muta. Questa scoperta ha indotto i due studiosi a concludere che le visioni dei moribondi rappresentano realmente un'esperienza limite, un'esperienza dell'aldil



Il grande uccello

Erano le 10.30 di sera del 14 gennaio 1976, e Armando Grimaldo sedeva sulla corte della casa di sua suocera nella parte settentrionale di Raymondville, nel Texas. Era venuto a trovare la moglie Christina, che era tornata ad abitare con sua madre, e stava gidormendo. Grimaldo era sul punto di avere un incontro fin troppo ravvicinato con una creatura proveniente da un altro mondo.

"Mentre mi voltavo per guardare l'altro lato della casa", raccontpoi, "mi sono sentito afferrare da qualcosa, qualcosa che aveva grandi artigli. Mi sono voltato e, liberatomi, ho cominciato a correre. Non avevo mai avuto paura di niente prima di allora, ma quella volta ero davvero spaventato, mai stato cosspaventato in vita mia."

Qualcosa era sceso in picchiata dal cielo: ed era qualcosa che Grimaldo non aveva mai visto prima di allora e non vorrebbe pirivedere. Era alto come lui, circa un metro e settanta, e aveva un'apertura alare di tre metri, tre metri e mezzo. La sua pelle era "marrone scuro, quasi nerastra" simile a cuoio ed era priva di penne. Gli occhi erano rossi ed enormi.

Grimaldo gride cercdi correre, ma preso dal panico, incespice cadde a faccia in avanti. Mentre si sforzava di rialzarsi, potsentire che i suoi abiti venivano lacerati dagli artigli del mostro. Riusca sgattaiolare sotto un albero, e il suo aggressore, che ora ansava affannosamente, volvia nella notte.

Christina fu svegliata dalle grida di suo marito, e stava scendendo quando lo udentrare precipitosamente in casa "in una specie di choc". Incapace di parlare in modo coerente, egli continuava a borbottare p奫aro (uccello, in spagnolo). Fu portato all'ospedale della contea di Willacy e dimesso mezz'ora dopo quando i medici ebbero riscontrato che non presentava lesioni.

Probabilmente Grimaldo fu pifortunato della capra di Joe Suarez. Qualcosa la fece a pezzi nelle prime ore del 26 dicembre. L'animale era stato lasciato legato in un recinto dietro la stalla di Suarez a Raymondville. Intorno alla carcassa non c'erano orme umane e la polizia non riusca capire come la bestia fosse stata uccisa.

Qualcosa aveva invaso la valle del Rio Grande. Prima che scomparisse, circa un mese dopo, i buontemponi locali l'avevano battezzato il "Grande Uccello". Per la maggior parte delle persone era un argomento faceto, ma quelli che l'avevano visto non se la sentivano di riderci sopra.

Una creatura di questo tipo anda sbattere contro la macchina di Alberico Guajardo nella vicina Brownsville. Guajardo uscdi casa, salsulla sua giardinetta, accese i fari e vide ciche descrisse come "qualcosa di proveniente da un altro pianeta". Non appena fu colpita dalla luce dei fari, la creatura si alze lo fisscon rossi occhi fiammeggianti. Guajardo, paralizzato dalla paura, potsoltanto voltarsi a guardare il mostro, che aveva ali da pipistrello ripiegate sulle spalle ed emetteva continuamente dalla gola "un verso orribile". Alla fine, dopo due o tre minuti, l'animale arretrdi un metro fino a un vialetto e scomparve nellscurit

Un altro incontro con la creatura avvenne il 24 febbraio a San Antonio, dove tre insegnanti di scuola elementare che si avviavano in automobile al lavoro su una strada isolata a sud ovest della cittscorsero un enorme uccello con un'apertura alare di "cinque o sei metri, se non di pi. Volava cosa bassa quota che quando calimprovvisamente sull'automobile la sua ombra coprl'intera strada.

Mentre i tre osservavano la bizzarra creatura volare, ne videro un'altra in lontananza girare al di sopra di un armento. Sembrava, a quanto dissero, un "gabbiano di dimensioni spropositate".

Pitardi, i maestri scartabellarono dei libri per cercar d'identificare il primo uccello che avevano visto e ci riuscirono: la singolaritrisiedeva nel fatto che si trattava dello Pteranodon, un dinosauro volante estinto da 150 milioni di anni.

Essi non furono gli unici abitanti del Texas meridionale convinti di aver visto un rettile alato preistorico. Proprio un mese prima due sorelle di Brownsville, Libby e Deany Ford, avvistarono un "grande uccello nero" presso uno stagno. La creatura era alta come loro e aveva "un muso da pipistrello". In seguito, quando videro su un libro la figura di uno Pteranodon, conclusero che era proprio quello che avevano visto.

La paura del Grande Uccello venne meno all'inizio del 1976, ma la creatura avrebbe fatto un'altra comparsa nella valle del Rio Grande. Il 14 settembre 1982 James Thompson, un meccanico di ambulanze di Harbinger, vide un "grande oggetto simile a un uccello" sorvolare la statale 100 a una distanza di circa cinquecento metri. Erano le 3.55 di mattina.

"Mi aspettavo che atterrasse come un aeromodello", dichiarThompson al Valley Morning Star. "Pensavo appunto che fosse un modellino, ma batteva le ali quanto bastava per tenersi al di sopra dell'erba. Aveva una pelle ruvida nera o grigiastra, senza penne, ne sono certo. L'ho guardato mentre volava via." Era, si sarebbe poi reso conto, "un uccello simile a uno pterodattilo".

La SocietInternazionale di Criptozoologia, un'organizzazione scientifica che sottopone a scrutinio le notizie su avvistamenti di animali sconosciuti o che si presumono estinti, osservche gli incontri con questo grande uccello, questo pterodattilo "avvennero solo a 300 chilometri a est della S獯rra Madre orientale del Messico, una delle regioni meno esplorate del Nord America".

L'autostoppista insistente

Mentre si dirigeva sulla sua automobile da Mayaguez, a Portorico, verso la sua casa di Arecibo, la tarda sera del 20 novembre 1982, Abel Haiz Rassen, un commerciante arabo residente nell'isola, passda una localitdenominata "La Catena". Un uomo quasi calvo stava facendo l'autostop sul ciglio della strada. Haiz Rassen gli diede uncchiata (l'uomo avravuto trentacinque anni, portava una camicia grigia e jeans marroni) e passoltre.

Ma, quando si fermal semaforo del successivo incrocio, la macchina si guast Mentre Haiz cercava in tutti i modi di rimetterla in modo, non notche l'autostoppista apriva la portiera e saliva.

"Mi chiamo Roberto", annuncil'uomo all'allibito Haiz Rassen. "Mi fa il favore di portarmi a casa, sulle Alturas de Aguada? Sono quasi due mesi che non rivedo mio figlio e mia moglie Esperanza."

Haiz Rassen si rifiut spiegando che sua moglie lo stava aspettando ad Arecibo. Ma Roberto lo supplic L'arabo riprese i suoi tentativi di avviare la macchina, che tutt'a un tratto si rimise in funzione.

Egli accettdi portare Roberto fino al ristorante El Nido. Durante il breve viaggio il suo sgradito passeggero gli raccomanddi guidare con cautela e di non bere. Gli chiese anche di pregare per lui.

Fu con un certo sollievo che Haiz Rassen si fermnell'area di parcheggio del ristorante. Delle persone lo videro intento a parlare animatamente, apparentemente da solo. Uno di loro gli chiese se avesse bisogno di aiuto.

"No", rispose Haiz Rassen, "ma questo signore vuole che lo porti a casa sua". Si volse alla sua destra per indicare il suo passeggero: ma lnon c'era nessuno.

Ne rimase cosscosso che per poco non si ammal Fu chiamata la polizia, e due agenti, Alfredo Vega e Gilberto Castro, lo portarono in ospedale locale, dove raccontla sua bizzarra storia.

Scettici, ma ancora incuriositi, gli agenti andarono nella zona residenziale delle Alturas de Aguada e bussarono alla porta corrispondente allndirizzo che Roberto aveva dato all'arabo. Andad aprire una donna con un bambino piccolo in braccio. Alle domande dei poliziotti rispose di chiamarsi Esperanza. Era la vedova di Roberto Valent璯 Carbo.

Suo marito, che era quasi calvo, indossava una camicia grigia e un paio di jeans marroni il 6 ottobre 1982, quando era rimasto ucciso in un incidente automobilistico: nel punto esatto della strada dove sei settimane dopo fu visto da Abel Haiz Rassen.



Viaggi extracorporei

I parapsicologi hanno dedicato molto tempo allo studio del fenomeno delle esperienze extracorporee, o proiezioni astrali.

In un caso, segnalato da un medico, un uomo di nome Wilson si addormente sogndi andare a trovare una donna che abitava a sessanta chilometri di distanza. Gli andad aprire una cameriera che gli disse che la sua amica non era in casa. Egli le chiese di poter entrare e avere un bicchier d'acqua. La cameriera lo fece accomodare.

W璱son non penspial sogno, finchun'altra sua amica ricevette una lettera dalla donna che anda visitare nel sogno: la lettera parlava della visita di Wilson, e accennava anche al fatto che era entrato per dissetarsi. Questo indusse l'uomo a recarsi in quella casa per vedere di chiarire l'accaduto, facendosi accompagnare da alcuni amici. Quando arriv due camerieri riconobbero in lui l'uomo che era entrato per bere.

Un "viaggiatore astrale" pinoto Blue Haray, che sostiene di possedere la facoltdi lasciare il suo corpo a volont e ha sottoposto a verifica le sue affermazioni presso la Psychical Research Foundation di Durham, nella Carolina del Nord. In questi esperimenti, i movimenti oculari, la respirazione e altre funzioni corporee di Haray sono state controllati da una complessa batteria di strumenti, e tutti i monitor hanno registrato significative alterazioni quando egli riferiva di avere unsperienza fuori dal corpo. Una volta andda un medico che non si aspettava la sua visita. Il medico riferdi aver visto un "globo rosso" lampeggiare attraverso la sua camera da letto alle 3.15 di mattina, esattamente al momento in cui Haray, a suo dire, era stato l

Animali domestici, tenuti in stanze separate e sigillate, furono usati come "bersagli" in un'altra serie di esperimenti. In uno di questi, un gatto smise di miagolare e rimase immobile nel momento in cui Haray entr a quanto ebbe poi a riferire, nella stanza; in un altro esperimento, un serpente aggressivo che in precedenza si era comportato tranquillamente cercall'improvviso di avventarsi contro qualcosa d'invisibile alle telecamere, anche questa volta nel momento esatto in cui Haray sarebbe "entrato" nella "stanza bersaglio".

Di un altro viaggio fuori dal corpo fu data notizia da un giovane tenente di stanza a Panama nel 1943. Egli era preoccupato per le condizioni di sua madre, che aveva appena subito una rischiosa operazione a New York. Non gli era possibile ottenere una licenza per andare a trovarla, ma durante un intervallo, all'una e un quarto, si addormentper qualche momento e sogndi trovarsi davanti al Memorial Hospital, dalla parte dell'East River Drive. L'infermiera controllun elenco e annotil suo nome sul registro dei visitatori. Un'altra infermiera gli disse che lo riconosceva dalla fotografia che aveva visto nella stanza di sua madre. Nella fotografia indossava l'uniforme invernale, la stessa che portava mentre si trovava all'ospedale. Entrnell'ascensore e l'infermiera lo vide premere il pulsante. Mentre saliva il tenente vide che tutto intorno a lui si offuscava come in un sogno. Poi si svegli ancora a Panama, all'una e un quarto del pomeriggio. Qualche giorno dopo ricevette una lettera da sua madre, che gli comunicava un episodio misterioso che era stato motivo di delusione per lei. Le era stato detto che suo figlio era arrivato all'ospedale per vederla, ma non era salito fino alla sua stanza. L'infermiera all'accettazione e unltra l'avevano visto entrare nell'ascensore, ma nessuno l'aveva visto uscire. L'ora: le 12.15 corrispondenti all'l.15 ora di Panama. Il nome dell'ufficiale che voleva vedere sua madre era stato annotato sul registro. Era il mio nome: Charles Berlitz.

Un massacro in volo

Qualcosa di terrificante avvenne nel cielo un giorno della tarda estate del 1939, e ancor oggi l'incidente rimane un fitto mistero.

Tutto quello che si sa che un aereo militare da trasporto lascil'aeroporto della marina di San Diego alle 15.30 per un volo di routine diretto a Honolulu. L'equipaggio era composto da tredici uomini. Tre ore dopo, mentre l'aereo sorvolava il Pacifico, lanciun frenetico segnale con cui indicava di trovarsi in difficolt Poi la comunicazione radio s'interruppe.

Poco dopo l'aereo torntraballando alla base ed effettuun atterraggio d'emergenza. Membri del personale di terra accorsero all'aereo e quando salirono a bordo rimasero inorriditi alla vista di dodici cadaveri. L'unico superstite era il copilota che, benchgravemente ferito, era rimasto in vita abbastanza a lungo da riportare l'aereo a San Diego. Pochi minuti dopo anch'egli mor

Tutti i corpi presentavano ampie ferite aperte. Fatto ancora pistrano, il pilota e il copilota avevano scaricato le loro pistole automatiche Colt 45 contro qualcosa. I bossoli vuoti furono trovati sul pavimento della carlinga. L'interno dell'aereo era pervaso da uno sgradevole odore di zolfo.

L'esterno dell'aereo era gravemente danneggiato, come se fosse stato colpito da missili. Il personale che sala bordo dell'aereo ne discese con una strana infezione della pelle.

Furono adottate rigorose misure di sicurezza e al personale d'emergenza fu ordinato di lasciare l'aereo. Il compito di rimuovere i cadaveri e d'investigare sull'incidente fu lasciato a tre ufficiali della Sanit

Sullncidente fu poi stesa un'efficace cortina di silenzio, che si diradsolo quindici anni dopo, quando l'investigatore Robert Coe Garden ne fu informato da qualcuno che si era trovato in quellereoporto, al tempo del fatto. Il mistero di ciche l'equipaggio incontrnel cielo in quel pomeriggio del 1939 non stato ancora chiarito.

Perseguitato dai fulmini

Nel 1899 un fulmine uccise un uomo mentre se ne stava nel suo orticello di casa a Taranto. Trent'anni dopo suo figlio trovla morte nello stesso modo e nello stesso posto. L'8 ottobre 1949, la nipote della prima vittima e figlia della seconda, venne anch'essa colpita.

Non meno strano fu il destino di un ufficiale inglese, il maggiore Summerford che mentre combatteva nei campi delle Fiandre nel febbraio del 1918 fu sbalzato da cavallo da un fulmine e rimase paralizzato dalla cintola in gi

Summerford fu congedato e si ritira vivere a Vancouver. Un giorno, nel 1924 mentre, ormai ristabilito, stava pescando sulla sponda di un fiume, un fulmine colpl'albero sotto cui era seduto e gli si paralizzil lato destro del corpo.

Due anni dopo l'ufficiale si era abbastanza ristabilito da poter fare delle passeggiate in un parco locale. Un giorno d'estate del 1930, mentre andava a spasso, fu investito da un altro fulmine, e questa volta rimase paralizzato in modo permanente. Mordue anni dopo.

Ma il fulmine lo cercancora una volta. Quattro anni dopo, durante un temporale, un fulmine colpun cimitero e distrusse una lapide. Era quella del maggiore Summerford.

"K-19"

Per anni Thomas Wolfe, il famoso scrittore americano, ebbe un'idea per un romanzo che avrebbe dovuto intitolarsi "K-19" e avere come un soggetto un pullman contraddistinto da questa sigla. Le esistenze di tutti i personaggi della storia sarebbero state influenzate in un modo o nell'altro da questo veicolo. Egli parldel suo progetto di romanzo col suo editore, Maxwell Perkins, ma non riuscmai a elaborare la storia in modo soddisfacente. Perkins gli suggerdi concentrare i suoi sforzi su altri testi finchnon fosse sicuro di avere una trama che funzionasse. Wolfe si disse d'accordo, ma il destino volle che non potesse riprendere la sua idea del K-19. Morall'improvviso di un attacco di cuore nel 1938.

Parker s'incaricdi far trasportare la salma di Wolfe nella sua nativa Asheville, nella Carolina del Nord, dove sarebbe stata inumata. Mentre il treno usciva dalla stazione, Perkins osservl'auto con a bordo la bara di Wolfe. La macchina stava per uscire dal suo campo visivo quando egli si accorse tutt'a un tratto della sigla che recava: K-19.

Il disastro mai avvenuto

Il 10 ottobre 1931, l'allora pirecente dirigibile degli Stati Uniti, l'Akron, aveva in programma un giro sullo stadio Fairfield in occasione della partita di calcio fra la squadra di Washington e la Jefferson-Marshall a Huntington, nella Virginia dell'Ovest.

La prima persona che vide il dirigibile in volo fu Harold Mackenzie, che l'osservmentre si dirigeva verso la vicina cittadina di Gallipolis, nell'Ohio. Telefonai suoi vicini che lavoravano nello stabilimento della Foster Diary perchlo guardassero anche loro.

Due di questi, Robert Henke e sua moglie, andarono in First Avenue con la loro amica Claude Parker. I tre osservarono l'aeromobile con un binocolo e ben presto si aggiunsero a loro altre persone, che videro l'Akron librarsi al di sopra del fiume.

Sull'altra sponda, a Point Pleasant, nella Virginia dell'Ovest, altre persone osservarono l'avanzare del dirigibile. Il veicolo, lungo da 30 a 50 metri, stava viaggiando a un centinaio di metri di quota quando, alle 14.50, avvenne qualcosa d'inaspettato e di terrificante.

Come la signora Henke dichiaral Gallipolis Daily Tribune il 12 ottobre, "Quando abbiamo avvistato il dirigibile ci parso che stesse deformandosi e precipitando. Alcuni di quelli che l'hanno visto hanno detto che quattro persone si sono buttate coi paracadute. Lggetto sembrava circondato dal fumo, ma pudarsi che si trattasse di nubi".

Gli osservatori videro, inorriditi, il dirigibile esplodere in fiamme e precipitare sulle colline a sud di Gallipolis Ferry.

Mezza dozzina di testimoni avvertirono del disastro il dottor Holzer, direttore dell'aeroporto. All'alba dellndomani una squadra di soccorso perlustril luogo indicato. Per l'intero giorno esso fu setacciato e scrutato dal cielo, ma non fu possibile trovare traccia delleromobile o del suo sventurato equipaggio per un motivo molto semplice: essi non esistevano. L'Akron quel giorno era rimasto al sicuro nel suo hangar.

Maghi della pioggia e dei sereno

Avvenne nella cittindiana di Dharamsala, dove risiedono molti profughi tibetani, il 10 marzo 1973. Ogni anno, in questa data, i rifugiati commemorano la fuga del Dalai Lama dal Tibet. Ma da settimane imperversavano tempeste provenienti dalle falde dell'Himalaia, e le cerimonie per l'anniversario sembravano minacciate. Il tempo non lasciava presagire nessun miglioramento, e alla fine i profughi si rivolsero a Gunsang Rinzing, un anziano lama temuto e famoso per la sua facoltdi controllare il tempo atmosferico. L'operato del lama fu in seguito descritto da David Read Barker, un antropologo che a quell'epoca stava conducendo una ricerca sul campo in India. Erano le 20, spiegil dottor Barker, e Rinzing cominciaccendendo un fuoco sotto la pioggia.

"Era in uno stato di concentrazione", riferBarker, "e recitdei mantra e un sadhana, soffiando spesso in una tromba ottenuta da una tibia umana e battendo sul tamburo a due facce di uno sciamano. Dopo averlo osservato da rispettosa distanza per parecchie ore, andammo a letto, certi che l'indomani il tempo sarebbe stato ancora pessimo com'era stato nei giorni precedenti. All'alba del giorno seguente la pioggia era diventata una sottile pioviggine, ed entro le 10 si trasformin una fredda nebbia nel raggio di circa 150 metri.

In tutto il resto della zona continua piovere a dirotto, perla folla di parecchie migliaia di profughi, non si bagnnelle sei ore in cui rimase riunita. A un certo punto, durante il discorso del Dalai Lama, si scatennei pressi una tremenda grandinata che si abbattcon gran fragore sui tetti delle case confinanti col luogo della riunione, ma soltanto pochi chicchi caddero sulla folla."

Quattordici anni prima, al tempo dell'invasione del Tibet da parte dell'esercito cinese e della fuga del Dalai Lama in India, inattese condizioni atmosferiche garantirono la sua incolumitdurante il suo attraversamento dellimalaia per riparare in India. Mentre gli aerei cinesi cercavano d'intercettare lui e i suoi seguaci, una fitta nebbia avvolse provvidenzialmente la zona del loro passaggio, rendendoli completamente invisibili dall'alto. Per i tibetani, naturalmente, quest'improvvisa visibilitzero fu semplicemente una prova dei poteri divini del Dalai Lama sul tempo atmosferico.

Salvati da un bambino morto

Una sera, all'inizio del 1978, alle 22 in punto, l'agricoltore in pensione Henry Sims, di settantadue anni, torna casa dall'ospedale della Florida dov'era ricoverata la figlia di diciotto anni, mentre sua moglie Idellar si trattenne ancora. Quando Sims arriv l'altra figlia, cinque nipoti e un'amica di famiglia stavano gidormendo. Egli si mise a letto e non tardad addormentarsi.

"Quello che ricordo che sognai", raccontin seguito. "Vidi i figli di mio cognato, Paul e la sua sorellina di otto mesi, che venivano verso di me. Avevano entrambi trovato la morte fra le fiamme nel 1932 quando la loro casa a Live Oak, in Florida, prese fuoco. Nel sogno Paul, che ricordo chiaramente, mi veniva incontro dicendo: "Zio Henry, zio Henry". Non avevo mai fatto un sogno del genere, e mi sono svegliato di colpo con un sentore di fumo nelle narici. Il mio primo pensiero andato ai miei nipoti: bisognava farli uscire subito. Cosmi sono messo a chiamarli e a urlare." Le sue grida svegliarono tutti che fuggirono dalla casa in fiamme giusto in tempo per salvarsi.

Il tenente Frederick Lowe, ispettore dei vigili del fuoco di Hialeah Heights, in Florida, comment "Quest'uomo riuscito miracolosamente a svegliarsi proprio nel momento d'importanza vitale. Altri due minuti e tutti sarebbero periti".

"Dio non era ancora pronto a lasciarmi morire", concluse Henry Sims. "stato lui a mandare il piccolo Paul ad avvertirmi del pericolo e a tirarci tutti fuori da quella casa in fiamme."

Un numero infausto

Nel maggio 1979 un DC-10 dell'American Airlines precipitpresso l'aeroporto O'Hare di Chicago subito dopo il decollo. Fra le vittime c'era la scrittrice Judy Wax, il cui libro, Iniziare dalla met era appena stato pubblicato.

Il numero del volo dell'aereo caduto era il 191. Alla pagina numero 191 del suo libro, la Wax si era diffusa sulla sua paura del volo.

Il numero del maggio 1979 della rivista Chicago pubblicuna recensione del suo libro e una fotografia dell'autrice. Il lettore che avesse tenuto il foglio controluce avrebbe potuto veder trasparire l'annuncio a tutta pagina che figurava sull'altra facciata: la pubblicitdi un volo su un DC-10 dell'American Airlines per la California.

La nave scomparsa

Tutto sembrava in regola nel giugno 1872, quando il piroscafo Iron Mountain partsbuffando da Vicksburg, con l'equipaggio al completo, il suo carico di balle di cotone e barili di melassa ammonticchiati sul ponte, e una fila di chiatte a rimorchio.

Pochi minuti dopo superun'ansa del fiume, dirigendosi verso la cittdellcciaio, Pittsburg. La nave non fu mai pirivista.

Quella stessa mattina, ma pitardi, l'Iroquois Chief, un altro piroscafo, stava percorrendo il fiume quando il suo equipaggio avvistuna fila di chiatte che scendevano tumultuosamente lungo la corrente. La nave riusca virare evitando una collisione. Il capitano pensche si fossero staccate da un rimorchiatore e quindi le fece recuperare e assicurare con delle gomene, in attesa del proprietario che non venne mai.

La gomena che aveva assicurato le chiatte all'Iron Mountain era stata tagliata, e cisignificava che il suo equipaggio doveva aver incontrato qualche difficolt forse le caldaie stavano per esplodere, forse la nave era sul punto di affondare. Tuttavia non c'era nessuna traccia del piroscafo in nessun tratto del fiume, nc'era traccia del suo carico, che avrebbe galleggiato per chilometri se il battello fosse affondato.

Il mistero dell'Iron Mountain non mai stato chiarito.

Il poltergeist di Annemarie

Una versione paranormale dell'episodio dell'elefante nella cristalleria si ebbe nel 1967 quando strani fatti colpirono lo studio di un avvocato di Rosenheim, in Germania. La cittadina era tranquilla e non vi succedeva mai niente di speciale, ma un giorno qualcosa comincia scatenare l'inferno nell'ufficio, facendo impazzire i telefoni, facendo saltare valvole e provocando altri guasti elettrici. Ben presto il fenomeno si intensific le luci si accendevano e si spegnevano di continuo. lampadine elettriche esplodevano senza il minimo motivo, i telefoni squillavano senza una ragione apparente.

Il personale non sapeva che cosa fare, e cominciquindi con l'adottare il provvedimento piovvio: telefonai tecnici dell'azienda elettrica locale. Gli elettricisti controllarono ogni valvola, filo e presa di corrente, ma non riuscirono a trovare una causa naturale al problema. Staccarono perfino l'impianto elettrico del palazzo dalla rete cittadina e lo rifornirono di energia con un generatore d'emergenza. Ma questo accorgimento non scoraggilo spettro e i disturbi continuarono.

Alla fine fu chiamato il famoso parapsicologo Hans Bender, il principale acchiappafantasmi della Germania. Egli diagnosticsubito il problema: si trattava di un poltergeist, un tipo di spettro che ama spargere lo scompiglio nelle case, spostare mobili, scagliare sassi contro gli edifici e appiccare incendi. A differenza dei fantasmi convenzionali, che infestano un particolare luogo, di solito i poltergeist se la prendono con una determinata persona. Bender non tarda individuare il singolo bersaglio umano: Annemarie Schnabel, un'adolescente che lavorava nello studio. A volte i fenomeni si producevano non appena essa metteva piede nell'ufficio.

"Quando quella ragazza passava per le varie sale, i lampadari dietro di lei si mettevano a oscillare", riferBender. "Se le lampadine esplodevano, i frammenti volavano verso di lei. Ben presto", aggiunse, "i quadri cominciavano a dondolare e a girare, i cassetti ad aprirsi da soli, i documenti a cambiare di posto. Ma quando Annemarie fu mandata in ferie, non successe nulla, e quando lascidefinitivamente l'ufficio per un nuovo impiego i fatti inspiegabili cessarono per sempre di manifestarsi, anche se eventi analoghi, ma meno appariscenti, successero per qualche tempo nel suo nuovo ufficio."

Dopo la partenza della Schnabel, lo studio dell'avvocato apparve infestato da spettri piconvenzionali. Quando una troupe televisiva giunse nell'ufficio, per esempio, parecchi testimoni videro apparire, accanto a una presa d'aria sul pavimento, una vaga materializzazione somigliante a un braccio umano. Essa volfino a una vicina parete, dove anda sbattere contro un quadro, che si mise a roteare. Per fortuna le grida dei presenti misero sull'avviso chi riusca riprendere con le telecamere i movimenti della tela.

Qual era la causa del poltergeist di Rosenheim? Secondo Bender, era la stessa Annemarie. Era una ragazza infelice, in preda a frustrazioni per il suo lavoro e la sua vita sentimentale, egli spieg Senza dubbio, aggiunse, la sua ostilitrepressa covnell'inconscio finchnon esplose sotto forma di poltergeist.

Un inno per il "Titanic"

Una domenica mattina il reverendo Charles Morgan, pastore della Chiesa Metodista Rosendale di Winnipeg, nella regione canadese del Manitoba, arrivpresto in chiesa per provvedere ai preparativi per il servizio serale. Prima di entrare nel suo studio, mise sul leggio la scelta di inni del maestro del coro, poi passad altri preparativi.

Quando ebbe fatto tutto, si ritirnel suo ufficio e decise di schiacciare un pisolino fino all'ora del servizio. Ben presto si addorment e subito fece un vivido sogno: era buio, e si sentiva il fragore del ribollire d'immense ondate. Al di sopra del frastuono un coro cantava uno strano caotico a cui Morgan non aveva pipensato per anni.

Il sogno era cospenoso che il pastore si sveglicon il canto di lode che gli risuonava ancora nelle orecchie. Guardl'orologio e vide che gli rimaneva tempo per dormire ancora un poco, e si riaddorment convinto, a torto, che il breve periodo di veglia gli avesse liberato la mente dallnquietante visione.

Non appena si fu riaddormentato, il sogno riprese: le acque tempestose, la fitta oscurit di nuovo lo strano inno. Si sveglidi soprassalto, stranamente sconvolto. Alla fine si alz entrnella chiesa deserta e mise sul leggio un nuovo cantico.

All'apertura del servizio, la congregazione intonil canto che aveva ossessionato i sogni di Morgan, ed era strano che venisse intonato in una chiesa a migliaia di chilometri dall'oceano:

"Tmploriamo, o Signor, salva il naviglio che sta correndo in mar grave periglio".

Nell'ascoltare le parole, Morgan si sentriempire gli occhi di lacrime.

Non molto tempo dopo il pastore avrebbe appreso che, nello stesso momento in cui lui e il suo gregge cantavano l'inno, un'immane tragedia si stava consumando nell'oceano. Era il 14 aprile 1912, e a grande distanza, nell'Atlantico settentrionale, il Titanic stava affondando.

L'uomo che morquattro volte

Il sessantenne Musyoka Mututa di Kitui, nel Kenia, venne inumato nel settembre del 1985. Suo fratello Timothy disse che il cadavere era rimasto insepolto per due giorni, perchnon si poteva mai sapere, anche se, spieg "non ci aspettavamo un altro miracolo. Mi aveva detto che la quarta volta sarebbe stata quella buona".

Benchfosse soltanto un umile pastore, Mututa era una leggenda nel Kenia. Era chiamato "l'uomo che ha ingannato la morte".

La sua prima "morte" avvenne quando aveva tre anni. Mentre veniva calato nella tomba, gride fu in tutta fretta tirato fuori.

Quando aveva diciannove anni, scomparve. Sei giorni dopo il suo corpo apparentemente senza vita fu trovato in un campo. Dopo il funerale, mentre la sua bara scendeva nella fossa. i presenti videro con spavento il coperchio cominciare a sollevarsi. Mututa era "tornato in vita".

"Mor di nuovo nel maggio 1985 dopo una breve malattia. Un chirurgo lo dichiarmorto. La sua salma rimase esposta per un giorno, al termine del quale egli si alze chiese un bicchier d'acqua.

Mututa sostenne che durante ciascuna di queste tre "morti" la sua anima lasciil corpo e ascese al cielo, dove degli angeli gli spiegarono che era "un caso di scambio di persona" e lo rispedirono sulla terra.

Evidentemente al quarto tentativo ebbero l'uomo giusto.

La bacchetta magica del rabdomante

I funzionari della Gates Rubber Company di Jefferson, nella Carolina del Nord, furono presi dal panico quando appresero che delle perdite del sistema idrico della cittminacciavano di prosciugare la fornitura d'acqua della fabbrica. Alla disperata ricerca di nuove fonti di approvvigionamento, assunsero degli scavatori professionisti specializzati nello sterramento che impiegarono attrezzature per un valore di 350.000 dollari. Essi non riuscirono a trovare acqua.

Poi, nel settembre 1953, entrin scena un muratore in pensione, l'ottantenne Don Witherspoon, con in mano un rametto di pesco biforcuto. Disse che aveva fatto il rabdomante per trentotto anni ed era sicuro che sarebbe riuscito a trovare quello che tutti andavano cercando.

Andavanti e indietro sui terreni dello stabilimento finchla sua verga diede uno strattone e puntverso il suolo. Poco piin lessa si comportallo stesso strano modo.

La ditta trovacqua in entrambi i posti, e ben presto fu in grado di attingere tre ettolitri d'acqua al minuto, riuscendo quasi a evitare di dipendere dall'acquedotto cittadino.

"Sarazzardato pensare alla magia, ma non c'che dire: funziona", dichiarl'amministrazione della ditta. "Tutto quel che so che noi abbiamo trovato l'acqua e ne siamo grati."

Whiterspoon confessdi non sapersi spiegare la sua abilit La definun "dono". "Per dirvi la verit, taglicorto, "io stesso non credevo nella bacchetta da rabdomante finchnon l'ho provata."

Il lobo temporale visionario

Delle disfunzioni del cervello possono indurre le persone a riferire ogni genere di strane esperienze. Piccole crisi a carico dei lobi temporali, per esempio, possono far sche il paziente senta strani odori, oda bizzarri rumori, venga sopraffatto da sentimenti mistici e addirittura veda dei fantasmi.

Una suggestiva visione fu descritta nel 1976 dallo psichiatra scozzese James McHarg. Nel 1969 una sua paziente, affetta da epilessia provocata da una disfunzione del lobo temporale, leggiamo in un rapporto del medico, era andata a trovare un'amica quando fu colta da un attacco improvviso. Prima sentuno strano odore di latte, poi vide l'ambiente circostante diventare "irreale" e alla fine vide il fantasma di una donna dai vaporosi capelli castani in piedi accanto a un fornello dall'altra parte della cucina. La figura rimase solo temporaneamente e scomparve dalla sua vista quando finla crisi.

La paziente riferquanto aveva visto alla padrona di casa, che fu affascinata dalla storia. Anche se attualmente non c'era un fornello, una volta si trovava nella cucina esattamente nel punto dove la paziente aveva detto di averlo visto. Dopo aver fatto delle ricerche sulla storia della casa, inoltre, la sua amica scoprche la figura probabilmente rappresentava una delle sue sorelle che un tempo vi abitavano. Quando fu mostrata alla paziente una fotografia delle sorelle, essa riconobbe immediatamente la signora che aveva visto.

Dunque, aveva visto un autentico fantasma? Probabilmente no, secondo il dottor McHarg, poichla donna comparsa nella visione era ancora viva. Tuttavia, egli concluse, l'attacco probabilmente rese la paziente ricettiva a influenze extrasensoriali, che entrarono in gioco e determinarono quello che essa vide.

L'ESP al servizio della polizia

La ventisettenne Mary L. Cousett, di Peoria, nell'Illinois, un giorno dell'aprile 1983 scomparve. La polizia concluse ben presto che era stata assassinata e arrestil suo ragazzo, Stanley Holliday Jr. Ma, nellmpossibilitdi reperire il suo cadavere, temeva di non essere in grado di impostare una valida istruttoria.

Alla fine, quando tutti gli altri tentativi erano falliti, le autoritdella contea di Madison sottoposero il loro problema a Greta Alexander di Delavan, nellllinois. L'Alexander, una sensitiva, fornuna dettagliata descrizione del posto dove giaceva il cadavere della donna. Esso sarebbe stato trovato, precis presso un argine, un fiume e un ponte. Una chiesa e del sale avrebbero avuto qualcosa a che fare con la scoperta. Intorno ai resti ci sarebbero state delle foglie. Parte di una gamba sarebbe stata mancante. La testa sarebbe stata trovata a una certa distanza.

Il corpo sarebbe stato trovato da un uomo "con una mano lesa". In qualche modo faceva parte del rebus l'iniziale "S". Il ritrovamento sarebbe avvenuto presso una strada maestra.

Il 12 novembre il poliziotto ausiliario Steve Trew, che aveva una mano offesa, trovi resti della Cousett presso un argine vicino a un ponte sul fiume Mackinaw, a meno di un chilometro dal campo di una chiesa e vicino a un deposito di sale per l'autostrada, che si trovava sull'altra sponda. Il corpo giaceva in una fossa poco profonda coperta di foglie. Il piede sinistro mancava. e la testa, con ogni probabilitstaccata da qualche animale predatore, si trovava a tre metri e mezzo dal resto del corpo.

L'agente William Fitzgerald di Alton comunical giornalisti che ventidue delle impressioni ottenute per via paranormale della Alexander avevano colpito nel segno.

"Quella ragazza voleva proprio essere trovata", osservla Alexander. "Lo spirito non muore mai: sopravvive. Essa diceva: "Io sono qui. Venite a trovarmi"."

Due banchi di neve

Warren Felty e William Miller, di Harrisburg, in Pennsylvania, parteciparono insieme alla Giornata del Veterano del 1986, per celebrare una curiosa serie di eventi che avevano avuto luogo oltre quattro decenni prima.

Una sera del febbraio 1940 Felty stava tornando in macchina alla sua casa di Middletown, in Pennsylvania, quando vide i fanalini di coda dell'automobile davanti a lui mettersi a ondeggiare. La macchina stava slittando contro un argine presso Camp Hill.

Felty si ferme accorse sul luogo dell'incidente. Raggiunta la macchina, vide che il guidatore era stato catapultato, attraverso il parabrezza, in un banco di neve alto pidi un metro e adesso era privo di sensi e coperto di sangue. Felty lo sollev lo porta braccia fino alla sua macchina e lo condusse all'ospedale di Harrisburg.

Quattro giorni dopo la vittima dell'incidente, William Miller, riprese conoscenza. Pitardi apprese il nome del suo salvatore. Dopo che ebbe lasciato l'ospedale, incontrper caso alcune volte Felty, ma i due non fecero mai veramente conoscenza.

Nseppero, quando l'America decise di partecipare alla seconda guerra mondiale, che entrambi si erano arruolati nell'aeronautica ed erano diventati piloti di B-17. E nessuno dei due seppe neppure che l'altro era stato abbattuto nei cieli della Germania ed era stato avviato con altri quattromila prigionieri verso Norimberga, davanti all'esercito russo che stava avanzando. I prigionieri erano deboli per la fame e il loro abbigliamento era inadeguato ai rigori dell'inverno del 1944, il pirigido che la Germania avesse conosciuto da ottant'anni a quella parte. Molti non ce la fecero e caddero spossati nella neve, dove morirono assiderati.

Mentre Warren Felty si trascinava con gli altri, vide un corpo riverso. Nella speranza di poter scuotere il prigioniero cauto, gli assestun calcio e, come avrebbe ricordato Felty anni dopo, "era proprio lui, Bill Miller. Incredibile!".

Miller, che era pimorto che vivo, dovette essere trasportato di peso per tutto il tragitto fino a destinazione. Alla fine Felty, Miller e gli altri prigionieri arrivarono al campo di concentramento di Moosburg, da cui furono liberati dalla Terza Armata del generale Patton il 29 aprile 1945.

1 due uomini ricordano ancora come in due circostanze, in luoghi lontani fra loro oltre seimila chilometri e a cinque anni di distanza, uno di loro salvla vita all'altro sollevandolo da un banco di neve.

L'omino blu

Alle 13.45 del 28 gennaio 1967, un giorno piovoso, a Studham Common, in Inghilterra, sette ragazzi stavano percorrendo a piedi una valletta fra i colli Chiltern chiamata Dell, diretti verso la loro scuola. Uno di loro, Alex Butler, di dieci anni, nel guardare per caso verso sud vide quello che pitardi descrisse come un "omino blu con un cappello alto e con la barba".

Lo indicsubito al compagno che gli camminava al fianco, e i due decisero di andare a dare uncchiata pida vicino al bizzarro individuo. Corsero nella sua direzione, ma quando si trovarono a una ventina di metri da lui "scomparve in uno sbuffo di fumo".

I ragazzi avvertirono i compagni, che cominciarono a cercare l'omino, sperando che ricomparisse. Poco dopo egli si mostrdi nuovo, questa volta sul lato opposto della macchia dove aveva fatto la sua prima comparsa. I ragazzi fecero per avvicinarglisi, ma scomparve di nuovo, per poi ricomparire sul fondo del Dell. Pressappoco in quello stesso momento gli scolari sentirono delle "voci" che parlavano in un "biascichio dal tono straniero" nei cespugli vicini, e per la prima volta avvertirono un po' di paura.

Quando giunsero a scuola la loro maestra, la signorina Newcomb, capche erano eccitati per qualcosa. In un primo tempo essi non vollero rivelarle il motivo, dicendo: "Lei non ci crederebbe mai". Alla fine essa separi ragazzi fra di loro e chiese che ciascuno scrivesse la propria descrizione dello strano episodio. Gli svolgimenti si dimostrarono molto simili, tanto che la Newcomb si convinse che quel pomeriggio era realmente successo qualcosa di decisamente insolito.

I temi furono alla fine pubblicati in un volumetto dal titolo: "L'omino blu di Studham Common".

A un certo punto la notizia richiaml'attenzione degli investigatori Bryan Winder e Charles Bowen, i quali vennero a sapere che negli ultimi mesi numerosi abitanti del luogo avevano comunicato avvistamenti di UFO. Secondo alcune testimonianze, due atterraggi di UFO erano avvenuti nel punto dove era stato visto l'omino blu. Ma la connessione con gli UFO rimase un'ipotesi, perchi ragazzi non avevano detto di averne visti.

Gli agenti interrogarono i ragazzi alla presenza della loro insegnante. Secondo il verbale steso da Winder, "A loro dire l'omino sarstato alto poco meno di un metro, a cui vanno aggiunti i cinquanta centimetri del cappello o elmo, meglio descritto come una bombetta alta e senza tesa. Essi Poterono distinguere una linea che era o un frangia di capelli o l'orlo inferiore del cappello, due occhi tondi, un piccolo triangolo apparentemente piatto al posto del naso e un abito a un solo pezzo che si estendeva in basso fino a un'ampia cintura nera che recava sul davanti una scatola nera di una quindicina di centimetri di lato".

La moneta teletrasportata

Raymond Bayless si trovato molte volte di fronte a temi paranormali durante la sua carriera di ricercatore nel campo della metapsichica. La sua esperienza pistrana riguarda un fenomeno noto come telecinesi, e ciolo spostamento di oggetti in modo misterioso.

L'episodio avvenne nel 1957, mentre stava camminando per l'Hollywood Boulevard col paragnosta Attila von Szalay. I due entrarono in un negozio di pelletterie e Bayless, appassionato numismatico, vide una strana moneta inglese sul banco del proprietario. Su una faccia era effigiata una delle principesse reali inglesi, e sull'altra vi era un lungo graffio. Incuriosito, Bayles chiese di poterla acquistare, ma gli fu opposto un rifiuto.

Mentre i due uscivano dal negozio, Bayless gettun ultimo sguardo alla moneta. Poi essi ripresero la loro passeggiata. "Avremo percorso circa trecento metri lungo l'isolato", rammentpoi lo studioso, "quando all'improvviso sentii qualcosa colpirmi un gomito e poi la gamba dei calzoni. Abbassai lo sguardo, sorpreso, e trovai sul marciapiede accanto alla mia scarpa un penny identico a quello visto nel negozio. Per essere sicuro che fosse proprio la stessa moneta guardai l'altra faccia, e vi trovai il graffio che avevo notato sulla sua superficie nel negozio. Il signor von Szalay, era al mio fianco e fu sorpreso quando raccolsi il penny e glielo mostrai, spiegandogli che l'ultima volta che l'avevo visto era sul banco di vendita del negoziante. Senza addentrarmi in ulteriori dettagli e lunghe spiegazioni, mi limito ad assicurare che non c'era nessuna maniera in cui la moneta avesse potuto raggiungermi e il suo strano trasporto costituiva uno straordinario mistero."

Probabilmente il fatto non sembrtroppo misterioso al negoziante, che senza dubbio s'immaginche il suo cliente si fosse messo furtivamente in tasca la moneta.

Le aeronavi del signor Wilson

Il mistero pifitto della storia dell'aviazione americana un episodio quasi dimenticato, ma ancora inspiegato, che inizio nel novembre del 1896 e si concluse nel maggio dell'anno successivo.

Dalla California al Maine migliaia di americani riferirono lvvistamento di grandi "aeronavi" diverse da qualsiasi oggetto che potesse volare a quei tempi, parecchi anni prima che i fratelli Wright, consentendo il volo di corpi pipesanti dell'aria, mutassero per sempre la storia. Le "aeronavi" suscitarono meraviglia e congetture sulldentitdel loro inventore, ammesso che fosse uno solo. Ancor oggi nessuno ne conosce il nome. Tutto quello di cui disponiamo sono alcune ingannevoli indicazioni, la pisuggestiva delle quali riguarda un uomo molto strano di nome Wilson.

Il signor Wilson comparve sulla scena il 19 aprile 1897. Un giovane di Lake Charles, in Louisiana, stava conducendo una pariglia di cavalli quando vide un enorme aeromobile passare sopra di lui, che spaventgli animali a tal punto che s'imbizzarrirono e lo sbalzarono a terra. A questo punto l'aeronave si ferme rimase sospesa immobile nell'aria (la capacitdi fermarsi in volo era una delle prestazioni allora inconcepibili di quel misterioso veicolo) mentre veniva calata una scaletta di corda. Due degli occupanti delleronave discesero e aiutarono il testimone a rialzarsi. "stato senz'altro confortante trovare che erano semplici, normalissimi americani come me", avrebbe riferito poi il giovane. Gli aeronauti porsero le loro scuse per l'incidente che avevano provocato. Per risarcire il giovane, lo invitarono a bordo e si presentarono coi nomi di Scott Warren e "signor Wilson". Quest'ultimo disse di essere il proprietario del mezzo. A bordo di esso, Wilson e Warren spiegarono il suo sistema di propulsione, ma la descrizione era costecnica che il giovanotto non ci capnulla.

Il giorno dopo, presso Uvalde, nel Texas, un'aeronave atterre fu scoperta dallo sceriffo H. W. Bayler, che converscon alcuni membri dellquipaggio. Uno di loro disse di chiamarsi Wilson e di essere nato a Goshen, nello stato di New York, e chiese poi del capitano C. C. Akers, un residente del posto.

Pitardi, Akers disse a un giornalista: "Posso assicurare che quando abitavo a Fort Worth nel '76 e nel '77 conoscevo bene un uomo di nome Wilson che veniva dallo stato di New York. Eravamo amiconi. Aveva il pallino della meccanica e stava lavorando alla navigazione aerea e a qualcosa che avrebbe sbalordito il mondo. Dotato di un'eccellente istruzione - allora aveva ventiquattro anni - sembrava che disponesse di denaro con cui mandare avanti le sue invenzioni, dedicandovi tutto il suo tempo. In base alle conversazioni da noi avute quando stavo a Fort Worth, credo che il signor Wilson, se fosse riuscito a costruire un'aeronave funzionante, probabilmente sarebbe venuto a cercarmi per mostrarmi che non era cosesagerato e bislacco nelle sue affermazioni come allora pensavo".

L'aeronave ricomparve un giorno o due dopo, quando atterrper delle riparazioni a Kountze, nel Texas. Dei testimoni parlarono coi piloti, che dissero di chiamarsi "Wilson e Jackson". Il 25 dello stesso mese, fra mezzanotte e l'una, come annunciil giorno dopo il San Antonio Daily Express, "Il cielo era molto nuvoloso e non era visibile una sola stella. Questo fece risaltare ancora di pilo splendore della luce bianca prodotta dai fari dell'aeronave e la luminositdiffusa che ne emanava. Impediva peruna visione della struttura, ma man mano che l'oggetto, girando intorno, si avvicinava, almeno una dozzina di luci pibasse, fra cui un gruppo di fari verdi sul lato dell'aeronave rivolto verso la citt e un altro immenso raggruppamento di luci rosse a poppa, indicavano chiaramente che si trattava di un oggetto artificiale."

Il giornale proseguiva dicendo, senza spiegare come ne sia venuto a conoscenza, che "gli inventori erano Hiram Wilson, di New York, figlio di Willard W. Wilson, capo meccanico della ferrovia centrale di New York, e l'ingegnere elettrico C. J. Walsh di San Francisco. I due uomini avevano lavorato per parecchi anni al loro progetto, e quando esso fu a punto fecero costruire le diverse parti dell'aeronave in localitdiverse del Paese, da cui furono spedite al punto d'incontro a San Francisco e assemblate sull'isola".

Il Daily Express affermche l'aeronave, dopo essere stata collaudata in California, volnell'Utah e fu nascosta "in qualche parte fuori mano della parte occidentale del paese" per esservi perfezionata. Poi riprese il suo volo verso oriente attraverso gli Stati Uniti, dopo di che non si sentpiparlare di Wilson e della sua mirabolante macchina.

Chi era il signor Wilson? Ricerche condotte in anni recenti non sono approdate a nulla. E uno studio su avvistamenti di aeronavi a partire dal 1897 ci danno motivo di sospettare che Wilson fosse ancora pimisterioso di quanto possano suggerire le sue prime apparizioni. Secondo lo scrittore Daniel Cohen, autore del libro Il mistero della grande aeronave "C'molto sull'episodio di questo W璱son che disorientante e contraddittorio. Ogni tentativo di ricostruire l'itinerario dell'aeronave di Wilson attraverso il Texas meridionale durante l'ultima o le due ultime settimane dell'aprile 1897 si dimostrato senza speranza. Delle aeronavi sembravano saltar fuori da tutte le parti. Avrebbero dovuto esserci almeno due o forse tre diverse tutte viaggianti lungo rotte estremamente capricciose per spiegare tutti gli avvistamenti e gli incontri. A parte il nome Wilson, che. compare in almeno cinque distinti rapporti, i nomi degli altri membri dell'equipaggio variano. Lo stesso dicasi del loro numero, che va da due a otto. E anche se molte relazioni sostengono che l'inventore annunciche avrebbe di la poco reso di pubblico dominio la sua aeronave, non lo fece mai".

Un altro ricercatore, Jerome Clark, notqualcosa di ancora pistrano."Ci troviamo di fronte a un fatto semplicemente impossibile che di per ssufficiente a sollevare profondi interrogativi sul presente ruolo di Wilson", osservClark. "In particolare, il capitano Akers afferma che vent'anni prima della comparsa di Wilson a Uvalde egli aveva ventiquattro anni. A Lake Charles, nel 1897, viene descritto come "un uomo apparentemente giovane". Anche oggi, pur col nostro aumento di durata media della vita, un quarantacinquenne non mai definito giovane se non nel senso pirelativo del termine: otto anni fa avrebbe dovuto gitrovarsi da tempo nella cosiddetta mezza et"

Certi studiosi hanno ipotizzato che l'episodio non era quello che era parso; le aeronavi e i loro occupanti, di aspetto per lo piumano, non erano inventori americani che inesplicabilmente non si fecero mai avanti per reclamare la ricompensa per i loro sforzi, ma invece i prodotti di un'enigmatica intelligenza aliena, che cercarono di mascherarsi indossando abiti che la cultura americana di quel periodo potesse accettare.

Questa una spiegazione fantasiosa, e noi non abbiamo modo, a quasi un secolo di distanza, di sapere se corrisponda alla veritoppure no. Possiamo soltanto essere certi che il misterioso signor Wilson e le strane aeronavi associate alla sua comparsa rimarranno un enigma.





Una nebbia fitta come il suo mistero

La strana storia cominciin modo abbastanza normale, il 3 giugno 1968.

Il dottor Gerardo Vidal e sua moglie, della cittargentina di Maip si erano recati a Chascomus per partecipare a una riunione di famiglia. Ci era andata anche un'altra coppia di coniugi di Maip che era imparentata con loro.

Le due coppie viaggiarono separatamente e verso sera ritornarono a casa. Quando videro che i Vidal non erano arrivati, i parenti tornarono sulla loro macchina e rifecero la strada, nel timore che fosse successo un incidente. Ripercorsero i 130 chilometri fra Maipe Chascomus, ma non videro traccia dei Vidal o della loro macchina. Tornati a Maipcominciarono a telefonare agli ospedali, ma anche questa ricerca si dimostrvana.

Quarantotto ore dopo il signor Rapallini, nella cui casa si era tenuta la riunione, ricevette un'interurbana da Cittdel Messico. Chi telefonava era il dottor Vidal, il quale avvertiva che lui e sua moglie stavano bene ed erano in procinto di tornare in volo a Buenos Aires. Chiedeva ai. suoi parenti di andarli a prendere all'aeroporto.

Amici e parenti erano in attesa quando i coniugi Vidal scesero dall'aereo, con indosso gli stessi abiti che avevano durante la. riunione di famiglia. La signora Vidal, che appariva molto scossa, fu subito portata in un ospedale privato, in preda a quella che una notizia di cronaca defincome una "violenta crisi nervosa".

Il dottor Vidal raccontun'incredibile storia su quello che era successo a lui e a sua moglie nei due giorni precedenti. Dichiarche sulla via del ritorno erano entrati in un banco di nebbia cosfitta che tutto si oscur Poi, di colpo, riapparve la luce del giorno.

Ora si trovavano in una strada sconosciuta. E quando il medico scese di macchina, trovche tutta la vernice era stata raschiata via dalla carrozzeria.

Fermun automobilista per chiedergli dove fossero, ed egli rispose che si trovavano nei pressi di Cittdel Messico. Pitardi, quando i due coniugi andarono al consolato argentino, appresero che erano passati due giorni da quando erano entrati nel banco di nebbia.

L'episodio suscitscalpore in Argentina.

"Malgrado l'alone fantastico che la storia dei Vidal sembra avere", osservil periodico La Raz鏮, "esistono dei particolari che non cessano di turbare anche i piscettici: il ricovero della moglie di Vidal in una clinica di Buenos Aires; il dimostrato arrivo della coppia su un aereo che aveva effettuato un volo non-stop dal Messico; la scomparsa dell'automezzo; l'intervento del consolato; il fatto che la polizia di Maipnon avesse preso alla leggera il fatto; e, infine, la telefonata dal Messico alla famiglia Rapallini." Ecco una storia in cui sarebbe molto interessante poterci veder chiaro.

Morte di un alieno

Uno dei pistraordinari, e tragici, incontri ravvicinati di cui si abbia mai avuto notizia avvenne nel maggio del 1913 in una fattoria di Farmersville, nel Texas.

Tre fratelli, Silbie, Sid e Clyde Latham stavano raccogliendo cotone quando sentirono abbaiare i loro cani, Bob e Fox "come", avrebbe ricordato Silbie, "se stesse succedendo qualcosa di terribile". Quell'"abbaiare d'inferno" continu e allora Clyde, il maggiore dei fratelli, disse: "Andiamo un po' a vedere cos'hanno i cani. Mi sa che successo qualcosa".

I cani erano a uno o due metri di distanza, dall'altra parte di una palizzata. Clyde, il primo ad arrivare sul posto, vide che cosa aveva fatto impazzire i cani. "un lillipuziano!" grid

Secondo Silbie Latham, che raccontla storia a Larry Sessions, del Museo di Scienza e Storia di Fort Worth, "sembrava che giacesse su qualcosa. Guardava verso il nord. Non sarstato pialto di cinquanta centimetri ed era verde scuro. Non aveva addosso vestiti. Tutto quello che portava, a. quanto pareva, era una tuta di gomma, e un cappello".

Subito dopo l'arrivo dei fratelli, disse Silbie, i cani saltarono addosso alla creatura e la fecero a pezzi, lasciando sull'erba sangue rutilante e organi interni apparentemente umani.

"Noi siamo soltanto dei contadini e non sapevamo che pesci pigliare", si scusSilbie Latham per spiegare perchlui e i suoi fratelli non avessero fatto niente per impedire lo scempio. "Cosa vuole, siamo nati teste di rapa."

I ragazzi tornarono a raccogliere cotone. Ogni tanto tornavano sul posto dello sbranamento a dare un'occhiata alle frattaglie rimaste, mentre i cani si raggomitolavano ai loro piedi, evidentemente impauriti. Il giorno dopo, quando i tre si portarono di nuovo sul luogo del fatto, non c'erano pitracce di nessun genere. Ogni prova dell'avvenuta presenza dell'omiciattolo era sfumata.

"Mio nonno ha una solida fama di essere uno che dice sempre la verite quindi non ha mai raccontato la storia fuori dalla famiglia per paura di essere preso in giro", ha riferito di recente Lawrence Jones, nipote di Silbie Latham, al Centro di Studi Ufologici di Chicago. "Ha accettato di raccontarla soltanto dopo molte pressioni e molto incoraggiamento da parte mia, in considerazione del fatto che sono suo nipote e uno studioso di storia. Lui sarebbe disposto a sottoporsi al siero della verito a una seduta d'ipnosi o a qualsiasi cosa fosse necessaria per stabilire che non mente. Io, da parte mia, non ho nessun dubbio che dica la verit"

I giochi di societdi Gilbert Murray

G璱bert Murray, stimato professore di greco allniversitdi Oxford, era anche un paragnosta e un acuto studioso di fenomeni metapsichici. La maggior parte dei suoi esperimenti non erano condotti in laboratorio, ma in casa sua in un contesto di giochi di societ In una tipica dimostrazione, una delle sue figlie, Agnes Murray, e la moglie di Arnold Toynbee sceglievano un oggetto e a volte facevano sapere quale fosse agli altri ospiti dopo che Murray aveva lasciato la stanza. Poi lui tornava, si concentrava per un attimo e rivelava le sue impressioni. Dozzine di questi esperimenti furono compiuti con straordinario successo.

Per esempio, in una seduta la signora Toynbee pensa una scena di un dramma di Gustav Strindberg: un signore seduto accanto a una torre svenuto, e sua moglie si augura che sia morto.

Quando il professor Murray rientrnella stanza, intuimmediatamente il tema letterario che era in questione. "Si tratta di un libro", cominci "e di un libro che non ho letto. Dunque...non russo... non italiano. C qualcuno che svenuto. Che cosa tremenda! Credo che qualcuno sia svenuto e sua moglie, o comunque una donna, speri che sia morto.

Non puessere Maeterlinck... credo di averli letti tutti quanti... Oh, ma Strindberg!"

Durante un altro esperimento, la signora Toynbee pensa due amici comuni che bevevano birra in un bar di Berlino. Il professor Murray non solo avvertimmediatamente che la scena pensata era ambientata in un locale pubblico. ma nominanche le due persone scelte da sua figlia.

Questi esperimenti informali, ma impressionanti, furono condotti nella residenza dei Murray per molti anni, dal 1910 fino al 1946. Certi scettici credono che il professore avesse un acuto senso dell'udito e semplicemente riuscisse a sentire di nascosto quello che le figlie dicevano agli ospiti. Ma questa teoria non puspiegare i successi del professor Murray quando i bersagli erano creati mentalmente e non venivano mai minimamente spiegati agli altri partecipanti.

L'esorcista e il demone di Loch Ness

Il defunto reverendo dottor Donald Omand, pastore anglicano ed esorcista, non nutriva dubbi che il favoloso mostro di Loch Ness, noto anche col nomignolo affettuoso di "Nessie", esistesse veramente. Aveva perserie riserve sull'idea che si trattasse di un animale preistorico, o comunque di un essere vivente.

Lo scrittore F. W. Ted Holiday, che ha passato degli anni sulle sponde del Loch Ness, era propenso a dargli ragione. In un suo libro del 1973, Il drago e il disco, confutle teorie biologiche sulla creatura e solleciti ricercatori a prendere in considerazione la nozione di visitatori dal mondo paranormale.

Quando Holiday venne a conoscenza delle convinzioni del dottor Omand, gli scrisse una lettera, e a tempo debito i due uomini s'incontrarono. Una delle cose di cui parlarono fu la strana storia dello scrittore svedese Jan-Ove Sundberg, che era stato a Loch Ness il 16 agosto 197l. Quella sera Sundberg aveva cercato di prendere una scorciatoia per il bosco nei pressi del lago e si era smarrito. Mentre vagava fra gli alberi s'imbattin una "macchina estremamente strana": un sigaro grigio-nerastro lungo una decina di metri posato sul terreno a una distanza di 60 o 70 metri da dove lui si trovava.

Sundberg dichiardi aver visto tre figure uscire dai cespugli. Ciascuna di loro portava uno scafandro e un casco sulla testa. Di primo acchito Sundberg pensche fossero operai di una vicina centrale elettrica. Dopo un po' le figure entrarono nel veicolo da un portello sulla sua sommit L'aeromobile si sollevin aria a una decina di metri, poi parta razzo.

Quando Sundberg tornin Svezia, fu seguito, a suo dire, da misteriose figure in scafandri neri, i leggendari "uomini in nero" che secondo molte fonti cercano d'intimorire i testimoni d'incontri con UFO, e alla fine fu colpito da un esaurimento nervoso.

Normalmente Holiday avrebbe liquidato la storia come la "farneticazione di un pazzoide" (come disse), se non avesse sentito di altri avvistamenti sulle sponde del lago in quella stessa settimana di agosto. Ma c'era un problema: nel luogo dell'episodio, gli investigatori trovarono una foresta cosfitta che "non esisteva un solo punto dove avrebbe potuto atterrare un UFO pigrande di una scatola di fiammiferi". La fotografia di Sundberg non mostrava altro che alberi.

Sundberg era convinto di aver avuto un incontro con un UFO. Ma sembrava anche non esserci alcun dubbio che esso non era avvenuto come lui pensava che si fosse verificato. Era forse stato coinvolto in qualche tipo di evento soprannaturale?

Operando in base a questa teoria, Osmond, accompagnato da Holiday, si reca Loch Ness per esorcizzarne il demone il 2 giugno 1973. Omand celebril rito dell'esorcismo in cinque localitsulle sponde del lago.

"Fa' che in virtdel potere concesso al Tuo indegno servitore", pregin ciascun luogo, "questo lago e le sue rive possano essere liberate da ogni spirito malvagio, da ogni vana fantasia, proiezione o fantasma, e da ogni inganno del maligno. O Signore, sottomettili agli ordini del Tuo servitore, cosche, al suo comando, essi non nuocciano na uomo nad animale, ma se ne tornino al luogo a loro assegnato per rimanervi per sempre."

"Io non sono formalmente religioso", avrebbe scritto Holiday a proposito dellsperienza, "eppure a questo punto avvertii nettamente una tensione strisciare nell'atmosfera. Era come se avessimo mosso qualche leva invisibile, e stessimo aspettando il risultato."

Il luneddopo, Omand ripete l'esorcismo per degli operatori della BBC. Il marted Holiday fece un'indagine sulla storia di Sundberg. Prima, per si rivolse a Winifred Cary, una sensitiva che abitava in quella zona. Quando le disse che Sundberg aveva riferito di aver incontrato un UFO, essa replicche anche lei e suo marito, tenente colonnello dell'aeronautica militare, avevano visto un UFO nella zona. Essa esortHoliday a non recarsi sul posto. "Si leggono storie di persone portate via", spieg "Magari saranno sciocchezze, ma io non ci andrei." Il dottor Omand aveva detto a Holiday la stessa cosa.

"In quel preciso istante", Holiday scrisse nel suo libro L'universo degli spiriti, "si sentfuori dalla finestra un tremendo frastuono, come di un tornado, e il giardino fu pervaso da un indefinibile, frenetico movimento. Si uduna serie di tonfi violenti, come se un oggetto pesante colpisse la parete o la porta della veranda. Attraverso una finestra alle spalle della signora Cary, vidi improvvisamente quella che sembrava una colonna di fumo nerastro a forma di piramide alta due metri e mezzo che turbinava all'impazzata. Parte di questa colonna di fumo aveva investito un roseto, che diede l'impressione di venire strappato dal terreno. La signora Cary gride volse la faccia verso la finestra. L'episodio dur10 o 15 secondi, poi cessdi colpo." Anche Cary udil rumore. "Ho visto un raggio di luce bianca saettare attraverso la stanza dalla finestra alla mia sinistra", disse. "Ho visto un cerchio di luce bianca sulla fronte di Ted Holiday. Mi sono presa un tremendo spavento."

Holiday decise di non recarsi sul luogo dell'avvistamento di Sundberg. Ma la mattina presto del giorno successivo, mentre usciva per una breve passeggiata, fu sorpreso di vedere, a una trentina di metri da lui, uno strano personaggio. Era un uomo vestito completamente di nero.

"Ho avvertito una fastidiosa sensazione di malevolenza", dichiarpoi, "fredda e priva di passione. Sarstato alto un metro e ottanta e sembrava vestito di cuoio nero o di plastica. Portava casco e guanti ed era mascherato: neppure il naso, la bocca e il mento erano visibili."

Holiday si avvicinall'individuo, l'oltrepassdi qualche metro e poi guardil lago per parecchi secondi. Quando voltil capo nella direzione del misterioso uomo in nero, sent"uno strano sibilo" e vide che non c'era pinessuno.

Holiday corse subito nella vicina strada. "A destra era visibile mezzo miglio di strada, vuota, e a sinistra un altro centinaio di metri", scrisse. "Nessuna persona avrebbe potuto sparire dalla vista cosrapidamente. Eppure non c'era dubbio che se ne fosse andato."

Il giorno dopo il signor Omand se ne and dicendo che avrebbe cercato di esorcizzare quel fantasma dalla lunga vita quando avesse visitato il luogo di nuovo.

Holiday torna Loch Ness nel 1974. Pochi giorni dopo l'inizio del viaggio, mentre si trovava sulla riva del lago, fu colpito da un attacco di cuore. Mentre veniva trasportato all'ospedale, passin barella esattamente dal luogo dove aveva visto l'uomo in nero.

Una seconda crisi cardiaca uccise Ted Holiday nel 1979.

Premonizioni di un disastro

Uno dei peggiori disastri della storia della Gran Bretagna colpil Galles il 21 ottobre 1966: un enorme deposito di scorie di carbone crolle seppelluna scuola nella cittadina mineraria di Alberfan. Oltre 140 persone, compresi 128 scolari, rimasero uccise.

Nelle settimane che seguirono divenne sempre pichiaro che alcuni dei bambini, nonchaltre persone in varie parti dell'Inghilterra, avevano avuto una precognizione della tragedia. Trentacinque di questi casi furono raccolti dallo psichiatra inglese J. C. Barker. Fra le persone che collaborarono ci fu la madre di uno dei bambini che avevano trovato la morte nel crollo. Essa rivela Barker che sua figlia, il giorno prima del disastro, si era messa a parlare della morte, dicendo che non ne aveva paura. Sua madre era rimasta perplessa per la strana conversazione, ma non si era resa conto dell'importanza delle successive osservazioni della bambina, che riguardavano uno strano sogno che aveva appena fatto.

"Ho sognato che andavo a scuola", aveva detto a sua madre, "e la scuola non c'era pi Qualcosa di nero le era caduto sopra e la copriva tutta."

Anche la bambina non aveva capito che il sogno era una premonizione, e il giorno dopo era uscita di casa come sempre, per rimanere uccisa due ore dopo.

Anche una donna di mezza etdi Plymouth aveva avuto una premonizione della catastrofe.

"Ho "visto" in senso vero e proprio il disastro la notte prima che succedesse", rifer "e il giorno dopo ne avevo parlato alla mia vicina di casa prima ancora che la notizia fosse trasmessa per radio. Prima, ho "visto" una vecchia scuola in una valle, poi un minatore del Galles, poi una valanga di carbone che precipitava dal fianco di una montagna. In fondo, a questa massa di carbone che crollava c'era un ragazzino con la frangetta e un'espressione di mortale spavento sul volto. Poi, per un certo tempo ho "visto" le operazioni di soccorso. Ho avuto l'impressione che il ragazzino venisse salvato."

La maggior parte dei casi raccolti dal dottor Barker, erano sogni simbolici che mostrarono la tendenza a verificarsi nella settimana prima della frana.

Alligatori dal cielo

Relazioni su esseri viventi caduti da cieli sereni sono antiche come la storia e non sono mai stati spiegati in modo soddisfacente. Esse descrivono per la maggior parte cadute di piccoli animali, rane, pesci ed insetti, ma a volte anche creature pigrandi piombano gidal nulla. Alligatori, per esempio.

Il 26 dicembre 1877, il New York Times pubblicla seguente notizia: "Il dottor J. L. Smith, di Silverton Township, nella Carolina del Sud, mentre apriva una nuova fabbrica di trementina notqualcosa che cadeva a terra e si metteva a strisciare verso la tenda dov'era seduto. Guardmeglio e vide che era un alligatore. Qualche istante dopo ne comparve un altro. Esterrefatto, il dottor Smith si guardintorno per vedere se ce ne fossero altri, e ne trovsei nel raggio di 200 metri. Gli animali erano tutti vispi e arzilli, e lunghi una trentina di centimetri. La localitdove caddero dal cielo situata su un terreno elevato e sabbioso a una decina di chilometri a nord del fiume Savannah".

Una storia analoga si verificnel 1957, grazie allo scrittore John Toland, il quale raccontquanto era successo al dirigibile della marina americana Macon. Nel 1934 il Macon aveva partecipato a delle manovre nei Caraibi e stava dirigendosi verso ovest nel suo viaggio di ritorno. Mentre entrava nel cielo della California, nel pomeriggio del 17 maggio, il comandante, Robert Davis, udin alto un forte sciacquio proveniente da uno dei serbatoi dell'acqua usata come zavorra.

Preoccupato, si arrampicsu per i cavi portanti mentre il rumore si faceva sempre piforte. April serbatoio e vi guarddentro. C'era un alligatore lungo sessanta centimetri che nuotava intorno molto eccitato.

Nessuno aveva la pipallida idea della sua provenienza. Il dirigibile era in aria da parecchi giorni e sembrava quanto mai improbabile che quel grande e rumoroso animale potesse essere rimasto lassper tutto quel tempo senza far avvertire la sua presenza. Inoltre Davis, che era un tipo molto apprensivo, aveva controllato scrupolosamente l'aeromobile e non aveva visto niente di anormale come un alligatore.

L'unica spiegazione possibile - che d'altronde non spiegava niente - era che il rettile fosse caduto nel serbatoio della zavorra dall'alto.

Un'altra storia del genere stata raccontata dai coniugi Trucker di Long Beach, in California. Nel 1960 essi udirono un violento tonfo nel loro giardino, e subito dopo un forte grugnito. Uscirono a guardare e videro, allibiti, un alligatore lungo pidi un metro. Non poterono che concludere che doveva essere caduto dal cielo.

L'extraterrestre colpito

Uno dei pistrani incontri ravvicinati mai avvenuti ebbe luogo in una fredda notte di novembre del 1961. I testimoni furono quattro uomini del Nord Dakota diretti verso casa dopo una partita di caccia. Una pioggia gelida batteva sul parabrezza del loro automezzo e, dato che il sistema di riscaldamento era praticamente fuori uso, si trasformava in ghiaccio sui finestrini. Tre dei viaggiatori dormivano quando il guidatore vide un oggetto splendente discendere dal cielo.

Esso scese fino a una distanza di circa mezzo chilometro, sul lato destro della strada. Il conducente, allarmato, sveglicon una gomitata il passeggero al suo fianco, che si destabbastanza in fretta da vedere anche lui l'oggetto. Anche uno degli uomini che dormivano sul sedile posteriore si sveglie lo vide. Tutti furono certi di aver assistito a un disastro aereo.

Accorsero sul luogo, dove trovarono un oggetto a forma di silo conficcato nel suolo circa a 85 gradi e a poco pidi 130 metri. Lo attorniavano quattro sagome. Non era facile osservare la scena in quella notte oscura e da una certa distanza, e quindi uno degli uomini puntuna torcia elettrica contro il veicolo e i suoi occupanti... e a questo punto, come uno dei cacciatori riferin seguito a un investigatore della Commissione Nazionale per le Indagini sui Fenomeni Aerei, "ci fu un'esplosione, e tutto spar.

Gli uomini, molto scossi, pensarono che il veicolo fosse saltato in aria ed entrarono nel campo, sempre a bordo della loro automobile. Ma non c'era pitraccia dell'apparecchio.

Essi svegliarono il quarto uomo, un medico della locale base aeronautica, e gli dissero che non appena avessero trovato il luogo dell'"incidente" avrebbero avuto bisogno del suo aiuto. Il medico li consiglidi tornare dove si trovavano quando avevano visto per la prima volta l'oggetto: in questo modo, disse, avrebbero potuto ripercorrere il loro tragitto e capire meglio dove potesse essere l'aereo.

Poco dopo essere tornati sull'autostrada, videro di nuovo l'oggetto e i suoi occupanti. Il medico accese la torcia elettrica e fece scorrere il fascio di luce lungo quel veicolo argenteo e a forma di silo, finchesso colpuna delle figure, alta circa un metro e settanta e con addosso una tuta bianca. Stranamente lomo sventolava la mano in un gesto che sembrava intimargli di allontanarsi. Ma se c'era stato un disastro aereo, si chiesero i testimoni, perchquell'uomo gli faceva segno di andarsene?

I cacciatori si allontanarono di poco, discutendo sul da farsi. Qualcuno pensche l'oggetto fosse un apparecchio sperimentale dell'aeronautica che loro non avrebbero dovuto vedere. Uno di loro espresse la supposizione che l'uomo fosse un agricoltore e che laereo" fosse in realtun silo. Alla fine essi ripresero il loro viaggio verso casa. Percorsero altri tre chilometri quando l'oggetto torned effettuun atterraggio morbido a meno di 150 metri di distanza. Tutt'a un tratto due sagome umane furono visibili davanti al veicolo.

Uno dei cacciatori si buttventre a terra, puntil suo fucile e sparun colpo. La figura pivicina fu colpita a una spalla. Girsu se stessa e cadde sulle ginocchia. Il suo compagno l'aiuta rialzarsi, gridando: "Si pusapere perchdiavolo l'ha fatto?".

I quattro uomini cercarono in seguito di ricostruire quanto era successo poi, e si resero conto che i loro ricordi erano piuttosto confusi. Due di loro negarono che fosse stato tirato fuori dalla macchina un fucile. L'uomo che ricordava di aver sparato alla figura disse che il suo comportamento sembrava irrazionale e bizzarro. L'unica cosa che ricordassero chiaramente era che erano rincasati all'alba, e che le loro mogli, in ansia, erano rimaste alzate ad aspettarli.

Il giorno dopo il medico - l'uomo che aveva sparato -fu sorpreso di trovare degli strani uomini che l'aspettavano presso il suo luogo di lavoro. Essi si rivolsero a lui chiamandolo per nome e dissero che avevano "ricevuto un rapporto" sulla sua esperienza della notte prima. Gli chiesero se fosse sceso di macchina durante la prima parte dell'esperienza, e vollero anche sapere che cosa indossasse. Quando rispose che era vestito da cacciatore e calzava un paio di stivali gli chiesero di condurli a casa sua per poter esaminare i suoi vestiti. Dopo averli esaminati si alzarono per andarsene. Quello che aveva sostenuto la maggior parte del colloquio lo ringraziper la sua collaborazione e poi lo avvert "Lei farbene a non far parola di questo con nessuno". Gli uomini salirono sulle loro macchine e partirono, lasciando il medico a piedi. Egli dovette chiamare un tassper tornare alla base.

"Essi non chiesero mai niente a proposito di quel colpo di fucile, e tutte le loro domande furono rivolte interamente alla prima parte dell'avvistamento", ricordin dottore. "Credo che sapessero pidi quello che dissero, ma non lo so per certo."

Egli non li rivide pie ancor oggi non ha idea di chi fossero e di che cosa esattamente volessero sapere da lui.





Le fate dell'Islanda

Non esiste praticamente nessun posto della terra dove la gente non abbia creduto prima o poi nell'esistenza di una razza nascosta di piccoli esseri dotati di poteri soprannaturali. E la credenza in una razza nascosta di "piccola gente" persiste anche nella moderna Europa, specie in Islanda, una nazione con un eccellente sistema scolastico e un elevato tasso di alfabetizzazione.

"Quelli che raccontano queste storie", assicura Helgi Hallgrimsson, direttore del museo di storia naturale di Akureyri, "sono persone oneste, e molte di loro non credevano in queste creature prima di averle viste coi loro occhi."

A quanto si presume, le fate proteggono il loro territorio e procurano un mucchio di guai a coloro che tentano d'invaderlo. Nel 1962, per esempio, mentre veniva costruito il nuovo porto di Akureyri gli operai cercarono di far saltare con la dinamite delle rocce, senza riuscirvi. Per quanti sforzi facessero, al momento critico l'attrezzatura non funzionava. Gli operai incorrevano in continui incidenti o si ammalavano improvvisamente.

Alla fine un giovane di nome Olafur Baldursson si fece avanti per dichiarare che le fate erano scontente perchvivevano sul luogo delle esplosioni. Egli si offrcome intermediario, dicendo che se le autoritvolevano avrebbe sistemato le cose con la piccola gente. I magistrati accettarono, e a tempo debito le fate furono soddisfatte. O perlomeno cossi pens poichdopo il presunto intervento di Baldursson i lavori procedettero senza ulteriori problemi.

Questa non fu l'ultima volta che le fate agirono apparentemente per proteggere il loro territorio. Nel 1984, quando il ministero dei trasporti islandese cercdi aprire una nuova strada presso Akureyri, gli operai addetti ai lavori si ammalarono di strane malattie e le scavatrici si guastarono senza apparenti motivi.

Non tutti gli islandesi, naturalmente, sono disposti a credere all'esistenza di questo popolo nascosto. Thor Magnusson, custode delle Antichit liquida i molti avvistamenti con queste parole: "Personalmente, credo che coloro che vedono fate e persone minuscole dovrebbero farsi visitare agli occhi".

Ma altri credono nell'esistenza di queste creature. Helgi Hallgrimsson ribatte: "Ci sono molte cose in natura che la scienza non puancora spiegare".

Il paesaggio fantasma

possibile viaggiare nel tempo? Per quanto possa sembrare incredibile, molte persone apparentemente sane di mente e degne di fede hanno sostenuto di aver viaggiato a ritroso nel tempo e aver visitato secoli passati.

Su uno di questi casi stata compiuta un'indagine da parte di Mary Rose Barrington, della Society for Psychical Research di Londra. Secondo la Barrington, le persone in questione, George Benson e sua moglie, una domenica di luglio del 1954 andarono a fare una passeggiata sulle colline del Surrey. Il giorno era cominciato in modo strano: i due si erano svegliati sentendosi inesplicabilmente depressi. Nessuno dei due parlall'altro di questa sensazione, che parve irrazionale in considerazione della piacevole giornata di svago che si prospettava loro.

I coniugi arrivarono in corriera nel Surrey e decisero di visitare la cappella della famiglia Evelyn e Wotton. Da molto tempo s'interessavano a John Evelyn, un diarista del diciassettesimo secolo, ed erano curiosi di vedere quali dei suoi parenti fossero sepolti nella cappella. La visita si dimostrcosinteressante che i Benson vi passarono pitempo di quanto fosse stato nelle loro intenzioni.

Quando alla fine lasciarono la cappella, scoprirono un sentiero infestato dalle erbacce con alti cespugli su entrambi i lati. Inerpicandosi per il sentiero, giunsero ben presto in un'ampia radura dove trovarono una panca di legno. Un tratto erboso si estendeva dalla sinistra della panca agli alberi, distanti circa venticinque metri. A destra della panca il terreno sprofondava ripidamente in una valle, da cui sentirono provenire i colpi di scure di un taglialegna e l'ostinato abbaiare di un cane.

A questo punto il signor Benson guardl'orologio, vide che era mezzogiorno e tirfuori dei panini. Ma la signora Benson, troppo depressa per aver voglia di mangiare, sminuzzil pane per gli uccelli. Improvvisamente si fece un gran silenzio, e anche gli uccelli smisero di cantare.

Un senso di terrore sopraffece la signora Benson, essa raccont come se avvertisse la presenza di tre minacciose figure in neri abiti ecclesiastici alla sue spalle. Quando cercdi voltarsi non potfarlo.

Il signor Benson non vide niente, ma toccsua moglie: il suo corpo era cosfreddo che avrebbe potuto essere un cadavere. Alla fine la signora Benson si sentmeglio e i due furono d'accordo di andarsene.

Discesero il colle e poco dopo attraversarono una strada ferrata. Poi, anche se avevano avuto in programma di fare una passeggiata, improvvisamente si distesero sull'erba e si addormentarono. Seguuna specie di obnubilamento da cui emersero trovandosi a Dorking mentre salivano sul treno che li avrebbe riportati a Battersea.

Nei due anni successivi la signora Benson visse in preda a una quasi costante paura. Ricordava vividamente il terrore che si era impossessato di lei quando erano comparsi i tre sconosciuti in quegli strani abiti. Alla fine, sentendo che soltanto affrontando con coraggio l'esperienza, avrebbe potuto superarla, partda sola per rintracciare il sentiero che lei e suo marito avevano percorso quel fatidico giorno.

Ma non appena arrivalla chiesa si rese conto che c'era qualcosa di molto strano. Prima di tutto, non c'era un sentiero che portasse alla collina: perchnon c'era nessuna collina. La zona, in effetti, era pianeggiante. Non c'era nessuna abbondanza di folti cespugli, e per pidi mezzo chilometro non si vedevano boschi.

Parlcon un abitante del posto che disse di conoscere bene la zona e di non aver mai visto niente di sia pur vagamente simile a quanto da lei descritto. Aggiunse che non gli risultava che ci fosse una panca di legno in nessun sentiero dei paraggi.

Al suo ritorno a Battersea la signora Benson rifera suo marito quello che aveva appreso. Egli non le credette, ma quando la domenica dopo andalla chiesa non gli ci volle molto per capire che la moglie gli aveva detto la verit

Qualche anno dopo Mary Rose Barrington e John Stiles, della Society for Psychical Research, si recarono nella zona nella speranza di trovare il paesaggio dove si erano trovati i coniugi Benson, ma non trovarono niente.

UFO sulla Casa Bianca

Una delle critiche avanzate nei confronti degli UFO perchmai essi, ammesso che esistano, non siano mai atterrati sul prato della Casa Bianca permettendo ai loro occupanti di farsi conoscere. A parte il fatto che gli ufonauti potrebbero non aver trovato un'amministrazione presidenziale di loro gradimento, in realtgli UFO sono apparsi pidi una volta molto vicino a Pennsylvania Avenue.

Nella tarda serata del 26 luglio 1952, per esempio, degli oggetti volanti non identificati furono intercettati dagli schermi radar della capitale della nazione. A un certo punto vennero individuati dodici oggetti distinti: quattro, separati da intervalli di due chilometri e mezzo, procedevano con volo regolare a una velocitdi 160 chilometri all'ora, mentre altri otto si muovevano in modo irregolare a velocitpielevata. Almeno due membri del personale militare e un pilota di linea diretto all'aeroporto nazionale di Washington riferirono avvistamenti di luci bianche e bianco-arancioni nel cielo notturno.

L'11 gennaio 1965, avvistamenti di UFO al di sopra della Casa Bianca furono nuovamente comunicati da membri del personale sia militare sia civile. Poco prima, il 29 dicembre 1964, tre oggetti ignoti che procedevano a una velocitstimata in 8000 chilometri orari, erano stati intercettati dal radar. In seguito l'aeronautica militare smentl'episodio parlando di un disguido tecnico.

Otto giorni prima, un certo Horace Burns disse che la sua automobile era andata in panna sulle statale 250 alla presenza di un UFO a forma di cono. L'UFO, largo una quarantina di metri e alto pidi venti, rimase immobile in un vicino campo pidi un minuto e mezzo prima di partire "in verticale". Il professor Ernest Gehman e due ingegneri della DuPont esaminarono in seguito il posto in cerca di tracce di radioattivite ne trovarono livelli molto superiori alla media.

Cinque altri avvistamenti al di sopra o nei pressi di Washington furono registrati soltanto fra l'ottobre del 1964 e il gennaio del 1965. Il 25 gennaio, a Marion, in Virginia, un poliziotto vide un oggetto splendente librarsi nell'aria e poi partire lasciando una pioggia di scintille. Venti minuti dopo, anche nove persone di Fredericksburg, a 500 chilometri di distanza, riferirono di aver visto una vivida luce con una scia di scintille.

L'affondamento di un serpente di mare

Nel maggio del 1917 la Hilary, una nave mercantile armata di 6000 tonnellate, stava navigando in acque calme al largo dell'Islanda quando la vedetta avvist"qualcosa di grande in superficie". Nel timore di un attacco di sorpresa da parte di un sottomarino tedesco, il capitano F.W. Dean diede l'allarme ai suoi cannonieri e ordinl'"avanti tutta" sull'obiettivo.

Ma Dean e il suo equipaggio non incontrarono nessun U-boat nemico. Trovarono invece un mistero marino. Da una distanza di 30 metri, il capitano rimase a fissare incredulo quando una "testa... dalla forma di quella di una mucca, ma alquanto pigrande" affioralla superficie. Non erano visibili particolari sporgenti come corna od orecchie. Questa testa fu descritta come "nera, a parte il davanti del muso, che, come si poteva chiaramente vedere, presentava una striscia di carne biancastra come quella che una mucca ha fra le narici". Era visibile anche una pinna dorsale "sottile e ondeggiante" alta circa un metro e venti. L'intera creatura sarstata lunga circa una ventina di metri, sei dei quali consistenti in un collo muscoloso.

Poi, in uno dei deplorevoli misfatti della storia della marineria e della zoologia, Dean decise che i suoi cannonieri facessero esercitazioni di tiro. Li fece allontanare a una distanza di 1200 metri e ordinloro di aprire il fuoco. Un colpo diretto raggiunse la creatura nel mezzo del corpo. Intorbidendo le acque con le sue ultime convulsioni, il mostro marino s'inabissper sempre.

Due giorni dopo, il 25 maggio 1917, la Hilary fu avvistata da un vero U-boat. Ma se la cavmeglio del serpente di mare che aveva fatto andare a fondo: la maggior parte del suo equipaggio sopravvisse per combattere ancora.

Il reggimento svanito nel nulla

La guerra non solo mette a dura prova lo spirito degli uomini, ma anche i loro sensi. Nessuno pusapere che cosa pusuccedere in una conflagrazione bellica: neppure si puescludere che un mondo si apra e ne inghiotta un altro, come successo con un intero reggimento britannico durante la campagna di Turchia, durante la prima guerra mondiale.

Era il 20 agosto 1915. I turchi occupavano una zona in posizione elevata presso la baia di Sulva, e il combattimento fra di loro e le forze attaccanti, britanniche, neozelandesi e australiane, fu accanito, con gravi perdite da entrambe le parti.

La mattina dopo fu serena e soleggiata, guastata soltanto da sette o otto nubi a forma di fette di pane intorno a una montagnola chiamata Colle 60, da cui l'esercito turco scatenava un fuoco terrificante. Stranamente, nonostante una brezza di otto chilometri all'ora proveniente da sud, le strane nubi rimasero immobili.

Il 14Reggimento Norfolk affrontla difficile impresa di sferrare un attacco contro la posizione turca. Esso avanzfino a immergersi in una delle nubi che stava a cavallo di un torrente in secca, il Kaiajak Dere. Ci volle quasi un'ora perchla fila, composta di quattromila uomini, scomparisse nella nube, secondo i genieri della Nuova Zelanda che erano appostati a due chilometri e mezzo di distanza.

Poi avvenne l'incredibile. La nube a bassa quota, descritta come lunga 250 metri e larga 60, si sollevlentamente nel cielo e scomparve in direzione della Bulgaria.

Con la nube se ne andarono gli uomini del 14reggimento dell'esercito britannico. Oggi nessuna croce terrena contrassegna le loro tombe. Se essi furono annientati in battaglia, allora la loro cancellazione fu piimprovvisa e completa di qualsiasi altra mai avvenuta nella storia militare. Ma se furono sollevati nelle nubi e portati via, come dissero i genieri neozelandesi, essi potrebbero essere dovunque, magari anche in un mondo senza guerra.

Porte per altre dimensioni

I buchi neri, di cui si sospetta l'esistenza, ma che non sono mai stati visti, possono essere delle porte per universi al di ldal nostro. L'esistenza di questi buchi nella struttura dello spazio fu ipotizzata per la prima volta nel 1916 dall'astronomo tedesco Karl Schawarzchild. Egli li descrisse come masse cosdense che nulla, neppure la luce, potrebbe sfuggire alla loro gravit

Tutto quello che si trova nell'immediata vicinanza del buco nero viene inesorabilmente risucchiato verso il suo centro, quello che i fisici chiamano una "singolarit, il punto di densitinfinita dove le leggi dello spazio e del tempo, coscome le conosciamo, vengono meno e crollano.

Anche se nessun buco nero mai stato individuato direttamente, gli astronomi pensano che essi si formino quando la materia si esaurisce in alcuni di quegli enormi soli che sono le stelle.

Buchi neri possono trovarsi al centro della nostra galassia, nel cuore dei quasar (fonti di energia quasi stellare enormemente attiva), e perfino in certi sistemi binari.

Teorici come il matematico di Cambridge Roger Penrose hanno ipotizzato un impiego potenzialmente unico dei buchi neri. Un astronauta, per esempio, potrebbe essere in grado d'immergersi in un buco nero rotante ed emergere in un universo completamente diverso, o riemergere nello stesso istante nel nostro universo, a un'enorme distanza.

Secondo un'altra teoria un astronauta potrebbe entrare in un universo negativo dove la natura sarebbe capovolta. La gravit per esempio, potrebbe apparire picome una forza di repulsione che di attrazione.

Perchquesto sia possibile necessario che esista l'opposto del buco nero, il "buco bianco", che "vomiti" materia ed energia fuori dalla sua singolarit

Attualmente astronomi eminenti presso i principali osservatori in diverse parti del nostro pianeta stanno conducendo delle ricerche per scoprire eventuali buchi neri fra ammassi stellari. Una delle principali candidate in questa ricerca e la Stella Cygnus X-I, nella costellazione del Cigno. La ricerca di considerevole importanza dal momento che se il nostro sistema solare si avvicinasse troppo a un buco nero abbastanza grande potrebbe in teoria essere risucchiato al suo interno, modificando, comprimendo o distruggendo totalmente tutta la materia coscome noi la conosciamo, e magari rivomitandola in una forma diversa.

Sembra incredibile che l'astronomia moderna soltanto dopo parecchie centinaia di anni di pratica e di ricerche sia stata in grado d'individuare i segreti, e i pericoli, presenti nelle stelle remote. Ma le nostre conoscenze in fatto di cosmo sono davvero cosrecenti? Tavolette drgilla degli antichi sumeri che risalgono a cinquemila anni fa, parlano di una stella gravida di pericolo, che essi chiamavano l'"uccello demone di Nergal". Nergal era il potente e sinistro signore del mondo sotterraneo. E il pericoloso "uccello demone" una volta tradotto e localizzato in base alle loro mappe stellari, si rivela corrispondente al nostro Cygnus X-I.

L'uomo dal cervello perforato

L'11 settembre 1894 Phineas P. Gage, di venticinque anni, stava usando una bacchetta di ferro lunga ottanta centimetri per spingere delle cariche esplosive in fori dove poi sarebbero state fatte saltare. Per qualche motivo, una delle cariche esplose prima del tempo e la bacchetta fu sparata contro la faccia di Gage. L'attrezzo, dal peso di pidi cinque chili e dal diametro di sei millimetri, penetrnella sua guancia sinistra esattamente al di sopra del mento, per la forza dell'esplosione trapasscompletamente il cervello e staccun ampio frammento frontale. dalcranio.

A quanto si racconta, poche ore dopo l'incidente Gage chiese a che punto fosse il suo lavoro! Da allora, per parecchi giorni, sputdalla bocca pezzi d'osso e di cervello. Poi cadde in preda al delirio e alla fine perse l'uso dell'occhio sinistro. Dopo di cisi ristabilfisicamente, anche se i suoi conoscenti dicevano che era degenerato in un bruto irresponsabile.

Ampi rapporti sulla miracolosa sopravvivenza di Gage comparvero sia sullmerican Journal of Medical Science che sul British Medical Journal dell'epoca. La sua storia, nonostante il triste finale, c'induce a chiederci quanto del nostro cervello sia realmente necessario per la sopravvivenza. Un documentario della televisione svedese del 1982 sull'argomento mostrparecchi pazienti che vivevano normalmente soltanto con una frazione della loro materia grigia. Un soggetto, un ragazzo di nome Roger, aveva soltanto il cinque per cento del cervello intatto, eppure riusca laurearsi in matematica.

Il diamante maledetto

Secondo una leggenda la favolosa gemma nota come il Diamante Hope una volta ornava la fronte di un idolo indiano, da cui fu rubato da un prete ind Il povero sacerdote, si racconta, in seguito a cifu fatto prigioniero e torturato. La straordinaria pietra preziosa, che ha fama di gettare una mortale maledizione su chi la possiede, comparve in Europa per la prima volta nel 1642, come proprietdel mercante e contrabbandiere francese Jean-Baptiste Tefernier. La sua vendita gli procurun guadagno enorme, ma il suo scriteriato figlio scialacqula maggior parte del denaro. Mentre viaggiava in India alla ricerca di un nuovo colpo di fortuna, Tefernier fu aggredito da un branco di cani rabbiosi e dilaniato.

La gemma passpoi al re di Francia Luigi XIV, che ridusse le sue strabilianti dimensioni da 112,5 carati a 67,5. Ma questa riduzione non diminula maledizione. Dopo che Nicolas Fouquet, alto funzionario e finanziere, si fece prestare il diamante per un ballo ufficiale, fu arrestato per malversazione e condannato al carcere perpetuo. Luigi XVI e la regina Maria Antonietta, successori di Luigi XIV, trovarono la morte sotto la lama della ghigliottina.

Nel 1830 la gemma, ormai un tesoro storico, fu comprata dal banchiere londinese Henry Thomas Hope per 150.000 dollari. Non fu un acquisto fortunato. Le fortune della famiglia declinarono rapidamente, e un nipote morsenza un soldo prima che un altro erede vendesse alla fine la pietra maledetta. Nei sedici anni che seguirono, il Diamante Hope passda un proprietario all'altro, compresi il francese Jacques Colet, che si suicid il principe russo Ivan Kanitovitsky, che fu assassinato. Nel 1908, il sultano turco Abdul Hamid acquistil diamante per 400.000 dollari e lo donalla sua concubina favorita, Subaya. Ma in capo a un anno Hamid aveva ucciso Subaya a pugnalate e aveva perso il trono. Il successivo proprietario fu Simon Montharides, finchla sua carrozza si rovesci uccidendo lui, la moglie e la figlioletta.

Il diamante e la relativa maledizione passarono poi a un magnate della finanza, l'americano Ned McLean, che lo ebbe al prezzo d'occasione di 154.000 dollari. Poco dopo suo figlio Vincent perin un incidente d'auto, e una figlia morper una overdose. La moglie diventmorfinomane, e McLean morin manicomio. La signora McLean si spense nel 1947, lasciando la pericolosa eredita sei nipoti, compresa Evelyn, che allora aveva cinque anni.

Due anni dopo, la famiglia McLean vendette il diamante a Harry Winston, un commerciante di pietre preziose. Winston, a sua volta, lo trasferlegalmente alla Smithsonian Institution, dove tuttora rimane. Forse la maledizione non puesercitare i suoi nefasti effetti sulle istituzioni come invece ha fatto sulle persone. O forse il terribile maleficio scomparve per sempre con Evelyn McLean, che fu trovata morta senza motivo apparente nel suo appartamento di Dallas il 13 dicembre 1967, all'etdi venticinque anni.

Il brigantino scomparso

Era un bel brigantino, di solido legname e di vela quadrata, quando fu battezzato Amazon nell'isola di Spencer, nella Nuova Scozia, nel 1861. Ma ci furono cattivi presagi anche allora, quando il suo primo comandante morquarantotto ore dopo aver assunto il comando.

Seguirono una serie di piccoli disastri. Nel suo viaggio inaugurale l'Amazon colpuno sbarramento per la pesca, sfregiandosi lo scafo. Durante i lavori di riparazione scoppiun incendio, in seguito al quale il suo secondo comandante fu licenziato. Il brigantino intraprese la sua terza traversata dell'Atlantico con un terzo comandante... e anda cozzare contro un'altra nave nello Stretto di Dover.

Poi, nel 1867, lmazon naufragnella Baia del Ghiaccio, a Terranova, dove fu lasciato. Alla fine una compagnia americana lo recuper lo ripare lo diresse verso il sud. La nave fu registrata sotto bandiera statunitense e ribattezzata Maria Celeste.

Il capitano Benjamin S. Briggs l'acquistnel 1872. Il 7 novembre di quell'anno egli fece vela a New York per il Mediterraneo con sua moglie, sua figlia, sette uomini d'equipaggio e 1700 barili di alcool del valore di 38.000 dollari.

Il 4 dicembre un brigantino inglese trovla Celeste a mille chilometri a ovest del Portogallo. Degli uomini dell'equipaggio salirono a bordo della nave, ma non trovarono anima viva nsopra nsotto coperta. Il carico era in ordine con una sola eccezione: un barile di alcool era stato aperto. I bauli dei membri dell'equipaggio, con dentro le loro cose, fra cui pipe e borse di tabacco, erano ancora al loro posto. L'ultima annotazione sul diario di bordo, in data 24 novembre, non faceva pensare minimamente a un disastro incombente. L'unica cosa fuori posto era un pezzo della battagliola, che si trovava sul ponte dov'era il posto della lancia di salvataggio.

La sorte del capitano Briggs, della sua famiglia e del suo equipaggio rimane uno dei pidurevoli tra i molti misteri del mare aperto. Ciche appare chiaro che tutti abbandonarono frettolosamente la nave sull'unica scialuppa di salvataggio. Forse temevano un'imminente esplosione. possibile che l'alcool, caricato in un clima freddo, avesse cominciato a emanare esalazioni sotto il calore dei tropici. Non si puescludere che Briggs, inesperto del suo carico, abbia fatto suonare l'allarme ed evacuare il brigantino. E puanche darsi che si sia sollevato un vento cosimpetuoso da sospingere via la Maria Celeste.

L'unica cosa certa che non sapremo mai che cosa realmente accadde.

Fuoco dal cielo

Vampate di calore di unntensitda altoforno provenienti dal cielo si sono verificate parecchie volte. Ciascuno degli. abitanti delle rive del lago Whitney, nel Texas, potrdirvi che cosa successe la notte, per il resto priva di eventi, del 15 giugno 1960.

Dapprima, riferiscono i testimoni, il cielo era sereno, le stelle brillavano e la temperatura si aggirava sui 24蚓. Poi delle saette guizzarono all'orizzonte e una lieve brezza spirdal lago. Inaspettatamente, si levun vento ruggente che portvia il tetto dell'emporio del villaggio di Mooney, sparpagliando pane e scatolame per tutto il negozio.

E col vento arrivun calore da prosciugare i polmoni. Il termometro, sulla facciata del negozio di articoli da pesca di Charley Riddle, balzdalla temperatura della mezzanotte di 20 a 30 gradi in pochi minuti, per arrivare poi a una punta di 48蚓.

L'acqua dei radiatori delle macchine traboccbollente, gli impianti di pioggia artificiale saltarono, e nella cittadina di Kopperl madri terrorizzate fasciarono letteralmente i loro piccoli con lenzuola bagnate. Quando l'agricoltore Pete Burns rincasquella sera, la sua piantagione di cotone arata di fresco era in perfetta salute: la mattina dopo la trovcompletamente carbonizzata. Nella stessa zona i campi di grano rimasero avvizziti e bruciacchiati.

Nonostante tutto questo, la pistrana tempesta che si fosse mai abbattuta sul Texas probabilmente sarebbe rimasta ignorata dai mezzi d'informazione se il giorno dopo il cameraman della TV Floyd Bright non avesse fotografato i danni. Il meteorologo Harold Taft, del Canale Cinque di Forth Worth, ipotizzche la causa di tutto fosse stata la corrente d'aria in discesa prodotta da un temporale vagante. "L'aria in discesa si raffredda in misura di 5,5 gradi Fahrenheit per ogni 1000 piedi (un piede = cm 30,54) di caduta" spiegTaft. Se la corrente d'aria avesse iniziato la sua discesa alla sommitdella parte frontale del temporale, a una quota di 20.000 piedi e a una temperatura di 25 gradi, si sarebbe riscaldata di altri 110 gradi prima di raggiungere il livello del suolo.

Ma l'aria calda tende anche a salire. "La forza verso il basso dev'essere stata enorme", ammise Taft, "e questo potrebbe spiegare i venti di 130-160 chilometri all'ora che si registrarono quella notte."

Malgrado questa spiegazione non si punon rimanere impressionati per tanta furia scatenatasi dal cielo, e viene da chiedersi se non sia stato qualcosa di simile a quello che incenerun campo di cotone nel Texas centrale ad aver provocato, in altre notti, alcuni dei grandi incendi non spiegati che di tanto in tanto avvengono in diverse parti del mondo.

La stupefacente archeologia di Bligh Bond

La localitdi Glastonbury, nel Somerset, ha un posto preminente nelle antiche tradizioni e leggende inglesi. Secondo la saga dei cavalieri della Tavola Rotonda, re Artfu sepolto sotto l'abbazia di Glastonbury. La leggenda cristiana vuole che san Giuseppe d'Arimatea abbia portato il Sacro Graal a Glastonbury e vi abbia piantato un'acacia ancor oggi esistente. Si dice inoltre che Glastonbury sia il luogo dove coloro che operano nel campo dell'"archeologia metapsichica" abbiano fatto forse le loro piimportanti scoperte.

Nel 1907, l'Abbazia di Glastonbury, un cumulo di rovine abbandonate e infestate dalle erbacce, fu comprata dallo stato e data in custodia a un comitato diocesano che era ansioso di farvi effettuare degli scavi. Esso commissioni lavori alla SocietArcheologica del Somerset, che nomindirettore degli scavi un promettente architetto ed ecclesiastico di Bristol di nome Bligh Bond.

All'insaputa del clero e delle altre autoritinteressate, Bond era membro della Society for Psychical Research, come lo era il suo amico capitano John Bartlett. I due furono d'accordo di servirsi dell'abilitdi Bartlett nella pratica della scrittura automatica, per cercar di fare in modo che gli spiriti, tramite la penna del capitano, comunicassero le loro indicazioni sugli scavi da eseguire.

L'esperimento inizialle 16.30 del 7 novembre 1907. "Potete dirci qualcosa su Glastonbury?", chiese Bond. Bartlett rispose tracciando una pianta dell'abbazia, completa di misurazioni, seguita da messaggi in un miscuglio di cattivo latino e ciche sembrava inglese arcaico, apparentemente dettato da monaci da lungo tempo defunti. Molto di quanto Bond apprese contraddiceva le sue conoscenze di studioso, nondimeno egli procedette.

Le scoperte non tardarono: prima una cappella, di cui non si sospettava l'esistenza, allstremitorientale dell'abbazia, poi un arco di porta, indi unbside poligonale e una cripta. Il genio di Bond diventcelebre nei circoli archeologici come in quelli ecclesiastici: fino al 1918, quando rivelnel suo libro Il cancello delle rimembranze come fosse stato guidato nel suo ritrovamento da spiriti di monaci. Le autorit scandalizzate, fecero di tutto per rimuoverlo dalla sua carica, e ci riuscirono. Poi asportarono o alterarono molte delle segnalazioni archeologiche che egli aveva eretto sul luogo, e perfino proibirono la vendita dei suoi testi nellbbazia.

Nonostante le straordinarie scoperte effettuate da Bond nell'abbazia, e il suo amore personale per il luogo, egli fu cacciato da Glastonbury da persone di mentalitristretta perchimpiegtecniche non convenzionali per rivelare le sue meraviglie.

Lo spettro della "Great Eastern"

La Great Eastern fu senza dubbio una delle navi pigrandi che abbiano mai solcato i sette mari. Fu anche una delle pisfortunate, perseguitata fin dallnizio dallo spirito di un operaio che era rimasto rinchiuso nel suo doppio scafo.

Il suo creatore, Isambard Kingdom Brunel, era giun noto costruttore di ponti e di ferrovie quando concepl'idea di una cittgalleggiante che collegasse Londra col resto del mondo. Architetti navali avevano gidisegnato e costruito transatlantici di linea della stazza di quasi 3000 tonnellate. Ma la Great Eastern di Brunel metteva in ombra qualsiasi nave mai esistita. In effetti, con la sua stazza stimata attorno a 100.000 tonnellate, faceva sfigurare qualsiasi altra cosa fosse in grado di galleggiare. Dieci grandi caldaie alimentate da 115 fornaci azionavano le sue ruote a pale di 18 metri e un'elica posteriore di 9 metri. Cinque fumaioli eruttavano verso il cielo il suo fumo di carbone. La Great Eastern aveva sufficienti sistemi ausiliari da equipaggiare una piccola flotta, comprese dieci ancore da cinque tonnellate ciascuna, sei torreggianti alberi da vele, e un proprio impianto d'illuminazione a gas.

Ma la nave si dimostrfin dallnizio perseguitata dalla malasorte. Al varo della pigrande nave del mondo, Brunel invitl'esercito di operai che l'avevano costruita. Tra questi non presenziun flemmatico maestro d'ascia che aveva lavorato al doppio scafo.

La cerimonia inaugurale non andaffatto secondo il programma, e la mole e il peso enormi della Great Eastern fecero bloccare il meccanismo di alaggio. Probabilmente la nave non sarebbe stata neppure varata se un'alta marea eccezionale non le avesse permesso di galleggiare sul Tamigi. Ma poco dopo quel piccolo successo la Great Eastern Navigation Company di Brunel fall e lo stesso Brunel mor Il giorno della sua morte il comandante si era lamentato con l'ingegnere capo perchil suo sonno era stato "gravemente disturbato da un continuo martellare proveniente dal basso".

Sulla scia di quellnquietante episodio, uno dei fumaioli della Great Eastern esplose, uccidendo sei persone e distruggendo il grande salone. Poi le fortune della nave migliorarono momentaneamente. ma alla quarta traversata dell'Atlantico del lussuoso piroscafo una tremenda burrasca mise fuori uso le sue ruote a pale e scagliin mare le scialuppe di salvataggio. E di nuovo, anche nell'infuriare del vento, fu udito un fantasma che batteva con un martello sottocoperta.

La Great Eastern riuscad arrivare in porto, ma come nave passeggeri era finita. I suoi ultimi proprietari ebbero difficoltanche a venderla come ferrovecchio. Nel 1885, mentre finalmente veniva smantellata, gli operai fecero una raccapricciante scoperta. Accanto a una sacca di attrezzi arrugginiti giaceva lo scheletro del maestro d'ascia scomparso, imprigionato fra le pareti di ferro del doppio scafo della Great Eastern.

Gli enigmatici monoliti di Baalbek

Presso le pianure devastate dove un tempo sorgevano Sodoma e Gomorra rimangono le splendide rovine di Baalbek, coschiamata dal nome di dio adorato dagli antichi fenici. Le piimponenti vestigia del passato di Baalbek consistono in una gigantesca acropoli che non ebbe paragoni nell'antichitper le dimensioni dei blocchi di pietra usati per la sua costruzione.

In effetti, i blocchi di Baalbek non sono paragonabili ad altri neppure ai nostri giorni, e questo ha indotto alcuni a ipotizzare che possano essere serviti come piattaforme per navi spaziali. Che cos'altro avrebbero potuto sorreggere dei blocchi di pietra lunghi 20 metri, alti 4, spessi 3 e mezzo, pesanti fino a novecentomila chili? Gli enormi monoliti di Baalbek erano stati tagliati a mano, trasportati laboriosamente per mezzo miglio e sollevati di sei metri al di sopra del suolo per fornire una base virtualmente inamovibile per... che cosa?

Un suggerimento puessere trovato nella descrizione biblica degli antichi abitanti di Baalbek contenuta nel libro dei Numeri. Mentre vagava nel deserto, sta scritto, Mosmanddelle spie a Canaan per vedere quali probabilitdi riuscita avrebbe avuto un'invasione.

"Noi non potremo vincere questi uomini", esse riferirono, "perchsono piforti di noi... La terra che noi abbiamo attraversato... tale da inghiottire i suoi stessi abitatori: e tutti gli uomini che vi vedemmo erano di grande statura. E lvedemmo i giganti, i figli di Anak... e noi eravamo ai nostri occhi come cavallette, e coseravamo ai loro."

Fa venire il capogiro pensare alla possibilitche antichi giganti si dedicassero a imprese di dimensioni colossali su cui possiamo soltanto fare delle congetture. Ma il fatto che le pietre monumentali di Baalbek sorgano cosvicino alla cittdistrutta di Sodoma e Gomorra puessere qualcosa di pidi una curiosa coincidenza.

Che cosa distrusse Sodoma e Gomorra?

Nessuno scienziato ha mai spiegato in modo sufficiente l'esistenza dei tectiti, strani globuli di roccia radioattiva, di aspetto vetroso, che si possono trovare, fra l'altro, nel Libano. Secondo una teoria avanzata dal dottor Ralph Stair, dell'Ufficio Nazionale Pesi e Misure degli Stati Uniti, possibile che i tectiti siano giunti da un pianeta distrutto, i cui frammenti ora orbitano fra Marte e Giove formando una fascia di asteroidi.

Un'altra teoria ancora piinquietante stata proposta da un matematico sovietico, il professor Agrest. Secondo Agrest, la composizione dei tectiti presuppone l'azione di temperature estremamente elevate oltre a quella della radiazione nucleare. Egli sapeva che nessun ordigno nucleare era stato fatto esplodere di recente nel Libano, ma non si poteva escludere che la conflagrazione fosse successa in epoca biblica. Nelle pergamene del Mar Morto esisteva, dopo tutto, questa strana descrizione della distruzione di Sodoma e Gomorra:

"Una colonna di fumo e di ceneri ascese nell'aria come una colonna di fumo scaturita dalle viscere della terra. Una pioggia di zolfo e di fuoco distrusse Sodoma e Gomorra, e l'intera pianura e tutti gli abitanti e ogni pianta. E la moglie di Lot si volse a guardare e fu trasformata in una colonna di sale".

La colonna di fumo e di fuliggine fa pensare stranamente a un fungo atomico, sostiene Agrest. Ma chi ai tempi biblici avrebbe potuto possedere delle armi nucleari? Per Agrest c'era una sola inevitabile conclusione: armi in grado di creare una simile distruzione potevano provenire soltanto dal cielo. Forse, egli suggerisce, noi siamo stati visitati da extraterrestri nel remoto passato, ma non lo sapremo mai con certezza finchi tremendi segreti della struttura dei tectiti non saranno rivelati.

La nave con una volontpropria

Gimentre era in costruzione, la corazzata tedesca Scharnhorst mostrdi avere una sua mente propria. Era stata costruita solo a metquando, con un improvviso ruggito, si rovesci schiacciando mortalmente 60 uomini e ferendone gravemente altri 110.

La notte prima del giorno previsto per il varo, la corazzata ruppe gli ormeggi, infranse un paio di enormi chiatte e dal molo discese, senza equipaggio, in acqua. Poi, in una delle sue prime missioni, una torretta esplose, uccidendo 12 uomini.

Verso la fine della guerra la Scharnhorst fu inviata a distruggere convogli britannici al largo dellstremitsettentrionale della Norvegia. Un comandante inglese, avvertendone la vicinanza, ordindi aprire il fuoco senza perindividuarla. La corazzata si butta capofitto nel tratto di mare cannoneggiato, e fu fatta a pezzi. Cadde su un fianco e cola picco, a un centinaio di chilometri dalla costa della Norvegia.

La maggior parte degli uomini dell'equipaggio morsubito, ma alcuni superstiti furono tratti in salvo dagli inglesi. Altri due riuscirono a raggiungere un'isoletta su una zattera. I loro cadaveri furono trovati anni pitardi, quando la guerra era ormai solo un terribile ricordo. A quanto pareva, la loro stufa a petrolio d'emergenza era esplosa, uccidendoli all'istante.

La maledizione della Scharnhorst aveva colpito ancora.

Il caso di Trans-en-Provence

La Francia oggi l'unico paese con un organismo sotto gli auspici dello stato che si occupi degli UFO. Il GEPAN, il gruppo di ricerca sui fenomeni aerei non identificati, una sezione separata dell'ente spaziale nazionale francese. Tutte le notizie di avvistamenti di UFO vengono comunicati direttamente al GEPAN, che effettua indagini sui vari casi.

Data la natura sporadica dei fenomeni relativi agli UFO, il GEPAN non ha potuto giungere a risultati sensazionali o addirittura conclusivi. Ma un caso avvenuto in Francia fa riflettere. L'8 gennaio 1981, intorno alle 17, un certo Renato Nicolai, di cinquantacinque anni, stava lavorando nel suo giardino a Trans-en-Provence quando udun sibilo. Si volt a quanto riferpoi, e vide un'astronave discendere dal cielo.

Nicolai disse che il veicolo "aveva la forma di due piatti rovesciati, uno contro l'altro. Sarstato alto un metro e mezzo e aveva il colore del piombo". Secondo Nicolai, esso rimase sul terreno per circa un minuto. Poi, "ripartito rapidamente in direzione del bosco, vale a dire in direzione nord est".

L'indomani, e di nuovo tre giorni dopo, investigatori del GEPAN prelevarono campioni di terreno e di piante sul luogo dell'atterraggio. Il gruppo di ricerca raccolse campioni anche trentanove giorni dopo il presunto atterraggio. Secondo il GEPAN furono trovate tracce fisiche di un atterraggio. Il terreno, dichiarl'organizzazione, conteneva piccoli quantitativi di fosfato e di zinco, e pareva aver sopportato una temperatura fra 300 e 600蚓. Ma forse la scoperta piimportante fu una successiva diminuzione del 30-50 per cento della percentuale di clorofilla e di pigmenti carotenoidi prodotti dalle piante nel luogo dell'atterraggio e nelle immediate vicinanze. Inoltre, stando al GEPAN "fu evidente una significativa correlazione fra le irregolaritosservate e la distanza dall'epicentro del fenomeno". Il trauma, osservl'organizzazione, potrebbe anche essere stato provocato da un campo elettromagnetico.

Benchesitante a concludere che effettivamente una nave spaziale extraterrestre fosse atterrata nel giardino di Nicolai, lo scienziato francese Alain Esterle, gidirettore del GEPAN, concluse: "Per la prima volta abbiamo riscontrato una combinazione di fattori tali da suggerire che qualcosa di simile a quanto descritto dal testimone oculare abbia avuto luogo".

La nave impazzita

A volte le navi si comportano in modo stranissimo, anche senza un essere umano al timone. Nel 1884, per esempio, durante un viaggio di ritorno a Rouen dalla Spagna, la nave francese Frigorifique anda cozzare nella densa nebbia contro un altro piroscafo, il Rumney, che batteva bandiera britannica. La fiancata del Frigorifique rimase squarciata, e il comandante francese diede ordine di abbandonare la nave. Per fortuna, l'equipaggio e i passeggeri furono tratti in salvo dal Rumney. Il comandante della nave inglese fece correggere la rotta per allontanarsi dal Frigorifique che stava affondando.

I marinai francesi e i loro salvatori stavano festeggiando il loro successo quando la vedetta grid Per qualche attimo il fantasma del Frigorifique comparve indistintamente fra la nebbia, e altrettanto rapidamente spar I due equipaggi tirarono un respiro di sollievo.

Ma l'agonizzante Frigorifique torna mostrarsi ancora una volta. Questa volta speronil Rumney, costringendo entrambi gli equipaggi a calare in mare le scialuppe di salvataggio. Mentre si allontanavano dalla loro nave colpita a morte, gli scampati scrutarono la Frigorifique attraverso la spessa nebbia. La sua elica girava ancora, mentre uno dei suoi fumaioli eruttava un denso fumo nero.

Un UFO sulla foresta di Rendlesham

I pini della foresta di Rendlesham, nel Suffolk, in Inghilterra, separano la base dell'aeronautica militare britannica di Bentwaters dalla sua controparte statunitense di Woodbridge, a tre chilometri di distanza. L'alba del 25 dicembre 1980, secondo il vicecomandante della base americana tenente colonnello Charles I. Halt, agenti del servizio di sicurezza di Woodbridge osservarono luci insolite all'esterno del cancello di servizio della base.

Pensando che un aereo fosse atterrato nella foresta, chiesero il permesso d'indagare. Tre agenti comunicarono poco dopo di aver avvistato nel bosco uno strano oggetto splendente. Era di aspetto metallico e di forma triangolare, largo circa tre metri e alto due. Illuminava l'intera foresta di una luce bianca.

"L'oggetto aveva in cima una luce pulsante e sotto una fila di luci blu", riferHalt nel suo rapporto firmato. Si librava nell'aria oppure si sosteneva su delle specie di zampe. Quando gli agenti gli si avvicinarono, esso manovrfra gli alberi e scomparve. A questo punto gli animali di una vicina fattoria parvero impazzire. L'oggetto fu avvistato per breve tempo circa unra dopo presso il cancello di servizio.

"Il giorno dopo", continuava il rapporto di Halt, "dove l'oggetto era stato avvistato furono osservate nel terreno depressioni profonde quattro centimetri e del diametro di diciassette. La notte seguente l'area fu controllata per rilevare tracce di radioattivit I contatori segnarono 0,1 millir霵tgen di beta/gamma, con punte massime in tre depressioni. Pitardi, quella notte, fu vista attraverso gli alberi una luce rossa simile a un sole. Si spostava e pulsava. A un certo punto parve emanare particelle splendenti, e poi si frantumin cinque distinti oggetti bianchi prima di scomparire. Immediatamente dopo, furono notati nel cielo tre oggetti simili a stelle, due in direzione nord e uno verso sud, e tutti a circa dieci gradi rispetto all'orizzonte. Si spostavano rapidamente in bruschi movimenti angolari, ed emettevano luci rosse, verdi e blu."

Quando fu interrogato sull'episodio della foresta di Rendlesham, il ministro britannico della Difesa negdi saperne qualcosa. Pitardi, una copia della deposizione firmata del tenente colonnello fu ottenuta dagli Stati Uniti in base alla legge per la libertd'informazione, unitamente a una registrazione della viva voce di Halt che rievocava l'episodio.

Autoritdi entrambi i governi si sono in seguito rifiutate di fare ulteriori commenti, limitandosi ad assicurare: "Il nostro sistema di sicurezza non mai stato in pericolo". Degli scettici hanno sostenuto che l'intero episodio fu provocato dal raggio ruotante di un vicino faro!



La grande aeronave del 1897

Tutti pensano che la conquista del cielo da parte dell'uomo sia iniziata un giorno di dicembre del 1903, quando due meccanici di biciclette, i fratelli Orville e Wilbur Wright, fecero sollevare per la prima volta il loro leggerissimo biplano a pochi metri al di sopra delle dune sabbiose di Kitty Hawk. Ma sette anni prima di quel volo breve, ma storico, nel novembre del 1896, qualcosa di apparentemente costruito dall'uomo fu visto nel cielo di San Francisco. Nell'aprile dell'anno successivo, quando gli avvistamenti raggiunsero il culmine, la "Grande Aeronave" nel 1897 era stata avvistata su entrambe le coste e all'interno degli Stati Uniti, da Chicago al Texas.

Praticamente nessun centro abitato mancdi vederla. Eppure l'onnipresente aeronave del 1897 non mai stata spiegata in modo soddisfacente. Gli storici dell'aviazione "ufficiale" non la prendono in considerazione. Ma nelle pagine ingiallite dei giornali dell'epoca troviamo titoli che si riferiscono al dirigibile misterioso in termini sorprendentemente simili a quelli molto pitardi impiegati per gli UFO. Anche gli studiosi di folclore e i sociologi trovarono molto difficile spiegare gli aspetti prevalenti dei rapporti.

Gli avvistamenti erano di due tipi. Certe persone descrivevano soltanto luci e raggi luminosi nella notte. Altre parlavano di una magnifica macchina volante con a bordo un bizzarro assortimento d'individui. Spesso veniva precisato che l'aeronave era rimasta bloccata in aperta campagna, di solito per la necessitdi semplici riparazioni, prima di poter continuare il suo viaggio.

L'origine dell'aeronave fu a tal punto motivo di congetture che famosi inventori come Thomas Alva Edison indivano regolarmente conferenze stampa per smentire la paternitdellpparecchio. Altri inventori meno onesti sostennero invece che l'aeronave era stata costruita da loro, anche se non furono mai in grado di presentare, su richiesta, un modello funzionante. Tuttavia verso l'autunno del 1897 le notizie di avvistamenti dell'aeronave decrebbero in modo drastico e alla fine del secolo erano virtualmente cessate.

Malgrado ci gli studiosi di fenomeni anomali continuano ancor oggi a chiedersi che cosa potesse mai essere la Grande Aeronave. Charles Fort, il massimo studioso americano dello strano e dell'insolito, ha suggerito che la macchina volante fosse semplicemente un'idea i cui tempi erano diventati maturi. Secondo altri, l'Aeronave del 1897 in qualche modo sproni successivi progressi nel campo della tecnologia dell'aviazione. Pudarsi, a detta di questi studiosi, che i fratelli Wright non siano stati dei puri e semplici inventori, ma piuttosto gli strumenti inconsapevoli di un impulso innovativo inconscio. Questo impulso verso l'esterno, certi arrivarono a suggerire, rispecchiato dalla maggior parte degli odierni avvistamenti di UFO.

Razzi fantasma sulla Scandinavia

All'indomani della seconda guerra mondiale, prima che iniziasse realmente la moderna era dellfologia, dalla Norvegia alla Finlandia molte persone furono terrorizzate dalla vista di oggetti, spettrali e simili a razzi, nel cielo.

I primi avvistamenti, compiuti nella Finlandia settentrionale presso il Circolo Polare Artico il 26 febbraio 1946, furono all'inizio descritti come apparizioni di meteore. Fu perben presto evidente che non era possibile spiegare con un passaggio di meteore le centinaia di oggetti che furono visti in pieno giorno sfrecciare nel cielo, e variamente paragonati a palloni da calcio, sigari, proiettili o torpedini argentee.

In realtqueste forme sembravano pisimili ai razzi V-1 e V-2, che fecero piovere morte e distruzione su Londra e altri obiettivi bellici. Ma le basi missilistiche tedesche su territorio europeo erano state conquistate o distrutte dalle bombe. Inoltre, la loro portata massima era non pidi un quarto di quella necessaria per raggiungere la Finlandia settentrionale, la Norvegia e la Svezia, dove si moltiplicavano i rapporti di avvistamenti di razzi. Anche se i sovietici avessero requisito un contingente di V-2 funzionanti, come gli svedesi ed altri temevano, perchli avrebbero sprecati sui paesi scandinavi senza nessun motivo apparente?

Quello che si sa che gli scandinavi, da parte loro, presero sul serio i razzi fantasma. Per prima la Svezia, il 17 luglio 1946, adottdelle misure per impedire che notizie di questi avvistamenti fossero rese di pubblico dominio dai mezzi d'informazione, al fine di non favorire "la potenza che conduce gli esperimenti". La Norvegia seguil suo esempio due anni dopo, e la Danimarca impose analoghe restrizioni il 16 agosto di quell'anno. Il silenzio stampa svedese giunse sulla scia di un singolo periodo di 24 ore in cui 250 persone da una parte all'altra del paese riferirono di aver visto un oggetto argenteo e a forma di goccia che solcava il cielo. Il giorno dopo, il Ministero della Difesa nominuna commissione formata da civili e da militari col compito d'indagare sulla faccenda. Furono raccolti complessivamente pidi mille rapporti.

Nel frattempo, i razzi fantasma avevano attirato l'attenzione di tutto il mondo. Il 20 agosto 1946, il vicepresidente dell'Ente Radiofonico Americano ed ex generale David Sarnoff atterrall'aeroporto Bromma di Stoccolma. Lo stesso giorno fu raggiunto da Douglas Rader, ex colonnello della RAF, e dall'eroe di guerra americano James Doolittle. Il 21 agosto i tre illustri personaggi s'incontrarono coi pialti ufficiali dell'aeronautica svedese.

Ciche emerse rimane un segreto militare. Doolittle, che dopo la guerra partecipa parecchie operazioni del controspionaggio americano, si rifiutdi discutere in pubblico la missione svolta in Svezia. A quanto si presume, Sarnoff riferdirettamente al presidente Truman al suo ritorno negli Stati Uniti. Disse inoltre a un gruppo di esperti di elettronica che a suo avviso i razzi fantasma erano reali e non immaginari.

La storia si mostrata incline a ignorare l'importanza dei missili misteriosi apparsi sulla Scandinavia perchnon sono mai stati ampiamente pubblicizzati come i piatti volanti, ma rimangono molti interessanti interrogativi. I razzi rientravano forse in un fenomeno fantomatico che in qualche modo assume forme diverse in relazione alle ansiete alle preoccupazioni di una particolare cultura? Oppure i sovietici, o qualche altra potenza, all'insaputa del resto del mondo, perfeziondi molto l'autonomia e le prestazioni delle armi piavanzate della Germania nazista? E, se le cose stanno cos non possibile che questa stessa potenza sia responsabile anche degli odierni UFO?

Gli strizzanuvole di Reich contro gli UFO

La carriera di Wilhelm Reich, uno dei pionieri della psicanalisi, fu talmente compromessa dalle polemiche che il suo lavoro picontroverso, la sua battaglia contro gli UFO invasori, passato quasi inosservato.

Nato in Austria nel 1897, Reich diede presto prova di un originale talento rivolto alla psicologia umana, e diventun seguace di Freud quando ancora frequentava l'universit Avrebbe forse potuto succedere al suo maestro come massimo esponente della psicanalisi se non si fosse mostrato pifreudiano dello stesso Freud, per cosdire, con la sua insistenza sulla teoria che il libero flusso dellnergia libidica, ovvero la non inibizione dell'orgasmo, era un segno indubbio di salute fisica e mentale. Questa filosofia procurprontamente al suo autore l'espulsione dell'Associazione Psichiatrica Internazionale nonchdal Partito comunista, costituitosi da poco.

Reich anda vivere in Scandinavia, dove sostenne di aver scoperto il "bione", una microscopica cellula azzurra che era la fondamentale unitdi costruzione di tutta la materia vivente, e l'"orgone" l'energia organizzativa della vita stessa. In seguito cacciato dalla Scandinavia, Reich si stabili alla fine in una tenuta del Maine che battezzOrgonon in onore della sua scoperta. Da qui mosse guerra agli UFO col suo "strizzanuvole", un marchingegno con la funzione di estrarre lnergia orgonica negativa dalle nuvole.

Reich si convinse che gli UFO fossero forme di vita interplanetarie che spiavano il suo lavoro, e che inoltre fossero accumulatori di quello che chiamava "orgone mortale" che provocava la desertificazione del pianeta. Si chiedeva che cosa sarebbe accaduto quando avesse puntato i tubi cavi dei suoi "strizzanuvole" contro gli UFO. La risposta venne la sera del 10 ottobre 1954, quando una serie di UFO rossi e gialli (degli UFO benefici, secondo Reich, avrebbero dovuto essere azzurri) conversero su Orgonon. A suo dire, quando puntgli strizzanuvole contro le luci, esse scemarono d'intensite fuggirono.

Descrivendo nel suo diario l'esperimento, a cui assistettero parecchi collaboratori, Reich not "Questa notte, per la prima volta nella storia dell'uomo, alla guerra condotta dallo spazio contro la nostra terra... stato opposto un contrattacco... che ha avuto risultati positivi".

Ma Reich non visse fino ad assistere alla vittoria. Mornel novembre del 1957, rinchiuso in un penitenziario federale per essersi rifiutato di far cessare la vendita di "camere orgoniche" che secondo lui potevano curare il cancro.

Il Re del Mondo

Secondo le credenze di molti mongoli e tibetani, e le testimonianze di numerosi monaci buddisti che sostengono di averlo visitato, sotto gli altipiani dell'Asia centrale si estendeva un vasto paese sotterraneo chiamato Arghati. Una profezia dice che dalle gallerie di Arghati usciranno un giorno il mistico Re del Mondo e i suoi sudditi.

Prima dell'avvento del re, verso la fine dell'attuale millennio, secondo questa dottrina buddista "gli uomini trascureranno sempre pile loro anime. La pigrande corruzione regnersulla terra. Gli uomini diventeranno simili ad animali assetati di sangue... sitibondi del sangue dei loro fratelli... Le corone dei re cadranno... Ci saruna terribile guerra fra tutti i popoli della terra... intere nazioni periranno... fame... crimini neppure contemplati dalle leggi... prima di allora inconcepibili per il mondo verranno perpetrati".

Durante questo periodo di anarchia, continua la profezia, le famiglie verranno disperse e moltitudini di persone invaderanno le vie di scampo mentre "le pigrandi e pibelle cittdel mondo... verranno divorate dalle fiamme. Nel giro di cinquant'anni rimarranno soltanto tre grandi nazioni... e nel successivi cinquant'anni ci saranno diciotto anni di guerra e di cataclismi... poi il popolo di Arghati lascerle sue caverne sotterranee e appariralla superficie della terra".

Gli "Uomini in Nero"

Forse il pistrano risvolto del giinquietante fenomeno degli UFO costituito dalle figure quasi demoniache note come Uomini in Nero, o in sigla, dall'inglese, MIB (Men in Black). Il primo rapporto sui MIB giunse grazie ad Albert K. Bender, un ufologo adolescente che dirigeva lnternational Flying Saucer Bureau (Ufficio internazionale per i piatti volanti) e che pubblicava il bollettino la Space Review. Nel settembre del 1953 Bender, a suo dire, fu avvicinato da tre uomini in completo nero, che gli intimarono di abbandonare le sue ricerche sugli UFO se ci teneva alla salute. Bender infatti troncla sua carriera di. ufologo, ma il fenomeno dei MIB non cess Il ricercatore e autore di ufologia John Keel, per esempio, ha parlato con numerosi testimoni oculari che hanno rivelato di essere stati contattati da entitdel tipo MIB.

Alcuni aspetti insoliti del fenomeno dei MIB emersero quando i rapporti furono esaminati dallo studioso di folclore Peter Rojcewicz. Egli osserva fra l'altro che i MIB "spesso indossano abiti neri che possono apparire inzaccherati e in genere in disordine oppure irrealmente impeccabili e senza grinze. A volte mostrano un moto deambulatorio molto strano, camminando come se le loro anche e le loro articolazioni si muovessero su dei perni, col dorso e le gambe che vanno ciascuno per conto suo. Certi sembra che abbiano un debole per le Cadillac nere, altri per grandi berline scure. Certi MIB hanno capelli a ciocche disuguali, come se fossero cresciuti irregolarmente dopo essere stati tagliati a zero di recente". Sono stati descritti MIB di tutte le razze e colori, egli afferma, con una forte prevalenza di tratti asiatici.

I motivi degli interventi dei MIB rimangono oscuri, anche se essi mostrano di frequente la tendenza a raccogliere dati sugli UFO e a dissuadere i testimoni da ogni ulteriore coinvolgimento nella questione. "Possono presentarsi in casa o al posto di lavoro", dichiara Rojcewicz, "esigendo fotografie o negative di UFO prima ancora che i testimoni abbiano fatto sapere pubblicamente di possederne." In parecchi di questi casi, i MIB cercarono di farsi passare per agenti del controspionaggio militare.

Da dove vengano i MIB e dove scompaiono dopo aver portato a termine le loro sinistre missioni un enigma. Quel che si sa per certo che la loro presenza infittisce ancora di piil mistero degli UFO.

Il mokele-mbembe

La maggior parte degli scienziati sostengono che i dinosauri si sono estinti da milioni di anni. Ma le popolazioni del Camerun, nell'Africa occidentale, riferiscono costantemente degli avvistamenti di un enorme quadrupede che somiglia in tutto e per tutto al brontosauro. In effetti, quando vengono mostrati agli indigeni dei disegni di un brontosauro, essi gli danno invariabilmente un nome, mokele-mbembe.

I primi rapporti autenticati sui mokele-mbembe furono raccolti dal capitano Freiherr von Stein zu Lausnitz nel 1913. Stando al suo studio, l'animale, dalle dimensioni di un elefante, era grigio-brunastro, con pelle liscia e un lungo collo flessibile. Si diceva che questo mostro vivesse in caverne sotterranee inondate dalle acque del fiume, e che qualsiasi canoa osasse avvicinarglisi era condannata. Almeno una volta per a quanto si afferma, un gruppo di pigmei uccise uno di questi esemplari e banchettcon la sua carcassa. Le conseguenze furono tragiche perchi commensali si ammalarono e morirono.

In anni recenti, occidentali come il biologo Roy Mackal, dellniversitdi Chicago, hanno organizzato quattro spedizioni che hanno raggiunto i laghi e i fiumi relativamente isolati del Camerun alla ricerca dell'elusivo bestione. Anche se non ne stato catturato neppure un esemplare, animali non identificati che assomigliano a quelli descritti dagli indigeni sono stati visti, fotografati e anche ripresi da telecamere.

Purtroppo, la situazione politica locale e le asperitdel terreno sono ben poco favorevoli a esplorazioni-lampo. La maggior parte degli osservatori occidentali concordano nell'affermare che se un dinosauro volesse davvero rimaner nascosto, non avrebbe potuto scegliere un ambiente migliore. Ma forse, un giorno non lontano, questi impedimenti verranno superati e il mondo, in un modo o nell'altro, saprdi ospitare un sopravvissuto del suo fantasticamente remoto passato.

I miracoli di Sai Baba

La tendenza moderna, tutt'altro che giustificata, di liquidare i miracoli religiosi come una cosa del passato, come il prodotto di epoche in cui la gente era picredula.

Ma i discepoli di molti capi religiosi continuano a essere testimoni di una costellazione di eventi paranormali che fanno pensare ai profeti e ai messia di tempi passati. Il pifamoso di questi santi contemporanei l'indiano Sai Baba, uno yogi che sostiene di essere una reincarnazione del suo omonimo Sai Baba di Shirdi, che mornel 1918, otto anni prima della nascita del secondo Sai Baba nella provincia di Puttaparti.

Questi ha condotto una vita normale fino all'etdi quattordici anni, quando fu colpito da una malattia debilitante durante la quale cantava di tanto in tanto canzoni e recitava brani poetici ispirati alla filosofia dei Veda. Quando si fu ristabilito da questa malattia che gli provocava stati simili a trance estatiche, annunciimprovvisamente ai. suoi allibiti genitori di essere un avatar, o reincarnazione divina, del celebre sant'uomo che era morto quasi un decennio prima.

Altri yogi del misterioso Oriente hanno affermato di essere riusciti a padroneggiare una o due facoltparanormali nel corso delle loro carriere pubbliche. Sai Baba, invece, ddimostrazioni delle sue facoltmiracolose con la facilitcon cui noi scriviamo una lettera.

Fra le imprese che si attribuiscono a Sai Baba si annoverano dimostrazioni di teletrasporto della materia, levitazione e psicocinesi, nonchla materializzazione dal nulla di oggetti: pare che abbia una spiccata preferenza per i petali di rosa. I suoi seguaci giurano inoltre che sia resuscitato dalla morte e abbia moltiplicato quantitdi cibo un centinaio di volte.

Piogge di pesci

Nel secolo scorso, l'Accademia delle Scienze di Francia dichiarche le meteore non esistevano. I contadini che asserivano di aver visto delle pietre cadere dal cielo, sentenziavano gli esperti, se l'erano semplicemente immaginate. Cuvier, lo scienziato francese fondatore dell'anatomia comparata e della paleontologia dei vertebrati, affermcategoricamente che i "sassi non possono cadere dal cielo perchnon ci sono sassi in cielo".

Oggi la scienza reagisce in modo analogo di fronte alle diffuse notizie di cadute di pesci, stabilisce l'obiezione della scienza ortodossa, com'possibile che piovano pesci? Se queste storie sono vere, bisogna che i pesci siano stati sollevati dall'acqua da un tromba d'aria, trasportati per distanze varie e poi lasciati cadere nel cortile di qualcuno.

I pesci, comunque sia, a volte cadono dal cielo. La cittdi Singapore, per esempio, fu scossa da un terremoto il 16 febbraio 1861, e nei giorni successivi l'acqua piovve a catinelle. Quando, il giorno 22, tornil sole, il naturalista francese Francois de Castlenau guardfuori dalla sua finestra e vide "un gran numero di malesi e cinesi che riempivano ceste di pesci raccolti nelle pozzanghere che coprivano il terreno". Chiese loro da dove fossero venuti i pesci, ed essi semplicemente additarono il cielo. Il fenomeno, che riguardava una specie locale di pesce gatto, copriva un'area di duecento ettari.

Quasi un secolo dopo, il 23 ottobre 1947, lo studioso di biologia marina D.A. Bajkov stava prendendo la colazione con sua moglie in un caffdi Marksville, nella Louisiana, quando si mise a piovere. Poco dopo le strade tutt'intorno erano piene di pesci. Bajkov li identificcome "pesci luna, pesciolini d'acqua dolce dagli occhi a palla e branzini neri lunghi fino a 23 centimetri". Se ne trovano ancora sui tetti, morti, ma ancora commestibili.

Ni pesci sono l'unico tipo di materia vivente che sia caduta dal cielo. Si avuta notizia anche di piogge di uccelli, rospi, topolini gialli, serpenti, sangue e perfino pezzi di carne cruda, il che suggerisce che il cielo possa custodire scorte di altre varietdi cibo oltre alla biblica manna.

Quanto sopravvissero i dinosauri?

Secondo l'opinione scientifica prevalente, i dinosauri si estinsero 65 milioni di anni fa. Ma i manufatti relativamente moderni provenienti da aree molto distanti fra loro recano tutti misteriose raffigurazioni di animali che possono essere descritti solo come somiglianti a dinosauri. Si tratta di frodi oppure di ricordi razziali di esseri viventi, memorie forse sepolte nellnconscio collettivo di antichi artigiani? Oppure i dinosauri stessi sopravvissero molto pia lungo di quanto un tempo si credesse?

La prima indicazione che i dinosauri possono essere stati un fenomeno relativamente recente emerse nel 1920, quando dei braccianti che scavavano nella tenuta di Willam M. Chalmers presso Granby, nel Colorado, scoprirono, a una profonditdi un paio di metri, una statuetta di granito pesante circa trenta chili e alta trentacinque centimetri. Essa raffigurava un essere umano stilizzato, e recava un'iscrizione, apparentemente cinese, risalente pressappoco al 1000 a. C. Quello che dpida pensare sono le figure di due animali incise sui lati e sulla parte posteriore, animali che sembrano essere un brontosauro e un mammut. Anche se furono prese da parecchie angolature nitide foto del reperto, esso scomparso da molto tempo. Anche il luogo dove fu trovato scomparso, sommerso dalle acque del bacino di Granby.

Uno straordinario elemento di prova venne alla luce nel 1925, quando degli archeologi dellniversitdell'Arizona che lavoravano a un forno da calce nei pressi di Tucson disseppellirono una corta, larga e pesante spada con sopra incisa la figura di un brontosauro. Altri manufatti trovati nel sito recavano iscrizioni sia in ebraico, sia in una forma di latino in uso fra il 560 e il 900 d.C. Nonostante il fatto che essi siano stati scoperti da professionisti, la loro autenticitancor oggi oggetto di un'accesa controversia. Il comune buon senso, per suggerisce che l'ultima cosa che un truffatore. nella speranza di non essere smascherato, inciderebbe sulla lama di una spada sarebbe un dinosauro estinto.

Un'altra insolita collezione di manufatti di origine imprecisata puessere trovata nella chiesa di Maria Auxiliadora a Cuenga, in Ecuador, sotto la custodia di padre Carlo Crespic. I pezzi, per lo piplacche metalliche, sono centinaia e sono stati portati dagli indiani Jivaro che li hanno trovati in caverne nella giungla. Certi sono d'oro, mentre altri sono evidenti falsi moderni, fatti con latte d'olio di oliva. Si puosservare una stupefacente varietdi forme e di stili, comprese raffigurazioni di dinosauri e motivi ornamentali che sembrano di origine assira ed egizia. Sono stati identificate anche iscrizioni fenicie, libiche e celto-iberiche.

Anche se i mastodonti non appartengono all'era dei dinosauri, comune convinzione che fossero estinti prima che l'uomo sviluppasse una qualsiasi civiltriconoscibile. Ma l'interessante ritrovamento di uno scheletro di mastodonte stato fatto a Blue Lick Spring, nel Kentucky, in uno scavo che aveva raggiunto quattro metri di profondit e quando la squadra scavulteriormente in cerca di altre ossa incontrdopo un altro metro, un pavimento di pietra.

Per finire, un museo di manufatti degli Incas del Per diretto dal dottor Javier Cabrera, custodisce attualmente quasi 20.000 pietre di greto fluviale tutte istoriate da arricciolati pittogrammi che raffigurano parecchie specie di dinosauri e altri animali da lungo tempo estinti. Anche il brontosauro sembra essere un soggetto amato dagli artisti. Le pietre Inca, inoltre, sono caratterizzate da una perizia artistica che dei volgari falsari troverebbero molto difficile, se non impossibile, emulare. I particolari anatomici resi in modo accurato abbondano. E il loro numero ci induce a chiederci perchmai qualcuno avrebbe dovuto darsi tanta pena per un irrilevante rendiconto personale. Fatto ancora piimportante, pietre analoghe sono state trovate in tombe precolombiane portate alla luce nella zona.

L'UFO ovale di Levelland

Una serie di avvistamenti di cui fu data notizia il 2 novembre 1957 nella cittadina texana di Levelland, spiccano come uno dei casi piimpressionanti di avvistamenti degli annali dell'ufologia.

Il primo a telefonare alla polizia fu un bracciante "terrorizzato" di nome Pedro Saucedo. Saucedo e un amico erano in viaggio sulla statale 116, circa sei chilometri a ovest di Levelland, quando, intorno alle 10.30 di sera, un "lampo" guizza fianco del loro camion. "Noi non ci abbiamo fatto molto caso", raccontpoi Saucedo, "ma poi quella cosa si sollevata dal campo e ha cominciato a venire verso di noi, accelerando. Quando ci stata pivicino, i fari del mio camion si sono spenti e il motore si fermato. Io sono saltato fuori proprio mentre la cosa passava sopra di noi producendo un boato e un gran spostamento d'aria. Sembrava un tuono, e il camion si messo a oscillare. Ho sentito un gran calore."

Quello che egli chiamla "cosa" era un oggetto a forma di torpedine lungo una sessantina di metri. L'agente A. J. Fowler, che ricevette la telefonata di Saucedo, pensche fosse ubriaco e lasciperdere. Ma, meno di mezz'ora dopo, la "cosa" era tornata. Questa volta era un certo Jim Wheeler a telefonare; anche lui si trovava sulla statale 116 quando si era imbattuto in un UFO lungo una sessantina di metri e di forma ovale che bloccava la strada. Quando si era avvicinato all'oggetto, i fari e il motore della sua macchina si erano spenti.

Prima della fine della mattinata, cinque altri automobilisti che si erano trovati nelle immediate vicinanze di Levelland riferirono un'analoga esperienza: un grande oggetto splendente di forma ovale che bloccava la strada o se ne stava nascosto nei pressi, e un'avaria allmpianto elettrico dei loro veicoli, che avevano ripreso a funzionare dopo la partenza dell'UFO.

La cosa pisbalorditiva dei leggendari avvistamenti di Levelland, tuttavia, il fatto che il progetto Blue Book dell'aeronautica militare, dopo un'inchiesta affrettata, li "risolse" ascrivendo il fenomeno a un fulmine globulare!

I poteri psicocinetici di Nina Kulagina

Nina Kulagina probabilmente la principale paragnosta dell'Unione Sovietica. famosa soprattutto per le sue facoltpsicocinetiche, che impiega, a quanto risulta, per spostare oggetti col potere della propria mente. In effetti, dei film portati di nascosto in Occidente mostrano la celebre sensitiva che si serve di movimenti della mano o dell'occhio per spostare a distanza un assortimento di oggetti: fiammiferi, bussole, scatolette, sigarette e tubi di plexiglass.

Il migliore di questi filmati opera di Zdenek Rejdak, un ricercatore dellstituto Militare di Praga che nel 1968 si recin Unione Sovietica espressamente per studiare la Kulagina e mettere alla prova le sue doti psicocinetiche. "Dopo che ci fummo seduti al tavolo", spiega Rejdak, "chiesi alla signora Kulagina di lasciare il punto dove aveva deciso di sedersi e di andarsi a mettere al lato opposto del tavolo. Il primo test consisteva nel cercare di far girare l'ago di una bussola prima a destra e poi a sinistra. La Kulagina tenne le mani approssimativamente dieci centimetri al di sopra della bussola e, dopo che si fu concentrata per qualche minuto, l'ago della bussola girpidi dieci volte. Poi l'intera bussola girsul tavolo, e quindi fu la volta di una scatola di fiammiferi, di alcuni fiammiferi separati e di un gruppo di una ventina di fiammiferi alla volta."

Quando la dimostrazione fu finita, il dottor Rejdak mise sul tavolo un anello d'oro e, come testimonipoi, la Kulagina spostanche questo senza difficolt Alla fine lo scienziato cecoslovacco le fece usare i suoi poteri psicocinetici per muovere dei piatti e dei bicchieri.

Anche se questi poteri venivano esercitati senza sforzo apparente, Rejdak riferche la Kulagina sembrava guidata da parecchi principi di base. Per esempio, era pifacile per lei spostare oggetti cilindrici e pidifficile muoverne altri provvisti di spigoli. Gli oggetti che non conosceva mostravano la tendenza ad allontanarsi da lei. E, quando si esercitava a spostare degli oggetti, essi tendevano a muoversi in esatto accordo col suo corpo, e a volte continuavano a muoversi anche quando si era fermata.

Dalla fine degli anni sessanta, alcuni ricercatori occidentali sono andati in Unione Sovietica per studiare personalmente la Kulagina. I primi furono J. C. Pratt e Champe Ransom, dellniversitdella Virginia, e le loro osservazioni corroborarono quelle che erano state compiute da Rejdak. Nel suo libro Le odierne ricerche sull'Esp, il defunto dottor Pratt raccontcome avesse osservato da dietro una porta lievemente socchiusa la Kulagina "praticare" le sue facoltpsicocinetiche.

"Potevo vedere la Kulagina attraverso lo spiraglio", ricord "Sedeva allstremitdi un tavolino rotondo di fronte a me, con la scatola di fiammiferi e la bussola davanti a lei sul tavolo. Dopo un po' notai che, mentre teneva le mani protese verso la scatola di fiammiferi, questa si muoveva di parecchi centimetri attraverso il tavolino nella sua direzione. Rimise la scatola pio meno al centro del tavolino ed essa si mosse di nuovo allo stesso modo."

A causa della pubblicitche la parapsicologia sovietica ricevette sul finire degli anni sessanta, la Kulagina ben presto non fu pidisponibile per i ricercatori occidentali, ma questo veto fu ammorbidito intorno al 1972. Oggi la Kulagina offre ancora, di tanto in tanto, delle dimostrazioni a parapsicologi stranieri, e il suo nome fu citato da molti giornali occidentali quando fu chiamata ad aiutare i medici a curare Kruscev durante la sua malattia.

D嶴vu

D嶴vu un termine francese che significa letteralmente "givisto". Si manifesta come un intenso sentimento di familiaritcon una situazione, o un luogo, anche se la persona non l'ha mai esperimentata o vista prima di allora. Molti esperti ipotizzano che questi episodi possano essere provocati da piccoli corto circuiti all'interno del cervello, ma in certi casi vanno oltre la psicopatologia, suggerendo l'intervento del paranormale.

Un caso affascinante riferito dal parapsicologo D. Scott Rogo pubene illustrare questa teoria. Nel 1985 una signora del New Jersey gli scrisse di un viaggio che aveva fatto lungo lutostrada di quello stato. Il paesaggio le era parso stranamente conosciuto, e allora si era rivolta alla sua compagna e le aveva detto: "Sai una cosa, io qua non ci sono mai stata, ma credo che fra un chilometro e mezzo, su questa strada, ci sia una casa dove una volta ho abitato".

"Abbiamo percorso circa cinque chilometri", raccontla donna, "e ho detto alla mia amica che dietro la curva avremmo trovato la cittadina, proprio a due passi dallutostrada. Le ho detto che le case sarebbero state bianche, a due piani e piuttosto vicine fra loro. Ho sentito che ci avevo abitato quando avevo sei anni o gidi l e che di solito sedevo sulla veranda con mia nonna. Mi sono sentita sopraffare dai ricordi, e mi sono vista seduta sulla veranda mentre mia nonna mi abbottonava gli stivaletti." .

Giunta nella cittadina, riconobbe immediatamente la casa, anche se l'altalena appesa alla veranda non c'era pi Ricordanche che da bambina faceva due isolati per andare in un negozio dove c'era un alto bancone di marmo bianco dove lei ordinava la limonata. Le donne percorsero in macchina la strada e trovarono l'edificio, chiuso con assi e in pessimo stato, ma ancora in piedi.

Le due amiche proseguirono fino allstremitdella cittadina, dove la donna visse un altro d嶴vu. "Tre isolati piin lc'una collinetta, ondulata, dove si trova un cimitero, ed lche sono stata sepolta." Il cimitero c'era, ma l'amica della donna, ormai completamente in preda al panico, si rifiutdi far sosta per cercare la tomba.

Il suicida dell'albergo

possibile che una persona si "sintonizzi" su eventi passati? S secondo la veggente inglese Joan Grant, convinta da un'esperienza da lei vissuta nel 1929.

Mentre era in vacanza con suo marito, la Grant pernottin una stanza d'albergo di Bruxelles. Per qualche inesplicabile motivo, la stanza la fece sentire a disagio, ma dato che non era disponibile nessun altro alloggio, essa rimase. Suo marito pensche le sue paure fossero assurde e uscper delle commissioni.

La Grant decise alla fine che un bagno caldo le avrebbe calmato i nervi, ma esso non l'aiut Allora lesse per un po' e poi anda letto. Fu allora che successe qualcosa che la sconvolse. Mentre giaceva a letto, ebbe una spaventosa visione: un giovane, a quanto le parve di vedere, uscdi corsa dal bagno e si getto a capofitto dalla finestra. Essa si aspettdi udire il tonfo del suo corpo che si sfracellava al suolo, ma non sentnulla. Confusa, la sensitiva cercdi pregare, ma pitardi ebbe di nuovo la visione.

Allora concluse che il senso d'angoscia che la stanza suscitava in lei doveva derivare da un fatto avvenuto in passato. Un suicida, pens un tempo doveva aver alloggiato in quella stanza, ed ora le comunicava la sua disperazione. Capanche che avrebbe potuto liberare lo spirito del suicida, o qualsiasi cosa ossessionasse la stanza, fondendosi con esso. La sua paura pigrande, per era di finire col fondersi col suicida completamente, e di gettarsi anche lei dalla finestra.

Accettando il rischio, andalla finestra e disse: "La tua paura entrata dentro di me e tu sei libero". Ripetquesto messaggio parecchie volte e poi sentla stanza rischiararsi di colpo.

Quando suo marito torn a tarda ora, la signora Grant lo rimprover "Sei un mostro, ecco cosa sei! Te ne sei andato lasciando a bella posta tua moglie a vedersela con un suicida! Per colpa tua, per poco non cascavo gidalla finestra e mi rompevo il collo".

"Ma che cosa dici?", repliclui, "mi sai dire che ti ha preso?"

"Questa stanza era infestata da uno spirito", lo informla signora Grant. "Te l'avevo detto che c'era qualcosa che non andava qua dentro. Un tizio continuava a correre fuori dal bagno e a saltare dalla finestra. Ho dovuto scendere al suo livello e liberarlo, e praticamente sono arrivata fino all'orlo dell'abisso."

Il giorno dopo, la Grant controllla storia col direttore dell'albergo. Seppe cosche un suicidio era davvero avvenuto in quella stanza solo cinque giorni prima, quando il giovane che vi alloggiava si era buttato dalla finestra.

Il volo mortale del capitano Mantell

Il capitano Thomas Mantell, un pilota di grande esperienza dell'aeronautica militare americana, morin un controverso disastro aereo il 7 gennaio 1948. Secondo il rapporto ufficiale, il suo aereo continua salire finchuna perdita di potenza del motore lo costrinse a perdere quota, poi a gettarsi in picchiata e alla fine a precipitare avvitandosi su se stesso. Mantell, dissero gli incaricati dell'inchiesta ufficiale, aveva perso conoscenza per mancanza di ossigeno prima di perire nel disastro.

In realtil volo mortale di Mantell cominciquando la torre di controllo dell'aeroporto di Godman Field, nel Kentucky, avvistnel cielo un grande oggetto splendente a forma di disco. La torre di controllo decise che l'oggetto non era un pallone sonda e, incapace d'identificarlo, mandil comandante Mantell, insieme con una squadra di aerei, a vedere di che cosa si trattasse. Mantell salfino a una quota di 4500 metri e a questo punto gli altri aerei tornarono indietro perchun'altitudine maggiore richiedeva un diverso equipaggiamento di ossigenazione. Invece Mantell prosegu Alla fine il suo ultimo contatto radio: "Ha un aspetto metallico ed enorme. sopra di me e mi ci sto avvicinando". Parti dell'aereo di Mantell, quando in seguito furono recuperate, presentavano centinaia di piccoli fori.

Nonostante questo fatto, le autoritaeronautiche negarono la possibilitdi un UFO, e pitardi dichiararono che Mantell aveva visto o il pianeta Venere oppure una serie di grandi palloni sonda della marina che nel momento del disastro dovevano trovarsi nelle vicinanze.

Gli ufologi, per risposero prontamente che il sole sarebbe stato troppo splendente per permettere alle persone che si trovavano a terra di vedere coschiaramente il pianeta Venere. E inoltre gli avvistamenti erano stati semplicemente troppo numerosi e a vasto raggio perchtutti avessero potuto vedere Venere, o anche Venere e un pallone.

Alla fine le autoritreplicarono che i testimoni avevano visto Venere e due palloni, apparentemente saldati assieme a formare un grande UFO. Ma non poterono mai spiegare le voci che circondavano la scoperta del cadavere di Mantell: esso, a quanto pare, fu rimosso dalla polizia e immediatamente chiuso in una bara, e questo convinse certi inquirenti che era coperto da strane ferite oppure che non era nemmeno pistato trovato.



Lacrime di gioia

I giornali danno spesso notizia di casi d'immagini o di statue che versano lacrime o trasudano sangue. Essi si registrano di solito in paesi cattolici, dove forte la fede nei miracoli. A volte, per vengono segnalati anche in ambienti protestanti.

Uno di questi casi fu descritto dal reverendo William Rauscher, rettore della Chiesa Episcopale di Cristo di Woodbury, nel New Jersey, che nel 1975 frequentava il seminario. Rauscher era andato a trovare un amico, Bob Lewis, nella sua stanza, quando il discorso cadde sulla nonna di Bob. Essa era stata la persona che aveva iniziato il giovane Lewis alle gioie della religione, e aveva pianto di contentezza quando aveva saputo che intendeva abbracciare la carriera religiosa. Ma era morta prima di vedere suo nipote laureato in teologia.

Mentre raccontava questa storia, Lewis notche una fotografia dell'anziana donna, che Bob teneva sul suo comodino, stava piangendo. "La foto della nonna di Bob stillava acqua a profusione, e aveva creato ai piedi del comodino una pozza che si andava allargando", spiega Rauscher. "Esaminando la fotografia, trovammo che era bagnata all'interno del vetro. Questo era proprio inspiegabile. Il retro del quadretto, fatto di unmitazione di velluto dipinta, era striata e scolorita. Tolta dalla sua cornice, la fotografia non si asciugrapidamente. E, quando si asciug la zona intorno alla faccia rimase gonfia, come se l'acqua fosse uscita di lper poi scorrere verso il basso."

In breve, Rauscher non riuscmai a trovare una spiegazione al fatto. In quanto a Bob Lewis, si laurecontento di sapere che la sua amata nonna aveva di nuovo pianto di gioia.

L'effetto Ganzfield

Certi esperti credono che ciascuno di noi abbia poteri paranormali. Il problema, fanno osservare, quello d'intercettare questo sesto senso nei segreti sotterranei della mente.

Una delle procedure piefficaci per aiutare le persone a servirsi dell'ESP la tecnica Ganzfield. Essa prevede che il soggetto volontario venga fatto sedere in una cabina ermeticamente chiusa e insonorizzata e invitato a rilassarsi, mentre una palla da biliardo tagliata in due gli viene applicata con nastro adesivo sopra i globi oculari. Dato che le semisfere traslucide diffondono la luce, il soggetto vede soltanto, nel suo campo visivo, un colore rosso uniforme. Delle cuffie auricolari che emettono un lieve sibilo isolano il soggetto dalla maggior parte degli stimoli esterni.

Ora l'esperimentatore, seduto in una stanza separata, guarda delle immagini scelte a caso e cerca di trasmettergliele per via paranormale. Al termine dell'esperimento, dopo circa 35 minuti, viene chiesto al soggetto di separare le immagini bersaglio da parecchie altre immagini di controllo.

Negli esperimenti effettuati con la tecnica Ganzfield, descritta la prima volta da Charles Honorton della sezione di parapsicologia e di psicof疄ica del Centro Medico Maimonides nel 1973, circa la metdei soggetti scelse gli esatti bersagli. Quando il tema di una seduta fu "Uccelli del mondo" per esempio, la persona osservata percep"una grossa testa di falco" e un "senso di morbide piume".

Questo sche si chiama essere telepatici!

Da quando i ricercatori del Maimonides comunicarono il loro successo, la tecnica Ganzfield stata seguita da parecchi altri laboratori di parapsicologia, e rimane tuttora uno degli strumenti piaffidabili per le ricerche sull'ESP.

La strana visita di Mary Roff

Uno dei primi casi registrati nella storia lunga e controversa della reincarnazione anche il piimpressionante. E quello di Mary Lurancy Vennum, che nel 1877, quando aveva tredici anni, fu colpita da alcuni attacchi epilettici con strani risultati.

La prima dimostrazione della reincarnazione della Vennum emerse in seguito a un attacco che la privdei sensi per cinque giorni. Al suo risveglio, disse ai suoi genitori che aveva visitato il paradiso e aveva parlato con un fratello e una sorella che erano morti. Mary non aveva fratelli o sorelle, e ai suoi genitori sembrava destinata a finire non in paradiso, ma in un manicomio, specie quando comincia parlare con le voci di una donna e di un uomo sconosciuti.

Ma intervenne un amico di famiglia, Asa Roff. La figlia di Roff era morta 16 anni prima durante un attacco epilettico, e lui conosceva un medico, il dottor E.W. Stevens, che avrebbe potuto essere d'aiuto. Il dottor Stevens arrive trovMary che, in trance, assumeva la personalitdell'uomo e poi della donna. Egli ipnotizzrapidamente la ragazza, ed essa gli disse di essere stata posseduta da spiriti maligni. Quando il medico suggerche c'era bisogno di un altro spirito che la aiutasse a separarsi da quelle due personalit la stessa Mary offrun suggerimento: propose di evocare Mary Roff, la defunta figlia di Asa Roff. Impressionato, Asa diede senz'altro il suo assenso.

Quali che potessero essere le turbe psichiche di cui la bambina soffriva, la scienza psicologica non puspiegare quanto accadde poi. Il giorno dopo, Mary Vennum parve diventare Mary Roff e, quando intervennero alla seduta la signora Roff e una sua figlia, essa chiamla ragazza per nome, anche se non l'aveva mai conosciuta, e abbraccientrambe, fra le lacrime. Torna casa coi Roff e parve ricordare ogni cosa e ogni persona nel vicinato, e continua ricordare episodi dell'infanzia di Mary. Dopo averla interrogata a lungo, anche Stevens si convinse che sapeva tutto della vita della ragazza scomparsa.

Poco tempo dopo, la Vennum disse alla famiglia Roff che poteva restare solo per pochi mesi. In seguito annunciil giorno esatto della sua partenza, e alla fine diede l'addio ai Roff. Poi tornnella casa dei Vennum, che furono lieti di riaverla definitivamente con loro. A coronamento del lieto fine, essa fu guarita dalla sua epilessia.

ESP antifurto

I ladri faranno bene a tenessi alla larga dalla catena canadese di supermercati Shoppers Drug Mart. Invece di usare un sofisticato sistema di sicurezza, questi negozi si servono di un sensitivo per smascherare i taccheggiatori, e le autoritlocali assicurano che non si potrebbe trovare di meglio.

In effetti, Reginald McHugh, guardiano parapsichico, ha avuto una lunga e onorevole carriera. Un giorno, mentre era in attesa di parlare coi giornalisti della Mediavision, una casa cinematografica che intendeva girare un documentario su di lui, McHugh comincia eccitarsi. Anche se sedeva in una stanza priva di finestre sul retro del negozio, esclam "Aspettate. Sento delle vibrazioni. Fra poco una donna di pelle scura con un lungo abito arancione entrere ruberuna scatola azzurra con delle strisce gialle". Il sensitivo comunicimmediatamente le sue impressioni alla guardia del negozio.

Dieci minuti dopo, entrun'indiana in un sari arancione. La guardia la vide mentre si faceva scivolare nella borsetta una scatolina e la bloccprontamente quando cercdi battersela. La scatola azzurra e gialla conteneva pastiglie per la gola.

Gli operatori rimasero delusi per non essere riusciti a riprendere l'episodio, e quindi il giorno dopo vennero meglio attrezzati. Questa volta McHugh portun microfono sotto il colletto della camicia e predisse correttamente l'ingresso di parecchi taccheggiatori e li colse sul fatto.

"I furtarelli nei negozi avvengono in modo cosfulmineo", spiega il produttore Tony Bond, "che, a meno che tu non sappia chi stia per farli, non hai modo di filmarli. Solo per puro caso, in tutte quelle corsie e con tutte quelle merci in mostra, potremmo cogliere qualcuno in flagrante... e noi ci siamo riusciti parecchie volte."



L'influenza della psiche sulle piante

Fu una pratica che si sviluppnegli anni sessanta: parlare alle proprie piante per aiutarle a crescere. Ora pare che il sistema, per quanto possa sembrare singolare, abbia un fondamento. Dati scientifici raccolti dal morfologo Bernard Grad, della McGill University, mostrano che certe persone possono realmente servirsi dei loro poteri psichici per aiutare le piante a prosperare.

Per effettuare il suo esperimento, Grad piantsemi di orzo in parecchi appezzamenti separati, dove furono annaffiati con una soluzione salina per ostacolarne la crescita. Alcuni dei lambicchi contenenti la soluzione furono "trattati" dal sensitivo di origine ungherese Oskar Estebany, che li tenne fra le mani e li permedei suoi poteri di guaritore. Gli appezzamenti innaffiati con la soluzione salina che aveva ricevuto il trattamento speciale diedero un raccolto maggiore di quello dato da degli appezzamenti che avevano ricevuto l'altra soluzione.

Poco dopo Grad replicl'esperimento, ma questa volta si serv invece del guaritore, di due malati di mente affetti da depressione. Voleva vedere se l'umore di una persona potesse influire sulla crescita di una pianta. Ai pazienti fu detto semplicemente di tenere fra le mani i lambicchi d'acqua prima che le piante venissero annaffiate. I raccolti dei loro appezzamenti furono in seguito confrontati con quelli ottenuti da un assistente del laboratorio, che aveva preso parte alle ricerche originarie di Estebany. I risultati concordarono in parte con quelli registrati nello studio precedente. Gli appezzamenti dell'assistente diedero piante migliori di quelli di uno dei pazienti. Ma gli appezzamenti dell'altro soggetto diedero un raccolto abbastanza soddisfacente. Il dottor Grad rimase disorientato dai risultati, finchnon scoprche la partecipazione all'esperimento aveva talmente eccitato il paziente da sollevarlo dalla depressione.

Il tocco terapeutico

"Tocco terapeutico" il termine pirecente per designare quanto in precedenza veniva chiamato "imposizione delle mani". Il terapeuta fa scorrere le proprie mani sul paziente, cercando d'infondere e ridistribuire energia su tutto il suo corpo. Le persone che ricevono il tocco terapeutico affermano di sentirsi meglio e spesso trovano che i loro dolori sono scomparsi. Ma esiste qualche prova obiettiva che esso agisca realmente? La risposta affermativa, secondo un rapporto pubblicato dalla dottoressa Janet Quinn nel 1984.

Per determinare se i terapeuti trasmettessero effettivamente dell'energia, la Quinn li fece entrare in uno stato di autoconcentrazione, che si presume necessario perchil trattamento possa funzionare. Poi fece somministrare il trattamento mediante il movimento delle mani sul corpo dei pazienti. Ciascun paziente classific in base a un punteggio, i suoi livelli di ansietprima e dopo aver ricevuto il tocco terapeutico.

La Quinn cercanche di escludere l'effetto placebo, che secondo certi scettici puspiegare l'efficacia del tocco terapeutico. A questo scopo, fece in modo che alcuni pazienti ricevessero una "falsa" terapia, eseguita da ordinari infermieri. Essi ricevettero istruzioni sul modo di simulare il tocco terapeutico, ma non sapevano come provocare il particolare stato di coscienza necessario perchsi determino gli effetti curativi. I soggetti che ricevettero il trattamento fasullo non denunciarono nessun beneficio. La Quinn registrcon una telecamera gli infermieri che eseguivano i trattamenti sia autentici, sia fittizi e mostrle registrazioni a dei giudici, a cui fu chiesto di riscontrare le differenze fra i due gruppi. Essi non furono in grado d'indicare nessuna differenza, e questo mostrche neppure i pazienti avrebbero potuto farlo.



Il fantasma di Washington Irving

Che dire se l'autore di una delle pifamose storie di spettri della letteratura americana tornasse dallldilper giocare uno scherzo a qualcuno? Washington Irving, l'autore della Leggenda di Sleepy Hollow, era un uomo di spirito che amava gli scherzi, spesso a spese degli altri. Poco dopo la morte di Irving, uno dei vecchi amici dello scrittore, un certo dottor J.G. Cogswell, stava lavorando in biblioteca quando vide un uomo riporre in uno scaffale un libro e scomparire. Cogswell si sentcerto che l'uomo fosse Irving, finchvide un'altra figura spettrale, l'immagine di un secondo amico defunto, anche lui che metteva a posto un libro.

La storia non finqua. Il nipote di Irving, Pierre - a quanto si racconta - vide lo spettro di suo zio nella casa dello scrittore a Tarrytown, nello stato di New York. Qui, Pierre e le sue figlie dissero di aver visto il celebre scrittore attraversare il salotto ed entrare nella biblioteca, dove lavorava quand'era in vita.

Da vivo, Irving non aveva mai dichiarato di credere nei fantasmi. Il cavaliere decollato di una delle sue storie, dopo tutto, in realtera un mortale coscamuffato per spaventare a morte un rivale. probabile che anche suo nipote la pensasse allo stesso modo, finchlo stesso Irving dimostrche avevano avuto torto entrambi.

Il fachiro che sapeva levitare

La meditazione trascendentale godette di una grande notorietnegli anni settanta, quando i capi del movimento sostenevano che chi si dedicava a questa pratica sarebbe stato in grado di levitare. Ma, a dispetto di tutte le assicurazioni, neppure un solo meditante fu mai visto librarsi al di sopra del suolo.

Cinon significa perche i poteri della mente non possano aiutare una persona a vincere la gravit Testimoni oculari di casi di levitazione abbondano nella storia delle culture sia dell'Oriente sia dell'Occidente. Una delle piimpressionanti di queste testimonianze di prima mano ci viene da Louis Jacolliot, un giudice francese che intorno al 1860 viaggiin lungo e in largo in Oriente. Secondo Jacolliot, egli prese a interessarsi allo yoga quando, nel 1866, fece amicizia con un fachiro indiano di nome Covindasamy. I due cominciarono a condurre assieme esperimenti di parapsicologia, e un giorno, prima di colazione, Covindasamy decise di dare al suo amico una stupefacente dimostrazione.

Lo yogi stava incamminandosi verso la porta della veranda di Jacolliot - scrisse il giudice nel suo libro Le scienze occulte in Ihdia e presso gli antichi - quando, evidentemente, cambiidea. "Il fachiro si arrestnell'arco della porta fra la terrazza e la scala di servizio e, a braccia conserte, fu sollevato - o cosmi parve - gradualmente, senza nessun sostegno visibile, a circa due centimetri e mezzo al di sopra del terreno. Fui in grado di determinare l'esatta altezza grazie a un segno su cui fissai gli occhi nel breve tempo in cui duril fenomeno. Dietro al fachiro era appesa una tenda di seta con delle strisce rosse, oro e bianche di uguale lunghezza, e notai che i piedi del fachiro si trovavano all'altezza della sesta striscia. Quando vidi iniziare la levitazione, estrassi il mio orologio."

Secondo Jacolliot, il fachiro rimase sospeso in aria per dieci minuti, e per cinque parve completamente immobile.

Flusso ESP

Certi esperti sono convinti che noi riceviamo di continuo impressioni di natura paranormale durante la giornata, anche se questi messaggi non penetrano mai nella nostra coscienza di veglia. Questa idea rimase una semplice teoria fino agli anni sessanta, quando E. Douglas Dean, un ingegnere del New Jersey, decise di darne una dimostrazione.

Basandosi su una ricerca compiuta in precedenza in Cecoslovacchia, Dean si servper i suoi esperimenti di due soggetti. Il primo - il "r獳evente" - fu posto da solo in una stanza, con un dito collegato a un pletismografo, uno strumento che monitorizza il flusso del sangue nel corpo. Frattanto, in un'altra stanza, il "mittente" si mise al lavoro. Egli esaminava una serie di carte, ciascuna con un lato bianco oppure con sopra un nome scelto a caso: un nome provvisto di un significato emotivo per il mittente oppure per il ricevente. Dean sperava che quando il mittente si fosse sentito eccitato alla vista di un nome carico di significato emotivo, anche il destinatario avrebbe reagito. Tale reazione sarebbe stata mostrata dal grafico del pletismografo, che avrebbe registrato un improvviso impennarsi dei vertici del tracciato.

L'esperimento riusc ma non nel modo previsto dal ricercatore. Quello che successe fu che il flusso sanguigno del soggetto reagquando il mittente guardnomi significativi per il suo compagno di esperimento. Era come se la mente inconscia del destinatario fosse costantemente vigile durante l'esperimento, in cerca di messaggi che potessero essere importanti. Mentre i soggetti non erano consapevoli consciamente quando i segnali ESP venivano ricevuti, i loro corpi reagivano a essi dimostrando notevole sensibilit

Bambini ritrovati grazie all'ESP

Una donna disperata capace praticamente di tutto pur di ritrovare i suoi figli. Prendiamo, per esempio, Joanne Tomchick, di New York, i cui figlioletti, di tre e cinque anni, le furono rapiti dall'ex marito nel 1972.

Sconvolta, la Tomchick si rivolse alla polizia e assunse anche dei poliziotti privati. Ma, dopo un anno e una spesa di seimila dollari, del suo ex marito e dei suoi bambini non si era ancora riusciti a trovare traccia.

Ascoltun giorno alla radio una trasmissione sull'ESP e decise di ricorrere alliuto di un sensitivo. I curatori della trasmissione le consigliarono di avvalersi dei poteri della signora Millie Cotant. La sensitiva si concentrsu delle foto dei figli della Tomchick e alla fine ebbe una visione. Vide una roulotte e un furgone azzurro con targhe della Carolina.

Questo fu sufficiente per la Tomchick. Essa avvertla polizia della Carolina del Nord e di quella del Sud, fornendo fotografie dei bimbi e del loro padre. Un mese dopo, a Wilson, nella California del Nord, Andrew Tomchick fu rintracciato. Viveva coi bambini in un parcheggio per roulotte, dove si trovava anche il suo furgoncino azzurro. Fu riconosciuto colpevole di aver violato i diritti di tutela della signora Tomchick, che potfelicemente riunirsi ai suoi figli.

Profezie papali

Uno dei profeti pioscuri del Medioevo fu san Malachia, un monaco irlandese che diventarcivescovo di Armagh. Egli mornel 1148, ma le sue profezie, trovate sotto forma di appunti sparsi, furono raccolte e pubblicate dalle autoritvaticane soltanto nel 1959 o gidi l

Le profezie di san Malachia furono redatte sotto forma di un registro o elenco papale, proiettato dal dodicesimo secolo in poi, con un commento su ciascuno dei nuovi papi o sul carattere del suo regno. Molti di questi commenti si sono dimostrati sorprendentemente precisi. Il registro termina con "Pietro il Romano" situato in un'epoca pressappoco corrispondente alla fine di questo secolo, o allnizio del prossimo.

Fra Pietro e quello che sembra essere papa Pio XI ci saranno altri sei pontefici. Durante il regno di Pietro, "la cittdei Sette Colli verrdistrutta, e il Tremendo Giudice giudicheril suo popolo".

Teologi cattolici si sono spesso riferiti alla storia profetica del papato. anche possibile che la conoscenza di queste profezie abbia ispirato la visione che papa Pio X riferdi aver avuto nel 1909. Nell'uscire da una trance, egli disse: "Quello che vedo terrificante! Accadra me stesso... o al mio successore... il papa abbandonerRoma e dopo aver lasciato il Vaticano dovrcamminare sui cadaveri dei suoi sacerdoti".

Il tempo, naturalmente, dirse le spaventose profezie di san Malachia si avvereranno.

L'uomo elastico

Il piprolifico autore di miracoli dell'era moderna fu indubbiamente il medium e spiritista scozzese Daniel Douglas Home (1833-86) che una volta, in presenza di testimoni oculari e alla piena luce del giorno, uscfluttuando da una finestra di un secondo piano per poi rientrare, sempre in volo, nella stanza.

Il repertorio di miracoli profani di Home comprendeva la capacitdi far levitare oggetti pesanti, conversare con gli spiriti di persone defunte da lungo tempo e di strofinarsi la faccia con braci ardenti senza riportarne apparentemente alcun danno. Fisicamente fragile, era anche in grado di allungare il proprio corpo in modo sbalorditivo, aumentando di quindici centimetri la sua statura.

Una volta questa impresa ebbe come testimone Lord Adare, figlio del terzo conte di Dunraven. In piedi fra Lord Adare e un altro testimone, di nome Jencken, Home entrnel consueto stato di trance in cui venivano compiuti la maggior parte dei suoi miracoli. "Lo spirito guardiano molto alto e forte!" esclam Improvvisamente e inaspettatamente, Home si allungdi quindici centimetri, e la sua testa si sollevin modo stupefacente al di sopra di quelle dei due uomini che, allibiti, gli stavano ai fianchi.

Alla loro domanda, Home rispose: "Daniel vi mostrercome succede" (quando era in trance si riferiva sempre a se stesso parlando in terza persona), e si sbottonla giacca. L'allungamento aveva avuto luogo, a quanto pareva, dalla cintola in su, e Lord Adare osservche dieci centimetri di nuova carne erano adesso presenti fra il suo panciotto e la cintura dei suoi pantaloni.

Home tornalla sua statura di sempre e poi annunci "Adesso Daniel diventerdi nuovo alto" e, col comprensibile sbalordimento di Adare, lo fece davvero!

Con ai piedi un paio di pantofole, Home camminad ampi passi per la stanza, battendo i piedi per mostrare che erano saldamente piantati sul pavimento, e lentamente tornalla statura normale. Come con la maggior parte delle sue prodigiose imprese, Home era in grado di eseguire il "trucco" della statura quasi ogni volta che lo voleva.

Le luci misteriose di Mitchell Flat

difficile che le luci spettrali che infestano lo stesso locale anno dopo anno siano un fenomeno isolato. Si conoscono almeno trentacinque di questi luoghi soltanto negli Stati Uniti e nel Canada. Ma poche luci fantasma possono uguagliare, per il posto che hanno nelle leggende locali, quelle che, a quanto si dice, balenano al di sopra di Mitchell Flat, non lontano dall'odierna cittadina di Marfa, nel Texas occidentale.

Le prime notizie di globi luminosi danzanti al di sopra della superficie del deserto di questa zona risalgono almeno al tempo degli Apaches Mescaleros. Uno dei primi coloni bianchi a stabilirsi nel territorio, Robert Ellison, li vide ginel lontano 1883, e pensche fossero falindiani. Pidi recente James Dean, mentre lavorava al film Il gigante negli anni cinquanta, collocun cannocchiale sopra un recinto di filo spinato nella speranza di vedere le luci.

Quando le condizioni dei tempo sono favorevoli, le luci possono essere viste da un punto di osservazione sulla statale 90, a una decina di chilometri dalla cittadina, e apparire come splendenti fagioli messicani. Di solito danzano in lontananza, a mezza strada fra la carrozzabile e le Chinati Mountains, ma in rare occasioni si avventurano abbastanza vicino da poter essere osservate bene.

Una notte Charles Cude, un direttore di Pompe funebri di San Antonio, aveva parcheggiato la sua macchina in una piazzola quando vide due luci che "facevano pensare a un'automobile in corsa, diretta da est verso ovest." Proprio mentre Cude si rendeva conto che non c'erano strade in quella direzione, una delle luci si alzdi colpo, verticalmente.

Pochi momenti dopo un'altra luce guizzfra la macchina di Cude e quella vicina, per poi scomparire nel deserto. Secondo Cude, la luce poteva avere un diametro fra 40 e 80 centimetri. La sua superficie gli ricordle fotografie della terra prese dallo spazio: un globo splendente e coperto di nubi roteanti.

Il "Boomerang della Valle dell'Hudson"

Il pigrande avvistamento di massa della storia degli UFO avvenne il giorno di Capodanno del 1982, con numerosissimi casi nella Valle dell'Hudson, nello stato di New York, e soprattutto nelle contee di Westchester e di Putnam. Entro l'estate del 1987, pidi cinquemila persone avevano visto (e in molti casi fotografato e ripreso con telecamere) un enorme UFO di forma triangolare e dai contorni costellati di luci che divenne noto come il "Boomerang della Valle delludson".

La maggior parte degli avvistamenti si ebbero fra il 1983 e il 1984. Spesso degli automobilisti che percorrevano l'autostrada di Tacoma fermavano i loro veicoli ai margini della strada e, col naso all'aria, stavano in contemplazione di un oggetto che si muoveva lentamente e in silenzio, cosgigantesco che molti sbalorditi testimoni lo definirono grande come un campo di calcio. Secondo un testimone aveva le dimensioni di una portaerei e secondo un altro sembrava una "cittvolante".

Nonostante il gran numero di fotografie autentiche, e di testimoni degni di fede fra cui piloti, ingegneri e funzionari municipali, gli scettici si affrettarono a dichiarare il caso "risolto". La responsabilitdei fatti fu attribuita a un gruppo di piloti di aerei privati che, in piena violazione dei regolamenti sul traffico aereo, si riunivano la sera per spaventare gli abitanti della zona con quelle luci misteriose. I "Marziani" era questo il nome che si davano, di notte pilotavano i loro Cessna in formazioni serrate per dare l'impressione di un grande oggetto illuminato che eseguisse manovre nel cielo.

L'unica cosa che non andava in questa "soluzione" offerta dagli scettici era che parecchi testimoni filmarono sia i "Marziani", sia degli UFO in volo, e la differenza era facilmente distinguibile. Altri testimoni osservarono che i Cessna potevano essere uditi chiaramente, mentre l'UFO era silenzioso in modo irreale. Per giunta, l'enorme boomerang illuminato si librava, con volo verticale, al di sopra della locale centrale elettrica nucleare, uncrobazia che finora nessun Cessna civile riuscito a eseguire, neppure col piabile dei piloti.

Per finire, se gli scettici pensano di aver realmente risolto il caso dell'UFO della Valle dell'Hudson, hanno l'obbligo morale di denunciare i contravventori alle norme sul traffico aereo alle autorit In caso contrario, siamo costretti a concludere che esistano giganteschi oggetti volanti non identificati che non ricadono sotto la giurisdizione dell'Amministrazione Federale dellviazione.

L'ESP e il mercato dell'argento

Possono i poteri paranormali essere d'aiuto per prevedere l'andamento del mercato azionario? Recentemente lo psicologo e paragnosta Keith Harary e il fisico Russel Targ si sono posti questo interrogativo. Per condurre il loro esperimento, i due ricercatori si sono concentrati sul mercato dell'argento, che notoriamente instabile e fluttua rapidamente da un giorno all'altro. Parecchi investitori erano disposti a scommettere ingenti somme in base alle predizioni di Harary.

Al fine di facilitare l'esperimento e di evitare a Harary unccessiva tensione, le predizioni furono fatte in modo indiretto. Ogni gioved a partire dal 16 settembre 1982, Targ chiese a Harary di descrivergli l'oggetto - scelto fra un gruppo di oggetti - che avrebbe visto il lunedseguente. Ciascuno dei quattro oggetti designava un particolare flusso del mercato dell'argento, da una punta massima a una minima.

Dopo che il sensitivo aveva dato le risposte, Targ consultava il pool bersaglio e decideva quale oggetto Harary aveva descritto. Il flusso corrispondente nel mercato dell'argento veniva poi comunicato agli investitori, che usavano l'informazione per comprare o per vendere.

L'esperimento ebbe un successo straordinario. Sette consecutive transazioni furono fatte in base alle sette predizioni esatte, e gli investitori guadagnarono 120.000 dollari.

La vita precedente di Shirley McLaine

In una carriera che ha conosciuto alti e bassi e un improvviso decollo in verticale, Shirley McLaine diventata una grande diva, una donna dai molteplici talenti che, oltre a recitare, canta e danza. Ha anche ottenuto un Premio Oscar per la sua recitazione nel film di successo Voglia di tenerezza, ma questo l'aveva previsto. Mentre stava lavorando a questo film, ricorda, previde gli eventi futuri coscome si verificarono: il film fu un grande successo, lei vinse l'Oscar, e poi scrisse un libro sulle sue esperienze paranormali dal titolo Out on a Limb.

Per tutta la sua lunga carriera, confessla McLaine, aveva sofferto di panico da palcoscenico, che non raro fra gli attori. Ma essa trovuna cura. Successe dopo che si fu rivolta a un agopuntore nel Nuovo Messico. Sottopostasi al trattamento, la McLaine, come molti dei suoi clienti, ricordvite precedenti. Una di queste vite l'aveva vissuta come buffone di corte del diciottesimo secolo dove era stato decapitato per una sua particolare esibizione davanti al re. Assicurche, nel ricordare l'esperienza, poteva addirittura vedere la testa del giullare rotolare sul pavimento.

"Niente di strano che soffrissi di panico del palcoscenico" osserv La visione la aiuta superare la sua difficolt e contribual suo successo.

Il televisore stregato

Molti sensitivi dotati sostengono di poter proiettare immagini su pellicola sigillata. Ma ce ne sono anche alcuni che giurano di poter addirittura trasmettere immagini a un teleschermo.

Uno di questi casi, quanto mai insoliti, fu descritto dalla famiglia Travis, di Blue Point, nello stato di New York. Una mattina presto i tre figlioletti dei Travis stavano guardando la televisione quando una faccia comparve sullo schermo e oscuril programma che stavano vedendo. La signora Travis non credette alla storia che le fu raccontata, ma restdi sasso quando guardil video. Il volto, di profilo, sembrava femminile. Anche a televisore spento, la silhouette rimase chiaramente visibile.

La notizia del televisore "stregato" si diffuse rapidamente nell'intera Blue Point. E nei due giorni successivi dozzine di persone - compresi cronisti, fotografi e riparatori di TV - affluirono alla casa. Ciascuno aveva la sua teoria sulla presenza del volto sul video. Alcuni dei testimoni, per esempio, pensavano che il profilo fosse un residuo elettronico della cantante Francy Lane, che era comparsa in TV il giorno prima. Ma nquesta tesi naltre si dimostrarono soddisfacenti.

Alla fine, cinquantun ore dopo, l'immagine sfumfino a scomparire, misteriosamente come si era materializzata, e parecchie fotografie rimangono ad attestare che non si trattdi un'illusione ottica.

Una grandinata di nocciole

Alfred Wilson Osborne e sua moglie, di Bristol, in Inghilterra, amano raccontare di quando, un giorno di marzo del 1977, furono investiti da una pioggia di oggetti caduti dal cielo.

Osborne, che curava rubriche di scacchi per i giornali, dice che lui e sua moglie stavano rincasando dopo essere stati in chiesa una domenica mattina, quando furono sorpresi da una grandinata di parecchie centinaia di nocciole. Nei minuti che seguirono, le nocciole si abbatterono sulle automobili di passaggio, su quelle parcheggiate vicino a un autosalone e sui passanti.

Il giornale di Bristol diede notizia dell'episodio senza fornire spiegazioni. La domenica era stata un giorno senza nubi, lungo la strada non crescevano noccioli, e gli oggetti sembravano chiaramente cadere dal cielo.

Osborne rimase sbalordito per quanto vide, soprattutto - disse - per il fatto che le nocciole, la cui stagione in settembre o in ottobre, erano fresche e mature. "Ho pensato che potessero essere state risucchiate da una tromba d'aria", furono le sue parole, "cosa perimpossibile considerato che siamo ancora in marzo".

Il vascello fantasma

Di tutte le leggende del mare, nessuna pimisteriosa e inquietante di quella dell'Olandese Volante. Essa si basa su una nave realmente esistita, capitanata da un uomo abile, ma fanfarone, di nome Hendrik Vanderdecker che nel 1680 fece vela da Amsterdam diretto a Batavia, nelle Indie olandesi.

Per contratto avrebbe dovuto riportare in Olanda un carico di merci per conto della compagnia proprietaria della nave, ma Vanderdecker era certo che avrebbe caricato abbastanza anche per conto suo tanto da potersi arricchire.

La nave, secondo la leggenda, fu investita da un tremendo uragano tropicale, e il capitano tentogni manovra possibile per farla procedere. La cosa meno rischiosa da fare sarebbe stata quella di aspettare il placarsi della tempesta, ma egli, pungolato da una sfida che una notte, in sogno, gli era stata fatta dal diavolo, decise d'ignorare lmmonimento divino e di doppiare il Capo di Buona Speranza. Poco dopo la nave fu spazzata via dai marosi, e l'equipaggio mor Per punizione, Vanderdecker fu condannato a governare la sua nave fino al giorno del Giudizio.

La leggenda suggestiva e romantica, ma molti testimoni giurano che non una semplice leggenda. Nel 1835 il comandante e l'equipaggio di una nave inglese videro un vascello fantasma avvicinarsi attraverso una furiosa tempesta con tutte le vele spiegate e scomparire improvvisamente dopo essere giunto fino a una distanza pericolosamente breve. Nel 1881, dei marinai della nave britannica Bacchante dissero che un membro dell'equipaggio era caduto in mare, annegando, dopo che un suo collega aveva visto la spettrale apparizione.

Un pirecente e dibattuto avvistamento delllandese Volante avvenne, a quanto si dice, nel marzo 1939 sulla spiaggia di Glencairn, in Sudafrica. Il giorno dopo un giornale riportla notizia che dozzine di bagnanti avevano osservato la nave, si soffermsui particolari della visione e notche il vascello aveva tutte le vele spiegate e procedeva rapidamente nonostante la completa assenza di venti.

Alcuni scienziati spiegarono gli avvistamenti di gruppo come un miraggio. Ma i testimoni obiettarono che sarebbe stato difficile per loro immaginarsi un veliero del diciassettesimo secolo in un modo cosparticolareggiato, dal momento che la maggior parte di loro non ne avevano mai visto uno.

Due spettri sulla scala

Il Museo Nazionale Marittimo, che si trova nella cittinglese di Greenwich, meta ogni anno di migliaia di visitatori. Molti di loro vi scattano foto ricordo.

Il reverendo R.W. Hardy, durante una sua visita al museo con la moglie, nel 1966, pose mano anche lui alla sua macchina fotografica e cercdi fotografare uno dei pezzi pipopolari, la Scala dei Tulipani, che fu costruita per la regina Anna di Danimarca. Aspettche gli altri membri del gruppo fossero saliti al piano superiore in modo da poter avere una netta inquadratura della balaustra della scala coi suoi motivi ornamentali in ferro battuto raffiguranti dei tulipani.

Hardy, sua moglie e i custodi del museo dichiararono che la scala era vuota quando la foto fu scattata. Eppure, quando il pastore tornin Canada e fece sviluppare il rullino, una delle foto mostrdue figure sulla scala. Velate di bianco, esse chiaramente non erano esseri umani, ma piuttosto apparizioni fantasmatiche. Entrambe sembravano essere state colte dall'obiettivo nell'atto di salire la scala, con una mano sulla balaustra, senza avvedersi della presenza del fotografo. Sulla mano di una di loro era distinguibile un grosso anello.

Il reverendo Hardy non credeva negli spettri, ma in cerca di una spiegazione, si mise alla fine in contatto col London Ghost Club, un circolo che si occupa appunto di fantasmi e fece loro esaminare i negativi Kodak. I tecnici assodarono che le pellicole non erano state in nessun modo manipolate. I membri del gruppo interrogarono inoltre a fondo gli Hardy e giunsero alla conclusione che erano onesti e non stavano cercando assolutamente di perpetrare una frode o una burla.

Il Ghost Club, nel desiderio di far luce sullo strano fatto, organizzpoco dopo degli appostamenti notturni nel museo con l'impiego di macchine fotografiche, sensori elettronici, rilevatori termici e apparecchiature per la misurazione dei venti e delle condizioni atmosferiche. Coloro che parteciparono all'indagine non tardarono a registrare una quantitdi strani rumori, che identificarono come di passi e di pianto, ma non ottennero immagini su pellicola. Le apparizioni, concluse il Club, erano spettri che apparivano solo durante il giorno: non era possibile determinare, aggiunse, ldentitdelle due figure della foto.

Home: fachiro o impostore?

Daniel Douglas Home, un americano che mornel 1886, fu ricevuto da principi e re. Perchera cosfamoso? Perchera capace di entrare in trance e diventare immune dal fuoco o dal calore intenso. Non solo poteva prendere in mano carboni accesi, ma anche trasferire a volontla sua immunitagli spettatori, deponendo le braci nelle loro mani senza che si scottassero.

Sir William Crookes, allora direttore della British Society for Psychical Research, assistette a questo fatto e - a quanto disse - Home prese un tizzone ardente "grosso come una arancia" e lo tenne fra le mani. Poi vi soffisopra fino a farlo diventare incandescente e a farne sprizzare una fiamma che guizzfra le sue dita. Crookes esaminle mani di Home prima e dopo l'esibizione, ma non pottrovare tracce di unguenti o altri trattamenti protettivi. E fu sorpreso di trovare le mani di Home morbide e delicate "come quelle di una donna".

L'irlandese Lord Adare, che spesso si accompagnava a Home e scrisse un libro sulla sua vita, narrche una volta lo vide immergere l'intera faccia nel fuoco e scuoterla avanti e indietro. Inoltre Home mise un tizzone in una mano di Adare, che lo trattenne per qualche minuto, avvertendo appena una lieve sensazione di calore.

Home si professava anche dotato di altri poteri spirituali. Condusse innumerevoli sedute e si diceva che, fosse in grado di spostare oggetti col pensiero. Una volta, davanti a tre testimoni, fluttunell'aria e uscda una finestra al terzo piano per poi rientrare, sempre svolazzando, nella stanza. Unndagine piattenta mostrche la storia presentava parecchi elementi sospetti, compresa la possibilitdi una corda nascosta o addirittura di un ricatto architettato ai danni di Lord Adare con la minaccia di rivelare la sua omosessualit

Nessuno perha mai spiegato lmmunitdi Home dal fuoco, che ebbe sempre numerosi testimoni.



I fantasmi dei volo 401

Accanto alla storia dei fantasmi della Casa Bianca, una delle storie pipopolari e discusse quella dello Spettro del Volo 401. Bob Loft, comandante del volo 401 della Eastern Airlines, partda New York per Miami il venerd29 dicembre 1972. Quella notte, l'aereo precipitnelle paludi delle Everglades, e pidi cento persone rimasero uccise, compresi Loft e il motorista Dan Repo. Fu condotta un'inchiesta e fu stabilito ufficialmente che la causa del disastro era fatta risalire sia a un'avaria tecnica sia a un errore del pilota. Dopo lnchiesta, furono recuperate delle parti dell'aereo ancora intatte in modo da poterle utilizzare su altri apparecchi della stessa compagnia.

Poco dopo, si sparse la voce che piloti e altri membri dellquipaggio di vari voli della Eastern Airlines avevano visto i fantasmi di Loft e Repo che sembravano apparire pidi frequente a bordo dell'aereo numero 318. Nei primi episodi, membri del personale trovarono la cambusa inferiore, dove venivano preparati i pasti, stranamente fredda. Altri ebbero la forte sensazione che ci fosse qualcun altro nella stanza, mentre non c'era nessuno. Poi, un motorista sala bordo a fare la sua ispezione prima del volo e vide un uomo che indossava un'uniforme da secondo pilota della Eastern Airlines. Egli riconobbe immediatamente la sua vecchia conoscenza Dan Repo che gli disse di non preoccuparsi dell'ispezione perchci aveva giprovveduto lui. In un altro volo ancora, lo spettro del capitano fu visto da un pilota e da due assistenti di volo. Certe volte, Repo o un membro non identificato dell'equipaggio, veniva visto attraverso il pannello di vetro dell'ingresso della cambusa inferiore e poi scompariva prima che la porta venisse aperta.

Un'inchiesta informale sull'episodio fu ostacolata sia dalla riluttanza del personale a parlarne sia dalla denunciata sparizione di una serie di lenzuola di bordo dall'aereo. Ma quelli che condussero lnchiesta scoprirono alla fine un fatto impressionante: molte parti recuperate dal volo 401 furono in seguito usate sull'aereo numero 318.

"Un sorriso per la stampa, Signor Yeti"

Il 6 marzo 1986 i cacciatori del Sasquatch, altrimenti detto Piedone, ebbero finalmente la prova "concreta" che stavano pazientemente aspettando. Mentre viaggiava sull'Himalaia, un esploratore era riuscito a scattare una foto allo Yeti, l'equivalente tibetano dell'americano Sasquatch.

Il viaggiatore inglese Antony Wooldridge stava scalando una montagna non lontano dal Nepal per studiare la vita indigena quando avvistla creatura. Egli stava marciando in una zona boscosa nella neve quando s'imbattin una serie di orme. "Mi chiesi chi potesse esserci nel bosco oltre a me", raccontpoi, "ma non riuscii a darmi nessuna spiegazione soddisfacente. Scattai in fretta due foto delle orme sapendo che il tempo era prezioso se volevo arrivare a destinazione prima che la neve diventasse troppo molle. Forse mezz'ora dopo, quando giunsi al di sopra della fila di alberi, udii improvvisamente un rumore violento seguito da un protratto brontolio."

L'esploratore continua inerpicarsi percorrendo il fianco del monte per valutare meglio il rischio che stava correndo quando scorse, accanto a dei cespugli, l'Abominevole Uomo delle Nevi. "In piedi dietro agli arbusti", spiega Wooldridge, "c'era una figura colossale alta circa due metri." Convinto che, qualunque creatura potesse essere, non avrebbe tardato a scomparire, il viaggiatore scattparecchie fotografie. Non gli ci volle molto, disse, a rendersi conto che "l'unico animale, anche sia pur vagamente simile a quello che mi stava di fronte, era lo Yeti".

Wooldridge sottopose le foto alla SocietInternazionale di Criptozoologia, che compie ricerche su animali strani o ignoti. Prima di allora, la migliore fotografia di un Yeti era stata pubblicata sulla rivista BBC Wildlife, provocando un'accesa controversia. BBC Wildlife mandle foto prima al dottor Robert D. Martin, antropologo presso lniversity College dellniversitdi Londra. Martin osservche l'animale avrebbe potuto anche essere un entello Hanum, anche se di solito gli entelli sono scimmie pipiccole della creatura della fotografia, e inoltre sono provviste di coda. Queste osservazioni hanno suscitato la perplessitdell'antropologo John Napier, che notoriamente giudica con scetticismo cose come il Sasquatch e che esaminanch'egli la fotografia. La possibilitche Wooldridge abbia effettivamente fotografato una forma di vita in precedenza ignota, afferma il dottor Napier, "sbalorditiva, ma perfettamente logica".

Ricordi di vite precedenti

frequente che degli ipnotizzatori facciano regredire soggetti adulti fino all'infanzia. Molti ipnotizzatori hanno spinto la regressione ancora piindietro, usando l'ipnotismo per aiutare i soggetti a ricostruire vite precedenti.

L'ipnotizzatore inglese Henry Blythe, per esempio, comincia sperimentare con una certa Naomi Henry, di Exeter. Sotto ipnosi, la Henry sostenne di essere una fattoressa irlandese di nome Mary Colien. La Colien descrisse tutta la sua vita, compresa la sua giovent il suo matrimonio con un agricoltore dal temperamento violento, e anche la sua morte.

Il soggetto di Blythe descrisse il suo ultimo momento, senza farsi coinvolgere dal dolore, quando tutt'a un tratto ammutol Allarmato, vide la donna diventare terrea; quasi subito essa cessdi respirare e l'ipnotista non riuscpia trovarle il polso. "Sei al sicuro" continua ripeterle. Finalmente, dopo parecchi secondi, il polso le ritorned essa riprese a respirare. Lentamente, tornalla normalit Entrambi si sentirono sollevati, e Blythe riferin seguito che la Henry gli aveva parlato di un'altra vita da lei vissuta in Inghilterra agli inizi del Novecento.

Il cavallo marchiato dalla sfortuna

Il famoso purosangue Black Gold fece guadagnare un mucchio di dollari a scommettitori, proprietari e fantini, ma una sequela di disgrazie seguil puledro fin dal suo primo giorno di vita. Nato "sotto la luce" di una cometa, il cavallo fu marchiato a fuoco dal suo padrone, H. M. Hoots, che quella notte stessa contrasse una polmonite e poi mor

Nonostante tutto Black Gold diventun campione, e superato il dolore per una ferita alla zampa anteriore sinistra, fu in lizza nel derby del Kentucky del 1924. Vinse con una posta di dieci a uno, ma gli allibratori se la filarono coi soldi delle scommesse e nessuno fu pagato. Qualche tempo dopo, J.D. Mooney, il fantino di Black Gold, ingrassa tal punto da venire licenziato, e anche l'allenatore perse il posto perchaveva permesso che il cavallo sovraffaticasse la zampa malata. Il proprietario della scuderia, Waldo Freeman, pensdi aver sconfitto la maledizione quando scommise e vinse in tre corse, ma mordi un attacco cardiaco prima della fine di quella stessa giornata. Forse la peggiore sorte toccallo stesso Black Gold, che venne scartato come stallone verso la fine del 1924 perchsterile.

Perseguitato da un numero

Hugh McDonald McLoed diventcapitano a diciannove anni.

Il sinistro numero "7", a quanto pare, figurin modo preminente nella sua vita: nacque settimo figlio di un settimo figlio in una famiglia di navigatori. McLoed aveva due fratelli che salparono come capitano e ufficiale in seconda il 7 dicembre 1909 sul piroscafo Marquette & Bessemer No. 2, diretto a Port Stanley, nell'Ontario. Ma la nave non arrivmai a destinazione, e scomparve col suo equipaggio. Quattro mesi dopo, il 7 aprile, a Hugh venne annunciato che il cadavere di suo fratello John era stato trovato, imprigionato nel ghiaccio, nel fiume Niagara. Il 7 ottobre 1910, la corrente sospinse a riva il corpo dell'altro suo fratello a Long Point.

Quattro anni pitardi, il 7 aprile 1914, il capitano McLoed, allora comandante della baleniera John Ericsson, stava rimorchiando una bettolina sul lago Huron. La nebbia era cosfitta da nascondergli completamente alla vista la nave che aveva a rimorchio, la Alexander Holly. Ma alla fine riusca scorgere la bandiera della Holly, sventolante a mezz'asta. Fece rallentare la sua nave e tiril cavo di rimorchio, e apprese che, il giorno prima, il capitano della bettolina era stato gettato in mare da un'ondata.

Non stupisce che McLoad abbia dato le dimissioni dal comando il 6 dicembre del 1941, nello stesso momento in cui i giapponesi, per i quali era giil giorno 7, bombardavano Pearl Harbor.

La maledizione di Tutankamen

Mentre le grandi piramidi d'Egitto rimasero intatte e inviolate per secoli, intorno all'inizio degli anni venti molte delle strutture e delle tombe dei faraoni erano state saccheggiate da archeologi razziatori e cercatori di tesori.

Una tomba, per rimase intatta: quella, oggi famosa, di Tutankamen, o "re Tut". La leggenda vuole che la tomba fosse protetta da una maledizione fatale che sarebbe ricaduta su chiunque la violasse. Ma questo non fermGeorge E. S. M. Herbert, quinto conte di Carnavon, che in un primo tempo andin Egitto nella speranza che il clima secco alleviasse le sue difficoltrespiratorie.

Anche se Herbert non aveva studiato archeologia, aveva il denaro per organizzare spedizioni. E, non molto tempo dopo, si accinse, insieme con l'archeologo Howard Carter, a ricercare la leggendaria tomba.

Dopo parecchi scavi condotti nell'arco di molti anni, finalmente vennero rinvenuti dei frammenti incisi dal nome Tutankamen. Questi pezzi li condussero alla stanza ricolma d'oro e di tesori dove riposava il cosa lungo cercato "re Tut".

Un gruppo di venti persone assistette all'ingresso di Carter nella cella funeraria il 17 febbraio 1923, ma Lord Carnavon non potgioire a lungo della sua scoperta. Morin aprile all'Hotel Continental del Cairo, colpito all'improvviso da una febbre perniciosa non diagnosticata che ebbe un decorso irregolare e durdodici giorni. Pochi minuti dopo la sua morte, al Cairo ci fu un blackout, e lo stesso giorno, a Londra il cane di Carnavon mor

Prima della fine dell'anno, altre dodici persone del gruppo dei venti testimoni morirono. Ma anche altri sarebbero morti. George Jay Gould, figlio del finanziere Jay Gould e amico di Carnavon, si recin Egitto dopo la morte del suo amico per vedere il luogo coi suoi occhi. Mordi peste bubbonica nel giro di ventiquattro ore dopo la visita alla tomba.

Entro il 1929, altre sedici persone, che in un modo o nell'altro erano venute a contatto con la mummia, erano morte. Fra le vittime c'erano il radiologo Archibald Reid, che aveva preparato i resti di Tutankamen per l'analisi radiologica, la moglie di Lord Carnavon e Richard Bethell, il suo segretario personale. Anche il padre di Bethell mor suicida.

Il sinistro mistero di questa famosa mummia, argomento di parecchi film dell'orrore di non sempre buona qualit stato probabilmente un importante fattore nello strepitoso successo della mostra viaggiante dei tesori del re Tutankamen negli Stati Uniti. Per quel che risulta alle decine di migliaia di persone che hanno visto la mummia, non successo nulla e la maledizione sembra cessata, almeno per ora.

Ma coloro che entrarono per primi nella tomba ebbero certamente occasione di ricordare, mentre erano in vita, l'ammonimento dei geroglifici scritti sul sigillo posto nell'ingresso: "La morte giungersu rapide ali a chi violerla tomba del Faraone".



Una grandinata miracolosa

A Remiremont, una cittadina francese vicina al confine tedesco, c'era una statua della Vergine chiamata Notre Dame du Tr廥or. Offerta a Remiremont nell'VIII secolo, la statua era stata considerata per lungo tempo la protettrice della citt e ogni anno, a partire dal 1682, veniva portata in processione per le vie durante una speciale cerimonia in suo onore.

Ma nel 1907 il simulacro diventoggetto di un'accesa polemica e quando il papa diede la sua sanzione ufficiale alla cerimonia, le forze anticattoliche cittadine inscenarono violente proteste. Le autoritfurono cosintimorite dalle minacce che la cerimonia fu abolita e nessuna processione pubblica ebbe luogo, per la prima volta dopo secoli.

Si pensa un castigo divino quando un'improvvisa e violenta grandinata si abbattsu Remiremont il 16 maggio, poco dopo l'ora in cui si sarebbe dovuta tenere la processione. Alcuni dei chicchi di grandine erano grossi come pomodori e non si spezzarono quando colpirono il terreno. Certi, a detta .dei testimoni, avevano addirittura impressa sopra l'immagine di Notre Dame du Tr廥or!

Una descrizione morfologica dettagliata della grandine fu anche messa agli atti da un prete locale, l'abbGueniot: "Ho visto molto distintamente inciso sulla parte anteriore dei pezzi di ghiaccio, che erano leggermente convessi al centro, anche se gli orli erano consumati, il busto di una donna, con un manto che era sollevato sul fondo come il piviale di un prete. Le immagini non erano molto rilevate, ma nettamente incise".

Le figure trovate sul ghiaccio, per rappresentarono soltanto uno degli aspetti miracolosi della grandinata. Questi frammenti particolari, riferirono gli abitanti della cittadina, caddero insieme con la consueta grandine, ma sembravano scendere lentamente, come fiocchi di neve, e non provocarono nessun danno.

Visioni di un'altra vita

Lo psichiatra ceco Stanislav Grof, un esperto di allucinogeni, lavora attualmente per il famoso Esalen Institute di Big Sur, in California. Prima di lasciare la patria d'origine curuna giovane di nome Renata, affetta da turbe autodistruttive.

Grof chiese alla sua paziente di rammentare il suo doloroso passato con l'ausilio dell'LSD, e non passmolto che essa cominciasse a parlare della Praga del diciassettesimo secolo. Essa descrisse in modo esatto l'architettura, i costumi e le armi di quel periodo. Aveva vividi ricordi dell'invasione della Boemia da parte dell'impero asburgico. E si diffuse anche sulla conseguente decapitazione di un giovane nobile per ordine della Casa d'Austria.

Grof cercdi comprendere le visioni con ogni strumento terapeutico a sua disposizione, ma non riusca trovare nessuna spiegazione psicologica. Partper gli Stati Uniti prima che il caso potesse essere risolto. Ma due anni dopo ricette una lettera dalla sua ex paziente. Seppe cosche Renata aveva conosciuto suo padre il quale aveva abbandonato la famiglia tanti anni prima e lei non aveva pivisto da quando era una bambina piccola. Parlando di lui, apprese che aveva ricostruito l'albero genealogico familiare fino al diciassettesimo secolo, e per la precisione fino a un nobile che era stato decapitato dagli Asburgo durante la loro occupazione di quella che l'odierna Cecoslovacchia.

Come Renata sia riuscita a "ricordare" questa informazione rimane un mistero, dato che, a quanto pare, suo padre fece queste scoperte dopo aver lasciato la famiglia. Renata convinta che le sue impressioni siano emerse da una qualche forma di memoria "ereditata". In quanto a Grof, dell'idea che i ricordi di Renata traggano origine da una vita precedente vissuta a Praga.



La maledizione della zingara

Per anni, secondo una leggenda, il derby di Epsom rimase colpito da una maledizione, scagliata dalla zingara Gipsy Lee. Un anno, a quanto si racconta, la zingara aveva profetizzato che il derby sarebbe stato vinto da un cavallo di nome Blew Gown, e scrisse la predizione su un pezzo di carta perchtutti la potessero vedere. Uno dei proprietari dei cavalli in gara, per sostenne con arroganza che il cavallo si chiamava invece Blue Gown, senza la "w" nella prima parte del nome. Furente per essere stata contraddetta e non presa sul serio, Gipsy Lee scagliuna maledizione: nessun cavallo con la lettera alfabetica "w" nel suo nome avrebbe vinto il derby di Epsom finchlei fosse vissuta.

E nessuno infatti lo vinse. Ma quando Gipsy mor nel 1934, la sua famiglia in lutto scommise tutto quello che possedeva su Windsor Lad, e il cavallo, dato a 1 contro 7, vinse.

Rasputin e le profezie sulla sua morte

Il "conte" Louis Harmon fu meglio noto col suo nome d'arte: Cheiro. Celebre veggente e chiromante, fu corteggiato da re e sovrani e altri personaggi altolocati all'inizio del secolo attuale per la stupefacente esattezza delle sue profezie.

Nel 1905, per esempio, durante un incontro col discusso Monaco Folle della Russia, Cheiro avvertRasputin del destino che lo attendeva. "Prevedo per te una morte violenta entro le mura del palazzo", gli rivel "Sarai minacciato dal veleno, dal coltello e da un proiettile. Alla fine, vedo le gelide acque della Neva chiudersi su di te."

La successiva movimentata carriera di Rasputin come guida spirituale dello zar Nicola II e della sua famiglia gli procursenza dubbio dei nemici alla corte russa. Eppure non nutrsospetti quando il principe Felix Yusupov lo invita cena al suo palazzo la sera del 29 dicembre 1916, promettendogli di presentargli una dama di corte che voleva conoscerlo. Rifiutando vino e t Rasputin sbocconcellinvece un pezzo di torta che il principe aveva guarnito di cianuro. Yusupov rimase sbalordito al vedere il monaco mangiare parecchi pezzi della torta avvelenata senza risentirne.

Il principe allora estrasse una pistola e colpRasputin alla schiena. Mentre lui si chinava sul corpo riverso a terra, Rasputin aprgli occhi di colpo e ne seguuna lotta disperata. Altri congiurati intervennero a dare manforte al principe, e uno di loro, un certo Purishkevich, piantaltre due pallottole nel corpo di Rasputin. Poi il principe percosse il "monaco" caduto, con una sbarra d'acciaio.

Il principe e i suoi accoliti legarono le braccia di Rasputin e portarono il suo corpo apparentemente senza vita al fiume Neva. Poi fecero un buco nel ghiaccio e spinsero il monaco in acqua. Ma anche questa volta egli tornin vita. Il suo ultimo gesto fu quello di farsi il segno della croce con una mano, dopo di che affondnelle acque gelide, avverando una sua profezia oltre a quella di Cheiro.

Prima del suo assassinio egli aveva avvertito la famiglia reale con queste parole: "Se io verrucciso da assassini comuni voi non avete niente da temere. Ma se sarassassinato da dei nobili, e se essi verseranno il mio sangue, le loro mani ne rimarranno lorde. Fratelli uccideranno fratelli e non vi saranno pinobili nel paese".

Prima del finire di quell'anno i bolscevichi fecero esplodere la rivoluzione. Il 16 luglio 1917 lo zar e la sua famiglia furono trucidati a Ekaterinburg. E i nobili trovarono estremamente pericoloso rimanere in Russia.

I fulmini globulari

Cinque minuti dopo la mezzanotte, l'aereo del volo 539 della Eastern Airlines sfrecciava nel cielo di New York, diretto a Washington. La notte era buia e senza luna, con masse temporalesche in spostamento sulla costa orientale. Improvvisamente l'aereo venne colpito da una scarica elettrica.

Il passeggero Roger Jennison, professore di elettronica presso la Kent University, si allarm e ancora di piquando vide "una sfera splendente di poco pidi 20 centimetri di diametro uscire dalla cabina di pilotaggio e attraversare il corridoio dell'aereo". Jennison descrisse la palla di luce come di colore azzurro chiaro e apparentemente solida. Si muoveva a passo d'uomo, circa 75 centimetri sopra il pavimento, ma non fernessuno, e l'aereo riuscad atterrare indenne all'aeroporto di Washington. Si sa per certo che a volte simili globi luminosi sono esplosi, spesso con effetti devastanti.

Gli scienziati chiamano questo elusivo fenomeno "fulmine globulare" il che spiega poco o nulla in considerazione dei tanti misteri che il fulmine stesso rappresenta tuttora per i fisici. Una curiosa teoria stata peravanzata dai ricercatori M.D. Altschuler, L. House e E. Hildner, del National Center for Atmospheric Research di Boulder, nel Colorado. Secondo la teoria dei tre studiosi, i temporali possono agire come giganteschi acceleratori naturali di particelle, in grado di emettere protoni enormemente carichi di energia. Quando i protoni caricati cozzano contro i nuclei atomici nelltmosfera, una microreazione nucleare genera atomi di ossigeno e di fluorina ad alta carica. A loro volta questi. atomi, nel degradarsi, sprigionano positroni e raggi gamma: una gran quantitdi energia, insomma, tale da poter alimentare dei fulmini globulari.

Se la teoria fosse giusta, significherebbe che probabilmente le vittime di un fulmine globulare verrebbero investite da radiazioni letali.

Sette volte sette

Dopo che il compianto Arthur Koestler ebbe pubblicato Le radici della coincidenza, uno studio su curiosi sincronismi in fatto di tempo e di luogo, fu bombardato da lettere di persone che avevano avuto esperienze di questo tipo.

La sequela pistraordinaria di coincidenze fu probabilmente quella segnalata da Anthony S. Clancy di Dublino, nato il giorno 7 del settimo mese del settimo anno del secolo, che era anche il settimo giorno della settimana. "Sono il Settimo figlio di un settimo figlio" scrisse "e ho sette fratelli; tutto questo fa sette volte sette."

In realti sette sono otto se contiamo il numero delle lettere del suo nome di battesimo, ma le coincidenze non finiscono qua: il giorno del suo ventisettesimo compleanno andall'ippodromo. Il cavallo numero sette della settima corsa si chiamava Settimo Cielo, e aveva sette lunghezze di handicap. Le probabilitcontro Settimo Cielo, erano di sette contro uno, ma Clancy scommesse comunque sette scellini. Settimo Cielo arrivsettimo.

Due salvataggi incrociati

Allan Falby era un capitano, negli anni trenta, della polizia di El Paso, nel Texas, al comando della Pattuglia Motociclistica che faceva servizio sull'autostrada, ma uno scontro con un camion che superava i limiti di velocitper poco non pose termine alla sua carriera. La vita gli stava lentamente sfuggendo da un'arteria troncata di una gamba quando un passante, Alfred Smith, si ferma soccorrerlo. Smith legstrettamente la gamba sanguinante e Falby sopravvisse, anche se gli ci vollero parecchi mesi prima che si ristabilisse completamente e potesse tornare in servizio.

Cinque anni dopo Falby arrivsul luogo di un incidente automobilistico nella stessa zona. Un uomo era andato a sbattere contro un albero e giaceva ferito, col sangue che gli usciva a fiotti da un'arteria tagliata della gamba destra. Prima che arrivasse l'ambulanza Falby riusca legare l'arteria con una pinza emostatica e a salvare la vita all'infortunato. Solo allora si rese conto che si trattava dell'uomo che cinque anni prima l'aveva salvato: Alfred Smith.

Falby prese l'episodio con freddezza professionale. "Tutto questo dimostra semplicemente", comment "che una buona pinza emostatica ne merita un'altra."

Il mistero delle sfere viola

I vittoriani, noti per il loro spirito di avventura, spesso nei loro viaggi intorno al mondo incontravano cose che rimangono tuttora inspiegate. Nel 1895, per esempio, mentre esplorava il protettorato del Niger e la regione del Gabon, in Africa, Mary Kingsley si accampsulla riva del lago Ncovi, fra i fiumi Ogowe e Rembwe.

Nel suo libro Viaggi in Africa occidentale la Kingsley raccontche una notte si era allontanata da sola dall'accampamento, con una canoa, per andare a fare il bagno. "Dalla foresta sulla sponda opposta del lago", scrisse, "uscuna sfera viola grande come una piccola arancia. Quando raggiunse la spiaggia sabbiosa fluttuavanti e indietro poco al di sopra del terreno."

Pochi minuti dopo la palla viola fu raggiunta da una seconda luce dello stesso colore sbucata da uno degli isolotti.

I due piccoli globi di luce si misero a folleggiare, a rincorrersi e a girarsi intorno a vicenda.

La Kingsley accostla sua canoa alla riva, ma una delle luci sparnel folto della foresta, mentre l'altra si allontanava attraverso il lago. A bordo della sua imbarcazione. l'esploratrice insegula luce viola, e allibquando la vide affondare sotto la superficie del lago. "Potei vederla risplendere", rifer, "finchsvannelle profonditdelle acque."

L'intrepida Kingsley pensche il fenomeno potesse essere una specie rara d'insetto luminoso. Ma gli indigeni da, lei interpellati risposero che doveva essersi trattato di un aku, o demone. Lucciola gigante o demone? L'interrogativo rimane aperto.

Il condannato rifiutato dalla forca

A John Lee, in piedi sui gradini del patibolo eretto per la sua esecuzione, il boia chiese se avesse un'ultima parola da dire. ".No", egli rispose. "Procedi".

Era il 23 febbraio 1885, e Lee stava per essere impiccato per l'assassinio della sua principale, Emma Anna Keyes, di Exeter, in Inghilterra, che era stata trovata con la gola tagliata e la testa fracassata a colpi d'accetta. Adesso si stava facendo giustizia. Il boia infilun sacco sulla testa di Lee e gli strinse il capestro intorno al collo. Poi diede il segnale per far scattare la botola. Ma non successe nulla.

Fu tolto il cappio al collo del condannato e si esaminil meccanismo della botola per trovare il guasto. Si vide che tutto era in regola, e a Lee fu rimesso il capestro. Fu dato di nuovo l'ordine, ma di nuovo la botola non si apr Questa volta gli orli della botola furono piallati per garantire che sarebbe calata. Ma per una terza e infine una quarta volta essa si rifiutdi abbassarsi.

Sconcertato, lo sceriffo fece tornare Lee nella sua cella. Il suo caso non tarda interessare la stampa, e perfino la Camera dei Comuni si unalla polemica sul come comportarsi con "l'uomo che non si riusciva a impiccare". Alla fine la sentenza di Lee fu commutata nel carcere a vita. Dopo ventidue anni di prigione, nel dicembre del 1907, lo scampato alla forca fu posto in libertsulla parola.

Lee visse per altri trentacinque anni, e si ritiene sia morto a Londra nel 1943. La storia di come riuscmiracolosamente a sfuggire al capestro del boia stata spesso riproposta da scrittori dello strano e dell'insolito, ma non mai stata trovata nessuna spiegazione soddisfacente del mancato funzionamento della botola.



L'aereo scomparso nel deserto

La maggior parte dei misteri ricadono in ben distinte categorie, che si tratti di UFO, mostri lacustri, abominevoli uomini delle nevi o dispettosi poltergeist. A volte, per succede qualcosa di cosstrano e bizzarro da stabilire una categoria a s Questo sembra il caso della scomparsa - e del ritrovamento - di un jet nel cielo del deserto egiziano a sud ovest del Cairo.

Il jet fu dato per disperso l1 agosto 1979, quando, partito da Atene e diretto a Gedda, non arriva destinazione. A bordo c'erano il proprietario dell'aereo, il costruttore navale libanese Ali El-din al-Bahri, un esperto di petrolio, lo svedese Peter Seimer, Theresa Drake e due piloti. L'aereo fu individuato da parecchi radar, e l'ultima volta che fu contattato dai controllori di volo del Cairo aveva ancora quattro ore di autonomia. Non fu lanciato nessun segnale di difficolt ma l'aereo non arrivmai a Gedda. Leronautica militare egiziana e quella saudita organizzarono un'estesa ricerca lungo la sua rotta, ma non avvistarono nessun segno d'incidente. La famiglia di al-Bahri spese un milione e mezzo di dollari ingaggiando piloti privati che si spinsero nelle loro ricerche anche in zone molto fuori rotta come il Kenia. Neppure loro riuscirono a rintracciare l'apparecchio.

Ma nel febbraio del 1987 una squadra di archeologi s'imbattnell'aereo, a circa 400 chilometri a sud ovest del Cairo. La fusoliera era intatta e non c'era nessuna traccia d'incendio, ma un'ala si trovava a un chilometro e mezzo dal resto dell'aereo. Era evidente che dei beduini dovevano aver trovato l'aereo un paio di anni prima e depredato il suo interno.

A un primo sguardo non parve che ci fossero resti umani a bordo. Ma un esame piattento rivella presenza di ossa umane pestate, quasi polverizzate, sul pavimento dell'aereo. L'osso pigrande, disse il padre di Theresa Drake, Tom Drake, non era "pigrande di un pollice".

Il professor Michael Day, osteologo presso il St. Thomas Hospital di Londra, dichiarche le ossa avrebbero dovuto essere quasi intatte. "In otto anni sicuramente non avrebbero dovuto neppure cominciare il processo di degradazione. Neppure degli animali del deserto avrebbero potuto lasciare frammenti cospiccoli" precis

Lo Yowie australiano

Se l'Himalaia ha il suo Yeti, anche l'Australia ha la sua creatura villosa e vagamente scimmiesca: lo Yowie. Secondo il naturalista australiano Rex Gilroy, la zona della Montagna Blu, a ovest di Sidney, teatro di oltre tremila avvistamenti di queste creature.

Nel dicembre del 1979, Leo e Patricia George si avventurarono nella regione, nell'Australia orientale, alla ricerca di un posticino tranquillo per farvi un picnic. Ma la loro serata domenicale fu turbata di colpo quando si imbatterono nella carcassa mutilata di un canguro. Per giunta, sostennero i coniugi, l'essere che doveva aver perpetrato lo scempio si trovava a circa cento metri di distanza. Coperta di pelo e "alta almeno due metri e mezzo" la creatura si ferme si volse a guardarli fissamente, prima di riprendere ad arrancare a passi pesanti e scomparire nella macchia.

Il picnic venne chiaramente sospeso, ma da quel giorno Gilroy maturil progetto di organizzare personalmente una spedizione per ricercare il leggendario animale.

Una catena di morti misteriose

Fra il marzo e il giugno del 1987, la stampa britannica fu contrappuntata da una serie di notizie di decessi, apparentemente privi di rapporto fra di loro, ma che riguardavano scienziati o tecnici che lavoravano per il Ministero della Difesa. I casi furono dieci in tutto, e ciootto suicidi sospetti, una scomparsa e un episodio in cui una persona sopravvisse a una caduta di 15 metri. Cinque delle vittime dipendevano dalla Marconi, un'industria elettronica con molti contratti col Ministero della Difesa, e parecchie altre collaboravano a programmi relativi al siluro Stingray e alla messa a punto di altre armi per la neutralizzazione dei sottomarini nucleari.

Il primo incidente avvenne in realtil 5 agosto 1986, quando uno specialista di software dello Stingray precipitdal ponte sospeso di Clifton, a Bristol, rimanendo ucciso. Vimal Dajibhai aveva soltanto ventiquattro anni, e non aveva nessun apparente motivo per recarsi in macchina da Londra a Bristol e una volta lsuicidarsi. I giornali riferirono che piccoli segni di punture erano stati trovati sulle sue natiche.

Il 28 ottobre 1986, un altro dipendente della societMarconi, Asbad Sharif, di ventisei anni, si uccise, secondo quanto fu comunicato dalla stampa, a Siston Coffimons, Bristol, impiccandosi al ramo di un albero. Anche lui era partito in macchina da Londra. L'8 gennaio 1987 un amico di Dajibhai, che lavorava a un progetto di sonar per conto del Ministero della Difesa, scomparve durante una scampagnata in una riserva del Derbyshire.

Quattro giorni prima, l'esperto di computer Richard Pugh era stato trovato morto con un sacchetto di plastica infilato sulla testa. Nello stesso mese un altro esperto che lavorava nel settore degli armamenti dell'esercito morper avvelenamento da ossido di carbonio. L'ossido di carbonio uccise anche, il 22 febbraio 1987, Peter Peapell, di quarantasei anni. Peapell era un esperto di tecnologia sovietica applicata al berillio, un metallo d'importanza fondamentale per i reattori nucleari.

Il 30 marzo 1987, David Sands si suicidcaricando latte di benzina sulla sua automobile sportiva e scontrandosi a tutta velocitcontro i muri di un ristorante abbandonato. Sua moglie e i suoi colleghi osservarono che si era "comportato in modo strano" prima di togliersi la vita.

Il 24 aprile dello stesso anno Mark Wisner, di venticinque anni, progettista di software per l'aeronautica militare, fu trovato morto anche lui con un sacchetto di plastica stretto intorno al capo. Al momento della morte portava un corsetto e stivaletti da donna. Un altro scienziato collegato col Ministero della Difesa, Victor Moore, si uccise - a quanto pare - con un'overdose di droga. Robert Greenhaigh, di quarantasei anni, un dipendente della Marconi, sopravvisse a un salto di 15 metri dal ponte della ferrovia di Maidenhead, perchcadde su un tappeto di erba soffice. Greenhaig era stato amico dell'agente segreto, che probabilmente faceva il doppio gioco, Dennis Skinner, con cui lavorper quindici anni; pare che Skinner sia morto sfracellato dopo essere stato gettato da una finestra di un appartamento moscovita, nel 1983.

difficile attribuire questa catena di suicidi e di morti misteriose a semplici coincidenze. Forse, oggi che l'uomo ha dichiarato l'intenzione di portare le ostilitbelliche nei cieli con le "guerre stellari" il cielo si ribellato e ha deciso di contrattaccare.

[Per un aggiornamento, il lettore rimandato all'articolo "Suicidi all'ombra della difesa. Sale a dieci il numero delle vittime che erano impegnate in progetti top secret" a firma di Mino Vignolo, apparso sul Corriere della Sera del 30 settembre 1988. N.d.t.]

Le luci di Min Min

Per oltre un secolo uno spettrale fenomeno luminoso ha ossessionato la remota regione australiana a est di Boulia, nel Queensland del sud ovest. A queste luci stato dato il nome di Min Min,. una combinazione di ufficio postale e osteria da lungo tempo caduta in rovina, anche se le luci continuano a turbare sia testimoni casuali sia curiosi.

Secondo una delle prime descrizioni, pubblicata nel marzo del 1941, un agente di borsa stava viaggiando fra Boulia e la stazione di Warenda in una notte nuvolosa. Verso le 22, mentre passava accanto al vecchio cimitero abbandonato risalente ai tempi della prosperitdi Min Min, osservuna strana luminositche si sprigionava dal centro di una tomba. La luce crebbe fino alle dimensioni di un'anguria, si librper qualche minuto al di sopra delle tombe e poi si allontanin direzione di Boulia. Secondo l'agente di borsa, la luce lo seguper tutto il tragitto fino alla cittadina.

In seguito vennero alla luce altre testimonianze. Nel suo libro Walkabout, Henry Lamond rievocun incontro che ebbe da bambino, nel 1912, con le luci di Min Min. Dapprima pensche fossero i fari di un'automobile in arrivo. "Le macchine", osserv "a quei tempi non erano una rarit anche se non erano molto comuni." Quella luce "invece di dividersi nelle due luci dei fari, come avrebbe dovuto succedere", spiegLamond, "rimase unnica palla splendente, e fluttuava troppo in alto per appartenere a un'automobile. Aveva qualcosa di spettrale, d'irreale".

La luce procedette a poco a poco verso Lamond, che era a cavallo, passcirca a 200 metri da lui e poi prosegu "A un certo punto", ricord "semplicemente svane scomparve. Non se ne anddi colpo, ma piuttosto si spense gradualmente come il filamento in una lampadina elettrica."

Le luci di Min Min - quale che sia la loro origine -sono ancor oggi motivo di sconcerto per le persone che percorrono le strade solitarie dell'interno dell'Australia.

I lumi fantasma dei Galles

I gallesi chiamavano "candele dei cadaveri" degli spettrali globi luminosi e danzanti e li associavano alle morti imminenti.

Nel suo libro Fantasmi britannici, Wirt Sikes, giconsole degli Stati Uniti nel Galles, raccolse parecchi rapporti di prima mano su avvistamenti di queste luci misteriose, compreso il caso dei passeggeri di una corriera in viaggio fra Llandilo e Carmathen, che videro tre fioche luci mentre passavano sul ponte di Golden Grove. Tre uomini annegarono nel fiume nello stesso punto qualche giorno dopo, quando la loro barchetta si rovesci

John Aubrey, lutore di Miscellanies, riferche una donna disse di aver visto cinque luci fluttuanti a mezz'aria nella stanza intonacata di fresco della casa in cui lavorava. Fu acceso un fuoco per far asciugare in fretta le pareti, e cinque operai morirono per le esalazioni.

Altri rapporti di prima mano di avvistamenti di luci spettrali possono essere trovati nella raccolta enciclopedica Fulmini, aurore e luci notturne. Una relazione particolarmente inquietante provenne da un uomo che, nella primavera del 1913, stava cavalcando a Lincoln, in Inghilterra, quando, secondo le sue parole "la mia attenzione fu attirata da una lanterna fantasma che procedeva nella mia stessa direzione. Il suo movimento era irregolare. A tratti essa si spostava rasente il suolo, e poi, improvvisamente, si sollevava a un metro un metro e mezzo da terra. La seguii da una certa distanza con grande cautela, deciso a vedere da vicino, se possibile, la mia guida luminosa. Dato che la notte era piuttosto scura, le condizioni erano favorevoli per osservare bene il fenomeno. Per un po' la luce rimase ferma di traverso sulla strada. Io scesi nella speranza di catturarla, ma rimasi deluso perch mentre mi avvicinavo a essa, per il rumore che facevo o per qualche altro motivo, si sollevdi colpo dal punto dove si era fermata, a una cinquantina di centimetri dal suolo, sorvolun alto argine e proseguin linea retta al di sopra dei campi adiacenti. I fossi, ampi e profondi, resero vano l'inseguimento, ma i miei occhi seguirono il suo movimento quasi da farfalla finchil lumicino si perse in lontananza".

La pecora dai denti d'oro

Un giorno del 1985, Giorgio Veripoulos, un prete ortodosso di Atene, si vide portare a tavola dalle sue sorelle un piatto di kefalaki, ossia una testa di pecora bollita. Mentre si accingeva a consumare il suo pasto notqualcosa di strano: i molari della pecora avevano otturazioni d'oro.

Il prete portla testa da un orefice, da cui ebbe la conferma che i denti avevano effettivamente otturazioni d'oro, per un valore di circa 4.500 dollari. Il prete avvertdell'inesplicabile scoperta suo cognato, Nicos Kotsovos, che controllimmediatamente il resto dei gregge, di quattrocento capi. Nessun altro ovino aveva denti d'oro. Fu consultato un veterinario del posto, ma anche lui non seppe che dire. Alla fine ci si rivolse perfino al Ministero dell'Agricoltura. Un veterinario portavoce del Ministero dichiarai giornalisti: "C'dell'oro anche nella mandibola. Sapete proporre una spiegazione? Io no. Sono completamente disorientato".

Tutti quanti lo erano. Ma i pastori e gli allevatori greci presero l'abitudine di controllare con cura i denti delle loro pecore.

Alla ricerca delle nostre origini

Dopo che la prima bomba atomica sperimentale fu fatta esplodere ad Alamogordo nel 1945, si trovche il luogo dell'esplosione era coperto di uno strato di vetro verde: sabbia trasformata in vetro dalla conflagrazione.

Parecchi anni dopo la fine della prima guerra mondiale, degli scienziati scavarono nelle vicinanze dell'antica Babilonia, la grande metropoli della Mesopotamia dove, a quanto si presume, sorse la Torre di Babele. Allo scopo di accertare fino a che profonditarrivassero gli strati di rovine e di manufatti, gli archeologi scavarono un pozzo di prova proprio sotto quel punto: in questo modo avrebbero potuto catalogare le loro scoperte epoca per epoca.

Scavarono al di sotto della zona corrispondente all'epoca delle grandi rovine e attraverso una cittancora piantica sepolta sotto strati di argille sabbiose alluvionali. Pisotto trovarono villaggi che testimoniavano la remota esistenza di una cultura contadina. Scavando ancora trovarono insediamenti di una cultura di cacciatori e pastori con manufatti ancora piprimitivi. Gli scavi si arrestarono quando, al di sotto degli strati precedenti, fu incontrato un solido fondo di vetro fuso.






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